Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda

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Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
Poste Italiiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma

                                                                                                                   Epidemia di febbre emorragica
                                                                                                                        da Ebola in Uganda
                                                                                                                        La malattia
                                                                                                                         di Creutzfeldt-Jakob

                                                                                                                           Il Centro Nazionale Trapianti
                                                                                                                             presso l’ISS

                                                                                                                               Bollettino Epidemiologico Nazionale

                                                                                                                                                           Volume 14 - Numero 3
                                                                                                       ISSN 0394-9303
                                                                                                                                                               Marzo 2001
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
Poste Italiiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma
                                                                                                                                                                                                Epidemia di febbre emorragica
                                                                                                                                                                                                     da Ebola in Uganda
      Nei precedenti editoriali di questo                                                                                                                                                            La malattia

Notiziario, è stato annunciato ciò che infine si                                                                                                                                                      di Creutzfeldt-Jakob

                                                                                                                                                                                                        Il Centro Nazionale Trapianti

è concretizzato: l’Istituto Superiore di Sanità è                                                                                                                                                         presso l’ISS

                                                                                                                                                                                                            Bollettino Epidemiologico Nazionale

diventato “ente di diritto pubblico, dotato di
autonomia scientifica, organizzativa, ammini-                                                                                                                                       ISSN 0394-9303
                                                                                                                                                                                                                                        Volume 14 - Numero 3
                                                                                                                                                                                                                                            Marzo 2001

strativa e contabile”. La Gazzetta Ufficiale del
26 marzo 2001 ha pubblicato il DPR 20 gen-
naio 2001, n. 70 contenente il “Regolamento
                                                      S           o                                                                                                                 m                          m                         a                     r   i   o
di organizzazione dell’Istituto Superiore di
Sanità, a norma dell’articolo 9 del Decreto           La malattia di Creutzfeldt-Jakob.                                                                                                                                        Qualità
legislativo 29 ottobre 1999, n. 419”. Le basi         Sorveglianza in Italia . . . . . . . . 3                                                                                                                                 e accreditamento
per la revisione dell’ordinamento poste dal                                                                                                                                                                                    della formazione in ISS . . . 14
citato decreto legislativo prevedevano il riordi-
no dell’intero sistema degli enti pubblici nazio-     Bookmark . . . . . . . . . . . . . . 10
nali, in attuazione di una volontà di semplifica-                                                                                                                                                                              Il convegno del mese . . . . . 16
zione e coordinamento tra tutte le strutture ita-
                                                      BEN
liane che svolgono attività di ricerca.               Sorveglianza delle infezioni
      L’Istituto, dunque, continua ad essere orga-                                                                                                                                                                             Visto… si stampi . . . . . . . . . 17
                                                      ospedaliere in cardiochirurgia.
no tecnico scientifico del servizio sanitario         L’esperienza dell’Ospedale
nazionale, di cui si avvalgono il Ministero della     “San Camillo” di Roma . . . . . i
                                                      La sorveglianza dell’influenza                                                                                                                                          Il Centro Nazionale
Sanità, le Regioni e le aziende sanitarie locali e
                                                      in Italia nella stagione                                                                                                                                                Trapianti presso l’ISS.
ospedaliere, pur continuando a svolgere fun-                                                                                                                                                                                  Intervista al Direttore
                                                      2000-2001 . . . . . . . . . . . . . . . iii
zioni di ricerca, sperimentazione, controllo,                                                                                                                                                                                 Alessandro Nanni Costa . . . 18
                                                      Afta epizootica . . . . . . . . . . iv
consulenza, documentazione e formazione per
quel che concerne la salute della collettività.
      L’articolo 2 del citato DPR elenca le princi-   Epidemia di febbre emorragica                                                                                                                                           Il Comitato
pali attività di ricerca e sperimentazione, le        da Ebola in Uganda . . . . . . . 11                                                                                                                                     etico dell’ISS . . . . . . . . . . . . 20
attività di controllo che l’Istituto è tenuto a
svolgere in virtù della sua riconosciuta compe-
tenza scientifica, le attività di consulenza e di
formazione in materia di salute pubblica e le
numerose altre attività secondo le competenze
specifiche e la vigente legislazione.
                                                                Direttore responsabile e responsabile scientifico: Giuseppe Benagiano
      I nuovi organi dell’Istituto sono: il presi-                                 Vice Direttore: Franco Piccinno
dente, il consiglio di amministrazione, il diret-                                  Redattore capo: Paola De Castro
tore generale, il comitato scientifico e il colle-                  Redazione: Carla Faralli, Lorenza Scotti, Alessandro Spurio
                                                                         Progetto grafico: Eugenio Morassi, Franco Timitilli
gio dei revisori.                                                                 Grafica: Cosimo Marino Curianò
      Non è questo il momento per commentare                      Composizione e distribuzione: Giovanna Morini, Patrizia Mochi
                                                                                                                                                                                                                                                                           Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

le novità introdotte dal decreto, ma semplice-          Sviluppo versione Web (http://www.iss.it/notiziario): Marco Ferrari, Stefano Guderzo
mente per annunciarne la pubblicazione, con                                           Istituto Superiore di Sanità
l’auspicio che quanto espressamente decretato                                       Direttore: Giuseppe Benagiano
                                                                               Viale Regina Elena, 299 - 00161 Roma
non deluda le aspettative che da tanti anni                                        Tel. 0649901 - Fax 0649387118
sono maturate in attesa del cambiamento, nel                             e-Mail: notiziario@iss.it - Sito Web: http://www.iss.it
solco di una prestigiosa tradizione di ricerca                       Telex 610071 ISTSAN I - Telegr. ISTISAN - 00161 Roma
                                                         Iscritto al n. 475/88 del 16 settembre 1988. Registro Stampa Tribunale di Roma
che vede l’Istituto in posizione emergente a                                      © Istituto Superiore di Sanità 2001
    livello nazionale e internazionale.                                     Numero chiuso in redazione il 3 aprile 2001
                                                                                        Stampa: Chicca - Tivoli
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
La malattia
                                     di Creutzfeldt-Jakob
                                                 Sorveglianza in Italia

