REGOLAMENTO DI ISTITUTO 2017-2018 - liceoguidonia

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
                              "E. MAJORANA - L. PISANO"
                                      POLO LICEALE
                 LINGUISTICO - SCIENTIFICO - SCIENZE UMANE
                                      POLO TECNICO
              AFM (Ex Ragionieri) - CAT (Ex Geometri) - TURISTICO
                    Via Roma n° 298, 00012 - Guidonia Montecelio (RM)
                        Tel: 06.12.11.23.875/6 - Fax: 06.67.66.39.39
            Em@il: rmis10600x@istruzione.it PEC: rmis10600x@pec.istruzione.it

             REGOLAMENTO DI ISTITUTO 2017-2018
                                         Premessa

Il presente regolamento, adottato ai sensi dell’articolo 10, comma 3, della legge 297 del
16 aprile 1994, è parte integrante del progetto d’Istituto e della Carta dei servizi, approvato
con delibera del Consiglio d’Istituto del …………..
La conoscenza e l’accettazione del seguente regolamento sono condizioni indispensabili
per essere iscritti all’Istituto e per conservare il diritto a frequentarlo.

                      1. Disposizioni generali sugli organi collegiali
1.1 Convocazione
La convocazione degli organi collegiali è disposta con preavviso non inferiore ai cinque
giorni rispetto alla data della riunione, fatti salvi particolari motivi di urgenza.
La convocazione è effettuata con lettera consegnata a mano o spedita come
raccomandata ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante pubblicazione sul sito
Istituzionale della scuola o tramite posta elettronica. Per la componente docente la
convocazione può essere fatta con pubblicazione nell’apposito registro delle
comunicazioni e sul sito Istituzionale della scuola.
La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo
collegiale.
Il presidente ha il potere di regolare la discussione sugli argomenti posti all’ordine del
giorno e di fissare, all’inizio della riunione, la durata massima di ogni singolo intervento.

1.2 Verbale delle riunioni
Di ogni seduta dell’organo collegiale è redatto processo verbale, firmato dal presidente e
dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate, timbrate e siglate.
Il Segretario del Consiglio di classe è nominato di volta in volta dai membri del Consiglio
di Classe stesso, il docente Coordinatore viene, invece, nominato dalla Presidenza. Il
Segretario del Collegio dei docenti è uno dei docenti eletti collaboratori del Dirigente. Il
Segretario del Consiglio d’Istituto viene nominato dal presidente, tra i membri della
componente del Personale scolastico.
Il verbale fa fede di quanto discusso e deliberato nella riunione fino a prova di falso.

1.3 Accesso ai verbali
L’accesso ai verbali avviene senza particolari formalità da parte dei soggetti di seguito

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indicati.
 Studenti e genitori: possono accedere al verbale del Consiglio d’Istituto e al verbale
    del proprio Consiglio di Classe con esclusione delle parti inerenti a giudizi e valutazioni
    degli alunni.
 Docenti: hanno accesso al verbale del Consiglio d’Istituto, al verbale del Collegio dei
    docenti e al verbale del proprio Consiglio di Classe.
 Personale ATA: Può accedere al verbale del Consiglio d’Istituto.
Al di fuori di quanto sopra specificato valgono le norme di cui alla L. 241 del 7\8\90.

                2. Programmazione delle attività degli organi collegiali.

Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle
rispettive competenze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività
stesse.

2.1 Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto è convocato dal presidente del Consiglio. Il Presidente dispone la
convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva, o a seguito
della richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti.
La prima riunione del Consiglio di nuova nomina è convocata dal Dirigente Scolastico che
presiede la seduta fino all’elezione del Presidente.
Le competenze del Consiglio d’Istituto sono quelle indicate dall’art. 10 del D.L. aprile 94
n. 297 e dal D.I. 28\5\1975.
La riunione è validamente costituita se risulta presente almeno la metà più uno dei
componenti in carica; qualora tale numero non venga raggiunto, il presidente potrà
direttamente fissare la data della nuova convocazione.
In caso di assenza di tutta la componente genitori, il Consiglio d’Istituto è presieduto dal
membro più anziano.
Ogni argomento discusso può portare all’approvazione di una delibera per alzata di mano.
La votazione è segreta solo quando si trattano questioni relative a persone. Le delibere,
di norma, sono rese immediatamente eseguibili, qualora non comportino l’approvazione
di organi superiori.
Non è consentito introdurre nella discussione argomenti diversi da quelli scritti all’ordine
del giorno, salvo che tutti i componenti del Consiglio non decidano diversamente. Nei casi
di argomenti di particolare urgenza è sufficiente l’unanimità dei presenti. Ogni consigliere
ha la facoltà di proporre argomenti da inserire all’ordine del giorno della seduta successiva
purché di competenza del Consiglio stesso.
Il Consiglio può decidere, a maggioranza, di invitare esperti per chiarire od approfondire
argomenti già posti all’ordine del giorno. Detti inviti sono disposti dal presidente prima
delle riunioni e devono poi essere ratificati dal Consiglio stesso.
Il Consiglio di Istituto può deliberare di effettuare incontri informali con le varie componenti
di base per trattare particolari problemi emergenti.
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi dell’Istituto, se non eletto, è invitato alle
sedute del Consiglio con facoltà consultive.
Alle sedute del Consiglio, nei limiti imposti dalla capienza dei locali e quando non si trattino
questioni di persone, possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. Il
presidente, qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento
dei lavori, dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non
pubblica.

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2.2 Collegio dei docenti

Il Collegio dei Docenti s'insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo
quanto deliberato nel Piano Annuale delle Attività. Le riunioni sono convocate dal
Dirigente Scolastico oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia
richiesta (autoconvocazione).
Il Collegio dei Docenti viene disciplinato da un REGOLAMENTO GENERALE in allegato
a) del quale si richiede approvazione al Collegio dei Docenti ad inizio anno scolastico.
Di norma si riunisce il primo giorno di ogni anno scolastico (per programmare le attività da
svolgere fino all’inizio delle lezioni, per nominare i collaboratori di presidenza e le
commissioni, per programmare la propria attività per tutto l’anno scolastico, per esprimersi
sull’eventuale aggiornamento del Piano dell'Offerta Formativa Triennale); durante l’anno
scolastico in date stabilite nella Carta dei servizi (per esaminare l’andamento dell’attività
didattica, approvare i viaggi d’istruzione, adottare i libri di testo, approvare le
sperimentazioni e formulare proposte al Consiglio d’Istituto su materie di propria
competenza) e al termine degli scrutini finali (per esaminare l’andamento degli scrutini e
programmare le proprie attività fino al 30 giugno).
Nell’ambito delle competenze che gli sono proprie, il Collegio dei docenti provvede,
all’inizio di ogni anno, a nominare al suo interno le commissioni e i gruppi di lavoro ritenuti
necessari per il funzionamento della scuola, per la progettazione e la verifica dei percorsi
didattici, l’attività di orientamento, l’aggiornamento dei docenti, l’educazione alla salute, i
viaggi d’istruzione, ecc.
Ogni commissione è tenuta a far conoscere al Collegio dei docenti e al Consiglio d’Istituto
l’attività svolta, a tenere un verbale delle riunioni effettuate e a svolgere una relazione da
presentare ai suddetti organi e alla presidenza entro il maggio di ogni anno.

