Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei

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Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino Astronomico

                  429 / 2018
                   21 Marzo 2018
Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino di informazione astronomica nr. 429 del 21/03/2018

                                OSSERVATORIO ASTRONOMICO e PLANETARIO
                                G.Galilei 28019 SUNO (NO)

                                Tel. 032285210 / 335275538

www.osservatoriogalilei.com info@osservatoriogalilei.com
Mercoledì 21 marzo 2018, dopo le ore 21, in osservatorio, per i tradizionali incontri del terzo mercoledì di ogni
mese, vi sarà una serata dedicata alle proiezioni al planetario e, in caso di condizioni meteo favorevoli,
osservazioni al telescopio . In caso di cattivo tempo sarà in uso il solo planetario.

La Luna in buone condizioni di osservazione con fase 0.20, tramonta alle 23:06 favorendo l’osservazione di
oggetti deboli del profondo cielo. Si potranno vedere le principali costellazioni invernali e primaverili. Urano sarà
praticamente invisibile , essendo ormai prossimo al tramonto nella costellazione dei Pesci, Giove sorge alle 23;56
seguito, molto più tardi da Marte e Saturno.

CALENDARIO LUNARE DI MARZO

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino di informazione astronomica nr. 429 del 21/03/2018

EFFEMERIDI DI MARZO

                Luna     Luna        Sole     Sole       Inizio   Fine
   Date         Sorge    Tramonta    Sorge    Tramonta   Alba Crepuscolo
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 01/03/2018              17:39          06:52          07:04         18:12          05:26           19:51
 02/03/2018              18:53          07:27          07:02         18:13          05:25           19:52
 03/03/2018              20:04          07:59          07:01         18:15          05:23           19:54
 04/03/2018              21:14          08:28          06:59         18:16          05:21           19:55
 05/03/2018              22:20          08:57          06:57         18:18          05:19           19:56
 06/03/2018              23:26          09:26          06:55         18:19          05:17           19:58
 07/03/2018             ------          09:56          06:53         18:20          05:15           19:59
 08/03/2018              00:27          10:30          06:51         18:22          05:13           20:00
 09/03/2018              01:27          11:07          06:50         18:23          05:12           20:02
 10/03/2018              02:22          11:49          06:48         18:24          05:10           20:03
 11/03/2018              03:13          12:35          06:46         18:26          05:08           20:05
 12/03/2018              04:00          13:27          06:44         18:27          05:06           20:06
 13/03/2018              04:41          14:22          06:42         18:28          05:04           20:07
 14/03/2018              05:18          15:21          06:40         18:30          05:02           20:09
 15/03/2018              05:51          16:23          06:38         18:31          05:00           20:10
 16/03/2018              06:21          17:27          06:36         18:32          04:58           20:12
 17/03/2018              06:50          18:32          06:35         18:34          04:56           20:13
 18/03/2018              07:18          19:39          06:33         18:35          04:54           20:15
 19/03/2018              07:45          20:46          06:31         18:36          04:51           20:16
 20/03/2018              08:14          21:56          06:29         18:38          04:49           20:18
 21/03/2018              08:47          23:06          06:27         18:39          04:47           20:19
 22/03/2018              09:23         ------          06:25         18:40          04:45           20:20
 23/03/2018              10:05          00:15          06:23         18:42          04:43           20:22
 24/03/2018              10:55          01:22          06:21         18:43          04:41           20:24
 25/03/2018              11:53          02:24          06:19         18:44          04:39           20:25
 26/03/2018              13:57          04:19          07:18         19:46          05:37           21:27
 27/03/2018              15:07          05:07          07:16         19:47          05:35           21:29
 28/03/2018              16:19          05:49          07:14         19:48          05:33           21:30
 29/03/2018              17:32          06:24          07:12         19:50          05:31           21:32
 30/03/2018              18:43          06:56          07:10         19:51          05:28           21:33
 31/03/2018              19:53          07:26          07:08         19:52          05:26           21:35

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          Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
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IL CIELO DEL 21 MARZO 2018            (a cura di Oreste Lesca)

          Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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RECENSIONI       (a cura di Silvano Minuto)

                                              NEIL DEGRASSE TYSON,
                                              L'astrofisica per chi va di fretta,
                                              Raffaello Cortina Editore
                                              Ed. 3.2018
                                              Pagg. 140, 14 euro

                                              Volete imparare i concetti basilari dell'astrofisica ma avete poco
                                              tempo? Il divulgatore Neil deGrasse Tyson prova a spiegarveli in
                                              breve.

