MAPPA DEL VOLONTARIATO TRENTINO - PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Aggiornata al 31.12.2011
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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Politiche sociali e abitative n° 4.5 MAPPA DEL VOLONTARIATO TRENTINO Aggiornata al 31.12.2011 - Volontariato DOCUMENTI SOCIALI
Provincia Autonoma di Trento Servizio Politiche sociali e abitative via Zambra, 42 – 38121 Trento Volontariato: tel. 0461.493816 (Roberta Brunetti), 0461.493830 (Walter Sboner) Fax 0461.493801 e-mail : serv.politichesocialieabitative@provincia.tn.it www.trentinosociale.it a cura di: Ufficio gestioni amministrative Questa pubblicazione fa parte della collana “DOCUMENTI SOCIALI” che rappresenta un’iniziativa del Servizio Politiche sociali e abitative nata nel 2007 per informare sia il personale del servizio che gli operatori esterni all’Amministrazione sull’attività svolta e per raccogliere in modo ragionato la documentazione prodotta nei diversi settori di attività, favorendo in tal modo la conoscenza e la condivisione delle informazioni. stampa: Centro Duplicazioni della Provincia Autonoma di Trento febbraio 2012 -2-
PREMESSA Questo documento è previsto dall’articolo 9 della l.p. 8/92 (mappa provinciale del volontariato), nonché dall’art. 7, comma 5 (compito della Commissione provinciale per il volontariato), e rappresenta uno strumento utile a conoscere la situazione del volontariato trentino, inteso quale componente predominante del terzo settore. In particolare, è finalizzato a mettere in risalto le forme di collaborazione tra l’ente pubblico e il volontariato, particolarmente nell’ambito della salute. Evidenzia un quadro d’insieme dell’associazionismo trentino, non esaustivo, in quanto il punto d’osservazione è dato dalla documentazione raccolta in applicazione della legge provinciale sul volontariato (l.p. 8/92 e succ. mod.), che prevede, tra l’altro, la tenuta di un albo delle “organizzazioni di volontariato” e di un registro delle “associazioni di promozione sociale” ad accesso facoltativo. La mappa rappresenta un documento dinamico da ampliare e perfezionare per avere una conoscenza approfondita del fenomeno, e una fotografia sempre più aderente alla realtà del volontariato trentino, che costituisce un attore significativo e accreditato non solo delle politiche sociali, ma anche delle politiche volte a promuovere a tutti i livelli la qualità della vita. La Commissione provinciale per il volontariato ha approvato il documento nella prima seduta del 2012. -3-
NORMATIVA DI RIFERIMENTO La legge provinciale di riferimento per il volontariato trentino è la l.p. 13 febbraio 1992, n. 8 e successive modificazioni, dal titolo “Valorizzazione e riconoscimento del volontariato sociale”. Tale l.p. 8/92 deve essere letta in armonia con la legge quadro nazionale n. 266 del 1991, che risulta applicabile per quanto non previsto dalla nostra normativa (es. le norme che disciplinano i Centri di Servizio per il volontariato). Si ritiene opportuno ricordare il quadro istituzionale entro il quale le associazioni del terzo settore in generale, e le associazioni di volontariato in particolare, sono chiamate ad agire per contribuire alla costruzione del benessere sociale. Infatti, sono state recentemente emanate due leggi provinciali di ampio respiro: la riforma istituzionale, approvata con l.p. n. 3 del 2006 e la riforma delle politiche sociali, approvata con l.p. n. 13 del 2007. Le due leggi insieme, per quanto ancora non pienamente a regime, lette con riferimento al volontariato, rappresentano una declinazione e un rafforzamento del principio di sussidiarietà, inteso sia in senso verticale che in senso orizzontale, riconoscendo un ruolo determinante al volontariato. La l.p. n. 3 del 2006, recante “Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino”, tiene in notevole considerazione la materia trasversale del volontariato, citandola tre volte. All’articolo 8, comma primo, riserva alla Provincia le funzioni amministrative in materia di volontariato sociale per i servizi di interesse provinciale; mentre, nel comma quarto, considera il volontariato sociale per i servizi da gestire in forma associata, assegnandone la competenza alle comunità di valle; ancora, nel comma quinto, trasferisce ai comuni, senza l’obbligo dell’esercizio associato, le funzioni amministrative relative al volontariato sociale di interesse locale. Per altro verso, la l.p. n. 13 del 2007, recante “Politiche sociali nella Provincia di Trento”, punta molto sull’integrazione dei servizi e sulla partecipazione del terzo settore alla programmazione e gestione delle politiche sociali. In modo particolare, rispetto al volontariato, l’articolo 3 (Sussidiarietà e soggetti attivi del sistema provinciale delle politiche sociali), comma 6, recita: “Gli enti locali e la Provincia riconoscono l’apporto peculiare del volontariato nella realizzazione del sistema integrato delle politiche sociali, in ragione del suo contributo alla risposta ai bisogni e della sua capacità di rafforzare la coesione sociale attraverso la realizzazione di reti a sostegno delle situazioni di marginalità e di disagio. Essi pertanto promuovono: a) la costruzione di una cultura del volontariato attraverso iniziative di sensibilizzazione e educazione sociale rivolte alla collettività; b) l’offerta da parte del volontariato di attività esercitate anche in raccordo con i servizi sociali e con i soggetti affidatari.” Il legislatore provinciale ha voluto così gettare le fondamenta sulle quali costruire un nuovo rapporto tra volontariato ed istituzioni, una nuova collaborazione, che nasce fin dal momento della programmazione, finalizzata ad incrementare il benessere sociale. -4-
Una conferma di questa nuova prospettiva si ritrova nella recente legge provinciale n. 16 del 2010 che ha ridisegnato il sistema sanitario trentino: all’articolo 5, infatti, viene prevista la Consulta provinciale per la salute, composta dalle associazioni di volontariato che operano a tutela del diritto alla salute, con compiti di consulenza, impulso e proposta. Dati questi cambiamenti di quadro generale, anche nello specifico si avverte l’esigenza di adeguare lo strumento legislativo del volontariato: la l.p. n. 8 del 1992 (che, in quanto legge speciale, non è stata abrogata dalla l.p. n. 13 del 2007) necessita di un aggiornamento. Un problema da affrontare, è quello della rappresentatività del volontariato ai fini della partecipazione alla costruzione del welfare. Il volontariato trentino è presente in modo diffuso, capillare, ma risulta poco rappresentato sia a livello locale che provinciale. A livello centrale la Commissione provinciale per il volontariato, di cui all’articolo 7 della legge, appare obsoleta: non rappresenta