FUORI CAMPO Richiedenti asilo e rifugiati in Italia: insediamenti informali e marginalità sociale - Medici Senza Frontiere
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Morire di parto Quando partorire diventa un'emergenza 1 Introduzione SOMMARIO INTRODUZIONE 1 UN’ACCOGLIENZA CHE ESCLUDE 3 GLI INSEDIAMENTI INFORMALI 8 INTRODUZIONE © Sara Creta, Gorizia Richiedenti asilo a cielo aperto 8 Insediamenti permanenti di rifugiati 9 Ponte Mammolo, Baobab, Casa Bianca. M Unica soluzione: lo sgombero 10 edici Senza Frontiere ha consentito di mettere in evidenza le LA POPOLAZIONE DEGLI INSEDIAMENTI INFORMALI 11 maturato la decisione di condizioni di marginalità vissute dai lavorare con i migranti forzati, richiedenti asilo appena entrati in Richiedenti asilo: l'accoglienza negata 11 in Italia come in altri paesi europei, Italia e completamente abbandonati alla fine degli anni Novanta, quando ci a se stessi per i limiti di un sistema di siamo resi conto che le stesse persone accoglienza che alla cronica carenza di Rifugiati ai margini 12 che curavamo e assistevamo a migliaia posti continua ad abbinare modalità di di chilometri di distanza si trovavano gestione emergenziali e mai ordinarie. LE BARRIERE ALL’ACCESSO AL SERVIZIO SANITARIO anche qui da noi, spesso in condizioni NAZIONALE 14 di precarietà e bisogno. Per questo, All'interno degli insediamenti informali dal 1999, la nostra Organizzazione ha di rifugiati e richiedenti asilo, edifici fornito assistenza sanitaria a migliaia occupati, baraccopoli, tendopoli, INSEDIAMENTI INFORMALI FOCUS di stranieri sbarcati sulle coste italiane oppure siti all’aperto sparsi sull'intero © Giuseppe De Mola, stazione di Crotone TORINO 16 e presenti nel nostro paese con territorio nazionale, in città come nelle TRIESTE E GORIZIA 17 l'obiettivo di garantire l'accesso alle campagne, le condizioni di vita sono cure previsto dalla nostra legislazione. inaccettabili: in metà dei siti non c'è PADOVA 19 In questi anni siamo stati presenti a acqua né luce, anche laddove sono far suonare un campanello d'allarme ROMA 20 per quello che potrebbe accadere più riprese a Lampedusa e in Sicilia; presenti donne e bambini; l'accesso PROVINCIA DI FOGGIA E BARI 22 alle cure è limitato o manca del tutto: ai centomila migranti attualmente abbiamo avviato ambulatori per stranieri irregolari all'interno delle 1/3 dei rifugiati presenti in Italia da più accolti nei centri governativi e a CONCLUSIONI 26 Aziende Sanitarie Locali di diverse anni non è iscritto al Servizio Sanitario quanti arriveranno nei prossimi mesi. regioni; abbiamo assistito i lavoratori Nazionale, i 2/3 degli aventi diritto Anche loro, al termine del periodo di APPENDICI stagionali impiegati in agricoltura; non ha accesso regolare al medico accoglienza, potrebbero andare ad abbiamo denunciato le condizioni di medicina generale e al pediatra di alimentare quelle sacche di marginalità Nota metodologica 28 di vita nei centri di identificazione libera scelta. di cui gli insediamenti informali ed espulsione; abbiamo messo a costituiscono soltanto una delle disposizione delle autorità sanitarie L'aumento del numero dei migranti manifestazioni. Il rischio è che persone Elenco degli insediamenti informali 31 la nostra esperienza nella diagnostica in arrivo nel nostro paese sembra in fuga da guerre e persecuzioni e nel trattamento delle malattie giustificare ogni cosa. Alcuni degli siano private in maniera definitiva del Glossario 32 insediamenti esistono da anni, dimenticate. diritto alla salute e a condizioni di vita ignorati dalle istituzioni, che quando dignitose. A distanza di più di quindici anni le si scuotono dall'indifferenza lo fanno condizioni di accoglienza nel nostro ricorrendo a sgomberi forzati, non Nei prossimi mesi MSF continuerà a paese sono ancora problematiche concordati con gli abitanti degli monitorare gli insediamenti informali e MSF continua a essere impegnata insediamenti e senza prevedere piani di di rifugiati e richiedenti asilo attraverso in diverse parti d’Italia per fornire ricollocazione per gli stessi. E parliamo l'attivazione di un Osservatorio assistenza medica e psicologica a di persone in possesso nella grande permanente, denunciando condizioni rifugiati, richiedenti asilo e migranti. maggioranza di forme di protezione di vita non dignitose e il mancato o internazionale o umanitaria: dunque limitato accesso ai servizi sanitari. Quella che segue è una prima regolarmente presenti sul nostro Al di là di possibili interventi Prima pubblicazione marzo 2016 mappatura su scala nazionale degli territorio. diretti nelle situazioni più gravi, © Medici Senza Frontiere insediamenti informali abitati in l’Organizzazione non cesserà di www.msf.it prevalenza da rifugiati mai entrati nel La popolazione degli insediamenti stimolare le autorità nazionali e locali in copertina: sistema istituzionale di accoglienza, oggetto di questa indagine corrisponde all'assunzione delle loro specifiche © Alessandro Penso, Bari e provincia di Foggia oppure usciti senza che il loro percorso a meno di diecimila persone. È un responsabilità, ricercando in ogni © Sara Creta, Trieste e Gorizia di inclusione sociale si fosse compiuto. numero esiguo se paragonato agli arrivi situazione l'interazione con le realtà ©Marco Contini, Padova L’indagine di terreno ci ha inoltre degli ultimi due anni, ma sufficiente a associative operanti sul territorio.
