DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI

Pagina creata da Simone Scognamiglio
 
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DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità

                                                                                                                                          MUSICARTERAPIA
dei Linguaggi
                                                                                                                                      ®

settembre 2011 N° 12                                                                              Metodo Stefania Guerra Lisi

Direttore Responsabile: Gino Stefani - Editore: Università Popolare di MusicArTerapia - Semestrale Anno 7° numero 2/2011
Registrazione Tribunale di Roma N. 326 del 12.08.2005 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB VR   Euro 6,50
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Grotte di Castellana (Bari) 2010                                                                              Come piccole cellule, “rientriamo”
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Globalità
                                                                                                                                                                                                                                   settembre 2011 n° 12                                                                                                         dei Linguaggi
                                                          Foto © Loredana Iafrate                                                                                               attraverso una porta sacra
                                                                                                                                                                       in uno spazio di ascolto ancestrale
                                                                                                                                                                nella continuità Uomo – Natura – Cosmo
                                                                                                                                                                            in sintonia, sincronia, sinfonia
                                                                                                                                                                                    con l’Ambiente Madre.

                                                                                                                                                                                  [Visita alle Grotte di Castellana]
                                                                                                                                                                               Loredana Iafrate, docente UPMAT
                                                                                                                                                                                                                                   Strategie / tattiche
                                                                                                                                                                                                                                   “L’accomodamento esistenziale”, “La necessità
                                                                                                                                                                                                                                   aguzza l’ingegno”, “L’arte di arrangiarsi, “Le tattiche:
                                                                                                                                                                                                                                   regole dell’arte”. Questi temi – e forse altri - del
                                                                                                                                                                                                                                   nostro convegno “CREATIVITÀ/ARTE DI VIVERE”
                                                                                                                                                                                                                                   fanno convergere l’attenzione alla condizione
                                                                                                                                                               settembre 2011 n° 12                                                generale di strati sempre più vasti di popolazione

                                                         questo numero
                                                                                                                                                                                                                                   soggetta ai meccanismi della globalizzazione, ai
                                                                                                                                                                                                                                   poteri burocratici, alle leggi di una scienza
                                                                                                                                                                                                                                   presuntuosa e arrogante. E in particolare, la
                                                                                                                                                                                                                                   condizione di molti di noi, operatori in campi
                                                                                                                                                                                                                                   socioeducativi e assistenziali che viviamo sulla pelle
                                                          3 Editoriale: Strategie / tattiche - G. Stefani
 Globalità
                                                                                                                                                                                                                                   applicazioni specifiche di questi meccanismi e poteri
                                                          6 “Occhio di pino” - S. Guerra Lisi                                                                                                                                      e leggi.
 dei Linguaggi ®                                          8 Mettersi in gioco - R. Cappello
                                                              Schede
                                                                                                                                                                                                                                   Come difenderci? Come resistere e non lasciarci
                                                                                                                                                                                                                                   travolgere da queste forze disumanizzanti?
                                                          9 Otranto - Lecce - Castellana “Dal Buio Ctonio alla Luce Barocca” - S. Guerra Lisi                                                                                      Ai suggerimenti in questa direzione, insinuati già nei
 MusicArTerapia                                               Zoom                                                                                                                                                                 nostri titoli, altri ci vengono dal libro di De Certeau,
                                                                                                                                                                                                                                   L’invenzione del quotidiano, “Strategie e tattiche”,
     Metodo Stefania Guerra Lisi                         10 Prima che sia troppo tardi.... (da N. Salio)                                                                                                                           pag.65-71) di cui riportiamo ampi stralci.
                                                         		 Piccolo dizionario interculturale - a cura di A. Cherubini
               Periodico Semestrale                      		 Ricerche ed Esperienze                                                                                                                                                 “Per «strategia» intendo il calcolo dei rapporti di forza
                        organo della                     12 Dal Grembo materno al grembo sociale                                                                                                                                   che diviene possibile a partire dal momento in cui un
                Università Popolare                      		 Scuola: Grembo sociale - M. A. Mugnai                                                                                                                                  soggetto di volontà e di potere è isolabile in un             E così pure, più in generale, gran parte dei «modi di
                  di MusicArTerapia                                                                                                                                                                                                «ambiente». Essa presuppone un luogo che può                  fare»: rivincite del «debole» contro il più «forte» (i
                                                         15 Comunicazione ed espressione                                                                                                                                                                                                         potenti, la malattia, la violenza delle cose o di un
                           (UPMAT)                                                                                                                                                                                                 essere circoscritto come proprio e fungere dunque da
                                                         		 Nel Corpo della Madre Terra - L. Iafrate, F. Lagattolla				                                                                                                            base a una gestione dei suoi rapporti con un’esteriorità      ordine, eccetera), tiri mancini, abili mosse, astuzie da
                 Sede e Redazione                        		 Creature di Terra - A.C. Scapini                                                                                                                                       distinta. La razionalità politica, economica o scientifica    «cacciatore», capacità di manovra, simulazioni
     Via S. Giovanni in Laterano, 22                          Il Preistocirco - P. Grillo                                                                                                                                          è stata costruita su questo modello strategico.               polimorfe. trovate ingegnose, poetiche quanto
                        00184 Roma                       		 CMAI che mostro c’hai? - G. Downie, S. Masini                                                                                                                          Intendo al contrario per «tattica» un calcolo che non         bellicose.
