INNOVANDO SI IMPARA Manuale d'uso delle esperienze scolastiche changemaker per l'Educazione alla Cittadinanza Globale - Ashoka

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INNOVANDO SI IMPARA Manuale d'uso delle esperienze scolastiche changemaker per l'Educazione alla Cittadinanza Globale - Ashoka
INNOVANDO
SI IMPARA
Manuale d’uso delle esperienze scolastiche changemaker
per l’Educazione alla Cittadinanza Globale
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Sommario
3   Introduzione
6   Debate
10 MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento
14 Consiglio di Cooperazione – Tempo del Cerchio
18 Educazione affettivo-relazionale
22 Educazione all’imprenditorialità
26 Service Learning
30 Conclusioni
Introduzione                                                                              3

Introduzione
Di cosa si parla, quando si parla di Educazione alla Cittadinanza Globale
(ECG)? L’ECG è qualcosa di estremamente poliedrico. Infatti, l’ECG è
innanzitutto un obiettivo politico che include degli obiettivi formativi e
riflette una visione educativa particolare.

L’Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite impegna tutti
gli Stati al perseguimento dei suoi obiettivi, fra cui il numero 4: “Fornire
un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento
per tutti”. In particolare, l’obiettivo 4.7 stabilisce:

     4.7. Entro il 2030, [gli Stati dovranno] assicurarsi che tutti gli studenti
     acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere
     lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo
     sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere,
     la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza
     globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della
     cultura allo sviluppo sostenibile.

L’UNESCO, nella pubblicazione “Educazione alla Cittadinanza Globale:
temi ed obiettivi di apprendimenti” 1, ha declinato questo obiettivo politico
internazionale in tre dimensioni specifiche di apprendimento:

         Dimensione cognitiva, riferendosi alle conoscenze, analisi e
     pensiero critico circa le questioni globali, regionali, nazionali e locali e
     l’interazione e interdipendenza dei diversi paesi e dei diversi popoli.
         Dimensione socio-emotiva, intendendo l’abilità di sviluppare un
     senso di appartenenza ad una comunità umana, condividere i valori
     e le responsabilità, empatia, solidarietà e rispetto delle differenze e
     dell’alterità.
        Dimensione comportamentale, indicando la capacità di agire in
     maniera efficace e responsabile a livello locale, nazionale e globale per
     un mondo più sostenibile e pacifico.
4                                                                 INNOVANDO SI IMPARA

Inoltre, l’ECG eredita e arricchisce una tradizione concettuale e didattica
fertile. Come ricorda l’UNESCO:

     “L’educazione alla cittadinanza globale si basa su un approccio
     poliedrico, fondato su metodologie e concetti già applicati in altri ambiti,
     come l’educazione ai diritti umani, alla pace, allo sviluppo sostenibile ed
     educazione alla comprensione delle questioni internazionali e mira al
     raggiungimento di questi comuni obiettivi”2.

Infine, l’ECG riflette una visione educativa trasformativa. Infatti, educare alla
e per la cittadinanza globale sottintende un modello che intende costruire
“conoscenze, competenze, valori, atteggiamenti che i discenti devono poi
essere in grado di restituire, al fine di contribuire ad un mondo di pace più
giusto ed inclusivo”3. Questa visione trasformativa comprende dunque la
capacità di adattarsi ad un mondo caratterizzato dal cambiamento e che
richiede di fornire ai giovani le competenze per poter per imprimere una
direzione al cambiamento sociale.

Ashoka si riferisce all’ECG come Educazione Changemaker. Bill Drayton,
fondatore di Ashoka, spiega “in un mondo caratterizzato dal cambiamento,
una persona ha bisogno di essere un changemaker per vivere. Ha bisogno
di poter gestire ed imprimere una direzione al cambiamento”. Essere
changemaker, richiede delle competenze sofisticate che sono quasi l’opposto
di quelle richieste dal mondo della ripetizione che sta svanendo. In Italia,
grazie al progetto “Everyone a Changemaker: l’imprenditorialità sociale dei
giovani come strumento di inclusione sociale e di riduzione di ogni forma
di discriminazione” promosso dall’Associazione Centro ELIS grazie al co-
finanziamento dell’AICS, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo,
è stato possibile incontrare centinaia di esperienze scolastiche che hanno
fatto proprio l’obiettivo dell’ECG, cercando di fornire ai giovani opportunità
per sviluppare alcune delle competenze changemaker racchiuse nelle tre
dimensioni sopracitate.
Introduzione                                                                  5

Questo Manuale d’uso è il prodotto di una ricerca e mappatura tramite
il network di Ashoka di Scuole Changemaker, delle buone pratiche didattiche
diffuse su territorio nazionale e messe in pratica dai docenti e dirigenti
scolastici. Il volume è pensato per essere una guida, un manuale d’uso
per chiunque voglia cominciare ad approfondire le pratiche d’avanguardia
nel panorama educativo e ricevere spunti per adottarle ed implementarle
nel proprio contesto scolastico. Il volume riporta sei pratiche suddivise
in base alle dimensioni di apprendimento riportate dalla pubblicazione
dell’UNESCO. Ogni pratica prevede un’introduzione in cui si delineano i
destinatari e gli obiettivi formativi, una descrizione del funzionamento
della pratica, una sezione in cui vengono riportate alcune voci dal campo
che hanno implementato la pratica con successo e, infine, una sezione di
approfondimento.

Per quanto riguarda la dimensione cognitiva, il Debate e il Making Learning
and Thinking Visible saranno esplorate come pratiche innovative per
incoraggiare lo sviluppo del pensiero critico; il Consiglio di Cooperazione
o Tempo del Cerchio e l’Educazione affettivo relazionale, verranno
trattate come esempi di buone pratiche per la dimensione socio-emotiva;
infine, nell’ambito della dimensione comportamentale, l’educazione
all’imprenditorialità e il Service Learning saranno riportati come pratiche
efficaci per rendere gli studenti capaci di agire in modo efficace e
responsabile per trasformare la società.

