DEI LINGUAGGI GLOBALITÀ - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
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Globalità MUSICARTERAPIA dei Linguaggi ® settembre 2011 N° 12 Metodo Stefania Guerra Lisi Direttore Responsabile: Gino Stefani - Editore: Università Popolare di MusicArTerapia - Semestrale Anno 7° numero 2/2011 Registrazione Tribunale di Roma N. 326 del 12.08.2005 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB VR Euro 6,50
Grotte di Castellana (Bari) 2010 Come piccole cellule, “rientriamo” Globalità settembre 2011 n° 12 dei Linguaggi Foto © Loredana Iafrate attraverso una porta sacra in uno spazio di ascolto ancestrale nella continuità Uomo – Natura – Cosmo in sintonia, sincronia, sinfonia con l’Ambiente Madre. [Visita alle Grotte di Castellana] Loredana Iafrate, docente UPMAT Strategie / tattiche “L’accomodamento esistenziale”, “La necessità aguzza l’ingegno”, “L’arte di arrangiarsi, “Le tattiche: regole dell’arte”. Questi temi – e forse altri - del nostro convegno “CREATIVITÀ/ARTE DI VIVERE” fanno convergere l’attenzione alla condizione settembre 2011 n° 12 generale di strati sempre più vasti di popolazione questo numero soggetta ai meccanismi della globalizzazione, ai poteri burocratici, alle leggi di una scienza presuntuosa e arrogante. E in particolare, la condizione di molti di noi, operatori in campi socioeducativi e assistenziali che viviamo sulla pelle 3 Editoriale: Strategie / tattiche - G. Stefani Globalità applicazioni specifiche di questi meccanismi e poteri 6 “Occhio di pino” - S. Guerra Lisi e leggi. dei Linguaggi ® 8 Mettersi in gioco - R. Cappello Schede Come difenderci? Come resistere e non lasciarci travolgere da queste forze disumanizzanti? 9 Otranto - Lecce - Castellana “Dal Buio Ctonio alla Luce Barocca” - S. Guerra Lisi Ai suggerimenti in questa direzione, insinuati già nei MusicArTerapia Zoom nostri titoli, altri ci vengono dal libro di De Certeau, L’invenzione del quotidiano, “Strategie e tattiche”, Metodo Stefania Guerra Lisi 10 Prima che sia troppo tardi.... (da N. Salio) pag.65-71) di cui riportiamo ampi stralci. Piccolo dizionario interculturale - a cura di A. Cherubini Periodico Semestrale Ricerche ed Esperienze “Per «strategia» intendo il calcolo dei rapporti di forza organo della 12 Dal Grembo materno al grembo sociale che diviene possibile a partire dal momento in cui un Università Popolare Scuola: Grembo sociale - M. A. Mugnai soggetto di volontà e di potere è isolabile in un E così pure, più in generale, gran parte dei «modi di di MusicArTerapia «ambiente». Essa presuppone un luogo che può fare»: rivincite del «debole» contro il più «forte» (i 15 Comunicazione ed espressione potenti, la malattia, la violenza delle cose o di un (UPMAT) essere circoscritto come proprio e fungere dunque da Nel Corpo della Madre Terra - L. Iafrate, F. Lagattolla base a una gestione dei suoi rapporti con un’esteriorità ordine, eccetera), tiri mancini, abili mosse, astuzie da Sede e Redazione Creature di Terra - A.C. Scapini distinta. La razionalità politica, economica o scientifica «cacciatore», capacità di manovra, simulazioni Via S. Giovanni in Laterano, 22 Il Preistocirco - P. Grillo è stata costruita su questo modello strategico. polimorfe. trovate ingegnose, poetiche quanto 00184 Roma CMAI che mostro c’hai? - G. Downie, S. Masini Intendo al contrario per «tattica» un calcolo che non bellicose. Dall’Arte all’Integrazione - M.L. Trinca può contare su una base propria, né dunque su una Queste prestazioni operative si basano su saperi molto Telefono e Fax 06 70450084 frontiera che distingue l’altro come una totalità visibile. antichi, che i Greci designavano col termine mètis. Ma info@centrogdl.org Stereotip... io - T.M. Casalini risalgono a epoche ben più lontane, a immemorabili La tattica ha come luogo solo quello dell’altro. Si www.centrogdl.org 25 Dal curare all’aver cura insinua, in modo frammentario, senza coglierlo nella familiarità con le astuzie e le simulazioni delle piante o Dal Caos alla Forma - S. Sassi sua interezza, senza poterlo tenere a distanza. Non dei pesci. Dal fondo degli oceani alle scaltrezze delle Direzione Editoriale Testimonianze dispone di una base su cui capitalizzare i suoi megalopoli, le tattiche presentano continuità e Stefania Guerra Lisi invarianze. 28 Il “Viaggio dell’Eroe”: il nostro percorso - L. Sperandio vantaggi, prepararsi a espandersi e garantire Gino Stefani un’indipendenza in rapporto alle circostanze. Il Nelle nostre società, esse si moltiplicano con la 30 Vocabolario “R” «proprio» è una vittoria del luogo sul tempo. Al disgregazione delle stabilità locali come se, non Redazione Informazione essendo più fissate da comunità circoscritte, uscissero contrario, in virtù del suo non-luogo, la tattica dipende Alessandro Cherubini 31 Libri da leggere - Marco De Marinis: il Teatro dell’altro - S. Guerra Lisi dal tempo, pronta a «cogliere al volo» possibili dalle orbite, erranti, e assimilassero i consumatori a Silva Masini Eventi Formativi • Il Centro • il Sito • l’Album • la Rivista vantaggi. Ma ciò che guadagna, non lo tesaurizza. immigranti in un sistema troppo vasto perché sia il loro, Annachiara Scapini Deve giocare continuamente con gli eventi per e a maglie troppo strette perché possano sfuggirvi. Ma Referenze e crediti per le immagini pubblicate su questo numero introducono al tempo stesso un moto browniano in un trasformarli in «occasioni». Segreteria di redazione Le immagini dei laboratori sono state fornite dagli autori degli articoli e sono riferite al contenuto degli stessi. pp. 6, 7 - “Qfwfq” e “Francesco”, disegni di A. Cherubini © - cherubini.ale@gmail.com p. 9 - Pantaleone, L’Albero della Vita, da: G. Gianfreda, “Il mosaico di Otranto”, Senza posa, il debole deve trar partito da forze che gli simile sistema. Queste tattiche rivelano anche fino a Luana Cioffi Altre immagini: pp. 3, 4, 5 - M.C. Escher, Metamorphose II, da: “ESCHER on Ed. del Grifo, Lecce, 2005 sono estranee. E lo fa nei momenti opportuni in cui qual punto l’intelligenza sia indissociabile dagli affanni e ESCHER Exploring the Infinite”, HARRY N. ABRAMS, INC., New York, 1989 p. 20 - A. Kubin, Il dio serpente (1902-03), da: W. Schurian, “Arte fantastica”, p. 6 - A. Mussino, Illustrazione da: “Le Avventure di Pinocchio” edizione 1911 Taschen, Köln, 2005 combina elementi eterogenei (così, al supermercato, la dai piaceri quotidiani che sottende, mentre invece le Direttore Responsabile L’Editore è a disposizione degli aventi diritto che non è stato possibile contattare strategie nascondono sotto la parvenza di calcoli casalinga confronta dati eterogenei e