                                   n Italia la raccolta sistematica in seguito a pratiche di carattere
                                   dei dati clinico-epidemiologici medico (ad esempio, terapia con or-
                                   sui casi di malattia di Creutz- moni ipofisari di origine estrattiva,
                                   feldt-Jakob (MCJ) e sindromi impianto di dura madre). I casi ven-                             Anna Ladogana
                              correlate è stata avviata nel 1993 gono definiti come familiari se la
                              con l’istituzione, presso l’Istituto persona ammalata è portatrice di                   I tassi di mortalità grezzi e spe-
                              Superiore di Sanità, del Registro una mutazione del gene della PrP cifici per sesso ed età sono relativi ai
                              Nazionale della MCJ. Il Registro (PRNP) o se ha nell’anamnesi fa- decessi (n = 307) avvenuti tra il 1°
                              raccoglie casi di MCJ sporadica, ia- miliare un parente di primo grado gennaio 1993 e il 31 dicembre
                              trogena, familiare (tra questi sono con MCJ certa o probabile. A par- 1999, recensiti al 30 giugno 2000,
                              inclusi casi affetti dalla sindrome di tire dal gennaio 1998, i criteri di e sono stati calcolati utilizzando le
                              Gerstmann-Sträussler-Scheinker, diagnosi di MCJ sporadica proba- stime annuali della popolazione ita-
                              GSS, e da insonnia fatale familiare, bile sono stati aggiornati con l’in- liana (fonte ISTAT). Nel calcolo
                              FFI), e della variante MCJ causati troduzione della positività della dei tassi di mortalità sono state
                              dall’infezione con l’agente della en- proteina 14-3-3 nel liquor cefalo- considerate le classi di età 20-39,
                              cefalopatia spongiosa bovina rachidiano (1).                                       40-49, 50-59, 60-69 e 70 e oltre.
                              (BSE). La notifica della malat-                    Tra il 1° gennaio 1993 e il
                              tia in Italia è stata basata sul-             30 giugno 2000 sono stati se- Analisi
                              la segnalazione                                               gnalati al Regi- della distribuzione geografica
                              volontaria dei                                                stro 795 casi.            Le differenze nella mortalità (o
                              casi (dal 28 feb-                                             Quattrocento- morbidità) per MCJ osservate tra
                                                        Il Registro Nazionale
                              braio 2001, la                                                dodici casi sono le diverse regioni italiane sono sta-
                                                                della MCJ
                              notifica è ob-                                                stati classificati te valutate calcolando i rapporti
                                                            è stato istituito
                              bligatoria). La                                               come MCJ spo- standardizzati di mortalità (o mor-
                                                                nel 1993
                              segnalazione è                                                radica: 161 co- bidità) (SMR), ottenuti applican-
                              estesa a tutti i                                              me MCJ certa, do i tassi di mortalità (o morbidità)
                              casi di sospetta                                              193 come MCJ nazionali specifici per sesso ed età.
                              MCJ: ne consegue che nel                     probabile e 58 come MCJ pos- Gli intervalli di confidenza al 95%
                              follow-up clinico alcuni pa-             sibile. Due casi sono stati classifi- degli SMR, calcolati sotto l’assun-
                              zienti segnalati non risultino affet- cati come MCJ iatrogena, e 76 casi to di una distribuzione di Poisson,
                              ti da MCJ. Principalmente le se- sono stati classificati come forme fa- che non includevano il valore 1 so-
                              gnalazioni giungono da neurologi miliari (MCJ familiare, GSS e FFI). no stati considerati statisticamente
                              e neuropatologi, ma anche da ge- Non è stato riscontrato nessun caso significativi (2). Questa analisi è
                              riatri e infettivologi. Le definizioni di variante della malattia di Creutz- stata condotta in tre diversi periodi
                              di caso di MCJ sporadica, iatroge- feldt-Jakob.                                    (1993-95, 1996-98 e 1999) per i
                              na, familiare e della variante MCJ                                                 casi di MCJ sporadica e per l’inte-
                              utilizzate in Italia sono quelle adot- METODI                                      ro periodo (1993-99) per i casi di
                              tate in ambito europeo: vi sono tre         Tutte le analisi statistiche ri- MCJ familiare. I tre diversi periodi
                              livelli di accuratezza diagnostica per guardanti i casi di MCJ sporadica considerati nell’analisi rappresenta-
Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                              la MCJ sporadica e per la variante sono state effettuate solo su casi cer- no i primi tre anni dall’istituzione
                              MCJ: certa, probabile e possibile ti e probabili.                                  del Registro (1993-95), i tre anni
                              (Tabella 1). I casi vengono definiti
                              come sporadici se non presentano                 Anna Ladogana1, Maria Puopolo2, Susanna Almonti1,
                              nella storia nessun fattore di rischio               Maria Concetta Geloso1, Simona Bevivino1,
                              noto per la MCJ. Sono invece clas-            Nathalie Daude1, Rosella Petraroli1 e Maurizio Pocchiari1
                              sificati come iatrogeni i casi dovuti                                1 Laboratorio di Virologia
                              alla trasmissione da uomo a uomo                       2 Laboratorio di Fisiopatologia di Organo e Sistema
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
Tabella 1 - Classificazione e criteri diagnostici della malattia di Creutzfeldt-   dopo la segnalazione della variante
Jakob (MCJ)                                                                        MCJ in Gran Bretagna (1996-98),
                                                                                   la situazione attuale (1999). L’ana-
  MCJ SPORADICA                                                                    lisi della distribuzione geografica
   Certa                                                                           dei casi di MCJ sporadica è stata
   - conferma neuropatologica, o
   - presenza dell’isoforme patologica della proteina prionica (PrPsc)
                                                                                   condotta considerando la regione
     mediante test immunochimici, o                                                di residenza, quella dei casi di MCJ
   - presenza delle SAF (scrapie-associated fibrils) al microscopio elettronico    familiare, invece, considerando la
    Probabile                                                                      regione di nascita.
    - Demenza progressiva con almeno due dei 4 segni clinici sotto elencati:
      1. Mioclono                                                                  Analisi del trend
      2. Segni visivi o cerebellari                                                    L’aumento osservato negli ulti-
      3. Segni piramidali o extrapiramidali
                                                                                   mi anni nel numero dei decessi per
      4. Mutismo acinetico
    - EEG tipico (complessi trifasici periodici punta onda, 1-2 c/s)               MCJ è stato analizzato con un mo-
    - presenza della proteina 14-3-3 nel liquor e durata della malattia infe-      dello di regressione di Poisson con
      riore a 2 anni                                                               il numero dei morti per MCJ come
    Possibile                                                                      variabile dipendente e l’anno di
    - Demenza progressiva con almeno due dei quattro segni clinici sopra           morte come variabile indipenden-
      elencati                                                                     te. Anche l’età e la regione di resi-
    - EEG atipico o non eseguito                                                   denza sono stati inclusi come varia-
    - assenza della proteina 14-3-3 nel liquor
    - durata della malattia inferiore a 2 anni                                     bile esplicativa nel modello di Pois-
                                                                                   son. In particolare, la significatività
 MCJ IATROGENA
  - Sindrome cerebellare progressiva in un soggetto trattato con ormoni            degli incrementi nel numero dei ca-
    estratti da ipofisi umane, o                                                   si nel tempo è stata valutata in cia-
  - MCJ sporadica con esposizione a un fattore di rischio identificato             scuna classe di età.
 MCJ FAMILIARE                                                                         Gli incrementi nel tempo del
  - MCJ certa o probabile in un paziente che ha nella storia familiare un          numero dei casi dei singoli poli-
    parente di primo grado con MCJ certa o probabile, o                            morfismi al codone 129 del gene
  - Paziente con disturbi neuropsichiatrici portatore di una mutazione
                                                                                   PRNP (Met/Met, Met/Val e
    del gene PRNP
                                                                                   Val/Val) sono stati valutati inclu-
 VARIANTE MCJ (vMCJ)
                                                                                   dendo nell’analisi di regressione di
   Certa
   - Sindrome neuropsichiatrica progressiva e conferma neuropatologica             Poisson soltanto i casi con poli-
     di vCJD (lesioni di tipo spongioso ed esteso deposito di PrPsc con            morfismo noto (n = 183).
     placche floride nel cervello e cervelletto)                                       Queste analisi sono state con-
   Probabile                                                                       dotte nel periodo 1993-99 esclu-
   - Sindrome neuropsichiatrica progressiva                                        dendo la classe di età 20-39.
   - Durata della malattia > 6 mesi
   - Indagini di routine non suggeriscono diagnosi alternative
   - Anamnesi negativa per eventuali fattori iatrogeni                             Analisi delle associazioni
   - Almeno quattro dei 5 sintomi e segni clinici sotto elencati:                      L’ analisi delle associazioni del
     1. Sintomi psichiatrici precoci:                                              polimorfismo M129V con i segni
        Depressione                                                                clinici e con gli esami diagnostici
        Ansia                                                                      nella MCJ sporadica è stata con-
        Apatia
        Ritiro (Withdrawal)                                                        dotta applicando il test r2 e, in pre-
        Illusione                                                                  senza di frequenze attese inferiori a
     2. Sintomi sensoriali di dolore persistente incluso dolore franco e           5, il test esatto di Fisher (3).
        disestesie sgradevoli
     3. Atassia
                                                                                   MALATTIA DI CREUTZFELDT-
                                                                                                                             Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

     4. Mioclono o corea o distonia
     5. Demenza                                                                    JAKOB SPORADICA
   - EEG non mostra le tipiche alterazioni osservate nei casi sporadici di             I casi sporadici non sono legati
     MCJ (o EEG non eseguito)                                                      a evidenti fattori di rischio e non
   - Risonanza magnetica cerebrale: iperintensità bilaterale del segnale           hanno una storia familiare di MCJ
     nel pulvinar                                                                  o mutazioni del gene PRNP.
    Possibile                                                                          Dall’istituzione del Registro al
    - Come per vMCJ probabile con risonanza magnetica cerebrale non                dicembre 1999 sono stati diagno-
      eseguita o con alterazioni non specifiche
                                                                                   sticati 354 casi di MCJ sporadica
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
cessi per MCJ sporadica al di sotto
                                                                                                                                                                                                                               dei 20 anni. In tutti e tre i periodi
                                                                                                                                                                

                                                                                                                                                                        7DVVRGLPRUWDOLWjPLOLRQHGLSHUVRQH
                                                                                                                                                                                                                               i tassi di mortalità sono estrema-
                                                     6HJQDOD]LRQLQXPHURGLGHFHVVL
                                                                                               6HJQDOD]LRQL
                                                                                                                                                                                                                               mente bassi al di sotto dei 40 anni
                                                                                                  1XPHURGLGHFHVVL
                                                                                      
                                                                                                  7DVVLGLPRUWDOLWj                                              
                                                                                                                                                                                                                               e raggiungono un picco nel gruppo
                                                                                                                                                                                                                            di età tra i 60-69 anni. Solo il 3,6%
                                                                                                                                                                                                                            dei decessi (n = 11) si è verificato
                                                                                                                                                                                                                           nella popolazione al di sotto dei 50
                                                                                                                                                                                                                             anni, mentre più del 75% dei de-
                                                                                       
                                                                                                                                                                                                                               cessi si è verificato al di sopra dei
                                                                                                                                                                                                                            60 anni (n = 244).
                                                                                       
                                                                                                                                                                                                                                   La distribuzioni del numero di
                                                                                       
                                                                                                                                                                                                                               decessi per MCJ sporadica per re-
                                                                                                                                                                                                                             gione di residenza e per anno di de-
                                                                                                                                               
