RIPARTE IL TAVOLO OLIVICOLO: VA - Agricolae
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RIPARTE IL TAVOLO OLIVICOLO: PESCE “IL SETTORE VA RILANCIATO CON AZIONI CONCRETE” S i è t e n u t o q u e s t o pomeriggio il tavolo della filiera olivicola presieduto dal Sottosegretario Alessandra Pesce. Il Tavolo tecnico è un importante strumento di concertazione che vede la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed economici coinvolti nella messa a punto delle linee strategiche di sviluppo del settore. La riunione ha permesso di evidenziare le azioni in campo portate avanti a livello nazionale: la finalizzazione del piano olivicolo attualmente in essere, i progetti di filiera, l’OCM e la lotta alla contraffazione. “Le emergenze vanno affrontate nella loro eccezionalità con misure e azioni mirate, come ribadito nei giorni scorsi con il Ministro Centinaio” ha dichiarato il Sottosegretario Pesce
“Non dobbiamo però perdere di vista il rilancio del settore in chiave prospettica, con una visione strategica e di sistema. Per questo bisogna guardare alla nuova PAC, al rafforzamento della qualità e delle produzioni, al posizionamento sui mercati, alla tutela del Made in Italy e alla corretta informazione del consumatore attraverso azioni di comunicazione e promozione”. “Ritengo importante il rilancio del settore come elemento strategico per lo sviluppo sostenibile dei territori, comprese le aree interne e svantaggiate, delle imprese e dell’occupazione” ha concluso Pesce. INIZIA DISCUSSIONE PER IL PRIMO PIANO STRATEGICO NAZIONALE SETTORE OLIVICOLO, SICOLO: OTTIMA NOTIZIA, DISPONIBILITÀ TOTALE PER RILANCIARE L’OLIVICOLTURA ITALIANA Posted by Redazione × Pubblicato il 10/01/2019 at 18:06 “L’inizio della discussione per il primo vero piano strategico nazionale del settore olivicolo italiano è un’ottima notizia per tutti e dimostra come finalmente l’olivicoltura viene considerata come un comparto strategico per il Sistema Paese”. Così il Presidente di Italia Olivicola, la più importante organizzazione della produzione olivicola italiana, Gennaro Sicolo, ha commentato l’inizio dei lavori per la stesura del nuovo piano olivicolo nazionale. Nel corso dell’incontro, presieduto dalla Sottosegretaria Alessandra, si è discusso anche dello stato di attuazione del primo piano da 30 milioni, varato nel 2016, con molti interventi ancora in fase di partenza. Italia Olivicola ha sottolineato alcune delle priorità da portare avanti: nuovi impianti per aumentare la produzione, investimenti per far ripartire le aziende ed i frantoi colpiti da grandi calamità come la xylella e le gelate, promozione dell’olio extravergine d’oliva italiano, maggiori controlli
sugli scaffali e alle dogane, inasprimento delle pene per chi commette frodi. “Ringrazio il Ministro Centinaio e la Sottosegretaria Pesce per l’attenzione rivolta al settore e per questo primo importante approccio, abbiamo dato la disponibilità totale per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati – ha continuato Sicolo – Sono convinto che, con la spinta del governo, compattando tutta la filiera, riusciremo finalmente a rilanciare l’olivicoltura e a dare risposte importanti ai produttori”. TAVOLO OLIVICOLO, UNAPROL: “LA SCOMMESSA E’ LA SOVRANITA’ PRODUTTIVA” Posted by Redazione × Pubblicato il 10/01/2019 at 18:20 Nell’incontro di oggi pomeriggio sul Tavolo olivicolo nazionale, che si è svolto presso il ministero delle Politiche agricole alla presenza del Sottosegretario Alessandra Pesce, è stata esaminata l’attuale situazione del settore partendo dai risultati ottenuti con il precedente Piano olivicolo nazionale (Pon), approvato nel 2015. Una discussione finalizzata a cogliere gli obiettivi raggiunti e le criticità emerse. “Per accedere ai fondi dell’Ocm, considerata la limitata disponibilità, riteniamo che sia necessario fissare alcune regole chiare, premiando quelle aziende virtuose che da anni lavorano nel pieno rispetto delle regole e possono esibire bilanci trasparenti, certificati e rating di legalità – ha spiegato David Granieri, presidente Unaprol – Martedì scorso Coldiretti e Unaprol hanno presentato al ministro Centinaio una piattaforma Salva-olio che si basa su un Piano olivicolo nazionale 2.0 che non può prescindere dalla realizzazione di nuovi impianti, anche al fine di aumentare il quantitativo di olio e raggiungere la sovranità produttiva”.