mutevoli, come Gino Stefani Università Popolare di MusicArTerapia (UPMAT) • Presidente: Gino Stefani, semiologo, musicologo. ad esempio le provviste che ha in frigo, i gusti. gli obiettivi il rapporto col potere che le sostiene. custodito Comitato Scientifico: Alberto Abruzzese, sociologo; Giorgio Antonucci, medico; Giancarlo Bianchini, presidente AS.SO.FA.; Rino Caputo, italianista; Eugenia Casini Ropa, storica della danza; appetiti e gli umori dei suoi ospiti, i prodotti più a buon dal luogo proprio o dall’istituzione. Progetto Grafico Marcello Cesa-Bianchi, psicologo; Pier Giorgio Curti, psicoterapeuta; Marco De Marinis, semiologo, storico del teatro; mercato e gli abbinamenti possibili con quel che ha già (…) Come nel management, qualsiasi razionalizza- e Realizzazione Duccio Demetrio, pedagogista; Annamaria Favorini, pedagogista; Maurizio Fontanella, dirigente AULSS; zione «strategica» cerca innanzitutto di distinguere Alf Gabrielsson, psicologo; Giuliano Giaimis, psicoterapeuta; Bruna Grasselli, pedagogista; in casa eccetera), ma la loro sintesi intellettuale ha Alessandro Cherubini miniteatro@gmail.com Stefania Guerra Lisi, ideatrice GdL; Rémy Hess, antropologo; Michel Imberty, psicologo; come forma non già un discorso, bensì la decisione da un «ambiente» un luogo «proprio», ovvero la tel. 333 7975923 Roberto Maragliano, tecnologie istruzione; Salvatore Nocera, responsabile F.I.S.H.; Augusto Palmonari, psicologo; stessa, ovvero l’atto e il modo di «cogliere» l’occasione. sfera del potere e del volere propri. Un gesto carte- Adolfo Petiziol, psichiatra; Boris Porena, compositore; Pio Enrico Ricci Bitti, psicologo; Giancarlo Rinaldi, storico; Achille Rossi, giornalista; Vezio Ruggieri, psicofisiologo; Even Ruud, psicomusicologo; Ciro Salzano, dirigente AIAS; Molte pratiche quotidiane (parlare, leggere, circolare, siano, se si vuole: circoscrivere un luogo proprio in Stampa Grafiche Stella - Legnago (Verona) Giuliano Scabia, scrittore e regista; Salvatore Sciarrino, compositore; Pier Angelo Sequeri, teologo; fare la spesa o cucinare eccetera) sono di tipo tattico. un mondo stregato dai poteri invisibili dell’altro. Eero Tarasti, semiologo, musicologo; Camillo Valgimigli, psicogeriatra; Pasquale Verrienti, psicoterapeuta; Finito di stampare in data 10.9.2011 Patrizia Violi, semiologa; Vittorio Volterra, psichiatra; Agostino Ziino, musicologo. MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 3
Globalità dei Linguaggi settembre 2011 n° 12 settembre 2011 n° 12 Gesto della modernità scientifica, politica o militare. Deve pertanto giocare sul terreno che le è imposto ghe di un sistema, i modi di fare di un consumatore su se stesso, in se stesso, secondo regole siste- L’emergere di una cesura fra un luogo di cui ci si è così come lo organizza la legge di una forza estra- sono gli equivalenti pratici dei motti di spirito.” miche valide universalmente. appropriati e il suo altro comporta effetti non tra- nea. Non ha modo di mantenersi autonoma, a Questa analisi profonda e dettagliata di De Certeau In realtà, il modo più radicale di porsi e disporsi degli scurabili, alcuni dei quali vanno subito rilevati. distanza, in una posizione di ritirata, di previsione e fa maggiore chiarezza sui due concetti strategie e organismi viventi, vegetali, animali, umani in funzione I. Un luogo «proprio» è una vittoria dello spazio sul di raccoglimento in sé: è movimento «all’interno del tattiche, conferisce dignità e consistenza alla nostra del proprio ben-essere è l’accomodamento: un proce- tempo. Consente di capitalizzare vantaggi acquisiti, campo visivo del nemico», come diceva von Bülow, condizione di ‘maggioranze minoritarie’, esemplifica dimento essenzialmente tattico, che verte sul ‘come’, preparare future espansioni e acquisire così un’indi- e nello spazio da questi controllato. proposte di ‘astuzie’ antropologiche e civili. Dalla sul ‘dove’, sul ‘quando’: una categoria di qualità, non pendenza in rapporto alla variabilità delle circostan- Non ha dunque la possibilità di darsi un progetto com- parte delle tattiche, dunque. di quantità, dell’essere e non dell’avere. ze. È una forma di controllo del tempo attraverso plessivo né di totalizzare l’avversario in uno spazio Un ampio sviluppo di questa prospettiva riguardo Essenzialmente tattici sono i metodi del conoscere l’istituzione di uno spazio autonomo. distinto, visibile e oggettivabile. Si sviluppa di mossa in all’esperienza musicale si può trovare nel capitolo della GdL: il pensiero metaforico (la metafora è una tat- 2. Consente inoltre un controllo dei luoghi attraver- mossa. Approfitta delle «occasioni» dalle quali dipende, “L’arte di arrangiarsi in musica” del mio libro Musica tica per dire in parte ciò che non può essere detto so lo sguardo. La suddivisione dello spazio permet- senza alcuna base da cui accumulare vantaggi, con coscienza (ed.Paoline 1989). interamente); i giochi di parola, la deformazione di ter- te una pratica panoptica a partire da un luogo in cui espandere il proprio spazio e prevedere sortite. Non Qui vorrei solo invitare i lettori a considerare come il mini per inventarne di nuovi; le ‘false etimologie’ come l’occhio trasforma le forze estranee in oggetti che si riesce a tesaurizzare i suoi guadagni. modo di operare (il ‘metodo’) della GdL consti tattiche per orientare, suggerire anziché definire. E poi il possono osservare e misurare, e dunque nel pro- Questo non-luogo le permette indubbiamente una essenzialmente di tattiche. pensare per prototipi (gli Stili Prenatali, i 4 Elementi, prio campo visivo controllare e «includere». Vedere mobilità, soggetta però all’alea del tempo, per Se tattica è il metodo di azione, di parola, di pen- ecc.), e il pensiero abduttivo (che è un ‘provarci’ moti- (lontano), significa anche prevedere, anticipare il cogliere al volo le possibilità che offre un istante. siero, di chi non possiede il territorio, vato), e finalmente l’immaginazione, che è l’intelligenza tempo attraverso la lettura di uno spazio. Deve approfittare, grazie a una continua vigilanza, il ‘territorio’ della GdL è la Comunicazione e tattica degli artisti, dei bambini, e dei ‘matti’, e ha così 3. Definire il potere del sapere attraverso questa capa- delle falle che le contingenze particolari aprono nel l’Espressione umana con tutti i linguaggi, e il ‘terri- largo spazio nella GdL. cità di trasformare le incertezze della storia in spazi leg- sistema di sorveglianza del potere sovrano, attra- torio’ della MusicArTerapia nella GdL è la Persona Nel paradigma della nostra disciplina sono fondamen- gibili, sarebbe legittimo. Ma è più esatto riconoscere in