DALLE POLITICHE PER LA CIRCOLARITÀ DELLE RISORSE ALLA STRATEGIA ZERO RIFIUTI FROM RESOURCE CIRCULARITY POLICIES TO THE ZERO-WASTE STRATEGY
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AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 FOCUS ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/932021 DALLE POLITICHE PER LA CIRCOLARITÀ DELLE RISORSE ALLA STRATEGIA ZERO RIFIUTI FROM RESOURCE CIRCULARITY POLICIES TO THE ZERO-WASTE STRATEGY Adolfo F. L. Baratta ABSTRACT Le politiche di gestione dei rifiuti che negli ultimi venti anni hanno cercato di mitigare l’impatto ambientale si sono tradotte, nella maggiore parte dei casi, in azioni di downcy- cling. Ecco, quindi, che per rimediare agli impatti dell’andamento lineare dei modelli di produzione e consumo, strategie quali l’upcycling e la transizione verso la circolarità costituiscono una buona soluzione; ma per ridurre la pressione sull’ambiente l’unica strada percorribile non è quella che passa dal riciclaggio quanto, piuttosto, quella del riuso e della non produzione di scarti e rifiuti. In questo senso, anche se ancora sono pochi gli strumenti decisionali specifici a supporto di un’efficace valutazione dei rifiuti in fase progettuale, un ruolo fondamentale è interpretato dai progettisti che, attraverso strategie quali quelle del Design for Longevity e del Design for Deconstruction, posso- no concorrere alla definizione e all’applicazione di una Zero Waste Strategy. Over the last twenty years, waste management policies were aimed to mitigate envi- ronmental impacts; but in most cases the results of these policies had been the down- cycling. The upcycling and the transition to circularity are good solutions to remedy the impacts of linear patterns of production and consumption. However, the only way to reduce environmental pressure is not through recycling but through reusing and avoid- ing waste production. In this direction, designers could play a significant role thanks to strategies such as those of Design for Longevity and Design for Deconstruction. Even if there are still few decision-making tools to support an effective evaluation of waste in the design phase, the above-mentioned strategies could lead designers towards a Ze- ro Waste Strategy. KEYWORDS modello circolare, riuso, design per la durabilità, design per la decostruzione, strategia zero rifiuti circular model, reuse, design for longevity, design for deconstruction, zero-waste strategy Adolfo F. L. Baratta, Architect and PhD, is an Associate Professor in Architectural Technology at the Department of Architecture of Roma Tre University (Italy). Professor at the University of Florence and ‘Sapienza’ University of Rome, he was Visiting Professor at Universidad de Boyacà in Sogamoso (Colombia) and the HTWG of Konstanz (Germany). He deals with visible and invisible technologies and is the author of more than 200 publications. Since 2020 he has been an Expert in the Technical Mission Structure of the Ministry of Sustainable Infrastructure and Mobility. Mob. +39 338/59.82.598. E-mail: adolfo.baratta@uniroma3.it 32
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 Lo sfruttamento estensivo di risorse natu- to, piuttosto, quella del riuso e della non pro- la riusabilità, la riciclabilità, la presenza di conte- rali, abbinato a un utilizzo inefficiente dei mate- duzione di scarti e rifiuti.4 nuto riciclato e la durata di vita. Nello stesso riali nella fase fine vita, ha come risultato un Programma si sottolinea l’importanza del pro- quantitativo sempre maggiore di rifiuti. Pertan- Strategie internazionali e politiche comuni- gresso verso un’economia circolare basata sul- to, da più di un ventennio, si stanno riorientan- tarie | Anche se l’avvio della politica sui rifiuti l’analisi del ciclo di vita e l’adozione di misure in do quasi tutte le politiche di gestione dei rifiuti avviene negli anni Settanta dello scorso seco- grado di favorire il riuso e il riciclaggio e di pre- in modo da mitigare gli impatti ambientali, con lo, è con l’inizio del nuovo Millennio che l’atten- venire la produzione di rifiuti. In relazione a que- lo scopo di conseguire gli obiettivi di sostenibi- zione del legislatore si concentra sulla promo- st’ultimi, nel 2014 l’Unione Europea struttura il lità ambientale, sociale ed economica. Tutta- zione di strategie e strumenti utili a prevenire, Catalogo Europeo dei Rifiuti e attribuisce a cia- via, nonostante le intenzioni, questo si traduce da un lato, la produzione di scarti e rifiuti e, scun rifiuto un codice univoco a sei cifre (Euro- in azioni di downcycling1 dei materiali che pro- dall’altro, il consumo di risorse naturali impie- pean Commission, 2014): tale azione torna a curano benefici limitati. Infatti, nonostante le po- gando materiali riciclati. Il nuovo Millennio ini- conferire un valore specifico a rifiuti e scarti arri- litiche e le azioni messe in atto, a livello globale zia con l’Unione Europea che decide di pro- vando, con un’azione indiretta, anche a incenti- il volume di rifiuti continua a crescere: per ridur- muovere prima lo sviluppo di un mercato di vare le pratiche di riciclo. re la pressione antropica sul Pianeta è quindi in- prodotti più ecologici attraverso la Integrated Nel 2015 l’Unione Europea è tra i principali dispensabile modificare radicalmente l’attuale Product Policy (European Commission, 2001) promotori del Transforming our World, l’Agen- modello di utilizzo delle risorse, in particolare di e poi un processo edilizio ambientalmente vir- da 2030 per lo Sviluppo Sostenibile approva- quelle non rinnovabili. tuoso attraverso il Life-Cycle Thinking (European ta dalle Nazioni Unite. Il documento riporta 17 Dal punto di vista delle risorse, il settore Commission, 2003). Obiettivi ‘integrati e indivisibili’ di Sviluppo So- delle costruzioni è all’origine di circa il 50% del- Dopo aver stabilito la necessità di ridurre gli stenibile, insieme ai relativi 169 traguardi «[…] le estrazioni di materiale e, al contempo, del impatti ambientali negativi derivanti dall’uso di volti a equilibrare le tre dimensioni dello svi- 35% della produzione totale di rifiuti dell’Unio- risorse naturali (European Commission, 2005), luppo sostenibile: economico, sociale e ambien- ne Europea. Le ricadute dei processi produttivi l’Unione Europea ridefinisce alcuni concetti sui tale» (UN, 2015, p. 6), formulati come guida ed edilizi contribuiscono a generare tra il 5 e il rifiuti e individua delle disposizioni utili a favorire per promuovere azioni concrete dalle ricadute 12% delle emissioni nazionali di GHG (Euro- il loro recupero, trattamento e riuso (European positive per l’umanità e il pianeta. Premesso pean Commission, 2020). A questo si può ag- Commission, 2008). In questo contesto viene che gli Obiettivi sono strettamente intercon- giungere l’importante quantità di energia con- introdotto l’Extended Producer Responsibility, nessi tra loro, tanto che i Traguardi producono sumata nella fase di produzione (dall’estrazio- strategia che aggiunge al prezzo di mercato di effetti positivi su più Obiettivi contemporanea- ne della materia prima al trasporto) e nella fa- un determinato prodotto anche i costi ambien- mente, l’Obiettivo 11 – Città e Comunità So- se di dismissione, quasi esclusivamente rivolta tali a esso associati durante il suo ciclo di vita. stenibili fa riferimento all’ambito urbano, miran- al downcycling o alla discarica (Huang et alii, La responsabilità estesa del produttore gli attri- do a «[…] rendere le città e gli insediamenti uma- 2018). Dal momento che il trend della crescita buisce la gestione finanziaria e organizzativa ni inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili». Tra