Marco Ferrini Bronzoni - Fiordaliso
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collana sentieri - arte scout edizioni scout nuova fiordaliso Marco Ferrini Bronzoni Questo manuale illustra tutto quello che c’è da sapere sul collezionismo dei francobolli e in particolare di quelli scout. La conoscenza di questo mondo invita la mente ad aprire nuovi orizzonti, invoglia alla conoscenza della storia e della geografia, convince sulla necessità della fratellanza fra i popoli. Questa collana intende offrire a tutti gli esploratori e le guide ma- nuali tecnici ed altri sussidi utili per superare le avventurose tappe del sentiero scout, con sempre maggiori competenze e capacità. € 5,50 Collezionista scout di francobolli
ISBN 88-8054-731-3 © Nuova Fiordaliso Piazza Pasquale Paoli, 18 00186 Roma http://www.fiordaliso.it
Marco Ferrini Bronzoni Collezionista scout di francobolli in collaborazione con l’Associazione Italiana di Scout Filatelia edizioni scout nuova fiordaliso
Si invitano gli interessati alla Filatelia Scout a prendere contatto con l’A ISF Associazione Italiana di Scout Filatelia Via Rainaldi 2, 40139 Bologna - tel. 051495590.
INDICE PRESENTAZIONE 7 INTRODUZIONE 13 COME SI COMINCIA 15 La specialità di filatelista 17 NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI 18 La storia del francobollo 18 Modalità di stampa 19 Errare è umano, perseverare è diabolico 22 Interi postali 24 Prefilateliche 27 Maximafilia - Cartoline Maximum 29 Glossario filatelico 30
Riviste e cataloghi 40 Cosa contiene un catalogo 41 Associazioni, Mostre e Congressi filatelici 42 Erinnofilia 43 Marcofilia 45 RACCOGLIERE E COLLEZIONARE 48 Raccogliere 48 Collezionare 51 Collezione tematica 52 Come impostare una tematica scout 54 Francobolli a soggetto scout 55 Francobolli scout suddivisi per tema 60 Annulli a soggetto scout 71
PRESENTAZIONE A prima vista il mondo scout e quello della filatelia sembrano essere molto distanti: uno, infatti, evoca l’a- ria aperta e l’avventura, l’altro la stanza asettica ed ordinata del collezionista. È molto interessante e curio- so invece ricordare, andando indietro negli anni, come l’idea dello scautismo sia nata da un fatto strettamen- te legato alla posta e ai francobolli. Siamo a Mafeking, importante nodo ferroviario del- l’Africa sud-orientale, nell’anno 1899; il colonello ingle- se Baden-Powell è a capo della guarnigione che presi- dia la cittadina, quando le vicende legate alla guerra anglo-boera fanno sì che si ritrovi assediato dalle forze del generale boero Cronje, di gran lunga superiori. Alla mercè dei cannoni nemici, Mafeking resistette per ben 217 giorni, fino a quando fu liberata da una colonna inglese. In quelle circostanze estremamente drammati- che emersero il carattere, l’abilità e la fantasia di B.-P. PRESENTAZIONE – 7
il quale non solo riuscì ad evitare la caduta della citta- dina in mano al nemico, ma tenne alto il morale dei sol- dati e della popolazione con iniziative le più diverse. Veniva infatti pubblicato un giornale con le notizie del- l’assedio con la scritta “esce tutti i giorni se i cannoni lo permetteranno”; furono emesse banconote, dise- gnate dallo stesso B.-P. usando per matrice una mazza da criquet; si tenevano concerti e fu organizzato anche un servizio postale locale per permettere di far avere notizie agli amici senza il rischio di uscire allo scoperto, oltre che per lo scambio di ordini tra il comando e la prima linea. I “postini” erano ragazzi della guarnigione organizzati da Lord Cecil in un corpo di cadetti. 8 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Svolgevano il loro servizio prima su ca- valli catturati al nemi- co, poi, visto che que- sti finivano in cucina, su biciclette; erano comandati dal più grande di loro, Good- year, nominato ser- gente maggiore. All’inizio veniva pagata una piccola somma per il ser- vizio, ma in seguito alla confusione creata dalla scarsa conoscenza contabile dei ragazzi si fece strada l’idea di stampare francobolli locali perché stava terminando la scorta di quelli ufficiali, con la sovrastampa “Mafeking besieged”. Pensando di fare cosa gradita al suo superiore, il capitano Greener utilizzò una fotografia di B.-P. per realizzare la matrice foto- grafica per la stampa dei franco- bolli su carta sensibile azzurra. Nello stesso tempo fu preparata anche una lastra sensibile raffigu- rante il sergente maggiore Goodyear in bicicletta. Pur sorpreso B.-P. accettò l’idea dei francobolli locali che furono diffusi, il 7 aprile 1900 il taglio da un penny con il sergente in bicicletta e il 10 aprile il taglio da 3 pence, PRESENTAZIONE – 9
con il busto di B.-P., nei due formati da 18,5 e 21 mm. su carta azzurrina, nelle due tonalità chiara e scura, senza filigrana, su foglietti da 12 esemplari, perforati con dentellatura 12. Malgrado lo scopo dell’emissione fosse quello di svolgere un servizio strettamente locale, i soldati e la popolazione usarono questi francobolli anche per affrancare corrispondenza diretta fuori città, soprattutto dopo l’esauri- mento delle scorte dei franco- bolli ufficiali; sono infatti note buste affrancate con questi fran- cobolli e annullate dopo la fine dell’assedio, avvenuta il 17 maggio 1900, e altre con affrancatura mista. Dall’ottimo comportamento dimostrato dai cadetti- postini, B.-P., prese l’idea per fondare qualche anno dopo il movimento scout, come lui stesso racconta nei suoi scritti, a cominciare dalla “Prima chiacchierata al fuoco di bivacco”, introduttiva al suo libro più impor- tante e conosciuto, Scautismo per ragazzi. Ho accolto con grande soddisfazione questa fatica dell’amico Marco, che da oltre 25 anni contribuisce alla crescita e alla diffusione della filatelia a tema scout in Italia. In modo snello e sintetico, ma completo e ricco di informazioni, l’Autore illustra tutto quello che c’è da 10 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
sapere sul collezionismo dei francobolli, presentandolo in modo accattivante e professionale insieme. È un manuale aperto a tutti, dai più giovani a chi più non lo è, che certamente servirà a consolidare le cono- scenze di chi già è collezionista e a formare le basi di chi vuole diventarlo. Auguro a questo Collezionista scout di francobolli la più ampia diffusione, così da far riscoprire a tutti il piacere della ricerca e della raccolta. Maurizio Cavalli Presidente Associazione Italiana Scout Filatelia PRESENTAZIONE – 11
