Auguri di un sereno e gioioso Natale - Redacon

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N° 4 - Dicembre 2022 periodico - Responsabile e Proprietario: Romagnani don Pietro - Redazione: via G. Di Vittorio, 21 - 42035 Felina (RE)
Stampa: Nuovappennino società cooperativa sociale - Felina (RE) - Autorizzazione della Curia Diocesana di Reggio Emilia n° 315/92 A del 27.11.1992

                                                                                   Auguri di
                                                                                   un sereno e
                                                                                   gioioso Natale
Lettera del Parroco
C     arissimi, siamo nell’imminenza di
      celebrare un nuovo Natale; ricorren-
za che è ancora molto sentita non solo
                                                   ma anzi, impegnativo, faticoso. Non siamo
                                                   però soli, c’è tutta una moltitudine di cre-
                                                   denti in ogni parte del mondo che in modo
da chi si professa cristiano, ma anche da          silenzioso opera ed agisce perché questo
gran parte del nostro popolo. Forse perché         avvenga. Moltitudine che è supportata
la persona di Gesù Cristo incarna tutte            anche dalla forza dello Spirito Santo; quello
le aspettative più profonde dell’umanità           stesso Spirito che porta in noi la gioia del
intera. A partire dalla necessità della pace,      Natale continui a sostenere in noi la gioia
così dolorosamente mancante non solo qui           anche nelle prove e nelle avversità della
vicino a noi in Ucraina, ma ancora in tante        vita di ogni giorno.
parti del mondo.                                                                      Don Pietro
Ma ancora ha predicato quei valori di one-
                                                   Dal salmo 72
stà, giustizia, fraternità, carità, la cui man-
canza continua a provocare, oltre a squi-          O Dio, affida al re il tuo diritto,
libri economici e disuguaglianza sociale,          al figlio di re la tua giustizia;
problematiche umanitarie dalle dimensioni
mondiali.                                          egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
Il Natale, facendoci celebrare l’evento lieto      e i tuoi poveri secondo il diritto.
di una nascita, ci fa per un momento dimen-
                                                   Le montagne portino pace al popolo
ticare che il suo combattere per la risoluzio-     e le colline giustizia.
ni di questi problemi non è stato indolore,
ma è costata la sua stessa vita, vita libera-      Ai poveri del popolo renda giustizia,
mente donata perché non avessimo paura di          salvi i figli del misero
fare noi stessi lo stesso. Ma ancora di più        e abbatta l’oppressore.
perché potessimo, vivendo al dimensione
                                                   Ti faccia durare quanto il sole,
terrena, aprirci a quella ultraterrena.
                                                   come la luna, di generazione in generazione.
Nei secoli la liturgia ci ha abituato, per
poterli vivere con maggiore intensità, a           Scenda come pioggia sull’erba,
dividere i vari momenti della vita di Gesù         come acqua che irrora la terra.
e se allora ora gioiamo della nascita, non
possiamo e non dobbiamo dimenticarci che           Nei suoi giorni fiorisca il giusto
come lui siamo parte attiva nel realizzare         e abbondi la pace,
                                                   finché non si spenga la luna.
quella vita nuova che con la sua nascita ha
inaugurato e la cui continua realizzazione è       E dòmini da mare a mare,
posta nelle nostre mani.                           dal fiume sino ai confini della terra.
L’augurarvi un Santo Natale è allora
augurarci di sapere mettere la nostra vita
a disposizione della sua causa, cammino           In copertina: Sabrina Castellini, figlia di Mar-
che per noi come per lui non sarà indolore,       co e Carolina Veronesi, nata il 26 ottobre 2022.

2- Comunità
CATECHESI DI VITA DI PAPA FRANCESCO
     Dallo spezzarsi l’un l’altro il pane
         al Documento di Abu Dhabi del 2019
F    rancesco: il papa
     del dialogo, di
quel ritrovarsi fra uo-
                                                                          e cardini della fede»,
                                                                          il documento dichia-
                                                                          rava: « Noi – credenti
mini che, nonostante                                                      in Dio, nell’incon-
le differenze e, anzi,                                                    tro finale con Lui e
grazie alle differenze,                                                   nel Suo Giudizio –,
sanno incontrarsi e                                                       partendo dalla no-
convivere nella vera                                                      stra responsabilità
pace. Solo chi non lo                                                     religiosa e morale,
ha mai seguito nel suo                                                    e attraverso questo
pontificato ha potuto                                                     Documento,        chie-
meravigliarsi del suo                                                     diamo a noi stessi e
andare “pellegrino di                                                     ai Leader del mon-
pace” in un paese mu-                                                     do, agli artefici del-
sulmano, nei giorni scorsi.      a diffondere in essa i valori     la politica internazionale
Il viaggio non è stato altro     del bene, della carità e della    e dell’economia mondiale,
che una ulteriore prosecuzio-    pace»;                            di impegnarsi seriamente
ne di quel primo documento       - la difesa senza eccezioni       per diffondere la cultu-
che è la “Carta di Abu Dabi”,    di ogni vita umana «che Dio       ra della tolleranza, della
un documento firmato con-        ha proibito di uccidere, af-      convivenza e della pace;
giuntamente da Papa Fran-        fermando che chiunque uc-         di intervenire, quanto pri-
cesco e dal grande Imam di       cide una persona è come se        ma possibile, per fermare
Al Azhar Ahmad Al-Tayyeb         avesse ucciso tutta l’umanità     lo spargimento di sangue
durante il viaggio negli Emi-    e chiunque ne salva una è         innocente, e di porre fine
rati Arabi Uniti del 3-5 feb-    come se avesse salvato l’u-       alle guerre, ai conflitti, al
braio 2019. Come noto (e         manità intera»;                   degrado ambientale e al
sarebbe bene che lo leggessi-    Poi, «in nome dei poveri, dei     declino culturale e morale
mo e rileggessimo tutto) nel     miseri, dei bisognosi e degli     che il mondo attualmente
documento il Papa e il gran-     emarginati che Dio ha co-         vive».
de rappresentante dell’Islam     mandato di soccorrere come        Queste sono solo poche
egiziano affermavano:            un dovere richiesto a tutti gli   parole del documento, ma
- l’uguaglianza di tutti gli     uomini e in particolar modo a     certamente sufficienti per
essere umani «nei diritti,       ogni uomo facoltoso e bene-       valutarne l’importanza, sen-
nella dignità, nella chiamata    stante»; in nome «della giu-      za precedenti sia nella sto-
a convivere come fratelli tra    stizia e della misericordia,      ria del Cristianesimo come
di loro, a popolare la terra e   fondamenti della prosperità       dell’Islam o delle altre gran-