                                              Oggi pochi tra noi hanno il tempo di contemplare l’universo. E così
                                              Tyson porta il cosmo sulla Terra in maniera concisa e chiara, con il
                                              suo brillante acume, in gustosi capitoli da consumare in qualsiasi
                                              luogo e in qualsiasi momento della vostra giornata piena di impegni.
                                              Mentre aspettate il caffè del mattino, l’autobus, il treno o l’aereo,
                                              Astrofisica per chi va di fretta vi svelerà tutto ciò che occorre per
                                              essere informati e pronti al prossimo titolo a nove colonne
                                              sull’universo: dal Big Bang ai buchi neri, dai quark alla meccanica
                                              quantistica, dalla ricerca di pianeti alla ricerca di vita nell’universo.

L'autore
Neil deGrasse Tyson, astrofisico, dirige l’Hayden Planetarium del Museo di storia naturale di New York. Noto in
tutto il mondo per le sue grandi doti di divulgatore, ha ideato e presentato, tra gli altri, il programma radio Star
Talk e la serie tv Cosmos: Odissea nello spazio, andata in onda su Fox e su National Geographic Channel.

           Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino di informazione astronomica nr. 429 del 21/03/2018

DIARIO ASTRONOMICO              (a cura di Silvano Minuto)

Presentazione nel bollettino n. 355 del 21.1.2015
NNel periodo vengono osservati: La Luna e i pianeti Giove, Saturno, Urano, Marte e Venere. Oltre a Mira
vengono effettuate delle misure strumentali. Dal 18.12 fino ala fine dell’anno viene osservata la Cometa
Cunningam.

Parte 74 - 1940

8 Novembre 1930. 20h - 20h 20m. Cielo sereno, ma un po’ nebbioso in basso; chiaro di Luna (età g. 8.9).
Oss. di Giove (diam. 46”, l. 258°). Immagine buona; interessantissima. Dei satelliti uno è ad Ovest e tre ad Est, e
come già notato altre volte, essi non hanno aspetto puntiforme, ma presentano un diametro sensibile e
appaiono perfettamente rotondi. La loro disposizione è favorevole alla loro visibilità, ed a 21h 35m tre di essi;
l’occidentale e due degli orientali erano facilmente visibili al binocolo.
Sul disco le quattro fascie sono ben visibili; la tropicale Sud molto più pallida delle altre, ma distinta anch’essa.
Interessante anche l’osservazione di Saturno; ma nulla di speciale da rilevare, tranne la differenza di splendore
degli anelli che si può riconoscere. Titano è a Nord e un po’ ad Est; alquanto offuscato dallo splendore del pianeta
(cann. di 54mm; ingr. 86).

8 Novembre 1940. 21h 20m - 21h 25m. Oss. di Mira. Il chiaro di Luna ne disturba l’osservazione; si può tuttavia
notare che lo splendore è inferiore a quello di tutte le stelle del quadrilatero, e un po’ anche a quella di 7.3
(stella A della carta dell’Annuaire) (binocolo).

21 Novembre 1940. 20h 15m - 20h 25m. Un’ampia schiarita permette di osservare Mira al binocolo e al
cannocchiale (ingr. 16). Il cannocchiale non presenta però ancora vantaggio sul binocolo. Mira appare
notevolmente inferiore alla stella di 7.3 (A), ma superiore a quella di 8.0 (B). Il suo splendore può stimarsi di
circa 7.7.

21 Novembre 1940. 20h 35m - 20h 40m. Oss. di Urano, il quale continua a spostarsi verso Ovest, avvicinandosi
ad una stella di gr. 6.5, alla quale appare notevolmente superiore. E’ sempre in prossimità delle Pleiadi, che
possono scorgersi nello stesso campo (binocolo).

22 Novembre 1940. Il campo del binocolo Zeiss è un po’ superiore alla distanza      -    Orione, e più
approssimativamente, un po’ più di - o di - . E’ appena più di A - che possono ancora scorgersi insieme
(8°,3).

24 Novembre 1940. E’ stato determinato l’ingrandimento del binocolo per confronto con l’immagine data dalla
macchina fotografica. Essendo impossibile mettere a fuoco col binocolo regolato su - 8.1, è stato necessario
lasciare la macchina sull’infinito e spostare la cremagliera del binocolo fino a raggiungere la messa a fuoco, che
si ottiene a +2. Cinque misure hanno dato risultati fra 7.6 e 8.2, con una media generale di 7.9.

