Digital Horizons: Network & Systems 1/2018 - Gruppo Telecom Italia
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anno 27 1/2018 5 Il Notiziario Tecnico è un social webzine, in cui è possibile discutere in realtime con gli autori i vari temi trattati negli articoli, restando in contatto su: www.telecomitalia.com/notiziariotecnico Proprietario ed editore Gruppo Telecom Italia Direttore responsabile Michela Billotti Comitato di direzione Giovanni Caire Gianni Canal Carlo Cavazzoni Domenico Colia Cecilia Corbi Marco Daccò Ernesto Damiani S E ditoriale ul Notiziario Tecnico TIM di dicembre 2017 abbiamo trattato della trasformazione che il “digitale” porta nella nostra vita sui posti di lavoro, nei momenti di svago e nelle re- lazioni interpersonali. Abbiamo anche discusso Il microcosmo delle telecomunicazioni ripete infatti tutto lo spettro degli orizzonti tipici della “digital transformation”, sul lato “customer fa- cing” e su quello delle piattaforme e dei sistemi interni. Se quindi gli operatori stanno attuando Enrico Maria Bagnasco Mariagrazia Davì Sandro Dionisi Marilena Di Berardino di come le tecnologie di comunicazione, sem- in profondità un cambiamento radicale nelle Giovanni Ferigo Simone De Rose pre più pervasive, in associazione con i big data forme di interazione e costruzione di un percor- Daniele Franceschini Gianluca Francini Gabriele Elia Francesco Fusco e l’intelligenza artificiale stiano trasformando so di relazione con i clienti, stanno anche atti- Fabrizio Gatti Art Director Marina Geymonat l’ambiente in cui viviamo ed abbiamo eviden- vando in maniera complementare una trasfor- Marco Nebiolo Giorgio Ghinamo ziato come le industrie, che non sappiano ade- mazione delle proprie componenti più “core” Paolo Goria Photo Ennio Grasso guarsi a questa trasformazione digitale, siano come le piattaforme di rete e di servizio ed i si- 123RF Archivio Fotografico Skjalg Lepsøy Archivio Fotografico TIM Michele Ludovico sistematicamente superate da quelle che, al stemi informatici. Pierpaolo Marchese contrario, sanno come cavalcarla. E ancora una volta, i big data e l’intelligenza Segreteria di redazione Antonio Manzalini Roberta Bonavita Davide Micheli Questi cambiamenti, che innovano così profon- artificiale sono alla base di molto di queste tra- Fabrizio Moggio Contatti Giuliano Muratore damente tanti settori, coinvolgono in profondità sformazioni, che inevitabilmente dal piano in- Via Reiss Romoli, 274 Vittorio Panariello anche le aziende di telecomunicazioni, che di frastrutturale si spostano a quello dei processi 10148 Torino Giuseppe Parlati Tel. 011 2285549 Elisabetta Persello fatto hanno un doppio ruolo: essere piattaforma di funzionamento. Fax 011 2285685 Armando Bazzani Pileri notiziariotecnico.redazione@telecomitalia.it Patrizia Pisano e infrastruttura abilitante per la trasformazione Colgo l’occasione di questo “mio ultimo edi- Lorenzo Santilli di diversi segmenti di mercato e, al contempo, toriale” per salutare tutti i lettori del Notiziario Nicola Santinelli A questo numero hanno collaborato Salvatore Scarpina essere al loro stesso interno impegnate ad at- Tecnico TIM, invitandoli a continuare ad appro- Andrea Schiavoni Luigi Artusio Fabrizio Silvestri tuare questa rivoluzione. fondire e commentare gli articoli, oltre che ad Massimo Banzi Angelo Solari Ed è proprio su questa analisi che abbiamo scel- interagire con gli autori. Infine, ringrazio tutti i Emanuela Belmonte Aldo Vannelli Paola Bertotto Michele Vecchione to di impostare il nuovo numero del Notiziario colleghi e il Comitato di Redazione con cui ab- Graziano Bini Vinicio Vercellone Simone Bizzarri Fabrizio Verroca Tecnico TIM; per meglio approfondire come lo biamo realizzato gli ultimi numeri che ho avuto Pietro Bonato Giovanna Zarba scenario in cui si trovano a muovere i Telco sia l’onore e il piacere di guidare: mi raccomando, Andrea Buldorini Raimondo Zizza un mondo nuovo che profondamente sta cam- tenetemi in lista per i prossimi numeri! biando la struttura stessa delle soluzioni tecno- logiche: reti, sistemi e processi. Giovanni Ferigo
6 notiziariotecnico anno 27 1/2018 7 Indice Carlo Cavazzoni, Nicola Santinelli, Vinicio Vercellone Network Automation SDN/NFV 28 La trasformazione digitale che TIM sta intraprendendo richiede di cambiare il modo di fare business e passa attraverso una Raimondo Zizza 10 profonda revisione degli attuali processi e delle soluzioni archi- La trasformazione digitale: tetturali e sistemistiche mediante cui vengono erogati i servizi. Intraprendere questa trasformazione, oggi, significa introdurre IT di TIM evolve verso soluzioni in grado di semplificare ed automatizzare le attività di dispiegamento e gestione delle reti, delle infrastrutture e dei IT as a Service servizi. I principi cardine su cui poggia questa evoluzione, verso la Network Automation, sono semplificazione, standardizzazione, astrazione e modularità. Nell’era dell’industria 4.0, TIM sta avviando la sua trasformazione verso la Digital Telco. L’IT supporta l’evoluzione dell’azienda passando da centro di costo Marina Geymonat, Fabrizio Silvestri, Angelo Solar 44 a leva competitiva con una nuova piattaforma future proof che affianca l’architettura dei servizi core anche per garantire la scalabilità e l’apertura verso l’ecosiste- OSS Transformation ma digitale. Le Telco devono anche far fronte ai nuovi I sistemi di supporto alle Operations OSS (Operations Support competitor (es. provider di servizi cloud e Over The Top) Systems) costituiscono la struttura nevralgica che consente ad dotati di maggiore agilità e propensione al cambiamen- un Telco, tra le altre cose, di tenere sotto controllo il buon funzio- to. namento della rete e dei servizi, di avere a disposizione le infor- mazioni concernenti i clienti per rispondere alle loro domande o risolverne i problemi, oltre che di progettare, gestire e sincro- nizzare l’attuazione delle configurazioni sulla rete, necessarie ad attivare un servizio, allacciare un nuovo cliente o modificarne i profili di offerta. La trasformazione degli OSS costituisce quindi 16 Luigi Artusio, Antonio Manzalini, Lorenzo Santilli un tassello fondamentale per abilitare la transizione dell’azienda La trasformazione digitale per gli verso la completa digitalizzazione. Operatori di Telecomunicazioni La trasformazione digitale porta con sé importanti sfide tecnico- economiche per l’intero ecosistema delle Telecomunicazioni. 54 Lo scenario internazionale infatti sta vivendo la maturazione, Gianni Canal, Marco Daccò, Simone De Rose, Giuseppe e l’incrocio, di diverse tendenze tecniche-economiche, come Parlati ad esempio: la diffusione della banda ultra-larga fissa e mobi- le, l'aumento delle prestazioni hardware, accompagnata dalla IT Transformation Fly Together contemporanea riduzione dei costi, la diffusione del software La trasformazione digitale di TIM passa attraverso il ridisegno open source, e lo sviluppo di terminali sempre più potenti. In tale della Customer Experience ed una nuova architettura a mi- scenario, gli Operatori di Telecomunicazioni dovranno affronta- croservizi. La prima rappresenta la finestra dalla quale i clienti re sfide non solo di carattere tecnologico, come ad esempio la percepiscono la trasformazione che sta avvenendo, la seconda necessità di gestire la complessità di un’infrastruttura sempre rappresenta il cuore della trasformazione , il passaggio da un IT più eterogenea e pervasiva, ma anche, e soprattutto, di carattere basato sui processi ad uno orientato ai dati, un nuovo IT future economico, come ad esempio la sostenibilità del business attra- proof agile, flessibile, scalabile e “aperto” all’ecosistema digitale. verso il contenimento dei costi, nuovi modelli di servizio e ruoli di business.
