ECONOMIA DELL'UNIONE EUROPEA - Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI A.A. 2020-2021
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Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI croci@unimc.it A.A. 2020-2021 Capitolo 5 ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA
Reddito e lavoro • L’UE è stata a lungo il primo o secondo importatore ed esportatore sui mercati internazionali dove parla con una sola voce (politica commerciale comune) • L’eterogeneità dei paesi dell’UE rende tuttavia difficile considerarla un’area valutaria ottimale • Quali caratteristiche ha la produzione? a.a. 2020/21 e. croci angelini 2
90000 PIL pro capite in euro 2010 80000 70000 60000 50000 40000 30000 20000 10000 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 UE27 BE BG CZ DK DE EE EI EL ES FR HR IT KY LV LT LU HU MT NL AT PL PT RO Sl SK FI SW UK a.a. 2020/21 e. croci angelini 3
PIL pro capite per paesi 2017 prezzi correnti in euro (range: 5200-92800) a.a. 2020/21 e. croci angelini 4
PIL pc PPS 2016 Le regioni dell’UE sono raggruppate - in base al PIL pro capite a parità di potere d’acquisto - nei 5 quintili, cioè 5 gruppi ad eguale numerosità (55 regioni). La colorazione – con poche eccezioni, per lo più le capitali – mette in evidenza le differenze tra centro e periferia quasi a cerchi concentrici a.a. 2020/21 e. croci angelini 5
Parità di potere d’acquisto • sono indici riferiti ad uno stesso paniere di beni che consentono di confrontare i livelli dei prezzi tra diversi paesi, regioni, aree. • Stessa valuta è correggono il costo della vita ad esempio tra le regioni di un paese • Valute diverse è correggono il tasso di cambio tenendo conto del livello dei prezzi • Si realizzano in assenza di arbitraggio a.a. 2019/20 e. croci angelini 6
PIL regionale in milioni di PPS 2016 - quintili (range: 20-621625) Italia ha regioni in ogni a.a. 2019/20 e. croci angelini 8
http://ec.europa.eu/eurostat/data/database (2016) • PIL regionale è la diseguaglianza si riduce da euro a PPS – range (in milioni di euro) 16-680717 – rapporto: (Malta Extra-Regio NUTS 2)/(Ile de France) = 42,5 – range (in milioni di PPS) 20-621625 – rapporto: (Malta Extra-Regio NUTS 2)/(Ile de France) = 31,1 • PIL pro capite è la diseguaglianza si riduce dal livello regionale al livello nazionale – regionale range (in migliaia di PPS) 8,600-178,200 – rapporto (Severozapaden)/(Inner London - West) = 20,7 – nazionale (in migliaia di PPS) 6,800-90,700 – rapporto (Bulgaria)/(Lussemburgo) = 13,3 a.a. 2020/21 e. croci angelini 9
Le diseguaglianze di reddito • tenendo conto della PPA (PPS, PPP) si riducono rispetto all’euro • ma tra le regioni sono evidentemente più ampie che tra i paesi • Che cosa determina le diseguaglianze? – Prodotto Interno Lordo = Reddito Interno Lordo – Lavoro • dipendente è salari, stipendi • autonomo è profitti a.a. 2020/21 e. croci angelini 10
La popolazione nell’Unione Europea Popolazione totale 513471676 Popolazione 15-74 attivi inattivi occupati disoccupati a.a. 2020/21 e. croci angelini 11
I lavoratori nell’Unione Europea occupati disoccupati lavoratori lavoratori autonomi lavoratori dipendenti famigliari a.a. 2020/21 e. croci angelini 12
Ricordiamo … • Tasso di attività (o di partecipazione) è forza lavoro/popolazione • Tasso di occupazione è occupati/popolazione • Tasso di disoccupazione è disoccupati/forza lavoro • Tasso di disoccupazione giovanile è riferito all’età 15-24 • Tasso di occupazione specifico è rapportato alla popolazione in età lavorativa (15-64) a.a. 2020/21 e. croci angelini 13
L’osservazione dei tassi • è utile per conoscere il fenomeno, ma non basta a proporre un’analisi • Osserviamo le caratteristiche dei diversi (grandi) paesi: – Italia (sud) – Polonia (est) – Germania e Francia (centro) • e in ciascuno i tre settori a.a. 2020/21 e. croci angelini 14
