ANALISI DEL COMPORTAMENTO - OMICIDIARIO SERIALE: I SERIAL KILLER E IL CRIMINAL PROFILING Marianna Modica
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ANALISI DEL COMPORTAMENTO OMICIDIARIO SERIALE: I SERIAL KILLER E IL CRIMINAL PROFILING Marianna Modica Novembre 2021
ANALISI DEL COMPORTAMENTO OMICIDIARIO SERIALE: I SERIAL KILLER E IL CRIMINAL PROFILING __________________________________________________________________________________________ Marianna Modica (Università Pontificia Salesiana) Le origini della criminologia risalgono al periodo Douglas e Robert Ressler e dallo psicologo e a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo in Italia. criminologo italiano Ruben De Luca. Tra i primi esponenti troviamo nomi quali Il serial killer è un essere umano che reagisce in Francesco Longano, Antonio Grimaldi, Mario maniera patologica ad alcuni eventi che segnano il Pagano per poi arrivare figure più conosciute corso della vita e che per lui assumono un come Cesare Beccaria. significato particolarmente negativo (De Luca, Gli autori che hanno dato una svolta al lavoro 2001); è un pluriomicida di natura compulsiva criminologico sono Cesare Lombroso e Scipio che uccide con o senza regolarità nel tempo e con Sighele: il primo basava le sue teorie sul concetto un modus operandi caratteristico. La natura di criminale per nascita, per lui l’origine del compulsiva dell’azione, talvolta priva di movente, comportamento criminale era insita nelle è in generale legata a traumi della sfera emotivo- caratteristiche anatomiche del soggetto, che sessuale. risultava essere una persona fisicamente differente Anche se l’FBI ha divulgato su larga scala il dall’uomo normale; il secondo invece analizzò i termine di serial killer, la sua origine risale al meccanismi della folla cercando di dimostrare 1930 e la sua paternità è da attribuire a Ernst come nelle tendenze del collettivo fossero August Ferdinand Gennat, direttore della polizia presenti attitudini criminose, sottolineò come criminale di Berlino. Gennat usò il termine serial l’essere umano inserito nella folla perda il suo killer (in tedesco serienmörder), attribuendolo a controllo razionale facendo uscire fuori i suoi Peter Kürten il vampiro di Düsseldorf che nel istinti criminali (Lombroso, 1995; Sighele, 1923). periodo tra il 1929 e il 1930 commise almeno 12 A partire dagli anni ’80 all’interno della omicidi e un elevato numero di aggressioni criminologia si fa strada un nuovo termine, serial (Kurtz; Ramslad, 2014). killer; un contributo fondamentale per la Il crescente problema dell’omicidio seriale ha comprensione di questo nuovo termine è stato fatto nascere numerose ricerche, sia a causa di un fornito dagli agenti speciali dell’FBI John forte aumento dei serial killer, sia a causa della maggiore attenzione data dai mass media a casi di Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 1
Modica – Analisi del comportamento omicidiario questo genere; ed è proprio grazie a queste che vengono utilizzate per l’investigazione ricerche che è nato il criminal profiling. criminale. Il criminal profiling osserva ogni aspetto della La criminologia viene considerata una scienza che storia di un criminale e ha come obiettivo un studia i delitti, i loro autori, la relazione sociale, le risultato concreto: ciò che è diagnosi, terapia e vittime e la devianza in generale (Betsos guarigione in campo medico, diventa profilo Merzagora, Ponti, 2008; Malizia 2010); in quanto psicologico, indicazione investigativa e cattura possiede tutte le caratteristiche per essere definita del reo (Picozzi, Zappalà 2002). tale: Sistematicità: costruzione di un complesso di conoscenze acquisite su un determinato La criminologia oggetto, integrate in un complesso La criminologia si occupa dei fatti delittuosi degli armonico e strutturato; autori di reato e delle reazioni sociali al crimine, è Controllabilità: le conoscenze devono caratterizzata dallo studio del reo, del suo poter essere sottoposte al controllo di trattamento e riabilitazione, e del reato secondo validità, sotto il profilo logico-formale; un approccio multidisciplinare, utilizzando Capacità teoretica: trasformare in contributi provenienti dalla biologia, dalla proposizioni astratte le proposizioni che medicina, dalla psichiatria, dalla psicologia etc. costituiscono la teoria, finalizzate a Studia il comportamento criminale, le sue cause, spiegare i rapporti causali, le correlazioni, il suo controllo e la sua prevenzione. Essa viene le variabili dei fatti oggetto della sua collocata all’interno delle scienze criminali analisi, derivanti da osservazioni e dati; (discipline il cui oggetto di studio è la Capacità cumulativa: consente di criminalità), e fa parte delle scienze forensi, che analizzare, correggere o perfezionare sono quelle discipline scientifiche che potrebbero attraverso teorie più recenti quelle rivelarsi utili per la corretta applicazione della formulate in precedenza; legge (www.igeacps.it). Capacità predittiva: poter prevedere i Esiste anche la criminologia applicata, che comportamenti dei soggetti e della consiste nell’applicazione delle conoscenze collettività, quest’ultima presenta dei criminologiche ai casi individuali, e aiuta il limiti fisiologici. sistema giudiziario nell’elaborare tecniche e Secondo Vassalli (Malizia, 2010), la criminologia strumenti per diminuire il fenomeno criminale e la esprime l’aspirazione ad una visione unitaria e sua intensità, tramite programmi di trattamento sintetica del fenomeno sociale e individuale della del reo e prevenzione della recidiva (De Luca, delinquenza, all’interno della quale si Macrì, Zoli, 2013). compongono le diverse esperienze e conoscenze Risulta importante non confondere la che possono contribuire, se ordinate in relazione a criminologia con la criminalistica, in quanto chiari punti di partenza comuni, e avendo come quest’ultima costituisce il complesso di tecniche finalità la verità obiettiva, le conoscenze intorno Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 2
