CLIMA all'indomani della - ASHER MILLER & ROB HOPKINS PERCHE' GLI AMBIENTALISTI DEVONO SCEGLIERE L'ECONOMIA POST-CRESCITA E LA RESILIENZA DELLE ...
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CLIMA all'indomani della CRESCITA ASHER MILLER & ROB HOPKINS PERCHE' GLI AMBIENTALISTI DEVONO SCEGLIERE L'ECONOMIA POST- CRESCITA E LA RESILIENZA DELLE COMUNITA' CLIMA DOPO LA CRESCITA
Gli Autori Asher Miller è Direttore Esecutivo del Post Carbon Institute. Il PCI sta capitanando la battaglia per la transizione ad un mondo più resiliente, condiviso e sostenibile, fornendo a comunità ed individui le risorse necessarie per comprendere e reagire agli aspetti economici, energetici ed ecologici legati alle crisi del 21°secolo. I 30 membri dell'Istituto sono tra i più autorevoli esperti mondiali della sostenibilità. Rob Hopkins è uno dei più influenti ambientalisti della UK. Co-fondatore del Transition Network e del Transition Town Totnes, fondatore del movimento Transition, descritto a suo tempo dalla BBC come”la più grande ondata di intelligenza del secolo”. Transition Network è stato lanciato nel 2007, allo scopo di promuovere e guidare la rapida diffusione di iniziative di Transition nel mondo, che sono più di 1400 in 44 diversi Paesi. CLIMA DOPO LA CRESCITA
Contenuti
Riassunto......................................................................................................................... i
Introduzione .................................................................................................................... 1
La nostra “Nuova Normalità”........................................................................................... 3
La Nuova Normalità dell'Energia............................................................................ 4
Il Problema del Petrolio ............................................................................... 4
Impatti......................................................................................................... 6
La Nuova Normalità del Clima............................................................................... 8
La Nuova Normalità dell'Economia....................................................................... 10
Perché la Comunità deve diventare Resiliente................ ............................................... 13
Cosa intendiamo con Resilienza................................. ......................................... 14
Resilienza della Comunità in azione..................................................................... 16
Energia....................................................................................................... 16
Cibo ........................................................................................................... 16
Economia.................................................................................................... 17
Binomio Resilienza della Comunità-Sviluppo Economico....................................... 17
Riportando il tutto in scala............................................................................................... 19
Che cosa serve................................................................................................................. 20
Conclusioni....................................................................................................................... 22
Approfondimenti............................................................................................................... 23
Credito Immagini ............................................................................................................. 24
Note finali......................................................................................................................... 24
CLIMA DOPO LA CRESCITARiassunto
Il pressoché unanime credo dei nostri rappresentanti istituzionali è che la crisi climatica debba essere
affrontata garantendo la crescita economica. Questo è sbagliato, sia perché sottostima la gravità della
crisi climatica, sia perché si basa sul presupposto che la passata “normalità” del concetto di crescita
economica possa essere replicata. Non è possibile.
In effetti, siamo entrati in un era di nuove “normalità”, non solo in economia, ma anche in campo
energetico e climatico. Le implicazioni sono profonde:
La nuova normalità energetica L'era dei combustibili fossili facili ed economici è finita,
costringendo l'industria ad avvalersi, per rispondere alla richiesta, di fonti fossili estreme
(sabbie bituminose, miniere di carbone profonde, gas da scisto bituminoso, petrolio disperso,
petrolio da fondali profondi). Sfortunatamente, queste risorse possono essere sfruttate solo a
prezzo di costi economici ed ambientali esorbitanti, ed in molti casi producano di gran lunga
meno energia netta a beneficio del resto della società. Inoltre essi richiedono prezzi ben più
alti, perché la loro estrazione sia economicamente sostenibile, generando un effetto frenante
sull'economia. Come risultato, prezzi dell'energia alti ed economia in contrazione
presumibilmente continueranno ad alternarsi negli anni a venire.
La nuova normalità climatica La stabilità del clima è una condizione del passato. Mentre eventi
estremi aumentano in intensità, le comunità devono adottare nuove strategie che servono a
proteggerle contro gli effetti di questi ed altri shock climatici. Allo stesso tempo, dobbiamo
adottare misure drastiche, per sperare di evitare un aumento globale della temperatura di oltre
2°C, rispetto al livello pre-industriale. Secondo Kevin Anderson del Tindall Centre, ciò richiede
una riduzione del 10% delle emissioni annue di CO2, a cominciare da subito, un tasso tanto
significativo da comportare necessariamente una notevole riduzione dell'uso di energia.
La nuova normalità economica Abbiamo raggiunto la fine della crescita economica, così come
la conosciamo negli USA. Nonostante interventi senza precedenti da parte della banca
centrale e del governo, la così detta ripresa negli USA ed in Europa è stata anemica e non ha
portato beneficio alla maggioranza dei cittadini. Il dibattito tra stimolo economico ed austerità è
una perdita di tempo, dal momento che nessuna delle due strategie può compensare appieno i
fattori che annunciano la fine della crescita economica, la fine dell'era del petrolio economico,
le enormi montagne del debito che abbiamo contratto, la diminuzione dell'impatto di nuove
tecnologie e l'aumento a valanga dei costi del cambiamento climatico.
