Andamento dei traffici nel Porto di Ravenna - A tutto Marzo 2021
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a cura dell’ A REA P ROGRAMMAZIONE E S VILUPPO (D IREZIONE O PERATIVA ) dell’A UTORITÀ DIS ISTEMA P ORTUALE DEL M ARE A DRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE (AdSP MAcs) chiuso il 04.05.2021 Le statistiche mensili dei traffici nel Porto di Ravenna, complete di commenti e grafici, sono disponibili all’indirizzo: http://www.port.ravenna.it/category/portoravenna/statistiche/
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 3 SOMMARIO I. Movimentazione complessiva a tutto marzo 2021 ............. 5 II. FOCUS sulle principali Categorie Merceologiche ................ 9 1. COMPARTO AGROALIMENTARE.......................................... 9 2. MATERIALI DA COSTRUZIONE ........................................... 15 3. PRODOTTI METALLURGICI ................................................. 21 4. ALTRE MERCEOLOGIE ........................................................ 26 5. TRAFFICO FERROVIARIO .................................................... 31 INDICE DELLE FIGURE FIGURA 1 PERFOMANCES PERCENTUALI MENSILI 2020 VS 2019 .................... 5 FIGURA 2 MOVIMENTAZIONE DI PERIODO E SUA INCIDENZA SU ANNO INTERO .... 6 FIGURA 3 MOVIMENTAZIONE DI PERIODO PER CATEGORIA MERCEOLOGICA ....... 8 FIGURA 4 CONFRONTO PROGRESSIVI PER CATEGORIA MERCEOLOGICA .............. 9 FIGURA 5 TRASPORTO FERROVIARIO DI CEREALI – SERIE STORICA ................. 13 INDICE DELLE TABELLE ALLEGATE T ABELLA N . 1 ............................... R IEPILOGO M OVIMENTAZIONE T ABELLA N . 2 ....................... M ERCI ( CATEGORIE MERCEOLOGICHE ) T ABELLA N . 3 .................. FOCUS PRINCIPALI MERCI MOVIMENTATE T ABELLA N . 4 ..................................................... C ONTAINER T ABELLA N . 5 ............................................ T RAILER E R OTABILI T ABELLA N . 6 ..................................................... P ASSEGGERI T ABELLA N . 7 ....................................... T RAFFICO F ERROVIARIO T ABELLA N . 8 .................................................. T ABELLA E XPO
4 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 5 I. Movimentazione complessiva a tutto marzo 2021 Risale al 9 marzo 2020 il primo Decreto che ha posto l’Italia intera in lockdown a causa della pandemia di C O V I D ‐19 e, a stretto giro, l’impatto delle misure di contenimento conseguenti avrebbe iniziato a riflettersi sui traffici del Porto di Ravenna, facendo registrare nel mese di M A R Z O 2020 la peggiore performance relativa percentuale (‐30,5% ), tra i vari mesi del 2019, seguito da A P R I L E e G I U G N O . FIGURA 1 COVID E PERFOMANCES PERCENTUALI MENSILI 2020 VS 2019 2020 2019 delta rank dicembre 2.063.860 1.876.332 9,99% 1 luglio 2.178.116 2.130.484 2,24% 2 febbraio 1.987.114 1.967.984 0,97% 3 gennaio 1.839.828 1.888.336 ‐2,57% 4 settembre 1.940.320 2.010.501 ‐3,49% 5 ottobre 2.143.509 2.551.098 ‐15,98% 6 novembre 1.802.709 2.322.830 ‐22,39% 7 agosto 1.555.147 2.012.771 ‐22,74% 8 maggio 1.681.052 2.229.455 ‐24,60% 9 giugno 1.801.290 2.407.617 ‐25,18% 10 aprile 1.651.749 2.323.977 ‐28,93% 11 marzo 1.762.788 2.534.863 ‐30,46% 12 anno 22.407.481 26.256.248 ‐14,66% Per potere distinguere, nel corso del 2021, il mero effetto "rimbalzo" (cioè risalita da un punto profondo) dalla vera e propria "ripresa", potrebbe essere utile confrontare via via i volumi di traffico del 2021 non solo con quelli degli stessi periodi del 2020, ma anche con quelli “ante COVID” del 2019.
6 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Il P E R I O D O G E N N A I O ‐ M A R Z O ha registrato nel 2021 una movimentazione complessiva pari a 5.817.322 TONNELLATE , con un rimbalzo del 4,1% (oltre 227 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso periodo del 2020, ancora sotto del 10,1% rispetto la movimentazione complessiva del 1° T R I M E S T R E 2019 (6.404.683 TONNELLATE ). Gli SBARCHI e gli IMBARCHI sono stati, rispettivamente, pari a 4.889.105 TONNELLATE (+2,4% sul 2020 e ‐11,5 sul 2019) e a 928.217 TONNELLATE (+13,7% sul 2020 e +5,6% sul 2019). In particolare, il mese di M A R Z O 2021 ha movimentato complessivamente 2.119.812 TONNELLATE , in aumento del 20,3% (357 mila tonnellate in più) rispetto al mese di M A R Z O 2020 (il “peggior” mese del 2020) ma ancora sotto del 19,5% rispetto le 2.532.490 TONNELLATE del mese di M A R Z O 2019. FIGURA 2 MOVIMENTAZIONE DI PERIODO E SUA INCIDENZA SU ANNO INTERO ( C F R . I N A L L E G A T O L A Tabella n. 1: “RIEPILOGO MOVIMENTAZIONE”)
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 7 Nell'U L T I M O S E M E S T R E (01.10.2020 ‐ 31.03.2021 ) il Porto di Ravenna ha movimentato complessivamente 11,8 MILIONI di TONNELLATE , con un rimbalzo del 9,6% rispetto il semestre precedente (01.04.2020 ‐ 30.09.2020 ), con volumi comparabili a quelli del semestre 01.10.2019 ‐ 31.03.2020 (‐ 3,9% ). Nel 1° T R I M E S T R E 2021 il N U M E R O D I T O C C A T E delle N A V I è stato pari a 627 , con un “rimbalzo” del 8,3% (48 navi in più) rispetto il 1° T R I M E S T R E 2020 e ancora sotto del 4% rispetto le 652 TOCCATE del 1° T R I M E S T R E 2019. Nell'U L T I M O SEMESTRE (01.10.2020 ‐ 31.03.2021 ) il N U M E R O D I T O C C A T E delle N A V I è stato pari a 1.285 , in crescita dell’11,2% rispetto il semestre precedente (01.04.2020 ‐ 30.09.2020 ) e stabile (+0,9%) rispetto il semestre 01.10.2019 ‐ 31.03.2020 . L’inversione di tendenza registrata nel mese di M A R Z O rispetto ai primi due mesi del 2021, con un rimbalzo significativo praticamente in tutte le tipologie di merci, ha riportato in positivo il risultato del 1° T R I M E S T R E rispetto lo stesso periodo del 2020 sia nella M O V I M E N T A Z I O N E COMPLESSIVA che in molte CATEGORIE M E R C E O L O G I C H E (semi e frutti oleosi, materiali da costruzione, petroliferi e combustibili, concimi, container, numero di Trailer e Rotabili). Dalle prime stime a chiusura ordinativi, anche A P R I L E sembrerebbe in positivo, non solo rispetto lo stesso mese del 2020 (anch’esso molto negativo a causa del lock‐down), ma anche rispetto ad A P R I L E 2019, potendosi finalmente iniziare a parlare con molta cautela, per i mesi di marzo e aprile, di ripresa, anche se volumi complessivi cumulati comparabili con quelli del 2019 (per ora recuperati da PRODOTTI PETROLIFERI, COMBUSTIBILI MINERALI, SEMI E FRUTTI OLEOSI, MATERIALI PER L’EDILIZIA E LE COSTRUZIONI, CONCIMI E T R A I L E R per numero pezzi) potranno essere osservati, verosimilmente, dalla fine del 2° T R I M E S T R E 2021.
