Auguri di un sereno e gioioso Natale - Redacon
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N° 4 - Dicembre 2022 periodico - Responsabile e Proprietario: Romagnani don Pietro - Redazione: via G. Di Vittorio, 21 - 42035 Felina (RE) Stampa: Nuovappennino società cooperativa sociale - Felina (RE) - Autorizzazione della Curia Diocesana di Reggio Emilia n° 315/92 A del 27.11.1992 Auguri di un sereno e gioioso Natale
Lettera del Parroco C arissimi, siamo nell’imminenza di celebrare un nuovo Natale; ricorren- za che è ancora molto sentita non solo ma anzi, impegnativo, faticoso. Non siamo però soli, c’è tutta una moltitudine di cre- denti in ogni parte del mondo che in modo da chi si professa cristiano, ma anche da silenzioso opera ed agisce perché questo gran parte del nostro popolo. Forse perché avvenga. Moltitudine che è supportata la persona di Gesù Cristo incarna tutte anche dalla forza dello Spirito Santo; quello le aspettative più profonde dell’umanità stesso Spirito che porta in noi la gioia del intera. A partire dalla necessità della pace, Natale continui a sostenere in noi la gioia così dolorosamente mancante non solo qui anche nelle prove e nelle avversità della vicino a noi in Ucraina, ma ancora in tante vita di ogni giorno. parti del mondo. Don Pietro Ma ancora ha predicato quei valori di one- Dal salmo 72 stà, giustizia, fraternità, carità, la cui man- canza continua a provocare, oltre a squi- O Dio, affida al re il tuo diritto, libri economici e disuguaglianza sociale, al figlio di re la tua giustizia; problematiche umanitarie dalle dimensioni mondiali. egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia Il Natale, facendoci celebrare l’evento lieto e i tuoi poveri secondo il diritto. di una nascita, ci fa per un momento dimen- Le montagne portino pace al popolo ticare che il suo combattere per la risoluzio- e le colline giustizia. ni di questi problemi non è stato indolore, ma è costata la sua stessa vita, vita libera- Ai poveri del popolo renda giustizia, mente donata perché non avessimo paura di salvi i figli del misero fare noi stessi lo stesso. Ma ancora di più e abbatta l’oppressore. perché potessimo, vivendo al dimensione Ti faccia durare quanto il sole, terrena, aprirci a quella ultraterrena. come la luna, di generazione in generazione. Nei secoli la liturgia ci ha abituato, per poterli vivere con maggiore intensità, a Scenda come pioggia sull’erba, dividere i vari momenti della vita di Gesù come acqua che irrora la terra. e se allora ora gioiamo della nascita, non possiamo e non dobbiamo dimenticarci che Nei suoi giorni fiorisca il giusto come lui siamo parte attiva nel realizzare e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. quella vita nuova che con la sua nascita ha inaugurato e la cui continua realizzazione è E dòmini da mare a mare, posta nelle nostre mani. dal fiume sino ai confini della terra. L’augurarvi un Santo Natale è allora augurarci di sapere mettere la nostra vita a disposizione della sua causa, cammino In copertina: Sabrina Castellini, figlia di Mar- che per noi come per lui non sarà indolore, co e Carolina Veronesi, nata il 26 ottobre 2022. 2- Comunità
CATECHESI DI VITA DI PAPA FRANCESCO Dallo spezzarsi l’un l’altro il pane al Documento di Abu Dhabi del 2019 F rancesco: il papa del dialogo, di quel ritrovarsi fra uo- e cardini della fede», il documento dichia- rava: « Noi – credenti mini che, nonostante in Dio, nell’incon- le differenze e, anzi, tro finale con Lui e grazie alle differenze, nel Suo Giudizio –, sanno incontrarsi e partendo dalla no- convivere nella vera stra responsabilità pace. Solo chi non lo religiosa e morale, ha mai seguito nel suo e attraverso questo pontificato ha potuto Documento, chie- meravigliarsi del suo diamo a noi stessi e andare “pellegrino di ai Leader del mon- pace” in un paese mu- do, agli artefici del- sulmano, nei giorni scorsi. a diffondere in essa i valori la politica internazionale Il viaggio non è stato altro del bene, della carità e della e dell’economia mondiale, che una ulteriore prosecuzio- pace»; di impegnarsi seriamente ne di quel primo documento - la difesa senza eccezioni per diffondere la cultu- che è la “Carta di Abu Dabi”, di ogni vita umana «che Dio ra della tolleranza, della un documento firmato con- ha proibito di uccidere, af- convivenza e della pace; giuntamente da Papa Fran- fermando che chiunque uc- di intervenire, quanto pri- cesco e dal grande Imam di cide una persona è come se ma possibile, per fermare Al Azhar Ahmad Al-Tayyeb avesse ucciso tutta l’umanità lo spargimento di sangue durante il viaggio negli Emi- e chiunque ne salva una è innocente, e di porre fine rati Arabi Uniti del 3-5 feb- come se avesse salvato l’u- alle guerre, ai conflitti, al braio 2019. Come noto (e manità intera»; degrado ambientale e al sarebbe bene che lo