AGRICOLTURA, L’ABBATE (M5S): INSIEME A MINISTERO PRESTO AIUTI PER AZIENDE AGRICOLE PUGLIESI COLPITE DA GELATE Le avversità atmosferiche che hanno colpito vasti territori della regione Puglia tra il 26 febbraio e il 1 marzo 2018 hanno irrimediabilmente danneggiato moltissime aziende agricole, compromettendo interi raccolti e di fatto interrompendo anche il lavoro di centinaia di braccianti esclusi dalle tutele previdenziali e assistenziali per l’impossibilità di accumulare le necessarie giornate di lavoro. Va sottolineato che l’imprevedibilità, ma soprattutto il carattere di eccezionalità e intensità delle gelate che si sono verificate non hanno consentito alcun tipo di previsione al riguardo, cogliendo alla sprovvista le imprese agricole”. Così in una nota Giuseppe L’Abbate, portaVoce del MoVimento 5 Stelle e componente della commissione Agricoltura alla Camera, a margine dell’interrogazione sulla questione, a sua prima firma, rivolta al ministero delle Politiche Agricole nel question time di oggi. “Considerata l’entità dei danni segnalati, che equivalgono a oltre 200 milioni su quattro Province, e l’impatto sull’economia delle zone colpite, siamo soddisfatti dell’impegno che è stato confermato dal ministro Centinaio che attraverso una proposta normativa attiverà gli interventi compensativi per le colture non assicurate, ancorché assicurabili, per assicurare un doveroso sostegno alle imprese agricole. Inoltre, grazie alla deroga inserita dal ministro Centinaio scatta in automatico la circolare INPS n. 24 del
2009 che garantisce ai braccianti che abbiano prestato la propria attività per almeno cinque giornate alle dipendenze di un’impresa agricola delle zone colpite, un incremento di sino al raggiungimento del numero di quelle lavorate, nell’anno precedente, presso gli stessi datori di lavoro. Evitiamo, così, che un problema economico sfoci in un problema sociale, ancor più drammatico: le giornate lavorative perse, infatti, si sarebbero tradotte nel mancato accoglimento delle domande di disoccupazione agricola, con preoccupanti ricadute per intere comunità che vivono di agricoltura e, in particolar modo, olivicoltura”. Conclude L’Abbate. PESCA, FAI CISL: BENE APERTURA GOVERNO SU PESCE ‘BIANCHETTO’ Accogliamo positivamente l’apertura del Governo rispetto alla pesca speciale dei cosiddetti ‘bianchetti’, novellame di pesci azzurri come sarde, acciughe e alose, la cui pesca è stata vietata dal Regolamento europeo, pur rappresentando un esempio della stagionalità e tipicità del sistema pesca Mediterraneo. I regolamenti europei ed internazionali sono utili e indispensabili quando tutelano veramente il lavoro e l’ambiente, non se finiscono per creare enormi difficoltà ai lavoratori, mettendo a rischio la sopravvivenza di quei sistemi artigianali che subiscono la concorrenza sleale di chi non aderisce agli accordi, esattamente come avviene con il surrogato cinese del ‘bianchetto’, che arriva quotidianamente sulla tavola dei consumatori italiani ed europei”. Lo dichiara Silvano Giangiacomi, segretario nazionale della
Fai Cisl, in riferimento al question time in XIII Commissione dell’On. Viviani. INIZIA DISCUSSIONE PER IL PRIMO PIANO STRATEGICO NAZIONALE SETTORE OLIVICOLO, SICOLO: OTTIMA NOTIZIA, DISPONIBILITÀ TOTALE PER RILANCIARE L’OLIVICOLTURA ITALIANA “L’inizio della discussione per il primo vero piano strategico nazionale del settore olivicolo italiano è un’ottima notizia per tutti e dimostra come finalmente l’olivicoltura viene considerata come un comparto strategico per il Sistema Paese”. Così il Presidente di Italia Olivicola, la più importante organizzazione della produzione olivicola italiana, Gennaro Sicolo, ha commentato l’inizio dei lavori per la stesura del nuovo piano olivicolo nazionale. Nel corso dell’incontro, presieduto dalla Sottosegretaria Alessandra, si è discusso anche dello stato di attuazione del primo piano da 30 milioni, varato nel 2016, con molti interventi ancora in fase di partenza. Italia Olivicola ha sottolineato alcune delle priorità da portare avanti: nuovi impianti per aumentare la produzione,