i demografica mondiale è in costante aumento, della fase del ciclo di vita in cui il prodotto di- dieci Traguardi di questo Obiettivo figurano quelli è impossibile pensare che si possa perpetrare venta un rifiuto: si pensi all’effetto che, in molti della riduzione dell’impatto ambientale negati- un modello di sfruttamento delle risorse edul- Paesi, tale decisione ha avuto per categorie di vo pro-capite delle città «[…] prestando atten- corato da sporadici sussulti di circolarità. rifiuti, quali quelli elettronici, in ordine alla quan- zione alla qualità […] e alla gestione dei rifiuti» Le strategie di downcycling non sono per- tità e al grado di recupero di prodotti dismessi. (11.6) e dell’ottimizzazione dell’efficienza e del- seguibili se si intende negativizzare i carichi am- La gestione delle risorse naturali è anche al lo sviluppo tecnologico ottenuta attraverso la bientali: la transizione verso un modello circola- centro della Europe 2020 Strategy che indivi- riduzione del consumo di risorse e l’utilizzo di re più efficiente deve porsi l’ambizioso obiettivo dua tre priorità ovvero una crescita intelligente, materiali locali (11.c). Dal punto di vista dei mo- di introdurre o migliorare il circolo virtuoso dei con l’obiettivo di sviluppare un’economia ba- delli di produzione e consumo, l’Obiettivo 12 – materiali, basato sul riuso prima e sul riciclag- sata sulla conoscenza e sull’innovazione, una Garantire Modelli Sostenibili di Produzione e di gio poi degli stessi. Non si tratta di obiettivi ir- crescita inclusiva, con l’obiettivo di promuove- Consumo mira a promuovere la riduzione del- raggiungibili: alcuni Paesi europei, come Bel- re la coesione sociale e territoriale e una cre- l’impiego di risorse attraverso un approccio si- gio, Danimarca, Germania e Olanda hanno in- scita sostenibile, finalizzata alla promozione del- stematico e cooperativo tra soggetti attivi nel- staurato meccanismi che consentono il riuso o l’utilizzo delle risorse disponibili. L’impiego effi- le filiere, dal produttore fino al consumatore. il riciclo del 95% dei rifiuti prodotti (López Ruiz, ciente di risorse diventa quindi uno degli obiet- Ciò è rappresentato, in particolar modo, dai Roca Ramón and Gassó Domingo, 2020). No- tivi principali a breve e medio termine per l’U- Traguardi in merito alla gestione sostenibile e nostante tale traguardo, molti dei modelli pro- nione Europea con tre strumenti utili alla transi- l’utilizzo efficiente delle risorse naturali (12.2), posti, anche da tali Paesi, sono improntati al zione verso un’economia circolare ovvero la ri- alla gestione dei rifiuti durante il loro intero ciclo downcycling, addirittura di quei rifiuti prove- duzione dei fattori di produzione, la minimizza- di vita (12.4) e alla riduzione della produzione nienti da materiali con un’alta energia incorpo- zione della produzione di rifiuti e la modificazio- dei rifiuti attraverso la prevenzione, riduzione, rata2. Solo scardinando tale approccio, forse ne dei modelli di consumo (European Commis- riciclo e riuso (12.5). troppo semplicistico, si potrà attivare una rea- sion, 2010). Nello stesso anno l’Unione Europea adotta le transizione verso un modello circolare: il Nel 2011, con la Roadmap per un’Europa ef- il Piano d’azione dal titolo L’Anello Mancante, downcycling non consente il raggiungimento ficiente nell’impiego delle risorse, l’Unione Euro- ambizioso pacchetto di misure per incentivare dell’equilibrio delle tre dimensioni della sosteni- pea sottolinea che gli scarti devono essere con- la transizione verso un’economia circolare in bilità e contribuisce al miglioramento degli im- siderati delle risorse da reintrodurre nella filie- grado di rafforzare la competitività e la crescita patti nel settore delle costruzioni solo in mini- ra, tanto da sostenere l’impiego di materiali so- dell’economia sostenibile attraverso il riscontro ma parte (Reficco et alii, 2018). stenibili e favorire il riciclo dei rifiuti da ‘demo- nel riuso e nel riciclaggio di materiali e nella lo- Ridurre, se non annullare, il processo distrut- lizione’ a ‘costruzione’ (European Commission, gica di rifiuto come risorsa (European Commis- tivo legato all’estrazione di risorse naturali a fa- 2011). Nel 2013 entra in vigore l’Environmental sion, 2015). La conduzione di tale processo vie- vore di un processo di recupero, riuso e riciclo Action Program, VII Programma generale di azio- ne definita nell’EU Construction and Demolition di scarti e rifiuti appare l’unica strada da per- ne in materia di ambiente dal titolo Vivere Bene Waste Management Protocol (European Com- correre. Ecco, quindi, che per rimediare agli im- entro i Limiti del Nostro Pianeta (European Par- mission, 2016). patti dell’andamento lineare dei modelli di pro- liament and Council of European Union, 2013). Con l’obiettivo di conseguire entro il 2050 duzione e consumo, strategie quali l’upcycling3 Il presupposto del Programma è che, essendo la decarbonizzazione per tutti i settori economi- e la transizione verso la circolarità costituisco- il maggiore impatto ambientale di un prodotto ci, l’Unione Europea introduce una visione vol- no una buona soluzione; tuttavia, per ridurre la attribuibile alle prime fasi progettuali, è neces- ta a coniugare l’efficienza energetica con l’effi- pressione sull’ambiente l’unica strada percorri- sario tener conto, proprio a partire da questa fa- cienza materica (European Commission, 2018), bile non è quella che passa dal riciclaggio quan- se, di aspetti quali la sostenibilità, la riparabilità, visione che sarà rafforzata con il Green Deal 33
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 ciale per compiere operazioni complesse e con- sentire la selezione e il controllo di un’alternati- va più efficace in termini di durata e di costo ma, anche, in previsione del consumo di risor- se materiche e impatto sull’ambiente. È proprio la fase progettuale a poter indiriz- zare la scelta verso sistemi o soluzioni costrut- tive che facilitino la corretta gestione dei rifiuti in tutte le successive fasi del processo edilizio. Perciò è necessario promuovere una progetta- zione che dia priorità alla riduzione dell’impiego di risorse, che riusi i prodotti e gli elementi an- cora prima di avviarli al riciclo, che adotti pro- dotti riutilizzabili, durevoli e riparabili. Già in fase di progettazione, l’uso delle risorse va calibrato tenendo in considerazione gli scenari di demo- lizione selettiva, nonché le possibilità offerte dal riciclato e dal reimpiego di prodotti. Con lo scopo di semplificare tale fase, il pro- gettista dispone di una gamma di strumenti informatizzati, dai più semplici ai più complessi e personalizzati: essi fanno parte dell’ampia categoria dei Decision Support Systems (DSS) poiché costituiscono supporto al processo de- cisionale progettuale e si articolano in moduli quali database, algoritmi matematici, modelli di simulazione, ecc. Decision Support Systems ade- guati possono fungere sia da strumento sia da processo per risolvere un problema complesso come quello della selezione di strategie proget- tuali più favorevoli al futuro riuso di manufatti o riciclo dei materiali impiegati. Infatti, tale pro- blema può essere eccessivamente comples- so per l’essere umano e, al contempo, troppo qualitativo per l’elaborazione informatica tradi- zionale. Pertanto, dal punto di vista processua- le, i Decision Support Systems guidano il pro- gettista in maniera sistematica nell’analisi del- le scelte progettuali alternative fino al risulta- to che meglio si approssima alla soluzione del Fig. 1 | Amount of waste generated by each European country in 2014 (source: Eurostat, 2018). problema; dal punto di vista strumentale, i De- cision Support Systems integrano una serie di funzionalità di calcolo per la definizione delle al- Europeo il quale promuove la conservazione volto è fondamentale per la loro contrazione. Il ternative e per la loro analisi comparativa. della biodiversità e del capitale naturale disso- risultato finale è la conseguente qualità di ogni Che si tratti di un edificio di nuova costru- ciando la crescita economica dall’impiego in- fase ed esso dipende, in larga misura, dalla col- zione o di un intervento sul patrimonio esisten- tensivo delle risorse naturali (European Com- laborazione dei suoi protagonisti. In questo sen- te, la conoscenza del ciclo di vita di materiali, mission, 2019). «[…] Tra il 1970 e il 2017 l’e- so, «[…] fino all’80% dell’impatto ambientale dei prodotti e componenti è fondamentale per per- strazione di materiali a livello mondiale è tripli- prodotti dipende dalla progettazione» (Di Marco, seguire l’uso efficiente delle risorse in edilizia. cata ed è in continua crescita, costituendo fon- 2020, p. 122). Per non essere responsabili delle conseguenze te di gravi rischi a livello globale. Circa la metà Anche se la gestione dei rifiuti da costruzio- di scelte non consapevoli, i progettisti devono delle emissioni totali di gas a effetto serra e più ne è stata implementata a diversi livelli, esisto- pianificare, sin dall’avvio della fase progettuale, del 90% della perdita di biodiversità e dello no ancora poche ricerche sul ruolo che posso- la gestione dei rifiuti generati durante e a fine stress idrico sono determinati dall’estrazione di no interpretare i progettisti, in particolare sul vita, adottando le strategie più efficaci per di- risorse e dai processi di trasformazione di ma- potenziale di minimizzazione dei rifiuti attraver- rottarli dal conferimento in discarica verso pro- teriali, combustibili e alimenti» (European Com- so la progettazione. Allo stesso modo, sono cessi di gestione più efficienti. In fase proget- mission, 2019, p. 7). A questo punto l’obiettivo pochissimi gli strumenti decisionali specifici a tuale, per ottenere un’architettura circolare sot- dell’Unione Europea non può che essere uno: supporto di un’efficace valutazione dei rifiuti in to il profilo delle risorse, è necessario adottare non produrre rifiuti. fase progettuale (Olanrewaju and Ogunmakin- delle strategie in grado di annullare la produ- de, 2020). La letteratura più recente suggeri- zione di rifiuti, ovviamente senza ridurre i livelli Progettare senza rifiuti: Design for Longevi- sce che l’adozione di strumenti di modellazio- prestazionali attesi. Tali obiettivi possono esse- ty e Design for Deconstruction | Per non pro- ne delle informazioni potrebbe avere il poten- re perseguiti attraverso due differenti classi di durre più rifiuti è imprescindibile il coinvolgi- ziale per aiutare i progettisti a ridurre gli sprechi azioni: la prima predilige la durabilità e la se- mento in processi virtuosi di tutti gli attori coin- nei loro progetti. Analogamente a quanto suc- conda predilige la reversibilità. volti nella filiera edilizia. Infatti, il processo di cede per l’automazione del processo di mo- La progettazione di soluzioni durature, il produzione è frutto di una successione di fasi dellazione energetica dell’edificio attraverso il cosiddetto Design for Longevity, ha l’obiettivo di strettamente correlate tra loro e richiede la par- Building Energy Modeling (BEM), è possibile impiegare materiali durevoli e robusti per stan- tecipazione di molti operatori che, in un modo immaginare uno sviluppo che porti all’ottimiz- dard costruttivi che siano in grado di ridurre i o nell’altro, sono chiamati a occuparsi della ge- zazione delle risorse materiche dell’edificio at- costi di manutenzione e favorire la fattibilità stione dei rifiuti: interessi e compiti risultano as- traverso il Building Resource Modeling (BRM) economica di una costruzione (ARUP, 2016). sai differenti, ma il ruolo di ogni soggetto coin- che può integrare algoritmi di intelligenza artifi- In sintesi, progettando soluzioni tecniche facil- 34
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 mente riparabili e manutenibili, che non pre- te e sicurezza d’uso. Per competere con le ma- problematica inerente alle conseguenze ambien- sentino un’obsolescenza prematura ma che an- terie prime primarie, le materie prime seconda- tali e alla salute dell’uomo a lungo termine, de- zi favoriscano l’upgrading, oltre a soluzioni spa- rie devono far fronte a una serie di difficoltà terminate dal continuo conferimento in disca- ziali agevolmente riconvertibili e rifunzionaliz- connesse non solo alla loro sicurezza ma an- rica (Crawford, Mathur and Gerritsen, 2017), so- zabili, la vita utile di un fabbricato aumenta e, che alle prestazioni, alla disponibilità e al costo. no più subdole e, pertanto, più pericolose. conseguentemente, si previene la produzione Ecco perché è diventato obbligatorio il conte- I prodotti riciclati devono essere meglio vei- di rifiuti per un ampio arco temporale. Ovvia- nuto riciclato nei prodotti, linea politica che colati perché in termini prestazionali possono mente sono le tecnologie e i materiali impiegati certamente contribuirà a prevenire squilibri tra essere concorrenziali con i prodotti non ricicla- a condizionare la durabilità degli edifici; ad offerta e domanda di materie prime secondarie ti. È necessario formare giovani progettisti alla esempio, l’impiego di componenti prefabbricati e a garantire un’espansione regolare del setto- consapevolezza che, per l’ambiente e la so- secondo elevati standard di controllo della re del riciclaggio. Allo stesso tempo, lo scarso cietà, l’impiego di materie prime seconde è po- qualità può minimizzare il rischio di difetti propri appeal che il riuso esercita sui progettisti, no- sitivo. Ed è necessario anche fare chiarezza e costruttivi, riducendo i requisiti di manuten- nostante i vantaggi ecologici in termini di ener- linguistica: riuso, riciclo e riciclabile non hanno zione a lungo termine e influenzando la quan- gy footprint5, material footprint6 e carbon foot- lo stesso significato e, anzi, il concetto di riciclo tità di rifiuti prodotti (Wang, Li and Tam, 2015). print7, dipende da una serie di ostacoli quali la viene, in alcuni casi, impiegato come un’atte- In questo senso, un componente edilizio limitata convenienza economica e l’ambiguità nuante per soluzioni non propriamente soste- non rappresenta solo l’energia spesa per realiz- del quadro normativo. nibili. Come spiegare altrimenti i molti prodotti zarlo e gli impatti ambientali che genera per- Affinché i materiali riciclati e i prodotti riusati che vengono etichettati come riciclabili senza ché «[…] possiede una ‘cultura incorporata’, il possano avere una maggiore possibilità di pe- però specificare se esistono delle reali condi- suo reimpiego permette di preservarne il com- netrazione e diffusione nel mercato è necessa- zioni tecnologiche, sociali ed economiche per posito capitale. Questa prospettiva promuove rio riconoscere loro un valore aggiunto. Tale va- avviarli al riciclo? Senza dimenticare che lo stes- una sostenibilità intesa non solo come risposta lore dovrebbe essere ancora maggiore nella so riciclaggio ha un impatto ambientale per- alla sfida ecologica, ma anche come responsa- pratica del riuso: infatti, quest’ultima valorizza e ché, in taluni casi, è necessaria una grande bilità di ‘far durare’ nel tempo le conquiste tec- preserva le caratteristiche di una risorsa ridu- quantità di energia, oltre al fatto che esso è re- niche e la cultura materiale di una determinata cendo i costi finanziari