2.3 Consiglio di classe
Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta
scritta e motivata di un terzo dei suoi membri o da due delle tre componenti nella sua
interezza.
Il Consiglio di classe si riunisce, oltre che per le operazioni di scrutinio (riservate alla sola
componente docente), almeno una volta a periodo scolastico con la partecipazione anche
della componente alunni e genitori.
In caso di necessità saranno convocate sedute straordinarie.

2.4 Coordinatore di classe
Il Coordinare di classe viene nominato dal Dirigente all’inizio dell’anno scolastico tra i
docenti della classe. Funzioni espletate:
     Presiede le riunioni del Consiglio in assenza del D.S.;
     Mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell’attuazione
        della programmazione didattica, l’esistenza di problemi generali di disciplina o
        rendimento, la necessità di interventi di recupero;
     Verifica le assenze degli alunni;
     Svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le
        osservazioni e le proposte per presentarle al Consiglio di classe;
     Predispone comunicazioni periodiche alle famiglie al fine di fornire complete e
        tempestive informazioni sul rendimento didattico, sulle assenze, i ritardi e la
        disciplina;
     Assume l’iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la
        famiglia;

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   Si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni
        straordinarie del Consiglio;
       Presiede l’assemblea dei genitori convocata per l’elezione dei rappresentanti dei
        genitori nel Consiglio di classe e illustra la normativa relativa allo svolgimento delle
        elezioni e al funzionamento degli organi collegiali.

                                        3. Assemblee

Tutti gli studenti e i genitori hanno il diritto di esprimere liberamente dentro la scuola il
proprio pensiero.
L’utilizzazione della bacheca per l’affissione dei volantini, giornali murali e altro non può
essere vietata, a condizione che i documenti esposti non siano anonimi o manifestamente
offensivi; tali materiali dovranno preventivamente essere portati a conoscenza della
Dirigenza.
Nell’ambito delle iniziative di anno in anno attivate per i progetti di attività extracurriculare
gli studenti possono esprimere il loro pensiero anche attraverso la realizzazione del
giornalino degli studenti. Ogni articolo dovrà essere firmato; gli alunni maggiorenni che
compongono la redazione si assumono la responsabilità civile e disciplinare di quanto
pubblicato.
È vietata qualsiasi forma di propaganda elettorale nei locali della scuola, fatta eccezione
per la propaganda relativa all’elezione degli organi collegiali.
Allo scopo di favorire la più ampia partecipazione democratica alla vita dell’Istituto si può
costituire il Comitato Studentesco, formato da tutti i rappresentanti di classe e dai
rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio d’Istituto.
Il comitato studentesco può essere convocato dal Dirigente Scolastico per sottoporre
proposte e problemi inerenti il comportamento degli alunni, l’organizzazione delle attività
integrative ed extracurricolari e per fornire indicazioni e informazioni in merito a particolari
argomenti di interesse comune.
Per consentire la più ampia circolazione delle idee, la partecipazione democratica e il
confronto, studenti e genitori possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola come di
seguito indicato.

3.1 Assemblea degli studenti
Agli alunni è consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe ed una di Istituto al mese
in orario scolastico; ulteriori esigenze di riunione potranno essere soddisfatte solamente
in orario extrascolastico.
A richiesta degli studenti le ore destinate ad assemblea possono essere utilizzate per lo
svolgimento di attività di ricerca, seminari, lavori di gruppo e attività di educazione alla
salute.
Non sono consentite assemblee negli ultimi trenta giorni di lezione.
Alle assemblee degli studenti possono partecipare il Dirigente Scolastico e i docenti che
vogliano farlo.

3.2 Assemblea di classe
Ha il limite di due ore di lezione e deve essere richiesta normalmente con preavviso di tre
giorni salvo i casi di comprovata urgenza per i quali il limite di richiesta si riduce al giorno
precedente. La riunione non può essere richiesta sempre lo stesso giorno e sempre nelle
stesse ore della settimana, durante l'anno scolastico.
L’assemblea viene richiesta compilando gli appositi moduli firmati dai docenti che

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concedono la propria ora di lezione e dai rappresentanti di classe ed è quindi facoltà della
Dirigenza autorizzare o meno l’assemblea stessa.
I rappresentanti di classe sono responsabili dell’ordinato svolgimento dell’assemblea. Nel
caso l’assemblea si svolga in modo tale da causare disturbo alle normali attività didattiche
delle altre classi o gli alunni si assentino dall’aula, il docente in orario e la Dirigenza
possono sospendere l’assemblea e fare riprendere le normali lezioni, fatta salva
l’adozione di provvedimenti disciplinari ove ne ricorrano gli estremi.
I rappresentanti di classe devono redigere un sintetico verbale di quanto trattato
nell'assemblea e farlo pervenire alla Dirigenza entro il termine di cinque giorni dalla data
del suo svolgimento. Non saranno concesse altre assemblee alle classi che non hanno
consegnato il verbale della riunione precedente.

3.3 Assemblea d’Istituto: modalità
L’assemblea di Istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene
inviato in visione al Consiglio di Istituto.
L’assemblea è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato studentesco o su
richiesta del 10% degli studenti.
Il comitato studentesco garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il
preside o il docente delegato hanno il potere di intervento in caso di comprovata
impossibilità dell’ordinato svolgimento dell’assemblea.
L’assemblea ha il limite delle ore di un’intera giornata. Deve essere richiesta con un
preavviso di cinque giorni. In caso di comprovata urgenza detto limite può essere ridotto
a ventiquattro ore.
La riunione non può essere svolta sempre lo stesso giorno della settimana, ma facendo
ruotare mensilmente il giorno interessato dall’assemblea.
Per l’intera durata dell’assemblea d’Istituto le lezioni sono sospese e agli alunni non è
consentito trattenersi nelle aule e negli altri spazi della scuola; la vigilanza è affidata, oltre
che ad una selezione del personale Docente, al comitato studentesco per cui l’Istituto non
può assumersi alcuna responsabilità.
Alle assemblee potranno intervenire, previa autorizzazione della Dirigenza, esperti di
problemi sociali, culturali e scientifici indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da
inserire nell’ordine del giorno.
Nel caso il tempo richiesto per le assemblee d’Istituto sia eccessivo rispetto a quello poi
utilizzato (chiaro segno di disinteresse per gli argomenti posti all’ordine del giorno o di
superficialità) è facoltà del preside concedere le assemblee successive per una durata
inferiore a quella massima consentita.
L’assemblea dovrà di volta in volta eleggere un presidente e un segretario che redigano
un verbale di quanto trattato da consegnare alla Dirigenza.
Per soddisfare parametri di Salute e Sicurezza l’Assemblea può essere ospitata all’aperto
o articolata in più luoghi (auditorium, palestra etc.) o classi.
Qualora l’Assemblea termini prima della fine delle lezioni, tutti i partecipanti dovranno
avere una dichiarazione del genitore che li autorizza a tornare a casa prima dell’ultima ora
di lezione. Si raccomanda di consegnare detta dichiarazione all’inizio dell’anno scolastico,
in concomitanza con il ritiro del libretto delle giustificazioni.