Tasso di attività = forza lavoro / popolazione Francia, Germania, Italia, Polonia Germania tutti Polonia tutti Francia tutti Germania giovani Italia tutti Francia giovani Polonia giovani Italia giovani a.a. 2020/21 e. croci angelini 15
Tasso di occupazione = occupati/popolazione Germania tutti Polonia tutti Francia tutti Germania giovani Italia tutti Francia giovani Polonia giovani Italia giovani a.a. 2020/21 e. croci angelini 16
Tasso di disoccupazione = disoccupati / forza lavoro Italia giovani Francia giovani Polonia giovani Polonia tutti Germania giovani Italia tutti Francia tutti Germania tutti a.a. 2020/21 e. croci angelini 17
Tasso di occupazione per settore: agricoltura, industria e servizi a.a. 2020/21 e. croci angelini 18
Quali differenze si osservano? Lavoratori giovani (15-24) Tutti i lavoratori Tassi di attività Francia, Italia e Polonia < 40% Germania Francia e Polonia < 60% Germania attorno al 50% Italia < 50% Tassi di occupazione Germania, Francia e Polonia > 50% Francia, Italia e Polonia < 30% Italia tra il 40% ed il 50% Germania tra il 40% ed il 50% Tassi di disoccupazione Francia, Italia e Polonia attorno al Francia, Italia e Polonia > 20% 20% Germania < 20% Germania < 10% a.a. 2020/21 e. croci angelini 19
• Sono importanti i livelli, ma altrettanto importanti sono le variazioni, sia che – oscillino attorno a un dato valore, dando luogo a ciclicità – si mantengano nel tempo, dando luogo a un trend • L’andamento settoriale mostra il declino del settore industriale in tutti i paesi, e del settore agricolo in Polonia, a vantaggio dei servizi a.a. 2020/21 e. croci angelini 20
Aumenta di più nelle regioni Si riduce di più colorate in blu: nelle regioni Germania, Polonia, colorate in ocra: Ungheria, Romania, Irlanda, Spagna, Slovacchia Italia, Malta, (Turchia) Cipro e Grecia a.a. 2020/21 e. croci angelini 21
Produttività del lavoro è Valore aggiunto lordo per ora lavorata Altissima fuori UE: Svizzera & Norvegia e in alcune (poche) regioni dell’UE Alta al centro Bassa al sud Bassissima a est e Portogallo In alcune zone Bassa produttività & Aumenti di occupazione (a est) ma anche viceversa (Irlanda) a.a. 2020/21 e. croci angelini 22
Tonalità ocra per i settori a redditi più alti azzurre per settori a redditi più bassi a.a. 2020/21 e. croci angelini 23
problemi del lavoro: incidenti, disoccupazione, immigrazione, capitale umano a.a. 2020/21 e. croci angelini 24
A rischio di povertà o esclusione sociale percentuali e variazioni a.a. 2020/21 e. croci angelini 25
La diseguaglianza di reddito • il reddito è un flusso monetario che in gran parte proviene dall’attività lavorativa • che cosa provoca la diseguaglianza nell’attività lavorativa? • il lavoro viene remunerato dal salario è la diseguaglianza salariale è una delle maggiori determinanti della è diseguaglianza di reddito a.a. 2020/21 e. croci angelini 26
Distribuzione e redistribuzione del reddito/1 Le istituzioni del mercato del lavoro: – la legislazione – il governo – le organizzazioni sindacali operano ex ante sia rispetto al mercato definendo – gli standard lavorativi – il salario minimo – la legislazione a protezione del lavoro che rispetto al livello in cui si firmano i contratti a.a. 2020/21 e. croci angelini 27
Distribuzione e redistribuzione del reddito/2 Il governo opera ex post rispetto al mercato – attraverso le politiche di stabilizzazione volte a correggere il fallimento macroeconomico è una parte della forza-lavoro disoccupata – attraverso i trasferimenti monetari a carico delle istituzioni per la protezione sociale il comportamento dei sindacati nei negoziati salariali viene influenzato dalla distribuzione sia • del reddito percepito (factor income: FI) che • del reddito disponibile (disposable income: DPI) a.a. 2020/21 e. croci angelini 28