24 Novembre 1940. 20h - 20h 10m. Oss. di Giove (diam. 45”.2, l. 141°). Immagine mediocre, buona a momenti.
Il pianeta presenta l’aspetto consueto; colpiscono soprattutto le due fascie boreali, separate da una zona un po’
più larga della fascia tropicale. I satelliti sono due per parte, quasi tutti abbastanza discosti, tanto che tre di essi
sono visibili con tutta facilità anche al binocolo (cann. di 54mm; ingr. 86).

24 Novembre 1940. Il campo del binocolo è superiore alla distanza Eridano - Orione (8° 5’), ma inferiore a
quella Eridano - Orione (8° 48’). E’ pochissimo superiore a - A Orione (8° 29’ circa) e pochissimo inferiore
a - (8° 45’). Si può quindi con grande approssimazione valutare 8°,6.

            Osservatorio Astronomico e Planetario G.Galilei – Suno 45° 36’ 16” Nord 08° 34’ 25” Est
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Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino di informazione astronomica nr. 429 del 21/03/2018

25 Novembre 1940. 21h 15m - 21h 45m. Oss. di Cassiopea. La costellazione è molto alta nel cielo. Gamma e
appaiono pressoché uguali; tuttavia con una leggerissima differenza a favore di . Lo splendore di non è
certamente inferiore a 2.9.

26 Novembre 1940. 7h 55m. Cielo sereno. Venere è visibile ad occhio nudo, ma senza molta evidenza, e senza
la vicinanza della falce lunare che ne facilita la ricerca o di altro riferimento, non sarebbe stato certamente
possibile scorgerla.

26 Novembre 1940. Il campo dell’oculare di 12 ingr. è inferiore alla distanza - 31 Orione (1° 37’), e presso a
poco uguale a quella di - (1° 32’), che sono per l’appunto visibili insieme; quello dell’oculare di 33ingr.
leggermente inferiore alla distanza - (50’).

27 Novembre 1940. 6h 45m - 7h. Cielo sereno. Marte è visibile in prossimità della Luna, e Venere un po’ più
lungi, ma anch’esso abbastanza vicino, tanto che tutti e tre possono scorgersi nel campo del binocolo. Al
cannocchiale, ingr. 86, Marte (diam. 32.)) mostra un piccolissimo disco aranciato di cui non si scorge bene la
forma precisa, ma che non sembra perfettamente circolare (immagine molto mediocre).
Il cielo è già chiaro; tuttavia al binocolo la luce cinerea era ancora distintamente visibile a 7h, quando da qualche
tempo anche le stelle di prima grandezza erano scomparse.
A 8h, col riferimento della falce lunare, Venere ha potuto essere osservata ad occhio nudo, come il 26.

1 Dicembre 1940. Una nuova serie di misure fatte, per determinare l’ingrandimento del binocolo seguendo il
metodo indicato il 24 Novembre, ma utilizzando l’obbiettivo Elliot, ha dato risultati fra 7.7. e 8.0, con una media
generale poco superiore a 7.8 (media di 6 misure).

2 Dicembre 1940. 20h 15m - 20h 45m. Cielo sereno. Oss. di Urano (binocolo e cann. di 54mm): Continuando a
spostarsi verso Ovest, il pianeta si è molto avvicinato alla stella di gr. 65., tanto che entrambi sono visibili nello
stesso campo, sia con 47, sia con 86 ingr. Però se questo rende facile confrontarne lo splendore che per Urano
è notevolmente maggiore, non permette di constatare una netta differenza di aspetto e di riconoscere la natura
planetaria di quello, avendo entrambi aspetto un po’ diffuso (immagini mediocri).

4 Dicembre 1940. 19h 35m. Luna età g. 5.4. Ad occhio nudo la luce cinerea è visibile debolmente; ma occultando
la parte illuminata, appare sempre abbastanza intensa.

6 Dicembre 1940. 19h 50m. Luna età g. 7.4 (primo quarto a 17h 1m). Occultando la parte illuminata, la luce
cinerea è ancora distintamente visibile ad occhio nudo.