                                                                                                                                                                                                                               cesso è riportata nella Tabella 2.
                                                                                                               $QQL
                                                                                                                                                                                                                                   Le differenze nei tassi di morta-
                                                                                                                                                                                                                               lità tra regioni sono state valutate
                                                                                                                                                                                                                               nei periodi 1993-95, 1996-98 e
                              Figura 1 - Numero di segnalazioni al Registro, numero di decessi per malat-                                                                                                                      1999 calcolando i rapporti standar-
                              tia di Creutzfeldt-Jakob sporadica e tassi di mortalità annuali                                                                                                                                  dizzati di mortalità (SMR; Figura
                                                                                                                                                                                                                               3), e i relativi intervalli di con-
                              certa o probabile (154 maschi e                                                         dio annuo di 0,96 per milione di                                                                         fidenza (Figura 4). Nel periodo
                              200 femmine) con un’età media al-                                                       persone, con un minimo di 0,59                                                                           1993-95 (Figure 3a e 4a) il Lazio
                              l’esordio della malattia di 64,5 an-                                                    per milione di persone nel 1995 e                                                                        mostra un numero di decessi (n
                              ni per i maschi e 66,0 anni per le                                                      un massimo di 1,56 per milione di                                                                        = 17) sensibilmente più alto del
                              femmine.                                                                                persone nel 1999.                                                                                        numero dei casi attesi (n = 8), con
                                  La Figura 1 mostra l’andamen-                                                           Nella Figura 2 sono riportati i                                                                      uno SMR significativamente diver-
                              to del numero dei casi segnalati al                                                     tassi di mortalità specifici per età e                                                                   so da 1, mentre in Sicilia non si è
                              Registro tra il 1993 e il 1999: il nu-                                                  sesso nei periodi 1993-95 (Figura                                                                        osservato alcun caso, disconstando-
                              mero di segnalazioni passa da 51                                                        2a), 1996-98 (Figura 2b) e 1999                                                                          si in maniera significativa dalla si-
                              nel 1993 a 192 nel 1999. Nella                                                          (Figura 2c). Non sembrano esserci                                                                        tuazione nazionale. Altre regioni
                              stessa Figura sono riportati il nu-                                                     differenze tra maschi e femmine nei                                                                      mostrano degli SMR maggiori di 1,
                              mero di decessi per MCJ sporadica                                                       tassi di mortalità, tranne che nella                                                                     ma in maniera non significativa:
                              che passa da 28 casi nel 1993 a 71                                                      fascia di età 60-69 per il periodo                                                                       Lombardia, Trentino-Alto Adige,
                              nel 1999 e i tassi di mortalità. Per                                                    1996-98 dove si osserva una mag-                                                                         Umbria e Marche. Nel periodo
                              il periodo 1993-99 è stato osserva-                                                     giore mortalità per MCJ nelle fem-                                                                       1996-98 (Figure 3b e 4b) gli SMR
                              to un tasso di mortalità grezzo me-                                                     mine. Non sono stati segnalati de-                                                                       non si discostano significativamen-

                                                                                                                                                                                                                                   
                                                                                       D                                                        E                                                                                         F
                                                                                            0DVFKL                                                                                                                                 
                                                                                                                      7DVVLGLPRUWDOLWj

                                                                                                                                                                                                                7DVVLGLPRUWDOLWj
                                7DVVLGLPRUWDOLWj

                                                                                             )HPPLQH
                                                                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                                                   
Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                                                                                                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                                                                                                   
                                                                                          *                                 *                                                                  *
                                                                                              &ODVVLG HWj                                               &ODVVLG HWj                                                                            &ODVVLG HWj

                              Figura 2 - Tassi di mortalità specifici della malattia di Creutzfeldt-Jakob per età e per sesso in diversi periodi
                              (a: 1993-95; b: 1996-98; c: 1999)
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
Tabella 2 - Distribuzione dei decessi per MCJ sporadica per regione e anno         mero di casi osservati significativa-
di sorveglianza*                                                                   mente superiore a quello degli at-
                                                                                   tesi.
                                          Anno di sorveglianza                         L’analisi di regressione di Pois-
 Regione                   1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999* Totale              son ha evidenziato che il numero
                                                                                   di decessi per MCJ è caratterizzato
 Abruzzo                       0   0       0     1     3     3      1     8        da un incremento annuale statisti-
 Basilicata                    0   0       0     0     0     1      0     1
                                                                                   camente significativo nelle classi di
 Calabria                      1   0       0     1     1     1      3     7
 Campania                      2   3       3     2     6     0      2    18        età 60-69, p = 0,002 e 70 e oltre, p
 Emilia-Romagna                2   2       0     7     3     2      7    23        = 0,015 (Figura 5).
 Friuli-Venezia Giulia         0   0       1     1     0     2      1     5
 Lazio                         8   5       4     6     6     3      8    40        Analisi molecolare
 Liguria                       0   2       0     1     2     1      0     6        e casi sporadici di MCJ
 Lombardia                     7   7       6     9     5    11      9    54
 Marche                        1   1       2     0     2     2      7    15            L’omozigosi per metionina in
 Molise                        0   0       0     1     1     0      1     3        posizione 129 della proteina PrP è
 Piemonte                      2   1       3     3     1     3      8    21        un fattore di rischio noto per lo svi-
 Puglia                        1   4       1     3     3     4      2    18
                                                                                   luppo della MCJ sporadica. La di-
 Sardegna                      0   1       0     0     3     1      2     7
 Sicilia                       0   0       0     1     2     4      6    13        stribuzione dei genotipi al codone
 Toscana                       2   2       2     4     3     5      3    21        129 del gene PRNP è simile a quel-
 Trentino-Alto Adige           0   0       2     1     1     4      1     9        la riscontrata in altri Paesi europei:
 Umbria                        1   1       0     1     1     0      1     5        131 casi Met/Met (71,6%), 29 casi
 Valle d’Aosta                 0   0       0     0     0     1      0     1        Met/Val (15,8%) e 23 Val/Val
 Veneto                        1   3       3     6     4     6      9    32
                                                                                   (12,6%).
 Italia                      28    32     27    48    47    54     71   307            Le caratteristiche fenotipiche
(*) Recensita al 30 giugno 2000
                                                                                   della MCJ sporadica in relazione al
                                                                                   polimorfismo al codone 129 sono
te dall’unità. La distribuzione geo-        Trentino-Alto Adige, Veneto,           riportati nella Tabella 3 e sono sta-
grafica della malattia è omogenea           Abruzzo e Molise.                      te calcolate su 183 casi per i quali
sul territorio nazionale, indicando             Nel 1999. come evidenziato         erano disponibili i test genetici. Nel
un miglioramento dell’accertamen-           nelle figure 3c e 4c gli SMR diven-    gruppo di pazienti Met/Met e
to dei casi in tutto il territorio.         tano relativamente più alti nel Pie-   Met/Val il rapporto tra femmine e
SMR relativamente più alti, ma              monte, Veneto, Emilia-Romagna,         maschi è all’incirca uguale a uno,
non in maniera significativa, ven-          Lazio, Molise e Calabria, ma solo      mentre nel gruppo Val/Val si osser-
gono registrati in Valle d’Aosta,           per le Marche è riportato un nu-       va un numero inferiore di maschi,

                                                     0&-VSRUDGLFD

                           D                                  E                                      F
                                                                                                                            Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                                        605)         605WUD        605*

Figura 3 - Rapporti standardizzati di mortalità (SMR) per malattia di Creutzfeldt-Jakob sporadica nelle regioni ita-
liane in diversi periodi (a: 1993-95; b: 1996-98; c: 1999)
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
0&-VSRUDGLFD

                                                    D                                                          E                                       F

                                      ,QWHUYDOOLGLFRQILGHQ]D                         ,QWHUYDOOLGLFRQILGHQ]D            ,QWHUYDOOLGLFRQILGHQ]D 
                                      GHLUDSSRUWLVWDQGDUGL]]DWL                          GHLUDSSRUWLVWDQGDUGL]]DWL             GHLUDSSRUWLVWDQGDUGL]]DWL
                                      GLPRUWDOLWjLQFOXGH                              GLPRUWDOLWjPLQRUHGL               GLPRUWDOLWjPDJJLRUHGL

                              Figura 4 - Intervalli di confidenza al 95% dei rapporti standardizzati di mortalità per malattia di Creutzfeldt-Jakob
                              sporadica nelle regioni italiane in diversi periodi (a: 1993-95; b: 1996-98; c: 1999)

                              ma tale differenza non è statistica-       zioni tipiche per MCJ all’esame                         chirurgia, ma non è stato possibi-
                              mente significativa (Tabella 3). An-       elettroencefalografico (Tabella 4).                     le stabilire un legame tra l’inter-
                              che l’età media all’esordio nei tre                                                                vento e l’esposizione all’agente in-
                              gruppi non è statisticamente diffe-        MCJ IATROGENA                                           fettante. Un paziente aveva ricevu-
                              rente. La sopravvivenza mediana è              Dal 1° gennaio 1993 al 30 di-                       to un trapianto di cornea, ma il
                              diversa nei tre gruppi (Generalized        cembre 1999 sono stati segnalati                        donatore non presentava alcuna
                              Wilcoxon test, p = 0,0281): è più          al registro 10 casi di MCJ in cui si                    sintomatologia neurologica al mo-
                              breve nei soggetti Met/Met (4,0            era riscontrata l’esistenza di possi-                   mento del decesso. In mancanza di
                              mesi), più lunga nei soggetti              bili fattori di rischio legati a pro-                   prove certe di trasmissione iatro-
                              Val/Val (6,5 mesi) e nei soggetti          cedure mediche. In 7 pazienti era-                      gena, questi casi sono stati classifi-
                              Met/Val (7,7 mesi).                        no segnalati interventi di neuro-                       cati come MCJ sporadica. Altri
                                  L’analisi di sopravvivenza mul-
                              tivariata indica tuttavia che la si-
                              gnificatività è da attribuire alla dif-                           
                              ferente distribuzione nei tre gruppi                                                                                          
                              del rapporto maschi/femmine e                                                                                               S 