CLIMA DOPO LA CRESCITAQuesti cambiamenti fondamentali nei nostri sistemi energetico, climatico ed economico richiedono strategie senza precedenti (ed in passato insostenibili politicamente). Tuttavia questa nuova realtà è ancora largamente ignorata.. Fino a quando l'attenzione dei nostri leader sarà focalizzata sul tentativo di tornare ai giorni della stabile crescita economica, non potrà essere adottata alcuna politica climatica nazionale o internazionale efficace per tagliare in modo drastico l'uso dei combustibili fossili. Anziché preoccuparsi di implementare una politica climatica all'interno del paradigma della crescita economica, la comunità ambientalista nazionale deve adottare strategie appropriate a queste “nuove normalità”. Reagire a ciascuna di queste nuove “normalità” richiederà una strategia comune: costruire la resilienza di comunità. Azioni che facilitano la resilienza della comunità incrementano la sua capacità di stare a galla nelle crisi energetiche, climatiche ed economiche del 21° secolo. Se lo si fa nella maniera giusta, questo serve anche come fondamento per un intero nuovo modello economico, fatto di individui e comunità che prosperano tenendo conto dei limiti del nostro magnifico, ma limitato pianeta. Per fortuna, le innovazioni che favoriscono la resilienza di comunità stanno spuntando dappertutto, ed in molte forme: produzione di energia rinnovabile distribuita a livello comunitario; sistemi sostenibili di produzione locale di cibo; nuovi modelli di business cooperativi; economie di condivisione; re-imparare le abilità artigianali ed altro ancora. Pur relativamente piccoli ed inerentemente locali, questi progetti si stanno diffondendo rapidamente e creano impatti significativi. Far crescere il movimento per la resilienza di comunità al necessario livello nazionale e globale richiede la piena partecipazione della comunità ambientalista nazionale. Specificamente serve: costruire l'efficacia operativa dei gruppi -grandi o piccoli- che guidano il processo supportare la creazione di un network globale per la diffusione e l'apprendimento consentire agli investimenti locali di finanziare progetti di resilienza di comunità Stabilendo la resilienza di comunità come priorità, gli ambientalisti possono offrire un'alternativa alla storia del “modello di crescita ad ogni costo”, un'alternativa dove prendere il controllo dei nostri bisogni di base a livello locale offre molteplici vantaggi. Costruire la resilienza di comunità può creare nuove attività e significativi risultati, migliorando il benessere persino mentre il PIL inevitabilmente diminuisce. Si può ridurre il livello di emissioni di gas-serra e la dipendenza dai combustibili fossili, mentre si affronta anche l'ingiustizia sociale ed economica. Inoltre, il progetto ha l'effetto di rinforzare la coesione sociale per affrontare possibili periodi di crisi. Da soli, i progetti di resilienza di comunità non sono in grado di far fronte a tutte le sfide ambientali, energetiche e di giustizia sociale che dobbiamo affrontare. Questo richiederà un'azione coordinata a livello globale, nazionale, regionale, comunitaria, degli affari, del vicinato, della famiglia e dell'individuo. Ma il movimento della resilienza di comunità può aiutare a creare le condizioni perché ciò che ora è “politicamente insostenibile possa diventare politicamente inevitabile”. Il modo in cui la comunità ambientalista risponde ai rischi ed alle opportunità delle nuove normalità energetiche climatiche ed economiche farà un'enorme differenza per il suo successo e per la sorte dell'umanità. CLIMA DOPO LA CRESCITA
Introduzione
Il 14 Novembre 2012, a pochi giorni dalla sua occidentale sembra basarsi proprio sul credo
rielezione e due settimane dopo che l'uragano della crescita economica. Così gran parte dei
Sandy aveva inondato New York, il presidente politici, economisti, imprenditori e semplici
Obama rispose ad una domanda del New York cittadini continuano a sostenere quest'idea
Times sulla politica del clima e specificamente irrazionale.
sulla possibilità di istituire una tassa sulle
A nostro modo di vedere, il giudizio largamente
emissioni:
condiviso del presidente Obama, che occuparsi
Penso che gli Americani, che finora si della crisi climatica rivesta un ruolo di secondo
sono preoccupati dell'economia, del lavoro e piano rispetto al “ritorno alla normalità”, è
della crescita, e continueranno a farlo, possono ostinatamente sbagliato, non solo perché
star sicuri che non trascureremo questi temi, per implicitamente sottostima la gravità della crisi
dedicare risorse ai cambiamenti climatici. Credo climatica, ma anche perché presuppone che il
nessuno possa fare una cosa simile. Io non lo vecchio paradigma di “normalità” economica
farò. possa essere riportato in vita. Mentre, la
“normalità” della crescita economica stabile è
Questo breve annuncio mette in luce il crudo
morta e sepolta, per lo meno nel lungo periodo
calcolo politico che impedisce
(come dimostreremo in questo lavoro). Ma
all'amministrazione Obama, ed alla maggior
senza riconoscere questo fatto e senza
parte delle entità politiche nazionali ed
un'alternativa praticabile al paradigma della
internazionali, di occuparsi significativamente
crescita continua, sarà improbabile che vi sia un
della crisi climatica. Il commento di Obama
significativo progresso nella politica climatica, e
riflette i pregiudizi degli appartenenti ad
senza politica climatica, andiamo dritti verso la
entrambi gli schieramenti politici (almeno di
catastrofe planetaria.
quelli che riconoscono esistere un problema
climatico), e del pensiero convenzionale in ogni La comunità ambientalista riconosce che
ambito della società. soluzioni nazionali ed internazionali significative
alla crisi climatica sono al momento
I benefici, ed il bisogno, della crescita
politicamente impraticabili. Ma l'ostacolo alla
economica sono così universalmente dati per
loro attuazione è attribuito spesso alla
scontati che raramente li si mette in
partigianeria politica ed all'influenza corruttrice
discussione. Tuttavia, mantenere una crescita
di interessi economici, in particolare quella
continua in un pianeta finito è impossibile, per la
dell'industria dei combustibili fossili, che ha
logica, per la fisica e, certo, per l'economia.
utilizzato largamente finanziamenti per
Nonostante ciò, il nostro sistema di vita
CLIMA DOPO LA CRESCITAesercitare influenza sui politici e pubblicità per economico convenzionale, il Prodotto Interno
influenzare la percezione pubblica del Lordo (PIL), almeno nelle nazioni appartenenti
problema. al OECD (Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico).
Per questo, le strategie usate da molti nel
movimento per il clima (specie dopo i cocenti La buona e cattiva notizia è che il paradigma
fallimenti nel 2009 e 2010, al COP15 a della crescita è già ai suoi ultimi sussulti di vita,
Copenaghen ed al senato USA) si sono grazie proprio alle mutazione fondamentali nei
concentrate nel perseguire politiche statali e sistemi (energia, clima ed economia) che ne
regionali, e nel creare un movimento di cittadini hanno caratterizzato il successo nell'ultimo
che si faccia sentire in opposizione attiva alla secolo. La transizione ad un nuovo paradigma
propaganda dell'industria dei combustibili fossili. sarà una sfida, ma prima agiamo più probabilità
Su entrambi questi fronti la comunità abbiamo di controllarne gli effetti. Per fortuna,
ambientalista ha raggiunto grandi obiettivi. stanno già nascendo modelli di comunità in
salute, piene di entusiasmo e resilienti, senza il
Ma l'imperativo della crescita è la causa
bisogno della crescita perpetua.
primaria della crisi climatica. Fino a quando il
movimento ambientalista non la affronta, non In questo lavoro, discutiamo sul perché i
potrà essere inaugurata alcuna politica cambiamenti che stanno verificandosi nei
significativa per il (controllo del) clima, finché sistemi energia, clima ed economia
non sarà troppo tardi, o forse mai. Se noi costituiscono una nuova “normalità” (dopo la
(politici, imprenditori, ambientalisti e comuni crescita) e perché un nuovo tipo di crescita è
cittadini) continuiamo a considerare la crescita assolutamente indispensabile per affrontare la
prioritaria su tutto il resto, rifiuteremo di fare ciò crisi climatica: lo sviluppo di progetti locali e su
che è necessario per affrontare la crisi climatica, piccola scala allo scopo di affrontare questi
che significa tagliare drasticamente l'uso dei cambiamenti costruendo la resilienza di
combustibili fossili. Per dirla in parole semplici, comunità.
siamo legati alla crescita economica, che è
legata all'uso di combustibili fossili a buon
mercato.