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INTRODUZIONE “Collezionismo” è una parolina magica che, in qual- che momento della nostra vita, si insinua in noi. Si possono collezionare conchiglie, minerali, foglie, fiori, farfalle, vasi cinesi, pergamene antiche, quadri, tappi metallici di bottiglie, bustine di zucchero, figurine di cal- ciatori, schede telefoniche usate, distintivi scout, scatole di cerini.... e via di seguito, compresi i francobolli. Questo libretto vuole semplicemente dare a chi si avvicina alla filatelia un insieme di conoscenze utili per incominciare, lasciando poi il campo, se l’argomento interessa, a testi specialistici. È stato redatto con la collaborazione dell’AISF Associazione Italiana di Scout Filatelia, che raccoglie collezionisti di filatelia scout (francobolli, annulli, lette- re...) ed è prevalentemente composta da scout ed ex- scout. Marco Ferrini Bronzoni INTRODUZIONE – 13
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COME SI COMINCIA Perché si collezionano francobolli? Una risposta precisa sarebbe impossibile, la pas- sione del collezionismo è nata con l’uomo, indubbia- mente è una di quelle passioni che rendono meno monotona la vita ed aiutano a trascorrere il tempo libe- ro piacevolmente. La filatelia ha questo di bello: serve ad aumentare le cognizioni generiche e specifiche di chi raccoglie francobolli, invita ad aprire alla mente nuovi orizzonti, invoglia alla conoscenza della storia e della geografia, convince alla necessità della fratellanza tra i popoli. Non c’è un limite, non c’è ostacolo alcuno al tipo di collezionismo. Tutto è bello, tutto è collezionabile, basta saper dare un tono di organicità alla raccolta, basta evitare il disordine. Il filatelico vero non è soltanto un raccoglitore, ma uno studioso. COME SI COMINCIA – 15
Quando la filatelia ha raggiunto determinati livelli, chi colleziona francobolli è paragonabile al ricercatore di testi rari nelle biblioteche, di curiosità scientifiche nei vecchi testi, di opere custodite nelle case e nelle chie- se di secoli passati. Studio delle emissioni, studio delle ragioni storiche e tecniche che le hanno consigliate, studio dei colori e dei sistemi di stampa adottati. La tecnica dunque si accompagna alla conoscenza dei fatti storici, geografici e culturali legati all’emissio- ne dei francobolli. Il filatelico vero è dunque un pianifi- catore, una persona che si pone mete, programmi, scopi ben precisi. “Pazienza e metodo” dovrebbe essere il motto di ogni collezionista: è la pazienza che dà vita e sviluppo ad una raccolta ed è con il metodo che la si valorizza. 16 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
La specialità di filatelista Riportiamo qui di seguito le indicazioni per la guida e l’esploratore che vogliono prendere la specialità di filatelista. Filatelista Chi é? È un collezionista che, oltre a raccogliere tutti i fran- cobolli possibili, li ordina e cerca di conoscerne gli aspet- ti legati. Che cosa deve conoscere? I diversi tipi di dentelli, filigrana, stampa, gomma e carta utilizzata per realizzare i francobolli; la distinzione tra un timbro filatelico e uno usato per spedire una let- tera o una cartolina per posta; buste primo giorno e cartoline maximum, libretti o foglietti; il modo di procu- rarsi, al più basso costo possibile, “oggetti postali” usati in occasioni o in condizioni particolari; la storia della filatelia scout. Che cosa deve saper fare? Saper utilizzare un catalogo di francobolli. Attraverso il catalogo, capire perché e quando un fran- cobollo è stato emesso, da quali paesi contempora- neamente, in quali condizioni e per commemorare quali avvenimenti. Allestire una piccola mostra filatelica. COME SI COMINCIA – 17
NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI La storia del francobollo L’inventore fu un inglese Sir Rowland Hill (1797- 1879), responsabile della riorganizzazione delle poste inglesi, all’epoca della Regina Vittoria, la cui immagine compare sui primi due esemplari emessi il 1° Maggio 1840: il famoso “penny black” ed il “two pence” azzurro. Per le Poste il principale vantaggio era il semplificare le operazioni del perso- nale addetto alla consegna delle lette- re, infatti era il desti- natario che pagava alla consegna, ma poteva anche rifiutarsi e respingere la missiva e soprattutto la cer- tezza della riscossione anticipata dell’importo dovuto. 18 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Non mancarono le polemiche, ma l’idea ebbe suc- cesso, già nel 1843 i Cantoni di Zurigo e di Ginevra ed il Brasile stampavano i loro primi francobolli, due anni dopo anche Basilea stampava le sue famose “colom- be”... e via di seguito. A Parigi l’11 Maggio 1863 si riunirono i rappresen- tanti dei Servizi Postali dei principali Paesi del mondo per porre le basi di un servizio postale internazionale, trova- to l’accordo, fu il tedesco Enrico Stephan a mettere a punto i 31 punti del “progetto di Unione Postale”, approvato nel 1874 con la creazione della “Unione generale delle Poste” che nel 1878 cambiò nome in UPU (Unione Postale Universale). Modalità di stampa Per la produzione dei francobolli vi sono parecchi sistemi in uso, senza contare i casi di particolare emer- genza in cui ad esempio sono stati prodotti singolar- mente (Cecoslovacchia, posta scout del 1918). • Litografia: il disegno che deve essere riprodotto nella stampa litografica viene eseguito su una pietra calcarea speciale con inchiostri resinosi fissati con l’a- cido nitrico; devono poi essere riprodotti centinaia di analoghi disegni, per costituire il foglio, mediante un procedimento di trasporto a pressione: ottenuta la tavola completa, la stampa prosegue con i normali sistemi tipografici. NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 19
• Stampa tipografica: viene prima approntato un punzone d’acciaio con sopra inciso a bulino, in negati- vo, il disegno del francobollo, quindi un bilanciere sul quale è fissato il punzone esegue le impronte neces- sarie a comporre il foglio di francobolli. La forma di piombo passa poi al bagno galvanico per la riproduzio- ne in rame: la stampa avviene, con i sistemi consueti, su macchine piane. • Calcografia: prevede la riproduzione del bozzet- to del francobollo, con incisione a bulino sull’acciaio; dalla piastrina originale, una trasportatrice riporta su un rullo, pure d’acciaio, l’immagine incisa; temprato al cia- nuro, il rullo funge poi da matrice per riportare innume- revoli immagini su lastra d’acciaio o di rame da inserire nella rotativa calcografica o in macchina piana. Se la stampa calcografica viene eseguita su carta umida, i risultati sono sempre migliori: l’immagine rende tutto il suo valore artistico, è più nitida, assorbe, nell’asciu- garsi, eventuali sbavature di inchiostro; è insomma questo il sistema migliore per evitare contraffazioni. • Fotocalcografia: si preparano tante riproduzioni fotografiche del bozzetto, quante ne dovranno essere contenute nel foglio: riprodotte su carta speciale appli- cata su cilindro di rame coperto di bitume, bagnate con percloruro di ferro (che incide il rame nelle parti lascia- te scoperte dal bitume), le immagini vanno a finire - alli- 20 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
