ALLENAMENTO e (i due alleati dell'atleta) - Stagione 2020/2021

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ALLENAMENTO e (i due alleati dell'atleta) - Stagione 2020/2021
Stagione 2020/2021

   ALLENAMENTO
         e
      RIPOSO

(i due alleati dell'atleta)
ALLENAMENTO e (i due alleati dell'atleta) - Stagione 2020/2021
Brescia, 18/11/2020

             IL RIPOSO:
compendio indispensabile dell'allenamento

                          (seconda parte)
ALLENAMENTO e (i due alleati dell'atleta) - Stagione 2020/2021
La gestione       del riposo è di importanza fondamentale per ottenere
risultati in campo sportivo, in modo che l'allenamento sia proficuo e porti
ad un miglioramento delle prestazioni
ALLENAMENTO e (i due alleati dell'atleta) - Stagione 2020/2021
L'attività sportiva, anche a livello amatoriale, va affrontata in modo

                 Razionale ed Individualizzato
ALLENAMENTO e (i due alleati dell'atleta) - Stagione 2020/2021
Allenamento e Riposo: due alleati
L'allenamento è un'attività fisica che abitua il nostro corpo agli stimoli a cui lo sottoponiamo.

Gli stimoli allenanti provocano degli adattamenti metabolici, organici e neuro muscolari.

Il meccanismo attraverso cui si verificano gli adattamenti è la SUPERCOMPENSAZIONE:

l'affaticamento derivante dal lavoro provoca un abbassamento della condizione iniziale,
mentre la fase di recupero seguente, apporta una modificazione della condizione, superiore
a quella di partenza.
ALLENAMENTO e (i due alleati dell'atleta) - Stagione 2020/2021
E' fondamentale che vi sia un corretto rapporto tra carico e tempo di recupero, al fine di
permettere all’organismo non solo il ripristino della condizione di partenza, ma anche il
miglioramento causato dalla successiva supercompensazione.
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Un po' di STORIA

 Tra la fine XIX secolo ed inizio XX i podisti praticamente non si allenavano; si credeva infatti che
 la corsa fosse un talento naturale e fosse necessario un minimo di volume e intensità per
 esprimerlo al massimo

Del 1886 è il record del mondo sulla distanza di un miglio
(4:12.75, su circa 1600m con un passo di 2:37/km)
stabilito dall’inglese Walter George,
allenandosi circa quaranta chilometri per settimana!

(L'attuale record mondiale maschile outdoor
 è detenuto dal marocchino Hicham El Guerrouj
con il tempo di 3:43.13 - Roma il 7 luglio 1999)
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Soltanto nel 1923 il finlandese Paavo   Nurmi fu in grado di abbassarlo a 4:10.40

  Possiamo concludere che non ci sono stati grandi progressi nelle tecniche di allenamento
  nei quasi quarant’anni passati tra il 1886 e il 1923
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Le filosofie dell’allenamento subirono un netto cambiamento con il cecoslovacco
   Emil Zatopek

Nel 1948 alle olimpiadi di Londra vinse l’oro con record del mondo sui 5000m e l’argento sui
10000m; nel 1950, ai campionati europei di Bruxelles, vinse su 5000m e 1000m; alle olimpiadi di
Helsinki del 1952 arrivò ancora davanti a tutti nei 5000m, 10000m e maratona, stabilendo il record
del mondo in ciascuna distanza!
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Questa serie di risultati positivi rivolse l'interesse verso i metodi di allenamento di Zatopek:
egli aveva verificato che il suo corpo e la sua capacità atletiche traevano grande beneficio da
allenamenti estremamente intensi

Una sua sessione di allenamento poteva includere
ad esempio

                            5 x 200m

                            20 x 400m

                            5 x 200m

 con brevi recuperi attivi fra una ripetizione e l’altra

              Vi ricorda qualcosa?
Allenamento INTERVALLATO

Ripetute alla soglia   (con recupero attivo incompleto)   S.AN.:161
Visti i risultati Zatopek decise di provare a fare allenamenti ancora più duri, arrivando alle
olimpiadi di Helsinki 1952 con allenamenti che includevano fino a 50 x 400m a ritmo gara,
qualche volta con doppio allenamento giornaliero!