3.4 Assemblea dei genitori
Può essere di classe o di Istituto.
L’assemblea di classe viene convocata dal Dirigente Scolastico su richiesta dei
rappresentanti dei genitori. L’assemblea di istituto viene convocata quando richiesta da
un congruo numero di genitori.

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Le assemblee dei genitori si possono svolgere in orario extrascolastico per non interferire
con l’ordinato svolgimento delle attività didattiche.

                        4. Comunicazioni agli alunni e ai genitori

4.0 Tutte le comunicazioni e le circolari indirizzate ad alunni, genitori e docenti
    saranno tempestivamente pubblicate sul sito Istituzionale della scuola.
4.1 Comunicazioni agli alunni
Le circolari dell’ufficio di presidenza indirizzate agli alunni sono recapitate alle classi dai
Collaboratori Scolastici. Il docente in orario è tenuto a leggere chiaramente la
comunicazione alla classe e a firmare, per ricevuta l’apposito foglio al personale
incaricato.
Gli alunni sono tenuti a prendere attenta nota di quanto oggetto della comunicazione; i
rappresentanti di classe si fanno carico di informare, al loro rientro, eventuali alunni
assenti.

4.2 Comunicazioni alle famiglie
La comunicazione tra scuola e famiglia prevista dal patto formativo del progetto d’Istituto,
è condizione indispensabile per realizzare quella collaborazione necessaria per il
raggiungimento del fine comune della crescita umana, culturale e professionale degli
alunni.
I genitori possono accedere e/o avere copia di alcuni atti amministrativi dell’Istituto - legge
214/’90 - facendone richiesta scritta in segreteria, completa di versamento per i diritti di
segreteria.
Copia dei documenti richiamati nel Progetto d’Istituto e nel presente Regolamento sono
disponibili per la consultazione sul sito web della scuola.
Oltre a quanto previsto nei punti seguenti gli uffici possono comunicare con le famiglie
anche telefonicamente, su indicazione della Dirigenza, per segnalare particolari problemi
disciplinari, di profitto, di salute o per verificare ritardi e assenze.

4.3 Comunicazioni con i docenti
Ogni docente destina al colloquio con le famiglie al più due ore al mese, da gestire
mediante prenotazione con Registro Elettronico. Le modalità dei colloqui, deliberati dal
Collegio dei Docenti, verranno comunicati all’inizio dell’anno scolastico. Il calendario delle
ore di ricevimento e l’elenco dei docenti della classe frequentata dal proprio figlio è affisso
all’albo e pubblicato sul sito web della scuola.
Saranno inoltre comunicate le modalità di svolgimento dei ricevimenti pomeridiani.
In caso di necessità è possibile avere colloqui con gli insegnanti anche su appuntamento.

4.4 Comunicazioni dei docenti e del Consiglio di classe
I docenti possono comunicare con le famiglie dei propri alunni anche utilizzando il loro
diario personale.
Alle famiglie degli studenti con sospensione di giudizio in sede di scrutinio finale, si
provvede a consegnare, insieme ai programmi svolti nel corso dell’anno, l’invito a
provvedere al recupero delle carenze segnalate prima della data fissata delle prove
d’esame.
Prima dell'inizio delle lezioni verranno effettuate idonee prove per la valutazione
dell'avvenuto recupero del debito.

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5. Alunni

Lo statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249 del 24 giugno 1998), contenente
indicazioni in merito ai diritti e doveri degli alunni e le norme di disciplina, è parte integrante
del presente regolamento interno e si intende integralmente richiamato.

5.1 Comportamento
Gli alunni devono tenere, all’interno dell’Istituto e durante qualsiasi attività didattica (viaggi
di istruzione, visite guidate, esercitazioni, ecc.), un comportamento corretto e dignitoso.
L’atteggiamento degli studenti deve essere in ogni momento rispettoso dei compagni, dei
docenti, del personale e dei beni della scuola.
Durante le lezioni gli studenti non possono allontanarsi dall’aula se non per particolari e
seri motivi. Il docente in orario, al quale compete l’obbligo di vigilanza, non può far uscire,
di norma, più di un alunno per volta e deve accertare il suo sollecito rientro.
Gli alunni, durante il cambio delle lezioni, devono restare in aula senza causare disturbo
alle altre classi.
I trasferimenti della classe dall’aula ai laboratori e alla palestra devono avvenire in modo
ordinato, sollecito, in silenzio.
Per tutta la durata delle lezioni e durante l’intervallo è vietato agli alunni allontanarsi, anche
solo temporaneamente, dall’Istituto. L’inosservanza di tale norma è da considerarsi
mancanza disciplinare di particolare gravità.
Alunni che assistano personalmente o vengano a conoscenza di comportamenti scorretti
o reati eventualmente commessi a scuola e non riferiscano al personale docente o al
Dirigente tali comportamenti, condividono la responsabilità morale di tali atti anche se non
coinvolti in prima persona.
Tutti gli alunni sono invitati, infine, a presentarsi a scuola con un abbigliamento decoroso.

5.2 Disposizioni per la sicurezza
Durante le esercitazioni, così come durante le lezioni di educazione fisica, gli alunni
devono seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dai rispettivi docenti e mettere in
atto tutti gli accorgimenti necessari per prevenire il verificarsi di infortuni.
I docenti le cui materie prevedono esercitazioni pratiche sono tenuti, prima di accedere ai
laboratori per la prima volta, a illustrare le norme di sicurezza e di prevenzione.
I comportamenti, volontari o meno, potenzialmente capaci di pregiudicare la propria e
l’altrui incolumità (spinte, giochi senza controllo, corse, ecc.), la manomissione di
dispositivi di sicurezza (estintori, impianti elettrici, termosifoni, segnaletica per
l’evacuazione dell’edificio, ecc.) e la mancata osservanza delle disposizioni relative alla
prevenzione degli infortuni impartite dai docenti, sono da considerare mancanze
disciplinari di particolare gravità e come tali saranno sanzionate (fatte salve le eventuali
responsabilità penali, ove ne ricorrano gli estremi).
Alunni, docenti e personale sono tenuti a conoscere le disposizioni impartite per
l’evacuazione degli edifici in caso di calamità o incendio, regolarmente esposte in classe
e in sala professori.

