Atletica Immagine Nostalgia della Firenze Marathon - 1 dicembre 2020 - Numero 42
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Atletica Immagine 2 EDITORIALE Da zona rossa a zona arancione Un primo passo per ricominciare di Vezio Trifoni S iamo in attesa del pas- saggio da zona Rossa ad Arancione. Il nostro presidente della Toscana, Eu- genio Giani, ha preavvertito tutti i toscani che da venerdi 4 dicembre ci sarà il passag- gio di colore. Per gli sportivi e per i tanti appassionati non è un cambio di poca cosa per- chè si potrà svolgere l’attività sportiva all’aperto, sempre con distanziamento, e quelle di squadra: individualmente. cosa stanno facendo e quali do ai tanti appassionati che il Faccio l’esempio più classico: sono le speranze per quando prossimo wek-end si corre a le scuole di calcio potranno si ripartirà. Atletica Immagi- Valencia e tra le protagoniste riprendere gli allenamenti ne, pur senza manifestazioni, ci sarà anche la nostra Valeria individualizzati e si potrà fare cerca di affrontare tanti argo- Straneo che cerca il pass per attività nei parchi e in struttu- menti: dal tenersi in forma, a Tokyo 2021. Chiudo con un re sportive all’aperto. Quindi spiegare le novità legate al abbraccio a tutti coloro che si amplierà la possibilità di periodo e non ultimo capi- sono in terapia intensiva o fare sport anche ai non ago- re quali saranno i tempi per sub intensiva e che stanno nisti che in zona rossa erano avere un calendario “regola- lottando contro questo virus stati fermati. Cosa succederà re”. Qualcosa si muove ed ho così subdolo e che si insinua ? Una partenza da centome- sentito che qualche organiz- all’interno del nostro organi- tristi per conquistare il posto zatore sta pensando di met- smo come se fosse un fanta- o in molti seguiranno i consi- tere in moto la macchina. La sma. Visto che abbiamo tirato gli, stile Maratona, di ripartire domenica appena passata, fuori la maratona mi permet- con calma, senza furia... Le 27 novembre, era l’appunta- to di fare un parallelismo. società podistiche potranno mento più atteso della sta- Pensate di essere tra il 30esi- riprendere anche a organiz- gione con la disputa della Fi- mo e il 35esimo km dove l’ar- zare ma in questo caso forse renze Marathon che come le rivo sembra irraggiungibile. bisogna attendere il ritorno altre maratone è stata annul- Stringete i denti e lottate per- in fascia Gialla. La Regalami lata. Molti comunque hanno chè solo così il traguardo più un Sorriso è rimasta vicino voluto essere ad un via vir- importante può essere rag- alle società e Piero, proprio tuale in Piazza del Duomo giunto. Un forte abbraccio a per mantenere i tanti legami perchè non fare i 42,195 km tutti e continuate a correre e raggiunti in tutti questi an- l’ultima domenica di novem- camminare perchè, a dispet- ni, sta contattando i consigli bre sarebbe stata una perdita to di tanti, solo così la salute direttivi per farsi raccontare troppo forte. Tra l’altro ricor- prevale.
Atletica Immagine 3 OLTRE IL COVID Come riprendere l’attivita’ sportiva dopo il Covid-19? a cura di Vezio Trifoni C 'è una nuova doman- da che ricorre in que- ste ore. Le persone che hanno avuto il Covid come possono riprendere l'attività sportiva? Per Luca Magni, presidente della Associazione dei medici dello sport di Prato è impor- tante che Regioni, Asl, Coni ed Enti locali aprano un per- corso per rivedere il proto- collo nazionale sulla materia pubblicato a marzo e diffe- renziare le modalità per ogni allo stress" Quindi ci vorreb- vi che è molto "pesante" dal soggetto in base alla gravità be una differenziazione tra punto di vista economico e della positività avuta al Co- professionisti e amatori? "Al- difficile da mettere in pratica vid. "Pur essendo consape- la ripresa della attivita' spor- perchè gli esami sono molto vole del periodo drammatico tive, tra settembre e ottobre, specifici (test cardiopolmo- che stiamo passando.il mon- si è assistito ad un notevole nare, tac polmonare, esami do medico sportivo e anche incremento delle problema- del sangue ecc) che sono quello pratese di cui sono tiche muscolo tendinee, ri- utili e indispensabili per gli il portavoce - spiega il dot- spetto agli anni precedenti, atleti che hanno avuto una tor Magni - vuole mettere in legato al grave decadimento infezione sintomatica ma evidenza alcune gravi critici- dell'allenamento degli atleti - che risulterà molto difficile ta' che il mondo sportivo sta continua Magni - si è assistito da attuare alla moltitudine di affrontando. Numerosi studi ad un consumo sempre mag- atleti asintomatici e o pauci- scientifici provano quanto giore di psicofarmaci e visite sintomatici che arriveranno a sia importante l'attivita' fisica psichiatriche e psicologiche, visite a marzo o aprile con la per raggiungere uno stato di durante il lockdown, e il con- ripresa presumibile delle atti- salute fisica e psichica otti- sumo ha continuato ad esse- vità sportive" Qual'è la vostra male. re maggiore anche nel perio- richiesta? "E' opportuno fare Già a seguito del lockdown do successivo al lockdown. Al una verifica delle linee del di marzo e aprile, il nostro momento attuale le visite di protocollo, distinguendo ad settore ha rilevato un deca- idoneita' sportiva agonistica esempio tra sportivi asinto- dimento importante delle e non per i covid positivi so- matici e sintomatici - conclu- qualita' fisico atletiche del no una minoranza, dato che de Magni - La prevenzione mondo sportivo che è torna- la prima ondata di epidemia è importante e deve restare to alla nostra osservazione ha prodotto dei numeri , tut- un punto fondamentale per dopo il periodo di stop for- to sommato, ridotto di conta- costruire salute anche in am- zato. Soprattutto nell'ambi- gi. bito sportivo, ma serve una to delle visite di idoneità si è Come sapete, il rilascio della valutazione attenta di quale potuto rilevare un incremen- certificazione sportiva, segue protocollo utilizzare per la ri- to di anomalie cardiache, un protocollo dettato dalla presa allo sport di un sogget- da attribuire al detraining e Federazione Medici sporti- to che ha avuto il Covid".
