BULLISMO 2.0 Il nuovo fenomeno del cyberbullismo Abstract dell'incontro tenutosi alla Scuola media Biancheri di Ventimiglia il 21 febbraio 2018 ...
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BULLISMO 2.0 Il nuovo fenomeno del cyberbullismo Abstract dell’incontro tenutosi alla Scuola media Biancheri di Ventimiglia il 21 febbraio 2018 Progettazione a cura di Dott. Gabriele Gramaglia – Psicologo Clinico e Supervisore Riproduzione riservata
02 Esperienze reali… Carolina Mentre è ad una festa beve troppo e si sente male. Si rifugia in bagno ma alcuni suoi amici minorenni la seguono, la circondano e la molestano, filmando tutto. Il video finisce in rete; totalizza migliaia di visualizzazioni e di commenti sprezzanti La ragazza comincia quindi ad essere additata da compagni e coetanei. Riceve insulti e/o proposte sessuali Dopo qualche settimana Carolina decide di farla finita e si getta dal terzo piano della sua casa morendo sul colpo. E’ il 5 gennaio 2013 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
02 Esperienze reali… «Fai schifo come persona. Spero che un giorno ti taglierai la vena importantissima che c’è sul braccio» «Sei una ritardata grassa e culone, fai finta di fumare ma non aspiri, fai finta di bere ma non bevi, fai finta di essere depressa ma vuoi solo attirare attenzione. Sei patetica» «Sei una solo una t….. Ti odio. Si iscrive al portale ASK.FM per cercare conforto alla sua solitudine Secondo me tu stai bene da sola. Cosa stai aspettando a ucciderti?» Per tutta risposta riceve insulti, scherno e incitamento al suicidio «Fai qualcosa di buono. Ammazzati! Ti consiglio le lamette.» La ragazza non riesce a contrastare la violenza e la cattiveria a cui è sottoposta e si getta da una palazzina, morendo sul colpo «Ti tagli? Puoi mandare delle foto? «Suicidati! Vediamo E’ il 9 febbraio 2014 .» se sei capace?» Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
02 Esperienze reali… 02 Brandy 1 I familiari raccontano che la ragazza è sempre stata presa in giro per il suo essere in sovrappeso Ma dall’avvento dei Social Network la situazione diventa insostenibile Sulla sua pagina di Facebook vengono costantemente pubblicati post che la deridono pesantemente per la sua corporatura. Su bacheche virtuali viene pubblicato il suo numero di cellulare con l’offerta di sesso gratuito La famiglia si rivolge alla Polizia che però sostiene di non poter far nulla in quanto i cyberbulli utilizzerebbero una App che non consente la loro rintracciabilità La situazione nel tempo si fa ancora più pesante perché vengono aperti alcuni profili falsi con le sue foto su siti di incontri online La ragazza non regge alla tensione e si spara un colpo al petto davanti ai suoi familiari che la implorano di non farlo E’ il 29 novembre 2016 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
02 Esperienze reali… Rehtaeh A 15 anni subisce una violenza di gruppo ad una festa Lo stupro viene filmato e le immagini fatte circolare sui social network La ragazza viene quindi bersagliata da messaggi e post volgari con proposte sessuali Nonostante la denuncia alle autorità e i conseguenti tentativi di arrestare il fenomeno, il video continua a circolare e la ragazza continua a essere oggetto di insulti e avances volgari. Arrivata a 17 anni tenta il suicidio impiccandosi; non muore ma entra in coma. Poche settimane dopo i genitori decidono di staccare la spina dei macchinari che la tengono in vita per assecondare la sua volontà. E’ il 7 aprile 2013 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
02 Esperienze reali… Amanda Al secondo anno di scuola media si fotografa per gioco a seno nudo mentre è in chat con amici Loro si rivelano essere un cyberbulli; la ricattano per avere nuovo materiale e al rifiuto di lei, le foto cominciano a circolare sui Social Network Ben presto la situazione diventa virale e la ragazza viene fatta oggetto di scherno e derisione; la famiglia decide di trasferirsi. Un anno dopo viene creato un falso profilo Facebook utilizzando ancora una volta le foto di Amanda a seno nudo. Compagni e coetanei la deridono e per sicurezza, la famiglia decide di trasferirsi nuovamente La situazione non migliora perché, anche lontani, qualcuno riesce sempre a fare arrivare insulti o avances volgari La ragazza a questo punto tenta il suicidio per la prima volta Anziché avere solidarietà per questo gesto estremo, dai social network comincia una nuova campagna denigratoria nei suoi confronti con commenti ed insulti Il video di Amanda Todd feroci. è visibile a questo indirizzo: Amanda, ormai in grave depressione, cerca di suicidarsi una seconda volta con la candeggina senza riuscirci. Gira un video toccante in cui cerca di spiegare la https://www.youtube.com/watch?v=QDDViN-B1z8 sua sofferenza. Ma ancora una volta dal web raccoglie più insulti che solidarietà. Infine si impicca E’ il 10 ottobre 2012 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
