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APREmagazine Rivista d’informazione sulla ricerca e l’innovazione europea Conferenza Annuale APRE 2021 Dall’Europa un impulso strategico per la ricerca italiana La Missione 4 “Istruzione e ricerca” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Sommario N.17 DICEMBRE 2021 SCENARI Dall’Europa un impulso strategico per la ricerca italiana La Missione 4 “Istruzione e ricerca” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) A cura di APRE - Agenzia per la Promozione UNA VOCE DALL’EUROPA della Ricerca Europea Più ricerca e innovazione per l’Europa del futuro Il Manifesto promosso (anche) da APRE Via Cavour, 71 00184 Roma Tel. 0648939993 CONFERENZA ANNUALE APRE 2021 “VERSO UN NUOVO FUTURO” Email: redazione@apre.it Web: www.apre.it Becoming young Synergies - Towards a complex (and valuable) integration Responsabile di Redazione Innovation – A balancing act betwee n science, technology and finance Mara Gualandi Intelligenza Artificiale Verso una narrazione per tutti Art Director - Graphic Designer I Cluster Tecnologici nazionali: un ponte verso l’Europa? Emanuela Dané Una finestra sull’Universo: le sfide che ci attendono Gli appuntamenti per (ri)scoprire come la scienza può diventare bellezza, Hanno collaborato a questo numero intrattenimento, racconto Alessandro Damiani HORIZON EUROPE Monique Bossi Cooperazione Internazionale in Horizon Europe: i paesi associati e quelli in via di Mattia Ceracchi associazione Chiara Buongiovanni Gabriella Quaranta FOCUS SU HORIZON 2020 L’impatto della partecipazione al Programma HORIZON 2020 sulle imprese Steven Frigerio italiane: un’analisi per il settore energia Margot Bezzi Promuovere l’etica e l'integrità nell'uso dei risultati della ricerca Marta Calderaro Serena Borgna FOCUS SU INNOVAZIONE La convergenza tra privacy e altre regolazioni: frontiere dell’etica per Alessio Livio Spera l’innovazione data-driven Stefania Marassi Serena Fabbrini DALLA RETE APRE Mathilde De Bonis Intelligenza Artificiale: quattro università milanesi promuovono lo sviluppo di Artificial Intelligence e machine learning in Europa Chiara Pocaterra Giovanna Declich Luca Bolognini Tutti i numeri di APREmagazine sono disponibili su: www.apre.it/pubblicazioni/apre-magazine/ Copertina: Photo by Anton Darius on Unsplash
Editoriale Scenari di Marco Falzetti, Direttore APRE Si chiude l’anno e si chiudono gran parte (ma non tutti) i l’anno dell’analisi della partecipazione italiana alla prima bandi dei programmi di lavoro 2021 di Horizon Europe; il tornata del nuovo programma. Questa prima analisi, non primo anno del più grande ed ambizioso programma di sarà solo un esercizio di statistica e di numeri, ma rivestirà ricerca ed innovazione cooperativo è già alle nostre spalle. una particolare importanza perché ci aiuterà a capire come Se l’anno che sta per finire è stato caratterizzato dal lancio il sistema italiano ha affrontato, e presumibilmente sta di Horizon Europe, con tutto ciò che questo ha comportato: continuando ad affrontare un programma con tante novità. eventi di lancio, giornate informative, informazione, Capire quanto prima, su base fattuale, luci ed ombre della comunicazione, formazione, bandi aperti, assistenza, guide, partecipazione diventa quindi condizione imprescindibile etc. il 2022 non sarà un anno meno impegnativo. e necessaria per individuare quelle aree e azioni che si dimostreranno bisognose di attenzioni ed interventi Cominciamo col dire che i circa sei mesi di ritardo con cui particolari. il nuovo programma è partito, hanno portato ad una forte contrazione dei tempi che separano i bandi del primo anno, Ovviamente, il 2022 sarà anche l’anno nel quale assisteremo da quelli del 2022, secondo anno di Horizon. Concretamente all’apertura dei bandi (veri) su missioni e partenariati. Con questo significa che nel momento in cui si termina di il lancio formale delle cinque missioni (clima, cancro, città scrivere le proposte 2021, sarà necessario riprendere la intelligenti, mare, suolo) lo scorso 29 settembre e l’adozione penna in mano per prepararsi alla scrittura delle proposte del single act per i partenariati lo scorso 19 novembre, dopo per i bandi 2022. Ma al di là della problematica dello sforzo, tanto parlare, si entrerà davvero nella fase operativa anche più pesante è l’idea di riprogrammare la partecipazione ai per questi due dossier e il 2022 si arricchirà finalmente nuovi bandi senza avere avuto ancora certezza di come delle call associate a queste iniziative. Insomma, non ci si siano andate le proposte precedenti. può neanche sedere un momento per riposare delle fatiche dell’avvio di Horizon Europe, che è già tempo di buttarsi a Questo non è cosa da poco per quelle organizzazioni capofitto nel turbinio di tutto quello che il 2022 ci porterà, che tentano di costruirsi una strategia di partecipazione in termini di opportunità di partecipazione, novità e ad Horizon che sia basata su una corretta e sana valutazioni da fare. programmazione delle loro risorse, che, come si sa, non sono mai infinite per nessuno. Con l’augurio che le imminenti festività siano almeno occasione di un momento di riposo, serenità e tranquillità Dal punto di vista di un sistema come APRE, il 2022 spicca per tutti noi, arrivederci con APREmagazine alla prossima per essere un anno particolarmente importante perché sarà primavera. 1
Rubrica Scenari APREmagazine - N.17 Dicembre 2021 Dall’Europa un impulso strategico per la ricerca italiana Alessandro Damiani, Presidente APRE S i respira in questi giorni un’aria di nuova Forse mai come oggi è stato chiaro che la scienza e la consapevolezza. Dal rinnovato grido di allarme tecnologia, e i processi che utilizziamo per generarle e lanciato dalla COP26 di Glasgow alle voci di per tradurle in applicazioni, cioè la ricerca e l’innovazione, preoccupazione e di protesta che si levano dalle piazze di sono la chiave di volta per affrontare e risolvere quei tutto il mondo, dai laboratori dove si misurano gli effetti problemi, per innescare quei cambiamenti. del riscaldamento globale alle aule dove si decidono le La vastità delle trasformazioni necessarie è misure per contenerne l’impatto, dai sondaggi d’opinione impressionante. Un esempio, probabilmente il più dell’Eurobarometro alla proposta di Green Deal della significativo ma pur sempre un esempio, ce lo offre Commissione europea, emerge con forza una sensazione il cosiddetto piano “Fit for 55”, destinato a tradurre la da “ultima spiaggia”: la percezione della gravità della strategia del Green Deal in misure specifiche e progressi minaccia incombente e al tempo stesso della vastità dei misurabili. L’obiettivo principe, che dà il nome a tutto il cambiamenti necessari. pacchetto di misure, è quello di ridurre le emissioni di gas Forse mai come oggi è stato chiaro che siamo di serra del 55% entro il 2030, come tappa intermedia verso fronte a sfide epocali — dal riscaldamento globale, al l’obiettivo della neutralità carbone entro il 2050. Basta rischio pandemico, alla rivoluzione digitale; sfide da cui scorrere quella lista di obiettivi - energie rinnovabili, dipendono le nostre condizioni di vita future, e la stessa carburanti puliti, emissioni dei mezzi di trasporto, vivibilità sul nostro pianeta. efficienza energetica degli edifici, riforestazione, Emission Trading System, tasse all’importazione anti- Forse mai come oggi è stata chiara l’urgenza e la radicalità CO2,… - per rendersi conto di cosa significa “transizione”. delle trasformazioni che si impongono nel nostro modo di produrre e di consumare, nel nostro modo di vivere. Per realizzare quegli obiettivi e raggiungere quei target 2