Modica – Analisi del comportamento omicidiario al fenomeno delittuoso, ai suoi fattori, al suo un unico assassino e più vittime, ma grazie alle modo di manifestarsi, ai suoi effetti individuali e ricerche dell’FBI si è cominciato a parlare di sociali, alla sua valutazione e comprensione. serial killer. Restando in accordo con questa interpretazione, Secondo l’FBI, il serial killer è un soggetto che alla criminologia può essere dato il compito di uccide tre o più vittime in posti diversi e con un comporre le diverse esperienze, manifestazioni ed intervallo emotivo fra un omicidio e l’altro e in effetti connessi al fenomeno delittuoso, a patto ciascun omicidio può uccidere più di una vittima; che si prenda atto che la criminalità e il può colpire a caso o sceglierla accuratamente, comportamento criminoso possono essere spesso ritiene di essere invincibile e che non verrà ricondotti ad unità, solo se si abbandona l’idea di mai catturato (Perrotta, Pais, 2015). costruire un’unità disciplinare sulla base di Il lavoro di analisi condotto dall’FBI li ha portati un’integrazione di conoscenze appartenenti a a dividere gli assassini multipli in tre categorie, discipline diverse (ibidem). eccezion fatta per quelli che uccidono due vittime All’interno della criminologia si è tentato di nello stesso tempo e in un luogo solo (double distinguere i delitti in base al criterio di maggiore killer), oppure tre vittime nelle stesse condizioni o minore gravità, e il primo problema è stato (triple killer) (Mastronardi, De Luca, 2005): definire a priori cosa risulta grave, da ciò che non Mass Murderer (Assassino di Massa): lo è. Per questo motivo generalmente si fa uccide quattro o più vittime nello stesso riferimento all’articolo 133 del Codice penale, luogo e in un unico evento; di solito non secondo cui, la gravità del reato rappresenta uno conosce le proprie vittime, ma le sceglie dei parametri per l’applicazione discrezionale tra casualmente; il minimo e il massimo della pena (ibidem). Spree Killer (Assassino compulsivo): Ci sono diverse fattispecie che rientrano nel reato uccide due o più vittime in luoghi diversi e di omicidio e sono: omicidio doloso; omicidio in uno spazio di tempo molto breve; questi colposo; omicidio preterintenzionale; istigazione delitti di solito hanno un’unica causa al suicidio; parricidio; femminicidio; uxoricidio scatenante e sono concatenati tra loro in etc. un certo periodo, il soggetto non conosce le sue vittime e non nascondendo le sue Le definizioni di serial killer tracce viene catturato con facilità; Per dare una definizione di serial killer, bisogna Serial Killer (Assassino Seriale): uccide risalire all’etimologia del termine; è una parola tre o più vittime in luoghi diversi e con un composta dall’unione del verbo “to kill” che periodo di intervallo emotivo (cooling-off letteralmente significa “to deprive of life” e time) fra un omicidio e l’altro, in ciascun “serial” che significa “coming in a regular omicidio può uccidere più di una vittima, succession” (www.etymonline.com). può colpire a caso o sceglierla; spesso Fino all’inizio degli anni ’80, si utilizzava il ritiene di essere invincibile. termine omicidio multiplo davanti ad un caso di Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 3
Modica – Analisi del comportamento omicidiario Newton (in De Luca, 2001), sostiene che il difetto il coinvolgimento va valutato caso per principale della definizione dell’FBI è quello di caso. non specificare la lunghezza del cooling-off Le motivazioni superficiali che spingono ad (intervallo) tra un omicidio e l’altro per poter far uccidere sono diverse, ma esiste un’unica rientrare il soggetto che uccide all’interno della motivazione psicologica profonda valida per tutti: il categoria di Serial killer invece che in quella di bisogno di esercitare potere e controllo su altri Spree Killer o Mass Murderer. Un altro difetto è esseri umani per affermare il proprio Sé. In alcuni quello di escludere dalla definizione tutti gli casi, vanno considerati assassini seriali anche i assassini che vengono catturati dopo il secondo soggetti che uccidono nell'ambito della omicidio, ma che, in caso contrario, avrebbero criminalità organizzata (quando un movente continuato ad uccidere. Secondo Rube De Luca, psicologico personale li spinge ad uccidere al di là l’assassino seriale è un soggetto che mette in atto degli interessi dell’organizzazione), i terroristi due o più azioni omicide separate tra loro (nello (quando uccidono per soddisfare un proprio stesso luogo o in luoghi diversi), oppure esercita piacere personale e non solo per confermare un’influenza psicologica che spinge altre persone l’ideologia in cui credono), i soldati (quando il a uccidere al posto suo. Per parlare di assassino gusto di uccidere subentra al fatto di eseguire solo seriale, è necessario che il soggetto mostri una degli ordini) (De Luca, 2013; De Luca, 2020). chiara volontà di uccidere, indipendentemente dal risultato (morte o sopravvivenza della vittima). Elementi caratteristici del serial killer L'intervallo che separa le azioni omicide può Classificare i killer nasce da un’esigenza variare da un giorno a interi anni e le vittime investigativa di semplificazione, per creare un coinvolte in ogni singolo episodio possono essere linguaggio condiviso dalle forze dell’ordine che più di una (omicidio di massa all’interno della non sia confusionario per i non addetti ai lavori. serie). L'assassino seriale agisce preferibilmente Questa classificazione nasce da una ricerca da solo, ma può agire anche in coppia o in scientifica condotta tra il 1979 e il 1983 da gruppo: Burgess, Douglas, Ressler, e del team della all’interno delle coppie, va valutata la Behavioral Science Unit dell’FBI; i cui risultati presenza di un’effettiva pulsione omicida furono presentati nel 1992 in un testo chiamato in entrambi i componenti, e la loro Sexual Homicide: Patterns & Motives, con la partecipazione attiva agli omicidi, o se uno quale intendono comprendere le caratteristiche dei dei due non abbia solo un ruolo accessorio serial killer e del loro comportamento omicida, e obbedisca perché obbligato, affetto da conducendo un’intervista su 36 soggetti ospiti una malattia mentale o per immaturità delle carceri americane. anagrafica o intellettiva; Tutti i soggetti erano uomini, incarcerati, negli nel gruppo, solo alcuni membri hanno un Stati Uniti d’America, per omicidi a sfondo ruolo attivo negli omicidi, per cui non tutti sessuale, 7 avevano compiuto un singolo sono classificabili come assassini seriali e Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 4