Teorema dell’elettore mediano • con un numero dispari di votanti, il voto maggioritario dipende dal voto dell’individuo che esprime la preferenza “mediana” quando tutti i votanti siano stati ordinati in base alle proprie preferenze riguardo a una mozione. • L’elettore mediano è quello che occupa la posizione mediana: se gli elettori fossero 101 ne avrebbe – 50 alla sua sinistra e – 50 alla sua destra a.a. 2020/21 e. croci angelini 29
• Sull’asse verticale si misurano le frequenze • Sull’asse orizzontale si misurano le preferenze • Le preferenze qui si distribuiscono secondo una funzione normale che va da Left a Right M indica la posizione mediana • l’elettore mediano è sempre compreso nella maggioranza quale che sia la distribuzione, ma occorre che non ci siano astensioni • la posizione mediana si Figura tratta da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/File:Median_voter_model.png riferisce ai voti espressi a.a. 2020/21 e. croci angelini 30
Teorema dell’elettore mediano • L’elettore mediano è quello che occupa la posizione mediana (se sull’asse orizzontale si misura il reddito è l’elettore che percepisce il reddito mediano) • La sua preferenza sarà determinante per formare la maggioranza e determinare l’esito della votazione (in assenza di astensioni) • La maggioranza comprenderà sempre la preferenza dell’elettore mediano a.a. 2020/21 e. croci angelini 31
L’elettore mediano e la redistribuzione • Poiché il processo politico intercetterà la preferenza dell’elettore mediano, per formulare la decisione non occorre passare attraverso l’aggregazione delle preferenze ma è sufficiente conoscere l’espressione delle preferenze dell’elettore mediano. • Chi è l’elettore mediano • Quale indicatore scegliere • Redistribuzione e assicurazione dei rischi a.a. 2020/21 e. croci angelini 32
1. Chi è l’elettore mediano? • l’elettore mediano auto-interessato è consapevole di massimizzare la propria utilità? – l’identità di chi occupa la posizione mediana nella distribuzione del reddito cambia continuamente … – per accaparrarsi la parte del leone della redistribuzione occorre conoscere bene gli effetti redistributivi dei programmi di welfare su tutta la distribuzione … • Se le questioni in agenda sono plurime l’elettore mediano potrebbe essere diverso per ciascuna • Si tratta di una metafora ?! a.a. 2020/21 e. croci angelini 33
2. Quale indicatore scegliere • La misura più diretta della posizione relativa occupata dall’elettore mediano nella distribuzione del reddito è il rapporto tra la mediana (Ymd) e la media (Ymn) è Ymd/Ymn • In genere il rapporto Ymd/Ymn
Rapporto mediana su media per reddito percepito e reddito disponibile Ymd/Ymn FI compared to Ymd/Ymn DPI - 1980s Ymd/Ymn FI compared to Ymd/Ymn DPI - 1990s 1 1 BE85 BE96 0,95 DK87 0,95 DK95 FI87 FI95 FR84 FR94 0,9 DE84 0,9 DE94 IT86 IT95 LX85 LX94 0,85 0,85 NL87 NL94 SP80 SP90 SW87 SW95 0,8 0,8 UK86 UK95 NW86 NW95 0,75 US86 0,75 US94 AS85 AS94 CN87 CN94 0,7 CH82 0,7 CH92 IE87 IE95 0,65 0,65 FI DPI FI DPI a.a. 2020/21 e. croci angelini 35
Redistribuzione e assicurazione contro rischi • L’elettore desidera correggere la distribuzione frutto delle contrattazioni di mercato con una maggiore redistribuzione riducendo l’ampliarsi della dispersione complessiva dei redditi. • Però chi beneficia dalla redistribuzione non sarà probabilmente l’individuo che occupa la posizione mediana. • la maggioranza desidera assicurarsi contro il rischio di essere danneggiato dall’aumento di diseguaglianza nei redditi percepiti. a.a. 2020/21 e. croci angelini 36
Una verifica empirica YmdFI i GiniFI i − GiniDPI i = α + β + ui YmnFI i • La variabile dipendente (GiniFI-GiniDPI): una misura della redistribuzione è riduzione nella diseguaglianza del reddito • La variabile independente (YmdFI/YmnFI): di quanto l’elettore mediano è più povero della media a.a. 2020/21 e. croci angelini 37
Figure 3 - Median voter scatter diagram 0.30 0.25 0.20 GiniFI-GiniDPI 0.15 USA 0.10 0.05 0.7 0.8 0.8 0.9 0.9 1.0 1.0 MdFI/MnFI a.a. 2020/21 e. croci angelini 38