FUORI CAMPO 3 UN’ACCOGLIENZA CHE ESCLUDE Negli ultimi anni il sistema nazionale di accoglienza per richiedenti asilo non è riuscito a far fronte con le sue strutture ordinarie di prima e seconda accoglienza (centri della rete SPRAR)1 all’incremento delle richieste di protezione internazionale presentate al nostro paese. La carenza di posti è stata resa ancor più critica dal prolungarsi del periodo di permanenza all’interno delle strutture e dal conseguente rallentamento del turnover dei beneficiari accolti dovuti ad almeno due fattori. Da un lato, i tempi di attesa per le audizioni con le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale sono di circa 9 mesi, nonostante l’aumento del numero delle Commissioni abbia contribuito a una significativa accelerazione nell’istruttoria e nelle decisioni. Dall’altro, i tempi di svolgimento dei ricorsi giurisdizionali nei casi di diniego di protezione internazionale possono prolungarsi fino a 18 mesi2. Già nel 2011, le carenze strutturali del sistema di accoglienza avevano reso necessario il ricorso a posti straordinari, con l’attivazione del programma denominato “Emergenza Nord Africa”3 e la conseguente creazione di più di 26.000 posti supplementari. A partire dal 2014, sono stati aperti Centri di accoglienza © Alessandro Penso, ex Daunialat, Foggia straordinaria (CAS) gestiti dalle Prefetture: alla fine del 2015 risultavano quasi 80.000 i posti in queste strutture, più di tre volte quelli ordinari4. 1. Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, istituito dall’art. 32 della legge n. 189/2002. Vede il coinvolgimento diretto degli Enti locali, a titolo volontario, nell'attivazione e gestione dei progetti di 1. Sbarchi, richieste di asilo e posti in accoglienza, 2010-20155 accoglienza diffusi sull'intero territorio nazionale. È coordinato dal Servizio Centrale, struttura tecnica gestita dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) in 2010 SBARCHI 4.406 convenzione con il Ministero dell’Interno, alla quale sono attribuiti compiti di monitoraggio, supporto e informazione rivolti agli stessi RICHIESTE ASILO 12.121 progetti territoriali. POSTI ORDINARI (SPRAR) 3.146 2. Dichiarazioni del Sottosegretario all'Interno, POSTI STRAORDINARI Domenico Manzione, in audizione alla Commissione d'inchiesta sull'accoglienza 2011 SBARCHI 62.692 dei migranti, ottobre 2015. Il D. Lgs. n. 142/2015 sancisce per il richiedente RICHIESTE ASILO 37.350 asilo il diritto all’accoglienza almeno fino al compimento del primo grado del POSTI ORDINARI (SPRAR) 3.979 ricorso avverso il diniego di protezione internazionale. Nel 2014 3/4 dei ricorsi POSTI STRAORDINARI si sono conclusi col riconoscimento di 2012 SBARCHI 13.267 una forma di protezione internazionale o umanitaria. RICHIESTE ASILO 17.352 3. Il DPCM del 12 febbraio 2011 dichiarava “lo POSTI ORDINARI (SPRAR) 3.979 stato di emergenza nel territorio nazionale in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini POSTI STRAORDINARI 26.500 appartenenti ai Paesi del Nord Africa”, 2013 SBARCHI 42.925 affidandone la gestione alla Protezione Civile attraverso l’ordinanza n. 3933 del Presidente del Consiglio dei Ministri. Dal RICHIESTE ASILO 26.620 primo gennaio 2013 tutti gli interventi sono POSTI ORDINARI (SPRAR) 10.381 rientrati nell’ambito della gestione ordinaria di competenza del Ministero dell’Interno POSTI STRAORDINARI (OPCM n. 33 del 28 dicembre 2012). 2014 SBARCHI 170.100 4. Il documento di indirizzo programmatico del Ministero dell’Interno “Roadmap RICHIESTE ASILO 64.886 italiana” del settembre 2015 prefigura un ampliamento dei posti ordinari di prima POSTI ORDINARI (SPRAR) 20.752 accoglienza a 15.550 entro la fine del POSTI STRAORDINARI 35.562 2016 e di seconda accoglienza (SPRAR) a 32.000 nei primi mesi del 2016 e ad almeno 2015 SBARCHI 153.842 40.000 nel 2017. RICHIESTE ASILO 83.970 5. Ai posti ordinari dello SPRAR e ai posti straordinari vanno aggiunti quelli nei centri POSTI ORDINARI (SPRAR) 19.715 governativi di prima accoglienza, circa POSTI STRAORDINARI 76.683 7.400 al 31 dicembre 2015 (Fonte: Ministero dell’Interno). © Sara Creta, Gorizia
UN'ACCOGLIENZA CHE ESCLUDE FUORI CAMPO 4 5 6. Regolamento UE n. 604/2013, "Dublino III" Nonostante il massiccio ricorso ai processo si è interrotto nel 2015 – meno Richiedenti asilo in attesa di - Criteri e meccanismi di determinazione posti straordinari, negli ultimi 2 anni la di 90.000 richieste di asilo a fronte dello stato membro competente per formalizzare la richiesta di l'esame di una domanda di protezione paralisi del sistema di accoglienza è di dei 150.000 migranti arrivati soltanto asilo ed entrare nel sistema di internazionale presentata in uno degli stati fatto stata scongiurata solo grazie alla via mare – inducendo la Commissione membri da un cittadino di un paese terzo quota rilevante di migranti approdati Europea ad avviare una procedura di accoglienza; o da un apolide. Applicabile alle domande presentate a partire dal 1 gennaio 2014. in Italia che si sono allontanati infrazione nei confronti dell’Italia per la Migranti che si estromettono volontariamente dai centri governativi mancata identificazione e registrazione volontariamente dal sistema di prima accoglienza per sottrarsi dei migranti8. 7. Migranti sbarcati di origine siriana: 42.323; eritrea: 34.329; somala: 5.756; richieste di alle procedure di identificazione e al di accoglienza per cercare asilo presentate da cittadini siriani: 505; "Regolamento Dublino"6, che prevede La mancanza di posti è una delle protezione in un altro paese eritrei: 480; somali: 812 (Fonte: Ministero l’obbligo di presentazione della ragioni principali del ritardato ingresso europeo; dell’Interno, Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia. Aspetti, domanda di protezione e l'obbligo nel sistema di accoglienza da parte Rifugiati in uscita dal sistema procedure, problemi, 2015). di permanenza nello stato membro dei richiedenti asilo arrivati in Italia dell’UE di arrivo: più di 80.000 soprattutto via terra attraverso di accoglienza sia ordinaria che 8. Lettera di messa in mora inviata dalla potenziali richiedenti asilo nel solo 2014 la cosiddetta “rotta dei Balcani straordinaria in assenza di un Commissione Europea all'Italia nel dicembre 2015. e limitatamente ai migranti provenienti occidentali”: nonostante la normativa percorso di inclusione sociale da Siria, Eritrea e Somalia7. Né tale preveda che le misure di accoglienza compiuto; Migranti a cui viene sommariamente impedito 2.®Sistema diBruce accoglienza per richiedenti asilo in Italia l’accesso alla procedura di asilo MSF Andrea e alle misure di accoglienza previste per i richiedenti asilo con l'approccio "hotspot": Centri Governativi sono queste le "persone di Prima Accoglienza invisibili" oggetto del rapporto, ► Identificazione il cui destino comune è ► Verbalizzazione domanda di asilo l'emarginazione sociale e ► Avvio procedura di asilo © Sara Creta, Gorizia condizioni di vita inaccettabili. scattino immediatamente dopo di coordinamento nazionale insediato CPSA SPRAR la manifestazione della volontà di chiedere protezione, i migranti sono presso il Ministero dell’Interno10. Ai limiti strutturali delle politiche di 9. Dove non indicato diversamente, con il termine di "rifugiati" nel rapporto Seconda Accoglienza si indicano i titolari di ogni forma di Centri di Primo ► Procedura di asilo, costretti ad attendere settimane se non inclusione sociale di richiedenti asilo e Soccorso e Assistenza protezione internazionale e umanitaria e incluso iter ricorso mesi prima di riuscire a formalizzare rifugiati si aggiunge la debolezza degli non solo dello status di rifugiato ai sensi giurisdizionale in caso ► Luoghi di maggiore di diniego di protezione la domanda di asilo presso le interventi concreti attuati nell’ambito della Convenzione di Ginevra del 1951. sbarco ► Prime cure ► Misure di questure e avere accesso al sistema di dei progetti di accoglienza territoriali, accompagnamento 10. Il Piano per l’integrazione è previsto mediche a inclusione sociale accoglienza. soprattutto di quelli a carattere