KIRGHIZISTAN - I Viaggi di Maurizio Levi
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KIRGHIZISTAN Il festival dei rapaci Tra nomadi e montagne attraverso lo Shangri-La dell’Asia centrale 16 giorni - in hotel, campi tendati, case private e yurte 3 passeggeri per auto Il Kirghizistan può essere considerato lo Shangri-La dell’Asia centrale, una minuscola nazione priva di sbocchi sul mare, il cui territorio, prevalentemente montuoso, è circondato da frastagliate catene punteggiate di cime vertiginose. Un paradiso a due passi dal cielo, per il popolo nomade dei kirghizi, proveniente dalla Siberia, alla ricerca di grassi pascoli e difese naturali. Nel 1991 il crollo dell’Unione Sovietica ha lasciato questa sconosciuta repubblica in una specie di limbo. I kirghizi hanno mantenuto uno stile di vita seminomade e con l’avvicinarsi dell’estate le famiglie di allevatori si trasferiscono dai villaggi agli “jailoo”, i pascoli estivi d’alta quota. Uno straordinario itinerario che spazia dal ghiacciaio Inilchek, sulla catena del Tian Shan, al campo base del Pic Lenin, sulla catena dell’Alay Pamir. Senza trascurare i siti di interesse storico come Balasagun, Karakol, Tash Rabat, Ozgon, Osh …, i magnifici laghi Issyk-Kol, Song-Kol e Kel- Suu e la vivace e moderna capitale Bishkek. Da non perdere il volo in elicottero per raggiungere il ghiacciaio Inylchek ai piedi dello spettacolare Khan Tengri (“Principe degli Spiriti” o “Signore del Cielo”, 7.010 m). Tutto questo in occasione dello straordinario Festival dei Rapaci a Bokonbayev che consente di conoscere le spettacolari tradizioni della cultura nomade khirghiza.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 10 Agosto in occasione del Festival dei Rapaci a Bokonbayev 1° giorno / Partenza dall’Italia Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con volo di linea Aeroflot via Mosca per Bishkek. Pernottamento a bordo. Pasti: cena a bordo 2° giorno / Arrivo a Bishkek Visita della capitale del Kirghizistan Arrivo al mattino presto a Bishkek (800 m), espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza da parte dell’organizzazione locale e trasferimento in hotel per la prima colazione e un breve riposo. La capitale del Kirghizistan sorge al margine settentrionale dei monti Kyrgyz Alatau, un braccio della catena del Tian Shan. Il suo nome attuale deriva dal vecchio nome kazako pishpek che è la zangola di legno utilizzata per produrre il kumys (il latte fermentato di giumenta, la bevanda nazionale). Visita dei principali siti d’interesse della città: la Piazza Ala-Too ex Piazza Lenin, dove si affacciano i principali edifici governativi; la Piazza della Vittoria, in cui campeggia un imponente monumento commemorativo in forma di yurta eretto in occasione del 40° anniversario della fine della seconda guerra mondiale; il Museo Frunze, una casa-museo che offre un approfondito ritratto di Mikhail Vasilievich Frunze, uno dei protagonisti della guerra civile russa; il Parco Dubovy, frequentato da mamme con bambini nelle calde domeniche estive, con caffè all’aperto, alcune sculture moderne e molte querce secolari. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristorante locale. 3° giorno / Bishkek – Tokmok – Cholpon Ata – Tepke (circa 390 km) Le rovine dell’antica città di Balasagun con la Torre di Burana e le stele funerarie turche, il Lago Issik-Kul e i petroglifi di Cholpon Ata Partenza verso est per la cittadina di Tokmok nei cui pressi si trovano le rovine dell’antica città di Balasagun, fondata durante il regno di Sogdiana e divenuta in seguito una delle capitali dei karakhanidi, dove ancora si innalzano i resti della Torre di Burana, un minareto a pianta ottagonale dell’XI secolo. Molto
