CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021

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CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
CONSUMO DI SUOLO e
SERVIZI ECOSISTEMICI
   nella Regione Veneto

       Edizione 2021
CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
ARPAV

Progetto e realizzazione
Unità Organizzativa Qualità del Suolo
Lorena Franz (Responsabile dell’U.O.)
Leonardo Basso, Andrea Dalla Rosa, Antea De Monte, Adriano Garlato, Silvia Obber, Antonio Pegoraro,
Francesca Pocaterra, Francesca Ragazzi, Ialina Vinci, Paola Zamarchi (fotointerpretazione)
Ialina Vinci, Andrea Dalla Rosa, Leonardo Basso (Autori)

ISPRA
Servizio per il sistema informativo nazionale ambientale
Michele Munafò (coordinatore della rete SNPA e responsabile del monitoraggio a livello nazionale)

È consentita la riproduzione di testi, tabelle, grafici ed in genere del contenuto del presente rapporto
esclusivamente con la citazione della fonte.

                                                                                            Ottobre, 2021
CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
INDICE

1. I DATI DEL CONSUMO DI SUOLO 2020 NEL VENETO ............................................................ 2
   1.1 Il consumo nella Regione ..................................................................................... 3
   1.2 Il consumo di suolo nelle province del Veneto ....................................................... 8
   1.3 Il consumo di suolo nei comuni del Veneto ......................................................... 10
   1.4 Il consumo di suolo legato a centri logistici per attività industriali e commerciali in
   Veneto tra il 2012 e il 2020...................................................................................... 16
2. IL CONSUMO DI SUOLO COME PERDITA DI SERVIZI ECOSISTEMICI ............................ 20
   2.1 Capacità d’uso dei suoli ..................................................................................... 22
   2.2 Permeabilità dei suoli......................................................................................... 24
   2.3 Riserva idrica dei suoli ....................................................................................... 26
3. ESEMPI DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMO 2020 ................................................... 29
   3.1 Costruzione di infrastrutture ............................................................................... 29
   3.2 Edifici Residenziali e Strutture Turistiche ............................................................. 33
   3.3 Supermercati e centri commerciali ...................................................................... 34
   3.4 Aree industriali .................................................................................................. 35
   3.5 Attività estrattive ............................................................................................... 39
   3.6 Recuperi di suolo............................................................................................... 40
4. APPENDICE - METODOLOGIA ................................................................................................... 42
   4.1 Strumenti per la fotointerpretazione ................................................................... 43
   4.2 Legenda e risultati operativi ............................................................................... 45

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

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CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
1. I DATI DEL CONSUMO DI SUOLO 2020 NEL VENETO

    A luglio 2021 è stato pubblicato l’8a edizione del rapporto nazionale sul consumo di suolo,
(Munafò, M. - 2021. Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021.
Report SNPA 22/21). che ha aggiornato il quadro delle trasformazioni territoriali che continuano a
causare la perdita spesso irreversibile di una risorsa fondamentale, il suolo, con le sue numerose
funzioni e i relativi servizi eco sistemici.
    Il suolo, insieme ad acqua ed aria, garantisce la vita e la sopravvivenza degli ecosistemi e della
biodiversità, svolgendo un ruolo fondamentale come habitat e pool genetico. Nel suolo viene
filtrata l’acqua, vengono stoccate e trasformate molte sostanze, gli elementi nutritivi e soprattutto
il carbonio che nel suolo trova il suo deposito naturale. Ci fornisce cibo, biomassa, materie prime, è
la piattaforma per lo svolgimento delle attività umane, oltre che rappresentare un elemento
centrale del paesaggio e del patrimonio culturale.
    Nel 2020, nonostante i mesi di lockdown abbiano bloccato gran parte delle attività, il consumo
di suolo, (ovvero il suolo che ha subito una copertura artificiale perdendo gran parte delle proprie
funzioni) non ha subito rallentamenti, mantenendo un ritmo a livello nazionale di quasi 2 metri
quadrati di suolo consumato al secondo.
    Il Veneto ha ceduto il primato del consumo di suolo, che deteneva da alcuni anni, alla
Lombardia ed è passato al secondo posto. Se pur il consumo totale rilevato è elevato va detto che
dal 2017 si registra una progressiva diminuzione, anche per effetto dell’applicazione della Legge
Regionale 14/2017 sul contenimento del consumo di suolo. Questa legge, voluta dalla Regione
Veneto, ha posto l’attenzione sul problema determinando un’inversione di tendenza quantomeno in
fase di pianificazione. Questa nuova positiva tendenza andrebbe rafforzata con un adeguamento
normativo teso a riconsiderare le deroghe previste all’art. 12, soprattutto quelle relative agli
interventi di edilizia produttiva, in un contesto di sostenibilità e nel contempo incentivare
fortemente i ripristini e il riutilizzo di edifici abbandonati. Quest’ultimo punto è particolarmente
importante perché rientra nel quadro generale delle priorità definite dal GREEN DEAL europeo e
dalla normativa dell’economia circolare che indica la riduzione del consumo di risorse quale
presupposto per lo sviluppo sostenibile del territorio, così come approvato dalla stessa Regione
Veneto nella Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (Veneto 2030) con provvedimento 20
luglio 2020 DCR 80.

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CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
1.1 Il consumo nella Regione

   Nell’anno 2019-2020 nel Veneto sono stati registrati 830 ha di nuovo suolo consumato, cui
vanno sottratti 148 ha di suolo ripristinato.
   Il bilancio netto risulta essere pertanto di 682 ha (figura 1.1) ponendo il Veneto al
secondo posto dopo la Lombardia (765 ha), seguita da Puglia (493 ha), Piemonte (439 ha), Lazio
(431 ha) ed Emilia Romagna (425 ha). Le altre regioni hanno un consumo inferiore ai 400 ha. In
termini assoluti (percentuale di suolo consumato sulla superficie totale) la Lombardia nel 2020
rimane al primo posto (12,1%), e il Veneto la segue con 11,9%, uniche regioni insieme alla
Campania, ad aver superato la soglia del 10%. Se non consideriamo la superficie coperta dalle
acque (laghi, fiumi, lagune e barene), la percentuale di suolo consumato in Veneto sale al 12,5%.

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       Anno Consumo
     2013-2015  1298                                                                                1000
       2016      521
                                                                        Superficie consumata (ha)

       2017     1139                                                                                 800
       2018      851
       2019      762
                                                                                                     600
       2020      683
                                                                                                     400

                                                                                                     200

                                                                                                       0
                                                                                                           2013   2014   2015   2016    2017   2018   2019    2020

                                                              Fig. 1.1: Consumo di suolo annuale netto (ha) nella Regione Veneto negli anni 2013-2020.

                                                1200

                                                1000
                    Superficie consumata (ha)

                                                800

                                                                                                                                                      irreversibile
                                                600                                                                                                   reversibile
                                                                                                                                                      ripristino
                                                400                                                                                                   consumo netto
                                                                                                                                                      da rev a irr

                                                200

                                                  0
                                                       2017                                   2018                2019           2020

                                                -200

Fig. 1.2: Consumo di suolo annuale (ha) nella Regione Veneto negli anni 2017-2020, suddiviso in consumo irreversibile e reversibile;
sottraendo i ripristini dalla somma tra consumo irreversibile e reversibile, si ottiene il consumo netto annuale. Per completezza
dell’informazione sono stati riportati anche gli ettari di consumo reversibile che durante l’anno sono diventati consumo irreversibile, cioè
cantieri che si sono trasformati in edifici, strade o piazzali, cementati o asfaltati (ultima colonna in viola).