02 Esperienze reali… Dolly A 7 anni diventa famosa per la pubblicità di una famosa marca di cappelli australiana Anche per questo motivo (essenzialmente invidia) la ragazzina negli anni a venire comincia a essere oggetto di scherno e derisione Ben presto le aggressioni si spostano sul web, con volgari offese e incitazioni al suicidio Dolly si chiude in un silenzio, del quale neanche i genitori, ignari di tutto, riescono a intercettare la gravità Infine la ragazzina, schiacciata dalle continue aggressioni, dalle quali sente di non poter sfuggire, decide di togliersi la vita. E’ l’8 gennaio 2018 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
03 Il bullismo: cos’è? Definizione «Un soggetto subisce bullismo quando è esposto ripetutamente e per lungo tempo alle azioni ostili di uno o più altri soggetti, e quando tali azioni sono compiute in una situazione di squilibrio di forze.» Dan Olweus, psicologo norvegese, 1996 INTENZIONALITA’ 1 Il comportamento aggressivo viene messo in atto volontariamente. Il bullo agisce con il preciso intento di dominare l’altro e danneggiarlo. Gli attacchi sono frutto di una pianificazione cognitiva. ASIMMETRIA 2 Presenza di disuguaglianza di forza e potere (fisico o psicologico) tra il bullo e la vittima, imputabile ad alcune componenti: l’età, forza fisica, sesso, abilità linguistiche, potere relazionale, ecc. SISTEMATICITA’ 3 Le prevaricazioni sono molteplici e reiterate nel tempo tanto da fissare in modo statico i ruoli di bullo e vittima Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
04 Il bullismo: chi coinvolge? Gli attori Bullo Vittima Spettatori Bullo • Prova piacere ad umiliare gli altri, non comprende i sentimenti altrui • Non accetta le regole o le figure che rappresentano l’autorità • Tende a imporre il proprio punto di vista • Ricorre spesso alla menzogna e la ritiene la strategia più efficace per la risoluzione dei conflitti • Ricerca dominanza e visibilità attraverso l’uso della forza e della prepotenza Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
04 Il bullismo: chi coinvolge? Gli attori Bullo Vittima Spettatori Vittima • Appare vulnerabile, fisicamente più debole, particolarmente impacciata nei movimenti • Mostra timidezza e sensibilità e ha poca stima di sé • Sperimenta ansia e scarso senso di autoefficacia. Ha ridotta assertività • E’ dotata di scarse abilità sociali ed evidenzia difficoltà ad affermare se stessa nel gruppo dei coetanei (e spesso rifugiandosi nel mondo adulto) Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
04 Il bullismo: chi coinvolge? Gli attori Bullo Vittima Spettatori Spettatori • Tendono a conformarsi, temono ritorsioni da parte dei bulli • Si credono impotenti, il pensieri ricorrente è «Se anche difendessi non servirebbe a nulla» • Non hanno un rapporto con la vittima • Per calmare la coscienza, la vittima è spesso considerata meritevole della propria sorte Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
06 DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
06 Dal bullismo al cyberbullismo: definizione Bullismo Cyberbullying elettronico Cyberbullismo «Atti aggressivi, intenzionali, ripetuti nel tempo, di vessazione, umiliazione, molestia, diffamazione condotti da un individuo o un gruppo di individui attraverso varie forme di contatto elettronico, contro una vittima che non può difendersi» Smith et al., 2008 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
07 Cyberbullismo: le tipologie BAITING (aizzare contro): prendere di mira utenti, nello specifico principianti, in ambienti virtuali di gruppo (es. chat, game, forum) facendoli diventare oggetto di discussioni aggressive attraverso insulti e minacce per errori commessi dovuti all’inesperienza BANNARE (proibizione): impedire a una persona di comunicare con gli altri utenti appartenenti alla stessa chat o a un ambiente online protetto CYBERBASHING (maltrattamento informatico): consiste nel videoregistrare un’aggressione fisica nella vita reale per poi pubblicarla online CYBERSTALKING (molestia informatica): Comportamento in rete offensivo e molesto particolarmente insistente e intimidatorio tale da fare temere alla vittima per la propria sicurezza fisica Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
07 Cyberbullismo: le tipologie DENIGRATION (denigrazione): attività offensiva intenzionale dell’aggressore che mira a danneggiare la reputazione e la rete amicale di un’altra persona, concretizzabile anche in una singola azione capace di generare, con il contributo attivo non necessariamente richiesto, degli altri utenti di internet (reclutamento volontario), effetti a cascata non prevedibili EXCLUSION (esclusione): esclusione intenzionale di un soggetto a opera di un aggressore da un gruppo online (lista di amici), chat, post, game interattivo o da altri ambienti. FLAMING (lite furibonda): battagliare verbalmente online attraverso messaggi elettronici, violenti e volgari, tra due contendenti […] non necessariamente in contatto nella vita reale, per una durata temporale delimitata dall’attività online condivisa Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