e ambientali necessari sponsabile di emissioni di CO2. Allora è neces- comunità, le stesse che hanno saputo creare, per la gestione dei rifiuti, oltre al consumo di sario avviare una «[…] diversificazione e inte- attraverso le trasformazioni dell’ambiente natu- energia necessario per la loro trasformazione. grazione delle strategie circolari, promuovendo rale e costruito, luoghi e ambienti di vita dell’uo- il riuso, ove possibile, piuttosto che il riciclo, que- mo» (Condotta and Zatta, 2021, p. 120). La va- Obiettivo finale: non riciclare bensì non pro- st’ultimo da intendersi come upcycling, pratica lorizzazione della conservazione della cultura ma- durre scarti e rifiuti | La gestione dei rifiuti co- che consente di conservare e/o accrescere il terica richiede una definizione rigorosa di con- stituisce un problema per la maggior parte dei valore dei materiali nel tempo» (Baiani and Alta- cetti e modelli che pongono termini quali durata Paesi nel mondo, in particolare per quelli che si mura, 2019, p. 123). e longevità al centro del progetto. avviano rapidamente verso lo sviluppo. Se la re- È però arrivato il momento di passare a un La progettazione di soluzioni reversibili, il co- lazione diretta tra l’incremento del consumo di approccio strategico ancora più ambizioso, quel- siddetto Design for Deconstruction, ha l’obiet- risorse e la produzione di rifiuti è immediata, la lo dello Zero Waste, che presume di trasforma- tivo di garantire la disassemblabilità degli ele- menti tecnici e il recupero di materiali e compo- nenti in fase di manutenzione e dismissione del- l’edificio (Altamura, 2015; Akinade et alii, 2017). Questa soluzione è auspicata anche dalla Com- missione Europea che invita a orientare l’indu- stria verso manufatti che facilitino la decostru- zione degli edifici per massimizzare il riuso e il re- cupero di prodotti e materiali (European Com- mission, 2012). Essa predilige i sistemi di con- nessione a secco a quelli difficilmente reversibi- li, come quelli a umido, insieme ai prodotti facil- mente riutilizzabili, ovvero soluzioni che rendo- no meno difficoltosa la destrutturazione e la se- parazione e componenti che si presentano alla stregua di servizi in grado di mantenere le pro- prie caratteristiche e prestazioni in configurazio- ni differenti. Favorire il riuso consente di evitare il prelievo di ulteriori risorse naturali e di conser- vare l’energia incorporata insieme all’integrità formale di quanto già prodotto. Tale approccio progettuale definisce sin da subito la ‘materia- lizzazione’ e la ‘smaterializzazione’ del fabbri- cato, prefigurando le opportunità di riuso e ri- configurazione dei componenti di cui il fabbri- cato stesso è composto. Anche se alcuni autori hanno già formulato delle guide che affrontano i principi del Design for Deconstruction, esistono solo pochi edifici che li hanno applicati (Cruz Rios, Chong and Grau, 2015). In entrambe le strategie si dovranno predili- gere soluzioni che utilizzano la minore quantità di materie prime, che adottano un elevato con- tenuto di riciclato, prive di sostanze chimiche pe- ricolose, con ridotta impronta di carbonio e am- Fig. 2 | Amount of Construction and Demolition waste for each country (source: AMCS Group, 2016; elaborated by bientale, in grado di garantire prestazioni eleva- A. Magarò). 35
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 Fig. 3 | Composition of the European Green Deal strategy (source: European Commission, 2019; elaborated by A. Magarò). re il rifiuto da un problema a una risorsa (Za- to-grave) ha lasciato il passo al cradle-to-crad- zatori, non esaustivo, appare tuttavia generico, man, 2014). Infatti, la necessità di disaccop- le design che ha integrato la circolarità nella pertanto dovrebbe essere accompagnato da piare crescita economica, impatto ambientale valutazione degli impatti dei processi produtti- un altrettanto non esaustivo elenco di criticità e consumo delle risorse, adottando una logica vi. Tuttavia, l’approccio Zero Waste appare an- che ancora limitano la diffusione di un approc- di impact decoupling8 e di resources decou- cor più avanzato poiché prevede che non sia la cio Zero Waste. pling9, risulta essere alla base del nuovo mo- fase fine vita a dover prevedere meccanismi di Se si escludono i costi ambientali e indiretti dello economico circolare secondo il quale è recupero e riciclo, ma l’annullamento del rifiuto o a lungo termine, il costo del conferimento in di- possibile garantire uno stesso livello di produt- sia esteso all’intero ciclo produttivo. Il passag- scarica del rifiuto è ancora troppo basso (Yean tività economica riducendo, però, lo sfrutta- gio da economia circolare al progetto e allo svi- Yng Ling and Song Anh Nguyen, 2013). Que- mento delle risorse primarie (Pao and Chen, luppo di materiali circolari (Montacchini, Tede- sto risparmio percepito porta gli operatori del 2019). La Zero Waste Strategy punta a elimi- sco and Di Prima, 2021) comporta un cambio settore a preferire tale soluzione, evitando di sti- nare dal processo di produzione, in maniera si- di paradigma: i settori produttivi devono essere molare l’innovazione in tale ambito. Agire su ta- stematica e in via preventiva, il rifiuto. Qualora concepiti in modo più permeabile, consenten- le leva, ad esempio dal punto di vista fiscale, si tratti di rifiuto da costruzione e demolizione, do che i flussi in entrata di un processo pro- potrebbe fornire impulso a una progettazione tale approccio sembra l’unica strada percorri- duttivo corrispondano ai flussi in uscita (rifiuti e più consapevole. Altro ostacolo è identificabile bile, a seguito di tentativi legati al riciclaggio che, sottoprodotti) di un altro, anche se si tratta di nella carenza di adeguati standard normativi a parte alcuni esempi virtuosi, non sono riusciti settori apparentemente poco compatibili. per il reimpiego del rifiuto nel settore delle co- a trasformare il rifiuto in risorsa di qualità. Vice- Allo scopo di diffondere tale strategia, è ne- struzioni, all’interno della filiera (Huang et alii, versa, una gestione dei rifiuti improntata allo cessario fare appello al legislatore. Infatti, non 2018). Ulteriori impedimenti da rimuovere po- Zero Waste considera ogni cosa come risorsa vi è dubbio che i catalizzatori di politiche Zero trebbero essere i sistemi inefficienti di gestione e perciò non demanda alla fase di fine vita la Waste possono provenire da un’adeguata in- del rifiuto, le tecnologie di riciclaggio obsolete o risoluzione dei problemi ma li affronta preven- centivazione finanziaria, che, tuttavia, necessi- poco sviluppate, lo scarso mercato del rifiuto tivamente (Fudala-Ksiazek et alii, 2016; Piet- ta di essere accompagnata, nell’ambito di una caratterizzato da scarsissima innovazione. zsch, Ribeiro and Medeiros, 2017). strategia integrata, da normative efficienti e sbu- È auspicabile che i progettisti non si faccia- La Zero Waste Strategy è differente anche rocratizzate, elevato tasso di innovazione nelle no trovare impreparati al cambiamento. L’alibi dal concetto principe del rinnovato ‘life cycle politiche ambientali, cambiamenti comporta- a una progettazione poco consapevole che thinking approach’ ovvero il cradle-to-cradle de- mentali e nei consumi, miglioramento dei siste- non contempli i principi di Design for Longevity sign (C2C). La valutazione dell’impatto ambien- mi infrastrutturali e di logistica (Pietzsch, Ribei- o di Design for Deconstruction decade nel mo- tale dei materiali dalla culla alla tomba (cradle- ro and Medeiros, 2017). Tale elenco di cataliz- mento in cui interviene l’innovazione nel pro- 36