                                                                                    3- Comunità
di religioni mondiali. Parole,     pranzare lei?”. Non so che        le benedizione del Signore
anche, che rendono bene l’i-       cosa mi ha detto… “Ven-           su questo cammino. Voglio
dea di come dovrebbe essere        ga, pranziamo insieme”. È         dirlo per giustizia, mi sem-
la vera politica, quella che       stata una cosa da dentro.         bra giusto che voi sappiate
si pone al servizio dell’es-       Poi, seduti a tavola, lui, il     come il Signore ha ispirato
sere umano in quanto tale;         suo segretario, due consi-        questa strada. Io non sape-
e di quanto piccola e mise-        glieri, io, il mio segretario,    vo neppure come si chia-
ra sia la politica quando si       il mio consigliere, abbiamo       mava il Grande Imam, e
pone, come obiettivo ultimo,       preso il pane, lo abbiamo         poi siamo diventati amici
il bene di una sola parte di       spezzato e lo abbiamo dato        e abbiamo fatto una cosa
umanità (il proprio partito, il    uno all’altro: un gesto di        come due amici. E adesso
proprio paese, la proria na-       amicizia, offrire il pane. È      abbiamo parlato insieme,
zione…).                           stato un pranzo molto bel-        ogni volta che ci incontria-
Ciò pare sia stato colto anche     lo, molto fraterno. E verso       mo. Questo riguardo al
da politici e da economisti di     la fine, non so a chi è venu-     Documento, che è attuale,
vari paesi del mondo che,          ta l’idea: “Perché non fac-       e si sta lavorando per farlo
nelle loro affermazioni pub-       ciamo uno scritto su questo       conoscere».
bliche, citano così spesso gli     incontro?”. Così è nato il
insegnamenti di Papa Fran-         Documento di Abu Dhabi.           Ripetiamo che il documento
cesco.                             Si sono messi a lavorare i        va letto nella sua interezza. Il
Ma dove e come è nato que-         due segretari, con una boz-       suo linguaggio è chiaro, ac-
sto documento? Lo ha rac-          za che va, una bozza che          cessibile a chiunque, in tutte
contato lo stesso Francesco        torna, una che va e una che       le lingue del mondo, assolu-
ai giornalisti, durante il viag-   torna… E alla fine abbia-         tamente gratis, sul sito www.
gio di ritorno dal Barhein         mo approfittato dell’incon-       vatican.va/content/france-
rispondendo a una domanda          tro ad Abu Dhabi per pub-         sco.
del giornalista libanese Imad      blicarlo. È stata una cosa        Non sarebbe onestà citarlo
Atrach della rete Sky TV           di Dio, non si può capire al-     senza averlo letto. Ma no-
News Arabia:                       trimenti, perché nessuno di       tiamo un particolare: il do-
«Grazie. Ho pensato tanto          noi aveva in mente questo.        cumento è nato da un gesto
in questi giorni, e ne ab-         È uscito durante un pranzo        di fraternità di Papa France-
biamo parlato col Grande           amichevole, e questa è una        sco che, vista l’ora tarda del
Imam, su come è venuta             cosa grande.                      mattino, ha invitato a pran-
l’idea del Documento di            Poi ho continuato a pensa-        zo, alla sua mensa, il Grande
Abu Dhabi, quel Docu-              re, e il Documento di Abu         Imam. A tavola, «spezzando
mento che abbiamo fatto            Dhabi è stata la base di          l’un l’altro il pane», è nato il
insieme, il primo. Lui era         Fratelli tutti. Anche quello      grande documento, matrice
venuto in Vaticano per una         che ho scritto dopo sull’a-       delle più note encicliche, dei
visita di cortesia e abbiamo       micizia umana nella Fra-          più incisivi incontri fra mon-
avuto la visita protocollare.      telli tutti, ha la sua base nel   di prima distanti e diffidenti
Era quasi l’ora del pranzo         Documento di Abu Dhabi.           l’uno dell’altro, fino a scon-
e lui se ne andava e, men-         Credo che non si può pen-         trarsi in numerose guerre.
tre andavo a congedarlo,           sare una strada del genere
domandai: “Ma dove va a            senza pensare a una specia-
4- Comunità
caritas parrocchiale
       di Castelnovo ne' Monti e Felina
     LA CARITAS E LE SUE ATTIVITÀ
L    a Caritas Italiana è nata nel 1971 per vo-
     lontà di papa Paolo VI, con una princi-
pale finalità pedagogica volta allo sviluppo
                                                  venienti dal nord Africa e dalla zona dei Bal-
                                                  cani, mentre quelle italiane hanno sempre
                                                  rappresentato più o meno il 30% del totale.
integrale dell’uomo, della giustizia sociale e    Nei primi anni Caritas ha aiutato una cin-
della pace, con particolare attenzione ai più     quantina di famiglie salendo poi fino a oltre
vulnerabili. Pertanto la Caritas ha fra i suoi    150 nel 2013.
compiti fondanti quello di promuovere la          Queste famiglie si sono poi ridotte fino ad
“cultura della carità”.                           arrivare ad una sessantina nel 2019.
La Caritas Diocesana di Reggio Emilia è           Da aprile di quest’anno si sono aggiunti an-
stata fondata nel 1977 “allo scopo princi-        che gruppi di profughi ucraini.
pale di mettere fraternamente insieme tutti       L’aiuto fornito da Caritas è quasi principal-
i responsabili degli enti che si occupano di      mente costituito dalla fornitura di alimenti,
assistenza”.                                      abiti e arredamento.
Infine, la Caritas Parrocchiale di Castelnovo     Negli anni precedenti la Caritas aveva for-
ne’ Monti e Felina, che ha iniziato ad ope-       nito alimenti che consentissero di integrare
rare nel 1997, cerca di soddisfare i bisogni      quelli che le famiglie potevano acquistare
delle famiglie della zona. Fin dall’inizio le     autonomamente; dal 2020 si è trattato in-
famiglie aiutate dalla nostra Caritas sono        vece, in molti casi, di fornire tutto il cibo
state in prevalenza quelle di immigrati pro-      di cui le famiglie avevano necessità e per