Buona Lettura!
6        INNOVANDO SI IMPARA

Debate
Debate                                                                       7

Il “Dibattito Regolamentato”             tale da scegliere consapevolmente
conosciuto con il termine “Debate”       quali comprendere e quali
è considerato una metodologia            tralasciare. Insegnare agli studenti
d’avanguardia per indurre lo             a pensare criticamente significa
studente delle scuole superiori ad       dar loro il modo di vedere, e quindi
“imparare a dibattere” con il fine       di assimilare, le metodologie
di sviluppare il pensiero critico,       e processi che permettono di
ed imparare ad argomentare4.             connettere, contestualizzare
Questa pratica, molto conosciuta         e riflettere sulle le infinite
nel mondo anglosassone, è stata          informazioni con cui si interfacciano
introdotta nel contesto educativo        giornalmente8. Il Debate non è
italiano tramite Rete Nazionale          una materia a sé stante ma una
We Debate nel 2013 per poi essere        metodologia che può essere
diffusa e consolidata nel panorama       applicata a tutte le discipline.
italiano da altre iniziative quali la
Società Nazionale Debate Italia.
Il Debate è stato adottato da 507        COME FUNZIONA?
scuole del network di Avanguardie        Il Debate è un vero e proprio
Educative dell’Istituto Nazionale        confronto regolamentato tra
Documentazione Innovazione               squadre su temi controversi e
Ricerca Educativa (INDIRE)5.             prevede lo scambio di argomenti
                                         e controargomenti davanti ad una
Il Debate contribuisce a sviluppare      giuria che dovrà poi valutare quale
molte competenze fra cui:                delle due squadre contendenti abbia
comunicazione efficace, pensiero         saputo svolgere al meglio il proprio
critico, collaborazione, e agilità       compito. In preparazione al giorno
digitale6. In un mondo caratterizzato    del dibattito il docente presenta
da una tensione tra la straordinaria     un’affermazione e sceglie chi dovrà
espansione di conoscenza,                argomentare a favore e chi contro
verificatasi con il libero accesso al    l’affermazione. A questo punto, gli
web, e la limitata capacità dell’uomo    studenti avranno a disposizione
di assimilarla7, è importante            un breve periodo di ricerca e
che gli studenti sviluppino tali         documentazione per preparare il
competenze, riuscendo soprattutto        proprio intervento.
ad interrogarsi sulla veridicità delle   Ci sono alcuni elementi essenziali,
informazioni disponibili, in modo        descritti da De Conti e Giangrande
8                                                           INNOVANDO SI IMPARA

nel libro “Debate. Pratica, teoria e        squadra e la capacità di esporre
pedagogia”9, che il docente dovrà           i discorsi ma è anche funzionale
assicurarsi di includere e controllare      a proporre gli opportuni
nella giornata del dibattito, per           suggerimenti affinché ogni
ricavare il massimo da questo               studente possa migliorare da
momento formativo:                          incontro a incontro.

    Le regole sono essenziali per
    uno svolgimento formativo del        VOCI DAL CAMPO
    Debate. I ruoli dei partecipanti
    e le loro funzioni come anche la     L’Istituto Tecnico-Economico
    durata di ciascun discorso e la      Enrico Tosi di Busto Arsizio è un
    successione dei vari interventi      centro di formazione continua
    vanno definiti e rispettati          e, come si legge sul sito del Tosi,
    con rigore per garantire lo          “si distingue per l’innovazione
    svolgimento del dibattito.           didattica e organizzativa,
                                         l’internazionalizzazione dei percorsi
    Le argomentazioni sono ciò           e la trasparenza dei processi
    che differenziano questa             finalizzati alla promozione del
    metodologia d’avanguardia            successo individuale”10. Come
    dalle semplici conversazioni,        riferisce la Dirigente Scolastica
    dialoghi o liti. La struttura        dell’Istituto “noi tutti i giorni ci
    delle argomentazioni deve            attrezziamo per le competenze,
    essere logica e lo studente          non per le conoscenze”11. Per
    deve dimostrare di derivare          quanto riguarda il Debate, l’Istituto
    conclusioni coerenti con le          si è distinto per l’impegno e
    premesse poste. Gli studenti         la convinzione con cui hanno
    devono anche dimostrare di           adottato, sostenuto e diffuso la
    sapersi adattare all’interlocutore   pratica su territorio nazionale.
    e all’uditorio per risultare più     Infatti, l’Istituto a Busto Arsizio
    convincenti e saper gestire e        non solo ha introdotto un’attività
    appianare i punti di disaccordo.     di Debate che viene offerta agli
                                         studenti dalla prima superiore ma
    La giuria ha un ruolo essenziale     ha anche lanciato a metà gennaio
    non solo nel valutare il livello     2020, il primo MOOC (massive
    delle argomentazioni, il lavoro di   open online course) intitolato
Debate                                                                           9

“Avvio al debate”, promosso dal            Tosi, insieme alla Rete WeDebate e
Miur nell’ambito del progetto              la Società Nazionale Debate Italia,
Innovative Learning e progettato in        cureranno l’organizzazione delle
collaborazione con il Politecnico di       Olimpiadi Nazionali di Debate che
Milano e targato ITE E. Tosi Busto         si svolgeranno dal 19 al 24 Aprile
Arsizio12. Inoltre, l’Istituto Enrico      202113.

APPROFONDIMENTI
Per chi volesse approfondire sull’attività del Debate
come metodologia di educazione d’avanguardia,
la Società Nazionale Debate Italia14 è sicuramente
un ottimo inizio. Le loro attività si focalizzano sulla
creazione di tornei di Debate a livello nazionale
e internazionale, come la Debate Academy
organizzata insieme alla fondazione NoidelTosi15, e
di formazione per docenti. Inoltre, è consigliabile
consultare il progetto ministeriale Debate
Italia16, avviato dal MIUR nel 2017, che prevede
l’organizzazione e realizzazione delle Olimpiadi
Nazionali di Debate e la possibilità, per i migliori
debaters del paese, di partecipare competizioni
internazionali come World Schools Debate
Championship, dove l’Italia si è posizionata al terzo
posto tra le nazioni esordienti nel 201817. In più, la
Rete Nazionale WeDebate18, unendo attualmente
più di 140 scuole a livello nazionale che hanno
incluso il Debate come pratica curriculare o
extracurriculare, può essere sicuramente una stella
polare per coloro che vogliono approfondire la
pratica ed essere guidati nei passaggi necessari
all’implementazione.
10                 INNOVANDO SI IMPARA

MLTV
Rendere visibili
pensiero e
apprendimento
MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento                                    11