il volontariato ed è legata quasi esclusivamente ai compiti consultivi rispetto ad ogni iscrizione all’albo. Sarebbe auspicabile la sostituzione di quest’ultima con un “Forum del terzo settore” che potesse operare sia a livello unitario che per ripartizioni rispetto alle diverse componenti: organizzazioni di volontariato; associazioni di promozione sociale; cooperative sociali. A livello periferico, pur non esistendo degli organismi rappresentativi unitari che si interfacciano alle Comunità di Valle, le associazioni del terzo settore sono state ampiamente coinvolte e convocate nei Tavoli territoriali, previsti dall’art. 13 della l.p. 13/2007, con compiti di consulenza e proposta per le politiche sociali locali. A livello nazionale, è in atto ormai da alcuni anni una riflessione sulle modifiche alla legge quadro n. 266 del 1991, e si è iniziato anche a ragionare, su impulso dell’Agenzia per il Terzo Settore, sull’ipotesi di razionalizzare ed unificare le normative regolanti le diverse tipologie del non profit. Nel frattempo, nella nostra provincia, le ultime modifiche normative introdotte in materia di volontariato sono state le seguenti: - con l’articolo 40 della l.p. n. 16 del 2008, è stata prevista l’iscrizione in un’apposita sezione dell’albo delle organizzazioni di volontariato di tutti i Corpi dei Vigili del fuoco Volontari; la nuova sezione C) dell’albo è stata disciplinata con deliberazione della Giunta Provinciale n. 2411 del 26 settembre 2008; - con l’art. 58 della l.p. n. 19 del 2009 (finanziaria provinciale 2010) è stato modificato l’articolo 2 della l.p. 8/92, provvedendo all’eliminazione delle parole “anche di soci” riferite alla possibilità per le organizzazioni di volontariato di avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o dipendente ricorrendo ai propri associati. Tale modifica ha lo scopo di adeguare la norma alla situazione di fatto e di confermare così un elemento distintivo rispetto alle associazioni di promozione sociale: infatti, la possibilità di avvalersi di prestazioni retribuite ricorrendo ai propri associati, è possibile per le sole associazioni di promozione sociale, ai sensi dell’art. 18, comma 2, della legge n. 383 del 2000, e non per le organizzazioni di volontariato. -5-
ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO PRESSO IL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E ABITATIVE L’Ufficio gestioni amministrative, incardinato nel Servizio politiche sociali e abitative, gestisce tutte le attività connesse all’applicazione della legge provinciale 13 febbraio 1992, n. 8 e successive modificazioni, che offre opportunità e servizi al volontariato organizzato. In particolare: 1) cura la tenuta e l’aggiornamento dell’albo delle organizzazioni di volontariato, previsto dall’articolo 3 della legge provinciale n. 8/92, in attuazione della legge-quadro n. 266/1991, il quale prevede la gestione di un albo al quale le organizzazioni di volontariato, operanti nell’ambito della solidarietà in provincia di Trento possono iscriversi; 2) cura la tenuta e l’aggiornamento del registro delle associazioni di promozione sociale, previsto dall’articolo 3 bis della legge provinciale n. 8/92, in attuazione della legge n. 383/2000, rivolto a tutte le associazioni che generalmente perseguono scopi di utilità o di promozione sociale, cioè attività rivolte a migliorare la qualità della vita; 3) eroga contributi, alle organizzazioni di volontariato di cui al punto 1), per il rimborso degli oneri assicurativi dei volontari, che rappresenta una spesa obbligatoria ai sensi dell’art. 4 della legge n. 266 del 1991; 4) gestisce alcuni rapporti di convenzione, ai sensi degli articoli 5 e 6 della l.p. 8/92, con organizzazioni di volontariato per attività non disciplinabili in base ad altre normative provinciali di settore; 5) fornisce consulenza giuridico-amministrativa per il volontariato nelle fasi di costituzione dell'associazione, di redazione dello statuto e di gestione amministrativa, contabile e fiscale dell'associazione stessa; 6) cura la segreteria della Commissione provinciale per il volontariato, organismo con funzioni consultive e propositive in materia di volontariato; 7) provvede ogni due anni al rinnovo del Comitato di Gestione del Fondo per il Volontariato previsto dal D.M. 8 ottobre 1997 con compiti di verifica ed indirizzo nei confronti del Centro Servizi per il Volontariato; 8) collabora con il Centro Servizi Volontariato di Trento, istituito ai sensi dell’art. 15 della legge n. 266 del 1991 e gestito dall’Associazione Non profit Network, con sede in p.tta Leonardo da Vinci, n. 2 a Trento. Il CSV rappresenta l’interlocutore privilegiato della Provincia al fine di offrire opportunità e servizi al mondo del volontariato. -6-
I NUMERI DEL VOLONTARIATO Le ultime ricerche statistiche condotte in Provincia di Trento e tese a mettere in luce la consistenza del volontariato trentino, hanno rilevato oltre 5.000 associazioni esistenti ed operanti sul nostro territorio nei diversi ambiti della società e della vita civile. Sulla consistenza numerica attuale, possiamo riferirci a due dati certi: - n. 3.257 sono le associazioni che fanno parte della banca dati aggiornata del Centro Servizio Volontariato (si tratta per lo più di associazioni in senso civilistico, alcune iscritte nei pubblici registri, ma in gran parte non iscritte per scelta, ovvero non iscrivibili per mancanza di qualche requisito richiesto dalla normativa); - n. 1085 risultano essere le associazioni iscritte al 31 dicembre 2011 nei pubblici registri tenuti dalla Provincia, contenenti le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale. Dai dati raccolti in relazione all’albo delle organizzazioni di volontariato è possibile estrapolare il numero complessivo di 37.051 volontari impegnati all’interno delle 719 organizzazioni iscritte all’albo. Da notare che il numero emergente del settore sanitario è determinato dai donatori di sangue. NUMERO DI VOLONTARI IMPEGNATI IN BASE AL SETTORE DI ATTIVITA' 4817 4145 3713 4872 19504 assistenza educ. form. imp. civ. sanità vigili del fuoco -7-