leggessi- Poi, «in nome dei poveri, dei declino culturale e morale mo e rileggessimo tutto) nel miseri, dei bisognosi e degli che il mondo attualmente documento il Papa e il gran- emarginati che Dio ha co- vive». de rappresentante dell’Islam mandato di soccorrere come Queste sono solo poche egiziano affermavano: un dovere richiesto a tutti gli parole del documento, ma - l’uguaglianza di tutti gli uomini e in particolar modo a certamente sufficienti per essere umani «nei diritti, ogni uomo facoltoso e bene- valutarne l’importanza, sen- nella dignità, nella chiamata stante»; in nome «della giu- za precedenti sia nella sto- a convivere come fratelli tra stizia e della misericordia, ria del Cristianesimo come di loro, a popolare la terra e fondamenti della prosperità dell’Islam o delle altre gran- 3- Comunità
di religioni mondiali. Parole, pranzare lei?”. Non so che le benedizione del Signore anche, che rendono bene l’i- cosa mi ha detto… “Ven- su questo cammino. Voglio dea di come dovrebbe essere ga, pranziamo insieme”. È dirlo per giustizia, mi sem- la vera politica, quella che stata una cosa da dentro. bra giusto che voi sappiate si pone al servizio dell’es- Poi, seduti a tavola, lui, il come il Signore ha ispirato sere umano in quanto tale; suo segretario, due consi- questa strada. Io non sape- e di quanto piccola e mise- glieri, io, il mio segretario, vo neppure come si chia- ra sia la politica quando si il mio consigliere, abbiamo mava il Grande Imam, e pone, come obiettivo ultimo, preso il pane, lo abbiamo poi siamo diventati amici il bene di una sola parte di spezzato e lo abbiamo dato e abbiamo fatto una cosa umanità (il proprio partito, il uno all’altro: un gesto di come due amici. E adesso proprio paese, la proria na- amicizia, offrire il pane. È abbiamo parlato insieme, zione…). stato un pranzo molto bel- ogni volta che ci incontria- Ciò pare sia stato colto anche lo, molto fraterno. E verso mo. Questo riguardo al da politici e da economisti di la fine, non so a chi è venu- Documento, che è attuale, vari paesi del mondo che, ta l’idea: “Perché non fac- e si sta lavorando per farlo nelle loro affermazioni pub- ciamo uno scritto su questo conoscere». bliche, citano così spesso gli incontro?”. Così è nato il insegnamenti di Papa Fran- Documento di Abu Dhabi. Ripetiamo che il documento cesco. Si sono messi a lavorare i va letto nella sua interezza. Il Ma dove e come è nato que- due segretari, con una boz- suo linguaggio è chiaro, ac- sto documento? Lo ha rac- za che va, una bozza che cessibile a chiunque, in tutte contato lo stesso Francesco torna, una che va e una che le lingue del mondo, assolu- ai giornalisti, durante il viag- torna… E alla fine abbia- tamente gratis, sul sito www. gio di ritorno dal Barhein mo approfittato dell’incon- vatican.va/content/france- rispondendo a una domanda tro ad Abu Dhabi per pub- sco. del giornalista libanese Imad blicarlo. È stata una cosa Non sarebbe onestà citarlo Atrach della rete Sky TV di Dio, non si può capire al- senza averlo letto. Ma no- News Arabia: trimenti, perché nessuno di tiamo un particolare: il do- «Grazie. Ho pensato tanto noi aveva in mente questo. cumento è nato da un gesto in questi giorni, e ne ab- È uscito durante un pranzo di fraternità di Papa France- biamo parlato col Grande amichevole, e questa è una sco che, vista l’ora tarda del Imam, su come è venuta cosa grande. mattino, ha invitato a pran- l’idea del Documento di Poi ho continuato a pensa- zo, alla sua mensa, il Grande Abu Dhabi, quel Docu- re, e il Documento di Abu Imam. A tavola, «spezzando mento che abbiamo fatto Dhabi è stata la base di l’un l’altro il pane», è nato il insieme, il primo. Lui era Fratelli tutti. Anche quello grande documento, matrice venuto in Vaticano per una che ho scritto dopo sull’a- delle più note encicliche, dei visita di cortesia e abbiamo micizia umana nella Fra- più incisivi incontri fra mon- avuto la visita protocollare. telli tutti, ha la sua base nel di prima distanti e diffidenti Era quasi l’ora del pranzo Documento di Abu Dhabi. l’uno dell’altro, fino a scon- e lui se ne andava e, men- Credo che non si può pen- trarsi in numerose guerre. tre andavo a congedarlo, sare una strada del genere domandai: “Ma dove va a senza pensare a una specia- 4- Comunità