                                                         		 Dall’Arte all’Integrazione - M.L. Trinca                                                                                                                               può contare su una base propria, né dunque su una             Queste prestazioni operative si basano su saperi molto
        Telefono e Fax 06 70450084
                                                                                                                                                                                                                                   frontiera che distingue l’altro come una totalità visibile.   antichi, che i Greci designavano col termine mètis. Ma
                 info@centrogdl.org                      		 Stereotip... io - T.M. Casalini                                                                                                                                                                                                      risalgono a epoche ben più lontane, a immemorabili
                                                                                                                                                                                                                                   La tattica ha come luogo solo quello dell’altro. Si
                 www.centrogdl.org                       25 Dal curare all’aver cura                                                                                                                                               insinua, in modo frammentario, senza coglierlo nella          familiarità con le astuzie e le simulazioni delle piante o
                                                         		 Dal Caos alla Forma - S. Sassi                                                                                                                                         sua interezza, senza poterlo tenere a distanza. Non           dei pesci. Dal fondo degli oceani alle scaltrezze delle
                Direzione Editoriale
                                                          		 Testimonianze                                                                                                                                                         dispone di una base su cui capitalizzare i suoi               megalopoli, le tattiche presentano continuità e
                Stefania Guerra Lisi                                                                                                                                                                                                                                                             invarianze.
                                                         28 Il “Viaggio dell’Eroe”: il nostro percorso - L. Sperandio                                                                                                              vantaggi, prepararsi a espandersi e garantire
                       Gino Stefani                                                                                                                                                                                                un’indipendenza in rapporto alle circostanze. Il              Nelle nostre società, esse si moltiplicano con la
                                                         30 Vocabolario “R”
                                                                                                                                                                                                                                   «proprio» è una vittoria del luogo sul tempo. Al              disgregazione delle stabilità locali come se, non
                         Redazione                            Informazione                                                                                                                                                                                                                       essendo più fissate da comunità circoscritte, uscissero
                                                                                                                                                                                                                                   contrario, in virtù del suo non-luogo, la tattica dipende
               Alessandro Cherubini                      31		 Libri da leggere - Marco De Marinis: il Teatro dell’altro - S. Guerra Lisi                                                                                           dal tempo, pronta a «cogliere al volo» possibili              dalle orbite, erranti, e assimilassero i consumatori a
		                     Silva Masini                           Eventi Formativi • Il Centro • il Sito • l’Album • la Rivista                                                                                                        vantaggi. Ma ciò che guadagna, non lo tesaurizza.             immigranti in un sistema troppo vasto perché sia il loro,
                 Annachiara Scapini                                                                                                                                                                                                Deve giocare continuamente con gli eventi per                 e a maglie troppo strette perché possano sfuggirvi. Ma
                                                          Referenze e crediti per le immagini pubblicate su questo numero                                                                                                                                                                        introducono al tempo stesso un moto browniano in un
                                                                                                                                                                                                                                   trasformarli in «occasioni».
           Segreteria di redazione                        Le immagini dei laboratori sono state fornite dagli autori degli articoli e sono
                                                          riferite al contenuto degli stessi.
                                                                                                                                           pp. 6, 7 - “Qfwfq” e “Francesco”, disegni di A. Cherubini © - cherubini.ale@gmail.com
                                                                                                                                           p. 9 - Pantaleone, L’Albero della Vita, da: G. Gianfreda, “Il mosaico di Otranto”,      Senza posa, il debole deve trar partito da forze che gli      simile sistema. Queste tattiche rivelano anche fino a
                       Luana Cioffi                       Altre immagini: pp. 3, 4, 5 - M.C. Escher, Metamorphose II, da: “ESCHER on       Ed. del Grifo, Lecce, 2005
                                                                                                                                                                                                                                   sono estranee. E lo fa nei momenti opportuni in cui           qual punto l’intelligenza sia indissociabile dagli affanni e
                                                          ESCHER Exploring the Infinite”, HARRY N. ABRAMS, INC., New York, 1989            p. 20 - A. Kubin, Il dio serpente (1902-03), da: W. Schurian, “Arte fantastica”,
                                                          p. 6 - A. Mussino, Illustrazione da: “Le Avventure di Pinocchio” edizione 1911   Taschen, Köln, 2005                                                                     combina elementi eterogenei (così, al supermercato, la        dai piaceri quotidiani che sottende, mentre invece le
            Direttore Responsabile                        L’Editore è a disposizione degli aventi diritto che non è stato possibile contattare
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 strategie nascondono sotto la parvenza di calcoli
                                                                                                                                                                                                                                   casalinga confronta dati eterogenei e mutevoli, come
                       Gino Stefani                       Università Popolare di MusicArTerapia (UPMAT) • Presidente: Gino Stefani, semiologo, musicologo.                                                                         ad esempio le provviste che ha in frigo, i gusti. gli         obiettivi il rapporto col potere che le sostiene. custodito
                                                          Comitato Scientifico: Alberto Abruzzese, sociologo; Giorgio Antonucci, medico;
                                                          Giancarlo Bianchini, presidente AS.SO.FA.; Rino Caputo, italianista; Eugenia Casini Ropa, storica della danza;                                                           appetiti e gli umori dei suoi ospiti, i prodotti più a buon   dal luogo proprio o dall’istituzione.
                        Progetto Grafico                  Marcello Cesa-Bianchi, psicologo; Pier Giorgio Curti, psicoterapeuta; Marco De Marinis, semiologo, storico del teatro;                                                   mercato e gli abbinamenti possibili con quel che ha già       (…) Come nel management, qualsiasi razionalizza-
                         e Realizzazione                  Duccio Demetrio, pedagogista; Annamaria Favorini, pedagogista; Maurizio Fontanella, dirigente AULSS;                                                                                                                                   zione «strategica» cerca innanzitutto di distinguere
                                                          Alf Gabrielsson, psicologo; Giuliano Giaimis, psicoterapeuta; Bruna Grasselli, pedagogista;
                                                                                                                                                                                                                                   in casa eccetera), ma la loro sintesi intellettuale ha
                   Alessandro Cherubini
                   miniteatro@gmail.com                   Stefania Guerra Lisi, ideatrice GdL; Rémy Hess, antropologo; Michel Imberty, psicologo;                                                                                  come forma non già un discorso, bensì la decisione            da un «ambiente» un luogo «proprio», ovvero la
                        tel. 333 7975923                  Roberto Maragliano, tecnologie istruzione; Salvatore Nocera, responsabile F.I.S.H.; Augusto Palmonari, psicologo;                                                        stessa, ovvero l’atto e il modo di «cogliere» l’occasione.    sfera del potere e del volere propri. Un gesto carte-
                                                          Adolfo Petiziol, psichiatra; Boris Porena, compositore; Pio Enrico Ricci Bitti, psicologo; Giancarlo Rinaldi, storico;
                                                          Achille Rossi, giornalista; Vezio Ruggieri, psicofisiologo; Even Ruud, psicomusicologo; Ciro Salzano, dirigente AIAS;                                                    Molte pratiche quotidiane (parlare, leggere, circolare,       siano, se si vuole: circoscrivere un luogo proprio in
                                 Stampa
       Grafiche Stella - Legnago (Verona)
                                                          Giuliano Scabia, scrittore e regista; Salvatore Sciarrino, compositore; Pier Angelo Sequeri, teologo;                                                                    fare la spesa o cucinare eccetera) sono di tipo tattico.      un mondo stregato dai poteri invisibili dell’altro.
                                                          Eero Tarasti, semiologo, musicologo; Camillo Valgimigli, psicogeriatra; Pasquale Verrienti, psicoterapeuta;
                  Finito di stampare in data 10.9.2011    Patrizia Violi, semiologa; Vittorio Volterra, psichiatra; Agostino Ziino, musicologo.