dal D.Lgs. n. 18/2014. Il Tavolo di Al ritardato o persino mancato accesso temporaneo e straordinario. I CAS sono coordinamento è composto da al sistema di accoglienza da parte dei gestiti in maggioranza da soggetti privi rappresentanti del Ministero dell’Interno, richiedenti asilo si aggiunge l’altrettanto di esperienza in programmi di tutela e del Ministero del lavoro e delle politiche grave criticità rappresentata dai accoglienza integrata per richiedenti sociali, delle Regioni, dell’Unione delle Strutture di Province d’Italia (UPI) e dell’ANCI, ed accoglienza titolari di protezione internazionale asilo e rifugiati, per di più in mancanza è integrato da un rappresentante straordinarie e umanitaria costretti a uscire di linee guida chiare e omogenee dell’UNHCR e uno della Commissione e temporanee dall’accoglienza prima di aver concluso per l’intero territorio nazionale. Le nazionale per il diritto di asilo. Tra i suoi In caso di non disponibilità il proprio percorso di inclusione sociale carenze o l’assenza di interventi mirati compiti, vi è anche la programmazione di posti in prima e seconda relativa ai fondi europei, in particolare accoglienza ordinarie – in primo luogo abitativa e lavorativa. all'integrazione dei migranti in uscita il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione Il quadro legislativo attuale non dai centri di accoglienza straordinaria (FAMI), il Fondo europeo di sviluppo prevede un periodo di permanenza hanno mostrato tutti i loro effetti regionale (FESR) e il Fondo sociale nel sistema di accoglienza dopo negativi alla chiusura dell’Emergenza europeo (FSE). Non sono attualmente l’ottenimento della protezione Nord Africa quando, a cavallo tra il previste risorse economiche per la Il sistema di accoglienza è stato ridefinito con il Decreto Legislativo n. 142/2015, realizzazione del Piano Integrazione né entrato in vigore il 30 settembre 2015. La regia è affidata a un tavolo di internazionale o umanitaria. Inoltre, 2012 e il 2013, più di 18.000 persone, per il funzionamento del Tavolo. coordinamento insediato presso il Ministero dell’Interno. Il Tavolo ha il compito il “Piano nazionale per l’Integrazione”, per lo più titolari di un permesso inteso a fornire il quadro di riferimento di soggiorno per motivi umanitari11, 11. Nell’ottobre del 2012 il Governo ha invitato di individuare i criteri di ripartizione regionale dei posti di accoglienza, d’intesa le Commissioni territoriali a riesaminare con la Conferenza unificata tra Governo, Regioni ed Enti locali. per le politiche nazionali orientate sono uscite dall’accoglienza potendo i dinieghi assunti in precedenza nei Con il documento di indirizzo programmatico “Roadmap italiana” (settembre all’inclusione sociale dei rifugiati9 contare come unica misura di sostegno confronti dei richiedenti asilo giunti 2015) alcuni CPSA sono stati riconvertiti nei cosiddetti “hotspot” dove, in nel settore degli alloggi, della sull’erogazione di una somma una nel 2011 e 2012 e a riconoscere loro formazione e dell’occupazione e tantum di 500 euro12. D’altra parte, un permesso di soggiorno per motivi assenza di ogni regolamentazione giuridica, i migranti sbarcati sono suddivisi umanitari della durata di un anno. dell’assistenza sanitaria, a 2 anni anche il tasso di effettivo inserimento in richiedenti asilo ammessi al sistema di accoglienza e migranti economici dalla sua previsione normativa, non è sociale registrato tra i rifugiati in uscita 12. Circolare del Ministero dell’Interno del 18 rilasciati sul territorio con un provvedimento di respingimento e l’intimazione a febbraio 2013 “Chiusura dell’Emergenza stato ancora predisposto dal Tavolo dai progetti SPRAR – poco meno del lasciare l’Italia in 7 giorni. umanitaria Nord Africa”. © Alessandro Penso, ex Set, Bari
UN'ACCOGLIENZA CHE ESCLUDE FUORI CAMPO 6 7 13. Il 32,8% dei beneficiari in uscita ha abbandonato l’accoglienza di sua 32% tra i 6.000 usciti nel 2014, 4 viene notificato un provvedimento MAPPA DEGLI INSEDIAMENTI INFORMALI punti percentuali in meno rispetto di respingimento con l’intimazione a iniziativa, il 30,1% per scadenza dei termini, il 4,9% è stato allontanato, lo all’anno precedente13 – è il chiaro lasciare il territorio dello Stato entro 0,3% ha scelto l’opzione del rimpatrio segnale di limiti che non possono 7 giorni: non solo ai migranti viene volontario e assistito (Fonte: ANCI, essere semplicemente ricondotti alla sommariamente impedito l’accesso Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione congiuntura economica sfavorevole che alla procedura di asilo, basandosi Udine 100/180 Migrantes, SPRAR, UNHCR, Rapporto 60/10 Trento sta attraversando l’Italia. sul mero criterio della nazionalità Numero minimo/massimo sulla protezione internazionale in Italia di appartenenza, ma anche quello Gorizia 50/150 2015). di presenze per provincia* Da settembre 2015, infine, a seguito al sistema di accoglienza, andando Trieste 50/200 del cosiddetto “approccio hotspot”, ad accrescere la popolazione degli 20/40 Brescia Aperto a un numero rilevante di migranti Torino Padova 60/100 insediamenti informali e degli altri sbarcati sulle coste della Sicilia Baracche contesti di marginalità sociale. 1.330/1.680 Reggio Emilia 10 Tende Container Tabella 1. Richiedenti asilo e rifugiati: accoglienza, residenza anagrafica Casolari e assistenza sanitaria Edifici Assistenza Rilascio/ Residenza sanitaria; *Vedi dettaglio a pag. 31 rinnovo titolo Misure di anagrafica: iscrizione di soggiorno accoglienza iscrizione, al Servizio VS residenza variazioni Sanitario anagrafica Nazionale A partire dal 2.250/2.880 Roma momento in cui Foggia 850/1350 si manifesta la volontà di chiedere protezione (D. 50/70 Caserta Lgs. n. 142/2015). Il verbale di Medesime Bari 210/300 presentazione della condizioni Medesimo 60/80 Napoli domanda deve previste per i trattamento essere redatto cittadini italiani previsto per i entro 3 giorni (art. 6, co. cittadini italiani Richiedente Residenza lavorativi 7, D. Lgs. n. (art. 34 “TU asilo anagrafica e/o dalla 286/1998, “TU immigrazione” e manifestazione disponibilità di immigrazione”), art. 27 D. Lgs. n. della volontà di alloggio (contrat- con il solo 251/2007). chiedere asilo, to di proprietà, presupposto Iscrizione al Crotone 50/150 prolungati sino a locazione, 100/150 Cosenza ulteriore della SSN: c/o la 10 giorni lavorativi comodato di regolarità del ASL del luogo in presenza di un uso gratuito, elevato numero di dichiarazione di soggiorno. della residenza Catanzaro 150/300 Assegnazione anagrafica o, domande a causa di ospitalità) NON di residenza in assenza, arrivi consistenti e previste dalla anagrafica fittizia del luogo ravvicinati normativa ma 600/1000 Palermo in analogia con del domicilio sistematicamen- i senza fissa indicato nel te richieste dalle Titolare di dimora anche permesso di status questure per abitanti di soggiorno Catania 40/100 di rifugiato Non previste nella occupazioni (art. 42, co. 2, normativa; le linee abusive, benché DPR n. 394/1999) Titolare di guida dello SPRAR NON presso i siti protezione prevedono occupati sussidiaria almeno 6 mesi di accoglienza dopo Titolare di la conclusione permesso di della procedura soggiorno di asilo per motivi umanitari Garantite cure urgenti ed essenziali, Non in ancorché regola con continuative le norme = = = attraverso sul l’attribuzione soggiorno del codice STP (art. 35 "TU immigrazione") © Alessandro Penso, Gorizia © Alessandro Penso, ex Set, Bari