8 notiziariotecnico anno 27 1/2018 9 Graziano Bini, Fabrizio Gatti, Davide Micheli, Giuliano Muratore, Aldo Vannelli Big Data georeferenziati MDT 100 Paolo Goria, Michele Ludovico DigiRAN: il valore per servizi digitali nelle Smart dell’automazione nell’accesso Cities radio Sviluppare nuove politiche di mobilità sostenibile nelle grandi La sfida evolutiva dell’accesso radio richiede di garantire alta città, limitare l'inquinamento delle aree urbane, abilitare qualità all’aumentare del traffico e della complessità di rete con nuovi modelli di collaborazione tra Cittadini e Pubbliche costi sostenibili per l’operatore di telecomunicazioni. L’automa- Amministrazioni (Smart Communities) e gestire flussi di 64 zione dei processi di gestione costituisce un elemento chiave per persone e mezzi di traporto in occasione di grandi eventi o in affrontare tale sfida. TIM è impegnata in un percorso di trasfor- situazioni di criticità, sono alcune delle sfide che gli Ammi- mazione che, applicato nel dominio dell’accesso radio, prevede nistratori Locali dovranno affrontare nei prossimi anni, sfide l’introduzione di architetture software aperte e nativamente per le quali i nuovi servizi digitali basati sui Big Data dei Telco cloud che abilitano l’automazione delle funzionalità di rete. Operators potranno giocare un ruolo decisivo. Pietro Bonato, Simone De Rose, Michele Vecchione, Fabrizio Verroca Big Data come motore della TIM digital TransFormation La soluzione Big Data che TIM sta mettendo in campo è un pilastro fondamentale della strategia di trasfor- 82 mazione digitale di TIM. Le applicazioni del machine learning e, in generale, delle tecniche appartenenti all’ambito dell’artificial intelligence sono infatti abilitatori straordinari per la nuova strategia customer centric e Ernesto Damiani, Antonio Manzalini 118 per innovare l’interazione con i clienti migliorando espe- rienza di fruizione, qualità dei servizi e ricchezza infor- mativa. Artificial Intelligence empowering the Giovanni Caire, Gianluca Francini, Ennio Grasso Digital Transformation 92 Deep Learning per le Telco Da qualche anno la tecnologia del Machine Learning sta portando una vera e propria rivoluzione nel mondo L’inizio dello sviluppo dell’IA (Intelligenza Artificiale) risale al 1943 quando Warren McCulloch e Walter Pitt pro- dell’ICT con impatti sempre più importanti nella vita posero un primo modello di neurone artificiale (per- di tutti i giorni. I primi utilizzi di questa tecnologia risal- ceptron). L’arrivo, alcuni anni più tardi, dei primi prototipi gono ormai agli anni ‘50, ma recentemente, grazie ad di reti neurali determinò un crescente interesse scientifi- una concomitanza di fattori sia tecnici che di contesto, co per l’IA, anche grazie ai nuovi lavori del giovane Alan i risultati che consentono di raggiungere sono davvero Turing, volti a capire se un computer possa compor- sorprendenti. TIM, anche grazie al contributo del JOL di tarsi come un essere umano. Oggi, a distanza di circa Torino che costituisce un vero e proprio centro di eccel- settant’anni, dopo il cosidetto inverno dell’IA, i recenti lenza sul Machine Learning, sta iniziando a capitalizzare sviluppi tecnologici dell’ICT e delle Telecomunicazioni le enormi potenzialità di questa tecnologia sia in ambito stanno rivitalizzando l’interesse, e significativi investi- Business che in ambito Operations. menti, per l’IA, indirizzandone addirittura un ruolo chiave nella Trasformazione Digitale.
10 notiziariotecnico anno 27 1/2018 11 Torna all’indice LA TRASFORMAZIONE Split delle Revenue DIGITALE: IT DI TIM EVOLVE VERSO Mobile Services 41.1% IT AS A SERVICE Fixed Network Services 23.0% Mobile Phones 8.7% Other Comms Services 6.5% Digital Media Services 8.2% Enterprise Networking 0.0% IT Services 3.7% Raimondo Zizza All Others 4.8% Non-IT/OT/Components 3.6% Internet-Based IT products and Services 0.4% Nell’era dell’industria 4.0, TIM sta avviando la Crescita Revenue 2016 (%) sua trasformazione verso la Digital Telco. L’IT supporta l’evoluzione Mobile Services 3.9 TRADIZIONALI dell’azienda passando da centro di costo a Fixed Network Services 2.9 leva competitiva con una nuova piattaforma CAGR Mobile Phone 0.7 2.9% future proof che affianca l’architettura dei Pther Comms Services 0.0 servizi core anche per garantire la scalabilità e l’apertura verso l’ecosistema digitale. Le Telco Enterprise Networking -2.6 devono anche far fronte ai nuovi competitor (es. Wearables 41.3 provider di servizi cloud e Over The Top) dotati di maggiore Digital Media Services 25.5 agilità e propensione al cambiamento. Internet-based IT Products and Services 22.6 Software 13.3 CAGR ADIACENTI ITServices 9.0 52,7% Non-IT/OT/Components 5.8 Contesto: benvenuti operatori tendono a mantenere anni spinge a guardare alle nuove Other Devices 4.6 nella 4a rivoluzione la competitità acquisita sui servi- opportunità offerte dai servizi co- PCs/Ultramobiles/Tablets 3.0 industriale zi di telecomunicazione tradizio- siddetti digitali ed ai mercati adia- Other IT 0.2 nali (ancora più dei quattro quinti centi. Other OT -15.3 L’era digitale sta radicalmente delle revenue totali) ottimizzan- In questo scenario, le Telco devono 1 I mercati adiacenti guidano cambiando l’industria delle tele- do i propri costi interni, dall’altro anche far fronte ai nuovi competi- la crescita delle revenue delle comunicazioni. Se da un lato gli la crescita contenuta degli ultimi tor, aziende native dell’era digitale Telco