Era la dimostrazione che le ripetute ad alta intensità potevano migliorare la prestazione

Ma nel 1955, a soli 33 anni, Zatopek era un atleta esaurito incapace di competere ai livelli
che aveva precedentemente raggiunto:
aveva superato i limiti ed il suo corpo si era ribellato al sovrallenamento
I suoi metodi furono tuttavia copiati da un giovane atleta russo, Vladimir Kuts, che vinse l’oro nei
5000m e nei 10000m alle olimpiadi di Melbourne nel 1956, abbassando i record del mondo, ma
presto si rese conto che quei carichi di lavoro non erano sostenibili e fu obbligato a ritirarsi
prematuramente dalle competizioni all'età di 32 anni: sovrallenamento
L'esercizio fisico non accompagnato da un adeguato riposo porta inevitabilmente al

 SOVRALLENAMENTO > STRESS ECCESSIVO
ne consegue:

- un calo degli ormoni anabolici (come il testosterone)

- un aumento di quelli catabolici (in particolare del cortisolo)
- una diminuzione delle difese immunitarie con maggiore suscettibilità alle infezioni

- una perdita di massa muscolare con più facilità agli infortuni muscolo-tendinei.
Il triangolo dell'equilibrio psico-fisico
             nello sportivo :

Allenamento      Riposo     Alimentazione
Il termine sovrallenamento è stato introdotto da Hatfield (1988) per descrivere una serie di
sintomi causati, sostanzialmente, da un alterato rapporto tra allenamento e recupero.

  I risultati, intesi come il miglioramento della prestazione atletica dipendono da:

  allenamento: causa uno stress all'organismo e lo stimola ad adattarsi migliorando le proprie
                    capacità prestative

  riposo o recupero: insieme di modificazioni ed aggiustamenti fisiologici che consentono
                    all'organismo di ripristinare la situazione di equilibrio psico-fisico che una
                    situazione di stress (allenamento) è andata ad alterare
  alimentazione: assicura i substrati energetici necessari durante l'allenamento ed il
                 recupero

Se anche uno solo di questi tre elementi è alterato i risultati sono influenzati negativamente
Cause del Sovrallenamento

allenamento eccessivo e inadeguato al proprio stile di vita

allenamenti standardizzati

sonno insufficiente
stile di vita troppo stressante

competizioni troppo frequenti

problemi di salute
alimentazione inadeguata e/o sbilanciata

intossicazioni alimentari da eccesso di determinati integratori

problemi psicologici
(relazionali, familiari, sociali, lavorativi ecc.)
Sintomi del Sovrallenamento
stanchezza cronica

battito cardiaco a riposo accelerato

fatica eccessiva durante l'allenamento con difficoltà

                     - a far salire la frequenza cardiaca durante lo sforzo

                     - a farla scendere ai valori normali durante il recupero

depressioni ed alterazioni dell'umore
dolori tendinei e articolari

inappetenza ma
   desiderio incontenibile di dolci

suscettibilità alle infezioni
calo delle motivazioni ed insofferenza verso l'allenamento

calo del peso corporeo eccessivo

insonnia

problemi gastroenterici

amenorrea (nelle donne)
Come Rimediare al Sovrallenamento

Se sono presenti almeno tre     sintomi
- rallentare l'attività sportiva oppure

- riposarsi del tutto per almeno una settimana
- aumentare il consumo di carboidrati

- assumere vitamine

           minerali

           Antiossidanti (vit. ACE)

           glutammina (un amminoacido che riveste
                         un ruolo importante per il
                          buon funzionamento del
                             sistema immunitario).
La gestione del RIPOSO :

il riposo come parte integrante dell'allenamento
Per ottenere una adeguata SUPERCOMPENSAZIONE è indispensabile conoscere, dopo un
allenamento il momento ideale per intraprendere il successivo

            Come possiamo sapere   quando è il momento ideale?
Come conoscere noi stessi
              e
monitorare il nostro organismo
Orthostatic Heart Rate Test
Uno dei classici sintomi del sovrallenamento è rappresentato dalle:

                  alterazioni della frequenza cardiaca

Il test della frequenza cardiaca ortostatica
(Orthostatic Heart Rate Test) indaga il grado di
stress dell'atleta e, di riflesso, la sua salute.