Modica – Analisi del comportamento omicidiario omicidio, gli altri più di uno, la maggior parte era È importante affermare che questa dicotomia di razza bianca. Anche se il campione non era creata dall’FBI non è così netta in quanto la esteso, fu ritenuto sufficiente per permettere di maggior parte degli assassini seriali, così come gli stabilire le caratteristiche generali degli assassini esseri umani in generale, presentano elementi di e delle loro scene del crimine. Il materiale organizzazione e disorganizzazione, miscelati in raccolto permise di creare la ripartizione una gradazione variabile da soggetto a soggetto; è tipologica organizzato e disorganizzato (Picozzi, più corretto parlare di un continuum tra Zappalà, 2002) (vedi figura 1 e figura 2). organizzazione e disorganizzazione in quanto molti criminali violenti presentano elementi di entrambe le categorie (De Luca, 2021). Douglas (1995), distingue la firma dal modus operandi (MO). Il modus operandi si riferisce alla modalità con la quale il comportamento illecito viene messo in atto, esso è un comportamento appreso in continua evoluzione. Attraverso l’esperienza l’assassino può modificarlo per poter tratte massimo beneficio dal suo crimine, minimizzando il rischio di arresto; ciò che modifica maggiormente il MO è la cattura, in Figura 1. Caratteristiche degli assassini organizzati e quanto in carcere può apprendere dei disorganizzati (Picozzi, Zappalà, 2002) comportamenti che risultano più produttivi e funzionali per lui. Anche la risposta della vittima durante l’aggressione può modificarlo. L’analisi del modus operandi è molto importante quando si cerca un linkage tra più casi; tuttavia, bisogna considerare la sua dinamicità e quindi non si devono escludere dei collegamenti tra dei crimini sulla sola base della differenza del modus operandi (Picozzi, Zappalà, 2002). La firma è la componente unica ed originale del comportamento del criminale che va oltre a ciò che è strettamente necessario per l’esecuzione del crimine, non è sempre presente in una serie omicidiaria, ma quando lo è, di solito è legata alle fantasie dell’aggressore e possiede un significato Figura 2. Differenti scene del crimine in omicidi organizzati e disorganizzati (Picozzi, Zappalà, 2002) ritualistico indispensabile, strettamente correlato all’esecuzione del crimine. La firma rimane Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 5
Modica – Analisi del comportamento omicidiario sostanzialmente invariata nel succedersi dei psicopatologici, la sessualità, le motivazioni e delitti, anche se potrebbe esserci un’evoluzione. la vita immaginativa. Questi elementi sono Il modo in cui viene maneggiato il cadavere può presenti in tutti gli individui, ma nel serial essere parte integrante del MO, se esso ha una killer sono variabili in qualità e quantità; funzione strumentale che agevola il lavoro F(R) fattore relazionale: è un punto d’incontro dell’assassino, oppure può far parte della firma se dei fattori precedenti e rappresenta una è presente una funzione espressiva legata al misura del grado di scambio esistente tra bisogno dell’assassino di mandare un messaggio. individuo e ambiente, e del modo in cui il soggetto si rapporta agli altri. Definizione e classificazione dell’omicidio Mettendo insieme le iniziali dei fattori viene fuori seriale il modello S.I.R., creato nel 2001 da Ruben De Da sempre gli studiosi che si sono occupati del Luca studiando un campione di 1520 serial killer; fenomeno dell’omicidio seriale, hanno cercato di questo modello presenta però un difetto: non comprendere le cause che lo originano, un punto vengono tenute in considerazione le ultime su cui si sono trovati d’accordo è l’importanza osservazioni che evidenziano che il bisogno della presenza di esperienze traumatiche prioritario dei serial killer è quello di sperimentare nell’infanzia e nell’adolescenza dei serial killer. una sensazione di onnipotenza attraverso il Ciò però non significa che chiunque ha subito dei controllo delle vittime. Viene quindi proposta una traumi diventerà automaticamente un assassino. prospettiva che distingue tra (Mastronardi, De L’ipotesi che risulta essere più esaustiva è quella Luca, 2005): basata sul modello sistemico-relazionale che Motivazione profonda: tutti i serial killer prende in considerazione le caratteristiche innate uccidono per soddisfare la stessa del soggetto, le sue predisposizioni, i sistemi motivazione profonda, cioè il bisogno di sociali nei quali si trova inserito e le relazioni che esercitare il potere e il controllo sugli altri, stabilisce con essi e che si vanno a formare nei per affermare il proprio sé; diversi ambienti (De Luca, 2001). Motivazione superficiale: può essere più L’assassino seriale risulta quindi essere il di una e può cambiare all’interno della prodotto della famiglia e del sistema di pensiero stessa serie omicidiaria. di quest’ultima, combinato con la personalità L’omicidio seriale è caratterizzato da diverse fasi individuale e le caratteristiche fisiologiche: che procedono in crescendo, man mano che il F(S) fattore socio-ambientale: comprende soggetto si avvicina al momento dell’omicidio, tutte le componenti socio-ambientali che per poi decrescere. Joel Norris (1988), è stato il possono influenzare il comportamento di primo a focalizzare l’attenzione sull’azione un serial killer; esecutiva, dividendo l’attività predatoria in sette F(I) fattore individuale: è l’insieme delle fasi, ognuna correlata ad un particolare stato componenti soggettive della personalità del mentale (Monzani, 2005): serial killer: i tratti psicologici e Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 6
Modica – Analisi del comportamento omicidiario 1 Fase aurorale: ritiro sociale massima eccitazione, l’affermazione dell’aggressore nel quale avvengono delle assoluta di sé, spesso accompagnata da modificazioni comportamentali e una liberazione orgasmica accumulata sensoriali. Comincia un’attività fantastica nelle fasi precedenti. L’omicidio avviene di tipo compulsivo e l’estraneazione dalla con modalità molto simboliche, che realtà quotidiana, le fantasie lo spingono possono rimandare a situazioni di grande all’azione; questa fase può durare alcuni impatto vissute durante l’infanzia, in giorni o dei mesi, se viene inserito in un questo modo riesce a rovesciare i ruoli e percorso terapeutico in questo stadio il trasformarsi in carnefice, ristabilendo il ciclo omicidiario può essere interrotto proprio potere e la propria identità; 2 Fase di puntamento: bisogno compulsivo 6 Fase totemica: avviene subito dopo il di ricercare e catturare la vittima, cerca la reato, e l’omicidio viene vissuto sua preda tramite degli schemi nuovamente attraverso i ricordi e i feticci. comportamentali compulsivi, frenetici e L’eccitazione è scemata e si ritrova in una paranoici. La maschera della “normalità” specie di stato depressivo, per protrarre il viene preservata in maniera automatica, più a lungo possibile il ricordo di quel ma inizia a mettere in atto un nuovo livello trionfo ed eccitazione ricorre a vari di programmazione del comportamento espedienti come conservare il corpo della per pianificare ogni mossa. L’ultima parte vittima o alcune parti, scattare fotografie o di questa fase presenta l’identificazione e conservare oggetti che le appartenevano; l’osservazione della vittima; 7 Fase depressiva: il ricordo dell’omicidio 3 Fase della seduzione: approccio con la svanisce, i feticci non danno più vittima, che viene raggirata dal killer nel soddisfazione e nasce il bisogno di cercare quale ha piena fiducia. L’assassino si una nuova vittima. Si accorge che nulla mostra innocuo, ed è molto