12 notiziariotecnico anno 27 1/2018 13 - essenzialmente provider di servizi • Diversified Service Provider: Il viaggio verso un cloud e OTT (aziende Over The Top) che si muovono velocemente IT as a Service - che si affacciano nell’ecosistema e verso i servizi dei mercati adia- che rispetto alle Telco hanno mag- centi attraverso joint ventures o L’IT gioca un ruolo fondamenta- giore agilità e propensione al cam- acquisizioni che consentono di le nel viaggio di TIM e affronta un biamento. azzerare i tempi di trasforma- momento molto complesso ed al In Europa il posizionamento stra- zione. contempo molto stimolante, in cui tegico delle grandi Telco sta cam- Alcuni operatori Europei come Tele- le sfide riguardano sia il fronte della biando anche in risposta alla gran- fonica, Orange e Vodafone si sono semplificazione e razionalizzazio- de pressione competitiva ed in base posizionati a metà tra i provider di ne dell’architettura a supporto dei alla volontà o meno di espansione piattaforma ed i diversified service servizi tradizionali sia quello di inno- in nuovi mercati europei e non. Gli providers e hanno già da qualche vazione con un’architettura future orientamenti di queste Telco si pos- tempo intrapreso un percorso di proof in grado di sostenere i nuovi sono raggruppare in 3 categorie: trasformazione del core business modelli di business, il tutto in tempi 3 • Smart Utilities: che focalizzano attraverso acquisizioni e joint ven- molto ridotti. Pillar della strategia IT 2018-2020 la propria strategia sull’offerta tures. L’architettura attuale infatti, strati- di servizi infrastrutturali, di dati TIM, invece, si è finora focalizzata ficata e ridondante, presenta limiti e di rete. sul profilo delle Smart Utility fa- strutturali che non consentono di sti dalle Linee di Business, le capa- ciale ed impronta digitale, nuovi ket delle nuove offerte digitali e • Platform Enablers: che realiz- cendo leva sui suoi asset strategici evolvere i sistemi IT in tempi adegua- bility digitali necessarie ad ampliare metodi di pagamento attraverso componentizza gli elementi di zano piattaforme che abilitano di rete, infrastruttura e dati ma sta ti. Per tale motivo l’IT affianca una l’offerta di servizi sia per il segmento inserimento e memorizzazione offerta a favore di una maggio- nuovi servizi digitali per estende- avviando ora un programma di radi- nuova architettura a microservizi ed Consumer sia per quello Business. della carta di credito o paypal, re flessibilità e configurabilità re il proprio portfolio ed entrare cale trasformazione verso la Digital una piattaforma di Enterprise Big La strategia dell’IT di TIM, in accor- la ricarica automatica in 1 click nella costruzione delle offerte in nuovi ecosistemi/mercati. Telco. Data per realizzare, nei tempi richie- do con quella aziendale si basa su e tante altre feature, richieste da che può essere direttamente 4 pillar: un mondo in cui l’interazione di- delegata alle funzioni marke- • Ottimizzare la Customer Expe- gitale diventa il canale principale ting 2 rience. di comunicazione tra TIM ed i suoi • Una piattaforma di Big Data Diversified Service Provider Market Trends - Posizionamento • Ridurre il Time to Market. clienti. che raccoglie ed elabora i dati di dei principali operatori Europei • Garantire l’Omnicanalità. • Un’architettura a microservizi TIM e di fonti esterne e realizza • Semplificare e ridurre i costi flessibile e scalabile che espone casi d’uso con il duplice obietti- operativi. le capability verso tutti i canali - vo di ottimizzare i costi operativi Elementi fondanti della nuova ar- per garantire esperienza omni- (es. Individuazione delle aree su chitettura sono: canale ai clienti – e apre le porte cui concentrare gli investimenti • Ristrutturazione digitale dei ca- ad ecosistemi esterni attraverso di rete, individuazione preven- nali non assistiti (Mobile e Web) l’esposizione delle API standard. tiva di fault di rete per attivare con Customer Experience sem- • Un layer di fast data (realizzato interventi che riducano i tempi di plificata e funzionalità innovative con In-memory Grid) che disac- inattività della rete) e incremen- per l’e-commerce e l’e-care. Sa- coppia le applicazioni digitali di tare le revenue (es. Individuazio- ranno infatti introdotte le capabi- front end da quelle legacy, ridu- ne di meccanismi di riduzione lity del carrello e del tracciamen- cendo i tempi di consultazione del churn rate, individuazione e to dello stato dell’ordine Amazon dei dati. proposizione al cliente della Next like, le innovative modalità di lo- • Un catalogo unico a building Best Offer, ossia del pacchetto Platform provider/Enabler Smart utility gin tramite riconoscimento fac- block che riduce il time to mar- più adatto alle sue abitudini).
14 notiziariotecnico anno 27 1/2018 15 rienze pregresse in contesti si- Focus sulla tecnologia Conclusioni mili. Customer 7. Struttura Organizzativa: defi- Come abbiamo già esposto in pre- Nell’era del digital business, TIM sta Journey nisce i ruoli e responsabilità di cedenza, le scelte tecnologiche di percorrendo il suo viaggio verso la cooperazione tra IT, Business e TIM vanno verso una piattaforma Digital Telco. L’IT assume ed assu- Talenti Digitali Spazi Technology. a microservizi che supporta i ca- merà un ruolo sempre più rilevante 8. Potere Decisionale: identifi- nali tradizionali e digitali (web e come abilitatore della trasformazio- Metodi di ca chi ha potere decisionale in app) per garantire omnicanalità ne e come leva competitiva su cui Performance Partner lavoro modo da ridurre i waste time di con forte attenzione alla nuova costruire il futuro dell’azienda. escalation su argomenti relativi customer experience. Nel presen- L’evoluzione da IT tradizionale visto Struttura Potere organizzativa Decisionale ad architettura, sourcing e ap- te Notiziario troverete due articoli come un centro di costo verso un IT plicazioni. che meglio descrivono le poten- as a service da inserire come nuova Tecnologia 9. Tecnologia: alla base dell’e- zialità e capability delle scelte fat- offerta nel portfolio di TIM, da nuovi voluzione, questa dimensione te e racchiuse in due progetti com- spunti di riflessione per l’azienda. 