YmdFI i GiniFI i − GiniDPI i = α + β + d 1i + d 2i + d 3i + ui YmnFI i • (d1) paesi Scandinavi (gialli) Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia • (d2) paesi Mediterranei (rossi) Francia, Italia e Spagna • (d3) paesi Anglo-Sassoni (verde) Australia, Canada, Irlanda, Regno Unito, e Stati Uniti • Paesi Continentali (viola): Germania, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo Le economie di mercato allo stesso livello tecnologico e con lo stesso modello di consumo possono differire per il tipo di politiche pubbliche e il grado di redistribuzione a.a. 2020/21 e. croci angelini 39
Tassi di occupazione e diseguaglianza salariale in Europa • diseguaglianza – di reddito (salari, lavoro autonomo, profitti, interessi, trasferimenti, donazioni, …) – salariale (lavoro dipendente) • La diseguaglianza salariale – interazione tra i fattori istituzionali – le condizioni di domanda e di offerta di lavoro • negli anni Ottanta con diseguaglianza di reddito – un’accresciuta redistribuzione – deregolamentazione nel mercato del lavoro a.a. 2020/21 e. croci angelini 40
Dagli anni Settanta nelle economie europee – forte instabilità economica – alti (anche se declinanti) tassi di inflazione – bassi ed stentati tassi di crescita • Le interpretazioni che sono state date alla performance economica di questo periodo hanno esaminato l’interazione tra – gli shock e – le istituzioni del mercato del lavoro a.a. 2020/21 e. croci angelini 41
Regolamentazione ed isteresi • negli anni Settanta: la TFP** < del salario reale • le rigidità nel mercato del lavoro è disoccupazione di lunga durata è obsolescenza delle competenze è isteresi* • negli anni Ottanta: alti tassi di interesse è ampliarono l’effetto negativo della TFP sulla domanda di lavoro è aumento del tasso di disoccupazione di equilibrio *l'incapacità del tasso di disoccupazione di tornare al livello iniziale dopo uno shock avverso ** Total Factor Productivity è Produttività totale dei fattori a.a. 2020/21 e. croci angelini 42
turbolenza macroeconomica • Quanto maggiore è la frequenza di shock negativi – tanto maggiore è la probabilità che le rigidità nel mercato del lavoro finiscano con l’impedire che gli aggiustamenti di mercato sia attuino attraverso la flessibilità di prezzi e salari – tanto più ampio sarà il divario tra il salario di riserva (legato ai sussidi di disoccupazione a loro volta basati sul livello di salario quando occupati) e il nuovo salario medio di livello inferiore – tanto più lunghi saranno i periodi di disoccupazione a.a. 2020/21 e. croci angelini 43
fluttuazioni della domanda aggregata • gli alti tassi di disoccupazione sono piuttosto attribuibili all’inefficiente interazione tra le istituzioni del mercato del lavoro e le fluttuazioni della domanda aggregata? • L’evidenza empirica sull’influenza della regolamentazione sul funzionamento del mercato del lavoro è controversa. a.a. 2020/21 e. croci angelini 44
fluttuazioni della domanda aggregata • influenza negativa sui tassi di occupazione dovuta a: – alta partecipazione al sindacato – sussidi di disoccupazione protratti nel tempo • più efficace incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro da – le politiche del lavoro attive – la contrattazione collettiva a.a. 2020/21 e. croci angelini 45
a matching problem • alti tassi di disoccupazione sono dovuti – all’incapacità del mercato del lavoro di far sì che i posti disponibili vengano individuati dai disoccupati – alla distorsione che le istituzioni del mercato del lavoro arrecano all’aggiustamento macroeconomico dopo uno shock a.a. 2020/21 e. croci angelini 46
alti tassi di interesse • i tassi di interesse a lungo superiori ai tassi di crescita è alti tassi di disoccupazione strutturale • nella prima metà degli anni ’80 è le politiche macroeconomiche riuscivano ad alleviare le conseguenze che gli shock petroliferi e le dinamiche salariali producevano sull’occupazione. a.a. 2020/21 e. croci angelini 47