GLI INSEDIAMENTI INFORMALI FUORI CAMPO 8 9 GLI INSEDIAMENTI INFORMALI fino a Trento e Bolzano, in misura minore Torino. Nella speranza di accedere in insediamenti si sono costituiti a seguito di occupazioni di immobili Foggia/Ex Daunialat, Borgo Mezzanone, San Severo. Il sovraffollamento è tempi più rapidi alla procedura e alle in disuso e vengono autogestiti dagli comune a tutte le realtà. A Castel La popolazione obiettivo di questa L’indagine ha messo in luce l’esistenza di godimento delle abitazioni; d) avere misure di accoglienza previste dalla stessi rifugiati con un contributo Volturno, Bari/Ferrhotel, Foggia/ indagine è costituita da stranieri due differenti tipologie di insediamento. elevata mobilità spaziale e temporale. legge o di avere maggiori possibilità generalmente ridotto, limitato di solito Ex Daunialat e presso i casolari della richiedenti e titolari di protezione Da una parte quelli nei luoghi all’aperto Nonostante tali limitazioni, si è cercato di un esito positivo della richiesta di alla prima fase dell’occupazione, da Capitanata e della Calabria, i siti sono internazionale e umanitaria non dei migranti appena entrati in Italia e di realizzare un'indagine il più possibile asilo, un numero consistente di altri parte di gruppi di attivisti impegnati privi di connessione alla rete idrica per inclusi nel sistema di accoglienza in attesa di accedere alla procedura aderente a criteri statistici di selezione migranti preferisce raggiungere le città nelle vertenze per il diritto alla casa. Le l’acqua potabile. Nei siti rurali della istituzionale e aventi dimora in un di asilo e al sistema di accoglienza campionaria.14 in prossimità dei centri governativi di modalità di gestione degli insediamenti Capitanata gli enti locali operano un insediamento informale sul territorio previsto dalla legge; dall’altra, quelli prima accoglienza nonché sedi delle vanno da un assoluto spontaneismo servizio di autobotti stoccando l’acqua in nazionale. Per insediamenti informali presso edifici in disuso, container, Commissioni territoriali, come Foggia e a organizzazioni più strutturate e cisterne presenti in loco. si intendono quelle situazioni abitative baraccopoli di rifugiati presenti in Italia Richiedenti asilo Crotone, spesso incrociandosi col flusso compartecipate, che prevedono Desta sconcerto in particolare la con popolazione prevalente del tipo su da diversi anni, mai entrati nel sistema a cielo aperto di migranti in fuga dagli stessi centri per periodiche assemblee degli occupanti mancata disponibilità di acqua a Bari (in indicato, caratterizzate da forme più di accoglienza oppure usciti senza sottrarsi all’identificazione e proseguire il (come nel caso di Torino/Ex Moi, Bari/ pieno centro cittadino, nei pressi della o meno accentuate di autogestione aver concluso un efficace percorso di Arrivati in Italia attraverso il confine loro viaggio verso il Nord Europa. Ex Set, Roma/via Tiburtina). In alcuni stazione ferroviaria) e a Foggia. Il sito da parte della popolazione presente inserimento sociale. nord-orientale dopo aver percorso la Sia che rimangano poco distanti dai insediamenti sono presenti comitati di Padova, di fronte alla zona centrale e da nessun pagamento di canone In generale, la popolazione obiettivo cosiddetta “rotta dei Balcani occidentali”, confini, sia che si spostino in prossimità di gestione nominati dagli stessi della Fiera, ha solo due bagni e l’unica di locazione. Sono stati esclusi dalla si caratterizza per: a) non essere i migranti, provenienti soprattutto da dei centri di prima accoglienza, i occupanti (via Cavaglieri, via Collatina e “doccia” a secchi è stata allestita nel popolazione frame gli insediamenti presente in nessuna lista; b) non essere Afghanistan e Pakistan, cercano di avere migranti vengono respinti ripetutamente via Curtatone a Roma). giardino dell’edificio con tavole di legno. con una presenza di stranieri legata nota neanche nella sua numerosità accesso alla procedura di asilo presso le dalle questure a ogni tentativo di Molte delle occupazioni risalgono al L’elettricità non è presente – oltre che esclusivamente ai lavori agricoli complessiva; c) avere natura elusiva questure delle città più prossime al formalizzare la domanda di asilo e sono periodo immediatamente successivo in tutti i siti rurali – a Padova, Bari/ stagionali. soprattutto per via del titolo di confine, da Trieste, Gorizia e Udine costretti ad attendere per settimane, alla chiusura del programma di Ferrhotel, Foggia/Ex Daunialat e Castel a volte per mesi, in insediamenti accoglienza straordinaria “Emergenza Volturno. A Bari e a Padova si utilizzano spontanei. Questi ultimi presentano Nord Africa”15. Emblematico è il caso generatori per alcune ore del giorno. tutti caratteristiche simili. Con la sola del “Residence degli Ulivi” a Falerna Almeno tre centri in provincia di Foggia 14. Per maggiori dettagli sulle modalità parziale eccezione di Trieste, dove i (CZ), dove i rifugiati hanno occupato (Ex Daunialat, Borgo Mezzanone e San di censimento e sulla definizione delle caratteristiche degli richiedenti asilo sostavano all’interno la struttura gestita fino all’inizio del Severo), presentano situazioni critiche in insediamenti, vedi alla nota di vecchi silos dismessi e pericolanti 2013 nell’ambito dell’ENA, continuando merito alla mancata o parziale raccolta metodologica posta in appendice. a ridosso della stazione ferroviaria, si la permanenza in autogestione senza dei rifiuti e al loro smaltimento. tratta di luoghi all’aperto: parchi e piazze alcuna soluzione di continuità. 15 . Tra le province maggiormente cittadini, sottopassaggi e binari delle Tutti gli insediamenti destano interessate dalla presenza di stazioni ferroviarie, aree boschive. preoccupazione in merito alle strutture ENA risultavano Napoli (1.159 migranti accolti), Al momento della visita di MSF a Trieste, condizioni generali di vivibilità con LOCALITÀ SEDE Torino (1.006), Roma (751), ai richiedenti asilo in sosta all’interno evidenti ripercussioni sulla salute della DI CENTRI DI PRIMA Foggia (383), Caserta (340) e Bari (335). dei silos era consentito l’accesso ai popolazione presente, in particolare ACCOGLIENZA servizi igienici della vicina stazione, Torino/Ex Moi, Padova, Bari/Ex Set, (Es.: Bari, Foggia, Crotone) mentre a Crotone i bagni pubblici della ► Attesa di accesso al centro stazione erano stati chiusi per impedirne governativo e alla procedura di asilo l’utilizzo da parte dei migranti. In tutti ► Uscita dal centro governativo per termine procedura di asilo e in gli altri casi, l’accesso a bagni e docce era garantito presso servizi dedicati ai METROPOLI assenza di collocazione in strutture di seconda accoglienza senza fissa dimora, a distanze comprese GRANDI CITTÀ ► Transito in uscita dal centro governativo sottraendosi alle tra i cinque e i trenta minuti a piedi (Es.: Roma) procedure di identificazione dall’insediamento. A Gorizia, le persone ► Opportunità di inserimento sociale (lavorativo) che sostavano lungo le rive dell’Isonzo, ► Presenza di comunità in un’area chiamata dagli stessi migranti di origine “giungla”, utilizzavano la boscaglia per 15 .Tra le province i bisogni corporali e l’acqua del fiume maggiormente per lavarsi, cucinare e bere. In almeno interessate dalla tre insediamenti – a Trieste, Crotone presenza di strutture SITO e in una delle piazze di Catania – la 3. Localizzazione degli ENA risultavano Napoli (1.159 migranti raccolta dei rifiuti nella zona di sosta dei insediamenti informali richiedenti asilo non era effettuata o era INFORMALE accolti), Torino (1.006), Roma (751), effettuata in maniera parziale. Foggia (383), Caserta (340) e Bari (335). Insediamenti permanenti di rifugiati EX STRUTTURE AREE RURALI Gli insediamenti con una popolazione DI ACCOGLIENZA (Es.: Puglia, Calabria) prevalente di rifugiati sono presenti ENA ► Lavori agricoli stagionali su tutto il territorio nazionale, (Es.: Torino, Bari, Padova) in aree metropolitane, urbane e ► Fine accoglienza e permanenza rurali. Nelle grandi città, molti degli sul territorio in assenza di inclusione sociale © Alessandro Penso, ex Set, Bari
