Bari candidata per la Capitale italiana della cultura. Concorrono anche altre sei città pugliesi
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Bari candidata per la Capitale italiana della cultura. Concorrono anche altre sei città pugliesi ROMA – A contendersi il titolo di Capitale italiana della cultura 2021 sono sette comuni della regione pugliese: Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani e poi l’Unione dei Comuni della Grecìa salentina con i suoi 12 centri. Un derby pugliese fra le 7 città (44 città in tutto il Paese che hanno avanzato la propria candidatura. Ecco le candidature regione per regione: Abruzzo: L’Aquila; Basilicata: Venosa; Calabria: Tropea; Campania: Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano; Emilia Romagna: Ferrara, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Unione dei Comuni della Romagna Forlivese; – Friuli Venezia Giulia: Pordenone; Lazio: Arpino, Cerveteri; Liguria: Genova; Lombardia: Vigevano; Marche: Ancona, Fano; Molise: Isernia; – Piemonte: Verbania; Puglia: Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, Unione Comuni Grecia Salentina; Toscana: Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra; Sardegna: Carbonia, San Sperate; Sicilia: Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli, Trapani; Veneto: Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona. La competizione è aperta e bisognerà aspettare il 10 giugno per la decisione, quando il Governo emetterà il suo verdetto assegnando un premio da un milione di euro. La parte più difficile e decisiva, in realtà si determina fra poche settimane. Infatti entro il prossimo 2 marzo dovranno essere stati consegnati i dossier da tutte le città candidate al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini. che verranno esaminati da una giuria di 7 esperti “di chiara fama“, precisa il Mibact, per arrivare entro il 30 aprile alla selezione di un massimo di 10 progetti finalisti da invitare poi in audizione. Dossier che saranno
fondamentali per l’esito finale. Per questa ragione in ogni Comune è iniziata una vera e propria competizione per predisporre e consegnare le migliori progettualità per prevalere sulla concorrenza. La Capitale italiana della Cultura sarà quindi scelta sulla scorta di questi colloqui entro il 10 giugno prossimo nel corso di un evento pubblico. La città vincitrice riceverà 1 milione di euro per la realizzazione di un ricco programma di eventi. Dario Franceschini “Dal 2014 da quando abbiamo avuto l’idea di istituire anche in Italia – sottolinea il Ministro Franceschini – il titolo di Capitale della Cultura, ogni edizione ha avuto effetti concreti e positivi sullo sviluppo turistico e sulla fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale dei territori e delle città vincitrici”. Il capoluogo pugliese Bari punta tutto su San Nicola e sul culto millenario che unisce Oriente e Occidente nel segno dell’accoglienza e dell’integrazione oltre le diversità come ricorda Ines Pierucci Assessora alle Culture del Comune di Bari : “Ho proposto al sindaco Antonio Decaro di candidarci su modello di Galway, la città irlandese che quest’anno, dopo Matera, sarà capitale europea della cultura. Loro hanno puntato tutto su san Nicola e sulla chiesa medievale più grande del Paese a lui dedicata. Noi potremo fare altrettanto. E abbiamo già avviato le pratiche per un gemellaggio“. Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017,
Palermo nel 2018. Per quest’anno la capitale sarà Parma dove il prossimo 12 gennaio avverrà l’apertura ufficiale dell’anno di “reggenza” alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ance Taranto, plaude alle risorse destinate dal Ministro Franceschini alla città vecchia Dario Franceschini ROMA – Accelera il piano di riqualificazione della città vecchia e questa velocizzazione, dovuta agli impegni assunti dal Ministro Dario Franceschini Con un comunicato l’ ANCE Taranto plaude con soddisfazione alle risorse aggiuntive predisposte dal MIBACT per 90 milioni di euro e deliberate dal CIPE sono l’impegno plastico con cui sostenere non solo le azioni indispensabili di premessa (messa in sicurezza, servizi, infrastrutture, viabilità, sorveglianza), ma anche per innescare un nuovo processo di rilancio degli investimenti privati. Paolo Campagna, presidente di ANCE Taranto, saluta con soddisfazione “il riconoscimento di un’ulteriore dote finanziaria per il progetto di rilancio che riguarda il patrimonio della Città Vecchia di Taranto e dichiara la disponibilità delle imprese a compiere la loro parte“.
Paolo Campagna Proprio nella direzione di quanto auspicato nelle osservazioni prodotte come ANCE e come tavolo di Taranto Opera Prima “rispetto al Piano predisposto in favore dell’isola – dice Campagna – con questa importante dotazione di risorse si può oggi ragionevolmente immaginare quella cantierizzazione degli interventi prioritari che sono la base per la rinascita di quella porzione così importante di città“. Dei 90 milioni a disposizione per la Città Vecchia di Taranto “circa 40 serviranno per le azioni prioritarie previste di infrastrutturazione e messa in sicurezza, altri 50 – spiega Paolo Campagna – potranno fungere da moltiplicatore degli effetti da raggiungere in questa fase che ci auguriamo decisiva e risolutiva“. Si apre dunque uno scenario decisivo nel quale attivare le energie e competenze che servono per procedere con lo stesso passo nella progettazione ed attuazione delle azioni. “Come ANCE confermiamo l’impegno ad essere soggetti attivi nel sostenere ed accompagnare l’intero processo di rigenerazione della Città Vecchia“. Sarà Parma la Capitale italiana della Cultura 2020 di Federica Gagliardi La città di Parma è stata nominata Capitale italiana della cultura 2020.La città dal nobile passato, dei Farnese e dei Borbone, piccola
capitale con Maria Luigia d’Asburgo, di Correggio e Parmigianino, Bodoni e Toscanini, del maestro Giuseppe Verdi, dei Bertolucci, sede di una delle più antiche università al mondo e oggi del grande Centro Csac (studi archivio comunicazione) ha dunque tagliato il traguardo per prima. Un successo che si aggiunge a quello di Città creativa della Gastronomia Unesco ottenuto nel 2015. La comunicazione è arrivata alla presenza del Ministro dei beni culturali e turismo Dario Franceschini, da parte del presidente Stefano Baia Curioni, al termine di una cerimonia pubblica presso la sede del Mibact a Roma. Il ministro annunciando il vincitore, busta già in mano, prima ha scherzato un po’. ”Mi spiace per i sindaci venuti qui, che hanno candidato le loro città a Capitale italiana della cultura 2020: violando tutte le regole, ho deciso di nominare Ferrara, la mia città!’‘. Risate per tutti seguite dalla suspense per conoscere il vncitore. “Già entrare nella shortlist è motivo di vanto, è come entrare nelle nomination agli Oscar – ha osservato il ministro dei Beni Culturali – i film poi si scrivono “ha ottenuto la nomination agli Oscar”. Quindi bene e grazie a tutte le città. Ha vinto Parma”. Il ministro Franceschini, nello spiegare la scelta unanime della giuria, ha esaltato la capacità di Parma di aver saputo fare rete e creare delle importanti sinergie tra pubblico e privato ai fini dell’offerta culturale. Il territorio infatti ha saputo fare “sistema” ed è sceso in campo investendo cinque milioni di euro tra fondi privati e pubblici . L’Enel, inoltre, garantirà un progetto di turismo sostenibile. “La competizione diventa ogni anno più forte, con città che presentano