07 Cyberbullismo: le tipologie HARASSMENT (Molestia, vessazione): invio ripetuto di messaggi insultanti e volgari attraverso l’uso del computer e/o videotelefonino. Oltre a e-mail, sms, mms offensivi, pubblicazioni moleste su blog, forum e spyware per controllare i movimenti online della vittima HAPPY SLAPPING (schiaffeggiamento divertente): riproduzione di una registrazione di un’aggressione fisica nella vita reale a danno di una vittima e relativa pubblicazione online a cui aderiscono altri utenti che pur non avendo partecipato direttamente all’accaduto, esprimono commenti, insulti e altre affermazioni diffamanti e ingiuriose. I video vengono votati e consigliati come «preferiti» o «divertenti» IMPERSONATION (sostituzione di persona) capacità di violare un account e accedere in modo non autorizzato a programmi e contenuti appartenenti alla persona intestataria dello stesso per compiere azioni a suo nome. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
07 Cyberbullismo: le tipologie SEXTING: adescare la vittima fingendosi un possibile partner, spingerla a scrivere o a inviare immagini a sfondo sessuale per poi divulgarle in rete TRICKERY (Inganno): consiste nel pubblicare o condividere con terze persone le informazioni confidate dalla vittima in seguito a un periodo di amicizia in cui si è instaurato un rapporto di fiducia Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
08 Bullismo vs. cyberbullismo Differenze generali BULLISMO CYBERBULLISMO La conoscenza degli episodi di bullismo circola all’interno di La propagazione geografica degli episodi è potenzialmente un territorio circoscritto (classe, scuola, compagnia, gruppo infinita sportivo, ecc.) Le azioni del fenomeno di bullismo possono accadere in tempi Le aggressioni possono avvenire in qualunque momento definiti (es. pausa ricreazione, tragitto casa-scuole, cambio della giornata. L’invasione della privacy della vittima è totale spogliatoi, ecc.) Il fenomeno a un certo punto può arrestarsi e, con esso, Anche se il fenomeno si arresta, insulti, ingiurie, offese sparire ogni traccia. possono essere sempre rintracciate sul web Sono coinvolte solitamente persone conosciute. Possono essere coinvolte persone anche non conosciute, e potenzialmente di tutto il mondo L’aggressione, qualunque essa sia, va reiterata, con tutti i La ripetizione anche di un solo episodio (es. un video) può rischi che ciò comporta per il cyberbullo essere diffusa a cascata. Anche col contributo dei riceventi. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
08 Bullismo vs. cyberbullismo Differenze nel comportamento del bullo BULLISMO CYBERBULLISMO Anche se il bullo generalmente ha scarsa sensibilità empatica, Il territorio virtuale e l’asimmetricità delle aggressioni fa sì che il può vedere gli effetti delle sue aggressioni sulla vittima cyberbullo non possa vedere gli effetti della sua aggressione sulla vittima. Il bullo, per esercitare i suoi comportamenti aggressivi, deve Il cyberbullo non ha bisogno di confrontarsi con la vittima e non essere più forte e più prestante della sua vittima deve essere più forte. Basta che abbia la giusta dotazione elettronica Il bullo deve attendere il momento giusto per agire in modo da Il cyberbullo può mettere in atto il suo comportamento evitare sanzioni, punizioni o semplice stigma da parte aggressivo in qualunque momento. Per la vittima non ci sono dell’ambiente circostante luoghi o momenti più sicuri di altri Il bullo deve «metterci la faccia» e agire di fronte anche ad un Il cyberbullo può contare sull’anonimato ed agire indisturbato eventuale pubblico (non necessariamente tutto a suo favore) salvaguardando la sua immagine Contenimento del livello di disinibizione del bullo che dipende Alto livello di disinibizione del cyberbullo che compie azioni che dalla dinamica di gruppo nella vita reale sarebbero più contenute Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
09 Il ruolo della tecnologia Il «mediatore» tra bullo e vittima è… LA TECNOLOGIA. Questo implica… Per il Cyberbullo Per la Cybervittima Automatismo dell’aggressione per Amplificazione dell’atto di mancanza di contatto corporeo aggressione (quanti/qualitativo) Attivazione di processi di Impossibilità di negoziare rapporti decolpevolizzazione di dominanza/sottomissione Alterazione della percezione della Assenza di possibili riparazioni di gravità delle azioni tipo empatico Affievolimento del sentimento di Impossibilità di quantificare il compassione per la vittima danno di immagine Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
09 Il ruolo della tecnologia Il «mediatore» tra bullo e vittima è… LA TECNOLOGIA. Disimpegno morale «Quando le conseguenze delle proprie azioni aggressive sono lontane e non immediatamente visibili, è più facile allentare o disattivare i controlli interni e i sensi di colpa». Bandura et al (1996) Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
10 Percezione delle azioni Ricerca pilota 3 classi scuola media (età tra 11 e 13 anni) «Valutate 4 situazioni di comportamento su internet scegliendo tra le tre seguenti definizioni: • E’ uno scherzo • E’ un comportamento sbagliato • E’ un reato» Situazione 1 «Leggendo il diario di un compagno, un ragazzo gli ruba la password del profilo su Massenger. Quindi entra e chatta a nome suo» Classificazione assegnata dai ragazzi: «E’ uno scherzo» Si tratta invece di «Intrusione in sistema informatico e sostituzione di persona» Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