                                                                                                                                                                                                                                   MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                                   3
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità
    dei Linguaggi                                                                                                    settembre 2011 n° 12        settembre 2011 n° 12

                    Gesto della modernità scientifica, politica o militare.        Deve pertanto giocare sul terreno che le è imposto            ghe di un sistema, i modi di fare di un consumatore        su se stesso, in se stesso, secondo regole siste-
                    L’emergere di una cesura fra un luogo di cui ci si è           così come lo organizza la legge di una forza estra-           sono gli equivalenti pratici dei motti di spirito.”        miche valide universalmente.
                    appropriati e il suo altro comporta effetti non tra-           nea. Non ha modo di mantenersi autonoma, a                    Questa analisi profonda e dettagliata di De Certeau        In realtà, il modo più radicale di porsi e disporsi degli
                    scurabili, alcuni dei quali vanno subito rilevati.             distanza, in una posizione di ritirata, di previsione e       fa maggiore chiarezza sui due concetti strategie e         organismi viventi, vegetali, animali, umani in funzione
                    I. Un luogo «proprio» è una vittoria dello spazio sul          di raccoglimento in sé: è movimento «all’interno del          tattiche, conferisce dignità e consistenza alla nostra     del proprio ben-essere è l’accomodamento: un proce-
                    tempo. Consente di capitalizzare vantaggi acquisiti,           campo visivo del nemico», come diceva von Bülow,              condizione di ‘maggioranze minoritarie’, esemplifica       dimento essenzialmente tattico, che verte sul ‘come’,
                    preparare future espansioni e acquisire così un’indi-          e nello spazio da questi controllato.                         proposte di ‘astuzie’ antropologiche e civili. Dalla       sul ‘dove’, sul ‘quando’: una categoria di qualità, non
                    pendenza in rapporto alla variabilità delle circostan-         Non ha dunque la possibilità di darsi un progetto com-        parte delle tattiche, dunque.                              di quantità, dell’essere e non dell’avere.
                    ze. È una forma di controllo del tempo attraverso              plessivo né di totalizzare l’avversario in uno spazio         Un ampio sviluppo di questa prospettiva riguardo           Essenzialmente tattici sono i metodi del conoscere
                    l’istituzione di uno spazio autonomo.                          distinto, visibile e oggettivabile. Si sviluppa di mossa in   all’esperienza musicale si può trovare nel capitolo        della GdL: il pensiero metaforico (la metafora è una tat-
                    2. Consente inoltre un controllo dei luoghi attraver-          mossa. Approfitta delle «occasioni» dalle quali dipende,      “L’arte di arrangiarsi in musica” del mio libro Musica     tica per dire in parte ciò che non può essere detto
                    so lo sguardo. La suddivisione dello spazio permet-            senza alcuna base da cui accumulare vantaggi,                 con coscienza (ed.Paoline 1989).                           interamente); i giochi di parola, la deformazione di ter-
                    te una pratica panoptica a partire da un luogo in cui          espandere il proprio spazio e prevedere sortite. Non          Qui vorrei solo invitare i lettori a considerare come il   mini per inventarne di nuovi; le ‘false etimologie’ come
                    l’occhio trasforma le forze estranee in oggetti che si         riesce a tesaurizzare i suoi guadagni.                        modo di operare (il ‘metodo’) della GdL consti             tattiche per orientare, suggerire anziché definire. E poi il
                    possono osservare e misurare, e dunque nel pro-                Questo non-luogo le permette indubbiamente una                essenzialmente di tattiche.                                pensare per prototipi (gli Stili Prenatali, i 4 Elementi,
                    prio campo visivo controllare e «includere». Vedere            mobilità, soggetta però all’alea del tempo, per               Se tattica è il metodo di azione, di parola, di pen-       ecc.), e il pensiero abduttivo (che è un ‘provarci’ moti-
                    (lontano), significa anche prevedere, anticipare il            cogliere al volo le possibilità che offre un istante.         siero, di chi non possiede il territorio,                  vato), e finalmente l’immaginazione, che è l’intelligenza
                    tempo attraverso la lettura di uno spazio.                     Deve approfittare, grazie a una continua vigilanza,           il ‘territorio’ della GdL è la Comunicazione e             tattica degli artisti, dei bambini, e dei ‘matti’, e ha così
                    3. Definire il potere del sapere attraverso questa capa-       delle falle che le contingenze particolari aprono nel         l’Espressione umana con tutti i linguaggi, e il ‘terri-    largo spazio nella GdL.
                    cità di trasformare le incertezze della storia in spazi leg-   sistema di sorveglianza del potere sovrano, attra-            torio’ della MusicArTerapia nella GdL è la Persona         Nel paradigma della nostra disciplina sono fondamen-
                    gibili, sarebbe legittimo. Ma è più esatto riconoscere in      verso incursioni e azioni di sorpresa, che le consen-         in quanto capace di comunicazione ed espressio-            tali categorie, essenzialmente tattiche, come ‘arte di
                    queste «strategie» un tipo specifico di sapere, quello         tono di agire là dove uno meno se lo aspetta.                 ne, cioè la Persona nella sua totalità. Un territorio      vivere’ e ‘accomodamento’, il modo di porsi e disporsi
                    che fonda e determina il potere di crearsi uno spazio          È insomma astuzia, un’arte del più debole.                    quindi che, nella sua complessità, per definizione         in funzione del proprio ben-essere. L’importanza data a
                    proprio. Tanto le strategie militari quanto quelle scienti-                                                                  non può essere posseduto, vale a dire definito,            potenziali umani come la vicarietà e la sinestesia evi-
                    fiche si sono sempre basate sulla costituzione di luoghi       (…) La potenza è condizionata dalla sua visibilità.           misurato, articolato, organizzato per sistemi e            denzia la possibilità di scorgere ‘occasioni’ da sfruttare.
                    «propri» (città autonome, istituzioni «neutre» o «indipen-     L’astuzia, al contrario, è consentita al debole spesso        gestito per strategie.                                     Il principio del dar senso ai comportamenti insensati
                    denti», laboratori di ricerca «disinteressati» eccetera).      quale «estrema risorsa»: più le forze di cui la strategia     Come la vita, come le funzioni vitali più importanti e     - che è la massima sfida ai nostri potenziali tattici –
                    Detto altrimenti, un potere è la condizione prelimi-           dispone sono limitate, più l’impiego dell’astuzia diviene     fondamentali.                                              porta infine a vedere come tattiche di sopravvivenza,
                    nare di questo sapere, e non soltanto il suo effetto           ammissibile», ovvero più si tramuta in tattica.               La crescita biologica, quindi anzitutto la nutrizione e    nel senso positivo di resistenza vitale, comportamenti
                    o il suo attributo. Ne determina e controlla le                Clausewitz paragona inoltre l’astuzia a un «gioco di          la cultura alimentare: che le istituzioni tendenzial-      che per le strategie cliniche sono insensati e negativi
                    caratteristiche. Si riproduce attraverso di esso.              prestigio per mezzo di azioni, come il sofisma è un’illu-     mente totali, dalla scuola materna alle multinazionali,    come le stereotipie, i sensorismi, gli autolesionismi.
                    In rapporto alle strategie (le cui figure successive           sione di idee».In questo modo la tattica si introduce di      vogliono regolare in modo sistemico e perciò               Vorrei concludere con un invito – di ispirazione tattica -
                    variano questo schema troppo formale e il cui                  sorpresa in un ordine stabilito. L’arte di «mettere a         rischioso per gli organismi e gruppi umani.                alla cautela. Per i popoli dominati le tattiche sono le
                    nesso con una configurazione storica particolare               segno dei colpi» è un frutto dell’occasione. Attraverso       La crescita cognitiva, quindi la cultura: che nell’ot-     ‘tecniche della nonviolenza’, di cui uno studioso suda-
                    della razionalità andrebbe anch’esso precisato),               procedimenti che Freud precisa a proposito del motto          tica ‘qualitativa’ naturale è nutrizione e coltivazione    mericano ha detto: ‘todas sirvieron, ninguna sirve’,
                    definisco tattica l’azione calcolata che determina             di spirito, essa combina elementi audacemente acco-           dei potenziali umani di ogni persona secondo le            ossia nessuna è garantita a priori, perché appunto da
                    l’assenza di un luogo proprio. Nessuna delimitazio-            stati per insinuare furtivamente qualcosa di diverso nel      proprie inclinazioni, mentre in quella ‘depositaria’,      inventare, ogni volta diverse secondo i diversi contesti.
                    ne di esteriorità le conferisce un’autonomia.                  linguaggio di un luogo e per sorprendere il destinatario.     quantitativa, bancaria è un ‘bene-oggetto’, un
                    La tattica ha come luogo solo quello dell’altro.               Sfumature, lampi, crepe e intuizioni folgoranti nelle pie-    capitale da conservare, trasmettere e far crescere                                                         Gino Stefani

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DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                            Globalità
    dei Linguaggi                                                                                                 settembre 2011 n° 12         settembre 2011 n° 12                                                                                                      dei Linguaggi

                                                                                                                                               Pinocchio deve riconquistarsi tutto questo “vissuto             Memorie cosmiche filtrate dalla sua affettività umana
                    Stefania Guerra Lisi                                                                                                       sulla pelle”: per questo viene creato (casualmente?)            affidata all’ontofilogenetica Pelle Psichica, che
                                                                                                                                               solo dal padre (inconsapevolmente?). E nell’impossi-            garantisce all’essere Umano di sentirsi sempre