neate su un cilindro di rotativa - in uno di quei macchi- nari capaci di stampare tre milioni di francobolli all’ora, gommatura e dentellatura incluse. • Stampa rotocalcografica: si avvale del bozzetto originale fotografato e moltiplicato e passato quindi all’incisione chimica su cilindri di rame con l’aiuto della carta al pigmento; una rotativa speciale viene usata per la stampa dei francobolli in rotocalco, niente fogli, ma bobine - come quelle per le rotative dei giornali - gom- mate da un lato. Provvede la macchina alla divisione in fogli, alla perforazione ed al conteggio degli esemplari (l’importanza dell’operazione di controllo è fondamen- tale perché il francobollo è una carta valore, come le banconote). • Stampa in offset: sistema ormai poco usato, con- siste nella riproduzione chimica del bozzetto nelle misure e nel numero voluti, su lastra di zinco applicata poi a rotative a uno o più colori. Per contrastare i falsari si ricorre spesso alla stam- pa dei francobolli su carta filigranata (nella Repubblica italiana molto usate sono state la filigrana “ruota alata” e poi la filigrana “a stelle”), o si usano carte speciali ad esempio con fili di seta incorporati (falsificare franco- bolli in corso è come falsificare banconote...). La dentellatura: ha lo scopo di facilitare il distacco NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 21
del francobollo dal suo supporto (generalmente foglio o bobina). È facile immaginare la difficoltà del venditore di francobolli a doverli tagliare a mano con le forbici! Succede di avere francobolli uguali con dentellatura differente, in questo caso è utile un piccolo foglio di car- toncino o di plastica chiamato odontometro che indica il numero di dentelli al centimetro. Si fa scorrere sopra il francobollo fino a quando la dentellatura corrisponde alla stampa, poi si va a leggere il valore corrispondente. Errare è umano, perseverare è diabolico Come in ogni attività umana sbagliare è possibile, in campo filatelico, però, l’errore di produzione può dar luogo a varietà con prezzi di mercato molto elevati, per questa ragione, alla fine della sequenza di stampa ci sono tutta una serie di controlli per evitare che escano 22 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
dalle stamperie prodotti difettosi, ad esempio con colori non perfetti o con assenza di un colore specifico (problemi di alimentazione dell’inchiostro), con den- tellatura visibilmente spostata (problemi di allineamento dei fogli), porzioni di fran- cobollo prive di stampa (spesso dovuto a pieghe nei fogli in alimentazione). Ciò nonostante qualcosa sfugge, ma il tipo di errore più grave è quando l’errore sta nel bozzetto del franco- bollo, allora il problema è: cosa fare dei franco- bolli già stampati? Se sono già stati posti in vendita la solu- zione più seguita è quella di non fare niente, cioè lasciare in circolazione il francobollo anche se errato. Così abbiamo il francobol- lo italiano del 1953 dedicato a Santa Chiara d’Assisi, con l’immagine di Jacopa Frangipane dei Sette Soli, il 70 lire italiano del 1971 in cui l’orologio della torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio di Firenze ha due lancette, peccato che nella realtà ne abbia sempre avuta una sola. Nei francobolli di St. Kittis-Nevis, emessi tra il 1903 ed il 1938, Cristoforo Colombo sulla tolda della NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 23
“Santa Maria” scruta il mare con un bel cannocchiale, del tipo inventato da Galileo Galilei poco più di un secolo dopo. In qualche caso però l’errore può causare problemi internazionali, per cui è giocoforza ritirare il francobollo e sostituirlo con il disegno corretto, è il caso del famo- so “Gronchi rosa” emesso per il viaggio del presiden- te della Repubblica nel Perù e ritirato dopo poche ore di vendita per le proteste dei diplomatici peruviani che si erano visti il proprio territo- rio decurtato di una porzio- ne, oltretutto rivendicata da un Paese confinante. Im- mediato ritiro, ristampa di un nuovo valore corretto (di colore grigio) e conseguente rialzo del prezzo dei rela- tivamente pochi pezzi rimasti in circolazione. Interi postali Gli interi postali (lettere e cartoline con prestampata l’impronta del francobollo) sono il risultato moderno di un’idea antica, quella di far prepagare la corrispondenza. Già intorno al 1600 i corrieri della Serenissima Repubblica di Venezia avevano inventato i “fogli stampati” più simili per la verità, ad una lettera che ad una cartolina. Qualcosa 24 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
di molto simile (foglio bollato da 1 penny) venne pure messo in circolazione dalle poste inglesi in concomitanza con l’emissione del primo francobollo. L’intero postale più ovvio è la cartolina postale con l’impronta del francobollo generalmente in alto a sini- stra, ma anche a destra per gli esemplari più antichi, talvolta parte dello spazio del cartoncino è occupato da scritte, immagini o fotografie. NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 25
Il biglietto postale è invece l’equivalente della let- tera, mentre l’aerogramma corrisponde alla lettera per via aerea. Anche queste possono riportare diciture ed illu- strazioni aggiuntive. Cartoline in franchigia: in periodo di guerra ai mili- tari venivano date gratuitamente cartoline per scrivere 26 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
ai familiari. Per essere recapitate non avevano bisogno di francobollo in quanto viaggiavano “in franchigia po- stale”. In periodo di pace fruivano di questo servizio enti e ministeri vari. Prefilateliche Rientra in questa voce tutta la corrispondenza viag- giata prima dell’utilizzo del francobollo. Ricordiamo che l’eccellente rete di comunicazioni in funzione nell’impero romano crollò con l’arrivo dei barbari, poi ogni staterello cercò di arrangiarsi fino a quando, attorno al 1400 la famiglia bergamasca dei Tasso iniziò la ricostruzione di un servizio postale este- so alla più parte dell’Europa. I Tasso erano in origine piccoli corrieri postali al servizio della Serenissima Repubblica di Venezia, che aveva creato in Val Brembana una efficiente “compa- gnia” che si era vista affidare l’incarico ufficiale dal Senato e dal Doge per il recapito della corrispondenza statale e privata in Italia e fuori d’Italia. Verso la fine del 1200 i Tasso di Almenno si stac- carono dalla compagnia veneziana, mettendosi in pro- prio. Omodeo Tasso accoppiò ad un servizio esempla- re una notevole capacità di marketing così, in un perio- do relativamente breve signori, Papi e principi accor- darono loro favori e privilegi, fino a divenire corrieri uffi- NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 27