progetti straordinari. È una scelta difficile – ha sottolineato il ministro Franceschini – ma la commissione ha deciso all’unanimità. Parma è sicuramente e ha tante ragioni legate all’arte, alla musica, al cibo. La nomina rappresenta un traino sui grandi mercati internazionali: il turismo è cresciuto prima a Mantova, poi a Pistoia“. Nella presentazione della candidatura l’Amministrazione comunale di Parma , rappresentata dall’assessore Michele Guerra, ed il comitato scientifico di cui hanno fatto parte, tra gli altri, Bernardo Bertolucci, Franco Maria Ricci (che ha disegnato il logo) e lo scienziato Giacomo Rizzolatti hanno puntato sui sette distretti socio-culturali, dislocati in diverse aree della città, che diventano spazi di creatività, riflessione, rigenerazione e innovazione. Trentadue progetti intorno al claim “La cultura batte tempo” e basati su quattro baluardi per allargare la produzione culturale: cantieri, produzioni, rassegne ed esposizioni. Parma ci aveva già provato nel 2016 ma il titolo in quell’occasione era stato aggiudicato alla città di Mantova. Il primo cittadino Pizzarotti ha ricordato le altre finaliste, Piacenza e Reggio Emilia in particolare, a cui Parma è legata dall’associazione Destinazione Turistica Emilia e con cui “vogliamo continuare a lavorare insieme“. Le altre nove candidate erano: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Chiamati a raccolti tutti gli “attori”: il conservatorio Boito che porterà musica e arte nelle periferie, il Festival Verdi del Teatro Regio che curerà anche una stagione speciale dedicata al Novecento assieme a Fondazione Toscanini e Teatro Due, la rinnovata Galleria Nazionale del complesso monumentale della Pilotta, il Festival della creatività contemporanea Parma 360 e ancora Fondazione Magnani Rocca, Museo Guatelli e il Labirinto della Masone. Con delle aspettative altrettanto ambiziose: far crescere i turisti dagli attuali 700mila
l’anno, ad 1 milione nel 2020. Alla città è andato un milione di euro di contributo dal Ministero ed arriverà un ritorno di immagine a 360 gradi. Poco dopo la proclamazione nella sala Spadolini del ministero a Roma , il sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha dichiarato : “Sono più emozionato oggi del giorno delle elezioni. Raramente ho poche parole, stavolta mi avete lasciato senza. Ora abbiamo una grande possibilità. Dopo gli anni della speculazione, dei grandi debiti, questa vittoria è un bellissimo messaggio alla città. Quando Parma resta unita non la batte nessuno. Ringrazio tutti di cuore. Il tempo di toccare il cielo con un dito e poi subito a lavoro, subito immersi in questa grande avventura“. Ecco la verità sulla sentenza del Consiglio di Stato sulle nomine dei musei, MarTa compreso ROMA – Ancora una volta i soliti “scrivani” tarantini dimostrano di non prediligere la ricerca ed approfondimento delle notizie limitandosi a pubblicare quello che
gli viene chiesto o dettato di pubblicare, mentre il CORRIERE DEL GIORNO, invece, come sempre fa della ricerca, dell’acquisizione documentale la propria forza giornalistica premiata dai lettori pugliesi, che non avevano mai conosciuto questo tipo di giornalismo. Il Nuovo Quotidiano di Puglia a firma della giornalista pubblicista Francesco Rana che vive e lavora a Taranto, ma stranamente risulta iscritta all’ Ordine dei Giornalisti del Lazio ha scritto: “Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Mibact, Ministero per i beni e le attività culturali, Con una sentenza dello scorso 6 dicembre, discussa in udienza pubblica, sulla questione di legittimità di almeno 3 nomine su 5 di direttori di musei ad autonomia speciale. Il MarTa, Museo archeologico nazionale di Taranto, potrà contare, definitivamente, sulla direttrice, Eva Degl’Innocenti, dopo i primi due anni di lavoro e strategie di rilancio“. Aggiunge la Rana del Nuovo Quotidiano di Puglia: “Lei stessa ha informato personalmente la stampa ieri sera ed ha rilasciato dichiarazioni sull’efficacia della riforma ministeriale di Dario Franceschini, sui suoi collaboratori e sui tarantini”: “Il sostegno delle istituzioni territoriali, delle autorità civili, della comunità locale, dell’associazionismo, degli attori economici e della cittadinanza tutta mi ha dato la forza per continuare a lavorare nei momenti più difficili, rimanendo fedele agli obiettivi di eccellenza” (dichiarazioni queste ricevute via mail anche dalla nostra redazione, con allegata fotografia della Degl’Innocenti). Ma oltre al Nuovo Quotidiano di Puglia, la “bufala” è apparsa anche su alcuni siti di informazione locale.
Eva Degl’Innocenti direttore del MarTa “Sì ora sono più serena, ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Personalmente non la vivo come una vittoria personale ma come la naturale prosecuzione del progetto nato con la riforma del Ministro Franceschini, che per valore e risultati merita di andare avanti”. Queste le parole contenute nel comunicato stampa diramato da Eva Degl’Innocenti, Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Questo il comunicato stampa con le dichiarazioni “pre-confezionate” riprese e e fotocopiate dai giornalisti e siti locali di Taranto:
La nostra redazione ha scritto alla Degl’Innocenti richiedendo la documentazione in questione, ma dal MarTa dove erano troppi impegnati a diramare comunicati stampa eccessivamente trionfalistici non ci ha risposto
nessuno. Quindi abbiamo fatto come sempre delle nostre approfondite ricerche ed abbiamo scoperto che in realtà il Consiglio di Stato non ha mai dato ragione al Mibact, Ministero per i beni e le attività culturali. Infatti nella camera di consiglio del Consiglio di Stato tenutasi in data 15 giugno 2017, erano state discusse le istanze cautelari proposte nei due procedimenti ed all’esito, previa riunione degli appelli in quanto proposti contro la stessa sentenza, la Sezione – con l’ordinanza 15 giugno 2017, n. 2472 – ha accolto le istanze stesse in base ad una valutazione comparativa degli interessi coinvolti.