10 Percezione delle azioni Situazione 2 «Una ragazza scatta una foto col telefonino ad una sua compagna di classe e utilizza questa foto per aprire un profilo su Facebook a nome della compagna. Sul profilo falso pubblica l’indirizzo di casa dell’amica e il suo numero di cellulare. Al telefono dell’amica arrivano telefonate da sconosciuti». Classificazione assegnata dai ragazzi: «E’ un reato» Corretto: si tratta di «Violazione della privacy e sostituzione di persona» Situazione 3 «Un gruppo di ragazzi prende in giro una compagna di classe. La insultano, le fanno dei dispetti e filmano tutto con il telefonino. I ragazzi mandano tramite Whatsapp il filmato a tutti gli amici e ridono delle prepotenze.». Classificazione assegnata dai ragazzi: «E’ un comportamento sbagliato» Si tratta invece di «Violazione della privacy» Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
10 Percezione delle azioni Situazione 4 «Un ragazzo invia email con insulti alla sua ex-ragazza, posta sulla sua pagina di Facebook informazioni sulla loro relazione finita, condivide su gruppi di Whatsapp immagini intime perché è arrabbiato per essere stato lasciato.». Classificazione assegnata dai ragazzi: «E’ un comportamento sbagliato» Si tratta invece di «Molestie, violazione della privacy » Conclusioni I ragazzi più giovani tendono a sottostimare la gravità delle azioni mediate dalla tecnologia o comunque faticano a cogliere il reato che sta dietro a tali azioni. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
11 Tratti specifici del cyberbullismo Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
11 Tratti specifici del cyberbullismo Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
11 Tratti specifici del cyberbullismo Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
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12 FATTORI DI RISCHIO Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
12 I fattori di rischio personali Femmine Maschi Sentimento di invidia, gelosia verso altre ragazze ritenute ingiustamente più fortunate Richiesta di attenzione per raggiungere uno status più elevato nel gruppo Rivalsa nei confronti di maschi che, grazie al mediatore tecnologico, possono attaccare (anche se fisicamente più deboli) Noia, mancanza di progetti e obiettivi di vita … Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
12 I fattori di rischio personali Femmine Maschi Sentimento di invidia, gelosia verso altre Ricerca del potere personale attraverso il ragazze ritenute ingiustamente più sopruso fortunate Affermazione nel gruppo Richiesta di attenzione per raggiungere Possibilità di attaccare anche i più forti uno status più elevato nel gruppo fisicamente grazie all’abilità sul mediatore Rivalsa nei confronti di maschi che, grazie tecnologico al mediatore tecnologico, possono Vendetta per atti di bullismo subiti o per attaccare (anche se fisicamente più deboli) altri motivi Noia, mancanza di progetti e obiettivi di Per semplice noia/divertimento vita … … Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
12 I fattori di rischio: l’effetto branco Dinamiche di «ingroup» che tendono a discriminare chi viene da fuori (outgroup) Necessità di conformarsi a un modello di gruppo e conseguente stigma di tutto ciò che è o appare diverso (orientamento sessuale, razza, condizione sociale, handicap fisico, ecc.) Il (finto) coraggio di agire con l’implicito consenso della maggioranza Illusione di guadagnarsi un ruolo di leader Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
13 I fattori di rischio: la famiglia Moltissimi studi hanno evidenziato come esista una connessione tra una relazione problematica con i genitori e il coinvolgimento nel bullismo sia come aggressore che come vittima. Per il Cyberbullo Per la Cybervittima Si è osservata l’associazione tra mancanza di Studi dimostrano come contesti familiari con attaccamento emotivo e rifiuto da parte dei bassa autostima e solitudine accrescano il rischio genitori con il ruolo di bullo del figlio (Rigby, 1984) per i figli di diventare cybervittime (Brighi, 2012) Nelle famiglie con uno stile di controllo Famiglie troppo coese favoriscono l’instaurarsi di autoritario è emersa una maggiore incidenza di un legame di stretta dipendenza con conseguente comportamenti aggressivi da parte dei figli (Y- difficoltà sul versante dei rapporti con i pari. In Barra e Mitchell, 2004) questi casi risulta spesso rilevante il ruolo Anche in famiglie con stile educativo genitoriale iperprotettivo della madre, mentre è assente o troppo permissivo si osserva maggiore incidenza poco coinvolta la figura del padre (Genta, 2002) di comportamenti eccessivi. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
13 I fattori di rischio: la famiglia Per Cyberbullo e Cybervittima Un sistema di regole familiari poco strutturato e caratterizzato da forte incoerenza sembra essere un fattore di rischio sia per lo sviluppo di personalità da bullo che da vittima. IMPORTANZA DI INGLOBARE LE NUOVE MODALITA’ DI INTERAZIONE VIRTUALE NELLE DINAMICHE TRA GENITORI E FIGLI. MOLTE RICERCHE NE SOTTOLINEANO LA PREDITTIVITA’ SULL’ADATTAMENTO PSICOLOGICO IN ETA’ ADOLESCENZIALE Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