Scenari nei tempi voluti occorre un’accelerazione Da questo punto di vista, molti di noi straordinaria di scoperte e di sono rimasti stupiti nel constatare che innovazioni nel campo della fisica, della la scienza e la tecnologia, la ricerca chimica, dell’informatica, delle scienze e l’innovazione, non figurano tra le della vita; dell’energia, dell’ambiente, del tematiche prescelte intorno a cui si articola digitale, dei trasporti, della produzione; e in queste settimane quel grande esercizio all’intersezione tra queste discipline e tra di coinvolgimento dei cittadini che questi settori. prende il nome di Conferenza sul Futuro dell’Europa. Stupiti anche perché invece Dalla consapevolezza alla in questi anni abbiamo visto crescere il peso specifico di queste tematiche in seno mobilitazione all’agenda politica dell’Unione. La de-carbonizzazione, ma anche la Per cercare di rimediare a questa lacuna digitalizzazione, l’automazione, l’avvento l’APRE - insieme al CNR, all’ENEA, alla dell’intelligenza artificiale, come pure Confindustria, alle Camere di Commercio, altri processi e tecnologie che marcano alla Conferenza dei Rettori di Università, Per questo è necessario l’attuale transizione, non si realizzano un rapporto più solido e ad un nutrito gruppo di organismi per decreto. Non sono soltanto il frutto e sano tra scienza e nazionali e di vari altri paesi e di di ingenti investimenti; sono il prodotto società. L’implicazione associazioni europee - proprio in queste dei cittadini nella di trasformazioni più profonde. Per settimane sta promuovendo un’iniziativa, definizione dei grandi funzionare davvero, per essere efficaci una sorta di Manifesto sulla “Ricerca e orientamenti della ed eque devono essere inclusive, Innovazione per il Futuro dell’Europa”, politica scientifica devono essere accompagnate da un su cui contiamo di raccogliere un gran non è un lusso, non processo laborioso di convincimento e numero di adesioni da presentare alla è un vezzo o un fiore di coinvolgimento. E questo lavoro deve Conferenza europea. all’occhiello, ma è una partire proprio dalle basi scientifiche condizione necessaria e tecnologiche che sostengono quei di efficacia. processi di transizione. Risorse e programmi Per questo è necessario un rapporto In questo anno 2021 che volge al più solido e sano tra scienza e società. termine, mi pare che si stia realizzando L’implicazione dei cittadini nella la convergenza virtuosa degli ingredienti definizione dei grandi orientamenti della indispensabili per il successo di qualunque politica scientifica non è un lusso, non è prospettiva di cambiamento: la volontà un vezzo o un fiore all’occhiello, ma è una politica - di governanti e cittadini, la condizione necessaria di efficacia. In altre disponibilità di risorse, e la definizione parole: il coinvolgimento della società di obiettivi realizzabili di progresso. E da civile lo dobbiamo realizzare non soltanto questo punto di vista i grandi programmi perché è giusto e democratico, ma anche che hanno preso il via quest’anno hanno le perché è necessario al raggiungimento carte in regola. Mi riferisco naturalmente degli obiettivi. La spinta dal basso, in primo luogo al Recovery Plan e a il consenso, la partecipazione sono Horizon Europe; più quella mezza dozzina condizioni per progredire. di programmi che hanno anch’essi una 3
APREmagazine - N.17 Dicembre 2021 significativa componente di ricerca e innovazione: dai Le nuove sfide di Horizon Europe fondi strutturali, a InvestEU, ai programmi sul digitale, l’ambiente, la salute, la difesa. Horizon Europe è un programma che ha il potenziale Ci sono nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza più per corrispondere a questo livello di ambizione. Prima risorse per la R&I di quante se ne siano mai viste. È di tutto perché afferma e rivendica la sua funzionalità importante che questi soldi non servano solo a tappare rispetto ai grandi obiettivi strategici dell’Unione: il Green qualche buco e a colmare qualche ritardo. Anche Deal, la transizione energetica ed ecologica, la rivoluzione perché il PNRR si esaurisce in 5 anni; e sarebbe davvero digitale, la trasformazione profonda del nostro modello un peccato se, al di là di quella scadenza, rimanesse di sviluppo. Ed è forse anche un programma più una parentesi senza seguito. È importante che quelle “dirigistico”, o quanto meno più orientato, rispetto ai suoi risorse siano usate per porre basi solide - infrastrutture, predecessori: se mettiamo insieme le grandi Partnership formazione, ricercatori, salari, programmi - per un industriali, i Joint Undertakings, le Knowledge and sistema di ricerca & innovazione che sia all’altezza delle Innovation Communities dell’EIT, e le Missioni finalizzate, ambizioni del nostro paese. il totale di questi mega-progetti o sotto-programmi In questa prospettiva dovremmo riflettere sulla dedicati assorbe ormai oltre la metà della dotazione finanziaria del programma. possibilità di avviare una sorta di Programma Quadro italiano della ricerca e dell’innovazione, che sia Sono attività per le quali certo contano pur sempre ambizioso, finanziariamente ben dotato, che stimoli la l’eccellenza e la capacità competitiva. Ma conta anche la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, capacità di aggregazione, di fare massa critica, di definire che sia rigorosamente competitivo nell’assegnazione strategie a livello settoriale e nazionale; la propensione delle risorse. Un programma che permetta di avere a mettere insieme stakeholder e autorità nazionali; la quella continuità pluriennale e certezza programmatica disposizione al negoziato. Dobbiamo tenerne conto se che è sempre mancata nei piani nazionali. Che consenta vogliamo sfruttare appieno le opportunità di Horizon