interessante l’adiacente raccolta di balbal, le stele funerarie turche simili a totem. Si prosegue verso est per il vasto lago Issyk-Kul (1.600 m), un enorme bacino pieno d’acqua incastonato fra i Kungey Alatau (“monti soleggiati”) a nord e i Terskey Alatau (“monti bui”) a sud, che assieme formano il braccio settentrionale della catena del Tian Shan. Visita del sito di Cholpon-Ata dove si trovano numerosi massi erratici di origine glaciale decorati o incisi sulla superficie. Alcune di queste incisioni rupestri risalgono alla tarda Età del bronzo (1500 a.C), altre sono attribuibili ai saci-usun (VIII secolo a.C.- I secolo d.c.) e altri ancora alle popolazioni di lingua altaica (dal V al X secolo). Molte raffigurazioni rappresentano stambecchi dalle lunghe corna, lupi, cervi e cacciatori. Alcune pietre sembrano essere disposte in cerchi sacri. Pernottamento in guest-house. Pasti: colazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena in guest-house. Il Lago Issyk-Kol Issyk-Kol significa “lago caldo” e questo nome ha una ragione d’essere: la grande profondità dello specchio d’acqua, unita all’attività geotermica e all’elevata salinità, fa sì che le acque del lago non gelino mai e in estate raggiungano addirittura la temperatura di 25°C. Con un’estensione di 180 km in lunghezza e 60 km in larghezza è il secondo lago alpino più grande del mondo dopo il lago Titicaca in Sudamerica. 4° giorno / Tepke – Valle Karkara (circa 80 km) Il volo in elicottero sulla Catena del Tien Shan, il campo base del Picco Khan Tengri e il Ghiacciao Inylchek Partenza verso est per raggiungere la Valle Karkara, sul confine con il Kazakistan, punto di partenza per la più entusiasmante escursione del viaggio (opzionale, circa US$ 600/pax): il volo in elicottero sulla Catena Centrale del Tien Shan per raggiungere il campo base del Picco Khan Tengri (4.200 m). L’escursione richiede circa 3 ore tra andata e ritorno inclusa una sosta per effettuare una camminata sul ghiacciaio Inylchek. Pernottamento in campo tendato. Pasti: colazione in guest-house. Pranzo e cena in campo tendato. Il campo tendato, di proprietà del nostro corrispondente locale, è composto da grandi tende fisse con due confortevoli brandine dotate di sacco a pelo. Wc e lavandini in strutture separate comuni per tutte le tende, sauna e ristorante.
Il volo opzionale in elicottero dipende dalle condizioni atmosferiche. Pertanto potrebbero verificarsi ritardi nelle partenze e nel caso più estremo anche la cancellazione dell’escursione. E’ richiesta una certa flessibilità rispetto a orari e a eventuali variazioni di programma. Nel caso di cancellazione dell’escursione verrà rimborsato il costo del volo. Chi non partecipa all’escursione in elicottero ha la possibilità di effettuare una camminata nella splendida Valle Karkara. La parte più alta e imponente del Tian Shan (letteralmente “le Montagne Celestiali”) si trova all’estremità orientale del Kirghizistan, lungo i confini con la Cina e con l’appendice sud-orientale del Kazakistan. Un formidabile intreccio di catene, nate come l’Himalaya dalla collisione tra la placca indiana e quella eurasiatica, con decine di vette che si elevano oltre i 5.000 m e culminano nel Pik Pobedy (“Picco della Vittoria”, 7.439 m) e nel Khan Tengri (“Signore dei Cieli”, 7.010 m) la vetta più spettacolare del Tian Shan. La latitudine più settentrionale del Tian Shan, rispetto a quella delle altre catene dell’Asia Centrale, fa si che i suoi ghiacciai siano più possenti e spettacolari. In particolare il ghiacciaio Inylchek, uno dei più lunghi al mondo (circa 62 km), che si estende verso ovest su entrambi i lati del Khan Tengri. Ogni estate, sotto al punto in cui il fronte nord del ghiacciaio incontra quello sud, si forma un lago punteggiato di piccoli iceberg, il Lago Merzbacher (3.300 m), che verso la fine di Luglio rompe improvvisamente i suoi argini ghiacciati riversandosi nel sottostante fiume Inylchek. 5° giorno / Valle Karkara – Karakol – Bokombayev (circa 220 km) La tomba del famoso esploratore Prezwalsky, la Moschea cinese e la Cattedrale Ortodossa Partenza verso sud-ovest per la tranquilla cittadina di Karakol, il centro amministrativo della provincia di Issyk-Kol. Karakol, fondata nel 1869, è caratterizzata da bassi edifici e strade secondarie punteggiate da leziose dacie russe ombreggiate da lunghi filari di imponenti pioppi. All’epoca del comunismo la città fu ribattezzata Prezwalski, dal nome del famoso esploratore di epoca zarista la cui ultima spedizione terminò proprio qui e che è sepolto nei pressi, in riva al lago. Visita della città: la Moschea cinese, che a prima vista ha tutto l’aspetto di un tempio buddhista tipico della Mongolia, costruita nel 1910 da un architetto e 20 artigiani cinesi senza l’utilizzo di un solo chiodo; la Cattedrale Ortodossa della Santissima Trinità, una bella struttura tradizionale di legno, costruita nel 1895; il Museo Prezwalsky, che espone una grande mappa con tutti
