Bollettino Astronomico - Bollettino Astronomico - 439/2018 15 Agosto 2018 - Osservatorio ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO G.Galilei 28019 SUNO (NO) Tel. 032285210 / 335275538 www.osservatoriogalilei.com - info@osservatoriogalilei.com Mercoledì 15 Agosto 2018, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del primo e terzo mercoledì di ogni mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli, osservazioni al telescopio. In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario. La Luna in fase crescente rende possibile l’osservazione degli oggetti più luminosi del profondo cielo. Si potranno vedere le principali estive. Al tramonto Venere poi Giove ben visibile nella prima parte della notte nella costellazione della bilancia, seguito da Saturno e Marte che da ha da poco superato l’opposizione visibile nella regione del Sagittario. CALENDARIO LUNARE DI AGOSTO Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 EFFEMERIDI DI AGOSTO Luna Luna Sole Sole Data sorge tramonta sorge tramonta alba crepuscolo ------------ --------- --------- --------- --------- --------- --------- 01/08/2018 23:20 10:29 06:09 20:54 04:01 23:02 02/08/2018 23:46 11:33 06:10 20:53 04:03 23:00 03/08/2018 ------ 12:37 06:11 20:52 04:05 22:58 04/08/2018 00:12 13:44 06:12 20:50 04:07 22:55 05/08/2018 00:41 14:52 06:14 20:49 04:09 22:53 06/08/2018 01:15 16:03 06:15 20:47 04:11 22:51 07/08/2018 01:55 17:13 06:16 20:46 04:13 22:48 08/08/2018 02:44 18:19 06:17 20:44 04:15 22:46 09/08/2018 03:43 19:20 06:18 20:43 04:17 22:44 10/08/2018 04:51 20:12 06:20 20:41 04:19 22:41 11/08/2018 06:06 20:56 06:21 20:40 04:21 22:39 12/08/2018 07:23 21:34 06:22 20:38 04:23 22:37 13/08/2018 08:40 22:06 06:23 20:37 04:25 22:35 14/08/2018 09:56 22:36 06:24 20:35 04:27 22:32 15/08/2018 11:08 23:05 06:26 20:34 04:28 22:30 16/08/2018 12:17 23:33 06:27 20:32 04:30 22:28 17/08/2018 13:25 ------ 06:28 20:30 04:32 22:25 18/08/2018 14:29 00:02 06:29 20:29 04:34 22:23 19/08/2018 15:31 00:34 06:31 20:27 04:36 22:21 20/08/2018 16:28 01:11 06:32 20:25 04:38 22:18 21/08/2018 17:22 01:51 06:33 20:23 04:40 22:16 22/08/2018 18:10 02:36 06:34 20:22 04:42 22:14 23/08/2018 18:52 03:27 06:35 20:20 04:44 22:11 24/08/2018 19:30 04:21 06:37 20:18 04:45 22:09 25/08/2018 20:03 05:19 06:38 20:16 04:47 22:07 26/08/2018 20:32 06:19 06:39 20:15 04:49 22:04 27/08/2018 20:59 07:20 06:40 20:13 04:51 22:02 28/08/2018 21:25 08:22 06:42 20:11 04:53 22:00 29/08/2018 21:50 09:26 06:43 20:09 04:54 21:58 30/08/2018 22:15 10:30 06:44 20:08 04:56 21:55 31/08/2018 22:43 11:36 06:45 20:06 04:58 21:53 '------' indica nessun evento per questa data. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 IL CIELO DEL 15 AGOSTO (a cura di Oreste Lesca) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 RECENSIONI (a cura di Silvano Minuto) GIANNI AMERIO NELL’OCCHIO DEL FOTONE Un luminosissimo viaggio dal Sole alla coscienza EDITORE: LINDAU – Ed. 2018 Pagine 192 - Brossura € 19.00 Ogni viaggio ha un'origine, una meta da raggiungere, una strada da percorrere, un tempo da impiegare, un viaggiatore come protagonista e, forse, uno scopo. Quello di cui si parla in questo libro è un viaggio che ha origine nel Sole, come meta la coscienza, si snoda lungo una strada di 150 milioni di chilometri, con tempo per percorrerla di migliaia di anni, un fotone come attore e uno scopo, anche se non deve essere inteso in senso finalistico: quello di farci vedere. Di solito quando si parla di argomenti inerenti la visione si tratta di come funziona l'occhio, della