Nella foto un momento della storia della Caritas diocesana con il Vescovo Adriano Caprioli e il
compianto don Romano Zanni

                                                                                   5- Comunità
questo si sono dovuti acquistare alimenti e       stro stile di vita e sulle tante povertà del mo-
prodotti per l’igiene personale e pannolini       mento presente”.
per bambini. Le consegne sono state fatte
spesso a domicilio al fine di evitare assem-       Abbiamo bisogno di nuovi volontari
bramenti nella sede Caritas e la necessità di      per i servizi di distribuzione pacchi ali-
recapitare a domicilio gli alimenti ha richie-     mentari, ascolto e guardaroba.
sto un maggior numero di volontari disponi-        Per contatti potete rivolgervi al parro-
bili che, però, non sono stati sufficienti per     co o direttamente al numero della Cari-
attuare sempre un’attenzione al dialogo e          tas 380 376 0877. Grazie!
all’ascolto.                                                  Per offerte:
Molto spesso le persone dietro alla povertà         BPM IT80Y0503466280000000000033
materiale hanno anche un grande bisogno
di alleviare una situazione di solitudine, di
mancanza di ascolto e dialogo. Pertanto la         INIZIATIVE D’AVVENTO
Caritas, per ottemperare al suo compito che        Come gli anni scorsi connoteremo l’Av-
è soprattutto quello di aiutare chi ha bisogni     vento con iniziative caritatevoli, rico-
ad uscire dalla sua situazione di indigenza,
                                                   noscendo il Signore che viene nelle per-
nei prossimi mesi sarà chiamata a modifica-
re la modalità di aiuto, attraverso “affianca-
                                                   sone più in necessità
menti” di volontari alle famiglie in difficoltà    DOMENICA 4 DICEMBRE
per rispondere meglio alle loro reali esigen-      avremo LE CIOCCOLATE della coopera-
ze e attraverso un EMPORIO SOLIDALE                tiva equo e solidale Otto Chocalates del
(con tempi forse un po’ più lunghi) che ri-        Perù l’iniziativa è di Reggio Terzo Mon-
chiederà il coinvolgimento di tante altre re-      do. Le offerte raccolte andranno a soste-
altà di volontariato ed Enti Pubblici presenti     gno di un progetto di alfabetizzazione in
sul territorio con cui la Caritas parrocchiale     Madagascar.
ha sempre cercato di collaborare, come con
i Servizi Sociali del Comune e la Croce Ver-       DOMENICA 11 DICEMBRE
de, in modo da coordinare al meglio le di-         avremo i LUMINI della Caritas, l’offerta
verse attività.                                    di 6 euro servirà per il costo di un pasto
Pertanto desideriamo ringraziare tutti coloro      caldo o una notte in dormitorio per un
che si sono resi, o si vorranno rendere dispo-     senzatetto.
nibili, per le visite e gli incontri con le fa-
miglie bisognose, la preparazione di pacchi        DOMENICA 18 DICEMBRE
alimentari e indumenti, oltre alla consegna        avremo LE STELLE DI NATALE del
di arredamento, ma ringraziamo particolar-         Centro Missionario. L’offerta di 12 euro
                                                   andrà per i progetti pastorali dei volontari
mente tutta la comunità parrocchiale che
                                                   nelle missioni diocesane.
contribuisce spesso con offerte, generi ali-
mentari, abbigliamento.
Ma al di là di tutto quanto detto, ci preme
sottolineare quanto afferma papa Fran-
cesco e cioè che “La Giornata Mondiale
dei Poveri torna anche quest’anno come
provocazione per aiutarci a riflettere sul no-
6- Comunità
LAICI PER L'ALTARE
D     opo aver accennato
      nell’articolo del bollet-
tino precedente ai ministeri
che precedono l’ordinazione
diaconale, cerchiamo ora di
prendere in considerazione
la loro specifica funzione. Il
Lettorato e l’Accolitato sono
proposti a quei laici che si
mettono a disposizione delle
loro comunità per i servizi
all’altare e alla carità parroc-
chiale.
Sono ministeri che hanno           gno di annuncio del Vangelo        stoli, i vangeli e altro.
riavuto vita con il Conci-         che la Chiesa del nostro tem-      Una prima traccia dell’eser-
lio Vaticano II, dopo essere       po riscopre come prioritario       cizio di questo ministero la si
stati abbandonati per tanto        ed essenziale nella sua mis-       trova in uno scritto di Giusti-
tempo. In precedenza, erano        sione di servizio al mondo”.       no (150 D.C.)
semplici tappe preparatorie        Le radici di questo ministero      che facendo riferimento alle
all’ordinazione sacerdotale e      sono molto remote soprattut-       letture della liturgia domeni-
venivano definiti “ordini mi-      to per i fatto che la stragran-    cale dice: “quando il lettore
nori”. “La Chiesa si riscopre      de maggioranza dei fedeli, al      ha terminato di leggere, co-
tutta ministeriale, popolo sa-     tempo di Gesù, non sapeva          lui che presiede tiene un di-
cerdotale, che esercita i mi-      ne leggere ne scrivere. Addi-      scorso” per dire che il letto-
nisteri in forza del sacerdo-      rittura gli Apostoli senz’al-      re, già allora, era una figura
zio battesimale-sacerdotale”       tro si trovavano in questa         diversa dal celebrante.
(Lumen Gentium, 10). E’            condizione per cui anche per       Fatte questa premessa stori-
proprio per la ministerialità      loro dovevano esserci scri-        ca, passiamo a considerare la
battesimale di tutti i cristia-    vani e lettori di professione.     figura del lettore nella realtà
ni che viene superata l’idea       Per le prime comunità cri-         della nostra azione liturgi-
che solo al clero sia riservata    stiane si è reso subito neces-     ca, soprattutto in quella do-
l’attività liturgica all’altare.   saria la presenza di persone       menicale. Al Lettore viene
Dei due, il primo ministero        che sapessero leggere in           chiesto non solo di leggere,
istituito è stato quello del       pubblico le Sacre Scritture,       ma di “proclamare” la parola
Lettorato. Paolo VI afferma        sia dell’Antico Testamen-          del Signore che ha un signi-
che “Esso ha radici molto re-      to che delle nuove scritture       ficato sostanziale ben diver-
mote e il suo esercizio apre       nate dopo la venuta di Cri-        so. Sono parole o frasi che
prospettive nuove all’impe-        sto, quali le lettere degli apo-   il lettore prima di trasmetter-