Making Learning and Thinking                 COME FUNZIONA?
Visible (MLTV) è una metodologia
d’avanguardia che mira a sviluppare          Secondo quanto riporta INDIRE,
parallelamente sia le competenze             MLTV è un modello educativo
disciplinari degli studenti sia il loro      che ruota attorno a tre costrutti
pensiero, nel senso più olistico del         fondamentali24:
termine19. Il modello MLTV è nato
da una collaborazione tra l’INDIRE,                la documentazione intesa come
Project Zero20, un gruppo di ricerca               “pratica di osservare, registrare
della Harvard Graduate School of                   e condividere attraverso
Education di Boston, e tre scuole                  media differenti il processo e
capofila di Avanguardie Educative21.               il prodotto dell’apprendimento
                                                   con lo scopo di approfondire
Come riportato nella scheda                        ed espandere l’apprendimento
esplicativa di Avanguardie Educative               stesso”25 ha l’obiettivo di rendere
della pratica, questa metodologia                  l’apprendimento visibile ad ogni
d’avanguardia porta benefici                       attore della comunità scolastica.
tutti gli attori facenti parti della               Per esempio, la raccolta di foto
comunità scolastica22. Da una parte,               e video degli studenti a lavoro,
enfatizzando e dando importanza                    un minuto di osservazione in
ai processi di insegnamento e di                   classe e presentazione collettiva
apprendimento, MLTV stimola                        di progetti sono tecniche spesso
gli studenti a riflettere sul loro                 usate per la documentazione.
percorso formativo e sul proprio
ruolo nell’apprendere. Dall’altra,                 le indicazioni, sono delle tracce
induce il corpo docenti a cercare un               operative estremamente
regolare confronto professionale,                  dettagliate che attraverso
confronto che sprona gli insegnanti                sistemi sequenziali permettono
a modificare e migliorare il loro                  di raggiungere un determinato
approccio. Questo fa sì che                        obiettivo formativo. Per
la classe si identifichi in una                    esempio:
comunità democratica, rivolta al                   • “The Ladder of Feedback” (la
rispetto reciproco, all’ascolto e alla                  scala del feedback), permette
collaborazione23.                                       di raccogliere dei commenti
                                                        in modo strutturato,
12                                                          INNOVANDO SI IMPARA

         ottenendo un feedback               condivise, socializzate e
         costruttivo in un clima di          negoziate inizialmente con un
         rispetto reciproco.                 piccolo gruppo e poi con tutta la
     • Le Thinking Routines hanno            classe.
         l’obiettivo di creare una
         struttura organizzativa per
         guidare i processi mentali       VOCI DAL CAMPO
         degli studenti. Si tratta di
                                          La collaborazione tra INDIRE e
         protocolli didattici composti
                                          Project Zero ha previsto un periodo
         da un set di domande e una
                                          di ricerca e sperimentazione che
         breve sequenza di fasi che
                                          ha coinvolto i dirigenti scolastici,
         possono essere facilmente
                                          i docenti e gli studenti delle
         applicate a ogni materia ed
                                          scuole capofila. Alla fine della
         in diversi contesti educativi.
                                          sperimentazione, il team di ricerca
         Sono “routine” e non semplici
                                          completo si è recato all’Istituto
         strategie, perché vengono
                                          Malignani di Udine, una delle
         utilizzate con ricorrenza fino
                                          scuole capofila che hanno incluso
         al punto di diventare parte
                                          MLTV all’interno del percorso
         della cultura di classe.
                                          formativo. Un docente riporta
     l’apprendimento di
                                          la storia di Antonio, un ragazzo
     gruppo prevede tutti i
                                          particolarmente timido e chiuso,
     membri della classe siano
                                          con diverse difficoltà dal punto
     ingaggiati emotivamente
                                          di vista scolastico. Alla fine del
     ed intellettualmente della
                                          periodo di sperimentazione, il team
     risoluzione di problemi o
                                          di ricerca ha chiesto agli studenti
     creazione di prodotti o più in
                                          stessi cosa pensassero del MLTV.
     generale nelle varie attività
                                          Antonio, con grande stupore di tutti,
     scolastiche26. Questa pratica
                                          si è esposto davanti alla classe e ha
     prevede che lo studente viva
                                          pronunciato la seguente frase, breve
     i processi di apprendimento
                                          ma incisiva: “MLTV mi ha cambiato
     e di pensiero come un primo
                                          la vita!”. I professori, attoniti da
     momento di riflessione
                                          questo gesto coraggioso ma avendo
     personale ed intima dello
                                          testimoniato il cambiamento di
     studente stesso, seguito da
                                          Antonio pre e post MLTV, hanno
     un momento successivo in
                                          attribuito il successo di questo
     cui queste riflessioni sono
                                          modello a tre importanti condizioni:
MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento                                  13

in primo luogo, attraverso le                potessero fidarsi l’un l’altro ha fatto
regole durante le lezione e gli              sì che Antonio potesse esporsi,
spazi dedicati a ciascuno studente,          e quindi anche sbagliare, senza
Antonio ha avuto la possibilità              essere giudicato; in terzo luogo, la
di sentirsi ascoltato; in secondo            metodologia del MLTV ha messo
luogo, la creazione di “uno spazio           Antonio in condizione di apprendere
sicuro” dove insegnanti e studenti           serenamente.

APPROFONDIMENTI
Avanguardie educative27 è un progetto di ricerca-
azione nato dall’iniziativa autonoma di INDIRE,
con l’obiettivo di investigare le possibili strategie di
propagazione e messa a sistema dell’innovazione
nella scuola italiana, tenendo particolarmente
conto dei fattori abilitanti e di quelli che ne
ostacolano la diffusione. Il progetto si è poi
trasformato in un vero e proprio movimento
aperto a tutte le scuole italiane; la sua missione
è quella di individuare, supportare, diffondere,
portare a sistema pratiche e modelli educativi
volti a ripensare l’organizzazione della Didattica,
del Tempo e dello Spazio del “fare scuola” in una
società della conoscenza in continuo divenire. Il
movimento ha creato una Galleria composta da
varie “idee”, ciascuna delle quali costituisce “la
tessera di un mosaico che mira a rivoluzionare
l’organizzazione della Didattica, del Tempo e dello
Spazio del ‘fare scuola’. MLTV è una delle 14 idee
sostenute nel movimento28.
14                  INNOVANDO SI IMPARA

Consiglio di
Cooperazione
Tempo del Cerchio
Consiglio di Cooperazione – Tempo del Cerchio                                        15