Atletica Immagine 4 IL SONDAGGIO Larissa Iapichino o Leonardo Fabbri? L’atletica toscana in nomination al Gazzetta Awards: come votare Foto di Giancarlo Colombo/FIDAL È derby in famiglia fra Larissa iapichino e Leonardo Fabbri, entrambi in nomination per l’annuale premio Gazzetta Awards, entrambi nel- la sezione “Rivelazione dell’anno” insieme ad altri quattro atleti. Inizialmente Fabbri era partito forte e in testa. Poi Larissa lo ha raggiun- to. Ma la lotta è ancora tutta aperta. Si può votarli a questo link https://www.gazzetta.it/sportsawards/26-11-2020/gazzetta- sports-awards-rivelazione-anno-balsamo-bastianini-bastoni- fabbri-iapichino-trevisan-votate-3901175492821.shtml dopo essersi registrati presso il sito https://www.gazzetta.it/
Atletica Immagine 5 SPORT SENZA CONFINI... TI ASPETTIAMO NEI NOSTRI PUNTI VENDITA ED ONLINE SU NENCINISPORT.COM CON I MIGLIORI BRAND PER IL RUNNING! NENCINI SPORT 1 SPORT Via Ciolli 12/14, Calenzano-FI INFO LINE: 055.88.26.000 NENCINI SPORT 2 LIFESTYLE Via Ciolli 8/10, Calenzano-FI INFO LINE: 055.88.26.000 NENCINI SPORT 3 PESCA&NAUTICA - OUTLET Via Salvanti 47/49, Calenzano-FI INFO LINE: 055.88.26.000 NENCINI SPORT 4 BIKE & MOTO Via Ciolli 9/15, Calenzano-FI INFO LINE: 055.88.26.000 NENCINI SPORT MONTECATINI Via Fermi 49/51, Montecatini Terme (c/o IperCoop) INFO LINE: 0572.91.06.11 NENCINI SPORT PISTOIA Via N. Copernico 140, S. Agostino, Pistoia INFO LINE: 0573.53.42.88 NENCINI SPORT VALDARNO Uscita 25 A1 Autosole, Terranuova B.ni INFO LINE: 055.91.99.129 NENCINI SPORT LIVORNO Via Firenze 144, Livorno INFO LINE: 0586.44.46.51
Atletica Immagine 6 LA RICORRENZA E si scopre che Giancarlo Romiti, presidente del Comitato organizzatore è secondo al mondo Si e’ corsa la Firenze Marathon, anzi no! In tanti sono andati a correre sulle strade dell’evento che si sarebbe dovuto tenere domenica Durata del servizio D omenica scorsa, 29 no- km e 195 metri oppure più vembre, tradizionale lunghe ancora. Come si vede appuntamento nell’ul- in questa tabella è preceduto tima domenica di novembre, soltanto dalla coordina torte si sarebbe dovuta svolgere la della maratona di Copenha- Firenze Marathon edizione gen, Niels Jorgen Holdt, oltre numero 37. Secondo una sta- che ha inanellato 40 edizioni tistica suggestiva il presiden- alla guida del suo evento. Per te del Comitato organizzatore trovare un altro po’ di Italia in Giancarlo Romiti è al 2° po- questa particolare classifica si sto al mondo tra gli organiz- deve scorrere fino al 53° posto zatori di corse podistiche più con un altro toscano, Andrea longevi nel ruolo. Il presiden- Maggini alla guida della ma- te del la maratona di Firenze è ratona di Pisa (17 edizioni). il secondo presidente di comi- Resta in ogni caso irresistibi- tato organizzatore che ha ina- le il fascino della Firenze Ma- nellato più edizioni al mondo, rathon e nonostante la gara considerando le prove sui 42 fosse annullata da tempo in
Atletica Immagine 7 LA RICORRENZA Foto di Christian Lava tanti hanno voluto trascorre- re la mattinata di domenica correndo sulle strade della maratona. In tanti hanno in- viato le loro foto alla reda- zione di Atletica Immagine e puntualmente le pubblichia- mo... Anche Gloria Marconi sul- la propria pagina Facebook proprio domenica ha ricor- dato con nostalgia e giusta commozione il suo terzo po- sto alla Firenze Marathon di nove anni fa, arrivata al tra- guardo a braccia alzate con accanto il pistoiese Massimo Mei. Nell’edizione numero 11 la toscana finì sul podio dietro solamente alla etiope allora 38enne Asha Gigi che si impose in 2 ore 31’36’’ e al- la marocchina Janat Hanane (2h34’20’’). Per la Marconi un crono di 2h34’57” che resta a tutt’oggi il dodicesimo cro- no di sempre per un’italiana alla maratona di Firenze e il 40esimo crono femminile al- la time. (Carlo Carotenuto Foto di Paolo Nucci e Piero Giacomelli)
Atletica Immagine 10 IL PERSONAGGIO Denise Cavallini, atleta, mamma, capitano e ora anche top trainer La portacolori del G.S. Lammari ha conseguito un importantissimo brevetto e ha ringraziato tutti di Carlo Carotenuto D enise Cavallini non solo atleta ma anche allenatrice altamente qualificata. Ha passato l’esa- me e conseguito il patenti- no di allenatrice specialista Fidal e così ha ringraziato attraverso i social le persone che le sono vicine. “Ho sem- pre saputo che avere tante persone che ti vogliono be- ne e che hanno fiducia in te è come avere una cassaforte piena d’oro... il mio risulta- to ne è la prova: traguardo raggiunto! Allenatrice Spe- cialista FIDAL a pieni voti. Un Project Work studiato nei minimi dettagli, che ha coin- volto tante persone e tante strutture... Un grazie di cuore a tutti”. Poi ha ringraziato in partico- lar modo: “I miei tutor: Clau- dio Pannozzo e Paola Vaccai. I protagonisti del progetto: Gionata Terreni, Gabriele Bartalucci, Danilo Orsucci, Luca Pengo, Francesco Saba- tini, Luca Fiasconi, Quintilio Caponi, Alessandro Piampia- ni, Claudio Mugnai, Piera To- nelli, Annalisa Taverna e An- drea Taddei. E poi gli istituti coinvolti: Centro Ecomedica Empoli grazie al professor Fabrizio Angelini e l’Istituto
Atletica Immagine 11 IL PERSONAGGIO Don Gnocchi di Scandicci percorso personale di ritorno squadra nelle prime occasio- grazie alla dottoressa Laura ad allenamenti più continua- ni utili che arriveranno quan- Simoni...” infine “il Gumasio... tivi per farsi trovare pronta a do ci sarà l’occasione di tor- che mi segue ovunque e che dare il proprio supporto alla nare in gara. ha persone preziose sempre pronte ad aiutarti... Ce l’abbiamo fatta !” Denise Cavallini, insegnan- te di educazione fisica, ha collaborato negli anni scorsi anche con l’azzurro Daniele Meucci, facendogli da fisiote- rapista, soprattutto nel perio- do in cui si era laureato Cam- pione europeo di maratona. Il capitano del G.S. Lammari, classe 1979, è anche mamma e lavoratrice oltre che atle- ta; nel 2017 era stata quarta donna italiana alla maratona di New York con un crono in- torno alle 3 ore (3’00’02”), un primato personale in mara- tona di 2:44’07” fatto a Lucca nel 2009, un 2:46’03” col qua- le fu sesta alla maratona di Firenze 2012 (36esimo cro- no per un’italiana di sempre a Firenze), tantissime mez- ze maratone vinte, con un primato personale ufficiale Fidal di 1:18’02” a Udine nel 2007. Ora per lei comincia un