                                                                                       7- Comunità
le, deve sentirle come real-      e distintamente ogni sillaba     dicative anche per chi presta
tà delle proprie conoscenze       e ogni parola; rispettare la     volontariamente e occasio-
e non solo come semplice          punteggiatura; comprendere       nalmente la propria voce nel-
esposizione dal microfono.        il significato dei messaggi      le liturgie domenicali, senza
Il Lettore è l’ultimo anello      contenuti nella parola di Dio;   pretenderne la perfezione.
che tiene legato il profeta o     evitare un tono cantilenante,    Un ultimo suggerimento:
l’apostolo dei tempi antichi      un tono monocorde (sem-          passando davanti all’alta-
al fedele che oggi in chiesa      pre uguale), la caduta della     re per recarsi all’ambone e
o in un altro luogo ascolta       voce alla fine della frase, la   ritornare al posto, fermarsi
quelle parole.                    sveltezza e l’improvvisazio-     e fare l’inchino solo con il
I compiti del Lettore istituito   ne”. Sono indicazioni di per     capo senza piegare le ginoc-
vengono così definiti, sem-       se molto semplici, ma im-        chia o la schiena. Dell’Acco-
pre dal documento di Paolo        portanti per tenere viva l’at-   litato ne parleremo nel pros-
VI: “Il Lettore è costituito      tenzione dell’ascoltatore e si   simo numero.
per l’ufficio, a lui proprio,     riferiscono specificamente al
di leggere la parola di Dio       Lettore istituito, ma sono in-                            DF
nell’assemblea liturgica,
ad esclusione del Vange-
lo che spetta al diacono
o al celebrante; poi al di
fuori delle celebrazio-
ni, ha anche il compito
di catechista, di educare
alla fede i suoi fratelli e
diventare promotore di
centri d’ascolto della pa-
rola di Dio e di iniziative
analoghe”.
La proclamazione della
parola del Signore all’as-
semblea richiede neces-
sariamente una sicura
e ripetuta lettura prepa-
ratoria e anche alcuni
accorgimenti pratici per
una migliore dizione. Ne
vengono elencate alcune,
molto semplici ma altret-
tanto importanti: “parlare
ad alta voce; esprimersi
con molta chiarezza; pro-
nunciare con precisione