                              dell’età all’esordio piuttosto che al
                                                                                                                                                            *
                                                                            1XPHURGLGHFHVVL

                              polimorfismo al codone 129.                                       
                                                                                                                                                            S 
                                  L’analisi di regressione di Poisson,
                                                                                                
                              condotta per i diversi genotipi al co-
                              done 129, mostra un incremento si-
                                                                                                
                              gnificativo, tra il 1993 e il 1999 dei
                              casi Val/Val (p = 0,000).
                                                                                                                                                          
                                  Questo aumento potrebbe esse-
Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                              re in parte spiegato dall’introduzio-                             
                              ne nel 1998 del test della 14-3-3
                                                                                                                                                            
                              nei criteri diagnostici di MCJ pro-                               
                              babile. Infatti, prima dell’introdu-                                                                             
                              zione di questo criterio diagnosti-                                                  $QQLGLRVVHUYD]LRQH
                              co, i casi Val/Val non sottoposti a
                              esame autoptico potevano essere
                              esclusi per la mancanza di altera-         Figura 5 - Numero di decessi per malattia di Creutzfeldt-Jakob sporadica
                                                                         stimato con un modello di regressione di Poisson
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
Tabella 3 - Caratteristiche fenotipiche della MCJ sporadica e polimorfismo           COMMENTO
al codone 129
                                                                                        I risultati dell’analisi di sorve-
                                              Polimorfismo al codone 129            glianza prospettica della MCJ nel
                                                                                    periodo 1993-99, mostrano un au-
                                          Met/Met        Met/Val      Val/Val       mento statisticamente significativo
    Età media all’esordio (anni)              65,6          61,0         65,0       del numero di decessi per MCJ spo-
    Sopravvivenza mediana (mesi)               4,0           7,7          6,5       radica. Questo aumento si è verifi-
    M/F                                      64/67         15/14         7/16       cato soprattutto nei gruppi d’età
                                                                                    60-69 e 70 e oltre; è invece trascu-
                                                                                    rabile nelle fasce d’età più giovani.
 Tabella 4 - Presenza di segni clinici ed esami diagnostici (%) nella MCJ spo-
                                                                                        Un fenomeno simile è stato os-
 radica in relazione al polimorfismo al codone 129
                                                                                    servato per lo stesso periodo in altri
                                   Polimorfismo al codone 129
                                                                                    Paesi europei (Gran Bretagna, Fran-
                                                                                    cia, Spagna e Austria), in cui le mo-
                                     M/M        M/V        V/V           p          dalità di sorveglianza sono compa-
     Mioclono                        89,0       75,0       84,0      0,1170 °       rabili con quelle italiane (5-9), ma
     Piramidali                      66,4       60,7       37,5      0,0267*        anche in Canada e Australia (10).
     Extrapiramidali                 63,0       60,7       68,0      0,8501*        In Giappone un aumento di deces-
     Cerebellari                     64,9       77,8       88,0      0,0437*
                                                                                    si per MCJ è stato riportato in uno
     Visivi                          49,6       48,1       54,2      0,8997*
     Mutismo acinetico               61,3       50,0       62,5      0,5904*        studio retrospettivo per il periodo
     Epilessia                       26,6       14,3       13,0      0,2600 °       1985-96 (11).
     EEG tipico                      83,8       64,3       41,7      0,0000*            È possibile che l’osservazione di
     14-3-3 positiva                 87,1     100         100        0,1980 °       un aumento dei casi di MCJ spora-
                                                                                    dica sia solo dovuto a una sottostima
 ° Test esatto di Fisher; *Test r2
                                                                                    dei casi negli anni passati. Questa
                                                                                    ipotesi è avvalorata dal concomitan-
due pazienti avevano ricevuto im- ta diagnosticata la malattia di te aumento del numero delle segna-
pianti di dura madre durante in- Creutzfeldt-Jakob. Dieci casi pre- lazioni in seguito a una maggiore at-
terventi di neurochirurgia, fattore sentavano una mutazione puntifor- tenzione dei medici a notificare casi
di rischio noto e documentato (4), me al codone 178 del gene PRNP sospetti. Per il 1993, primo anno di
e pertanto sono stati classificati co- (GAC->AAC, Asp178Asn) in un al- attività del Registro, la sorveglianza
me MCJ iatrogena.                            lele con metionina in posizione 129, ha sottostimato i casi di MCJ di cir-
                                             risultando quindi affetti da FFI, 7 ca il 30% (12). È plausibile che ci sia
MCJ FAMILIARE                                una mutazione puntiforme al codone stato un incompleto accertamento
     Dal 1° gennaio 1993 al 30 giu- 102 (CCG->CTG, Pro102Leu) ri- della MCJ, di simile entità, anche per
gno 2000 sono stati identificati 76 sultando quindi affetti da GSS.                        il 1994 e 1995. La copertura
casi familiari. Cinque di questi casi L’età media della insorgenza                        del Registro nel primo triennio
non erano italiani o non nati in Ita- della malattia                                                      (1993-95) è in-
lia (un cileno, tre libici, un italiano era di 57 anni                                                    fatti risultata di-
nato in USA). Cinquantasei casi so- per la MCJ fa-                                                        somogenea sul
no stati classificati come MCJ fami- miliare V210I                            I decessi
                                                                                                          territorio nazio-
liare: 29 casi presentavano una muta- (intervallo 39-                per MCJ spontanea                    nale: tre regioni
zione puntiforme al codone 210 del 79), di 59 anni                  risultano     aumentati               non hanno ri-
gene PRNP (GTT->ATT), risultan- per la MCJ                          nel periodo 1993-99                   portato alcun ca-
do nella sostituzione di valina in iso- E200K (inter-                                                     so e in cinque re-
leucina della PrP (Val210Ile), 20 una vallo 40-87), di                                                    gioni i casi osser-
mutazione puntiforme al codone 200 54 anni per i                                                          vati sono stati so-
                                                                                                                                Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

(GAG->AAG, Glu200Lys), 1 con casi FFI (intervallo tra 45-65)                             lo la metà dei casi attesi. Negli
una mutazione puntiforme al codone e di 47 anni per la GSS (inter-                  anni successivi l’attività di sorve-
211 (GAG->CAG, Glu211Gln), 1 vallo tra 23 e 71). I rapporti standar- glianza è chiaramente migliorata co-
con una mutazione puntiforme dizzati di morbidità (SMR) delle re- me suggerito da un aumento consi-
al codone 203 (GTT->ATT, gioni (Campania, Calabria e Sicilia) stente del numero di segnalazioni e
Val203Ile), 5 casi sono stati identifi- (Figura 6) mostrano un’incidenza si- da una più omogenea distribuzione
cati come familiari, perché avevano gnificativamente maggiore rispetto geografica dei casi di MCJ sporadica.
parenti di primo grado a cui era sta- alla media nazionale.                             In alternativa, l’aumento dei ca-
Epidemia di febbre emorragica da Ebola in Uganda
Riferimenti bibliografici
                                                           0&-IDPLOLDUH
                                                                                                                        1. Zerr I, Pocchiari M, Collins S, et
                                                                                                                           al. Neurology 2000; 55: 811-5.
                                                                                                                        2. Liddell FDK. J Epidemiol Com-
                                                                                                                           munity Health 1998; 38: 85-8.
                                                                                                                        3. Mehta CR, Patel NR. J Am Stat
                                                                                                                           Assoc, 1983; 78: 427-34.
                                                                                                                        4. Brown P, Preece M, Brandel JP, et
                                                                                                                           al. Neurology 2000; 55: 1075-81.
                                                                                                                        5. Cousens SN, Zeidler M, Esmonde
                                                                                                                           TF, et al. Br Med J 1997; 315: 389-
                                                                                                                           95.
                                                                                                                        6. Eighth Annual Report 1999.
                                                                                                                       Creutzfeldt-Jakob Disease Surveil-
                                                                                                                           lance in the UK. The National
                                                                                              
                                                                                                                           CJD Surveillance Unit, Western
                                                                                                                           General Hospital, Edinburgh
                                                                                                                           EH4, Dept of Infectious and Tro-
                                                                                                                           pical Diseases, London School of
                                                                        