ciali del Sacro Romano Impero il che significava, per il messaggero che portava l’insegna dei Tasso, tratta- mento e servizi pari a quelli dovuti ai messaggeri dei re. Ruggero Tasso, corriere maggiore del Ducato di Milano, venne chiamato, alla metà del 1400 alla corte dell’imperatore Federico III, ne seguì l’istituzione di un collegamento tra Vienna e Bruxelles e tra Vienna e l’Italia attraverso il Tirolo ed il Trentino. L’unione dei Tasso con i Torriani all’inizio del 1500, diede luogo alla famiglia dei Torre e Tasso (Thurn und Taxis) che insie- me estesero ulteriormente i loro servizi ed il loro pote- re. Leonardo Francesco, conte di Torre e Tasso, otten- ne il 27 Luglio 1615 un decreto sovrano in cui veniva dichiarato ereditario in linea maschile il titolo di Maestro Generale delle Poste, esteso sei anni dopo dall’imperatore Ferdinando anche alla linea di discen- denza femminile. I Tasso mantennero nelle loro mani gran parte delle poste europee fin verso la metà del 1800. 28 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Maximafilia - Cartoline Maximum È la combinazione di tre elementi (la cartolina, l’an- nullo ed il francobollo) concordanti tra loro per illustra- zione o per soggetto. La cartolina deve essere di dimen- sioni conformi alla Convenzione Postale Universale, ossia rettangolare, altri formati (tondi, ovali...) non sono ammessi; inoltre deve essere stata emessa anteceden- temente al francobollo e non deve essere la sua esatta riproduzione. Francobollo ed annullo devono essere posti sul lato illustrato della cartolina in modo che i tre elementi siano immediatamente visibili. “Maximum” sta a significare “il massimo della concordanza”. L’importanza di questa forma di collezionismo è ben espressa dall’esistenza di un apposito statuto espositi- vo internazionale edito nel 1974. Pezzi antecedenti al 1974 possono leggermente discordare dalle regole sta- bilite (es. due francobolli anziché uno solo). NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 29
Glossario filatelico Si sa che i “grafici” sono creativi, non per nulla anche artisti di fama internazionale si sono cimentati nella preparazione di francobolli, così per un motivo (tecnico) o per l’altro (l’ispirazione) hanno visto la luce una serie di cose particolari quali: • Appendice, bordo di foglio con messaggi parti- colari posizionati esatta- mente sotto ai francobol- li stampati nel foglio. Ovviamente a parità di francobollo quello con appendice, quando c’è, è più apprezzato. I più noti francobolli con appendice sono quelli dello Stato di Israele. • Blocco foglietto, stampa di uno o più esemplari, emessi a scopo commemorativo, su un foglio di piccole dimensioni con spazio spesso dedicato ad illu- strare l’emissione. 30 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
• Coppia, due francobolli uniti, normalissimo che siano uguali, meno normale se sono diversi (valore, figura, colore). • Enti semistatali, si tratta di francobolli tipicamen- te italiani, utilizzati solo nel 1924, emessi con l’unico scopo di contabilizzare le spese postali di questi enti ed addebitarne l’importo ai Ministeri da cui dipendeva- no. Beneficiari di queste emissioni sono stati: - Associazione biblioteche di Bologna; - Cassa nazionale assicurazioni sociali; - Cassa nazionale assicurazioni infortuni sul lavoro; - Biblioteche circolanti Milano; - Federazione italiana biblio- teche popolari; - Consorzio biblioteche Torino; - Gruppo d’azione scuole Milano; - Lega nazionale Trieste; - Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra Roma (2 emissioni); - Opera Italia redenta Roma; - Opera nazionale protezione assistenza invalidi di guerra Roma; - Patronati scolastici; NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 31
- Ufficio nazionale collegamento disoccupati; - Vigilanza obbligo scolastico. • F.D.C. (first day cover), è il supporto per il fran- cobollo annullato nel suo giorno di emissione. È un tipo di collezione relativamente recente, di origine america- na, che si è sparsa in tutto il mondo, dando luogo alla creazione di speciali annulli “Primo giorno”, diversi dagli annulli normali e di buste “Primo giorno” che riportano disegni e testi connessi all’emissione del francobollo. (Ricordare sempre che il valore sta nel francobollo e nel relativo annullo non nel cachet stam- pato sulla busta). 32 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Non è detto che l’annullo “Primo giorno” debba sempre riportare la scritta “First day of issue” o “Giorno di emissione” o equivalente. • Francobollo automatico, è distribuito da speciali macchinette su etichette gommate o autoadesive, non dentellato, su carta bianca, ma più spesso illustrata con paesaggi o disegni commemorativi. Inserendo monete per il dovuto importo, questo viene stampato sull’etichetta che esce pronta per l’uso. • Frazionato, un francobollo (viaggiato) tagliato a metà, in verticale o in diagonale, per avere un importo pari alla metà del valore facciale del francobollo stes- so. Pratica in essere fino a circa il 1940. (L’illustrazione si trova alla pagina seguente). NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 33
• Libretti, confezione in cartoncino contenente un numero limitato di francobolli prodotto per comodità dell’utente. Possono esserci anche pagine descrittive, pubblicitarie, informative. • Marche da bollo, pur essendo esteticamente molto simili ai francobolli, non hanno uso postale, ma amministrativo e quindi non entrano in una collezione filatelica. • Non emessi, so- no francobolli stampati e pronti per la distribu- zione che all’ultimo momento, in genere per motivi bellici o poli- 34 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
tici, non vengono messi in circolazione. • Pacchi postali, francobolli particolari, formati da due parti, di cui la prima stava sul bollettini di spedizio- ne e la seconda sulla porzione di bollettino che veniva staccata e consegnata al mittente come ricevuta. • Posta aerea, il primo francobollo di posta aerea è nato in Italia il 20 Maggio 1917. Trasporto sperimenta- le di corrispondenza attraverso i cieli ve n’era già stato, ma nessuno aveva pensato ad un francobollo ad hoc. A molti l’idea piacque, gli Inglesi però non emisero mai francobolli appositi per la posta aerea. Con la diffusio- ne del mezzo aereo arrivò il giorno in cui venne nor- malmente utilizzato per il trasposto postale e così i francobolli di posta aerea smisero di essere stampati. NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 35