In relazione alle Comunità di Valle, la tabella ed il grafico sottostanti illustrano la rispettivamente la suddivisione dei volontari impegnati, e la percentuale rispetto alla popolazione totale. Qui, i Comuni di Trento e Rovereto risultano compresi nell’ambito delle rispettive Comunità. Nel 2011, il numero medio di volontari impegnati nel solo ambito della solidarietà (senza quindi tener conto di tutto il volontariato attivo nell’ambito della promozione sociale, iscritto e non iscritto al registro) per abitanti totali, nell’ambito del territorio provinciale, risulta essere pari al 6,9%. percentuale volontari n. abitanti volontari sulla COMUNITA' 2011 2011 popolazione totale Comunità della Val di Fiemme 19891 1648 8,3 Comunità di Primiero 10083 597 5,9 Comunità Valsugana e Tesino 27314 2399 8,8 Comunità Alta Valsugana e Bersntol 52270 2563 4,9 Comunità della Valle di Cembra 11286 1107 9,8 Comunità della Val di Non 39270 3860 9,8 Comunità della Valle di Sole 15656 1125 7,2 Comunità delle Giudicarie 37698 3789 10,1 Comunità Alto Garda e Ledro 48409 771 1,6 Comunità della Vallagarina 88481 4259 4,8 Comun General de Fascia 9860 987 10,0 Comunità degli Altipiani cimbri 4522 95 2,1 Comunità Rotaliana-Königsberg 28903 2146 7,4 Comunità della Paganella 4911 200 4,1 Territorio della Val d'Adige 120366 10847 9,0 Comunità della Valle dei Laghi 10537 743 7,1 TOTALE 529457 37136 6,9 PERCENTUALE DI VOLONTARI IMPEGNATI IN ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE TOTALE 100% 80% 60% 40% 20% 0% C o m u n ità A lta V alsu g an a C o m u n ità d eg li A ltip ian i C o m u n ità A lto G ard a e C o m u n ità d ella V al d i V allag arin a (4,8% ) C o m u n ità R o talian a- C o m u n ità V alsu g an a e C o m u n ità d ella V alle d i C o m u n ità d ella V alle d i C o m u n ità d i P rim iero C o m u n ità d ella V al d i N o n C o m u n ità d ella V alle d ei C o m u n ità d ella P ag an ella T err ito rio d ella V al C o m u n ità d elle G iu d icarie C o m u n G en eral d e F ascia K ö n ig sb erg (7,4% ) C o m u n ità d ella d 'A d ig e (9% ) F iem m e (8,3% ) e B ersn to l (4,9% ) C em b ra (9,8% ) T esin o (8,8% ) L ed ro (1,6% ) cim b ri (2,1% ) S o le (7,2% ) L ag h i (7,1% ) (5,9% ) (10,1% ) (4,1% ) (9,8% ) (10% ) -8-
ALBO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO Per poter chiedere l’iscrizione nell’albo provinciale, ai sensi dell’art. 3 della l.p. 8/92, un’associazione deve possedere essenzialmente i seguenti requisiti: a) operare in ambito solidaristico (attività di aiuto alla persona in situazione di marginalità); b) erogare l’attività e i servizi in forma gratuita ed avvalersi prevalentemente delle prestazioni gratuite dei propri volontari; c) possedere un ordinamento interno di tipo democratico (tra cui: elettività delle cariche sociali, approvazione del bilancio da parte dell’assemblea, ecc.). Comunque, l’iscrizione è facoltativa e rappresenta una opportunità. Dall’iscrizione deriva essenzialmente una forma di accreditamento per l’associazione, nel senso che l’ente pubblico si rende garante e certifica le caratteristiche di ente non profit per ogni associazione iscritta. Inoltre, dall’iscrizione conseguono automaticamente le agevolazioni fiscali previste caso per caso dalla normativa nazionale. Alla data del 31 dicembre 2011 risultano iscritte all’albo di cui all’articolo 3 della l.p. 8/92 n. 719 organizzazioni di volontariato. Delle organizzazioni di volontariato attualmente iscritte all’albo, n. 66 sono associazioni “riconosciute” ai sensi dell’art. 12 del codice civile, avendo ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato. La maggior parte delle organizzazioni di volontariato sono quindi “non riconosciute”, tipologia prevista dall’articolo 36 del codice civile (costituite per lo più con scrittura privata registrata), prive di personalità giuridica. -9-
NUMERO DI ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO PER ANNO DI ISCRIZIONE ANNO 2011 20 ANNO 2010 32 ANNO 2009 86 ANNO 2008 157 ANNO 2007 17 ANNO 2006 25 ANNO 2005 23 ANNO 2004 13 ANNO 2003 39 ANNO 2002 37 ANNO 2001 13 ANNO 2000 17 ANNO 1999 37 ANNO 1998 144 ANNO 1997 14 ANNO 1996 7 ANNO 1995 8 ANNO 1994 8 ANNO 1993 21 ANNO 1992 1 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 Nel grafico sopra esposto, si precisa che il picco evidenziato nell’anno 1998 è dovuto all’iscrizione delle scuole materne equiparate, mentre quello a cavallo del 2008/2009 è giustificato dall’iscrizione dei Corpi Volontari dei vigili del fuoco. Entrando nello specifico dei settori di intervento, si precisa che le associazioni operanti nei settori assistenziale e sanitario sono iscritte nella sezione A) dell’albo, quelle operanti negli ambiti dell’impegno civile ed educativo-culturale sono iscritte nella sezione B), mentre la sezione C) è riservata ai Corpi Volontari dei Vigili del fuoco. Al 31 dicembre 2011, le 719 organizzazioni di volontariato iscritte all’albo sono così ripartite: - n. 100 operanti nell’ambito assistenziale; - n. 108 operanti in ambito sanitario; - n. 133 attive nel settore dell’impegno civile; - n. 170 nel settore educativo/formativo (di cui n. 156 enti gestori delle scuole materne equiparate) - n. 208 corpi volontari dei vigili del fuoco. - 10 -
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 Comunità della Val di Fiemme 35 Comunità di Primiero 17 intervento. 0 50 100 150 200 250 Comunità Valsugana e Tesino 49 Comunità Alta Valsugana e Bersntol 51 100 Comunità della Valle di Cembra 23 ASSISTENZA Comunità della Val di Non 81 108 Comunità della Valle di Sole 28 Comunità delle Giudicarie SANITA' 70 Comunità Alto Garda e Ledro 30 - 11 - 133 Comunità della Vallagarina 47 CIVILE IMPEGNO Comun General de Fascia 20 4 Comunità degli Altipiani cimbri 170 Comunità Rotaliana-Königsberg 25 FORMATIVO EDUCATIVO- 9 Comunità della Paganella 7 Territorio della Val d'Adige 208 FUOCO SUDDIVISIONE NELL'AMBITO DELLE COMUNITA' DI VALLE VIGILI DEL Comunità della Valle dei Laghi 20 Comune di Trento 165 Comune di Rovereto 38 suddivisione delle organizzazioni di volontariato secondo gli ambiti delle Per quanto riguarda la ripartizione territoriale, si evidenzia di seguito la Comunità di Valle, numericamente distinte anche in base all’ambito di
Comunità Alta Valsugana e Bersntol Comunità Rotaliana-Königsberg Comunità della Valle di Cembra Comunità degli Altipiani cimbri Comunità della Valle dei Laghi Comunità Valsugana e Tesino Comunità della Val di Fiemme Comunità Alto Garda e Ledro Comunità della Valle di Sole Comunità della Vallagarina Territorio della Val d'Adige Comunità delle Giudicarie Comunità della Val di Non Comun General de Fascia Comunità della Paganella Comunità di Primiero Comune di Rovereto SETTORI DI Comune di Trento INTERVENTO assistenza 4 2 5 6 1 4 1 7 6 6 1 1 4 1 2 8 41 educativo 6 6 14 10 7 19 4 21 12 18 3 5 3 1 6 8 27 impegno civile 2 4 12 1 9 2 4 8 9 2 1 5 1 3 16 54 sanità 13 2 2 7 4 8 7 9 2 5 6 3 1 1 2 6 30 vigili del fuoco 12 5 24 16 10 41 14 29 2 9 8 2 8 5 3 7 8 13 TOTALI 35 17 49 51 23 81 28 70 30 47 20 4 25 9 7 20 38 165 Comune di Trento Comune di Rovereto Comunità della Valle dei Laghi Territorio della Val d'Adige Comunità della Paganella Comunità Rotaliana-Königsberg Magnifica Comunità degli Altipiani cimbri Comun General de Fascia Comunità della Vallagarina Comunità Alto Garda e Ledro Comunità delle Giudicarie Comunità della Valle di Sole Comunità della Val di Non Comunità della Valle di Cembra Comunità Alta Valsugana e Bersntol Comunità Valsugana e Tesino Comunità di Primiero Comunità territoriale della Val di Fiemme 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 assistenza educ. form. imp. civ. sanità vigili del fuoco - 12 -