verso incursioni e azioni di sorpresa, che le consen- in quanto capace di comunicazione ed espressio- tali categorie, essenzialmente tattiche, come ‘arte di queste «strategie» un tipo specifico di sapere, quello tono di agire là dove uno meno se lo aspetta. ne, cioè la Persona nella sua totalità. Un territorio vivere’ e ‘accomodamento’, il modo di porsi e disporsi che fonda e determina il potere di crearsi uno spazio È insomma astuzia, un’arte del più debole. quindi che, nella sua complessità, per definizione in funzione del proprio ben-essere. L’importanza data a proprio. Tanto le strategie militari quanto quelle scienti- non può essere posseduto, vale a dire definito, potenziali umani come la vicarietà e la sinestesia evi- fiche si sono sempre basate sulla costituzione di luoghi (…) La potenza è condizionata dalla sua visibilità. misurato, articolato, organizzato per sistemi e denzia la possibilità di scorgere ‘occasioni’ da sfruttare. «propri» (città autonome, istituzioni «neutre» o «indipen- L’astuzia, al contrario, è consentita al debole spesso gestito per strategie. Il principio del dar senso ai comportamenti insensati denti», laboratori di ricerca «disinteressati» eccetera). quale «estrema risorsa»: più le forze di cui la strategia Come la vita, come le funzioni vitali più importanti e - che è la massima sfida ai nostri potenziali tattici – Detto altrimenti, un potere è la condizione prelimi- dispone sono limitate, più l’impiego dell’astuzia diviene fondamentali. porta infine a vedere come tattiche di sopravvivenza, nare di questo sapere, e non soltanto il suo effetto ammissibile», ovvero più si tramuta in tattica. La crescita biologica, quindi anzitutto la nutrizione e nel senso positivo di resistenza vitale, comportamenti o il suo attributo. Ne determina e controlla le Clausewitz paragona inoltre l’astuzia a un «gioco di la cultura alimentare: che le istituzioni tendenzial- che per le strategie cliniche sono insensati e negativi caratteristiche. Si riproduce attraverso di esso. prestigio per mezzo di azioni, come il sofisma è un’illu- mente totali, dalla scuola materna alle multinazionali, come le stereotipie, i sensorismi, gli autolesionismi. In rapporto alle strategie (le cui figure successive sione di idee».In questo modo la tattica si introduce di vogliono regolare in modo sistemico e perciò Vorrei concludere con un invito – di ispirazione tattica - variano questo schema troppo formale e il cui sorpresa in un ordine stabilito. L’arte di «mettere a rischioso per gli organismi e gruppi umani. alla cautela. Per i popoli dominati le tattiche sono le nesso con una configurazione storica particolare segno dei colpi» è un frutto dell’occasione. Attraverso La crescita cognitiva, quindi la cultura: che nell’ot- ‘tecniche della nonviolenza’, di cui uno studioso suda- della razionalità andrebbe anch’esso precisato), procedimenti che Freud precisa a proposito del motto tica ‘qualitativa’ naturale è nutrizione e coltivazione mericano ha detto: ‘todas sirvieron, ninguna sirve’, definisco tattica l’azione calcolata che determina di spirito, essa combina elementi audacemente acco- dei potenziali umani di ogni persona secondo le ossia nessuna è garantita a priori, perché appunto da l’assenza di un luogo proprio. Nessuna delimitazio- stati per insinuare furtivamente qualcosa di diverso nel proprie inclinazioni, mentre in quella ‘depositaria’, inventare, ogni volta diverse secondo i diversi contesti. ne di esteriorità le conferisce un’autonomia. linguaggio di un luogo e per sorprendere il destinatario. quantitativa, bancaria è un ‘bene-oggetto’, un La tattica ha come luogo solo quello dell’altro. Sfumature, lampi, crepe e intuizioni folgoranti nelle pie- capitale da conservare, trasmettere e far crescere Gino Stefani 4 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 5
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2011 n° 12 settembre 2011 n° 12 dei Linguaggi Pinocchio deve riconquistarsi tutto questo “vissuto Memorie cosmiche filtrate dalla sua affettività umana Stefania Guerra Lisi sulla pelle”: per questo viene creato (casualmente?) affidata all’ontofilogenetica Pelle Psichica, che solo dal padre (inconsapevolmente?). E nell’impossi- garantisce all’essere Umano di sentirsi sempre “Occhio di pino” bilità naturale di sostituzione della madre, è portato a più riprese verso il mare-Mater, fino a esperire la reintegrazione primaria nell’acqua e nella balena armonicamente integrato nella Vita e predisposto al gioco, e soprattutto a quello dell’innamoramento che la perpetua. Si può riconoscere in Qfwfq lo Che cosa accomuna tre personaggi così diversi come Collodi, San Francesco dopo essersi spogliato delle “pelli apparenti”: quella Spirito dell’Homo Ludens. borghese di carta fiorita (vegetale) e quella di ciuchi- Tutti e tre i nostri Eroi sarebbero oggi considerati e Italo Calvino? La metamorfosi. Tutti e tre ci propongono un “destino di no (animale). casi patologici. trasformazione” implicito nell’Essere umano, che può prendere Due mete evolutive seguite da quella finale, in cui si Pinocchio è il bambino ipercinetico con disturbi coscienza di sé, della propria essenza evolutiva. sveglia incarnato proprio perché per amore della dell’apprendimento, intolleranza alle regole sociali in fata-mamma ha rinunciato a comprarsi un vestiti- famiglia e a scuola, definito appunto disadattato, no, che sarebbe stato un nuovo falso involucro. non scolarizzabile. Già ai tempi di Collodi si perce- Iniziazione, Crescita, Armonizzazione. Italo Calvino con le Il Pinocchio passato alla storia per il suo Naso piva evidentemente l’inadeguatezza di scuola e Vorrei compendiare i legami fra Pinocchio, San Cosmicomiche rap- che cresceva in proporzione alle sue Bugie, famiglia nel favorire adeguatamente lo “sviluppo”, Francesco, Italo Calvino secondo la filosofia della presenta l’ancestrale proprio perché Segno della grande Bugia per mancanza di fede o coscienza, di ciò che ogni GdL, centrata sulla Memoria del Corpo e sull’Estetica bagaglio che ciascun della sua crescita, impossibile senza la bambino ha geneticamente avviluppato in sé, oltre Psicofisiologica connessa all’armonizzazione tra uomo porta in sé, delle riconquista delle radici. La verità più profon- le differenze. Uomo e Cosmo, ancestralmente affidata al riattraver- memorie di tutto ciò che da è che solo l’iniziazione del “contenimen- Se Madonna Pica si rivolgesse all’A.S.L., Francesco samento ontofilogenetico nello sviluppo dell’Essere lo premette e lo organizza, to” può realizzare l’affettività dell’essere sarebbe definito psicotico, autolesionista, vittima di già avviluppato nel DNA