Combustibili fossili a buon mercato, specie il
petrolio, ingrassano gli ingranaggi della nostra
economia globalizzata, basata sul consumismo.
Certo, dobbiamo valorizzare in modo corretto i
combustibili fossili (internalizzando i loro costi
ambientali, invece che esternalizzarli ad altri
settori dell'economia ed alle generazioni future),
e dobbiamo contestualmente votarci allo
sviluppo della produzione di energia rinnovabile
ed al risparmio energetico. Ma è difficile
immaginare di riuscirci senza un
ridimensionamento di quel pilastro del pensiero
CLIMA DOPO LA CRESCITALe nostre “Nuove Normalità”
Nei prossimi 20 anni ci capiteranno un sacco di opportunità , camuffate da disastri.
-Martin Shaw3
Un recente articolo del settimanale Time dinamica. Ciascuno di questi sistemi è
affronta la domanda del perché vi sia una così sottoposto a shock a breve termine,
ampia discrepanza tra il riconoscimento della naturalmente: il disastro della DeepWater
crisi climatica e l'azione per contrastarla: Horizon, l'uragano Sandy, il collasso della
Lehman Brothers. Ma cambiamenti molto più
Daniel Gilbert, un professore di Psicologia di
radicali e fatidici stanno avvenendo in modo
Harvard, scrive a proposito della nostra
graduale, senza che ce ne accorgiamo. In
incapacità di affrontare il problema del
ciascuno di questi sistemi, ciò che era
cambiamento climatico, che essa è dovuta in
considerato normale solo 10 anni fa, sembra
parte a come è configurata la mente umana.
storia antica:
Gilbert descrive quattro ragioni-chiave, che
vanno dal fatto che il riscaldamento globale non 2003 2013
avviene a misura d'uomo, ciò che rende difficile
Prezzo del barile in Luglio $30 $105
considerarlo un nemico, all'impossibilità per il
nostro cervello di percepire cambiamenti Estensione ghiaccio artico 6.0 3.6
graduali, a differenza di salti rapidi. I (milioni di km2)
cambiamenti climatici sono avvenuti ad una
velocità sufficientemente bassa perché le nostre Debito per famiglia $61110 $145980
menti li abbiano considerati normali, ciò che è
appunto quello che li rende una minaccia
mortale, come scrive Gilbert, “perché non L'aver bruciato combustibili fossili abbondanti
sollecitano l'allarme mentale, lasciandoci nel ed a buon mercato negli ultimi 150 anni è ciò
sonno profondo in un letto che brucia.”4 che da un lato ci ha dato una crescita
economica eccezionale e dall'altro un
Il cambiamento climatico è l'esempio storico più cambiamento climatico che minaccia la nostra
drammatico e ricco di conseguenze del civiltà. Ora il sistema energetico è entrato in una
fenomeno della “rana bollita”, nel quale un profonda trasformazione, che avrà
cambiamento lento, continuo e dannoso passa conseguenze sull'economia e sul clima in modi
inosservato fino a quando assume un livello al ugualmente importanti. Per comprendere le
quale una reazione è molto difficile e costosa. dinamiche al lavoro, dobbiamo prima capire
Gli sviluppi nei nostri sistemi energetico questa “nuova normalità” energetica.
climatico ed economico mostrano un'analoga
CLIMA DOPO LA CRESCITALa Nuova Normalità Energetica
Sapete, il mondo non sta esaurendo il petrolio.
Ci sono molti tipi di petrolio in molti posti diversi. Quello che sta finendo, per la verità, quello che si è
già esaurito è il petrolio che possiamo permetterci di bruciare.
-Jeff Rubin, esperto energetico ed ex-capo economista, CIBC World Markets8
A metà del 19° secolo, l'umanità imparò come altrove hanno continuato a produrre petrolio per
attingere ai vasti depositi di combustibili fossili decenni dopo la loro messa in produzione,
della terra, prima il carbone, poi il petrolio ed il rendendo questa risorsa incredibilmente
gas naturale. Mentre questi idrocarburi ad alta economica.
intensità energetica divenivano disponibili per
Oggi giorno, la produzione di petrolio
un'estrazione in enormi quantità, grazie a
convenzionale (quello che si trova in formazioni
tecnologie in costante miglioramento, essi
geologiche in cui il serbatoio e le caratteristiche
alimentarono l'era industriale e trasformarono
di fluidità ne consentono lo scorrimento libero
radicalmente ogni aspetto della società. La
fino al pozzo di estrazione) ha un EROEI di
crescita economica rapida e senza precedenti
meno di 30:1 a livello globale, e vicino a 10:1
che avvenne in Nord America ed in Europa nel
negli USA. Più basso il rapporto, meno energia
20° secolo può essere attribuita in gran parte a
resta disponibile per il consumo della società.
macchine costruite per trarre profitto
Le scoperte globali di petrolio hanno avuto il
dell'abbondanza di questa energia economica e
loro picco negli anni 60 del secolo scorso ed i
facile.
campi petroliferi stanno diminuendo la
Adesso stiamo entrando in una nuova fase della produzione ad un ritmo medio del 5.1% all'anno,
storia moderna dell'energia. Vi sono ancora l'equivalente di circa 4 milioni di barili al giorno,
vasti depositi di petrolio, gas naturale e carbone che devono essere rimpiazzati anno dopo anno
intrappolati nel suolo, ma le risorse “facili” sono per mantenere inalterato il livello corrente di
in diminuzione. Oggi ogni Joule di energia che produzione totale. In effetti, la produzione degli
estraiamo da perforazioni e miniere ha un costo impianti attualmente in uso è stimata in calo di
ambientale, economico ed energetico molto 2/3 al 2035, una perdita di circa 40 milioni di
maggiore di quanto non fosse un decennio o barili/giorno di capacità produttiva (equivalente
due fa. Allo stesso tempo, continua a crescere a 4 volte la capacità produttiva dell'Arabia
la domanda globale di energia a basso costo. Il Saudita).12
trend è chiaro: anche se fossimo pronti a
L'industria già si rivolge a forme “estreme di
pagarne il costo ambientale e sociale, stiamo
energia” per compensare la differenza. Ma
rapidamente avvicinandoci ad un punto nel
queste risorse(sabbie bituminose, petrolio da
quale il ritorno sugli investimenti in ulteriore
fondali profondi, petrolio in regioni artiche e
esplorazione e produzione di combustibili fossili
petrolio da scisti bituminose, ottenuto per
non giustifica più gli sforzi necessari.
frattura ad alta pressione in pozzi orizzontali)
IL PROBLEMA DEL PETROLIO richiedono di gran lunga più investimenti
finanziari ed infrastrutturali e sono possibili solo
La sfida è particolarmente seria in relazione al
a prezzo di rischi ambientali, climatici e di salute
petrolio, ancora di gran lunga la nostra
significativamente maggiori. Nel 2005, la
maggiore risorsa energetica. Il petrolio è la
produzione media mondiale era di 73.4
risorsa a maggior densità energetica che finora
barili/giorno, nel 2012, ha raggiunto 75.6 mbd,
abbiamo a disposizione: un barile equivale a
un aumento di appena 0.3% (praticamente tutto
circa 24000 ore di lavoro umano in termini
dovuto alle sabbie ed alle scisti bituminose).13
energetici (oltre 11 anni a 40 ore la settimana)9.