Il Consiglio di Cooperazione (CdC)              il cerchio diventa un vero e proprio
è una pratica che rientra in un                 luogo di elaborazione di esperienze
approccio educativo volto alla                  e contenitore affettivo propedeutico
cooperazione e si riferisce a un                a creare un clima di collaborazione
“tempo” in cui i membri di un                   e di gestione del conflitto in modo
gruppo si riuniscono per discutere              tale da abilitare i presenti a saper
di un argomento proposto da loro                affrontare i problemi30. Il CdC può
o determinato da una domanda                    essere adottato in tutte le scuole
posta dall’educatore. Per questo                di ordine e grado in quanto è
è spesso chiamata il “tempo del                 facilmente adattabile alle necessità
cerchio”. Il CdC è uno strumento che            educative degli studenti nel loro
nasce nell’ambito del paradigma                 percorso formativo.
non violento nell’ambiente
scolastico, inteso nel senso più
ampio del termine, comprendendo                 COME FUNZIONA?
l’invito al rispetto di ciascun
                                                Nell’organizzazione e svolgimento
essere umano, il riconoscimento
                                                del CdC, l’educatore o il docente
del proprio e del potere altrui,
                                                ha un ruolo chiave da facilitatore,
l’assunzione di responsabilità da
                                                con l’obiettivo di favorire lo
parte di ciascuno e la capacità di
                                                scorrimento delle idee. La modalità,
comunicare in maniera costruttiva.
                                                il luogo e la durata della pratica
La paternità di tale strumento si
                                                sono a discrezione dell’insegnante
può attribuire a Célestine Freinet,
                                                che però è tenuto a rispettare
padre della pedagogia popolare,
                                                alcuni elementi strutturali che
i cui insegnamenti furono ripresi
                                                garantiscono l’implementazione
in Italia nel 1951, da un gruppo
                                                corretta della pratica. Tali elementi
di insegnanti primari e secondari
                                                sono approfonditi nella lettura
che formarono il Movimento di
                                                di approfondimento sul CdC, nel
Cooperazione Educativa, con lo
                                                volume “Insegnare domani nella
scopo di diffondere il pensiero e le
                                                scuola dell’infanzia e nella scuola
metodologie di Freinet29.
                                                primaria”, edito da Erickson31:
Questa pratica si pone come
                                                   la ciclicità è funzionale al
obiettivi il lavoro sulla sfera sociale
                                                   raggiungimento degli obiettivi.
e relazionale: nel raccogliere
                                                   È estremamente importante
emozioni sia positive che negative,
                                                   che la pratica venga effettuata
16                                                            INNOVANDO SI IMPARA

     regolarmente per garantire la         propri compagni. L’intero sistema
     creazione di uno “spazio sicuro”      scolastico del IC Parma Centro è
     dove costruire una fiducia            costruito sul coltivare e promuovere
     reciproca;                            il benessere psico-fisico dello
     la durata dell’incontro deve          studente, partendo dalle attività
     essere stabilita in precedenza        corporee e manuali fino a quelle
     in modo tale enfatizzare la           relazioni ed emozionali, ed ognuno
     peculiarità dell’attività stessa;     è inserito in un ambiente in cui
     la disposizione delle sedie in        il proprio benessere è legato a
     cerchio è essenziale per la           quello del proprio compagno. Per
     realizzazione materiale di uno        questo, la pratica del CdC è inserita
     spazio di condivisione inclusiva,     nell’offerta formativa dell’istituto ed
     dove ognuno possa sentirsi            è ritenuta essenziale nel percorso
     libero di esprimere le proprie        educativo degli studenti. In quinta
     idee, preoccupazioni e stati          D per esempio, il CdC si svolge
     d’animo;                              una volta a settimana secondo
     le regole stabilite all’interno del   una versione personalizzata
     cerchio devono diventare un           dalla maestra Monica32. Infatti,
     punto di riferimento nella vita       i bambini si stringono in cerchio
     scolastica e di comunità.             davanti a tre scatole contenenti
                                           bigliettini mai anonimi: le critiche,
                                           le congratulazioni, le proposte. La
VOCI DAL CAMPO                             maestra Monica riporta che durante
                                           questi momenti, i bambini hanno
L’IC Parma Centro, situato nel
                                           chiarito numerosi fraintendimenti
pieno del centro storico di Parma,
                                           tramite la comunicazione delle
ha come suo motto “Consegnare
                                           “critiche”; allo stesso tempo, il
la scuola agli alunni”. I ragazzi
                                           congratularsi l’un l’altro ha fatto sì
sono infatti i protagonisti e i
                                           che si creasse un ambiente felice e
primi responsabili del proprio
                                           sereno all’interno del gruppo classe.
apprendimento e l’obiettivo
della scuola è quello di aiutarli
                                           La filosofia del benessere e
a costruire la loro identità
                                           dell’empatia della scuola è nelle
personale, sociale, culturale e di
                                           parole del Dirigente Scolastico del
genere in un percorso che li porti
                                           IC Parma Centro: “Ho capito che
ad essere felici, competenti e a
                                           non puoi cambiare niente se prima
cooperare costantemente con i
Consiglio di Cooperazione – Tempo del Cerchio                                    17

non cambi te stesso, se non senti               il cambiamento che vuoi vedere nel
empatia e compassione per tutti gli             mondo”33.
esseri viventi, se non sei tu stesso

APPROFONDIMENTI
Per chi fosse interessato a sapere di più sulle
tecniche d’implementazione del Consiglio di
Cooperazione, consigliamo di consultare la lettura
di approfondimento “Insegnare domani nella
scuola dell’infanzia e nella scuola primaria”, edito
da Erickson34. Il CdC è una pratica estremamente
versatile che può essere adattata e modificata
alle necessità educative dei contesti più disparati.
Per esempio, nelle classi multiculturali, il CdC può
essere usato come tecnica per favorire l’inclusione
e l’integrazione degli studenti stranieri. Infatti,
l’organizzazione di un tempo del cerchio sulle
difficoltà relazionali che hanno reso poco serena
la vita il classe è un ottimo modo per avvicinare
gli studenti alla conoscenza dei loro compagni
immigrati35. In una provincia di Roma, caratterizzata
da un significativo fenomeno migratorio, numerosi
progetti sono stati inseriti all’interno del curriculo
scolastico della scuola d’infanzia, la scuola primaria
e alla scuola secondaria di primo grado con il fine
di migliorare e rafforzare percorsi di reciproca
conoscenza, incentivare le relazioni fra le comunità di
accoglienza e gli alunni stranieri con le loro famiglie
soprattutto per superare i reciproci pregiudizi.
Tutte le attività previste dai progetti sono realizzate
utilizzando la metodologia del CdC per rendere i
bambini più partecipi e curiosi ma soprattutto per
rendere gli alunni protagonisti del loro processo
formativo36.
18            INNOVANDO SI IMPARA

Educazione
affettivo-
relazionale
Educazione affettivo-relazionale                                                 19