8 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Analizzando le M E R C I P E R C O N D I Z I O N A M E N T O , nel 1° T R I M E S T R E 2021, rispetto quello del 2020, le M E R C I S E C C H E (rinfuse solide, merci varie e unitizzate), con una movimentazione pari a 4.794.791 TONNELLATE , sono cresciute del 4,9% (oltre 225 mila tonnellate in più), ma restano sotto del 10,6% rispetto le 5.364.244 TONNELLATE del 1° T R I M E S T R E 2019. Nell’ambito delle stesse, le M E R C I U N I T I Z Z A T E I N C O N T A I N E R sono in aumento del 5,9% sul 1° T R I M E S T R E 2020 (581.753 TONNELLATE , con oltre 32 mila tonnellate in più), fermandosi a un ‐3,6% rispetto il 1° T R I M E S T R E 2019, mentre le M E R C I S U R O T A B I L I sono in calo dell’1,9% sul 2020 (357.412 TONNELLATE ) e del 9,8% sul 2019. I P R O D O T T I L I Q U I D I ‐ con una movimentazione pari a 1.022.531 TONNELLATE ‐ nel 1° T R I M E S T R E 2021 sono stabili (+0,2%) rispetto lo stesso periodo del 2020 e ancora sotto dell’1,7% rispetto le 1.040.439 TONNELLATE del 1° T R I M E S T R E 2019. FIGURA 3 MOVIMENTAZIONE DI PERIODO PER CATEGORIA MERCEOLOGICA ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 2: “MERCI ‐ C A T E G O R I E M E R C E O L O G I C H E ”)
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 9 II. FOCUS sulle principali Categorie Merceologiche FIGURA 4 CONFRONTO PROGRESSIVI PER CATEGORIA MERCEOLOGICA ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 3: “FOCUS SULLE PRINCIPALI MERCI MOVIMENTATE” ) 1. COMPARTO AGROALIMENTARE L'anno del Covid ha lasciato una scia di segni meno sui conti delle aziende agricole europee, come si evince dai dati economici diffusi nei giorni scorsi dall'E U R O S T A T : frenano produzione, valore aggiunto, occupazione e redditi, ma i numeri restituiscono un bilancio meno negativo rispetto a quello di altri settori, con il S E T T O R E A G R O A L I M E N T A R E che, insieme al farmaceutico, non ha subìto vere e proprie interruzioni di attività, ad eccezione di pochi comparti.
10 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Hanno lasciato sicuramente il segno i ritardi logistici, nella fase più acuta dell'emergenza, e le difficoltà nel reclutamento della manodopera, oltre ovviamente alle ricadute economiche del fermo Horeca. In termini nominali, il V A L O R E D EL L A P R O D U Z I O N E A GR I C O L A E U R O P E A (P L V ) pari a 412,8 MILIARDI DI EURO nel 2020, si è ridotto dell'1,4% rispetto al 2019 ‐ un risultato che incorpora una flessione dei prezzi di beni e servizi agricoli dello 0,7% e una riduzione quantitativa dello 0,8% ‐ con perdite della Plv del 2,1% in F R A N C I A , del 2,6% in I T A L I A , del 2,9% in G E R M A N I A , del 3,1% in O L A N D A e del 9,4% in R O M A N I A . La P R O D U Z I O N E , per oltre la metà (il 52,8%) è costituita dalle C O L T I V A Z I O N I V E G E T A L I (al 14% l'incidenza di frutta e ortaggi e all'11,2% quella dei cereali), con un valore di 227,5 MILIARDI di euro. Un altro 38,6% (158,8 MILIARDI in valore assoluto) fa riferimento al C O M P A R T O Z O O T E C N I C O , in cui prevalgono bovini da latte e suini, mentre S E R V I Z I E A T T I V I T À C O N N E S S E rappresentano il restante 8,6% di quota. Per quanto attiene ai C O S T I D E G L I I N P U T , l'E U R O S T A T stima un valore di 234,8 MILIARDI DI EURO in termini di consumi intermedi. Al 38,5% la spesa per M A N G I M I , a cui si aggiunge il 2,6% di quota dei S E R V I Z I V E T E R I N A R I . L'incidenza dei F E R T I L I Z Z A N T I è al 6,3% , contro il 4,7% dei F I T O S A N I T A R I e il 5,4% riconducibile ai fabbisogni D I P I A N T E E S E M E N T I . Il S E T T O R E P R I M A R I O contribuisce, così, all'1,3 % del PIL dell'Ue, con un valore aggiunto di 177 MILIARDI DI EURO . Anche i R E D D I T I A G R I C O L I , calcolati per unità di lavoro a tempo pieno, hanno subìto nel 2020 nella media UE‐27 , una contrazione dell'1,5% , più accentuata in I T A L I A (‐4,9%), ma ancora più significativa in F R A N C I A (‐7,6%) e soprattutto in G E R M A N I A , la peggiore performance (‐14,6%).
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 11 Nel PORTO DI RAVENNA il COMPARTO A G R O A L I M E N T A R E (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 882.209 TONNELLATE di merce movimentata, ha registrato nel 1° T R I M E S T R E 2021 un calo dell’8,5% (82 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2020, e resta ancora sotto del 25,9% rispetto le 1.190.353 TONNELLATE del 1° T R I M E S T R E 2019. La perdita risulta, comunque, più contenuta rispetto ai primi due mesi dell’anno grazie al contribuito significativo del mese di M A R Z O che, con 370.937 TONNELLATE di merce movimentata, ha registrato un rimbalzo del 27,9% (quasi 81 mila tonnellate in più) sullo stesso mese del 2020. Sul C O M P A R T O A G R O A L I M E N T A R E anche nel mese di M A R Z O ‐ che, seppur in crescita, è ancora sotto del 18,6% rispetto le 456.00 TONNELLATE movimentate a M A R Z O 2019 – pesa il protrarsi delle restrizioni per contenere la terza ondata della pandemia da COVID‐19 , con le serrate nel C I R C U I T O H O .R E .C A (Hotellerie‐Restaurant‐Café/Catering) ed il blocco del comparto T U R I S T I C O ‐ R I C R E A T I V O . Il CALO DEI CONSUMI si collega, oltre che all’A S S E N Z A D I T U R I S T I e al fermo del “F U O R I C A S A ”, anche al contrarsi dello S P R E C O A L I M E N T A R E che ‐ secondo l’ultimo rapporto di Last Minute Market ‐ al ristorante supera in media il 20% del cibo ordinato e, nelle mense scolastiche, raggiunge quasi il 30%, mentre nei consumi domestici (anche di cibo da asporto) è molto più contenuto, sotto il 10% per l’effetto combinato della crisi economica e della diffusione progressiva di comportamenti di consumo responsabile. Si stima che tra G E N N A I O e M A G G I O 2021 il mercato dell’H O . R E . C A . perderà 20 MILIARDI di ricavi, che si aggiungono ai quasi 32 MILIARDI persi nel 2020: il conto che il Covid presenta nei 15 mesi di pandemia è di 52 MILIARDI di vendite perse da parte dei punti vendita.