caritas parrocchiale di Castelnovo ne' Monti e Felina LA CARITAS E LE SUE ATTIVITÀ L a Caritas Italiana è nata nel 1971 per vo- lontà di papa Paolo VI, con una princi- pale finalità pedagogica volta allo sviluppo venienti dal nord Africa e dalla zona dei Bal- cani, mentre quelle italiane hanno sempre rappresentato più o meno il 30% del totale. integrale dell’uomo, della giustizia sociale e Nei primi anni Caritas ha aiutato una cin- della pace, con particolare attenzione ai più quantina di famiglie salendo poi fino a oltre vulnerabili. Pertanto la Caritas ha fra i suoi 150 nel 2013. compiti fondanti quello di promuovere la Queste famiglie si sono poi ridotte fino ad “cultura della carità”. arrivare ad una sessantina nel 2019. La Caritas Diocesana di Reggio Emilia è Da aprile di quest’anno si sono aggiunti an- stata fondata nel 1977 “allo scopo princi- che gruppi di profughi ucraini. pale di mettere fraternamente insieme tutti L’aiuto fornito da Caritas è quasi principal- i responsabili degli enti che si occupano di mente costituito dalla fornitura di alimenti, assistenza”. abiti e arredamento. Infine, la Caritas Parrocchiale di Castelnovo Negli anni precedenti la Caritas aveva for- ne’ Monti e Felina, che ha iniziato ad ope- nito alimenti che consentissero di integrare rare nel 1997, cerca di soddisfare i bisogni quelli che le famiglie potevano acquistare delle famiglie della zona. Fin dall’inizio le autonomamente; dal 2020 si è trattato in- famiglie aiutate dalla nostra Caritas sono vece, in molti casi, di fornire tutto il cibo state in prevalenza quelle di immigrati pro- di cui le famiglie avevano necessità e per Nella foto un momento della storia della Caritas diocesana con il Vescovo Adriano Caprioli e il compianto don Romano Zanni 5- Comunità
questo si sono dovuti acquistare alimenti e stro stile di vita e sulle tante povertà del mo- prodotti per l’igiene personale e pannolini mento presente”. per bambini. Le consegne sono state fatte spesso a domicilio al fine di evitare assem- Abbiamo bisogno di nuovi volontari bramenti nella sede Caritas e la necessità di per i servizi di distribuzione pacchi ali- recapitare a domicilio gli alimenti ha richie- mentari, ascolto e guardaroba. sto un maggior numero di volontari disponi- Per contatti potete rivolgervi al parro- bili che, però, non sono stati sufficienti per co o direttamente al numero della Cari- attuare sempre un’attenzione al dialogo e tas 380 376 0877. Grazie! all’ascolto. Per offerte: Molto spesso le persone dietro alla povertà BPM IT80Y0503466280000000000033 materiale hanno anche un grande bisogno di alleviare una situazione di solitudine, di mancanza di ascolto e dialogo. Pertanto la INIZIATIVE D’AVVENTO Caritas, per ottemperare al suo compito che Come gli anni scorsi connoteremo l’Av- è soprattutto quello di aiutare chi ha bisogni vento con iniziative caritatevoli, rico- ad uscire dalla sua situazione di indigenza, noscendo il Signore che viene nelle per- nei prossimi mesi sarà chiamata a modifica- re la modalità di aiuto, attraverso “affianca- sone più in necessità menti” di volontari alle famiglie in difficoltà DOMENICA 4 DICEMBRE per rispondere meglio alle loro reali esigen- avremo LE CIOCCOLATE della coopera- ze e attraverso un EMPORIO SOLIDALE tiva equo e solidale Otto Chocalates del (con tempi forse un po’ più lunghi) che ri- Perù l’iniziativa è di Reggio Terzo Mon- chiederà il coinvolgimento di tante altre re- do. Le offerte raccolte andranno a soste- altà di volontariato ed Enti Pubblici presenti gno di un progetto di alfabetizzazione in sul territorio con cui la Caritas parrocchiale Madagascar. ha sempre cercato di collaborare, come con i Servizi Sociali del Comune e la Croce Ver- DOMENICA 11 DICEMBRE de, in modo da coordinare al meglio le di- avremo i LUMINI della Caritas, l’offerta verse attività. di 6 euro servirà per il costo di un pasto Pertanto desideriamo ringraziare tutti coloro caldo o una notte in dormitorio per un che si sono resi, o si vorranno rendere dispo- senzatetto. nibili, per le visite e gli incontri con le fa- miglie bisognose, la preparazione di pacchi DOMENICA 18 DICEMBRE alimentari e indumenti, oltre alla consegna avremo LE STELLE DI NATALE del di arredamento, ma ringraziamo particolar- Centro Missionario. L’offerta di 12 euro andrà per i progetti pastorali dei volontari mente tutta la comunità parrocchiale che nelle missioni diocesane. contribuisce spesso con offerte, generi ali- mentari, abbigliamento. Ma al di là di tutto quanto detto, ci preme sottolineare quanto afferma papa Fran- cesco e cioè che “La Giornata Mondiale dei Poveri torna anche quest’anno come provocazione per aiutarci a riflettere sul no- 6- Comunità
