Copertura Sotto - CIAO MARIA GRAZIA - RAI Ufficio Stampa
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RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 43 - anno 84 26 ottobre 2015 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 www. ufficiostampa. rai. it Sotto Copertura INTERVISTA A CLAUDIA CARDINALE CIAO MARIA GRAZIA
SOMMARIO 6 Fiction Sotto copertura 12 Duilio Giammaria 14 Virginie Vassart «Amo ferocemente, disperatamente la vita. Vita da strada RADIOCORRIERE TV 14 18 Maria Grazia Capulli SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 Fabrizio Casinelli E credo che questa ferocia, del 16 dicembre 1997 20 "Io che amo solo te" Numero 43 - Anno 84 26 ottobre 2015 di Luca Bianchini Direttore responsabile questa disperazione mi porteranno FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai Viale Mazzini, 14 in questo numero 28 Gerardo Greco 00195 Roma Tel 0636864313 - fax 063242420 32 Premio Tenco www.ufficiostampa.rai.it www.radiocorrieretv.it @stampauffrai.it alla fine. Amo il sole, l'erba, la gioventù. ufficiostampa@rai.it A cura dell'Ufficio Stampa Rai Anna Fraschetti (c.r.) 20 38 Pier Paolo Pasolini Dante Fabiani (vc.r.) Lorenzo Briani (c.s.) Carlo Casoli (c. s.) L'amore per la vita è divenuto Mauro Scaramuzzo (c. s.) Coordinamento Desk 40 Radio2 Social Club Marina Cocozza (c. s.) per me un vizio più micidiale In redazione Silvia Battazza Antonio Caggiano 42 WebRadio Rossella Ferruzza della cocaina. Lucilla Perelli Rizzo Rita Pernarella Scina Santacatterina Stefano Corradino 44 Segnalibro Segreteria Io divoro la mia esistenza Gian Marco Fabretti Morena Tomassetti Marina Matteucci Angela Ricciardi 46 Cinema in Tv con un appetito insaziabile. Valentina Dragani 28 Anna Penta Grafica, impaginazione e sito internet 48 Almanacco Stefano Pozzaglia Come finirà tutto ciò? Lo ignoro». Cinzia Geromino Riccardo Loconte Luca Romanelli Claudia Tore 50 Social Tv e Radio Fotografico Barbara Pellegrino Fabiola Sanesi 52 Palinsesti settimanali Palinsesti Michele Trobbiani Filippo Blandino Maria Rita Burghi 38 4 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 5
FICTION IN NOME D E L L A LEGALITÀ e della GIUSTIZIA Ci vollero anni prima che la squadra Mobile di Napoli riuscisse a catturare il superboss della camorra Antonio Iovine in un'hinterland partenopea particolarmente inespugnabile. Lo racconta Claudio Gioè, che nella miniserie "Sotto copertura" interpreta un coraggioso commissario di polizia. «Gli uomini che erano sulle tracce di Iovine furono costretti a vivere seguendo i tempi del boss, senza ferie, senza giorni né notti» di Silvia Battazza 6 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 7
N apoli, 2010. Gli uomini della Squadra Mobi- cui, insieme al regista Giulio Manfredonia, abbiamo raffi- le, dopo anni di indagini e ricerche, riescono a gurato Michele Romano, uomo di vecchio stampo, d'altri catturare uno dei latitanti più pericolosi della tempi, galantuomo e curato nel vestire. Una figura quasi storia del nostro Paese: Antonio Iovine. La vi- cavalleresca». E aggiunge: «Vedendo la fiction mi sono cenda che portò un pugno di uomini coraggiosi e motivati commosso diverse volte. Credo che l'alto valore civile di a mettere dietro le sbarre il boss del clan dei Casalesi sarà un prodotto come questo sia importante per diffondere il raccontata nella miniserie "Sotto copertura" su Rai1 il 2 senso della legalità e della giustizia, anche se chiaramen- e 3 novembre. A vestire i panni del personaggio ispirato te non basta. Ci auguriamo che anche i nostri governanti al commissario che guidò le indagini e l'operazione che si adoperino di più per cercare di dare risorse alle forze consentì di decapitare l'organizzazione camorristica, l'at- dell'ordine per consentire loro di svolgere al meglio un tore Claudio Gioè: «Mi è molto piaciuto il tratteggio con lavoro così difficile e pericoloso». a Casal di Principe, un territorio difficilissimo da approc- effettuò realmente la cattura di Iovine, ndr) prima delle ciare perché è una sorta di reticolato di viuzze con case riprese. Poi è venuto anche a trovarci sul set. circondate da mura alte tre metri, con telecamere su ogni Che impressione le ha fatto? portone. Per la polizia è ovviamente un territorio assolu- Quello che mi ha colpito in lui è stata la sua grande auto- tamente ostico da perlustrare. revolezza e il fatto che, abbia saputo gestire, in un terri- E i poliziotti come dovettero procedere? torio così complesso come Napoli, delle missioni storiche: Intercettando e seguendo i movimenti di questa ragazza, dall'arresto di Iovine a quello di Zagaria subito dopo. Gli sperando di arrivare al covo. Il problema era che non po- uomini della giustizia del Sud sono sempre stati valorosi tevano fare i pedinamenti, per cui si affidarono ai Gps e e con un senso del dovere e di giustizia incredibili. La loro alle intercettazioni telefoniche per seguire tutti gli strani è una sorta di abnegazione, lottano quotidianamente per estirpare la criminalità organizzata. spostamenti della giovane. Lei, sempre accompagnata dai genitori, veniva lasciata ogni settimana in punti diversi di Due parti opposte della barricata, come dire bene e male a Casal di Principe. confronto. Che dinamiche si istaurano? Nella miniserie questo dualismo è molto ben raccontato. Quindi il boss fu tradito dalla sua stessa rete di protezione? Gli uomini che si mettono sulle tracce di Iovine per un certo Quella che raccontate è una storia tratta da un fatto real- Questa sorta di orecchio alla sua vita intima e ai suoi rap- periodo sono costretti a vivere seguendo i tempi del boss, mente accaduto che riguarda la caccia e l'arresto del super porti in loco sono stati la vera chiave di volta per le inda- i suoi ritmi, senza ferie, senza giorni né notti. Sono sempre boss della camorra Iovine. Da dove cominciate? gini. Entrare in queste pieghe è stato il difficile compito sulle sue tracce. Quindi anche i poliziotti vivono nei bunker Partiamo dalle fasi operative che hanno preceduto l'arre- della squadra che ha poi catturato il pericoloso latitante. di ascolto ed effettivamente è possibile quasi tracciare del- sto del boss e sostanzialmente ci soffermiamo sugli ultimi Per scovarlo hanno dovuto usare soprattutto mezzi non le similitudini di vita quotidiana tra chi scappa e chi inse- due mesi di lavoro delle forze dell'ordine prima della cat- convenzionali. In alcune occasioni si sono affidati al caso gue: in entrambe i casi le famiglie e gli affetti vengono tra- tura, un periodo in cui le indagini subiscono una notevole e altre volte alla fortuna, passando notti in bianco e lavo- scurati. Si sta concentrati sulla missione quasi esattamente accelerazione. La