Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto

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Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
febbraio 2021

appunti di

                13
un’avventura
educativa
Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
Non aspettiamo tempi migliori e godiamo la ricchezza del presente.

Editoriale
                                          alcune proposte allettanti affinché
                                          sia lui a prendere la decisione di rima-
                                          nere presso di lei. Calipso promette        “Noi vogliamo insegnare
                                          ad Ulisse l’immortalità, l’assenza di       ai nostri allievi a guardare
                                          qualsiasi dolore - dolore e sofferenza
                                                                                      la realtà tutta, anche
                                          che invece lo aspetterebbero qualo-
                                          ra decidesse di riprendere il viaggio       il dolore, con questa
                                          - e la sua bellezza divina, contro la       profondità, stima e
                                          quale la bellezza umana della mo-           desiderio e un grande
                                          glie Penelope non può competere in          testo come l’Odissea ci
                                          nulla. Ma Ulisse rifiuta e decide di
                                                                                      aiuta a farlo”.
                                          tornare a casa sua. Quello di tor-
                                          nare è un desiderio che non può
                                          far morire, l’eroe greco non può non       Se penso, infatti, a tanti momenti
                                          assecondare il ritorno a ciò che lo ha     della vita della scuola di questo ulti-
                                          fatto nascere, al suo destino. E se        mo anno non posso non sorprender-
                                          per fare questo ci sarà da soffrire,       mi come questa fecondità sia potuta
«Questo il desio, che mi tormenta         soffrirà. Più grande è il destino che      accadere, attraverso una creatività
sempre, / veder quel giorno al fin,       lo aspetta.                                nuova, una intelligente operosità
che alle dilette / piagge del mio na-                                                che ha visto come protagonisti
tal mi riconduca. / Che se alcun me       Questi versi dell’Odissea sono un          piccoli e grandi. Il presente numero
percoterà de’ Numi / per le fosche        passaggio importante nel cammino           di Scuolaviva vuole essere un rac-
onde, io soffrirò, chiudendo / forte      che facciamo con i nostri ragazzi e        conto di alcune di queste esperien-
contra i disastri anima in petto. /       rileggendoli quest’anno non abbia-         ze. Mi piace ricordare anche l’incon-
Molti sovr’esso il mar, molti fra l’ar-   mo potuto non soffermarci su di essi       tro di aggiornamento svolto nel mese
mi / già ne sostenni; e sosterronne       cogliendone tutta la loro attualità.       di agosto dai docenti della scuola
ancora». (Odissea, libro V, vv. 282-      Noi vogliamo insegnare ai nostri           media in cui è stata invitata Maria
289, traduzione I. Pindemonte)            allievi a guardare la realtà tutta,        Grazia Fertoli, rettore della fonda-
                                          anche il dolore, con questa pro-           zione Mandelli Rodari di Milano. In
Sono queste le ultime parole che          fondità, stima e desiderio e un gran-      un passaggio del suo intervento ci
Ulisse rivolge a Calipso nel quin-        de testo come l’Odissea ci aiuta a         ha ricordato che la ragione dell’esi-
to libro dell’Odissea, poema letto        farlo. Ulisse, infatti, con forza ci fa    stenza di una scuola come la nostra
ogni anno dagli allievi di terza media    capire che a quell’immortalità si può      è che “assicura con forza che ac-
durante le ore di italiano. Nel lungo     contrapporre una scelta diversa, vi-       compagnarà il desiderio di verità
viaggio di ritorno verso casa, Ulis-      vere la grandezza del proprio desti-       dei ragazzi che ci sono affidati,
se rimane imprigionato sette anni         no e seguirlo. In un periodo così          prendendolo sul serio e sostene-
dalla ninfa Calipso, preso dall’amo-      sospeso come quello che stiamo             nendolo attraverso un percorso di
re per lei e da una sorta di oblio del    vivendo, dove sembra che l’unica           conoscenza”.
passato e del destino futuro. Finché      possibilità che ci resti sia quel-
un giorno accade un fatto: la dea Mi-     la di aspettare che la situazione          Questo è l’augurio più bello che
nerva riesce a sollecitare Giove af-      torni quella di partenza, Ulisse ci        possiamo continuare a farci per non
finché imponga a Calipso di far ripar-    mostra come in gioco ci può esse-          perdere la ricchezza di cui il pre-
tire Ulisse. Di fronte al comando del     re altro: non solo l’attesa di vive-       sente è già carico.
signore dell’Olimpo, la ninfa non può     re tempi migliori ma la possibilità
disobbedire, ma per non far parti-        che questo tempo sia già un pre-                             Eugenio Bonetti
re Ulisse tenta di convincerlo con        sente fecondo in cui camminare.                 Direttore scuola media Parsifal
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L’esperienza della didattica online durante il lockdown è stata una
                                           sfida per tutti, allievi, insegnanti e genitori. Non solo tecnologia,
                                         ma anche le premure delle delegate di classe e la comprensione di
                                                                      un insegnante, per attendere ogni allievo.