4 sancisce le scelte architetturali plementari per la trasformazione: L’adozione di una strategia diffe- Dimensioni del Modello Operativo Digitale di TIM e tecnologiche che abilitano le Fly Together e Big Data. Buona renziata che consente a due anime capability a supporto del bu- Lettura! strutturalmente diverse (legacy e siness digitale. Sono qui i veri digital) di viaggiare all’unisono rap- enabler della trasformazione. presenta la risposta dell’IT alle sfide Il nuovo modello stomer care, dealer,ecc) o non collaborare per la cross-fertiliz- imposte dal mercato operativo dà la spinta assistito (portali web e app) zazione delle idee e l’innovazio- sull’acceleratore con obiettivo di unificare, sem- ne ed accorciare i waste time di plificare e digitalizzare l’espe- comunicazione. La trasformazione non riguarda solo rienza cross canale in ottica 4. Performance: definiscono l’in- l’IT e la tecnologia ma richiede un cliente centrica. sieme degli indicatori e la loro cambiamento radicale di tutta l’a- 2. Talenti Digitali: la trasforma- declinazione tra le strutture per zienda che deve abbattere i confini zione passa anche attraverso garantire allineamento e san- organizzativi e avanzare all’unisono un cambiamento della cultu- cire il contributo di ciascuna verso gli obiettivi del Digital Busi- ra aziendale e l’acquisizione di funzione aziendale al raggiungi- ness. talenti con skill ed esperienze mento degli obiettivi comuni di Fattore chiave per il successo della su temi, servizi e tecnologie di- Business. Raimondo Zizza raimondo.zizza @telecomitalia.it Digital Transformation è il rinnova- gitali. TIM ha infatti previsto da 5. Metodi di Lavoro: per accele- laureato in Ingegneria Elettronica/Telecomunicazioni presso l’Università Federico II di Napoli nell’anno mento del modello operativo, ripro- un lato un piano di training del rare la trasformazione saranno accademico 1989/90. Entra nel gruppo Telecom nel 1991 ricoprendo vari incarichi di responsabilità tra i quali CRM Planning, Program Management Datacom, partecipa alla start up TI in Spagna. Nel 1998 è in Telecom gettato per accelerare la trasforma- personale coinvolto nella tra- utilizzati metodi Agile e DevOps Argentina come responsabile Gestione Operativa. Rientra in Telecom Italia come Vice President IT dell’Area zione con una prospettiva a livello sformazione su specifici temi che garantiscono maggiore agi- BSS dedicandosi, dal 2001 al 2005, alle nuove soluzioni CRM e Billing. Dal 2006 al 2009 assume incarichi di responsabilità nella Funzione Acquisti di Informatica operando - in particolare - sulla razionalizzazione azienda che definisce i principi e le e dall’altro l’innesto di nuovi lità e velocità con immediata ri- dei costi. Dal 2010 è in TIM Brasile in qualità di Responsabile Acquisti Commerciali e Logistica e, nel 2012, è regole evolutive su 9 dimensioni in- talenti con skill su tecnologie duzione del Time to Market . nominato CIO della Società brasiliana; in questo ruolo realizza il progetto di trasformazione digitale (Big data, Cloud, API) realizzando il decommissioning della architettura legacy di TIM Brasil. Da febbraio 2017 guida terdipendenti: digitali quali i Data Analytics o 6. Partner: importante è anche l’Information Technology a supporto della trasformazione digitale di TIM. 1. Customer journey: che rac- gli esperti di modelli di sviluppo la scelta di Partner tecnologici chiude i principi di evoluzione Agile. best-of-breed che contribuisca- della Customer Experience da 3. Spazi: open space dove IT, no concretamente con espe- qualsiasi canale assistito (cu- Technology e Business possono
16 notiziariotecnico anno 27 1/2018 17 Torna all’indice ARTIFICIAL INTELLIGENCE Introduzione all’Operatore l’opportunità non a come i sistemi operativi hanno solo di ottimizzare i costi ma anche cambiato il nostro approccio a PC e EMPOWERING THE L’inizio dello sviluppo dell’IA (Intelligenza a capire se un computer possa comportarsi Dal punto di vista tecnologico, la di attuare lo sviluppo di nuovi mo- smartphone. Artificiale) risale al 1943 quando Warren come un essere umano. Oggi, a distanza di progressiva maturità di paradigmi delli di business, che vanno oltre la La trasformazione digitale del bu- LA TRASFORMAZIONE McCulloch e Walter Pitte proposero un primo circa(adsettant’anni, es. l’A- sinessdopo il cosidetto inverno DIGITAL TRANSFORMATION architetturali come SDN NFV, fornitura di connettività comporta inoltre importanti modello di del l’evoluzione neurone artificiale Cloud verso (perceptron). l’inte- bilitatore dell’IA, di Servizi). i recentiimplicazioni Ad esempio, sviluppi tecnologici dell’ICT e di carattere organizza- L’arrivo, grazione alcuni con l’Edge anni più tardi, Computing, i unadei delleprimi delle possibilità, Telecomunicazioni indicata stanno erivitalizzando per tivo, di formazione sviluppo del DIGITALE PER GLI prototipi notevoli di reti neurali progressi determinòora dell’Intelligenza da alcuni centril’interesse, un crescente d’innovazionee significativi investimenti, personale. Ad esempio, per una chiave interesse scientificoalcuni Artificiale forniscono peresem- l’IA, anche grazie e da diversi organi dil’IA, indirizzandone standardizza- addirittura di lettura un ruolo delle strategie chiave adottate Ernesto Damiani, Antonio Manzalini aipinuovi lavori di trend, del strumenti e quindi giovane per Alan zione Turing, volti nella internazionale (ad Trasformazione Digitale.riguarda proprio es. ETSI, dagli Operatori OPERATORI DI la trasformazione digitale, in corso ONF, 3GPP, ITU, IETF, etc.), è che la le modalità di sviluppo degli skill di consolidamento. D’altro canto, trasformazione digitale porterà con necessari per il cambiamento (svi- TELECOMUNICAZIONI questa stessa trasformazione in- sé lo sviluppo del modello di "siste- luppo interno e/o impiego di risorse frastrutturale di rete e servizi (ad ma operativo" in grado di cambiare esterne) e le strategie di dispiega- esempio, in ottica evolutiva ver- la nostra visione delle reti di Tele- mento delle nuove tecnologie in so Future Networks e 5G) offrono comunicazioni in modo analogo rete. Luigi Artusio, Antonio Manzalini, Lorenzo Santilli La trasformazione digitale porta con sé importanti sfide tecnico-economiche per l’intero ecosistema delle Telecomunicazioni. Lo scenario internazionale infatti sta vivendo la maturazione, e l’incrocio, di diverse tendenze tecniche-economiche, come ad esempio: la diffusione della banda ultra-larga fissa e mobile, l'aumento delle prestazioni hardware, accompagnata dalla contemporanea riduzione dei costi, la diffusione del software open source, e lo sviluppo di terminali sempre più potenti. In tale scenario, gli Operatori di Telecomunicazioni dovranno affrontare sfide non solo di carattere tecnologico, come ad esempio la necessità di gestire la complessità di un’infrastruttura sempre più eterogenea e pervasiva, ma anche, e soprattutto, di carattere economico, come ad esempio la sostenibilità del business attraverso il contenimento dei costi, nuovi modelli di servizio e ruoli di business.