sensazione del "vedere", di come la luce si comporti dal punto di vista ottico... In tutti i casi un punto di vista soggettivo della visione, dove il protagonista è l'uomo. L'idea è quella di compiere un cambio di prospettiva, cercando di analizzare il processo visivo da un altro punto di vista, quello di chi in definitiva lo permette, ossia la luce o, per meglio dire, il suo componente ultimo, il fotone. Si narra di un viaggio, partendo dal descrivere la protagonista, la luce, analizzandola nella sua duplice natura di onda e particella, tentando una sintesi con la meccanica quantistica. Si parla poi del luogo di partenza, situato nelle viscere del Sole, per passare a descrivere il viaggio attraverso il cosmo e l'atmosfera, arrivando sulla superficie terrestre, dove il fascio di luce riflesso da una foglia di menta entrerà in un occhio, e precisamente l'occhio di una certa Lisa. Si analizza, sempre dal punto di vista del fotone, il suo passaggio attraverso le strutture oculari, fino ad essere trasformato in un impulso elettrico che verrà elaborato dal cervello e giungerà in un non-luogo, la coscienza. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 PERSONAGGI (a cura di Silvano Minuto) CAVALLERI GIOVANNI MARIA Sacerdote barnabita. Nacque a S. Michele Cremasco il 12 novembre 1807. Studiò dapprima in un collegio di Milano, poi nel Seminario di Crema dove compì gli studi di filosofia. Entrato nell'Ordine dei Barnabiti, dove assunse il nome di Giovanni Maria, compì il noviziato nella Casa del Carrobiolo a Monza, emise la professione religiosa il 19 ottobre 1830 e fu ordinato sacerdote il 24 luglio 1831. Fu docente di lettere e poi di fisica e scienze al collegio di Monza. Studioso di fisica, ottica, astronomia ebbe rapporti con l'Amici di Modena, con Carlini e con il suo successore Schiaparelli dell'Osservatorio di Brera. Partecipò all'attività dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e di altre Accademie con molti lavori originali. Progettò e costruì microscopi e telescopi, inventò il proiettore elettrico e altri strumenti. Dette un contributo alla nascente sismologia con il suo sismometro. Realizzò nel Collegio un Osservatorio astronomico e sismologico che dotò di strumenti da lui costruiti. Dette contributi significativi nella lotta contro le malattie del baco da seta. Fu richiesto di importanti consulenze in campo civile ed ecclesiastico. Fu persona amabilissima, ottimo insegnante, religioso esemplare. Morí il primo dicembre 1874 a causa di un malore improvviso. ASTRONAUTICA E ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO (a cura di Silvano Minuto) JAMES WEBB SPACE TELESCOPE: LANCIO POSTICIPATO Senza preavviso, la Nasa rinvia di nuovo il lancio del più grande telescopio spaziale della storia dell’umanità, il James Webb Space Telescope (Jwst) a non prima del maggio 2020. Ora è ufficiale: per vederlo finalmente nel suo ambiente di lavoro, ovvero nello spazio, dovremo attendere ancora un po’. L’erede di Hubble Space Telscope (Hst), il James Webb Space Telescope (Jwst), necessita evidentemente di ulteriori verifiche, visto che non si tratta di una semplice copia rivista e modernizzata del suo fratello maggiore la prudenza è d’obbligo. E la Nasa così annuncia che il lancio del suo gioiello tecnologico non potrà avvenire prima di maggio del 2020. Una predominante impronta statunitense lo caratterizza e anche la scelta del nome assegnato lo colloca in una delle più grandi imprese dell’umanità, al pari di quella che ha caratterizzato la gestione della Nasa da