Nello stesso periodo, i prezzi del petrolio sono
All'inizio la produzione di petrolio forniva il
triplicati a circa 100 $/barile e la spesa per
fantastico ritorno di 100:1 di energia ottenuta
capitale dell'industria dei combustibili fossili è
rispetto a quella impiegata per la
raddoppiata a 650 miliardi di $/anno.
produzione(EROEI). Nella prima metà del 20°
secolo ne abbiamo scoperto una quantità Tutto ciò per meno dell'energia disponibile al
enorme. Campi petroliferi giganteschi negli USA consumo finale. Si stima che le sabbie
e più tardi nel Medio Oriente, in Russia ed bituminose abbiano un EROEI compreso tra
CLIMA DOPO LA CRESCITA2,5:1 e 4,5:1.14 L'EROEI delle scisti bituminose modo esplosivo. Tuttavia, in modo analogo al
(l'ultimo combustibile fossile nazionale petrolio, i depositi di gas da scisti si esauriscono
spacciato come la chiave per l'indipendenza ad un ritmo vertiginoso. Invece dei “100 anni di
energetica) è ancora ignoto, ma gas naturale” propagandati dalle aziende e dai
presumibilmente ben al di sotto l'attuale media media non molto tempo fa, la produzione USA
del petrolio convenzionale, in conseguenza di di gas naturale da scisti potrebbe essere una
costi molto maggiori per perforazione ed bolla di un decennio o nella migliore delle
infrastrutture.Il petrolio da scisti comporta la ipotesi di due, cancellando la speranza di
complicazione aggiuntiva che i pozzi si sostituire il carbone per la produzione elettrica
esauriscono ad un ritmo velocissimo. Nelle ed il petrolio per l'autotrazione.17
formazioni Bakken e Eagle Ford, le due Ciò che è grave, la nuova realtà energetica è
maggiori in USA ed equivalenti al 80% della ignorata dai più. Infatti molta gente, inclusi i
produzione di petrolio nazionale, la produzione politici, crede che le sparate dell'industria dei
dei pozzi cala in media del 89% in 3 anni (vedi combustibili fossili sulle sabbie bituminose
Fig.1)15. canadesi e sul petrolio e gas da scisti nazionali
potranno fornire la sicurezza energetica ed
Questo comporta il fenomeno che qualcuno ha
enormi benefici economici agli USA a tempo
definito la filiera della perforazione ed altri la
indeterminato. Questi proclami non reggono ad
“Sindrome della Regina Rossa”, un fenomeno
un'analisi rigorosa.18 Tuttavia, l'entusiasmo della
per il quale è necessario perforare sempre
“rivoluzione delle scisti” viene ora esportato in
nuovi pozzi, con aumento di uso di acqua e dei
Europa, Sud America e Cina.
rischi ambientali e di salute, solo per conservare
l'attuale livello di produzione. La situazione è Mentre queste forme estreme di energia
simile con il gas da scisti. Dal momento che in tengono a bada almeno temporaneamente i
Fig.1. Curve di decadimento tipiche dei pozzi di mastini dell'esaurimento del petrolio, esse
estrazione per I giacimenti Bakken e Eagle Ford Tight possono farlo solo per un periodo limitato. La
Oil. La produzione ai pozzi diminuisce bruscamente; in
soli tre anni, la produzione cala (in media) 85% per I bolla delle scisti sembra già in procinto di
pozzi di Bakken e 95% per I pozzi di Eagle Ford. Fonte: esplodere, con miliardi di dollari di perdite nel
J. David Hughes, Hughes GSR Inc., 2013, Data from valore degli asset da parte dell'industria19, con
DIDesktop/HPDI, May 2013. quattro dei cinque maggiori depositi USA (l'80%
dell'intera produzione nazionale di questo tipo)
USA la produzione di gas convenzionale è ben che mostrano segni di picco o addirittura declino
oltre il suo picco, nell'ultimo decennio la di produzione.20 Quando persino il CEO della
produzione di gas da scisti è aumentata in Chevron afferma che la rivoluzione delle scisti
CLIMA DOPO LA CRESCITA“è un po' sovrastimata,”21è chiaro che la rosa del gas naturale come la causa principale del
fracking (NDR:estrazione per frattura delle declino di consumo negli USA ed in Europa. Ma
formazioni rocciose con iniezione ad alta mentre l'efficienza è sicuramente migliorata, il
pressione di vapore e liquidi), è già sfiorita. vero colpevole è di certo l'alto prezzo del
petrolio. Il numero di miglia percorse negli USA
raggiunse il massimo assoluto nel 200823, una
Impatti diretta conseguenza della variazione del prezzo
Benché gli impatti economici della fine dell'era fino al livello attuale di normalità (oltre 100
dei fossili economici siano già evidenti, essi $/barile) da allora ad oggi. Mentre la “Grande
sono spesso interpretati come frutto di Recessione” è stata innescata da ben altro che
qualcos'altro. Per esempio, molti analisti hanno il solo prezzo del petrolio, lo shock del prezzo
recentemente parlato di domanda di picco di alla pompa ha di certo giocato un ruolo
petrolio22, citando la (migliorata) efficienza dei importante (Fig.2); in verità, un aumento del
veicoli e la sostituzione del petrolio da parte del prezzo del petrolio ha preceduto 10 delle ultime
11 recessioni negli USA24.
Fig.2. Effetto del balzo al rialzo del prezzo del petrolio sul PIL durante la Grande Recessione. Secondo l'economista
James Hamilton, gli alti prezzi del petrolio hanno giustificato circa 2/3 della diminuzione del PIL durante la Grande
Recessione. La curva verde mostra l'andamento teorico del PIL basato sullo storico dal 1949 al 2001; la curva rossa
corregge l'andamento tenendo conto dell'aumento del prezzo del petrolio del 2007-2009; la curva nera tratteggiata
mostra l'andamento reale del PIL durante il periodo. Fonte: James Hamilton, “Oil Prices, Exhaustible Resources and
Economic Growth,” University of California–San Diego, October 1, 2012, Figure 15,
http://dss.ucsd.edu/~jhamilto/handbook_climate.pdf .