18 notiziariotecnico anno 27 1/2018 19 Come alcuni La rete Terastream (sviluppata in 1. formazione e sviluppo del per- Operatori affrontano Croazia a partire dal 2012 ed attual- sonale (ad es. nuovi skill, nuovi la trasformazione mente in produzione) costituisce il ruoli); Infrastructure Infrastructure Management Applications digitale Cloud Cloud principale strumento in campo per 2. l’ottimizzazione, ed un alto livel- intern sperimentare le implicazioni di que- lo di automazione, dei processi R2 R2 Realtime NSM Deutsche Telekom sta trasformazione. Il criterio strate- sia di operations sia aziendali; Service models gico di progetto della rete Terastre- 3. gestione dei rapporti con i For- YANG (RFC 6020) Network models L’approccio di Deutsche Telekom am è stato definire un’architettura nitori di tecnologie, anche at- DWDM (DT) nell’affrontare la trasformazio- in grado minimizzare il costo per traverso nuovi modelli di col- R1 R1 R1 R1 NETCONF ne digitale trova chiara espressione bit-trasportato, offrendo, al tempo laborazione che coinvolgono (RFC 6020) nella definizione del ruolo di “Sof- stesso, alta flessibilità ed efficienza community open source (e.g., L2:MSAN L2 Agg L2 Switch L2 Agg tware Defined Operator” (Figura 1). per affrontare gli scenari di servizi Linux). Multi-Vendor Multi-Technology Tre sono i macro-obiettivi principali: futuri. In Figura 2 sono riportati, ri- xDSL OLT Mobile FTTx Virtual Virtual Virtual Virtual Appliance Appliance Appliance Appliance 1. semplificazione delle architet- spettivamente a sinistra l’architet- ture di rete (delayering e de- tura di Terastream, ed a destra il Orange 2 commissioning); modello del RTNSM. DT – L’architettura di rete 2. cloudification delle funzionalità In sintesi DT adotta un approccio La strategia di trasformazione digi- Terastream, il modello del RTNSM (fonte: DT) di rete e servizi; di trasformazione che potremmo tale di Orange prevedere lo sviluppo In particolare, i cardini dell’approc- 2. lo sviluppo di tool ed ambienti di 3. ottimizzazione ed automazione definire bi-modal, dove lo sviluppo e il dispiegamento di un’architet- cio di Orange sono essenzialmente collaborazione (e.g., field-trial, dei processi di OSS/BSS attra- di un’infrastruttura di rete e servizi tura MultiPoP Cloud basata su tec- IP programmable network” dove le due e riguardano: ecosistemi) con i Fornitori di verso il RTNSM (Real Time Net- parallela (Terastream) permette di nologie SDN, NFV e Telco Cloud. La funzioni di rete e servizio sono ese- 1. l’evoluzione dei sistemi di OSS/ tecnologie, Università e Comu- work and Service Management). attuare la strategia della trasforma- Figura 3 illustra i principali passi di guite sia nel Cloud sia nei network BSS nell’ottica di aumentare il nità Open Source (e.g., ONAP) zione digitale del business secondo attuazione della trasformazione che POPs, integrati con sistemi di Edge livello di automazione dei pro- per sviluppare e testare soluzio- tre dimensioni: ha come obiettivo finale una “all- Computing. cessi di operations; ni prototipali di rete e servizio. 1 DT – Il ruolo di Software Defined 3 Operator (fonte DT) Orange – I passi della trasformazione (fonte: Orange) INFRASTRUCTURE CLOUD DRASTICALLY SIMPLIFIED IP NETWORK (BNG/TERASTREAM) • Tight integration of data Drastically • Executed in radically lean way centers and IP network = simplified • IP+Optical integration to lower Capex & Infrastructure Cloud IP network Opex foundation for NFV • Scalable up to the highest bandwidth • Fully automated- Infrastructure Cloudification of cloud network functions NFV • Minimized latency • High bandwidth apps REAL-TIME NETWOR AND SERVICE MANAGEMENT SDN Realtime Network & • Based on SDN concept Service Management • Software flexibility of previously HW dominated operator • Standardized open interfaces • Accelerated product introduction
20 notiziariotecnico anno 27 1/2018 21 Telefónica Vodafone Technology Company in grado di for- 4 nire “data-powered services”. Indigo – Domain 3.0: Data-powered Telefónica ha dato avvio ad una Nell’ambito del progetto Ocean Citando le parole del CEO di AT&T, Communities (fonte: AT&T) nuova una fase di trasformazione Vodafone persegue le iniziative in- John Donovan: "The data can go digitale caratterizzata dall’introdu- terne di trasformazione della rete into a loop to build automation and zione di Aura, un’assistente digitale mediante l’impiego delle tecnologie machine learning, to allow our net- nalità: l’elaborazione distribuita, che automatizza l’interazione con i SDN e NFV. Alla base di Ocean vi è work to be the best it is capable of, basata su cluster di server, e la vir- clienti su aspetti attinenti i prodotti il principio strategico dell’apertura not only for how we build networks, tualizzazione delle funzionalità dei e servizi di Telefónica. Aura si basa della rete: Application Programming but for how we authenticate custo- server in conformità alle specifiche su tecnologie di Intelligenza Artifi- Interfaces unificate e standardizza- mers on the network, how we deal di ETSI NFV. ciale (Machine Learning) e di elabo- te che abilitano la costruzione di un with security threats”. razione dei “big data” commerciali e ecosistema digitale basato sulle ri- Network 3.0 Indigo si muove lungo di rete. sorse dell’operatore. un percorso evolutivo che prevede SK Telecom Sebbene l’obiettivo più immediato Detta standardizzazione, oltre che la creazione di ecosistemi di rete e sia quello di ottimizzare l’efficienza alle funzionalità ed ai protocolli, si servizi basati sulla condivisione, ela- Sk Telecom si è trasformata in una e l’efficacia del processo di custo- applica anche ai modelli informa- borazione e valorizzazione dei dati, slices” specifiche per le tipologie di platform service company, offrendo mer care, Telefónica ne persegue tivi, ai linguaggi di modellazione, al fine di abilitare nuovi modelli di servizio da supportare. una piattaforma aperta con i suoi un secondo più strategico: Aura è il alla descrizione dei servizi, nonché collaborazione e di business con al- La seconda iniziativa - MAGONIA servizi (dai contenuti multimedia mezzo per entrare nel mercato dei ai processi. Tutto questo fa sì che tri Partners (Figura 4). 5 - definisce l’architettura dei server all’advertising) e informazioni (map- personal big data ed assumere il i moduli funzionali di Ocean siano NTT -il concetto NetroSphere che supportano MSF. Essa è ca- pe, social, telematics) esposte verso (fonte: NTT) ruolo di custode “di fiducia” dei dati agnostici rispetto ai fornitori ed in- ratterizzata da due macro funzio- dei propri clienti. tercambiabili. NTT Aura, infatti, offrirà ai clienti un Vodafone ritiene che SDN, NFV e personal data space, ossia uno Telco Cloud siano gli abilitatori fon- NTT sin dal 2015 lavora sul concetto spazio digitale ove memorizzare damentali della sua futura rete 5G; Netrosphere per l’evoluzione degli la traccia digitale generata nell’u- analogamente agli altri operatori apparati di rete da un’architettura so quotidiano dei prodotti e ser- che creano i Telco cloud, Vodafone monolitica e proprietaria verso una vizi di Telefónica e durante le in- persegue la virtualizzazione delle ri- aperta e basata sulla modulariz- terazioni con Aura; in prospettiva sorse di calcolo su hardware general zazione estrema delle funzionalità potranno essere trattati altri dati purpose. dell’apparato. Queste componenti personali dei clienti, anche non funzionali costituiscono un pool di strettamente attinenti al dominio risorse utilizzabili per assemblare un dell’operatore. La proposizione AT&T sistema virtuale (“network slice”) in si basa sul paradigma del perso- grado di soddisfare i requisiti di ser- nal data store secondo il quale il AT&T sta sviluppando un processo di vizio. cliente recupera il possesso dei trasformazione del business che va Netrosphere si basa su due iniziative propri dati personali, ed il relativo sotto il nome di Network 3.0 Indigo. di R&D. La prima MSF (Multi-Service controllo: i dati saranno utilizzati Con questa iniziativa, annunciata Fabric) definisce un modello archi- esclusivamente in conformità alla a gennaio 2017 nel corso del AT&T tetturale che identifica e separa le volontà del cliente, nel rispetto Developer Summit di Las Vegas1, funzionalità di trasporto, di servi- della privacy, della trasparenza e AT&T si dà l’obiettivo di trasformar- zio e di controllo e ne consente la della sicurezza. si in un “Differentiator” ovvero una composizione dinamica in “network 1 http://about.att.com/innovationblog/indigo