12 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 «Nel primo trimestre 2021 il fatturato perso oscilla tra un 60% e un 70% in meno rispetto al 1° trimestre 2019. Dopo le perdite del 2020, i primi mesi del 2021 danno una spallata definitiva al comparto, sia ai pubblici esercizi che ai distributori» ‐ spiega V I N C E N Z O C A S O , Presidente di I T A L G R O B (C O N F I N D U S T R I A ) , che stima a rischio default il 20% dei circa 350 MILA pubblici esercizi, «quasi sempre aziende a carattere familiare, sotto patrimonializzate, con un improbabile accesso al credito bancario». A rendere ancora più drammatica la condizione del settore è stato il recente “mini lock‐down” di Pasqua: «Con l’Italia in zona rossa c’è stato il fermo totale della ristorazione salvo l’asporto» e « si sono persi 3 MILIARDI di ricavi perché queste giornate valgono il 3,5% del business annuale del consumo fuori casa, che nel 2019 valeva circa 85 MILIARDI ». Analizzando l’andamento delle singole merceologie, continua la crescita nello sbarco dei S E M I O L E O S I che, nei primi tre mesi del 2021, hanno superato le 270.000 TONNELLATE rispetto le 216.000 del 1° T R I M E S T R E 2020 (+25,0%) , e sono in crescita del 45% sugli sbarchi del 1° T R I M E S T R E 2019. Ancora in calo nel trimestre, invece, risulta la movimentazione delle F A R I N E D I S E M I E F R U T T I O L E O S I , con oltre 166.000 TONNELLATE , in calo del 24,1% sul 2020 , ( quasi 53 mila tonnellate in meno) e del 25% anche rispetto il 2019: il fermo del circuito HORECA e la crisi economica che da molti mesi non dà tregua ‐ secondo le stime preliminari dell’ISTAT appena diffuse, infatti, nel 2020 le F A M I G L I E I N P O V E R T À A S S O L U T A sono OLTRE 2 MILIONI (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 MILIONI (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1 milione in più rispetto al 2019) ‐ hanno penalizzato i CONSUMI DI CARNI sia BOVINE chE SUINE , impattando negativamente sull'intera filiera e sulla produzione mangimistica europea.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 13 Anche gli OLI ANIMALI E VEGETALI, con circa 207.000 TONNELLATE , dopo la crescita sino a 242.00 TONNELLATE nel 1° T R I M E S T R E 2020 , perdono ora il 14,6% (35 mila tonnellate in meno), ritornando praticamente ai livelli del 1° T R I M E S T R E 2019. Più contenuto il calo nella movimentazione (tutti sbarchi) dei cereali nel 1° T R I M E S T R E 2021 (‐1,3%), grazie a un M A R Z O positivo in termini percentuali (+2,5% ), come peraltro F E B B R A I O , seppure con volumi di traffico modesti (34 mila tonnellate in M A R Z O e 84.000 TONNELLATE nel 1° T R I M E S T R E ), ben al di sotto (‐81%) alle oltre 440.000 TONNELLATE movimentate nel 1° T R I M E S T R E 2019. Per i cereali il T R A S P O R T O F E R R O V I A R I O (come, peraltro, quello V I A G O M M A ) continua a proporsi in termini più concorrenziali rispetto quello V I A N A V E in termini di costi e tempi di resa. FIGURA 5 TRASPORTO FERROVIARIO DI CEREALI – SERIE STORICA Importazione di cereali via ferrovia nel porto di Ravenna 50.000 50 45.000 40.000 40 35.000 30.000 30 (tonnellate) (numero) 25.000 20.000 20 15.000 10.000 10 5.000 ‐ ‐ Merce Treni
14 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Nel 1° T R I M E S T R E 2021, infatti, i quantitativi di cereali arrivati via treno dai Paesi dell’est Europa sono stati particolarmente elevati: 97 TRENI e quasi 98.000 TONNELLATE di cereali (contro i 33 TRENI e le 36.700 TONNELLATE del 1° T R I M E S T R E 2020), di cui ben 43 TRENI e oltre 46.000 TONNELLATE di cereali nel solo mese di M A R Z O . I raccolti scarsi di G R A N O E M A I S del 2020, a causa di condizioni meteorologiche avverse, nei paesi affacciati sul M A R N E R O (principalmente la Romania), e l’aumento dei prezzi conseguente alla scarsa offerta di questi cereali trasportati via mare, la cui competitività è stata ulteriormente compromessa dall’aumento dei noli marittimi, hanno favorito l’importazione via treno/gomma dagli altri P A E S I D E L L ’E S T E U R O P A (Serbia, Croazia e Ungheria) dove, al contrario, i raccolti 2020 sono stati abbondanti e i prezzi del grano e del mais molto competitivi. PREZZI ALLE STELLE PER CEREALI E SOIA: ALLARME PER LA ZOOTECNIA Anche nei P R I M I T R E M E S I D E L 2021 la FAO ha rilevato un incremento delle quotazioni delle commodity, tra cui i cereali (+27,8% ), trend destinato a protrarsi, secondo A S S A L Z O O ( Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici) , per T U T T O I L 2021 , con effetti dirompenti sul già fragile assetto del settore agro‐ zootecnico‐alimentare italiano. Il rialzo dei prezzi dei cereali e della soia quotati in Italia è stato costante dall’A U T U N N O 2020 sino al primo trimestre del 2021: «Il mais ha toccato quota 230 euro/t, un valore vicino al record del 2011. La soia ha addirittura superato il picco da quindici anni a questa parte: sono stati ampiamente superati i 600 euro/t. Viste queste premesse, non si esclude il rischio che le spinte verso l’alto dei prezzi proseguano anche nel 2022». «Un contesto del genere non può che esercitare una pressione sul settore mangimistico e su quello zootecnico ai limiti della sostenibilità economica» spiega M ARCELLO V ERONESI , presidente di A S S A L Z O O . «Davanti al continuo rialzo dei prezzi delle principali materie prime agricole, la mangimistica svolge un ruolo di camera di compensazione, assorbendo parte dei rincari dei prezzi dei cereali impiegati nel suo processo produttivo. Ma con il perdurare della situazione, è a rischio la tenuta non solo del nostro comparto ma di tutta la zootecnia, per cui le produzioni italiane vanno sostenute con ogni mezzo possibile».
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 15 2. MATERIALI DA COSTRUZIONE Continua il trend positivo nel P O R T O D I R A V E N N A dei M A T E R I A L I D A C O S T R U Z I O N E che, nel P R I M O TRIMESTRE 2021, con 1.141.010 TONNELLATE movimentate, sono in crescita del 14,7% rispetto lo stesso periodo del 2020 e hanno superato del 5,2% i livelli del 1° T R I M E S T R E 2019 ( 1.084.542 TONNELLATE ) , per cui si può finalmente iniziare a parlare di vera e propria “ripresa”. In crescita (+15,9% sul 2020 E + 8,2% sul 2019 ), I n particolare, le importazioni di M A T E R I E P R I M E P E R L A P R O D U Z I O N E D I C E R A M I C H E del distretto di Sassuolo, pari a 1.022.422 TONNELLATE (140 MILA TONNELLATE in più rispetto il 1° T R I M E S T R E 2020). Il mese di M A R Z O ha registrato per i M A T E R I A L I D A C O S T R U Z I O N E , nel complesso, quasi 367.000 TONNELLATE movimentate, in aumento (+11,5%) rispetto allo stesso mese del 2020, a conferma del buon momento già evidenziato il mese scorso (+1,7% su M A R Z O 2019). Anche le M A T E R I E P R I M E C E R A M I C H E , con oltre 337.000 TONNELLATE movimentate, sono in crescita del 22,2% rispetto al mese di M A R Z O 2020 e del 15,4% rispetto al mese del 2019. La domanda, in effetti, nel P R I M O T R I M E S T R E 2021 è tornata a risvegliarsi, con un +19% sul mercato domestico rispetto a dodici mesi prima e un +9% oltre confine. Ma dal D I S T R E T T O D E L L E P I A S T R E L L E D I S A S S U O L O , che concentra l’80% di un Made in Italy leader mondiale per qualità e valore, arriva un grido di allarme, come si legge in una nota diffusa il 30 Aprile da C O N F I N D U S T R I A C E R A M I C A , che rappresenta un settore di quasi 280 IMPRESE , oltre 27 MILA OCCUPATI e 6,5 MILIARDI DI EURO di GIRO D ’ AFFARI .