caccia, infatti, era cominciata anni prima, rando ventiquattro ore su ventiquattro. Quella che raccon- come un camorrista cerca di eludere il carcere. E Iovine lo ma proprio in quel periodo gli uomini della Squadra Mo- tiamo è una vicenda molto intrigante, con aspetti per certi sa, non a caso ha "stima" del commissario che gli dà la cac- bile di Napoli riuscirono finalmente a trovare una traccia versi voyeuristici. cia, riconosce che sta facendo il suo lavoro. importante da seguire. Ha personalmente incontrato il poliziotto a cui è ispirato il Avete girato a Napoli. La città come vi ha accolto? Quale? suo personaggio? Benissimo. Ci hanno fatto sentire la loro partecipazione Capirono che la "chiave" era una ragazza, la vivandiera Ho accolto di buon grado l'invito del regista Manfredo- al racconto di questa storia che rappresenta il riscatto del del super boss. Compresero quindi che Iovine si trovava nia a incontrare Vittorio Pisani (il dirigente di polizia che Mezzogiorno dalle mafie e dalla camorra. 8 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 9
GIULIO MANFREDONIA sotto AZIONE U copertura na produzione Giulio Manfredonia firma Lux Vide in col- la regia della miniserie laborazione con "Sotto copertura" su Rai Fiction, prodotta da Matilde e Luca Bernabei, in Rai1: «Un film complesso onda lunedì 2 e martedì 3 novembre in prima serata su Rai1. Regia di Giulio Manfredonia. Nel cast Claudio e denso di sentimenti passione & Gioè (Michele Romano), Guido Caprino (Antonio Iovi- dove la liberazione dal ne), Filippo Scicchitano (Emilio), Dalila Pasquariello sopruso del male è un (Anna Corradi), Simone Montedoro (Arturo De Luca), viaggio individuale, ma Raffaella Rea (Rosanna Croce), Antonio Gerardi (Salvo anche collettivo» Izzo), Antonio Folletto (Carlo Caputo), Iaia Forte (pro- curatrice), Antonio Milo (Angelo Corradi), Giovanna Rei (Giuseppina), Simone Bucalo (Mimmo Corradi), Alessio Lapice (Rudy), Clotilde Esposito (Giuliana Simone) e Alessandra Costantini (Chiara Romano). Firmano la sceneggiatura Salvatore Basile e Francesco Arlanch. T intrecciano con quelle delle persone che rappresentano, ratta da una vicenda realmente accaduta, la mi- invece, la rete di protezione del capo clan e in particolare niserie "Sotto copertura" racconta una delle pa- con quella di un'avvenente ragazza del luogo, incaricata gine più importanti della lotta contro la crimina- dalla "famiglia" a fare da vivandiera al boss. Sarà proprio lità organizzata nel nostro Paese. Ambientato a lei, Anna, a condurre le forze dell'ordine sulla pista giusta Casal di Principe, comune campano territorio d'azione del grazie anche al contributo di un amore sincero verso un clan dei Casalesi, il film per la tv in due puntate ripercorre giovane lontano dalle logiche del clan. Dietro la macchi- le fasi operative che hanno condotto uno sparuto gruppo na da presa Giulio Manfredonia: «"Sotto copertura" mi ha di uomini della Squadra Mobile di Napoli all'arresto di An- offerto l'occasione di praticare due modelli di racconto tonio Iovine, il famigerato boss della camorra considerato diversissimi, direi opposti, in un unico film. Da una parte uno dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia. Le indagini, - spiega il regista- il racconto archetipico per eccellenza: le intercettazioni, le intuizioni, i pedinamenti, ma anche due ragazzi si amano, ma provengono da due famiglie che le vite dei poliziotti intenti nella serrata caccia a Iovine si appartengono a mondi contrapposti. L'una "perbene" e l'al- tra compromessa con "i malvagi". Il loro amore è miettice U contrastato dal signore del luogo che rivendica il n brano realizzato ad hoc per invitare tutti a metter- 'a faccia suo potere sulla fanciulla. Dall'altra c'è la ricostru- zione pressoché fedele di un fatto di cronaca cruciale si in gioco e a non avere nella storia recente del nostro Paese: la cattura di uno paura. Si intitola "Miettice ‘a faccia" ed è stato scritto ed inter- dei boss più potenti della più pericolosa organizza- pretato dal rapper Napoletano Luca Caiazzo, in arte Lucariel- zione criminale italiana». Dunque una produzione in lo, impegnato sin dagli inizi della sua carriera, attraverso testi cui generi diversi si intrecciano e si alternano dan- ricchi di messaggi di libertà e speranza per la sua terra, nella do origine a una trama avvincente e dall'alto valore lotta alla criminalità organizzata. Le musiche, invece sono civile. «Credo ne sia uscito un film denso, pieno di di Paolo Buonvino. La canzone "Miettice ‘a faccia" non solo azione e passione, di amore e di dolore, ma anche ric- fa parte della colonna sonora, ma è stata scelta come sigla co di complessità, dove la liberazione dal sopruso del di chiusura della seconda e ultima puntata della miniserie male è un viaggio collettivo, ma anche individuale, "Sotto Copertura". È stato anche realizzato un video clip con un percorso di crescita che diventa inevitabilmente le immagini più significative della fiction, girato tra Casal di anche un percorso culturale. Una storia in cui tutti i Principe, Roma e Milano proprio con l'intento di sottolineare personaggi sono messi di fronte a scelte adulte, net- che le organizzazioni criminali operano ovunque, non solo al te, decisive, dalle quali non potranno mai più tornare Sud. indietro». (Sil.Ba.) 10 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 11
DUILIO GIAMMARIA DOBBIAMO PORTARE «Negli ultimi anni la televisione di approfondimento ha puntato sui problemi, noi invece vogliamo puntare anche sulle soluzioni. Seguiremo l'agenda politica cercando di creare un rapporto molto forte con i decision-maker e gli l'Italia nel mondo imprenditori italiani, provando a spiegare quali sono i maggiori trend mondiali e i grandi dibattiti che avvengono nelle capitali internazionali». Duilio Giammaria torna con "Petrolio" sulla rete ammiraglia ogni lunedì in seconda serata di Marina Cocozza "P etrolio", da quando ha esordito per la pri- zione dell'agenda politica provando a creare un rapporto ma volta su Rai1 nel 2013, ha proseguito molto forte con i decision-maker, ovvero le aziende, e gli a gonfie vele. Il programma di approfondi- imprenditori italiani, le persone che hanno un ruolo da mento di Duilio Giammaria non si è ferma- svolgere per portare l'Italia nel mondo. to neanche d'estate e, dopo un'ultima puntata dedicata a Hai detto che vuoi rivolgerti anche alla classe politica. Forse Expo, torna ogni lunedì su Rai1 in seconda serata dal 2 perché il nostro "petrolio" non viene sempre raccolto così co- novembre. L'oro nero dell'Italia, il made in Italy, le eccellen- me dovrebbe, nonostante alcuni esempi "virtuosi"? ze del nostro Paese pronte per essere nuovamente scovate