• Preobliterati, francobolli venduti dalle Poste già timbrati o con l’annullo in sovrastampa • Prove, è materiale preparatorio alla stampa definitiva del francobollo, che a rigore non dovreb- be essere reperibile sul mercato, invece... - Prova d’artista, è il bozzetto firmato dal- l’autore, non necessa- riamente ha il colore del francobollo definitivo; - Prova di stampa, logi- Prova d’artista camente è successiva alla “prova d’artista”, anch’essa su un fondo particola- re, serve ai responsabili per valutare se il francobollo può essere proposto per la stampa definitiva o neces- sita di modifiche; - Prova di colore, sono stampe in genere di strisce di francobolli, ciascuno con colori diversi per valutare l’ef- fetto cromatico dei medesimi e scegliere di conse- guenza. - Prova di lusso, singolo, su cartoncino, è un esempio della versione definitiva del francobollo stampata per il Museo postale, il Postmaster, ministri ed autorità varie. - Saggio, stampa di un francobollo a titolo di esperi- 36 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
mento, studio o prova da parte dell’Amministrazione postale. La scritta “saggio” (o equivalente nella lingua del Paese emittente) lo distingue sia dall’originale che dalle prove di colore. Non è abilitato ad uso postale. • Pubblicitari, francobolli composti da due parti uguali unite, ove nella prima compare l’impronta vera e propria del francobollo e nella seconda un messaggio pubblicitario (privato). • Quartina, blocco di quattro francobolli (due sopra e due sotto), alcuni collezionano solo francobolli in quartina. Esistono anche quartine formate da quattro francobolli diversi tra loro. NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 37
• Soprastampati, francobolli cui, in epoca successi- va all’emissione è stata impressa una nuova stampa (per lo più in inchiostro nero) per indicare un nuovo valore facciale o altro (es. “Servizio di Stato”, “Estero”, “IX Congresso filatelico italiano Trieste 1922”, “G.N.R.” Guardia Nazionale Repub- blicana, “A.M.G. - F.T.T.” Allied Military Government - Free Territory of Trieste ...). • Striscia, più francobolli (almeno tre) uniti, oriz- zontalmente o verticalmente. 38 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
• Tête-bêche, coppia di francobolli di cui uno è rovesciato rispetto all’al- tro. • Trittico, insieme di tre francobolli emessi per un avvenimento particolare, da utilizzare insieme. Molto noti i trittici per crociera nordatlantica del 1933, soprastampati “Servizio di Stato” e/o con la sigla degli aerei impegnati nella trasvolata (es. “APPARECCHIO I-BORG”, “ APPARECCHIO I-RANI”...) NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 39
Riviste e cataloghi La prima rivista italiana dedicata al collezionismo di francobolli fu Il Corriere filatelico fondato a Trieste da Teodoro Mayer nel 1876. La prima guida del filatelista: Le manuel du collec- tionateur de timbres-poste fu stampata a Parigi nel 1862 da J.B.Moëns, che due anni dopo pubblicò il più bel catalogo dell’epoca, in cui erano presenti tutti i francobolli apparsi nel mondo fino a quel momento. Nel 1865 veniva pubblicato a Torino il primo catalo- go italiano di francobolli a cura di Ulisse Franchi. Oggi, ad esempio, il catalogo mondiale francese Yvert Tellier ha raggiunto i tre volumi (illustrati in bian- co e nero), altri cataloghi ormai storici sono il Michel di Berlino e lo Zumstein di Berna limitati all’area europea, lo Scott di New York e lo Stanley Gibbons’ di Londra, entrambi mondiali. 40 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Esistono poi tantissimi altri cataloghi limitati a una o poche nazioni (per l’Italia ricordiamo il Sassone e lo Unificato) o specializzati in tematiche. Tra le tante riviste ricordiamo: L’Echo de la Timbrologie francese; Postage stamps, The Philatelist in lingua inglese; Cronaca filatelica, Il collezionista - Italia Filatelica in lingua italiana; merita anche di essere citata Qui filatelia, la rivista della Federazione fra le Società Filateliche Italiane (sito Internet: www.fsfi.it). Cosa contiene un catalogo Un catalogo di francobolli è sostanzialmente un elenco cronologico dei francobolli emessi Paese per Paese, inclusi quelli oggi non più esistenti. Per ogni serie di francobolli viene descritto il moti- vo d’emissione ed eventualmente compaiono dati sto- rici, molto concisi, sui personaggi e soggetti raffigurati nei francobolli. Di ognuno è presentata l’immagine, a meno che la stessa immagine compaia su più franco- bolli di valore diverso, ed una descrizione con al mini- mo valore e colore. In alcuni cataloghi l’immagine è a colori. A questo si aggiunge la valutazione commercia- le del francobollo nuovo, usato, talvolta in quartina, e della serie completa. Vengono indicate anche eventua- li varietà di stampa e di filigrana. Nell’ambito di ogni Paese vengono poi tenuti sepa- rati i vari tipi di emissione: posta ordinaria, posta aerea, NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 41
espressi, posta pneumatica, pacchi postali, pacchi in concessione, segnatassse, blocchi e foglietti. Non prendete mai i valori commerciali alla lettera, cambiano già da catalogo a catalogo, figuriamoci in ogni singolo negozio di filatelia; per non incorrere in delusioni ricordate che se dovete vendere è raro por- tare a casa più del 50% del prezzo di catalogo. Ma il principale uso del catalogo, non è quello di vedere il prezzo del francobollo, ma quello di individua- re se le serie che abbiamo sono complete, se ci man- cano dei pezzi, a quale Stato appartiene un francobol- lo di cui non si riesce ad individuare il Paese emittente, se dobbiamo trattare con maggior attenzione certi fran- cobolli in quanto vi sono varietà di filigrana, bande al fosforo, colori o particolari dello sfondo o delle illustra- zioni, quali sono i particolari che distinguono le varie ristampe, oppure osservare le immagini di una serie per scoprire se tra i ragazzi che compaiono in uniforme c’è anche uno scout. Associazioni, Mostre e Congressi filatelici Nel 1892 fu fondata la prima associazione filatelica italiana: la Società Filatelica Lombarda. Il primo congresso di filatelisti si tenne a Parigi nel 1878, mentre il primo Congresso italiano si svolse a Napoli nel 1910. 42 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