di promuovere le priorità nazionali aggiornandole Europe. periodicamente. Che serva a dare al PNR, il Programma È un programma che ha l’ambizione di essere rilevante Nazionale per la Ricerca, gambe robuste su cui anche dal punto di vista degli orientamenti nazionali; camminare. e che è destinato ad incidere anche sui programmi nazionali. E almeno in parte è proprio quello che sta Questa enfasi sulla prospettiva strategica di medio- succedendo. Ne è un esempio il nuovo PNR italiano, il lungo periodo vale ugualmente - mutatis mutandis - per Programma Nazionale per la Ricerca, che fa riferimento il Programma Quadro europeo, che è da poco partito. e si ispira a Horizon Europe, a cominciare dalla sua Horizon Europe ci deve servire, certo, per attivare articolazione tematica. o consolidare collaborazioni; certo per conquistare riconoscimenti internazionali alle nostre eccellenze Del resto, una maggiore complementarietà tra scientifiche e al nostro know-how tecnico; certo per Bruxelles e i Paesi Membri, e una maggiore capacità di acquisire finanziamenti aggiuntivi per i nostri istituti e le coordinamento, è quello che si propone oggi la nuova nostre industrie. Ma ci deve servire anche per aiutarci strategia dello Spazio Europeo della Ricerca, che la a mettere l’asticella più in alto; a riqualificare il nostro Commissione sta rilanciando oggi con il cosiddetto Patto sistema ricerca su basi più ambiziose; a restare al passo Europeo per la Ricerca, e prossimamente integrerà con un’iniziativa analoga focalizzata sull’innovazione. con le transizioni epocali che ci attendono. Non dobbiamo essere troppo difensivi su questo terreno, o troppo timorosi di eventuali interferenze di Bruxelles 4
Scenari rispetto alle prerogative nazionali. In Dobbiamo prestare attenzione a fondo proprio l’esperienza del Recovery queste novità e valorizzarle; dobbiamo Plan mostra come orientamenti europei andare a cercare questi nuovi soggetti e prerogative nazionali possano essere e supportarli; dobbiamo accelerare e perfettamente compatibili, e come questa diffondere esperienze come quella delle collaborazione possa essere davvero cosiddette “Palestre” promosse da APRE e proficua per entrambi quando c’è un Confindustria, in modo che la performance quadro di riferimento condiviso e una italiana nell’EIC non sia più il fanalino di buona misura di rispetto reciproco. coda della nostra partecipazione al PQ. L’altra grande novità con cui dobbiamo Nell’attrezzarci per migliorare la nostra fare i conti nel nuovo Programma performance, non dobbiamo vergognarci è lo European Innovation Council: di imparare da altri che hanno saputo l’innovazione con un forte accento sulla sfruttare meglio di noi le opportunità radicalità, sul carattere dirompente. Qui europee. Non penso tanto alla Germania siamo in un nuovo scenario rispetto alle e alla Francia, che nella classifica del PQ ...siamo misure per l’innovazione e per e PMI che si piazzano al primo e al secondo posto in presenza di una sfida conoscevamo fino al 7° PQ. Qui si va anche perché hanno sistemi ricerca che maggiore per il ben al di là della ricerca, e si arriva fino al pesano due o tre volte quello italiano. nostro paese, che forse più di altri vanta sì mercato in un percorso di continuità. Qui Penso piuttosto all’Irlanda, che ha saputo una forte tradizione di sono diversi gli obiettivi, le modalità, i usare i fondi strutturali in maniera innovazione, però soggetti coinvolti. L’abbiamo visto con lungimirante per far crescere davvero le soprattutto di tipo l’azione preparatoria degli ultimi due anni; sue capacità nel campo della scienza e incrementale... e l’abbiamo visto confermato purtroppo della tecnologia. Penso alla Spagna, che questa è una sfida con i primi bandi di quest’anno: siamo grazie a uno sforzo corale ben orchestrato che dobbiamo in presenza di una sfida maggiore per il oggi si trova in terza posizione nel ranking assolutamente nostro paese, che forse più di altri vanta sì del PQ. E penso all’Olanda, che con un trasformare in una forte tradizione di innovazione, però popolazione che è meno di un terzo opportunità. soprattutto di tipo incrementale. di quella italiana, ma con investimenti nazionali molto ambiziosi, oggi insidia la Ma le carenze si superano; e questa è nostra quarta posizione. una sfida che dobbiamo assolutamente trasformare in opportunità. Alcune pre- Il 2021 è l’anno in cui l’Italia ha vinto di condizioni ci sono. Anche in Italia sta tutto, dall’Eurovisione agli Europei di crescendo una nuova generazione di calcio, dall’atletica alla pallavolo al football start-up fortemente innovative, ricche di americano, al Nobel per la Fisica. Speriamo idee e affamate di finanziamenti e sbocchi di poterlo ricordare domani anche come di mercato. Anche in Italia si sta facendo l’anno dell’inversione di tendenza, l’anno strada una nuova mentalità secondo cui la del riscatto, l’anno in cui — anche grazie collaborazione tra ricerca e industria non all’Europa — gli investimenti per la ricerca solo non è più tabù ma diventa condizione e l’innovazione hanno cominciato a risalire di efficacia. E vediamo svilupparsi un la china e a trainare la crescita sostenibile numero crescente di collaborazioni tra e la trasformazione del nostro paese; grande industria e piccoli innovatori, che l’anno in cui la ricerca italiana in Europa sono molto promettenti per entrambi. ha cominciato a mettere le ali. 5
APREmagazine - N.17 Dicembre 2021 La Missione 4 “Istruzione e ricerca” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Photo by Erfan Moradi on Unsplash Monique Bossi, Segreteria Tecnica del Ministro Ministero dell’Università e della Ricerca Quali sono i principali elementi giovani ricercatori e con l’estensione dei dottorati di ricerca. All’interno della Componente 2, invece, la maggior parte delle della Missione 4 in capo al risorse gestite dal MUR è destinata alle cosiddette iniziative Ministero dell’Università e della di sistema. Queste sono state concepite per sostenere Ricerca? un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza avendo un’attenzione specifica alla diffusione di modelli innovativi Il PNRR è parte di una più ampia e ambiziosa strategia per per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra l’ammodernamento del Paese fatta di riforme e investimenti. università, enti di ricerca e imprese. Al centro della Missione 4 “Istruzione e ricerca” ci sono alcuni dei temi strutturali più importanti per rilanciare la crescita, Perché le iniziative di sistema? la produttività, l’inclusione e la capacità di affrontare le sfide sociali, tecnologiche e ambientali del futuro. La Missione è divisa in due componenti che vanno dai percorsi scolastici, Come ricorda sempre