Atletica Immagine 12 LA SOCIETA’ Il sogno è organizzare una combinata magari con la mezza maratona di Prato Il Ponte Scandicci ricordando la storia si proietta nel futuro Dei 134 soci prima del lockdown quasi tutti hanno gia’ rinnovato l’affiliazione di Piero Giacomelli C on Maurizio Butini è me Greve, i cittadini eresse- Erano 134 i soci in forza alla facile lasciarsi andare ro le “Barricate di Scandicci” squadra prima del lockdown e ripercorrere quelli contro l’imminente attacco e nonostante gli attuali pro- che sono stati i tempi eroici delle squadre fasciste che blemi di socializzazione ad del podismo fiorentino, per- avevano assassinato il sinda- oggi quasi tutti hanno rinno- ché l’ha vissuto sempre con calista Spartaco Lavagnini il vato la quota sociale. La sa- passione e slancio. Il “Gruppo giorno precedente. lute prima di tutto, è il mes- sportivo Il Ponte” nasce nel 1979 prendendo il nome del circolo “La Stella rossa”, pres- so cui è ubicata da sempre la sede sociale a Scandicci, per assumere poi quello de “Il Ponte” in memoria di un evento storico importan- te per la città. Il 28 febbraio 1921, presso il ponte sul fiu-
Atletica Immagine 13 LA SOCIETA’ saggio che lancia il Consiglio mulino. E tutto veramente a direttivo: il superamento del- due passi dalla città immer- la visita di idoneità sportiva so nel verde. San Martino alla è fondamentale. Da podisti Palma e la passeggiata di San incalliti, anche se non ci ritro- Luca a Vingone, in memoria viamo per gareggiare alla fine di Niccolò Ciatti completano tutti corrono, quindi perché gli impegni organizzativi del- non farlo in sicurezza? 140 la squadra. gare ogni anno sono l’impor- “Sogni nel cassetto? Tornare tante risultato raggiunto dai a correre tutti insieme”, dice soci, con il ben consolidato Butini con la voce legger- gruppo Trail con oltre 20 va- mente incrinata. “La corsa è lidi elementi. socializzazione e quello che Fiore all’occhiello della socie- manca è proprio lo stare in- tà è la “Maratonina di Scan- sieme”, continua dicendo che dicci” nata come “Trofeo il “tutti i giovedì mattina alle 9 Ponte” e poi consolidatasi da Piazza Kennedy al Vingo- gni nel cassetto tanti tra cui sulla classica distanza. Pur- ne parte il gruppo di “quelli andare a organizzare magari troppo per il 2021 i giochi del giovedì” definito anche una classifica combinata con sono già fatti, il consiglio ha “i pensionati” per un allena- la Maratonina di Prato. Ap- preso coscienza che senza mento collettivo con le ade- puntamento quindi appena certezze e nell’attuale situa- guate misure di sicurezza, ma possibile con tanta voglia di zione sanitaria è impossibile non è lo stesso di prima”. So- gareggiare. pensare ad allestire la gara di 21 Km, anche se c’é sem- pre la speranza di far partire la “Passeggiata della legalità” che avrebbe visto la presenza per il decimo anno di “Libera” attiva nella lotta contro le mafie. Oltre alla maratonina, importante è il Trail del Muli- naccio che porta a riscoprire una archeologia industriale dell’800 attraversando i resti di quello che fu un vecchio
Atletica Immagine 14 LA SOCIETA’ Tanti gli eventi organizzati, compresi i ritrovi del martedì sera Club Sportivo Firenze, tradizione e innovazione al servizio dei podisti La sezione podismo all’interno dello storico sodalizio nacque nel 2013. Ora ha 100 soci di Piero Giacomelli G razie all'iniziativa di tas Firenze, nel 1926 prese Sono 300 i soci di cui ben Giampaolo Mugnaini vita l'Associazione Calcio Fio- 100 gli appassionati di po- e Sergio Livi nel 2013 rentina, l’attuale squadra di dismo che hanno dato vita, nasce all'interno del Club calcio di serie A della città. prendendo come base di Sportivo Firenze la sezione podismo. L'associazione fon- data nel 1870 ha sezioni di ci- clismo, atletica, tennis, calcio, tamburello e quindi da allora anche podismo. La storia dice che dalla so- cietà erano nate nientemeno che gli "ASSI Giglio Rosso" e, da una fusione con la Liber-
Atletica Immagine 15 LA SOCIETA’ partenza lo sferisterio (la ca- ratteristica struttura sportiva per il gioco del tamburello, collocata proprio all'ingres- so del parco delle Cascine di Firenze), alla manifestazione denominata "Corri con noi Firenze" . Formula semplice, ma efficace, quella di accom- pagnare, dividendoli in fasce di merito, podisti e cammi- natori attraverso la città. Ap- puntamento oramai classico per la città, il martedì alle ore zona rossa è particolarmente di quelli che mai avrebbero 20, che ha raggiunto il record sofferta, proprio per evitare pensato di uscire a fare due di 500 iscritti. Un importante che il cuore porti a formare passi e almeno per questo si realtà che ha per anni dato la gruppi non autorizzati. può dire che ci sia stato un possibilità di aggregarsi per Giampaolo Mugnaini esper- risvolto positivo. Il Club è fer- fare sport in sicurezza alle to promoter per la nota mar- mo ai blocchi di partenza, ma categorie più deboli anche al ca New Balance, ci dice che con questa premessa è faci- calare delle tenebre. Impor- il podismo attualmente è le pensare che l'allenamen- tante è stata la rievocazione molto cambiato: le chiusure to sociale appena passata la lungo le rive dell'Arno della sociali hanno stimolato l'av- pandemia, diventi un evento corsa campestre degli anni vicinarsi alla sport proprio di primaria importanza. 1920 e seguenti e poi anche il "Corri all'alba" atipico rag- gruppamento di podisti e camminatori con partenza alle 5 la mattina. Sempre un grande successo che ha colo- rato l'alba di Firenze. Gli appassionati di corsa man- tengono i contatti attraverso una chat telematica che per- mette di organizzarsi ed atti- varsi in tutte quelle manife- stazioni pre lockdown. Oggi l'impegno più grande è quello di smorzare lo slancio sociale di aggregazione, la
Atletica Immagine 16 IL PUNTO TECNICO Determinazione e voglia di fare dietro i successi di Antonietta Schettino Wonder Anto, cosa c’e’ dietro la preparazione “Il mio unico merito – dice Piero Giacomelli, suo tecnico - è stato quello di doverla frenare” A ntonietta Schettino cui pensare, le cose diven- era nelle retrovie a parlare ed e l’esempio di prepa- tano ancora più complicate. ha lasciato ampio spazio alle razione nello sport Bisogna cucirle addosso un avversarie che quando lei ha amatoriale che non è esen- programma di allenamento passato la linea di partenza te da impegno e fatica, ma che tenga conto degli spa- e cominciato a correre erano con tanta gioia e divertimen- zi lasciati dal lavoro e dalla già lontane. Ma la voglia di to. Piero Giacomelli, tecnico famiglia e spesso andare a fare ed il talento erano tanti dell’atleta (e organizzatrice) combattere contro quella ed essere alle 6 della mattina, racconta alcuni retroscena sua voglia di gareggiare tutte che piovesse, tirasse vento o della sua preparazione. le settimane che praticamen- ci fosse il gelo, già sull’argine te impedisce di finalizzare un a correre, erano doti che an- Per la donna atleta, con una gara. Impossibile per “Won- davano canalizzate nel giusto famiglia ed un lavoro non è der Anto” pensare di allenar- modo usando la sua determi- certo una cosa semplice alle- si e basta, per lei la corsa è nazione come arma vincente. narsi. soprattutto socializzazione, I giorni di allenamento du- Ci vuole tanta passione e so- stare insieme, andare ad una rante la settimana potevano prattutto tanta caparbietà. gara per chiacchierare con gli essere al massimo quattro Se poi si parla di Antonietta amici e poi ma proprio in ulti- e quindi andava sfruttata Schettino che passa 9 ore in mo pensare a correre. Quan- la gara della domenica per piedi facendo la parrucchie- te volte ha buttato via il pri- “mettere fieno in cascina” la ra con tre uomini in casa a mo posto sul podio perché distanza andava pur percorsa