In particolare, la Sezione ha ritenuto che “il mantenimento in servizio degli originari controinteressati avrebbe loro consentito di conservare il lavoro e la retribuzione”, e che “tali interessi fossero prevalenti rispetto a quello del ricorrente in primo grado, in quanto questi comunque ha mantenuto la propria posizione di funzionario in servizio presso una Soprintendenza. Con una dichiarazione via pec depositata nel giudizio n. 4113/2017 lo stesso giorno 15 giugno 2017, dopo la decisione cautelare, e successivamente depositata dal Ministero in data 7 ottobre 2017, il ricorrente in primo grado ha dichiarato di voler rinunciare al proprio ricorso e ai relativi motivi aggiunti, perché non più interessato alla selezione oggetto del giudizio”.
Con una memoria datata 7 ottobre 2017, depositata nel giudizio n. 3919/2017, si legge che “la difesa dell’amministrazione (cioè del Mibact n.d.r.) ha quindi chiesto che sia dichiarata la cessazione della materia del contendere“. La Sesta Sezione del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale si è pronunciata sugli appelli riuniti nn. 3919/2017 e 4113/2017quindi valutata la circostanza che “ la dichiarazione depositata in Segreteria dall’originario ricorrente, ai sensi dell’art. 84, comma 4, del c.p.a., costituisce fatto univoco sopravvenuto, da cui si deve desumere la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione della causa, pur in mancanza delle formalità richieste dai commi precedenti dello stesso articolo per la rinuncia propriamente detta” ha stabilito che “il ricorso di primo grado va dichiarato improcedibile, con conseguente estinzione dei giudizi d’appello” dichiarando improcedibile il ricorso di primo grado n. 12941 del 2015 e dichiarata l’estinzione dei medesimi giudizi d’appello, compensando le spese dei due gradi del giudizio. Forse la Direttrice del Museo Marta di Taranto farebbe bene nei suoi comunicati stampa a raccontare tutta la verità, invece di sostenere che il Consiglio di Stato abbia dato ragione al Ministero, legittimando le nomine contestate, il cui ricorso al Tar Lazio in via cautelativa, peraltro era stato
accolto dai giudici amministrativi. Quindi il Consiglio di Stato non ha mai dato ragione al Ministero dei Beni Culturali, che in realtà al contrario ha dovuto incassare una sentenza contraria del Tar Lazio che ha sospeso le sue nomine. Infatti il ricorrente Francesco Silano aveva proposto il ricorso di primo grado n. 12941 del 2015 innanzi al TAR Lazio che con la sentenza n. 6170 del 2017, aveva accolto in parte il ricorso ed ha annullato gli atti impugnati. Eccedere nel trionfalismo , quando forse non era il caso non sempre è un’esercizio di stile istituzionale. Non crede ? Ecomondo 2017: RFI presenta il nuovo atlante di viaggio delle ferrovie dismesse ROMA – Una raccolta delle linee ferroviarie dismesse del Gruppo FS, da riconvertire in percorsi ciclopedonali a beneficio della mobilità sostenibile e della valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale del Paese.
Questi i contenuti del nuovo Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse di FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana, presentato oggi a Rimini in occasione di “Ecomondo“, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile. Le novità contenute nell’edizione 2017 sono state illustrate da Claudia Cattani, Presidente di Rete Ferroviaria Italiana, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato Paolo Gandolfi, membro della IX Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati e relatore della nuova legge quadro sulla ciclabilità, Paolo Piacentini, Direzione Generale del Turismo del MiBACT, Giulio Senes, Presidente dell’ Associazione Europea Greenways, e Ilaria Maggiorotti responsabile Asset Funzionali di RFI. “Il riuso delle linee ferroviarie dismesse – ha evidenziato Claudia Cattani – si colloca nel più ampio orizzonte di progetti finalizzati alla creazione di una rete di mobilità dolce, in un’ottica di sviluppo del turismo, attraverso la valorizzazione delle tratte ferroviarie di particolare pregio culturale e paesaggistico. L’Atlante viene oggi presentato in una veste completamente rinnovata, a testimonianza dell’impegno profuso da RFI sui temi della sostenibilità, tutela dell’ambiente e del proficuo dialogo avviato con le Amministrazioni pubbliche affinché si prendano cura dei tracciati fuori uso per trasformarli in opportunità di cultura, benessere e svago”. La pubblicazione, aggiornata nei contenuti e suddivisa per aree geografiche, propone un censimento dei caratteristici tracciati ferroviari non più utilizzati per l’esercizio ferroviario (circa 1.500 km). Una raccolta che a partire da quest’anno è arricchita con informazioni sulle innumerevoli bellezze naturali e paesaggistiche che si incontrano lungo le linee dismesse. L’obiettivo dell’Atlante è quello di supportare lo sviluppo della rete di mobilità
sostenibile del Paese attraverso la sinergia tra i progetti di riuso dei binari non più in esercizio e un network di forte interesse turistico-naturalistico costituito da cammini, greenways e piste ciclabili già esistenti. Messa alla prova: accordo Dipartimento giustizia minorile- Legambiente ROMA – Il Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità Gemma Tuccillo e il Presidente di Legambiente Rossella Muroni hanno sottoscritto un accordo che prevede l’impiego di imputati adulti “messi alla prova” in lavori di pubblica utilità presso le sedi territoriali di Legambiente, con compiti specifici di tutela del patrimonio ambientale. La “messa alla prova” – misura che esiste dal 1988 per i minori, estesa agli adulti con legge n. 67/2014 con modalità leggermente diverse – prevede, per reati punibili con una pena non superiore a 4 anni, la possibilità della sospensione del processo e l’avvio di percorsi alternativi obbligatori di lavori di pubblica utilità, da svolgersi gratuitamente in favore della collettività. L’imputato dovrà