                                                                                                                           Hygiene and Tropical Medicine,
                                                                                                                           Keppel Street, London WC1E
                                                                                                                           7HT.
                                             605)         605! VWDWLVWLFDPHQWHVLJQLILFDWLYR                    7. Huillard d’Aignaux J, Laplanche
                                                                                                                           JL, Delasnerie-Lauprêtre N, et al. J
                                                                                                                           Neurol Neurosurg Psychiatry
                                                                                                                           2000; 68: 787-9.
                               Figura 6 - Rapporti standardizzati di morbidità (SMR) per malattia di                    8. de Pedro Cuesta J. Rev Neurol
                               Creutzfeldt-Jakob familiare nelle regioni italiane in base alla significatività             2000; 31: 167-70.
                               statistica                                                                               9. Hainfellner JA, Jellinger K, Dirin-
                                                                                                                           ger H, et al. J Neurol Neurosurg
                              si di MCJ sporadica potrebbe esse-         Ringraziamenti                                    Psychiatry 1996; 61: 139-42.
                              re reale e dovuto a fattori esogeni             Si ringraziano tutti i medici e i fa-    10. Stratton E. Can Commun Dis Rep
                              sconosciuti (13).                          miliari dei pazienti che hanno paziente-          1999; 25: 7-8.
                                  L’analisi molecolare del poli-         mente collaborato con il Registro e for-      11. Nakamura Y, Yanagawa H, Hoshi
                              morfismo al codone 129 del gene            nito i dati clinici e anamnestici utilizza-       K, et al. Int J Epidemiol 1999; 28:
                                                                         ti in questo studio. Si ringraziano, inol-        130-4.
                              PRNP nei casi di MCJ sporadica                                                           12. Arpino C, Conti S, Masocco M, et
                                                                         tre, Antonino Bella e Roberto Bugarini
                              ha evidenziato un aumento statisti-        del Laboratorio di Epidemiologia e Bio-           al. Neuroepidemiology 1999; 18:
                              camente significativo dei casi             statistica dell’ISS per i validi contributi       92-100.
                              Val/Val nel periodo studiato. Una          alla definizione dell’analisi statistica.     13. Cohen CH. Am J Epidemiol
                              possibile spiegazione di questo in-             Questo studio è stato in parte finan-        2000; 152: 474-9.
                                                                         ziato con fondi del Servizio Sanitario Na-    14. Alperovitch A, Zerr I, Pocchiari M,
                              cremento è attribuibile a una mi-
                                                                         zionale (Fondi 1%).                               et al. Lancet 1999; 353: 1673-4.
                              gliore identificazione dei casi
                              Val/Val atipici in seguito all’intro-
                              duzione del test dalla 14-3-3. La                    In brief
                              diagnosi di MCJ probabile richie-
                                                                          Creutzfeldt-Jakob Disease. Surveillance in Italy
                              deva infatti, all’inizio della sorve-
                                                                               The national surveillance for Creutzfeldt-Jakob disease in Italy was initiat-
                              glianza, un EEG tipico, che è però
                                                                          ed in January 1993. This report documents the findings from the Italian Na-
                              meno frequente in questo tipo di
                                                                          tional CJD Registry in relation to sporadic, familial, iatrogenic and variant CJD
                              pazienti che attualmente sono in-
                                                                          up to 31 December 1999. Case ascertainement was based on notifications of
                              vece identificati grazie alla positivi-
                                                                          suspected cases mainly by neurologist and neuropathologist. Three-hundred-
                              tà nel liquor della 14-3-3. Lo stes-
                                                                          seven patients with a definite or probable diagnosis of sporadic Creutzfeldt-
Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                              so dato è stato riportato in altri Pae-     Jakob disease were registered between 1993 and 1999, as referred at 30 June
                              si europei (14).                            2000. The average yearly mortality rate was 0,96 cases per million inhabitant.
                                  Non ci sono fino a oggi casi di         There was an increase in the number of deaths for sporadic CJD during the pe-
                              variante della malattia di Creutz-          riod of observation. Seventy-six familial cases were identified during1993-1999.
                              feldt-Jakob, suggerendo che negli           The two iatrogenic cases identified were dura-mater related. There were no
                              anni passati il livello di esposizione      deaths from variant CJD. Mortality from sporadic CJD in Italy is similar to that
                              all’agente della BSE in Italia sia sta-     observed in other European countries. Intensive epidemiological surveillance is
                              to inferiore a quello della Gran Bre-       a likely explanation for this increase.
                              tagna e della Francia.
Bookmark
www.mad-cow.org
     Si definisce “il sito ufficiale sulla mucca pazza” - contiene più di
     7 400 articoli sulla BSE e varianti.

www.sanita.it/bse
     Nel sito ufficiale del Ministero della Sanità si possono consultare le
     risposte alle domande di maggior interesse sulla BSE.

www.eurocjd.ed.ac.uk/euroindex.htm
    Sito riguardante il gruppo di studio EUROCJD costituito da diversi
    paesi europei e non, che ha come scopo la diffusione e lo scambio di
    informazioni sulla BSE.

www.rnsp-sante.fr

     Nel sito del Ministero della Sanità francese si possono trovare
     Informazioni dettagliate sulla BSE.

www.cdc.gov/ncido/eid/vol7no1/brown.htm
    Sito dei Centers for Disease Control and Prevention (USA),
    riguardante il centro di controllo e prevenzione sulla BSE.

www.europa.eu.int/comm/food/fs/bse/index_en.html

    Il sito dell’Unione europea contiene, nella sezione relativa alla
    sicurezza dei prodotti alimentari, una esaustiva raccolta legislativa
    sulla BSE.

                                                ss.niah.affrc.go.jp/NIAH/ebola/ebola.html
                                                          Sito molto completo, comprende le informazioni contenute nei siti dei CDC
                                                          e del WHO. Sono riportate informazioni su Ebola e sulle malattie
                                                          emorragiche virali in generale.

                                              www.cdc.gov/ncidod/dvrd/spb/mnpages/dispages/ebola.htm
                                                                                                                                         Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                                                         È il sito dei CDC che illustra in modo semplice e chiaro le problematiche
                                                         legate all’Ebola proponendo una serie di utili domande e sintetiche risposte.

                                                www.bocklabs.wisc.edu/outbreak.html
                                                          Rispetto agli altri siti, presenta la lista completa dei dati aggiornati
                                                          sull’epidemia di Ebola nel distretto di Gulu.
Studi dal territorio                           ospedaliere in 64 pazienti. Com-                             smi (in 54 infezioni), di cui il 48,7%
                                                                                                          plessivamente, l’incidenza di infe-                          gram positivi e il 45,9% gram ne-
                                                           SORVEGLIANZA DELLE                             zioni è dell’11,5% e quella di pa-                           gativi. In circa il 32% degli isolati si
                                                           INFEZIONI OSPEDALIERE                          zienti con almeno un’infezione del                           tratta di S. aureus (24/76), nel
                                                           IN CARDIOCHIRURGIA                             10%; ogni 1 000 giorni di degenza                            14,5% di Pseudomonas aerugino-
                                                           L’esperienza dell’Ospedale                     postoperatoria (n = 6 744) si sono                           sa (11/76) e nel 12% (9/76) di sta-
                                                           “San Camillo” di Roma                          avuti 11 infezioni e 9,5 pazienti in-                        filococchi coagulasi-negativi. Risul-
                                                                                                          fetti.                                                       tano resistenti alla oxacillina il
                                                                In Italia si stimano in media                 Delle 74 infezioni rilevate, il                          54,2% degli stafilococchi aurei e il
                                                           450 000-700 000 casi/anno di in-               60,8% è rappresentato da ISC, il                             77,8% dei coagulasi-negativi.
                                                           fezioni ospedaliere (incidenza del             18,9% da batteriemie primitive, il                               Gli antibiotici più utilizzati per la
                                                           5-8%), con 4 500-7 000 morti.                  13,5% da polmoniti e il 5,4% da                              profilassi sono la cefazolina (66,4%)
                                                                Nell’Azienda Ospedaliera “San             infezioni delle vie urinarie. Oltre il                       e l’acido clavulanico+amoxicillina
                                                           Camillo” di Roma (circa 1 000 po-              40% delle ISC è stato rilevato do-                           (26,3%). La durata mediana della
                                                           sti-letto), come in altre realtà ospe-         po la dimissione.                                            profilassi - 3 giorni - è stata supera-
                                                           daliere, un’area a elevata frequen-                Le ISC sono avvenute nell’8,1%                           ta in 157 pazienti.
                                                           za di infezioni ospedaliere è la car-          dei 384 operati di bypass e nel
                                                                                                                                                                       Ringraziamenti
                                                           diochirurgia con relativa terapia in-          3,1% dei 225 pazienti sottoposti a
                                                           tensiva. Anche in vista dell’attività          interventi valvolari. I tassi di ISC                             Si ringraziano per la disponibilità il Prof.
                                                                                                                                                                       Francesco Musumeci, il Dott. Antonio Meni-
                                                           di trapianto, il 1° marzo 2000 è               aumentano con l’indice di rischio                            chetti e il Dott. Claudio Guerra, i Caposala
                                                           iniziata la sorveglianza attiva delle          di infezione: 4,2% nei pazienti con                          Carmela Fadda, Goffredo Marignetti e Noemi
                                                           infezioni ospedaliere, secondo le              IRI pari a 0; 6,7% in quelli con IRI                         Vincenzi del blocco cardiochirurgico dell’O-
                                                           linee del National Nosocomial In-              pari a 1 e 9,3% nei pazienti con IRI                         spedale “San Camillo” di Roma.
                                                           fection Surveillance System                    tra 2 e 3.
                                                           (NNISS) americano. Si sono adot-                   L’analisi dell’andamento tem-                            Il commento
                                                           tate le definizioni di caso del Cen-           porale registra una più elevata fre-                         William R. Jarvis
                                                           ters for Disease Control and Pre-                                                                           Hospital Infections Program, Centers
                                                                                                          quenza di ISC ogni 100 cardiope-
                                                                                                                                                                       for Disease Control and Prevention, At-
                                                           vention (CDC) (1), con l’eccezione             rati in aprile (concentrati nella set-                       lanta, GA, USA
                                                           della polmonite, che fa riferimen-             timana prepasquale) e nei mesi
                                                           to al protocollo europeo HELICS                estivi (Figura).                                                 Nei Paesi occidentali le procedu-
                                                           del 1997 (2). Per le infezioni del si-             Sono stati isolati 76 microrgani-                        re invasive e chirurgiche più fre-
                                                           to chirurgico (ISC) la sorveglianza
                                                           è stata estesa fino a 30 giorni do-
Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                                                                                                                               
                                                                                                    ISC per 100 cardioperati