selettivo nella sua vita è cambiato, il potere riguardo a chi vuole uccidere, perché deve sperimentato risulta effimero, si ritrova rispecchiare alcune caratteristiche che per svuotato da ogni emozione e il passato si lui sono importanti; riappropria della sua mente. I ruoli 4 Fase della cattura: presenta due modalità cristallizzati durante l’infanzia sono d’azione: veloce così da non dare alla rimasti gli stessi, e si sono rinforzati, vittima il tempo di reagire, o lenta così da attraverso l’omicidio: la vittima è lui con aumentare il terrore. Il momento della la sensazione di incompletezza e cattura gli procura molto piacere perché sa insoddisfazione che porta. Questa fase può che la vittima è nelle sue mani e che le durare pochi giorni o anni, il killer fantasie stanno diventando realtà; mantiene la “maschera di normalità” con il 5 Fase omicidiaria: le fantasie vengono mondo esterno e per movimentare la sua finalmente messe in atto, è il punto di esistenza manda lettere anonime o Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 7
Modica – Analisi del comportamento omicidiario chiamate alla polizia, in una richiesta tra cui le molestie e hanno sviluppato una inconscia di aiuto mista al desiderio di sessualità precoce. Vivono nell’incuria, con un espiare le colpe. Prima o poi il mondo matrimonio instabile, spesso prostituendosi. fantastico prenderà nuovamente il Esistono delle differenze fondamentali fra sopravvento cosicché potrà sfogarsi omicidio seriale maschile e femminile; Hickey nuovamente. A questo punto il ciclo è (1991), riporta che il tempo medio in cui una pronto per ricominciare a meno che non donna riesce ad uccidere senza farsi scoprire è di venga catturato. 8 anni, il doppio rispetto agli uomini. L’arma prediletta è il veleno, perché è un mezzo Omicidio seriale al femminile discreto, che se usato bene non lascia tracce e Un argomento poco trattato è quello dell’omicidio permette di far catalogare l’omicidio come morte seriale al femminile, gli studiosi di questo naturale, ma anche altre armi che escludono il argomento, sono erroneamente propensi a credere contatto fisico con la vittima, mentre l’uomo che non esistano serial killer donne, soprattutto se privilegia le armi bianche, le percosse, le si considera assassino seriale solo chi uccide violenze, ecc. Le donne non eccedono in mosso da motivi sessuali e manifesta delle violenza, non torturano le vittime prima di perversioni (caratteristica prettamente maschile) ucciderle ma spesso le narcotizzano o le (Greco, 2014). stordiscono e dopo averle uccise non si Le donne serial killer sono astute, adescano la accaniscono sul cadavere, l’omicidio non è vittima con la seduzione e dopo diventano commesso per ottenere delle gratificazioni spietate, agiscono prevalentemente per sessuali. motivazioni economiche e/o di potere. Non I profili psicologici delle serial killer individuali vanno a caccia della preda, ma preferiscono e di quelle che uccidono in coppia sono diversi. attirarla nella loro tana, oppure uccidono in case Le donne che uccidono da sole hanno una di cura, ospedali o altri luoghi chiusi. Sono personalità aggressiva e dominatrice. Quando persone apparentemente normali, la loro uccidono in coppia con un uomo è quasi sempre occupazione prevalente sembra essere quella di presente una relazione sessuale e hanno una casalinga, seguita da professioni come bassa autostima e una rilevante insicurezza, infermiera, domestica, cameriera (De Pasquali, psichicamente fragili e dipendenti: sono attratte 2001). da uomini forti, sicuri e volitivi che sembrano Le vittime scelte sono persone con cui hanno un dar loro protezione, ma alla fine diventano qualche tipo di rapporto come mariti, amanti, schiave dei partner che manifestano personalità parenti, pazienti, etc. La donna serial killer di sadiche e dominanti (Mastronardi, De Luca, solito uccide da sola, raramente in coppia con un 2005). uomo con cui ha una relazione (Greco, 2014). Anche loro sono cresciute in famiglie multiproblematiche, hanno subito abusi infantili, Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 8
Modica – Analisi del comportamento omicidiario L’infanzia, l’adolescenza e la famiglia del serial genitoriali. I genitori rinunciano al loro killer ruolo esecutivo e la natura del loro La personalità e le relazioni sociali di una persona rapporto si presenta confusa ed instabile, si sviluppano sullo sfondo del clima generale questa situazione tende a frammentare il della famiglia, risulta quindi fondamentale per lo nucleo familiare a causa della notevole sviluppo equilibrato della personalità del bambino inconsistenza e mutevolezza delle regole; che egli viva la sua infanzia in un’atmosfera di 4 La famiglia in cui l’elemento sicurezza affettiva. Un serial killer molto spesso incompetente e assente è la madre, che in nella sua infanzia sperimenta abusi e violenza e queste situazioni viene avvertita o come cresce in famiglie multiproblematiche. ossessiva, invadente e prevaricatrice, o Secondo Mazer, una famiglia multiproblematica è come fredda e distante; un gruppo familiare composto da due o più 5 La famiglia in cui è presente una continua persone in cui più della metà ha sperimentato dei entrata e uscita dei membri, dove la problemi di pertinenza di un servizio sociale e/o situazione non è mai stabile. Inizialmente i sociosanitario o legale (Togliatti, Tofani, 1985). figli vengono sparsi tra istituti e parenti, Ci sono cinque tipi di famiglia multiproblematica successivamente il nucleo si ricostituisce (ibidem): per breve tempo, per poi perdere di nuovo alcuni elementi. 1 La famiglia in cui il padre è periferico sia nel sottosistema coniugale che genitoriale, La maggior parte degli assassini proviene da una la coesione nella coppia genitoriale è bassa famiglia multiproblematica, ma, nonostante ciò, e la figura centrale è la madre, questo non è un fattore sufficiente per stabilire sovraccaricata di funzioni; il padre è una relazione causale con il comportamento spesso violento con la moglie e i figli. Il omicidiario seriale. Osservando la casistica bambino si trova di fronte ad un bivio: riportata da Ruben De Luca (2001), molti assumere, una volta adulto, gli stessi assassini seriali rientrano nelle categorie di: schemi comportamentali del padre, oppure 1 Figlio illegittimo: serial killer nati fuori rifiutarlo come modello e scegliere una dal matrimonio, a volte figli di prostitute, figura di riferimento sostitutiva; che vivono in una situazione di grave 2 La famiglia in cui la relazione coniugale precarietà perché vengono spesso trasferiti risulta interrotta, il padre è spesso assente da una famiglia ad un’altra. Presentano e la madre non riesce a compiere i suoi gravi problemi di identità, causati dalla compiti genitoriali; mancanza del padre, essi si costruiscono 3 La famiglia in cui entrambi i genitori sono un’identità frammentaria, connessa a presenti fisicamente, ma per immaturità problemi di identificazione sessuale con psicologica o incompetenza psicosociale un modello paterno inesistente (questo non riescono a adempiere ai loro compiti accade soprattutto nei maschi); Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 9