parte proprio di James Webb, colui che realizzò nel 1969 il grande sogno a stelle e strisce, portare l’uomo sulla Luna. Il Jwst è una collaborazione della Nasa con l’Agenzia spaziale canadese e l’Agenzia spaziale europea e coinvolge la comunità scientifica internazionale di astronomi tra cui l’Italia. Fonte: Media INAF Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 DIARIO ASTRONOMICO (a cura di Silvano Minuto) Presentazione nel bollettino n. 355 del 21.1.2015 Nel periodo viene osservata la variabile Mira e la cometa Whipple. Parte 84 - 1943 2 Gennaio 1943. 1h - 1h 5m. Il cielo fino a poco tempo fa sereno, sia pure un po’ nebbioso, si rannuvola rapidamente, prima disturbando e poi mettendo fine all’osservazione. Data l’assenza della Luna, la Nova è apparsa ben visibile al binocolo, ma come una delle stelle più deboli. Si confermano le osservazioni del 31 Dicembre. La Nova è leggermente superiore alla stella notata 7 (binocolo Zeiss). 2 Gennaio 1943. 18h 30m - 18h 35m. Osservata al binocolo Mira, il cui splendore è in aumento, ma sempre assai debole e notevolmente inferiore all’8^ gr. 2 Gennaio 1943. 21h 30m . 21h 55m. Cielo sereno. Oss. della cometa Whipple fra r ?? e ‘ Cancro, un po’ più a Sud e più vicina a ; visibili tutte nello stesso campo con l’oculare di 16 ingr. Al binocolo, nonostante l’incertezza dovuta alla grande diffusione del contorno, il diametro può stimarsi di circa 14’ e probabilmente maggiore, tenuto conto della non perfetta limpidezza del cielo. 3 Gennaio 1943. 1h - 1h 45m. Cielo sereno. La Nova Puppis può finalmente essere osservata in buone condizioni. Al binocolo tutta la regione è ricca di stelle. Si confermano pienamente le osservazioni precedenti. La Nova è leggermente superiore alla stella 8, e si inquadra, sia come posizione, sia come splendore, fra le stelle 6 e 7, potendosi scrivere (6) 2.5 (Nova) 1 (7). ???? 4 Gennaio 1943. 21h 30m - 22h 40m. Cielo sereno. Oss. della cometa Whipple. Gli oculari da 86 e 47 ingr. mostrano una condensazione luminosa, ma nessun vero nucleo; ma all’infuori di questa constatazione, sono assai meno vantaggiosi di quello di 16 ingr. e del binocolo, che permettono anche di scorgere abbastanza distintamente un abbozzo di coda diretto verso Ovest, un po’ a Nord. La cometa forma un triangolo con le stelle 1082 (57 Cancro) e 1083, rispettivamente di 5.4 e 6.5. Essa appare inferiore alla prima, ma superiore alla seconda, e il suo splendore può stimarsi di circa 5.8 (binocolo Zeiss). 9 Gennaio 1943. 21h 35m - 21h 50m. Cielo fortemente nebbioso. Si può tuttavia osservare al binocolo la cometa Whipple presso la stella 993 di gr. 6.5, alla quale è notevolmente superiore. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 15 Gennaio 1943. 21h 55m - 22h 35m. Cielo sereno. Nonostante il chiaro di Luna (età g. 9.4), la cometa Whipple è ottimamente visibile al binocolo, e senza il chiaro di Luna lo sarebbe senza difficoltà anche ad occhio nudo perché il suo splendore è notevolmente aumentato e non differisce molto da quello di 10 Leoncino, potendo stimarsi di 4.5 16 Gennaio 1943. 21h 30m - 22h 25m. Chiaro di Luna. Oss. della cometa Whipple. Al cannocchiale, ingr. 16, 47, 86, la cometa presenta aspetto molto diffuso, e, pur non mostrando un nucleo stellare o planetario, ha una concentrazione vivamente luminosa. Al binocolo, nonostante il chiarore lunare che ne riduce le dimensioni, il suo diametro sembra di circa 12’. Lo splendore appare un po’ inferiore a quello notato il 15, ma l’aspetto notevolmente diverso degli astri da confrontare non permette una stima precisa. 