CLIMA DOPO LA CRESCITAL'industria dei combustibili fossili tende a aereo e via mare, sui quali è basato gran parte
dipingere la politica energetica come una scelta del nostro commercio globalizzato, poiché non
tra clima e protezione ambientale da un lato e esiste alcuna energia rinnovabile alternativa al
crescita economica e posti di lavoro dall'altro. petrolio per quantità e prezzo richiesto. Almeno
Data questa cornice, pochi politici nel futuro ipotizzabile ora.
sceglierebbero l'ambientalismo contro le priorità
Per tutte queste ragioni, la nostra “nuova
economiche e così vengono erogati sempre
normalità energetica” si allontana decisamente
nuovi sussidi alla produzione ed al consumo di
dalle illusioni energetiche del 20° secolo. La
fossili. Ma se l'era del fossile facile ed
direzione che prendiamo da qui in avanti, fare
economico sta esaurendosi rapidamente,
affidamento su combustibili fossili dannosi ed in
questa scelta è insana: la maggiore dipendenza
diminuzione, o una scelta esclusiva per
dai combustibili fossili è una strada senza uscita
l’energia rinnovabile, farà una differenza
dal punto di vista ambientale ed economico.
enorme. Ma in entrambi gli scenari, nei prossimi
Purtroppo, benché l'energia rinnovabile possa anni dovremmo aspettarci notevole instabilità
ridurre sensibilmente gli impatti climatici di economica ed energetica. Assisteremo sempre
produzione e consumo, essa può poco nei più spesso ad una dinamica che si autoalimenta
confronti dell'aspetto economico di costi tra energia ed economia, che potrà sembrare,
crescenti e la necessità di soddisfare la almeno dal punto di vista del paradigma della
domanda crescente. Le energie rinnovabili (ER) crescita, come una trappola senza uscita.
richiedono investimenti iniziali massicci per (Fig.3)
rivaleggiare in capacità con carbone e gas. E,
come per i combustibili fossili non
convenzionali, non è affatto certo che sia
possibile scalarle alla dimensione necessaria
per soddisfare l’attuale domanda, ancor meno
quella prevista.25
Inoltre, solare ed eolico non possono sostituire
direttamente i combustibili attuali per la mobilità
senza una costosa transizione verso veicoli
elettrici, che potrebbe richiedere decenni. I
prodotti petroliferi oggi alimentano oltre il 95%
dei trasporti in USA. Nonostante recenti
incrementi nelle vendite di veicoli elettrici, esse
ammontano ancora a meno del 3.5% delle
vendite totali negli USA nel 201226 ed anche
insieme con quelli alimentati a gas naturale, si
prevede che nel 2030 essi siano ancora una
frazione dei vicoli totali.27 Potrà una messa in
servizio più rapida di veicoli elettrici ed a gas,
insieme con una migliore efficienza dei veicoli a
combustione interna, compensare la
diminuzione della produzione di petrolio Fig.3. La Trappola Energia-Economia. I Vincoli
energetici (in termini di costo richiesto per produrre)
convenzionale e l’impatto degli alti prezzi
possono innescare un circolo vizioso che si autoalimenta,
corrispondenti? Sembra altamente improbabile, laddove i vincoli aumentano i prezzi, cosa che crea un
a meno che lo si faccia nell’ambito di un freno all'economia, portando ad una riduzione dell'uso di
progetto globale di “rivoluzione dei trasporti”, energia (come risultato del minor potere di acquisto dei
che includa un significativo passaggio al consumatori, della minore mobilità, ecc.), che di
conseguenza deprime il prezzo dell'energia, con il risultato
trasporto su rotaia per persone e merci, oltre di minori investimenti in infrastrutture da parte
aduna sostanziale diminuzione delle miglia totali dell'industria, ciò che porta ad ulteriori vincoli.
percorse.28
La sfida è ancora maggiore per il trasporto
CLIMA DOPO LA CRESCITALa Nuova Normalità Climatica
La mia battuta cattiva è affermare che l'Australia orientale ha avuto precipitazioni piovose nella media
negli ultimi sette anni .
I primi sei sono stati i più secchi tra quelli registrati, il settimo ci ha messo ammollo con alluvioni senza
precedenti. Questo tipo di precipitazioni “medie”creano qualche difficoltà all'agricoltura.
—Jeremy Grantham29
Il 2012 è stato un anno di tempo estremo. un estremo climatico, bensì un cambio
L'Inghilterra ha avuto la peggiore estate a del clima.34
memoria d'uomo, iniziata con la primavera più
secca da oltre un secolo, seguita dall'estate più Vi è accordo circa il fatto che una “nuova
umida dal 1776.30 Nello stesso periodo, gli USA normalità climatica” dovrebbe essere definita da
hanno avuto una delle estati più calde tra quelle un aumento di eventi estremi e dalla sua
registrate ed una terribile siccità, seconda solo intrinseca imprevedibilità.35 Come ha affermato il
alla Dust Bowl degli anni 1930, con la Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-
conseguenza che oltre la metà delle contee moon a Doha nel summit sul clima del 2012,
(1584 in 32 stati) sono state dichiarate aree “L'anormale è la nuova norma”.36Per contro,
disastrate.31 Il Brasile ha avuto alluvioni e frane; Kevin Anderson ritiene che parlare di una “nuova
l'Australia massicce alluvioni; il Sahel ha normalità” per il cambiamento climatico non
sofferto siccità devastanti; in China piogge centra il problema. Se si trattasse di una nuova
torrenziali ed allagamenti hanno costretto normalità, lui dice:
all'evacuazione di 5 milioni di persone; Sarebbe probabilmente una normalità
l'equivalente di due settimane di pioggia è molto corta; non credo che questa sia
caduto a Manila in un solo giorno, allagando per nulla una normalità . Lo è per oggi,
mezza città; 60000 case in Cina orientale sono ma penso che il tasso di aumento delle
state danneggiate da tifoni.32 A tutto questo si è emissioni, e non vi è segno che si
aggiunto l'uragano Sandy. verifichi un'inversione di tendenza,
Benché non si possa affermare che tutti questi suggerirebbe che continueremo a
fenomeni estremi siano sicuramente causati dal raggiungere sempre nuove normalità. 37
cambiamento climatico, uno studio recente
pubblicato dalla American Meteorological Ciò naturalmente rende molto difficile sapere
Society asserisce che il riscaldamento globale cosa ci aspetta, benché alcune comunità si
di origine antropica avrebbe aumentato la stiano preparando ai cambiamenti che possono
probabilità di circa la metà degli eventi estremi essere anticipati. Il termine resilienza climatica è
sottoposti a studio.33 Questo è del tutto in linea di recente divenuto un riferimento per la risposta
con ciò che ci si aspetterebbe di vedere per e la preparazione ai cambiamenti climatici a
effetto del riscaldamento globale del clima. livello mondiale. In maggio 2013, la Fondazione
Kevin Anderson, Vice Direttore del UK Tindall Rockefeller ha annunciato un nuovo programma