16 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Dopo che per anni, ben prima della crisi pandemica, si sono denunciati gap competitivi che hanno contribuito a cancellare un terzo della produzione e 7mila posti di lavoro a vantaggio soprattutto dei concorrenti spagnoli, ora «Sul mercato americano, per noi strategico, stiamo perdendo il 10% delle vendite mentre i ceramisti spagnoli fanno un +27% – denuncia G I O V A N N I S A V O R A N I , Presidente di C O N F I N D U S T R I A C E R A M I C A ‐ ed è solo una questione di logistica e infrastrutture. Il costo Fob (Free On Board) di un container da Livorno è raddoppiato ed è più di 10 volte rispetto a quello di un container che va negli Usa da Valencia (…); dato che in un container ci sta un migliaio di mq di piastrelle, bastano 500 euro di differenza di prezzo Fob per ritrovarsi sul mercato con un prodotto che costa mezzo euro in più al metro quadrato. Significa rischiare di finire fuori mercato non per causa nostra ma per aumenti ingiustificati dei prezzi e pura speculazione finanziaria». Il raddoppio dei C O S T I D E L L ’ E N E R G I A (il gas metano, che a metà del 2020 era sceso fino a 8 eurocent per metro cubo, ha oggi raggiunto i 19 eurocent), delle E M I S S I O N I I N A T M O S F E R A (il costo delle quote di CO2 del meccanismo ETS è passato dai 24 euro medi del 2020 ai quasi 50 euro attuali) e dei N O L E G G I M A R I T T I M I sommati ai rincari a doppia cifra delle M A T E R I E P R I M E (feldspato e caolino oscillano tra il +8 ed il +12%), dei P A L L E T (+30%) e all’impossibilità di garantire ai clienti tempi ragionevoli e certi di spedizioni e consegne, mettono a rischio competitività e quote di mercato dell’industria ceramica italiana, con il rischio di trasformare il positivo rimbalzo post Covid in un disastro. Questi rapidi aumenti sono largamente determinati dalla S P E C U L A Z I O N E F I N A N Z I A R I A che, se non contrastata con decisione dalle autorità competenti, sta trasformando uno strumento di politica climatica in un’ulteriore tassa per le nostre imprese.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 17 Particolarmente grave è anche la situazione dei N O L I M A R I T T I M I che determina anche rischi di perdita di quote nel mercato internazionale overseas. Al rialzo dei costi dei noli si affiancano C A R E N Z E nella disponibilità di C O N T A I N E R , concentrati in poche aree del mondo, ma anche politiche aziendali delle grandi compagnie di trasporto marittimo che privilegiano tratte maggiormente redditizie e che fanno talvolta ricorso a clausole (B L A N K S A I L I N G ) che modificano le rotte, rendendo incerta la pianificazione delle spedizioni. Gli spedizionieri continuano a rinviare le partenze di container già pronti nel piazzale e, non riuscendo più a programmare la partenza dei carichi di piastrelle dalle proprie aree logistiche, le industrie ceramiche si trovano con gli spazi murati zeppi. Nelle rotte verso il N O R D A M E R I C A , dove si concentrano i maggiori volumi di export oltremare del settore ceramico, i rincari risultano nell’ordine dell’80 ‐ 100%, con una dinamica diversa tra la C O S T A E S T e C O S T A O V E S T e tra i singoli porti e gli industriali di Sassuolo temono che i carrier stiano facendo cartello approfittando dell’aumento di domanda. «Il rimbalzo post Covid sta diventa un problema invece di una opportunità, il breve orizzonte temporale delle agevolazioni pubbliche non fa che esasperare i boom e gli “sboom” di domanda – rincara S A V O R A N I – l’industria ha invece bisogno di stabilità e programmazione. E quel che è ancora più grave e inaccettabile è il silenzio di fronte al fenomeno della speculazione finanziaria sulle quote ETS che stiamo denunciando in tutte le sedi senza riscontro». Governo Italiano e Commissione Europea sono già state informate sulla pesante situazione in essere, con la richiesta di interventi urgenti.
18 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Per quanto riguarda la domanda interna, la volata, almeno nel Nord Italia, sembra tirata dal successo registrato in questi mesi dalle MAXI ‐ DETRAZIONI lanciate dal Governo (dal superbonus del 110% al bonus facciate del 90%, con relativa possibilità di cessione del credito) che, tra incertezze e complicazioni burocratiche e l’inerzia dettata dal Covid, hanno cominciato a “girare” soltanto dal 2021, con il primo effetto di saturare il mercato dell’edilizia, rendendo difficile reperire manodopera e imprese a cui appaltare, ad esempio, la ristrutturazione di case e soprattutto condomini che, soprattutto del N O R D D ’I T A L I A , uno dopo l’altro hanno deliberato le opere. Inoltre, invece di fungere come strumento per il rilancio dell’economia nazionale, ora il superbonus 110% rischia di infrangersi contro lo scoglio dell’aumento indiscriminato delle materie prime, un vero e proprio effetto inflattivo che ha colpito tutti i prezzi dei materiali: dall'acciaio al legno, dal PVC al rame, fino a materiali isolanti, malte, collanti e laterizi. Le previsioni più ottimistiche parlano di un ritorno alla normalità, o comunque a una situazione più gestibile, per L U G L I O 2021 (cfr. il Focus successivo). Un’ottima notizia arriva dal terminal S A P I R , primo terminal portuale italiano per movimentazione di materiali inerti per l’industria ceramica, che si è assicurato un nuovo traffico di argille – destinate al medesimo comparto industriale – proveniente dall’Ucraina, grazie all’accordo commerciale con V E S C O C L A Y S I T A L Y , filiale italiana del G R U P P O V E S C O , uno dei principali produttori ed esportatori al mondo nonché il primo fornitore di materie prime per le aziende ceramiche, che estrae ogni anno in Ucraina 3 MILIONI DI TONNELLATE di argilla esportandole in 25 Paesi grazie a una ramificata rete logistica, che parte da 4 PORTI UCRAINI per raggiungere via mare una molteplicità di destinazioni.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 19 Inoltre, l’azienda dispone di un parco di 375 VAGONI FERROVIARI di proprietà per la movimentazione dell’argilla su rotaia e di magazzini che consentono di toccare fino a 900.000 TONNELLATE di prodotti finiti e 2,3 MILIONI di tonnellate di semilavorati. S A P I R – spiega la stessa azienda in una nota – ha realizzato negli ultimi anni importanti investimenti per ottimizzare la movimentazione delle argille, tra cui nuovi magazzini per lo stoccaggio, uno dei quali sarà destinato in esclusiva a V E S C O . Le argille provenienti via mare dall’Ucraina, dopo lo stoccaggio e la prima lavorazione di sminuzzatura, saranno smistate via camion e treno alle imprese del comprensorio ceramico emiliano. BOOM DA SUPERBONUS, EDILIZIA IN EMERGENZA: DOMANDA IN CRESCITA, IMPENNATA DEI PREZZI MA MANCANO I PONTEGGI L’edilizia però sta piombando nel caos, a causa del troppo lavoro e del poco tempo a disposizione. Nel P R I M O T R I M E S T R E D E L 2021 , quando ancora si trovavano ponteggi, sono stati aperti numerosi cantieri ma nessuno si è concluso, perché mancano molti materiali necessari, i cui costi nel frattempo sono lievitati, e i ritmi di lavoro necessari per rispettare la S C A D E N Z A D I G I U G N O 2022 non sono sostenibili con la manodopera disponibile. Anche i lavori che dovevano partire in Aprile vengono rinviati perché non ci sono più ponteggi liberi e neppure i loro produttori riescono ad approvvigionarsi dei materiali per realizzarli in quanto, da febbraio, gli ordini non vengono più evasi. Le richieste sono talmente numerose che alcuni cantieri finiscono fin da ora programmati al 2022. La denuncia uno studio di CNA C OSTRUZIONI E I NSTALLAZIONI I MPIANT i: "La tanto agognata agevolazione mostra i suoi effetti collaterali; accanto ad una burocrazia asfissiante, vero tallone d’Achille del nostro paese, emerge con fragore l’aumento inusitato delle materie prime che rallenta i lavori di aziende e professionisti, costretti a fare i conti con l’aumento vertiginoso dei costi a fronte della crescita della domanda di fruizione dell’agevolazione".