8- Comunità
DON GUERRINO FERRARINI
 Ricordo di un benemerito sacerdote felinese
C     orrono
      2022,
                    quest’anno,
                 settantacinque
anni dalla morte di don Guer-
                                                                     dal papà Filippo che, in quel
                                                                     campo, ci sapeva ben fare. I
                                                                     raccolti venivano equamente
rino Ferrarini, parroco di                                           divisi, ma, quando la nume-
Cola formalmente dal 1912,                                           rosa famiglia dei mezzadri
ma di fatto dal 1902. Una fi-                                        ne aveva bisogno, sapeva
gura sacerdotale che ha ono-                                         che don Guerrino la lasciava
rato non solo la parrocchia di                                       generosamente attingere alla
Cola, ma anche, e prima di                                           sua parte. La sua canonica,
tutto, quella di Felina, nella                                       inoltre, era aperta a quanti
quale è nato e si è formato al                                       erano nel bisogno e, da una
sacerdozio.                                                          guerra all’altra, questi non
Don Guerrino era nato a           dichiarando che poteva vive-       erano pochi.
Monchio di Felina da Fi-          re del suo. Ma venne subito        Era esuberante di carattere
lippo e Onesta Vedrini il 27      battuto in generosità dalla        e pieno di iniziative; di buo-
novembre 1875. Aveva fatto        famiglia Azzolini di Voglio-       na fiducia, senza pessimismo
tutti gli studi a Marola fra il   ne che, parrocchiani di Cola,      né illusioni e – scrive don
1886 e il 1901. Ordinato nel      lo vollero ospite in casa loro,    Francesco Milani – «attento
1900, era rimasto in famiglia,    gratuitamente. Non poteva,         ai segni di fermento di buona
prestando aiuto alla parroc-      infatti, andare ad abitare nella   lega che si manifestassero con
chia di Felina come cappel-       canonica, occupata dalle so-       l’intento di lavorarlo a buon
lano coadiutore. È rimasto        relle del parroco che si spe-      fine». Fondò anche a Cola
vivo nelle memorie felinesi       rava potesse guarire presto.       una banda avvalendosi del-
la festosa partecipazione del-    Più avanti, protraendosi la        le amichevoli prestazioni del
la Banda di Felina alla sua       malattia, il papà di don Guer-     maestro Giuseppe Pignedoli,
prima messa.                      rino propose un accordo: le        suo “vicino di casa” essendo
Nel 1902 un fatto doloroso        sorelle avrebbero percepito        residente a Valbona. Favorì
aveva colpito la parrocchia di    la congrua del fratello, ma        in ogni modo l’associazioni-
Cola: il parroco era stato ri-    avrebbero lasciato la canoni-      smo giovanile creando grup-
coverato all’Ospedale di San      ca e il beneficio parrocchiale.    pi solidali che vivacizzavano
Lazzaro per “psicosi alluci-      Dopo dieci anni, il parroco        la vita della parrocchia e del
natoria persecutiva”. Nell’at-    venne dichiarato inguaribi-        paese. Fondò anche l’Azione
tesa che potesse guarire, il      le. Dal quel momento, 1912,        Cattolica, ma solo quando
vicario foraneo di Castelnovo     don Guerrino divenne parro-        vide che la cosa era matura e,
ne’ Monti segnalò la disponi-     co effettivo di Cola. Ricor-       in effetti, l’Azione Cattolica
bilità di don Guerrino a sosti-   davano i suoi mezzadri che         di Cola brillò tra quelle della
tuirlo. E don Guerrino accettò    egli era un amministratore         montagna per saldezza di fede
volentieri, senza retribuzione,   oculato, seguito, peraltro,        e coraggio. Questi giovani e
                                                                                      9- Comunità
questi uomini portavano con        ca un decennio, il professor       guerra finita e a gestirlo fu
orgoglio la bandiera di Azio-      Pasquale Marconi. Tra don          una educatrice d’eccezio-
ne Cattolica, innalzavano i        Guerrino e Marconi nacque          ne: suor Gina Tamagnini, di
loro stendardi lungo le strade     una sintonia di fede e di cari-    Campolungo.
mentre si recavano ai pelle-       tà. È storia documentata che,      Certo: questa dell’asilo di
grinaggi e, più alti degli sten-   di fatto, l’Ospedale di Castel-    Cola è una storia tutta da
dardi, alzavano le loro voci       novo ne’ Monti nacque nella        narrare per filo e per segno
cantando inni al papa, alla        canonica di Cola, grazie ai        perché dice come il bene,
Madonna, a Cristo che "vin-        pranzi di don Guerrino che         silenziosamente, costruisca
ce, regna, impera". Un canto       sapevano non soltanto far          catene di solidarietà sociale,
che aveva molti significati        mettere i piedi sotto il tavo-     di speranza, di futuro.
quando il fascismo inneggia-       lo, ma anche, alla fine, far ra-   Frattanto, il tempo della guer-
va al ritorno dell’Impero «sui     gionare insieme teste a volte      ra aveva portato a don Guer-
colli fatali di Roma».             troppo divergenti.                 rino anche un doloroso tumo-
Primeggiò, tra i suoi giova-       La dedizione pastorale di don      re alla gola. Ci sono ancora
ni, Ximenes Azzolini di Vo-        Guerrino ebbe altri imitatori      fotografie che lo ritraggono
glione, suo buon imitatore,        nei parrocchiani Egidio Cor-       carico di bende, sofferente,
ex combattente della prima         ti e Tebalda Manfredini, ma-       ma gioioso in mezzo ai bimbi
guerra mondiale, poi, negli        estra di Cola che tra i suoi       del suo asilo. Immagini che
anni ’30, seminarista a Maro-      scolari ebbe anche Pasquale        valgono come un testamen-
la e sacerdote nel 1939, anco-     Marconi. Entrambi lasciaro-        to, impresse nella memoria
ra ricordato per la sua santità    no i loro beni per opere di        dei suoi parrocchiani più che
esemplare nella parrocchia         educazione e di assistenza         sulla carta. Muore il 14 feb-
di Fogliano, dove fu parroco       della parrocchia di Cola. Con      braio 1947. La sua tomba,
dal 1941 fino quasi alla mor-      la loro eredità, don Guerri-       nel cimitero di Cola, è ancora
te nel 1998.                       no iniziò a costruire, poco        tra quelle più curate. Difficile
La formazione culturale di         prima della seconda guerra         che i suoi parrocchiani (anzi,
don Guerrino era molto soda,       mondiale, servendosi dell’a-       ormai, i loro discendenti) le
ma, avanzando gli anni, la         iuto di don Milani, l’asilo        passino dinnanzi senza una
sua timidezza iniziò ad ave-       parrocchiale. Una meravi-          preghiera.
re il sopravvento. Iniziava le     glia, per quei tempi, il primo                                 GG
omelie domenicali con “Cari        asilo del Comune
fratelli, care sorelle”, poi la    di Vetto e, proba-
commozione gli metteva un          bilmente, come
nodo alla gola e non riusci-       edificio ad hoc, il
va più a proseguire. Fu una        primo della mon-
debolezza miracolosa perché        tagna reggiana.
gli procurò, come coadiutore       Per la sua gestio-
festivo, l'aiuto di don France-    ne, anche don
sco Milani e questi portò in       Guerrino lasciò i
parrocchia, come conferen-         suoi beni perso-
ziere ascoltatissimo per cir-      nali. Fu aperto a

10- Comunità
Il peccato come allontanamento da Dio e dalla sua gioia
        Il Sacramento della Riconciliazione

Foto di gruppo con i bambini che, per la prima volta, si sono avvicinati al Sacramento della Riconciliazio-
ne: Emma Donadelli, Elena Bertucci, Viola Romei, Riccardo Tamburini, Diego Stawarz, Mattia Ganapini.