La prima asta di francobolli per collezione si svolse negli Stati Uniti nel 1870. Oggi le mostre, le aste, i congressi sono talmente numerosi che l’unico modo per seguirli è fare riferi- mento ad una o più riviste filateliche. Circoli filatelici esistono in tutte le principali città, e sono di norma membri della Federazione fra le Società Filateliche Italiane, poi esistono varie associazioni fila- teliche nazionali tra cui: CIFT: Centro Italiano di Filatelia Tematica, pubblica il Notiziario tematico. AISF: Associazione italiana di Scout Filatelia, pub- blica il Notiziario dell’AISF. ANCAI: Ass. Naz. Collezionisti Annullamenti Italiani, pubblica L’Annullo. AIM: Associazione Italiana di Maxifilatelia, pubblica Notizie AIM. UFI: Unione Filatelisti Interofili, pubblica L’Intero Postale. UIFOS: Unione Italiana Filatelisti Olimpici e Sportivi, pubblica Phila-Sport. Erinnofilia Attenzione a non confondere filatelia con erinnofilia, in questa famiglia compaiono i chiudilettera e le vignet- te di propaganda quadratini colorati, in molti casi belli e NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 43
ricercati, che hanno accompagnato anniversari e avveni- menti per i quali non era in genere prevista la stampa di francobolli. Inutile dire che non hanno valore postale, ma se trovate una lettera o una cartolina viaggiata, affranca- ta con dei chiudilettera, non buttatela, è un “errore postale” che trova parecchi appassionati. 44 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Marcofilia L’annullo è molto più antico del francobollo, comun- que la sua principale funzione è quella di marcare quan- do e dove il plico postale è partito e quando e dove è arrivato (le poste italiane hanno poi abolito la timbratu- ra in arrivo della posta ordinaria per loro comodità). • Annullo tondo comune: riporta di norma il nome della località, il CAP, un simbolo o una dicitura per iden- tificare l’amministrazione postale interessata, giorno, mese, anno in forma più o meno abbreviata, e talvolta anche l’ora. • Annullo speciale: tondo, quadrato, a forma trian- golare o ellittica, emesso per eventi particolari, riporta oltre alle informazioni del tondo comune, descrizioni e immagini esplicative. • Annullo meccanico a targhetta: viene usato su macchine per la bollatura automatica della corrispon- NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 45
denza. Il bollo è composto da un datario (città, data, ora) a destra e da una serie di linee ondulate a sinistra. Poi si trovò più conveniente sostituire le linee ondulate con un messaggio di tipo pubblicitario, turistico (famo- se le “flammes” francesi), o informativo. • Affrancature meccaniche: vengono usate su macchine affrancatrici per agevolare l’inoltro della cor- rispondenza da parte dei “grandi utenti”. Queste sono composte da tre elementi: il punzone di Stato conte- nente il valore dell’affrancatura (spesso anche il codi- ce della macchina affrancatrice), il datario ed una scrit- ta con il nome del mittente o con slogan pubblicitari (talvolta questo terzo elemento può mancare). Nei 46 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Paesi europei queste affrancature sono quasi sempre di colore rosso, mentre negli Stati Uniti, per uso inter- no, possono essere di colore diverso. Capita anche di trovare affrancature meccaniche bicolori. Affrancature con valore “000” non sono evidentemente servite per uso postale (non presentarle in collezione), mentre le impronte per la messa in opera della macchina portano la dicitura “specimen” o “campione” al posto della indicazione dello Stato (queste sì, vanno bene in colle- zione). Le affrancatrici più note sono la BNG italiana, la Hasler svizzera, la Pitney Bowes (PB) inglese e la fran- cese SECAP. NOZIONI DI BASE PER UN COLLEZIONISTA DI FRANCOBOLLI – 47
RACCOGLIERE E COLLEZIONARE Raccogliere Si comincia sempre con il raccogliere pezzi filateli- ci: francobolli nuovi ed usati, buste e cartoline viaggia- te con francobollo integro, con annulli normali (dove compare il nome della città in cui la missiva è stata imbucata, la data e poche altre informazioni) o con annullo “speciale” in genere figurato, emesso per pro- pagandare qualche evento o manifestazione particola- re (una commemorazione, un congresso, un campo scout, un avvenimento sportivo...); ci sono poi gli annulli “a targhetta”ove l’annullo normale della città (di norma tondo) è accompagnato da un rettangolo conte- nente testo e/o immagine commemorativa. Di norma si inizia a raccogliere “tutto”, poi è gio- coforza decidere che collezione/i si vogliono portare avanti. Bisogna decidere se si vuole una collezione generica (es. emissioni di Italia Repubblica), limitata 48 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
(es. a partire dall’anno 2000), tematica (es. scautismo, Baden-Powell, i Jamboree, treni, farfalle, Leonardo da Vinci, il francobollo nei francobolli, la mia regione) e se basata su francobolli nuovi o usati. I francobolli nuovi sono indubbiamente più belli, costano di più e forse in futuro avranno maggior valo- re, però sono solo quelli usati che hanno veramente svolto la funzione postale per cui sono stati creati. In più è osservando tanti esemplari simili, che si posso- no scoprire differenti tonalità di colore, spostamenti di colore, centrature imperfette, dentellature spostate. Un buon suggerimento è quello di non staccare il francobollo dal suo supporto (busta o cartolina in buono stato) quando la data è antecedente di una cin- quantina d’anni, il pezzo viaggiato vale di più ed in una collezione figura meglio del francobollo singolo usato. Idem per aerogrammi e lettere per via aerea, di norma il pezzo viaggiato integro ha maggior valore venale e collezionistico. Staccare un francobollo dal suo supporto è una operazione delicata: acqua tiepida e mai calda fintanto che il francobollo si stacca spontaneamente, poi lo si mette tra due fogli di carta assorbente e lo si lascia lì finché è asciutto, se si notano delle arricciature, una notte tra le pagine di un buon libro chiuso gli farà riac- quistare la sua linea. Se sul francobollo restano tracce del colore della busta (soprattutto l’arancione) sarà necessario un ulte- RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 49