Centre (uno dei più autorevoli centri di ricerca da 100 m$ per “costruire resilienza” in alcune
sul clima a livello mondiale) ha risposto così alla città del mondo.38 In Giugno, l'organizzazione
domanda se tali eventi estremi sarebbero stati per la sostenibilità del governo locale ICLEI ha
meno probabili,qualora la concentrazione della inaugurato il suo programma Comunità
CO2 fosse stata mantenuta a 280 ppm: Resilienti con 50 sindaci negli USA39 e la città di
New York ha reso nota la sua Iniziativa
Sì, penso che questa sia Straordinaria da 19 md$ per la Ricostruzione e
un'osservazione corretta. Sarebbe stato la Resilienza.40 Lo stesso mese, il Presidente
molto meno probabile. Cominciamo a Obama ha presentato il Piano Presidenziale di
vedere ora effetti difficili da spiegare in Azione sul Clima, che contiene un'enfasi
termini di normale probabilità. Abbiamo generalizzata sul “preparare gli USA agli impatti
eventi meteorologici estremi. Ne del cambiamento climatico.”41
abbiamo sempre avuti; capita. Ma se gli Queste strategie sono un passo nella giusta
estremi iniziano a verificarsi direzione. Tuttavia, l'adattamento deve essere
regolarmente, non si tratta più di accompagnato da sforzi molto maggiori per
estremi, e quello a cui assistiamo non è evitare cambiamenti climatici così estremi da
CLIMA DOPO LA CRESCITArendere qualsiasi adattamento senza speranza. dobbiamo farlo da subito. Di
Come diceva Bill McKibben: “Dobbiamo conseguenza, dobbiamo arrivare ad una
adattarci a ciò che non possiamo prevenire; conclusione inequivocabile, cioè nel
possiamo prevenire ciò a cui non possiamo breve-medio termine le zone opulente del
adattarci”. pianeta, per non superare il limite dei
Il pianeta si è riscaldato di 0.8° C dall'inizio della 2°C, devono tagliare in modo molto
Rivoluzione Industriale, per ben 2/3 dal solo significativo i loro consumi. Questo di
1975.42 Vi è accordo sul fatto che il conseguenza significherebbe nel breve-
riscaldamento debba essere contenuto in 2°C, medio periodo una depressione
per evitare di superare punti di equilibrio dell'attività economica, ovvero non
climatico con effetti disastrosi, come messo in avremmo crescita.49
evidenza dall'accordo di Copenaghen del 2009, In altre parole, ci serve niente meno che un
firmato da 141 nazioni. 43 Ad oggi le iniziative cambiamento paradigmatico fondamentale
che stiamo prendendo per ridurre le nostre nell'economia.
emissioni di CO2 non si avvicinano neanche
lontanamente a quel che è necessario. Benché
le emissioni stiano calando leggermente in
Europa e negli USA,44 tali diminuzioni sono
abbondantemente vanificate dagli aumenti nelle
economie emergenti come l'India e la Cina
(fig.4). In effetti, nel 2012 le emissioni globali di
CO2 per uso energetico hanno raggiunto un
massimo assoluto.45
Che dobbiamo fare? Secondo Pricewaterhouse-
Coopers, per avere una probabilità di solo il
50% di evitare un riscaldamento globale di 2°C,
l'intensità di emissioni di CO2 per unità di
prodotto interno dovrebbe diminuire in media del
5.1% l'anno fino al 2050, oltre sei volte il tasso di
riduzione raggiunto fino al 2000.46 Se si tiene
conto dell'aumento della popolazione e della
redistribuzione delle risorse a livello globale,
l'economista Tim Jackson ribatte che le
emissioni dovrebbero diminuire del 11.2%
all'anno.47 Nel suo World Energy Outlook del
2012, l'Agenzia Internazionale per l'Energia
afferma che “se l'iniziativa di ridurre le emissioni
di CO2 non viene presa prima del 2017, tutte le
emissioni consentite sarebbero già intrinseche
all'infrastruttura energetica a quella data”.48
Kevin Anderson è ancora più specifico su ciò
che sarebbe realmente necessario per evitare
un riscaldamento globale di 2°C:
Quel che sappiamo è che nel breve
periodo, perché serve iniziare subito, non
possiamo ridurre le emissioni passando
ad una forma energetica più pulita,
semplicemente non possiamo attivarne
una abbastanza in fretta. Di
conseguenza, nel breve-medio periodo
l'unico cambiamento significativo che
possiamo fare è consumare meno...
Non abbiamo alcun precedente storico
per una riduzione delle emissioni di più
del 1% l'anno. Stimiamo che ce ne serva
una vicina al 10% l'anno, e questo
CLIMA DOPO LA CRESCITAfig.4. Aumento annuo in emissioni di CO 2 USA, EU, India e Cina dal 1960. Si noti che le emissioni pro capite nei
Paesi sviluppati sono ancora notevolmente più alte di quelle di Cina o India. Fonte: C. LeQuéré, Max Planck-
Gesellschaft, http://www.mpg.de/6678112/carbon-dioxide-climate-change.
La nuova Normalità Economica
Stiamo rubando il futuro, vendendolo oggi e chiamandolo PIL.
Possiamo altrettanto facilmente avere un’economia basata sulla cura
per il futuro, anziché rapinarlo.50
-Paul Hawken
Sono passati oltre 5 anni dall’inizio della “ridurre” gradualmente l’acquisto di Buoni del
“Grande Recessione” ed è chiaro che qualcosa Tesoro, 85 miliardi di nuova liquidità che la
di fondamentale è cambiato nell’economia Federal Reserve ha immesso nell’economia
globale. Interventi disperati da parte dei governi, mese dopo mese, mantenendo i tassi di
interessi passivi vicino allo zero, massicci interesse ed il valore del dollaro bassi,
investimenti pubblici ed altri interventi, aumentando i rischi di inflazione e accelerando
semplicemente non hanno funzionato come gli investimenti nel mercato azionario.52
sperato.
Senza il programma della Fed di supporto al
La maggior parte degli Americani e degli sistema bancario e gli altri interventi, l’economia
Europei non hanno avuto alcun beneficio dal USA sarebbe in una spirale recessiva. Così
lieve miglioramento sbandierato dai media. Nei come stanno le cose, il vero numero di
primi due anni di “miglioramento”, il 1% più ricco Americani disoccupati o sottoccupati è del 14%
della popolazione USA ha arraffato il 121% di secondo l’Ufficio di Statistica dell’Impiego e
tutti gli aumenti di reddito (il reddito del persino maggiore secondo altre fonti.53 Il tasso
rimanente 99% è diminuito), mentre il 10% più di partecipazione al lavoro in Luglio 2013 è
ricco ha incamerato oltre metà dell’intero reddito diminuito al suo minimo dai tardi anni 70 del
del 2012, la proporzione maggiore da quando il secolo scorso, a causa della perdita di speranza
governo ha iniziato a tenere le statistiche oltre di trovare un nuovo lavoro da parte di un
un secolo fa.51 numero sempre maggiore di Americani. 54
Si è fatto tanto chiasso sul nuovo record al Un numero crescente di Americani, più di 47
rialzo raggiunto dal Dow-Jones nel luglio 2013 e milioni di individui, beneficiano dei buoni per il
della diminuzione della disoccupazione al 7.4% cibo, in paragone ai 33 milioni nel 2009, nel
nello stesso mese. Ma la Federal Reserve ha pieno della recessione.55 Bel miglioramento
nel frattempo cambiato idea sul progetto di davvero.