14 I fattori di rischio: la scuola e l’ambiente Scuola Permane ancora una tendenza a valorizzare principalmente le competenze cognitive e meno le competenze emotive-relazionali Non sufficiente attenzione per la nuova realtà Social e per la rete in generale che vengono avvertiti come «oggetti» al di fuori del perimetro educativo. Ambiente Amicizie/conoscenze degradate che utilizzano pattern di relazione violenti e aggressivi Gruppi di pari particolarmente competitivi in cui è necessario emergere a tutti i costi Gruppi di amicizie senza interessi/obiettivi nei quali si cerca di uccidere la noia con espedienti di questo tipo. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
15 Profilo sociopsicologico del cyberbullo italiano E’ stata vittima di bullismo tradizionale e utilizza la rete per rivalsa RISULTATO Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
15 Profilo sociopsicologico del cyberbullo italiano NON E’ POSSIBILE TRACCIARE UN PROFILO UNIVOCO Allo stato attuale la letteratura scientifica di settore non è in grado di definire con certezza le caratteristiche di personalità più frequentemente rappresentate RISULTATO Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
16 Profilo sociopsicologico della cybervittima italiana Il suo comportamento irrequieto, iper- attivo e irritante provoca gli attacchi subiti RISULTATO Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
16 Profilo sociopsicologico della cybervittima italiana IL PROFILO DELLA CYBERVITTIMA E’ PIUTTOSTO DEFINITO Questo consente, al riconoscere di uno o più fattori predittivi, di aumentare l’osservazione della potenziale vittima per intercettare sul nascere eventuali segnali di aggressione RISULTATO Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
17 LE CONSEGUENZE Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
17 Le conseguenze Diversi studi internazionali indicano come esperienze (dirette o indirette) di cyberbullismo siano associate ad una maggiore probabilità di incorrere in difficoltà comportamentali, emotive o di adattamento. A BREVE TERMINE SINTOMI FISICI cefalea, mal di stomaco, nausea, giramenti di testa, attacchi di dissenteria, irritazioni cutanee SINTOMI PSICOLOGICI inappetenza o fame compulsiva, difficoltà ad addormentarsi, incubi frequenti, ansia generalizzata, irritabilità, svalutazione della propria identità, scarsa autostima , timidezza estrema SINTOMI COMPORTAMENTALI Problemi di concentrazione e di apprendimento con conseguente calo del rendimento scolastico, riluttanza ad andare a scuola, ritiro sociale, abulia, mancanza di stimoli Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
17 Le conseguenze A LUNGO TERMINE Depressione, Ansia e Attacchi di panico Fobie sociali Disturbi psicosomatici Disturbi del Comportamento Alimentare (anoressia, bulimia, binge eating) Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) Comportamenti autolesivi/autodistruttivi Dissociazione, derealizzazione Abbandono scolastico Problemi di adattamento socio-affettivo Grave isolamento sociale (ritiro, solitudine, relazioni carenti) Ideazione suicidaria Non è possibile affermare un legame diretto tra cyberbullismo e suicidio ma non si può negare che le vittime pensino a togliersi la vita molto più frequentemente di chi non è mai stato soggetto ad aggressioni di questo genere (e che talvolta arrivino a metterlo in pratica). Hinduja e Patchin, 2009 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
17 Le conseguenze PER IL CYBERBULLO Maggiore probabilità di sviluppare in età adulta comportamenti antisociali o vandalici Minori performance scolastiche e di conseguenza minori possibilità in futuro di conquistare una buona posizione lavorativa Maggiore rischio di drop-out scolastico Maggiore probabilità di finire in reti di hackers e iniziare vere e proprie attività criminali in rete Possibile uso e abuso di sostanze Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
18 Miti da sfatare «Va beh dai, ma alla fine si fa una risata e tutto finisce lì» «Il cyberbullo sarà anche stronzo però ad usare internet è «Le vittime di mitico» atti di bullismo in fondo un po’ se lo meritano» «Le aggressioni sulla rete sono «Subire atti di meno pesanti di bullismo nel quelle fisiche» tempo rende forti» Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
18 Miti da sfatare «Va beh dai, ma alla fine si fa una risata e tutto finisce lì» «Il cyberbullo sarà anche stronzo però ad usare internet è «Le vittime di mitico» atti di bullismo in fondo un po’ se lo meritano» «Le aggressioni sulla rete sono «Subire atti di meno pesanti di bullismo nel quelle fisiche» tempo rende forti» Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
19 6 COSA FARE (prima, durante e dopo) Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
19 I tre pilastri FAMIGLIA SCUOLA ISTITUZIONI Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