anche il ministro, Cristina Messa, universitari e post-laurea degli studenti al diritto allo studio e per dare una concentrazione della nostra ricerca che rispetti dal rafforzamento dei sistemi di ricerca di base e applicata a la massa critica, che rispetti la capacità di creare impatto nuovi strumenti per il trasferimento tecnologico. Il Ministero dalla ricerca e che, soprattutto, coinvolga le strutture già dell’Università e della Ricerca (MUR) gestisce all’interno presenti nel nostro Paese che fanno ricerca e cerchi di della Missione 4 oltre 11 miliardi divisi tra Componente 1 aiutarle a crescere. Crescere sia in termini di capitale umano, “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli in termini di infrastrutture di ricerca e sia di capacità di asili nido alle università” e Componente 2 “Dalla ricerca influire sull'economia e sul benessere dei cittadini. all’impresa”. All’interno della Componente 1 il MUR è titolare Per finanziare le iniziative di sistema, avremo oltre 6 degli investimenti vòlti a facilitare l’accesso all’istruzione miliardi di euro destinati, all’esito di bandi competitivi, universitaria, con nuove borse di studio, opportunità per i a circa 60 grandi progettualità divise tra progetti di 6
Scenari Tabella 1 - Quadro d’insieme delle riforme e degli investimenti di competenza MUR Partenariati estesi, creazione di “Campioni nazionali delle grandi collaborazioni pubblico privato. In alcuni di ricerca e sviluppo” con il rafforzamento di strutture casi il coinvolgimento di soggetti privati è un requisito di ricerca, creazione e rafforzamento di “Ecosistemi di ammissibilità della proposta. Alla comunità scientifica dell’innovazione” e la realizzazione di un sistema verrà richiesto un cambio di paradigma, anche culturale, integrato di Infrastrutture di ricerca e Infrastrutture di oltre che un notevole sforzo di progettazione e di innovazione. costituzione di grandi partenariati capaci di portare a L’obiettivo principale è di stimolare compagini sane termine i progetti. È chiaro che la temporaneità del che consentano di mettere a sistema l’esistente, PNRR ci rende responsabili del fatto che la sostenibilità creare massa critica e presentare l’Italia come Paese delle azioni che si andranno a finanziare è un aspetto competitivo a livello internazionale e, al tempo stesso, fondamentale. Pertanto, per garantire l’effetto di introdurre semplificazioni e riforme che possano strutturante, la sostenibilità ai fondi del PNRR, si deve rendere reale questa collaborazione. Sono tutti progetti portare ad un livello più alto la ricerca e l’innovazione per cui si chiede la collaborazione tra Università, enti di e, contemporaneamente, renderlo capace di mantenersi ricerca e altri soggetti sia pubblici che privati e quindi da sé dopo il 2026. 7
APREmagazine - N.17 Dicembre 2021 Qualche aspetto trasversale di chiarimento, veicolata attraverso la Conferenza dei interessante Rettori delle Università italiane (CRUI) e la Consulta dei Presidenti degli Enti pubblici di Ricerca (ConPER) sulle L’implementazione del PNRR è anche un processo iniziative sistemiche: ne sono arrivate oltre trecento in creativo e finora condotto con un approccio pochi giorni. partecipativo e di condivisione importante. Si tratta di Infine, l’interazione con altri Ministeri. Naturalmente con il un Piano straordinario sia per i partecipanti che per il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) per la parte Ministero, per cui l’interazione e lo scambio con le nostre organizzativa e procedurale e il Ministero dello Sviluppo “comunità” è fondamentale. Prendiamo ad esempio l’iter economico (MISE) per risorse della Componente 2 in co- che sta portando alla pubblicazione dei primi bandi per gestione. Ma anche con Ministeri tematici come evidente, le iniziative di sistema. Lo scorso maggio si è insediato il ad esempio, nel caso del Ministero della Transizione Supervisory Board, composto da otto esperti, e da subito Ecologica (MiTE) e del Ministero per l'Innovazione coinvolto sia nella fase di stesura delle Linee Guida per tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) con cui le iniziative di sistema come organo consultivo che, abbiamo collaborato per l’identificazione e il co-design successivamente, per aspetti di ordine anche strategico. di alcune tematiche per i Partenariati Estesi e i Centri Inoltre, sempre in merito alle iniziative di sistema, dal 7 Nazionali. Infine, da ottobre è stato pubblicato, nel sito ottobre sono disponibili per l’intera comunità proprio del MUR il calendario dei bandi e degli avvisi sia a valere le Linee Guida che contengono una visione di insieme su risorse dal PNRR (le iniziative di sistema, ad esempio) e le informazioni chiave per i potenziali partecipanti ai che su risorse nazionali. Mi fa piacere sottolineare bandi. Questa interfaccia ha portato all’organizzazione di per queste ultime il Fondo Italiano per la Scienza (FIS), un seminario pubblico di preparazione ai bandi lo scorso disegnato sul modello dello European Research Council, 24 novembre. In preparazione all'incontro stesso e al che finanzierà progetti di ricerca fondamentale condotti fine di rendere il dibattito quanto più efficace possibile da ricercatori emergenti (Starting Grant) da ricercatori il MUR ha aperto una raccolta di domande e richieste affermati (Advanced Grant). I nuovi membri del Consiglio europeo per l’innovazione Sono stati selezionati i venti componenti del nuovo Board dello European Innovation Council. Il nuovo EIC Board – lanciato ufficialmente al Summit di novembre in sostituzione dell’EIC Pilot Advisory Board - avrà il compito di assistere la Commissione nell’aggiornamento della strategia dell'EIC, nella definizione del programma di lavoro e nell’elaborazione del portafoglio di progetti. Tra i membri selezionati, spicca l’italiano EIC Board: individuati i 20 componenti, aperta Francesco Profumo. anche la selezione per il futuro Presidente Fonte: Membri del consiglio di amministrazione dell'EIC 8