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 cesso progettuale, prima dell’innovazione nel Germany and the Netherlands, have established tal costs associated with a product during its processo produttivo. Gli strumenti per operare mechanisms that allow for the reuse or recy- life cycle to its market price. Extended Produc- delle scelte esistono già e si sviluppano rapida- cling of 95% of the waste produced (López er Responsibility assigns to the producer the fi- mente: essi danno luogo a ulteriori nuovi spe- Ruiz, Roca Ramón and Gassó Domingo, 2020). nancial and organisational management of the cialismi e costringono il progettista a coordi- Despite this target, many of the models pro- phase of the life cycle in which the product be- narne la presenza nell’ambito di processi com- posed, even by these countries, are charac- comes waste: think of the effect that, in many plessi. Mediante algoritmi di Machine Learning, terised by downcycling, even of waste from countries, this decision has had for categories oggi è possibile stimare, in fase progettuale, la materials with a high embodied energy2. Down- of waste, such as electronic waste, in terms of quantità di rifiuto da costruzione e demolizione. cycling does not achieve the balance of the the quantity and degree of recovery of discard- Uno studio sperimentale molto recente (Nagal- three dimensions of sustainability and con- ed products. li, 2021), addestrando una rete neurale sempli- tributes to the improvement of impacts in the The management of natural resources is al- ce con una casistica relativamente poco este- construction sector only to a small extent (Re- so at the heart of the Europe 2020 Strategy, sa (330 casi studio), ha fornito una previsione ficco et alii, 2018). which identifies three priorities: smart growth, molto accurata nel 43,3% dei casi, percentuale Reducing, if not cancelling, the destructive with the aim of developing an economy based che può solo migliorare perfezionando la fase process linked to the extraction of natural on knowledge and innovation; inclusive growth, di training con una casistica più ampia. Inte- resources in favour of a process of recovery, with the aim of promoting social and territorial grare l’intelligenza artificiale nel processo pro- reuse and recycling of waste and refuse seems cohesion; and sustainable growth, aimed at gettuale è la sfida del secolo. Essa deve es- the only way forward. Therefore, strategies promoting the use of available resources. The sere colta: un approccio completamente diffe- such as upcycling3 and the transition to circu- efficient use of resources thus becomes one of rente alla progettazione, che consenta ai con- larity are a good solution to remedy the im- the main short- and medium-term objectives cetti di sostenibilità in senso olistico di uscire pacts of linear production and consumption for the European Union with three tools useful dalla mera questione ambientale, oltre che patterns, but to reduce the pressure on the en- for the transition to a circular economy: reduc- a migliorare le condizioni di vita dell’uomo e vironment, the only way forward is not through ing production factors, minimising waste pro- diminuire il suo impatto sugli ecosistemi, può recycling but reuse and the non-production of duction and changing consumption patterns (Eu- riportare al centro del processo progettuale la waste and scrap.4 ropean Commission, 2010). figura dell’architetto, quale portatore di valori In 2011, with the Roadmap to a Resource- di equità. International Strategies and Community Poli- Efficient Europe, the European Union stresses cies | Although the start of the waste policy that waste should be considered as a resource took place in the 1970s, it is with the beginning to be reintroduced into the supply chain, to of the new Millennium that the attention of the support the use of sustainable materials and to Extensive exploitation of natural resources com- legislator is focused on the promotion of strate- encourage the recycling of demolition and con- bined with inefficient use of materials at the end- gies and tools to prevent waste production on struction waste (European Commission, 2011). of-life stage results in ever-increasing amounts the one hand and to prevent the consumption In 2013, the 7th Environmental Action Program of waste. Therefore, for more than two decades, of natural resources by using recycled materi- entitled Living Well within the Limits of our almost all waste management policies have als on the other hand. The new Millennium be- Planet (European Parliament and Council of been reoriented to mitigate environmental im- gins with the European Union first deciding European Union, 2013) came into force. The pacts, with the aim of achieving environmental, to promote the development of a market for assumption of the Programme is that since the social and economic sustainability goals. How- more ecological products through the Integrated greatest environmental impact of a product can ever, in spite of such intentions, this results in Product Policy (European Commission, 2001) be attributed to the early design stages, aspects downcycling1 of materials with limited benefits. and then deciding to promote an environmen- such as sustainability, reparability, reusability, Indeed, despite the policies and actions put in tally virtuous building process through Life-Cy- recyclability, recycled content and lifespan must place, the volume of waste continues to grow cle Thinking (European Commission, 2003). be taken into account from this very stage. The globally: to reduce the anthropogenic pressure After establishing the need to reduce the same Programme stresses the importance of on the planet, it is therefore essential to radi- negative environmental impacts arising from progress towards a circular economy based on cally change the current pattern of resource use, the use of natural resources (European Com- life-cycle analysis and the adoption of mea- particularly non-renewable ones. mission, 2005), the European Union redefines sures to encourage reuse and recycling and From the point of view of resources, the some concepts about waste and identifies pro- prevent waste production. In relation to the lat- construction sector accounts for about 50% of visions to encourage its recovery, treatment and ter, in 2014 the European Union set up the Eu- material extraction and, at the same time, 35% reuse (European Commission, 2008). In this ropean Waste Catalogue and assigned a unique of total waste production in the European Union. context, Extended Producer Responsibility is in- six-digit code to each waste (European Com- The impacts of production and construction troduced, a strategy that adds the environmen- mission, 2014): this action once again gives a processes contribute to generating between 5 and 12% of national GHG emissions (European Commission, 2020). To this can be added the significant amount of energy consumed in the production phase (from extraction of the raw material to transport) and in the disposal phase, almost exclusively downcycling or landfilling (Huang et alii, 2018). As the world’s population growth trend is steadily increasing, it is impos- sible to conceive of perpetuating a pattern of resource exploitation sweetened by sporadic jolts of circularity. Downcycling strategies are not feasible if the intention is to negate environmental bur- dens: the transition to a more efficient circular model must set the ambitious goal of introduc- ing or improving the virtuous circle of materials, based first on reusing and then recycling them. These targets are not unattainable: some Eu- ropean countries, such as Belgium, Denmark, Fig. 4 | Schematic diagram of Design for Waste, Design for Circularity, Design for Longevity and Design for Deconstruction. 37