LAICI PER L'ALTARE D opo aver accennato nell’articolo del bollet- tino precedente ai ministeri che precedono l’ordinazione diaconale, cerchiamo ora di prendere in considerazione la loro specifica funzione. Il Lettorato e l’Accolitato sono proposti a quei laici che si mettono a disposizione delle loro comunità per i servizi all’altare e alla carità parroc- chiale. Sono ministeri che hanno gno di annuncio del Vangelo stoli, i vangeli e altro. riavuto vita con il Conci- che la Chiesa del nostro tem- Una prima traccia dell’eser- lio Vaticano II, dopo essere po riscopre come prioritario cizio di questo ministero la si stati abbandonati per tanto ed essenziale nella sua mis- trova in uno scritto di Giusti- tempo. In precedenza, erano sione di servizio al mondo”. no (150 D.C.) semplici tappe preparatorie Le radici di questo ministero che facendo riferimento alle all’ordinazione sacerdotale e sono molto remote soprattut- letture della liturgia domeni- venivano definiti “ordini mi- to per i fatto che la stragran- cale dice: “quando il lettore nori”. “La Chiesa si riscopre de maggioranza dei fedeli, al ha terminato di leggere, co- tutta ministeriale, popolo sa- tempo di Gesù, non sapeva lui che presiede tiene un di- cerdotale, che esercita i mi- ne leggere ne scrivere. Addi- scorso” per dire che il letto- nisteri in forza del sacerdo- rittura gli Apostoli senz’al- re, già allora, era una figura zio battesimale-sacerdotale” tro si trovavano in questa diversa dal celebrante. (Lumen Gentium, 10). E’ condizione per cui anche per Fatte questa premessa stori- proprio per la ministerialità loro dovevano esserci scri- ca, passiamo a considerare la battesimale di tutti i cristia- vani e lettori di professione. figura del lettore nella realtà ni che viene superata l’idea Per le prime comunità cri- della nostra azione liturgi- che solo al clero sia riservata stiane si è reso subito neces- ca, soprattutto in quella do- l’attività liturgica all’altare. saria la presenza di persone menicale. Al Lettore viene Dei due, il primo ministero che sapessero leggere in chiesto non solo di leggere, istituito è stato quello del pubblico le Sacre Scritture, ma di “proclamare” la parola Lettorato. Paolo VI afferma sia dell’Antico Testamen- del Signore che ha un signi- che “Esso ha radici molto re- to che delle nuove scritture ficato sostanziale ben diver- mote e il suo esercizio apre nate dopo la venuta di Cri- so. Sono parole o frasi che prospettive nuove all’impe- sto, quali le lettere degli apo- il lettore prima di trasmetter- 7- Comunità
le, deve sentirle come real- e distintamente ogni sillaba dicative anche per chi presta tà delle proprie conoscenze e ogni parola; rispettare la volontariamente e occasio- e non solo come semplice punteggiatura; comprendere nalmente la propria voce nel- esposizione dal microfono. il significato dei messaggi le liturgie domenicali, senza Il Lettore è l’ultimo anello contenuti nella parola di Dio; pretenderne la perfezione. che tiene legato il profeta o evitare un tono cantilenante, Un ultimo suggerimento: l’apostolo dei tempi antichi un tono monocorde (sem- passando davanti all’alta- al fedele che oggi in chiesa pre uguale), la caduta della re per recarsi all’ambone e o in un altro luogo ascolta voce alla fine della frase, la ritornare al posto, fermarsi quelle parole. sveltezza e l’improvvisazio- e fare l’inchino solo con il I compiti del Lettore istituito ne”. Sono indicazioni di per capo senza piegare le ginoc- vengono così definiti, sem- se molto semplici, ma im- chia o la schiena. Dell’Acco- pre dal documento di Paolo portanti per tenere viva l’at- litato ne parleremo nel pros- VI: “Il Lettore è costituito tenzione dell’ascoltatore e si simo numero. per l’ufficio, a lui proprio, riferiscono specificamente al di leggere la parola di Dio Lettore istituito, ma sono in- DF nell’assemblea liturgica, ad esclusione del Vange- lo che spetta al diacono o al celebrante; poi al di fuori delle celebrazio- ni, ha anche il compito di catechista, di educare alla fede i suoi fratelli e diventare promotore di centri d’ascolto della pa- rola di Dio e di iniziative analoghe”. La proclamazione della parola del Signore all’as- semblea richiede neces- sariamente una sicura e ripetuta lettura prepa- ratoria e anche alcuni accorgimenti pratici per una migliore dizione. Ne vengono elencate alcune, molto semplici ma altret- tanto importanti: “parlare ad alta voce; esprimersi con molta chiarezza; pro- nunciare con precisione 8- Comunità
DON GUERRINO FERRARINI Ricordo di un benemerito sacerdote felinese C orrono 2022, quest’anno, settantacinque anni dalla morte di don Guer- dal papà Filippo che, in quel campo, ci sapeva ben fare. I raccolti venivano equamente rino Ferrarini, parroco di divisi, ma, quando la nume- Cola formalmente dal 1912, rosa famiglia dei mezzadri ma di fatto dal 1902. Una fi- ne aveva bisogno, sapeva gura sacerdotale che ha ono- che don Guerrino la lasciava rato non solo la parrocchia di generosamente attingere alla Cola, ma anche, e prima di sua parte. La sua canonica, tutto, quella di Felina, nella inoltre, era aperta a quanti quale è nato e si è formato al erano nel bisogno e, da una sacerdozio. guerra all’altra, questi non Don Guerrino era nato a dichiarando che poteva vive- erano pochi. Monchio di Felina da Fi- re del suo. Ma venne subito Era esuberante di carattere lippo e Onesta Vedrini il 27 battuto in generosità dalla e pieno di iniziative; di buo- novembre 1875. Aveva fatto famiglia Azzolini di Voglio- na fiducia, senza