Modica – Analisi del comportamento omicidiario 2 Padre violento e/o abusivo: padri che dominante e un soggetto che si lascia mettono in atto comportamenti aggressivi dominare. verso i figli e la moglie, di solito sono Possiamo quindi notare due elementi comuni che poco istruiti e in coppia con una madre svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo sottomessa. La violenza subita può essere dei serial killer: la presenza di abusi e fisica e/o psicologica, avvallata spesso da maltrattamenti e la presenza di una vita familiare un problema di alcolismo; inadeguata, caratterizzata dalla mancanza di 3 Madre violenta e/o dominante: la madre amore e comprensione. risulta essere l’elemento violento della La maggior parte dei ricercatori concordano nel coppia, mentre il padre è la figura debole sostenere che i bambini sottoposti a violenza, caratterialmente. Il figlio maschio avranno grandi difficoltà nell’affrontare i disprezza entrambi i genitori e l’inversione problemi della vita a causa dei maltrattamenti del ruolo genitoriale può deformare lo fisici, psicologici e sessuali perpetrati dai genitori, sviluppo sessuale del bambino; spesso manifestano più aggressività e frustrazione 4 Famiglia spezzata: uno dei due genitori rispetto agli altri bambini e possono sperimentare manca, quello rimasto può decidere di far sentimenti di sfiducia verso gli altri e sé stessi, di adottare i figli, affidarli ad un orfanotrofio scarsa autostima, di un’incapacità ad avere oppure risposarsi (soprattutto la madre) relazioni interpersonali significative, a pianificare con un compagno che può essere violento, i propri scopi nella vita e possono trovare anche aggiungendo al trauma dell’abbandono difficoltà nell’esprimere i sentimenti (Buttarini et anche quello delle violenze; al. 2007). 5 Famiglia povera e/o traumi infantili: il L’infanzia è il momento in cui si forma il legame bambino, vivendo nella stessa stanza con i di attaccamento tra il bambino e il caregiver. membri di diverse generazioni, assiste a “L’attaccamento che emerge nelle prime fasi della situazioni di promiscuità che aumentano le vita, continuerà a caratterizzare il rapporto figura tensioni sessuali. In questa categoria di attaccamento-bambino anche in seguito, ma in rientrano i serial killer che hanno avuto dei forme via via più mature” (Ferraris, Oliverio, traumi importanti durante l’infanzia, tra 1992, 92). Il legame di attaccamento organizza le cui violenze fisiche e sessuali da parte di relazioni personali del bambino e dell’adulto. La parenti o estranei, oppure essere testimoni mancata formazione di questo legame può rendere di atti sessuali compiuti da altri; il bambino, e successivamente l’adulto, incapace 6 Famiglia normale: il serial killer ha di provare empatia, affetto o rimorso per un altro vissuto in un contesto familiare sereno, essere umano, caratteristiche comuni nei serial infatti il numero di assassini in questa killer. Di solito, la mancanza di legame è presente categoria è limitato, di solito di questa dove c’è un abbandono genitoriale o un clima categoria fanno parte quelli che uccidono d’instabilità (De Luca, 2001). in coppia in quanto è presente un soggetto Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 10
Modica – Analisi del comportamento omicidiario L’atmosfera insana in cui vivono i bambini, è distanzianti e scarsamente affettuose. Per quanto spesso il luogo in cui imparano come affrontare i riguarda le assassine seriali, nella loro infanzia problemi comportamentali, guardando ed sono presenti molti abusi sessuali, di solito imitando i genitori (apprendimento per perpetrati dal padre, anche se potrebbe essere osservazione). Secondo questo processo, se il anche un fratello, uno zio o un parente. Le figure genitore reagisce allo stress o alla frustrazione con genitoriali per i serial killer sono delle una reazione aggressiva e violenta, il bambino persecuzioni che, coscientemente o meno, li apprenderà che questo comportamento è una guidano nella valutazione delle proprie vittime e reazione accettabile e quando crescerà affronterà nelle attività omicide (De Luca, 2001). le situazioni stressanti allo stesso modo (ibidem). Tutti i serial killer presentano gravi difficoltà Riprendendo la ricerca degli agenti dell’FBI citata relazionali e hanno una vita sociale povera, precedentemente, si è notato che la metà delle risultato delle relazioni infantili disturbate e famiglie dei 36 soggetti intervistati, aveva al suo carenti. Il bambino proietta nella scuola il interno membri con storie criminali alle spalle e rapporto con i coetanei e i vissuti familiari. Ci più della metà aveva problemi psichiatrici. È sono due modelli di comunicazione e rapporto probabile che la maggior parte degli assassini non con il gruppo dei pari che sono opposti (Ressler, abbia sperimentato una buona qualità di vita o Burgess, Douglas 1988): un’interazione positiva con i componenti della Modello del capro espiatorio: bambini che famiglia, visto che nel 70% dei casi si sono vengono presi di mira dai compagni e riscontrate storie di abuso di alcol, in un terzo di devono sopportare i loro scherzi e insulti. abuso di droghe e in più della metà dei casi sono Con il tempo il soggetto si adatta alla presenti dei problemi sessuali (Buttarini et al. situazione e accetta in modo passivo di 2007). essere il capro espiatorio, rifugiandosi nel Una serie di ricerche ha dimostrato che esiste una suo mondo fantastico. Se l’offesa è molto correlazione tra aggressività sessuale e cattiva grave può reagire mostrando una forza relazione tra padre e bambino, questo legame è inaspettata che deriva dalla rabbia fondamentale affinché il bambino consolidi la sua accumulata, successivamente torna nel suo identità di genere. Se il padre è assente o mondo fantastico. Alcune volte la reazione inadeguato, il bambino o trova un altro modello del bambino è segno di un’inversione di maschile con il quale identificarsi o si ritira nella rotta, e inizia ad essere aggressivo e fantasia, perdendo il contatto con il mondo reale. violento; Anche il rapporto con la madre è importante, Modello del bullismo: bambini aggressivi perché per il figlio maschio rappresenta il primo che sfogano la rabbia contro i coetanei, la contatto con il mondo femminile. Nel periodo che loro relazione con essi è caratterizzata solo va dalla nascita ai 6 anni, periodo in cui il da aggressività e violenza. Ressler ha bambino dovrebbe comprendere cosa significa notato che il 54% dei serial killer ha avuto amare, le madri dei serial killer risultano fredde, Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 11