Atletica Immagine 17 IL PUNTO TECNICO per poter fare una maratona non deve essere una noiosa Riporto uno stralcio di quello ed a questa ci si arrivava ben routine, ma devi aver fame che è stata capace di fare per carichi di lavoro senza essersi di vincere... Ed invece no! Per preparare una gara e mi chie- risparmiati per preparare la la “Magica Anto” saltare l’ap- do che cosa avrebbe potuto gara. Impossibile farla desi- puntamento domenicale era fare se l’avessi conosciuta a stere da questa sua passione un peso insostenibile. 20 anni. e quindi prendere o lasciare e E i risultati ci sono stati, ecco- Nella tabella di allenamen- pertanto ecco che viene fuori me se ci sono stati: a 52 anni to che vado a riportare sono un allenamento che per molti è stata campionessa italia- state lasciate volutamente i versi va contro la fisiologia… na age group a Carpi (anno riferimenti alle gare a cui ha Ci siamo detti “proviamoci!”. 2012) correndo la maratona partecipato perché diventa- Le doti fisiologiche fonda- in 3h14’. Bronzo agli europei vano parte integrante del si- mentali di una donna, rispet- di mezza maratona e oro di stema. to ad un uomo, sono la capa- squadra. cità di sopportare carichi di Le altre gare…? Tutte vinte Programma di allenamento lavoro immensi e soprattut- ma passano in secondo pia- anno 2012 finalizzato to avere, se lo vogliono, una no rispetto a questi risultati. alla maratona determinazione granitica. 6 marzo Se una donna mette la testa Fucecchio maratonina avanti e vuole quello, se le 1) Riscaldamento 20’ + 12 x doti ci sono, il risultato arriva. 500 rec 2’ Il merito dell’allenatore? Po- 2) Riscaldamento 30’ + 2 vol- co se non quello di cerca- te 10’ medio rec. 5’ re di frenare sempre quella 3) Corsa lunga 1h 30’ pulsione che la portava a 4) Riscaldamento + 10 x 1000 voler strafare. Ricordo che in rec. 3’ ritmo maratona prossimità del Campionato europeo sono dovuto anda- 13 marzo re di persona a trovarla per Lastra a Signa dissuaderla a non andare a 1) Riscaldamento 20’ + 12 x fare una “corsetta di paese” 500 rec 2’ Perché doveva arrivare alla 2) Riscaldamento 30’ + 2 vol- gara riposata. Io ho sempre te 10’ medio rec. 5’ pensato che alla gara ci si 3) Corsa lunga 1h 30’ deve arrivare con la voglia di 4) Riscaldamento + 10 x 1000 gareggiare; la competizione rec. 3’ ritmo maratona
Atletica Immagine 18 IL PUNTO TECNICO 20 marzo Maratonina di Pistoia 1) Riscaldamento 20’ + 10 x 600 rec 2’ 2) Riscaldamento 30’ + 2 vol- te 15’ medio rec. 5’ 3) Corsa lunga 1h 40’ 4) Riscaldamento + 12 x 1000 rec. 3’ ritmo maratona 28 marzo Maratonina di Prato 1) Riscaldamento 30’ + 2 vol- te 15’ medio rec. 5’ 2) Corsa lunga 1h 40’ 3) Riscaldamento + 12 x 1000 rec. 3’ ritmo maratona 3 aprile Vivicitta’ 25 aprile 8 maggio 1) Riscaldamento 20’ + 4 x Sesto F. Trofeo Frosali Guarda Firenze 600 rec 2’ + 5 rec + 4x600 rec 2’ 1) Riscaldamento 20’ + 8 x 1) Riscaldamento 20’ + 6 x 2) Riscaldamento 30’ + 3 vol- 500 rec 2’ + rec 10’ + 10’ 500 rec 2’ + rec 10’ + 12’ te 10’ medio rec. 5’ corsa forte corsa forte 3) Corsa lunga 2h 2) Riscaldamento 30’ + 3 2) Riscaldamento 30’ + 3 4) Riscaldamento + 12 x 1000 volte 8’ medio rec. 5’ volte 10’ medio rec. 5’ rec. 3’ ritmo maratona 3) Corsa lunga 1h 40’ 3) Corsa lunga 2h 4) Riscaldamento + 3 x 1000 4) Riscaldamento + 3 x 1000 10 aprile rec. 3’ ritmo maratona + rec. 3’ ritmo maratona + Sigerico Monteriggioni rec 6’ + 3 x1000 - rec 3’ + rec 6’ + 3 x1000 - rec 3’ + 1) Riscaldamento 20’ + 5 rec 5 + 10’ forte rec 5 + 10’ forte x 500 rec 2’ + 5 REC. + 1 maggio 15 maggio 5X500 rec 2’ Pontassieve Mezza Trail Scandicci 2) Riscaldamento 30’ + 3 volte 8’ medio rec. 5’ 1) Riscaldamento 20’ + 6 x 1) Riscaldamento 20’ + 12 x 3) Corsa lunga 1h 40’ 500 rec 2’ + rec 10’ + 12’ 500 rec 2’ 4) Riscaldamento + 6 x 1000 corsa forte 2) Riscaldamento 30’ + 2 rec. 3’ ritmo maratona + 2) Riscaldamento 30’ + 3 vol- volte 10’ medio rec. 5’ rec 6’ + 6x1000 rec 3’ te 10’ medio rec. 5’ 3) Corsa lunga 1h 20’ 3) Corsa lunga 2h 4) Riscaldamento + 6 x 1000 17 aprile 4) Riscaldamento + 3 x 1000 rec. 3’ ritmo maratona Tavarnelle Maratonina rec. 3’ ritmo maratona + 22 maggio 1) Riscaldamento 20’ + 8 x rec 6’ + 3 x1000 - rec 3’ + Calenzano 500 rec 2’ + rec 10’ + 10’ rec 5 + 10’ forte corsa forte 1) Riscaldamento 20’ + 12 x 2) Riscaldamento 30’ + 3 500 rec 2’ volte 8’ medio rec. 5’ 2) Riscaldamento 30’ + 4 3) Corsa lunga 1h 40’ volte 10’ medio rec. 5’ 4) Riscaldamento + 3 x 1000 3) Corsa lunga 1h 30’ rec. 3’ ritmo maratona + 4) Riscaldamento + 6 x 1000 rec 6’ + 3 x1000 - rec 3’ + rec. 3’ ritmo maratona + rec 5 + 10’ forte 6x1000
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Atletica Immagine 20 L’INTERVISTA Un medico pratese al Giro d’Italia Parla Paolo Raugei a cura di Piero Giacomelli Ciao Doc, così ti chiamavano in squadra durante il Giro, vero? Sì, mi sono profondamente affeziona- to ormai a questo appellativo che ri- velava confidenza, ma anche rispetto per il mio ruolo. Vuoi raccontarci come sei arrivato a fare il medico al Giro, tu che non sei un medico sportivo? Da anni, come chirurgo vascolare, mi occupo di una vera e propria ma- lattia professionale che colpisce i ci- clisti professionisti, il restringimento dell’arteria iliaca che decorre a livello dell’inguine. Questo mi ha portato a contatto con molti top bikers e con i loro direttori sportivi e preparato- ri. Fu proprio per questo motivo che