RAPPORTO SITI INFORMALI FUORI CAMPO 10 11 PONTE MAMMOLO, BAOBAB, CASA BIANCA. UNICA SOLUZIONE: LO SGOMBERO LA POPOLAZIONE DEGLI INSEDIAMENTI INFORMALI La popolazione intervistata negli Oltre alle condizioni di vita di estremo disagio, la popolazione il Baobab ha assistito oltre trentacinquemila persone in insediamenti informali è stata suddivisa degli insediamenti è costretta a sopportare un continuo stato maggioranza eritrei, etiopi e sudanesi, grazie anche a una tra quanti sono arrivati in Italia da non 4. Distribuzione richiedenti asilo in insediamenti informali di incertezza dovuta alla precarietà della propria sistemazione grande partecipazione della società civile. Da luglio a ottobre, più di 3 mesi e da oltre 3 mesi. Al primo per condizioni di salute riferite e accesso alle cure abitativa. Nel corso della realizzazione della ricerca, le autorità anche un’équipe di MSF ha svolto un intervento di supporto gruppo corrispondono i richiedenti locali hanno provveduto a sgomberare almeno 3 insediamenti psicologico presso le strutture del Centro. Lo sgombero è asilo in attesa di accedere al sistema che rientravano nel focus dell’indagine. Le stesse modalità stato eseguito il 24 novembre 2015 a seguito di una sentenza di accoglienza e i migranti sbarcati di sgombero, con l'assenza di soluzioni abitative alternative, del TAR Lazio che disponeva la restituzione della struttura ai in Italia e allontanatisi dai centri di Almeno un problema di salute riferito nell'ultimo mese 86,5% evidenziano una insufficiente consapevolezza a livello proprietari e di un’ordinanza del Questore sulla sicurezza per il prima accoglienza governativi prima istituzionale del grado di vulnerabilità di questa popolazione e Giubileo. In quella occasione, MSF ha espresso pubblicamente Nessun problema di salute delle procedure di identificazione e in 13,5% 98% delle ragioni che ne determinano la marginalità sociale. la propria preoccupazione per l’assenza di alternative dignitose transito per un altro paese dell’Unione riferito nell'ultimo mese offerte alle persone ospitate. europea. Al secondo gruppo i titolari Il primo sgombero ha coinvolto il campo spontaneo di di forme di protezione internazionale 0 20% 40% 60% 80% 100% A Torino, la CASA BIANCA di via Ravello era stata occupata e umanitaria esclusi dal sistema di Non iscritti al PONTE MAMMOLO, in via delle Messi d’Oro a Roma. Sorte nel 2008 – insieme all’adiacente ex clinica “San Paolo” accoglienza, la cui presenza negli Popolazione presente da non più di tre mesi spontaneamente tredici anni fa su un terreno concesso sgomberata un anno dopo – da una cinquantina di rifugiati Servizio Sanitario dal demanio all’Istituto Nazionale di Sanità, le baracche insediamenti informali è il segno più Nazionale dell’insediamento ospitavano stabilmente oltre cento persone per lo più di origine eritrea. Dopo una sentenza del TAR del evidente del fallimento del progetto di Mancato accesso alle cure 66% 2 maggio 2015 che imponeva la restituzione dell’immobile ai inserimento sociale nel nostro paese. in maggioranza eritrei, titolari di protezione internazionale, proprietari, lo sgombero forzato ha avuto luogo il successivo 6 Accesso a servizi sanitari forniti da associazioni e alcune famiglie di origine ucraina e sud americana. Negli novembre con l’intervento di mezzi blindati. Lo sgombero non 21% per stranieri e altri servizi informali ultimi anni, alla popolazione stanziale si erano aggiunti gli era stato concordato con gli occupanti dell’edificio. eritrei in transito verso il Nord Europa, che avevano portato il numero dei presenti fino a picchi di 400 persone. Lo sgombero 13% Accesso ad assistenza formale è stato eseguito l’11 maggio 2015: a molti degli abitanti è stato persino impedito di recuperare documenti ed effetti personali. 0 20% 40% 60% 80% 100% Il Comune di Roma ha giustificato l’intervento con la necessità di individuare una sistemazione abitativa più dignitosa per i La polizia è entrata nelle nostre stanze la mattina presto, Popolazione presente da non più di tre mesi migranti presenti. In realtà nessun piano di ricollocazione era spalancando le porte con la forza. Ci hanno ordinato con problemi di salute riferiti nell'ultimo mese stato predisposto: quasi duecento persone sono confluite nel di lasciare immediatamente la palazzina. Io non ho Richiedenti asilo: l’accoglienza negata Centro Baobab, tutti gli altri si sono spostati in un parcheggio avuto nemmeno il tempo di raccogliere le mie cose. Mi Sul campione della popolazione Il periodo medio di permanenza negli adiacente alla stazione ferroviaria Tiburtina. hanno portato in un alloggio gestito da una parrocchia arrivato in Italia da non più di 3 insediamenti è risultato essere di spiegandomi che si trattava soltanto di una soluzione mesi il 91,5% è costituito da uomini quasi un mese e mezzo, con punte di Lo stesso CENTRO BAOBAB, in via Cupa, ha subito pochi mesi temporanea e che avrebbero trovato un luogo più idoneo provenienti per la quasi totalità da tre mesi nei giardini di Porta Palatina dopo la stessa sorte. Nata come centro culturale, la struttura alle mie condizioni di salute. Non a tutte le persone Afghanistan e Pakistan, in attesa di a Torino. Le questure, nella maggior nel corso del tempo ha modificato il suo status passando presenti nell’edificio è stata fornita un’altra sistemazione: accedere alla procedura di asilo ed parte delle località visitate, prima di dall’autogestione a varie forme di riconoscimento istituzionale. alcuni sono rimasti in strada, altri sono stati costretti a essere ammessi nelle strutture di procedere alla verbalizzazione delle Dopo la demolizione delle baracche di Ponte Mammolo, spostarsi in altri edifici occupati. accoglienza governative; il restante domande di asilo richiedono ai migranti 8,5% è costituito da uomini e donne di esibire un certificato medico che Donna singola in stato di gravidanza, di nazionalità somala, usciti dai centri attesti le condizioni di salute generali Casa Bianca, Torino di prima accoglienza eludendo le ed escluda la presenza di patologie procedure di identificazione (intervistati infettive. Secondo le testimonianze a Bari e Padova). L’età media è di 31 raccolte da MSF, ad alcuni migranti è anni e mezzo. stato addirittura richiesto di tornare al valico di frontiera di accesso (ad In almeno quattro siti (Crotone, esempio Tarvisio, per i migranti giunti Catania, Udine e Bari) è stata rilevata la a Udine) per sottoporsi al triage. presenza di minori non accompagnati. La consultazione medica si rivela Particolarmente preoccupante la paradossalmente una delle cause di situazione della stazione ferroviaria ritardo nell’accesso alla procedura e al di Crotone, dove MSF ha individuato sistema di accoglienza per richiedenti durante una delle visite un minore asilo previsto dalla normativa. Nessuno di 17 anni di nazionalità pakistana, in dei migranti allontanatisi dai centri attesa da due settimane di accedere governativi di prima accoglienza prima alla procedura di asilo (nonostante si dell’identificazione era stato sottoposto rivolgesse quasi quotidianamente alla a controlli medici. questura locale), e sei bambini eritrei di età compresa tra gli otto e i quattordici © Sara Creta, Silos, Trieste anni fuggiti da un centro di accoglienza e in attesa di trasferirsi al nord16. 16. La presenza dei minori è stata segnalata all’organizzazione Save the Children. © Sara Creta, Baobab, Roma