La frequenza cardiaca in caso di stress da sovrallenamento è

                           maggiore a riposo
        minore - a parità di fatica - negli allenamenti
Come eseguire l' Orthostatic Heart Rate Test

Questo test richiede semplicemente un cronometro

e la capacità di rilevare le proprie pulsazioni
manualmente o tramite cardiofrequenzimetro
1) sdraiarsi e rimanere a riposo per almeno 15 minuti

2) registrare la frequenza cardiaca (FC1)

3) alzarsi

4) dopo 15 secondi misurare nuovamente la frequenza cardiaca (FC2)
5) calcolare la differenza FC2 – FC1

   Se                   FC2 – FC1 > 15/20 ppm

                  diminuire il volume e l'intensità
                     del programma allenante
è probabile che l'atleta non abbia adeguatamente recuperato dall'ultimo allenamento
o sia stressato per altre ragioni.
Attualmente disponiamo di uno strumento migliore e più sofisticato del rilievo della
frequenza cardiaca a riposo, tramite l'Orthostatic Heart Rate Test, per valutare lo stato di
affaticamento fisico cumulato, poiché rende più visibili i cambiamenti indotti nell’attività del

                          Sistema Nervoso Autonomo.
Questi risultati possono essere rilevanti per ottimizzare i piani di allenamento individuali :

              La VARIABILITA'             della FREQUENZA CARDIACA
                           HRV             (Heart Rate Variability)
Del 2007 è uno studio di Kiviniemi, Antti M., et al.
  “Endurance training guided individuallyby daily heart rate variability measurements”
   (European journal of applied physiology 101.6 (2007)

  che ha evidenziato un questo nuovo parametro idoneo al monitoraggio del riposo:

L’HRV misura le piccole, quasi impercettibili, differenze nel tempo che intercorrono tra un
battito e il seguente ossia l'intervallo tra le onde R dell'ECG che corrispondono alla contrazione
ventricolare:
Un piccolo esempio per comprendere meglio:

Se rilevo attraverso il mio cardiofrequenzimetro che la mia frequenza cardiaca (FC)

è di 60 battiti al minuto (60 bpm)

significa che tra un battito e l'altro trascorre mediamente
            1 secondo = 1000 millisecondi.
Ma il valore medio di 1000 millisecondi non è costante:

Tra un battito e l'altro potremo rilevare ad esempio 940 msec oppure 1020 msec., etc.

 La variabilità della frequenza cardiaca (HRV) rappresenta lo differenza di tempo
 effettiva tra ogni battito e viene opportunamente elaborata statisticamente nel valore
 espresso in msec :

                                  rMSSD
 (somma dei quadrati delle differenze tra ogni singolo battito ed il successivo)
Le modulazioni del battito cardiaco sono controllate dal

                    Sistema Nervoso Autonomo (SNA)
distinto in due sottosistemi antagonisti che influenzano direttamente la frequenza cardiaca
insieme a molte altre funzioni fisiologiche autonome (non influenzate dalla volontà):

                     Sistema Nervoso Simpatico (SNS)

    SNA

                     Sistema Nervoso Parasimpatico (SNP)
Il   Sistema Nervoso Simpatico (SNS)
conosciuto come “combatti o scappa” (fight or flight), accelera i battiti ed è attivato quando
dobbiamo difenderci, mentalmente o fisicamente, oppure effettuare attività fisica consistente
Il   Sistema Nervoso Parasimpatico (SNP)
è invece il meccanismo “riposa e ripara” (rest and digest) attivato quando ci rilassiamo,
dormiamo o in generale recuperiamo, essendo attivato anche da meditazione, respirazione
profonda ed esercizi di yoga leggeri.
Il   SNS
ci prepara all'azione innalzando frequenza cardiaca

                                ritmo respiratorio

                                glicemia

Il   SNP
predispone il corpo al riposo diminuendo frequenza cardiaca

                                           frequenza respiratoria

                                           pressione arteriosa
SNS e SNP in condizioni di buona salute interagiscono ed si equilibrano tra loro
e sono maggiormente attivi in fasi distinte della giornata

                                      il simpatico prevale dalle prime ore del giorno
                                                   fino al pomeriggio