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CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
Se pur in calo rispetto agli anni precedenti, anche quest’anno il Veneto presenta il valore più
elevato di densità del consumo di suolo con 3,72 m2 di suolo consumato per ettaro di
superficie, seguito dalla Lombardia con 3,21; le altre regioni hanno valori inferiori a 3.
   Il consumo di suolo 2019-2020 per abitante è pari a 1,4 m2/ab, al di sopra della media
nazionale di 0,87 m2/ab ma in calo rispetto agli anni passati.
   Il rapporto tra il tasso di consumo di suolo e il tasso di crescita della popolazione,
anche quest’anno registra, in Veneto, il valore negativo più basso a livello nazionale, pari a -2,81
dove il valore negativo indica situazioni di significativo sbilanciamento in quanto il consumo di
suolo è avvenuto a fronte di una diminuzione della popolazione (Report SNPA 22/21).
   Analizzando il consumo di suolo marginale, indicatore dato dal rapporto tra il consumo di
suolo netto 2019-2020 e i nuovi residenti, risulta che per ogni abitante in meno in Veneto si sia
consumato suolo per 1250 m2 (292 m2 a livello nazionale). Si evidenzia che l’Agenda 2030 per lo
Sviluppo Sostenibile prevede tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030, quello di ‘assicurare
che il consumo di suolo non superi la crescita demografica’.

   Le carte del consumo di suolo 2020 e degli anni precedenti riferite al Veneto (2012,
2015, 2016, 2017, 2018, 2019) sono consultabili e scaricabili anche sul geoportale ARPAV
(http://geomap.arpa.veneto.it/maps/356/view).

   Degli 830 ha di consumo totale nell’anno 2019-2020 la maggior parte, 600 ha, sono dovuti a
cantieri. I restanti 230 ha sono suddivisi nelle seguenti categorie (figura 1.3): 20 ha per strade,
92 ha per edifici residenziali, 4 ha per aeroporti, 19 ha per aree impermeabili non edificate
(parcheggi, piazzali, ecc), 51 ha per nuove cave o ampliamento delle esistenti, 28 ha per la
costruzione di edifici industriali e 14 ha per i relativi parcheggi e aree di movimentazione. Tale
distribuzione tra le varie tipologie di consumo evidenzia come si tratti di un fenomeno molto
dinamico, che risente notevolmente dei cantieri che vengono aperti per grandi opere i quali solo in
parte a fine lavori risulteranno effettivamente consumati.

                                               14       20                           strade

                                       28                                            edifici

                                                                                     aeroporti

                                                                                     parcheggi

                                  51                                92               cave

                                                                                     industrie

                                                                                     parcheggi industriali
                                             19     4

                  Fig. 1.3: Suddivisione per tipologia del consumo di suolo dell’anno 2019-2020, esclusi i cantieri
                  che da soli sono circa 600ha (nelle frazioni sono riportati i valori in ettari).

    I 600 ha dovuti ai cantieri, se pur comportano un pesante impatto per una risorsa delicata come
il suolo, potrebbero essere negli anni futuri in gran parte ripristinati e in questo senso è molto
importante verificare che il ripristino sia attento a riportare il suolo alle funzioni ecosistemiche che
lo caratterizzano e che lo rendono una risorsa non rinnovabile.
    Per quanto riguarda il resto sicuramente spiccano i 92 ha di consumi per edilizia residenziale a
fronte di un calo della popolazione, le nuove cave a fronte di 5.000.000 di t di rifiuti inerti da
destinare al recupero, e le superfici destinate alla grande distribuzione (GDO), ricomprese nella
classe “industrie”.
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CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
Tra i singoli interventi che hanno determinato consumi importanti nell’anno sono stati rilevati
31,6 ha per i cantieri nella base militare Dal Molin a Vicenza (fig. 1.4), 41 ha per l’alta velocità tra
Verona e Vicenza (fig. 1.5) e 35 ha per l’ampliamento di un campus a Roncade (fig. 1.6).

    Fig. 1.4: 31,6 ha di consumo di suolo per i cantieri alla base militare Dal Molin a Vicenza (immagine 2018 a sinistra e 2020 a
destra).

           Fig. 1.5: Consumo di suolo per i cantieri dell’alta velocità tra Verona e Vicenza (immagine 2018 sopra e 2020 sotto).

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Fig. 1.6: Realizzazione di un nuovo campus a Roncade (Treviso) su un'area di cantiere di 35 ettari, ex area agricola., di cui 5,2 ha
destinati a nuova viabilità, 2 ha a parcheggio e più di 3 ha destinati a costruzioni con cubatura recuperata da una ex area militare
limitrofa di 2,27 ha (in alto a destra). Immagine 2018 in alto, 2020 in basso.

    Diversi sono stati i consumi dovuti a insediamenti industriali e logistici, ma per questi si rimanda
all’approfondimento nel paragrafo 3.4, e per la costruzione di nuovi supermercati, come
nell’esempio riportato in fig. 1.7, anche in prossimità di altre analoghe strutture.

Fig. 1.7: Consumo di suolo per la realizzazione di due supermercati (in giallo) a 300 metri di distanza sulla ss 516 a Piove di Sacco
(Padova) per un'area complessiva di cantiere di 14.800 m2, di cui 4.600 occupati da edifici; solo in un caso si tratta di parziale recupero
di cubatura di edifici preesistenti. A 600 m di distanza era già presente un grande centro commerciale (in viola). Immagine 2018 a
sinistra, 2020 a destra.

     Per tutta la regione è stato mappato il suolo consumato da cave attive, dai laghi di cava, dai
campi fotovoltaici a terra e dalle discariche. Il totale delle superfici occupate da queste tipologie di
consumo ha raggiunto i 6.518 ha (tabella 1.1).
     Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, va registrato un nuovo recente impulso alla
loro realizzazione, dopo un decennio di sostanziale stabilità, dovuto al notevole abbassamento dei
costi di produzione dei pannelli, dal guadagno garantito dalla vendita dell’energia ma soprattutto
dalle politiche energetiche e ambientali europee e nazionali fortemente orientate alla
decarbonizzazione della produzione di energia (Green Deal, PNIEC- Piano Nazionale Integrato per
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l’Energia e il Clima 2030 e PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Solo nell’ultimo anno le
richieste di valutazione pervenute riguardano una superficie totale di oltre 200 ettari, per la
maggior parte su suolo agricolo. Appare contraddittorio che il raggiungimento di un obiettivo di
sostenibilità ambientale debba avvenire a danno di una risorsa non rinnovabile e già fortemente
intaccata.
      Uno studio condotto in collaborazione con Confartigianato Vicenza, per un approfondimento
del quale si rimanda a quanto riportato all’interno del rapporto nazionale sul consumo di suolo
(“Fotovoltaico: c’e’ un’alternativa al consumo di suolo” in Report SNPA 22/21, pagg. 306-310),
evidenzia come lo sfruttamento delle superfici già impermeabilizzate di una certa dimensione per
l’installazione degli impianti fotovoltaici permetterebbe il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC
senza il ricorso all’ulteriore occupazione di suolo. E’ indubbio che sarebbero necessarie adeguate
forme di incentivazione per sopperire ai maggiori costi di installazione, ma tali costi sarebbero
ampiamente compensati dalla mancata perdita di servizi ecosistemici che i suoli risparmiati
continuerebbero a fornire.

                           Tab. 1.1: Suolo consumato da alcune tipologie nella regione Veneto all’anno 2020.

                                          Tipologia                           Suolo consumato al 2020 (ha)
                      Cave in falda                                                                           2.500
                      Discariche                                                                              1.430
                      Aree estrattive non rinaturalizzate                                                     1.800
                      Campi fotovoltaici a terra                                                                788
                      Totale                                                                                  6.518

Fig. 1.8: Nell’area tra Montecchio Precalcino e Breganze (VI) oltre all’ampliamento di alcune cave già esistenti, (contornate in giallo nelle
immagini) è evidente l’impatto sul territorio del consumo dovuto alle cave attive (in giallo), laghi di cava (in blu) e alle discariche (in
viola); immagine 2018 a sinistra e 2020 a destra.