                                                           po l’intervento. Le ISC sono state
                                                           stratificate per indice di rischio di
                                                           infezione (IRI) (3) basato su classe                                
                                                           e durata dell’intervento più classi-
                                                           ficazione dello stato fisico, messa
                                                                                                                                
                                                           a punto dalla Società Americana
                                                           degli Anestesisti (ASA).
                                                                Nei primi nove mesi si sono ar-                                 
                                                           ruolati 646 pazienti cardioperati, di                                    PDU]R   DSULOH   PDJJLR   JLXJQR      OXJOLR    DJRVWR VHWWHPEUH RWWREUH
                                                           età mediana di 67 anni, sottoposti
                                                                                                                                                                  Mesi
                                                           a interventi di bypass nel 59,4%
                                                           dei casi e valvolari nel 34,8%. Il
                                                           5,9% dei ricoveri ha avuto caratte-      Figura - Incidenza di infezioni del sito chirurgico (marzo-ottobre 2000)
                                                           re d’urgenza e il 4,6% dei pazien-
                                                           ti è deceduto.                           Luisa Sodano, Clotilde Serafini (Azienda Ospedaliera “San Camillo”, Roma),
                                                                Tra i 642 cardioperati con de-      Nicola Petrosillo, Lorena Martini, Giuseppe Ippolito (Istituto Nazionale delle
                                                           genza postoperatoria di almeno 2         Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, Roma), Antonio Campopiano,
                                                           giorni si sono rilevate 74 infezioni     Michele Ferrari (Università “La Sapienza”, Roma)
quenti nel gruppo di età tra i 15 e       del 40% delle ISC. Vari studi han-        creando vie di accesso ai batteri),
74 anni sono quelle a carico del          no mostrato che la sorveglianza           tenere sotto controllo i livelli di gli-
cuore (4). Il gran numero di pazien-      post-dimissione dei pazienti car-         cemia nei diabetici, non sottoporre
ti che si sottopone a interventi car-     dioperati rileva un numero mag-           a interventi di elezione pazienti con
diochirurgici (bypass coronarico e        giore di infezioni. Comunque, la          infezioni in altri siti, assicurarsi che
protesi valvolari) è a rischio di infe-   sorveglianza postdimissione com-          la tecnica operatoria sia scrupolosa,
zioni associate alle procedure assi-      porta un notevole dispendio di            ridurre al minimo il numero di per-
stenziali. Come osservato in questo       tempo e i metodi in uso (contatto         sone coinvolte nell’intervento, evi-
studio, le infezioni più frequenti nei    del paziente, contatto del chirur-        tando ogni affollamento nella sala
pazienti cardioperati sono quelle del     go, utilizzo di lettere, ecc.) non so-    operatoria, e, negli interventi di
sito chirurgico, seguite dalle batte-     no standardizzati. In ogni ospeda-        bypass, cambiare i guanti tra il pre-
riemie e polmoniti.                       le il personale addetto al controllo      lievo del vaso dal suo sito di origi-
    Programmi ben definiti di sor-        delle infezioni deve valutare se e        ne e l’inizio dell’incisione a livello
veglianza e controllo delle ISC nei       come fare la sorveglianza post-di-        del mediastino. La cardiochirurgia è
pazienti cardioperati si sono dimo-       missione.                                 molto complessa e richiede parti-
strati costo-efficaci. Studi prece-            I motivi della variazione stagio-    colare attenzione nella prevenzione
denti hanno documentato che i             nale dell’incidenza osservata in          delle infezioni durante il decorso
principali fattori di rischio delle ISC   questo studio non sono chiari. Du-        del paziente.
in questi pazienti includono la pre-      rante i periodi estivi potrebbe di-           Studi come quello descritto
parazione preoperatoria (la trico-        minuire la frequenza di procedure         mostrano la validità della sorve-
tomia è uno dei più importanti fat-       elettive, mentre gli indici di rischio    glianza delle ISC nei pazienti car-
tori di rischio), la gravità della ma-    dei pazienti potrebbero essere più        dioperati. Misure del genere forni-
lattia (spesso misurata con il pun-       elevati oppure è possibile che si ve-     scono un’indicazione del tasso di
teggio ASA), la durata dell’inter-        rifichino temporanee riduzioni di         infezione da confrontare con altri
vento, il sito di prelievo del vaso, e    personale. Negli Stati Uniti, è stata     di riferimento o con altri ottenuti
fattori intrinseci del paziente, in       individuata una evidente associa-         in tempi successivi, oltre a garanti-
particolare, l’età, l’obesità e il dia-   zione tra numerosità del persona-         re ai pazienti una stima grossolana
bete. Un’appropriata profilassi an-       le nelle unità di terapia intensiva e     del loro rischio di infezione. L’uti-
tibiotica ha un effetto protettivo.       frequenza di ISC (8).                     lizzo di questi dati per indirizzare
Spesso, molti di questi fattori sono           Uno degli strumenti più impor-       le misure di prevenzione da adot-
presi in considerazione nella co-         tanti per ridurre il rischio di ISC du-   tare e stabilirne l’efficacia dovreb-
struzione di indici di rischio (5, 6).    rante gli interventi cardiochirurgici     be essere l’obiettivo dei program-
La stratificazione del rischio di in-     è l’appropriato ricorso alla profi-       mi di prevenzione e controllo del-
fezione per indici di rischio facilita    lassi antibiotica. L’antibiotico “giu-    le infezioni.
i confronti intraospedalieri per tipi     sto” deve essere somministrato al
diversi di intervento chirurgico e tra    momento “giusto”. La sommini-             Riferimenti bibliografici
ospedali diversi per gli stessi tipi di   strazione deve essere tale che le         1. Garner JS, Jarvis WR, Emori TG, et al.
intervento chirurgico. Come risulta       massime concentrazioni tissutali             Am J Infect Control 1988;16: 128-
nello studio riportato, il rischio di     siano raggiunte nel momento del-             40.
                                                                                    2. Protocollo HELICS per la sorveglianza
ISC aumenta con il numero di fat-         la prima incisione. Pertanto, può            delle infezioni ospedaliere nelle Unità   Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001
tori di rischio dei pazienti. Questi      non essere appropriata (troppo               di Terapia Intensiva. G Ital Infez Osp
dati mostrano anche che l’uso di          precoce) la somministrazione nel             1997; 4:175-84.
indici di rischio può servire a iden-     momento in cui il paziente viene          3. Mangram AJ, Horan TC, Pearson LM
tificare pazienti a elevato rischio       chiamato per l’intervento o quan-            et al. Infect Control Hosp Epidemiol
                                                                                       1999; 20:247-80.
immediatamente dopo l’intervento          do è in attesa nell’area di prepara-
                                                                                    4. Lentzner KE, Rooks R, Weeks J, et al.
chirurgico e che, quindi, interven-       zione. Standardizzare il tipo di an-         Health and Aging Chartbook. Health,
ti preventivi aggiuntivi possono es-      tibiotico da usare e somministrar-           United States, 1999. Hyattsville,
sere implementati.                        lo all’induzione dell’anestesia può          Maryland: National Center for Health
    La sorveglianza delle infezioni       essere il modo migliore per moni-            Statistics; 1999.
associate alle procedure assisten-        torarlo.                                  5. Haley R, Culver D, Morgan WM, et
                                                                                       al. Am J Epidemiol 1985;121: 206-
ziali richiede l’uso di definizioni            Metodi aggiuntivi per ridurre il        15.