Abbiamo ormai capito che ci sono due Italie. Una, al passo e raccontate. con i tempi e competitiva, sta viaggiando velocissima, ha Duilio, "Petrolio" è ancora una volta ai nastri di partenza. Co- rapporti col mondo dell'impresa che porta il Made in Italy sa dobbiamo aspettarci? sui mercati planetari con protagonisti che lavorano quasi Proponiamo venti puntate nuove di zecca con la speran- più all'estero che da noi. L'altra è invece autoreferenziale e za che il pubblico le trovi speciali. Abbiamo cominciato a non ha capito alcune cose prioritarie, come i buoni esempi lavorare con un po' più di anticipo perché ci siamo presi che arrivano dall'estero. Negli ultimi anni la televisione il tempo necessario per curare i minimi particolari con il di approfondimento ha puntato sui problemi, noi invece nostro abituale taglio informativo dal mondo e dall'Italia, vogliamo puntare anche sulle soluzioni. che è una fetta del pianeta. C'è un modello da seguire? Qualche anticipazione sugli approfondimenti? Ce ne sono diversi. Il primo concetto di cui dobbiamo ap- Saranno legati anche all'attualità per capire soprattutto do- propriarci è di cominciare a saper dialogare col mondo. È ve stiamo andando. Nel nostro Paese, in questo momento, necessario riaprire questa possibilità. si ha bisogno di sapere come posizionarsi. Noi cercheremo Si parla troppo poco di politica estera? di spiegare quali sono i maggiori trend mondiali e i grandi Il fatto è che ci accorgiamo dei problemi solo quando dibattiti che avvengono nelle capitali internazionali. arrivano a lambire le nostre coste con l'immigrazione, Chi è il vostro pubblico? ma ignoriamo ad esempio che l'Africa è un continente prevedere e immaginare quale potrebbe essere lo scena- raggiungere degli obiettivi. Uno dei nostri intenti è quello È il grande pubblico di Rai1. Quindi tutte le famiglie ita- che sta crescendo moltissimo. Ci sono sicuramente luci rio futuro di questo Paese. Anche per dare una speranza di suscitare curiosità e creare consapevolezza. Vogliamo liane, ma anche quelli che fanno la politica, che per una e ombre, ma più diventiamo consapevoli della realtà e ai nostri ragazzi. arrivare a catturare l'attenzione soprattutto di chi vuole volta dovrebbero guardare anziché più possiamo essere in grado di inter- capire come si può cambiare rotta. La new economy e le Eppure i giovani sembrano rassegnati. Non lo vedono così essere guardati. Questa è un po' la pretarla. Non dobbiamo percepire le startup consentono di potersi lanciare nei mercati inter- vicino il futuro… nostra pretesa! Cerchiamo di pro- notizie solo attraverso l'occhio di chi nazionali. Basta farsi venire un'idea nuova e soprattutto E noi proviamo a rivolgerci soprattutto a loro, a comin- porre dei temi che sono all'atten- le aspetta sotto casa, ma cercare di ciare dagli adolescenti, che stanno studiando e devono crederci. 12 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 13
VIRGINIE VASSART OCCHIO ALLE ETICHETTE Virginie Vassart è conduce "Buongiorno Elisir" su Rai3 insieme a Michele Mirabella. «In uno spazio del programma mi occupo di alimentazione - dice la giornalista -. Dobbiamo iniziare a renderci conto con serietà degli ingredienti che sono contenuti nel cibo che consumiamo». E aggiunge: «Il pubblico ci scrive per approfondire alcune patologie, ma cerca soprattutto risposte anche su cose che apparentemente sembrano ovvie, perché convivere con le proprie malattie e con quelle dei propri cari non è facile» 14 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 15
M etti una splendida giornalista belga di gran- proprio una passeggiata spensierata. de classe come Virginie Vassart e un veterano Tu vieni da altre esperienze, dove la medicina non c'entra che di televisione la sa lunga come Michele nulla… Mirabella ed esce fuori l'alchimia perfetta per In realtà il cinema e la letteratura sono le mie grandi pas- rinnovare lo storico programma di salute "Elisir", ora anche sioni. La medicina rappresenta un tema totalmente nuovo nella versione quotidiana "Buongiorno Elisir" del mattino però faccio la giornalista e caratterialmente sono molto sempre su Rai3. «Per me - fa un bilancio lei con il suo in- curiosa, prerogative che mi hanno permesso di tuffarmi confondibile accento francese - è stata una grande annata letteralmente in questa esperienza. Per fortuna ancora da tutti i punti di vista. Oltre al mio consueto "Moviextra", non sono finita con la valigetta dei farmaci in mano per- ho avuto la fortuna di condurre questa trasmissione im- ché devo dire che, facendo una trasmissione quotidiana portante con Michele Mirabella e mi sono trovata benis- di medicina, c'era il rischio molto alto di trovarmi, come simo, anche se in partenza non era del tutto scontato che Carlo Verdone, in giro per la città con ogni toccasana ap- noi due potessimo "convivere" serenamente in tv perché presso (ride, ndr)! lui è un vecchio lupo.... Però alla fine il rispetto reciproco ci ha permesso di instaurare un buon accordo». Sembra evidente che ti stai lasciando coinvolgere. Cosa ti ap- passiona di più in questo momento? Che cosa apprezzi maggiormente del tuo partner? Le etichette dei prodotti. In un segmento del programma Sicuramente la generosità. Il programma ha funzionato mi occupo di alimentazione e mi rendo conto che dobbia- molto bene perché ha messo insieme la sua esperienza e mo iniziare a renderci conto con serietà degli ingredienti la mia vitalità. Il pubblico ha gradito e ci ha letteralmente che sono contenuti nel cibo che consumiamo. È fonda- sommerso di manifestazioni di affetto e simpatia. Mi sono mentale capire cosa stiamo mangiando. I prodotti in ven- sentita stimata e amata. dita al supermercato come sono fatti? Da dove vengono? È molto importante saperlo. Il successo di "Elisir" è dovuto principalmente al fatto che la gente vuole tenersi informata sul tema della salute, che ri- Recentemente è stato lanciato l'allarme sull'olio di palma. È guarda un po' tutti. Ne convieni? davvero così nocivo? Verissimo. Interessa la maggior parte delle persone per- Sembra di sì. Ho scoperto che è presente non solo in una ché tratta argomenti ad ampio spettro, dai piccoli acciac- famosa marca di crema al cioccolato ma anche nelle fette chi alle grandi patologie. Noi tendiamo a proporre princi- biscottate, considerate un alimento leggerissimo consi- palmente le novità, le scoperte della scienza che, grazie al gliato per la prima colazione anche di anziani e bambini. lavoro dei ricercatori, sono work in progress. I nostri ospiti Ho rinunciato a diventare ipocondriaca girando con la va- sono tutti medici autorevoli, pronti a dare spiegazioni as- ligetta, ma sono diventata una fanatica delle etichette e il