investimenti per far ripartire le aziende ed i frantoi colpiti da grandi calamità come la xylella e le gelate, promozione dell’olio extravergine d’oliva italiano, maggiori controlli sugli scaffali e alle dogane, inasprimento delle pene per chi commette frodi. “Ringrazio il Ministro Centinaio e la Sottosegretaria Pesce per l’attenzione rivolta al settore e per questo primo importante approccio, abbiamo dato la disponibilità totale per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati – ha continuato Sicolo – Sono convinto che, con la spinta del governo, compattando tutta la filiera, riusciremo finalmente a rilanciare l’olivicoltura e a dare risposte importanti ai produttori”. COMAGRI CAMERA, INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA. LE DICHIARAZIONI DEL SOTTOSEGRETARIO PESCE
- S u a c c e s s o d e r o g h e a fondo solidarietà nazionale per gelate in Puglia. Il ministero presta la massima attenzione alle imprese colpite da eventi atmosfere avversi. Le imprese agricole avrebbero potuto sottoscrivere polizze assicurative agevolate da contributo pubblico fino al 70% della spesa. La vigente normativa sul fondo solidarietà nazionale stabilisce che si può attivare solo in caso a produzioni e strutture non inserite nel piano assicurativo agricolo annuale. Considerata però la rilevanza dei danni subiti, oltre 200 mln su quattro province, per venire incontro alle esigenze delle imprese agricole è stata predisposta una proposta di deroga per attivare gli interventi compensativi del fondo per le colture non assicurate. -Su agricoltura sociale. Il tema dell’agricoltura sociale è di estremo interesse per il ministero grazie alla sua capacità di proporre soluzioni innovative di welfare rurale. Il suo obiettivo infatti è di migliorare lo stato di salute fisica e sociale delle persone attraverso il lavoro in campagna, favorendo il reinserimento
di soggetti svantaggiati e al contempo produrre. Il decreto concernente i requisiti minimi e le modalità relative all’attività di agricoltura sociale è stato sottoscritto dal ministro Centinaio lo scorso 21 dicembre ed è stato trasmesso agli organi di controllo. -Su misure per il rilancio settore olivicolo nazionale. È noto che l’olio italiano rappresenta una delle eccellenze che ci contraddistingue nel mondo. La valorizzazione e la tutela del prodotto rappresentano una priorità che intendiamo perseguire a livello nazionale e implementando i controlli attraverso il ICQRF, riconosciuto a livello mondiale come riferimento sui controlli del food. La commissione europea su spinta dell’Italia ha modificato la norma sulla commercializzazione dell’olio di oliva, perciò i paesi membri possono ora obbligare gli operatori che commercializzano il prodotto in ambito nazionale a riportare in etichetta l’indicazione della campagna di raccolta. La predisposizione di un piano olivicolo nazionale rientra tra le iniziative per rilanciare il settore partendo da una nuova strategia nazionale da condividere con la filiera e la regione. A sostegno del settore olivicolo sono stati recentemente concessi circa 108 milioni di euro a valere per i prossimi tre anni. Inoltre sono stati finanziati importanti progetti di ricerca per un importo complessivo di 7 mln di euro per migliore la qualità del prodotto e la competitività del comparto. -Su rilancio e valorizzazione piccola pesca artigianale. Le così dette perché speciali sono in linea di principio vietate dell’ordinamento nazionale, ciò per proteggere e conservare le specie acquatiche vive e gli ecosistemi marini e garantirne lo sfruttamento sostenibile. In tale ottica si inseriscono le discipline particolari che regolano la pesca del rossetto e del ciciarello, il cui esercizio può essere autorizzato da questo ministerio previa approvazione di