inoltre provvedere a eliminare le conseguenze del reato, risarcire il danno e prestare attività di volontariato di rilievo sociale. Per la implementazione di questa vera misura di comunità su tutto il territorio nazionale, che avvicina il nostro Paese al sistema europeo di “probation”, il Ministero della Giustizia è fortemente impegnato: ad oggi, sono 9.765 gli imputati in regime di “messa alla prova” ed il progetto di una gamma sempre più vasta di opportunità lavorative ne consentirà un forte aumento. Obiettivo del Ministero è quello di stipulare accordi, a livello nazionale, che impegnino gli enti a mettere a disposizione posti di lavoro su tutto il territorio. In un meccanismo “a cascata”, le sedi territoriali degli uffici di esecuzione penale esterna facilitano la stipula di convenzioni tra i tribunali ordinari e le sedi territoriali degli enti, in modo da raggiungere il duplice obiettivo di implementare il numero degli ammessi e rendere omogenea la fruizione della misura su tutto il territorio nazionale. Accordi in tal senso sono già stati stipulati su impulso del Ministro Andrea Orlando con l’associazione “Libera contro la mafia” e con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e sono in corso numerose altre interlocuzioni con l’Ente Nazionale Protezione Animali, ANCI, MIBACT, FEC, Croce Rossa. CNA entrerà nel Tavolo tecnico del Mibact, Silvestrini (CNA): “Vogliamo portare il nostro Paese ai vertici mondiali”
ROMA – “La CNA sarà accolta nel Tavolo tecnico permanente sul turismo”. Ad assicurarlo il sottosegretario al Mibact, Dorina Bianchi, intervenendo al convegno su “Il ruolo del turismo nell’economia italiana: le proposte della CNA”, che si è tenuto oggi a Roma nell’auditorium della Confederazione. “Vogliamo che un viaggio in Italia diventi un viaggio nella cultura italiana”, ha affermato Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, aprendo i lavori. “L’economia italiana va meglio – ha sottolineato – siamo usciti dalle secche di una crisi durata dieci anni. Si percepisce, soprattutto, un clima complessivamente diverso. Riusciamo a guardare il futuro con un pizzico in più di ottimismo, come dimostra proprio l’andamento positivo del turismo, questa grande ricchezza del nostro Paese”. Una ricchezza che nel 2016 ha contribuito al prodotto interno lordo per l’11,4 per cento, destinato a salire quest’anno, secondo le stime di CNA Turismo, all’11,9 per cento con 2,7 milioni di occupati. “Noi vogliamo portare il nostro Paese ai vertici mondiali del turismo. Un traguardo che impone – ha spiegato Silvestrini – più numerose e migliori infrastrutture, materiali e immateriali, ma anche un nuovo alfabeto turistico, nel
quale alle lettere tradizionali vanno affiancate tutte le altre: oltre alle strutture ricettive dobbiamo inserire l’idea di prodotto degli artigiani, del Made in Italy, del bello che viene costruito e mantenuto. Puntando sul turismo esperienziale, a esempio, che può trasformare il viaggio in un’avventura in sé. E a tale scopo CNA, che condivide il Piano strategico del turismo a partire dalla valorizzazione della nostra identità, è pronta lavorare nelle sedi istituzionali per rappresentare istanze e offrire proposte dei tanti attori economici che ogni giorno di più rendono desiderabile l’Italia, molti dei quali rimasti finora nell’ombra. Per questo proponiamo una vera e propria Carta degli artigiani del turismo”. Il sottosegretario Bianchi ha rilevato come “il Piano ha la capacità di creare una consapevolezza: il turismo è un’industria che ha bisogno prima di tutto di un coordinamento che tenga insieme quel mondo variegato fatto di tante realtà diverse. Il settore cresce ed è destinato a crescere ma deve riuscire a creare ricchezza in tutto il Paese e non per pochi mesi. Delocalizzazione e destagionalizzazione, perciò, sono le nostre parole d’ordine”. “Abbiamo intrapreso – ha concluso il presidente di CNA Turismo, Luca Tonini – un percorso di valorizzazione dell’intero sistema dell’artigianato e delle piccole imprese che contribuiscono a rendere l’Italia una meta attraente per il turismo internazionale e siamo partiti nella maniera giusta, come dimostra la piena sintonia che abbiamo trovato con il sottosegretario Bianchi” Musei: Mibact, al via #attimidigioia la nuova campagna social per il mese di agosto
ROMA – Attimi di gioia, stupore, istantanee di felicità immortalate nelle opere, nei quadri, nei dipinti, nelle sculture delle collezioni dei musei statali. Ma non solo, la gioia e la meraviglia di fronte alla vista e alla scoperta della nostra opera d’arte del cuore: al via #attimidigioia la campagna social di @museitaliani, per il mese di agosto, lanciata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Oltre 40 locandine digitali animeranno il profilo ufficiale Instagram degli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali: dal Ritratto di Luce Balla firmato dal padre e conservato alla Galleria degli Uffizi a Firenze alla Testa di Giovane che ride di Annibale Carracci esposta alla Galleria Borghese di Roma, dal Satiro Danzante dipinto sulle mura della Villa dei Misteri a Pompei ad uno degli specchi di Michelangelo Pistoletto, Un Giovanotto (La Smorfia), esposto alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dai Putti e Baccanti di Giovan Gioseffo Santi in mostra alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari ai Divertimenti in Villa di Giuseppe Zais alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. E ancora le Baccanti del Grechetto alla Galleria Sabauda di Torino fino al Giovane Satiro del Parco Archeologico di Ostia Antica e alla Baccante di Sophie Giordano della Pinacoteca Nazionale di Sassari. Il MiBACT rinnova quindi l’invito ad una vera e propria caccia al tesoro digitale nei musei italiani: i visitatori, muniti di smartphone o macchina fotografica, sono chiamati ad andare alla ricerca di immagini di festa raffigurate in sculture, vasi figurati, arazzi e affreschi delle, ma anche a raccontare attraverso gli scatti il proprio stupore di fronte alle collezioni museali del cuore. Tutti possono condividere le proprie foto con gli hashtag #attimidigioia e #agostoalmuseo e invadere i social con opere da tutta Italia, seguendo un filo rosso che unisce, nella bellezza, le straordinarie collezioni dei Musei Italiani. La campagna è promossa su tutti i social network del MiBACT, ma ha il suo cuore nel profilo instagram @museitaliani. Il link per scaricare le locandine digitali:www.beniculturali.it/agostoalmuseo
Da domenica 6 agosto appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo guidato da Dario Franceschini che prevede l’ingresso gratuito nei musei, aree archeologiche e luoghi della cultura statali la prima domenica di ogni mese. Dopo il successo delle edizioni precedenti e il record d’ingressi registrato nel primo semestre del 2017, c’è grande attesa anche per domenica prossima. Dagli Scavi di Pompei al Colosseo, dagli Uffizi di Firenze alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma al Museo Capodimonte di Napoli, sono oltre 420 i musei che aderiscono all’iniziativa introdotta dalla riforma ministeriale del 2014. L’elenco completo, che comprende anche molti musei dei tanti Comuni che in tutta Italia hanno aderito all’iniziativa, è disponibile in continuo aggiornamento su www.beniculturali.it/domenicalmuseo. La solidarietà ad Eva Degl’Innocenti dal comitato scientifico e componente tecnico- scientifica del CdA del Marta