5.3 Danni alle cose
Chiunque danneggi, asporti o distrugga l’arredo, le strutture e qualsiasi bene in consegna
alla scuola è tenuto al risarcimento materiale del danno ferme restando le eventuali
responsabilità disciplinari.
Nel caso non fosse possibile risalire al responsabile del danno, la spesa verrà ripartita tra
la classe o tra le classi interessate. Ogni classe è responsabile dell’aula affidatale.

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5.4 Fumo nei locali scolastici
In ogni locale dell’Istituto, compresi i corridoi, i servizi igienici e tutte le aree di competenza
dell’Istituto anche esterne, vige l’assoluto divieto di fumare agli alunni, al personale
docente e non docente e anche agli ospiti occasionali.
Durante le visite didattiche e i viaggi di istruzione è ugualmente vietato fumare sui mezzi
di trasporto e in ogni locale chiuso.
Nei confronti degli inadempienti saranno applicate le sanzioni previste dalla legge 11
novembre 1975 n. 584 e successive integrazioni.
La mancata osservanza del divieto da parte degli alunni e del personale docente e non
docente costituisce mancanza disciplinare e come tale sanzionabile ai sensi del presente
regolamento.
I docenti e tutto il personale sono tenuti a collaborare per far rispettare le presenti norme
di comportamento, a prescindere dagli specifici rapporti di insegnamento e di servizio.

5.5 Ingresso e uscita
Il rispetto dell’orario di inizio e termine delle lezioni deve essere assunto in forma
responsabile dagli studenti come fonte di autoregolazione del proprio dovere.
L’ingresso degli alunni è fissato alle ore 8.05 e l’inizio delle lezioni è previsto per le ore
8:10.
Prima di tale orario non è consentito agli alunni l’accesso ai corridoi e alle aule.
I docenti sono tenuti a trovarsi nell’aula prima dell’accesso degli alunni, a essere solleciti
durante il cambio dell’ora.
L’accesso all’Istituto è consentito agli alunni esclusivamente dall’ingresso principale e non
può avvenire attraverso le uscite e le scale di sicurezza.
Le uscite di sicurezza, in quanto tali, dovranno rimanere CHIUSE per tutta la durata delle
lezioni e della ricreazione. Non possono essere usate che in caso di EMERGENZA,
segnalata agli studenti ed al personale in servizio nella scuola da appositi segnali acustici,
come previsto dalla normativa vigente.
L’apertura immotivata delle uscite di sicurezza, e il conseguente procurato allarme,
verrà sanzionato con provvedimenti disciplinari ed eventuale ammenda.
L’uscita degli alunni dalle classi al termine delle lezioni deve avvenire dopo il suono della
campanella, in maniera ordinata e dunque non da uscite e scale di sicurezza.
I collaboratori scolastici in servizio sono tenuti a fare rispettare modalità e orari di ingresso
e uscita indicati e ne sono direttamente responsabili.
La presenza degli alunni è obbligatoria alle lezioni dell’intera giornata e a tutte le attività
didattiche programmate nel contesto dell’attività della scuola.
Gli alunni devono recarsi a scuola muniti di tutto il necessario per lo svolgimento delle
lezioni e delle esercitazioni della giornata (libri e quaderni; materiale da disegno; tuta e
scarpe da ginnastica; ecc.).

5.6 Ritardi
L’ingresso a scuola dopo l’inizio della prima ora di lezione e le uscite anticipate devono
rappresentare dei fatti eccezionali e giustificati da valide motivazioni.
E’ in ogni caso esclusa qualsiasi possibilità di essere ammessi alle lezioni dopo l’inizio
della terza ora di lezione, tranne nei casi sotto indicati: se l’alunno è accompagnato da un
genitore ed il ritardo è dovuto a validi è giustificati motivi, potrà entrare a scuola e
frequentare le lezioni.
I cancelli della scuola saranno chiusi alle ore 8:25, pertanto gli studenti ritardatari non
potranno accedere nei locali della scuola, incluso il cortile esterno, prima della seconda

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ora di lezione. I ritardi dovranno comunque essere giustificati e verranno conteggiati come
segue: ogni 4 ritardi orari equivalgono ad un giorno di assenza.

5.7 Entrate posticipate e uscite anticipate
Gli alunni possono essere ammessi in classe alla seconda ora in via eccezionale e,
comunque, non devono superare i 4 ritardi per ciascun periodo scolastico.
Il superamento del numero dei permessi consentiti sarà tenuto in considerazione
dal Consiglio di Classe ai fini dell’attribuzione del voto di condotta e del credito
scolastico.
L’uscita anticipata è concessa, dopo un’attenta valutazione delle motivazioni delle
specifiche richieste dei genitori o degli alunni maggiorenni, direttamente dalla Dirigenza,
solo come fatto eccezionale, e sarà comunque conteggiato il numero di ore perdute,
in ragione di 4 ore = 1 giorno di assenza.
Nel caso di alunni minorenni l’uscita è consentita solo in presenza di un genitore. L’uscita
dello studente minorenne con un altro familiare o persona di fiducia è possibile solo se
precedentemente richiesta in segreteria dai genitori con apposito modulo e fotocopia del
documento della persona delegata. Nel caso di alunni maggiorenni l’uscita anticipata è
consentita solo per l’ultima ora di lezione del giorno con l’autorizzazione del docente
interessato e annotata sul diario di classe.
I conteggi delle ore di ritardo o di uscita anticipata saranno tenuti dal Coordinatore di
Classe ed eventualmente comunicati ai genitori dell’alunno.
Nel caso si rendesse necessario far entrare o uscire la classe in orario diverso dal previsto,
gli alunni saranno avvertiti il giorno precedente. In tale occasione i genitori degli alunni
minorenni dovranno compilare una autorizzazione su modulo fornito dalla scuola,
disponibile sul sito web scolastico, firmata dal genitore, che verrà controllata e raccolta
dal docente dell’ultima ora di lezione e confrontata con la firma depositata sul libretto delle
giustificazioni. In mancanza di tale autorizzazione lo studente minorenne non potrà
lasciare l’edificio scolastico in anticipo. Sono comunque interdette sia le uscite anticipate
sia gli ingressi posticipati durante l’ultimo mese di lezione, salvo eccezionali casi da
sottoporre alla Dirigenza.