gli itinerari delle esplorazioni compiute dal grande esploratore e i reperti che ne tracciano un profilo della vita e dei viaggi. Nel pomeriggio si prosegue verso sud- est per il villaggio di Bokombayev. Pernottamento in casa privata. Pasti: colazione in campo tendato. Pranzo in ristorante locale. Cena in casa privata. Le case private del Kirghizistan sono molto accoglienti. Le stanze, alte e spaziose, sono dotate di materassi, poggiati direttamente a terra su tappeti, e coperte. Generalmente pulite, permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura degli abitanti di questa regione. In ogni ambiente si dorme in 2/4 persone. La doccia (spesso costituita da secchi d’acqua) e le latrine sono in comune. Si consiglia di portare sacco lenzuolo, asciugamano, sapone e carta igienica. 6° giorno/ Bokombayev: il Festival dei Rapaci (circa 20 km) Cacciatori, falchi e aquile dorate; competizioni, canti, musiche e danze tradizionali Intera giornata dedicata alle manifestazioni del Festival dei Rapaci organizzato in un campo di yurte nei pressi di Bokonbayev. Si tratta di un festival estivo organizzato dalle popolazioni locali per mantenere in vita le tradizioni della cultura nomade kirghiza. Le aquile dorate e i falchi sono venerati in Kirghizistan fin dai tempi antichi. Un rapace ben addestrato alla caccia poteva sostenere l’economia di un piccolo insediamento e spesso veniva trattato alla stregua di un membro di famiglia. Le persone esperte nella pratica della caccia con i rapaci vengono chiamate “Berkutchu” o “Kushchu" e sono trattate con grande rispetto. Il
programma del festival prevede dimostrazioni e gare di caccia con i rapaci, una serie di competizioni e giochi tipici delle popolazioni nomadi della steppa, canti, musiche, danze tradizionali… Non mancano le specialità gastronomiche e i prodotti tipici artigianali. Pernottamento in casa privata. Pasti: colazione in casa privata. Pranzo in campo di yurte. Cena in casa privata. 7° giorno / Bokonbayev – Kochkor – Lago Song-Kol (circa 270 km) Il centro dell’artigianato kirghiso e “l’ultimo lago” Partenza verso ovest per il villaggio di Kochkor famoso per essere il centro dell’artigianato kirghizo. Visita di un laboratorio per la lavorazione del feltro gestito da un collettivo femminile locale; il prodotto più tipico è sicuramente lo shyrdak, il tappetino usato dai nomadi, decorato con motivi floreali, corna di stambecco e fantasiosi arabeschi; i colori naturali sono ricavati dalle foglie di pero e lampone, dalle radici di dalia e betulla, dal ginepro, dall’amaranto e dall’assenzio. Si prosegue verso sud-ovest attraverso il Passo Kalmak Ashuu (3.450 m), la pista avanza sinuosa attraverso i terreni montuosi e all’orizzonte sembra scomparire nel cielo, forse è per questo che Song-Kol significa “l’ultimo lago”. Arrivo al lago Song-Kol (3.020 m) nel tardo pomeriggio. Pernottamento in campo di yurte. Pasti: colazione in casa privata. Pranzo in ristorante locale Cena in campo di yurte. Le yurte sono le tipiche tende dei nomadi della steppa dell’Asia centrale. Hanno la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alte e spaziose assomigliano a vere e proprie abitazioni, vi si sta comodamente in piedi e sono dotate di letti con materassi, lenzuola, coperte e una stufa centrale. Sono generalmente pulite e permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura dei nomadi. Le latrine sono in comune. 8° giorno / Lago Song-Kol – Naryn (circa 150 km) Usi e costumi dei nomadi kirghizi tra gli alti pascoli Il Lago Song-Kol è uno degli angoli più incantevoli del Kirghizistan centrale. Il lago è circondato dai rigogliosi pascoli jailoo, molto apprezzati dai pastori nomadi della Valle di Kochkor che vi trascorrono i mesi estivi con il loro bestiame: yak, pecore e cavalli. Mattinata dedicata all’esplorazione dei dintorni del campo e alla visita di una famiglia di ospitali nomadi kirghizi, che usualmente invitano i