riore prolungato lavaggio. Non venga in mente di sfre- gare il francobollo con le mani, è il modo migliore per guastarlo definitivamente. Se c’è rischio che con il lavaggio si perda parte del colore, allora si usa la “scatola magica”: una scatolet- ta con il fondo di carte assorbenti pressate e inumidite su cui si posa, dal retro, il francobollo in questione. Dopo un congruo periodo di tempo per assorbire la necessaria umidità, il francobollo si staccherà da solo. Per conservare il tutto poi, non vi venga in mente di linguellare i francobolli per attaccarli all’album, il sistema, in vigore fin verso il 1960, è stato abbando- nato vuoi perché rovina la gomma dei francobolli nuovi (con conseguente calo del valore venale e dell’inte- grità) vuoi perché sono entrati in commercio classifica- tori piccoli, medi e grandi predisposti con strisce di materiale trasparente in cui infilare i francobolli. Esistono anche sul mercato strisce analoghe se volete personalizzare meglio la vostra collezione. Con quale criterio inserire il materiale nei classi- ficatori? Quello che vi è più congeniale per ritrovare i vostri pezzi, ad esempio, in ordine alfabetico di nazio- ne e nel suo ambito per data di emissione, oppure per nazione e per argomento (serie ordinarie, soggetti reli- giosi, uomini illustri...). Come maneggiare i francobolli? Il meno possibile con le mani, possono essere sporche o sudate, ed il francobollo potrebbe soffrirne. Utilizzare invece pinzet- 50 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
te metalliche, cromate, con le punte arrotondate in modo da non “ferire” mai il francobollo. Anche la lente di ingrandimento non dovrebbe mai mancare nella attrezzatura di un filatelista, certi particolari infatti sono difficilmente osservabili ad occhio nudo. Per l’esame della filigrana esiste il “filigranoscopio”, un piccolo apparecchio che evidenzia appunto la filigrana, spesso non ben visibile ad occhio nudo, più visibile a occhio nudo sui francobolli nuovi che su quelli usati. Per conservare poi i francobolli, le buste e le car- toline, in commercio si trova tutto quello che serve, buste trasparenti di plastica e non, raccoglitori per buste, buste trasparenti in cui inserire i propri pezzi. Collezionare Quando riteniamo di aver raccolto abbastanza materiale, dobbiamo fare un passo avanti ed imposta- re la collezione. “Che cosa” e “come” sono le domande cui dare risposta. Una collezione “classica” (le emissioni di un Pae- se, in un determinato periodo storico) non richiede un eccesso di fantasia, ci sono in commercio album che riportano le immagini dei francobolli, date e motivo di emissione, con le opportune “taschine” trasparenti in cui inserire il francobollo. La difficoltà sta nel trovare RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 51
tutti i pezzi e, se si è optato per francobolli usati, tro- vare pezzi il meno coperti possibile (in qualche caso deturpati) dal timbro, senza dentelli mancanti o pieghe non rimediabili. Pensate che nel Regno di Sicilia (2a metà del 1800) avevano persino inventato dei timbri di forma tale da non deturpare con l’annullo il volto del sovrano! Oppure passiamo ad una collezione “tematica” e qui il “che cosa” sta tutto nella nostra fantasia ed il “come” nella nostra ma- nualità e senso estetico. Collezione tematica Una collezione tematica è una collezione in cui ci si propone di illustrare con pezzi filatelici (francobolli, annulli, blocchi-foglietti, libretti di francobolli...) uno specifico tema a piacere e fantasia del collezionista. Gli elementi cardine di una collezione tematica sono: • Il piano tematico, presentazione ed indice, cioè che cosa ci si propone di presentare e in quali capitoli si sviluppa il discorso (è normalissimo che il piano tematico venga modificato più e più volte). 52 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
• Lo sviluppo del tema, i vari capitoli devono esse- re ben bilanciati e l’argomento si snoda attraverso i pezzi filatelici con pochi commenti ben scritti, concisi e senza errori di scrittura. • Rarità dei pezzi esposti. Non è necessariamente il prezzo a fare la rarità, un francobollo poco conosciu- to, un annullo originale, un annullo recente a basso prezzo, ma non facile da reperire sono tutti elementi utili. • L’ordine: supporti puliti e senza macchie, dida- scalie armonicamente posizionate, una certa simmetria nella disposizione del materiale sulle pagine, pagine né troppo piene né troppo vuote, questo si intende per ordine, l’importanza sta nel fatto che predispone posi- tivamente l’osservatore ad apprezzare quanto espo- sto. Evidentemente non troverete in commercio album già pronti per una collezione tematica (fa eccezione “Europa”, “Quadri di Francia” e poche altre raccolte che comunque sono impostate in stile “classico”). È buona norma non mischiare nella stessa pagina fran- cobolli nuovi e francobolli usati. Non si deve mettere nella stessa pagina il francobollo nuovo e la corrispon- dente busta FDC (è un doppione), si possono però uti- lizzare due francobolli uguali in punti diversi della col- lezione (se non si può farne a meno). Sconsigliato anche il sovrapporre due o più buste nella stessa pagi- RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 53
na, finestrate il foglio in modo da nascondere la por- zione di busta meno significativa. Anche se non intendete partecipare ad esposizioni filateliche (i cui regolamenti sono ben più corposi), i punti di cui sopra sono importanti: il primo perché dovete decidere quello che volete fare, da cui segue un’autolimitazione del materiale da cercare e racco- gliere, il terzo risponde ad una domanda che più o meno si pongono tutti, il secondo e il quarto sono così ovvi che... non vanno dimenticati. Da ricordare sempre quando si imposta una colle- zione tematica: non dobbiamo presentare “tutti” i pezzi esistenti su di un certo argomento, ma solo quel nume- ro limitato che serve ad illustrare l’argomento stesso. Come impostare una tematica scout Primo problema il titolo. In un modo o nell’altro fini- sce col limitare l’ampiezza della collezione. Nella scelta tenete ben presente il materiale di cui già disponete... Per collezioni molto vaste sono indicati titoli come “Scautismo nel mondo”, “Scautismo: un metodo edu- cativo”, “ Lo scautismo è ...”, “I Jamborees”, volendo restringere il campo (si fa per dire) di studio, spesa e ricerca, titoli validi potrebbero essere: “Baden-Powell, Lord Robert e Lady Olave”, “Scautismo in Italia” o in altri Paesi europei (escluso San Marino che allo scautismo 54 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