5.8 Assenze
Gli alunni risultati assenti sono ammessi in classe dall’insegnante della prima ora purché
muniti di giustificazione firmata dal genitore o da chi ne fa le veci e dallo stesso alunno se
questi è maggiorenne. Tale giustificazione deve essere portata il giorno dopo.
La falsificazione della firma dei genitori per la giustificazione dei ritardi o assenze
costituisce mancanza disciplinare grave.
Per le assenze causate da malattia di durata superiore ai cinque giorni è necessario
esibire il certificato medico. Per la riammissione da assenze superiori ai cinque giorni
eccezionalmente motivate da esigenze di famiglia si potrà prescindere dal certificato
medico quando l’assenza sia stata preventivamente comunicata per iscritto alla
presidenza.
Il docente in servizio è tenuto, entro i primi dieci minuti della prima ora, a fare l’appello,
controllare gli assenti del giorno precedente, firmare le relative giustificazioni e prenderne
nota sul diario di classe.
Delle assenze non causate da motivi di salute e delle mancate giustificazioni si tiene conto
nell’assegnazione del voto di condotta e un eccessivo numero di assenze nel corso
dell’anno scolastico sarà tenuto in considerazione dal consiglio di classe ai fini

                                              9
dell’attribuzione del credito scolastico. Si ricorda che la normativa vigente prevede un
massimo di assenze pari ai 2/3 dei giorni totali di scuola previsti dall’ordinamento
scolastico, oltre i quali è prevista d’ufficio la mancata ammissione alla classe
successiva.
La giustificazione dell’assenza va dichiarata nel libretto che la segreteria rilascia al
genitore o a chi ne fa le veci o allo stesso alunno se questi è maggiorenne.
L’assenza deve essere giustificata sul libretto anche quando è dovuta a cause di forza
maggiore (sciopero dei mezzi pubblici, ecc..) e ciascuna assenza deve riferirsi ad un solo
periodo di assenza consecutiva.
Agli atti della segreteria e nell’apposito spazio sul libretto delle giustificazioni va depositata
la firma autografa di coloro che sono autorizzati a giustificare gli alunni.
In caso di smarrimento del libretto delle assenze i genitori, o gli stessi alunni se
maggiorenni, devono chiedere il rilascio di un duplicato.

5.9 Intervallo e Vigilanza
Dopo la terza ora di lezione segue un intervallo di 15 minuti, dalle ore 10:55 alle 11.10.
Durante l’intervallo gli alunni possono uscire dalle classi, ma non dall’edificio scolastico.
Il personale docente e ausiliario vigilerà sul comportamento degli alunni in maniera da
evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose.
Per quanto riguarda il personale docente, l’obbligo di vigilanza compete a tutti i docenti
in servizio. Turni di sorveglianza su zone specifiche possono essere deliberati dal
Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto all’inizio dell’anno scolastico, secondo
uno schema proposto dalla Dirigenza.
Il docente della terza ora può, eventualmente, assumersi la responsabilità di
accompagnare la classe nel cortile garantendo la sorveglianza della medesima.
Il Collegio dei Docenti può eventualmente proporre al Consiglio di Istituto e al Dirigente
Scolastico di deliberare una organizzazione dei turni di sorveglianza durante la ricreazione
che coprano sia i ragazzi in Istituto sia coloro che accedono alla sola parte anteriore del
cortile.
Al suono della campanella che segnala la fine dell’intervallo tutti gli studenti devono
rientrare in classe.
Il cambio dei docenti avviene al termine dell’intervallo. Ai cambi d’ora si richiede ai docenti
la massima sollecitudine per non lasciare troppo a lungo le classi scoperte.
Si ricorda a tutti i docenti l’obbligo di sorveglianza durante tutte le attività didattiche
previste dalla scuola. In particolare si richiede la presenza del docente accompagnatore
per l’intera durata di attività didattiche alternative, quali viaggi, visite di istruzione,
teatro, conferenze, spettacoli, mostre, etc., onde evitare che si verifichino episodi di
disturbo, indisciplina o comunque comportamenti che impediscano il regolare svolgimento
dell’attività.

5.10 Uso del servizio bar
Gli alunni possono accedere al servizio bar durante l’intervallo.
È vietato nella prima ora di lezione (8.10 – 9.05) recarsi e servirsi del servizio bar; durante
le seguenti ore di lezione e al cambio dell’ora è consentito il servizio bar solo per seri
motivi ed in seguito ad autorizzazione del docente presente in classe.
Il rappresentante di classe raccoglie le ordinazioni nei primi minuti entro la prima ora di
lezione trascrivendole su un apposito modulo.
In seguito tale foglio sarà consegnato agli addetti del bar entro la seconda ora.

                                               10
5.11 Uso dei cellulari, tablet e dei Social Network
È vietato l’uso del cellulare, di altri dispositivi elettronici e di apparecchi video e fotografici
all’interno della scuola. È vietata qualunque ripresa di immagini all’interno dell’edificio e
nel cortile scolastico.
In caso di necessità, lo studente potrà chiedere alla segreteria di comunicare con i genitori.
Allo stesso modo i genitori che abbiano urgenza di comunicare con i propri figli potranno
chiamare la scuola, che provvederà a metterli in contatto.
La comunicazione tra studenti, lo scambio di opinioni e il dibattito sono incoraggiati dalla
scuola, anche nella forma di gruppo organizzato su Social Network. Si richiama comunque
l’attenzione sull’importanza del rispetto per l’Istituzione e le persone che vi lavorano,
anche nell’esprimere giudizi o opinioni che, in quanto disponibili su mezzo web, si
ritengono pubblici e accessibili. Giudizi o espressioni palesemente lesivi della dignità o
della professionalità altrui - siano essi studenti, docenti, dirigente o personale della scuola
– saranno passibili di sanzioni disciplinari all’interno della scuola e, nei casi previsti dalla
legislazione italiana, anche in sede civile e penale. Si ricorda che l’Autorità giudiziaria può
accedere anche all’interno di Community chiuse.

5.12 Entrate posticipate e/o uscite anticipate della classe
Durante l’anno scolastico possono esserci variazioni d’orario in entrata o in uscita, in tal
caso le classi sono avvisate da parte della scuola attraverso comunicazioni scritte e sono
annotate sul diario di classe.
Nei casi in cui non possa essere garantita l’attività didattica (riunioni sindacali, sciopero,
malattia docenti, docenti impegnati in attività fuori dall’istituto, etc.) la scuola si riserva di
posticipare l’entrata e/o anticipare l’uscita degli studenti con preavviso di un giorno. La
comunicazione sarà annotata sul registro di classe. Gli alunni hanno l’obbligo di prenderne
atto e di informarne le famiglie.
In tale occasione i genitori degli alunni minorenni dovranno compilare una autorizzazione
su modulo fornito dalla scuola, firmata dal genitore, che verrà controllata e raccolta dal
docente dell’ultima ora di lezione. In mancanza di tale autorizzazione lo studente
minorenne non potrà lasciare l’edificio scolastico in anticipo.

5.13 Sanzioni disciplinari per gli alunni
I provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni che manchino ai doveri scolastici e
rechino offesa alla disciplina, al decoro e alla morale nella scuola e durante ogni attività
didattica (compresi i viaggi di istruzione e le visite didattiche) sono regolate dal D.P.R. 21
novembre 2007 n. 235.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e sono adottati con l’intento di
rafforzare il senso di responsabilità degli alunni.
Secondo la gravità della mancanza, le sanzioni disciplinari previste sono:

   Ad opera del singolo docente o del coordinatore:
a) Richiamo verbale, senza annotazione sul registro.
b) Richiamo verbale, con annotazione sul registro di classe.
c) Annotazione sul registro e richiamo del Dirigente.
d) Obbligo a rimanere in classe durante l’intervallo.