Settore assistenziale (sezione A) MATERNITA' E TUTELA DIRITTI INFANZIA 5 10 5% 10% ANZIANI E EMARGINAZIONE AMMALATI 23 42 23% 50% DISABILITA' 20 20% Delle 100 organizzazioni operanti nel settore assistenziale possiamo distinguere: - n. 42 che si rivolgono all’assistenza di anziani ed ammalati (a domicilio, in ospedale e in casa di riposo); - n. 23 rivolte a situazioni di emarginazione; - n. 5 operanti nel campo dei diritti (advocacy); - n. 20 operanti nel campo delle disabilità; - n. 10 operanti nell’ambito del sostegno alla maternità e all’infanzia. Una menzione particolare va fatta per le associazioni AVULSS diffuse sul territorio provinciale con 30 gruppi autonomi che nell’anno 2011 hanno coinvolto circa 1250 volontari impegnati in modo continuativo ed organizzato sul fronte dell’assistenza agli ammalati meno abbienti (a domicilio, in ospedale e nelle case di soggiorno per anziani). Peculiarità di questi gruppi è la totale assenza di personale retribuito. Ai sensi della legge provinciale sul volontariato, che prevede la possibilità di stipulare convenzioni per attività particolari non disciplinate da altre normative di settore, sono state attivate alcune convenzioni con organizzazioni iscritte all’albo ed operanti nel settore assistenziale. Esse riguardano: - la traduzione in Braille delle leggi provinciali o di pubblicazioni della Provincia a favore dei non vedenti residenti in provincia; - il sostegno alle famiglie adottive (per adozioni internazionali); - la raccolta e distribuzione di alimenti, sia a lunga conservazione che freschi, a favore di persone e famiglie in situazione di povertà. Altre convenzioni sono state attivate sulla l.p. 8/92, nel settore sanitario ed in relazione a particolari problemi e patologie che necessitano di interventi sia sanitari che assistenziali (come specificato in seguito). - 13 -
In particolare: EMARGINAZIONE Nelle more della completa applicazione della legge provinciale n. 13 del 2007, si deve accennare alla gestione residuale nel settore assistenziale della legge provinciale 31 ottobre 1983, n. 35, (“Disciplina degli interventi volti a prevenire e rimuovere gli stati di emarginazione”, pur esplicitamente abrogata dalla l.p. 13/2007) da parte del Servizio politiche sociali e abitative, relativa alle situazioni di marginalità, che vengono affrontate in maniera efficace attraverso apposite convenzioni stipulate con enti non profit in generale. In proposito, sono stati individuati tre ambiti di intervento: - area minori e famiglie (gestione di centri diurni per minori, centri aperti, comunità di accoglienza di bambini con madre); - area adulti (centri di accoglienza diurni e notturni, appartamenti semiprotetti, alloggi in autonomia, comunità residenziali temporanee, laboratori e centri occupazionali), - area disabili (centri servizi a rete, centri socio-educativi, centri occupazionali e laboratori). Gli interventi sostenuti nel 2011 dalla Provincia in regime di convenzione sono 24, di cui: - n. 5 con organizzazioni di volontariato iscritte all’albo; - n. 12 con cooperative sociali; - n. 7 con altre associazioni/enti morali. Nell’ambito della medesima disciplina sono stati individuati altri 23 interventi di sostegno a situazioni di emarginazione svolti in via sperimentale da enti non lucrativi con l’intervento economico della Provincia. In particolare: IMMIGRAZIONE Il “Cinformi” - Centro informativo per l'immigrazione - è un’unità operativa del Servizio politiche sociali e abitative, istituito per facilitare l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi pubblici e offrire informazioni e consulenza sulle modalità di ingresso e soggiorno in Italia, nonchè per dare supporto linguistico e culturale. Il Cinformi svolge attività anche nel campo della comunicazione tra gli attori sociali, della casa, dello studio e della ricerca, dell'accoglienza delle persone che necessitano di protezione internazionale e umanitaria. Nel corso degli ultimi anni, dalla collaborazione del Cinformi con il Settore Volontariato, ed in attuazione del Piano per la Convivenza, è stata offerta alle comunità di stranieri delle diverse nazionalità presenti in Trentino, un efficace intervento di accompagnamento per agevolare la nascita di associazioni in grado di dare voce e rappresentanza alle diverse istanze degli immigrati, nonché al fine di favorire la realizzazione di interventi ed azioni di integrazione sociale e/o di cooperazione allo sviluppo rispetto ai paesi d’origine. In particolare, il Settore Volontariato ha fornito puntuale consulenza ai diversi gruppi nella predisposizione e redazione degli statuti. Conseguentemente, c’è stato ed è in corso, un incremento delle iscrizioni (nell’albo e nel registro) dei gruppi che si occupano, sotto vari profili, del fenomeno dell’immigrazione e della tutela delle diverse comunità di stranieri presenti sul nostro territorio. - 14 -
In questo ambito si possono allora evidenziare, tra le altre, le seguenti associazioni: - Donne Immigrate “Agorà” (per donne straniere, con particolare riferimento alla formazione e all’inserimento lavorativo); - Centro Astalli (per i rifugiati) e Associazione Tutori Minori Stranieri; - IABI, CASVI, La Savana, Suuf Verde, Sogni e speranze per la Costa d’Avorio che, fondate da stranieri, seguono progetti di cooperazione allo sviluppo nei rispettivi paesi di provenienza, svolgendo nel contempo a livello provinciale azioni a favore dell’integrazione socio-culturale; - Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere e Gruppo Immigrazione e Salute; - A.I.Z.O. (Associazione Italiana Zingari Oggi), Associazione Rumeni del Trentino Alto Adige, Associazione trentina in aiuto per i Balcani. Negli ambiti dell’integrazione culturale operano anche associazioni iscritte nel registro della promozione sociale, quali: AMIC - Associazione mediatori interculturali; IN.CO. - Interculturalità e comunicazione; Il Gioco degli Specchi; Infusione; Il Sentiero del Tibet; Italia-Cuba; Forum ALB Trentino; Aquila Albanese; ACDAIT, Associazione culturale donne albanesi in Trentino; RASOM, Associazione culturale degli ucraini in Trentino, CIF (Centro Italiano Femminile). - 15 -