appositi piani di gestione da parte della commissione europea. La commissione generale per la pesca nel mediterraneo ha rimarcato più volte di non poter ratificare proposte che abbiano ad oggetto la pesca del bianchetto a causa dello stato di sofferenze dello stock di sardine nel mediterraneo. Il ministero sta valutando l’opportunità di approfondire, col coinvolgimento delle regioni interessate, gli studi scientifici per individuare possibili soluzioni e le cui risultanze andranno condivise con le competenti istituzioni europee. CONFAGRICOLTURA BASILICATA: BENE INCREMENTO FONDI PSR ORA ACCELERARE PAGAMENTI Apprezziamo incremento risorse da Confagricoltura sollecitato ma ci aspettiamo un ulteriore sforzo sia nell’individuazione di risorse aggiuntive che nell’accelerazione delle erogazioni. Confagricoltura Basilicata esprime il proprio apprezzamento sia alla Regione Basilicata che al Dipartimento e all’Assessore all’Agricoltura per l’incremento delle risorse che va a coprire una ulteriore fetta di beneficiari della Misura PSR “Agricoltura Integrata”. Abbiamo sostenuto con forza nei vari incontri ed iniziative la necessità di un incremento di risorse per coprire tutte le domande di aiuto. Ora però è indispensabile e quantomai necessario un ulteriore impegno e forzo che permetta a tutte le aziende di poter avere quanto gli spetta così come riteniamo fondamentale l’accelerazione delle erogazioni per tutte le Misure del PSR.
CONVEGNO CIA PUGLIA SU NUOVA PAC: SCONGIURARE IATTURA RIDUZIONE RISORSE Scongiurare la iattura rappresentata da una possibile riduzione delle risorse che l’Europa, fino ad ora, ha destinato allo sviluppo dell’agricoltura. Si parlerà anche di questo, venerdì 11 gennaio 2019, a Foggia, durante il convegno dal titolo “PAC 2021-2027: prime indicazioni della CIA Capitanata”. L’incontro, che si terrà alle ore 16 nell’auditorium della Camera di Commercio, in via Michele Protano 7, è organizzato dalla CIA Agricoltori Italiani di Capitanata. Le conclusioni saranno affidate a Dino Scanavino, presidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani che, mercoledì 9 gennaio, ha incontrato il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio nell’ambito del tavolo ministeriale sulla crisi dell’agricoltura pugliese. A fare gli onori di casa, oltre al presidente della Camera di Commercio di Foggia Fabio Porreca, ci saranno il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia Raffaele Carrabba e l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Leonardo Di Gioia. “Auspichiamo che l’assessore Di Gioia receda dall’annunciata intenzione di dimettersi”, ha dichiarato Carrabba. “L’agricoltura pugliese sta affrontando la congiuntura più difficile degli ultimi 10 anni: le calamità scatenate dai cambiamenti climatici, la xylella, lo strapotere della GDO e i disequilibri di un mercato dove le importazioni impongono prezzi e qualità al ribasso hanno determinato una situazione d’emergenza complessa e non facile da affrontare”, ha aggiunto il presidente regionale della CIA. “Sul PSR si deve e si può ancora correggere la rotta e sbloccare gli
investimenti, così come nel rapporto con il governo e l’Europa è importante che Di Gioia resti al suo posto fino alla fine”. Al convegno, che sarà presieduto dal presidente provinciale di CIA Capitanata Michele Ferrandino, interverranno anche il capo Dipartimento Sviluppo Agroalimentare e Territorio, Giuseppe Cornacchia; l’esperto del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Foggia, Fabio Santeramo; il direttore provinciale di CIA Capitanata, Nicola Cantatore. LA PAC 2021-2027. La politica agricola dell’Unione Europea ha riflessi immediati e determinanti sull’agricoltura italiana. Quello che bisogna scongiurare, secondo CIA Agricoltori Italiani, è che le risorse fin qui destinate allo sviluppo del comparto primario siano ridotte. Oggi l’agricoltura è uno degli elementi più forti dell’economia europea. Vanno salvaguardati gli agricoltori che si attengono ad alti standard qualitativi di produzione. Va tutelata la qualità e la piena riconoscibilità degli alimenti. Devono essere premiati quei Paesi dove la salubrità delle produzioni è la priorità numero uno nei processi di produzione e commercializzazione. Gli agricoltori italiani sono quelli ai quali, in Europa, viene richiesto il maggiore numero di controlli, verifiche qualitative del prodotto, gli standard più elevati per la produzione di alimenti che diano garanzie di salubrità ai consumatori. Anche gli altri stati europei devono attenersi agli stessi standard. Anche di questo, oltre che dei recenti orientamenti emersi per la prossima riforma della PAC, si discuterà all’incontro di venerdì 11 gennaio 2019, alle ore 16, nell’auditorium della Camera di Commercio di Foggia.