ROMA – In relazione al provvedimento di sospensione di sette direttori di musei nazionali emanato dal MiBact nei giorni scorsi, a seguito di una sentenza del Tar Lazio, i membri del Comitato scientifico e la componente tecnico scientifica del CdA del Museo Archeologico di Taranto desiderano esprimere alla direttrice, dott.ssa Eva Degl’Innocenti, la più sentita solidarietà. Astenendosi dall’entrare nel merito delle argomentazioni giuridiche che hanno portato ad un tale esito, i sottoscritti intendono manifestare la propria preoccupazione per la situazione di instabilità creatasi nella governance del museo di Taranto, in un momento segnato dalla necessità di portare a compimento la programmazione scientifico-culturale da poco varata e di far fronte a numerose scadenze amministrative. Pur operando in una situazione fortemente contrassegnata da numerose criticità, la direttrice Degl’Innocenti è riuscita, finora, a conseguire risultati di grande rilevanza per la promozione del Marta di Taranto, dando piena attuazione alle istanze di rilancio insite nella scelta ministeriale di inserirlo tra i venti grandi musei nazionali dotati di autonomia. Nel contesto specifico della città di Taranto, è di particolare importanza l’operazione di coinvolgimento della comunità cittadina promossa dalla dott.ssa Degl’Innocenti, attraverso l’impegno profuso nelle numerose iniziative volte a rafforzare il legame fra la città e la sua più importante istituzione culturale. I sottoscritti esprimono l’auspicio che si giunga, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione in grado di contenere gli effetti destabilizzanti, anche sotto il profilo umano, della procedura di sospensione dall’incarico. Per il Comitato scientifico Grazia Semeraro Gert Jan Burgers Vito Labarile
Per il CdA Danilo Leone Silvia De Vitis Alle Terme di Diocleziano in mostra i Borghi di tutta Italia nella foto Andrea Corsini ROMA – Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha inaugurato, questa mattina, con l’Assessore al turismo dell’Emilia Romagna Andrea Corsini e alla presenza degli assessori regionali al turismo di 17 regioni italiane, la Mostra “Ai Confini della Meraviglia”, allestita nella prestigiosa cornice delle Terme di Diocleziano e dedicata ai borghi italiani che sarà aperta gratuitamente al pubblico. La Mostra è l’evento portante del Progetto interregionale di promozione turistica “Borghi – Viaggio Italiano”, cofinanziato dal Mibact, e che interessa circa 1000 borghi del Belpaese, dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alle Isole, con l’Emilia Romagna capofila (www.viaggio-italiano.it). Il Progetto si inquadra nel “2017 Anno dei Borghi” eletto ufficialmente dal Ministro Franceschini e punta, attraverso una serie di iniziative, alla valorizzazione in chiave turistica dei borghi italiani di 18 regioni, luoghi ancora oggi
custodi della storia, tradizione ed identità del territorio, in un’ottica di turismo slow. “I borghi che costellano il territorio delle nostre regioni – ha dichiarato il Ministro Franceschini – ricchi di storia, cultura e tradizioni, sono il cardine per la crescita di un turismo sostenibile, capace di creare autentiche esperienze per i visitatori e di permettere lo sviluppo armonico delle comunità che vi vivono. L’Anno dei Borghi con le sue tante iniziative è importante per promuovere queste realtà che tanto contribuiscono alla qualità della vita nel nostro Paese”. L’esposizione romana, con un originale e suggestivo allestimento su 450 metri quadrati di superficie (ideato da Kaiti Expansion di Reggio Emilia, realizzato dalla veneta Tosetto su progetto dello studio di architettura Pentastudio di Roma) invita alla scoperta del “tesoro nascosto” dei circa 1.000 borghi italiani insigniti per la loro bellezza dei più importanti riconoscimenti: dalle “Bandiere Arancioni” del Touring Club Italiano ai “Borghi Più Belli d’Italia” dell’ ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dai “Borghi Autentici d’Italia” ai “Gioielli d’Italia”, passando per i borghi storici marinari. Ad accogliere i visitatori fino al 9 giugno sarà una suggestiva scenografia che si basa sulla tecnica dell’anamorfosi (particolare effetto ottico in base al quale un’immagine fortemente distorta acquista la sua vera forma solo quando l’osservatore si dispone in una particolare posizione). Una sorta di “quinta teatrale”, da percorrere a piedi proprio come in un borgo antico, riproduce un paesaggio ideale con tutti gli archetipi architettonici tipici dei borghi italiani: un susseguirsi di facciate di chiese, palazzi nobiliari, porticati, rocche, abbazie, torri medievali, a simboleggiare, attraverso un coinvolgente gioco prospettico, la Grande Bellezza italiana ancora poco conosciuta. Superata la quinta teatrale, ecco un grande touchwall
interattivo con lo Stivale italiano, disegnato in modo originale, e i suoi borghi, cliccando su ognuno dei quali si aprirà una finestra informativa con storia e caratteristiche del borgo scelto. A raccontare il folklore, l’artigianato artistico, riti e tradizioni ed enogastronomia tipica dei borghi italiani saranno le Regioni, assieme a varie associazioni, con le animazioni giornaliere ospitate nella “Piazza del Borgo”, spazio che richiama idealmente il tipico mercato di paese con i suoi banchi, in cui le Regioni esporranno manufatti e prodotti artigianali (il calendario completo delle animazioni è sul sito www.viaggio-italiano.it). Il viaggio esperienziale tra i borghi si concluderà nella saletta polifunzionale, sulle cui pareti verranno proiettati video-racconti delle singole Regioni protagoniste dell’animazione giornaliera. A simboleggiare ogni territorio con i suoi borghi, la vita e le opere di alcuni personaggi celebri, ambasciatori di ciascuna regione, da Ignazio Silone a Federico Fellini, da Andrea Palladio a Leonardo, da Pier Paolo Pasolini a Piero della Francesca, da Giuseppe Verdi a Grazia Deledda, Fabrizio De Andrè, Pirandello, Fausto Coppi e tanti altri. A Roma la mostra Borghi-Viaggio Italiano di Valentina Taranto ROMA – Il 2017 è stato eletto dal Ministro ai Beni e Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini l’ Anno dei Borghi d’Italia, per valorizzare con una serie di iniziative l’ Italia dei piccoli paesi ricchi di testimonianze del passato e custodi di storia, tradizioni e identità del territorio. Luoghi unici ed affascinanti, dal Piemonte alle Isole, dove il tempo si è fermato e l’ospite può riappropriarsi di una dimensione di viaggio a misura d’uomo, lontano dai percorsi turistici convenzionali.