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

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CONSUMO DI SUOLO e SERVIZI ECOSISTEMICI - nella Regione Veneto - Edizione 2021
1.2 Il consumo di suolo nelle province del Veneto

   Complessivamente nel Veneto il consumo ammonta a 217.811 ha, pari al 12,55% della
superficie totale regionale, escluse le superfici occupate da acque (quasi il doppio rispetto alla
media nazionale - 7,11% - e circa il triplo della media UE - 4,2%).
   Nel grafico in figura 1.9 e nella tabella 1.2 si può vedere come si distribuisce il consumo di suolo
complessivo al 2020 nelle varie province.
   Le province con la maggiore percentuale di suolo consumato sono Padova, con il 18,94% del
territorio provinciale e Venezia, con il 18,21%.

                                             15334
                                                                              41199

                        39914                                                                        Verona
                                                                                                     Vicenza
                                                                                                     Belluno
                                                                                                     Treviso
                                                                              10126
                                                                                                     Venezia
                                                                                             34332
                                                                                                     Padova
                       35454                                                                         Rovigo

                                                          41385

                                Fig. 1.9: Superficie in ettari delle province del Veneto al 2020.

   Nel grafico in fig. 1.10 si può vedere l’andamento del consumo negli ultimi 8 anni, da quando il
monitoraggio è attivo (il dato aggregato del 2013-2015 è stato suddiviso equamente tra i tre anni,
per renderlo confrontabile con i monitoraggi seguenti a cadenza annuale).

                         Fig. 1.10: Consumo di suolo nelle province del Veneto negli anni 2013-2020.

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

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Dopo il picco raggiunto nel 2017, si evidenzia una tendenziale diminuzione del consumo
per quasi tutte le provincie. In controtendenza sono la provincia di Vicenza, di Padova e
Belluno dove in quest’ultimo anno si è assistito ad una ripresa del consumo.
    Si segnala che il dato particolarmente basso in provincia di Rovigo del 2017 è dovuto ad un
intervento di ripristino di un grosso cantiere (di circa 50 ha) a seguito della posa di un
metanodotto, l’attività di scavo del quale aveva contribuito al picco del 2016.
    Tra tutte le province in Italia la crescita percentuale maggiore di consumo nell’ultimo anno si è
registrata a Vicenza (+0,51%). In termini assoluti di ettari consumati 3 provincie venete entrano
nella classifica delle prime 6 in Italia: il record nazionale in termini di ettari consumati è di Roma
con 271 ettari di nuovo suolo artificiale, seguita da Brescia (+214), Vicenza (+172), Verona
(+166), Torino (+162) e Padova (+135).
    In tab. 1.3 e in fig. 1.11 è possibile vedere come si distribuisce il nuovo consumo avvenuto tra il
2019 e il 2020 nelle varie province e suddiviso in consumo irreversibile (11), consumo reversibile
(12) e ripristino (R = suolo consumato che è tornato utilizzabile, ad esempio nel caso di cantieri).
In aggiunta a queste classi che vanno a costituire il consumo di suolo netto dell’anno (consumo
irreversibile + consumo reversibile – ripristini) sono riportati anche gli ettari di suolo che sono
passati nel corso dell’anno da consumo reversibile a irreversibile (12_11), che non vanno nel
computo del consumo dell’anno.
                  Tab. 1.2: Consumo di suolo in Veneto al 2020, suddiviso per provincia, in ettari e in percentuale.
                                           Suolo consumato      Superficie totale      Suolo consumato
                           Provincia
                                                 (ha)           senza acque(ha)              (%)
                          VR                           41.187               291.350                      14,14
                          VI                           34.328               272.100                      12,62
                          BL                           10.133               359.258                       2,82
                          TV                           41.399               247.764                      16,71
                          VE                           35.481               194.874                      18,21
                          PD                           39.952               210.892                      18,94
                          RO                           15.331               158.899                       9,65
                          Regione                    217.811              1.735.137                      12,55

                    Tab. 1.3: Consumo di suolo in Veneto tra il 2019 e il 2020, suddiviso per provincia, in ettari.
                             consumo             consumo           da reversibile a
                                                                                            ripristini
          Provincia        irreversibile        reversibile         irreversibile                                tot netto
                                                                                                R
                                11                  12                  12_11
             VI                 15                  163                   31                    6                     173
             VR                 40                   164                  73                   38                     166
             PD                 35                   112                  43                   13                     134
             TV                 28                   101                  40                   25                     104
             VE                 24                   76                   43                   50                     51
             BL                 17                   26                    3                    5                     38
             RO                 12                   17                   28                   12                     16
            TOT                171                  659                  261                  148                     682

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                                             Pag. 9
200,0

 150,0

 100,0

  50,0

   0,0
         11   12    12_11   R   11    12    12_11   R   11   12    12_11   R   11   12    12_11   R   11   12    12_11   R   11   12    12_11   R   11   12    12_11   R
                   VR                      VI                     BL                     TV                     VE                     PD                     RO
 -50,0

Fig. 1.11: Consumo di suolo in ettari tra il 2019 e il 2020 nelle varie province, suddiviso nelle classi: irreversibile (11), reversibile (12) e
           ripristino (R). Il grafico riporta anche gli ettari di suolo passati da consumo reversibile a irreversibile (12_11).

1.3 Il consumo di suolo nei comuni del Veneto

   In tab. 1.4 sono riportati i 20 comuni per i quali nel 2020 è stato rilevato il maggior consumo di
suolo, con una sintetica descrizione del tipo di interventi che lo hanno determinato (individuati
sulla base di quanto è stato possibile identificare con le informazioni a disposizione).

Tab. 1.4: I 20 Comuni in Veneto con maggior consumo di suolo nel 2020; in neretto i comuni che rientravano anche l’anno scorso nei
          primi 20 ed evidenziati in colore quelli che sono stati tra i primi 20 per gli ultimi quattro anni, dal 2017 al 2020.

                                                         Consumo di
 COMUNE                              PROVINCIA                                 Principali destinazioni d’uso del suolo consumato
                                                          suolo (ha)
 Vicenza                        VI                                     36,93 32 ha per i cantieri della base militare Dal Molin
 Roncade                        TV                                     29,38 33 ha per la realizzazione di un nuovo campus
 Sona                           VR                                     25,72 23 ha per cantieri alta velocità
 Sommacampagna                  VR                                     21,65 21 ha per cantieri alta velocità
 Scorzè                         VE                                     18,63 15 ha cantieri di recupero base militare di Peseggia
 Nogarole Rocca                 VR                                     13,97 13,7 ha cantiere per la costruzione di un complesso industriale
 Portogruaro                    VE                                     13,10 5,7 ha cantieri A4 e 6,6 ha per nuovo complesso industriale
 Padova                         PD                                     11,15 interventi di vario tipo: industriale residenziale ed altro
 Malo                           VI                                     10,79 9,2 ha cantieri pedemontana
 Zevio                          VR                                     10,17 7,2 ha di cantieri in aree industriali e 2 ha in aree residenziali
 Legnago                        VR                                     10,00 3,4 ha parcheggio industriale, altri 5 ha di cantieri in aree industriali
 Verona                         VR                                      9,13 interventi di vario tipo: industriale residenziale ed altro
 Casale sul Sile                TV                                      9,13 8,9 ha cantieri per stazione di servizio A27
 Montecchio Maggiore            VI                                      8,74 6 ha di ampliamento di una cava e 1 ha di cantieri stradali
                                                                             1,8 ha sistemazioni idrauliche, 1,8 ha cantieri in aree industriali e altri
 Arzignano                      VI                                      7,95 interventi
 Albignasego                    PD                                      7,80 5,2 ha cantieri in aree residenziali per edifici e opere di urbanizzazione
 Jesolo                         VE                                      7,23 maggior parte cantieri in aree residenziali
 Treviso                        TV                                      7,10 Interventi vari; 3,5 ha di parcheggi per i trasporti pubblici
 Isola Vicentina                VI                                      6,97 interventi di vario tipo
 Vigonza                        PD                                      6,89 interventi di vario tipo: industriale residenziale ed altro
 TOTALE                                                                272,4

   Il consumo in questi 20 comuni ammonta complessivamente a 272 ha (pari al 40% di tutto il
nuovo consumo di suolo regionale tra il 2019 e il 2020), distribuiti tra vari tipi di interventi:
costruzione di strade, ampliamento di aree industriali, aree residenziali e cave (con riferimento a
quest’ultime si evidenzia come, per obbligo di legge, l’area di cava a fine coltivazione debba essere
completamente ripristinata).