L’Educazione affettivo-relazionale        di un clima scolastico solidale
prevede che le relazioni, il              e collaborativo. Ciò richiede un
coinvolgimento, il cuore siano            impegno nella gestione delle
costantemente portati al centro           emozioni, degli stati d’animo e dei
dell’attenzione dell’esperienza           sentimenti e nelle ore dedicate
scolastica, sia per gli studenti sia      all’educazione affettivo-relazionale,
per gli insegnanti. L’educazione          gli studenti e le insegnanti
affettivo-relazionale e i suoi            ragionano e allenano tali capacità.
obiettivi del curriculo sono fondati
su alcuni principi che sono delineati
nel documento dell’OMS “Life              COME FUNZIONA?
skills education for children and
adolescents in school” (Educazione        L’Educazione affettivo-relazionale
alle competenze per la vita a             può costituire una vera e propria
scuola) che nel 1994 inserisce la         “materia” che, come tutte le altre,
gestione delle emozioni, l’empatia        ha un curriculo ben definito e una
e la capacità di relazionarsi con         scadenza ricorrente. Come nel
gli altri in modo positivo tra le 10      resto delle materie, è importante
life skills (competenze per la vita)      che si definisca un percorso ben
da sviluppare ed implementare             strutturato per i vari cicli scolastici,
all’interno dei curricula scolastici37.   con l’identificazione di varie fasi
In Italia, Cristina Lorimer, docente      propedeutiche al raggiungimento
psicoterpeuta psicologa ed esperta        di determinati obiettivi. Per
di educazione affettivo-relazionale,      esempio, nel caso della Scuola-
ha avuto modo di sviluppare               Città Pestalozzi, si parte proprio
il primo curriculo interamente            dal primo biennio della scuola
dedicato a questa “disciplina”, già       elementare con la costruzione
negli anni Novanta, all’interno della     del gruppo classe, fase essenziale
Scuola-Città Pestalozzi a Firenze.        per il successo dell’educazione
Diventata materia scolastica a tutti      affettivo-relazionale38. Negli anni
gli effetti, con un suo curriculuo        successivi, si esplorano varie
e scadenza settimanale, questa            emozioni, si affrontano temi come
materia si pone l’obiettivo di far        la mediazione dei conflitti, il perché
sviluppare una consapevolezza nei         servono le regole e la diversità di
confronti degli altri, ma anche su se     genere. Una volta creata una solida
stessi, necessarie alla costruzione       base di conoscenza esperienziale
20                                                           INNOVANDO SI IMPARA

di tali argomenti alle elementari,           gli consente di affrontare la
nell’ultimo biennio, si procede ad           difficoltà posta dalla situazione
affrontare temi come la tolleranza,          problematica, mettendo in atto
la frustrazione, la trasgressione            i comportamenti comunicativi
e, in classe, ci si allena a gestire         adeguati alla situazione
tali emozioni con l’obiettivo di             simulata, con l’obiettivo
imparare a saper prendere decisioni          di potenziare le capacità
consapevoli per sé stessi e per gli          interpersonali;
altri.                                       il gioco di raggrupparsi secondo
                                             diverse caratteristiche permette
Per quanto riguarda le metodologie           di scoprire affinità e differenze,
di implementazione, sul sito della           funzionale a scoprire affinità
Scuola-Città Pestalozzi, dedicato al         inaspettate con compagni con
“Curriculo di educazione affettivo-          cui pensavano di avere poco da
relazionale”, è possibile consultare         spartire;
varie tecniche, già sperimentate con         raccontare e costruire storie,
successo nelle classi39. Tra le più          attività che si concentra sul
utilizzate troviamo:                         lavorare sui diversi punti di
                                             vista, raccontando storie di
     il tempo del cerchio, già visto in      altri ma allo stesso tempo a
     precedenza;                             riflettere sulla propria, infatti i
     l’ascolto attivo, un                    ragazzi sono spesso incentivati
     atteggiamento ma anche una              a scrivere una propria biografia
     tecnica che ha l’obiettivo di           durante il percorso dell’anno
     entrare in relazione con l’altro        scolastico;
                                             la stesura delle regole da tenere
     permettendogli di esprimersi
                                             in classe è un’attività che può
     esplorando, su stimoli
                                             coinvolgere attivamente gli
     dell’interlocutore, anche parti di
                                             studenti in modo da farli sentire
     sé meno consapevoli, ampliando
                                             parte del comportamento del
     così la propria consapevolezza
                                             gruppo
     emotiva;
     il role playing o “gioco di
     ruolo”, una simulazione
                                          VOCI DAL CAMPO
     recitativa durante la quale
     gli studenti sono invitati ad        La Scuola-Città Pestalozzi a
     assumere un ruolo tale che           Firenze è una scuola statale extra-
Educazione affettivo-relazionale                                            21

ordinamentale: aderisce, infatti, ad     suo curriculo scolastico negli anni
una legge che dà la possibilità di       Novanta grazie ad una docente
fare sperimentazione per “mettere        psicoterapeuta psicologa ora
in pratica” modelli differenti di        in pensione, Cristina Lorimer.
insegnamento-apprendimento. A            L’inserimento di tale materia è
livello strutturale comprende gli        basato sulla convinzione che senza
otto anni della scola primaria e         la relazione non sia apprendimento
secondaria di primo grado, divisi in     e come dice la Maestra Valeria
quattro bienni. C’è un’unica sezione     Angelini “La relazione ha bisogno
ed è composta da un massimo              di lentezza e continuità per potersi
di venti alunni. Come spiegato in        costruire e far conoscere, si crea
precedenza, l’educazione affettivo-      ogni giorno, e, soprattutto, si crea
relazionale è stata inserita nel         tutti insieme”40.

APPROFONDIMENTI
Per chi volesse avere una testimonianza visiva di
quanto raccontato fino ad ora, il film “Educazione
Affettiva. Crescere a scuola” di Federico Biondi e
Clemente Bicocchi41 è sicuramente imperdibile.
Con una grande naturalezza e sincerità, il progetto
cede il palco ai protagonisti del panorama
educativo italiano, i bambini, attori principali
di questo microcosmo, e i maestri, figure di
riferimento nel loro cammino di crescita. In
particolare, il film tratta degli ultimi giorni di
una quinta elementare Scuola-Città Pestalozzi di
Firenze, quando un vortice di emozioni colgono
gli studenti durante un passaggio inevitabile della
loro vita. Per approfondire il progetto della scuola
Pestalozzi di Firenze, sul loro sito è possibile
trovare una sezione dedicata alle pubblicazioni
inerenti la sperimentazione didattica42.
22             INNOVANDO SI IMPARA

Educazione
all’imprenditorialità
Educazione all’imprenditorialità                                                 23