                                                                   Quando
                                                                non si é soli
                                         “Mi commuovete. Mi avete soste-           va dal lavoro delle due delegate mi
                                         nuto così tanto in questi mesi di         ha dato un giudizio chiaro su quello
                                         didattica a distanza che la tristezza     che accadeva. In particolare, attra-
                                         per i limiti miei (mai tempo, mi inner-   verso il lavoro che hanno fatto per
                                         vosisco per le difficoltà) e di mio       raccogliere i cartoncini e rilegarli,
                                         figlio (mai voglia, autostima a zero,     ha fatto in modo che non prevalesse
                                         fatica per gli amici che vanno via) si    in me la tristezza per gli amici di mio
                                         trasforma in un entusiasmo rinno-         figlio che andavano via. Ho potuto
   “La cura e l’affezione che            vato per l’avventura scolastica e         affermare il bene e il bello che c’e-
  traspariva dal lavoro delle            mio figlio finisce l’anno consapevole     ra nelle amicizie tra i bambini. Ero
       due delegate mi aveva             del cammino fatto. Era felice di aver     grata perché io da sola non avrei
       aiutato a riscoprire la           preparato la sua busta con i carton-      saputo accompagnare mio figlio
      gratitudine, pur in una            cini per salutare gli amici in parten-    in quella circostanza.
                                         za e ieri quando mi ha fatto vedere il    La stessa cosa era accaduta con la
         situazione difficile”.          quadernone chiuso con tutti i lavori      maestra di fronte alla fatica del lavoro
                                         dell’anno era orgoglioso e sorriden-      scolastico. Durante i mesi di didat-
Alla fine dello scorso anno scolasti-    te, pur sapendo di non aver dato il       tica a distanza, mio figlio non aveva
co ho scritto un messaggio alle de-      massimo, perché era “atteso” nelle        voglia di lavorare, era peggiorato in
legate della classe di mio figlio che    sue produzioni. Non è scontato tut-       tutto e io non riuscivo a seguirlo. Gli
frequenta Il Piccolo Principe, che       to ciò”. Ero seriamente commossa.         altri miei figli più grandi, ciascuno a
poi ho condiviso anche con la mae-       La cura e l’affezione che traspari-       modo suo, già avevano le loro dif-
stra e con la direttrice. L’esperienza
che stavo vivendo è stata illuminan-
te per me come mamma: mi ha fatto
capire meglio che cosa desidero
per i miei figli e il valore di quello
che ricevo nelle Scuole della San
Benedetto.
Il messaggio mandato in privato
alle delegate mi è uscito dal cuore
di getto, nel momento in cui hanno
postato sulla chat le foto dei pac-
chettini preparati per i bambini che
avrebbero lasciato la scuola alla
fine dell’anno scolastico per motivi
di lavoro dei loro genitori. Ognuno
conteneva una raccolta di disegni
di ciascun bambino. Avevano anche
comprato dei fiori per la maestra:
avevano pensato anche a questo!
Ecco il messaggio che ho inviato
alle delegate di classe.
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alla certezza e alla bellezza di un        tempo, ma anche per lui ha prevalso
                                             cammino possibile, attraverso la           l’evidenza di un cammino possibi-
                                             puntualità con cui lei affrontava le       le, del rapporto con qualcuno che
    “Attraverso la compagnia                 cose. In particolare, la maestra mi        aspetta e sostiene i tuoi passi.
    della maestra e delle                    ha proposto due tipi di intervento,        La conseguenza per me è stata di
                                             uno a breve termine e uno invece da        guardare diversamente le fatiche
    delegate, gratitudine e
                                             portare avanti durante l’estate. Ho        che stavano vivendo gli altri figli.
    fiducia hanno preso il                   finito il colloquio entusiasta, conten-    Ho smesso di misurare, giudicare,
    sopravvento”.                            ta delle due piste di azione che mi        analizzare. Ne abbiamo parlato in
                                             erano state indicate. Da sola mi sa-       famiglia, e ci siamo confrontati con
ficoltà, e per me non era semplice           rei fermata al senso di frustrazione.      i nostri amici, anche con quelli che
accompagnare tutti in questo anno            Attraverso la compagnia della mae-         abitano all’estero e vivono esperien-
scolastico così particolare. La mae-         stra e delle delegate, gratitudine e       ze scolastiche diverse. È stato più
stra ad un certo punto mi ha chiesto         fiducia hanno preso il sopravvento.        facile anche solo porci delle doman-
di incontrarmi, ovviamente su meet.          Credo sia successo qualcosa di             de: che cosa ci aspettiamo da una
Io ho iniziato il colloquio scoraggia-       simile anche a mio figlio. Quando          scuola? Che cosa desideriamo per
ta; tuttavia, nello stesso istante in        ha portato a casa il quadernone,           i figli? Che cosa dobbiamo fare da-
cui mi sono ritrovata a tu per tu con        gli brillavano gli occhi e ha voluto       vanti ai problemi?
lei, tutti i limiti sono spariti dalla mia   sfogliarlo tutto con me. Lui sapeva                              Chiara Piccini
testa, perché lei mi ha riportato            di essere stato svogliato per molto                                      mamma

L’avventura della conoscenza, sostenuta da curiosità e stupore,
ha spalancato le porte della creatività e dell’ingegno.