umano. secondo le stesse leggi armo- umano, e questa è l’eredità che Collodi ci frequenti deliri, insomma schizofrenico; l’unica cosa Pinocchio propone la presa di coscienza di Sé attra- niche del cosmo con cui è in lascia presentando come tutti i grandi mistici che forse con umiltà non definirebbero sarebbero le versando, anche quando lo sfondo pedagogico non Risonanza. Per la GdL si dimostra o artisti “chiaroveggenti” il rischio più grande stigmate, appunto un linguaggio simbolico della lo prevede o addirittura lo ostacola, le prove “avven- l’Integrazione delle diversità costituti- per l’uomo: la clonazione deprivata del corpo a pelle, rispettato come miracolo inspiegabile scienti- ture” di iniziazione ripercorrendo a rotroso le fasi va dell’Uomo, attraverso i racconti di corpo con la madre, dell’accarezzamento emotoni- ficamente; ma per questo ancora di più ci fa capire psocosensomotorie fino alla “reintegrazione primaria” Qfwfq, inconscio collettivo geneticamente atti- cofonico che sarebbe la perdita dell’umanità, cioè l’estremo grido di autonomia dalla classificazione nel grembo materno, per RI-nascere venendo alla vo in ciascun uommo e in tutti gli esseri che vivono, dell’umana sensibilità. clinica, affidato non a caso alla “Pelle”. luce della coscienza di Sé. In questo caso si può prima ontogeneticamente dentro di sé, poi fuori di sé. Ma “bugia” è una parola bellissima, poiché evoca Di Qfwfq ne incontro tutti i giorni in “diagnosi e psicofisicamente andare sempre più indietro per rein- Alcune descrizioni di comportamenti “strani” di que- anche un piccolo Lume che rischiara il buio, rendendo cura”, anche se evidentemente incurabili, o come nescare la marcia evolutiva in avanti. Quindi “Le ste essenze primordiali protoumane immaginate da visibille alla coscienza ciò che volevamo adombrare, casi di autismo, concentrati in espressioni spesso di avventure di Pinocchio” rappresentano la conquista Italo Calvino, sono straordinariamente affini ai così rimuovere. Percepirsi bugiardi è una grande crescita piacere sulla ri-presentazione psicosensoriale di dell’identità attraversando come protagonista le detti comportamenti patologici, sensorismi, stereoti- della propria Interiorità come Intuizione di Sé (Naso), vissuti ancestrali, in case di “riposo” (forse perché prove di iniziazione e il Viaggio dell’Eroe. pie e ci aiutano così a dar Senso ai definiti “compor- delle buone ragioni all’origine dei nostri inconsci predispongono a quello eterno) come Alzheimer o San Francesco rappresenta invece il distacco dal tamenti insensati”. Questo, che è uno dei primi nascondimenti, più che agli altri a noi stessi. Parkinson, e in particolare nei risvegli dal coma, in contenimento, anche affettivo, per le proprie aspira- obiettivi della comunicazione ed espressione possi- Le avventure di Pinocchio sono il riscatto della Verità cui qualche Qfwfq per un po’ rientra nel mondo dei zioni, come affermazione adolescenziale di autono- bile nella “globalità dei linguaggi”, ci restituisce più profonda che dovrebbe confortare anche vivi parlando “lingue morte”. mia dell’identità, che esprime i propri soggettivi biso- anche in questo caso quella continuità fra l’Artista il Spielberg, in “I.A.: Lo Spirito non muore”, supera Ma ritengo che l’urgenza gni di realizzazione. Rinuncia all’avere per l’evoluzio- Bambino e l’Handicappato, che attingono sponta- qualunque mortificazione che l’animale più ipocrita, psicopedagogica della ne dell’essere. neamente al bagaglio archetipico universale. che può mentire a se stesso fino a negare la propria rivisitazione di questi tre Tra i vari racconti [sono natura, possa mettere in atto. esempi di “Arte di Vivere” Dato alle stampe nel febbraio 2003 (Ed. Borla, stati scelti] alcuni stralci La disumanizzazione di uno “speculativo sistema nel cambiar pelle in fun- Roma), “Occhio di pino” affonda le sue radici in particolarmente efficaci, bugiardo” non può che illuminare lo Spirito, attivo in zione di una “pelle psichi- una serie di laboratori condotti da Stefania per abituare pedagogico- ciascun uomo ma più potente nel singolo, perché ca” indistruttibile consista Guerra Lisi a partire dalla fine degli anni settan- terapeuticamente a intuire universale. nella necessità di educa- ta, ma ciò che lo rende oggi indispensabile il senso dei comportamenti Francesco, il bel nato che ha avuto il grembo e le re, edurre, una fede in nella bibliografia della Disciplina è la ricchezza insensati, riposto nella cure materne, e per questo è così ben predisposto questi potenziali umani di della ricerca psicoantroposemiologica che, con “sapienza del corpo”, che alla positività, all’assaporamento sensuale della real- comunicazione ed “Gli Stili Prenatali” (1999) e “I Quattro Elementi” sa attingere alle remini- tà, continua la storia di Pinocchio preadolescente, espressione, contro l’ine- (2001), contraddistingue in modo definitivo la scenze sensoriali rifugian- come adolescente che subisce l’iniziazione-investitu- luttabilità della perdita di GdL da ogni altro approccio pedagogico- dosi nelle nicchie conteniti- ra di una falsa identità di guerriero, di nuovo pretesa contatto predisposta da terapeutico alle pratiche educative e riabilitati- ve, per la singolare costruzione di una teoria ve di altri tempi, spazi, spe- (sempre da un padre). Per questa ragione anche lui un sistema disumanizzante. della significazione basata sulla ricerca di attri- cie, e specializzazioni sen- deve compiere un “distacco” dal grembo familiare e buzioni simboliche indotte dall’evoluzione onto- sopercettive psicomotorie una “muta” con restituzione degli abiti sovrastruttura, filogenetica ad ogni comportamento così come sconosciute alla coscienza per riappropriarsi della Vera Identità, a “pelle nuda” ad ogni opera della creatività umana. razionale, ma stratificate che rivestirà del colore della Madre Terra, ricostituen- Da: Stefania Guerra Lisi, A otto anni di distanza dalla sua pubblicazione, provvidenzialmente nel dosi un contenimento naturale. Occhio di pino - Pinocchio, San Francesco, proponiamo qui l’introduzione al primo capitolo, nostro inconscio, costituito Nelle Cosmicomiche Qfwfq impersona la storia del Italo Calvino che l’Autrice ha significativamente intitolato proprio da questi incancel- Cosmo raccontata attraverso il “sentire”, su una Pelle Ed. Borla, Roma, 2003 “Iniziazione, Crescita, Armonizzazione”. labili segni. così elastica, che contiene tanti personaggi-Identità. [pp. 11-14] 6 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 7