Settore sanitario (sezione A) PATOLOGIE 25 23% RACCOLTA SANGUE 60 56% PRIMO SOCCORSO 23 21% Nel settore sanitario possiamo distinguere tre ambiti principali di intervento in cui sono attive 108 organizzazioni di volontariato regolarmente iscritte all’albo: - raccolta sangue (n. 60 gruppi); - primo soccorso e trasporto infermi (n. 23 associazioni); - tutela di particolari patologie (n. 25 organizzazioni). Le organizzazioni di volontariato che sorgono a fianco di persone sofferenti di particolari patologie, svolgono sia attività di assistenza e sostegno degli ammalati, sia attività educative, di informazione e di ricerca, in collaborazione con l’Azienda sanitaria, a favore di tutta la popolazione. Ai sensi della l.p. 8/92, in ambito prettamente sanitario, è stata rinnovata la convenzione per la gestione di una casa di accoglienza in prossimità dell’ospedale S. Chiara di Trento, per malati oncologici in day-hospital e/o accompagnatori. - 16 -
Settore impegno civile (sezione B) PROTEZIONE CIVILE TUTELA 10 MINORANZE TUTELA 8% 1 AMBIENTALE 1% 5 4% SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE 117 87% In questo settore sono raggruppate 133 organizzazioni che agiscono nelle seguenti aree: - n. 117 nel campo della solidarietà internazionale; - n. 10 di protezione civile; - n. 5 nell’ambito della tutela dell’ambiente e del territorio; - n. 1 nell’ambito della tutela delle minoranze. Le numerose organizzazioni che si occupano di cooperazione allo sviluppo collaborano quasi tutte con la Provincia nell’ambito della legge provinciale 15 marzo 2005, n. 4, recante “Azioni ed interventi di solidarietà internazionale della Provincia Autonoma di Trento” (l’articolo 5 prevede il sostegno delle varie tipologie di intervento). Queste associazioni sono ammesse all’albo del volontariato nella misura in cui i loro interventi all’estero abbiano una rilevante ricaduta provinciale a livello di integrazione/mediazione culturale, interventi solidaristici a favore di collettività straniere presenti sul territorio provinciale, nonché azioni di carattere culturale e formativo sui temi della mondialità, della convivenza e della pace. Di particolare rilievo in questo settore è l’apporto dato da alcune organizzazioni al sistema provinciale di protezione civile: Centro operativo di volontariato alpino (“Nuvola”), Psicologi per i popoli, e Scuola provinciale per cani da ricerca e catastrofe (convenzionate su l.p. 2/92) collaborano con la Provincia in caso di calamità naturali (unitamente a Croce Rossa, Corpo nazionale di soccorso alpino, e varie associazioni di radioamatori) essendo iscritte nell’apposito elenco tenuto dal Commissariato del Governo. - 17 -
Settore educativo-formativo (sezione B) FORMAZIONE 14 8% SCUOLE MATERNE 156 92% In questo settore rientrano 170 organizzazioni che agiscono nelle seguenti aree: - n. 14 nell’ambito della formazione in generale; - n. 156 nell’ambito educativo (enti gestori delle scuole materne equiparate). In particolare, si deve precisare che il servizio educativo svolto dagli enti gestori delle scuole materne equiparate necessita per la sua complessità e delicatezza dell’apporto determinante di personale professionalmente preparato e quindi remunerato. Peraltro, gli enti gestori delle singole scuole sono costituiti, storicamente ma anche attualmente, da gruppi di persone che gratuitamente sostengono le attività organizzative e logistiche di ogni singola scuola. Pertanto, l’essenza volontaristica dell’associazione che gestisce la scuola giustifica l’iscrizione di questi enti nell’albo delle organizzazioni di volontariato. Tale iscrizione, compromessa per molte scuole dal rapporto volontari/stipendiati sbilanciato a favore dei dipendenti, è stata agevolata e quindi generalizzata con l’aggiunta, avvenuta nel 1998, dei commi 5 bis e 5 ter dell’articolo 3 della l.p. 8/92. In questo ambito è da rilevare l’attività svolta da quattro gruppi nei confronti di ragazzi e adolescenti. Le funzioni di sostegno ed orientamento in una fase particolarmente delicata nello sviluppo della persona rappresenta un importante contributo a livello di prevenzione dei fenomeni di devianza. In quest’ambito, si deve fare menzione anche dei diversi gruppi iscritti nel registro delle associazioni di promozione sociale, dediti alla gestione degli oratori (associati a Noi Associazione). - 18 -
REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE La legge 7 dicembre 2000, n. 383 recante “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”, rappresenta un’opportunità per tutte quelle associazioni che, operanti nei vari ambiti del sociale (cultura, arte, sport, ricerca etico/spirituale, ecc.) intendano mettersi in relazione con gli enti pubblici, ed in particolare con i comuni di riferimento, per meglio realizzare gli scopi che si prefiggono, volti in via generale a migliorare la qualità della vita. Il registro provinciale delle associazioni di promozione sociale è stato istituito con l’articolo 89 della legge provinciale n. 1 del 2002 ed attivato con deliberazione della Giunta provinciale n. 1077 del 17 maggio 2002. Esso è previsto, quindi, per tutte quelle associazioni che danno il loro contributo nei campi della promozione sociale (ambito culturale, sportivo, sociale in genere, di tutela del territorio, ecc.) che sono definite, pertanto, associazioni di utilità sociale. Nella nostra provincia, la legge si rivolge potenzialmente a circa 4.000 associazioni. Per poter chiedere l’iscrizione nel registro un’associazione deve possedere essenzialmente i seguenti tre requisiti: a) operare negli ambiti della promozione sociale; b) erogare l’attività e i servizi in forma prevalentemente gratuita; c) possedere un ordinamento interno di tipo democratico. Il grafico seguente indica il numero delle associazioni di promozione sociale iscritte in rapporto all’anno di iscrizione: NUMERO DI ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE PER ANNO DI ISCRIZIONE ANNO 2011 40 ANNO 2010 50 ANNO 2009 51 ANNO 2008 53 ANNO 2007 36 ANNO 2006 30 ANNO 2005 14 ANNO 2004 22 ANNO 2003 50 ANNO 2002 20 0 20 40 60 - 19 -
Il registro è strutturato in tre sezioni relative ai principali campi operativi delle associazioni iscritte, suddivisi genericamente in associazioni culturali, sportive, ad attività mista. Al 31 dicembre 2011 le associazioni di promozione sociale iscritte al registro sono 366, così ripartite: - n. 152 operanti in ambito culturale (sezione A); - n. 19 attive nel settore dello sport (sezione B); - n. 195 presenti nel settore misto, e sociale in genere (sezione C). SUDDIVISIONE PER SETTORE DI INTERVENTO 250 195 200 152 150 100 50 19 0 A) CULTURA B) SPORT C) MISTA Di seguito si riporta la suddivisione delle associazioni di promozione sociale secondo gli ambiti di intervento nelle relative Comunità di valle. 27 16 7 689 3 7 15 1 6 1 1 1 22 9 6 4 12 2 4 4 10 11 3 1 23 6 1 4 2 3 1 1 1 3 3 1 2 1 1 4 1 2 1 5 2 1 1 1 1 3 1 31 3 7 2 1 2 2 1 2 anziani 24 2 2 5 attività artistiche 2 3 2 1 1 8 attività musicali 1 1 attività ricreative 1 1 2 1 1 4 1 1 1 6 1 diritti/pari opportunità 1 1 disagio 4 14 5 1 1 2 Trento 1 1 2 famiglia Rovereto formazione 14 1 1 Comunità della Valle dei Laghi 2 Territorio della Val d'Adige giovani 5 1 1 Comunità della Paganella mutuo aiuto 1 3 1 Comunità Rotaliana-Königsberg Magnifica Comunità degli Altipiani cimbri promozione del territorio 3 1 Comun General de Fascia ricerca etica/spirituale Comunità della Vallagarina 1 Comunità Alto Garda e Ledro ricerca scientifica 1 2 Comunità delle Giudicarie sociale 2 1 Comunità della Valle di Sole 1 Comunità della Val di Non sport 1 Comunità della Valle di Cembra tutela dei consumatori Comunità Alta Valsugana e Bersntol 2 tutela del territorio Comunità Valsugana e Tesino 1 Comunità di Primiero attività culturali Comunità territoriale della Val di Fiemme - 20 -