Progetti che
spalancano a
nuove scoperte
Il sistema solare                            lezione per consolidare le loro cono-
in seconda media                             scenze sul programma informatico e
“Siamo l’unico pianeta che compie            per inquadrare gli aspetti fondamen-
una rivoluzione intorno al sole?” È ba-      tali dei singoli lavori e dopo circa un
stata una piccola domanda per apri-          mese abbiamo dedicato due ore di
re una curiosità infinita degli allievi su   lezione per ascoltare le ricerche. Mi      chi ascoltava prendeva appunti mol-
cosa esista al di là della nostra            ha molto colpito l’esito del loro lavoro   to curioso e seguiva attentamente la
atmosfera. Così provocata dal loro           per diversi aspetti. Hanno saputo          relazione dei compagni. È stata per
entusiasmo nel voler studiare ed ap-         presentare con estrema chiarez-            me un’ulteriore verifica del fatto che
profondire questi aspetti, ho conse-         za, dividendosi il discorso tra tutti i    seguendo il loro desiderio di an-
gnato loro un progetto. Divisi in pic-       partecipanti in modo equo, hanno           dare ancora più a fondo di un ar-
coli gruppi avrebbero dovuto fare una        scelto immagini e contenuti alla loro      gomento si è spalancato anche il
ricerca su un pianeta del Siste-             portata, hanno riassunto e spiegato        loro desiderio di conoscere e di
ma Solare ed elaborare una presen-           con chiarezza le caratteristiche prin-     investire creatività e ingegno per
tazione in Power Point che li aiutasse       cipali e alcuni allievi si sono presen-    sviluppare idee. Sono stati entusia-
a spiegare alla classe quanto appre-         tati anche con modellini in 3D del         sti della proposta di andare in visi-
so. Abbiamo inizialmente fatto una           pianeta o del sistema solare. Inoltre      ta al Planetario e inoltre abbiamo
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Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
“... seguendo il loro
                                                                                             desiderio di andare
                                                                                        ancora più a fondo di un
                                                                                       argomento si è spalancato
progettato di fare un sistema solare      lavoro svolto e devo dire che i risul-        anche il loro desiderio di
in scala da realizzare nel corridoio      tati sono stati mediamente più che
                                                                                         conoscere e di investire
scolastico per poter spiegare anche       buoni, confermandomi che quando
alle altre classi quanto appreso.         provocati e messi alla prova i ragaz-          creatività e ingegno per
                                          zi hanno delle risorse molto più                       sviluppare idee”.
L’energia in quarta media                 grandi e che sanno far passare con-
Un’esperienza analoga è stata vis-        cetti complessi (come la fissione nu-     o provare concretamente a realizzare
suta anche dalla quarta media, ma         cleare o l’energia del moto ondoso).      in piccolo il modellino di una centra-
su un altro argomento: l’energia. Per     Mi hanno infine chiesto di poter fare     le, ma sono certa che sia la strada
poter approfondire l’aspetto più tec-     ancora un lavoro di ricerca così nel-     per poter non solo appassionare i
nologico che riguarda questo vasto        la seconda parte dell’anno, perché è      ragazzi, ma anche per educarli al
tema ho proposto agli allievi di quar-    stata una modalità di studio interes-     gusto di una conoscenza della
ta media di fare un lavoro di ricerca     sante e gratificante.                     realtà che, se conosciuta, apre
divisi in piccoli gruppi su una parti-    Lavorare in questo modo apre sicu-        gli orizzonti.
colare energia rinnovabile (eolica,       ramente a spunti di approfondi-
solare, idroelettrica, marina, geoter-    mento infiniti, come invitare esperti                     Marta Del Favero
mica, biomassa) e non rinnovabi-          di una determinata fonte energetica             Docente scuola media Parsifal
le (nucleare e da combustibili fossi-
li). I ragazzi avevano a disposizione
due mesi di tempo per realizzare
un cartellone che evidenziasse in
poco spazio gli elementi fondamen-
tali della loro ricerca, un Power Point
per spiegare alla classe quanto ap-
preso e un riassunto su Word, che
sarebbe stato il materiale di studio
per i compagni.
Le ricerche sono state tutte svolte
                                                                                IA        MO
                                                                        #RIPART
con molta completezza e serietà e mi
ha molto stupito il giudizio positi-
vo dei ragazzi stessi al termine di                                                    o 2 0 2 1 , 16h00
                                                                                   s t
questo lavoro, nonostante il fatto che
                                                               D S R U N  - 28 ago       2 0 2 1  , 13h40
                                                            KI                      st o
per la realizzazione di questo proget-
                                                                 A R I T Y - 29 ago
to avessero dovuto investire molto                          4CH                     SCRIZIO
                                                                                              NI
tempo extrascolastico. Ho concluso                                       INFO E I GANO.CH
                                                                             TRALU
questa attività con una verifica per                                    WWW.S
capire quanto fosse rimasto loro del
                                                                                                                         5
Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
In cerchio per ascoltare la maestra che introduce a tutta la realtà
scolastica.

Il cerchio                                                                          “... sanno di avere

della Carovana,                                                                     uno spazio personale
                                                                                    stabilito dalle maestre

un aiuto
                                                                                    in cui raccontano
                                                                                    agli altri esperienze
                                                                                    e impressioni”.

per imparare e                                                                     i genitori e le persone che ci vo-
                                                                                   gliono bene: “Impariamo così che