22 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 27 1/2018 APPROFONDIMENTO 23 Cosa fanno GOOGLE e FACEBOOK? Google consiste di un sistema di orchestrazione NFV il quale, equipag- Facebook L'infrastruttura di rete e servizio di Google si basa su quattro pila- giato con un set di API, è in grado di fornire servizi di connettività stri principali: la rete B4-B2 (che comprende la rete core e la con- Espresso, in pratica, trasforma le classiche funzionalità di rou- e funzioni virtuali quali firewall, appliance di sicurezza, accelera- L’infrastruttura di rete e di servizio di Facebook consta di tre do- nettività verso il nodi metro di peering), Andromeda, Espresso ting in un sistema distribuito capace di estrarre le informazioni tori, bilanciamento del carico etc. mini verticali, DC Fabric, Express Backbone ed Edge Fabric che ed infine Jupiter, l’architettura dei Data Centre, e della relativa sulle prestazioni delle connessioni di rete end-to-end al fine di Da questa breve descrizione emerge un'immagine del percorso compongono l’architettura della rete Facebook fino all’intercon- fabric di connettività interna (in grado di supportare più di 100k decidere, secondo le policy di un controllore globale, la migliore di trasformazione digitale di Google, che adotta SDN e NFV per nessione con gli ISP, e un layer trasversale ai 3 domini per la server). allocazione dei flussi di traffico. un’evoluzione della propria infrastruttura di rete e servizi secon- gestione dell’automatizzazione, denominato Robotron. Espresso rappresenta un interessante esempio di come Google Andromeda è il framework per fornire tutti i servizi di networ- do il paradigma "Data Center as Computer" con piattaforme OS Il Data Center si basa su HW e SW disaggregati realizzati in utilizzi la tecnologia SDN per la propria trasformazione digitale. king della Cloud Platform di Google. In particolare la piattaforma centralizzate (per la gestione sia della rete sia dei servizi). house e Open Source, con switch gestiti come server per sem-
24 APPROFONDIMENTO notiziariotecnico anno 27 1/2018 25 A Modello dell’infrastruttura di Google (fonte Google) B Modello dell’infrastruttura di Facebook (fonte Facebook) 6 NTT - Modello architetturale Multi-Service Fabric (fonte: NTT) base di questa trasformazione sono venienti rispettivamente dalle base plificarne la gestione e lo sviluppo software. Express Backbone ogni 30 secondi e su istanze nascoste che producono costan- un ecosistema Open source, la sof- station, dai terminali utente e dalla è una Software-defined WAN fondata sul concetto di controllo temente simulazioni di traffico reale predicendo i fenomeni di community di sviluppatori di servizi twarizzazione e lo “slicing” della rete, rete Core in ottica end-to-end. ibrido, dove alcune funzioni come l’identificazione dei percorsi di congestione. innovativi. il disaccoppiamento infrastrutturale A supporto dell’evoluzione archi- traffico vengono definiti a livello centralizzato, mentre i network La trasformazione digitale di Facebook è costruita sulla base La trasformazione digitale ha per- e funzionale e “cloudification”. tetturale ha definito un livello di failure vengono gestiti in maniera distribuita tramite agent di- di alcuni principi di design che mirano a rendere più agevole meato anche l’innovazione dell’in- Nell’ambito dell’automazione delle risorse hardware comune alle fun- slocati sui nodi di rete. la gestione degli apparati esistenti e l’introduzione di nuove frastruttura tecnologica e lo sviluppo operations SK Telecom ha sviluppa- zioni IT e alle reti Telco denominato Edge fabric, la rete dei PoP periferici che si interconnettono agli funzionalità e risorse infrastrutturali, secondo un paradigma di architetturale della rete, secondo la to alcune soluzioni (Figura 7), basa- COSMOS, che abilita un’ambiente ISP e gestiscono il traffico utente, utilizza un sistema di gestione incremento rapido e modulare, softwarizzato/automatizzato e vision della rete del futuro “AT SCA- te su Big data analytics e Machine infrastrutturale aperto e program- del traffico SDN-based in grado di individuare le rotte ideali per senza impatti sul traffico esistente LE”: Scalabile, Cognitiva, Automatiz- Learning per la gestione della quali- mabile basato su tecnologie “sof- ogni pacchetto, sulla base di elaborazioni svolte su tutta la rete zata, Lean, End-to-end. I principi alla tà della rete, che correlano dati pro- tware-defined”.
26 notiziariotecnico anno 27 1/2018 27 zione degli skill necessari per il cam- vi è chi punta allo sviluppo interno rallelo ed indipendente della nuova biamento e per il dispiegamento in del software e chi, invece, fa leva sul- infrastruttura di rete rispetto alle reti rete delle nuove tecnologie. le collaborazioni e le partnership con “legacy”. Al contrario, l’approccio Per quanto concerne gli skill appare i fornitori delle tecnologie. “inerziale” basato sull’introduzione evidente come gli Operatori siano Per il dispiegamento delle nuove progressiva delle nuove tecnologie fortemente impegnati nello sforzo di tecnologie si osserva un forte indi- nella rete tradizionale risulta essere acquisizione di competenze in ambi- rizzamento verso l’approccio “bi- di modesto interesse to software, pur con mezzi differenti: modal” che prevede lo sviluppo pa- Luigi Artusio luigi.artusio@telecomitalia.it laureato in Scienze dell’Informazione, lavora in Telecom Italia dal 1989. Nei primi anni lavorativi ha approfondito gli aspetti di gestione delle reti e dei servizi di telecomunicazione, operando sia negli enti standardizzazione, 7 sia nei progetti di ingegnerizzazione dei sistemi di gestione di Telecom Italia e di TIM. Ha sviluppato esperienze SK Telecom- Soluzione end-to- convergenza di numerose tendenze, sistemi verticali Telco in piattaforme di program e vendor management, contribuendo alla messa in esercizio di soluzioni innovative sia di rete che end per l’operational intelligence espressione di una maturazione tec- programmabili flessibili, le cui fun- di gestione. Attualmente, opera nella funzione Innovation ove è incaricato di realizzare analisi degli scenari e (fonte SK Telecom) dei trend evolutivi delle tecnologie ICT che hanno un potenziale impatto sul business aziendale. nica ed economica in molti ambiti. zionalità sono aperte a terze parti. La trasformazione tecnologica delle Di conseguenza gli Operatori acqui- infrastrutture di rete e servizi, che siscono sempre maggiore agilità e Conclusioni ha come obiettivi la semplificazione flessibilità, caratteristiche fonda- e l’agilità di sviluppo e dispiegamen- mentali per garantire la sostenibilità Il settore delle Telecomunicazioni è to, ha anche l’effetto di permette- del business, abilitando la diffusione Antonio Manzalini antonio.manzalini@telecomitalia.it caratterizzato da una trasformazio- re una sempre maggiore apertura di nuovi modelli di servizio e l’acces- ingegnere elettronico, Ph.D è entrato in Telecom Italia nel 1990 ed ha partecipato a diversi progetti di ricerca ne digitale sistemica, favorita dalla delle piattaforme, trasformando i so a nuove forme di remunerazione. internazionali riguardanti reti di trasporto SDH ed ottico (WDM), occupando varie posizioni di responsabilità. Ha inoltre partecipato a molte attività di standardizzazione, guidando alcuni