pessimismo tutti gli studi a Marola fra il ne che, parrocchiani di Cola, né illusioni e – scrive don 1886 e il 1901. Ordinato nel lo vollero ospite in casa loro, Francesco Milani – «attento 1900, era rimasto in famiglia, gratuitamente. Non poteva, ai segni di fermento di buona prestando aiuto alla parroc- infatti, andare ad abitare nella lega che si manifestassero con chia di Felina come cappel- canonica, occupata dalle so- l’intento di lavorarlo a buon lano coadiutore. È rimasto relle del parroco che si spe- fine». Fondò anche a Cola vivo nelle memorie felinesi rava potesse guarire presto. una banda avvalendosi del- la festosa partecipazione del- Più avanti, protraendosi la le amichevoli prestazioni del la Banda di Felina alla sua malattia, il papà di don Guer- maestro Giuseppe Pignedoli, prima messa. rino propose un accordo: le suo “vicino di casa” essendo Nel 1902 un fatto doloroso sorelle avrebbero percepito residente a Valbona. Favorì aveva colpito la parrocchia di la congrua del fratello, ma in ogni modo l’associazioni- Cola: il parroco era stato ri- avrebbero lasciato la canoni- smo giovanile creando grup- coverato all’Ospedale di San ca e il beneficio parrocchiale. pi solidali che vivacizzavano Lazzaro per “psicosi alluci- Dopo dieci anni, il parroco la vita della parrocchia e del natoria persecutiva”. Nell’at- venne dichiarato inguaribi- paese. Fondò anche l’Azione tesa che potesse guarire, il le. Dal quel momento, 1912, Cattolica, ma solo quando vicario foraneo di Castelnovo don Guerrino divenne parro- vide che la cosa era matura e, ne’ Monti segnalò la disponi- co effettivo di Cola. Ricor- in effetti, l’Azione Cattolica bilità di don Guerrino a sosti- davano i suoi mezzadri che di Cola brillò tra quelle della tuirlo. E don Guerrino accettò egli era un amministratore montagna per saldezza di fede volentieri, senza retribuzione, oculato, seguito, peraltro, e coraggio. Questi giovani e 9- Comunità
questi uomini portavano con ca un decennio, il professor guerra finita e a gestirlo fu orgoglio la bandiera di Azio- Pasquale Marconi. Tra don una educatrice d’eccezio- ne Cattolica, innalzavano i Guerrino e Marconi nacque ne: suor Gina Tamagnini, di loro stendardi lungo le strade una sintonia di fede e di cari- Campolungo. mentre si recavano ai pelle- tà. È storia documentata che, Certo: questa dell’asilo di grinaggi e, più alti degli sten- di fatto, l’Ospedale di Castel- Cola è una storia tutta da dardi, alzavano le loro voci novo ne’ Monti nacque nella narrare per filo e per segno cantando inni al papa, alla canonica di Cola, grazie ai perché dice come il bene, Madonna, a Cristo che "vin- pranzi di don Guerrino che silenziosamente, costruisca ce, regna, impera". Un canto sapevano non soltanto far catene di solidarietà sociale, che aveva molti significati mettere i piedi sotto il tavo- di speranza, di futuro. quando il fascismo inneggia- lo, ma anche, alla fine, far ra- Frattanto, il tempo della guer- va al ritorno dell’Impero «sui gionare insieme teste a volte ra aveva portato a don Guer- colli fatali di Roma». troppo divergenti. rino anche un doloroso tumo- Primeggiò, tra i suoi giova- La dedizione pastorale di don re alla gola. Ci sono ancora ni, Ximenes Azzolini di Vo- Guerrino ebbe altri imitatori fotografie che lo ritraggono glione, suo buon imitatore, nei parrocchiani Egidio Cor- carico di bende, sofferente, ex combattente della prima ti e Tebalda Manfredini, ma- ma gioioso in mezzo ai bimbi guerra mondiale, poi, negli estra di Cola che tra i suoi del suo asilo. Immagini che anni ’30, seminarista a Maro- scolari ebbe anche Pasquale valgono come un testamen- la e sacerdote nel 1939, anco- Marconi. Entrambi lasciaro- to, impresse nella memoria ra ricordato per la sua santità no i loro beni per opere di dei suoi parrocchiani più che esemplare nella parrocchia educazione e di assistenza sulla carta. Muore il 14 feb- di Fogliano, dove fu parroco della parrocchia di Cola. Con braio 1947. La sua tomba, dal 1941 fino quasi alla mor- la loro eredità, don Guerri- nel cimitero di Cola, è ancora te nel 1998. no iniziò a costruire, poco tra quelle più curate. Difficile La formazione culturale di prima della seconda guerra che i suoi parrocchiani (anzi, don Guerrino era molto soda, mondiale, servendosi dell’a- ormai, i loro discendenti) le ma, avanzando gli anni, la iuto di don Milani, l’asilo passino dinnanzi senza una sua timidezza iniziò ad ave- parrocchiale. Una meravi- preghiera. re il sopravvento. Iniziava le glia, per quei tempi, il primo GG omelie domenicali con “Cari asilo del Comune fratelli, care sorelle”, poi la di Vetto e, proba- commozione gli metteva un bilmente, come nodo alla gola e non riusci- edificio ad hoc, il va più a proseguire. Fu una primo della mon- debolezza miracolosa perché tagna reggiana. gli procurò, come coadiutore Per la sua gestio- festivo, l'aiuto di don France- ne, anche don sco Milani e questi portò in Guerrino lasciò i parrocchia, come conferen- suoi beni perso- ziere ascoltatissimo per cir- nali. Fu aperto a 10- Comunità