Atletica Immagine 21 L’INTERVISTA nel 2010 conobbi Luca Scin- sistenza adeguata al loro li- ipnotista e psicologo della to. A settembre u.s. Scinto mi vello. Inoltre, durante i c.lli Juventus e di varie squadre contattò chiedendomi di far antidoping a fine tappa e/o nazionali di altri sport. Ma parte come medico del team la mattina presto nei vari ho- non ho voluto per me neofita Vini Zabù Brado Ktm al Giro. tel, il mio compito era quello di questo ambiente mettere Per me, malato di ciclismo, è di seguire la correttezza delle “troppa carne al fuoco”. Se stata una gioia unica, un mo- procedure assistendo i miei avrò una nuova opportunità mento indimenticabile. atleti. in questo senso, sceglierò i tempi e i modi per applica- Quale era il tuo ruolo, doc, Sei riuscito ad applicare ai re anche questa importante in quel contesto? corridori la pratica dell’ip- tecnica per migliorare la per- L’assistenza medica di base nosi? Mi risulta che tra i formance sportiva. per 3 settimane agli 8 corri- tuoi interessi professionali dori, quasi subito purtroppo recentemente c’è stata pro- Appunto, ma in cosa consi- rimasti in 7 per il grave inci- prio questa tecnica appli- ste? Mi incuriosisce. dente a Wackermann, più gli cata allo sport. Attraverso la metodica SFE- altri 15 membri della squa- Sì, ho frequentato alcuni Cor- RA (Sincronia, Forza, Energia, dra, meccanici, massaggia- si ed in particolare il Corso a Ritmo, Attivazione) di Vercel- tori, direttori sportivi, team Torino di Giuseppe Vercelli, li, si analizzano i punti di forza manager, addetto stampa, e di debolezza dell’atleta. Poi, autista del pullman. Mi sono sotto ipnosi, che facilita la in- portato anche un ecografo e teriorizzazione dei messaggi un apparecchio per tecarte- psicologici che si vogliono rapia, sono stati infatti molto trasmettere, possono essere utili e questo ha permesso di modificati i comportamenti alzare il livello dell’assisten- in gara. Mi sono reso conto za diagnostica e terapeutica. che sono strategie innova- Sono in ospedale ormai da tive per il ciclismo. Per atti- quasi 30 anni, Pronto Soc- vare la trance ipnotica più o corso, reparti chirurgici, que- meno profonda, si utilizza un sta esperienza a 360° è stata linguaggio ad hoc. Ho capito fondamentale per garantire però che i miei bravi direttori soprattutto ai corridori un’as- sportivi usavano già involon-
Atletica Immagine 22 L’INTERVISTA una tipologia di integratori per tutti. Raccontaci qualcosa, doc, delle problematiche Covid al Giro. Più che doc, in questo caso, direi manager, Covid mana- ger, di tutti i membri della squadra. L’organizzazione messa a disposizione da par- te del Giro attraverso il Prof. Tredici è stata impeccabile. Per tre settimane abbiamo vissuto in una bolla, sempre isolati dal resto delle squadre e della popolazione. Siamo stati tutti testati con tampone molecolare nei 2 gg. di riposo e altre 2 volte con tampone antigenico (a risposta rapi- da). Negli hotel dove erava- mo presenti in 2 o più squa- dre, è stato sempre rispettato il distanziamento e, devo di- re, i corridori e tutto lo staff si tariamente questo linguag- tore addetto anche all’orga- sono comportati in maniera gio per motivare i ragazzi, nizzazione in hotel, verifican- molto responsabile, rispet- sfruttando in pratica alcuni do a colazione e a cena se la tando le regole. Solo questa meccanismi ipnotici. tipologia degli alimenti e la eccellente organizzazione ha quantità fosse rispettata, se- permesso l’intero svolgimen- E’ importante per fare il condo le indicazioni dei gior- to di un evento sportivo così medico di una squadra pro- ni precedenti. I corridori in un importante, impossibile da fessionistica essere stati at- Giro “autunnale”, leti agonisti? come questa par- Ha indubbiamente un valore ticolare edizione, aggiunto; solo se si è provato devono infatti as- su se stessi la sensazione di sumere 5000-6000 un fuori-soglia, di un fuori-gi- calorie. Per quanto ri che è fatica estrema, quasi riguarda gli inte- dolore, quasi stordimento … gratori bisogna si può aiutare l’atleta, com- stare sempre mol- prendere certi suoi atteggia- to attenti che non menti. ci siano dei con- Dovevi occuparti anche di taminanti illeciti. alimentazione e di integra- Per questo motivo zione? la Squadra aveva Solo marginalmente, in realtà precedentemente i corridori in questo senso so- analizzato e quin- no espertissimi. In squadra, di ammesso come poi, avevamo un massaggia- sicura soprattutto
Atletica Immagine 23 L’INTERVISTA realizzarsi per ovvi motivi a da sempre stato uno dei miei Scalatori. E’ stata una grande porte chiuse come il calcio. idoli. Lo sappiamo in molti, 3 festa. Un’emozione che mi ha Ogni sera il mio compito era volte campione italiano (“il riportato indietro nel tempo, quello di rilevare la tempera- Visconte tricolore di San Ba- all’età di 12 anni, quando per tura corporea a tutti i membri ronto”), ma anche 3 volte vin- la prima volta vidi un ciclista del team e di completare un citore dell’UCI Europe Tour, dal vivo al Giro, al penultimo questionario con i vari sin- vincitore del Giro di Turchia, tornante del Passo dello Stel- tomi tipici del Covid. Ai vari ecc. ecc. ma tanti non sanno vio, era lo spagnolo Francisco sintomi era associato un pun- che Visconti ha vinto nell’ul- Galdos in maglia verde, per- teggio, superando un certo timo anno da dilettante 12 ché a quel tempo il leader de- score critico, avrei dovuto far corse + il campionato italia- gli scalatori indossava la ma- scattare il piano di assistenza no ed europeo. Cosa significa glia di quel colore. Da Firenze anti-Covid. Fortunatamente in termini di “peso” ciclistico? al Passo dello Stelvio arrivai questo punteggio non è mai Risultati come questi sono con mio padre in Vespa per- diventato critico per nessu- paragonabili ad esempio allo ché ciascuno di noi “mortali” no. spagnolo Alejandro Valverde cerca sempre di almeno av- che vinse letteralmente tutto vicinarsi a qualcosa di eroico A chi dei corridori ti sei af- all’età di 11-14 anni, tanto che quando si va ad assistere al- fezionato di più? fu soprannominato “El Imba- le gesta di quei pochi eletti. A molti di loro per vari moti- tido” (l’Imbattibile) e che da Quella maglia azzurra con vi. Spiegare le ragioni di que- professionista ha fatto grandi il numero 211 conquistata sto magnetismo particolare cose: Vuelta nel 2009, 3° al Gi- a Piancavallo, Giovanni l’ha per qualcuno è a mio avviso ro d’Italia del 2016, vincitore regalata a me pochi giorni importante perché illumina 4 volte della Liegi-Bastogne- dopo la conclusione del Giro sulle varie sfaccettature di Liegi, Campione del Mondo ed ora è in bella mostra nel questo poliedro che è in de- nel 2018, ecc. ecc. Questo per salotto di casa mia. Quella finitiva lo Sport. dire: Giovanni classe al top, maglia è il simbolo di come si fortuna molto meno. Visconti possano sfidare le leggi della Giovanni Visconti, il team al Giro a Piancavallo ha con- fisica con le gambe e con il leader, scalatore esplosivo, quistato la maglia azzurra di cuore, è il ricordo di un gran- un punto di riferimento del leader del GP della Montagna de campione, è la memoria ciclismo italiano e non solo, è (con la M maiuscola), degli tutta mia di emozioni grandi,