Le APS convenzionate con la Provincia Autonoma di Trento per l’anno 2011 sono state: - il Forum Trentino delle associazioni per la Famiglia per valorizzare e contribuire all’attuazione del piano provinciale delle politiche familiari, approvato dalla Giunta provinciale nel settembre 2004, nonché per la gestione dello “Sportello famiglia” attivato presso l’Agenzia per la famiglia; - il Coordinamento dei Circoli pensionati e anziani della Provincia di Trento, per le attività di promozione, indirizzo e coordinamento dei circoli pensionati e anziani della provincia. - 21 -
RAPPORTI CON L’AZIENDA SANITARIA Nella legislazione italiana, il primo fondamento giuridico della volontà dell’ente pubblico di collaborare ed avvalersi del volontariato nel perseguimento dei propri fini lo troviamo in materia di salute pubblica. Infatti, la legge n. 833 del 1978 all’articolo 45 prevedeva il riconoscimento delle organizzazioni di volontariato aventi finalità concorrenti al conseguimento dei fini istituzionali del servizio sanitario nazionale. Questo orientamento della sanità a considerare il volontariato una risorsa è stato ribadito nelle successive riforme (D.lgs. n. 502 del 1992, nonché D.lgs. n. 229 del 1999) in cui si prevedono forme di partecipazione delle organizzazioni di cittadini e del volontariato impegnato nella tutela del diritto alla salute nell’attività relativa alla programmazione, al controllo e alla valutazione dei servizi sanitari erogati ai vari livelli. Nella nostra provincia, tra Azienda sanitaria e organizzazioni di volontariato si sono via via sviluppate e rafforzate numerose esperienze di collaborazione. Il coinvolgimento del volontariato era previsto esplicitamente nel “programma di sviluppo strategico” dell’Azienda approvato nel 2001, e riguardava in modo particolare sia l’ambito della promozione della salute che quello del miglioramento della qualità dei servizi erogati. L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico dell’Azienda provinciale per i Servizi sanitari ha organizzato e tiene aggiornato un elenco delle associazioni di volontariato che si sono dichiarate disponibili ad operare in sinergia con l’Azienda stessa. Le 237 associazioni iscritte in questa banca dati perseguono scopi sanitari, assistenziali, sociali in genere, e di tutela dei diritti. Con esse, in relazione al principio di libertà che regola il volontariato, non sono state definite modalità strutturate di partecipazione nelle attività di competenza dell’Azienda, ma quest’ultima, volta per volta, interpella e coinvolge le associazioni interessate nelle varie azioni programmate o in occasione di particolari iniziative. Peraltro, va detto che la recente riforma sanitaria provinciale, approvata con legge provinciale n. 16 del 2010, ha previsto all’art. 5 la costituzione della Consulta provinciale per la salute, con compiti di consulenza, impulso e proposta, composta dalle associazioni di volontariato che operano a tutela del diritto alla salute. La Consulta si è insediata in data 6 dicembre 2011, secondo modalità di funzionamento e requisiti di partecipazione fissati con deliberazione della Giunta provinciale n. 2158 del 14 ottobre 2011. A livello di assistenza di base agli ammalati (nell’ambito dell’integrazione socio- sanitaria) deve essere anche rilevato il cospicuo impegno svolto dalle associazioni AVULSS, che con 30 gruppi sparsi sul territorio provinciale assistono ammalati non abbienti negli ospedali, nelle case di riposo e a domicilio. Nel 2010 l’impegno gratuito a sostegno del malato è stato confermato con oltre 120.000 ore di servizio diretto alla persona, ed analogo impegno è continuato nel 2011. Modalità puntualmente disciplinate di collaborazione tra Azienda e volontariato vengono, invece, stabilite attraverso l’istituto della convenzione. - 22 -
Molte organizzazioni hanno attivato un rapporto convenzionale in base a capitolati e direttive predisposte dalla Giunta provinciale. PRIMO SOCCORSO Anche il Servizio “Trentino emergenza 118” è disciplinato da un’apposita convenzione sottoscritta tra Azienda sanitaria e singole associazioni sulla base di un capitolato approvato dalla Giunta provinciale. Come si può vedere dallo schema sotto riportato, il servizio di pronto intervento copre in modo efficiente tutto il territorio provinciale, mediante la efficace collaborazione di tre enti diversi: Azienda sanitaria, titolare del servizio con compiti di coordinamento, Croce Rossa territoriale (con 22 postazioni) ed associazioni private (Croci Bianche con 18 postazioni). RACCOLTA SANGUE In particolare, il Piano Sangue, che ha l’obiettivo dell’autosufficienza provinciale, prevede il coinvolgimento delle associazioni di volontariato nella programmazione e organizzazione delle donazioni, oltre che nella promozione e diffusione tra la popolazione di stili di vita e modelli di comportamento capaci di migliorare il livello di salute. La stretta collaborazione esistente tra Azienda sanitaria e organizzazioni di volontariato nell’ambito della donazione del sangue è disciplinata da uno schema di convenzione sottoscritto con le varie organizzazioni (AVIS, ADVSP, Lega Pasi Battisti, ecc.). - 23 -