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2011 n° 12 settembre 2011 n° 12 dei Linguaggi Rita Cappello * SCHEDE In questa rubrica pubblichiamo Schede di approfondimento su argomenti specifici, curiosità e riflessioni utili ai ricercatori ed agli operatori di MusicArTerapia nella GdL. “Mettersi in gioco” Su questo numero, come per il n°11, le riflessioni della Caposcuola sono ispirate alla Visita d’Arte (importante evento del percorso formativo nella GdL), che nel 2012 avrà come destinazione Otranto, Lecce e le Grotte di Castellana. Il valore del “corpo a corpo” nell’intervento MusicArTerapeutico Stefania Guerra Lisi Una caratteristica importante riscontrabile in tutte le parole chiave della GdL è quella che esse Il secondo elemento su cui vale la pena di elaborare alcune osservazioni è quello della libertà di scegliere le Alle radici dei non finiscono mai di riempirsi di significato e, man mano che la prassi fornisce ulteriori ele- regole che, nella GdL può tradursi nella libertà di non usare tecniche precostituite ma la propria e l’altrui crea- “Simboli menti di conoscenza e di esperienza, si colorano di nuovi significati, si arricchiscono di nuove idee tività come strumento primario di lavoro, convenendo con Vygotsky che “creatività è qualunque attività umana dell’ALBERO per diventare nuove fonti d’informazione. Una delle parole chiave che è particolarmente inte- che produca qualcosa di nuovo”. Si accettano così le diversità degli individui che, incontrandosi, si arricchisco- della Vita” ressante analizzare è quella del “mettersi in gioco” perché ci fornisce le modalità di base per entrare in no e favoriscono esiti diversi. Giacomo, da poco uscito da un coma vigile deve abi- Dal Buio Ctonio Foto © Silva Masini una relazione d’aiuto autentica ed efficace. tuarsi ad usare l’arto ausiliario perché il destro è stato alla Luce Barocca Prima di accingerci ad un’analisi approfondita della gravemente limitato da un ictus: ha davanti a sé un car- parola-chiave, vorrei richiamare alcune riflessioni sulla toncino colorato e un pennarello, l’idea è quella di lascia- Otranto. Albero Cosmico Vivente, simbolo parola “gioco” e sul suo significato: Johan Huizinga re una traccia e poi divertirsi a capire cosa si è scaraboc- di Evoluzione nella autorigenerazione della definisce il gioco “un’attività liberamente assunta che chiato. Guarda il pennarello, il foglio di cartoncino e poi il vita che prevede ciclicamente la Morte e si svolge secondo regole proprie in tempi e spazi carrello carico di materiali ed esclama: “e se invece la Resurrezione e mette in comunicazione gestiti dai giocatori”. costruiamo una casa con tanti mattoncini? La mano la i tre livelli del cosmo: quello sotterraneo, Nel gioco quindi c’è l’agire, c’è l’aderenza a regole muovo uguale, sai?”. Passiamo due ore a costruire con per le radici che scavano nelle profondità che danno poi un significato all’agire stesso, c’è la la cera pongo un’infinità di mattoncini rossi che Giacomo in cui affondano, la superficie nel tronco e libertà di scegliere la modalità in cui il gioco stesso monta poi nella casa dei suoi sogni e conclude: “A te primi rami, e il cielo per i rami superiori in deve svolgersi. (es. Io ero l’albero e tu il cavallo). non piacerebbe una casa così?”. rapporto con la LUCE. Il Mondo Ctonio, Prendiamo in considerazione il primo elemento: l’agi- Il MusicArTerapeuta che non sviluppa e non favorisce nel tramite la crescita trascendente re. Dice Stefania Guerra Lisi: “Mettersi in gioco in un gioco terapeutico esperienze creative rinuncerà a met- dell’Albero, comunica con quello Uranio corpo a corpo è necessario per stabilire una comuni- tersi in una posizione dialettica con la persona di cui si nelle metamorfosi dei 4 Elementi. Albero cazione paritaria in qualunque condizione, primo prende cura. centro della VITA come Asse del Mondo e passo nel prendersi cura di una persona. Non c’è Il terzo elemento è quello della gestione dei tempi e degli dell’Integrazione multietnica ed quindi chi dà consegne e chi esegue, ma un gioco spazi a cura delle persone in gioco: ma tutto questo Ecumenica in Otranto, luogo di autentico e spontaneo in cui azione e reazione si implica da parte del MusicArTerapeuta un “sapere” ed comunicazione fra Oriente e Occidente. alternano in una domanda–risposta che si traduce un “saper fare” che si costruisce in un processo di con- nel piacere di “fare insieme” per raggiungere un risul- tinuità che non si misura né si limita mai. Lecce. Dai colori caldi delle tessere tato comune. In altre parole chi gioca seriamente non Tende infatti a sviluppare la maturità affettivo-emotiva musive a quelli della pietra solare delle sperpera le sue energie, ma valorizza i suoi potenzia- dell’operatore, elemento questo, indispensabile per facciate barocche. Un barocco li, mettendosi in una posizione di parità con l’altro, l’esercizio di una professione che mette continuamente particolare, con ‘comparse’ di angioletti e situazione questa indispensabile per una corretta in gioco il suo comportamento e l’evoluzione della sua mostri, sfingi e chimere, avvolti in intrecci gestione del gioco stesso (es. “Facciamo finta personalità. di convolvoli vegetali, fiori, frutti esplosi che…”). Mi piace citare, a questo proposito, quanto afferma nella maturazione e festoni: vivremo Benedetta, una bimba di sei anni che non ingeriva più Rogers a proposito del processo di aiuto, quando sotto- festa, una gran festa! Il simbolismo cibi solidi da due mesi e non ingoiava la propria sali- linea che la capacità di creare delle relazioni che facilitino rivelato in un linguaggio popolare, in cui va, giocava a trasformare una montagna di schiuma la crescita dell’altro è a misura dello sviluppo che l’ope- si intrecciano il sacro e il profano, nella da barba in un bellissimo mare azzurro. Le sue mani- ratore ha ottenuto su se stesso. porosa arenaria già scolpita dal mare. ne erano impegnate nella stupefacente mescolanza Mettersi in gioco vuol dire, allora, donarsi come persona dei colori e quindi non potevano asciugare la saliva libera di accettare quello che l’altro ci presenta, libera da Castellana. Dalla preziosa luce radente al con i fazzoletti di carta, come era solita fare. Ecco ogni condizionamento o paura di essere giudicato, libero Mondo Ctonio delle Grotte, in una visita che lei allora, inventa una regola del gioco: sputare la di vedere l’altro come “una persona in divenire” e non in pedagogica guidata nella GdL, con saliva nel mare per farlo “ancora più grande “, poi mi “regredire”. l’improvvisazione di un ‘concerto viscerale guarda e mi chiede : “E tu non fai il mare ancora più Se l’obiettivo a cui si vuole tendere è chiaro e consape- nel grembo della grande MATER-ia. grande?” Con molta difficoltà aderisco alla sua richie- vole, l’operatore non si stancherà di ricercare, sperimen- sta ma mi sento “in gioco”, completamente in gioco tare, offrire mille possibilità per riconoscere tutte le poten- 14-15, 21-22, 28-29 gennaio 2012 Info centrogdl.lecce@gmail.com * Docente UPMAT quando guardo il sorriso fantastico della bambina zialità presenti in ciascuna persona semplicemente Lecce che si sente con me in una situazione di vero inter- dimenticate, sottovalutate o trascurate dalla logica vuota rita.cappello@libero.it rita.cappello@libero.it scambio empatico. del “tanto è inutile”. 8 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 9