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 Fig. 5 | Waste hierarchy (credit: A. Magarò). specific value to waste and scrap, and indirect- Protocol on Construction and Demolition Waste ing Energy Modeling (BEM), it is possible to imag- ly encourages recycling practices. Management (European Commission, 2016). ine a development leading to the optimisation In 2015, the European Union is one of the To achieve decarbonisation for all econom- of the material resources of the building through main promoters of Transforming our world, the ic sectors by 2050, the European Union intro- Building Resource Modeling (BRM) that can in- 2030 Agenda for Sustainable Development en- duces a vision to combine energy efficiency tegrate artificial intelligence algorithms to per- dorsed by the United Nations. The document with material efficiency (European Commission, form complex operations and allow the selec- contains 17 ‘integrated and indivisible’ Sustain- 2018), a vision that will be reinforced with the tion and control of a more effective alternative able Development Goals (SDGs), together with European Green Deal that promotes the con- in terms of duration and cost, but also in terms 169 related targets «[…] aimed at balancing the servation of biodiversity and natural capital by of the consumption of material resources and three dimensions of sustainable development: decoupling economic growth from the intensive impact on the environment. economic, social and environmental» (UN, 2015, use of natural resources (European Commission, It is precisely the design phase that can di- p. 6), formulated as a guide to promote con- 2019). «[…] Between 1970 and 2017, global rect the choice towards construction systems crete actions with positive impacts on humanity material extraction tripled and continues to grow, or solutions that facilitate proper waste man- and the planet. Given that the Goals are closely constituting a source of serious global risks. agement in all subsequent stages of the build- interlinked, so much so that Targets have posi- About half of total greenhouse gas emissions ing process. Therefore, it is necessary to pro- tive effects on several Goals simultaneously, and more than 90% of biodiversity loss and mote a design that prioritises the reduction of Goal 11 – Sustainable Cities and Communities, water stress are driven by resource extraction resource use, that re-uses products and ele- refers to the urban sphere, aiming to «[…] make and processing of materials, fuels and food» (Eu- ments before they are sent for recycling, and cities and human settlements inclusive, safe, ropean Commission, 2019, p. 7). At this point, that adopts reusable, durable and repairable resilient and sustainable». the European Union’s goal can only be one: to products. Already at the design stage, resource Among the ten Targets of this objective are produce no waste. use should be calibrated taking into account those of reducing the negative environmental selective demolition scenarios, as well as the impact of cities per capita «[...] paying attention Designing without waste: Design for Longevi- possibilities offered by recycled and reused to the quality [...] and management of waste» ty and Design for Deconstruction | In order products. (11.6) and of reducing the negative environ- to stop producing waste, it is essential to in- In order to simplify this phase, a range of mental impact of cities per capita «[...] paying volve all the players in the construction industry computer-based tools, from simple to com- attention to the quality [...] and management of in virtuous processes. In fact, the production plex and customised, is available to the de- waste» and optimising efficiency and techno- process is the result of a succession of closely signer. These tools fall into the broad catego- logical development by reducing resource interconnected phases and requires the partic- ry of Decision Support Systems (DSS), as they consumption and using local materials (11.c). ipation of many operators who, in one way or support the design decision-making process From the point of view of production and con- another, are called upon to deal with waste man- and consist of modules such as databases, sumption patterns, Goal 12 – Ensure Sustain- agement: interests and tasks are very different, mathematical algorithms, simulation models, able Patterns of Production and Consumption but the role of each party involved is fundamen- etc. An adequate Decision Support System aims to promote the reduction of resource use tal for their contraction. The final result is the can act both as a tool and as a process to through a systematic and cooperative approach consistent quality of each phase and it depends, solve a complex problem such as the selec- between actors in the supply chains, from pro- to a large extent, on the cooperation of its pro- tion of design strategies more favourable to ducer to consumer. This is represented, in par- tagonists. In this sense, «[…] up to 80% of the the future reuse of artefacts or recycling of ticular, by the Targets on sustainable manage- environmental impact of products depends on materials used. In fact, such a problem can ment and efficient use of natural resources their design» (Di Marco, 2020, p. 122). be too complex for humans and, at the same (12.2), management of waste throughout its Although construction waste management time, too qualitative for traditional computer life cycle (12.4) and reduction of waste produc- has been implemented at different levels, there processing. Therefore, from the procedural tion through prevention, reduction, recycling and is still little research on the role that designers point of view, the Decision Support System reuse (12.5). can play, particularly on the potential to min- guides the designer in a systematic way in the In the same year, the European Union adopt- imise waste through design. Similarly, there are analysis of the alternative design choices until ed the Action Plan entitled The Missing Link, very few specific decision-making tools to sup- the result that best approximates the solution an ambitious package of measures to stimu- port effective waste assessment at the design of the problem; from the instrumental point of late the transition to a circular economy able to stage (Olanrewaju and Ogunmakinde, 2020). view, the Decision Support System integrates strengthen the competitiveness and growth of More recent literature suggests that the adop- a series of calculation functionalities for the the sustainable economy through the reuse and tion of information modelling tools may have definition of the alternatives and their compar- recycling of materials and the logic of waste as the potential to help designers reduce waste in ative analysis. a resource (European Commission, 2015). The their designs. Similarly to the automation of the Whether it is a new building or an interven- conduct of such a process is defined in the EU building energy modelling process through Build- tion on existing heritage, knowledge of the life 38