passanti nelle loro yurte per offrire tè, yogurt fresco (airan), formaggio stagionato (kurut) e latte fermentato di giumenta (kumys). Partenza verso sud-est per la cittadina di Naryn che deriva il suo nome dal termine mongolo che significa “soleggiato”. Visita della piazza centrale, dell’appariscente nuova moschea e del museo regionale. Pernottamento in hotel. Pasti: prima colazione e pranzo in campo di yurte. Cena in ristorante locale. 9° giorno / Naryn – Lago Kel-Suu (circa 150 km) I magnifici paesaggi della catena montuosa del Tien Shan meridionale e il favoloso lago al confine con la Cina Partenza verso sud attraverso i magnifici paesaggi della catena montuosa del Tien Shan meridionale per raggiungere il favoloso Lago Kel-Suu (3.500 m) nella Valle del Kurumduk, ai confini con la Cina. Il lago, formatosi negli anni ‘80 a causa di una frana, è incastonato tra le montagne e si sviluppa in lunghezza per circa 12 km e in larghezza tra i 100 e gli 800 metri. Le sue acque fresche e di colore verde, derivanti dal disgelo dei ghiacciai, riflettono i colori delle montagne circostante e del cielo. E’ senza dubbio uno dei luoghi più remoti e più belli di tutta l’Asia Centrale! Pernottamento in tenda in campo pre-allestito. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in campo pre-allestito. Il campo pre-allestito consiste di tendine igloo con materassini poggiati a terra, una tenda-ristorante e due tende-latrine (una per gli uomini e una per le donne). Si consiglia di portare sacco lenzuolo e sacco a pelo pesante (la temperatura notturna può scendere intorno ai 0°C). 10° giorno / Lago Kel-Suu – Tash Rabat (circa 300 km) Caravanserraglio fortificato, mausoleo o monastero cristiano? Dopo la prima colazione partenza per un lungo trasferimento verso nord-ovest attraverso gli scenografici jailoo circondati da un paesaggio alpino che spazia fino all’orizzonte. Si raggiunge la remota Tash Rabat, la “fortezza di pietra”, una strana costruzione che potrebbe essere stata un caravanserraglio fortificato piuttosto che un mausoleo o addirittura un monastero cristiano. Fonti locali fanno risalire il complesso al XV secolo, altre al X secolo, quale che sia l’origine esatta gli storici concordano sul fatto che Tash Rabat doveva aver avuto un importante ruolo economico e/o politico/religioso tale da giustificare la sua costruzione in
una valle così sperduta. La terra dei kirghizi era attraversata da una delle diramazioni della Via della Seta e molto probabilmente da queste parti passarono Alessandro il Macedone, Ciro il Grande, Gengis Khan, Marco Polo e Tamerlano. Pernottamento in campo di yurte (N.B. In questo campo è necessario condividere la yurta in 4 persone). Pasti: colazione in campo pre-allestito. Pranzo con lunch-box. Cena in campo di yurte, 11° giorno / Tash Rabat – Baetov – Kazarman (circa 180 km) Promontori desertici, calanchi e vedute mozzafiato, il villaggio di minatori Al mattino le rovine di Tash Rabat e i paesaggi circostanti sono particolarmente suggestivi. Partenza verso nord per il villaggio di Baetov. Si continua verso ovest, lungo un itinerario tracciato nel 1903 dall’esercito russo, attraverso un paesaggio disordinato di promontori desertici, calanchi e vedute mozzafiato. Si procede per il villaggio di minatori di Kazarman (1.230 m). Pernottamento in casa privata. Pasti: colazione in campo di yurte. Pranzo con lunch-box. Cena in casa privata. 12° giorno / Kazarman – Jalal-Abad (circa 160 km) L’attraversamento dei Monti Fergana e la “città di Jalal” Partenza verso ovest lungo una strada sterrata panoramica che attraversa la catena dei Monti Fergana. Dall’alto del Passo Kaldama (3.060 m), guardando verso ovest, si capisce perché la Valle di Fergana viene definita il granaio dell’Asia centrale. Si continua verso sud-ovest per la città di Jalal-Abad (circa 800 m), la “città di Jalal”, dal nome di un famoso guerriero del XIII secolo, la terza città del Kirghizistan. Pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione in casa privata. Pranzo con lunch-box. Cena in ristorante locale. 13° giorno / Jalal-Abad – Ozgon – Sary Tash – Sary Moghul – Achik Tash (circa 360 km) L’antica capitale del Khanato Karakhanide, la Valle dell’Alay e il Campo Base del Picco Lenin Partenza verso sud-est per la cittadina di Ozgon, nell’estremo est della valle di Fergana, una delle antiche capitali del Khanato Karakhanide tra il X e il XII secolo. Secondo una leggenda la città sarebbe nata come accampamento per le truppe di Alessandro Magno. Ciò che resta del suo intenso passato è un quartetto di edifici karakhanidi: tre mausolei del XII secolo rivestiti di argilla rosso-bruno e