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                                                                                   Pag. 10
Nella carta di figura 1.12 è rappresentato il consumo di suolo totale al 2020 a livello comunale:
primeggiano la maggior parte dei capoluoghi di provincia, parecchi con consumi superiori al 30%
della superficie comunale.
   In figura 1.13 invece viene riportata la densità di consumo in m2/ha relativa all’ultimo anno
(2019-2020) in cui risaltano, oltre a buona parte dei comuni riportati in tabella 1.4, anche altri
comuni che in proporzione alle loro dimensioni hanno comunque subito interventi
significativamente impattanti, come quelli di Spinea, Montecchio Precalcino e Costa di Rovigo che
presentano tassi di consumo superiori ai 25mq/ha.
   La figura 1.13 mette in evidenza anche la presenza di numerosi comuni (71) che evidenziano un
tasso di consumo negativo. Questo fenomeno è legato alle situazioni di ripristino in particolare
delle aree di cantiere la cui evoluzione è stata oggetto di attenzione nella fotointerpretazione di
quest’anno. Va detto che in alcuni casi il ripristino, anche se in parte riferibile agli anni precedenti,
è stato cumulato tutto nell’ultimo anno. Si segnalano comunque i casi di Concordia Sagittaria e
Resana che presentano un tasso di ripristino superiore ai 10 mq/ha dovuti alla sistemazione delle
aree di cantiere a seguito della conclusione di opere di realizzazione rispettivamente di canali (vedi
paragrafo 3.6 fig. 3.18) e strade. Si evidenzia in ogni caso che per tali ripristini non è possibile
valutare l’effettivo recupero qualitativo dei suoli, che richiederebbe monitoraggi specifici per
verificare il ripristino della fertilità.

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Fig. 1.12: Consumo di suolo nei comuni del Veneto, totale calcolato al 2020, in percentuale del territorio comunale, esclusi i corpi idrici.

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Fig. 1.13: Consumo di suolo tra il 2019 e il 2020 a livello comunale (densità dei cambiamenti; m2/ettaro); i valori in negativo sono dovuti
           a ripristini.

   Nelle tabelle seguenti (da tab. 1.5 a tab 1.8) viene riportata un’analisi del consumo negli ultimi
5 anni (dal 2015 al 2020) per classe demografica (suddividendo i comuni veneti in 4 classi di
abitanti: 0-5.000, 5.000-10.000, 10.000-40.000 e maggiori di 40.000) al fine di evidenziare le
situazioni positive.
   Nella classe fino a 5.000 abitanti (tab. 1.5), che conta 289 su 563 comuni veneti, sono 24 (dei
quali i primi 10 riportati in tabella) i comuni per i quali nel periodo considerato si è assistito ad un
consumo netto pari a zero o addirittura al recupero di superfici. A questi si sommano i 6 nella
categoria 5.000/10.000 abitanti (tab. 1.6) e altri 3 nella categoria 10.000/40.000 (tab. 1.7).

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Tab. 1.5: Consumo di suolo nei comuni con meno di 5.000 abitanti. Classifica dei comuni che hanno registrato il consumo netto minore
          tra il 2015 e il 2020.
  N.    Comune                     Consumo tot         Abitanti            Consumo            Consumo             Consumo per
                                   (ha)                                    15-20 (ha)         19-20 (ha)          abit. (ha/ab)
  1     Lusiana Conco                      315,53                  4683            -17,12                  3,69             0,067
  2     Sospirolo                           184,3                  3104             -8,35                  1,46             0,059
  3     Albettone                          232,09                  2010             -7,87                  0,24             0,115
  4     Marano di Valpolicella             177,04                  3149             -5,20                -0,24              0,056
  5     Concamarise                        106,94                  1085             -4,88                  0,53             0,098
  6     Pedemonte                           39,95                   728             -4,37                  1,05             0,055
  7     Salizzole                          321,22                  3819             -3,82                  0,03             0,084
  8     Lastebasse                          30,53                   192             -3,13                -0,10              0,159
  9     Monfumo                              68,4                  1320             -2,86                  0,18             0,052
  10    Posina                              74,92                   557             -1,25                     0             0,135
        Tot     comuni     (289)         49.306,9               726.112                681                  144
        40.000 ab                     (13,0%)                  (22,7%)            (11,3%)             (10,0%)               0,026
        Veneto                        217.743,9               4.879.133                3953                 682              0,045

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                                                                                                                             Pag. 14
Nessuno dei comuni con più di 40.000 abitanti (tab. 1.8) ha registrato un consumo netto
inferiore o uguale a 0 tra il 2015 e il 2020: per comuni di tali dimensioni l’incidenza degli isolati casi
di recupero di suolo è ampiamente compensata dalla numerosità degli interventi di nuovo
consumo. Tuttavia anche per alcuni di questi comuni (Venezia e S. Donà di Piave) nell’ultimo anno
si è registrato un consumo netto di suolo inferiore a 0 dovuto in particolare al ripristino di alcuni
grandi cantieri. Limitandosi al solo ultimo anno sono in totale 119 i comuni che hanno registrato
questo fenomeno.
   L’analisi dei dati su base demografica evidenzia come il consumo di suolo si stia concentrando
sempre più nei comuni medio piccoli. Il consumo medio per abitante, che a livello regionale è pari
a 0,045 ha/ab, passa dai 0,026 ha/ab dei comuni più popolosi ai 0,068 ha/ab per quelli con
popolazione inferiore alle 5.000 unità. Tale dato tiene conto del consumo totale avvenuto fino ad
oggi, ma viene confermato dall’andamento degli ultimi anni dove il contributo relativo al consumo
rispetto alla percentuale di popolazione è sempre maggiore nei comuni meno abitati rispetto a
quelli più popolosi. Ad esempio il totale dei comuni inferiori ai 5.000 abitanti, che rappresentano il
14,9% della popolazione veneta, contribuisce per il 22,6% al consumo totale regionale e per il
21,1% al consumo dell’ultimo anno; al contrario il totale dei comuni della fascia più popolosa, pari
al 22,7 della popolazione, presenta un contributo regionale a tutti gli indicatori di consumo di poco
superiore al 10%. Una possibile spiegazione di tale fenomeno è la saturazione delle superfici
consumabili nei grandi centri urbani che, in mancanza di spinte alla riconversione dell’esistente,
riversano sul resto del territorio la domanda di nuove infrastrutture (vedi ad esempio il successivo
paragrafo 1.4), dove i costi sono minori e la disponibilità di spazi è maggiore.

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                   Pag. 15
1.4 Il consumo di suolo legato a centri logistici per attività industriali e commerciali in
Veneto tra il 2012 e il 2020

   Nell’ultimo rapporto di ISPRA sul consumo di suolo (Rapporto 2021: Munafò, M. - 2021.
Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021; pag 112-117) è
riportato un approfondimento relativo al consumo di suolo dovuto alla logistica. Attraverso la
fotointerpretazione di dettaglio delle immagini satellitari e delle ortofoto aeree utilizzate per la
produzione della carta nazionale del consumo di suolo è stato possibile ottenere una stima della
superficie consumata collegata alla logistica e alla grande distribuzione organizzata: fabbricati,
piazzali e strade di accesso ai grandi poli, nonché i cambiamenti dovuti alla loro espansione o
adeguamento.
   Nella tabella 1.9, ripresa da quella pubblicata da ISPRA nell’ultimo report (Rapporto 2021; pag
113), è possibile vedere i dati relativi al consumo di suolo causato dalla costruzione di centri
logistici divisi per regione e ripartiti per area geografica. Se è vero che emerge il Nord-Ovest come
percentuale del totale consumato tra il 2012 e il 2019 (3,53% dell’intero consumo di suolo, pari a
202 ha), è il Nord-Est che ha il primato come totale in ettari, con 320 ettari. Tra le regioni la prima
risulta il Veneto con 180 ha, seguita da Lombardia con 131, Emilia Romagna con 119 e Piemonte
con 69.
   Si tratta di una vera e propria trasformazione del territorio dovuta anche alla conquista, da
parte dell’ e-commerce, di quote sempre più grandi di mercato.