20 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 “Nel settore delle costruzioni – si legge nello studio ‐ gli aumenti più importanti in un anno riguardano i metalli, con punte che superano il +50%; i materiali termoisolanti, con punte che oscillano tra il +25% e il +50%; i materiali per gli impianti, con punte che superano il +25% e il legno (+15%). Elevata anche la crescita per altri materiali, che oscilla tra il +10% di malte e collanti e il +11% dei laterizi. In salita è anche il prezzo dei ponteggi, passato in breve tempo da 15 euro al metro quadrato ai 24 euro attuali. Il costo di rifacimento di un cappotto termico è passato da 65 a 90 euro al metro quadro". Ma gli aumenti riguardano anche le imprese che lavorano nel S E T T O R E P U B B L I C O : "Ad esempio, il bitume è aumentato del 35‐40% ma le imprese hanno stipulato accordi ‘quadro’ biennali o triennali con prezzi che non hanno possibilità di aggiornamento automatico. E, allora, il prezzo del bitume era ai minimi storici. Si tratta di un danno che può avere anche conseguenze sulle progettazioni delle opere derivanti dal Recovery Plan perché con questi aumenti non saranno realizzabili”. Lo scenario che si va prospettando rischia di mettere in seria difficoltà gli operatori del settore, in particolare per quanto concerne il superbonus 110% che ha massimali di spesa ben precisi, il cui superamento rischia di rendere meno conveniente per il committente l’agevolazione fiscale. Infatti le imprese non avranno la possibilità di rivedere i preventivi già accettati dai committenti, e si vedranno costrette a coprire di tasca propria gli aumenti, riducendo di conseguenza i propri margini; per quanto riguarda, invece, le nuove lavorazioni che non sono ancora state contrattualizzate, con molta probabilità i costi incideranno anche sui clienti. In entrambi i casi, teme CNA , la conseguenza sarà una R I D U Z I O N E D E L L ’ E F F E T T O E S P A N S I V O D E L L E A G E V O L A Z I O N i, scoraggiando i lavori e vanificando il programma di sistema che dovrebbe portare alla ripresa economica del Paese, con un danno in termini di mancata crescita dell’occupazione, dei consumi, del prodotto interno lordo e delle entrate fiscali. La soluzione, secondo CNA , sono “Chiarezza e giusti tempi: il legislatore deve elaborare un testo unico per i bonus, prorogarlo fino almeno al 2023, per potere lavorare con più calma, semplificare gli aspetti burocratici e dare certezze con ogni mezzo possibile, consentendo un’adeguata pianificazione agli operatori di filiera coinvolti”.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 21 3. PRODOTTI METALLURGICI La movimentazione dei P R O D O T T I M E T A L L U R G I C I nel P R I M O T R I M E S T R E 2021 è in diminuzione del 5,2% rispetto al P R I M O T R I M E S T R E 2020, con 1.396.920 TONNELLATE movimentate (77 MILA TONNELLATE in meno), ancora sotto del 21,3% rispetto le 1.774.993 TONNELLATE del P R I M O T R I M E S T R E 2019. Il mese di M A R Z O ha registrato, invece, un rimbalzo del 18,0% rispetto M A R Z O 2020, con oltre 554.000 TONNELLATE (83 mila tonnellate in più), anche se i volumi del mese restano ancora inferiori di oltre il 33% rispetto le 815.000 TONNELLATE di marzo 2019. L’import di metallurgici da paesi extra‐UE del P O R T O D I R A V E N N A nei P R I M I T R E M E S I del 2021 è stato pari a 690.046 TONNELLATE ( il 52,5% del totale), in calo del 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2020 . Analizzando i singoli Paesi, i maggiori cali nelle I M P O R T A Z I O N I E X T R A ‐UE sono quelli con la Turchia (‐107,7%; ‐173 mila tonnellate), la Russia (‐166,6%; ‐75 mila tonnellate), la Cina (‐557,0%; quasi 50 mila tonnellate in meno), l’Indonesia (‐ 100%; quasi ‐40 mila tonnellate), mentre per le I M P O R T A Z I O N I D A P A E S I C O M U N I T A R I le flessioni maggiori si riscontrano con la Germania (‐20,1%; ‐33 mila tonnellate), la Slovenia (‐ 76,6%; ‐6 mila tonnellate) e la Romania (‐52,7%; ‐6 mila tonnellate). In aumento, invece, le importazioni dall’India (+21,8%; oltre 41 mila tonnellate), dal Vietnam (+100%; +69 mila tonnellate) e dall’Egitto (+96,5%; quasi 66 mila tonnellate). Gli sbarchi da T A R A N T O (ex ILVA ) nel P R I M O T R I M E S T R E 2021, pari a 303.980 TONNELLATE , sono invece IN CRESCITA del 34,9% rispetto lo stesso periodo del 2020. Intanto il polo siderurgico tarantino cambia ancora una volta nome e viene ribattezzato A C C I A I E R I E D ’I T A L I A .
22 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Un cambio di nome che questa volta ha un significato profondo, grazie all’entrata dello Stato (con I N V I T A L I A nella gestione dell’azienda), che prende le distanze dal passato e guarda alla costruzione di qualcosa di nuovo, con l’obiettivo non solo di produrre acciaio ma anche di sanare le ferite aperte in nove anni di vertenza aziendale. A R C E L O R M I T T A L ha annunciato in una nota, – così illustrando la complessa operazione di ristrutturazione societaria ‐ di avere «perfezionato un accordo di investimento con I N V I T A L I A ( società controllata dallo Stato italiano), formando una partnership pubblico‐privata tra le parti. I N V I T A L I A ha investito 400 MILIONI DI EURO nel capitale sociale di AM I N V E S T C O I T A L Y , la società controllata da A R C E L O R M I T T A L che ha sottoscritto il contratto di affitto e acquisto dei rami d’azienda di Ilva, in tale modo ottenendo una partecipazione al capitale sociale pari al 38% e diritti di voto pari al 50%. La società a controllo congiunto AM I N V E S T C O I T A L Y sarà rinominata A C C I A I E R I E D ’I T A L I A H O L D I N G e la sua principale controllata operativa, A R C E L O R M I T TA L I T A L I A , sarà rinominata A C C I A I E R I E D ’I T A L I A ». La nota specifica anche che l’Accordo di Investimento «prevede un secondo investimento nel capitale da parte di Invitalia, fino a 680 MILIONI DI EURO , per finanziare il perfezionamento dell’acquisto dei rami d’azienda di Ilva da parte di A C C I A I E R I E D ’I T A L I A , previsto entro maggio 2022, subordinatamente al verificarsi di determinate condizioni sospensive» che comprendono «la modifica del piano ambientale in vigore per tenere conto delle modifiche del nuovo piano industriale; la revoca di tutti i sequestri penali riguardanti lo stabilimento di Taranto; e l’assenza di misure restrittive – nell’ambito dei procedimenti penali in cui Ilva è imputata – nei confronti di A C C I A I E R I E D ’I T A L I A H O L D I N G o di sue società controllate. A tale punto, la partecipazione di I N V I T A L I A nel capitale sociale di A C C I A I E R I E D ’I T A L I A salirebbe al 60%, mentre A R C E L O R M I T T A L dovrebbe investire fino a 70 MILIONI DI EURO per mantenere una partecipazione pari al 40% e il controllo congiunto sulla società».
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 23 Nel caso in cui le condizioni sospensive non si verificassero, prosegue la nota dal produttore siderurgico, «A C C I A I E R I E D ’I T A L I A H O L D I N G non sarebbe obbligata a perfezionare l’acquisto dei rami d’azienda di Ilva e il capitale in essi investito verrebbe restituito», precisando un altro aspetto interessante: «In futuro, A C C I A I E R I E D ’I T A L I A H O L D I N G opererà in modo autonomo, e come tale avrà propri piani di finanziamento indipendenti da A R C E L O R M I T T A L . Di conseguenza, A R C E L O R M I T T A L de‐consoliderà le attività e le passività (compresa la residua passività relativa all’affitto e all’acquisto dei rami d’azienda Ilva) di A C C I A I E R I E D ’I T A L I A H O L D I N G (in precedenza, AM I N V E S T C O I T A L Y ) dal proprio bilancio consolidato e contabilizzerà la propria partecipazione nella società secondo il metodo del patrimonio netto». MARCEGAGLIA: «ALL'ORIZZONTE DUE ANNI DI CONGIUNTURA POSITIVA» «Credo che almeno per un paio di anni ci aspetti una congiuntura tutto sommato buona» è la recente previsione positiva per l’acciaio di A N T O N I O M A R C E G A G L I A , Ceo e presidente dell’omonimo gruppo mantovano, durante il webinar "Mercato & Dintorni" organizzato da S I D E R W E B . A fronte di prezzi dei piani che si mantengono in decisa crescita ma soprattutto, a detta dell’imprenditore, di «un impatto negativo del Covid sull’industria di base sopravvalutato nel 2020», per i prossimi mesi, seppur senza le fiammate viste ad inizio 2021, il trend dell’acciaio resterà positivo, al punto che il G R U P P O M A R C E G A G L I A potrebbe nell’anno in corso persino superare i SEI MILIARDI DI EURO DI FATTURATO . Un traguardo reso possibile dal fatto che la crisi Covid ha permesso ad «aziende che avevano basi solide di rafforzarsi ulteriormente, incrementando la coesione di tutti i dipendenti che hanno offerto il proprio contributo per un grande lavoro di verifica e rinnovamento che ci ha permesso di uscire rafforzati dalla crisi e con la voglia di ribadire il nostro ruolo da protagonisti nel settore».