19 Gennaio 1943. 21h 55m - 22h. Oss. della cometa Whipple. In attesa di poterla osservare in migliori condizioni, non è senza interesse constatare che, nonostante il chiaro di Luna intenso (età g. 13.3) e la vicinanza della Luna (nei Gemelli) la cometa, con l’apparenza di una nubecola, è sempre facilmente visibile al binocolo. 25 Gennaio 1943. 18h 30m - 18h 40m. Le condizioni atmosferiche non sono troppo favorevoli (cielo ancora abbastanza chiaro, un po’ nebbioso e con nubi leggere). Oss. di Mira che appare superiore alla stella di 8^ grandezza, ma notevolmente inferiore a tutte le altre di splendore maggiore, e può stimarsi di circa 7.7 (binocolo). 25 Gennaio 1943. 19h 50m - 20h. Oss. della cometa Whipple. Il cielo è dapprima abbastanza favorevole, ma la nebbia si fa sempre più fitta, costringendo a tralasciare l’osservazione. Pur non essendo un oggetto molto appariscente, la cometa è facilmente visibile ad occhio nudo, con distinto aspetto nebuloso. Situata quasi sul prolungamento della linea - Orsa Maggiore, è inferiore a queste due stelle (3.2 e 3.6), ma superiore a (5.4); inferiore a 40 Leoncino (3.4), non molto differente da 38 (3.8), alla quale è un po’ superiore. Le stime sono un po’ discordanti, certamente a causa delle condizioni di osservazione; tuttavia lo splendore può senza grave errore valutarsi intorno alla 4^ grandezza. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 IMPARARE GLI ALLINEAMENTI –VOLPETTA (a cura di Silvano Minuto) Da: Osservare il Cielo – Corso per imparare a riconoscere le stelle e le costellazioni Un osservatore che per la prima volta affronta un cielo stellato con la volontà di riconoscere le costellazioni, può essere preso dallo sconforto: le stelle sono tante, più o meno luminose, più o meno vicine fra loro; orientarsi in un mare così caotico può sembrare difficile. Quando si inizia ad osservare il cielo, occorre innanzitutto cercare delle forme caratteristiche, dette asterismi. Fondamentale per l'apprendimento è un cielo non inquinato e buio, possibilmente sgombro da intralci fisici (come montagne alte molto vicine) che impediscano l'osservazione di grandi aree della volta celeste. In questa esposizione non seguiremo necessariamente le stagioni, ma procederemo ad illustrare le varie costellazioni per raggruppamenti omogenei. Una sezione interattiva per imparare gli allineamenti di base è disponibile sul sito istituzionale APAN alla pagina: http://www.osservatoriogalilei.com/home/index.php/didattica/imparare-gli-allineamenti I - Riconoscere il Grande Carro (o Orsa Maggiore) – II – Riconoscere la Stella Polare – 30.4.2011 31.3.2011 III – Cassiopeia – 31.5.2011 IV – Costellazioni circumpolari – 28.7.2011 V – Cefeo – 31.8.2011 VI – Drago – 30.9.2010 VII – Perseo – 27.10.2011 VIII – Cani da Caccia – 30.11.2011 IX – Triangolo estivo – 31.12.2011 X – La Lira – 31.01.2012 XI – Il Cigno – 28.02.2012 XII – L’Aquila – 31.03.2012 XIII – Alcune costellazioni minori – 30.04.2012 XIX – Boote e dintorni – 31.05.2012 XX – Boote e Corona Boreale – 30.06.2012 XXI – Chioma di Berenice – 31.07.2012 XXII – Spica e la Vergine – 31.8.2012 XXIII – Trovare Ercole – 30.9.2012 XXIV – Dal Triangolo estivo all’Ofiuco – 2.11.2012 XXV – La testa dell’Ofiuco – 30.11.2012 XXVI – Ofiuco – 31.12.2012 XXVII – Serpente – 31-1-2013 XXVIII – Scorpione – 28.2.2013 XXIX – Bilancia 31.3.2013 XXX – Sagittario – 30.04.2013 XXXI – Capricorno – 31 05 2013 XXXII – Verso l’Acquario – 30 06 2013 XXXIII – Pegaso – 31 07 2013 XXXIV – Andromeda – 31 