standardizzate e protocolli: il ricor-    rischio di ISC nei pazienti cardiope-     6. Culver DH, Horan TC, Gaynes RP, et
so a definizioni diverse porterà a        rati sono: ridurre la durata della de-       al. Am J Med 1991;91 (suppl
differenze nei tassi di infezione (7).    genza ospedaliera prima dell’inter-          3B):152-7.
Uno degli aspetti problematici nel-       vento, eseguire la pulizia preope-        7. Garner J, Jarvis WR, Emori TG, et al.
                                                                                       Am J Infect Control 1988;16:128-
la sorveglianza delle ISC nei pa-         ratoria con un sapone antibatteri-
                                                                                       40.
zienti cardioperati è la sorveglian-      co, non ricorrere alla tricotomia o,      8. Robert J, Fridkin SK, Blumberg HM,
za post-dimissione, che in questo         quanto meno, usare clipper al po-            et al. Infect Control Hosp Epidemiol
studio ha portato alla rilevazione        sto dei rasoi (che lesionano la cute,        2000; 21:12-8.
incidenza totale sia per fascia d’e-                        incremento e nella 6a settimana l’in-
                                                                                                               tà (0-14, 15-64, * 65 anni) per                             cidenza totale ha raggiunto il picco
                                                           Sorveglianze nazionali                              1 000 assistiti. Nel 1999-2000 la sor-                      (5,6/1 000). Analizzando i dati per
                                                                                                               veglianza ha riguardato circa l’1,5%                        singole fasce di età si nota che l’an-
                                                                                                               dell’intera popolazione in Italia.                          damento dell’incidenza nel tempo,
                                                           LA SORVEGLIANZA
                                                                                                                   Durante il primo anno di sor-                           pur simile nelle tre fasce di età (0-
                                                           DELL’INFLUENZA                                      veglianza la rete sentinella si è di-                       14, 15-64, * 65 anni), ha raggiunto
                                                           IN ITALIA NELLA                                     mostrata uno strumento essenzia-                            valori differenti; infatti la fascia di
                                                           STAGIONE 2000-2001                                  le per descrivere l’andamento del-                          età 0-14 ha raggiunto il suo massi-
                                                                                                               la sindrome influenzale in Italia e                         mo valore nella 6a settimana del
                                                                Per monitorare l’incidenza della               fornire informazioni che consen-                            2001 con circa 22 casi di sindrome
                                                           sindrome influenzale e stimare l’en-                tano di costruire la linea di base                          influenzale per 1 000 assistiti, men-
                                                           tità dell’epidemia stagionale in Ita-               per poter confrontare l’incidenza                           tre le fasce di età 15-64 anni e * 65
                                                           lia, l’Istituto Superiore di Sanità                 futura della malattia. Per questo                           anni hanno raggiunto valori meno
                                                           (ISS) e il Centro Interuniversitario                motivo e perché l’influenza conti-                          elevati, pari rispettivamente a 5,0 e
                                                           Genova-Milano di Ricerca sull’In-                   nua a costituire un rilevante pro-                          1,7 casi per 1 000 assistiti.
                                                           fluenza (CIRI) hanno organizzato,                   blema di sanità pubblica, a partire                             L’andamento dell’incidenza to-
                                                           in via sperimentale durante la sta-                 dalla stagione influenzale 2000-                            tale e per fascia d’età della sindro-
                                                           gione 1999-2000, una rete di sor-                   2001, la sorveglianza sentinella è                          me influenzale nella stagione
                                                           veglianza sentinella basata sui me-                 passata da una fase sperimentale                            2000-2001 è illustrato nella figura
                                                           dici di medicina generale e i pedia-                a una fase istituzionale svolta at-                         e messo a confronto con quello
                                                           tri di libera scelta. Sono stati arruo-             traverso la collaborazione delle re-                        della stagione precedente. Nella
                                                           lati nella rete, su base volontaria,                gioni, dell’ISS e del CIRI, dei medi-                       scorsa stagione, l’epidemia ha rag-
                                                           circa 700 medici dislocati in tutte le              ci di medicina generale e dei pe-                           giunto il valore più elevato duran-
                                                           regioni e le province autonome ita-                 diatri di libera scelta, dei laborato-                      te la 2a settimana del 2000 con
                                                           liane che settimanalmente segna-                    ri universitari di riferimento e con                        un’incidenza totale pari a circa 13
                                                           lavano i casi di influenza rilevati tra             il coordinamento del Ministero                              casi per 1 000 assistiti, mentre nel-
                                                           i propri assistiti. La sorveglianza del-            della Sanità.                                               la presente stagione l’epidemia ha
                                                           l’influenza è stata condotta a par-                     Anche quest’anno la sorveglian-                         raggiunto l’acme più tardi, duran-
                                                           tire dalla 42a settimana del 1999                   za è iniziata dalla 42a settimana e                         te la 6a settimana, con un’inciden-
                                                           alla 17a settimana del 2000 e com-                  dall’analisi dei dati settimanali dis-                      za pari a 5,6 casi per 1 000, meno
                                                           plessivamente la popolazione sor-                   ponibili fino a ora si può evidenzia-                       della metà del valore raggiunto lo
                                                           vegliata era pari a circa l’1,5% del-               re che l’incidenza totale dell’in-                          scorso anno. Anche se la stagione
                                                           la popolazione italiana. L’incidenza                fluenza è stata molto bassa fino al-                        influenzale non è ancora finita e la
                                                           regionale e nazionale della sindro-                 la 3a settimana del 2001, con valori                        sorveglianza continuerà fino al 15
                                                           me influenzale veniva calcolata set-                inferiori a 2 per 1 000 assistiti. Dalla                    aprile, è evidente che quest’anno
                                                           timanalmente e riportata sia come                   4a settimana si è verificato un lieve                       l’ondata epidemica è stata meno
Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                     
                                                                                                                                     7DVVRSHU
                                                           7DVVRSHU