L’educazione all’imprenditorialità         con vari protocolli di attivazione
viene svolta tramite diverse               nelle classi. Queste pratiche
metodologie ma è una buona                 sono spesso messe in pratica per
pratica che consente lo sviluppo di        scuole superiori anche se alcune
competenze legate all’educazione           applicazioni vengono svolte anche
alla cittadinanza globale. Nel             nelle scuole primarie o secondarie di
2016, la Commissione Europea               primo grado47. Tramite un impegno
ha proposto una Nuova Agenda               imprenditoriale, gli studenti sono
di Competenze per l’Europa                 portati a sviluppare creatività,
(New Skills Agenda for Europe)43.          innovazione, abilità di valutazione e
Fra le competenze chiave                   di assunzione del rischio, capacità
particolare attenzione è dedicata          di pianificare e gestire progetti. Allo
all’imprenditorialità, a cui, nel          stesso tempo, anche le competenze
2016, è stato dedicato l’EntreComp         trasversali come il lavorare in
(Entrepreneurship Competence               gruppo, la risoluzione dei problemi,
Framework)44. un modello di                fiducia in sé e nelle proprie capacità,
riferimento per le competenze              resilienza, empatia, parlare in
imprenditoriali che fa da ponte tra i      pubblico vengono allenate e
mondi dell’educazione e del lavoro.        rafforzate48.
In questo contesto, l’educazione
all’imprenditorialità è definita
come “agire sulle opportunità              COME FUNZIONA?
e sulle idee per trasformarle in           L’educazione all’imprenditorialità
valore per gli altri. Il valore che        (così come stabilito dal Sillabo)
si crea può essere finanziario,            può essere adottata tramite
culturale, o sociale”45. Educare           un approccio cross-curricolare,
all’imprenditorialità, dunque,             facendo sì che gli obiettivi
non significa “educare ad essere           vengano perseguiti e raggiunti
imprenditori” ma pone l’accento            trasversalmente alle varie
su alcune competenze trasversali           discipline oppure che sia oggetto di
come l’intraprendenza e la creatività      insegnamenti facoltativi. Il Sillabo
che abilitano la generazione di            prevede un percorso formativo
valore condiviso in ogni aspetto           annuale ma che sia anche inserito
della vita. Tale modello è stato           all’interno dell’intero ciclo scolastico
tradotto in italiano tramite il “Sillabo   ed è suddiviso in 5 macro aree di
all’Educazione Imprenditoriale”46          contenuto:
24                                                          INNOVANDO SI IMPARA

1. Nella prima parte del modulo,         4. Nella quarta parte, gli
   si affrontano temi ed esplorano          studenti hanno la possibilità di
   sensazioni inerenti l’utilizzo           confrontarsi con il “mercato”.
   di passioni, propensioni                 Infatti, saranno guidati
   ed interessi come mezzo                  nell’esperienza di ricercare
   di realizzazione personale.              finanziamenti e allo stesso
   Particolare attenzione si                tempo nell’imparare ad
   rivolge all’importanza dello             utilizzare alcuni strumenti
   spirito d’iniziativa sia nella vita      di rendicontazione come il
   personale che professionale.             bilancio d’impresa, il budget, e
2. Nella seconda parte, si inizia           il fundraising (raccolta fondi), di
   a intraprendere il percorso              strategia e di marketing.
   imprenditoriale, con uno studio       5. Infine, gli studenti vengono
   approfondito sui pilastri di             ingaggiati in argomenti inerenti
   una buona idea, l’analisi del            alla cittadinanza economica alla
   contesto e dei bisogni sociali nei       globalizzazione, approfondendo
   quali l’idea deve poter essere           le relazioni tra crescita
   collocata e, di conseguenza,             economica, benessere e sviluppo
   creare una soluzione originale,          economico e sostenibile.
   scalabile e replicabile, che possa
   creare valore per se stessi e per
   gli altri.                            VOCI DAL CAMPO
3. Nella terza parte del modulo,
                                         Daniele Manni insegna informatica
   i gruppi di lavoro sono bel
                                         e educazione all’imprenditorialità
   consolidati e gli studenti iniziano
                                         presso l’Istituto Galilei-Costa di
   ad essere consapevoli dei valori
                                         Lecce. In 15 anni, ha coordinato
   e atteggiamenti cooperativi nel
                                         gli studenti delle sue classi
   gruppo. In particolare, il ruolo
                                         nell’ideazione e conduzione di
   della leadership è approfondito
                                         piccole start-up di varie tipologie.
   ed esplorato nelle sue varie
                                         Tra le più riuscite e conosciute
   sfaccettature. Inoltre, gli
                                         troviamo MABASTA (Movimento
   studenti iniziano a confrontarsi
                                         Anti Bullismo Animato da
   con lo sviluppare, descrivere,
                                         Studenti Adolescenti)49, ECOisti50
   interpretare e lo scopo di un
                                         (pro ambiente), la creazione di
   business plan (piano aziedale).
                                         una maglietta Salento loves me
Educazione all’imprenditorialità                                             25

e Nectarea (una soluzione che             Come Daniele riporta: “A me
prevede l’utilizzo dell’olio evo          piace immaginare la scuola come
pro salute). Con un passato da            una palestra di stimoli. Occorre
imprenditore ma soprattutto da            una scuola che sia una struttura
insegnante di didattica innovativa,       abilitante, che punti su una visione
Daniele Manni è il vincitore del          studente-centrica”52.
Global Teacher Award 202051.

APPROFONDIMENTI
Oltre alla documentazione ministeriale citata,
numerosi approfondimenti sull’educazione
all’imprenditorialità possono trovarsi nelle
realtà del Terzo Settore. Tra le realtà più
presenti sul territorio italiano che si occupano
di imprenditorialità giovanile troviamo Junior
Achievement Italia53, un’organizzazione non profit
che fornisce programmi didattici esperienziali
di educazione economico-imprenditoriale,
alfabetizzazione finanziaria e orientamento. Tra i
suoi programmi, evidenziamo Impresa in azione54,
il programma di educazione imprenditoriale per gli
studenti dai 16 ai 19 anni degli ultimi tre anni delle
scuole superiori. Inoltre, un’altra realtà degna di
nota è la B Corp School di InVento Lab55, dove gli
studenti diventano dei veri e propri imprenditori
di un nuovo tipo di società, che usa il business
come forza positiva, mettendo al centro la persona
e l’ambiente. Fornendo le piattaforme digitali,
mentorship (tutoraggio) di alto livello e corsi di
formazione su temi sociali e ambientali, B Corp
School organizza programmi di alternanza scuola-
lavoro per coinvolgere gli studenti.
26         INNOVANDO SI IMPARA

Service
Learning
Service Learning                                                             27