alti tassi di interesse • nella seconda metà degli anni ‘80, l’insieme delle politiche fiscali e monetarie attuate dai paesi europei è stata orientata in senso restrittivo con priorità alla stabilità monetaria • i criteri di Maastricht e la successiva introduzione del Patto di Stabilità e Crescita è rientro dai deficit pubblici i colpevoli di politiche fiscali espansive a.a. 2020/21 e. croci angelini 48
una conseguenza della globalizzazione • L’aumento delle diseguaglianze è una conseguenza della globalizzazione • a causa delle istituzioni del mercato del lavoro è aumento di – disoccupazione oppure – diseguaglianze salariali • domanda di lavoro inadeguata dopo uno shock • evoluzione della diseguaglianza salariale in molti paesi europei. a.a. 2020/21 e. croci angelini 49
La relazione tra le diseguaglianze salariali e l’occupazione • Nei paesi dell’OCSE è correlazione positiva tra: – i tassi di occupazione e – le diseguaglianze salariali • In altre parole, maggiore occupazione si associa a maggiore diseguaglianza (e.g. diseguaglianza salariale di genere) a.a. 2020/21 e. croci angelini 50
• i paesi nei quali la diseguaglianza è aumentata meno della media è dove – gli aumenti del tasso di disoccupazione sono stati maggiori – i tassi di occupazione hanno mostrato una flessione • Una maggiore occupazione comporta sempre un aumento di diseguaglianza? • La diseguaglianza salariale “fa bene” all’occupazione? E perché? a.a. 2020/21 e. croci angelini 51
L’ipotesi di Paul Krugman • Esiste una relazione negativa/inversa tra – la compressione dei salari e – il tasso di occupazione dei lavoratori • Una maggiore eguaglianza salariale (maggiore compressione) si osserva insieme a un minore tasso di occupazione • la regolamentazione ha impedito che si riducessero i salari nei settori più esposti alla concorrenza internazionale perciò è aumentata la disoccupazione strutturale a.a. 2020/21 e. croci angelini 52
Complementareità Istituzionale Ipotesi 1: Complementarietà Welfare State + regolamentazione “alta” redistribuzione + protezione dell’impiego e del salario = alta disoccupazione à bassa disegualianza salariale Ipotesi 2: Complementarietà Skill Bias Technical Change + deregolamentazione + Social Transfers Progresso tecnico che aumenta l’efficienza + mercato del lavoro flessibile = bassa disoccupazione à alta diseguaglianza salariale a.a. 2020/21 e. croci angelini 53
dalla regolamentazione del mercato del lavoro + Welfare State allo SBTC + deregolamentazione del mercato del lavoro + trasferimenti sociali ai lavoratori? • una compressione salariale significativa è “contratto sociale” per alta protezione per l’occupazione e la protezione sociale, ma la deregolamentazione potrebbe favorire investimenti skill-biased e maggiore occupazione • I paesi con alta redistribuzione (basso Gini DPI) facilitano investimenti skill-biased attraverso la deregolamentazione del mercato? • GiniFI-GiniDPI include anche i trasferimenti come pensioni e sussidi di disoccupazione, mentre Giniwages si riferisce ai soli lavoratori a.a. 2020/21 e. croci angelini 54
Diseguaglianza e redistribuzione 0,8 Scandinavi 0,7 (GiniFI-GiniDPI)/GiniFI e Continentali 0,6 DE00 NL91 FR94 UK79 0,5 UK86 94 99 DE94 SP00 0,4 Anglosassoni SP95 0,3 0,2 Mediterranei 0,1 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 diseguaglianza salariale a.a. 2020/21 e. croci angelini 55
Diseguaglianza salariale e redistribuzione • La sostituibilità tra istituzioni del mercato del lavoro e del welfare è in molti paesi europei sembra aver avuto luogo una variazione della combinazione tra le istituzioni del mercato del lavoro e del welfare • Durante gli anni Novanta la diseguaglianza salariale non ha invertito il suo corso, ma molti paesi europei continentali e mediterranei sembrano avvicinarsi ai cluster scandinavi ed anglosassoni nei quali esiste un’alta diseguaglianza salariale • La deregolamentazione del mercato del lavoro ha innescato una notevole flessibilità verso il basso del salario, ma non si è verificato un forte ripristino dei tassi di occupazione a.a. 2020/21 e. croci angelini 56