6 Dicembre 1940. 20h 15m - 20h 25m. Cielo sereno. Chiaro di Luna. Oss. di Urano (binocolo e cann. di 54mm). Il
pianeta è ancor più vicino alla stella di gr. 6.5, ed entrambi sono comodamente visibili nel campo dell’oculare di
86 ingr. Stesse osservazioni del 2.

18 Dicembre 1940. 18h - 18h 15m. Oss. della cometa Cunningham. Al principio dell’osservazione il cielo ad Ovest
è ancora abbastanza chiaro; ma a 18h 15m la Via Lattea nel Cigno è distintamente visibile.
La cometa è immediatamente rintracciata al binocolo, dato lo splendore e l’aspetto che la fanno riconoscere
facilmente. Presenta una piccola testa brillante, alquanto allungata, diffusa. Sebbene il confronto non sia facile
per la differenza di aspetto, sembra un po’ inferiore a 9 Vulpecula (gr. 5.0), che è la stella brillante più vicina. La
segue una coda tenue e breve, ma perfettamente visibile, presso a poco parallela a - Freccia, e lunga forse
un mezzo grado (binocolo Zeiss).
Verso 18h 30m la cometa è sembrata distintamente visibile anche ad occhio nudo, ma il sopraggiungere di nubi
non ha permesso di controllare l’osservazione.
A 19h 45m. la cometa ha potuto essere riosservata al binocolo, con l’aspetto già notato, ma meno nettamente,
essendo più bassa, e quindi assai sensibile l’effetto dell’assorbimento atmosferico.

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Bollettino Astronomico - 429 / 2018 21 Marzo 2018 - Osservatorio Galileo Galilei
Bollettino di informazione astronomica nr. 429 del 21/03/2018

24 Dicembre 1940. Oss. della cometa Cunningham.
Il cielo occidentale è un massima parte nuvoloso, e solo circa 18h 30m si sgombra in modo da permettere
l’osservazione fra 18h 30m e 18h 40m. La cometa si trova in prossimità di Freccia: la coda che sembra più
lunga del 18, è diretta un po’ a Nord di . Lo splendore della testa è notevolmente superiore a quello di (5.7),
ma inferiore a quello di (4.3) e di (4.4). (Firenze).

25 Dicembre 1940. 18h - 18h 50m. Oss. della cometa Cunningham. Le condizioni di osservazione sono migliori di
ieri, sebbene anche stasera il cielo occidentale sia in gran parte coperto di nubi, che hanno di frequente
disturbato l’osservazione e i confronti. Col crescere dell’oscurità l’aspetto della cometa si fa più interessante. La
coda, diretta un po’ a Sud di Freccia, è più estesa, ma sempre piuttosto corta, potendosi seguire appena fino
a detta stella. Per confronto con la stella 9 Volpetta ed , , Freccia, lo splendore della cometa appare superiore
alla 5^ grandezza e poco inferiore a 4.5.
Le osservazioni sono state fatte al binocolo, ma la cometa ha potuto essere veduta distintamente anche ad
occhio nudo. (Firenze).

26 Dicembre 1940. 18h - 19h. Cielo sereno. Oss. della cometa Cunningham. A 18h la cometa è ben visibile al
binocolo (a 18h 5m anche ad occhio nudo); ma per una migliore osservazione occorre attendere che il cielo sia
più oscuro, cioè verso 18h 30m. Date le condizioni favorevoli di osservazione, la cometa offre allora un bellissimo
aspetto. Essa è visibile sul prolungamento della linea Altair - Aquila, sul ramo orientale della Via Lattea. La
testa, brillante, si stacca nettamente dalla coda, molto più debole. Inferiore a Aquila (2.8), come pure a e
Freccia (3.7), non è facile confrontarla con e , dalle quali non deve differir molto, ed il confronto non è facile
seppure al binocolo in immagine extrafocale perché se l’immagine della cometa è un po’ meno brillante, è però
sempre più estesa. La coda è molto tenue, soprattutto nelle parti più lontane dalla testa; ma abbastanza lunga;
certamente superiore alla distanza - Freccia (1°,4) e forse anche a quella - (1°,7). (Firenze).