08 2013 XXXV – Il Quadrato del Pegaso – 31102013 XXXVI – Perseo – 30112013 XXXVII – Ariete e Triangolo – 31122013 XXXVIII – Pesci – 31012014 XXXIX – Il grande pentagono di Auriga - 28022014 XL – Il Toro – 31032014 XLI – I Gemelli – 30402014 XLII – Auriga – 31052014 XLIII – Lepre – 27062014 XLIV – Colomba 31072014 XLV – Eridano 31082014 XLVI – Poppa 30092014 XLVII – Canopo 30102014 XLVIII – Le Vele 31122014 XLIX – L’Orsa Maggiore XLX - Il Leone XLXI – Il Cancro XLXII – Verso l’Idra XLXIII – Arturo e dintorni XLXIV – Boote e Corona Boreale XLXV – Spica e la Vergine XLXVI – Chioma di Berenice XLXVII – Il triangolo di primavera XLXVIII – Il Leone XLXIX – Il Cancro XLXX – Verso l’Idra XLXXI – Il gigante Orione XLXXII – Sirio e il Triangolo invernale XLXXIII – Il Cane Maggiore XLXXIX – Il Cane Minore e l’Unicorno XLXXX – A Nord di Orione XLXXXI – Il Toro XLXXXII – I Gemelli XLXXIII – L’Auriga XLXXIV – Il Centauro XLXXV – Il Corvo XLXXVI – Lo Scorpione XLXXVII – La Bilancia XLXXVIII – La testa del Serpente XLXXIX – La Lira XLXXX - Ercole XLXXXI – Costellazioni australi XLXXXII – La Croce del Sud XLXXXIII – Il polo sud celeste XLXXXIV – Centauro e Croce XLXXXV – La Nave Argo XLXXXVi – La Volpetta Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 Volpetta Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 25 agosto. Copre 268 gradi quadrati e contiene 45 stelle più brillanti della sesta magnitudine. E’ una piccola costellazione inventata nel 1660 da Hevelius per indicare alcune stelle che si trovano tra il Cigno e la Freccia. Vi si trovano sette stelle sotto la quarta magnitudine, ma la zona è molto interessante se vista con un binocolo in quanto si proietta in direzione della Via Lattea. Hevelius collocò in questa posizione anche la costellazione dell’Oca, rappresentata nelle carte antiche in bocca alla Volpetta. Infatti veniva chiamata “Vulpecula cun Anser”, la volpe e l’oca. Della costellazione dell’Oca, persa nel corso dei secoli successivi, è rimasto solo il nome attribuito alla stella Alfa, E’ nota a tutti gli amanti del cielo perché ospita una famosissima nebulosa planetaria (M27). Alfa - 8 Vulpeculae – Anser AR 19h 29m – D + 24° 40’ Sep: 7’ – mag. 4.4-5.8 – AP° 28 Tre gradi a sud di Albireo (Beta Cygni) si trova una splendida doppia dai colori molto accentuati. La principale di mag. 4.4 viene chiamata Anser, che in latino significa “oca” forse per ricordare il doppio nome assegnato nei secoli scorsi a questa parte del cielo. La compagna (8 Vulpeculae) di mag. 5.8 si trova a 7’ di distanza. Puiò quindi essere un ottimo test visivo come avviene per un altra coppia famosa. Mizar e Alcor dell’Orsa Maggiore – distanza 12’. In questo caso il test è più difficile. I colori sono rispettivamente rossastro (classe M) e rossiccio per la secondaria. Pare non siano legate fisicamente fra di loro ma il contrasto è interessante se visto con un binocolo o un piccolo telescopio. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 16 Vulpeculae AR 20h 02m – D + 24° 56’ Sep: 0.8” – mag. 5.2-6.2 – AP° 115 Stella doppia molto difficile da osservare, costituisce un ottimo test per verificare la bontà dell’ottica di un telescopio. La separazione è teoricamente alla portata di uno strumento di 12/15 cm di apertura. Osservando questa stella si può eseguire un doppio testin quanto un secondo d’arco costituisce, quasi sempre, il massimo valore di separazione permesso dalla turbolenza atmosferica che si trova sulla nostra penisola. T Vulpeculae AR 20h 51m – D + 28° 15’ – Cefeide m. 5.2 – 6.1 – periodo 