gruppi di lavoro in ITU-T ed IEEE. Questo articolo ha fornito una breve Attualmente si occupa di tecnologie ed architetture di reti evolutive in ottica 5G, basate sull’integrazione di rassegna delle strategie adottate da SDN, NFV con Cloud-Edge Computing e sistemi di Intelligenza Artificiale. È autore un centinaio di pubblicazioni internazionali e di sei brevetti alcuni Operatori nell’ambito di que- sto processo di trasformazione digi- tale del business. In estrema sintesi, la strategia tecnologica dei princi- pali Operatori esaminati può essere rappresentata (figura 8) secondo Lorenzo Santilli santilli.lorenzo@telecomitalia.it due assi riguardanti rispettivamente Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni nel 2006 ed entrato in Azienda dopo aver partecipato al Master la strategia adottata per l’acquisi- in “Innovazione di reti e servizi in ambito ICT” organizzato da TIM e Politecnico di Torino, si è inizialmente occupato di attività di innovazione della Core Network della rete mobile di TIM, partecipando ad attività di scouting e di testing di apparati e funzionalità evolute. Ha poi presidiato attività di evoluzione della rete mobile in ambito Strategy, partecipando a progetti su vari temi quali Machine-to-machine, Reti eterogenee e integrazione di accessi Wi-Fi in Rete mobile. Attualmente si occupa dello scouting di servizi e soluzioni di player di significativa rilevanza nell’industry, come altri Operatori di rete o Tech company, e di individuare e declinare i principali trend evolutivi del settore, con particolare riferimento al Video su IP e al 5G. 8 Confronto delle strategie degli Operatori
28 notiziariotecnico anno 27 1/2018 29 Torna all’indice NETWORK AUTOMATION SDN/NFV Carlo Cavazzoni, Nicola Santinelli, Vinicio Vercellone La trasformazione digitale che TIM sta dispiegamento e gestione delle reti, delle e reattività della rete nel recepire e gli obiettivi di automazione nell’ambito intraprendendo richiede di cambiare il modo infrastrutture e dei servizi. I principi cardine soddisfare le esigenze legate all’evoluzione della Network Function Virtualization e di fare business e passa attraverso una su cui poggia questa evoluzione, verso la di funzionalità e servizi. Prerogative, della Software Defined Network e come profonda revisione degli attuali processi e Network Automation, sono semplificazione, queste, che consentiranno sia di ridurre i si stiano definendo, nel medio termine, delle soluzioni architetturali e sistemistiche standardizzazione, astrazione e modularità. tempi dalla concezione al lancio di nuovi architetture fortemente integrate ed mediante cui vengono erogati i servizi. I benefici attesi sono significativi: incremento servizi (il time-to-market), sia di abilitare automatizzate in tutti i segmenti della Intraprendere questa trasformazione, oggi, dell’efficienza, riduzione della complessità più diffusamente il self-provisioning delle rete. significa introdurre soluzioni in grado di e dei costi operativi, riduzione degli errori e offerte da parte dei clienti. semplificare ed automatizzare le attività di successive rilavorazioni, maggiore flessibilità L’articolo analizza come siano perseguiti
30 notiziariotecnico anno 27 1/2018 31 Introduzione le nuove tecnologie ma anche la diventa un obiettivo irrinunciabile operazioni di Base LCM che quelle • Un NFVO (NFV Orchestrator) l’ambiente sul quale le VNF ven- rivisitazione dei processi al fine di per poter garantire adeguati livelli di più avanzate. responsabile della gestione au- gono eseguite. Spesso il termine Network Auto- massimizzarne i benefici. efficienza e qualità. Il modello di riferimento per l’auto- tomatizzata del ciclo di vita dei L’architettura così definita non è mation viene associato ai con- mazione del LCM delle VNF e l’archi- Network Service. Oltre a ciò, però sufficiente a supportare qua- cetti “Software Defined” o “as a tettura generale della NFV sono de- l’NFVO orchestra l’utilizzazione lunque VNF. In alcuni casi è ne- Service” proprio per sottolineare il finiti nell’ambito di un ISG specifico delle risorse virtualizzate distri- cessario disporre di componenti di ruolo centrale che la programma- L’automazione del di ETSI [1], avviato a gennaio 2013. buite su più istanze di VIM au- automazione complementari ed bilità riveste nel percorso di evolu- Le sfide ciclo di vita delle VNF La Figura 1 illustra all’interno della torizzando o proibendo le proce- interoperabili con quelle specificate zione e trasformazione della rete dell’Automazione linea tratteggiata tale architettura dure richieste dai VNFM in base da ETSI, rappresentate in Figura 1 verso l’automazione. Questa pro- nella NFV Sebbene specializzata nell’espleta- ed evidenzia le tre tipologie di mo- alla disponibilità residua e alle dal blocco funzionale denominato grammabilità si traduce in molti re una ben determinata funzionali- duli che espletano funzionalità di policy imposte dall’operatore. NFVOPS (NFV Operational Tools), casi nella scrittura di file e script Una quota parte considerevole del tà di rete, dal punto di vista dell’ar- gestione e orchestrazione, comples- • Uno o più VIM (Virtualised In- che include ulteriori strumenti di au- (che descrivono in modo formale percorso di trasformazione verso la chitettura NFV una VNF costituisce sivamente identificati come MANO: frastructure Manager) cui viene tomazione finalizzati all’erogazione e strutturato la configurazione di Network Automation è passata, e un elemento atomico con il quale • Uno o più VNFM (VNF Manager) demandata la gestione delle di servizi di virtualizzazione alle VNF un apparato o servizio) interpre- sta passando, attraverso l’adozione è possibile interagire mediante al- deputati alla gestione automa- risorse virtualizzate, di calcolo, ed alla realizzazione di altre funzio- tati, composti ed eseguiti in modo del paradigma Network Functions cune operazioni standard che ne tizzata del ciclo di vita delle VNF memoria e rete, messe a dispo- nalità utili a migliorare l’operativi- guidato ed automatico da appositi Virtualisation, il cui scopo è quello regolano il ciclo di vita (Life Cycle dispiegate sull’infrastruttura. sizione dall’ NFVI (Infrastruttura tà dell’NFVI in senso ampio. Qui di programmi che rendono le opera- di separare il software che imple- Management-LCM). Tra queste, ad NFV), ovvero dalla totalità dei seguito sono riportati due esempi zioni facilmente ripetibili, eliminan- menta una data funzionalità di rete esempio, vi è la creazione di una componenti che costituiscono significativi di utilizzo degli NFVOPS do progressivamente i possibili er- dall’hardware sui cui viene eseguito. nuova istanza della VNF, un’ope- rori di esecuzione. Tale separazione è resa possibile da razione complessa che comporta 1 Nei domini di trasporto, IP, control- uno strato di astrazione denominato la creazione delle relative risorse Architettura di riferimento per l'automazione NFV lo di rete e servizi, la Network Au- hypervisor. Una funzione di rete che virtuali di calcolo, memoria e rete tomation si esplicita in due ambiti rispetta il modello NFV viene detta sull’infrastruttura e la loro confi- principali: la NFV (Network Function VNF (Virtual Network Function). gurazione a partire dal cosiddetto Virtualisation), che ha come obiet- A 3 anni dall’avvio di questo percor- “descrittore”, contenente le im- tivo la realizzazione e l’esecuzione so, TIM dispone oggi di un’infrastrut- magini eseguibili ed i file con le ca- di funzioni di rete su generici server tura distribuita in corrispondenza ratteristiche specifiche di ciascuna informatici, ed il SDN (Software De- dei 4 inner PoP che ospita circa 30 componente. Per quanto comples- fined Networking), che si propone di VNF a traffico (e.g., MMS, Rete In- sa, la creazione di una VNF è gene- centralizzare il controllo dei servizi telligente, AAA server, piattaforme ralmente ritenuta un’operazione di di rete erogabili dalle infrastrutture VAS e presence, funzionalità SON Base LCM in confronto a funziona- IP. Le due soluzioni sono fortemen- a supporto dell’automazione della lità “avanzate” come la capacità di te complementari e si integreranno rete di accesso mobile). Oltre a ciò, adattare dinamicamente ed auto- nel medio periodo prefigurando un più di 40 funzioni di rete risultano maticamente la dimensione delle nuovo concetto integrato ed auto- attualmente “in lavorazione”, ovve- risorse virtuali al carico sostenuto matico della rete end-to-end. ro di prossima virtualizzazione. (i.e., scaling) o l’abilità di ripristina- TIM ha intrapreso un percorso di Al crescere del numero delle VNF, e re componenti qualora diventino trasformazione della rete verso la quindi della dimensione e comples- indisponibili, ad esempio a seguito digitalizzazione e l’automazione sità dell’infrastruttura NFV, la piena di un guasto (i.e., self-healing). Il la cui attuazione comporterà non automazione dell’infrastruttura vir- Full LCM è dunque ottenibile solo solo l’adattamento all’utilizzo del- tualizzata e delle funzioni ospitate laddove risultino abilitate sia le