CLIMA DOPO LA CRESCITAIl dibattito sull’economia è in gran parte Allo stesso tempo, le probabilità che le iniziative
focalizzato sui modi per far tornare la crescita, governative di stimolo economico possano
austerità o stimolo economico, ma, come ha alimentare una crescita economica significativa
detto Graham Barnes della Fondazione per sono sempre più basse. La battaglia sulla
l’Economia della Sostenibilità, “Il dibattito tra dimensione del debito del Governo Federale
l’austerità contrapposta alla teoria della spesa USA è giustificata, ma aumentarne il tetto non è
Keinesiana è altrettanto utile che discutere se la certo un fenomeno nuovo: il rapporto tra debito
Terra sia piatta o appoggiata su una piramide di totale (del governo, dei privati e delle aziende) e
tartarughe.”56 Nessuna delle due cose è PIL negli USA è aumentato in modo significativo
probabile ci faccia tornare ad una crescita a partire dagli anni 1980 (Fig.5). La differenza è
sostenuta. che prima, il debito era acquistato in gran parte
dai privati e dalle aziende. Dal 2007, il governo
Nel 2011, il Fondo Monetario Internazionale,
se ne è fatto carico come “prestatore di ultima
basandosi su dati tratti da 173 esempi storici,
istanza” per mantenere il debito (e di
dimostrò che le azioni dei governi (tagli alle
conseguenza l’economia) in crescita.
tasse e/o tagli al budget, collettivamente
chiamate “consolidamenti fiscali”) tipicamente Sfortunatamente, ci vuole sempre più debito per
riducono il reddito ed aumentano la creare ogni singolo dollaro di crescita in USA,
disoccupazione. da $1.74 negli anni 1970 a $5.67 negli anni
2000.
Calano anche i consumi privati e commerciali,
abbassando le prospettive per un miglioramento Il World Economic Forum prevede che il credito
dell’economia. a livello globale dovrà raddoppiare alla data del
2020, da $109 trilioni nel 2009 a $213 trilioni,
La stretta fiscale (riduzione degli investimenti
solo per mantenere l’attuale basso livello di
pubblici) “aumenta il tasso di disoccupazione
crescita.59
sia a breve che a lungo termine…, ma l’impatto è
molto maggiore sul secondo.”57
Questo mette seriamente in forse la probabilità Fig. 5. PIL USA e Credito Totale circolante, 1973-2013.
che una riduzione del debito pubblico possa Il credito circolante include il debito pubblico, quello
delle aziende e quello privato, attualmente ad oltre $70
portare al miglioramento dell’economia. E
trilioni. Il PIL USA è calcolato su base trimestrale, a
considerando la sola dimensione del costo del valore invariato del US$ del 2009Fonte: US Federal
debito in molti Paesi, è anche opinabile (persino Reserve.
se si riuscisse a giustificare le sofferenze inflitte
CLIMA DOPO LA CRESCITAFino a quando questa situazione può essere Il nostro PIL, ora, è oltre 800 bilioni di dollari
tollerata, prima che capiti il peggio: fallimenti
all'anno, ma quel PIL, se vogliamo dare un
generalizzati, prosciugamento dei prestiti e
sconti obbligatori al debitore pubblico? Nel giudizio sugli USA attraverso questo indice, è
Settembre 2013 William White, l'ex capo
costituito anche dall'inquinamento dell'aria e
economista della Bank of International
Settlements (BIS), famoso per essere stato dalla pubblicità per il fumo e dalla necessità che
l'unico capo di una grande istituzione globale ad
le ambulanze rimuovano i massacri dalle strade.
aver previsto la crisi bancaria del 2007-2008,
avvertiva che l'esuberanza del mercato del Include chiusure speciali per le nostre case e le
credito ”sembra a me simile di nuovo alla
prigioni per la gente che le scassina. Include la
situazione del 2007, ma ancora peggio”.
Secondo la BIS, la quota di prestiti “leveraged” distruzione delle sequoie e la perdita del nostro
(quelli usati dai richiedenti più deboli) è
patrimonio naturale, trasformato in una landa
schizzata al 45% di tutti i prestiti, oltre il 10 %
più alta che al culmine della crisi del 2007-2008. desolata. Include il napalm e le testate atomiche
60
e le auto blindate della polizia per combattere le
Nel suo libro del 2011, La fine della Crescita,
Richard Heinberg, associato anziano del Post manifestazioni violente nelle nostre città.
Carbon Institute, sostiene che la forte crescita
Include il fucile di Whitman ed il coltello di Speck
economica del 20° secolo è ormai cosa del
passato. Ciò grazie alla combinazione della fine ed i programmi televisivi che esaltano la
dell'epoca del petrolio economico, delle
violenza per vendere giocattoli ai nostri bambini.
montagne di debito che abbiamo contratto, della
diminuzione dell'impatto sull'economia delle
E tuttavia il PIL non garantisce la salute dei
nuove tecnologie e dei costi crescenti
dell'impatto del cambiamento climatico.61 nostri bambini, la qualità della loro educazione o
Tim Morgan, Responsabile generale della la felicità del loro gioco. Non include la bellezza
Ricerca per Tullet Prebon (una compagnia di
della nostra poesia o la tenacia dei nostri vincoli
brokerage appartenente al FTSE 250), è
parimenti pessimista: matrimoniali, l'intelligenza del nostro dibattito
L'economia così come la conosciamo pubblico o l'integrità dei nostri pubblici ufficiali.
sta attraversando una concomitanza
Né misura il nostro spirito o il nostro coraggio,
di quattro fattori critici: gli effetti della
peggiore bolla del debito nella storia, né la nostra saggezza o la nostra conoscenza,
un disastroso esperimento di
non misura la nostra empatia né la nostra
globalizzazione, la manipolazione di
dati, fino al punto da oscurare i trend devozione alla patria. In poche parole, misura
economici, e, più importante di tutto,
tutto, tranne ciò che rende la vita degna di
l'avvicinamento del punto in cui non vi
sarà più remunerazione per la essere vissuta.
produzione di energia.62
-Robert F. Kennedy (1968) 63
E tuttavia continuiamo a trastullarci nella falsa
speranza che il ritorno ad una robusta crescita
economica porrà fine a tutti i nostri problemi.