ha dedicato un solo annullo fino al 31.12.2000), “Le Guide”, “San Giorgio, patrono degli scout” (ben diver- sa da un generico “San Giorgio”), “Le conferenze scout nazionali e mondiali” etc. Secondo passo decidere i capitoli in cui verrà svol- to il tema. Avessimo scelto “Scautismo in Italia” avrem- mo optato per una collezione decisamente marcofila, cioè fatta di annulli, in quanto l’Italia di francobolli allo scautismo, sempre al 31.12.2000, ne ha dedicato uno solo. Potremmo sviluppare il tema nei seguenti capitoli: 1) Che cos’è lo scautismo 2) Nascita e sviluppo dello scautismo in Italia 2.1) Le Associazioni scout in Italia 3) Conferenze e Congressi scout 4) Campi scout 5) Rallies scout 6) Mostre filateliche scout 7) Anniversari scout. Passo successivo: cercare il materiale mancante, scegliere i pezzi evitando (non eliminando) i doppioni, visitare qualche mostra filatelica e imparare da chi è già arrivato ad esporre (abbiate sempre carta e matita a disposizione, alle mostre si scopre sempre un pezzo sconosciuto, una dicitura più completa, informazioni che ci mancavano). Francobolli a soggetto scout Il primo francobollo raffigurante uno scout è stato emesso il 27 Aprile 1925 dall’Ungheria in una serie emessa a beneficio delle società sportive (non stupite- vi se per molti anni filatelicamente lo scautismo è stato RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 55
considerato uno sport). Vengono fatti rientrare nella tematica scout anche i 3 francobolli emessi a Mafeking, assediata dai boeri nel 1900 durante la guerra anglo-boera che si conclu- se con la vittoria degli Inglesi e fece di Baden-Powell un eroe nazionale, essendo appunto Mafeking l’unico avamposto a non cadere nelle mani del nemico. Sempre a tema scout, anche se illustrate con l’im- magine del re, sono le 3 serie del Siam 1920 sopra- stampante con la testa di tigre, simbolo appunto degli scout siamesi. Uno scout e una guida compaiono alle spalle del principe del Liechtestein in un francobollo del 1932, in occasione del Jamboree mondiale, l’Ungheria nel 1933 e l’Olanda nel 1937 emettono una serie di fran- cobolli, anche le Indie Olandesi emettono due valori sem- pre per il Jamboree del 1937, intanto la Lituania (1936) aveva soprastampato 2 dei 4 valori della serie olimpica con dicitura e simbolo degli scout lituani e gli altri 2 valo- ri con dicitura e simbolo delle guide lituane. Ancora nel 1939 l’Ungheria emetteva una bella serie di 4 valori per il campo internazionale delle Guide “I PAX TING” Nel 1918 agli albori dell’indipendenza della Ceco- slovacchia dall’impero Austro-ungarico il servizio postale, per conto del Comitato di Liberazione Nazio- nale, venne svolto dagli scout; in quell’occasione ven- nero stampati (singolarmente) due francobolli oggi molto ricercati su lettera dell’epoca. Attenzione non tutti i “gigli” sono scout, c’è il giglio 56 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
di Firenze, i gigli di Francia (nello stemma araldico dei re di Francia), altri gigli stilizzati fanno riferimento a tutto fuorché allo scautismo. Non tutti i ragazzi rappresentati con un foulard al collo sono scout, ci sono organizzazioni giovanili simili come le Boys Brigade (ingle- si e contemporanee allo scauti- smo) o come i “Pionieri” organiz- zazione giovanile statale che ha sostituito (di brutto) lo scautismo non scout nei Paesi a regime comunista. RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 57
Talvolta in una serie “per la gioventù” compare un’uniforme che a prima vista sembra scout; si deve fare molta attenzione a non sbagliare. Per il resto, di francobolli a soggetto scout ce ne sono anche troppi, inclusi molti emessi con intenti chia- ramente speculativi, che si consiglia sempre di evitare, anche perché il costo è tutt’altro che contenuto. Quali sono? La lista sarebbe lunga e comunque incompleta. Valgono comunque alcune considerazioni di base: un Paese in cui non esiste lo scautismo non ha ragioni per dedicare francobolli agli scout. Francobolli, ad esempio di animali, non diventano fran- cobolli scout solo per la soprastampa di un giglio scout o di una scritta tipo “Jamboree mondiale di...” o “Anniver- sario di B.-P.”, magari in concomitanza con un’altra sovra- stampa “Campionato del mondo di scacchi”. I primi francobolli ed i primi annulli scout sono stati oggetto di molte falsificazioni, al di sopra di certi prez- zi è opportuno spendere qualcosa in più per un certifi- cato di genuinità di un perito filatelico conosciuto. In molti casi il pezzo in vendita è già munito di certificato. 58 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
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Francobolli scout suddivisi per tema Lord e Lady Baden-Powell 60 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Robert Baden-Powell Olave Baden-Powell RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 61
Il giglio 62 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Il trifoglio I primi collaboratori RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 63
Gli scout 64 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Gli scout nautici RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 65
Le guide 66 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
I lupetti Jamboree mondiali RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 67
Il campo 68 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Conferenze RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 69
Il francobollo italiano per lo scautismo 70 – COLLEZIONISTA SCOUT DI FRANCOBOLLI
Annulli a soggetto scout Di annulli che commemorano avvenimenti legati allo scautismo, oggi ce ne sono troppi ed ogni anno ce ne sono decine di nuovi, quindi anche in questo caso bisogna fare delle scelte ed essere capaci di cercare solo quel tipo di annulli che si è scelto di collezionare. Possono aiutare i cataloghi degli annulli scout, per esempio l’AISF pubblica un catalogo degli annulli scout europei, con aggiornamenti all’incirca annuali, l’ARGE, associazione degli scout filatelisti tedeschi, pubblica, diviso per aree, il catalogo degli annulli, delle affranca- ture meccaniche, degli interi postali e dei francobolli scout di tutto il mondo, con aggiornamenti annuali. Se si vuole essere aggiornati sull’argomento non si può più ormai rinunciare a consultare un buon catalogo. Premesso che per “annullo scout” intendo un an- nullo postale in cui immagini o scritte sono riferite ad avvenimenti scout, l’ordine delle emissioni vede al primo posto l’India, 1921, “Indian scout village SIBSA” seguita da Svizzera 27/7/1925 ed Ungheria 4/9/1925, poi Svezia 1927, Norvegia 1928 e Gran Bretagna “Arrowe Park” 1929. Seguono poi Belgio, Danimarca e Tailandia (1930), Cecoslovacchia (1931), Polonia, Romania, Olanda (1932), Cina (1933), Finlandia e Lettonia (1934), Australia, Giappone, USA e Jugoslavia (1935). Inutile dire che questi annulli su busta o cartolina viaggiate sono alquanto rari e costosi. RACCOGLIERE E COLLEZIONARE – 71
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