Atletica Immagine 24 L’INTERVISTA di quel freddo dietro la Vespa in prossimità di quelle pareti di ghiaccio dello Stelvio, fino all’orgoglio del podio di Gio- vanni in maglia azzurra. Marco Frapporti, quanto rispetto e quanta nostalgia solo a scrivere il suo nome. Il nome di un grande profes- sionista, 7 Giri d’Italia conclu- si. E’ attualmente in procinto di diventare padre, lo diven- terà a maggio, sembra un regalo della Madonna agli eroi del Giro. Grazie ai corri- dori come Marco, il ciclismo può avere cospicui sponsor nonostante la crisi, con que- sti mezzi si possono orga- nizzare le corse, si possono retribuire gli altri corridori e gratificare i vincenti. Sì, per- ché Marco è uno che quando il gruppo è ancora compatto e si starebbe discretamente nella pancia di quel gruppo spinti invece che sospinti dal ro una confidenza: ogni sera sor che sostengono questo vento, lui scatta e se va in fu- quando passavo dalle varie sport meraviglioso. A Rimini, ga contro vento per 100-150 camere per fare la mia assi- stavo per bussare alla loro km. mostrandosi alle televi- stenza, il bussare alla camera porta, era mattina presto e sioni di tutto il mondo e so- dei due nonni mi metteva il sento che cantavano insie- prattutto mostrando i colori batticuore, ogni sera per 21 me una canzone triste piena e le sigle della maglia. Non giorni, tanto era il carisma di nostalgia della loro casa. importa se poi prima del tra- che emanavano anche sem- Mi sembra di rivedermi, con guardo verrà ripreso, il suo plicemente scherzando o il pugno chiuso davanti alla lavoro apprezzatissimo da parlando di qualche loro di- porta ad ascoltare con com- professionista è quello. Non sturbo o malessere. Anche mozione questi due eroi pieni importa a molti, ma a me sì. adesso che lo racconto mi di umanità. A presto, Marco! Io gli ho augurato di vince- rivedo quelle porte chiuse re la sua prima tappa al Giro che sto per aprire, mi sem- Etienne Van Empel, l’unico d’Italia proprio quel giorno bra di sentire la voce della straniero dei miei corridori, di maggio in cui diventerà gente che li incita per chilo- olandese. Non parlava una padre. Mi farebbe tanto pia- metri e chilometri, dei tele- parola di italiano e diceva cere essere lì sotto il podio, cronisti che parlano a lungo sempre sì quando ascolta- a guardarlo negli occhi, gli delle loro gesta, sento il peso va. Aveva il corpo massacra- occhi ancora spenti dalla fa- emotivo di dovere assistere to dalle cadute: a Palermo tica, ma luccicanti di gioia. uno come Marco Frapporti, nella seconda tappa mentre Frapporti era il compagno anche semplicemente ef- era in fuga con pochi altri e di stanza di Visconti. I due fettuando un’ecografia, gli il giorno dopo sempre in Si- “nonni” insieme. Ti rivelo Pie- occhi puntati di tanti spon- cilia insieme a Wackermann
Atletica Immagine 25 L’INTERVISTA quando all’arrivo le transen- ne sono state fatte cadere dall’elicottero della RAI pro- prio quando transitavano i due compagni di squadra. Mai una smorfia di dolore, un’imprecazione mentre de- tergevo e disinfettavo quel- le ferite sporche e alla fine: “grazie doc, grazie doc”. E via ripartire senza lamentar- si, senza giustificazioni con ferite e abrasioni su tutto il corpo, che per ciascuno di noi mortali sportivi avreb- be rappresentato una scusa per rimanere sul divano per giorni. Etienne invece fino alla fine del Giro ha sempre cercato di fare bene, lui al suo primo Giro d’Italia, con il padre che lo ha seguito la prima e l’ultima settimana. Poi una sera mi ha rivelato che in Olanda la sua ragazza si era gravemente ammalata di Covid e mi raccontava nei giorni successivi il suo stato Edoardo Zardini, in forse al 18% tra due ali di folla per clinico chiedendomi spiega- fino all’ultimo la sua parte- lui, veneto e amatissimo da zioni. cipazione a questo suo 5° queste parti, con il 4° miglior Come non rimanere legato a Giro d’Italia per una brutta tempo. Quel sorriso è uno questo ragazzo, esempio di frattura della clavicola, per dei simboli del mio Giro, un abnegazione? All’arrivo della la terza volta! Il primo gior- sorriso che anestetizza il do- tappa di Cesenatico, durissi- no alla cronometro di Paler- lore dell’osso saldato da viti ma come altimetria e sotto mo capii subito che, se non e placche metalliche, un sor- un diluvio incessante, in fuga si fosse ritirato prima, non riso che cancella la fatica di da tanti chilometri, è svenu- lo avrei mai visto sorridere, un fuori-giri impressionan- to tra le mie braccia mentre ma avrei visto sul suo volto te, un sorriso che mi chiede gli posizionavo due borracce solo smorfie di dolore. Mi prepotentemente di torna- calde sul collo, era assiderato. commuovo ancora e vorrei re... Ah Piero, questa ti fa ridere! condividerla con te Piero, Il suo compagno di camera grande atleta in assoluto e E infine Luca Wackermann, veneto, Simone Bevilacqua, grande atleta nella sofferen- solo tre giorni con lui, causa aveva quel tipico intercalare za, questa foto con il suo pri- l’incidente delle transenne “io can”. Un giorno Van Em- mo sorriso dopo la crono di in Sicilia. Trauma cranico gra- pel si avvicina all’ammiraglia Valdobbiadene, quando ero ve. Ero sulla linea d’arrivo, il e via radio chiede una bor- in ammiraglia con il DS Fran- gruppo era appena transita- raccia, non ricevendola dopo cesco Frassi e lo abbiamo to, quando via radio mi di- due o tre appelli, fa “io can, a fatto volare con le nostre in- cono che a 500 m. due miei bottle!”. Siamo svenuti dalle citazioni via radio fino a sca- corridori avevano avuto un risate! lare il muro di Ca’ del Poggio incidente grave e uno dei
Atletica Immagine 26 L’INTERVISTA due era in coma. La mia corsa a piedi purtroppo poco velo- ce fino a loro, la partenza in ambulanza con Luca, ore di accertamenti radiologici, TC ecc. Telefonate incessanti: la moglie, i DS, gli altri corrido- ri, i giornalisti, la RAI … Ma quella lacrima che è scesa lenta quando Luca ha capito che non si ricordava più il no- me della sua bambina … le lacrime sul volto dei corridori appaiono soltanto per il ven- to o per la luce del sole sul- la neve ghiacciata … queste erano “altre” lacrime. Paolo, qual’è stato il giorno più duro? Indubbiamente il giorno dello Stelvio. Una tappa lunghissima, più di 200 km. , con il dislivello maggiore stato il famoso e criticatis- la sua, a ostacoli, come spesso della storia dei Grandi Giri, simo “sciopero” nella tappa purtroppo succede. La stessa in un periodo particolare, Morbegno-Asti di 260 km., Vita però non ammette che autunnale, con le tempe- sotto la pioggia incessan- uno si faccia giustizia da solo, rature indubbiamente più te, dopo avere raggiunto la che cerchi delle scorciatoie, basse. Per giorni ho studia- partenza dall’hotel in Valdi- non è dato a noi di rimuovere to come supportarli. Il cal- dentro dopo 3 ore di viag- gli ostacoli per arrivare prima colo del fabbisogno calori- gio. o comunque non dopo gli al- co con le temperature così Credo che di fronte a si- tri. Con il suo