Modica – Analisi del comportamento omicidiario comportamenti violenti verso i pari da diventare un soggetto abusante a sua volta. Se durante l’infanzia, e un 64% durante non è presente la violenza sessuale, è comunque l’adolescenza. presente una situazione familiare promiscua in cui il bambino è obbligato a “respirare sesso” fin da piccolo. L’ossessione per il sesso si può La sessualità e le perversioni del serial killer sviluppare anche a causa di un’educazione troppo Il rapporto tra sessualità e omicidio è complesso, repressiva, dove i genitori descrivono tutto ciò in quanto è difficile delineare e circoscrivere il che appartiene alla sfera sessuale come concetto di delitto sessuale, perché non è neanche peccaminoso. (Ressler et al. 1988). facile definire l’ambito e i limiti del concetto di In questi soggetti è molto comune trovare una atti sessuali (Canepa, Lagazzi, 1988). combinazione di perversioni sessuali. Può essere La sessualità, oltre ai fattori fisiologici, riflette quindi valida la teoria di Glover secondo la quale anche molti fattori consci e inconsci che le perversioni sono dei tentativi regolari che ci coinvolgono funzioni istintuali, erotiche ed proteggono contro le naturali angosce da affettive, esprimendosi in condotte complesse che introiezione e da proiezione attraverso difficilmente possono essere delimitate l’esaltazione della libido. Quando alcune forme di nell’ambito degli atti sessuali (Monzani, 2007). angoscia infantile tornano in superficie durante la Risulta molto importante conoscere in che modo vita adulta, un modo per riuscire a superare la si attua la pulsione sessuale, perché è ciò che crisi, è il rafforzamento dei sistemi primitivi di caratterizza la condotta di molti serial killer; essi “libidinizzazione”; ciò permette la nascita della spesso esternano la loro aggressività nella sfera perversione (De Luca, 2001). I serial killer sono sessuale, assaltando e stuprando estranei in spesso incapaci di fronteggiare la realtà e le sue attacchi brutali. In alcuni casi, le componenti richieste e quando l’angoscia è troppo forte, scatta sessuali, si presentano con chiari segni di violenza il bisogno di ricorrere alla perversione che gli sessuale sulla vittima, o sono segnalate dalla permette di raggiungere una gratificazione, anche particolare sede e morfologia delle lesioni inferte se transitoria. ad essa. Vi sono anche omicidi in cui le Le due perversioni principali riscontrabili in componenti sessuali non sono sospettate ad questi soggetti sono il sadismo e la necrofilia che un’analisi fenomenica della scena del crimine o in tendono ad escludersi a vicenda: il piacere base all’esame della vittima, perché integrate dell’assassino sadico termina con la morte della nell’atto lesivo e/o omicidiario stesso (ibidem). vittima che risulta essere invece il punto di Nello studio condotto dall’FBI, il 42% degli partenza per la soddisfazione sessuale del intervistati avevano subito un abuso fisico durante necrofilo (ibidem). il periodo evolutivo. Il serial killer quindi, non L’uso della pornografia è massiccio nei serial volendo, viene fatto entrare nel mondo sessuale killer, quella sadomasochista sembra quella più degli adulti, e da quel momento i suoi pensieri e le coinvolta nell’omicidio seriale. Gli stimoli sue azioni saranno permeate dalla sessualità, tanto provenienti da questo materiale rafforzano le Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 12
Modica – Analisi del comportamento omicidiario fantasie di dominio già esistenti nella mente del I correlati psicopatologici nel serial killer soggetto e gli danno l’impressione di essere nel La malattia mentale nei serial killer è stata sempre giusto (Monzani, 2007). Levine e Fox (1994) dibattuta, c’è chi sostiene che siano individui hanno notato che questo tipo di pornografia normali, cioè soggetti che uccidono per scelta e desensibilizza il soggetto alle manifestazioni di che quindi per scelta potrebbero smettere, e chi li dolore e alla visione della sofferenza di vittime ritiene affetti da rilevanti disturbi mentali che reali che vengono considerate “non persone”. compromettono la scelta libera e cosciente (De Quando un individuo comincia a manifestare un Pasquali, 2001). Secondo Douglas, il comportamento deviante, usa la pornografia per comportamento che mettono in atto rispecchia la nutrire le sue fantasie tra un omicidio e l’altro, per loro personalità, l’arma del delitto non è il coltello prolungare il senso di eccitazione che comporta; o la pistola, ma la mente, motivo per il quale è questa fantasia all’inizio riduce il rischio di nuovi importante l’analisi psicologica per individuare i omicidi, ma estende lo stato di eccitazione, serial killer (Perrotta, Pais, 2015). aumentando la possibilità di maggiore violenza Molti serial killer soffrono di uno o più disturbi di nel tempo (Buttarini et al. 2007). personalità. I più diffusi sono: disturbo Ferracuti (1988) evidenzia l’esistenza di antisociale, disturbo borderline e disturbo un’assuefazione al materiale pornografico narcisistico (De Pasquali, 2001). chiamato “effetto sazietà”, col passare del tempo, Il disturbo antisociale di personalità è “un pattern il soggetto perde l’interesse per uno stimolo pervasivo caratterizzato dall’inosservanza e dalla sempre della stessa intensità e ha bisogno di violazione dei diritti degli altri” (APA, 2014, materiale che gli fornisce stimoli più forti per 763). rafforzare le proprie fantasie. Tale disturbo è un comportamento irresponsabile Dietz, uno psichiatra, afferma che non esiste una e antisociale, che comporta atti illegali, disonestà, correlazione causale tra la pornografia e gli atti fisici, aggressività, menzogna, impulsività. omicidi seriali, perché secondo lui la causa risale Gli individui che presentano questo disturbo sono all’infanzia del soggetto, molto prima dell’uso di incapaci di instaurare un rapporto interpersonale materiale pornografico in quanto alcune profondo, non hanno rispetto per i sentimenti immagini, anche se devianti, non potranno mai altrui e non riescono ad apprendere rendere parafilico o criminale un uomo che senza dall’esperienza. I serial killer con questo disturbo di esse sarebbe stato normale. Il passaggio dalla uccidono quando viene minata la loro autostima o fantasia all’azione dipende in gran parte dal per vendetta. La vittima, solitamente, è uno carattere e dalle avversità della vita e ha poco a sconosciuto o qualcuno che conosce che fare con gli oggetti del desiderio (Simon, superficialmente (De Pasquali, 2001). 2013). Il disturbo borderline di personalità è “un pattern pervasivo di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sè e dell’umore e una marcata impulsività, che inizia entro la prima Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 13