solutamente chiare con un linguaggio accessibile a tutti. suggerimento che mi sento di dare a tutti, anche ai lettori del Radiocorriere Tv, è di stare con gli occhi ben aperti: Quali sono le novità in questa edizione? controllate sempre tutto quello che per legge deve essere C'è uno spazio dedicato al benessere, già recentemente scritto sugli alimenti, è il primo passo per evitare di am- sperimentato con interesse e consensi da parte del pub- malarsi. (Mari. Co.) blico. È piacevole sapere come poter stare meglio con noi stessi e prenderci cura del nostro corpo. Dobbiamo comin- ciare a capire che farsi qualche coccola gratifica. I telespettatori interagiscono con voi? Lo fanno prevalentemente via mail. Vogliono approfondire alcune patologie che magari abbiamo trattato in trasmis- sione. Cercano soprattutto risposte e lo fanno anche su cose che apparentemente sembrano ovvie. È probabil- mente un modo per essere rassicurati, per avere un ri- scontro in più rispetto a quanto già sanno, alle informa- zioni acquisite dai loro medici. Un rafforzativo insomma, ma anche un modo per entrare nel dettaglio di ciò che vogliono conoscere. D'altra parte non si sa mai abbastan- za e convivere con le malattie proprie o degli altri non è 16 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 17
MARIA GRAZIA CAPULLI M aria Grazia di nome e di fatto. Gentile nell'animo, garbata nei modi, sensibile alla natura, all'armonia. Attenta al prossimo e alle sue necessità. Sen- za retorica. Fare la giornalista per lei, più che un lavoro, era davvero una missione, un servizio. Nel rac- contare i fatti, nel cercare di com- prenderli, nel presentarli nei suoi tanti anni di conduzione al tele- giornale, nei collegamenti dal Fe- stival di Sanremo e nei programmi culturali da lei curati - primo fra tutti "Achab Libri" - metteva sem- pre una partecipazione sincera. E l'emozione, la dolcezza, a volte anche la commozione, traspariva- no dal suo bel volto e dai grandi occhi blu che incantavano il pub- Tutta la Rai ricorda con commozione la blico. Ma sempre con discrezione. collega del Tg2 Maria Grazia Capulli, TUTTO Una lunga carriera, dal 1990 in che purtroppo non c'è più. Donna di Rai, che l'ha portata a occuparsi di grande sensibilità, ha affrontato con cronaca, di costume e poi di cul- tura perché nella letteratura, nella coraggio le difficoltà che la vita le ha musica e nell'arte ritrovava quello riservato. Nel lavoro, che sentiva come spirito del giusto, della leggerezza, una missione, ci ha messo amore e della sostanza e del bello che la professionalità, dolcezza e rigore caratterizzava. Non a caso l'ultima rubrica che ha portato avanti fino IL BELLO alla fine è stata "Tutto il bello che di Cinzia Terlizzi *Tg2 c'è": storie, volti, personaggi, luo- ghi e fatti che parlano di coraggio, di ottimismo, di solidarietà e di im- pegno per far capire che la realtà non è solo dolore e indifferenza, ma anche attenzione alle persone più fragili. Con tanta voglia di co- CHE C'È struire, con la speranza e la con- vinzione che la vita può essere mi- gliore per tutti. E per noi, che con Maria Grazia abbiamo riso, scher- zato, lavorato e anche discusso, è lei tutto il bello che c'è. 18 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 19
COLPA CINEMA del DESTINO Marco Ponti firma la regia di "Io che amo solo te", tratto dall'omonimo best seller di Luca Bianchini. Nello scenario di Polignano a Mare, in una Puglia affascinante e apparentemente lontana, esistono ancora antichi valori. Un matrimonio mette tutto in discussione perché gli sposi foto di Claudio Iannone foto di Claudio Iannone sono rispettivamente i figli di Ninella e don Mimì, separati dalla vita ma uniti da un amore che non si è assopito sull'omonimo best seller di Luca Bianchi- ni, a consolidare una lunga amicizia che risale ai tempi dell'università, quando en- foto di Claudio Iannone trambi frequentavano la facoltà di Lettere a Torino. Bianchini, non a caso, appare in un cameo in tutti i film di Ponti, però "Io che amo solo te" è il loro primo lavoro con- cepito davvero insieme. Hanno condiviso la sceneggiatura, scritta in gran parte pro- prio a Polignano a Mare, dove c'è la casa della protagonista, e tutto il film è stato girato nella cittadina pugliese. Splendida la colonna sonora firmata da Gigi Mero- ni, con la collaborazione del cantautore e trombettista Roy Paci e la voce calda ed emozionante di Alessandra Amoroso. Il destino fa sobbalzare il cuore di Ninella, quando scopre che la sua Chiara ha de- ciso di sposare Damiano, il figlio di quel don Mimì che lei non ha mai smesso di amare. Ponti spiega che per Damiano il suo pensiero è andato subito a Scamar- cio: «Un ottimo professionista, accanto a lui ho scelto Laura Chiatti, di cui apprezzo nell'interpretare un eroe romantico di sessant'anni. Il per- "I bellezza e talento. E poi il fatto che i due avessero già la- sonaggio di Don Mimì è quello più complesso, con maggiori o che amo solo te" è una commedia tenera, che quando meno te lo aspetti, rimettendo tutto in discussione. vorato insieme per me era una garanzia». A Michele Placido sfaccettature. È pieno di contraddizioni: vive situazioni di si basa sulle piccole gioie segrete, sul saper at- E si comporta come il maestrale, che accompagna i tre gior- ha affidato il ruolo di don Mimì: «Avevo bisogno di un atto- conflitto con i due figli e fatica ad accettare l'omosessualità tendere e sulle paure dell'ultimo minuto. Tra ni di questa storia sullo sfondo di una Puglia imprevedibile re come lui, maturo ma capace di conservare lo sguardo di del minore. E poi è sposato da vent'anni con una donna che ironia e commozione si dipana un avventuro- e poco conosciuta dove regnano ancora antichi valori in un ragazzo di vent'anni. Gli ho mandato la sceneggiatura e non ama perché non è mai riuscito a dimenticare Ninella, la so viaggio lungo i sentieri dell'amore, che arriva o ritorna mezzo a paesaggi mozzafiato. Il film di Marco Ponti si basa mi sono stupito che gli sia piaciuta subito. È stato perfetto bravissima Maria Pia Calzone». (Mari. Co.) 20 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 21