20 Cosa fare «prima» «I 10 Comandamenti» da adottare con i nostri figli 1/2 • Informarsi sulle novità e le tendenze in rete, evitando di disdegnarla a priori. Si può essere interlocutori autorevoli e credibili con i nostri ragazzi solo se si conosce il mezzo tecnologico • Trovare il modo di parlare del fenomeno senza farlo sembrare la solita raccomandazione da genitore ma sforzandosi di intavolare una vera discussione a pari livello. Far sentire che possono chiedere un consiglio. Sempre! • Metterli in guardia dal rischio di essere vittime del fenomeno ma anche di diventare essi stessi dei cyberbulli (cosa che potrebbe avvenire anche più o meno inconsapevolmente) • Sensibilizzarli sul ruolo dello spettatore, sottolineandone l’implicita complicità con il cyberbullo. E soprattutto far riflettere sulle conseguenze devastanti di un inoltro dei messaggi aggressivi • Aiutarli a comprendere che anche se non vedono la reazione delle persone a cui i messaggi o i video sono inviati, esse possono soffrire molto. Stimolare la loro capacità empatica anche nel virtuale. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
20 Cosa fare «prima» «I 10 Comandamenti» da adottare con i nostri figli 2/2 • Operare un discreto (ed onesto) controllo delle attività in rete dei propri figli, verificando, laddove possibile, amicizie, luoghi di frequentazione, attività, ecc., come si farebbe per la normale vita del mondo reale. • Insegnare loro l’importanza della privacy , sicurezza e identità in rete, scoraggiando la condivisione di dati sensibili come numeri di telefono, UserId, password, ecc. • Fare loro presente che alcune azioni in rete non sono soltanto dei comportamenti stigmatizzabili, ma rappresentano anche dei veri e propri reati, rammentando loro l’età di «imputabilità» (14 anni) • Dissuaderli dall’ingaggiare litigi virtuali o dal replicare a messaggi aggressivi, offensivi o esageratamente ridicolizzanti, facendoli riflettere sul fatto che quello potrebbe essere l’innesco di una persecuzione • Evitare di sottovalutare o snobbare la rete. Essa è ormai il «luogo» dove i nostri ragazzi trascorrono molta parte del loro tempo e per questo va conosciuta, compresa e tenuta in debita considerazione. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
20 Cosa fare «prima» L’istituzione scolastica Ha un ruolo importante nella prevenzione e nell’interpretazione dei segnali di disagio: parole d’ordine sono attenzione ed entusiasmo, rivolte alla crescita emotiva e non soltanto cognitiva degli allievi. La presenza dell’istituzione scolastica deve consentire ai ragazzi di avere una valida alternativa alle comunità virtuali autoreferenziate che spesso escludono, se non laddove vedono come veri e propri antagonisti, le comunità degli adulti o dei genitori. La scuola Gli insegnanti Costruire una rete di operatori individuando un referente e un Cercare di sviluppare nei ragazzi una consapevolezza sul team di supporto fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, potenziando le Occuparsi della formazione dei docenti, dei genitori e dei abilità sociali, con particolare attenzione alla ragazzi sui rischi del cyberbullismo, sui temi della legalità e consapevolezza emotiva e all’empatia (alfabetizzazione della gestione delle relazioni e dei conflitti emozionale) Adattare il regolamento scolastico al fine di definire chiare Promuovere il supporto e la solidarietà tra i gruppi di pari regole sull’utilizzo dei cellulari a scuola (tipicamente la classe) anche invitando i ragazzi a cogliere Somministrare questionari rivolti agli alunni per monitorare l’importanza dei messaggi verbali ma anche e soprattutto l’andamento dei comportamenti di cyberbullismo non verbali che si utilizzano nella comunicazione Collegarsi ai servizi del territorio quotidiana Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
20 Cosa fare «prima» Strumenti di monitoraggio e prevenzione Monitoraggio h24 della rete internet Interventi per tutte le segnalazioni ricevute tramite portale dedicato (www.commissariatodips.it ) Partecipazione ai tavoli di lavoro in collaborazione con gli Osservatori Regionali sul bullismo e cyberbullismo Informazione e formazione diretta agli adulti significativi che vivono esperienze del genere Campagne mediatiche di sensibilizzazione su un uso corretto della Rete da parte dei minori Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
21 Cosa fare «durante» I segnali a cui fare molta attenzione • Umore decisamente deflesso e/o irritabilità inusuale, che capita più frequentemente dopo aver utilizzato internet • Utilizzo eccessivo e/o sospetto di strumenti quali computer, cellulare, ecc. , in orari strani (es. di notte) e rifiuto di dare alcuna spiegazione a riguardo • Calo del rendimento scolastico e/o segnalazione da parte dei docenti di comportamenti inconsueti • Comparsa di sintomi fisici quali cefalea, mal di stomaco, nausea, giramenti di testa, attacchi di dissenteria, irritazioni cutanee • Comparsa di sintomi psicologici quali inappetenza o fame compulsiva, difficoltà ad addormentarsi, ansia generalizzata, irritabilità, svalutazione della propria identità, scarsa autostima , timidezza estrema Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