  Ad opera del Consiglio di Classe in tutte le sue componenti:
a) Sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza per un periodo fino a 15 giorni

                                                11
b) Sospensione di visite guidate, viaggi d’istruzione e gruppi sportivi o altre attività
extracurricolari
c) Ammonizione scritta ufficiale sul registro di classe ad opera del Dirigente Scolastico.

    Ad opera del consiglio d’Istituto:
a) sospensione oltre i 15 giorni nel caso di fatti gravi e/o di rilevanza penale o di pericolo
per l’incolumità delle persone tali da richiedere l’intervento degli Organi Istituzionali di
Competenza.
Per le sanzioni previste dalla lettera b) in poi, le deliberazioni sono assunte dagli organi
competenti solo dopo aver sentito le giustificazioni presentate dagli allievi.
Dove possibile le sanzioni disciplinari possono essere convertite, in tutto o in parte, in
attività a favore della comunità scolastica (collaborazione al riordino e ai lavori negli spazi
aperti della scuola, nei laboratori, ecc.).

5.14 Ricorsi
Avverso i provvedimenti è ammesso ricorso entro quindici giorni, all’organo di garanzia
interno che ha il compito di tutelare lo studente assicurandogli la possibilità di discolparsi
facendo valere le proprie ragioni e di decidere in merito ai ricorsi presentati contro le
sanzioni disciplinari. Il Consiglio di Garanzia è composto da due docenti eletti dal
Collegio dei Docenti, uno studente eletto dall’Assemblea d’Istituto e un genitore eletto in
seno al C.d.I. che segue i tempi elettivi dello stesso C.d.I.

5.15 Criteri di Ammissione alla classe successiva
Fermo restando che resta compito del Collegio dei Docenti determinare i criteri di
ammissione alla classe successiva e che ogni Consiglio di Classe nella sua sovranità
decisionale può stabilire di volta in volta particolari eccezioni, attualmente con delibera ….
del …….., lo studente potrà accedere alla classe successiva soltanto se ………….

                          6. Viaggi di istruzione visite guidate

Le visite guidate e i viaggi d’istruzione presuppongono, in considerazione delle motivazioni
culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo
preminente, una precisa programmazione didattica e culturale predisposta fin dall’inizio
dell’anno scolastico e si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita della
personalità degli alunni e rientrano tra le attività integrative della scuola.

6.1 Accompagnatori
Gli accompagnatori dei viaggi di istruzione sono individuati tra i docenti del consiglio di
classe, Dirigente compreso, con preferenza per i docenti delle discipline coinvolte dal
programma di viaggio.
Il Dirigente Scolastico, sentita la disponibilità dei docenti, nomina gli accompagnatori con
anticipo sufficiente per consentire il diretto coinvolgimento di tali docenti nella
progettazione e organizzazione delle iniziative.
Fatto salvo il numero minimo di accompagnatori previsto dalla vigente normativa (uno ogni
quindici alunni) le visite guidate e i viaggi di istruzione possono essere effettuati solo

                                              12
se almeno uno degli accompagnatori fa parte del consiglio di classe.

6.2 Partecipanti alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione
La partecipazione degli alunni alle uscite e ai viaggi di istruzione costituisce attività
didattica a tutti gli effetti, che non si esplica in sede ma fuori dall’Istituto. Pertanto lo
studente che non partecipa al viaggio di istruzione e si presenta a scuola risulta comunque
assente.
In ogni caso non possono essere organizzati ed autorizzati viaggi di istruzione che non
prevedano la partecipazione di almeno i due terzi degli alunni della classe e almeno un
docente accompagnatore del proprio Consiglio di Classe. Eventuali eccezioni saranno
valutate dalla Dirigenza e dal Consiglio di Classe.

6.3 Durata dei Viaggi di istruzione
La durata dei Viaggi di Istruzione è variabile e dipende dalla precisa e tempestiva
programmazione del consiglio di classe, dalle documentate e motivate argomentazioni,
dalle esigenze della classe, dal lavoro interdisciplinare che il Consiglio di Classe e la
classe in oggetto stanno conducendo. Il numero dei giorni è fissato in un massimo di 6
(sei). I docenti accompagnatori non possono partecipare a più di un Viaggio di Istruzione
o a più di un Campo Scuola. Eventuali eccezioni saranno valutate dalla Dirigenza.

6.4 Organizzazione dei viaggi di istruzione
Nelle riunioni convocate all’inizio di ogni anno scolastico i Consigli di Classe individuano
la meta del viaggio, compilano una sintetica motivazione, individuano almeno un docente
disponibile ad accompagnare la classe e a impegnarsi nella progettazione del viaggio di
istruzione.
Sulla base delle disponibilità dichiarate il Collegio dei Docenti nomina una Commissione
incaricata di formulare un quadro di proposte unitarie che tenga conto dei criteri generali
stabiliti dal presente regolamento oltre che dei suggerimenti e delle indicazioni raccolte
fra tutti i docenti.
Le mete privilegiate dovranno essere funzionali agli obiettivi programmati e rispondere al
requisito della vicinanza in relazione al numero dei giorni disponibili.
Per diminuire il costo a carico dei partecipanti più classi potranno essere accorpate
evitando comunque un affollamento eccessivo che renderebbe difficoltosa la gestione
delle visite e delle altre attività programmate.
Le proposte per i viaggi di istruzione approvate dai consigli di classe vengono sottoposte
al collegio dei docenti.
Non appena acquisiti i preventivi dei viaggi deliberati e gli altri elementi previsti dalle C.M.
sui viaggi di istruzione e l’adesione degli alunni, il Consiglio d’Istituto delibera in via
definitiva sui viaggi di istruzione.
Non potranno in alcun modo essere autorizzati viaggi di istruzione che non presentino i
requisiti stabiliti dal presente regolamento e dalla vigente normativa.

6.5 Visite didattiche (1 giorno)
Le visite didattiche (1 giorno) sono programmate, ove possibile, fin dall’inizio dell’anno
scolastico e approvate dai consigli di classe.
Il docente proponente le visite didattiche, non appena in possesso di tutti gli elementi
necessari e comunque con un certo anticipo rispetto alla data di effettuazione, deve
provvedere a compilare l'apposito modulo di richiesta indicando la classe, la data di
effettuazione, l’ora di partenza e di ritorno, il mezzo di trasporto richiesto, il nome dei
docenti accompagnatori e la sintetica motivazione della visita.