Diseguaglianza salariale e livelli occupazionali • piccoli aumenti di occupazione e diseguaglianza salariale crescente • riduzione della regolamentazione della protezione del posto di lavoro e del salario • un aumento nella ridistribuzione del reddito • negli anni ‘90 la protezione dell’occupazione si è ridotta • La distorsione nella determinazione dei salari dovuta – all’EPL (Bertola e Boeri, 2002), – al rigido salario minimo (Card e DiNardo, 2002) – alla determinazione centralizzata dei salari (Blau e Kahn, 1996) – alla diffusione dei contratti di lavoro centralizzati unita al livello di sindacalizzazione (Brugiavini et al., 2001) – In una parola: alle istituzioni del mercato del lavoro a.a. 2020/21 e. croci angelini 57
deregolamentazione • Flessibilità del salario (verso il basso) è maggiore variabilità dei (nuovi) contratti è segregazione e part-time è riduzione low-skill è diseguaglianza salariale è diseguaglianza di reddito è trasferimenti sociali • Aumento dei posti di lavoro è politiche attive del mercato del lavoro è aumento dei tassi di occupazione è segmentazione insider/outsider • Effetto netto di minori salari e maggiore occupazione è low skill working poor a.a. 2020/21 e. croci angelini 58
distribuzione e redistribuzione del reddito • correlazione fra diseguaglianza di reddito e redistribuzione è all’aumentare della diseguaglianza di reddito guadagnato nel mercato è aumenta la pressione politica per il rafforzamento dello Stato sociale è aumenta la redistribuzione – la diseguaglianza di reddito (Gini) maggiore negli Stati Uniti (circa 38,5% ) che in Europa (29,1%) – la dimensione del settore pubblico in Europa è pari circa al 45% del PIL negli Stati Uniti è circa il 35% a.a. 2020/21 e. croci angelini 59
Come si spiega la diversa dimensione dello Stato sociale fra gruppi di paesi? • diverse norme sociali caratterizzano le diverse culture – UE: maggiore redistribuzione del reddito • assenza o ridotta dimensione del melting pot è prevalenza dei sentimenti di identificazione su quelli di alienazione – USA: minore redistribuzione del reddito • valori della cultura anglo-sassone • società con gruppi etnici di recente immigrazione è declinante propensione alla solidarietà a.a. 2020/21 e. croci angelini 60
Valutazione prospettica sulla capacità di crescita • responsabilità individuale è un ruolo centrale nel determinare una maggioranza a favore di un programma elettorale di espansione oppure di riduzione della spesa sociale è costituito dalle credenze • Durante il ventennio 1985 – 2005, i tassi di occupazione e di partecipazione sono stati più alti negli Stati Uniti che nell’UE, mentre i tassi di disoccupazione hanno oscillato fra il 5 e il 7% negli Stati Uniti e fra l’8 ed il 10% nell’UE. • la recessione internazionale innescata dalla crisi finanziaria ha fatto crescere il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ad oltre il 10% nel 2010, un valore superiore al tasso medio dell’Unione Europea (8-9%). a.a. 2020/21 e. croci angelini 61
Il nesso fra merito e reddito • un sistema economico che consente ai meritevoli di salire rapidamente i gradini della scala sociale non necessita di istituzioni di protezione sociale • (l’illusione de)il “sogno americano” è un importante motivo del successo dell’influenza dei “ricchi” sul voto contrario alla redistribuzione dei “poveri” è condividono la preferenza delle classi a reddito più alto per una dimensione ridotta dello Stato sociale • minore tassazione delle imprese favorirebbe maggiori investimenti innovativi e quindi un’accelerazione nella dinamica della TFP • Merito o fortuna? a.a. 2020/21 e. croci angelini 62