IL VESTITO LUCA BIANCHINI Luca Bianchini, autore del romanzo s o omonimo su cui si basa il film, R o s di Ninella racconta: «Al primo ciak della scena del ballo tra i due consuoceri, che nel libro avevo concepito come il pezzo forte, mi sono commosso» «H o scritto questo libro per raccontare girato quella scena, mi ha chiesto di essere presente. Ho il ballo tra due consuoceri che non si preso da Torino il primo volo che ho trovato per Brindisi e erano potuti sposare - ricorda Bianchi- mi sono letteralmente precipitato sul set. Maria Pia Calzo- ni -. Per questo, quando Marco Ponti ha ne, che interpreta Ninella, era vestita di rosso, Scamarcio foto di Claudio Iannone foto di Claudio Iannone e la Chiatti da sposi, Michele Placido si aggiustava la cra- fanno parte del "dietro le quinte" sono tante. La Vespa vin- vatta e Alessandra Amoroso si apprestava a cantare. Alla tage azzurra che Damiano guida nei titoli di testa è quella prima prova sono crollato e mi sono scese le lacrime. Poi personale di Riccardo Scamarcio. Il personaggio del cal- Placido mi ha chiesto: "Lei che è l'autore, mi dica: cosa fa ciatore Tony è reale perché gioca proprio nella squadra don Mimì nel romanzo appena ha finito di ballare?". Io, di Polignano, il Polimnia Calcio, che in una scena viene emozionatissimo per essere stato chiamato in causa, ho proposta con l'attuale formazione completa, l'allenatore fatto la figura dello studentello impreparato e ho ripetuto e il preparatore tecnico. Le scritte sui muri della cittadina la domanda con un certo imbarazzo. Per fortuna Marco sono sono opera del poeta Guido "Il Flâneur" Lupori, vera Ponti, vedendomi in difficoltà, ha risposto per me: "Dopo istituzione polignanese. Il prete della finzione, il pugliese che ha finito di ballare, don Mimì torna felice al suo posto". Uccio de Santis, è stato ospite per giorni del vero parroco E io ho aggiunto: "Appunto". Quindi sono tornato nel mio di Polignano, Don Gaetano Amore, per un training su come angolino a commuovermi in silenzio». Ma le curiosità che essere credibile nella parte». (Mari. Co.) 22 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 23
MARIA PIA CALZONE - MICHELE PLACIDO foto di Claudio Iannone se non si ha paura DI AMARE Maria Pia Calzone veste i panni della foto di Claudio Iannone protagonista di "Io che amo solo te": «La forza di Ninella sta nel suo grande cuore». Accanto a lei Michele Placido nel ruolo di Mimì: «Questo personaggio mi assomiglia molto e ha fatto riaffiorare certi ricordi della mia infanzia che pensavo di aver dimenticato» «L a mia terra, i miei ulivi, il mare: è stata un'esperienza intensa. E poi mi ha affa- scinato la storia. Ho letto prima la sceneggiatura e poi il romanzo e ho ritrovato in entrambi la forza di un gran- de amore, qualcosa che ti può accadere solo una volta nella vita. Ognuno di noi ha avuto un primo, grande amore». Michele Placido, nelle vesti di don Mimì, è un personaggio chiave nel film di Marco Ponti. «Con lui ho molte cose in comune. Mi ha fatto riaffiorare certi ricordi della mia infanzia, alcune per- sone che resteranno nella mia memoria co- me il "cerignolano", che era un po' come don Mimì e vendeva olive... Un don Giovanni non esasperato, pratico e romantico al tempo stesso». Ma come si reagisce di fronte all'a- Maria Pia Calzone: «L'unica difficoltà è stata quella di ren- fino a diventare un best seller e il ruolo della protagonista more in età adulta? «Comunemente si pensa dere credibile il mio accento pugliese. Non ho invece tro- comporta una bella responsabilità: «È vero - ammette l'at- di aver toccato il massimo a trent'anni, inve- vato particolarmente complicato immedesimarmi nel mio trice -. L'ho sentita tantissimo perché sapevo che Ninella ce la vita ti può sorprendere anche a sessan- personaggio. Tutti noi abbiamo un tratto malinconico e era già entrata nelle corde di duecentomila lettori, che ta. E se dall'altra parte trovi il tuo oggetto un po' alla volta ho capito come sarei potuta entrare nella sicuramente avrebbero avuto le loro aspettative andando del desiderio, ti tornano pure le forze». E in fragilità, nell'ostinazione e nell'orgoglio di una donna del a vedere il film. Io mi sono concentrata sull'anima di Ni- "Io che amo solo te" la donna dei suoi sogni sud che conosco molto bene perché io stessa sono meri- nella, non sull'aspetto esteriore. La sua forza sta nel suo è Ninella, interpretata dall'attrice campana dionale». Il libro di Bianchini ha fatto breccia nel pubblico cuore». (Mari. Co.) 24 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 25
RICCARDO SCAMARCIO - LAURA CHIATTI foto di Claudio Iannone CON UN SORRISO si sdrammatizza tutto Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti tornano insieme sul set e sono promessi sposi in "Io che amo solo te". «Ci unisce una profonda amicizia e un grande feeling professionale», dice lei. L'attore parla del suo personaggio: «Carattere semplice solo in apparenza» M arco Ponti ha "marcato" bene il territorio, anche nozze con Chiara, interpretata dalla splendida Laura nella scelta degli attori, prediligendo i pugliesi, Chiatti: «Abbiamo una tale confidenza e complicità che ci quelli che hanno conservato un senso di siamo anche sentiti liberi di rischiare». Lei aggiunge: appartenenza genuino con le loro origini. Non «Ritrovare Riccardo è sempre meraviglioso, perché lavora- IO CHE AMO SOLO TE solo Michele Placido, ma anche Riccardo Scamarcio, che in re diventa un gioco quando a una profonda amicizia si REGIA di Marco Ponti "Io che amo solo te" è il figlio di don Mimì, prossimo alle unisce un incredibile feeling professionale, un'atmosfera SOGGETTO E SCENEGGIATURA di Marco Ponti e Luca cameratesca. E la cosa bella è che non siamo cambiati Bianchini con la collaborazione di Lucia Moisio per niente, siamo gli stessi pazzoidi di vent'anni fa». Del CAST ARTISTICO: Riccardo Scamarcio, Laura Chiat- suo personaggio Scamarcio dice: «Damiano ha un carat- ti, Michele Placido, Maria Pia Calzone, Luciana Littizzetto, tere apparentemente semplice, ma in realtà non è così. Eugenio Franceschini, Antonella Attili, Antonio Gerardi, La sua personalità era delineata molto bene già nel Dino Abbrescia, Eva Riccobono, Michele Venitucci, Da- romanzo, io ho provato a mettere in luce la sua buona rio Bandiera, Enzo Salvi, Ivana Lotito, Angela Semerano, fede, l'indolenza e la "colpevole" ingenuità, che poi sono Crescenza Guarnieri, Uccio De Santis, Angelo De Matteis, le ragioni per cui gli si vuole bene...». Laura Chiatti è Beppe Convertini, Valentina Reggio. Con l'amichevole Chiara, la promessa sposa di Damiano. Conoscerà vera- partecipazione di Alessandra Amoroso. mente la madre proprio nel giorno del matrimonio, ma PRODOTTO Fulvio e Federica Lucisano con Rai Cinema l'attrice tiene a dire che nella vita ha un rapporto stu- DISTRIBUZIONE 01 pendo con la sua di mamma: «È la donna più importante della mia vita e quella che stimo di più. È riuscita ad TRAMA avere un rapporto amichevole con me, pur mantenendo È la storia di un matrimonio. La storia di un amore, anzi sempre il ruolo di madre». Tra i momenti memorabili di due amori. Ninella (Maria Pia Calzone) ha cinquant'an- della lavorazione a Scamarcio viene in mente una scena ni e un grande rimpianto: da giovane amava follemente girata in