24 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Tornando invece alla congiuntura di mercato, per M A R C E G A G L I A c’è stata una grande influenza delle aspettative anche sulla dinamica delle scorte che ha poi portato a questo movimento «impetuoso» sulle quotazioni: «A testimonianza di questo credo che solo un anno dopo il punto più buio della crisi pandemica molti di noi abbiano registrato numeri positivi che non avevano mai visto prima. Questo perché diversamente dal passato stiamo assistendo ad una ripresa a livello globale, non solo in alcune regioni come in passato ma il trend positivo è trasversale.» «Si aggiunge una grande liquidità che terrà i tassi di interesse ancora a livelli bassi per diverso tempo, e soprattutto all’arrivo di stimoli fiscali senza precedenti. Il Recovery Plan è superiore al piano Marshall e soprattutto alle misure messe in campo post 2009 con l’Europa che ha persino rotto il tabù del vincolo di bilancio». Dinamiche macroeconomiche che, secondo l’imprenditore mantovano, influenzano anche le singole dinamiche delle quotazioni siderurgiche. «Quotazioni che sono frutto del fatto che, come ho sostenuto anche in passato, l’Europa non sta soffrendo per quanto riguarda i piani di un’eccessiva sovraccapacità. Un po’ perché ognuno ha ottimizzato le proprie performance, un po’ perché le crisi di Tata, Thyssenkrupp, Ilva, hanno fatto fare dei passi indietro in termini di volumi. Per cui la frenata dell’output dei produttori, unita ai limiti dati alle importazioni, hanno creato le condizioni per cui i prezzi si allineassero a livello globale con sensibili aumenti. Aumenti che chiaramente sono influenzati da una componente speculativa, ma sono frutto soprattutto degli elementi strutturali che ho descritto in precedenza, che danno solidità al fenomeno». Per M A R C E G A G L I A ci sarà chiaramente un rifiato all’orizzonte «ma non arriverà tanto presto. Dal momento che nessuno di noi riesce ancora a reintegrare le scorte come vorrebbe per la carenza di materiale». Il trend positivo è quindi l’inizio di una ripresa economica piuttosto che un mero rimbalzo dopo lo scivolone del 2020. Alla luce della difficoltà di approvvigionamento è possibile che le clausole di salvaguardia non vengano prorogate, anche se al momento la discussione è ancora aperta.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 25 Guardando nel dettaglio del confronto sui dati del P R I M O T R I M E S T R E 2021 con i primi tre mesi dello scorso anno, il gruppo mantovano registra un +7,5% di spedizioni (1.5 MILIONI DI TONNELLATE ) e un +26,5% di ricavi (1,5 MILIARDI DI EURO DI FATTURAT o). «Questo nonostante 90 milioni di euro di investimenti a cui quest’anno aggiungeremo altri 150 milioni di euro», tra cui anche la riorganizzazione dello storico stabilimento di Gazoldo degli Ippoliti (MN) dove la laminazione stretta verrà sostituita dall’installazione di quattro linee per la produzione di tubi comprate in Germania e revampate, che «rafforzeranno la gamma e la vocazione industriale di G A Z O L D O sui tubi e centro servizio piani, per lasciare la laminazione a R A V E N N A dove con il nuovo laminatoio a freddo compenseremo i volumi di laminati che verranno a mancare dal sito mantovano». I L V A per Marcegaglia resta un asset «imprescindibile» per l’industria italiana e l’entrata dello Stato non può che essere positiva per ripristinare quella normalità relazionale e industriale che in quasi 10 anni di crisi è andata in tilt: «Una volta garantito questo mi auspico però che si torni alla normalità con una gestione privata».
26 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 4. ALTRE MERCEOLOGIE In crescita nel 1° T R I M E S T R E 2021, rispetto lo stesso periodo del 2020, i PRODOTTI PETROLIFERI (+10,5%), con 608.020 tonnellate, che superano del 7,9% i volumi del 1° T R I M E S T R E 2019, mentre sono in calo i PRODOTTI CHIMICI (‐6,9%), con 165.587 tonnellate, ancora sotto di oltre il 21% ai volumi del 1° T R I M E S T R E 2019 . In crescita entrambe le categorie merceologiche nel mese di M A R Z O , i PRODOTTI PETROLIFERI del 34,5%, con oltre 223.000 tonnellate, ed i CHIMICI LIQUIDI del 61,1%, con oltre 60.000 tonnellate. In crescita nel 1° T R I M E S T R E 2021, rispetto lo stesso periodo del 2020, anche i CONCIMI (+21,3%), con 554.952 tonnellate, che superano del 7,2% i volumi del 1° T R I M E S T R E 2019, nonostante la lieve flessione nel mese di M A R Z O (‐2,8%), con oltre 164.000 tonnellate. Sono aumentati anche i FERTILIZZANTI trasportati via TRENO (+202,9%) , con volumi tre volte superiori a quelli Del 1° T R I M E S T R E 2020. Il mercato italiano dei F E R T I L I Z Z A N T I vale circa 1 MILIARDO DI EURO , di cui il 70% ascrivibile ai F E R T I L I Z Z A N T I M I N E R A L I e il 30% a quelli a B A S E O R G A N I C A e, secondo A S S O F E R T I L I Z Z A N T I , nel 2020 l’andamento dei consumi è stato sostanzialmente in linea con il 2019. Continua anche nel 2020, invece, il trend positivo a livello globale dei B I O S T I M O L A N T I , che porta a stimare un aumento del fatturato da 2 A 3 MILIARDI DI DOLLARI entro il 2021. La distribuzione geografica dei fertilizzanti in Italia è in linea con gli anni precedenti: circa il 65% è destinato alle R E G I O N I S E T T E N T R I O N A L I , il 15% a quelle C E N T R A L I e il 20% al MEZZOGIORNO.
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 27 In Italia le aziende con impianti di produzione di concimi minerali sono tendenzialmente realtà consolidate e di grandi dimensioni, mentre piccole e medie imprese vivaci e proattive caratterizzano, invece, il settore dei concimi specialistici, degli organici e degli organo‐minerali. Per i C O N T E N I T O R I , pari a 53.354 TEU S nel 1° T R I M E S T R E 2021, si sono registrati 5.290 TEUs in più rispetto ai primi tre mesi del 2020 (+11,0%), con un N U M E R O D I T O C C A T E delle navi portacontainer pari a 120 (contro le 110 del 2020), e un’ottima performance messa a segno nel mese di M A R Z O (20.807 TEUs ), in crescita del 29,3% rispetto lo stesso mese del 2020 . ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 4: “C O N T A I N E R ”) . L’A G E N Z I A D I R A T I N G F I T C H prevede che le T A R I F F E D E I N O L I per il trasporto di container rimarranno elevate a breve termine, ma si ridurranno progressivamente nel lungo termine una volta che le interruzioni della supply chain dello shipping saranno eliminate ed entreranno sul mercato le nuove navi. La domanda per il trasporto di container rimane elevata a causa del disallineamento tra l’aumento del commercio mondiale indotto dalla pandemia e le interruzioni operative della supply chain, ma le attuali tariffe di spedizione spot sono “insostenibili” e dovrebbero diminuire a lungo termine, una volta risolti i problemi relativi alla congestione dei porti e alla carenza di container, visione supportata da un portafoglio ordini di portacontainer in rapida crescita, nell’improbabilità che la capacità aggiuntiva porti ad una significativa sovraccapacità, come nel crollo del mercato del 2008‐2009. Il blocco del C A N A L E D I S U E Z , inoltre, si è aggiunto alla rigidità del mercato, ma non è stato abbastanza duraturo per consentire ai vettori di prendere in considerazione in modo significativo rotte alternative.