LA POPOLAZIONE DEGLI INSEDIAMENTI INFORMALI FUORI CAMPO 12 13 A eccezione di richiedenti asilo in Napoli (61 mesi), Borgo Mezzanone, beneficiato di alcun intervento Più di un terzo delle persone Tollerati, ignorati possesso di codice STP a Torino/Porta Roma/via Tiburtina e Palermo. finalizzato all'inserimento sociale. occupate ha un lavoro precario Palatina, nessuno degli intervistati è (meno di 5 giorni lavorativi nella Nella quasi totalità degli insediamenti La popolazione degli insediamenti si Alcuni degli intervistati – tutti ospitati informali si è riscontrata l’assenza risultato iscritto al Servizio Sanitario settimana precedente l’intervista con trova mediamente in Italia da 6 anni. in insediamenti informali della di interventi strutturati da parte di Nazionale: né coloro già in possesso MSF): per la maggioranza dei casi si provincia di Foggia – hanno riferito di soggetti istituzionali, a cominciare di titolo di soggiorno o di una ricevuta tratta di lavoro non qualificato e in La distribuzione per periodo di arrivo essere ancora formalmente registrati dagli Enti locali: nel caso delle per richiesta di asilo, né coloro che contesto informale. Una percentuale mostra che una parte significativa è in un centro istituzionale di prima occupazioni di immobili, queste sono ancora ne erano sprovvisti. In caso di consistente di chi ha dichiarato di giunta in Italia negli ultimi tre anni (e o seconda accoglienza, ordinaria “tollerate” in assenza di soluzioni necessità di cure mediche dopo il triage avere un’occupazione è impegnato cioè dopo la chiusura del programma o straordinaria, di trovarsi nei siti abitative alternative ma al tempo iniziale, l’unica opzione era accedere al in attività lavorative all’interno “Emergenza Nord Africa”). È questa informali per cercare un lavoro e stesso a decine, a volte centinaia pronto soccorso del più vicino ospedale degli stessi insediamenti informali una chiara indicazione del rischio di ritornare regolarmente presso il di persone viene negato uno status oppure a servizi sanitari di base gestiti (ristorazione, commercio di generi concreto che, in assenza di efficaci centro istituzionale di riferimento per pieno di cittadinanza, costringendole da organizzazioni di volontariato17: la alimentari, sartoria, riparazione di misure di inclusione sociale, una usufruire delle misure economiche a subire una condizione di crescente mancata iscrizione al Servizio Sanitario auto, motocicli e biciclette, servizi di parte significativa degli attuali di sostegno previste (2,50 euro al marginalizzazione. La stessa presenza Nazionale comporta l’impossibilità di barberia ecc.). centomila migranti attualmente in giorno a persona di pocket money). fatto di accedere a visite specialistiche di organizzazioni e realtà associative accoglienza, nelle strutture ordinarie e e ai farmaci non disponendo i che per mandato Grafico 7 - Distribuzione abitanti insediamenti informali dovrebbero straordinarie, possano presto confluire in Italia da più di tre mesi per status giuridico migranti delle risorse economiche per occuparsi di protezione di richiedenti nella popolazione degli insediamenti Il 73% della popolazione non ha acquistarli Grafico 4 - Distribuzione abitanti insediamentiainformali prezzoinpieno Italia dainunfarmacia. massimo e titolari di protezione internazionale e di tre mesi per condizioni di salute riferite e accesso alle cure informali. alcuna occupazione lavorativa in umanitaria è stata di rado riscontrata Due richiedenti asilo su tre hanno corso. nel corso delle visite di MSF o Rifugiati ai margini riferito di essere in attesa dell’esito menzionata dalle persone intervistate. Non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale 98% Il 14,8% della popolazione giunta del ricorso avverso il diniego di Dal 2013 Altro L’assenza o la scarsa attenzione 30% protezione internazionale 21,0 da %parte 11,2% dimostrate verso le condizioni degli in Italia da oltre 3 mesi è costituito Dei migranti in possesso di un Non in regola con Problemi di salutedariferiti delle Commissioni territoriali. Almeno insediamenti informali ha determinato nell’ultimo mese 86% donne. L’età media è di 34 anni un terzo dei migranti in condizione titolo di soggiorno, soltanto uno le norme Status di rifugiato negli abitanti un atteggiamento diffuso e mezzo, ma solo la metà supera i su tre ha un accesso regolare al sul soggiorno 21,6% di irregolarità è stato in possesso nel 11,3 % Non iscritti al di sfiducia, quando non proprio di Mancato accesso 33 anni e soltanto il 25% supera i 40 medico di medicina generale19, alle cure 66% anni. In quattro insediamenti (Roma/ recente passato di un permesso di Periodo Prima del 2011 41,4% e dunque a eventuali visite Richiesta Servizio Per Sanitario status diffidenza e ostilità verso le autorità soggiorno per motivi umanitari. di arrivo specialistiche e terapie. di asilo giurudico e le organizzazioni di tutela. Questa via Curtatone, Roma/via Tiburtina, 5,7% Nazionale 21% AccessoBorgo ad assistenza sanitariastate Mezzanone, San Severo) sono informale* Il 70% di coloro che hanno raggiunto Protezione sussidiaria attitudine, specie tra chi è arrivato in Italia da più tempo, ha accentuato intervistate persone di età un altro paese dell’Unione europea ha 27,4% superiore a sessant’anni. Le nazionalità riferito di essere stato respinto in Italia forme di autoesclusione e auto Titolo di soggiorno numericamente 2011 e 2012 ghettizzazione, che costituiscono oggi 0 20% 40% 60% più 80% rappresentative 100% ai sensi del Regolamento Dublino. Per 37,6% per motivi umanitari 22,8% sono quelle eritrea (38,8%), ghanese inciso, l'Italia non ha al momento alcun parte del problema. (12,6%), nigeriana (6,6%) e somala piano nazionale di distribuzione tra i 7. Distribuzione rifugiati in insediamenti 8. Distribuzione rifugiati in (6,7%)18. Quasi il 90% degli abitanti vari centri di accoglienza presenti sul informali per numero di centri insediamenti informali per ultimo vive solo, senza alcun partner o territorio per coloro che sono respinti a governativi (ordinari e straordinari) centro governativo (ordinario o parente stretto, circostanza questa seguito dello stesso Regolamento. dove sono stati accolti per più di straordinario) dove sono stati accolti che rappresenta allo stesso tempo un trenta giorni Grafico 8 Rilevante risulta la presenza di coloro sintomo e un fattore di esclusione e Uscita da struttura Uscita da che non hanno beneficiato di alcuna Più di due centri 19. Medico di medicina generale marginalità Permanenza sociale. in altro Paese Più di due centri 0,6% Nessuna di accoglienza altri centri 5,1% aderente “Regolamento Dublino” forma di accoglienza (23,3%)0,60 o che % accoglienza straordinaria (CAS) regolarmente assegnato, operante nella per più di 3 mesi 23,3% 4,8% stessa provincia del sito informale e 22,4Il% periodo medio di permanenza negli hanno beneficiato soltanto della prima Due centri da cui l’intervistato sia stato visitato insediamenti è risultato di quasi un Due In centri 14,8% Nessuna accoglienza (41,6%). 14,8altre % parole, Nessuna Uscita da accoglienza almeno una volta. anno e mezzo. I soggiorni più prolungati quasi due terzi della popolazione accoglienza Accoglienza centro ENA 16,2% Uscita dal 23,3% Accoglienza 23,3% in centri in attesa si registrano per gli insediamenti di analizzata in questa ricerca non ha in centri governativi sistema di esito ricorso accoglienza governativi per abitanti più Uscita da istituzionale “Regolamento per più Grafico 7 - Distribuzione insediamenti informali centro SPRAR Dublino” Respingimento in Italia di un mese in Italiadi daun piùmese di tre mesi per status giuridico 9,0% ai sensi del Regolamento menti informali in Italia da un massimo Dublino © Alessandro alute riferite e accesso Penso, Gorizia alle cure 5. 25,5% Distribuzione rifugiati in 6. Distribuzione rifugiati in Uscita da centro insediamenti informali per insediamenti informali di prima Un centro periodo di arrivo in Italia per status giuridico Un centro 61,3% accoglienza non sa/non risponde 61,3% 41,6% 52,4% 98% 17. Croce Rossa Italiana a Gorizia; Dal 2013 21,0% Altro 11,2% Altro 11,2% Sermig – Servizio Missionario Giovani 9. Distribuzione rifugiati in insediamenti informali per condizioni di salute riferite e accesso alle cure e Associazione “Camminare insieme” a Status di i 86% Torino; Associazione “Ospiti in arrivo” a Non in regola Non in regola con rifugiato Status di con le norme 21,6% le norme sul soggiorno rifugiato Udine; Intersos a Crotone. sul soggiorno 21,6% Accesso ad 11,3% 11,3% assistenza formale 58% 6% 18. Il dato è condizionato dal campione degli insediamenti dove sono state effettuate le Periodo di arrivo Prima del 2011 41,4% Richiesta di asilo Status Grafico giuridico12 - Richiesta Distribuzionediabitanti asilo Per status insediamenti informali in Italia50,6% giurudico Almeno un problema di salute interviste. Grafico 11 5,7% 5,7% da più di tre mesi per condizioni di salute riferite e accesso alle cure riferito nell'ultimo mese 31% Mancato accesso alle cure stenza Lavoro Protezione Protezione male* sussidiaria sussidiaria 49,4% Nessun problema di salute Accesso a servizi sanitari forniti 27,4% 27,4% riferito nell'ultimo mese 11% da associazioni per stranieri e altri 60% 80% NESSUN LAVORO 100% 73,% 2011 37,6 e 2012 Non iscritti al Servizio Titolo di soggiorno Sanitario Nazionale per motivi umanitari 30% Titolo di soggiorno per motivi umanitari servizi informali % 22,8% 22,8% 0 20% 40% 60% 80% 100% 0 20% 40% 60% 80% 100% Problemi di salute riferiti nell’ultimo mese 50,6% Popolazione presente da più di 3 mesi Popolazione presente da non più di tre mesi con problemi di salute riferiti nell'ultimo mese Lavoro fisso (almeno 5 gg/settimana) 61,2% Mancato accesso alle cure 31%