                                              13
È oltremodo opportuno che gli alunni e le rispettive famiglie vengano preventivamente
informati, a cura dello stesso docente proponente, dell’eventuale costo a loro carico per
l’effettuazione della visita (costo per mezzi di trasporto, biglietto di ingresso a mostre, fiere,
convegni, musei, rappresentazioni teatrali, cinema, costo per le prestazioni di una guida,
ecc.)
Sulla base delle indicazioni fornite, il Dirigente, constatata la conformità della richiesta alle
indicazioni del consiglio di classe, provvede ad autorizzare la visita.
Gli aspetti più propriamente organizzativi dei viaggi di istruzione e delle visite guidate sono
curati dalla struttura didattica-amministrativa dell’Istituto con il fondamentale apporto della
commissione preposta.
Nell’organizzazione e nell’effettuazione dei viaggi di istruzione e delle visite guidate
devono essere rigorosamente rispettate le norme ministeriali alle quali si rimanda per
quanto non espressamente indicato nel presente Regolamento.

6.6 Comportamento degli alunni e vigilanza dei docenti
Le norme ministeriali relative ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche non
consentono tempi morti nel programma del viaggio. Gli alunni devono quindi essere sotto
il controllo dei docenti accompagnatori in ogni momento della giornata. I genitori degli
alunni che partecipano ai viaggi di istruzione di più giorni saranno informati e
approveranno per iscritto il programma dettagliato del viaggio, che potrà prevedere –
compatibilmente con le esigenze dei docenti accompagnatori - eventuali attività ricreative
serali. Al termine delle attività previste i docenti accompagneranno gli studenti in hotel e i
genitori sono consapevoli del fatto che dopo il ritiro in camera, indicato nel programma,
si considererà terminata l’attività di sorveglianza dei docenti. In caso di
comportamenti intemperanti, danni a persone o cose, ne risponderanno i ragazzi
stessi se maggiorenni, i loro genitori se minorenni.
I docenti, sui quali incombono l’obbligo di vigilanza e le responsabilità previste dall’art.
2047 del C.C. e dall’art. 61 della legge 312\1980, riferiranno per iscritto al Dirigente
Scolastico, al termine del viaggio, ogni atteggiamento irregolare o indisciplinato tenuto
dagli alunni, per i provvedimenti del caso.
Nella relazione dovranno inoltre essere indicati le attività svolte, il comportamento tenuto
dagli alunni, il gradimento complessivo dei servizi offerti dalle agenzie di viaggio (trasporti,
organizzazione, strutture alberghiere, vitto, ecc.) e altri aspetti di rilievo.
I docenti inoltre dovranno vigilare affinché durante il viaggio di istruzione non abbiano a
verificarsi eccessi di alcun genere e mettere in atto tutti gli accorgimenti per attuare ogni
forma di prevenzione senza rinunciare in nessun caso al proprio ruolo educativo.
Comportamenti non corretti da parte dei singoli verranno sanzionati a norma del
presente regolamento; comportamenti non corretti da parte di tutta la classe pregiudicano
lo svolgimento delle visite didattiche e dei viaggi di istruzione nel successivo anno
scolastico.

Regolamento approvato con Delibera …………………...

                                               14
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
                                     "E. MAJORANA - L. PISANO"
                                             POLO LICEALE
                        LINGUISTICO - SCIENTIFICO - SCIENZE UMANE
                                             POLO TECNICO
                     AFM (Ex Ragionieri) - CAT (Ex Geometri) - TURISTICO
                           Via Roma n° 298, 00012 - Guidonia Montecelio (RM)
                               Tel: 06.12.11.23.875/6 - Fax: 06.67.66.39.39
                   Em@il: rmis10600x@istruzione.it PEC: rmis10600x@pec.istruzione.it

Allegato a)

                    REGOLAMENTO GENERALE del Collegio dei Docenti

                                      Art. 1 Convocazione delle sedute

          1. Il Collegio dei Docenti s'insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce
             secondo quanto deliberato nel Piano Annuale delle Attività. Le riunioni sono convocate
             dal Dirigente Scolastico oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia
             richiesta (autoconvocazione). Nella prima seduta il Collegio dei Docenti elegge, con
             voto segreto, 2 scrutatori con incarico annuale.
          2. In caso di autoconvocazione, la riunione deve avere luogo entro il termine di 15 giorni
             dalla presentazione della domanda (10 giorni in caso di urgenza) ed in essa viene
             discusso prioritariamente l’ordine del giorno proposto dai richiedenti.
          3. La convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico con almeno 5 giorni di preavviso
             rispetto alla data fissata. In casi eccezionali, per motivi d'urgenza valutati dal Dirigente
             Scolastico di sua iniziativa o motivati nella richiesta di autoconvocazione, sono
             sufficienti 3 soli giorni di preavviso.
          4. La convocazione deve essere effettuata mediante affissione all’albo di un apposito
             avviso e inserita nell’apposito registro delle circolari.
          5. L’avviso di convocazione deve contenere l’ordine del giorno degli argomenti da
             trattare, la data, il luogo, l’ora d'inizio e di fine seduta, la data di aggiornamento nel
             caso non si riuscisse ad esaurire i punti all’ordine del giorno. L’aggiornamento della
             seduta può avvenire una sola volta.
          6. Dalla data dell’avviso di comunicazione saranno disponibili in segreteria allegati, note
             esplicative dei singoli punti e proposte da adottare.

                                          Art. 2 Validità delle sedute

          La seduta inizia all’ora indicata nell’avviso di convocazione ed è valida a tutti gli effetti
            qualora risultino presenti almeno la metà più uno dei componenti aventi diritto

                                       Art. 3 Adempimenti preliminari.

                                                        15
1. Le sedute del Collegio dei Docenti sono presiedute dal Dirigente Scolastico
2. In apertura di seduta, Il Presidente chiede se qualcuno desideri la lettura del verbale
   della seduta precedente, in toto o in parti specifiche, nel qual caso procede alla lettura
   di quanto richiesto. Nel caso ci siano osservazioni con richieste di aggiunta e/o
   modifica, si procede immediatamente alle integrazioni e/o rettifiche relative.
3. Sui processi verbali non è concessa la parola, salvo che per le richieste di cui al punto
   precedente.
4. I verbali vengono approvati per alzata di mano e qualsiasi membro del Collegio dei
   Docenti può richiedere che la sua espressione di voto venga verbalizzata.

                       Art. 4 Discussione dell’ordine del giorno

1. Il Presidente ha il compito di porre in discussione tutti e solo gli argomenti all’ordine
   del giorno, così come compaiono nell’avviso di convocazione.
2. La discussione dei singoli argomenti posti all'ordine del giorno può essere preceduta
   da una relazione introduttiva del Presidente o di un suo incaricato, ovvero di un
   componente del Collegio dei Docenti nel caso di autoconvocazione, della durata
   massima di 10 minuti.
3. L'ordine del giorno può essere modificato in seguito a mozione d’ordine approvata dal
   Collegio dei Docenti, secondo quando previsto dal successivo art. 5.
4. In caso di aggiornamento della seduta, sarà possibile integrare l’ordine del giorno con
   altri punti. I punti rinviati hanno priorità assoluta nella discussione.