C    on i bambini di quarta elementare ci
     siamo preparati al sacramento della
Riconciliazione con il racconto di Zac-
                                                       stante questo, Dio Padre viene a cercare
                                                       ognuno di noi per fermarsi a casa nostra,
                                                       per farci sperimentare il suo amore.
cheo.                                                  La celebrazione della Prima Confessione
L’incontro di Gesù con Zaccheo ci ricorda              di questi bambini è avvenuta domenica 27
che Dio viene a liberarci da ciò che ci al-            novembre (prima di Avvento). La giornata
lontana da Lui e dalla sua gioia.                      si è svolta in un clima gioioso e di festa.
Nei vari appuntamenti di catechismo, ab-               Proprio come Zaccheo che ha accolto
biamo evidenziato come Zaccheo fosse                   Gesù “pieno di gioia”, anche questi bam-
considerato dalla folla come “un poco di               bini hanno potuto esultare dell'abbraccio
buono”, un peccatore, e per questo appa-               misericordioso di Dio Padre.
re come un uomo solo e isolato. Zaccheo
intascava parte del profitto delle tasse che           Un ringraziamento particolare a Martina
riscuoteva per conto del potere romano.                che ha accolto con entusiasmo la proposta
Gesù non si lascia condizionare dal giudi-             di aiutare ad animare questa bella giornata.
zio della folla e dice a Zaccheo “Oggi devo            Ha saputo interagire in modo appassionato
fermarmi a casa tua”.                                  con tutti i bambini, arricchendo di spensie-
Anche noi come Zaccheo facciamo alcune                 ratezza questa gioiosa giornata.
scelte che non piacciono a Dio, ma nono-                                             Le catechiste
                                                                                           11- Comunità
Origini della chiesa di Roncroffio
L    a pubblicazione a cura
     del prof Giuseppe Gio-
vanelli commenta i numerosi
                                    popolazione indica una mi-
                                    stura di longobardi e romani.
                                    È significativa anche la col-
                                                                       nato a Gregorio VII nei mo-
                                                                       menti critici della lotta contro
                                                                       Enrico IV, sia da identificarsi
documenti d’archivio reperi-        locazione del borgo in riva        con la chiesa di Roncroffio.
bili su questa chiesa, li col-      sinistra del rio di Bovastra,      La stessa corte e il castello di
loca nella storia del territorio    in esatta contrapposizione         Felina vennero poi anch’essi
circostante, mette in evidenza      all’insediamento longobardo-       donati al monastero da Matil-
la struttura borghigiana con        arimannico di Beleo sull’op-       de, poco prima di morire, nel
ingressi, volte, torri, tipologie   posta sponda destra, esso          1115.
edilizie, ricca di informazioni     pure a fianco della via Regia      La struttura architettonica
sul suo sviluppo. Fa riferi-        proveniente da Migliara.           riconduce allo stile “romani-
mento alle carte dell’abbazia       La chiesa è l’edificio con mu-     co”, epoca in cui sono sorte le
di Marola e raccoglie la prima      ratura più solida collocato su     chiese vicine di Beleo, Maro-
informazione su un Raginerio        un rialzo adiacente l’abitato e    la, Villaberza, Cagnola, Cam-
di Roncorofoli che nel 1075         ai suoi piedi si trovano sia il    piliola e numerose altre. Essa,
allivella terre a un Giovanni       pozzo, sia il quadrivio tra due    tuttavia, denota in più una
Domenico dello stesso luogo.        vie antiche, l’anzidetta via re-   struttura “difensiva”, tipica
                                    gia che sale in direzione nord-    delle chiese delle piccole lo-
Sulla latinità e lombardità del     sud da Sarzano, Beleo verso        calità poste su strade di gran-
borgo la prima attestazione è       il forum di Felina (Fariolo)       de passaggio (altro esempio:
quella del nome: Roncumro-          e quella che arriva da Carpi-      Borzano d’Enza), attestata
foli (cfr. Cartolario di Maro-      neti-San Donnino-Bovastra a        soprattutto dall’ingresso la-
la. NB: l’um latino era pro-        est proseguendo in direzione       terale, basso e stretto, per im-
nuciato alla francese: on): il      ovest verso Montecastagne-         pedirne la profanazione me-
longobardo ronco indica la          to-Gombio e su questa c’era        diante l’ingresso di animali e
terra lavorata; il latino rofu-     la primitiva gradinata per ac-     la più facile difesa in caso di
lus indica l’ufficiale romano       cedere alla chiesa. La elevata     attacco armato.
addetto alla protezione delle       consistenza della popolazio-       L’orientamento iniziale pre-
strade. Il borgo, infatti, fino     ne di Roncroffio immedia-          vedeva l’abside rivolta a
a tutto il secolo XV, è attra-      tamente posteriore all’anno        oriente. È pure documentato
versato dalla via regia quae        mille, attestata dal cartolario    un grande affresco rappresen-
vadit a Civitate Regij ad ca-       di Marola, spiega la presenza      tante san Lorenzo sulla parete
strum Felinae deinde ad al-         di una chiesa e la sua apparte-    interna dell’abside, scompar-
pes (ASMo, Sarzano) e, dai          nenza all’ambito canossano.        so presumibilmente quando,
valichi appenninici, in Garfa-      Gli storiografi di Canossa non     nei restauri del 1680, l’orien-
gnana e in Lunigiana. Come          lasciano dubbi che una delle       tamento liturgico viene ribal-
ben risulta dagli ampi riferi-      due cappelle di Felina che nel     tato, aprendo un più grande
menti contenuti nel cartolario      1082 Matilde dona al mona-         ingresso nel muro absidale.
di Marola, ancora nei secoli        stero di Sant’Apollonio, per       Cappella pastoralmente di-
XII e XIII l’onomastica della       compensarla del tesoro do-         pendente dall’Abbazia di