LE BARRIERE ALL'ACCESSO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 14 20. È ormai estremamente ampia la letteratura sul divario esistente tra il LE BARRIERE ALL’ACCESSO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE diritto di accesso ai servizi sanitari che la legislazione italiana riconosce ai migranti presenti sul territorio nazionale e l’effettivo esercizio di tale diritto. Si veda al riguardo: S. Geraci, I. El Hamad, Nonostante per la legislazione locatario di un immobile. In mancanza Migranti e accessibilità ai servizi sanitari: italiana richiedenti asilo e rifugiati dell'una e dell'altra, e al rifiuto della luci e ombre, in “Italian Journal of Public abbiano diritto all'iscrizione al Servizio questura di accettare una lettera di Health”, Volume 8, Number 3, Suppl.3, Sanitario Nazionale e all'assistenza domiciliazione fittizia da parte di enti 2011; M. Giannoni, Equità nell’accesso ai sanitaria a parità di condizioni con di tutela, al migrante non resta che servizi sanitari, diseguaglianze di salute e immigrazione. La performance dei servizi il cittadino italiano, l'accesso a tale “comprare” un contratto di affitto falso sanitari, Franco Angeli, Milano, 2010; S. diritto è fortemente limitato dalle o un altro documento di domiciliazione, Geraci, B. Martinelli, P. Olivani, Assistenza condizioni di marginalità sociale che oppure rinnovare il titolo di soggiorno Sanitaria agli immigrati: politiche locali contraddistinguono questa popolazione presso questure meno restrittive, anche e diritto sovranazionale, in “Atti VIII nel nostro paese, in particolare in province o regioni diverse dalla Consensus Conference sull’immigrazione”, VI Congresso nazionale SIMM, Lampedusa, all'interno degli insediamenti informali.20 propria. In quest’ultimo caso, dato 2004, pp. 466-478; Bracci F., Cardamone che in assenza di residenza anagrafica G. (a cura di), Migranti e accesso ai servizi ai fini dell’iscrizione al Servizio socio-sanitari, Franco Angeli, Milano, 2005, Occupazioni abusive e Sanitario Nazionale fa fede il domicilio pp. 141-165. mancata assegnazione indicato sul titolo di soggiorno, viene 21. La stessa norma precisa che se l’occupazione della residenza anagrafica irrimediabilmente pregiudicato l'accesso riguarda un alloggio di edilizia residenziale Gran parte della popolazione degli ai servizi sanitari del territorio della pubblica, gli occupanti “non possono propria effettiva dimora. partecipare alle procedure di assegnazione insediamenti spontanei vive in immobili di alloggi della medesima natura per i privati o pubblici occupati. L’art. 5 della cinque anni successivi all’accertamento dell’occupazione abusiva”. Con comunicato legge 23 maggio 2014, n. 80, stabilisce Mobilità geografica che “chiunque occupi abusivamente un stampa del 23 maggio 2014, l'UNHCR immobile senza titolo non può chiedere Altro fattore che pregiudica l’accesso esprimeva forte preoccupazione per gli di richiedenti asilo e rifugiati al Servizio effetti di tale norma, in considerazione delle la residenza né l'allacciamento a migliaia di rifugiati costretti a vivere in edifici pubblici servizi in relazione all'immobile Sanitario Nazionale è la loro continua abbandonati e occupati nelle principali città medesimo”21. L’assenza di luce e acqua mobilità sul territorio nazionale italiane, con particolare riferimento al caso in alcuni dei siti informali occupati determinata dalle condizioni di di "Palazzo Selam" (via Cavaglieri) a Roma. precarietà sociale. Una parte rilevante trova proprio in questa norma la sua 22. La residenza anagrafica è anche il giustificazione, così come la mancata è inserita, più o meno stabilmente, nel presupposto per l’accesso a eventuali iscrizione anagrafica degli abitanti, circuito dei lavori agricoli stagionali agevolazioni previste dai Comuni, come con la conseguente impossibilità di che porta i migranti in periodi diversi i sussidi per i canoni di locazione e la iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale dell’anno in varie regioni d’Italia, con partecipazione ai bandi per l’assegnazione di la conseguenza di ritrovarsi per lunghi alloggi di edilizia residenziale pubblica. per adulti e minori, anche in presenza di condizioni di particolare vulnerabilità22. periodi di tempo lontani dal luogo di 23. Tale orientamento si pone in palese Successivamente, una circolare del residenza anagrafica e/o di domicilio violazione della normativa europea Ministero dell'Interno ha specificato che indicato sul permesso di soggiorno. (art. 17, par. 4 della Direttiva 2013/33/UE Di nuovo tale circostanza comporta recante norme relative all’accoglienza dei la residenza, pur non potendo essere assegnata presso l'edificio occupato, l’impossibilità di avvalersi dei servizi richiedenti protezione internazionale), che recita: "Gli Stati membri possono obbligare i deve essere comunque concessa sanitari territoriali pubblici: l’unica richiedenti [asilo] a sostenere o a contribuire presso un domicilio fittizio nello stesso possibilità di accesso alle cure è affidarsi a sostenere i costi delle condizioni materiali Comune, in analogia con le persone ad associazioni di volontariato e del di accoglienza e dell’assistenza sanitaria terzo settore impegnate nell’assistenza qualora i richiedenti dispongano di senza fissa dimora. L'impossibilità di sufficienti risorse, ad esempio qualora disporre della residenza presso il luogo sanitaria a migranti stranieri con servizi siano stati occupati per un ragionevole di effettiva dimora costituisce in ogni dedicati, distaccati e paralleli rispetto al lasso di tempo". caso una barriera nell'accesso ai servizi Servizio Sanitario Nazionale. sanitari territoriali in una popolazione che ha difficoltà negli spostamenti anche Ticket sanitario per la carenza di risorse economiche. Ai richiedenti asilo è riconosciuto il diritto all’esenzione dalla Residenza anagrafica o compartecipazione alla spesa sanitaria domiciliazione al rinnovo solo per il periodo in cui non sono del titolo di soggiorno autorizzati allo svolgimento di attività lavorative, dunque ai sensi del recente Il rinnovo del titolo di soggiorno, D.Lgs. n. 142/2015 solo per i primi due soprattutto per motivi umanitari, è mesi dalla presentazione della richiesta ostacolato dalla richiesta da parte delle di asilo. Terminato tale periodo, secondo questure, pur in assenza di un dettato l’orientamento seguito da molte Regioni, normativo, di residenza anagrafica il richiedente asilo perde il diritto ovvero di domiciliazione – da dimostrare all'esenzione, indipendentemente dal attraverso un contratto di locazione, fatto che abbia effettivamente trovato un comodato d’uso o almeno una lettera di lavoro e disponga di adeguati mezzi di © Alessandro Penso, ex Socrate, Bari ospitalità da parte del proprietario o del sostentamento23. © Alessandro Penso, ex Set, Bari