Rubrica Una voce dall’Europa Una voce dall’Europa Più ricerca e innovazione per l’Europa del futuro Il Manifesto promosso (anche) da APRE Mattia Ceracchi, APRE “Invitiamo la Conferenza sul futuro dell'Europa a discutere e approfondire nei prossimi mesi le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da porre la R&I al centro del dibattito sulle future sfide e priorità dell'Unione europea”. È questo il messaggio principale dell’Appello- futuro dell'Europa. Presentata come un'opportunità Manifesto Research and Innovation for the Future unica per promuovere un ruolo attivo e determinante dei of Europe, lanciato a metà novembre da venti cittadini europei nella costruzione del futuro dell'Unione organizzazioni del mondo della ricerca e innovazione e nell’elaborazione delle sue politiche, e fornire così una italiana ed europea e aperto alla sottoscrizione pubblica rinnovata spinta al progetto unitario, la CoFoE è stata sul sito researchforeurope.eu. inaugurata lo scorso maggio ed entra ora nella sua fase decisiva. L’ambizione enunciata di dar voce (e ascolto) Il Manifesto – fortemente voluto da APRE - ha saputo al cittadino comune si è concretizzata in primo luogo attirare, già dalle prime settimane dal lancio, un’attenzione nella piattaforma digitale multilingue (futureu.europa. significativa da parte dei media più vicini alle tematiche eu), in cui ogni europeo può condividere idee e inviare di R&I, ed è riuscito ad aggregare un’ampia schiera di contributi online, e in seguito attraverso quattro “panel sostenitori, ben al di là del gruppo dei promotori iniziali. europei dei cittadini”, ognuno costituito da 200 cittadini Tra i firmatari, visibili sul sito dell’iniziativa, sono presenti europei estratti a sorte e incaricato di formulare delle organizzazioni rappresentative dell’intera comunità raccomandazioni destinate dall'Assemblea plenaria della europea di R&I, dalle università agli enti di ricerca, alle Conferenza. associazioni di categoria del mondo industriale e della piccola e media impresa, a enti regionali e locali. L’assemblea plenaria – composta da 433 partecipanti (108 eurodeputati, 108 rappresentanti dei parlamenti Sfondo dell’iniziativa – si diceva – è la Conferenza sul nazionali, 54 rappresentanti indicati dal Consiglio, 3 9
APREmagazine - N.17 Dicembre 2021 esponenti della Commissione e 108 rappresentanti dei rafforzato e più europeo per i finanziamenti pubblici e cittadini) – dovrà garantire che le raccomandazioni dei privati in R&S. panel dei cittadini e i contributi raccolti dalla piattaforma Dobbiamo anche cogliere, ribadiscono gli estensori del digitale multilingue vengano discussi e che tale dibattito Manifesto, le opportunità positive che ci offre il momento si svolga “senza un esito prestabilito e senza limitare il particolare che stiamo vivendo. La pandemia ha portato campo di applicazione a settori d'intervento predefiniti”. con forza la scienza e la tecnologia al centro del discorso La plenaria si dovrebbe riunire almeno altre tre volte pubblico e fatto emergere ancor di più l'importanza della da qui a marzo: sarà sulla base delle discussioni e collaborazione internazionale agli occhi dell’opinione delle proposte che emergeranno in questa sede che il pubblica: lo sviluppo e la produzione di vaccini Covid in comitato esecutivo della Conferenza – organo ristretto tempi record rappresenta una straordinaria conquista composto da 3 rappresentanti e 4 osservatori ciascuno scientifica, resa possibile da investimenti in R&S pubblici per Parlamento europeo, Consiglio e Commissione – e privati senza precedenti. elaborerà, entro la prossima primavera, la relazione conclusiva “su base consensuale e in piena collaborazione Di tutto questo si è discusso nell’APREdialogue “La R&I e trasparenza con la plenaria”. nella Conferenza sul Futuro dell’Europa”, uno degli appuntamenti della nostra Conferenza annuale 2021, Nonostante il ruolo centrale che indubbiamente che ha visto interagire Ezio Andreta, ex direttore in rivestono per il futuro del Vecchio continente, la Commissione europea e membro del CTS APRE, Patrizia ricerca e l’innovazione non sono state incluse tra gli Toia, Vice presidente della Commissione ITRE del argomenti prioritari selezionati nella fase di avvio della Parlamento europeo, e Maria Cristina Russo, direttrice Conferenza. Un’assenza preoccupante e difficilmente alla DG RTD della Commissione europea, moderati dal comprensibile, come aveva tenuto a ribadire a luglio Presidente APRE Alessandro Damiani. Mai come oggi, è scorso il Consiglio Scientifico dello European Research la conclusione che i protagonisti del dialogo condividono Council. La consapevolezza che il futuro dell'Europa con i promotori del Manifesto, resta fondamentale dipenderà largamente dalle sue prestazioni nella ricerca promuovere un dialogo aperto tra scienza e società e e nell'innovazione – si leggeva nella dichiarazione dell’ERC un impegno diretto dei cittadini nelle attività di ricerca e – deve esortare gli scienziati europei e tutti coloro che innovazione, in modo che gli Europei possano continuare credono nel potere positivo della scienza a far sentire a riconoscere il contributo della scienza al progresso e la propria voce e a condividere le proprie idee nel corso alla propria vita quotidiana. della Conferenza. Il Manifesto Research and Innovation for the Future of Da considerazioni e preoccupazioni simili è nata Europe è pubblico sul sito researchforeurope.eu ed è l’idea del Manifesto Research and Innovation for the possibile aderirvi sia come organizzazione che a titolo Future of Europe. Non v’è dubbio – si sottolinea nel individuale. APRE invita tutte e tutti a sottoscriverlo testo dell’appello – che nei prossimi anni la ricerca e e a darne diffusione attraverso i propri canali, così l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa da contribuire al successo dell’iniziativa ampliando europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e al massimo il numero di destinatari, siano essi la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di organizzazioni complesse, ricercatori e innovatori singoli autonomia strategica dell'Unione. Anche per questo, ad o semplici cittadini. esempio, è necessario che l'Unione europea accresca le proprie ambizioni sul rilancio dello Spazio europeo della La costruzione dell’Europa del futuro vuole passare ricerca, arrivi a progettare politiche per l‘innovazione più anche da qui. incisive per il nuovo decennio e concepisca un approccio 10
APREcon2021 Rivi la Conferenza Annuale APRE 2021 al seguente link 11