Modica – Analisi del comportamento omicidiario età adulta ed è presente in svariati contesti” (APA, predominante. Le parafilie, infatti, difficilmente si 2014, 768). ritrovano allo stato puro, ma si manifestano come I soggetti con tale disturbo diventano violenti complessi di perversioni e quelle più diffuse sono soprattutto quando si sentono rifiutati o il sadismo, la pedofilia, il feticismo e il abbandonati, mentre in altri casi è causata da cannibalismo (Buttarini et al. 2007). un’instabilità emotiva (De Pasquali, 2001). Il disturbo da sadismo sessuale è caratterizzato da Il disturbo narcisistico di personalità è un “pattern “eccitazione sessuale ricorrente e intensa, pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel manifestata attraverso fantasie, desideri e comportamento), necessità di ammirazione e comportamenti, per un periodo di almeno 6 mesi, mancanza di empatia, che inizia entro la prima età derivante dalla sofferenza fisica o psicologica di adulta ed è presente in svariati contesti” (APA, un’altra persona” (APA, 2014, 808). 2014, 775). Per diagnosticarlo, l’individuo deve aver messo in Il narcisista ha atteggiamenti arroganti e atto questi comportamenti a discapito di un’altra presuntuosi, in quanto si sente unico e speciale, persona non consenziente e tali desideri devono presenta una costellazione di tratti che includono causare un disagio clinicamente significativo a un esagerato senso di auto-importanza, la livello sociale e lavorativo (ibidem). Il sadismo, mancanza di empatia, svalutazione degli altri per quini, è una condizione psichica in cui l’individuo poter mantenere un senso di superiorità (De ricava piacere dal dolore provocato alla vittima, le Pasquali, 2001). fantasie e gli atti sadici comportano il dominio del Uno degli aspetti comuni ai serial killer sono i soggetto e possono essere: violenze sessuali, disturbi sessuali, che si dividono in parafilie e torture, mutilazioni, omicidi, cannibalismo e disfunzioni sessuali (De Pasquali, 2001). vampirismo. Nel serial killer il sadismo compare Con il termine parafilia si intende “qualsiasi fin dall’infanzia, con lo zoosadismo (aggressività intenso e persistente interesse sessuale diverso dal nei confronti degli animali), quando diventa solito interesse per la stimolazione genitale, ai adulto, sceglie una vittima umana e dopo aver preliminari sessuali con partner umani fantasticato sulla sua morte la cattura. Una volta fenotipicamente normali, fisicamente maturi e catturata, cerca di protrarre il più possibile le sue consenzienti” (APA, 2014, 796). sofferenze, in quanto è da queste che ricava il Nella categoria dei disturbi parafilici rientrano: il piacere sessuale (De Pasquali, 2001). disturbo voyeuristico, il disturbo esibizionistico, il Il disturbo pedofilico è caratterizzato da disturbo froutteristico, il disturbo da masochismo “eccitazione sessuale ricorrente e intensa, sessuale, il disturbo da sadismo sessuale, il manifestata attraverso fantasie, desideri o disturbo pedofilico, il disturbo feticistico e il comportamenti, per un periodo di almeno 6 mesi, disturbo da travestitismo (ibidem). che comportano attività sessuale con un bambino Secondo il criminologo Bruno il serial killer può in età prepuberale o con bambini” (APA, 2014, presentare tutte le perversioni, dal sadismo alla 810). pedofilia, ma nessuna di queste sarà Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 14
Modica – Analisi del comportamento omicidiario Gli omicidi sessuali di bambini possono avvenire alcune parti della vittima per introiettare l’oggetto durante l’atto sessuale, per coprire uno stupro, o amato, considerando quello l’unico modo per essere parte di un piano per uccisione per libidine. mantenere per sempre l’oggetto sotto il suo È importante distinguere tra pedofili violenti e controllo (De Luca, 2001). non violenti: i primi sono pedofili sadici che Il Voyeurismo è un disturbo caratterizzato da godono del dolore inflitto al bambino; i secondi lo “eccitazione sessuale ricorrente ed intensa, seducono con le loro capacità relazionali. Esiste manifestata attraverso fantasie, desideri e anche la categoria di pedofilo pluriomicida che comportamenti […], derivante dall’osservare, a presenta le caratteristiche sia del pedofilo che del sua insaputa, una persona nuda o che si sta serial killer: ha difficoltà ad avere rapporti con un spogliando o che è impegnata in attività sessuali. partner adulto e sceglie il bambino come oggetto L’individuo ha messo in atto questi desideri sessuale su cui esercitare il proprio controllo (De sessuali a discapito di un’altra persona non Pasquali, 2001). consenziente oppure i desideri o le fantasie La necrofilia è una parafilia caratterizzata da causano disagio clinicamente significativo o attrazione sessuale verso il cadavere, chi è affetto compromissione del funzionamento in ambito da questo disturbo prova eccitazione sessuale sociale, lavorativo o in altre aree importanti” unendosi carnalmente ad un cadavere, (APA, 2014, 797). osservandolo oppure con una rappresentazione È una delle perversioni predilette dai serial killer, mentale di esso (De Pasquali, 2001). Gli assassini anche se spesso è un voyeurismo obbligato, necrofili uccidono la loro vittima in fretta perché perché il bambino che vive in una famiglia il desiderio sessuale inizia con la loro morte, multiproblematica è costretto dai propri genitori cercano infatti di mantenere intatto il cadavere. ad assistere ad uno o più rapporti sessuali. Molti L’interesse per gli animali morti è il primo assassini prima di uccidere si sono dedicati al campanello d’allarme per un futuro necrofilo, che voyeurismo, solo che essendo una perversione a differenza del sadico è incapace di infliggere “leggera”, si verifica un processo in base al quale dolore (Buttarini et al. 2007). il soggetto non riesce più a soddisfare la propria Solitamente questi soggetti vivono con i genitori eccitazione con questa attività e ricerca stimoli o da soli, non hanno un partner perché il sesso più forti (De Luca, 2001). con delle persone vive è terrificante per loro, la paura dell’oggetto inibisce il piacere sessuale. Il Prevenzione del comportamento omicidiario cadavere, invece, è passivo e ciò gli permette di seriale sfogare gli impulsi sessuali senza inibizioni. Il Quando si parla di serial killer la prevenzione è necrofilo ha una sessualità prettamente fondamentale. Esistono diversi elementi, che pregenitale (masturbazione), infatti è interessato possono far pensare all’insorgenza futura di un alla contemplazione della vittima, accompagnata comportamento omicidiario seriale, essi con un’attività autoerotica. A volte possono dovrebbero essere notati dagli adulti di arrivare al cannibalismo amoroso, cioè mangiano Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 15