spiaggia: «Il sole era tramontato da un bel po' e don Mimì (Michele Placido), ma i loro sogni di matrimo- tirava veramente il maestrale, stavamo morendo di fred- nio vennero spezzati dall'avversione della ricca famiglia do e dovevamo baciarci... ma ce la siamo cavata!». Lei si di lui. Ora il destino le fa un regalo inaspettato: sua fi- sofferma invece su un ricordo più intimo: «Alla fine di glia Chiara (Laura Chiatti) si fidanza proprio con Damia- ogni inquadratura, spuntava la faccia del mio bambino no (Riccardo Scamarcio), il figlio dell'uomo che lei aveva che mi guardava come a dire: Ma cosa stai facendo? È sempre sognato. Quando i ragazzi decidono di sposarsi, tutto il giorno che fai la stessa cosa!». Lui riequilibra le loro nozze si trasformano in un vero e proprio evento foto di Claudio Iannone tutto: «Come dimenticare certe sere quando, finendo di per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato di uno lavorare, andavo a cena da "Chichibio" a mangiare frutti degli angoli più magici della Puglia. E in un matrimonio di mare serviti da Giacomo? Posso garantire che la gior- del genere può davvero succedere di tutto. Anche l'im- nata si chiudeva davvero in bellezza». (Mari. Co.) possibile. 26 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 27
GERARDO GRECO L'AMERICA DELLE BUFALE Gerardo Greco è tornato negli Stati Uniti con due nuove puntate di "Slang", dal titolo "That's sapore", l'ultima su Rai3 il 31 ottobre. Il taglio è quello dell'inchiesta e questa volta è protagonista il cibo italiano che viene "copiato" male oltreoceano. «Abbiamo deciso di raccontare il "fake", il falso italiano nel mondo. Un vero danno per il "Made in Italy" tra mozzarelle, pizze e sfogliatelle che non somigliano nemmeno lontanamente agli originali» 28 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 29
I l falso cibo Made in Italy, il fake italian food, in Ame- abbiamo chiamato questa inchiesta "That's sapore", con il rica lo chiamano "Italian Sounding", un giro d'affari rammarico di vedere grandi esperimenti come "Starbucks" di oltre cinquanta miliardi di euro all'anno. Per capi- che vende il caffè su scala globale quando noi non sia- re: due prodotti su tre commercializzati all'estero si richiamano al nostro Paese. È questo il tema di "Slang", THAT'SAPORE mo riusciti ad imporci sullo stesso mercato. Perché l'Italia, che è leader riconosciuto nell'alimentazione mondiale, che torna su Rai3 in due puntate - la seconda sabato 31 non riesce a imporre i suoi prodotti globalmente? È un ottobre alle 16.30 - con il titolo "That's sapore". Ne par- liamo con Gerardo Greco, autore del programma insieme G erardo Greco è tornato negli Sta- ti Uniti per realizzare il secondo capitolo di "Slang", questa volta con peccato se consideriamo che un ristorante su tre, negli Usa, si richiama alle origini italiane e che noi non siamo a Gianluca Santoro ed Ester Maria Lorido. stati capaci di creare una macchina da consenso puramen- il titolo "That'Sapore": un'inchiesta te italiana. L'anno scorso con "Slang" siete stati a New York per ana- in due puntate con un inedito lin- lizzare la cosiddetta "fuga dei cervelli". Questa volta avete guaggio da "road movie" sulle tracce Qual è il prodotto italiano contraffatto più emblematico? deciso di misurarvi con l'alimentazione. Come mai? dei prodotti alimentari che assomi- La mozzarella, senza dubbio. Ad esempio, quella di bufala Il filone è in qualche modo lo stesso, quest'anno abbia- gliano a quelli del Belpaese ma che, che si fa a Battipaglia, scendendo solo di venti chilometri, mo scelto di parlare della "fuga dei cibi". Complice l'Expo il più delle volte, di tricolore hanno non è già la stessa cosa. Pensiamo cosa può essere a sei- abbiamo deciso di raccontare il "fake", il falso italiano nel solo l'etichetta. "Slang - That's sapo- mila chilometri di distanza! Il risultato è che la mozzarella mondo. Abbiamo scelto sempre New York, luogo emble- re" è un viaggio coprodotto da Ra- americana, anche se si richiama alla nostra, è una cosa matico di qualsiasi estero per parlare dell'enorme truffa iExpo e Rai3 per capire come e do- tutta diversa. Un prodotto secco, incelofanato, sottovuoto, ai danni del sistema italiano. Un'inchiesta per capire chi ve vengono realizzati la mozzarella pieno di conservanti, fortemente industrializzato. È nota e come copia il nostro "Made in Italy". cheese, la puttanesca sauce, l'italian la storia di alcuni imprenditori del Vermont che anni fa wine e tutti quei cibi definiti italiani provarono a portare delle bufale campane nel loro Paese E quello americano è un distretto alimentare enorme. … ma interamente made in Usa. e che morirono dopo pochi mesi. Non si può fare. Il pro- Imponente, che produce un giro di affari di una grande Sullo sfondo, una gara: tre chef ita- dotto italiano non è replicabile se non in Italia. quantità di miliardi. Per questo oltre che nella Grande liani che lavorano da tempo a New Mela ci siamo mossi anche nei dintorni, dal New Jersey Facciamo qualche altro esempio, magari passando dal salato York "costretti" a cucinare tre piatti al Connecticut tra le fabbriche e le industrie alimentari al dolce. tipici della tradizione italiana (ama- per capire cosa sono la mozzarella americana, la passata Siamo andati dai famosi pasticceri del programma "Il boss triciana, parmigiana e tiramisù), ma di pomodoro americana, la salumeria americana, la pizza delle torte". Lavorano su scala industriale e producono con ingredienti rigorosamente lo- americana e persino il vino americano… cannoli e sfogliatelle. Loro dicono che sono migliori di cali. Una vera e propria ribellione quelle che si fanno a Napoli e a Palermo. Ma in realtà Cosa avete scoperto? al "fake" simbolicamente ambienta- sono tutt'altra cosa. Sono diametralmente diversi e ovvia- Che sono il risultato di una pessima imitazione. Gli ame- ta a Woodstock: patria di una delle mente in peggio. ricani, e non solo loro, ci copiano molto male. Siamo più celebri rivoluzioni culturali del- perciò giunti alla conclusione, anche se probabilmente la storia. Nella seconda puntata in Il tuo programma è diverso da quelli classici di cucina che ne eravamo già convinti prima del nostro viaggio, che il onda sabato 31 ottobre alle 16.30 vediamo ripetutamente in tv. prodotto italiano non è replicabile. Ci puoi provare, ma su Rai3 la gara dei cuochi, la fresh La nostra è un'inchiesta sul sistema alimentare fuori dall'I- non sarà mai la stessa cosa. mozzarella e i formaggi sott'olio di talia, ma abbiamo anche un altro piano narrativo rappre- Antony Mongiello from Hurleyville sentato da una sorta di talent che si svolge a Woodstock, Per quale ragione? Ny, i salumi della salumeria biellese, la