32 notiziariotecnico anno 27 1/2018 33 come elemento abilitante l’automa- te rilevante per la NFV è la necessità campione di oltre 300 VNF commer- 2 zione delle VNF: di garantire un accesso controllato ciali afferenti a numerosi domini di Trend relativo alla disponibilità del • automazione dei servizi di con- all’infrastruttura, ottenibile tramite rete (e.g., accesso fisso/mobile, core VNF lifecycle management nettività richiesti dalle VM, nel il partizionamento logico delle risor- mobile, user plane infrastrutturale, caso in cui questi debbano es- se virtualizzate consumabili tramite control plane infrastrutturale, VAS, sere erogati dai nodi di rete che una o più istanze di VIM. A tal fine, si etc.), anche i vendor stanno intra- collegano tra di loro i server fisi- rende necessario che: prendendo un percorso di matura- ci e non possano essere model- • VIM e NFVO abilitino modelli zione che dovrebbe portare a que- lati dal VIM; di multi-tenancy ovvero con- sto obiettivo. Stando allo scenario Network Automation: • raccolta di allarmi o notifiche di sentano di implementare uni- odierno, i principali punti di atten- come l’automazione superamento soglia necessari tà organizzative dette tenant zione risultano essere: cambia il modo di all’implementazione delle logi- – tipicamente corrispondenti a • l’esigenza, tipicamente mani- gestire le reti IP che di closed control loop, ovve- VNF, Network Service o struttu- festata dalle VNF prestazio- ro l’innesco automatico da parte re aziendali – e di associare loro nalmente più critiche (i.e., user Le soluzioni architetturali e sistemi- di VNFM e NFVO di azioni di li- una quota massima di risorse plane e accesso), di “forare” lo stiche mediante cui oggi vengono fecycle management correttive consumabili; strato di astrazione introdot- erogati e gestiti i servizi di connet- (e.g., scaling out, self-healing, • sussista una corrispondenza tra to dall’hypervisor con tecniche to di molte operatività gestionali ed da circa un decennio, stia afferman- tività sulle infrastrutture di rete IP, etc.). Anche se lo standard ETSI i tenant definiti a livello di NFVO quali CPU pinning, SR-IOV e il raggiungimento di benefici end- dosi in veste di standard de facto pur assicurando già un discreto li- sancisce che le informazioni di e quelli a livello di VIM, così da NUMA; to-end richiedono l’integrazione con una comunità open source poten- vello di automatizzazione nell’ese- guasto e/o performance consu- assicurarsi che le quote impo- • il ritardo nel supporto della ge- strumenti aggiuntivi di automazio- zialmente molto più aperta e fles- cuzione delle varie fasi delle attività mabili dalle funzioni di orche- state per i primi vengano effet- stione del ciclo di vita, spesso ne da coniugare con l’evoluzione e sibile ma soggetta a modalità ope- di configurazione e manutenzione, strazione debbano esulare dalla tivamente rispettate. collocato come ultimo poten- lo snellimento dei processi sottesi. rative diverse rispetto a quelle cui i sono ancora improntati ad una or- componente applicativa e ven- ziamento nelle roadmap di pro- Non essendo possibile ricondurre Telco sono abituati. ganizzazione dei processi che pre- gano recuperate direttamente dotto. tutti gli use case ad un insieme limi- Il trend evolutivo delle VNF eviden- suppone lo svolgimento di molte dal VIM, laddove l’operatore La Figura 2 rappresenta la percen- tato e ben definito, la sfida consiste ziato dall’indagine interna unita- attività manualmente. disponga già di un proprio siste- Maturità delle VNF tuale di VNF coinvolte nella survey nell’individuazione di un compro- mente al piano di attività che TIM Introdurre strumenti per inseguire ma di monitoraggio, si pone la commerciali che supportano procedure di li- messo tra la limitazione del nume- si è data autorizzano a considerare e gestire la crescente complessità tematica dell’integrazione con fecycle management; si può osser- ro di modelli di servizio supportati il 2018 come l’anno nel quale l’au- della rete e dei suoi sistemi non è questi ultimi al fine di evitare Per ottenere tutti i benefici attesi vare come l’adozione diffusa delle – che comporterebbe l’esclusione tomazione verrà abilitata in modo più sufficiente ad affrontare le nuo- interferenze e sovrapposizioni di dal paradigma NFV, è fondamen- funzionalità più avanzate è attesa delle VNF meno mature e dunque la consistente su NFV. TIM ha infatti in ve sfide della trasformazione digi- ruoli. tale che le funzioni di rete siano per la fine del 2018, vale a dire circa perdita di parte dei vantaggi econo- programma di compiere importan- tale; è necessario perseguire una L’architettura così definita eviden- caratterizzate da un’architettura 12 mesi dopo rispetto alla disponibi- mici derivanti dall’NFV – e l’adozio- ti passi in avanti rispetto al proprio riorganizzazione più profonda del zia come l’automazione necessiti interna pensata per essere eseguita lità delle operazioni di gestione del ne di un approccio esclusivamente percorso di trasformazione quali modello architetturale e dei relativi di una serie di sistemi cooperanti su ambiente Telco Cloud, ovvero che ciclo di vita di base. “a progetto” – che si tradurrebbe in l’inserimento in rete dell’orchestra- processi. ciascuno specializzato a svolgere un risultino in possesso delle seguenti un peggioramento in termini di agi- tore NFV e la virtualizzazione di im- La strada per affrontare questa tra- ben preciso compito. Occorre, tut- proprietà: astrazione dall’hardwa- lità e ripetibilità abilitati. portanti funzioni di rete fissa e mo- sformazione è tracciata, il mondo tavia, tenere in conto altri requisiti re sottostante, distribuzione delle Concentrandosi sul livello di virtua- bile sufficientemente mature, come del computing e dell’information non funzionali ma indispensabili al informazioni di stato, elasticità e Prossimi passi lizzazione delle risorse di compu- ad esempio l’ EPC (Evolved Packet technology ha già intrapreso con fine di poter rendere tali sistemi fru- gestione automatizzata del ciclo di ting, storage e networking vale la Core), l’IMS mobile / VoLTE e diverse successo questo percorso molti ibili in una realtà strutturata come vita. Sebbene l’orchestrazione svolga il pena infine sottolineare come, pa- componenti di front end dell’archi- anni fa. L’evoluzione in questo am- quella di un operatore di telecomu- Come evidenziato da TIM con un’in- ruolo di motore per la gestione del rallelamente alle implementazioni tettura Data Layer, come ad esem- bito ha portato all’organizzazione nicazioni. Tra questi particolarmen- dagine condotta nel 2017 su un ciclo di vita delle VNF, l’adempimen- proprietarie disponibili sul mercato pio HSS e PCRF. dell’architettura secondo principi di
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