Conferenza Annuale APRE 2021 “VERSO UN NUOVO FUTURO” Consapevolezze e propositi per tracciare un nuovo percorso 27 ore di conferenza, 23 ore di diretta, 2934 iscritti, che in apertura dei lavori ha sottolineato come stiamo 55 relatori esterni. Questi sono alcuni dei numeri attraversando una situazione straordinaria, per la serietà raggiunti dalla Conferenza Annuale APRE 2021, tenutasi dei rischi e delle minacce da affrontare, ma anche per le anche quest’anno integralmente online. Ma in questi realizzazioni che segnano il nostro presente. Di grande casi, si sa, non è mai una questione di numeri. Si tratta ispirazione il riferimento a quanto sta avvenendo in invece di coinvolgimento, obiettivi, auspici per il futuro, questo 2021, definito come una “convergenza virtuosa” e, soprattutto, persone. Tutti aspetti che certamente fra le tre componenti indispensabili al successo di quei numeri certificano e avvalorano, ma che certo non qualsiasi prospettiva di cambiamento, vale a dire volontà possono ridursi a delle cifre. Ed è per questo che al titolo politica, disponibilità di risorse e presenza di obiettivi principale dell’evento, “VERSO UN NUOVO FUTURO”, realizzabili di progresso. simbolicamente in soluzione di continuità rispetto Alle parole del Presidente si legano quelle del Ministro alla scorsa edizione, si è aggiunto in questo 2021 un per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, significativo proposito: “(ri)pensare il rapporto tra Vittorio Colao, che ha posto l’attenzione sulla differenza scienza e società”. tra ammodernamento e vera innovazione, chiarendo Proprio attorno a questo rapporto si è sviluppata la come solo da quest’ultima possa derivare un “ridisegno Conferenza, quale importante momento di dialogo e positivo delle società”. riflessione rivolto al cittadino, per avvicinarlo alla ricerca Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della e scienza, attraverso le voci di ospiti illustri dal mondo Ricerca, ha poi discusso delle prospettive della ricerca della scienza, esperti delle istituzioni, e non solo. italiana nella direzione di questa auspicata innovazione, APRE ha voluto farsi interprete di un messaggio, quello realizzabile attraverso un sistema più solido, capace di dell’Europa, coinvolgendo il pubblico in questo continuum misurarsi con la ricerca internazionale. che è senz’altro rappresentato dal nuovo Programma Direttamente dalla Commissione europea, attraverso la Quadro Horizon Europe in tutte le sue declinazioni, ma voce di Jean-Eric Paquet, direttore generale, che deve al tempo stesso diventare parte integrante DG Ricerca e innovazione, l’appello a un sempre della nostra percezione quotidiana di cittadini, in quanto maggiore coinvolgimento attivo dei cittadini in scienza, primi artefici e al tempo stesso beneficiari ultimi di tutte ricerca e innovazione. In altre parole, scienza e società, le azioni europee. ma da declinarsi anche, e soprattutto, come scienza PER Particolarmente rilevante a tal riguardo, tra gli altri, il la società, e scienza CON la società. messaggio del Presidente di APRE Alessandro Damiani, Nelle cinque giornate consecutive ricche di appuntamenti, all’insegna di temi, novità e sfide di Horizon Europe, si sono alternati diversi format, dai classici APREdialogue, APREbrief e APREspace, alle novità APREoff e APREext. Una serie di dialoghi Brevi sessioni quotidiane Un programma di Un programma di Una serie di tra esperti nazionali e sul programma quadro workshop riservati alla “uscite” per andare a appuntamenti per (ri) alti rappresentati delle Horizon Europe per rete dei soci APRE per visitare, insieme, alcune scoprire come la scienza istituzioni europee e conoscere novità e bandi discutere argomenti di delle realtà scientifiche può diventare bellezza, italiane. in arrivo. interesse italiane. intrattenimento, Al centro le questioni comune nella racconto. più calde attualmente in vita dell’associazione. agenda. Visioni e testimonianze di rappresentanti istituzionali (e non solo) nel mondo della Ricerca & Innovazione. Contributi e prospettive diverse su una scienza in rapida trasformazione e sul suo rapporto con la società. 12
APREcon2021 Becoming young Jean- Eric Paquet e giovani innovatori a confronto sulla twin transition in Horizon Europe Chiara Buongiovanni, APRE La UE sta cercando di diventare giovane? A sentire la presidente Von der Layen proclamare il 2022 “Anno europeo dei Giovani” sembrerebbe di sì. Dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa alle Mission in Horizon Europe fino ai singoli programmi di lavoro sotto il Programma Quadro, il coinvolgimento delle più giovani generazioni sembra aver ben superato il perimetro della “sperimentazione” per diventare necessità politica oltre che aspirazione programmatica. Raccogliendo l’invito, la Conferenza Annuale APRE 2021 ha aperto la serie degli APREdialogue con il confronto tra Jean Eric Paquet, direttore generale DG Ricerca e Innovazione della Commissione europea e alcuni dei giovani changemaker del progetto Gen C, coordinato è di tutti. Il nostro è un futuro comune di cui i giovani da ANG e Ashoka Italia e che vede APRE tra i partner sono condottieri chiave per la loro capacità di essere strategici. innovatori dirompenti”. Il direttore Paquet ha rilanciato ai giovani innovatori Ci siamo dunque tutti dentro, come individui e come sociali la sfida per una R&I responsabile e inclusiva, utile società. “La scienza è parte della transizione – ha chiarito e vicina alla società. I giovani changemaker, a partire Paquet – perché offre soluzioni tecnologiche che possono dalla loro esperienza di attivismo e imprenditoria, hanno essere usate dalla società ma anche e soprattutto perché detto la loro e posto sul tavolo “la” questione: come la scienza ci permette di trasformare i modi in cui passare dalla visione al coinvolgimento reale dei giovani viviamo e la realtà intorno a noi”. E ha rinforzato: “La e della società nel suo complesso nel contesto di Horizon tecnologia non è una soluzione magica per risolvere il Europe? problema del cambiamento climatico o della biodiversità. Ne è nato un dialogo che ha toccato punti e spunti di Come individui dotati di soluzioni tecnologiche migliori lavoro importanti. siamo parte del processo di cambiamento mentre la “Un futuro comune, guidato dai giovani” scienza ci fornisce gli approcci sistemici e trasversali. Grandi cose bollono nel pentolone Horizon Europe, I comportamenti, i consumi, la mobilità sono modi dove si sta in parte “cucinando” il nostro futuro. Da qui attraverso cui partecipiamo alla transizione”. In sintesi, è partito Jean-Eric Paquet, chiarendo un punto spesso “la scienza ci permette di contribuire al meglio, nella vittima di retorica. “Il futuro non è dei giovani, il futuro direzione che vogliamo”. 13