DIPENDENZE Una collaborazione particolarmente impegnativa tra Azienda sanitaria e volontariato si è sviluppata attorno alle problematiche socio-sanitarie complesse e difficili da affrontare quali l’alcolismo e la tossicodipendenza. La sinergia tra pubblico e privato su questi terreni si è rafforzata con l’intervento della Provincia ed in particolare con l’attivazione di 3 rapporti convenzionali su l.p. 8/92 (due con associazioni impegnate sulle tossicodipendenze e uno con OdV rivolte ai problemi alcolcorrelati). In questo particolare ambito di intervento risulta particolarmente delicato l’aspetto della formazione del volontariato, che deve operare in stretta collaborazione con le diverse professionalità dell’Azienda sanitaria, data la complessità delle patologie affrontate. TOSSICODIPENDENZA Operano in questo delicato ambito, con interventi competenti e diversificati, una dozzina di associazioni e comunità, tra cui 5 organizzazioni di volontariato iscritte all’albo: Amici di San Patrignano, Drug off, Nuovi Orizzonti, Associazione Famiglie Tossicodipendenti e Associazione Famiglie di Progetto Uomo. Le ultime due, in regime di convenzione con la Provincia nell’ambito della l.p. 8/92, offrono i loro servizi a favore di: persone e relative famiglie con problemi di tossicodipendenza, persone uscite da comunità terapeutiche, persone in carcere con problemi di tossicodipendenza, persone con problemi alcolcorrelati. I servizi consistono in gruppi di auto-mutuo-aiuto per famiglie, sostegno psicologico, assistenza amministrativo-legale, sostegno e reinserimento socio-lavorativo, risorse di tipo logistico (alloggi protetti per brevi periodi). Tutti gli interventi del settore sono coordinati dal Servizio tossicodipendenze (SERT) dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. ALCOLISMO L’abuso di alcol è diffuso in provincia, e gli interventi di prevenzione realizzati dagli enti locali e dai Servizi di alcologia dei distretti sanitari nonché dal Centro studi di APCAT Trentino non sembrano sufficienti a contrastare il fenomeno che, statistiche alla mano, è in aumento. In questo settore opera un’organizzazione di volontariato convenzionata con la Provincia nell’ambito della l.p. 8/92: l’APCAT Trentino (Associazione provinciale dei Club Alcologici Territoriali). Quest’ultima ha una struttura piramidale diffusa capillarmente sul territorio attraverso 173 gruppi di volontariato di auto-mutuo aiuto (club), organizzati a loro volta a livello intermedio in 17 gruppi di zona (ACAT). Gli interventi sono coordinati dai servizi di alcologia dell’Azienda sanitaria che interviene anche nei club con propri operatori qualificati. A proposito di integrazione socio-sanitaria, nonché di sussidiarietà tra pubblico e privato sociale, molto c’è ancora da fare, all’interno di un quadro normativo rinnovato, che prevede l’integrazione delle attività assistenziali con quelle a tutela della salute (ai sensi dell’art. 41 della l.p. 13/2007), nonché la costituzione di un apposito fondo per l’assistenza integrata (art. 18 della l.p. 16/2010) previsto per dare risposte unitarie a bisogni complessi individuati nelle aree: materno-infantile, anziani, disabilità, salute mentale e dipendenze. - 24 -
SOSTEGNO AL VOLONTARIATO In ossequio ai principi di libertà ed autodeterminazione del volontariato, l’intervento finanziario direttamente previsto dalla Provincia ai sensi della l.p. n. 8 del 1992 a favore delle organizzazioni iscritte risulta piuttosto limitato. Al di là di specifici interventi previsti da norme diverse (per acquisto attrezzature, bandi ed iniziative di vario tipo e in diversi settori) la legge suddetta prevede solamente un intervento generalizzato, a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte all’albo, volto a rimborsare la spesa assicurativa dei volontari prevista obbligatoriamente dalla legge nazionale. Anche il contributo sulle quote di adesione ad organizzazioni nazionali, comprensive degli oneri assicurativi, è volto a rimborsare una spesa obbligatoria. Il rimborso delle spese assicurative non è previsto, invece, per le associazioni di promozione sociale perché le stesse non sono soggette all’obbligo di assicurare i volontari. Altra forma di intervento finanziario previsto dalla l.p. n. 8 del 1992 è data dalla possibilità di sostenere in regime di convenzione un’associazione di volontariato regolarmente iscritta nella realizzazione di un servizio “leggero” affidato dalla Provincia. Per altro verso, si deve segnalare che numerosi interventi economici a favore del volontariato sono previsti da normative di settore (es. sanità, cooperazione allo sviluppo, protezione civile, ecc.), da bandi emessi da enti diversi per il finanziamento di specifici progetti, nonché dal Centro Servizi per il Volontariato per interventi di formazione e di progettazione sociale. Nel 2011 la spesa complessiva di € 873.621,26 destinata alle organizzazioni di volontariato è stata così ripartita: - contributi per oneri assicurativi ad organizzazioni: € 117.812,26; - contributi per oneri assicurativi a scuole materne equiparate: € 15.815,00; - contributi per adesioni ad associazioni nazionali: € 40.256,00; - corrispettivi per attività convenzionate: € 699.738,00. SPESA SOSTENUTA A FAVORE DEL VOLONTARIATO NELL'ANNO 2011 contributi per adesioni ad contributi per oneri associazioni nazionali assicurativi associazioni € 40.256,00 € 117.812,26 contributi per oneri assicurativi scuole materne € 15.815,00 corrispettivo per attività altre iniziative convenzionate € 0,00 € 699.738,00 - 25 -
Entrando nello specifico delle risorse erogate alle associazioni nel 2011 a fronte di una convenzione, a prescindere dal registro a cui appartengono, nel grafico che segue vengono rappresentate le percentuali in relazione ai rispettivi ambiti di attività. Nell’ambito “emarginazioni” sono comprese le associazioni che si occupano di tossicodipendenza, alcolismo e distribuzione alimenti a persone in difficoltà. SPESA SOSTENUTA IN BASE AL SETTORE DI ATTIVITA' anziani patologie € 17.200,00 € 56.000,00 dipendenze € 270.000,00 famiglia € 215.688,00 emarginazione disabilità € 90.850,00 € 50.000,00 - 26 -
ELENCHI DEGLI ISCRITTI Si riportano, a seguire, gli elenchi degli iscritti nei due registri tenuti dal Servizio politiche sociali e abitative della Provincia, divisi per settori di intervento: - ALBO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ai sensi dell’art. 3 della l.p. n. 8 del 1992 (che, sotto il profilo fiscale, sono considerate ONLUS “di diritto” ex art. 10, comma 8, del D.lgs. 460/1997); - REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE ai sensi dell’art. 3 bis della l.p. n. 8 del 1992 (che non sono fiscalmente onlus). Tali elenchi sono aggiornati al 31.12.2011, e si deve precisare che risulta ancora in fase di attuazione la revisione di tutti gli iscritti che comporterà, a fine procedura, un ulteriore aggiornamento dei dati. - 27 -