28 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 «Riteniamo che il rally delle tariffe abbia raggiunto il picco, essendo approssimativamente quadruplicato su base annua sulla rotta Asia‐Europa e raddoppiato sulla rotta Asia‐Nord America. Prevediamo tassi spot invariati sino al secondo trimestre dell’anno a causa di una forte ripresa economica e prevediamo che inizieranno a normalizzarsi gradualmente solo a partire dalla seconda parte del 2021» – spiega F I T C H ‐. «Tuttavia, è probabile che i risultati per l’intero anno 2021 delle compagnie di navigazione di container saranno forti poiché le tariffe spot elevate passeranno a tariffe contratte a lungo termine, mentre la maggior parte degli investimenti in nuove navi sarà prevista dopo il 2021». Nel 1° T R I M E S T R E D E L 2021 T R A I L E R e R O T A B I L I sono complessivamente in crescita del 27,8% per numero pezzi movimentati (21.491 PEZZI , 4.670 in più rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente) ma in calo del 1,9% , in termini di merce movimentata (357.412 TONNELLATE ). I pezzi movimentati, inoltre, hanno superato di oltre il 10% i volumi del 1° T R I M E S T R E D E L 2019, anche se la merce movimentata resta ancora sotto di circa l’11%. Il solo mese di M A R Z O 2021 ha fatto registrare complessivamente 7.663 PEZZI MOVIMENTATI (+37,7% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente) e, in termini di merce movimentata, con 124.610 TONNELLATE , un aumento del 5,8%. Per quanto riguarda i T R A I L E R continua l’andamento positivo della linea R A V E N N A – B R I N D I S I – C A T A N I A , nonostante CIN‐Tirrenia abbia sospeso la tratta commerciale proprio su tale rotta cosa che, per ora, sembra non aver impattato negativamente sul traffico del Porto di Ravenna. Nel 1° T R I M E S T R E D E L 2021, infatti, i pezzi movimentati (16.830 TRAILER ) sono in crescita del 15,7% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente (2.279 pezzi in più), di cui ben 5.849 TRAILER nel solo mese di M A R Z O (+24,5%).
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 29 Ottima anche la performance dei TRAILER stimata per il Mese di A P R I L E , sia in termini di numero pezzi (oltre 5.500 ) che di merce movimentata (oltre 115.000 TONNELLATE ) ‐ in entrambi i casi con risultati superiori addirittura ad A P R I L E 2019 – il che fa prospettare una chiusura del 1° Q U A D R I M E S T R E 2021 in positivo, per NUMERO DI TRAILER , non solo sullo stesso periodo del 2020, ma anche sul 1° Q U A D R I M E S T R E 2019, ante crisi da COVID‐19. ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 5: “T R A I L E R E R O T A B I L I ”) Intanto il G R U P P O G R I M A L D I ha potenziato i collegamenti da R A V E N N A P E R C A T A N I A E V I C E V E R S A , aggiungendo un terzo traghetto a partire dal 21 aprile (l’E U R O C A R G O V A L E N C I A , una RO‐RO/Cargo Ship costruita nel 1999, lunga 195 metri, con una capacità di carico di 160 semirimorchi, con disponibilità totale di 4.400 metri lineari), riuscendo così ad aumentare l'offerta, con 4 PARTENZE SETTIMANALI da R A V E N N A e 4 PARTENZE SETTIMANALI da C A T A N I A , ed approdo intermedio nel porto di B R I N D I S I . «Con questa operazione – conferma E M A N U E L E G R I M A L D I , amministratore delegato del Gruppo ‐ si aumenta la capacità totale di carico andando incontro alle esigenze del mercato e contribuendo allo sviluppo sempre più efficiente ed ecosostenibile delle imprese logistiche e delle relative economie locali. L’impiego di un’unità addizionale testimonia la ferma volontà del Gruppo Grimaldi di investire ancora una volta nella continuità territoriale con la Sicilia andando a potenziare l’offerta già importante che la Compagnia propone per collegare Ravenna con il porto di Catania ed in generale, con tutto il network del Gruppo».
30 | ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 Molto positivo il risultato per le A U T O M O T I V E che hanno movimentato, nel 1° T R I M E S T R E 2021, 4.184 pezzi ‐ contro i 1.785 dello stesso periodo del 2020 (+134,4% ) e i 3.335 (+20,3% ) del 1° T R I M E S T R E 2019 ‐ di cui 1.636 PEZZI nel solo mese di M A R Z O (+153,6% rispetto M A R Z O 2020). I dati resi noti da A C E A , l’Associazione europea dei produttori di autoveicoli, indicano che a M A R Z O le immatricolazioni di nuove autovetture nell'Unione europea sono aumentate dell'87,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (1.062.446 unità rispetto alle 567.253 unità di marzo 2020). Il risultato, chiarisce ovviamente A C E A , «risente del numero eccezionalmente basso dello scorso anno causato dalle rigide restrizioni Covid‐19 introdotte nella maggior parte dei mercati nel marzo 2020». Guadagni a tre cifre sono stati registrati da tre dei quattro maggiori mercati dell'UE: l'I T A L I A ha visto il maggiore aumento (+ 497,2%), seguita da F R A N C I A (+ 191,7%) e S P A G N A (+ 128,0%). Anche il mercato tedesco ha mostrato forti guadagni, con vendite in aumento del 35,9%. Se si considera il P R I M O T R I M E S T R E D E L 2021, la domanda dell'UE di nuove auto è cresciuta del 3,2% , raggiungendo in totale le 2,6 MILIONI di unità immatricolate. «Nonostante i forti cali nei primi due mesi dell'anno (‐24,0% a gennaio e ‐19,3% a febbraio) – commenta ancora A C E A – i buoni risultati di marzo sono riusciti a compensare il trend negativo».