4.4. gg Stella variabile di tiupo cefeide che passa dalla mag. 5.2 alla 6.1 in poco più di quattro giorni. Può essere seguita facilmente con un binocolo. Per trovare questa stella bisogna posizionarsi sulla 32 Vul di mag. 5.0, spostarsi di 41’ verso ovest e quindi salire di altri 10’ verso nord. Collinder (Cr) 399 A.R. 19h 25m – D. + 20° 11’ Dimensione 60’ – m. 3.8 – Tipo Ammasso Seguendo la linea Albireo – Alfa Vul, ad una distanza di circa una volta e mezza quella tra questi due astri, si giunge ad un ammasso stellare, i cui componenti sono vicini solo prospetticamente. Questo asterismo che prende il nome anche di “Ammasso di Brocchi” assomiglia ad un attaccapanni (coathanger per gli inglesi). In un binocolo la sua forma appare rovesciata e per portarlo alle giuste condizioni si può usare un buon cercatore o uno strumento a bassi ingrandimenti. Contiene circa 30 stelle che vanno dalla quinta alla nona magnitudine; ha un’estensione superiore al grado; la stella più brillante del gruppo è la 4 Vulpeculae di mag. 5.15. Delle dieci stelle più luminose sei sono allineate e formano la barra, le altre quattro il gancio. Nel 1976, l’asterismo si modificò per la presenza di una nova di mag. 6.5 visibile nella parte est. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 Ngc 6853 - M 27 AR 19h 59m – D + 22° 43’ Dimensioni 6x13’ – mag. 7.6 – Planetaria E’ una delle più interessanti ed estese nebulose planetarie di tutto il cielo e rivendita ad M 57 nella Lyra il primato della più bella. Viene chiamata con tanti nomi, ma generalmente la si ricorda come “Dumb-bell Nebula” nebulosa manubrio per la forma caratteristica che assume quando viene osservata con strumenti amatoriali. Fu scoperta da Messier nel 1784 e da allora viene attentamente studiata. La stella centrale, di mag. 13.5 è una nana bianca molto calda, con temperatura che raggiunge alla superficie 85.000°. La distanza non è ben conosciuta; si stima tra 400 e 900 anni luce. I calcoli indicano che il processo che ha generato la nebulosa dovrebbero dovrebbe essere avvenuto circa 40.000 anni fa. Per vedere dei particolari di questa planetaria è molto efficace un filtro (Ossigeno III – OIII). NGC 6940 AR 20h 34m – D + 28° 18’ Dimensioni 20’ – mag. 6.3 – Ammasso aperto Al confine nord della costellazione, 3.7° a ovest della variabile T Vul, si trova questo ammasso aperto di mag. 6.3 e con un diametro di 20’. Occorre un cielo molto scuro e perfettamente trasparente per poterlo vedere con i binocoli; contiene approssimativamente 100 stelle di mag. 11 o superiore. La distanza è di circa 2600 anni luce e l’età dei componenti di 1 miliardo e 100 milioni di anni. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 CP 1919 – Pulsar E’ interessante ricordare che nel 1968, in questa costellazione, fu scoperto il primo segnale emesso da un “pulsar”, catalogato poi con il nome CP 1919. La posizione è a circa 2.5 gradi a sud ovest della Alfa e si tratta di una stella, invisibile nei telescopi, che ruota vorticosamente e manda ogni 1.33 secondi degli impulsi della durata di 0.3 secondi. CP 1919 Nove e supernovae In questa regione, come in tutte le costellazioni vicibe alla Via Lattea, si possono osservare delle stelle nove. E’ un esempio quella apparsa nel 1976 come citato in Collinder 399. Una rimasta famosa fu scoperta il lunedì di Pasqua del 1968 come un astro di mag. 5.6 che risalì in luminosità fino ad arrivare alla mag. 4.5, diventando la seconda stella più luminosa di tutta la costellazione. La Nova Vulpeculae 1968 (come venne chiamata) ridiscese in luminosità molto rapidamente attestandosi ora alla 17’ magnitudine. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 INQUINAMENTO LUMINOSO (a cura di Silvano Minuto) L'INQUINAMENTO LUMINOSO CONTINUA AD AUMENTARE Dal 2012 al 2016 l'inquinamento luminoso globale è aumentato del due per cento all'anno. I potenziali risparmi energetici dovuti alla transizione all'illuminazione a LED, che avrebbe potuto ridurre la portata del fenomeno, si sono invece tradotti in una proliferazione dei punti luce Nel giro di soli quattro anni, dal 2012 al 2016, la superficie terrestre illuminata continuativamente durante la notte è crescita del 2,2 per cento all'anno, e la radianza, ossia il flusso di radiazione luminosa per unità di area, è aumentata dell'1,8 percento all'anno. A stabilirlo è uno studio di ricercatori dell'Helmholtz-Zentrum per la geofisica a Potsdam, in Germania, in collaborazione con altri centri internazionali, che illustrano i loro risultati su "Science Advances". L'inquinamento luminoso globale continua a crescere a ritmo sostenuto a dispetto delle campagne per contrastarlo e malgrado la diffusione sempre più massiccia dell'illuminazione a LED, favorita dal maggiore risparmio energetico all'illuminazione a incandescenza: "Le lampade a LED ben progettate - spiega Christopher Kyba, primo autore dello studio - permettono una riduzione di due terzi o più dell'emissione luminosa senza alcun effetto significativo per la percezione umana." Tuttavia, dal 2012 al 2016, la crescita della luce notturna dal 2012 al 2016 ha quasi uguagliato l'aumento del prodotto interno lordo globale. Secondo i ricercatori, questo indica che il potenziale risparmio di questo tipo di illuminazione non si è tradotto in un minore consumo energetico, ma al contrario in un aumento dei punti luce e della loro potenza. Solo in pochissimi paesi si è osservata una diminuzione della superficie illuminata e della radianza, e in alcuni di questi (come Yemen e Siria) il fenomeno è legato allo stato di guerra in cui si trovano. In Sud America, Africa e Asia c'è stata invece una crescita elevata di entrambi i valori, con l'eccezione della Cina, dove si registra un moderato aumento delle aree illuminate ma una stabilità della radianza complessiva. (Nell’immagine: Aprile 2016: l'Italia di notte ripresa dalla Stazione spaziale internazionale) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 In certe nazioni, inoltre, fra cui alcune tra le più illuminate al mondo, come Stati Uniti, Paesi Bassi, Spagna e Italia, superficie e radianza sono rimaste stabili. Ma i pochi elementi positivi - avvertono i ricercatori - vanno presi con cautela perché i dati usati nello studio derivano dalle osservazioni fatte dallo strumento VIIRS (Visible/Infrared Imager Radiometer Suite) a bordo del satellite Suomi NPP, i cui sensori sono sensibili solo alle lunghezze d'onda comprese fra i 500 e 900 nanometri, e quindi non rileva la luce blu. Le lampade LED però emettono nella banda del blu una percentuale di radiazione più elevata rispetto alle lampade a incandescenza, che hanno una luce tipicamente più calda. La situazione quindi potrebbe essere più problematica di quanto sembri. I ricercatori sottolineano infine che l'inquinamento notturno non è solo un problema "estetico" o che abbia importanza solo per gli astronomi. Da un punto di vista evolutivo - osservano - la luce artificiale notturna è un nuovo fattore di stress che influenza e minaccia il 30 per cento dei vertebrati notturni e oltre il 60 per cento degli invertebrati