PESCA, UNCI AGROALIMENTARE, PESCATORI ITALIANI ABBIANO STESSE OPPORTUNITÀ DI QUELLI EUROPEI E’ dal lontano 1995 che in Italia la pesca dei Molluschi Bivalvi viene gestita e tutelata dai ” Consorzi di Gestione ” ( costituiti da imprese di pesca autorizzate alla cattura dei suddetti molluschi ) che operano nel Compartimento marittimo di riferimento . Questi , attenendosi alla normativa unionale e nazionale , agiscono mettendo a punto dei piani di gestione locali con regole che si attengono comunque ai fermi pesca obbligatori e ai fermi biologici volontari, e stabilendo luoghi, tempi e quantitativi precisi di prelievo della risorsa . Così in una nota Unci Agroalimentare. A causa di caratteristiche peculiari, i molluschi bivalvi sono dei potenziali serbatoi di agenti patogeni : ecco dunque la necessita’ di una tutela che deve essere assicurata anche ai consumatori e non soltanto alla risorsa . E’ per tali motivi che i Consorzi hanno necessita’di appoggiarsi a enti di ricerca che attraverso supporti scientifici forniscono elementi utili che permettono un monitoraggio continuo dello “stato della risorsa” ma anche della qualita’ e della genuinita’ delle acque e del pescato . La gestione consortile e compartimentale della pesca dei molluschi bivalvi passa attraverso specifiche autorizzazioni rilasciate dal Mipaaft che rappresenta dunque anche l’ anello di congiunzione con la UE. Con il passare del tempo l’ istituzione dei Consorzi si e’ rivelata una realta’ positiva in tutto il territorio nazionale anche se non sono mancati momenti di crisi originati dalla difficolta’ di adattare le regole imposte dalla Comunita’ Europea alla disomogenea e variegata realta’ costiera italiana . In sostanza a fronte e nel rispetto di parametri generali
imposti dall’ Europa , anche noi come Associazione , riteniamo che sia necessario mettere a punto regole che tengano conto delle specifiche caratteristiche biologiche, climatiche, morfologiche, ambientali etc dei nostri mari .Consideriamo i Consorzi di Gestione strumenti validi per questo segmento della Pesca in quanto permettono una gestione razionale ed efficace della risorsa ; essi risultano importanti anche per il loro ruolo di mediazione tra l” Amministrazione Centrale “ e gli operatori locali . Sono strutture dunque che vanno conservate e che devono essere messe nelle condizioni di poter lavorare serenamente attraverso provvedimenti che rendano piu’ proficua e redditizia l’attivita’ dei pescatori . Un problema da non sottovalutare e’ quello della salubrita’ delle acque : molti specchi d’acqua risultano eccessivamente inquinati e dunque inadatti al prelievo della risorsa . Un modo per ovviare sarebbe quello di concedere di pescare in nuovi areali e ampliare la pesca sperimentale . Un’ altra nota dolente e’ rappresentata dai punti di sbarco : mentre in alcuni compartimenti si e’ organizzatissimi , in altri ci sono delle carenze che potrebbero essere colmate se si rendessero piu’ snelle le procedure burocratiche per ottenere i permessi ad operare . Un tema particolarmente caro alla Comunita’ Europea e’ quello delle aree di restocking : l’Unione infatti e’ irremovibile nell’ esigere una chiara definizione di queste aree destinate al rigetto e quindi al ripopolamento della risorsa . Per quanto riguarda il quadro normativo unionale , un punto che e’ oggetto di discussione continua in Italia e’ quello che riguarda l’osservanza della distanza minima dalla costa : i molluschi bivalvi infatti possono essere prelevati oltre le 0,3 miglia dalla costa . Alcuni Compartimenti, dietro presentazione di apposito supporto scientifico , hanno ottenuto una deroga a tale norma . Una deroga che molto probabilmente dovrebbe essere estesa a tutti i Compartimenti data la lamentata’ scarsita’ della’ risorsa oltre la soglia delle 0,3 miglia sia sull’Adriatico sia soprattutto sul Tirreno .