APREmagazine - N.17 Dicembre 2021 Sulla triade innovazione, impatto, responsabilità ma anche considerare che la società sta cambiando e il l’intervento di Giulia Faleri, giovane CEO di Vezua, rapporto tra scienza e spiritualità si sta facendo più market-place globale basato sulla sostenibilità che ha complesso”, ha commentato Paquet. La chiave sta nel sottolineato come questa sia non solo legata ad aspetti proporre la scienza come metodo e non come verità etici e ambientali, ma stia progressivamente diventando assoluta. elemento di vantaggio competitivo sul mercato laddove coniugata con innovazione. “Le riserve naturali sono un La Mission Città climaticamente neutre, per esempio fattore critico in ogni settore e conservare l’ecosistema Nel discutere del rapporto tra scienza e società, Jean- significa aver cura della salute pubblica, della società e Eric Paquet è tornato sulle cinque Mission in Horizon dell’economia”, ha concluso. E Paquet, concordando, Europe, portando come esempio tra tutte la Mission ha rinforzato affermando che un grande e coraggioso Città climaticamente neutre e intelligenti che vedrà le lavoro va fatto sugli indicatori che misurano crescita e prime 100 città aderenti sottoscrivere un Patto per il stato di salute di società ed economia. Clima e arrivare alla neutralità climatica nel 2030. “La Non basta convincere della bontà della scienza Commissione europea – ha specificato - contribuirà “Per assicurare che l’investimento dell’Unione europea con investimenti, conoscenza e networking tra le città in Ricerca e Innovazione porti al risultato atteso è ma il modo in cui risultati di ricerca e le innovazioni necessario che le scelte siano fatte non dai cittadini ma saranno orientate e utilizzate verrà definito da un con i cittadini”, ha affermato senza mezzi termini Paquet. Piano di trasformazione co-disegnato con i cittadini”. “Non basta spiegare la scienza ai cittadini né convincere Considerare la volontà dei cittadini attraverso processi di della sua bontà in quanto veicolo di progresso, bisogna co-design è, nella visione della Commissione, l’unica via coinvolgere i cittadini nel disegno della scienza”. “Nei per assicurare impatto. processi di Ricerca e Innovazione considero la fase del L’approccio della Mission Città, per stessa affermazione design la fase chiave per garantire l’impatto e credo che del direttore Paquet, è molto vicino alle istanze non sia stato ancora fatto abbastanza a livello nazionale ed esperienze portate nella discussione da Ivana ed europeo”, ha concluso. Calabrese, ideatrice di Vox Populi, associazione che Come fare dunque per assicurare reale cooperazione valorizza il territorio di Grassano (MT). Il cambiamento nei processi di innovazione che implicano tecnologia come azione di cittadinanza attiva è infatti una chiave complessa, assicurando che ci sia volontà a collaborare dell’esperienza sul territorio. “Lavorare sulla fiducia, la e possibilità di comprensione tra cittadini e scienziati? motivazione e l’ispirazione nell’affrontare le sfide della Questo il punto di discussione sollevato da Fabio contemporaneità, dando spazio alle iniziative spontanee Frattin, giovane co-founder di Algor Maps, applicazione e alle idee dei più giovani” è la ricetta messa sul tavolo da che usa intelligenza artificiale per sostenere Calabrese, a cui fa eco la conclusione di Jean- Eric Paquet. processi di apprendimento di persone con DSA. “Le Mission Horizon Europe richiedono cittadini motivati “La questione è centrale ed estremamente complessa” a impegnare tempo e risorse per una sfida comune”, ha ha specificato Paquet. “Cercare i giusti interlocutori, fare sintetizzato, esortando i giovani changemaker a farsi in modo che siano preparati a contribuire e assicurarsi guida di questo movimento. “Potete essere in prima che il livello del confronto sia quello appropriato”, questi linea con la vostra energia dirompente e dare supporto i suggerimenti del direttore che ha sottolineato come ai leader che stanno lavorando per il cambiamento. La in Horizon Europe l’approccio dell’innovazione sociale Ricerca e Innovazione europea vi sostiene”. sia largamente presente anche su argomenti molto Ci prepariamo dunque a un 2022, Anno europeo dei tecnologici. Giovani che vedrà (forse) la Ricerca e Innovazione Il fenomeno delle fake news nella faticosa costruzione europea “ringiovanirsi” in spirito, azioni ed energie. di questo rapporto di collaborazione è un altro dei punti “APRE - ha rassicurato in chiusura dell’APREdiaologue sollevati. “La comunicazione della scienza si muove in il direttore Marco Falzetti - si impegna a dare il suo ambiente non facile. Si tratta di combattere le fake news, contributo nella comunità italiana e non solo”. (link) 14
APREcon2021 Synergies - Towards a complex (and valuable) integration Gabriella Quaranta, APRE Con l’avvento di Horizon Europe, ancor più che in passato, l’attenzione rispetto all’impatto si è accentuata considerevolmente; impatto scientifico, impatto economico e, non meno importante, impatto sociale e, venendo al tema centrale di questo dialogue ed al “fil rouge” dell’intera conferenza, in qualche modo le sinergie sotto differenti punti di vista possono essere considerate come catalizzatori di impatto. Quanto spesso sentiamo parlare di sinergie, nel panorama europeo e con riferimento alla ricerca ed innovazione? Sinergie tra fondi strutturali, programma quadro e Next Generation EU, la programmazione 2021- obiettivi, anche quando sembrano essere estremamente 2027, ancor più della precedente, mira a concretizzare le chiari. Per affrontare una questione così vasta sono sinergie tentando di rimuovere i potenziali ostacoli che stati coinvolti tre speakers di alto livello: Andrea Gentili, ne impedivano la piena attuazione in passato. Clean Planet Partnerships Manager e vice capo unità Low Le sinergie rappresentano uno degli elementi chiave Emission Future Industries (Commissione Europea - DG per mobilitare il potenziale di ricerca e innovazione RTD), Guillaume de la Brosse, capo unità Innovation, sottoutilizzato, per guidare l’innovazione sostenibile, Start-ups and Economics (Commissione Europea - DG favorire la creazione di posti di lavoro, la crescita, il DEFIS) e Andrea Di Anselmo, vice presidente META group progresso e la competitività in Europa ed oltre ma, S.r.l. che hanno animato un dibattito estremamente spesso, le sinergie non sono facilmente percepibili. Per interessante e stimolante, la cui registrazione è tutti noi, per il nostro lavoro quotidiano di policy makers, ovviamente disponibile ed accessibile a tutti. di innovatori, ricercatori, sinergia vuol dire cooperazione, Il panel di relatori ha affrontato varie questioni in coordinamento, interazione, integrazione e, ancor di più qualche modo legate alle sinergie convergendo su una a livello europeo, le sinergie possono nascere ovunque, conclusione comune e condivisa all’unanimità: le sinergie tra comunità, tra temi di ricerca, tra programmi, politiche, generano impatto e la ricerca genera soluzioni per la vita istituzioni, Paesi. quotidiana e ci aiuta a rispondere e a reagire alle grandi L’obiettivo principale di questo APREdialogue era proprio sfide di oggi. Un’ulteriore elemento di raccordo, rispetto quello di puntare i riflettori sulle sinergie e di analizzarle ai diversi punti di vista dei tre speaker, riguarda inoltre da diverse prospettive, per comprendere meglio i benefici la volontà di favorire una integrazione tra iniziative e delle sinergie tra programmi di ricerca e innovazione, tra sviluppi europei, nazionali e regionali al fine di, realmente, fondi diretti e fondi indiretti dell’UE, senza trascurare massimizzare l’impatto ed incoraggiare un utilizzo le potenziali sinergie e le forti connessioni tra scienza intelligente di cofinanziamenti e, conseguentemente, un e società quando, a volte, la scienza può sembrare che migliore sfruttamento dei risultati, tutto ciò a beneficio perda il suo legame con la società e con le sue esigenze, della società e contribuendo alla risoluzione dei più quasi ostacolando la piena comprensione dei suoi grandi problemi di oggi. (link) 15