28 Dicembre 1940. 18h - 18h 45m. Cielo sereno, ma non completamente trasparente. Le condizioni di
osservazione della cometa Cunningham si fanno sempre peggiori perché quando il cielo è abbastanza oscuro, la
cometa è ormai bassa. L’osservazione è tuttavia sempre molto interessante al binocolo. Ad occhio nudo è invece
possibile semplicemente vedere la cometa senza aspetto ben definito, e confrontarne lo splendore.
Lo splendore della testa è un po’ inferiore a quello di Aquila (3.9). La coda è diretta verso una stella brillante
e sembra giungere fino ad essa, ciò che indica una lunghezza un po’ superiore a quella stimata il 26.
el periodo vengono osservati: Giove, Saturno, Urano e al mattino Venere. Proseguono le stime di Mira e delle
stelle di Cassiopea.

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ASTRONOMI DEL PASSATO                VIRGILIO TRETTENERO (a cura di Silvano Minuto)

(Recoaro Terme, 4 febbraio 1822 – Padova, 23 maggio 1863) è stato un matematico e astronomo italiano.

                                                         Nacque da Domenico, proprietario di un hotel, e da
                                                         Domenica Maltauro. Dopo la laurea conseguita
                                                         all'Università di Padova, Trettenero venne nominato
                                                         assistente alla cattedra di Fisica e Geodesia e nell'anno
                                                         accademico 1850/1851 fu incaricato della supplenza di
                                                         matematica pura elementare presso lo stesso ateneo.
                                                         Nel 1853 fu nominato aggiunto calcolatore astronomo
                                                         all'osservatorio astronomico di Padova diretto da
                                                         Giovanni Santini. Dal 1859 al 1863 fu titolare della
                                                         cattedra di Fisica nella facoltà di matematica e direttore
                                                         del gabinetto di Fisica. Nello stesso periodo Trettenero fu
                                                         nominato professore straordinario di Astronomia nella
facoltà filosofica.

Nel 1848 apparve sulla rivista Astronomische Nachrichten un suo articolo sulle osservazioni del pianeta Nettuno.
La presenza del pianeta era stata ipotizzata sulla base della perturbazione dell'orbita di Urano da Le Verrier ed
era stato osservato per la prima volta solamente due anni prima. L'opera di Trettenero, sintetizzata in 61 articoli
scritti in 14 anni di attività, si concentrò sull'osservazione di asteroidi e comete, grazie anche al progresso delle
attrezzature a disposizione degli astronomi, e sul calcolo delle orbite in riferimento all'azione perturbatrice dei
pianeti del Sistema solare.
Il suo nome è legato alla realizzazione dei Cataloghi stellari Padovani, iniziati da Giovanni Santini nel 1838
mediante il circolo meridiano da lui acquistato. A lui si deve inoltre la revisione della posizione delle stelle della
zona Bessel compresa tra i 10º e i 15º dell'emisfero australe e la catalogazione di 4952 stelle osservate almeno
due volte al passaggio sul meridiano.
Virgilio Trettenero morì a Padova all'età di 41 anni.
Gli è stato dedicato l'asteroide 16715 Trettenero

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LE NOTE DI URANIO         SI ! ANCHE GALILEO GALILEI COMMISE ERRORI. (a cura di Sandro Baron - URANIO)

E’ proprio vero che anche Galileo Galilei (1564-1642) commise errori , alcuni molto gravi. Possiamo dire che
almeno in sei prese di posizione errate fu variamente danneggiato : 1, La sua interpretazione sulle Comete.
2, Lo strano modo di giustificare le Maree . 3, Si schierò contro il sistema di Tycho Brahe (1546-1601)
adottato da Gesuiti. 4, Non riconobbe le Leggi di Keplero . 5, Pensò che l’asse terrestre puntava in alto per
un effetto magnetico da una interpretazione dell’opera di Guglielmo Gilbert ( 1544-1603 ) . 6, In varie
occasioni si inimicò i Gesuiti .

1, Appare ridicolo pensare oggi che le Comete , a volte stupende, siano fenomeni terrestri e precisamente
dell’atmosfera , eppure era l’interpretazione di Galilei.

2, Con le Maree credeva di giustificare il moto della terra , per esempio , paragonando le maree vere e
proprie, con l’esempio , molto fantasioso , del movimento dell’acqua in una vasca da bagno causato dal
moto della Terra.

3, Certamente fu copernicano , dichiaratamente manifestato nel 1597 in uno scritto a Giovanni Keplero
(1571-1630). Certo era ancora un sistema errato ma utile per arrivare per gradi al sistema copernicano,
infatti fu adottato dai Gesuiti per non contraddire la Bibbia.