UNCI Agroalimentare e’ in parte d’accordo con l’ Autorita’ Centrale che pretende l osservanza delle regole imposte dalla Comunita’ Europea , ma rimane innegabile il fatto che certe regole vanno riviste e adattate alle specificita’costiere italiane . Tutti i nostri pescatori hanno diritto alle stesse opportunita’ ed e’ il Ministero che puo’ lavorare in questo senso presso l’Unione Europea. CONFEURO: PAC, SERVE UN DIBATTITO NAZIONALE Con l’avvicinarsi delle elezioni europee – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Andrea Michele Tiso – sta per entrare nel vivo il dibattito sulla prossima Politica Agricola Comune, ed è bene sottolineare che nella Pac 2021 – 2027 vi saranno dei criteri diversi rispetto a quelli vigenti. Ad avere particolare incidenza, infatti, saranno soprattutto le scelte strategiche che verranno assunte internamente dai diversi Paesi dell’U.E. A tal proposito – continua Tiso – auspichiamo si dia presto il via ad un tavolo politico che permetta a tutti gli attori del mondo agricolo di esprimere le proprie idee sulla struttura della prossima Politica Agricola Comune.Come Confeuro – continua Tiso – crediamo sia necessario puntare su un’agricoltura che favorisca il connubio tra strumenti tecnologici e qualità e sostenibilità delle produzioni; ed è per questo che insistiamo sull’agricoltura 4.0 e sull’applicazione di modelli agroecologici. Il nostro auspicio è anche che a guidare questo cambio di paradigma siano gli agricoltori under 40, i quali, se agevolati e tutelati da regimi fiscali ad hoc e da modalità di
assegnazioni dei terreni agricoli favorevoli, potrebbero determinare il vero valore aggiunto del primario italiano dei prossimi anni. Il mondo agricolo – conclude Tiso – attende un forte segnale di discontinuità rispetto al passato e la Pac può essere l’occasione giusta per dimostrare attenzione e interesse verso tutti gli agricoltori e non solo per una loro parte di essi. GROW, VERRASCINA: INVESTIRE SU INFRASTRUTTURE PER AGGREDIRE IL MERCATO. LA VIDEO INTERVISTA “ È s t a t o u n m o m e n t o importante per il settore agroalimentare italiano e che ha voluto mettere a confronto la parte degli imprenditori
agricoli, che ogni giorno si confrontano col mercato nazionale e internazionale, e la parte delle istituzioni, con il sottosegretario Manzato e il ministro Toninelli.” Queste le parole rilasciate ad AGRICOLAE dal presidente di Copagri Franco Verrascina a margine di “Grow”. https://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2019/01/cb9700c f-96db-49dd-8410-41f79bb76d2d.mp4 “È voluto essere un momento di confronto per far capire che le aziende hanno fatto tutto il possibile per la valorizzazione del prodotto e della qualità, ma adesso sta ad altri fare qualcosa, specialmente sul versante infrastrutture. Investire sulle infrastrutture -ha proseguito Verrascina- significa avvantaggiare gli agricoltori a portare i loro prodotti sul mercato e di risparmiare costi che sono oggi ben al di sopra della media europea. Bisogna poi investire sulla digitalizzazione ed è un lavoro da fare tutti insieme, imprenditori, istituzioni e tutti gli operatori che lavorano nel settore.”
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