ALBO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ART. 3 L.P. 8/92 SEZIONE A) SETTORE: ASSISTENZA AMBITO COMUNE DI DENOMINAZIONE RECAPITO N. TEL. (RECAPITO) ATTIVITA' anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI ALA- c/o Meloni Anna - via Tre Chiodi, 17 ALA 0464/671067 malati AVIO - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Lorandi Donatella- via al Bondone, ALDENO 0461/842310 malati ALDENO - ONLUS 9 anziani/am COORDINAMENTO ATTIVITA' p.zza Vicenza ARCO 0464/519521 malati ANZIANI anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS LA via Capitelli, 17 - Villa Tabor ARCO 3408317084 malati GINESTRA DI ARCO - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE T.A.S.- via Mantova, 16/c ARCO 3209141275 malati TRASPORTO AMICO SOLIDALE anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI PINE' c/o Bettega Adone - via S. Osvaldo, 0461/556967 BEDOLLO malati - ONLUS 35 3494491465 anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Plotegher Enrica - via Scanuppia, BESENELLO 0464/834524 malati BESENELLO - ONLUS 13 anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Sartori Bruna - via per Roncegno, BORGO VALSUGANA 0461/753118 malati BORGO VALSUGANA - ONLUS 21/a anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI 0461/754432 c.so Ausugum, 104 BORGO VALSUGANA malati STRIGNO VALSUGANA - ONLUS 3331802194 anziani/am FONDAZIONE ROMANI - SETTE - p.zza Romani, 8 BORGO VALSUGANA 0461/753134 malati SCHMID anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS "VALLE c/o Brentegani Donata - via Stazione, CASTELLO DI FIEMME 0462/341151 malati DI FIEMME" DI CAVALESE - onlus 50 anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI ALTA c/o Bassi Luigi - via de Zinis, 5 CAVARENO 0463/850122 malati ANAUNIA - FONDO - ONLUS anziani/am AVULSS DI CIVEZZANO - via Degasperi, 1 CIVEZZANO 0461/858636 malati FORNACE - PERGINE anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI CLES c/o Curti Paola - via Visintainer, 19 CLES 0463/421072 malati - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Laffranchi Ellen - via Roma, 17 CONDINO 0465/621293 malati VALCHIESE - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Meniconi Giuseppa - via Maffei, FOLGARIA 0464/721755 malati FOLGARIA - ONLUS 171 - loc. Costa anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS VALLE c/o Pellegrini Gina - via Carraia, 32 GIOVO - PALU' 0461/684569 malati DI CEMBRA - ONLUS - 28 -
anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Gobber Teresa - via Dolomiti, 16 IMER 0439/67282 malati PRIMIERO - VANOI - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Bonetti Maria Rosa in Pedrini - via LASINO 0461/564096 malati VALLE DEI LAGHI - ONLUS Lagolo, 48 anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Marta Sebastiani - via Mulini, 38 LAVIS 0461/241835 malati LAVIS - ONLUS anziani/am CENTRO AUSER DI LEVICO Via Cavour, 31 LEVICO TERME 0461/702200 malati TERME anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Bettin Valentina - via Romana, 42 MEZZOCORONA 0461/603009 malati MEZZOCORONA - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI MORI c/o Girardelli Argia - p.zza MORI 0464/910486 malati - BRENTONICO - ONLUS Castelbarco, 21 - BESAGNO anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI VAL 0463/746057 Loc. Fonti - via Monte Boai, 3 PEIO malati DI SOLE - ONLUS 3497502270 anziani/am AUSER DI PERGINE via Pennella, 92 PERGINE VALSUGANA 0461/512189 malati anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS ALTO via Pilati, 5/a RIVA DEL GARDA 3476009609 malati GARDA E LEDRO - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE "PENSIONE 0464/455112 via Vannetti, 6 ROVERETO malati VIVA" 0464/455000 anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o A.P.S.P. - via Vannetti, 6 ROVERETO 0464/431467 malati ROVERETO - ONLUS anziani/am ASSOCIAZIONE INSIEME PER GLI via Vannetti, 6 ROVERETO 0464/455000 malati ANZIANI - ONLUS anziani/am c/o CGIL del Trentino - via Maioliche ASSOCIAZIONE AUSER ROVERETO 0464/413839 malati 57/h anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI SAN SAN LORENZO IN via Pergnano, 9 0465/734368 malati LORENZO IN BANALE - ONLUS BANALE anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI fraz. Mortaso, 52/A SPIAZZO 3492856210 malati SPIAZZO anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI TAIO via Silvio Vois, 28 TAIO 0463/467035 malati anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI 0465/326386 c/o Pozzan Gianna - via Cavour, 16 TIONE DI TRENTO malati TIONE DI TRENTO - ONLUS 3457735278 anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI via Endrici, 27 TRENTO 0461/983447 malati TRENTO - ONLUS anziani/am CENTRO AUSER TRENTO via V. Veneto, 24 TRENTO 0461/391408 malati anziani/am ASSOCIAZIONE DIRITTI ANZIANI via San Pio X, 85 TRENTO 0461/933773 malati - A.D.A. anziani/am ASS."A.R.T.I.CI. - LE ALI DELLA via Ossanna, 16 TRENTO 04611955033 malati COCCINELLA" anziani/am ASSOCIAZIONE TELEFONO Cognola - via C. e V. Julg, 5 TRENTO 0461/981144 malati D'ARGENTO anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Dalpiaz Maria Grazia – Gardolo via TRENTO 3392273205 malati GARDOLO DI TRENTO - ONLUS C. Benedetti, 18 anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS "TRE c/o Demadonna Laura – Villazzano via 0461/914941 TRENTO malati SORGENTI" – VILLAZZANO onlus Valnigra, 20/4 0461/381123 - 29 -
anziani/am ASSOCIAZIONE AVULSS DI c/o Boschi Pedrotti Annamaria - via VOLANO 3497352940 malati VOLANO Ponta, 31 disabilità ASSOCIAZIONE "PRISMA" onlus casella postale 109 ARCO 0464/532838 ASSOCIAZIONE "GAIA" (GRUPPO 0461/752975 disabilità p.zza Degasperi, 3 BORGO VALSUGANA AIUTO HANDICAP) 3357666103 ASSOCIAZIONE PROGRESSO disabilità via Armentera, 6/B BORGO VALSUGANA 0461/751255 CIECHI ASSOCIAZIONE "IL FILO disabilità via Cassina, 57 CLES 3347199905 LOGICO" ASSOCIAZIONE "OASI VALLE DEI disabilità v.le San Pietro, 8/B LASINO 0461/864708 LAGHI" disabilità ASSOCIAZIONE ORIZZONTE p.zza Cassoni, 1 – Bezzecca LEDRO 3477297339 0461/532019 disabilità BASE ITALIA onlus via Prati, 1 PERGINE VALSUGANA 3472938888 ASSOCIAZIONE "SPORTABILI - disabilità via dei Lagorai, 113 PREDAZZO 0462/501999 ONLUS" ASSOCIAZIONE COMUNITA' 0465/900061 disabilità via San Cipriano, 26 RONCONE HANDICAP 0465/326321 disabilità ASSOCIAZIONE INSIEME via Campagnole, 13/a ROVERETO 0464/430350 ASSOCIAZIONE FAMIGLIE 0465/324644 disabilità viale Dante, 46 TIONE DI TRENTO HANDICAP 0465/322167 ASSOCIAZIONE VOLONTARIATO 0461/930083 disabilità c/o U.I.C. - via Malvasia, 15 TRENTO PRO CIECHI (A.V.P.C.) 3420830914 disabilità ASSOCIAZIONE PRODIGIO via Gramsci, 46 TRENTO 3355600769 ASSOCIAZIONE CANTARE disabilità via Petrarca, 28 TRENTO 0461/235130 SUONANDO CENTRO EUROPEO RICERCA 0461/915564 disabilità PROMOZIONE ACCESSIBILITA' - via Palermo, 23/b TRENTO 33557596402 C.E.R.P.A. ITALIA 0461/827473 disabilità LA VOCE DEI DISABILI lung'Adige Apuleio, 6/2 TRENTO 3355654903 ASSOCIAZIONE ITALIANA disabilità c/o Coop. La Rete - via Taramelli TRENTO 3407825057 PERSONE DOWN SEZ. TRENTINO ASSOCIAZIONE TRENTINA disabilità via Piave, 108 TRENTO SORDOPARLANTI LIBERAMENTE INSIEME PER disabilità via G. B. Trener, 8 TRENTO 0461/407511 ANFFAS TRENTINO Patologie ASSOCIAZIONE SORDI TRENTINI via Antonio Gramsci, n. 22 TRENTO 045/8026956 emargi- ASSOCIAZIONE TRENTINA 0461/824413 via per Telve, 2/B BORGO VALSUGANA nazione ALCOLISTI 3316653251 emargi- ASSOCIAZIONE "IO" p.tta Rizzoli, 1 CAVALESE 3381789208 nazione emargi- 0461/242138 AMICI DI SAN PATRIGNANO via Furli, 80/82 LAVIS nazione 3398880909 - 30 -
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