                    Tab.1.9: Consumo di suolo legato ad attività di logistica. Fonte: Rapporto ISPRA 2021.

                         Consumo        Consumo       Consumo       Consumo       Consumo       Consumo      Consumo
                          di suolo       di suolo      di suolo      di suolo      di suolo      di suolo     di suolo

                           2012-2015 2015-2016 2016-2017 2017-2018 2018-2019 2012-2019 2012-2019
      Regione                 (ha)      (ha)      (ha)      (ha)      (ha)      (ha)      (%)
      Piemonte                   3.79      6.33     53.55      5.42      0.09     69.18      3.54
      Valle d'Aosta                  -         -         -         -         -         0         -
      Lombardia                 12.37      19.7     33.46     43.01      22.6    131.14      3.85
      Liguria                        -         -     0.16      1.11      0.44      1.71      0.57
      Nord-Ovest                16.15     26.03     87.17     49.54     23.13    202.02      3.53
      Friuli-Venezia Giulia          -     0.17     17.34      0.53      0.21     18.25        1.5
      Trentino-Alto Adige        0.19          -       0.3     0.23      1.05      1.77        0.2
      Emilia-Romagna             9.73     19.34      9.56      48.4      32.4    119.43      4.02
      Veneto                     2.54        7.9    43.84     83.28     43.07    180.63      3.98
      Nord-Est                  12.46     27.41     71.04    132.44     76.73    320.08      3.31
      Umbria                     4.12      0.33      2.13      0.31      1.14      8.03      1.89
      Marche                     0.73      2.92          -       8.8     4.32     16.77      1.64
      Toscana                    1.28      7.63      0.42          3     6.17      18.5        1.5
      Lazio                     13.11      8.87     15.81      1.97      9.75     49.51      2.88
      Centro                    19.24     19.75     18.36     14.08     21.38     92.81      2.19
      Basilicata                 0.52          -         -     0.64      1.18      2.34      0.41
      Molise                         -         -         -         -         -         0         -
      Abruzzo                      0.2         -       0.6       2.2     1.52      4.52      0.43
      Calabria                   0.27          -     0.39          -     0.32      0.98        0.1
      Puglia                     1.02      0.55      5.22      3.46      1.24     11.49      0.37
      Campania                   2.05      2.43      4.02      0.53      7.74     16.77      0.92
      Sud                        4.06      2.98     10.23      6.83        12      36.1      0.46
      Sardegna                   0.08      1.75      0.43      1.44          -       3.7     0.28
      Sicilia                    3.23      0.23      2.33      3.75      21.3     30.84      1.08
      Isole                      3.31      1.98      2.76      5.19      21.3     34.54      0.85
      ITALIA                    55.22     78.15    189.56    208.08    154.54    685.55      2.12

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                                     Pag. 16
I dati di ISPRA, calcolati fino al 2019, sono stati integrati da quelli riferiti al 2020 (calcolati da
ARPAV sulla base della fotointerpretazione eseguita quest’anno sul consumo 2019-2020). Dal
grafico in figura 1.14 si può vedere come l’andamento del consumo di suolo legato ad attività
industriali, commerciali e centri logistici dal 2016 ha registrato un aumento progressivo fino al
2018, con una successiva diminuzione delle nuove superfici occupate nel corso del 2019 e del
2020. Nelle pagine seguenti viene riportato uno studio di dettaglio fatto sulle singole opere
distinguendo le aree edificate, le superfici impermeabilizzate (comprensive anche dei parcheggi,
piazzali e viabilità accessoria) e il totale dell’area di cantiere.

                                   100
       Superficie consumata (ha)

                                   75

                                   50
                                                                                   Fonte        Anno       Consumo (ha)
                                                                                              2012-2015          2,54
                                                                                                2016              7,9
                                   25                                               Dati
                                                                                                2017             43,84
                                                                                  ISPRA         2018             83,28
                                                                                                2019             43,07
                                     0
                                                                                   Dati
                                                                                                 2020             45,8
                                                                                  ARPAV

                                                                                             Totale (ha)        226,43
Fig.1.14: Grafico raffigurante, anno per anno, la superficie di suolo in ettari occupata nel territorio Veneto da strutture di grandi
dimensioni per attività industriali, commerciali e centri logistici. Nella tabella a destra sono riportati i valori in ettari di superficie
consumata per anno e la fonte del dato.

    Per definire l’incidenza delle diverse tipologie di strutture realizzate nell’intervallo di tempo
considerato sono state distinte tre grandi categorie a cui ricollegare i vari consumi di suolo
riscontrati dal 2012 al 2020. Le tre categorie sono:

     1. Grande Distribuzione: in cui sono stati inseriti tutti i nuovi centri della grande
        distribuzione di generi alimentari ed agroalimentari.

     2. Industriale/Logistico: che raccoglie tutte le nuove strutture destinate ad attività
        produttive industriali e ad attività logistiche per la gestione e il trasporto delle merci e dei
        prodotti.

     3. E-commerce: grandi centri logistici destinati all’e-commerce.

   Nella figura 1.15 sono riportati il grafico e la tabella in cui viene rappresentata la ripartizione
delle strutture nelle tre categorie, mentre nella fig. 1.16 troviamo la localizzazione nel territorio
regionale e nella tabella 1.10 il computo delle superfici interessate.
   Come risulta dai rapporti statistici (2019 - 2020) della Regione Veneto gli esercizi commerciali
tradizionali in sede fissa, che in genere occupano i centri storici, sono in calo nel 2019 dell’1,5%
rispetto al 2018, contrazione più accentuata rispetto all’andamento nazionale, mentre segnali di
forte espansione vengono da tutte le forme di GDO. In questo il Veneto è la regione del nord con
la crescita più accentuata (+6% nel 2019 ), per l’evidenza di un offerta che ha modificato il
commercio con la progressiva eliminazione delle piccole realtà familiari. Nel 2018 la GDO in Veneto
conta oltre 2 mila esercizi per oltre 2,6 milioni di metri quadrati di superficie di vendita (esclusi i
parcheggi).

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                                                  Pag. 17
e-commerce                                                  Grande
               23%                                                  distribuzione
                                                                         36%

                                                                                                         Classe:                Consumo (ha):      %

                                                                                                   Grande Distribuzione                85,97      36,4

                                                                                                    Industriale/Logistico              95,90      40,6

                                     Industriale                                                       E-commerce                      54,15      22,9
                                        41%

Fig.1.15: Grafico raffigurante la ripartizione della superficie totale di suolo consumata nel territorio Veneto dal 2012 al 2020 da centri
logistici di grandi dimensioni per attività industriali e commerciali. Nel grafico a sinistra percentuale della superficie di suolo consumata
per le varie categorie di attività; a destra tabella con i valori in ettari (ha) e in percentuale.
Tab.1.10: Riepilogo dei principali interventi che hanno causato consumo di suolo nella regione, suddivisi per tipologia con la superficie
totale occupata.