per parlare di sé
                                                                                   non siamo soli e che la nostra vita
                                                                                   la possiamo vivere accompagnati da
                                                                                   un grande Amico”. Giunge quindi il
                                                                                   momento dell’appello, “così im-
                                                                                   pariamo i nomi gli uni degli altri e ci
Giotto scelse di tracciare un cerchio    è atteso e da dove può ascoltare la       accorgiamo se manca qualcuno: a
per dimostrare il suo genio pittorico;   maestra e i compagni. Ci salutiamo e      cerchio nessuno rimane nasco-
e un cerchio, geometricamente non        poi non aspettano altro che costruire     sto, tutti possono vedere tutti”.
perfetto ma perfettamente efficace       il calendario, dicendo il giorno della    Le fotografie dei vari momenti pro-
negli intenti delle maestre, formano     settimana, il mese, la stagione e le      grammati aiutano a creare la “Stri-
i bambini dell’asilo ogni mattino, a     previsioni meteo. Attraverso una fila-    scia della giornata”, compreso
metà mattina per lo spuntino, dopo       strocca cantata i bambini imparano        anche il menu del pranzo con le illu-
il pranzo e nel pomeriggio prima         i giorni della settimana in italiano e    strazioni delle pietanze che prepare-
di scendere in cortile. “Il momen-       in inglese, inoltre si trovano ad aver    rà la cuoca. Il “momento del cerchio”
to del cerchio è prezioso: orienta       a che fare con numeri e lettere per       non è solo un’idea carina per acco-
i bambini a sapere cosa si farà          attaccare i rispettivi giorni, e ancora   gliere in modo originale i bambini,
durante la giornata” illustra Mar-       stagioni, mesi e meteo”.                  ma ha una valenza ampiamente
tina, la maestra ideatrice. “Quando                                                educativa, perché introduce alla
arrivo in classe i bambini si siedono    Accoglienza, preghiera                    realtà scolastica in tutti i suoi
in cerchio, ognuno al proprio po-        e striscia della giornata                 aspetti, da quelli relazionali a quel-
sto, indicato dal suo contrassegno:      Dopo l’accoglienza, è il momento          li più squisitamente didattici. “In un
il bambino lo vede come il punto         della preghiera con le intenzioni         crescendo di conoscenza reciproca,
preciso preparato per lui, dove          per la giornata, per gli amici, per       i bambini comunicano, si fanno ca-
                                                                                   pire, imparano a rispettare il turno di
                                                                                   parola; sanno di avere uno spazio
                                                                                   personale stabilito dalle maestre in
                                                                                   cui raccontano agli altri esperienze
                                                                                   e impressioni, collaborano nella co-
                                                                                   municazione verbale per scoprire
                                                                                   il calendario, la suddivisione del tem-
                                                                                   po (giorni, stagioni, anni, date/nume-
                                                                                   ri) o l’ordine cronologico di eventi
                                                                                   (di una storia, di una gita, ecc.), che
                                                                                   come illustrato prima include l’uti-
                                                                                   lizzo dell’inglese, dei numeri e delle
                                                                                   lettere: è interessante vedere come
                                                                                   queste attività interattive e la comu-
                                                                                   nicazione attiva con la maestra per-
                                                                                   mettano ai bambini di apprendere
6
Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
senza sforzo alcuno” prosegue la          di ognuno in una unità. Il bam-           scambio tutti insieme: “In particolare
maestra Martina.                          bino, sapendo che all’asilo sta           chiedo ai bambini aspetti riguardanti
                                          bene, ha un posto ed è aiutato            l’attività svolta, facciamo dei ragio-
Canto, aggregazione                       da persone più grandi, continua a         namenti insieme così da poter dare
e giudizio per imparare insieme           sviluppare quel distacco necessario       una vera e propria conclusione al la-
Tra le altre importanti valenze didat-    dalla famiglia che lo conduce a or-       voro appena svolto. In questo modo
tiche dell’interazione che si crea tra    ganizzarsi, ad aver cura del proprio      i bambini sono chiamati fin dall’inizio
i bambini nel momento del cerchio         corpo, ad essere responsabile ad          della loro esperienza scolastica a
c’è “il rendere più facile contare/       esempio di fronte alle richieste o alle   dare un giudizio su ciò che vi-
contarsi, paragonare (grande/pic-         consegne della maestra”. Il cerchio       vono, sull’esperienza fatta, sul
colo, prima/dopo, ecc.)”. In questo       del pomeriggio conferma Martina           dialogo avuto con il compagno
momento un ruolo importante è rive-       “quanto questo momento sia diven-         o con la maestra. Il giudizio per-
stito dal canto: oltre alla filastrocca   tato speciale per i bambini: prima        mette di imparare perché si trattie-
legata al calendario, “i bambini can-     che io spieghi il lavoro che verrà        ne ciò che è avvenuto, senza lasciar
tano canzoni nuove e già conosciu-        fatto nel pomeriggio, spesso mi rac-      che scivoli via e ci si dimentichi.
te, ne capiscono il significato e ap-     contano aspetti riguardanti il mattino
prendono cose che non sapevano.           o esperienze fatte a casa”. Il mede-       Martina Floris, Emilia Giocoli e
Il canto diventa un momento di            simo giudizio vale per quello di fine                     Manuela Ghirotti
aggregazione secondo modalità             della giornata, quando ci si ritrova                     maestre della scuola
che permettono l’espressione              per la merenda e c’è un momento di                 dell’infanzia La Carovana

       Premio Giorgio Salvadè
          la tradizione premia
                     l’impegno
                                                             Da diversi anni l’Associazione San Benedetto ha istituito
                                                             il premio Giorgio Salvadè, in memoria di uno dei fondato-
                                                             ri delle nostre scuole e per premiare due allievi di quarta
                                                              media della Parsifal, un ragazzo e una ragazza, che si
                                                              sono distinti per meriti scolastici. In palio un premio di
                                                                                       500 franchi a testa. La giuria
                                                                                       che decide l’assegnazione del
                                                                                       riconoscimento è composta dal-
                                                                                       la direzione e dai docenti delle
                                                                                       classi di quarta media.

                                                                                       Per l’anno scolastico 2019-2020
                                                                                       il premio è andato a Chiara
                                                                                       Botturi e Luigi Moccetti. I cri-
                                                                                      teri per la decisione di vincitori
                                                                                      sono relativi a profitto, impegno
                                                                                      e collaborazione dell’allievo du-
                                                                                      rante l’anno scolastico.

                                                                                                                          7
Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
Progettare un luogo per rendere sempre più interessante
l’avventura educativa.

Dall’efficienza
energetica alla
scoperta di
un’umanità
in movimento                                                                         dell’Associazione San Benedetto
L’edificio che ospiterà la scuola me-      spiega Emanuele Saurwein. “Inoltre        è realizzare un complesso scola-
dia Parsifal era inizialmente stato        studiare in un luogo con queste ca-       stico uniforme con elementari e
pensato ad uso abitativo e la sfida        ratteristiche ha una valenza educati-     medie. Le Scuole San Benedetto si
dell’Associazione San Benedetto è          va per i ragazzi che frequentano le       trovano nel nuovo quartiere Corna-
stata trasformare il progetto re-          Scuole San Benedetto. L’Associa-          redo a forte sviluppo abitativo, in un
sidenziale nel progetto di una             zione ha fatto la scelta coraggiosa       contesto territoriale straordinario tra
scuola. Ad affiancare l’associazione       di avere un edificio ad alta efficienza   la Val Colla e il Cassarate, facilmente
in questa impresa è stato l’architetto     energetica: sono pochissime infatti       raggiungibili con i mezzi di trasporto
Emanuele Saurwein, titolare dello          le scuole con questa certificazione       pubblico” prosegue l’architetto.
studio di architettura LANDS con           energetica in Canton Ticino”.             Come si è realizzato concretamen-
sede a Lugano. In stretta collabora-                                                 te il lavoro di squadra per arrivare a
zione con il promotore, ossia il grup-     Il gioco di squadra                       costruire la nuova scuola? Raccon-
po Artisa, e grazie ad alcune sue intui-   per costruire una scuola                  ta Emanuele Saurwein: “Ogni due
zioni innovative sono state apportate      “La costruzione della scuola media        settimane ci siamo incontrati ed
diverse migliorie al progetto, ma an-      Parsifal è stato un gigantesco lavoro     era chiaro da subito che tutti erano
cora più prezioso è stato l’incontro       di squadra, anche perché l’obiettivo      orientati ad avere la migliore scuo-
umano tra l’architetto luganese e i
membri dell’Associazione.