gesto ha messo basse dava valori esagerati. tuazioni così estreme, non a repentaglio l’immagine di Molti di loro si erano lamen- ci siano interessi talmente tutta la squadra. Sono molto tati nelle tappe precedenti forti da accampare delle incisive le parole a riguardo (con un’altimetria e un’alti- pretese e che nessuno di del nostro principale spon- tudine molto più bassa) per noi abbia il diritto di espri- sor, Valentino Sciotti, che ci il freddo alle mani. Quattro mere un giudizio su questa ha trasmesso l’indomani: “… di loro non avevano mai decisione dei corridori di accadono queste cose inac- scalato in gara lo Stelvio. scioperare ottenendo l’ac- cettabili e ingiustificabili che Mi sono sentito veramen- corciamento della tappa. fanno del male a tutti. Se un te disarmato, ma ho scritto meccanico, un massaggiatore, loro nel gruppo Whatsapp In questa tua prima espe- un direttore sportivo, ha biso- poco prima della partenza rienza al Giro hai vissuto gno di questo lavoro per far questo augurio o speranza anche il fatto della positivi- studiare un figlio, è giusto far o grido di guerra appena tà a una sostanza dopante loro del male, per la disatten- sussurrato: “siate farfalle di un tuo atleta. Cosa hai zione o furbata di chi può ave- che volano sopra i fili spina- pensato in quei momenti? re un vantaggio, solo per se ti”. La frase detta in tutt’al- Sono rimasto molto amareg- stesso? Invito tutti a riflettere tro contesto è di Liliana Se- giato per Matteo Spreafico, ed a far tesoro di questa disav- gre. Il giorno successivo c’è una vita familiare non facile ventura, perché ognuno può
Atletica Immagine 27 L’INTERVISTA fare della propria vita ciò che vuole ma nessuno ha il diritto di rovinare quella degli altri”. Mi è dispiaciuto comunque quella sera, proprio la stessa della tappa dello Stelvio, non potergli nemmeno dire “ad- dio” quando è stato portato via e ha lasciato la squadra e probabilmente per sempre il ciclismo professionistico. Ci hai raccontato molto dei corridori, ma i diret- tori sportivi, i meccanici, i massaggiatori? Raccontaci qualcosa di loro. E’ un momento di intensità quasi religiosa assistere al briefing pregara nel pullman. Sono ammessi soltanto con i corridori, i tre direttori spor- tivi e il medico. Luca Scinto è un grande motivatore, una persona che non ha peli sul- la lingua, che ti dice sempre in faccia la verità. Lo para- gonerei a Carlo Mazzone nel altre ammiraglie tra la gen- ri rifornimenti personalizzati calcio. Sanguigno, impulsivo, te a bordo strada e gli altri durante la corsa. Poi, una loro generoso, ex corridore di più corridori, cercando di rag- grande abilità, è nel farsi ve- alto livello probabilmente ri- giungere il proprio atleta che dere dal corridore nei punti spetto al suo palmares. A lui chiama via radio per proble- prestabiliti e nel raggiunge- devo “l’invito” al Giro e quin- mi meccanici o caduta o ma- re il traguardo passando da di un’eterna riconoscenza. gari solo per supporto idrico percorsi alternativi a quello Francesco Frassi, giovane, o alimentare. Il lavoro dei di gara, perché sul traguardo ma molto esperto, un tecni- meccanici è impressionante: è sempre presente insieme al co molto preparato, grande fino alla sera tardi, con le luci medico e all’addetto stampa conoscitore delle caratteri- del generatore, lavano con le un massaggiatore con le bor- stiche dei vari ciclisti anche idropulitrici le bici, le ripara- racce per il recupero, indu- stranieri, ha già una grande no, le ungono per il giorno menti vari asciutti, asciuga- esperienza nelle gare all’este- dopo, controllano il cambio, mani, ecc. ro. Sono rimasto colpito dalle le varie regolazioni. La matti- sue capacità di trasmettere na all’alba sono di nuovo a la- Gli appassionati di ciclismo l’incitamento soprattutto via voro per le ultime sistemazio- vorrebbero sbirciare nel fa- radio utilizzando quel lin- ni prima della gara. Nei due moso pullman… guaggio particolare che si giorni di “riposo”, sostituisco- Sì, in effetti, il pullman è la usa in ipnosi. Sono stato con no i tubolari a tutte le bici. I vera Unità Funzionale della lui varie volte in ammiraglia. massaggiatori non sono sol- squadra. Gli alberghi cambia- Questa invece è un’esperien- tanto “massaggiatori”, ma il no ogni giorno, ma il pullman za adrenalinica, quando a lavoro molto impegnativo lo è sempre lì sotto o accanto, tutta velocità si superano le svolgono nel preparare i va- con il suo Custode, l’autista;
Atletica Immagine 28 L’INTERVISTA ma è molto riduttivo pensa- re che l’autista guidi soltanto questo mezzo enorme per mi- gliaia di chilometri sulle stra- de di vario tipo in tutta l’Italia. Geloso come di un tempio sacro, ogni mattina all’alba provvede alla sua pulizia e a riordinare ogni oggetto all’in- terno. Sul fianco del pullman c’è anche una lavatrice con asciugatrice per gli indumen- ti di tutti. L’autista si occupa anche di questo. Sul davanti ci sono delle comode poltro- ne singole per i corridori, poi ci sono tre docce, un bagno e la cucina. Mi sembra ancora di avere gli occhiali appanna- ti a fine corsa quando salivo sul pullman pieno di vapore delle docce. Con quel vapore, medicare le ferite dei ragazzi, ascoltare i loro bisogni, dare ti ancora sporche di asfalto e sguardi all’arrivo, fari dentro delle spiegazioni. di fatica, quel desiderio forte di me di un’umanità vera che prima di ogni tappa di pren- ti trapassa, sì, la vostra vita, Con questa nebbia, carica dermi un po’ della vostra sof- così esplorata da vicino, mi di nostalgia, grande Piero, ferenza e di tenerla per me ha attraversato lasciandomi ti saluto riportando per in- che stavo in poltrona davanti una cicatrice inguaribile di tero il mio saluto ai ragazzi alla tv, mi mancano i vostri nostalgia”. l’ultimo giorno: “Sono le 22, mi viene spon- taneo alzarmi da tavola pen- sando di fare un giro nelle vostre camere prima di anda- re a letto...e invece inciampo nel corridoio in questa grossa valigia verdolina che mi ricor- da che non siete più accanto, sopra o sotto la mia camera... mi mancate terribilmente, mi mancano i vostri occhi stan- chi ma sempre radiosi, mi manca il vedere i chiaroscuri della vostra pelle solcata da linee come tanti traguardi, mi manca il vedere le vecchie vostre ferite esposte come medaglie, mi manca quella struggente voglia di togliervi il tormento delle ferite recen-