______________________________________
Troppo e troppo a lungo, abbiamo rinunciato
all'eccellenza individuale ed ai valori della vita
sociale per la mera accumulazione di beni
materiali.
CLIMA DOPO LA CRESCITALa Resilienza di Comunità: una della direzione da mantenere. Mi preoccupa molto
che tentare di eliminare tutti gli ostacoli per la
necessità ripresa dell'economia ed usare il cliché “ tornare
sulla retta via”, siano solo ricette per il peggio che
Ho molta simpatia per i governi che vedono i deve ancora arrivare, probabilmente in un futuro
problemi di tutti i giorni e si sforzano di affrontarli, non così lontano.
ma ho molta meno simpatia se essi non hanno una
visione di termine più lungo, che renda ragione -Peter Victor, autore di Managing without Growth64
Mettere in piedi una risposta significativa alla mostrando che un futuro diverso non solo è
concomitanza di queste tre “nuove normalità” inevitabile, ma addirittura preferibile. Quel futuro
richiede un coraggio ed una tenacia senza diverso non deve essere basato sulla crescita
precedenti. Questo alla fine significherà un economica ma sulla resilienza delle comunità.
meccanismo di politica coordinata che attraversi Iniziative che costruiscono resilienza
i livelli locale, regionale, nazionale ed renderanno più facile affrontare le “nuove
internazionale. Ma l'iniziativa da parte dei normalità” del 21° secolo. Fatte nel modo
rappresentanti eletti è drammaticamente giusto, esse serviranno come base per un'intera
assente. E' forse un sorpresa? Quale politico nuova economia, un'economia che include
oggi potrebbe avere il coraggio di richiedere una persone e comunità che prosperano
drastica riduzione del consumo di energia e del mantenendosi all'interno dei limiti del nostro
PIL, conservando la speranza di essere rieletto? pianeta finito.
Qualsiasi approccio che mette in discussione Il terreno più fertile per queste iniziative è a
esplicitamente gli assunti sulla crescita livello di comunità. Tra le cose che come
economica è decisamente in contrasto con gli individui possiamo fare e le politiche di larga
incentivi economici e politici sistemici che scala che solo i governi statali e federale
guidano i nostri leader. Per conseguenza, possono attuare, esiste un grande potenziale
ricade sui singoli e sulle comunità l'onere di non sfruttato per azioni efficaci. Grazie a Dio,
prendere l'iniziativa. Come? attraverso la messa l'idea della resilienza locale, di comunità, ha già
in discussione del pensiero convenzionale e iniziato a diffondersi nel mondo, motivata dalla
CLIMA DOPO LA CRESCITAnecessità e dalla constatazione che il “vecchio” governiamo.
modo di fare le cose non funziona più.
(Naturalmente, è un po' ironico riferirsi alle
Nel bene e nel male, ci saranno grandi
normalità del 20° secolo come al “vecchio opportunità di reale cambiamento nei prossimi
modo”, quando, in effetti, le comunità umane
anni e decenni. Mentre non possiamo ignorare il
hanno vissuto in miglior equilibrio con i limiti rischio concreto di eventi molto negativi che
ecologici per migliaia di anni in precedenza.)
stanno succedendo, esiste anche una grande
opportunità in questi tempi fuori dall'ordinario.
Stanno spuntando dappertutto innovazioni Dopo tutto, gli umani sono una specie adattabile
nell'economia locale ed esse assumono molte e creativa. Possiamo essere brillanti e riflessivi,
forme diverse: produzione di energia rinnovabile ma serve applicare queste doti ad un futuro
distribuita a livello comunitario; sistemi locali di pieno di opportunità e limiti diversi da quelli che
produzione sostenibile di cibo; modelli di conosciamo.
economia cooperativa; economie di scambio,
riscoperta dell'artigianato ed altro. Tutto ciò che
serve è un po' d'ossigeno per innescare la Che significa Resilienza
miccia. Quello che peroriamo qui non è un
voltare la schiena agli accordi politici nazionali Il progetto resilienza suggerisce uno sforzo
ed internazionali, in favore di isolazionismo diverso e complementare verso la sobrietà:
locale. Dopo tutto, nessuna comunità, per ridisegnare le nostre istituzioni, dar coraggio
quanto indipendente o autosufficiente, può alle nostre comunità, favorire innovazione e
rinchiudersi in una bolla per tenere a bada il ricerca ed aiutare la nostra gente in modi
clima, l'energia e le crisi economiche. Piuttosto, che li pongano in grado di affrontare
crediamo che le iniziative di resilienza di sorprese e disastri, pur continuando a
comunità, se attuate nel contesto corretto di lavorare per evitarli.
queste “nuove normalità”, possono aiutare a
spostare su questi temi il dibattito pubblico e
mostrare come potrebbe apparire un futuro -Andrew Zolli & Ann Marie Healy, Resilience:
basato su assunti più realistici. In questo why things bounce back (2012)66
tentativo, ci troviamo con sorpresa in accordo
con le parole di Milton Friedman, il santo Efficienza. Questa parola, forse più di ogni altra
patrono dell'economia del libero mercato: ad eccezione di crescita, incarna le priorità della
nostra economia globalizzata durante gli ultimi
Solo una crisi, reale o percepita, è in decenni. Questa mania dell'efficienza
grado di produrre cambiamento economica (attraverso l'uso di risorse umane,
reale. Quando essa succede, le tecnologiche e naturali per massimizzare la
iniziative che vengono prese si produzione di beni e servizi) ha chiaramente
basano sulle idee che circolano in portato benefici ai consumatori ed agli azionisti.
quel momento. Quello è, credo, il Ma ha anche portato alla creazione di sistemi
nostro compito principale: sviluppare centralizzati, fragili, attraverso praticamente ogni
alternative alle politiche esistenti, settore della società, lasciandoci in balia di
mantenerle vive e disponibili fino a shock geopolitici, ambientali, energetici ed
quando ciò che è politicamente economici.
impossibile diventa politicamente
inevitabile. 65 Forse perché gli shock in questi sistemi sono
diventati frequenti e forse perché vi è maggior
Idee, azioni, politiche alternative al paradigma consapevolezza che altri shock sono in arrivo, il
della crescita...è probabile che spuntino a livello concetto di resilienza ha guadagnato piede. Ma
delle città e dei villaggi, in parte per la maggior che significa realmente “resilienza”?
flessibilità e supporto che questi ambienti
forniscono, ma anche perché gran parte di ciò Il termine viene usato in una pluralità di
che ci renderà più resilienti è innervato nelle circostanze, ma più comunemente la resilienza
nostre comunità, presso le famiglie ed i vicini, è considerata la capacità di una persona, una
con le risorse ecologiche che ci sostengono ed comunità o un sistema di rimbalzare dal
attraverso le istituzioni con le quali ci disequilibrio ad una situazione di normalità. Per
CLIMA DOPO LA CRESCITAPuoi anche leggere