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2011 n° 12 settembre 2011 n° 12 dei Linguaggi ZOOM Prima che sia troppo tardi… Gli avvenimenti, anche vicini, che hanno particolarmente interessato l’Italia, come luogo di passaggio e di approdo per molti cittadini provenienti da altri Paesi, ci impogono INTERDISCIPLINARITÀ L’offerta di diversi approcci ad un argomento, attraverso il confronto delle modalità proprie di ogni disciplina e di ogni INTERCULTURA La cultura interattiva di una società multietnica, dove per “interattivo” si intende ciò che comporta una relazione Prima di tutto vennero a prendere gli zingari di riflettere sui concetti di accoglienza e integrazione. specifica forma di comunicazione (verbale, iconica, musi- reciproca tra i diversi elementi, con potere propositivo e fui contento, perché rubacchiavano. Vogliamo, dunque, proporre questo piccolo dizionario cale/sonora, gestuale, ecc.). paritario. Poi vennero a prendere gli ebrei interculturale curato dal coordinatore* dello sportello Il lavoro interdisciplinare diviene indispensabile strumento e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. interculturale scolastico “TanteTinte” di Legnago (Verona), di apprendimento ed integrazione nella scuola dove, L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE - Per “intercultura” Poi vennero a prendere gli omosessuali, che è anche nostro operatore e docente UPMAT. come in ogni realtà multietnica, alle diversificazioni indivi- si intende la positiva relazione tra le diverse culture e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. duali (con o senza handicap psico-senso-motori) si espresse dal genere umano, che presupponga l’ascolto Poi vennero a prendere i comunisti, aggiungono le diversificazioni culturali dovute alla prove- ed accolga le diversità come risorsa, che non privilegi ed io non dissi niente, PICCOLO DIZIONARIO INTERCULTURALE nienza ed al retroterra culturale caratteristico di interi pregiudizialmente come “migliore” una visione del mondo perché non ero comunista. a cura di Alessandro Cherubini * gruppi familiari ed etnici. La diversificazione coinvolge, in rispetto ad altre e non avvalli il dominio di un popolo su Un giorno vennero a prendere me, questo caso, lo stesso uso del linguaggio verbale (orale e altri, il sorgere di complessi di inferiorità culturale più o e non c’era rimasto nessuno a protestare. scritto), l’interpretazione dei gesti “convenzionali”, le con- meno legati alle diversità religiose o di condizioni econo- ACCOGLIENZA suetudini “comportamentali”. miche e sociali, che non accetti il pregiudizio razziale. L’apertura che consente di includere nuovi elementi in un (Bertolt Brecht) Si rende dunque necessario integrare queste diversità, da L’educazione interculturale non pregiudica l’atteggiamen- corpo sociale, instaurando dinamiche che possono com- un lato, cogliendone le risorse (incoraggiando e valoriz- to critico nei confronti della realtà, anzi, consente di cono- portare modifiche anche strutturali. Oggi la storia si ripete: zando la naturale curiosità per l’altro, strumento di cresci- scerla nei suoi più diversi aspetti e di acquisire maggiori Prima di tutto vennero Veltroni, Sarkozy e Maroni Dal punto di vista “tono-fonosimbolico”: ta relazionale) e, dall’altro, facendo leva sugli “stili univer- strumenti critici. Infatti, nella società multiculturale, l’atteg- a cacciare donne, bambini e uomini Rom A = Apertura (la pronuncia della vocale richiede l’apertura sali” della comunicazione umana (espressione delle emo- giamento “interculturale” è quello che maggiormente con- e non abbiamo detto niente della bocca, risuona nel petto e suggerisce una postura del zioni, universali vocali, emo-tono-fonosimbolismo, ecc.) in sente l’accesso alla “cultura” nel suo insieme, in quanto perché non eravamo Rom corpo “a braccia aperte”) modo transdisciplinare [vedi > Transdisciplinarità]. ogni fenomeno culturale deriva dall’incontro, dalla relazio- Poi vennero Bossi, Fini e Maroni C = implica “incorporazione” (la pronuncia della consonan- ne, dalla conoscenza e dalla comunicazione. a cacciare marocchini, afghani, etiopi, te coinvolge il palato molle, la parte più interna della bocca); TRANSDISCIPLINARITÀ In quest’ottica dovrà essere cura degli insegnanti attuare nigeriani e senegalesi graficamente è un anello aperto, che suggerisce l’inclusio- Chi si trova ad operare in contesti multiculturali deve un programma che contribuisca alla crescita interculturale e non abbiamo detto niente ne, la rottura del confine tra interno ed esterno; la postura ricorrere a forme di comunicazione che possano supe- degli alunni, anche adattando la terminologia nel rispetto perché non eravamo marocchini, del corpo “ad anello” fa protendere le braccia in avanti. rare l’uso “funzionale” del linguaggio in senso stretto: le di una visione del mondo non eurocentrica e non “idiocen- afghani, etiopi, nigeriani e senegalesi. L’enfasi del raddoppio “CC” ne accentua il valore fono- Arti, i linguaggi non verbali, i tratti prosodici e la qualità trica” (può servire ad esempio riflettere sulla definizione Poi non vennero a cacciare i potenti della simbolico. emo-tonico-fonica della stessa comunicazione verbale e dello stesso periodo o evento storico in Italia e in P2 e della P3, i mafiosi, gli speculatori e i corrotti O = graficamente è un anello ed anche la posizione della vocale sono veicolo per il recupero di una comunicazio- Germania: ciò che i nostri libri di storia definiscono e non abbiamo detto niente bocca che pronuncia la vocale è ad anello; risuona nel ne più globale e perciò più universale e transculturale. “Invasioni barbariche”, nei Paesi del Nord Europa viene perché dormivamo davanti alla TV. plesso solare (sede delle emozioni e punto di massimo Una comunicazione che risale alle fonti della nostra definito “Epoca delle grandi migrazioni”…). Poi vennero la Gelmini e Tremonti, calore del corpo); le braccia già protese in avanti, si chiu- stessa