                  Anni                   Comune            Edifici (m²)    Impermeabilizzato Cantiere (m²)          Categoria          N. fig.
                2018-2019   Nogarole Rocca (VR)               150.600                310.332     335.100           E-commerce            1
                2018-2019   Castelguglielmo (RO)               53.200                176.500     230.000           E-commerce            2
                2017-2021   Vigonza (PD)                       15.900                 54.700      54.700           E-commerce            32
                2012-2015   Cerea (VR)                         39.500                106.500     106.500      Grande Distribuzione       21
                2016-2019   Oppeano (VR)                      199.700                313.000     430.000      Grande Distribuzione       3
                2017-2018   Arcole (VR)                        48.600                100.000     112.800      Grande Distribuzione       4
                2018-2019   Monselice (PD)                     49.500                143.300     250.000      Grande Distribuzione       5
                2018-2019   Vigasio (VR)                       13.800                 82.700     115.000      Grande Distribuzione       6
                2018-2019   Mogliano Veneto (TV)               45.000                 94.000     121.500      Grande Distribuzione       7
                2019-2020   Padova                             11.200                 20.200      20.200      Grande Distribuzione       22
                2015-2016   Nogara (VR)                        25.000                 36.300      36.300       Industriale/Logistico     30
                2015-2016   Nogara (VR)                        14.700                 24.700      24.700       Industriale/Logistico     31
                2015-2018   Montebelluna (TV)                   3.300                 13.900      13.900       Industriale/Logistico     29
                  2017      Padova                              -                     43.400      43.400       Industriale/Logistico     28
                2017-2018   Fossalta di Portogruaro (VE)       38.000                 93.500     108.800       Industriale/Logistico     8
                2017-2018   Mazzantica (VR)                    20.500                 32.500      32.500       Industriale/Logistico     27
                2017-2020   Isola Rizza (VR)                   30.600                 56.600      59.000       Industriale/Logistico     9
                2017-2020   Nogarole Rocca (VR)                33.000                 44.500      53.600       Industriale/Logistico     24
                2018-2019   Marostica (VI)                     50.000                104.300     107.300       Industriale/Logistico     10
                2018-2019   Mansuè-Portobuffolè (TV)           31.700                 60.000     132.000       Industriale/Logistico     11
                2018-2019   Pojana Maggiore (VI)               20.800                 40.800      55.400       Industriale/Logistico     12
                2018-2019   Vazzola (TV)                       10.900                 15.900      19.300       Industriale/Logistico     14
                2018-2019   Vigasio (VR)                       24.800                 95.200     100.600       Industriale/Logistico     6
                2018-2020   Ponzano (TV)                        8.400                 18.600      18.600       Industriale/Logistico     23
                2018-2020   Nogarole Rocca (VR)                12.000                 28.000      28.000       Industriale/Logistico     25
                2018-2021   Castelfranco Veneto (TV)           39.100                 57.600      83.600       Industriale/Logistico     13
                  2019      Schio (VI)                          6.200                 14.900      14.900       Industriale/Logistico     33
                2019-2020   Agordo (BL)                         5.900                 10.200      15.800       Industriale/Logistico     15
                2019-2020   Cimadolmo (TV)                     10.600                 22.700      38.300       Industriale/Logistico     16
                2019-2020   Caerano S. Marco (TV)              21.100                 32.600      49.600       Industriale/Logistico     17
                2019-2020   San Bonifacio (VR)                 17.600                 17.600      26.100       Industriale/Logistico     18
                2019-2020   Vescovana (PD)                     37.300                 53.400      53.400       Industriale/Logistico     19
                2019-2020   Legnago (VR)                        -                     32.100      36.000       Industriale/Logistico     20
                2020-2021   Nervesa della Battaglia (TV)        3.500                  9.700       9.700       Industriale/Logistico     34
                            TOTALE                          1.092.000               2.360.232   2.936.600

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                                                                 Pag. 18
Fig.1.16: Localizzazione nel territorio regionale dei centri logistici
                           elencati nella tabella 2.6, suddivisi per tipologia.

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                    Pag. 19
2. IL CONSUMO DI SUOLO COME PERDITA DI SERVIZI
   ECOSISTEMICI
   Gli ecosistemi, attraverso le loro naturali funzioni, forniscono un’ampia gamma di beni e servizi,
fondamentali per il benessere dell’uomo, che sono definiti “servizi ecosistemici”. Il concetto di
servizio ecosistemico è stato proposto e sviluppato allo scopo di incorporare il valore degli
ecosistemi per la società nei processi decisionali e ora è sempre più diffuso e utilizzato come
strumento per perseguire la sostenibilità e quantificare il valore delle risorse.
   Insieme ad aria e acqua, il suolo è essenziale per l’esistenza delle specie presenti sul nostro
pianeta: svolge la funzione di filtro e reagente consentendo la trasformazione dei soluti che lo
attraversano e regolando i cicli nutrizionali indispensabili per la vegetazione, è coinvolto nel ciclo
dell’acqua, funge da piattaforma e da supporto per i processi e gli elementi naturali e artificiali,
contribuisce alla resilienza dei sistemi socio-ecologici, fornisce importanti materie prime e svolge
un’importante funzione culturale e storica. In tabella 2.1 sono elencati i servizi ecosistemici che, a
seguito del consumo, i suoli non sono più in grado di fornire, avendo perso la loro
multifunzionalità. La valutazione qualitativa approfondita risulta fondamentale anche in vista di un
possibile e auspicabile recupero dei suoli consumati che, per definirsi tale, deve garantire il
ripristino di un livello sufficiente dei servizi ecosistemici forniti da suoli rinaturalizzati.
   I dati raccolti per l’elaborazione delle carte dei suoli nel corso di 25 anni di rilevamento (carte
pedologiche in scala 1:50.000 e 1:250.000; fig. 2.2), gestiti dalla struttura di ARPAV oggi
denominata QUALITA’ del SUOLO (già Centro Veneto Suolo e Bonifiche) attraverso una banca dati
regionale e un sistema informativo geografico (GIS), permettono di derivare informazioni sui suoli,
a diversi livelli di dettaglio e riguardanti aspetti diversi, con estrema flessibilità, in funzione
dell’obiettivo previsto. Di seguito vengono riportati alcuni esempi di estrazione di indicatori relativi
a specifici servizi ecosistemici (riportati in neretto nella tabella 2.1) per comprendere le
conseguenze negative dell’impermeabilizzazione del suolo.

Fig. 2.1: La banca dati dei suoli ARPAV che gestisce i dati di circa   Fig. 2.2: La carta dei suoli del Veneto in scala 1:250.000.
40.000 osservazioni (di cui 4.800 sono profili) e quasi 20.000
analisi relative agli orizzonti superficiali e profondi.

ARPAV – Consumo di suolo e servizi ecosistemici – Edizione 2021

                                                                                                                              Pag. 20
Tab 2.1: Categorie, servizi ecosistemici e indicatori.