Il peccato come allontanamento da Dio e dalla sua gioia Il Sacramento della Riconciliazione Foto di gruppo con i bambini che, per la prima volta, si sono avvicinati al Sacramento della Riconciliazio- ne: Emma Donadelli, Elena Bertucci, Viola Romei, Riccardo Tamburini, Diego Stawarz, Mattia Ganapini. C on i bambini di quarta elementare ci siamo preparati al sacramento della Riconciliazione con il racconto di Zac- stante questo, Dio Padre viene a cercare ognuno di noi per fermarsi a casa nostra, per farci sperimentare il suo amore. cheo. La celebrazione della Prima Confessione L’incontro di Gesù con Zaccheo ci ricorda di questi bambini è avvenuta domenica 27 che Dio viene a liberarci da ciò che ci al- novembre (prima di Avvento). La giornata lontana da Lui e dalla sua gioia. si è svolta in un clima gioioso e di festa. Nei vari appuntamenti di catechismo, ab- Proprio come Zaccheo che ha accolto biamo evidenziato come Zaccheo fosse Gesù “pieno di gioia”, anche questi bam- considerato dalla folla come “un poco di bini hanno potuto esultare dell'abbraccio buono”, un peccatore, e per questo appa- misericordioso di Dio Padre. re come un uomo solo e isolato. Zaccheo intascava parte del profitto delle tasse che Un ringraziamento particolare a Martina riscuoteva per conto del potere romano. che ha accolto con entusiasmo la proposta Gesù non si lascia condizionare dal giudi- di aiutare ad animare questa bella giornata. zio della folla e dice a Zaccheo “Oggi devo Ha saputo interagire in modo appassionato fermarmi a casa tua”. con tutti i bambini, arricchendo di spensie- Anche noi come Zaccheo facciamo alcune ratezza questa gioiosa giornata. scelte che non piacciono a Dio, ma nono- Le catechiste 11- Comunità
Origini della chiesa di Roncroffio L a pubblicazione a cura del prof Giuseppe Gio- vanelli commenta i numerosi popolazione indica una mi- stura di longobardi e romani. È significativa anche la col- nato a Gregorio VII nei mo- menti critici della lotta contro Enrico IV, sia da identificarsi documenti d’archivio reperi- locazione del borgo in riva con la chiesa di Roncroffio. bili su questa chiesa, li col- sinistra del rio di Bovastra, La stessa corte e il castello di loca nella storia del territorio in esatta contrapposizione Felina vennero poi anch’essi circostante, mette in evidenza all’insediamento longobardo- donati al monastero da Matil- la struttura borghigiana con arimannico di Beleo sull’op- de, poco prima di morire, nel ingressi, volte, torri, tipologie posta sponda destra, esso 1115. edilizie, ricca di informazioni pure a fianco della via Regia La struttura architettonica sul suo sviluppo. Fa riferi- proveniente da Migliara. riconduce allo stile “romani- mento alle carte dell’abbazia La chiesa è l’edificio con mu- co”, epoca in cui sono sorte le di Marola e raccoglie la prima ratura più solida collocato su chiese vicine di Beleo, Maro- informazione su un Raginerio un rialzo adiacente l’abitato e la, Villaberza, Cagnola, Cam- di Roncorofoli che nel 1075 ai suoi piedi si trovano sia il piliola e numerose altre. Essa, allivella terre a un Giovanni pozzo, sia il quadrivio tra due tuttavia, denota in più una Domenico dello stesso luogo. vie antiche, l’anzidetta via re- struttura “difensiva”, tipica gia che sale in direzione nord- delle chiese delle piccole lo- Sulla latinità e lombardità del sud da Sarzano, Beleo verso calità poste su strade di gran- borgo la prima attestazione è il forum di Felina (Fariolo) de passaggio (altro esempio: quella del nome: Roncumro- e quella che arriva da Carpi- Borzano d’Enza), attestata foli (cfr. Cartolario di Maro- neti-San Donnino-Bovastra a soprattutto dall’ingresso la- la. NB: l’um latino era pro- est proseguendo in direzione terale, basso e stretto, per im- nuciato alla francese: on): il ovest verso Montecastagne- pedirne la profanazione me- longobardo ronco indica la to-Gombio e su questa c’era diante l’ingresso di animali e terra lavorata; il latino rofu- la primitiva gradinata per ac- la più facile difesa in caso di lus indica l’ufficiale romano cedere alla chiesa. La elevata attacco armato. addetto alla protezione delle consistenza della popolazio- L’orientamento iniziale pre- strade. Il borgo, infatti, fino ne di Roncroffio immedia- vedeva l’abside rivolta a a tutto il secolo XV, è attra- tamente posteriore all’anno oriente. È pure documentato versato dalla via regia quae mille, attestata dal cartolario un grande affresco rappresen- vadit a Civitate Regij ad ca- di Marola, spiega la presenza tante san Lorenzo sulla parete strum Felinae deinde ad al- di una chiesa e la sua apparte- interna dell’abside, scompar- pes (ASMo, Sarzano) e, dai nenza all’ambito canossano. so presumibilmente quando, valichi appenninici, in Garfa- Gli storiografi di Canossa non nei restauri del 1680, l’orien- gnana e in Lunigiana. Come lasciano dubbi che una delle tamento liturgico viene ribal- ben risulta dagli ampi riferi- due cappelle di Felina che nel tato, aprendo un più grande menti contenuti nel cartolario 1082 Matilde dona al mona- ingresso nel muro absidale. di Marola, ancora nei secoli stero di Sant’Apollonio, per Cappella pastoralmente di- XII e XIII l’onomastica della compensarla del tesoro do- pendente dall’Abbazia di 12- Comunità