Un’eccellenza energetica
nel Canton Ticino
“Durante il lavoro per trasformare
l’edificio in una scuola sono state
fatte delle scelte migliorative, grazie
anche a suggestioni del team di lavo-
ro, in particolare a favore dello stan-
dard energetico dell’edificio, che
ora si attesta al livello Minergie-P.
L’edificio è molto compatto e ben
isolato, questo ha permesso di ridur-
re i consumi a 1/3 del normale con-
sumo di questo genere di struttura,
raggiungendo quindi un livello di
efficienza energetica molto alto”
8
Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
la possibile. La sfida per l’Associa-      insegnato ad essere sempre più                               “La sfida per
zione era tenere insieme tutte le          adattabile, perché bisogna adat-               l’Associazione era tenere
diversità: i bambini arrivano piccoli      tarsi alle circostanze e ribaltarle            insieme tutte le diversità:
all’inizio della scuola dell’infanzia ed   a proprio favore. È bello lavorare
escono dalle medie che sono ado-           con persone che vedono la realtà
                                                                                        i bambini arrivano piccoli
lescenti. Io non conoscevo l’Asso-         positiva, con un’immediatezza legata               all’inizio della scuola
ciazione San Benedetto e devo dire         alla concretezza della vita. La cosa             dell’infanzia ed escono
che sono persone straordinarie per         per me straordinaria è che non c’è                  dalle medie che sono
la determinazione nel raggiungere          moralismo, ma una forte moralità, si                         adolescenti.”
l’obiettivo, sono molto disponibili e      risolvono i problemi senza girarci at-
sempre orientati all’educazione            torno”.
dei ragazzi. Io avevo già lavora-                                                    della vita di chi lo sta facendo,
to sul risanamento e ampliamento           Un edificio che rappresenta un            vive una sua vita, è fatto per le cir-
di scuole cantonali diversi anni fa,       mondo culturale e umano                   costanze della vita. Le discussioni
quindi con un committente pubblico,        Che cosa ha rappresentato quindi la       animate dei nostri incontri ogni due
mentre l’Associazione è un commit-         costruzione di questo edificio? “L’ar-    settimane alla fine hanno portato a
tente privato, con un appalto chiavi       chitettura non è solo l’edificio – non    fare da parte di tutti il meglio per la
in mano. Alla San Benedetto ho co-         ha dubbi Emanuele Saurwein – ma           scuola. Non è scontato fare un’ope-
nosciuto persone coraggiose ed è           la costruzione di un edificio è un pro-   razione così importante con persone
stato un onore per me lavorare con         cesso comune, fortemente deside-          così umane ed è questo che rende
persone che hanno la forza d’ani-          rato da tutta la fondazione. Questa       la Fondazione San Benedetto così
mo di fare cose per niente sconta-         scuola rappresenta un mondo cultu-        preziosa”.
te: si mettono in gioco e mi hanno         rale e umano; lo stabile è intriso                      Benedetta Consonni

“Ho iniziato a dedicare la mia pau-           Come volontari per fare giocare i bambini durante la ricreazione,
sa pranzo, una volta alla settimana,                           scoprono dei sorrisi che cambiano la giornata.
come volontaria al Piccolo Principe

                                            La pausa pranzo
su proposta di mia sorella: avevamo
già fatto un’esperienza come vo-
lontarie alla colonia estiva organiz-

                                               e i sorrisi dei
zata da alcuni insegnanti delle Scuo-
le San Benedetto e desideravamo
poter stare con i bambini tutto l’an-

                                                bambini del
no” racconta Linda, che ha 16 anni
e frequenta il liceo classico al Liceo
Diocesano di Lucino. “Quando in-

                                            Piccolo Principe
contriamo i bambini organizziamo un
gioco con loro, magari nascondino.
Stare insieme a loro mi rallegra:
ti sorridono, ti regalano dei disegni
e ti chiedono di tornare”. È rimasto
colpito dal sorriso dei bambini an-        a sua volta allievo del Piccolo Princi-   la scuola. Spiega Linda: “I bambini
che Sébastien, 17 anni, che è stato        pe alle elementari e che ora al liceo     sono felici di stare a scuola e questo
                                           Diocesano frequenta l’indirizzo eco-      mi ricorda il senso e la bellezza di
                                           nomia e diritto. “Mi è piaciuta questa    frequentare la scuola. Mi accorgo
                                           esperienza come volontario durante        di più di quanto sia bello imparare in
                                           la pausa mensa per i sorrisi gra-         compagnia degli altri”. “Una giornata
                                           tuiti dei bambini. In quel momen-         di scuola è molto sfidante, il momen-
                                           to hanno bisogno di qualcuno che          to di volontariato al Piccolo Principe
                                           giochi con loro, oltre agli amici della   mi rende felice. Quando torno in
                                           classe, ed è bello e gratificante         classe ho uno slancio maggiore
                                           sentirsi utile per qualcosa”. Non         in quello che faccio e capisco che
                                           solo sorrisi, ma anche maggiore con-      tutto quello che ho non è scontato”
                                           sapevolezza di quanto sia preziosa        conclude Sébastien.
                                                                                                                           9
Appunti di un'avventura educativa - febbraio 2021 - Scuole San Benedetto
La costruzione di una scuola è un momento fondativo di una civiltà
che si mette all’opera.