                    “Occhio di pino”                                                                                                           bilità naturale di sostituzione della madre, è portato a
                                                                                                                                               più riprese verso il mare-Mater, fino a esperire la
                                                                                                                                               reintegrazione primaria nell’acqua e nella balena
                                                                                                                                                                                                               armonicamente integrato nella Vita e predisposto al
                                                                                                                                                                                                               gioco, e soprattutto a quello dell’innamoramento
                                                                                                                                                                                                               che la perpetua. Si può riconoscere in Qfwfq lo
                    Che cosa accomuna tre personaggi così diversi come Collodi, San Francesco                                                  dopo essersi spogliato delle “pelli apparenti”: quella          Spirito dell’Homo Ludens.
                                                                                                                                               borghese di carta fiorita (vegetale) e quella di ciuchi-        Tutti e tre i nostri Eroi sarebbero oggi considerati
                    e Italo Calvino? La metamorfosi. Tutti e tre ci propongono un “destino di                                                  no (animale).                                                   casi patologici.
                    trasformazione” implicito nell’Essere umano, che può prendere                                                              Due mete evolutive seguite da quella finale, in cui si          Pinocchio è il bambino ipercinetico con disturbi
                    coscienza di sé, della propria essenza evolutiva.                                                                            sveglia incarnato proprio perché per amore della              dell’apprendimento, intolleranza alle regole sociali in
                                                                                                                                                    fata-mamma ha rinunciato a comprarsi un vestiti-           famiglia e a scuola, definito appunto disadattato,
                                                                                                                                                       no, che sarebbe stato un nuovo falso involucro.         non scolarizzabile. Già ai tempi di Collodi si perce-
                    Iniziazione, Crescita, Armonizzazione.
                                                                                   Italo Calvino con le                                                  Il Pinocchio passato alla storia per il suo Naso      piva evidentemente l’inadeguatezza di scuola e
                    Vorrei compendiare i legami fra Pinocchio, San                 Cosmicomiche rap-                                                       che cresceva in proporzione alle sue Bugie,         famiglia nel favorire adeguatamente lo “sviluppo”,
                    Francesco, Italo Calvino secondo la filosofia della            presenta l’ancestrale                                                    proprio perché Segno della grande Bugia            per mancanza di fede o coscienza, di ciò che ogni
                    GdL, centrata sulla Memoria del Corpo e sull’Estetica          bagaglio che ciascun                                                      della sua crescita, impossibile senza la          bambino ha geneticamente avviluppato in sé, oltre
                    Psicofisiologica connessa all’armonizzazione tra               uomo porta in sé, delle                                                   riconquista delle radici. La verità più profon-   le differenze.
                    Uomo e Cosmo, ancestralmente affidata al riattraver-           memorie di tutto ciò che                                                 da è che solo l’iniziazione del “contenimen-       Se Madonna Pica si rivolgesse all’A.S.L., Francesco
                    samento ontofilogenetico nello sviluppo dell’Essere            lo premette e lo organizza,                                              to” può realizzare l’affettività dell’essere       sarebbe definito psicotico, autolesionista, vittima di
                    già avviluppato nel DNA umano.                                 secondo le stesse leggi armo-                                           umano, e questa è l’eredità che Collodi ci          frequenti deliri, insomma schizofrenico; l’unica cosa
                    Pinocchio propone la presa di coscienza di Sé attra-           niche del cosmo con cui è in                                         lascia presentando come tutti i grandi mistici         che forse con umiltà non definirebbero sarebbero le
                    versando, anche quando lo sfondo pedagogico non                Risonanza. Per la GdL si dimostra                                   o artisti “chiaroveggenti” il rischio più grande        stigmate, appunto un linguaggio simbolico della
                    lo prevede o addirittura lo ostacola, le prove “avven-         l’Integrazione delle diversità costituti-                        per l’uomo: la clonazione deprivata del corpo a            pelle, rispettato come miracolo inspiegabile scienti-
                    ture” di iniziazione ripercorrendo a rotroso le fasi           va dell’Uomo, attraverso i racconti di                      corpo con la madre, dell’accarezzamento emotoni-                ficamente; ma per questo ancora di più ci fa capire
                    psocosensomotorie fino alla “reintegrazione primaria”          Qfwfq, inconscio collettivo geneticamente atti-             cofonico che sarebbe la perdita dell’umanità, cioè              l’estremo grido di autonomia dalla classificazione
                    nel grembo materno, per RI-nascere venendo alla                vo in ciascun uommo e in tutti gli esseri che vivono,       dell’umana sensibilità.                                         clinica, affidato non a caso alla “Pelle”.
                    luce della coscienza di Sé. In questo caso si può              prima ontogeneticamente dentro di sé, poi fuori di sé.      Ma “bugia” è una parola bellissima, poiché evoca                Di Qfwfq ne incontro tutti i giorni in “diagnosi e
                    psicofisicamente andare sempre più indietro per rein-          Alcune descrizioni di comportamenti “strani” di que-        anche un piccolo Lume che rischiara il buio, rendendo           cura”, anche se evidentemente incurabili, o come
                    nescare la marcia evolutiva in avanti. Quindi “Le              ste essenze primordiali protoumane immaginate da            visibille alla coscienza ciò che volevamo adombrare,            casi di autismo, concentrati in espressioni spesso di
                    avventure di Pinocchio” rappresentano la conquista             Italo Calvino, sono straordinariamente affini ai così       rimuovere. Percepirsi bugiardi è una grande crescita            piacere sulla ri-presentazione psicosensoriale di
                    dell’identità attraversando come protagonista le               detti comportamenti patologici, sensorismi, stereoti-       della propria Interiorità come Intuizione di Sé (Naso),         vissuti ancestrali, in case di “riposo” (forse perché
                    prove di iniziazione e il Viaggio dell’Eroe.                   pie e ci aiutano così a dar Senso ai definiti “compor-      delle buone ragioni all’origine dei nostri inconsci             predispongono a quello eterno) come Alzheimer o
                    San Francesco rappresenta invece il distacco dal               tamenti insensati”. Questo, che è uno dei primi             nascondimenti, più che agli altri a noi stessi.                 Parkinson, e in particolare nei risvegli dal coma, in
                    contenimento, anche affettivo, per le proprie aspira-          obiettivi della comunicazione ed espressione possi-         Le avventure di Pinocchio sono il riscatto della Verità         cui qualche Qfwfq per un po’ rientra nel mondo dei
                    zioni, come affermazione adolescenziale di autono-             bile nella “globalità dei linguaggi”, ci restituisce        più profonda che dovrebbe confortare anche                      vivi parlando “lingue morte”.
                    mia dell’identità, che esprime i propri soggettivi biso-       anche in questo caso quella continuità fra l’Artista il     Spielberg, in “I.A.: Lo Spirito non muore”, supera              Ma ritengo che l’urgenza
                    gni di realizzazione. Rinuncia all’avere per l’evoluzio-       Bambino e l’Handicappato, che attingono sponta-             qualunque mortificazione che l’animale più ipocrita,            psicopedagogica della
                    ne dell’essere.                                                neamente al bagaglio archetipico universale.                che può mentire a se stesso fino a negare la propria            rivisitazione di questi tre
                                                                                                              Tra i vari racconti [sono        natura, possa mettere in atto.                                  esempi di “Arte di Vivere”
                                                      Dato alle stampe nel febbraio 2003 (Ed. Borla,          stati scelti] alcuni stralci     La disumanizzazione di uno “speculativo sistema                 nel cambiar pelle in fun-
                                                      Roma), “Occhio di pino” affonda le sue radici in        particolarmente efficaci,        bugiardo” non può che illuminare lo Spirito, attivo in          zione di una “pelle psichi-
                                                      una serie di laboratori condotti da Stefania            per abituare pedagogico-         ciascun uomo ma più potente nel singolo, perché                 ca” indistruttibile consista
                                                      Guerra Lisi a partire dalla fine degli anni settan-     terapeuticamente a intuire       universale.                                                     nella necessità di educa-
                                                      ta, ma ciò che lo rende oggi indispensabile             il senso dei comportamenti       Francesco, il bel nato che ha avuto il grembo e le              re, edurre, una fede in
                                                      nella bibliografia della Disciplina è la ricchezza      insensati, riposto nella         cure materne, e per questo è così ben predisposto               questi potenziali umani di
                                                      della ricerca psicoantroposemiologica che, con          “sapienza del corpo”, che        alla positività, all’assaporamento sensuale della real-         comunicazione             ed
                                                      “Gli Stili Prenatali” (1999) e “I Quattro Elementi”     sa attingere alle remini-        tà, continua la storia di Pinocchio preadolescente,             espressione, contro l’ine-
                                                      (2001), contraddistingue in modo definitivo la
                                                                                                              scenze sensoriali rifugian-      come adolescente che subisce l’iniziazione-investitu-           luttabilità della perdita di
                                                      GdL da ogni altro approccio pedagogico-
                                                                                                              dosi nelle nicchie conteniti-    ra di una falsa identità di guerriero, di nuovo pretesa         contatto predisposta da
                                                      terapeutico alle pratiche educative e riabilitati-
                                                      ve, per la singolare costruzione di una teoria          ve di altri tempi, spazi, spe-   (sempre da un padre). Per questa ragione anche lui              un sistema disumanizzante.
                                                      della significazione basata sulla ricerca di attri-     cie, e specializzazioni sen-     deve compiere un “distacco” dal grembo familiare e
                                                      buzioni simboliche indotte dall’evoluzione onto-        sopercettive psicomotorie        una “muta” con restituzione degli abiti sovrastruttura,
                                                      filogenetica ad ogni comportamento così come            sconosciute alla coscienza       per riappropriarsi della Vera Identità, a “pelle nuda”
                                                      ad ogni opera della creatività umana.                   razionale, ma stratificate       che rivestirà del colore della Madre Terra, ricostituen-        Da: Stefania Guerra Lisi,
                                                      A otto anni di distanza dalla sua pubblicazione,        provvidenzialmente         nel   dosi un contenimento naturale.                                  Occhio di pino -
                                                                                                                                                                                                               Pinocchio, San Francesco,
                                                      proponiamo qui l’introduzione al primo capitolo,        nostro inconscio, costituito     Nelle Cosmicomiche Qfwfq impersona la storia del                Italo Calvino
                                                      che l’Autrice ha significativamente intitolato          proprio da questi incancel-      Cosmo raccontata attraverso il “sentire”, su una Pelle          Ed. Borla, Roma, 2003
                                                      “Iniziazione, Crescita, Armonizzazione”.                labili segni.                    così elastica, che contiene tanti personaggi-Identità.          [pp. 11-14]

6                                                                                          MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi          MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                                7
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                   Globalità
        dei Linguaggi                                                                                                         settembre 2011 n° 12          settembre 2011 n° 12                                                                                    dei Linguaggi

                            Rita Cappello *

                                                                                                                                                                                                                                                                    SCHEDE
                                                                                                                                                             In questa rubrica pubblichiamo Schede di approfondimento su argomenti specifici,
                                                                                                                                                             curiosità e riflessioni utili ai ricercatori ed agli operatori di MusicArTerapia nella GdL.

