Elaborazione delle Schede rilevazione bisogno utilizzate dalle Unità Operative Locali (UOL) presso gli Sportelli Fami.
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FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020
OS2 Integrazione/Migrazione legale – ON3 Capacity Building – Invito ad hoc all’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza
Monitoraggio della tutela volontaria per i minori stranieri non accompagnati in attuazione dell’art. 11, legge n. 47/2017
(PROG-2342) CUP H59G18000040006
Elaborazione delle Schede rilevazione bisogno utilizzate dalle Unità Operative
Locali (UOL) presso gli Sportelli Fami.
II Report: aprile 2020- febbraio 2021
Il progetto “Monitoraggio della tutela volontaria per i minori stranieri non accompagnati” in
attuazione dell’articolo 11 della Legge 47/2017, realizzato dall’Autorità garante per l’infanzia e
l’adolescenza (Agia), ha l’obiettivo di sviluppare un modello di azione integrato con le autorità
giudiziarie, i garanti regionali e provinciali, le istituzioni facenti parte del sistema di tutela
volontaria i servizi socio-sanitari, le istituzioni scolastiche e formative, i servizi di accoglienza
presenti sul territorio nazionale e il terzo settore. La realizzazione di ciò è attuata mediante un
sistema di servizi e di azioni a livello centrale e a livello territoriale che permettono, nel futuro
prossimo, la sostenibilità degli adempimenti necessari ad un efficiente sistema di tutela
volontaria.
In coerenza con le implicazioni dettate dalla Legge n. 47/2017 e dal decreto legislativo 22
dicembre 2017 n. 220, il progetto mira ad accogliere, supportare e accompagnare non solo i
tutori volontari, ma anche le istituzioni e gli operatori tutti, nei diversi territori, in modo da
garantire un efficace e stabile processo di miglioramento delle competenze, delle sinergie e
delle prassi che permettono un adeguato esercizio della funzione tutelare volontaria.
A tale scopo, una delle azioni progettuali guidate a livello centrale (coordinatrice, funzionari e
nucleo tecnico Fami) e declinate a livello locale dagli operatori esperti in ambito sociale e legale
delle 29 Unità operative locali (UOL) dislocate sull’intero territorio nazionale, è stata la
creazione di “Sportelli Fami“ che, tutt’oggi, una volta acquisiti i bisogni espressi a livello locale,
supportano e accompagnano gli attori del sistema di tutela volontaria.
Gli Sportelli Fami assolvono a una duplice finalità.
La prima, d’immediato riscontro per gli utenti, è volta a svolgere un’attività di ascolto,
consulenza e informazione; la seconda, è volta ad inviare tutte le informazioni raccolte dai
territori (attraverso le UOL) al nucleo centrale, per orientare l’azione a livello nazionale.
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Ciò ha dato avvio ad una fase di studio, analisi e sintesi da parte degli esperti legale e sociale del
nucleo tecnico FAMI che ha reso possibile l’individuazione di alcune aree tematiche sulle quali
poter intervenire per rendere, se necessario, maggiormente efficace il sistema di tutela
volontaria.
Come evidenziato dal Grafico 1, la quasi totalità degli operatori delle UOL che hanno gestito gli
Sportelli Fami sono stati operatori con competenze sociali (93%); i rimanenti sono stati
operatori con competenze legali (4%) e, in alcuni casi, è stato necessario svolgere un lavoro
congiunto tra l’operatore sociale e l’operatore legale della singola Unità Operativa Locale.
Grafico 1 – Qualifica operatore di sportello
La maggior parte dei soggetti che hanno avuto accesso allo Sportello Fami tra aprile 2020 e
febbraio 2021 (Grafico 2), sono stati tutori volontari (192); nonostante ciò, gli Sportelli sul
territorio hanno validamente accolto le richieste pervenute da parte di: responsabili e referenti di
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struttura (83 accessi), responsabili e referenti SAI (16), tribunali per i minorenni (16) e altri soggetti
come da Grafico 2.
Grafico 2 – Soggetto richiedente
I soggetti che hanno effettuato l’accesso agli Sportelli (Grafico 3), sono venuti a conoscenza del
progetto FAMI attraverso le attività di promozione e comunicazione svolte dalle Unità Operative
Locali (UOL). Le attività sono state molteplici, da eventi di formazione e promozione del progetto
FAMI, a campagne di informazione rivolte ai singoli tutori volontari contattati direttamente. Oltre
all’attività delle UOL, in misura decisamente minore (4%), c’è stato comunque un passaparola tra
tutori volontari appartenenti allo stesso territorio.
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Grafico 3 - Conoscenza del progetto FAMI
I motivi di accesso agli Sportelli, come si vede dal Grafico 4, sono stati vari; nella maggior parte dei
casi sono state riportate problematiche riconducibili a tre ambiti: amministrativo-burocratico,
sociale e legale- giuridico. In molti casi le richieste di informazioni, consulenza e supporto hanno
fatto riferimento a più ambiti contemporaneamente, data la multidisciplinarietà della tutela
volontaria.
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Grafico 4 – Motivo della consultazione
Anche nel caso dell’orientamento verso gli attori del “Sistema tutela volontaria”, la stessa richiesta
di consulenza proveniente dai soggetti che venivano in contatto con lo Sportello Fami, poteva
riguardare più attori diversi (per es. strutture di accoglienza e Servizi Sociali).
Nella maggior parte dei casi l’orientamento è stato rivolto verso i tribunali per i minorenni,
strutture di accoglienza e Servizi Sociali.
In molti casi vi è ancora poca chiarezza tanto da parte dei tutori volontari, quanto da parte di
operatori e referenti di struttura, sia rispetto al loro ruolo/funzione che a quello degli altri attori
appartenenti al Sistema di tutela volontaria, tant’è che la voce “Altri attori istituzionali” è stata
indicata in più di 100 accessi.
Grafico 5 – Orientamento verso gli attori del “Sistema tutela volontaria”
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Come già indicato, la rilevazione fa riferimento al periodo aprile 2020 – febbraio 2021. Malgrado la
pandemia, più della metà dell’attività degli Sportelli (55%) è stata svolta presso le sedi dedicate.
Grafico 6 Modalità di lavoro
6FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020
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L’accesso agli Sportelli Fami non è stato costante; in una prima fase (2019) è stato necessario
pubblicizzare il progetto FAMI e ciò ha reso imprescindibile l’opportunità di accedere agli sportelli
dedicati.
In una seconda fase (2020), la pandemia ha reso necessaria una riorganizzazione delle modalità di
accesso agli Sportelli, tenuto anche conto dei protocolli sanitari in essere; ciò ha determinato una
diminuzione iniziale delle attività (durante il marzo-aprile 2020), per poi vedere una ripresa nei
mesi successivi, anche grazie alla possibilità per gli operatori delle UOL di lavorare da remoto.
Grafico 7 Accesso agli sportelli FAMI
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