Modica – Analisi del comportamento omicidiario riferimento con i quali il bambino viene a contatto profondità il bambino. Una volta individuata la (Massaro, 2002). natura dei suoi problemi, deve cercare una La prevenzione del comportamento omicidiario modificazione del suo comportamento mediante seriale, con la perfetta interazione dei sistemi l’impiego di varie metodologie cognitivo- (famiglia, scuola, istituzioni del territorio) che si comportamentali che si possono raggruppare in trovano a contatto con il bambino, è molto due categorie generali (De Luca, 2001): difficile se manca il consenso e la partecipazione 1 Tecniche di prevenzione: aumentano la attiva di tutti i soggetti interessati. I genitori non probabilità di emissione di un sono quasi mai disposti ad ammettere di avere un comportamento; sono usate per rinforzare figlio problematico e, anche se lo fanno, tendono e sviluppare i comportamenti positivi; sempre a minimizzare gli eventuali 2 Tecniche di intervento: riducono la comportamenti irregolari o devianti e a probabilità di emissione di un giustificarli. Ciò non vuol dire che chiunque abbia comportamento, sono usate per attenuare e un certo tipo di problema o un certo tipo di eliminare i comportamenti negativi. fantasie durante il periodo evolutivo, diventerà un La fantasia riveste un ruolo centrale negli omicidi: serial killer, ma è un soggetto da tenere sotto nel momento in cui quest’ultimi avvengono, la controllo (ibidem). fantasia è diventata realtà. Molti studiosi sono Il termine prevenzione rimanda all’idea di agire in d’accordo che l’unico modo di fermare i serial anticipo per cercare di impedire un evento killer, sia quello di intervenire prima che negativo, con l’intento, di preservare al meglio ciò commettano il primo omicidio. Per spezzare il che riteniamo essere positivo. La prevenzione va processo omicidiario, si potrebbe sfruttare la nella direzione della promozione, cioè verso il potenza energetica delle immagini fantastiche, rafforzamento di tutti quei fatti ritenuti capaci di canalizzandole su un diverso mezzo d’espressione svolgere effetti di protezione e di sviluppo di (Mastronardi, De Luca, 2005). condizioni di vita individuali e sociali Paolo De Pasquali (2001), indica una proposta qualitativamente buone. Quindi prevenire il preventiva basata su un parallelismo con la disagio sociale (compreso il crimine), e prevenzione a tre livelli in medicina: promuovere il benessere, possono essere considerati i due lati della stessa medaglia, poiché Prevenzione primaria: si applica su un entrambi questi modi di vedere ed agire sono tesi soggetto sano, che non ha ancora ucciso e a potenziare i fattori protettivi, o a ridurre i fattori richiede un intervento sul soggetto e di rischio (Bertelli, 2008). sull’ambiente, in modo da creare Una proposta interessante di prevenzione è quella condizioni di vita che sfavoriscano lo di Katiuscia Mari, maestra di scuola elementare. sviluppo di un comportamento violento; Inizialmente richiede una formazione adeguata da Prevenzione secondaria: si mette in atto su parte degli insegnanti, il cui compito principale un soggetto che ha già dato segni del sarebbe quello di cercare di comprendere in disturbo, attraverso comportamenti Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 16
Modica – Analisi del comportamento omicidiario violenti tipici, più o meno gravi, spesso a Il criminal profiling si basa su un’indagine volta sfondo sessuale. Lo scopo è il ad individuare la personalità del soggetto, cioè gli contenimento della progressione del aspetti biologici del temperamento (impulsi, comportamento violento per evitare che necessità, stati affettivi) innati in un individuo, arrivi all’omicidio (se non c’è stato), o che gli permettono di reagire agli stimoli in un all’omicidio ripetuto, se il primo è già determinato modo; i tratti psichici, disposizioni e avvenuto; segni distintivi acquisiti da un soggetto dal Prevenzione terziaria: il soggetto è già proprio contesto ambientale, culturale, affettivo entrato nel circuito omicidiario seriale e etc, influenzati da fattori intrinsechi e/o dal punto di vista clinico, le ipotesi di estrinsechi; ma anche i valori, i modelli trattamento psicologico sono inutili. comportamentali e le forme di organizzazione L’obiettivo è soltanto il controllo del sociale in grado di modificare l’ambiente e la comportamento per non fargli commettere personalità (Copson, 1995). altri crimini e l’unico modo è il regime Per Lucarelli e Picozzi (2003), il criminal detentivo continuo. Affinché si verifichi profiling è l’analisi della scena del crimine, basata questa condizione, è necessario che lo su metodi medici, scientifici e su conoscenze psichiatra dichiari la pericolosità sociale cliniche per tracciare il profilo dell’artefice di un perenne degli assassini seriali e che venga reato violento; l’obiettivo principale è quello di emessa una sentenza di detenzione a vita e fornire agli investigatori dati utili per la cattura che i magistrati non gli concedano i del criminale. benefici di legge. Per Douglas, Ressler, Burgess e Hartmann (1986), il profiling consiste nell’identificazione delle Definizione di criminal profiling principali caratteristiche di comportamento e Il criminal profiling nasce con lo studio degli personalità di un individuo, basate sull’analisi omicidi seriali e tenta di decifrare le dinamiche delle peculiarità del crimine commesso. psicologiche e comportamentali che hanno portato Per Copson (1995), è un approccio della polizia a quell’omicidio, ma non è un semplice investigativa che serve a fornire la descrizione di esperimento di classificazione dei serial killer; chi ha commesso un reato ma risulta ancora infatti, ad oggi comprende anche altre forme di sconosciuto; questo approccio si basa sulla violenza agita, non solo quella omicidiaria e valutazione dei dettagli della scena del crimine, ripetuta nel tempo (Picozzi, Zappalà, 2002). della vittima e di tutti i particolari che possono Nel Webster’s Dictionary of the American tornare utili. Language (1978), il termine profiling viene Nel 1995, Burgess e Hazelwood affermano che il definito come una breve ma chiara biografia che criminal profiling è una sottocategoria dell’analisi descrive le caratteristiche più salienti di un investigativa criminale che determina le soggetto. condizioni psicologiche dell’autore, l’analisi delle Piesse, anno 7, Novembre 2021, n.3 17
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