Il Service Learning (SL) è un           però, il Ministero dell’Istruzione,
approccio pedagogico che porta          con delle direttive ministeriali,
a ripensare i contenuti ed i            ha facilitato la discussone e le
metodi secondo la logica della          riflessioni sulla pratica, favorendone
trasformazione migliorativa             l’implementazione in diversi
della realtà, unendo il Learning,       contesti e nei vari anni scolastici.
l’apprendimento inteso come lo
sviluppo di competenze tanto            È importante precisare che il SL
sociali quanto, e soprattutto,          non è né volontariato né stage
disciplinari, al Service, l’impegno     ma piuttosto, l’obiettivo di questa
costruttivo per la comunità e la        pratica è proprio quello di creare
cittadinanza attiva56. In questo        un ponte tra la vita accademica e la
modo, questa pratica ha un doppio       vita reale, tra teoria e pratica e tra
obiettivo: da una parte vuole dare      ricerca e sperimentazione59.
risposta a bisogni del territorio,
dall’altra permette agli studenti di
imparare mettendo in pratica, e         COME FUNZIONA?
quindi apprendendo, conoscenze e        In termini pratici, nel SL si prevede
competenze curricolari.                 la progettazione, implementazione
                                        e valutazione di un progetto che
Il SL è nato nel contesto               ha l’obiettivo di rispondere, nel
nordamericano all’inizio del            concreto, ad un bisogno sociale60.
nuovo millennio, da una reale           È essenziale prevedere e stimolare
necessità di colmare il divario         una partecipazione attiva sia da
tra politiche educative e               parte degli studenti che del corpo
necessità reali della comunità57.       docenti in tutte e tre le fasi, con
Si è poi diffuso velocemente in         particolare attenzione al ruolo del
America Latina. In Italia il SL è       docente che deve essere in grado
entrato a far parte del sistema         di accompagnare i ragazzi in un
educativo da circa un decennio.         percorso di responsabilizzazione e,
Inizialmente, il dibattito sul SL era   quindi, di crescita61.
prettamente rivolto al contesto
universitario, dove si cercava di       In ogni modo, è importante
creava di costruire relazioni di        che durante la progettazione e
partenariato tra le università e le     implementazione del progetto di SL,
organizzazioni locali58. Dal 2016       ci siano 3 elementi trasversali alle
28                                                           INNOVANDO SI IMPARA

varie fasi, menzionati nel “Toolkit       Questo scambio dare/avere,
Service Learning” pubblicato da           continua Fiorin, “aiuta a diventare
INDIRE62:                                 più competenti, sia a livello
                                          umano, sia a livello disciplinare e
     Incoraggiare la riflessione          professionale”64.
     (pubblica o privata) critica
     sull’esperienza, tramite attività
                                          Un’altra voce degna di nota nel
     come il tempo del cerchio,
                                          campo del SL è il Liceo Attilio
     brainstorming, riunioni o diari
                                          Bertolucci di Parma, identificato
     di bordo.
                                          già nel 2016 dall’Ufficio Scolastico
     Il processo e lo sviluppo
                                          Regionale per l’Emilia Romagna
     del progetto devono essere
     documentati e comunicati             per la realizzazione di percorsi di
     attraverso materiali audiovisivi,    formazione per Studenti e Docenti
     presentazioni, la condivisione       su SL65. Per il Liceo Bertolucci
     sui social network.                  l’azione didattica e la vista di
     La valutazione e il monitoraggio     una scuola si caratterizzano per
     attraverso interviste, questionari   la capacità di far interagire il
     e rubriche sono essenziali           curriculum definito dalle Indicazioni
     per analizzare i successi e le       Nazionali con percorsi e progetti
     difficoltà del percorso.             che contestualizzino le competenze
                                          ed i saperi a partire dalla
                                          specificità delle singole istituzioni
VOCI DAL CAMPO                            scolastiche66. Tutti i progetti scelti
                                          e portati avanti dl Liceo Bertolucci,
Italo Fiorin è Professore presso
                                          sono frutto di una scelta specifica
il dipartimento di Scienze
economiche, politiche e delle lingue      dettata da una mappatura dei
moderne dell’Università LUMSA a           bisogni del territorio con l’obiettivo
Roma. Fiorin è da anni un esperto         di favorire il protagonismo giovanile
e sostenitore della metodologia SL.       e incrementare la collaborazione
Infatti, Fiorin spiega “Apprendere        con i portatori di interesse locali67.
serve e servire insegna”63, slogan        Essi sono rivolti sia a specifici
che concepisce l’apprendimento            gruppi/classi di studenti che a
è una risorsa individuale ma può          tutti gli studenti del liceo (offerta a
essere messa a disposizione degli         domanda).
altri per migliorare la comunità.
Service Learning                                                               29

Come riportato sul sito del Liceo           per leggerne i bisogni formativi e
Bertolucci “Perché compito                  per rispondervi con consapevolezza
prioritario di una scuola è interagire      critica. La scuola è un intellettuale
con la società di cui è espressione         sociale”68.

APPROFONDIMENTI
Sul sito della LUMSA è possibile trovare alcuni
esempi di progetti di SL implementati nelle classi
di tutti gli anni scolastici69. In particolare, citiamo
il progetto Incontriamo il mondo che c’è a casa
nostra, condotto dal Liceo delle scienze Umane
Maria Ausiliatrice Padova, dove i ragazzi di terza
e quarta, sostenuti dai docenti ed un’associazione
già radicata in Veneto, hanno intrapreso un
percorso didattico di metodologia della ricerca
della realtà dell’immigrazione, con la possibilità
poi di incontrare molti stranieri insegnando
loro l’italiano. In questo modo, i ragazzi hanno
l’opportunità di ascoltare storie di sofferenza e di
riscatto e conoscere culture diverse.
30            INNOVANDO SI IMPARA

Conclusioni
Conclusioni                                                                                31

Sebbene possa apparire complesso tradurre un obiettivo politico ambizioso
come l’ECG nel contesto educativo e scolastico di tutti i giorni, le
testimonianze riportate da questo manuale ci mostrano e dimostrano che
tale sforzo sia possibile, ed è stato efficacemente sperimentato e diffuso in
numerosi luoghi del nostro fare scuola.

La ricca tradizione scolastica italiana è infatti dotata delle risorse ed energie
per affrontare le sfide poste dal contesto di cambiamento per le quali l’ECG
può costituire una strada efficace. Le dimensioni formative e le competenze
che queste pratiche scolastiche intendono contribuire a sviluppare sono
infatti sempre più necessarie nel mondo di oggi per permettere a tutti i
giovani di essere cittadini del mondo attivi e responsabili, protagonisti del
cambiamento sociale: changemaker!

L’applicazione di queste pratiche nel proprio contesto scolastico sarà
senza dubbio ardua e con risultati non omogenei. L’educazione è in primo
luogo relazione. Pertanto, non si potrà prendere alla lettera ogni passaggio
illustrato in questo manuale ma si dovranno cogliere gli spunti e le
suggestioni presenti e declinare le attività sulla base dell’incontro con gli
studenti, utilizzando tutte le competenze formative e la saggezza di cui si è
dotati.