esistenza come genere umano: il corpo, la a cacciare insegnanti e studenti dono in un abbraccio. memoria del corpo, la vita prenatale, la nostra memoria TRANSCULTURALITÀ e non abbiamo detto niente perché GL = il suono “gl”, non “g-l”, presuppone un’unione, una onto/filogenetica. La transculturalità sta all’interculturalità quanto la transdi- non eravamo insegnanti o studenti. mescolanza, la creazione di una nuova identità sonora, Non si tratta, infatti, unicamente di risolvere problemi di sciplinarità sta all’interdisciplinarità e l’integrazione all’inte- Poi vennero Marchionne e la Confindustria, diversa da “G” e diversa da “L”, “impastandosi” tra la lin- comprensione linguistica. L’impegno pedagogico transdi- razione. a cacciare gli operai, gua e il palato, come nello spagnolo “llegar” (giungere, sciplinare si concretizza in particolare nel ricorso a codici È l’obiettivo di un percorso interculturale, dove l’interazio- a violare i loro elementari diritti, raggiungere)… e forme di comunicazione integrative e vicarianti rispetto ai ne tra le diverse componenti di un corpo sociale ha porta- e non abbiamo detto niente linguaggi verbali, che fanno leva su elementi comuni ad to all’integrazione dello stesso corpo, nel quale ogni perché non eravamo operai. TOLLERANZA ogni persona e ad ogni cultura, che fondano la propria componente esiste non soltanto in relazione, ma in funzio- Poi vennero gli speculatori finanziari, L’elasticità che consente di “sopportare” un peso o uno ragione d’essere nelle stesse esigenze relazionali che ne delle altre e nel quale gli elementi unificanti (nelle forme a rubare a man bassa, sforzo a cui viene sottoposto un corpo (nel nostro caso un accompagnano l’essere umano nella sua crescita. comuni del linguaggio, nelle emozioni, negli stili espressivi, ad affamare immense moltitudini, gruppo sociale) senza che ciò ne comporti modifiche strut- Non è facile comprendere il senso di questa proposta se ecc.) prevalgono sulle diversificazioni. e non abbiamo detto niente turali e senza necessariamente consentire l’inclusione di non si considera la comunicazione interpersonale e “Interculturalità significa avere tradizioni diverse che si perché avevamo da mangiare. nuovi elementi. interculturale come manifestazione del piacere della guardano, si ascoltano, si scambiano qualcosa, a partire Un giorno non lontano verranno a cacciare relazione/comunicazione e se, al contrario, si riesce ad dalle reciproche differenze, a partire dunque da alcune e affamare anche noi INTERAZIONE apprezzare soltanto il valore funzionale dei codici di distanze di carattere religioso, spirituale, filosofico, artisti- e non sarà rimasto nessuno a protestare. La prima fase della reciprocità tra diversi elementi di un scrittura e del parlato, dimenticando il respiro, l’empatia, co. La transculturalità cerca ciò che può avvicinarci, a gruppo (corpo sociale), dove ognuno di questi concorre il calore del contatto umano... in sostanza: le condizioni prescindere da queste differenze, e la via dell’arte, della (da Nanni Salio) alla trasformazione del gruppo stesso, ne determina le che consentono il piacere dell’ascolto (ascolto dell’altro/ poesia, è senz’altro il percorso elettivo privilegiato.” dinamiche interne. ascolto di sé). [Duccio Demetrio] Presuppone il confronto e consente di evidenziare i nodi E, se ascoltare ed essere ascoltati è una delle più urgenti I critici di ogni convivenza. necessità in una società in rapida trasformazione dei lin- TU AT guaggi e delle loro forme, il percorso che si propone attra- IO INTEGRAZIONE verso i laboratori interdisciplinari e transdisciplinari è OCCH Valorizzazione delle diversità in un unico corpo sociale. quello di imparare l’attenzione verso l’altro, per comunica- La valorizzazione delle diversità presuppone la possibilità di re pienamente, per favorire, in ogni contesto della società, UNO a) ne unitari lettura degli elementi unificanti, in quanto caratterizzanti, il passaggio dalla cultura dell’esclusione o della tolleranza (attenzio R del corpo sociale stesso: il processo di integrazione, dun- a quella dell’accoglienza, dall’accoglienza all’interazione, HIO ORECC que, non consiste semplicemente nell’inclusione di uno o dall’interazione all’integrazione. CUORE più elementi diversi in un corpo di per sé omogeneo, ma nel L’esempio più completo di transdisciplinarità, nell’attuale PI rendere integro, completo, un corpo attraverso il concorso panorama delle discipline psico-pedagogiche, è offerto Nell’immagine: irrinunciabile di ogni sua componente. dalla Globalità dei Linguaggi®. Ideogramma cinese (composto) per indicare il verbo ASCOLTARE 10 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 11
Globalità Globalità dei Linguaggi settembre 2011 n° 12 settembre 2011 n° 12 dei Linguaggi Il progetto “MusicArTerapia nella Globalità dei tito e da far sentire attraverso l’ascolto di sé e RICERCHE ED ESPERIENZE Linguaggi” è stato realizzato nella scuola secon- degli altri, che esprime le sue emozioni senza daria di primo grado l’Istituto “A. Lorenzetti” nel paura di sbagliare, perché viene valorizzata la In questa rubrica riportiamo esperienze e interventi di Operatori in MusicArTerapia Comune di Sovicille, in provincia di Siena, ed ha traccia di ogni ragazzo o ragazza, che prende (OMAT GdL), raggruppati per ambiti di competenza: visto coinvolte 6 classi con ragazzi e ragazze dagli fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità e ambito pediatrico e psico-pedagogico: “Dal grembo materno al grembo sociale”; 11 ai 14 anni. Nell’ottobre 2010 è stato presentato si apre all’espressione di sé. al 15° Convegno di Riccione “Dal Grembo mater- L’osservazione più importante per me è stata rile- ambito artistico-espressivo: “Comunicazione ed espressione”; no al Grembo sociale, Comunicazione ed vare il grande caos emotivo, tipico di questa età, ambito terapeutico: “Dal curare all’aver cura”. Espressione ad ogni Età”. spesso accompagnato da disagio, timidezze, Per eventuali approfondimenti si rimanda al sito www.centrogdl.org Il Grembo Sociale, finalità della GdL, è stato pro- paure, imbarazzi che chiedono di essere ascoltati, mosso da un incontro di in-formazione rivolto alle elaborati e possibilmente sciolti. L’aggressività, le insegnanti, che hanno potuto conoscere i riferi- chiusure, le provocazioni sono gridi di aiuto, tenta- DAL GREMBO MATERNO AL GREMBO SOCIALE menti teorici della disciplina e mettersi in gioco in tivi di trovare una via d’uscita al caos delle emozio- un percorso esperienziale. Il coinvolgimento delle ni, che i ragazzi non sanno come gestire e gli insegnanti si è dimostrato