                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                       
                                                                                                                                                       
                                                                                                                                                       
                                                                                                                                                       
                                                                                                                                                       
                                                                                                                                                            
                                                                                                   6HWWLPDQH                                                                  6HWWLPDQH

                                                                                                                        HROWUH                       7RWDOH

                                                           Incidenza totale e per fascia d’età della sindrome influenzale nelle stagioni 1999-2000 e 2000-2001
intensa, con un numero di casi                                                        l’Unione Europea, in quanto la ma-
(2 400 000 circa) pari alla metà di                                                   nipolazione di virus in laboratorio e
quelli stimati lo scorso anno.            Brevi note                                  l’impiego dei vaccini non ben inatti-
     A differenza dello scorso anno,                                                  vati contribuivano al mantenimento
la diffusione dell’epidemia non ha        AFTA EPIZOOTICA                             del rischio di diffusione del virus af-
seguito un gradiente geografico                                                       toso. La strategia vaccinale fu sosti-
nord-sud, tuttavia, anche quest’an-             L’afta epizootica è una malattia      tuita dal tempestivo controllo del-
no è stata sostenuta principalmen-        acuta, caratterizzata da uno stato          l’insorgenza dei focolai, con conse-
te dalla popolazione appartenente         febbrile e dalla comparsa di afte, le-      guente abbattimento e distruzione
alla fascia d’età 0-14 che è quella       sioni vescicolari a carico delle mu-        degli animali. Nel 1993, si verificò in
più suscettibile, perché non esposta      cose e della cute di animali ungulati       Italia l’ultima epizozia da virus, in-
alle precedenti epidemie influenza-       artiodattili domestici (suini, bovini,      trodotta probabilmente con bovini
li e per la maggior parte non vacci-      bufalini, ovini, caprini) e selvatici       provenienti dalla Croazia.
nata. Va sottolineato che, mentre la      (elefanti, giraffe, cervi, ecc). La mor-         In base all’esperienza accumu-
popolazione adulta ha contribuito         bilità può facilmente raggiungere il        lata grazie all’elevato numero di fo-
in misura decisamente minore all’e-       100%, mentre la mortalità è nor-            colai registrati in ogni parte del
pidemia influenzale, l’incidenza nel-     malmente inferiore al 5%.                   mondo, è possibile affermare che il
la fascia 0-14 anni ha invece rag-              L’afta epizootica è causata da un     rischio per la salute umana, come
giunto valori più elevati rispetto a      virus della famiglia Picornaviridae,        conseguenza del contatto diretto
quelli stimati lo scorso anno.            genere Aphtovirus, di cui sono stati        con animali infetti e dell’assunzione
     La sorveglianza virologica ha        individuati sette tipi: 0, A, C, SAT1,      di alimenti contaminati, è pratica-
evidenziato che oltre il 90% dei vi-      SAT2, SAT3, ASIA1 e un centinaio di         mente nullo. Analoghe considera-
rus influenzali circolanti quest’an-      sottotipi. I tipi O, A, C sono diffusi in   zioni valgono per tutti gli altri ani-
no appartengono al tipo A,. Nel-          Europa, Sud America, Nord Africa e          mali domestici appartenenti a spe-
l’ambito del tipo A, si è registrata      Medio Oriente.                              cie diverse da quella bovina, suina e
una netta prevalenza del sottotipo              Il virus, diffuso con il materiale    ovi-caprina.
A/H1N1 (98%), a differenza dello          proveniente da vescicole, secrezio-
scorso anno in cui si era registrata      ni ed escrezioni (spruzzi di latte, sa-     Maria Tollis
una quasi esclusiva circolazione del      liva, scolo nasale), è in grado di per-     Laboratorio di Medicina Veterinaria
sottotipo A/H3N2.                         sistere a lungo nell’ambiente,
     La tendenza dei virus influenza-     creando condizioni favorevoli alla                     CORSO DI BASE
li a mutare continuamente è alla          trasmissione diretta per via aeroge-                 IN EPIDEMIOLOGIA
base del susseguirsi delle cicliche       na e indiretta. Il contagio indiretto          28 maggio - 1 giugno 2001
                                          può avvenire in seguito a contatto           Roma, Istituto Superiore di Sanità
epidemie e pandemie e rende diffi-
cile prevedere in anticipo quale sa-      con carcasse, organi, escrezioni di              Direttore del Corso: A. Mele
rà l’andamento della malattia. Per        animali infetti, oggetti, animali con-            Il Corso è rivolto a operatori del Ser-
questo motivo, quindi, il fatto che       taminati, prodotti di origine anima-         vizio Sanitario Nazionale, impegnati in
quest’anno l’incidenza dell’influen-      le, per inalazione di virus trasporta-       attività epidemiologiche. Per essere am-
                                          to dal vento, attraverso interventi          messi al Corso i richiedenti debbono
za sia stata relativamente bassa non
                                                                                       documentare di possedere conoscenze
ci deve dare un senso di falsa sicu-      zooiatrici o per mezzo di animali
                                                                                       di base in biostatistica. La partecipazio-
                                                                                                                                      Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001
rezza, ma è importante che le per-        portatori. A ciò vanno aggiunti i pa-        ne al Corso è gratuita e saranno am-
sone a rischio si vaccinino ogni an-      scoli, le stalle, i recinti degli anima-     messi 35 partecipanti.
no, considerando che le compli-           li, i residui di alimenti, i carri ferro-         Le schede di iscrizione dovranno
                                          viari, le automobili, gli autocarri,         pervenire debitamente compilate entro
canze della malattia sono respon-                                                      il 15 aprile 2001, al fine di permettere la
sabili dell’aumento della mortalità       ecc. Anche l’uomo può essere vei-            selezione dei partecipanti. Si intendono
soprattutto negli individui anziani.      colo di contagio accudendo gli ani-          ammessi a partecipare solo coloro che
                                          mali o manipolando materiale in-             ne riceveranno comunicazione scritta.
                                          fetto.                                         Segreteria scientifica: M.E. Tosti
Maria Cristina Rota per il Gruppo               Il controllo e l’eradicazione del-              Tel. 0649902982
FLU-ISS che comprende: Sorveglianza       l’afta epizootica è stato già avviato                 Fax 0649387173
epidemiologica: Stefania Salmaso          con successo da alcuni anni in Ita-                e-Mail: me.tosti@iss.it
(Responsabile), Antonino Bella, Bar-      lia: dai 20 570 casi registrati nel
bara De Mei, Stefania Giannitelli,        1952 si è passati ai 12 364 del
                                          1964. Dalla fine degli anni ’60, do-             Comitato editoriale BEN
Donatella Mandolini, Maria Cristina
                                                                                                 Donato Greco,
Rota; Sorveglianza virologica: Isabella   po l’avvio della vaccinazione obbli-
                                                                                          Nancy Binkin, Paolo D’Argenio
Donatelli (Responsabile), Chiara Affi-    gatoria antiaftosa, i casi di afta so-
nito, Laura Campitelli, Concetta Fa-      no stati sempre più rari.                     Full English version is available at:
giani, Simone Fiaccamento, Simona               All’inizio degli anni ’90, fu so-                  www.ben.iss.it
Puzelli                                   spesa la vaccinazione antiaftosa nel-                 e-Mail: ben@iss.it
Epidemia
                                   di febbre emorragica
                                    da Ebola in Uganda
                                           Istituto Superiore di Sa-   prevenzione dell'HIV, inclusi studi
                                          nità è presente in Ugan-     sul vaccino contro l’HIV.
                                        da dal 1993 con un Pro-
                                        getto di ricerca e coopera-    L’EPIDEMIA
                              zione sulle infezioni da HIV gesti-          I primi giorni di settembre
                              to dal Reparto Malattie Infettive        2000 vengono ricoverati all'Ospe-
                              del Laboratorio di Epidemiologia e       dale Lacor alcuni pazienti e 5 al-
                              Biostatistica.                           lievi infermieri con uno stato feb-
                                  Il Progetto interessa prevalente-    brile inspiegabile, caratterizzato da
                              mente la regione del nord Uganda e       gastroenterite, mal di testa, con-
                              ha la sua base operativa e il labora-    giuntivite e talvolta da emorragia;
                              torio presso l’ospedale St. Mary's       alcune di queste persone muoiono        torio di Epidemiologia e Bio-
                              Lacor, situato nel Distretto di Gulu.    entro pochi giorni. Sebbene feb-        statistica, mentre a Roma un’équi-
                              Si tratta di un ospedale di riferi-      bri, diarree, emorragie e decessi       pe del Reparto Malattie Infettive
                              mento con 463 posti letto, fondato       siano eventi comuni all’Ospedale        collabora attivamente sia alle atti-
                              nel 1958 dai missionari Combonia-        Lacor, il direttore sanitario, Mat-     vità di controllo che alle indagini
                              ni della Diocesi di Gulu, diretto da     tew Lukwiya, ha il sospetto che si      epidemiologiche.
                              Lucille e Piero Corti fin dal 1961       tratti di febbre emorragica e l'8 ot-
                              (www.lhospital.org).                     tobre informa il Ministero della        DATI EPIDEMIOLOGICI
                                  L’Istituto mantiene permanen-        Sanità a Kampala. Organizza                 L’ultimo caso di Ebola (1) si è
                              temente presso l'Ospedale Lacor          quindi un reparto di isolamento e       verificato il 9 gennaio 2001, per un
                              un team di epidemiologi, esperti in      invia alcuni campioni all’Istituto      totale di 425 casi presunti, notifi-
                              sanità pubblica e biologi coope-         di Virologia di Johannesburg in         cati secondo la definizione di caso
                              ranti che svolgono una serie di at-      Sud Africa, centro collaboratore        utilizzata in occasione di questa
                              tività: seguono coorti di popola-        OMS per le febbri emorragiche; il       epidemia (1-2), dei quali circa la
                              zione e conducono studi per l'ap-        15 ottobre 2000 viene confermato        metà (224) è morta (Figura 1). Da
                              profondimento delle dinamiche            il sospetto di febbre emorragica da     quanto riportato dagli ammalati,
                              dell'HIV e di altre malattie infetti-    virus Ebola.                            verosimilmente numerose persone
                              ve; osservano l'andamento dell'e-            Viene dichiarato lo stato epide-    contagiate dal virus Ebola non so-
                              pidemia di HIV/AIDS attraverso           mico e il Ministero della Sanità        no mai giunte ai due ospedali del
                              una sorveglianza epidemiologica          ugandese richiede all'OMS di co-        Distretto di Gulu (Ospedale Lacor
                              continua; realizzano studi di inter-     ordinare un team internazionale,        e Ospedale governativo di Gulu).
                              vento valutandone l'impatto sui          comprendente personale dei Cen-         Il primo caso, a cui si è potuto ri-
                              servizi sanitari e sul controllo del-    ters for Disease Control and Pre-       salire, ha manifestato i primi sin-
                              l'HIV; forniscono supporto tecni-        vention (CDC) di Atlanta, che tra-      tomi il 30 agosto 2000.
                              co-scientifico per i sistemi infor-      sforma e dedica parte del laborato-         L'epidemia è stata ufficialmen-
                              mativi routinari, sostenendo con-        rio dell’Ospedale di Lacor in labo-     te dichiarata conclusa il 27 febbraio
                              temporaneamente le opportune             ratorio da campo “caldo”, cioè con      (3), dopo 42 giorni dall'ultimo ca-
                              iniziative di sanità pubblica. Il per-   un livello di sicurezza massimo P4.     so (è stato calcolato il doppio del
Vol. 14 - n. 3 - Marzo 2001

                              sonale ISS, oltre a coordinare gli           L’ISS partecipa all’attività del    più lungo periodo di incubazione
                              studi e le attività, è periodicamen-     team internazionale con due biolo-      conosciuto pari a 21 giorni). A tut-
                              te presente in loco con missioni mi-     gi e cinque medici, tra cui, per due    t’oggi, questa è stata l'epidemia più
                              rate. In Istituto vengono effettuate     settimane, il Direttore del Labora-     estesa, in termini di casi notificati,
                              le analisi e le elaborazioni epide-
                              miologiche e di laboratorio: un          Donato Greco, Silvia Declich, Roberta Andraghetti, Franca Cian,
                                                                          Paolo Francesconi, Biagio Pedalino e Stefania Salmaso
                              obiettivo del Progetto è di condur-
                              re studi clinici di efficacia per la                   Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica
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