4, Scientificamente sconcertante è la mancata collaborazione con Keplero che lo portò ad ignorare le tre
magnifiche e eleganti , appunto , Leggi di Keplero.

5, Influenzato da Gilbert autore del “De Magnete” 1600 , attribuì a cause magnetiche l’asse terrestre che
punta verso la Stella Polare .

6, Infine, ma molto importante , soprattutto negli ultimi anni della Sua vita, fu il contrasto con i Gesuiti per
alcune priorità nelle osservazioni del Sole. E’ bene ricordare che la contrarietà con Cristoforo Scheiner (1575-
1650) , lo vede dalla parte della ragione , infatti Galilei riteneva le macchie solari solidali con la superficie
solare , mentre lo Scheiner le stimava “misteriosi” oggetti oppure stelle passanti dinanzi al Sole. Molto
interessante è la nota che lo Scheiner nella sua opera “De maculis solaribus disquisitio” inserisce tra i primi
che in Italia avevano osservato le macchie solari addirittura il Cardinale Federico Borromeo (1564-1631)
Arcivescovo di Milano e..... coetaneo del nostro Galileo.

Questa breve nota non si permette di sminuire il grande personaggio e la statura scientifica di Galileo Galilei,
ma tenendo presente l’epoca storica dell’Astronomia rileva disguidi ed incomprensioni di quei tempi.
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OSSERVAZIONI         GIRAFFA (Camelopardalis - Camelopardali - Can) (a cura di Silvano Minuto)

Culmina al meridiano intorno alle ore 22 del 23 gennaio.

Copre 757 gradi quadrati e contiene 50 stelle più brillanti della sesta magnitudine.

Costellazione circumpolare inventata nel 1624 Jacob Bartsch, genero di Keplero, per nominare una zona di
cielo contenente solo deboli stelle. Essendo una costellazione recente non è legata ad avvenimenti
mitologici.

Si può rintracciare facilmente tra la costellazione dell'Auriga e la Polare.

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Alfa 

AR 04h 54 m – D + 66° 21’

Mag. 4.3 – Sp B0

E' inferiore alla beta in quanto a magnitudine, che risulta essere di 4.3, mentre lo spettro è di classe B0. Si
tratta di una stella molto luminosa, distante 3300 anni luce e con temperatura superficiale che sfiora i
40.000° K.

Beta 

AR 04h 03 m – D + 60° 27’

Separazione 80.8” – Mag. 4.0 e 8.6 – AP° 208

Stella doppia con componenti di mag. 4.0 e 8.6 separate da 81". I colori sono giallo e blu. Facile da osservare
anche con un binocolo.

11 e 12 Camelopardalis

AR 05h 06 m – D + 58° 58’

Separazione 108.5” – Mag. 5.4 e 8.5 – AP° 8

Ampia doppia visibile con un binocolo. Mag. 5.4 e 6.5 separate da 108". Classi spettrali B3 e K0.

53 Camelopardalis

AR 08h 02 m – D + 60° 19’

Mag. 6.0 – Sp A2

Al limite della visibilità ad occhio nudo. Non è affatto facile trovare questo astro di mag. 6, posto nello spigolo
orientale sud della costellazione. E' lontano 321 anni luce e brilla come 31 Soli. La sua caratteristica saliente è
quella di presentare fortissimi campi magnetici estremamente superiori a quelli delle altre stelle.

 (Struve) 1694 o 32 Cam (Hevelius) o 121 Piazzi

AR 12h 49 m – D + 83° 25’

Separazione 21.6” – Mag. 5.3 e 5.8 – AP° 326

Non viene riportata nel catalogo di Flamsteed e quindi è improprio chiamarla 32 Camelopardalis o 32 Cam.
Questo fatto ha ingenerato numerose confusioni. Stella doppia con componenti di mag. 5.3 e 5.8 separate
da 21.6". Colori Blu bianco-verdastro. Facile in piccoli telescopi.

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T Camelopardalis.

AR 04h 40 m – D + 66° 09’ – Tipo Mira

Mag. 7.3 – 14.4 – periodo 373 gg

La variabile più brillante (al massimo) della costellazione è la R Cam, difficilissima da trovare. Molto più
agevole è invece T Cam, localizzata a 1.4° ad ovest della Alfa. Mag. da 7.3 a 14.4 in 373 giorni. Rossa tipo
Mira.