Tecnologia e
spazi modulari
a servizio della
didattica nella
nuova Parsifal                                                                      Entrata

Pensato per ospitare otto classi di       ottimale. Oltre alle aule di classe e     do attività con dispositivi mobili.
scuola media su due piani, quindi         alle aule speciali, nell’edificio sono    Inoltre questo favorirà una più appro-
due sezioni complete, a cui si aggiun-    state ricavate alcune piccole aule        fondita alfabetizzazione digitale dei
gono aule speciali che occupano un        e spazi didattici per consentire          ragazzi, che in futuro potrà svolgersi
piano e mezzo. Il nuovo edificio della    ai docenti di far lavorare i ragazzi a    anche attraverso corsi di coding
scuola media Parsifal si è preso tutto    gruppi, agevolando ad esempio la          e programmazione. In ogni aula,
lo spazio necessario per consentire       produzione di ricerche ed elaborati       accanto alla classica lavagna di
un’offerta didattica sempre più           da presentare alla classe.                ardesia, sarà disponibile una video
aggiornata e personalizzata sulle                                                   proiezione su grande superficie.
esigenze dei ragazzi. Aula di mu-         Wi-Fi in tutta la scuola per              A questo si aggiunge l’impianto au-
sica, aula di educazione visiva,          l’alfabetizzazione digitale               dio in ogni classe, rendendo le aule
laboratorio di scienze e labora-          L’accesso a internet sarà garantito su    completamente multimediali.
torio di educazione alimentare si         tutta la superficie dell’edificio, con-
integrano nell’architettura della scuo-   sentendo ad esempio ai docenti di         Palestra, biblioteca
la per rendere la fruizione semplice e    programmare delle lezioni integran-       ed aula polivalente
                                                                                    La palestra, che insieme all’aula di
                                                                                    musica verrà condivisa con i bambini
                                                                                    delle elementari del Piccolo Principe,
                                                                                    occupa il piano terra dell’edificio ed è
                                                                                    una palestra regolamentare, con tutti
                                                                                    gli attrezzi fissi e mobili e dotata di
                                                                                    un impianto stereo. All’ultimo piano
                                                                                    dell’edificio si trovano la biblioteca,
                                                                                    luminosa e con diverse postazioni di
                                                                                    lettura, e l’aula polivalente che può
                                                                                    ospitare fino a 280 persone, ovvia-
                                                                                    mente quando le condizioni sanitarie
                                                                                    legate alla pandemia lo permetteran-
                                                                                    no. Questa grande aula è un luogo
                                                                                    pensato per raccogliere tutta la
                                                                                    comunità scolastica per incontri
                                                                                    e conferenze, dotato di attrezzatu-
                                                                                    ra multimediale che permette di fare
                                                                                    proiezioni con un’ampiezza ancora
Aula polivalente                                                                    maggiore rispetto a quella delle aule
10
di classe. Proprio accanto all’aula
polivalente ci saranno le cucine dei
laboratori di educazione alimentare:
un prezioso supporto per l’organiz-
zazione di futuri aperitivi ed eventi
delle nostre scuole.

Didattica multicanale
La linea di base che ha ispirato le
scelte in materia di tecnologia per
la nuova scuola media è stata adot-
tare una tecnologia semplice, colle-
gamento internet e video proiettore
con impianto audio, che i docenti
utilizzano già, ma rendendola quoti-
diana e dando accesso alle risor-                                                         “Il nuovo edificio della
se del web mentre si fa lezione.
Durante la pandemia e il lockdown
                                                                                         scuola media Parsifal si
abbiamo scoperto l’uso di Google                                                            è preso tutto lo spazio
Classroom, che può essere utile                                     Corridoio aule      necessario per consentire
sempre per la condivisione di docu-      troveranno posto un ampio campo                       un’offerta didattica
                                         da calcio, un campo da pallavo-                   sempre più aggiornata
                                         lo e un campo da basket. Per i
                                         bambini della scuola dell’infan-
                                                                                             e personalizzata sulle
                                         zia ci sarà una zona verde dedi-                   esigenze dei ragazzi”.
                                         cata con i giochi, probabilmente
                                         già dalla prossima estate. Inoltre, nei     della Fondazione San Benedetto
                                         prossimi anni a lato dell’edificio na-      che, come racconta l’architetto Ema-
                                         scerà il grande parco del nuovo             nuele Saurwein su queste pagine, ha
                                         quartiere Cornaredo, che offrirà            voluto un edificio ad alta efficienza
                                         alle scuole ancora maggior respiro.         energetica.
                                  Aula   In mezzo ai vari campi sportivi e tutto                             Luca Botturi
menti e materiale didattico, ad esem-    intorno all’edificio ci sarà tanto verde,                Presidenze Fondazione
pio i compiti a casa o i lavori per le   a coronamento della scelta green                                  San Benedetto
vacanze. Classroom e didattica in
aula potranno intrecciarsi per dare
un’offerta formativa ancora più
completa.

Campetti sportivi
esterni e spazio verde
La costruzione della nuova scuola
media Parsifal ha richiesto diverso
tempo e ancora ne richiederà per
completare tutti i dettagli che an-
dranno a comporre il nuovo comples-
so scolastico. Se, per ovvie ragioni,
la precedenza è stata data all’edi-
ficio con tutte le aule e la palestra,
a breve si inizierà a lavorare anche
alla sistemazione degli spazi esterni.
Intorno alla Parsifal, che costituirà
un unico complesso scolastico con
Il Piccolo Principe e La Carovana,                                                                                 Palestra