12- Comunità
Campi[gli]ola, quindi par-
rocchia, già sul finire del se-
colo XV è documentata come
“ecclesia Sancti Laurentii de
Roncrofolis sine cura valoris
librarum 10. Rector dominus
M. de Montecastagneto”.
Priva di cura pastorale, è però
dotata di beneficio (14 pezze
di terra) che viene regolar-
mente assegnato con l’obbli-
go di mantenervi le principa-
li celebrazioni festive. Non
sappiamo fino a quando viene
conferito al rettore di Monte-
castagneto. Presso l’archivio
vescovile esiste un elenco di
beneficiati che si esaurisce
solo con l’esproprio del be-       Vari gli interventi di restauro     e urgente intervento qui pre-
neficio a seguito delle leggi      richiesti dai tanti secoli e dal-   sentato per accedere alle mi-
eversive dell’asse ecclesia-       le tante vicende cui la chiesa      sure del PNRR.
stico del 1866 e 1867. Da          è andata soggetta. L’inter-         Le sepolture del cimitero an-
allora la cura è proseguita        vento che maggiormente ne           tico sul lato est della chiesa
volontariamente dai sacer-         ha modificato l’immagine è          sono state portate alla luce
doti del seminario di Marola       sicuramente quello degli anni       nel secondo dopoguerra con
e, dopo il 1945, fino ad oggi,     1636-1680 che ne inverte            lo scavo effettuato per l’in-
dal parroco di Felina (si ricor-   l’orientamento liturgico e co-      stallazione di un serbatoio
da l’assiduità di don Artemio      struisce campanile e sacristia      alimentato dal primo acque-
Zanni) o dal suo cappellano        sul vecchio ingresso laterale.      dotto rurale nel paese.
coadiutore.                        L’intervento interno alla chie-     Le manutenzioni ai tetti e ai
Da notare che, a somiglianza       sa realizzato dopo la prima         soffitti della chiesa, della tor-
delle chiese parrocchiali, an-     guerra mondiale ha portato          re, della sagrestia effettuati
che questa di Roncroffio fino      al rifacimento dell’altare, del     nel 1996-97 hanno rivelato le
al 1867 ha una sua fabbriceria     pavimento e al primo collega-       tracce delle capriate sopra le
che, insieme alla cura ammi-       mento con la rete elettrica. In     volte e hanno messo in evi-
nistrativa, ne sostiene quella     quel periodo furono prolun-         denza l’ingresso originario
liturgico-pastorale.    Anche      gate abitazioni private dalla       alla chiesa che si apriva sul
per questo il titolo di “orato-    vecchia canonica fin quasi          lato sud nel punto dove rima-
rio” recentemente in uso (per      a ridosso della sagrestia, da       ne il passaggio alla sagrestia.
ignoranza della sua storia)        questo fatto hanno origine le
appare del tutto improprio.        lesioni oggetto del principale                        Enrico Bussi

                                                                                        13- Comunità
Anniversari di matrimonio nel 2023

10 anni
De Giuseppe Ferdinando   Magnani Sara           18/05/2013   Felina
Ferri Simone             Husanu Roxana          15/06/2013   Felina
Camagnoni Davide         Castellari Lara        29/06/2013   Felina
Valentini Matteo         Ganapini Silvia        13/07/2013   Felina
Gnaccarini Luigi         Castellari Daniela     20/07/2013   Felina
Ferrarini Massimo        Sanchez Blanco Nerea   03/08/2013   Felina
Incerti Cristian         Zanelli Sarah          31/08/2013   Felina
Motta Mattia             Sorrivi Federica       17/11/2013   Felina

25 anni
Giavelli Marco           Castellari Barbara     09/05/1998   Felina
Formigoni Mirco          Saccaggi Simona        23/05/1998   Felina
Teggi Giuseppe           Morelli Annice         30/05/1998   Felina Riportiamo l'elenco dei
Tosini Giampaolo         Fontanelli Emma        05/09/1998   Felina coniugi residenti, o spo-
                                                                    sati nelle nostre comuni-
50 anni                                                             tà, che il prossimo anno
Spadarotto Andrea        Giambisi Sandra        28/01/1973   Felina
Leurini Nildo            Baldelli Giancarla     07/01/1973   Felina celebrano importanti
Algeri Paolo             Gambarelli Iris        22/04/1973   Felina traguardi, invitandoli a
Magnani Angelo           Tincani Pia Mirca      22/04/1973   Felina partecipare alla Santa
Casadio Graziano         Cani Maria             23/04/1973   Felina Messa di ringraziamento
Lusoli Ermes             Pantani Mariangela     06/05/1973   Felina
Gaetti Maurizio          Ceccarelli Loretta     24/06/1973   Gatta
                                                                    che celebreremo come di
Leoni Giorgio            Bernabei Norina        30/08/1973   Felina consueto l'ultima
Frailik Sergio           Braglia Gliceria       30/08/1973   Felina domenica di carnevale
Bianchi Angelo           Ceccarelli Livia       08/09/1973   Gatta  19 febbraio 2023
Rabitti Renzo            Balestrazzi Bruna      30/09/1973   Felina
                                                                    e, a seguire, il tradiziona-
Conconi Domenico         Rabotti Germana        06/10/1973   Felina
Tincani Giulio           Dallari Anna           06/10/1973   Gatta  le pranzo al Parco Tegge
Ferrari Loris            Franchini Fiorenza     21/10/1973   Felina dove festeggeremo con le
Carlini Ugo              Elia Loredana          27/10/1973   Gombio famiglie presenti.
Biancardi Emiliano       Marastoni Luciana      27/10/1973 Felina

    Invitiamo chi non si ritrovasse nell'elenco dei festeggianti il 10° - 25° - 50° - 60°
                           di farlo sapere a don Pietro. Grazie