IC 342

AR 03h 47 m – D + 68° 06 - Tipo Galassia

Dimensioni 22x22’ – mag. 8.4

Galassia vista frontalmente appartenente al Gruppo Locale. La stima delle distanze la collocano a circa 11
milioni di anni luce. Molto estesa e quindi con bassa luminosità superficiale. Con piccoli strumenti si può
recepire solo la zona centrale mentre per i bracci occorre rivolgersi alla fotografia.

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NGC 1502

AR 04h 08 m – D + 62° 20’ – Tipo Ammasso

Dimensioni 7’ – mag. 5.7

Ammasso aperto contenente 45 stelle di luminosità tra la 7^ e la decima mag.; diametro di 7'. Visibile con un
binocolo e con un piccolo telescopio.

NGC 2403

AR 07h 37 m – D + 65° 36’ – Tipo Galassia

Dimensioni 25.5 x 13.0’ – Mag. 8.5

Galassia a spirale vista praticamente di fronte. Si trova a circa 8 milioni di anni luce e sembra sia legata al
gruppo cui fanno parte M 81 e 82 (Orma Maggiore). Con un piccolo strumento si può osservare come una
macchia luminosa. Risulta molto estesa e quindi con luminosità superficiale bassa. Si può rintracciare un
grado ad ovest della stella 51 Cam.

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ASTRONOMY PICTURE OF THE DAY (APOD)                  - 17 marzo 2018 (a cura di Corrado Pido)

è un archivio redatto a partire dal 1995 da Robert Nemiroff e Jerry Bonnell. L’archivio APOD contiene la più
grande raccolta di immagini astronomiche ed ognuna di esse è corredata da una breve descrizione fatta da
esperti. Per visionare l’archivio basta digitare in internet la sigla “APOD” e di seguito l’indice.

                                           The Crab from Space
                   Image Credit: NASA - X-ray: CXC, Optical: STSCI, Infrared: JPL-Caltech,

                                https://apod.nasa.gov/apod/astropix.html

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INQUINAMENTO LUMINOSO                  (a cura di Silvano Minuto)

                                                    Modifica alla Legge Regionale 24 marzo 2000 n. 31
                                                    (Disposizioni per la prevenzione e lotta
                                                    all'inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle
                                                    risorse energetiche).

                                                    Il 1 febbraio 2018 il consiglio regionale del Piemonte ha
                                                    approvato la Legge regionale 9 febbraio 2018, n. 3 che
                                                    trasforma la L.r. Piemonte del 2000

                                                    Ci sono voluti 18 anni e ben 4 tentativi oltre al parere della
                                                    commissione UE per la modifica.
                                                    Questa legge non è un traguardo finale ma il cambiamento di
                                                    una mentalità legata alle industrie e agli istituti che regolano
                                                    il settore che hanno da sempre rimescolato le carte
                                                    inventando nuovi e non misurabili modi di calcolare
                                                    l'inquinamento luminoso (vedasi CAM-2017) o modifiche
                                                    della norma UNI11890.

                                                   La nuova disciplina in sintesi prevede:
                                                   . che non si può disperdere la luce nell’ambiente
                                                   . luminanze e illuminazioni minime previste dalle norme
                                                   . impianti efficienti e in particolare distanza/altezza dei pali
                                                   con rapporto minimo di 3,7
                                                   . riduzione illuminazione entro le ore 24 o utilizzo di impianti
                                                   di tipo adattivo
. protezione delle zone sensibili (parchi, Osservatori Astronomici e similari).

A cosa può servire la modifica della norma:
al corretto impiego delle risorse energetiche, al miglioramento dell’ambiente conservando gli equilibri
ecologici, con particolare riferimento alle aree naturali protette, ai siti della rete Natura 2000 e agli altri ambiti
compresi nella rete ecologica regionale attraverso la tutela delle specie. Questo con particolare riferimento
alle specie animali secondo le direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009,
concernente la conservazione degli uccelli selvatici gli habitat naturali e seminaturali e la flora e fauna
selvatiche, nonché la conservazione e la valorizzazione dei belvedere e delle bellezze panoramiche con
particolare riferimento alla tutela del paesaggio notturno per conservare la percettività dei luoghi all’interno e
all’esterno dei centri abitati.

Adesso incomincia il gravoso lavoro per far rispettare le nuove norme.
Il testo della nuova Legge è disponibili nel sito della Regione Piemonte.