                                                                                                                        11
Il paterno, un “cannocchiale antropologico”.

Per una breve
riflessione
attorno al libro
di Roberto
Laffranchini
“Si può essere
un buon padre?”                                                                          neo-conformismo scolastico.
                                                                                         Una luce capace di sfuggire dalla
                                                                                         banale neutralità, che spesso con-
                                                                                         tamina gli spazi della Scuola, fatta
“È proprio del filosofo essere pieno         fondamentalmente quella di padre,           di esperti, di agrimensori delle note,
di meraviglia: e il filosofare non ha        per evocare il cuore vero dell’edu-         di pedagogismi del fare al tramon-
altro cominciamento che l’essere             care e con esso quella del destino          to delle domande fondamentali,
pieno di meraviglia”.
                                             del padre e del paterno. La lettura         che non viene oramai più posta e
                     Platone, “Teeteto”      di queste sue affascinanti pagine           ascoltata, di “telepedagogisti”, di chi
                                             attraversa così, dalle aule scolasti-       scambia l`educare con l’informare,
                                             che all’intimità della famiglia, il senso   di “funzionari” delle slides e della
“ …cadde la pioggia, strariparono            stesso dell’educare, come testimo-          “dittatura delle competenze”, che è
i fiumi, soffiarono i venti, ma non          nianza, trasmissione, traduzione, tra-      materiale freddo e spesso congelato
cadde perché era fondata sulla               dizione e soprattutto ascolto di una        nelle tecniche del problem solving,
roccia…”
                                             duplice chiamata, che viene da den-         funzionale, utile, strumentale e so-
                            Mt 7, 24-29      tro di Sé e da fuori di Sé, da parte        prattutto veloce e scambiabile. Su
                                             di chi si fa prossimo. Una chiamata         questi temi, che sono scolastici ma
Ma che cosa è questa “roccia”                che è vo-cazione, “roccia” su cui           non solo, il lavoro di scrittura di Ro-
di cui abbiamo più che mai biso-             fondare il gesto educativo, che è           berto Laffranchini prende posizione
gno, ma che sentiamo fragile? Qua-           avventura, rischio, ma anche bellez-        con coraggio.
le approdo è ancora concesso a noi           za. Un gesto che è parola, sguardo,         Per decenni ci si è occupati di Me-
naviganti o meglio ancora surfisti di        presenza dialogante con il mistero e        todo (metodo e non contenuti dietro
terre liquide e in-quiete, in cui facile è   con l’invisibile.                           a cui si cela il dominio dell’episte-
smarrirsi al canto delle tante vocianti                                                  me cognitivista), con i suoi docenti
sirene della quotidianità? Il libro-ar-      Domande fondamentali                        facilitatori e mediatori, nell’illusione
cipelago di Roberto Laffranchi-              E infatti…“non è la conoscenza, che         troppo ideologica di un Sapere già
ni “Si può essere un buon pa-                illumina il mistero, scrive Pavel Evdo-     presente nell’allievo, lasciando all’in-
dre?” Svela le condizioni di questo          kimov, è il mistero che illumina            segnante non più il compito gene-
approdo, incontrando nel suo veleg-          la conoscenza”. Una conoscenza,             rativo ma solo quello “ostetrico”, nel
giare le isole della scuola, della fa-       ci suggerisce l’autore di questo libro      farlo venire alla luce e organizzarlo
miglia e della società. Un libro che         pro-vocatorio, capace di stimolare          perlopiù in schemi verificabili e misu-
parla così molte lingue, quella dell’e-      pensieri, di incidere con il “coltello”     rabili (simmetrica a questa ideologia
ducatore, quella dell’insegnante e           della critica tutti i “paramenti” del       pedagogica, ma anche antropologi-
12
ca, è la stessa costruzione della le-       “società senza padre”, ipotizzata
zione!) . Ma anche se il Sapere fosse       più di cinquanta anni fa soprattutto
già presente nel giovane, perché non        da Alexander Mitscherlich, costitui-
chiederci quale Sapere, costruito da        ta da una organizzazione sociale in
che cosa e costantemente nutrito            cui prevale la categoria della “mas-
da chi? Una questione che diviene           sa” orizzontale, che cancella e rende
immediatamente politica e psico-            inutile la figura paterna, dominata,
antropologica.                              non più dalla rivalità edipica, ma dal                “…educare, suggerisce
                                            mito di un universo di vita soffice,
                                                                                                    Laffranchini nel suo
Scuola e Famiglia:                          continuo, sensoriale, in cui la “cor-
valle del fare anima                        poreità” vuole divenire luogo della                    “portolano”, non vuol
E infine una luce capace di creare le       liberazione e in cui la colpa diviene                    dire solo insegnare,
condizioni e il climax affettivo e acco-    a sua volta solo “umiliazione”? Che                      ma essere capaci di
gliente, perché la Scuola, ma an-           cosa rimane dunque di un pa-                                       passione”.
che la Famiglia, diventi, nel per-          dre? La parola “padre” è sempre
corso educativo, tra soggettivazione        iscritta nell’ordine del discorso che
a socializzazione, il luogo antico e        la vuole definire. Qui sta la necessità         Senso, che è insieme direzione, si-
modernissimo della meraviglia e             di dare alla paternità del pater-               gnificato e sensazione, come scrive
dello stupore, dell’immaginazione           no nuove metafore, nuovi possibili              François Cheng, a ciò che si sta fa-
creativa, ma anche il luogo in cui vi-      racconti, nuove narrazioni per po-              cendo e vivendo. In questo la Scuo-
vere in comunione le Possibilità del-       tersi nuovamente rappresentare e                la è il luogo in cui potrebbe ancora
la felicità e della gentilezza e divenire   vivere concretamente anche nel rea              essere possibile la costruzione di
così, come scrive il poeta Keats, una       le del mondo. Da tempo sappiamo                 una vero e proprio Bildungsroman,
“valle del fare anima”. Che bello           che l`essere padre è compito diffici-           reso possibile proprio dal transfert
sarebbe una Scuola e una Famiglia           le, controcorrente tra spinte alla fem-         educativo, dalla forza euristica della
(e forse una Comunità) in grado di          minizzazione e alla maternalizzazio-            passione, dalla testimonianza, dalla
costruirsi e offrirsi come una “valle       ne dei maschi e la perdita della loro           credenza e infine dalla fiducia nella
del fare anima”.                            necessità economico-sociale e bio-              parola di un possibile, ma non intro-
E ancora …educare, suggerisce               logica. A sfondo di questo processo             vabile, Maestro, in un rapporto dia-
Laffranchini nel suo “portolano”, non       di mutazione psico-antropologica vi             logico (che è un aprirsi un varco nel
vuol dire solo insegnare, ma esse-          è anche la mercificazione economi-              Logos) oscillante tra dipendenza e
re capaci di passione. “Gli antichi         cistica dei processi educativi e delle          autorealizzazione.
greci non scrivevano necrologi. Si          loro istituzioni.                               Il libro di Laffranchini svela il nucleo
ponevano una sola domanda alla              Mi viene alla mente Paul Morand nel             fondamentale della parola edu-
morte di un uomo …Era capace di             suo libro “Al mare” (1999), quando              care e lo lega al tema del paterno e
passione?“ (da Serendipity). Mutatis        scrive amaramente “i gitanti della              del suo manifestarsi nella vita. Un nu-
mutandis e pensando al nascere ad           domenica che lasciano pezzi di car-             cleo che vorrei qui declinare, tra altri
una professione come quella di do-          ta unti lì dove i poeti cercano simbo-          possibili, su alcuni assi di riferimento,
cente, ci si potrebbe porre la stessa       li”. Come trasformare a Scuola allora           dal tema della memoria e della tessi-
domanda… è capace quel docente              i nostri allievi e i nostri figli da “gitanti   tura storica del mondo, a quello del-
di essere testimone delle tre ne-           della domenica” in “poeti alla ricerca          la ricomposizione di un continuum
cessarie passioni, quella per l’Altro,      di simboli”?                                    temporo-spaziale, dell`attenzione al
per la Disciplina, che è chiamato a                                                         chez-soi, al territorio e alle sue map-
trasmettere e anche per Sé.                 Significato religioso                           pe, al rapporto tra innovazione e
                                            dell’educare                                    tradizione, al rapporto tra armonia e
Che cosa è veramente                        Vorrei ricordare qui, quale ultima pro-         conflitto, e in fine al tema della fe-
un padre?                                   vocazione, -chiudendo questa breve              licità da costruire, da ritrovare, da
Pensieri che vivono in questo libro         riflessione attorno al libro di Roberto         custodire… temi trasversali alla co-
nell’orizzonte del paterno, una             Laffranchini-, il significato “re-ligioso”      struzione di un processo educativo,
sorta di “cannocchiale antropolo-           dell’educare e la sua dimensione                che vada al di là delle discipline e del
gico” per porre una domanda che             essenzialmente generativa, che                  disciplinare, alla ricerca dell’es-
deve essere salvata: che cosa è             fa dell`esperienza e della testimo-             senziale.
veramente un padre? Che cosa ri-            nianza condivisa non solo un infinito
mane e quale esito ha avuto quella          provare, ma un cercare insieme un                             Graziano Martignoni
                                                                                                                                  13
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     di cuore a
     tutti coloro
                                                                              Guardare, ascoltare, attraversare.
     che ci                                                                   Prevenire è meglio che curare.
                                                                              Oscar Batti, T 091 224 24 35, M 076 390 43 99, oscar.batti@mobiliare.ch