“Borghi – Viaggio Italiano” è un iniziativa realizzata dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito dei progetti interregionali di sviluppo turistico, condivisa da 18 Regioni e cofinanziata dal Mibact, che coinvolge e valorizza dall’ entroterra alla costa 1000 borghi, come luoghi del turismo lento, dell’autenticità e della qualità di vita per promuovere in Italia ed all’ estero, con eventi, mostre, proposte di viaggio, rivolte al turista italiano e internazionale tra antiche architetture e suggestivi scorci, artigianato e manifatture del passato, enogastronomia tipica, arte, natura e tradizioni. Mille destinazioni tutte da scoprire offrono l’opportunità di sperimentare un viaggio fatto di esperienze ed emozioni, attraverso destinazioni simbolo della tradizione italiana e da uno stile di vita unico.Un percorso raccontato attraverso quattro punti : Borghi Storici Marinari, Terre Malatestiane e del Montefeltro, Località dei Paesaggi d’Autore,Borghi e località legate a illustri personaggi della cultura italiana. Evento portante dell’ iniziativa sarà “Ai Confini della Meraviglia” una coinvolgente mostra-racconto che è un invito alla scoperta dei Borghi Italiani più belli, sarà inaugurata sabato 6 maggio, alle Terme di Diocleziano a Roma, un invito alla scoperta dei Borghi italiani più belli attraverso un affascinate percorso espositivo. Nel pomeriggio, animazione con gli studenti degli Istituti alberghieri e della ristorazione italiani, che illustreranno al pubblico i piatti tipici delle varie zone d’Italia. Dal 10 maggio, spazio alle animazioni delle Regioni .
Un grande touchwall con mappa interattiva dei 1000 borghi italiani da scoprire, un allestimento di forte impatto basato sulla tecnica dell'”anamorfosi” (un particolare effetto di illusione ottica) sarà a disposizione dei visitatori per un tour virtuale alla scoperta di un mondo autentico ed ancora proiezioni, immagini, ritratti e citazioni, che si fonderanno con le sale dello splendido edificio di origine romana . Cliccando sull’ icona di ogni singolo borgo si potrà accedere a informazioni e contenuti emozionali. Ogni punto di interesse è illustrato rispettando la realtà dei luoghi e suddiviso per categorie tematiche. A seguire proiezioni, immagini,ritratti e citazioni, che si fonderanno con le sale dello splendido edificio di origine romana. Il calendario degli eventi (vedi QUI) sarà una finestra sempre aperta sulla mappa interattiva e una piattaforma di comunicazione partecipata dai turisti attraverso web e social.
Ecco il programma del Bif&st 2017 a Bari Saranno ben nove le Lezioni di Cinema in programma tutti i giorni dal 22 al 29 aprile prossimo in occasione del Bif&st-Bari International Film Festival, presieduto da Margarethe von Trotta e diretto da Felice Laudadio. Si comincerà il 22 aprile alle 11 al Teatro Petruzzelli con la Master Class di Andrej Konchalovskij dopo la proiezione del suo film più recente, Paradise. Il giorno successivo sarà la volta di Alessandro Gassmann che parlerà, in particolare, di suo padre Vittorio in occasione della grande retrospettiva a lui dedicata. Il 24 interverrà l’attrice Greta Scacchi dopo la proiezione di un film da lei interpretato. Pupi Avati terrà la sua lezione il 25 aprile mentre il 26 toccherà a Carlo e Enrico Vanzina ricordare il loro padre, Steno, presentando il suo libro “Sotto le stelle del ’44″ appena pubblicato dal Centro Sperimentale di Cinematografia in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande regista. Dario Argento terrà la sua Master Class il 27 aprile. Fanny Ardant e Margarethe von Trotta saranno impegnate il 28 in una conversazione a due voci al termine della proiezione di Paura e amore della von Trotta. Il grande attore e produttore francese Jacques Perrin, cui il Bif&st dedica la sezione “Cinema e scienza”, interverrà il 29 dopo Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini da lui prodotto e interpretato accanto a Vittorio Gassman e Philippe Noiret. E infine il premio Oscar Volker Schlöndorff concluderà le Lezioni di Cinema, questa volta nel pomeriggio del 29 aprile, dopo la proiezione del suo film Return to Montauk, in anteprima assoluta italiana. Le Master Classes al Petruzzelli sono seguite mediamente, ogni giorno,
da oltre mille spettatori, soprattutto giovani. Eccovi di seguito il programma completo del Bif&st 2017. PROGRAMMA DEL BIF&ST 2017 Anteprime internazionali. Il Teatro Petruzzelli ospiterà nove film in anteprima italiana assoluta o mondiale: 22 aprile: “LA TENEREZZA” di Gianni Amelio con Renato Carpentieri, Elio Germano, Micaela Ramazzotti, Giovanna Mezzogiorno, Maria Nazionale, Greta Scacchi – Italia 2017, anteprima mondiale Sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena. E i bambini che vedono e non possono ribellarsi. La storia di due famiglie in una Napoli inedita, lontana dalle periferie, una città borghese dove il benessere può mutarsi in tragedia, anche se la speranza è a portata di mano.
Rai Cinema-01 Distribution 23 aprile: “MISS SLOANE (Miss Sloane – Giochi di potere)“ di John Madden con Jessica Chastain, Gugu Mbatha Raw, Mark Strong, USA-Francia 2016 Una veterana lobbista di nome Elizabeth Sloane, insieme a una piccola squadra di politici, cerca di far passare un importante atto legislativo all’interno della legge federale scontrandosi con i membri senza scrupolo e meglio finanziati della lobby delle armi da fuoco. La nuova proposta di legge, che richiede controlli più rigorosi sul possesso delle armi, sta guadagnando terreno al Congresso e Sloane comincia a credere che le cose possano andare finalmente a buon fine. Ma per farlo dovrà compromettere il rapporto con le persone a lei care. 01 Distribution 23 aprile: “UNLOCKED (Codice Unlocked)” di Michael Apted con Noomi Rapace, Orlando Bloom, Michael Douglas, John Malkovich – Regno Unito 2017, 98’, anteprima mondiale Alice, agente della CIA, riesce ad ottenere da un giovane prigioniero membro di una cellula terroristica delle informazioni vitali su un prossimo attacco contro un obiettivo americano a Londra. La donna riferisce tutto a Frank Sutter, uno dei responsabili dell’operazione, ma presto scopre di essere stata raggirata favorendo involontariamente l’attentato, perché Sutter non è chi lei pensa.