World Value Survey Unione Europea Stati Uniti • Il 54% ritiene che il • Il 29% ritiene che il povero non abbia colpa povero non abbia colpa per la sua condizione per la sua condizione • il 24% che sia pigro • il 60% che sia pigro • il 70% ritiene che i • il 40% ritiene che i poveri dovrebbero poveri dovrebbero impegnarsi di più nel impegnarsi di più nel lavoro. lavoro. • 30% la fortuna la più • il 60% la fortuna la più importante fonte di importante fonte di successo nella vita successo nella vita a.a. 2020/21 e. croci angelini 63
La diversa considerazione della forza del mercato Unione Europea Stati Uniti • Mancanza di incentivi • Merito è reddito • Welfare state • Laissez faire • Preferenza per il • Bassa tassazione è tempo libero stato minimo • Equità è alta • Diseguaglianza tassazione – Giustificata è • Leviatano proviene dal merito • Bassa crescita – Ingiustificata è proviene dalla fortuna a.a. 2020/21 e. croci angelini 64
La diversità è figlia della storia, della politica, della sociologia • Tasso di crescita elevato dove maggiore è la stabilità politica • La stabilità politica deriva da: – Relazione inversa tra diseguaglianza e redistribuzione – Disparità tra reddito e potere • Negli USA per l’opinione pubblica le diseguaglianze sono giustificate in nome del funzionamento del mercato • Nell’UE l’opinione pubblica sottovaluta il peso della redistribuzione in termini di burocrazia, incentivi • Quanto più la distribuzione è sperequata tanto più l’elettore mediano tenderà a volersi aggregare ai ricchi a.a. 2020/21 e. croci angelini 65
Tecnologia e diseguaglianza • La tecnologia fa aumentare la diseguaglianza? • La diseguaglianza induce l’adozione di una particolare tecnologia? • La distribuzione deve essere valutata solo in termini di equità? O anche di efficienza? • La performance di un paese viene valutata da: tasso di crescita, tasso di inflazione, tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di attività raramente per la diseguaglianza • Diseguaglianza salariale èTasso di occupazione con relazione crescente: perché? a.a. 2020/21 e. croci angelini 66
Ipotesi di Krugman • Nei paesi industrializzati diminuisce la domanda relativa di lavoratori low skill per cui se il mercato del lavoro è – flessibile (USA) è maggiore diseguaglianza salariale (aggiustamento nei prezzi) è working poor – rigido (UE) è maggiore disoccupazione (aggiustamento nelle quantità) è minore diseguaglianza salariale anche per l’espulsione dei disoccupati che sono conteggiati solo nella diseguaglianza di reddito a.a. 2020/21 e. croci angelini 67
Strategie di Acemoglu • Skill biased technical change è il settore ICT ed i settori vicini all’ICT assumono è pagano salari più alti è attirano lavoratori via skill premium è turn over di lavoratori permesso dalla deregolamentazione è diffusione di ICT e simili • Tecnologia complementare è non si licenzia nessuno, nemmeno nei settori tradizionali è i salari non riflettono la produttività, ma sono compressi a un livello medio che premia i peggiori è la regolamentazione non permette il turn over è introdurre tecnologie innovative è troppo rischioso è difesa di retroguardia del settore tradizionale a.a. 2020/21 e. croci angelini 68
I PAESI EUROPEI HANNO SEGUITO VIE DIVERSE le strategie sono quattro 1. SBTC è SP aumenta ed HR aumenta 2. Complementare è SP diminusce e HR diminuisce 3. Ristrutturazione è SP diminuisce ed HR aumenta 4. Downsizing è SP aumenta e HR diminuisce • Skill (o wage) premium è SP=wH/wL • High skill ratio è HR= H/L a.a. 2020/21 e. croci angelini 69
Occupazione e diseguaglianza 0.7 dk8 0.65 se8 lu8 dk4 dk1 nl8 uk8 se4 0.6 fi8 uk4 at8 uk1 0.55 at4 fr8 be8 nl4 de8 fr4 de1 pt8 de4 working ratio ie8 lu1 0.5 be1 nl1 fi4 pt1 pt4 fr1 0.45 be4 ie4 es8 0.4 it8 ie1 it4 it1 es4 0.35 gr8 es1 gr4 0.3 gr1 0.25 0.2 0.25 0.3 0.35 0.4 0.45 giniw ages a.a. 2020/21 e. croci angelini 70
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