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                                                                        Tel. 091 921 21 04 - Fax 091 921 21 06
                                                                                                   www.ocst.com

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30 anni di scuola libera:
un bene per tutti.
Una scuola libera nasce da un’idea originale di
educazione e cresce ogni giorno grazie all’iniziativa dei
docenti, delle famiglie e degli allievi.

Una scuola libera offre un luogo di vita in cui si cresce
insieme, lavorando con i compagni per conoscere il
mondo.

Una scuola libera per educare persone libere e
responsabili.

Da 30 anni le scuole della Fondazione San Benedetto
accompagnano e sostengono le famiglie nell’importante
compito di educare i figli a uno sguardo positivo e senza
paura sulla realtà e sulla vita, valorizzando i talenti di                                               Tante persone
ognuno.                                                                                       ci sostengono: unisciti a
                                                                                           loro e aiutaci a completare
La scuola dell’infanzia La Carovana, la scuola                                           la nuova sede scolastica nel
elementare Il Piccolo Principe e la scuola media                                         Nuovo Quartiere Cornaredo,
Parsifal sono scuole parificate, che seguono i programmi                                         che sarà inaugurata in
e le regole del Canton Ticino, per offrire a tutti una                                                 primavera 2021.
proposta educativa unica, che scaturisce dall’esperienza                                        Versamenti a favore
cristiana e arricchisce tutto il sistema scolastico.                                                di Associazione
                                                                                         San Benedetto, Porza, IBAN
30 anni di libertà d’educazione:                                                         CH52 8080 8004 4471 5477 3
entra a far parte della storia!
www.scuolesanbenedetto.ch                                                                                GRAZIE di CUORE
                                                                                           La Fondazione San Benedetto è un ente
                                                                                               senza scopo di lucro attivo, e tutte le
Chiama per fissare un incontro con la direzione:                                             donazioni sono fiscalmente deducibili.
091 930 88 45

Vuoi ricevere scuolaviva              FONDAZIONE SAN BENEDETTO                            SCUOLAVIVA
                                      Direzione - Amministrazione                         Editore
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Per qualsiasi informazione scrivi a   Via Chiosso 8, zona Resega,                         Via Chiosso 8, zona Resega, 6948 Porza
                                      6948 Porza, www.scuolesanbenedetto.ch
gassb@scuolesanbenedetto.ch                                                               Coordinamento
                                      Direttore amministrativo                            Tommaso Gianella
                                      Sergio Godano                                       Redazione
Per sostenere                         sergio.godano@scuolesanbenedetto.ch                 Benedetta Consonni
                                      T 091 930 88 45
il Fondo Borse di Studio                                                                  Pubblicità
                                      Direttore scuola media Parsifal
IBAN Associazione Genitori e          Eugenio Bonetti
                                                                                          Anna Ghielmetti e Cristina Alberti
Amici Scuole San Benedetto            eugenio.bonetti@scuolesanbenedetto.ch               Grafica
                                                                                          Martina Baronio Gianella, Regiopress advertising
CH22 0900 0000 6571 9589 6            Direttrice scuola elementare Il Piccolo Principe
                                      e scuola dell’infanzia La Carovana                  Stampa
CCP 65-719589-6                       Francesca Beretta Piccoli                           La Buona Stampa
                                      francesca.berettapiccoli@scuolesanbenedetto.ch      Tiratura
                                                                                          35’000 copie
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