                            “Mettersi in gioco”                                                                                                              Su questo numero, come per il n°11, le riflessioni della Caposcuola sono ispirate alla Visita d’Arte
                                                                                                                                                             (importante evento del percorso formativo nella GdL), che nel 2012 avrà come destinazione
                                                                                                                                                             Otranto, Lecce e le Grotte di Castellana.
                            Il valore del “corpo a corpo” nell’intervento MusicArTerapeutico
                                                                                                                                                             Stefania Guerra Lisi
                                  Una caratteristica importante riscontrabile in
                                  tutte le parole chiave della GdL è quella che esse
                                                                                          Il secondo elemento su cui vale la pena di elaborare
                                                                                          alcune osservazioni è quello della libertà di scegliere le
                                                                                                                                                             Alle radici dei
                                  non finiscono mai di riempirsi di significato e,
                                  man mano che la prassi fornisce ulteriori ele-
                                                                                          regole che, nella GdL può tradursi nella libertà di non
                                                                                          usare tecniche precostituite ma la propria e l’altrui crea-
                                                                                                                                                             “Simboli
                                  menti di conoscenza e di esperienza, si colorano
                                  di nuovi significati, si arricchiscono di nuove idee
                                                                                          tività come strumento primario di lavoro, convenendo
                                                                                          con Vygotsky che “creatività è qualunque attività umana
                                                                                                                                                             dell’ALBERO
                                  per diventare nuove fonti d’informazione.
                                  Una delle parole chiave che è particolarmente inte-
                                                                                          che produca qualcosa di nuovo”. Si accettano così le
                                                                                          diversità degli individui che, incontrandosi, si arricchisco-
                                                                                                                                                             della Vita”
                                  ressante analizzare è quella del “mettersi in gioco”
                                  perché ci fornisce le modalità di base per entrare in
                                                                                          no e favoriscono esiti diversi.
                                                                                          Giacomo, da poco uscito da un coma vigile deve abi-
                                                                                                                                                             Dal Buio Ctonio
             Foto © Silva Masini  una relazione d’aiuto autentica ed efficace.            tuarsi ad usare l’arto ausiliario perché il destro è stato         alla Luce Barocca
                            Prima di accingerci ad un’analisi approfondita della          gravemente limitato da un ictus: ha davanti a sé un car-
                            parola-chiave, vorrei richiamare alcune riflessioni sulla     toncino colorato e un pennarello, l’idea è quella di lascia-        Otranto. Albero Cosmico Vivente, simbolo
                            parola “gioco” e sul suo significato: Johan Huizinga          re una traccia e poi divertirsi a capire cosa si è scaraboc-        di Evoluzione nella autorigenerazione della
                            definisce il gioco “un’attività liberamente assunta che       chiato. Guarda il pennarello, il foglio di cartoncino e poi il      vita che prevede ciclicamente la Morte e
                            si svolge secondo regole proprie in tempi e spazi             carrello carico di materiali ed esclama: “e se invece               la Resurrezione e mette in comunicazione
                            gestiti dai giocatori”.                                       costruiamo una casa con tanti mattoncini? La mano la                i tre livelli del cosmo: quello sotterraneo,
                            Nel gioco quindi c’è l’agire, c’è l’aderenza a regole         muovo uguale, sai?”. Passiamo due ore a costruire con               per le radici che scavano nelle profondità
                            che danno poi un significato all’agire stesso, c’è la         la cera pongo un’infinità di mattoncini rossi che Giacomo           in cui affondano, la superficie nel tronco e
                            libertà di scegliere la modalità in cui il gioco stesso       monta poi nella casa dei suoi sogni e conclude: “A te               primi rami, e il cielo per i rami superiori in
                            deve svolgersi. (es. Io ero l’albero e tu il cavallo).        non piacerebbe una casa così?”.                                     rapporto con la LUCE. Il Mondo Ctonio,
                            Prendiamo in considerazione il primo elemento: l’agi-         Il MusicArTerapeuta che non sviluppa e non favorisce nel            tramite la crescita trascendente
                            re. Dice Stefania Guerra Lisi: “Mettersi in gioco in un       gioco terapeutico esperienze creative rinuncerà a met-              dell’Albero, comunica con quello Uranio
                            corpo a corpo è necessario per stabilire una comuni-          tersi in una posizione dialettica con la persona di cui si          nelle metamorfosi dei 4 Elementi. Albero
                            cazione paritaria in qualunque condizione, primo              prende cura.                                                        centro della VITA come Asse del Mondo e
                            passo nel prendersi cura di una persona. Non c’è              Il terzo elemento è quello della gestione dei tempi e degli         dell’Integrazione multietnica ed
                            quindi chi dà consegne e chi esegue, ma un gioco              spazi a cura delle persone in gioco: ma tutto questo                Ecumenica in Otranto, luogo di
                            autentico e spontaneo in cui azione e reazione si             implica da parte del MusicArTerapeuta un “sapere” ed                comunicazione fra Oriente e Occidente.
                            alternano in una domanda–risposta che si traduce              un “saper fare” che si costruisce in un processo di con-
                            nel piacere di “fare insieme” per raggiungere un risul-       tinuità che non si misura né si limita mai.                         Lecce. Dai colori caldi delle tessere
                            tato comune. In altre parole chi gioca seriamente non         Tende infatti a sviluppare la maturità affettivo-emotiva            musive a quelli della pietra solare delle
                            sperpera le sue energie, ma valorizza i suoi potenzia-        dell’operatore, elemento questo, indispensabile per                 facciate barocche. Un barocco
                            li, mettendosi in una posizione di parità con l’altro,        l’esercizio di una professione che mette continuamente              particolare, con ‘comparse’ di angioletti e
                            situazione questa indispensabile per una corretta             in gioco il suo comportamento e l’evoluzione della sua              mostri, sfingi e chimere, avvolti in intrecci
                            gestione del gioco stesso (es. “Facciamo finta                personalità.                                                        di convolvoli vegetali, fiori, frutti esplosi
                            che…”).                                                       Mi piace citare, a questo proposito, quanto afferma                 nella maturazione e festoni: vivremo
                            Benedetta, una bimba di sei anni che non ingeriva più         Rogers a proposito del processo di aiuto, quando sotto-             festa, una gran festa! Il simbolismo
                            cibi solidi da due mesi e non ingoiava la propria sali-       linea che la capacità di creare delle relazioni che facilitino      rivelato in un linguaggio popolare, in cui
                            va, giocava a trasformare una montagna di schiuma             la crescita dell’altro è a misura dello sviluppo che l’ope-         si intrecciano il sacro e il profano, nella
                            da barba in un bellissimo mare azzurro. Le sue mani-          ratore ha ottenuto su se stesso.                                    porosa arenaria già scolpita dal mare.
                            ne erano impegnate nella stupefacente mescolanza              Mettersi in gioco vuol dire, allora, donarsi come persona
                            dei colori e quindi non potevano asciugare la saliva          libera di accettare quello che l’altro ci presenta, libera da       Castellana. Dalla preziosa luce radente al
                            con i fazzoletti di carta, come era solita fare. Ecco         ogni condizionamento o paura di essere giudicato, libero            Mondo Ctonio delle Grotte, in una visita
                            che lei allora, inventa una regola del gioco: sputare la      di vedere l’altro come “una persona in divenire” e non in           pedagogica guidata nella GdL, con
                            saliva nel mare per farlo “ancora più grande “, poi mi        “regredire”.                                                        l’improvvisazione di un ‘concerto viscerale
                            guarda e mi chiede : “E tu non fai il mare ancora più         Se l’obiettivo a cui si vuole tendere è chiaro e consape-           nel grembo della grande MATER-ia.
                            grande?” Con molta difficoltà aderisco alla sua richie-       vole, l’operatore non si stancherà di ricercare, sperimen-
                            sta ma mi sento “in gioco”, completamente in gioco            tare, offrire mille possibilità per riconoscere tutte le poten-     14-15, 21-22, 28-29 gennaio 2012
                                                                                                                                                              Info centrogdl.lecce@gmail.com
   * Docente UPMAT quando guardo il sorriso fantastico della bambina                      zialità presenti in ciascuna persona semplicemente
                 Lecce che si sente con me in una situazione di vero inter-               dimenticate, sottovalutate o trascurate dalla logica vuota          rita.cappello@libero.it
rita.cappello@libero.it scambio empatico.                                                 del “tanto è inutile”.