notturni, ma può influire anche sulle piante e perfino sui microrganismi. ECLISSE DI LUNA del 27 luglio 2018 (a cura di Giuseppe Bianchi) Molte le iniziative dell’Osservatorio G.Galilei in occasione dell’eclisse totale di Luna. Alcuni soci sono rimasti a presidio dell’osservatorio, mentre altri hanno partecipato a iniziative pubbliche, come Orta o Alpe veglia, spiegando al pubblico la geometria dell’evento e rispondendo alle molte inevitabili domande. In alcuni casi l’osservazione si è resa difficoltosa a causa del cielo in condizioni non ottimali (nuvole e foschia) ma questo non ha impedito al nostro socio Giuseppe Bianchi, esperto di riprese solari e planetarie, di immortalare una spettacolare “Luna Rossa”. Appuntamento quindi al prossimo 21 Gennaio 2019. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 IMMAGINI DEL SISTEMA SOLARE (a cura di Giuseppe Bianchi) Il cratere Anaxagoras Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 IMMAGINI DEL SOLE (a cura di Giuseppe Bianchi) Sole del 2018-06-21 T15_13_25_takahashi fs102 ASI 174mm prisma di Herschel Baader. Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 ECLISSE DI LUNA del 27 luglio 2018 dall’alpe Veglia (a cura di Alessandro Beltrami) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 27 luglio 2018 - Alpe Veglia (a cura di Alessandro Beltrami) Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 Comunichiamo che il sito internet www.apan.it è ancora momentaneamente posto in manutenzione per importanti lavori di adeguamento alle policy GDPR entrata in vigore il 25 maggio scorso, sarà nuovamente disponibili entro pochi giorni Agosto. Durante questo periodo non sarà possibile accedere completamente a tutti i contenuti. La distribuzione dei Bollettini di informazione Astronomica è comunque garantita. E’ stata inviata comunicazione relativa alla nuova informativa privacy, necessaria per continuare a ricevere il bollettino periodico. Per continuare a riceverlo no è necessario fare nulla, per interrompere la ricezione del bollettino utilizzare l’apposito link presente in calce a ogni notifica di pubblicazione, come l’esempio qui sotto. Siamo dispiaciuti per il ritardo nella riedizione del sito ma nell’interesse di tutti è nostra intenzione rispettare le nuove disposizioni europee in materia di Privacy. Grazie per la comprensione e collaborazione. Hanno collaborato: Silvano Minuto, Corrado Pidò, Oreste Lesca, Alessandro Beltrami Immagine di copertina: La Via Lattea – regione Sud , ripresa dalla Valle Vigezzo con Canon Eos 40D Baader obiettivo EF-S 10-22 chiuso a f4 (15 x 60”) 400 ISO su iOptron SkyGuider Pro Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Bollettino di informazione astronomica nr. 439 del 15/08/2018 www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus C.F. osservatorio 00437210032 Casella sostegno del volontariato Per collaborare al bollettino inviare una email a: info@osservatoriogalilei.com L'osservatorio ha una propria pagina facebook: https://www.facebook.com/OsservatorioAstronomicoGalileoGalilei La pagina è moderata, quindi qualsiasi cosa scritta sulla bacheca non apparirà in pubblico prima di essere vagliata dagli amministratori. Ricordiamo che è possibile iscriversi all'associazione versando la quota per il 2018, invariata da anni, di €25,00. I versamenti dei soci sono gli unici proventi dell'osservatorio. La quota può essere versata in osservatorio oppure con bonifico su IBAN IT43J0503445690 000000008000 Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est 2
Puoi anche leggere