APREmagazine - N.17 Dicembre 2021 Innovation – A balancing act between science, technology and finance Steven Frigerio, APRE Al centro dell’APREdialogue dedicato all’Innovazione, il dibattito si è focalizzato sull’analisi e la discussione dell’ecosistema dell’innovazione in Europa, con la partecipazione di Daria Ciriaci (CDP), Vice Presidente Affari Europei di Cassa Depositi e Prestiti, Luca Marchisio (Terna), Responsabile Strategia, Terna SpA e Anna Panagopoulou (DG-RTD), Direttore ERA & Innovazione presso la DG RTD della Commissione europea. Il pannel di relatori ha discusso lo scenario europeo, pieno di strumenti e iniziative, e della necessità di creare connessioni e fruibilità tra tutta questa serie di elementi. hanno concordato sull’importanza di semplificare e Alla domanda su come valutare la maturità dell’attuale fornire maggiori indicazioni sugli strumenti a supporto ecosistema europeo dell’innovazione, e la necessità dell’innovazione. di costruire dei nuovi elementi attualmente mancanti o inefficienti nello scenario, tutti i relatori hanno Inoltre, l’esistenza di un efficiente ecosistema convenuto sulla necessità di costruire nuovi ponti tra gli dell’innovazione non è condizione sufficiente per il suo attori dell’innovazione, soprattutto in quei settori con la successo. Bisogna garantire una fruibilità ed una capacità più alta intensità di R&D in cui mancano grandi aziende di movimento che richiede di mettere in grado chi si innovative. accinge a muoversi in questo contesto di conoscerlo e La realizzazione di un ecosistema europeo comprenderlo per sfruttare al meglio l’interesse delle dell’innovazione richiede un sistema integrato, operante sue possibilità. L’innovazione è un processo in continua su scale e contesti geografici differenziati, ma anche la evoluzione, vi è la necessità di portare gli innovatori a massima connessione di tutti gli elementi che comprende muoversi correttamente. Questo richiede non solo la rete dell’innovazione. Vi è la necessità di costruire di definire dei chiari percorsi formativi, ma anche e ponti che permettano a chiunque di muoversi nell’intero soprattutto di costruire delle strategie a monte che sistema e di accedere alle opportunità offerte, da individuino dei percorsi standard facilmente identificabili geografie nazionali, diritto internazionale, ecc. Il dialogo e fruibili. I relatori hanno convenuto sulla necessità di tra la comunità industriale, scientifico-tecnologica, rimuovere ogni ostacolo alla libera circolazione di beni finanziaria dovrebbe essere costruito/raffforzato, e servizi nel mercato interno, completando l’Unione in modo da garantire fluide opportunità di crescita. del Capital Market e stabilendo un mercato europeo Oltre a un ecosistema solido, ma flessibile, i relatori veramente integrato per il Venture Capital. (link) 16
APREcon2021 Intelligenza Artificiale Verso una narrazione per tutti Margot Bezzi, APRE L’intelligenza artificiale è da sempre riuscita a ritagliarsi ambiti di applicabilità, attivando pienamente il potenziale spazio e attenzione a livello mediatico, grazie a una forte trasformativo a livello economico e sociale senza venir capacità evocativa e a un immaginario collettivo costruito meno ai diritti fondamentali e agli standard di sicurezza nei decenni anche grazie alla letteratura. Al di là della che diamo per acquisiti nella nostra società. L’l’obiettivo distanza che intercorre tra la sfera del possibile e stereotipi finale è permettere alla società di acquisire fiducia e creati dalla fantascienza, l’intelligenza artificiale – o meglio, superare reticenze e paure legate a questa tecnologia. il suo potenziale pervasivo e applicativo in tutti i settori dell’economia e della società – è una realtà e una priorità del momento storico che stiamo vivendo, e si posiziona in cima alle agende politiche dei paesi a livello globale, chiamando all’azione la comunità scientifica e quella istituzionale. Le fondamenta che saremo in grado di porre oggi – non tanto a livello tecnico, ma a livello dei valori e dei princìpi che informeranno, guideranno, o limiteranno la sfera della fattibilità tecnica e delle azioni della tecnologia – contribuiranno alla struttura valoriale della nostra futura società. Durante l’APRE Dialogue Intelligenza Artificiale – Verso una narrazione per tutti della Conferenza APRE 2021, moderato da Marta Calderaro (APRE), abbiamo Partendo da una serie di sfide intrinseche dei sistemi di IA esplorato assieme a tre esperte alcune attività in corso in (es. complessità, opacità, imprevedibilità, autonomia, tema di intelligenza artificiale, a livello europeo e nazionale, utilizzo massiccio dei dati) e adottando un approccio pubblico e privato, scientifico e istituzionale. basato sul rischio, la proposta individua una serie di casi d’uso della tecnologia, associandoli a quattro diversi livelli Lucilla Sioli, a capo del direttorato Intelligenza Artificiale di rischio – minimo; limitato; alto; inaccettabile. Il cuore del e Industria Digitale della DG CONNECT, ha aperto la regolamento concerne l’insieme delle applicazioni sessione illustrando gli aspetti più importanti dell’ considerate di rischio elevato, in cui rientrano, per citarne Artificial Intelligence Act – AIA. Alla base della proposta di alcune, le applicazioni per l’identificazione biometrica delle regolamento della Commissione europea sull’intelligenza persone fisiche; la gestione e il funzionamento delle artificiale vi è la prioritaria necessità di ricomporre l’attuale infrastrutture critiche; l’istruzione e la formazione panorama di frammentazione e incertezza legale, così professionale; l’amministrazione della giustizia e dei come di assicurare uno spazio di sperimentazione sicuro processi democratici. Al vertice della piramide troviamo e affidabile in cui ricerca e imprese possano testare invece le applicazioni, quattro, con livello di rischio la versatilità dell’intelligenza artificiale nei suoi svariati inaccettabile e considerate inammissibili all’interno del 17
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