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DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                                                   Globalità
      dei Linguaggi                                                                                                      settembre 2011 n° 12          settembre 2011 n° 12                                                                                                                       dei Linguaggi

 ZOOM                 Prima che sia
                      troppo tardi…
                                                                                    Gli avvenimenti, anche vicini, che hanno particolarmente
                                                                                    interessato l’Italia, come luogo di passaggio e di approdo
                                                                                    per molti cittadini provenienti da altri Paesi, ci impogono
                                                                                                                                                       INTERDISCIPLINARITÀ
                                                                                                                                                       L’offerta di diversi approcci ad un argomento, attraverso il
                                                                                                                                                       confronto delle modalità proprie di ogni disciplina e di ogni
                                                                                                                                                                                                                          INTERCULTURA
                                                                                                                                                                                                                          La cultura interattiva di una società multietnica, dove per
                                                                                                                                                                                                                          “interattivo” si intende ciò che comporta una relazione
                      Prima di tutto vennero a prendere gli zingari                 di riflettere sui concetti di accoglienza e integrazione.          specifica forma di comunicazione (verbale, iconica, musi-          reciproca tra i diversi elementi, con potere propositivo
                      e fui contento, perché rubacchiavano.                         Vogliamo, dunque, proporre questo piccolo dizionario               cale/sonora, gestuale, ecc.).                                      paritario.
                      Poi vennero a prendere gli ebrei                              interculturale curato dal coordinatore* dello sportello            Il lavoro interdisciplinare diviene indispensabile strumento
                      e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.                 interculturale scolastico “TanteTinte” di Legnago (Verona),        di apprendimento ed integrazione nella scuola dove,                L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE - Per “intercultura”
                      Poi vennero a prendere gli omosessuali,                       che è anche nostro operatore e docente UPMAT.                      come in ogni realtà multietnica, alle diversificazioni indivi-     si intende la positiva relazione tra le diverse culture
                      e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.                                                                                     duali (con o senza handicap psico-senso-motori) si                 espresse dal genere umano, che presupponga l’ascolto
                      Poi vennero a prendere i comunisti,                                                                                              aggiungono le diversificazioni culturali dovute alla prove-        ed accolga le diversità come risorsa, che non privilegi
                      ed io non dissi niente,                                       PICCOLO DIZIONARIO INTERCULTURALE                                  nienza ed al retroterra culturale caratteristico di interi         pregiudizialmente come “migliore” una visione del mondo
                      perché non ero comunista.                                     a cura di Alessandro Cherubini *                                   gruppi familiari ed etnici. La diversificazione coinvolge, in      rispetto ad altre e non avvalli il dominio di un popolo su
                      Un giorno vennero a prendere me,                                                                                                 questo caso, lo stesso uso del linguaggio verbale (orale e         altri, il sorgere di complessi di inferiorità culturale più o
                      e non c’era rimasto nessuno a protestare.                                                                                        scritto), l’interpretazione dei gesti “convenzionali”, le con-     meno legati alle diversità religiose o di condizioni econo-
                                                                                    ACCOGLIENZA
                                                                                                                                                       suetudini “comportamentali”.                                       miche e sociali, che non accetti il pregiudizio razziale.
                                                                                    L’apertura che consente di includere nuovi elementi in un
                                                                 (Bertolt Brecht)                                                                      Si rende dunque necessario integrare queste diversità, da          L’educazione interculturale non pregiudica l’atteggiamen-
                                                                                    corpo sociale, instaurando dinamiche che possono com-
                                                                                                                                                       un lato, cogliendone le risorse (incoraggiando e valoriz-          to critico nei confronti della realtà, anzi, consente di cono-
                                                                                    portare modifiche anche strutturali.
                      Oggi la storia si ripete:                                                                                                        zando la naturale curiosità per l’altro, strumento di cresci-      scerla nei suoi più diversi aspetti e di acquisire maggiori
                      Prima di tutto vennero Veltroni, Sarkozy e Maroni             Dal punto di vista “tono-fonosimbolico”:                           ta relazionale) e, dall’altro, facendo leva sugli “stili univer-   strumenti critici. Infatti, nella società multiculturale, l’atteg-
                      a cacciare donne, bambini e uomini Rom                        A = Apertura (la pronuncia della vocale richiede l’apertura        sali” della comunicazione umana (espressione delle emo-            giamento “interculturale” è quello che maggiormente con-
                      e non abbiamo detto niente                                    della bocca, risuona nel petto e suggerisce una postura del        zioni, universali vocali, emo-tono-fonosimbolismo, ecc.) in        sente l’accesso alla “cultura” nel suo insieme, in quanto
                      perché non eravamo Rom                                        corpo “a braccia aperte”)                                          modo transdisciplinare [vedi > Transdisciplinarità].               ogni fenomeno culturale deriva dall’incontro, dalla relazio-
                      Poi vennero Bossi, Fini e Maroni                              C = implica “incorporazione” (la pronuncia della consonan-                                                                            ne, dalla conoscenza e dalla comunicazione.
                      a cacciare marocchini, afghani, etiopi,                       te coinvolge il palato molle, la parte più interna della bocca);   TRANSDISCIPLINARITÀ                                                In quest’ottica dovrà essere cura degli insegnanti attuare
                      nigeriani e senegalesi                                        graficamente è un anello aperto, che suggerisce l’inclusio-        Chi si trova ad operare in contesti multiculturali deve            un programma che contribuisca alla crescita interculturale
                      e non abbiamo detto niente                                    ne, la rottura del confine tra interno ed esterno; la postura      ricorrere a forme di comunicazione che possano supe-               degli alunni, anche adattando la terminologia nel rispetto
                      perché non eravamo marocchini,                                del corpo “ad anello” fa protendere le braccia in avanti.          rare l’uso “funzionale” del linguaggio in senso stretto: le        di una visione del mondo non eurocentrica e non “idiocen-
                      afghani, etiopi, nigeriani e senegalesi.                      L’enfasi del raddoppio “CC” ne accentua il valore fono-            Arti, i linguaggi non verbali, i tratti prosodici e la qualità     trica” (può servire ad esempio riflettere sulla definizione
                      Poi non vennero a cacciare i potenti della                    simbolico.                                                         emo-tonico-fonica della stessa comunicazione verbale e             dello stesso periodo o evento storico in Italia e in
                      P2 e della P3, i mafiosi, gli speculatori e i corrotti        O = graficamente è un anello ed anche la posizione della           vocale sono veicolo per il recupero di una comunicazio-            Germania: ciò che i nostri libri di storia definiscono
                      e non abbiamo detto niente                                    bocca che pronuncia la vocale è ad anello; risuona nel             ne più globale e perciò più universale e transculturale.           “Invasioni barbariche”, nei Paesi del Nord Europa viene
                      perché dormivamo davanti alla TV.                             plesso solare (sede delle emozioni e punto di massimo              Una comunicazione che risale alle fonti della nostra               definito “Epoca delle grandi migrazioni”…).
                      Poi vennero la Gelmini e Tremonti,                            calore del corpo); le braccia già protese in avanti, si chiu-      stessa esistenza come genere umano: il corpo, la
                      a cacciare insegnanti e studenti                              dono in un abbraccio.                                              memoria del corpo, la vita prenatale, la nostra memoria            TRANSCULTURALITÀ
                      e non abbiamo detto niente perché                             GL = il suono “gl”, non “g-l”, presuppone un’unione, una           onto/filogenetica.                                                 La transculturalità sta all’interculturalità quanto la transdi-
                      non eravamo insegnanti o studenti.                            mescolanza, la creazione di una nuova identità sonora,             Non si tratta, infatti, unicamente di risolvere problemi di        sciplinarità sta all’interdisciplinarità e l’integrazione all’inte-
                      Poi vennero Marchionne e la Confindustria,                    diversa da “G” e diversa da “L”, “impastandosi” tra la lin-        comprensione linguistica. L’impegno pedagogico transdi-            razione.
                      a cacciare gli operai,                                        gua e il palato, come nello spagnolo “llegar” (giungere,           sciplinare si concretizza in particolare nel ricorso a codici      È l’obiettivo di un percorso interculturale, dove l’interazio-
                      a violare i loro elementari diritti,                          raggiungere)…                                                      e forme di comunicazione integrative e vicarianti rispetto ai      ne tra le diverse componenti di un corpo sociale ha porta-
                      e non abbiamo detto niente                                                                                                       linguaggi verbali, che fanno leva su elementi comuni ad            to all’integrazione dello stesso corpo, nel quale ogni
                      perché non eravamo operai.                                    TOLLERANZA                                                         ogni persona e ad ogni cultura, che fondano la propria             componente esiste non soltanto in relazione, ma in funzio-
                      Poi vennero gli speculatori finanziari,                       L’elasticità che consente di “sopportare” un peso o uno            ragione d’essere nelle stesse esigenze relazionali che             ne delle altre e nel quale gli elementi unificanti (nelle forme
                      a rubare a man bassa,                                         sforzo a cui viene sottoposto un corpo (nel nostro caso un         accompagnano l’essere umano nella sua crescita.                    comuni del linguaggio, nelle emozioni, negli stili espressivi,
                      ad affamare immense moltitudini,                              gruppo sociale) senza che ciò ne comporti modifiche strut-         Non è facile comprendere il senso di questa proposta se            ecc.) prevalgono sulle diversificazioni.
                      e non abbiamo detto niente                                    turali e senza necessariamente consentire l’inclusione di          non si considera la comunicazione interpersonale e                 “Interculturalità significa avere tradizioni diverse che si
                      perché avevamo da mangiare.                                   nuovi elementi.                                                    interculturale come manifestazione del piacere della               guardano, si ascoltano, si scambiano qualcosa, a partire
                      Un giorno non lontano verranno a cacciare                                                                                        relazione/comunicazione e se, al contrario, si riesce ad           dalle reciproche differenze, a partire dunque da alcune
                      e affamare anche noi                                          INTERAZIONE                                                        apprezzare soltanto il valore funzionale dei codici di             distanze di carattere religioso, spirituale, filosofico, artisti-
                      e non sarà rimasto nessuno a protestare.                      La prima fase della reciprocità tra diversi elementi di un         scrittura e del parlato, dimenticando il respiro, l’empatia,       co. La transculturalità cerca ciò che può avvicinarci, a
                                                                                    gruppo (corpo sociale), dove ognuno di questi concorre             il calore del contatto umano... in sostanza: le condizioni         prescindere da queste differenze, e la via dell’arte, della
                                                                 (da Nanni Salio)   alla trasformazione del gruppo stesso, ne determina le             che consentono il piacere dell’ascolto (ascolto dell’altro/        poesia, è senz’altro il percorso elettivo privilegiato.”
                                                                                    dinamiche interne.                                                 ascolto di sé).                                                    [Duccio Demetrio]
                                                                                    Presuppone il confronto e consente di evidenziare i nodi           E, se ascoltare ed essere ascoltati è una delle più urgenti
    I