ANDAMENTO DEI TRAFFICI NEL PORTO DI RAVENNA | MARZO 2021 | 31 5. TRAFFICO FERROVIARIO Il TRAFFICO FERROVIARIO, con 864.590 T O N N E L L A T E M O V I M E N T A T E nel 1° T R I M E S T R E 2021 , ha registrato un calo dell’1% (‐8.565 tonnellate) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un calo anche nel N U M E R O D E I C A R R I (‐ 177 pezzi; ‐1,1% ). Al contrario, il N U M E R O D E I T R E N I (2.126 ) nei primi tre mesi del 2021 è cresciuto del 5,0% . Il calo nelle tonnellate è dovuto principalmente agli I N E R T I , pari quasi a 55 MILA tonnellate, calati del 33% , ai M E T A L L U R G I C I (‐6,8% , quasi 35 MILA tonnellate) e, in maniera più contenuta, alle M E R C I I N C O N T A I N E R (‐23,8% , 10 MILA tonnellate). In significativo aumento, invece, i C E R E A L I E G L I S F A R I N A T I (+73,6%) , grazie ai treni provenienti dall’Est Europa (si veda l’approfondimento al P . T O 1 , con la FIGURA 5) TRASPORTO FERROVIARIO DI CEREALI – SERIE STORICA) che hanno trasportato oltre 165.000 tonnellate in entrata, e i F E R T I L I Z Z A N T I (+202,9%) con volumi tre volte superiori a quelli dello stesso periodo dello scorso anno. In crescita anche i P R O D O T T I CHIMICI (+32,4%) . Non positivo il trasporto di container su ferrovia che ha registrato un ‐24,2% , ovvero 695 unità in meno (pari a 888 TEUs) rispetto al primo trimestre 2019. Nonostante la buona performance (1.967 TEU S ) del servizio intermodale su Segrate di M E D L O G (attivo però da aprile 2020, per cui non raffrontabile con i dati dello stesso trimestre dello scorso anno) ad incidere è stata la mancanza di traffico contenitori con D I N A Z Z A N O che ha pesato in negativo per quasi 2.800 TEU S . ( C F R . I N A L L E G A T O L A T A B E L L A N . 7: “T R A F F I C O F E R R O V I A R I O ”)
TABELLA 1 RIEPILOGO MOVIMENTAZIONE PERIODO 01/03/2020 ‐31/03/2020 01/03/2021 ‐31/03/2021 Differenza mese di Marzo IN OUT TOTALE IN OUT TOTALE TOTALE % Numero toccate 190 220 30 15,8% TOTALE MERCI (tonnellate) di cui 1.500.527 262.261 1.762.788 1.774.674 345.138 2.119.812 357.024 20,3% Prodotti petroliferi 156.139 10.100 166.239 215.676 7.907 223.583 57.344 34,5% Rinfuse liquide non petrolifere 131.007 5.750 136.757 140.234 13.000 153.234 16.477 12,0% Rinfuse solide 670.514 32.096 702.610 780.217 68.554 848.771 146.161 20,8% Merci varie 413.020 46.587 459.607 498.032 51.535 549.567 89.960 19,6% Merci in container 89.630 90.455 180.085 100.965 119.082 220.047 39.962 22,2% Merci su trailer/rotabili 40.217 77.273 117.490 39.550 85.060 124.610 7.120 6,1% CONTAINER (TEU) 8.272 7.820 16.092 10.685 10.122 20.807 4.715 29,3% TRAILER/ROTABILI (pezzi) di cui: 2.919 2.644 5.563 4.356 3.307 7.663 2.100 37,7% Trailer 2.268 2.429 4.697 2.716 3.133 5.849 1.152 24,5% Automotive 645 0 645 1.636 0 1.636 991 153,6% Auto e altri veicoli 6 215 221 4 174 178 ‐43 ‐19,5% PASSEGGERI (numero) di cui: 5 1 6 11 35 46 40 666,7% su traghetti 5 1 6 11 35 46 40 666,7% su navi da crociera 0 0 0 PERIODO 01/01/2020 - 31/03/2020 01/01/2021 - 31/03/2021 Differenza progressivo gen. ‐ mar. IN OUT TOTALE IN OUT TOTALE TOTALE % Numero toccate 579 627 48 8,3% TOTALE MERCI (tonnellate) di cui 4.773.647 816.083 5.589.730 4.889.105 928.217 5.817.322 227.592 4,1% Prodotti petroliferi 529.590 20.500 550.090 586.213 21.807 608.020 57.930 10,5% Rinfuse liquide non petrolifere 441.321 29.250 470.571 356.946 57.565 414.511 ‐56.060 -11,9% Rinfuse solide 2.039.477 127.833 2.167.310 2.239.007 199.232 2.438.239 270.929 12,5% Merci varie 1.369.214 118.535 1.487.749 1.323.911 93.476 1.417.387 ‐70.362 -4,7% Merci in container 270.406 279.109 549.515 263.555 318.198 581.753 32.238 5,9% Merci su trailer/rotabili 123.639 240.856 364.495 119.473 237.939 357.412 ‐7.083 -1,9% CONTAINER (TEU) 24.931 23.133 48.064 27.155 26.199 53.354 5.290 11,0% Numero toccate navi portacontainer 110 120 10 9,1% TRAILER/ROTABILI (pezzi) di cui: 8.755 8.066 16.821 12.136 9.355 21.491 4.670 27,8% Trailer 6.931 7.620 14.551 7.933 8.897 16.830 2.279 15,7% Automotive 1.785 0 1.785 4.184 0 4.184 2.399 134,4% Auto e altri veicoli 39 446 485 19 458 477 ‐8 -1,6% PASSEGGERI (numero) di cui: 50 40 90 45 69 114 24 26,7% su traghetti 50 40 90 45 69 114 24 26,7% su navi da crociera 0 0 0
TABELLA 2 MERCI (categorie merceologiche) PERIODO 01/03/2020 ‐ 31/03/2020 01/03/2021 ‐ 31/03/2021 Differenza mese di Marzo IN OUT TOTALE IN OUT TOTALE TOTALE % TOTALE MERCI (tonnellate) di cui: 1.500.527 262.261 1.762.788 1.774.674 345.138 2.119.812 357.024 20,3% RINFUSE LIQUIDE (tonnellate) di cui: 287.146 15.850 302.996 355.910 20.907 376.817 73.821 24,4% Prodotti petroliferi 156.139 10.100 166.239 215.676 7.907 223.583 57.344 34,5% Prodotti chimici 37.322 0 37.322 60.108 0 60.108 22.786 61,1% Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 89.485 5.750 95.235 80.126 13.000 93.126 ‐2.109 ‐2,2% Concimi 4.200 0 4.200 0 0 0 ‐4.200 ‐100,0% MERCI SECCHE (tonnellate) di cui: 1.213.381 246.411 1.459.792 1.418.764 324.231 1.742.995 283.203 19,4% Prodotti agricoli e animali 34.814 5.464 40.278 45.732 0 45.732 5.454 13,5% Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 151.290 3.300 154.590 195.752 36.327 232.079 77.489 50,1% Combustibili minerali 12.152 0 12.152 36.572 0 36.572 24.420 201,0% Minerali e cascami per la metallurgia 0 0 0 7.581 0 7.581 7.581 n.d. Prodotti metallurgici 415.286 46.237 461.523 493.996 50.549 544.545 83.022 18,0% Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione 320.332 8.532 328.864 349.103 17.727 366.830 37.966 11,5% Concimi 149.660 14.800 164.460 149.513 14.500 164.013 ‐447 ‐0,3% Prodotti chimici 0 0 0 0 0 0 0 n.d. Prodotti Diversi 0 350 350 0 986 986 636 181,7% Merci in container 89.630 90.455 180.085 100.965 119.082 220.047 39.962 22,2% Merci su trailer/rotabili 40.217 77.273 117.490 39.550 85.060 124.610 7.120 6,1% PERIODO 01/01/2020 - 31/03/2020 01/01/2021 - 31/03/2021 Differenza progressivo gen. ‐ mar. IN OUT TOTALE IN OUT TOTALE TOTALE % TOTALE MERCI (tonnellate) di cui: 4.773.647 816.083 5.589.730 4.889.105 928.217 5.817.322 227.592 4,1% RINFUSE LIQUIDE (tonnellate) di cui: 970.911 49.750 1.020.661 943.159 79.372 1.022.531 1.870 0,2% Prodotti petroliferi 529.590 20.500 550.090 586.213 21.807 608.020 57.930 10,5% Prodotti chimici 145.850 20.000 165.850 124.666 25.580 150.246 ‐15.604 ‐9,4% Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 291.271 9.250 300.521 227.431 31.985 259.416 ‐41.105 ‐13,7% Concimi 4.200 0 4.200 4.849 0 4.849 649 15,5% MERCI SECCHE (tonnellate) di cui: 3.802.736 766.333 4.569.069 3.945.946 848.845 4.794.791 225.722 4,9% Prodotti agricoli e animali 98.255 8.812 107.067 101.953 3.000 104.953 ‐2.114 ‐2,0% Derrate alimentari/mangimi/oleaginosi 532.452 24.317 556.769 436.575 81.265 517.840 ‐38.929 ‐7,0% Combustibili minerali 45.287 0 45.287 99.372 0 99.372 54.085 119,4% Minerali e cascami per la metallurgia 7.601 0 7.601 22.041 0 22.041 14.440 190,0% Prodotti metallurgici 1.360.110 114.187 1.474.297 1.315.561 81.359 1.396.920 ‐77.377 ‐5,2% Minerali greggi, manufatti, materiali da costruzione 970.630 23.838 994.468 1.101.991 39.019 1.141.010 146.542 14,7% Concimi 382.313 70.866 453.179 466.375 83.728 550.103 96.924 21,4% Prodotti chimici 12.043 0 12.043 15.341 0 15.341 3.298 27,4% Prodotti Diversi 0 4.348 4.348 3.709 4.337 8.046 3.698 85,1% Merci in container 270.406 279.109 549.515 263.555 318.198 581.753 32.238 5,9% Merci su trailer/rotabili 123.639 240.856 364.495 119.473 237.939 357.412 ‐7.083 ‐1,9% 03_Report Marzo 2021_con portacontainer / merci (categorie)
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