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 Fig. 6 | Zero Waste Strategy (credit: A. Magarò). cycle of materials, products and components is dotta and Zatta, 2021, p. 120). Enhancing the time, the limited appeal of reuse to designers, fundamental to the efficient use of resources in conservation of material culture requires a rig- despite its ecological advantages in terms of construction. In order not to be responsible for orous definition of concepts and models that energy footprint5, material footprint6 and car- the consequences of unaware choices, de- place terms such as durability and longevity at bon footprint7, is due to many obstacles such signers need to plan, right from the start of the the centre of the project. as limited economic viability and ambiguous design phase, the management of waste gen- The design of reversible solutions, the so- regulatory framework. erated during and at the end of its life, adopt- called Design for Deconstruction, aims to en- In order for recycled materials and reused ing the most effective strategies to divert it sure the disassembly of technical elements products to have a greater chance of market from landfill to more efficient management pro- and the recovery of materials and components penetration and dissemination, they need to be cesses. In the design phase, to achieve circu- during the maintenance and decommissioning recognised as having added value. This value lar architecture in terms of resources, it is nec- of the building (Altamura, 2015; Akinade et alii, should be even higher in the practice of reuse, essary to adopt strategies able to eliminate the 2017). This solution is also advocated by the which enhances and preserves the character- production of waste, obviously without reduc- European Commission, which calls for the in- istics of a resource by reducing the financial ing the expected performance levels. These dustry to be oriented towards artefacts that and environmental costs of waste manage- objectives can be pursued through two differ- facilitate the deconstruction of buildings to ment and the energy consumption required for ent classes of actions: the first favours durabili- maximise the reuse and recovery of products its transformation. ty and the second favours reversibility. and materials (European Commission, 2012). It The design of durable solutions, the so-called favours dry connection systems over those that The ultimate goal: not to recycle but to avoid Design for Longevity, aims to employ durable are difficult to reverse, such as wet connection producing waste and scrap | Waste man- and robust materials for construction standards systems, together with products that are easily agement is a problem for most countries in the that are able to reduce maintenance costs and reusable, i.e. solutions that make deconstruc- world, particularly those that are rapidly devel- promote the economic viability of a construc- tion and separation less difficult and compo- oping. While the direct relationship between tion (ARUP, 2016). In short, by designing tech- nents that are like services that can maintain increased resource consumption and waste nical solutions that are easily repairable and their characteristics and performance in differ- generation is straightforward, the long-term en- maintainable, that do not present premature ent configurations. Favouring reuse avoids tak- vironmental and human health consequences obsolescence but rather favour upgrading, as ing additional natural resources and conserves of continued landfilling (Crawford, Mathur and well as spatial solutions that can be easily re- the embodied energy and formal integrity of Gerritsen, 2017) are more subtle and therefore converted and re-functionalised, the useful life what has already been produced. This design more dangerous. of a building is increased and, consequently, approach immediately defines the ‘materialisa- Recycled products need to be better pro- the production of waste is prevented for a long tion’ and ‘dematerialisation’ of the building, moted because they can compete with non- period. Obviously, it is the technologies and foreshadowing the opportunities for reuse and recycled products in terms of performance. materials used that affect the durability of reconfiguration of the components of which the Young designers need to be trained to under- buildings: for example, the use of prefabri- building is composed. Although some authors stand that the use of secondary raw materials cated components according to high-quality have already formulated guides that address is good for the environment and society. It is control standards can minimise the risk of the principles of Design for Deconstruction, also necessary to clarify the language: reuse, defects in design and construction, reducing there are only a few buildings that have applied recycle and recyclable do not have the same long-term maintenance requirements and influ- them (Cruz Rios, Chong and Grau, 2015). meaning and, indeed, the concept of recy- encing the amount of waste produced (Wang, In both strategies, preference will have to cling is, in some cases, used as a mitigating Li and Tam, 2015). be given to solutions that use the least amount factor for solutions that are not exactly sus- In this sense, a building component repre- of raw materials, have a high recycled content, tainable. How else can we explain the many sents not only the energy spent to make it and are free of hazardous chemicals, have low car- products that are labelled as recyclable with- the environmental impacts it generates be- bon and environmental footprint, and are ca- out specifying whether the technological, so- cause it «[…] has a ‘built-in culture’, its reuse pable of high performance and safe to use. To cial and economic conditions for recycling ex- allows its composite capital to be preserved. compete with primary raw materials, secondary ist? And let’s not forget that recycling itself This perspective promotes sustainability not raw materials face several challenges related has an environmental impact because, in some only as a response to the ecological challenge not only to their safety but also to perfor- cases, it requires a lot of energy, in addition but also as a responsibility to ‘sustain’ over mance, availability and cost. This is why recy- to the fact that it is responsible for CO2 emis- time the technical achievements and material cled content in products has become manda- sions. Therefore, it is necessary to initiate a culture of a given community, the same that tory, a policy that will certainly help prevent im- diversification and integration of circular strate- have been able to create, through the transfor- balances between supply and demand for gies, promoting reuse where possible rather mations of the natural and built environment, secondary raw materials and ensure a smooth than recycling, the latter to be understood as places and environments for human life» (Con- expansion of the recycling sector. At the same upcycling, a practice that allows the value of 39