fondamentale, perché insegnanti spesso non sanno orientare. Lavorare per l’integrazione in un gruppo classe hanno saputo creare quella di rete di sostegno Il lavoro in questa fascia di età è stato per me par- significa prendersi in carico ogni ragazzo o ragazza all’esperienza dei ragazzi. ticolarmente impegnativo, ma ho ricevuto anche che vi appartiene e creare le condizioni necessarie I laboratori rivolti al gruppo classe e tesi all’integra- grande soddisfazione nelle risposte dei ragazzi. all’espressione e alla comunicazione affinché si svi- zione dei ragazzi portatori di handicap, hanno Alcuni di essi che inizialmente stavano in disparte luppi benessere e ciascuno trovi il proprio spazio sostenuto anche i ragazzi in difficoltà, presenti in si sono lasciati progressivamente coinvolgere, tro- per la realizzazione di sé. L’integrazione non è solo numero considerevole per ciascuna classe: extraco- vando soddisfazione nell’incontro con i compagni creare momenti di socializzazione e di scambio fra i munitari, ragazzi con disagi relazionali e comporta- e nell’espressione della creatività individuale, che ragazzi: integrazione è prima di tutto fare integra la mentali, offrendo loro occasioni per superare disagi, trova risonanza nel gruppo. Persona che, insieme agli altri, crea un processo di paure ed incertezze, con l’obiettivo di valorizzare Il bisogno compulsivo di essere al centro dell’at- integrazione del gruppo. l’espressione di sé al di là di tutte le differenze. tenzione è stato modulato dallo sperimentare l’al- C’è bisogno di un nuovo modo di fare scuola, attra- Per i ragazzi con handicap ha significato entrare in ternanza di essere sia contenuto al centro del verso insegnanti formati e disposti a mettersi in una dimensione paritetica, in un gruppo-grembo gruppo-grembo, che diventare contenitore affetti- discussione come persone, che sappiano spendere che accoglie e contiene, dove per ciascuno è stato vo per gli altri, in sintonia, sinfonia, sincronia con il il loro sapere nelle relazioni con i giovani e le loro possibile sviluppare un proprio percorso, per espri- gruppo stesso, che naturalmente attiva gli ipotoni- famiglie. è necessario che la scuola degli insegna- mere la propria creatività, non solo nelle arti, ma ci e armonizza gli ipercinetici. Morena Amina Mugnai * menti si apra ad una scuola che promuove l’indivi- anche come espressione dell’arte di vivere, di cui, Modalità relazionali particolarmente aggressive Scuola: Grembo sociale duo attraverso una pedagogia maieutica, che educe le risorse individuali e dà spazio alle emozioni di una come ci insegna Stefania Guerra Lisi, i bambini, gli handicappati e gli artisti, sono per noi dei maestri, hanno trovato possibilità di essere espresse in uno spazio protetto in modo da essere canalizzate e Un progetto scolatico a Sovicille (Siena) Persona fatta di corpo e di mente. Si costruisce così poiché con le loro strategie di sopravvivenza ci con- trasformate creativamente. Durante un laboratorio un percorso di crescita che permette al ragazzo o ducono a cercare nuove mappe del territorio della due ragazzi con handicap vivevano esperienze La scuola è il luogo principe di un grembo sociale alla ragazza di sentirsi libero di esprimere i propri comunicazione, ma soprattutto: ”ci riconnettono alla molto diverse: l’uno integrato e ben accolto, l’altro che accoglie e dà le risorse ne-cessarie alla socia- pensieri, le proprie emozioni ed impara ad ascoltare nostra parte intimamente più umana”. emarginato e che nessuno voleva toccare. È stato lizzazione e all’integrazione al di là di tutte le diffe- se stesso e gli altri. è una pedagogia estetica, una I ragazzi hanno potuto sperimentare le proposte- necessario ricostruire la possibilità di un contatto renze psicofisiche ai fini di un accomodamento pedagogia dei sentimenti che ci aiuta a creare una gioco di musicarterapia articolate in tre momenti: amorevole con questo ragazzo, mostrandomi in possibile; essa porta in sé un potenziale eccezio- cultura della pace, della tolleranza, della differenza, • rilassamento, quiete e silenzio, fondamentale per una relazione di corpo a corpo, portando attenzio- nale che potrebbe essere utilizzato per il benesse- per mezzo di una scuola luogo di democrazia parte- ricondurre l’attenzione all’ascolto di sé e connettersi ne e cura, affinché anche per i compagni diventas- re di tutti, per lo sviluppo delle potenzialità som- cipata, dove tutti hanno spazio per la realizzazione con il corpo e con le emozioni e predisporsi se possibile il contatto. merse e la prevenzione della loro individualità. all’ascolto degli altri. In un altro gruppo il ragazzo con il sostegno amava del disagio giovanile, Come dichiara Stefania • giochi psicosensomotori di rivisitazione del conte- catalizzare l’attenzione su di sé, usando modalità riverbero del disagio Guerra Lisi: “Dal grembo nimento e della nascita, giochi del Ri-uscire dal buio stereotipate e diventando così oggetto di gioco per della nostra società, materno al grembo alla luce, da seme/punto/ritmo a pianta/linea/melo- i compagni. Con la proposta di MusicArTerapia dove sta venendo meno sociale è compito di tutti dia, l’esplorazione dei 4 elementi, giochi dell’emoto- nella GdL ho cercato di condurlo verso capacità il contatto con noi stes- realizzare il contenimen- nofonosimbolismo, di sintonia, sincronia, sinfonia, si, con la capacità di to necessario che sostie- dal caos al cosmo, giochi dell’ad-gràdere. ascoltarci e di ascoltare ne lo sviluppo della per- • la messa in gioco corporea è sempre stata gli altri intorno a noi, sonalità in modo che accompagnata dall’elaborazione grafica, pittorica, sempre più chiusi nei tutti possano riuscire plastica, poetica, che ha permesso di rielaborare il nostri ritmi e nei nostri nella realizzazione della vissuto, con trasduzione da un linguaggio all’altro. mondi. La spinta alla loro identità, attraverso Il progetto si è concluso con un evento finale, com- globalizzazione ha crea- un gruppo contenitore posto da una mostra degli elaborati dei ragazzi e to individui sempre più affettivo rassicurante che delle ragazze e da una presentazione alle famiglie e soli e la solitudine è la valorizza le risorse indivi- agli insegnanti, accompagnata da un documento forma di sofferenza più duali e si fa sfondo per multimediale. grande che produce l’altro che viene rispec- Il progetto testimonia un percorso centrato sulla grandi disagi esistenziali. chiato positivamente”. conquista di sé attraverso il corpo, un corpo sen- 12 MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi 13
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