21 Cosa fare «durante» Circolarizzare l’informazione e valutare la gravità degli episodi FAMIGLIA SCUOLA Avviare dialogo con il proprio figlio/a vittima sottolineando che Avvisare la famiglia del cyberbullo, mettendola al è il bullo che «non funziona» corrente della situazione e delle relative conseguenze Far capire che, anche se potrebbe aver Avvisare il dirigente e il referente scolastico e commesso degli errori, quello che sta organizzare una riunione del corpo insegnanti per accadendo non è colpa sua discutere del problema. Evitare quindi di ipotizzare concorsi di colpa Evitare di parlarne in classe identificando vittima e (es. «Eh… però anche tu, sempre con quel telefonino in mano!») aggressore Invitare a non rispondere alle provocazioni, Attivare invece strumenti come la PEER EDUCATION, il da qualunque parte esse arrivino e a cambiare CIRCLE TIME e soprattutto il ROLE PLAYING i propri riferimenti in rete o numero cellulare Come intervento estremo, confiscare il telefonino che Tenere traccia delle aggressioni salvando chat, foto, audio, contiene il materiale offensivo e contattare la Polizia se video, ecc. si ritiene che tale materiale sia illegale (es. video Contattare i service provider (o i moderatori di chat) se il pornografici) materiale postato viola termini e condizioni d’uso affinché sia bloccato e rimosso. Non agire senza avere condiviso con lui/lei Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
21 Cosa fare «durante» FAMIGLIA SCUOLA E il cyberbullo? Avviare dialogo con il proprio figlio/a bullo, senza aggredirlo ma Sforzarsi di evitare lo stigma fine a se stesso ma cercando di renderlo consapevole di ciò che sta facendo e delle comprendere che anche il cyberbullo è una sorta di possibili conseguenze sulla vittima (ma anche per sé) vittima di se stesso che ha quindi bisogno di maggiori Nel caso il comportamento non fosse attenzioni e comprensione inconsapevole e/o episodico, ma segnale di un disagio più Preferire interventi che spingano il cyberbullo a trovare strutturato, cercare di comprenderne le origini e semmai gratificazione in altri comportamenti (es. assegnare avvalersi del supporto di uno psicologo ruoli di responsabilità in classe) piuttosto che cadere Non cadere nel facile errore di ritenere che la responsabilità sia a nella logica del «punire per educare» totale carico del cyberbullo (come genitori abbiamo proprio la coscienza a posto?) Rivedere anche i propri comportamenti Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
22 Cosa fare «dopo» Famiglia Osservare il comportamento della cybervittima per intercettare eventuali disturbi a lungo termine che potrebbero emergere anche a distanza di tempo dagli avvenimenti. Laddove necessario, ricorrere al sostegno di uno psicologo Monitorare anche il rischio di eventuali trasposizioni di ruolo (il 13,7% delle vittime di bullismo tradizionale diventa cyberbullo [Brighi, 2009]) Scuola Attivare un nucleo fiduciario spronando i ragazzi a utilizzare e a imparare le cose buone della rete (dal momento che oggi internet costituisce una rampa di lancio irrinunciabile per un futuro professionale) Invitarli a praticare sport, a dedicarsi a un hobby o a coltivare la proprie passioni per creare delle alternative al tempo passato sul Web Educare i ragazzi a utilizzare maggiormente il dialogo con i compagni quando nascono i conflitti. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
23 LA LEGISLAZIONE Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
23 La legislazione Art. 494 C.P. – Sostituzione di persona «Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno.» Art. 582 C.P. – Lesione personale «Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale [c.p. 583], dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni [c.p. 585] (1). Se la malattia ha una durata non superiore ai venti giorni e non concorre alcuna delle circostanze aggravanti previste negli articoli 583 e 585, ad eccezione di quelle indicate nel numero 1 e nell’ultima parte dell’articolo 577, il delitto è punibile a querela della persona offesa [c.p. 120, 124, 365; c.p.p. 366] (2) (3).» Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
23 La legislazione Art. 594 C.P. – Ingiuria «Chiunque offende l’onore o il decoro di una persona [c.p. 278, 297, 298, 341, 342, 343] presente è punito [c.p. 598] con una reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 516 (1). Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica (2), o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa. La pena è della reclusione fino a un anno o della multa fino a euro 1.032 (3) se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato. Le pene sono aumentate [c.p. 64] qualora l’offesa sia commessa in presenza di più persone (4) (5).» Art. 612 C.P. – Minaccia «Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa [c.p. 120; c.p.p. 336], con la multa fino a euro 51 (2). Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell’articolo 339, la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d’ufficio (3) Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