 Categorie                                          Servizi                                        Indicatori
                                                    Habitat per gli organismi del suolo
                                                    Ciclo dei nutrienti
        Supporto
        Servizi di

                                                    Produzione primaria
                                                    Mantenimento della vita di specie migratrici
                                                    Conservazione di diversità genetica
                                                    Supporto alle attività umane
                                                    Regolazione dei gas
                                                    Regolazione del (micro)clima                   Riserva idrica (AWC)
              Servizi con funzione di Regolazione

                                                    Prevenzione delle perturbazioni
                                                    Regolazione dell'acqua                         Permeabilità; Gruppo idrologico
                                                    Regolazione del ciclo del carbonio             Contenuto di carbonio organico
                                                    Approvvigionamento idrico
                                                    Protezione del suolo
                                                    Formazione del suolo
                                                    Regolazione dei nutrienti
                                                    Trattamento dei rifiuti
                                                    Impollinazione
                                                    Controllo biologico
                                                    Regolazione della qualità dell'acqua           Capacità protettiva
                                                    Regolazione della qualità dell'aria
                                                    Prevenzione dell'erosione                      Rischio di erosione
                                                    Mantenimento delle proprietà del suolo
                                                    Cibo                                           Capacità d’uso (LCC)
                Servizi con funzione

                                                    Materie prime
                   di Produzione

                                                    Risorse genetiche
                                                    Risorse medicinali
                                                    Risorse ornamentali
                                                    Acqua dolce
                                                    Legno e fieno
                                                    Carburante
                                                    Estetica
   Informazione

                                                    Ricreazione
      culturali
       Servizi

                                                    Culturale e artistico
                                                    Spirituale e storico
                                                    Scienza ed educazione

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2.1 Capacità d’uso dei suoli

    Il Servizio Ecosistemico “Produzione di cibo” si basa sull’indicatore “capacità d’uso dei suoli a fini
agro-forestali” (Land Capability Classification – LCC; elaborata dal servizio dei suoli statunitense
Soil Conservation Service - USDA), intesa come la potenzialità del suolo a ospitare e favorire
l’accrescimento di piante coltivate e spontanee.
    I suoli vengono classificati in otto classi (indicate con i numeri romani da I a VIII) che
presentano limitazioni via via crescenti in funzione delle diverse utilizzazioni. Nella pianura e collina
veneta sono presenti quasi esclusivamente suoli delle prime 4 classi. La classe I si attribuisce a
suoli che presentano poche o deboli limitazioni nei riguardi dei principali utilizzi. Per maggiori
dettagli sulla metodologia utilizzata si rimanda al rapporto 2019 (https://www.arpa.veneto.it/temi-
ambientali/suolo/file-e-allegati/documenti/consumo-di-suolo/consumo.pdf).
    La carta della capacità d’uso dei suoli del Veneto in scala 1:250.000 e la carta in
scala 1:50.000 (quest’ultima con un maggior livello di dettaglio delle informazioni ma con
copertura ancora non completa) sono disponibili sul geoportale ARPAV al link:
    http://geomap.arpa.veneto.it/maps/321.

Fig. 2.3: Distribuzione delle classi di capacità d’uso dei suoli della   Fig. 2.4: Distribuzione del consumo di suolo totale nelle classi di
Regione Veneto.                                                          capacità d’uso dei suoli (esterno) rispetto alla distribuzione del
                                                                         consumo riferito al solo ultimo anno nelle stesse classi (interno).

   Il conteggio delle superfici di suolo consumato ricadenti nelle diverse classi di capacità d’uso ha
tenuto conto della somma dei consumi irreversibili (dovuti ad opere con sigillatura permanente del
suolo) e di quelli reversibili (principalmente dovuta a nuovi cantieri), a cui sono state sottratte le
superfici ripristinate. Dalla figure 2.3, 2.4, 2.5 e dalla tabella 2.2 risulta evidente come il consumo
di suolo, sia pregresso che dell’ultimo anno, è andato a incidere maggiormente sui suoli più
produttivi, in particolare nel 2020 su quelli di II classe (294 ha di suolo consumato al netto dei
ripristini) e di III (269 ha).

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Fig. 2.5: Suolo consumato/non consumato al 2020 (migliaia di ettari) suddiviso per classe di capacità d’uso.

                 Tab 2.2: Distribuzione dei suoli nelle varie classi di Capacità d’uso dei suoli (LCC): a sinistra la
                 distribuzione di tutti i suoli della regione, in centro il suolo consumato fino al 2020e a destra il
                 consumo di suolo dell’ultimo anno.

                                                            Consumo al 2020                Consum0 2019-2020
                  LCC         Totale suolo (ha)
                                                                 (ha)                            (ha)
                    I                          12225                    2941                               19
                    II                        455143                   92258                              294
                   III                        643054                   96947                              269
                   IV                          59821                    6859                                 8
                   VI                         305291                   12136                               37
                   VII                        259299                    3710                               13
                  TOT                        1734834                  214851                              642

    Rispetto alla media regionale di consumo nell’ultimo anno pari allo 0,39‰, le classi più
produttive registrano un consumo assolutamente più marcato: 1,59‰ per i suoli in classe I,
0,65‰ per quelli in classe II, 0,41‰ per la classe III a fronte dei 0,14 e 0,12 per le classe IV e
VI. I circa 580 ha di consumo in corrispondenza delle prime 3 classi sono stati calcolati al netto di
circa 165 ha di ripristino. L’attribuzione dei suoli ripristinati alle stesse classi originali, ricavate dalle
carte dei suoli, presupporrebbe un’integrale ricostituzione delle caratteristiche originarie che spesso
nella realtà è ben lontana dal realizzarsi. E’ chiaro che le trasformazioni subite potrebbero far
scivolare in classi più basse la reale classificazione con attribuzione alla III o addirittura IV classe
nel caso di mantenimento delle condizioni di coltivabilità, oppure in VI se non ciò non fosse più
possibile. L’effettiva qualificazione di queste aree ripristinate necessiterebbe di indagini specifiche,
ma è indubbio che la riattribuzione della classe originaria al suolo ripristinato è una sicura
sovrastima delle qualità reali di questi suoli.

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Fig. 2.6: Esempio di ripristino di alcune aree di cava (la più vasta nella parte sinistra delle immagini); immagini pre (in alto) e post (in
basso) intervento di ripristino; a destra suolo tipico della zona.

2.2 Permeabilità dei suoli

    Il suolo influenza la frazione delle precipitazioni che si infiltrano, regolando così il ruscellamento,
il trasporto di nutrienti, inquinanti e sedimenti e contribuendo alla ricarica delle acque sotterranee.
La permeabilità (o conducibilità idraulica satura) è una proprietà del suolo che esprime la capacità
di essere attraversato dall'acqua e può essere preso come indicatore del Servizio Ecosistemico
relativo alla “Regolazione del ciclo dell’acqua”. La permeabilità, infatti, rappresenta il principale
fattore di regolazione dei flussi idrici: suoli molto permeabili sono attraversati rapidamente
dall’acqua di percolazione e da eventuali soluti (nutrienti e inquinanti) che possono così
raggiungere facilmente le acque di falda, viceversa suoli poco permeabili sono soggetti a fenomeni
di scorrimento superficiale e favoriscono il trasferimento dei soluti nelle acque superficiali.
    In base alla velocità del flusso dell'acqua attraverso il suolo saturo (Ksat), vengono distinte 6
classi di permeabilità (Soil Survey Division Staff USDA, 1993), da molto bassa (classe 1) a molto
alta (classe 6).
    Maggiori informazioni sulla metodologia utilizzata per predisporre la carta della permeabilità
sono contenute nel documento disponibile in rete all’indirizzo:
https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/suolo/file-e-allegati/documenti/minacce-di-
degradazione/Relazione_permeabilita_Gruppo_Idrologico_giu2011_def.pdf.

  La carta della permeabilità dei suoli del Veneto in scala 1:250.000 e la carta in scala
1:50.000 (quest’ultima con un maggior livello di dettaglio delle informazioni ma con copertura
ancora non completa) sono disponibili sul geoportale ARPAV al link:
  http://geomap.arpa.veneto.it/maps/131.

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                                                                                                                                  Pag. 24
Analizzando come si distribuisce il suolo consumato nelle varie classi di permeabilità dei suoli
(fig. 2.7, 2.8 e 2.9), risulta che complessivamente fino al 2020 le classi maggiormente consumate
risultano quelle a permeabilità “moderatamente bassa” e “moderatamente alta”. Nel 2020 il
consumo si è ancora una volta concentrato in queste due classi (236 ha e 318 ha rispettivamente)
con altri 90 ha distribuiti tra le classi “bassa” (46 ha), “alta” (45 ha); la classe “molto alta” presenta
addirittura un bilancio negativo (-6 ha) in quanto a fronte di 10 ha di nuovi consumi vi sono stati
16 ha di ripristini.
    Considerando il solo consumo irreversibile, dove l’impermeabilizzazione è totale, le perdite nelle
3 principali classi si riducono a 170 ha, 159 ha e 37 ha rispettivamente di suoli a permeabilità
moderatamente bassa, moderatamente alta e alta. Più complessa è la valutazione per le aree di
consumo reversibile, dove effetti di parziale impermeabilizzazione dovuti ad esempio alla
compattazione si combinano con altri che determinano un aumento della permeabilità per
l’asportazione di orizzonti meno permeabili.