Campi[gli]ola, quindi par- rocchia, già sul finire del se- colo XV è documentata come “ecclesia Sancti Laurentii de Roncrofolis sine cura valoris librarum 10. Rector dominus M. de Montecastagneto”. Priva di cura pastorale, è però dotata di beneficio (14 pezze di terra) che viene regolar- mente assegnato con l’obbli- go di mantenervi le principa- li celebrazioni festive. Non sappiamo fino a quando viene conferito al rettore di Monte- castagneto. Presso l’archivio vescovile esiste un elenco di beneficiati che si esaurisce solo con l’esproprio del be- Vari gli interventi di restauro e urgente intervento qui pre- neficio a seguito delle leggi richiesti dai tanti secoli e dal- sentato per accedere alle mi- eversive dell’asse ecclesia- le tante vicende cui la chiesa sure del PNRR. stico del 1866 e 1867. Da è andata soggetta. L’inter- Le sepolture del cimitero an- allora la cura è proseguita vento che maggiormente ne tico sul lato est della chiesa volontariamente dai sacer- ha modificato l’immagine è sono state portate alla luce doti del seminario di Marola sicuramente quello degli anni nel secondo dopoguerra con e, dopo il 1945, fino ad oggi, 1636-1680 che ne inverte lo scavo effettuato per l’in- dal parroco di Felina (si ricor- l’orientamento liturgico e co- stallazione di un serbatoio da l’assiduità di don Artemio struisce campanile e sacristia alimentato dal primo acque- Zanni) o dal suo cappellano sul vecchio ingresso laterale. dotto rurale nel paese. coadiutore. L’intervento interno alla chie- Le manutenzioni ai tetti e ai Da notare che, a somiglianza sa realizzato dopo la prima soffitti della chiesa, della tor- delle chiese parrocchiali, an- guerra mondiale ha portato re, della sagrestia effettuati che questa di Roncroffio fino al rifacimento dell’altare, del nel 1996-97 hanno rivelato le al 1867 ha una sua fabbriceria pavimento e al primo collega- tracce delle capriate sopra le che, insieme alla cura ammi- mento con la rete elettrica. In volte e hanno messo in evi- nistrativa, ne sostiene quella quel periodo furono prolun- denza l’ingresso originario liturgico-pastorale. Anche gate abitazioni private dalla alla chiesa che si apriva sul per questo il titolo di “orato- vecchia canonica fin quasi lato sud nel punto dove rima- rio” recentemente in uso (per a ridosso della sagrestia, da ne il passaggio alla sagrestia. ignoranza della sua storia) questo fatto hanno origine le appare del tutto improprio. lesioni oggetto del principale Enrico Bussi 13- Comunità
Anniversari di matrimonio nel 2023 10 anni De Giuseppe Ferdinando Magnani Sara 18/05/2013 Felina Ferri Simone Husanu Roxana 15/06/2013 Felina Camagnoni Davide Castellari Lara 29/06/2013 Felina Valentini Matteo Ganapini Silvia 13/07/2013 Felina Gnaccarini Luigi Castellari Daniela 20/07/2013 Felina Ferrarini Massimo Sanchez Blanco Nerea 03/08/2013 Felina Incerti Cristian Zanelli Sarah 31/08/2013 Felina Motta Mattia Sorrivi Federica 17/11/2013 Felina 25 anni Giavelli Marco Castellari Barbara 09/05/1998 Felina Formigoni Mirco Saccaggi Simona 23/05/1998 Felina Teggi Giuseppe Morelli Annice 30/05/1998 Felina Riportiamo l'elenco dei Tosini Giampaolo Fontanelli Emma 05/09/1998 Felina coniugi residenti, o spo- sati nelle nostre comuni- 50 anni tà, che il prossimo anno Spadarotto Andrea Giambisi Sandra 28/01/1973 Felina Leurini Nildo Baldelli Giancarla 07/01/1973 Felina celebrano importanti Algeri Paolo Gambarelli Iris 22/04/1973 Felina traguardi, invitandoli a Magnani Angelo Tincani Pia Mirca 22/04/1973 Felina partecipare alla Santa Casadio Graziano Cani Maria 23/04/1973 Felina Messa di ringraziamento Lusoli Ermes Pantani Mariangela 06/05/1973 Felina Gaetti Maurizio Ceccarelli Loretta 24/06/1973 Gatta che celebreremo come di Leoni Giorgio Bernabei Norina 30/08/1973 Felina consueto l'ultima Frailik Sergio Braglia Gliceria 30/08/1973 Felina domenica di carnevale Bianchi Angelo Ceccarelli Livia 08/09/1973 Gatta 19 febbraio 2023 Rabitti Renzo Balestrazzi Bruna 30/09/1973 Felina e, a seguire, il tradiziona- Conconi Domenico Rabotti Germana 06/10/1973 Felina Tincani Giulio Dallari Anna 06/10/1973 Gatta le pranzo al Parco Tegge Ferrari Loris Franchini Fiorenza 21/10/1973 Felina dove festeggeremo con le Carlini Ugo Elia Loredana 27/10/1973 Gombio famiglie presenti. Biancardi Emiliano Marastoni Luciana 27/10/1973 Felina Invitiamo chi non si ritrovasse nell'elenco dei festeggianti il 10° - 25° - 50° - 60° di farlo sapere a don Pietro. Grazie 14- Comunità