un minareto tronco dell’XI secolo con pregevoli motivi decorativi in mattoni, terracotta lavorata e intarsi in pietra. Assolutamente da non mancare l’animato bazar, un concentrato di odori e suoni che richiamano l’atmosfera dei mercati lungo l’antica Via della Seta. Si prosegue verso sud lungo la mitica Pamir Highway, la strada che attraversa il Pamir collegando Osh a Bishkek, la capitale del Tajikistan. Il percorso è paesaggisticamente spettacolare e colorato, dal rosso dei canyon al verde delle praterie, attraverso i contrafforti nord-orientali della frastagliata catena montuosa Alay-Pamir che si estende per 500 km da Samarcanda allo Xinjiang cinese. Superato il Passo Cigircik (2.405 m) si transita per il villaggio di Gulcha e si prosegue in direzione del più alto Passo Taldyk (3.615 m). Poi si scende al villaggio di Sary Tash (3.200 m) nella Valle dell’Alay. La valle si sviluppa per 60 km lungo il corso del limaccioso fiume Kyzyl (acqua rossa) e rappresenta il cuore del versante kirghizo del Pamir. Si procede verso ovest fino al polveroso villaggio di Sary Moghul, da dove si possono ammirare superbe vedute del Picco Lenin. Ancora verso sud lungo una strada sterrata, oltre il fiume Kyzyl, per raggiungere gli alti pascoli di Achik Tash (3.600 m), arrivo al Campo Base del Picco Lenin. Pernottamento in campo tendato. Pasti: colazione in hotel. Pranzo con lunch-box. Cena in campo tendato. 14° giorno / Achick Tash – Osh (circa 280 km) Le vedute del Picco Lenin e della catena montuosa dell’Alay-Pamir L’habitat della Valle dell’Alay è quello tipico dei jayloo, i pascoli d’alta quota dell’altopiano kirghizo. Il campo base di Achik Tash offre spettacolari vedute del Picco Lenin (7.134 m), la vetta oggi ufficialmente chiamata Koh-i-Garmo, montagna famosa per essere uno dei 7.000 metri più accessibili al mondo. Breve camminata ai piedi della montagna, tra i numerosi laghi morenici sparpagliati intorno al campo tendato. Partenza verso nord a ritroso lungo la Pamir Highway fino a raggiungere Osh la seconda città del Kirghizistan, nonché il centro amministrativo della vasta e popolosa provincia che circonda il versante kirghizo della Valle di Fergana. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in campo tendato. Pranzo e cena in ristoranti locali.
15° giorno / Osh – volo per Bishkek Il “Trono di Salomone” e il rifugio di Babur, il fondatore della dinastia Moghul in India La città di Osh ha una storia antichissima, le leggende attribuiscono la sua fondazione ai personaggi più disparati: da Salomone ad Alessandro Magno. Un fatto certo è che la città è stata fin dall’inizio uno dei centri nevralgici lungo la “Via della Seta”. I mongoli la distrussero nel XIII secolo, ma nei tempi che seguirono essa risorse diventando più prospera che mai. Pur conservando pochissime testimonianze del passato e nonostante la spiccata impronta sovietica della sua architettura, Osh resta pervasa da antiche suggestioni centroasiatiche. Il punto di riferimento principale della città è il cosiddetto “Trono di Salomone” (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), un’incombente, spoglia e frastagliata altura rocciosa da secoli importante luogo di pellegrinaggio per i musulmani. Nel 1497 il quattordicenne Zahiruddin Babur, il discendente di Tamerlano, nonché il fondatore della dinastia Moghul in India, vi fece costruire per sé un rifugio e una piccola moschea. Visita dei principali siti di interesse della città con passeggiata nel vivace bazar. Nel primo pomeriggio trasferimento all’aeroporto per il volo per Bishkek. Arrivo a Bishkek, accoglienza e trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel. Pranzo e cena in ristoranti locali. 16° giorno / Bishkek – Italia Al mattino presto trasferimento all’aeroporto per il volo di linea Aeroflot via Mosca per l’Italia. Arrivo a Milano Malpensa nel primo pomeriggio. Pasti: colazione in hotel. Pranzo a bordo dell’aereo.
Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano moderne vetture fuoristrada 4x4 tipo Toyota Land Cruiser e Toyota Prado, con 3 passeggeri per auto (una vetture potrebbe avere 4 passeggeri). Il tragitto si svolge per la gran parte su strade sterrate. Le condizioni del fondo stradale delle strade asfaltate sono spesso scadenti e i frequenti lavori di manutenzione costringono spesso a deviazioni. Guida locale di lingua inglese e accompagnatore italiano. Pernottamenti e pasti – Pernottamenti in hotel 4* a Bishkek e Osh, 3* a Naryn 2* a Tepke e Jalal-Abad, tre pernottamenti in case private, tre pernottamenti in campi tendati fissi, due pernottamenti in campi di yurte, un pernottamento in campo pre-allestito temporaneo in tendine igloo con materassini poggiati a terra. Per i pernottamenti in case private e yurte i servizi (latrine) sono in comune (si dorme in 2/4 pax per camera/yurta), si consiglia di portare sacco lenzuolo, sacco a pelo, asciugamano, sapone e carta igienica). Le sistemazioni in singola e in doppia sono possibili solamente negli hotel, nei campi tendati e nel campo di yurte al Lago Song-Kol. Trattamento di pensione completa. I pasti vengono consumati in ristoranti locali e case private (alcuni a picnic). Clima – Il clima è variabile in funzione dell’altitudine. Le temperature possono raggiungere facilmente i 35°C nelle città di Bishkek, Osh, Jalal-Abad e Karakol. Temperature fresche, con momenti freddi (0°C durante la notte) sui pascoli d’alta quota, dove non sono escluse sporadiche nevicate anche nei mesi di Luglio e Agosto. Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale. Formalità burocratiche – Non è richiesto alcun visto d’ingresso. Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza. Altimetria: Come specificato nel programma si attraversano alcuni passi oltre i 4.000 metri di altitudine e si raggiunge in elicottero il campo base del Khan Tengri a 4.200 m. Solamente tre pernottamenti sono al di sopra di 3.000 metri: Song-Kol (3.020), Kel-Suu (3.500 e Achick Tash (3.600). E’ comunque necessario essere in buone condizioni di salute. Mal di testa e sensazioni di malessere sono abbastanza comuni ma transitorie. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse culturale e paesaggistico in una delle zone meno turistiche dell’Asia. Una grande varietà di ambienti sempre spettacolari. Itinerario fisicamente impegnativo per i continui spostamenti su piste e strade dissestate, alcune tappe lunghe e l’elevata altitudine. Alcune spartane sistemazioni in case private, yurte e tende. Alimentazione discreta ma con pochi vegetali.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: € 3.300 base 10-12 partecipanti con accompagnatore dall’Italia € 3.470 base 8-9 partecipanti con accompagnatore dall’Italia Da aggiungere: - supplemento singola (9 notti) € 260 - supplemento alta stagione aerea incluso - volo opzionale in elicottero USD 600 - tasse aeree, security e fuel surcharge € 220 (circa) - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - - costo individuale gestione pratica € 90 NB: il supplemento singola è eliminabile in caso di condivisione in camera doppia con un altro partecipante, previa verifica della disponibilità. Date di partenza: - (a) da lunedì 10 a martedì 25 Agosto 2020 (alta stagione aerea) OPERATIVO VOLI SU 2613 10 AGO MILANO MALPENSA – MOSCA 14.50 – 19.25 SU 1882 10 AGO MOSCA – BISHKEK 21.45 – 04.55 +1 SU 1883 25 AGO BISHKEK – MOSCA 06.10 – 07.40 SU 2612 25 AGO MOSCA – MILANO MALPENSA 11.00 – 13.40 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. La quota comprende: I voli di linea in classe economica, i trasporti con automezzi 4x4, i pernottamenti come specificato sopra, la pensione completa per tutto il viaggio, la guida locale di lingua inglese, l’accompagnatore italiano, gli ingressi ai siti d’interesse, l’assicurazione come specificato, il dossier informativo sul paese. La quota non comprende: Le bevande, le mance, gli extra personali, il volo in elicottero, tutto quanto non specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000) - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,90 in vigore nel mese di Gennaio 2020. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati. Milano, 24.01.2020 n. 3 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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