Atletica Immagine 29 MONDO UISP Numeri e parole su un anno nerissimo La Uisp: “Lo sport amatoriale è il più colpito dal Covid” Di Matteo Baccellini È un anno durissi- no al primo lockdown, mo, il peggiore dai avevamo quasi 14mila tempi del commis- soci e circa 350 società sariamento dell’ente del sportive. Nel periodo 2013. Il Covid arrivato a che aveva preceduto il fine febbraio e poi ritor- primo lockdown, ave- nato prepotentemente vamo circa 7mila soci a ottobre ha pratica- individuali e 187 so- mente azzerato anche cietà sportive”. Numeri l’attività amatoriale, pesanti oggi. “Possia- quella della Uisp e dello mo ora contare appena Sport per definizione ri- 2500 soci e solamente servato a tutti. 90 società sportive. Co- Il comitato di Pistoia, sem- sua drammaticità”, ha detto il sì andare avanti è durissima. pre in crescita negli ultimi presidente Nicola Tesi (nella Dopo una timida partenza, anni, come tesserati e come foto). Nel giro di pochi giorni, in cui sembrava che alcune attività portate sul territo- come spesso accade quando attività si potessero fare, so- rio, si sta piegando di fronte le cose sono già buie, se ne no poi arrivati i vari DPCM, alla crescita di contagi e alla sono poi andati due dirigenti che hanno di volta in volta paura di poter tornare a fa- e collaboratori, amici del co- ridotto tutte le attività. re qualsiasi tipo di attività, mitato: prima Giuseppe Pac- Ad oggi infatti non è partito sia all’aperto che al chiuso, ca, dirigente del Lella Basket alcuno sport di squadra. Non come ai bei tempi. Un movi- di Pistoia, fedele alleato da abbiamo pertanto avuto al- mento, la Uisp, che non solo sempre della Uisp, poi Ales- cun introito dal tesseramen- permette alla gente comune sandro Labischi, vera guida to. Poi c’è il problema degli di svolgere qualsiasi tipo di a livello contabile e ammini- impianti sportivi che gesti- attività sportiva, nel calcio, strativo del comitato, strap- sce la Uisp”. nel basket, nel ciclismo, nel pato alla vita dal covid dopo Davanti a questo nuovo podismo, ma anche grazie ai aver lottato strenuamente in blocco delle attività, manca- centri per anziani, per bam- terapia intensiva. no gli introiti legati alle ge- bini e per le varie disabilità, Giovanni Spicciani, dirigen- stioni di questi impianti, che che ha una grossa importan- te della Uisp di Pistoia, ha sono numerosi in provincia. za nella vita di tutti i giorni. fatto il punto di una situa- Chiusure che hanno pena- “Una situazione molto diffici- zione drammatica. “Direi che lizzato tantissimo la Uisp. le che ci siamo trovati a gesti- rispetto al mondo professio- “Senza dimenticare che lavo- re con emergenze continue nistico e a quello dilettantisti- riamo tantissimo nel sociale, e con la possibilità che a un co, a livello amatoriale siamo soprattutto con gli anziani e certo punto si era paventa- senz’ombra di dubbio quelli coi ragazzi che hanno disabi- ta, a primavera, di potersi ri- più colpiti dalla pandemia. lità». organizzare per il futuro. Ma Attualmente infatti la situa- Il futuro passa dalla lotta al che poi in questo autunno è zione è molto preoccupante, Covid: il 2021 non potrà che tornata purtroppo in tutta la al limite dell’ingestibile. Fi- essere migliore.
Atletica Immagine 30 LA NOVITA’ Nasce un nuovo gruppo per correre a Firenze e dintorni Lenti ma contenti, una filosofia all’insegna del benessere Non sono una squadra e neanche una società sportiva, potremmo definirli un movimento che promuove lo sport e l’aggregazione antistress, in totale libertà L o sport in compagnia priorità, chi non ha mai no- Lenti ma Contenti è un modo divide la fatica e la noia e tato il gesto della mano che di approcciarsi allo sport che moltiplica il divertimen- mima la chiocciolina nei selfie mette in primo piano lo stare to .E’ l’esperienza vissuta da dei podisti su Instagram? insieme. Non ci sono obbli- un gruppo di amici desiderosi Vediamo cosa c’è dietro que- ghi, anzi, c’è molta libertà. di correre insieme per le vie di sto successo. Il concetto base della filosofia Firenze e che ora si chiamano è muoversi e praticare sport Lenti ma Contenti. Col prete- senza l’esasperazione della sto di sfruttare anche i week “prestazione”. end per partecipare alle gare I Lenti ma Contenti sono fuori porta e assaggiare qual- l’apoteosi del motto “l’impor- che buon piatto locale i Lenti tante è partecipare”. ma Contenti iniziano a pren- I LMC non sono una squa- derci gusto. dra e neanche una società Il nome la dice tutta: il pas- sportiva, potremmo definirli so veloce non è certo la loro un movimento che promuo-
Atletica Immagine 31 LA NOVITA’ ve lo sport e l’aggregazione antistress, in totale libertà. Non c’è una chiave specifi- ca dell’enorme successo dei LMC, fatto sta che la loro è una popolarità in crescita esponenziale. Sono forti motivatori: grazie al profilo Instagram chiunque li segua e stia meditando di iniziare a muoversi un po’ vie- ne incuriosito e richiama- to da queste lumachine e Sportivi appartenenti a squa- una bella mattina si tira dre diverse si sentono anche su dal letto e si unisce a Lenti ma Contenti, c’è un un allenamento , tanto forte senso di unione che le- qualsiasi passo va benis- ga tutti, soprattutto ora che simo. siamo costretti a fare attività E finisce che po’ alla vol- sportiva in solitaria . ta diventa una piacevole Basta una foto con un tag per abitudine. dire che in attesa di tornare a I Lenti ma Contenti si al- fare sport insieme anche tu lenano in diversi orari del non ti stai fermando. giorno , non è difficile Ci si può riconoscere in un unirsi a qualcuno di loro. pensiero comune anche sen- Un’altra carta vincente è za essere tesserati e avere ob- che il messaggio primario blighi di squadra. del loro movimento è sempli- re comunicativo attraverso Gli “atleti” dei Lenti ma Con- ce e chiaro: fare sport non è i canali social ha fatto sì che tenti fanno parte di tante so- necessariamente mettersi in in tutta Italia podisti, ciclisti cietà sportive di tutta Italia, gioco e ogni volta uscire dalla e anche triatleti li seguano e ma si ritrovano sotto questa famosa “zona di comfort”. partecipino attivamente. bandiera non competitiva in- Fare sport è uscire a correre Si potrebbe definire spirito di terpretandone lo spirito. anche nelle giornate no, farsi appartenenza quello che ger- LmC è soprattutto running, due risate e tornare a casa ri- moglia e cresce negli sportivi ma stanno sperimentando lassati e soddisfatti con la to- che seguono i LMC. anche uscite in bici, nuoto tale assenza di ansia e triathlon e sono da prestazione, sa- aperti a qualsiasi al- pendo che fare poco tra esperienza spor- è sempre meglio che tiva. stare sul divano. Puoi seguirli su In- Ogni risultato è vis- stagram: @lentima- suto come una con- contenti quista. E su la Fan Page di Questo pensiero ap- Facebook: Lenti ma parentemente ba- Contenti Running nale e semplicistico Team risveglia una sensa- C’è una cosa sola a zione che si riassu- cui fare molta atten- me in una parola so- zione: i LMC creano la: “benessere”. dipendenza. Il loro forte pote- Bièmme&Cièffe
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