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INCONTRI:     (a cura di Stefano Savina - ADAA e Corrado Pidò )

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Bollettino di informazione astronomica nr. 429 del 21/03/2018

                             Nel prossimo appuntamento del 20 aprile un viaggio tra arte e infinito con Adrian
                             Fartade, attore teatrale e divulgatore scientifico impegnato già dal mattino a
                             promuovere una serie di conferenze rivolte agli studenti delle classi 5 e delle
                             Scuole Elementari e Medie, sempre presso il Teatro Oratorio di Omegna

PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI 50° APAN                       (a cura di Sandra Musso)

Il 21 aprile prossimo venturo organizzeremo, a partire dalle ore 15:30 una giornata astronomica con
intervento di professionisti, associazioni e con un contorno di inziative per mantenere nel tempo il ricordo
dell’avvenimento con il seguente programma:

    -   15:30 Saluto delle autorità e relazione del presidente Sacco

    -   A seguire Conferenze con Prof. Piero GALEOTTI, ricercatore CNR, professore ordinario di Fisica
        Sperimentale
        all’Università di Torino, vice-presidente dell’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese, relazionerà su:
        “L’Uomo e il Cosmo”
    -   Dott.ssa Marcella LONGHETTI, astronoma presso l’Osservatorio Astronomico di Brera
    -   Dott. Fabrizio VILLA, ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica di Bologna

    -   18:00 Intervallo musicale con la musica dei grandi astronomi, da Galileo a Newton, con l’intervento
        del Quintetto di ottoni “Domus Brass Quintet” Trombe: Antonio manti e Federico Cavalli, Corno: Luca
        Dosio, Trombone: Ruben Pompilio, Tuba: Corrado Pidò

    -   19:00 Intervallo

    -   20:00 osservazione della volta celeste con Luna al primo quarto

    -   23:00 Commiato

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ARCHIVIO IMMAGINI           (Giuseppe Bianchi – Oreste Lesca)

A partire dal bollettino 411 pubblichiamo immagini astronomiche riprese nel tempo dai soci. Molte di queste
sono riproduzioni digitali di stampe o diapositive

                             Il telescopio Newton del 1987 (cortesia G.Bianchi)

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FLY ME TO THE MOON – "Mons Wolff",                      (a cura di Davide Crespi)

Nella parte sud-orientale del Mare Imbrium possiamo osservare i "Mons Wolff", Vetta meridionale dei Monti
Appennini con un’altezza di 3500 metri ed un’estensione di 36x36Km situata su una strana catena di piccole
colline orientate nella direzione sud-ovest nord-est che emergono dal Mare Imbrium. Si pensa che la sua
formazione possa risalire al periodo Imbriano (da -3.85 miliardi di anni a -3.2 miliardi di anni). Il periodo migliore
per la sua osservazione è 1 giorno dopo il primo quarto oppure all’ultimo quarto.

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Alcuni dati:
•       Longitudine: 6.801° West
•       Latitudine: 16.879° North
•       Faccia: Nearside
•       Quadrante: Nord-Ovest
•       Area: Parte Sud-Orientale del Mare Imbrium
Origine del nome:
•       Dettagli: Monte Wolff (Christian von Wolff)
•       Filosofo e matematico tedesco del 18° secolo nato in Germania
•       Nato a Breslau nel 1679
•       Morto a Halle nel 1754
•       Fatti notevoli: Precettore di Kant e divulgatore delle teorie di Leibniz. Autore di 'Philosophia prima sive
Ontologia' nel 1729.
•       Autore del nome: Hell (1760)
Nelle foto una ripresa di LRO-WAC della zona con al centro “Mons Wolff” e un ritratto dell’epoca di Christian
von Wolff. Lo strumento minimo per poter osservare questa formazione è un rifrattore da 60mm.
Davide Crespi

Hanno collaborato: Silvano Minuto, Corrado Pidò, Davide Crespi, Vittorio Sacco, Oreste Lesca,
Giuseppe Bianchi, Sandra Musso, Sandro Baroni, Stefano Savina.

Imagine di copertina:La torre dell’osservatorio nel 1987 – Scansione di stampa (G.Bianchi)

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                   www.osservatoriogalilei.com – www.apan.it

                           APAN - Associazione Provinciale Astrofili Novaresi - Onlus
                                       C.F. osservatorio 00437210032
                                      Casella sostegno del volontariato.

Per collaborare al bollettino inviare una email a: info@osservatoriogalilei.com

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