Baratta A. F. L. | AGATHÓN | n. 09 | 2021 | pp. 32-41 materials to be preserved and/or increased over must be conceived in a more permeable way, ly: they give rise to further new specialisations time (Baiani and Altamura, 2019, p. 123). allowing the input flows of one production pro- and force the planner to coordinate their pres- However, the time has come to move to an cess to correspond to the output flows (waste ence within complex processes. Using Machine even more ambitious strategic approach, that and by-products) of another, even if they are Learning algorithms, it is now possible to esti- of Zero Waste, which presumes transforming apparently not compatible. mate the amount of construction and demoli- waste from a problem to a resource (Zaman, In order to spread this strategy, it is neces- tion waste at the design stage. A very recent 2014). Indeed, the need to decouple economic sary to appeal to the legislator. Indeed, there is experimental study (Nagalli, 2021), training a growth, environmental impact and resource no doubt that the catalysts for Zero Waste poli- simple neural network with a relatively small ca- consumption by adopting a logic of impact de- cies can come from adequate financial incen- suistry (330 case studies), provided a very ac- coupling8 and resources decoupling9 is at the tives, which, however, need to be accompa- curate prediction in 43.3% of cases, a percent- heart of the new circular economic model, ac- nied, as part of an integrated strategy, by effi- age that can only be improved by perfecting cording to which it is possible to guarantee the cient and unbureaucratised regulations, a high the training phase with a larger casuistry. Inte- same level of economic productivity while re- rate of innovation in environmental policies, grating artificial intelligence into the design pro- ducing the exploitation of primary resources changes in behaviour and consumption, and cess is the challenge of the century. It must be (Pao and Chen, 2019). The Zero Waste Strate- improved infrastructure and logistics systems grasped: a completely different approach to gy aims to remove waste from the production (Pietzsch, Ribeiro and Medeiros, 2017). Howev- design, allowing the concepts of sustainability process systematically and preventively. In the er, this non-exhaustive list of catalysts appears in a holistic sense to go beyond the mere envi- case of construction and demolition waste, this generic, so it should be accompanied by an ronmental issue, as well as improving human approach seems to be the only way forward, equally non-exhaustive list of criticalities that still living conditions and reducing their impact on following attempts at recycling which, apart limit the diffusion of a Zero Waste approach. ecosystems, can bring the figure of the archi- from a few good examples, have failed to trans- Excluding environmental and indirect or tect back to the centre of the design process, form waste into a quality resource. In contrast, long-term costs, the cost of landfilling waste is as the bearer of values of equity. Zero Waste treats everything as a resource and still too low (Yean Yng Ling and Song Anh therefore does not leave the resolution of prob- Nguyen, 2013). This perceived saving leads the lems to the end-of-life phase but addresses industry to prefer this solution, avoiding stimu- them in advance (Fudala-Ksiazek et alii, 2016; lating innovation in this area. Acting on this Pietzsch, Ribeiro and Medeiros, 2017). lever, e.g. from a fiscal point of view, could pro- The Zero Waste Strategy also differs from vide an impetus for more conscious planning. the main concept of the renewed life cycle Another obstacle can be identified in the lack of thinking approach: cradle-to-cradle design. The adequate regulatory standards for the reuse of cradle-to-grave assessment of the environ- waste in the construction sector, within the sup- mental impact of materials has given way to ply chain (Huang et alii, 2018). Further impedi- cradle-to-cradle design, which has integrated ments to be removed could be inefficient waste circularity into the assessment of the impacts management systems, outdated or underdevel- of production processes. However, the Zero oped recycling technologies, poor waste market Waste approach appears to be even more ad- characterised by very little innovation. vanced as it envisages that it is not the end-of- It is desirable that designers are not unpre- life phase that must provide for recovery and pared for change. The alibi for an ill-conscious recycling mechanisms, but that the elimination design that does not take into account the prin- of waste is extended to the entire production ciples of Design for Longevity or Design for De- cycle. The transition from circular economy to construction disappears when innovation in the the design and development of circular materi- design process takes place, before innovation als (Montacchini, Tedesco and Di Prima, 2021), in the production process. The tools for making implies a paradigm shift: production sectors choices already exist and are developing rapid- Notes sources are obviously distinguished according to their tion (DfD) – Critical success factors for diverting end- nature into non-renewable (fossil, nuclear) and renew- of-life waste from landfills”, in Waste Management, n. 1) Downcycling refers to recycling processes that re- able sources (solar, wind, geothermal, water). 60, pp. 3-13. [Online] Available at: doi.org/10.1016/j.was- sult in a decrease in material quality over time. 6) The material footprint, a concept invented by Math- man.2016.08.017 [Accessed 16 May 2021]. 2) Embodied energy refers to the energy used to man- is Wackemagel and William Rees in 1996 with the book Altamura, P. (2015), Costruire a zero rifiuti – Strate- ufacture a product (extraction of raw materials, process- Our Ecological Footprint: Reducing Human Impact on gie e strumenti per la prevenzione e l’upcycling dei mate- ing, etc.), install it (transport, etc.), use it (operation, main- the Earth, is an indicator used to assess human consump- riali di scarto in edilizia, FrancoAngeli, Milano. tenance, etc.) and dispose of it (demolition, decommis- tion of natural resources in relation to the planet’s capaci- ARUP (2016), The Circular Economy in the Built En- sioning, reuse, recycling, etc.) or the energy required for ty to regenerate them and absorb the waste produced. vironment. [Online] Available at: arup.com/perspec- it throughout its life cycle. 7) A carbon footprint is a measure that expresses, in tives/publications/research/section/circular-economy-in- 3) Upcycling refers to practices that preserve and/or CO2 equivalent, the total greenhouse gas emissions as- the-built-environment [Accessed 16 May 2021]. increase the value of materials over time. sociated directly or indirectly with a product, organisa- Baiani, S. and Altamura, P. (2019), “La mappatura 4) It is worth remembering that this is a return, certain- tion or service. delle fonti di materiali secondari per le costruzioni: pri- ly with new tools and new objectives, to the pre-industrial 8) Impact decoupling refers to economic growth with- me esperienze a Roma | Mapping the sources of sec- practice of combating resource scarcity by replenishing out corresponding increases in pressure on the environ- ondary building materials: first experiences in Rome”, goods and discarding waste. This was also true for the ment. in Baratta, A. (ed.), Il riciclaggio di scarti e rifiuti in construction sector and not only in informal contexts, 9) Resource decoupling is defined as a reduction in edilizia – Dal downcycling all’upcycling verso gli obiet- where the material dynamic expression served and still the rate of resource use per unit of economic activity. tivi di economia circolare – III Convegno Internazionale serves to solve economic and social difficulties, but also ‘Refuse, Reduce, Repair, Reuse, Recycle’, Tamia, Roma, in advanced economic contexts. References pp. 120-131. [Online] Available at: conferencerecy- 5) The energy footprint, a concept developed by the cling.com/downloads/proceedings/2019/10.pdf [Accessed US Department of Energy, is the life-cycle assessment Akinade, O. O., Lukumon, O. O., Ajayi, S. O., Bilal, 16 May 2021]. of energy consumption of products, organisations or ser- M., Alaka, H. A., Owolabi, H. A., Bello, S. A., Jaiyeobac, Condotta, M. and Zatta, E. (2020), “Riuso del Tempo vices in certain spatial and temporal contexts: energy B. E. and Kadiric, K. O. (2017), “Design for Deconstruc- in architettura – La pratica del reimpiego di prodotti e com- 40
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