23 La legislazione Art. 612 bis C.P. – Atti persecutori «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso a danno di un minore4, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all’art. 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei mesi. Si procede tuttavia d’ufficio se il fatto è commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all’art. 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio (1) (2) Art. 660 C.P. – Molestia o disturbo della persona «Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fino a 6 mesi o con l’ammenda fino a Euro 516 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
24 LEGGE N. 71 29 MAGGIO 2017 Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
24 Legge n. 71 contrasto al fenomeno del cyberbullismo Tra le novità… SEGNALAZIONE: ciascun minore con più di 14 anni, genitore o chi esercita la responsabilità sul minore, può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato del minore vittima del cyberbullismo RIMOZIONE: qualora entro le 24 ore successive la SEGNALAZIONE non vi sia stata alcuna comunicazione da parte del responsabile ed entro le 48 ore non abbia provveduto o non sia possibile individuare il gestore del sito internet o del social, l’interessato può fare istanza al Garante per la protezione dei dati personali, il quale provvede entro 48 ore alla rimozione AMMONIMENTO: un provvedimento studiato nella logica di educare e responsabilizzare i giovani che, anche solo inconsapevolmente, si rendono attori di comportamenti penalmente perseguibili. La procedura dell’ammonimento prevede che fino a quando non sia stata proposta denuncia per diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati, il Questore è chiamato a convocare il minore, colpevole verso altri minori, unitamente a un genitore, ammonendo il medesimo Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
24 Legge n. 71 contrasto al fenomeno del cyberbullismo Tra le novità… EDUCAZIONE CONTINUA NELLE SCUOLE: l’uso consapevole della rete entra a far parte dell’offerta formativa in ogni ordine di scuola. Il Ministero dell’Istruzione adotta delle linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del fenomeno. Gli uffici scolastici regionali sono chiamati a promuovere progetti elaborati nelle scuole, nonché azioni integrate sul territorio di contrasto del cyberbullismo e educazione alla legalità. E’ disposto, inoltre, che le istituzioni scolastiche promuovano, nell’ambito della propria autonomia, l’educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri ad esso connessi. TAVOLO INTERMINISTERIALE PERMANENTE: Il tavolo ha il compito di redigere un piano di azione integrato per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, nonché quello di realizzare un sistema di raccolta dei dati per monitorare l’evoluzione dei fenomeni anche avvalendosi della collaborazione con la Polizia delle Comunicazioni e le altre forze di Polizia. Il tavolo coordinato dal MIUR include i Ministeri dell’Interno, Lavoro e Politiche sociali, giustizia, Sviluppo Economico e della Salute; Anci, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Garante Privacy, comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori, organizzazioni già coinvolte nel programma nazionale del Safer Internet Centre, nonché una rappresentanza delle associazioni studentesche e dei genitori. Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
24 Legge n. 71 contrasto al fenomeno del cyberbullismo Tra le novità… RISORSE DELLA POLIZIA DELLE COMUNICAZIONI: nell’ambito di ciascun programma operativo nazionale sono state stanziate idonee risorse alla formazione del personale specializzato alla tutela dei minori sul web. I fondi certi per la Polizia delle Comunicazioni sono per l’aggiornamento ai docenti, nella chiave di individuare un REFERENTE PER OGNI SCUOLA e dare luogo alla formazione continua dedicata agli studenti REFERENTE PER OGNI SCUOLA: ogni Istituto deve individuare tra i propri docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e contrasto. In quest’ottica si programmano corsi di formazione per personale scolastico al fine di garantire l’acquisizione di idonee competenze nell’ambito di azioni preventive a sostegno del minore Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
25 E PER FINIRE, QUALCHE DATO…
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25 Statistiche Le vittime si sono confidate con Sentimenti delle cybervittime per classi di età Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
26 RIFERIMENTI UTILI Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
26 Help! Sito Internet Telefono Email www.moige.it 393.300.90.90 help@off54aday.it www.generazioniconnesse.it info@generazioniconnesse.it www.azzurro.it 1.96.96 Possibilità di entrare in chat dal sito www.commissariatodips.it Presenti sul Modulo di contatto sul sito portale per ogni regione Centro di formazione La Crescita Riproduzione riservata
Per info e contatti Dott. Gabriele Gramaglia studiodipsicologia@gramaglia.net g.gramaglia@lacrescita.it Mobile: +39 339 5496399 www.lacrescita.it www.gramaglia.net/psicologia
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