                                 Art. 5 Mozione d'ordine

1. Prima che abbia inizio la discussione di un argomento all'ordine del giorno, ogni
   membro del Collegio dei Docenti può presentare una mozione d'ordine che può essere
   di uno dei tre tipi seguenti:
  Pregiudiziale, mirante ad ottenere che di quell’argomento non si discuta;
  Sospensiva, finalizzata a rinviare la discussione dell'argomento; può essere posta
  anche durante la discussione
  Modificativa della sequenza dei punti all’ordine del giorno non ancora discussi.
2. Sulla mozione d'ordine, dopo l’illustrazione da parte del proponente, vi possono essere
   solo un intervento a favore ed uno contro, di non oltre cinque minuti ciascuno.
   Sull'accoglimento della mozione si pronuncia quindi il Collegio dei Docenti con
   votazione palese.
3. La mozione si ritiene approvata se ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente
   espressi secondo le modalità del successivo art. 8.
4. L'approvazione della mozione d'ordine ha effetto immediato.

                      Art. 6 Svolgimento e durata degli interventi

1. Per poter intervenire è necessario iscriversi a parlare presso la Presidenza.
2. Nessuno può intervenire nel dibattito se prima non abbia chiesto ed ottenuto la parola
   dal Presidente.

                                             16
3. La durata degli interventi non può, di norma, eccedere:
  i 10 minuti per proposte di deliberazioni;
  i 10 minuti per presentazione di modifiche alle proposte di deliberazioni;
  i 5 minuti per richiami al Regolamento e all’ ordine del giorno.
4. Tutti i membri del Collegio dei Docenti, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto ad
   intervenire sugli argomenti in discussione, secondo l'ordine di iscrizione, senza essere
   interrotti e per il tempo strettamente necessario.
5. Il Presidente può replicare agli oratori solo quando sia posto in discussione il suo
   operato o quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento, fatto salvo il
   suo diritto normale d’intervento sui punti all’ordine del giorno.

                               Art. 7 Dichiarazione di voto

1. Esauriti gli iscritti a parlare, il Presidente dichiara chiusa la discussione e legge le
   proposte di delibera.
2. Ciascun membro del Collegio dei Docenti, prima della votazione, può esporre i motivi
   della sua espressione di voto per un tempo non superiore ai cinque minuti.
3. Ogni dichiarazione di voto (favorevole, contrario, astenuto) può essere riportata nel
   verbale della seduta su richiesta esplicita del dichiarante.
4. Una volta avviate le operazioni di voto, non è più possibile intervenire.

                         Art. 8 Validità e Modalità di votazione

1. Ogni qual volta il Presidente ravvisi palese illegittimità nelle proposte di voto, dichiara
   tale illegittimità, verbalizza tale dichiarazione e dà seguito alla votazione. Di norma, le
   votazioni avvengono per alzata di mano. Qualsiasi membro del Collegio può richiedere
   che la sua espressione di voto venga verbalizzata.
2. Qualora si ritenga opportuno far risultare a verbale la volontà espressa dai singoli
   membri, su specifica richiesta approvata dal Collegio dei Docenti a maggioranza, si
   procede a votazione per appello nominale.
3. Si ricorre allo scrutino segreto, mediante scheda da deporsi in apposita urna, per
   delibere riguardanti le persone.
4. Nel caso di elezioni, il numero massimo di preferenze esprimibili sono:
  1, se le persone da eleggere sono fino a tre;
  2, se sono fino a sei;
  1/3 del totale, approssimato per eccesso, se oltre sei.
5. Su richiesta anche di un solo membro del Collegio dei Docenti, il Presidente, qualora
   esista un fondato dubbio sul numero dei partecipanti, procede alla verifica del numero
   legale. Ove si accerti la sua mancanza, il Presidente sospende momentaneamente la
   seduta fino a che in aula non vi sia il numero di presenti definito dall’art. 2. Se ciò non
   si verifica entro dieci minuti, la seduta viene aggiornata alla data prevista nella
   convocazione per l’eventuale proseguimento dei lavori.
6. Il conteggio dei voti è effettuato dai membri scrutatori, opportunamente integrati ad
   inizio seduta dal Presidente in caso di assenza di uno o più membri.

                                             17
7. Una delibera è da considerarsi approvata quando riporta voti a favore pari alla metà
   più uno del totale di coloro che hanno concretamente e validamente espresso il voto
   (positivo o negativo), esclusi gli astenuti. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.
8. Nel caso di votazione segreta, è necessaria la maggioranza dei voti validamente
   espressi, non considerando i voti nulli e le schede bianche.
9. Nel caso di due proposte fra loro alternative si segue la procedura prevista per il
   ballottaggio, che consiste nel votare le due proposte singolarmente considerate. Viene
   approvata quella che ha ottenuto la maggioranza dei voti validi.
10. Se le proposte contrapposte sono più di due, si procede ad una prima votazione di
   ciascuna proposta solo per la determinazione dei voti favorevoli alle singole proposte.
   Le due proposte che hanno ottenuto più voti passano al ballottaggio.
11. Nel caso siano stati presentati emendamenti e/o integrazioni alle proposte presentate,
   singole o in contrapposizione, si procede prima alla votazione separata di ciascun
   emendamento/integrazione per ciascuna proposta, successivamente alla votazione
   delle proposte nella loro globalità secondo le modalità specifiche indicate
   precedentemente per ciascun tipo di proposta.
12. Qualora si verifichino delle irregolarità nella votazione, il Presidente, su segnalazione
   di qualsiasi membro del Collegio dei Docenti può, valutate le circostanze, annullare la
   votazione e disporre che sia immediatamente ripetuta.
13. Terminata la votazione, il Presidente, con l’assistenza degli scrutatori, ne riconosce e
   proclama l’esito.

                               Art. 9 Verbalizzazione riunioni

1. Nella prima seduta il dirigente Scolastico individua tra i suoi collaboratori il Segretario
   verbalizzante con il compito di redigere i verbali delle riunioni. In caso di assenza del
   Segretario, il Dirigente Scolastico nomina un suo sostituto.
2. Di ogni seduta viene redatto processo verbale, steso su appositi fogli mobili, da
   raccogliere in un apposito registro, firmati dal Presidente e dal Segretario. Tale registro
   è conservato a cura del Dirigente Scolastico, che ne garantisce la disponibilità per tutti
   i membri del Collegio. Il processo verbale della seduta viene affisso in copia all’Albo
   dell’istituto e alle bacheche dei plessi entro 20 giorni dalla data della seduta.
3. Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza con l’indicazione
   di:
  Data, ora e luogo della riunione;
  Nominativi del Presidente e del segretario, e degli scrutatori;
  Avvenuta verifica del numero legale dei presenti;
  Indicazione dei nomi degli assenti, giustificati o meno.
4. Per ogni punto all'ordine del giorno si dà conto dell'esito della votazione con
   l’indicazione di
  Tipo di votazione effettuata;
  Numero delle schede bianche e di quelle nulle, nel caso di scrutinio segreto;
   Risultato della votazione (con indicazione dei voti favorevoli, di quelli contrari e degli
   astenuti).

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