14- Comunità
60 anni
Re Giuseppe           Costi Anna             20/04/1963   Felina       A Gatta
Tincani Luigi         Castellini Irma        04/05/1963   Felina
Bocedi Egidio         Ragazzini Anna         13/06/1963   Felina
                                                                       Un giorno venni qua.
Monti Ermanno         Zanelli Ida            17/08/1963   Felina
Casini Brenno         Ferretti Franca        19/10/1963   Felina       Era d’autunno:
Rivi Oliviero         Zanelli Lilliana       23/10/1963   Felina       tra i cespugli già spogli
Castiglioni Matermo   Ceccarelli Genoveffa   27/07/1963   Gatta        e freddolosi
                                                                       il vento sibilava
62 anni
Giambisi Riccardo     Saccaggi Rosanna       01/01/1961   Villaberza   impaurendo.
Dallari Argo          Bizzarri Carla         08/04/1961   Felina       In quel giorno t’odiai
Medici Silvano        Castellari Nilde       15/04/1961   Felina       perché eri grigio
Pignedoli Domenico    Guglielmi Anna         01/05/1961   Felina       nella nebbia nel tempo.
Zanelli Amos          Pignedoli Gianna       27/05/1961   Felina
Fabbiani Giuseppe     Manfredi Luciana       29/07/1961   Felina
                                                                       Odiai la fonte
Zanette Erminio       Zini Delfina           18/11/1961   Gatta        che montanara canta
                                                                       vicino alla Spirola
63 anni                                                                tra le vecchie case diroccate.
Spagni Ulderico       Lusenti Rosanna        17/04/1960   Felina
                                                                       Odiai la gente, le greggi,
Franceschini Enrico   Belli Giovanna         05/06/1960   Felina
Magnani Giuseppe      Salimbeni Antonietta   25/06/1960   Felina       i canti dei pastori.
Diena Giampiero       Crotti Pietra          29/09/1960   Felina       Poi… non so come …
                                                                       a poco a poco,
64 anni                                                                con il sol tornò la primavera.
Costi Tonino          Braglia Virginia       07/02/1959 Felina
Spina Ildebrando      Gambarelli Bianca      10/10/1959 Felina         Feci pace con te e allor
                                                                       t’amai.
65 anni
Ganapini Anchise      Manfredi Cleonice      06/04/1958 Felina                     Loredana Iori (1959)
Albertini Prospero    Zini Ernerstina        06/12/1958 Felina

66 anni
Gazzotti Nicomede     Bettuzzi Giuliana      01/01/1957 Felina
Zanelli Arto          Peretti Silvana        23/03/1957 Felina

67 anni
Fontanesi Eunesio     Castellari Bruna       01/09/1956 Felina

68 anni
Tedeschi Romano       Cavalletti Mirella     25/06/1955 Felina
Dallari Elio          Lusetti Virginia       30/07/1955 Gatta

69 anni
Zanelli Abramo        Albertini Giuseppina 18/04/1954 Felina

                                                                                       15- Comunità
Calendario Liturgico
DOMENICA 27 NOVEMBRE 1ª domenica di Avvento                   DOMENICA 1 GENNAIO 2023
                                                              Santa Maria Madre di Dio
MARTEDÌ 29 NOVEMBRE Inizio novena dell’Immacolata             Sante Messe
                                                              ore 9,30 GATTA
DOMENICA 4 DICEMBRE 2ª domenica di Avvento                    ore 11,00 FELINA (chiesa parr.le) e VILLABERZA
                                                              ore 18,00 FELINA (chiesa parrocchiale)
MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE
Festa di S. Ambrogio patrono di Villaberza                    GIOVEDÌ 5 GENNAIO
                                                              ore 16,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE Solennità dell’Immacolata                  ore 18,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata
concezione della B.V. Maria
Sante Messe ore 8,00 a Felina                                 VENERDÌ 6 GENNAIO Epifania del Signore
ore 9,30 a Gatta                                              Giornata dell’infanzia missionaria
ore 11,00 a Felina e Villaberza                               Sante Messe
(durante le S.Messe benedizione dei Gesù bambini)             ore 8,00 FELINA
                                                              ore 9,30 GATTA
DOMENICA 11 DICEMBRE 3ª domenica di Avvento                   ore 11,00 FELINA (chiesa parr.le) e VILLABERZA

VENERDÌ 16 DICEMBRE Inizio novena del Natale                  DOMENICA 8 GENNAIO 2023
ore 10,00 Casa Nostra                                         Festa del Battesimo del Signore

DOMENICA 18 DICEMBRE 4ª domenica di Avvento                   DOMENICA 15 GENNAIO 2ª del Tempo ordinario
ore 15,00 – 16,00 Confessioni a Gatta
                                                              MARTEDÌ 17 GENNAIO
SABATO 24 DICEMBRE                                            Festa di sant’Antonio Abate
ore 15,00 - 16,00 Confessioni a Villaberza
ore 16,00 - 18,00 Confessioni a Felina (chiesa parr.le)       LUNEDÌ 23 GENNAIO
ore 22,00 S. Messa della vigilia (chiesa parr.le GATTA)       Anniversario della morte di don Zanni (23-01-1990)
ore 23,30 Veglia e S. Messa della vigilia (chiesa
parrocchiale FELINA)                                          GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO Festa della presentazione
                                                              ore 20,30 Santa Messa a FELINA (chiesa parrocchiale)
DOMENICA 25 DICEMBRE Santo Natale
Sante Messe di Natale                                         DOMENICA 19 FEBBRAIO
ore 9,30 GOMBIO                                               FESTA DELLA FAMIGLIA
ore 11,00 FELINA (chiesa parrocchiale) e VILLABERZA           ore 11.00 Santa Messa a FELINA (chiesa parrocchiale)
ore 18,00 FELINA (chiesa parrocchiale)                        ore 12,30 Pranzo al Parco Tegge

SABATO 31 DICEMBRE                                            MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO Le ceneri
ore 16,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata               Inizia la quaresima
ore 17,30 a FELINA (nella chiesa parrocchiale)                Santa Messa con l'imposizione delle ceneri
Canto del Vespro e Te Deum di ringraziamento                  ore 16,00 a FELINA (chiesa parrocchiale)
ore 18,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata               ore 20,30 a FELINA (chiesa parrocchiale)

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16- Comunità
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