La redazione è stata curata da Ludovica Tramontin con il supporto di Luca Solesin.
Si ringraziano per le riflessioni e le testimonianze i partner di progetto e i docenti e
dirigenti scolastici della rete delle Scuole Changemaker.
32

NOTE DI CHIUSURA
1
   UNESCO, (2018), Educazione alla cittadi-         15
                                                       NoidelTosi, https://www.noideltosi.it.
nanza globale: temi e obiettivi di apprendi-        16
                                                       Debate Italia, https://www.debateitalia.it.
mento, traduzione a cura del Centro della           17
                                                        Debate Italia, “World School Debating
Cooperazione Internazionale, p.15.                  Championship”, https://www.debateitalia.it/
2
  Ibid., p.15                                       pagine/zagabria-2018.
3
  Ibid. p.15.                                       18
                                                       Debate Italia, “Accordo di rete”, https://
4
  De Conti, M., Giangrande, M., (2017), Deba-       www.debateitalia.it/pagine/accordo-di-re-
te. Pratica, teoria e pedagogia, Pearson.           te.
5
   Raccolta dati effettuata il 18 marzo 2021        19
                                                        INDIRE, “Making Learning and Thinking
da Avanguardie Innovative, “Le Idee del Mo-         Visible in Italian Secondary Schools (MLTV),
vimento Avanguardie Educative” http://in-           https://www.indire.it/progetto/making-le-
novazione.indire.it/avanguardieeducative/           arning-and-thinking-visible-in-italian-se-
le-idee.                                            condary-schools/
6
   Le ricercatrici INDIRE, Elena Mosa, Silvia       20
                                                         Project Zero, http://www.pz.harvard.
Panzavolta e Letizia Ciganotto in Avanguar-         edu.
die Educative, “Debate – argometantare e            21
                                                       Le tre scuole capofila che hanno preso
dibattere, https://www.youtube.com/wa-              parte al periodo di sperimentazione di MLTV
tch?v=vAM_HCi7mio.                                  sono: il liceo Savoia Benincasa di Ancona,
7
   Delors, J., (1996), Learning: The Treasure       l’Istituto Malignani di Udine, l’Istituto Stata-
Within, UNESCO Publishing.                          le Istruzione Secondaria di Pomigliano.
8
   Morin, E., (2000), La testa ben fatta. Rifor-    22
                                                        Avanguardie innovative, “MLTV- Rendere
ma dell’insegnamento e riforma del pensiero.        Visibili Pensiero e Apprendimento”, http://in-
Raffaello Cortina Editore.                          novazione.indire.it/avanguardieeducative/
9
   De Conti, M., Giangrande, M., (2017).            integrazione-mltv.
10
    Istituto Tecnico Economico Entico Tosi, “Il
                                                    23
                                                       Ibid.
nostro istituto”, https://www.etosi.edu.it/         24
                                                        Le ricercatrici INDIRE, Silvia Panzavolta,
pagine/il-nostro-istituto.                          Maria Guida, Elena Mosa e Letizia Cinga-
11
   Italia che cambia, “Tosi, la scuola di comuni-   notto in Avanguardie Educative, “MLTV-
tà che prepara ad un mondo senza confini”, ht-      Rendere visibili pensiero e apprendimento”,
tps://www.italiachecambia.org/2020/07/              https://www.youtube.com/watch?v=2Pd-
tosi-scuola-comunita-prepara-mondo-sen-             q2oSH8bw.
za-confini-scuola-che-cambia-8/.                    25
                                                        Krechevsky, M., Mardell, B., Rivard, M.,
 12
     Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi , “Il   Wilson, D., (2013), Visible Learners: Promo-
Tosi e il primo #MOOC sul #Debate”, https://        ting Reggio-Inspired Approaches in All Scho-
lnx.etosi.edu.it/news/il-tosi-e-il-primo-mo-        ols, Wiley.
oc-sul-debate-2/.                                   26
                                                       Project Zero and Reggio Children, (2001).
13
    Debate Italia, “Olimpiadi 2021”, https://       Making Learning Visible: Children as Indi-
www.debateitalia.it/pagine/olimpiadi-2021.          vidual and Group Learners. Reggio Emilia,
                                                    Italy: Reggio Children.
 14
     Società Nazionale Debate Italia, https://
www.sn-di.it.
33

27
   Avanguardie Innovative, http://innovazio-        site/educazioneaffettivapestalozzi/.
ne.indire.it/avanguardieeducative/chi-sia-          39 Ibid.
mo.                                                 40
                                                       Angelini, V., (2021), Nuove percezioni per
28
   Raccolta dati effettuata il 25 Marzo 2021.       diventare nuovi insegnanti: la nuova sfida
29
    Jasmin, D. (1994/2002). Il consiglio di         Changemaker, 1 febbraio 2021, https://
cooperazione: manuale per la gestione dei           www.ashoka.org/en-ca/story/nuove-per-
conflitti in classe. Molfetta: edizioni la meri-    cezioni-diventare-nuovi-insegnanti la-nuo-
diana.                                              va-sfida-changemaker.
30
    “Insegnare domani nella scuola dell’in-
                                                    41
                                                       Bondi, F., Bicocchi, C., (2014), Educazione
fanzia e nella scuola primaria” a cura di           Affettiva. Crescere a scuola. Ardaco, http://
Dario Ianes e Sofia Cramerotti in Novara,           www.educazioneaffettiva.com.
D., (2010), Litigare per crescere, Erickson,        42
                                                       Scuola-Città Pestalozzi, “Articoli”, https://
http://www2.erickson.it/contenuti/1_feb/            www.scuolacittapestalozzi.it/sperimenta-
files/assets/basic-html/index.html#page1.           zione/diciamo-di-noi/articoli/.
31
   Ibid.                                            43
                                                        European Commission (2016), COMMU-
32
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la/content/Scuola_e_formazione/2016/               67
                                                      Ibid.
numero_1/47-50_Fiorin.pdf.                         68
                                                      Ibid.
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Storytelling e Service Learning. Un Approc-        https://eis.lumsa.it/esperienze/esperien-
cio Metodologico al Service Learning, Sape-        ze-di-service-learning.
re pedagogico e Pratiche educative, n.2.
Il presente manuale è stato frutto del progetto di Educazione alla Cittadinanza
Globale “Everyone a Changemaker: l’imprenditorialità sociale dei giovani come
    strumento di inclusione e di riduzione di ogni forma di discriminazione”,
        finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
  e promosso da ELIS in partenariato con Ashoka, Isnet e Lumsa. AID 011790.
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