Notorious Pictures 25 aprile: “GOING IN STYLE (Insospettabili sospetti)” di Zach Braff con Morgan Freeman, Michael Caine, Alan Arkin, USA 2017 I premi Oscar® Morgan Freeman, Michael Caine e Alan Arkin vestono i panni di tre amici di vecchia data – Willie, Joe ed Al – che decidono di dare una scossa alle proprie vite da pensionati e deviare dalla retta via quando la banca utilizza il loro fondo pensione per coprire un’assicurazione aziendale. Disperati e pressati dal bisogno di pagare le bollette e sbarcare il lunario, i tre se la rischiano tutta, decidendo di rapinare proprio la banca che li ha defraudati. Warner Bros. Entertainment Italia 26 aprile: “20th CENTURY WOMEN” di Mike Mills, con Annette Bening, Ellen Fanning, Greta Gerwig, USA 2016 Nella Santa Barbara degli anni settanta, in un periodo di forti cambiamenti, la madre single Dorothea Fields cerca di crescere nel migliore dei modi il figlio adolescente Jamie, educandolo all’amore e alla libertà. La donna chiede l’aiuto di due giovani donne, l’artista Abbie e la vicina ribelle Julie. Warner Bros. Entertainment Italia per Sony Pictures Releasing International
27 aprile: “GET OUT (Scappa)” di Jordan Peele con Bradley Whitford, Allison Williams, Betty Gabriel, Catherine Keener, USA 2017 Ora che Chris (Daniel Kaluuya) e la sua ragazza, Rose (Allison Williams), sono arrivati al fatidico incontro con i suoceri, lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con Missy (Catherine Keener) e Dean (Bradley Whitford). In un primo momento, Chris interpreta il comportamento eccessivamente accomodante della famiglia come un tentativo di gestire il loro imbarazzo verso il rapporto interrazziale della figlia, ma con il passare del tempo, fa una serie di scoperte sempre più inquietanti, che lo portano ad una verità che non avrebbe mai potuto immaginare. Universal Pictures International Italy 28 aprile: “LE DIVAN DE STALINE” di Fanny Ardant con Gérard Depardieu, Emmanuelle Seigner, Francia-Portogallo 2016 Stalin va a riposarsi per tre giorni in un castello nel mezzo di una foresta. È accompagnato dalla sua amante, Lidia. Nell’ufficio in cui dorme c’è un divano che rimanda a quello utilizzato da Sigmund Freud. Stalin propone a Lidia di giocare, di notte, a fare psicoanalisi. In una dépendance del castello soggiorna anche un giovane pittore, Danilov, in attesa d’essere ricevuto da Stalin per presentargli l’opera che ha realizzato per celebrarlo. Fra i tre si crea un rapporto tormentato, pericoloso e perverso. La sfida è sopravvivere alla paura e al tradimento. 29 aprile: “RETURN TO MONTAUK” di Volker Schlöndorff con Stellan Skarsgård, Bronagh Gallagher, Nina Hoss, Niels Arestrup, Germania- Francia-Irlanda 2017 Lo scrittore tedesco Max Zorn è a New York per una settimana con la compagna Clara. Lo attende una serie di presentazioni del suo nuovo romanzo, accompagnato dall’efficiente addetta stampa Lindsey. Più che lasciarsi andare ai ricordi personali o dare sempre le stesse risposte ai giornalisti, gli preme ritrovare Rebecca, un’avvocatessa tedesca con la quale aveva avuto una storia quasi vent’anni prima e che vive negli Stati Uniti. La donna resiste a incontrarlo, poi accetta di tornare a Montauk, la spiaggia dove erano stati al tempo del loro amore. 29 aprile: “GIFTED (Gifted – Il dono del talento)” di Marc Webb con Chris Evans, Mckenna Grace, Jenny Slate, Lindsay Duncan, Octavia
Spencer, USA 2017 –anteprima internazionale Frank sta crescendo da solo la nipote di sette anni Mary, figlia della defunta sorella, che si rivela essere un genio della matematica. L’uomo ha promesso alla sorella di crescere Mary dandole una vita il più normale possibile. Quando la nonna viene a conoscenza delle capacità della nipotina vorrebbe mandarla nelle più facoltose scuole, anche se questo rischia di allontanarla da quella normalità. Twentieth Century Fox Italy Incontri In collaborazione con la libreria La Feltrinelli e il suo direttore Giovanni Bello si svolgeranno alle ore 17 dal 22 al 29 aprile sei incontri dedicati alla figura e al lavoro di Vittorio Gassman e Dino Risi ai quali sono dedicate le già annunciate vastissime retrospettive incrociate, organizzate con la collaborazione determinante di: CSC–Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, RAI Teche – che hanno messo a disposizione una imponente massa di materiali audiovisivi – e Luce Cinecittà che ha curato 20 “pillole” ricavate dai suoi preziosi Archivi. Gli incontri saranno coordinati dal critico francese Jean Gili. È prevista la partecipazione di Paola Gassman e di Claudio Risi, nonché di Antonio Catania, Rita Cirio, Paolo D’Agostini, Caterina D’Amico, Steve Della Casa, Fabrizio Deriu, Maurizio Giammusso, Maurizio Micheli, Andrea Occhipinti, Giancarlo Scarchilli, Pamela Villoresi. Il critico e storico del cinema Paolo Mereghetti, introdotto da Franco Montini, presenterà il 22 aprile a La Feltrinelli Il Mereghetti – Dizionario dei film 2017. A cinquant’anni dalla morte del principe De Curtis, Totò, il Bif&st ricorda il 25 aprile il più grande attore comico del cinema e del teatro italiani con la presentazione di Totalmente Totò di Alberto Anile e di Vita di Totò di Ennio Bispuri, introdotti da Jean Gili. Musica negli occhi – In ricordo di Nino Rota – Nell’anno del Bif&st verrà ricordata l’opera di uno dei massimi compositori italiani, autore delle musiche di quasi tutti i film di Federico Fellini, e storico direttore del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari: Nino Rota. In programma – curato dal Maestro Rino Marrone – diversi estratti di musiche di Rota eseguite da vari musicisti in apertura di serata al Teatro Petruzzelli Convegni La Film commission organizza il 26 aprile, alle 15.00 al Circolo