capitale della ribellione americana: una gara di cuochi È un questione di prodotti, di ambiente, di suolo, di cli- dal 1925 in New Jersey, il vino dei italiani che, cucinando con terribili prodotti esclusiva- ma… Gli americani, così come i cinesi o altri popoli, pos- vigneti di North Folk a Long Island, mente americani, devono mettere in piedi per la comunità sono copiare perfettamente i migliori orologi svizzeri o la pasta di Raffetto's e Sbarro e il di Woodstock una sorta di banchetto italiano. le più sofisticate automobili tedesche, però non ci riusci- primo italian fast food degli Stati ranno mai con il nostro cibo. Che ha rigorosamente biso- Come ti spieghi il boom dei programmi culinari? Uniti. gno dell'Italia. La nostra fortuna è sotto i nostri piedi. Ma A noi piace mangiare, e bene! Poi, se c'è una cosa che sap- noi abbiamo anche la responsabilità di non aver saputo piamo fare, è proprio cucinare, una delle nostre grandi sfruttare adeguatamente quest'enorme potenzialità. qualità. E infatti anche i programmi tv di cucina che par- tono dagli Usa o dalla Russia o dalla Germania in realtà si Ti riferisci alla capacità di imporre il nostro "Made in Italy"? richiamano sempre a un concetto di cucina nostrana. Esattamente. È una battaglia culturale, ambientale, ad- dirittura politica. Dobbiamo tutelare un'industria che ci Ma se il cibo italiano copiato negli Usa è così improponibile, viene sottratta in tutti i modi rivendicando la nostra as- quando sei a New York tu dove mangi? soluta diversità ed eccezionalità di sapori. Non a caso Cucino io! (Ste.Co.) 30 31
che viene dedicato quest'anno il Premio Tenco, PREMIO TENCO rassegna che da trentanove anni assegna dei lontano riconoscimenti alla carriera di artisti che han- no dato un apporto significativo alla canzo- ne d'autore mondiale. Francesco Guccini è da sempre legato al Club Tenco, ed è stato uno dei primi ad aver preso parte alla manifestazione. Quando nel 1974 nacque la rassegna, era tra gli invitati e nell'anno successivo, alla seconda edizione, ricevette il suo primo Premio Tenco. "Fra la via Aurelia e il West" è questo il tito- lo della manifestazione di quest'anno, che si è tenuta dal 22 al 24 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo e che ha coinvolto numerosi arti- sti e personaggi del mondo dello spettacolo. Da Guido De Maria a Gino e Michele, da Car- LONTANO lin Petrini a David Riondino e Sergio Staino: sono solo alcuni degli ospiti del Tenco 2015 che hanno parlato del loro rapporto con Fran- cesco Guccini, presente lui stesso a raccontarsi mentre a novembre uscirà il suo nuovo libro "Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto". E non è voluto mancare all'appunta- mento Leonardo Pieraccioni. Il regista e comico fiorentino, che varie volte ha chiamato l'amico Guccini nei suoi film, è salito sul palco nella veste praticamente inedita di cantante e can- tautore, un aspetto poco conosciuto della sua creatività. Sono due quest'anno i Premi Tenco È stato dedicato a Francesco Guccini il Premio Tenco consegnati, i massimi riconoscimenti assegnati dal Club alla carriera di grandi personaggi so- 2015 appena conclusosi a Sanremo, di cui Radio2 e prattutto internazionali. Quello all'artista è an- Radio7 Live sono stati media partner. Premiati artisti dato a Jacqui McShee, cantante e coautrice dei di fama internazionale come Jacqui McShee, mentre Pentangle, band cardine della scena folk-jazz britannica. Il Premio Tenco all'operatore cultu- le Targhe Tenco sono andate a Mauro Ermanno rale è andato invece a un personaggio molto Giovanardi, Cesare Basile, La Scapigliatura, i Têtes legato a Guccini, Guido De Maria, vignettista e de Bois, Cristina Donà e Samuele Bersani-Pacifico cartoonist fra i più apprezzati in Italia (autore, fra l'altro, di Nick Carter e Giumbolo e ideatore di Stefano Corradino "L di "Supergulp", programma di culto degli anni ontano lontano nel tempo / qualche cosa Settanta, ndr). Mauro Ermanno Giovanardi, Ce- negli occhi di un altro / ti farà ripensare ai sare Basile, La Scapigliatura, i Têtes de Bois, miei occhi i miei occhi che t'amavano tan- Cristina Donà e Samuele Bersani/Pacifico sono to...". È il 1999. In una compilation curata i vincitori delle Targhe Tenco 2015, Armando dal club Tenco, omaggio al fondatore Amilcare Rambaldi, Corsi del Premio "I Suoni della canzone". "Fra Francesco Guccini reinterpreta in una struggente versione la via Aurelia e il West - dedicato a Francesco "Lontano lontano" di Luigi Tenco. Due artisti profondamen- Guccini" è organizzato dal Club Tenco con il te diversi, animati entrambi da una forte passione civile e contributo del Comune di Sanremo e di SIAE, il che hanno dato alla musica e alla cultura italiana un con- sostegno di Coop Liguria e Casinò di Sanremo e tributo inestimabile. Ed è proprio al cantautore modenese media partner RaiRadio 2 e RaiRadio 7 Live. 32 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 33
volersi più esibire, privilegiando la sua atti- PREMIO TENCO vità di scrittore. Come è stato concepito l'omaggio a Guccini? Tutti gli artisti che abbiamo invitato alla ras- MUSICA e segna hanno interpretato una sua canzone. «Tutti gli ospiti della rassegna È stato interessante vedere come i suoi bra- hanno interpretato una canzone ni sono stati eseguiti da artisti di natura e stile completamente diversi l'uno dall'altro. di Guccini ed è stato interessan- Abbiamo avuto giornate piene, che sono te ascoltare i suoi brani eseguiti iniziate al mattino per concludersi in piena da artisti di natura e stile com- PAROLE notte per tutti gli eventi collaterali incentrati pletamente diversi l'uno dall'al- sulla sua figura e sulle sue opere, tra proie- tro». Il direttore artistico del zioni di docufilm su di lui a incontri con per- Premio Tenco Enrico De Angelis sonaggi che gli sono stati e gli sono tuttora spiega che l'intento della mani- vicini, pronti a raccontare la loro esperienza personale con il cantautore modenese. Ab- festazione è la ricerca della can- biamo anche invitato i suoi musicisti storici, zone d'autore: «Anche se passa che riuniti per l'occasione si sono esibiti la I media tradizionali come tv e radio possono contribuire in tal attraverso il rap, il rock, il jazz, sera del 24 ottobre. L'evento clou si è tenuto nel pomeriggio senso? il folk o la world music. Non è il dello stesso giorno con lo stesso Guccini che ha parlato di sé La televisione potrebbe essere un mezzo formidabile di pro- genere musicale che conta» e soprattutto della sua attività di scrittore. mozione. Di fatto adesso così non è perché la tv ha dei pro- grammi musicali e format che sono più focalizzati a proporre Molti dei grandi cantautori del passato, da De André