INSEDIAMENTI INFORMALI FOCUS FUORI CAMPO 16 17 INSEDIAMENTI INFORMALI FOCUS TRIESTE E GORIZIA un’ordinanza che dispone lo sgombero dei silos e il divieto del loro utilizzo26. Sono sporco, qui non c’è La carenza di posti nel sistema di Nonostante queste persone A GORIZIA, la presenza di richiedenti nemmeno un bagno: per TORINO con il coinvolgimento degli stessi accoglienza governativo costringe asilo nel parco e sulle rive dell’Isonzo lavarmi devo andare in un abbiano la possibilità di rifugiati presenti, e alla regolarizzazione i migranti giunti a Trieste e Gorizia risale al novembre del 2013. La loro iscriversi al Sistema Sanitario Dall’estate 2015, un gruppo variabile dell’occupazione. attraverso la “rotta dei Balcani bagno pubblico in centro a accoglienza non è stata mai affrontata Nazionale e avere un medico tra 50 e 100 migranti, provenienti in Il maggior numero di presenze si registra occidentali” ad attendere settimane, in maniera strutturale, ma sempre con Trieste. prevalenza da Pakistan e Afghanistan e all’interno delle palazzine dell’Ex Moi, a volte mesi, prima di poter accedere Fa molto freddo la notte, ma di famiglia, la maggior parte di alla procedura di asilo e alle misure di soluzioni emergenziali e temporanee: loro non riesce a farlo: mancano in attesa di accedere alla procedura di in via Giordano Bruno, dove secondo accoglienza e assistenza previste dalla alberghi, tendopoli, capannoni non sappiamo dove andare: non asilo, sostava nel parco archeologico l’ultimo censimento ufficiale sarebbero industriali. Il 19 dicembre 2014, ho un'alternativa, per questo le informazioni sulle procedure di Porta Palatina, nei pressi del Palazzo presenti circa 1.200 persone. Costruite legge. un’ordinanza del sindaco ha disposto sono qui. Sono molto stanco, d'iscrizione, manca la volontà Reale. Il periodo di permanenza nel per ospitare gli atleti delle Olimpiadi Durante le prime visite di MSF, nel il divieto di bivacco su tutte le aree e i di ascoltare, di spiegare. Quello parco variava da pochi giorni fino a un invernali del 2006, la loro riconversione settembre 2015, i migranti erano viaggio da 42 giorni. Non avrei luoghi aperti del territorio comunale, che sconcerta di più è il livello massimo di tre mesi. Solo un numero a destinazione d’uso residenziale non è costretti a sostare a Trieste dentro prevedendo l’allontanamento coatto mai pensato di trovarmi in limitato di richiedenti era riuscito a mai stata realizzata. Tra la primavera e ripari di fortuna di cartone e teloni di questa situazione, non credevo di depressione di moltissimi plastica collocati all’interno di silos per i trasgressori. Gli sgomberi dei beneficiare dell’accoglienza notturna l’estate del 2013, quattro palazzine delle richiedenti asilo si sono ripetuti, che in Europa esistessero giovani che va dall'apatia a vere presso il dormitorio del Sermig, per un sette complessive sono state occupate dismessi e pericolanti a ridosso della e proprie forme psichiatriche, stazione ferroviaria; a Gorizia all’aperto insieme al sequestro di coperte ed posti così. Dormo qui da una massimo di 30 giorni, prima di tornare a da migranti in gran parte usciti dai centri con manie di persecuzione dormire all’aperto, riparandosi in tende allestiti nell’ambito del programma nel parco della Rimembranza, in pieno effetti personali per scoraggiarne la settimana con altre tre persone centro cittadino, e nella boscaglia permanenza. In un’occasione, nel e aspetto che la questura e deliri. da campeggio fornite da alcuni volontari. “Emergenza Nord Africa”. luglio del 2015, il Prefetto è stato Oltre al parco di Porta Palatina, MSF Nel dicembre del 2013, il Comune di su una delle rive del fiume Isonzo, la accetti la mia domanda d’asilo. È molto difficile cosiddetta “Giungla”. costretto persino a bloccare un camion fare qualcosa per loro. ha rilevato la presenza di quattro Torino ha riconosciuto agli abitanti con i “rifiuti” raccolti nel parco della Nessuno è venuto a vedere insediamenti informali (Ex Moi, via dell’Ex Moi la possibilità di accedere a come stiamo: Medico volontario, A TRIESTE, lo sforzo di garantire Rimembranza e diretto all’inceneritore Madonna della Salette, via Bologna una residenza virtuale all’indirizzo “Via gruppo MSF Torino e Corso Chieri), con una popolazione della Casa comunale, 3”. Nel 2015 è un’immediata accoglienza ai richiedenti di Trieste per prevenire la distruzione siamo abbandonati. asilo è testimoniato dai numeri: dei beni di proprietà dei migranti. Il 7 M., Afghanistan, 20 anni complessiva di circa 1.400 persone, stato disposto il sequestro giudiziario in gran parte titolari di protezione delle palazzine da parte del Tribunale 1.000 persone ospitate all’interno agosto, un venticinquenne di origine internazionale e umanitaria. Per il sito in di Torino. A eccezione delle attività dei centri SPRAR e nelle strutture di pakistana è morto, trascinato dalla via Madonna della Salette, occupato nel gestite dal “Comitato migranti e accoglienza straordinaria alla fine corrente mentre si lavava sulle rive 25. La stessa Azienda Sanitaria Locale gennaio 2014, è in corso una trattativa rifugiati”24,composto oltre che dagli stessi del 2015, col coinvolgimento diretto dell’Isonzo. In seguito all’episodio, ha certificato come “il sito non sia 24. All’interno dell’Ex Moi sono presenti una assolutamente idoneo ad accogliere scuola di italiano e un servizio di base tra i Missionari Salettini, proprietari occupanti anche da un gruppo di attivisti del Comune anche nella gestione a dicembre, le associazioni “Tenda persone, neppure temporaneamente, in di orientamento legale e ai servizi dell’immobile, e gli occupanti costituitisi per il diritto alla casa, non si registrano dei posti straordinari e con standard per la Pace e i Diritti” e “Forum per quanto non viene garantita l'osservanza socio-sanitari territoriali. in associazione, con la mediazione della interventi strutturati da parte di enti di accoglienza uniformati alle linee Gorizia” hanno presentato alla Procura delle più elementari regole d'igiene, Diocesi di Torino: l’accordo è finalizzato istituzionali e di soggetti impegnati nella guida dello SPRAR, uno dei pochi della Repubblica di Gorizia un esposto con conseguente grave pregiudizio per relativo all’operato delle istituzioni l'igiene e la salute degli occupanti”. Cfr. alla ristrutturazione dell’immobile, tutela di richiedenti asilo e rifugiati. casi in Italia. Tuttavia il numero di A.A.S. n. 1 Triestina, verbale 01/09/2015. posti di accoglienza è comunque nella gestione dell’accoglienza dei insufficiente rispetto agli arrivi: i silos richiedenti asilo. Nel frattempo le 26. “Ritenuto che la situazione di grave TABELLA 2. Torino/Ex Moi si svuotano e si riempiono a ritmo uniche soluzioni istituzionali individuate pericolo per l'igiene, la sicurezza e Dato non ponderato, non rappresentativo costante e continuo e per le settimane per fronteggiare il continuo aumento l'incolumità pubblica creatasi all'interno dell'intera popolazione del sito. NUMERO DI INTERVISTE REALIZZATE 50 di richiedenti asilo privi di accoglienza degli immobili, a seguito dell'occupazione di permanenza in questi insediamenti abusiva degli stessi, sia tale da Non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale 16,3% i richiedenti asilo sono costretti a sono state la riapertura dell’ex Centro giustificare l'adozione di un provvedimento condizioni di vita inaccettabili, esposti di identificazione ed espulsione (CIE) di contingibile ed urgente, così come previsto No accesso regolare a medico di medicina generale (mancata assegnazione; dagli articoli 50, comma 5, e 54, comma 4, 73,2% agli agenti atmosferici, con un limitato Gradisca e il loro trasferimento in altri medico non operante nella stessa provincia; nessuna consultazione) del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i e dal D.M. 5 accesso ai servizi igienici25. Il 7 gennaio centri della provincia o di altre regioni agosto 2008”. Problemi di salute riferiti nell’ultimo mese 48,0% 2016, il sindaco di Trieste ha emesso (Puglia, Campania, Toscana). Problemi di salute nell’ultimo mese: mancato accesso alle cure 29,2% Problemi di salute nell’ultimo mese: accesso a servizi sanitari forniti da enti TABELLA 3. Siti a Trieste e Gorizia 16,7% di tutela per stranieri e ad altre forme di assistenza sanitaria informale NUMERO DI INTERVISTE 67 REALIZZATE Non iscritti al Servizio Sanitario 98,5% Nazionale Problemi di salute riferiti 82,1% nell’ultimo mese Mancato accesso alle cure 67,3% Accesso a servizi sanitari forniti da enti di tutela per stranieri 21,8% e ad altre forme di assistenza sanitaria informale © Sara Creta, Silos, Trieste Dato non ponderato, non rappresentativo dell'intera popolazione dei siti. © Alessandro Penso, Ex Moi, Torino
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