60 anni Re Giuseppe Costi Anna 20/04/1963 Felina A Gatta Tincani Luigi Castellini Irma 04/05/1963 Felina Bocedi Egidio Ragazzini Anna 13/06/1963 Felina Un giorno venni qua. Monti Ermanno Zanelli Ida 17/08/1963 Felina Casini Brenno Ferretti Franca 19/10/1963 Felina Era d’autunno: Rivi Oliviero Zanelli Lilliana 23/10/1963 Felina tra i cespugli già spogli Castiglioni Matermo Ceccarelli Genoveffa 27/07/1963 Gatta e freddolosi il vento sibilava 62 anni Giambisi Riccardo Saccaggi Rosanna 01/01/1961 Villaberza impaurendo. Dallari Argo Bizzarri Carla 08/04/1961 Felina In quel giorno t’odiai Medici Silvano Castellari Nilde 15/04/1961 Felina perché eri grigio Pignedoli Domenico Guglielmi Anna 01/05/1961 Felina nella nebbia nel tempo. Zanelli Amos Pignedoli Gianna 27/05/1961 Felina Fabbiani Giuseppe Manfredi Luciana 29/07/1961 Felina Odiai la fonte Zanette Erminio Zini Delfina 18/11/1961 Gatta che montanara canta vicino alla Spirola 63 anni tra le vecchie case diroccate. Spagni Ulderico Lusenti Rosanna 17/04/1960 Felina Odiai la gente, le greggi, Franceschini Enrico Belli Giovanna 05/06/1960 Felina Magnani Giuseppe Salimbeni Antonietta 25/06/1960 Felina i canti dei pastori. Diena Giampiero Crotti Pietra 29/09/1960 Felina Poi… non so come … a poco a poco, 64 anni con il sol tornò la primavera. Costi Tonino Braglia Virginia 07/02/1959 Felina Spina Ildebrando Gambarelli Bianca 10/10/1959 Felina Feci pace con te e allor t’amai. 65 anni Ganapini Anchise Manfredi Cleonice 06/04/1958 Felina Loredana Iori (1959) Albertini Prospero Zini Ernerstina 06/12/1958 Felina 66 anni Gazzotti Nicomede Bettuzzi Giuliana 01/01/1957 Felina Zanelli Arto Peretti Silvana 23/03/1957 Felina 67 anni Fontanesi Eunesio Castellari Bruna 01/09/1956 Felina 68 anni Tedeschi Romano Cavalletti Mirella 25/06/1955 Felina Dallari Elio Lusetti Virginia 30/07/1955 Gatta 69 anni Zanelli Abramo Albertini Giuseppina 18/04/1954 Felina 15- Comunità
Calendario Liturgico DOMENICA 27 NOVEMBRE 1ª domenica di Avvento DOMENICA 1 GENNAIO 2023 Santa Maria Madre di Dio MARTEDÌ 29 NOVEMBRE Inizio novena dell’Immacolata Sante Messe ore 9,30 GATTA DOMENICA 4 DICEMBRE 2ª domenica di Avvento ore 11,00 FELINA (chiesa parr.le) e VILLABERZA ore 18,00 FELINA (chiesa parrocchiale) MERCOLEDÌ 7 DICEMBRE Festa di S. Ambrogio patrono di Villaberza GIOVEDÌ 5 GENNAIO ore 16,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata GIOVEDÌ 8 DICEMBRE Solennità dell’Immacolata ore 18,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata concezione della B.V. Maria Sante Messe ore 8,00 a Felina VENERDÌ 6 GENNAIO Epifania del Signore ore 9,30 a Gatta Giornata dell’infanzia missionaria ore 11,00 a Felina e Villaberza Sante Messe (durante le S.Messe benedizione dei Gesù bambini) ore 8,00 FELINA ore 9,30 GATTA DOMENICA 11 DICEMBRE 3ª domenica di Avvento ore 11,00 FELINA (chiesa parr.le) e VILLABERZA VENERDÌ 16 DICEMBRE Inizio novena del Natale DOMENICA 8 GENNAIO 2023 ore 10,00 Casa Nostra Festa del Battesimo del Signore DOMENICA 18 DICEMBRE 4ª domenica di Avvento DOMENICA 15 GENNAIO 2ª del Tempo ordinario ore 15,00 – 16,00 Confessioni a Gatta MARTEDÌ 17 GENNAIO SABATO 24 DICEMBRE Festa di sant’Antonio Abate ore 15,00 - 16,00 Confessioni a Villaberza ore 16,00 - 18,00 Confessioni a Felina (chiesa parr.le) LUNEDÌ 23 GENNAIO ore 22,00 S. Messa della vigilia (chiesa parr.le GATTA) Anniversario della morte di don Zanni (23-01-1990) ore 23,30 Veglia e S. Messa della vigilia (chiesa parrocchiale FELINA) GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO Festa della presentazione ore 20,30 Santa Messa a FELINA (chiesa parrocchiale) DOMENICA 25 DICEMBRE Santo Natale Sante Messe di Natale DOMENICA 19 FEBBRAIO ore 9,30 GOMBIO FESTA DELLA FAMIGLIA ore 11,00 FELINA (chiesa parrocchiale) e VILLABERZA ore 11.00 Santa Messa a FELINA (chiesa parrocchiale) ore 18,00 FELINA (chiesa parrocchiale) ore 12,30 Pranzo al Parco Tegge SABATO 31 DICEMBRE MERCOLEDÌ 22 FEBBRAIO Le ceneri ore 16,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata Inizia la quaresima ore 17,30 a FELINA (nella chiesa parrocchiale) Santa Messa con l'imposizione delle ceneri Canto del Vespro e Te Deum di ringraziamento ore 16,00 a FELINA (chiesa parrocchiale) ore 18,00 FELINA Santa Messa festiva anticipata ore 20,30 a FELINA (chiesa parrocchiale) QUESTO NUMERO DEL BOLLETTINO È STATO OFFERTO DA SERVIZI FUNEBRI COMPLETI in Appennino e in tutta la provincia di Reggio Emilia aperti tutti i giorni dell'anno, 24 ore su 24 Tel. 0522 619432 - 340 5217669 16- Comunità
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