                Fig. 2.7: Suolo consumato/non consumato al 2020 (in ettari) suddiviso per classi di permeabilità.

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                                                                                                                    Pag. 25
Fig. 2.8: Distribuzione delle classi di permeabilità dei suoli della    Fig. 2.9: Distribuzione del consumo di suolo totale nelle classi di
Regione Veneto.                                                         permeabilità dei suoli (esterno) rispetto alla distribuzione del
                                                                        consumo riferito al solo ultimo anno nelle stesse classi (interno).

                    Tab 2.3: Distribuzione dei suoli nelle varie classi di permeabilità dei suoli; a sinistra la
                    distribuzione di tutti i suoli della regione, in centro il suolo consumato fino al 2020 e a destra il
                    consumo di suolo dell’ultimo anno.

                                                                   Ettari consumati al   Ettari consumati
                 Permeabilità          Totale suolo (ha)
                                                                           2020        tra il 2019 e il 2020
                        2                              66624                      8780                    45
                        3                             596896                     84476                   236
                        4                             676547                    103219                   317
                        5                             372255                     13239                    44
                        6                              18799                      4767                     -5
                       TOT                           1731121                    214480                   639

2.3 Riserva idrica dei suoli

   La riserva idrica dei suoli o capacità d’acqua disponibile (AWC dall’inglese Available Water
Capacity) è un importante parametro che interessa molteplici servizi ecosistemici quali la
regolazione del ciclo dell’acqua e del microclima o la produzione di cibo. L’AWC
rappresenta il quantitativo d’acqua presente all’interno del suolo, utilizzabile dalle piante e si
determina come differenza tra la quantità d’acqua presente alla capacità di campo e quella al
punto di appassimento permanente. La prima è la massima quantità d’acqua che può essere
trattenuta una volta che sia stata eliminata l’acqua gravitazionale e corrisponde al termine della
fase di drenaggio rapido, dopo che il suolo è stato saturato. La seconda corrisponde alla quantità
d’acqua che rimane nel suolo nella situazione in cui le piante non riescono più ad assorbirla,
appassendo quindi in modo irreversibile.
    L’AWC dipende dalle caratteristiche fisiche e chimiche del suolo e viene calcolata per l’intera
profondità del suolo sommando i valori determinati nei singoli orizzonti (o strati). Fino all’anno
scorso l’AWC veniva calcolata su una sezione di riferimento di 150 cm, o pari alla profondità della
roccia, se inferiore; da quest’anno verrà calcolata su una sezione di 100 cm per uniformità con le
regioni confinanti. Per soddisfare la richiesta di una carta dell’AWC uniforme per la pianura padana
è stato eseguito un lavoro di correlazione dei dati e delle pedofunzioni di trasferimento (PTF)
utilizzate per calcolare la densità apparente e il contenuto idrico a diversi valori di tensione, a cui
hanno partecipato IPLA per la regione Piemonte, ERSAF per la Lombardia, ERSA-FVG per il Friuli
Venezia Giulia, il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna e il CREA
(fig. 2.10; per la descrizione della metodologia vedi nel rapporto nazionale sul consumo di suolo “Il
consumo di suolo e la capacità di acqua disponibile dei suoli della pianura padano-veneta” in
Munafò, M. - 2021. Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021.
Report SNPA 22/21, pagg. 233-236).

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Fig. 2.10: Capacità di acqua disponibile (AWC) nei suoli della pianura padano-veneta, calcolata su una sezione di 100cm; in rosso il
consumo di suolo irreversibile 2020 (codici 1 e 11; da ISPRA, 2021).

    Il grafico di figura 2.11 rappresenta la capacità di immagazzinare acqua dei suoli del Veneto al
2020 e la capacità persa a causa del consumo di suolo, suddivisa per provincia; la perdita totale al
2020 è pari a 252 milioni di m3 di acqua (su una sezione di 100 cm). Considerando il solo consumo
irreversibile dell’ultimo anno, la capacità di immagazzinare acqua piovana è stata ridotta per un
valore stimato di quasi 500 mila m3 (vedi tabella 2.4); lo scorso anno (2018-2019) la riduzione
calcolata era di 565mila m3, superiore ma solo perché era stata calcolata su una sezione di 150cm,
mentre nell’anno precedente (2017-2018) era addirittura inferiore (sempre su una sezione di 150
cm), pari a 382 mila m3; questo nonostante il consumo irreversibile sia diminuito nel corso degli
anni, perché è aumentata la quota di consumo che è passato da reversibile a irreversibile (vedi fig.
1.2). Non bisogna poi dimenticare che anche il consumo reversibile causa una riduzione della
capacità dei suoli di immagazzinare acqua, che però risulta difficilmente quantificabile, pertanto
non è stata considerata in questa stima.
    Le carte della riserva idrica dei suoli del Veneto in scala 1:250.000 e la carta in scala
1:50.000 (quest’ultima con un maggior livello di dettaglio delle informazioni ma che copre solo
per la parte di regione rilevata a questa scala) sono disponibili sul geoportale ARPAV al link:
http://geomap.arpa.veneto.it/.

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Tab. 2.4: Riserva idrica dei suoli. Volumi di
                                                                                        acqua immagazzinabile persi a causa del
                                                                                        consumo irreversibile tra il 2019 e il 2020.

                                                                                                                 AWC persa
                                                                                               Provincia         2019-2020
                                                                                                                    (m3)
                                                                                                  VR                  120.344
                                                                                                  VI                   54.670
                                                                                                  BL                   19.145
                                                                                                  TV                   75.475
                                                                                                  VE                   61.784
                                                                                                  PD                  107.977
                                                                                                  RO                   57.062
                                                                                                Regione              496.457

Fig. 2.11: Riserva idrica dei suoli (AWC - milioni di m3), disponibile e persa per il
consumo di suolo al 2020, suddivisa per provincia.

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3. ESEMPI DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI CONSUMO 2020
   La maggior parte del consumo 2020, come si era già verificato negli anni precedenti, è
imputabile al cosiddetto consumo reversibile (figura 1.2), in particolare alla voce codificata
come 122 “cantieri e altre aree in terra battuta”, che comprende anche piazzali, parcheggi, cortili,
campi sportivi, depositi permanenti di materiali, ecc., purché non pavimentati; c’è da dire che
questi diventeranno poi, nel corso degli anni successivi, consumo permanente per buona parte
(solo nel corso di quest’anno 160 ha di consumo reversibile degli anni precedenti sono diventati
consumo irreversibile, fig. 1.2). Le altre voci di consumo più importanti sono invece relative al
consumo permanente (figura 1.3), in particolare edifici, residenziali, industriali e per servizi (codice
111; per un totale di 92+28=120 ha), parcheggi pavimentati (codice 116 “altre aree
impermeabili/pavimentate non edificate: piazzali, parcheggi, cortili, campi sportivi, piscine, ecc. per
un totale di 19+14=33 ha) e strade asfaltate (codice 112; 20 ha). Quest’anno spicca il consumo
dovuto a nuove cave o ad ampliamenti di cave esistenti (codice 123), per un totale di 51 ha.
   Di seguito sono riportati alcuni tra gli esempi più significativi.

3.1 Costruzione di infrastrutture

Fig. 3.1: Esempio di consumo di suolo per la costruzione di aree di servizio dell’A27 a Casale sul Sile in provincia di Treviso tra il 2019 e
il 2020; l’area di cantiere è di circa 11 ha, di cui circa 2.100 m2 occupati da edifici (immagine 2018 a sinistra, 2020 a destra).

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