Barion, un incontro sulle sue attività e sui fondi a favore del cinema e dell’audiovisivo in Puglia. “Il sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa e il settore dell’animazione”, con la parteci-pazione di Enrico Bufalini, Chiara Fortuna, Maurizio Sciarra e Andrea Coluccia (28 aprile, Palazzo Ex Poste, Sala 1, ore 15).3. Presentazione della ACMF-Associazione Compositori Musiche da Film (Barion, 28.04, h.15.30).La storia, la memoria – Festival Vittorio Gassman – Dino Risi, retrospettiva incrociataBif&st e CSC–Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale – con RAI Teche e Istituto Luce Cinecittà – hanno realizzato un vastissimo Tributo dedicato a Vittorio Gassman e Dino Risi che si svolgerà a Bari nell’ambito del Bif&st 8½ dal 22 al 29 aprile 2017, a cura di Felice Laudadio con la collaborazione di Orsetta Gregoretti. Verranno presentati 34 film interpretati da Gassman, 12 dei quali diretti da Risi, oltre ad innumerevoli materiali audiovisivi per diecine di ore provenienti dall’immenso giacimento di RAI Teche e Luce e da altri documentaristi. Verrà inoltre allestita tutt’intorno al Teatro Petruzzelli una vasta mostra fotografica su Vittorio Gassman, composta da 100 fotografie in grandissimo formato, predisposta dalla Cineteca Nazionale del CSC–Centro Sperimentale di Cinematografia. Last but not least – La tortura in Italia e nel mondo DIAZ – DON’T CLEAN UP THIS BLOOD – 25 aprile 2017 Il 24 marzo 2012 il Bif&st presentò, nella serata inaugurale e in anteprima mondiale, il film Diaz di Daniele Vicari prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci. Fu accolto con molti applausi e molto sgomento. E parecchie polemiche. Contro il film (e anche contro il festival). Il film – come si ricorderà – narrava le violenze di cui furono vittime i manifestanti contro il G8 arrestati nella notte del 21 luglio 2001 nella scuola Diaz di Genova e trattenuti nella caserma della polizia di Bolzaneto dove molti di loro furono torturati. Il 6 aprile 2017 la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha obbligato lo Stato italiano a risarcire alcune delle vittime di violenza e tortura. Il 25 aprile il Bif&st ripresenta il film di Vicari e Procacci per rimarcare l’assenza di una norma dello Stato che preveda e punisca il reato di tortura, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite di 28 anni fa. IL CASO REGENI
Il 26 aprile, alle ore 19.45 nella Sala 1 del Multicinema Galleria (con replica il giorno successivo, stessa sala, stessa ora) verrà presentato il documentario: NOVE GIORNI AL CAIRO. TORTURA E OMICIDIO DI GIULIO REGENI Un racconto di Carlo Bonini e Giuliano Foschini. Scritto da Diana Ligorio. Immagini e montaggio di Alain Zika e Alessandro D’Elia. Produttore esecutivo esecutivo Laura Guglielmetti. Prodotto da La Repubblica e 42° Parallelo MiBACT: 5 marzo torna #domenicalmuseo, 8 marzo festa della donna Il 5 marzo torna #domenicalmuseo con l’ingresso gratuito nei musei e nei siti archeologici statali, iniziativa introdotta nel luglio del 2014 dalla riforma tariffaria voluta dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini che dal suo esordio ha portato oltre 8 milioni di persone a visitare i luoghi della cultura nelle prime domeniche del mese. Un’opportunità che questo mese raddoppia per le donne con l’ingresso gratuito negli istituti del MiBACT per la giornata dell’8 marzo, festa in cui verrà celebrata la figura femminile nell’arte attraverso una campagna social incentrata sulle opere di artiste presenti nei musei statali, come gli autoritratti di Sofonisba Anguissola alla Pinacoteca di Brera o di Maria Callani al Complesso Monumentale della Pilotta a Parma, o sulle raffigurazioni di donne storiche, come il ritratto di
Jane Morris, icona del movimento preraffaellita, eseguito da Dante Gabriel Rossetti ed esposto nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Sul sito del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo www.beniculturali.it/domenicaalmuseo è disponibile l’elenco completo dei musei e delle aree archeologiche visitabili con i relativi orari di ingresso. Musei, Franceschini: con 44,5 milioni di presenze è nuovo record per i musei italiani di Valentina Taranto “I dati del 2016 – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini – decretano un nuovo record per i musei italiani. I 44,5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali hanno portato incassi per oltre 172 milioni di euro, con un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2milioni di visitatori in più e a maggiori incassi per 18,5 milioni di euro. Queste risorse preziose torneranno interamente ai musei secondo un sistema che premia le migliori gestioni e al contempo garantisce le piccole realtà. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita per i musei statali – prosegue il Ministro – che da 38 milioni di biglietti nel 2013 sono passati a 44,5 milioni nel 2016: 6 milioni di visitatori in più in un triennio che rappresentano un incremento del 15% nel periodo considerato e hanno portato a un aumento degli incassi pari a 45 milioni”.
In realtà l’ultimo anno ha registrato una flessione, infatti, partendo dal 2013 al 2014 l’ incremento era stato di 2milioni300mila visitatori, dal 2014 al 205 di circa 2milioni500mila, il “trend” di crescita si è dimezzato, in quanto l’incremento del 2016 sul 2015 è stato di 1milione160mila circa di visitatori in più. ” Una crescita nella quale il Sud gioca un ruolo importante – continua Franceschini – con la Campania anche nel 2016 stabilmente al secondo posto nella classifica delle regioni con maggior numero di visitatori grazie agli oltre 8 milioni di ingressi registrati, un aumento del 14,2% sul 2015. La parte del leone la gioca senza dubbio il nostro patrimonio archeologico, se si considera che solo fra Colosseo, Foro Romano, Palatino. Museo Archeologico di Napoli, parco archeologico di Paestum e Scavi di Pompei nell’anno appena trascorso sono stati emessi circa 11 milioni di biglietti. Ma anche i musei hanno un ruolo importante, dal momento che circa la metà degli ingressi è concentrata nei musei autonomi”.
Tra i musei con gli incrementi più marcati figurano diverse realtà rilanciate dalle nuove direzioni autonome (Musei autonomi e Poli Museali regionali) e interessate da crescite sostenute dei flussi del turismo culturale come in Piemonte, Campania o Lombardia che con Mantova ha ospitato la Capitale Italiana della Cultura 2016: La Venaria Reale (+71% di visitatori), il Museo di Palazzo Ducale a Mantova (+51% di ingressi), la Reggia di Caserta (+37% di visitatori), il Museo di Capodimonte e il Museo di Castel Sant’Elmo a Napoli (entrambi con un +33% di pubblico), il Castello di Racconigi (+32% di ingressi), il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (+28% di visitatori); il Parco archeologico di Paestum (+27% di visitatori); il Museo Egizio di Torino (+20% di pubblico), il castello Scaligero di Sirmione (+20% di ingressi), il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (+18% di pubblico) e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo di Roma (+18% di visitatori). Tra i luoghi della cultura tradizionalmente meno conosciuti e visitati notevole è il balzo compiuto dall’Antiquarium di via del Seminario a Trieste, a ingresso gratuito, che, passando da 120 a 1240 visitatori, registra lo straordinario incremento del 933%. Segue, sempre tra le strutture non a pagamento, la Cappella Espiatoria di Monza con il 591% di visitatori in più.
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