                                                                                    critici di ogni convivenza.                                        necessità in una società in rapida trasformazione dei lin-                                                            TU
  AT

                                                                                                                                                       guaggi e delle loro forme, il percorso che si propone attra-
                                                                                                                                                                                                                                                                                      IO
                                                                                    INTEGRAZIONE                                                       verso i laboratori interdisciplinari e transdisciplinari è                                                             OCCH
                                                                                    Valorizzazione delle diversità in un unico corpo sociale.          quello di imparare l’attenzione verso l’altro, per comunica-
                                                                                    La valorizzazione delle diversità presuppone la possibilità di     re pienamente, per favorire, in ogni contesto della società,                                                        UNO               a)
                                                                                                                                                                                                                                                                                   ne unitari
                                                                                    lettura degli elementi unificanti, in quanto caratterizzanti,      il passaggio dalla cultura dell’esclusione o della tolleranza                                                      (attenzio
   R

                                                                                    del corpo sociale stesso: il processo di integrazione, dun-        a quella dell’accoglienza, dall’accoglienza all’interazione,                     HIO
                                                                                                                                                                                                                               ORECC
                                                                                    que, non consiste semplicemente nell’inclusione di uno o           dall’interazione all’integrazione.
                                                                                                                                                                                                                                                                            CUORE
                                                                                    più elementi diversi in un corpo di per sé omogeneo, ma nel        L’esempio più completo di transdisciplinarità, nell’attuale
PI

                                                                                    rendere integro, completo, un corpo attraverso il concorso         panorama delle discipline psico-pedagogiche, è offerto             Nell’immagine:
                                                                                    irrinunciabile di ogni sua componente.                             dalla Globalità dei Linguaggi®.                                    Ideogramma cinese (composto) per indicare il verbo ASCOLTARE

 10                                                                                            MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi              MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                                                 11
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                        Globalità
     dei Linguaggi                                                                                                settembre 2011 n° 12        settembre 2011 n° 12                                                                                                    dei Linguaggi