a Gaber, da le voci dei cantanti, gli interpreti. Noi invece cerchiamo nel Jannacci a Dalla, e ovviamente lo stesso Tenco, non ci sono più. U cantautore, cioè quello che scrive le canzoni, una spiccata cre- Guccini va "in pensione". Cosa resta oggi della canzone d'autore e n festival di alta qualità artistica, atività. E questo forse manca nei format televisivi. Lo stesso come si è trasformata? culturale e tecnica, che dal 1974 "Premio Tenco" per anni è stato seguito dalla Rai. Tuttavia oggi Non c'è dubbio che la canzone d'autore, come siamo abituati a si tiene annualmente a Sanremo. c'è molta attenzione da parte delle radio, a cominciare proprio intenderla storicamente, è mutata nel tempo. Ma credo ferma- Questo è il Premio Tenco. Una ma- da quelle del servizio pubblico (Radio2 e Radio7live sono me- mente che trasformazione non sia sinonimo di sparizione. La dia partner della rassegna, ndr) e questo sembra rivelare che nifestazione unica alla quale vengono invi- canzone d'autore è un componimento sintetico dotato di testo l'ascolto radiofonico sia molto più adatto alla concentrazione tati i più interessanti cantanti-autori italiani e musica, che ha un'autenticità e una decorosa forma poetica. sulla canzone d'autore. Resta il fatto che il sistema migliore e stranieri, ma anche un'occasione di incon- Da questo punto di vista ci sarà sempre e c'è tuttora, ve lo assi- affinché questi giovani talenti possano farsi conoscere è suo- tro e di amicizia fra artisti e operatori della curo. Noi giriamo molto per l'Italia alla ricerca di nuovi talenti nare dal vivo, anche nei piccoli locali. musica. Ne parliamo con Enrico De Angelis e ne troviamo tanti di artisti, cantautori o gruppi che valoriz- direttore artistico della manifestazione. Al Tenco vota un'ampia platea di giornalisti. Con quale criterio li zano ancora al massimo questo connubio tra parole e musica. avete scelti? Quest'anno il Tenco è interamente dedicato al Sono cambiati i linguaggi? Devo innanzitutto chiarire un aspetto: gli artisti che invitiamo cantautore Francesco Guccini. Perché questa Sicuramente, ma la canzone d'autore non è un genere. Può es- noi alla rassegna rispondono alle nostre autonome scelte arti- scelta? sere fatta in maniera tradizionale classica sui modelli francesi stiche. I giurati sono chiamati ad esprimersi sull'assegnazione Noi amiamo ogni tanto organizzare questa o americani, ma ci può essere anche una canzone d'autore at- delle "Targhe Tenco", un premio che viene dato ai migliori di- rassegna in maniera monografica dedican- tuale che passa attraverso il rap, il rock, il jazz, il folk, la world schi italiani usciti negli ultimi dodici mesi. Queste targhe ven- music… Non è il genere musicale che conta. gono votate da una giuria molto ampia. E ci piace chiamare al dola a un tema o a un personaggio. Quest'an- voto tantissimi giornalisti, circa duecento, che sono operatori no ci è sembrato doveroso riservarla a Fran- È un pubblico "di nicchia" quello che ascolta i cantautori? dell'informazione musicale a più livelli, dai nomi più famosi cesco Guccini a cui tra l'altro, nel lontano Non è certo facile imporli all'attenzione del pubblico, farli della carta stampata ai giovani critici musicali che operano 1975, abbiamo consegnato il nostro Premio circuitare, promuoverli, distribuire i loro dischi. Noi però cer- nelle piccole radio, nei blog e siti web, nelle fanzine… E in Tenco. Questo riconoscimento è quindi un chiamo di farlo e non solo durante la rassegna. Il Club Tenco questo momento di declino della carta stampata, la radio e premio alla carriera, a quarant'anni di distan- svolge attività di questo genere per tutto l'anno. Abbiamo ad il web sono il serbatoio più ricco e interessante al quale at- za, al grande cantautore che ha compiuto esempio un format che si chiama "Il Tenco ascolta", dove riu- tingere. Ed è una grande soddisfazione coinvolgerli nel voto. settantacinque anni e che annunciato di non niamo in varie città d'Italia nuovi talenti da proporre. (Ste.Co.) 34 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 35
PREMIO TENCO È SANREMO la "casa" del Premio Tenco I l Premio Tenco oggi ha una casa. L'Assessore Daniela Cassini spiega perché la citta' del Festival E non poteva che essere quella della musica abbia deciso di accogliere per tutto l'anno più naturale, di "appartenenza" a le manifestazioni legate al Tenco: Luigi Tenco, per il suo forte lega- «Vogliamo creare, con l'orchestra sinfonica, me con Sanremo. Ne è convinta Da- niela Cassini, assessore al Turismo e anche una scuola di formazione musicale permanente» alle Manifestazioni del Comune di Sanremo. Quale importanza riveste il Premio Tenco per questa la città? Sanremo è l'emblema della musica e pertanto la presenza del Premio Tenco, che rappresenta la canzone d'autore italiana e internazionale, bilità di fare anche attività collaterali durante l'anno non il Club Tenco prevede delle attività specifiche che si terran- è molto importante e ci inorgo- solo in occasione del Premio in senso stretto. Lo abbiamo no la mattina rivolte alle scuole. Ovviamente poi il luogo glisce. Diciamo che è una seconda fatto tra l'altro in una location storica e molto suggestiva (il e le iniziative saranno indirizzate a tutti, dagli studiosi agli gamba della tradizione musicale capannone dell'ex stazione ferroviaria, sul lungomare Italo appassionati, ai turisti. cittadina. Calvino, ndr). Sarà anche un luogo per valorizzare nuovi talenti musicali? Il Club Tenco da quest'anno ha qui Quali saranno le attività che svolgerà questa location e chi È nostra intenzione costruire una rete, adesso inesistente, anche una sede fisica permanente. saranno i destinatari? tra le varie iniziative musicali che ci sono nella nostra città: Con quali obiettivi? Lo spazio sarà aperto al pubblico tre giorni a settimana e "Area Sanremo", che si tiene in questi giorni, il Festival, il Abbiamo voluto in qualche modo metterà tra l'altro a disposizione di studiosi il materiale Premio Tenco. E vogliamo creare, con l'orchestra sinfonica, stabilizzare e rendere sempre più storico del Club stesso, ma ospiterà anche numerose ma- una scuola di formazione musicale permanente. Il Tenco forte la presenza del Club Tenco nifestazioni durante l'anno. Nascerà anche una biblioteca può prestarsi ad essere un momento di collante di queste a Sanremo con la concessione di musicale, un'eccellenza che penso sia unica in Italia. Quan- realtà e contribuire a rafforzare la nostra vocazione musi- una sede, offrendo loro la possi- to ai destinatari la convenzione che il Comune ha fatto con cale cittadina. (Ste.Co.) 36 www.ufficiostampa.rai.it TV RADIOCORRIERE 37
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