                                                                                                                                              Il progetto “MusicArTerapia nella Globalità dei             tito e da far sentire attraverso l’ascolto di sé e
                     RICERCHE ED ESPERIENZE                                                                                                   Linguaggi” è stato realizzato nella scuola secon-           degli altri, che esprime le sue emozioni senza
                                                                                                                                              daria di primo grado l’Istituto “A. Lorenzetti” nel         paura di sbagliare, perché viene valorizzata la
                     In questa rubrica riportiamo esperienze e interventi di Operatori in MusicArTerapia                                      Comune di Sovicille, in provincia di Siena, ed ha           traccia di ogni ragazzo o ragazza, che prende
                     (OMAT GdL), raggruppati per ambiti di competenza:                                                                        visto coinvolte 6 classi con ragazzi e ragazze dagli        fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità e
                     ambito pediatrico e psico-pedagogico: “Dal grembo materno al grembo sociale”;                                            11 ai 14 anni. Nell’ottobre 2010 è stato presentato         si apre all’espressione di sé.
                                                                                                                                              al 15° Convegno di Riccione “Dal Grembo mater-              L’osservazione più importante per me è stata rile-
                     ambito artistico-espressivo: “Comunicazione ed espressione”;
                                                                                                                                              no al Grembo sociale, Comunicazione ed                      vare il grande caos emotivo, tipico di questa età,
                     ambito terapeutico: “Dal curare all’aver cura”.                                                                          Espressione ad ogni Età”.                                   spesso accompagnato da disagio, timidezze,
                     Per eventuali approfondimenti si rimanda al sito www.centrogdl.org                                                       Il Grembo Sociale, finalità della GdL, è stato pro-         paure, imbarazzi che chiedono di essere ascoltati,
                                                                                                                                              mosso da un incontro di in-formazione rivolto alle          elaborati e possibilmente sciolti. L’aggressività, le
                                                                                                                                              insegnanti, che hanno potuto conoscere i riferi-            chiusure, le provocazioni sono gridi di aiuto, tenta-
                     DAL GREMBO MATERNO AL GREMBO SOCIALE                                                                                     menti teorici della disciplina e mettersi in gioco in       tivi di trovare una via d’uscita al caos delle emozio-
                                                                                                                                              un percorso esperienziale. Il coinvolgimento delle          ni, che i ragazzi non sanno come gestire e gli
                                                                                                                                              insegnanti si è dimostrato fondamentale, perché             insegnanti spesso non sanno orientare.
                                                                                 Lavorare per l’integrazione in un gruppo classe              hanno saputo creare quella di rete di sostegno              Il lavoro in questa fascia di età è stato per me par-
                                                                                 significa prendersi in carico ogni ragazzo o ragazza         all’esperienza dei ragazzi.                                 ticolarmente impegnativo, ma ho ricevuto anche
                                                                                 che vi appartiene e creare le condizioni necessarie          I laboratori rivolti al gruppo classe e tesi all’integra-   grande soddisfazione nelle risposte dei ragazzi.
                                                                                 all’espressione e alla comunicazione affinché si svi-        zione dei ragazzi portatori di handicap, hanno              Alcuni di essi che inizialmente stavano in disparte
                                                                                 luppi benessere e ciascuno trovi il proprio spazio           sostenuto anche i ragazzi in difficoltà, presenti in        si sono lasciati progressivamente coinvolgere, tro-
                                                                                 per la realizzazione di sé. L’integrazione non è solo        numero considerevole per ciascuna classe: extraco-          vando soddisfazione nell’incontro con i compagni
                                                                                 creare momenti di socializzazione e di scambio fra i         munitari, ragazzi con disagi relazionali e comporta-        e nell’espressione della creatività individuale, che
                                                                                 ragazzi: integrazione è prima di tutto fare integra la       mentali, offrendo loro occasioni per superare disagi,       trova risonanza nel gruppo.
                                                                                 Persona che, insieme agli altri, crea un processo di         paure ed incertezze, con l’obiettivo di valorizzare         Il bisogno compulsivo di essere al centro dell’at-
                                                                                 integrazione del gruppo.                                     l’espressione di sé al di là di tutte le differenze.        tenzione è stato modulato dallo sperimentare l’al-
                                                                                 C’è bisogno di un nuovo modo di fare scuola, attra-          Per i ragazzi con handicap ha significato entrare in        ternanza di essere sia contenuto al centro del
                                                                                 verso insegnanti formati e disposti a mettersi in            una dimensione paritetica, in un gruppo-grembo              gruppo-grembo, che diventare contenitore affetti-
                                                                                 discussione come persone, che sappiano spendere              che accoglie e contiene, dove per ciascuno è stato          vo per gli altri, in sintonia, sinfonia, sincronia con il
                                                                                 il loro sapere nelle relazioni con i giovani e le loro       possibile sviluppare un proprio percorso, per espri-        gruppo stesso, che naturalmente attiva gli ipotoni-
                                                                                 famiglie. è necessario che la scuola degli insegna-          mere la propria creatività, non solo nelle arti, ma         ci e armonizza gli ipercinetici.
                     Morena Amina Mugnai *                                       menti si apra ad una scuola che promuove l’indivi-           anche come espressione dell’arte di vivere, di cui,         Modalità relazionali particolarmente aggressive
                     Scuola: Grembo sociale                                      duo attraverso una pedagogia maieutica, che educe
                                                                                 le risorse individuali e dà spazio alle emozioni di una
                                                                                                                                              come ci insegna Stefania Guerra Lisi, i bambini, gli
                                                                                                                                              handicappati e gli artisti, sono per noi dei maestri,
                                                                                                                                                                                                          hanno trovato possibilità di essere espresse in uno
                                                                                                                                                                                                          spazio protetto in modo da essere canalizzate e
                     Un progetto scolatico a Sovicille (Siena)                   Persona fatta di corpo e di mente. Si costruisce così        poiché con le loro strategie di sopravvivenza ci con-       trasformate creativamente. Durante un laboratorio
                                                                                 un percorso di crescita che permette al ragazzo o            ducono a cercare nuove mappe del territorio della           due ragazzi con handicap vivevano esperienze
                     La scuola è il luogo principe di un grembo sociale          alla ragazza di sentirsi libero di esprimere i propri        comunicazione, ma soprattutto: ”ci riconnettono alla        molto diverse: l’uno integrato e ben accolto, l’altro
                     che accoglie e dà le risorse ne-cessarie alla socia-        pensieri, le proprie emozioni ed impara ad ascoltare         nostra parte intimamente più umana”.                        emarginato e che nessuno voleva toccare. È stato
                     lizzazione e all’integrazione al di là di tutte le diffe-   se stesso e gli altri. è una pedagogia estetica, una         I ragazzi hanno potuto sperimentare le proposte-            necessario ricostruire la possibilità di un contatto
                     renze psicofisiche ai fini di un accomodamento              pedagogia dei sentimenti che ci aiuta a creare una           gioco di musicarterapia articolate in tre momenti:          amorevole con questo ragazzo, mostrandomi in
                     possibile; essa porta in sé un potenziale eccezio-          cultura della pace, della tolleranza, della differenza,      • rilassamento, quiete e silenzio, fondamentale per         una relazione di corpo a corpo, portando attenzio-
                     nale che potrebbe essere utilizzato per il benesse-         per mezzo di una scuola luogo di democrazia parte-           ricondurre l’attenzione all’ascolto di sé e connettersi     ne e cura, affinché anche per i compagni diventas-
                     re di tutti, per lo sviluppo delle potenzialità som-        cipata, dove tutti hanno spazio per la realizzazione         con il corpo e con le emozioni e predisporsi                se possibile il contatto.
                     merse e la prevenzione                                                                    della loro individualità.      all’ascolto degli altri.                                    In un altro gruppo il ragazzo con il sostegno amava
                     del disagio giovanile,                                                                    Come dichiara Stefania         • giochi psicosensomotori di rivisitazione del conte-       catalizzare l’attenzione su di sé, usando modalità
                     riverbero del disagio                                                                     Guerra Lisi: “Dal grembo       nimento e della nascita, giochi del Ri-uscire dal buio      stereotipate e diventando così oggetto di gioco per
                     della nostra società,                                                                     materno al grembo              alla luce, da seme/punto/ritmo a pianta/linea/melo-         i compagni. Con la proposta di MusicArTerapia
                     dove sta venendo meno                                                                     sociale è compito di tutti     dia, l’esplorazione dei 4 elementi, giochi dell’emoto-      nella GdL ho cercato di condurlo verso capacità
                     il contatto con noi stes-                                                                 realizzare il contenimen-      nofonosimbolismo, di sintonia, sincronia, sinfonia,
                     si, con la capacità di                                                                    to necessario che sostie-      dal caos al cosmo, giochi dell’ad-gràdere.
                     ascoltarci e di ascoltare                                                                 ne lo sviluppo della per-      • la messa in gioco corporea è sempre stata
                     gli altri intorno a noi,                                                                  sonalità in modo che           accompagnata dall’elaborazione grafica, pittorica,
                     sempre più chiusi nei                                                                     tutti possano riuscire         plastica, poetica, che ha permesso di rielaborare il
                     nostri ritmi e nei nostri                                                                 nella realizzazione della      vissuto, con trasduzione da un linguaggio all’altro.
                     mondi. La spinta alla                                                                     loro identità, attraverso      Il progetto si è concluso con un evento finale, com-
                     globalizzazione ha crea-                                                                  un gruppo contenitore          posto da una mostra degli elaborati dei ragazzi e
                     to individui sempre più                                                                   affettivo rassicurante che     delle ragazze e da una presentazione alle famiglie e
                     soli e la solitudine è la                                                                 valorizza le risorse indivi-   agli insegnanti, accompagnata da un documento
                     forma di sofferenza più                                                                   duali e si fa sfondo per       multimediale.
                     grande che produce                                                                        l’altro che viene rispec-      Il progetto testimonia un percorso centrato sulla
                     grandi disagi esistenziali.                                                               chiato positivamente”.         conquista di sé attraverso il corpo, un corpo sen-

12                                                                                         MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi         MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                              13
DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
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