Ritmo Circadiano

                                      il parasimpatico domina nelle ore serali e notturne
Quindi

- prolungare le attività quotidiane fino a tarda notte

- l'allenamento intenso nelle ore serali

.
- l'abitudine di passare il dopo cena davanti a fonti luminose molto forti
  come lo smartphone, il tablet o la tv

sono tutte attività che mantengono alto il tono del sistema simpatico che continua a
mantenere l'organismo in fase di allerta con possibili difficoltà di addormentamento

La carenza di ore di sonno e l'abitudine di
mangiare molto a cena, soprattutto carboidrati,
sono altre abitudini negative.
Di fronte a stress   continui, fisici e mentali,

l'azione del simpatico tenderà ad essere prevalente e il nostro organismo funzionerà come
un motore spinto sempre al massimo.

Questa situazione, alla lunga, tenderà a riequilibrarsi attivando maggiormente il
parasimpatico e si rifletterà negativamente sulla performance con:
                       diminuzione della massa muscolare

                       alterazione del riposo notturno

                       predisposizione alle infezioni

Ecco perché l'atleta in overtraining perde peso e si ammala più facilmente.
Come varia la HRV per l'intervento del SNA

  Semplificando molto possiamo affermare che

                                            SNS fa aumentare la HRV
        Sistema Nervoso Autonomo
                                            SNP fa diminuire la HRV

O meglio in una persona in buona salute e riposata la HRV sarà alta a significare che entrambe
i sistemi svolgono il loro compito in equilibrio.

Ripetuti allenamenti, specie se di alta intensità possono portare verso una predominanza
dell’effetto del sistema nervoso simpatico : la HRV aumenta

Dopo un allenamento intenso invece le necessità di recupero inducono la prevalenza del
sistema nervoso parasimpatico : la HRV diminuisce.
Come ha espresso molto bene il Dottor Lawrence Creswell, cardiochirurgo statunitense:

“L'equilibrio tra queste due parti muta continuamente. Dopo un duro allenamento, il sistema
nervoso parasimpatico domina, poiché il corpo necessita riposo e questo riduce la variabilità
del battito.

                          HRV

Appena il corpo si è riposato a sufficienza, prende il sopravvento il sistema nervoso simpatico
che prepara il corpo ad un nuovo sforzo fisico e quando questo accade aumenta anche la
variabilità della frequenza cardiaca.

                           HRV
Personalizzazione della Programmazione

  Seguire un programma di allenamento standardizzato, senza monitorare la risposta
  dell'organismo può produrre effetti negativi

La soluzione è la personalizzazione               della programmazione:
il futuro dell'allenamento sarà sempre di più collegato all'analisi degli effetti del training per
decidere quando si può aumentare l'intensità e quando invece è meglio riposare o recuperare.
Come monitorare la HRV
Inizialmente la valutazione dell'HRV era eseguita tramite un ECG della durata di vari minuti e le
variazioni della frequenza cardiaca erano misurate sulla carta millimetrata tramite un righello!
Venivano quindi misurati gli intervalli in msec tra un battito e l'altro ed i valori venivano
inseriti in un algoritmo di calcolo: rMSSD
(somma dei quadrati delle differenze tra ogni singolo battito ed il successivo)
Successivamente l'utilizzo di una fascia cardio abbinata a ad uno smartwatch
o ad una app per cellulare hanno avuto un più comodo riscontro
Dallo studio del Dott. Marco Altini e altri

Comparison of heart rate variability recording with smartphone photoplethysmographic,
Polar H7 chest strap and electrocardiogram methods)
(International Journal of Sports Physiology and Performance, 2017)

è stata validata la tecnica di rilievo della FC e della HVR tramite fotopletismografia:
è sufficiente posizionare il dito indice della mano sulla fotocamera dello smartphone, iniziare
la misurazione del battito cardiaco tramite una app che rileva la FC ma soprattutto la HRV.
Il programma elabora una serie di dati
ed alla fine dà un responso sulle proprie
condizioni e tramite

un valore in scala numerica combinata

con una scala colore :
(semaforo rosso-giallo-verde)

              consiglia il

comportamento adeguato per la giornata.
Tra i vari programmi disponibili da qualche
tempo personalmente utilizzo

               HRV4Training

una app per smartphone che fornisce
quotidianamente una lettura fisiologica

del nostro stato di forma (fisico e mentale) e

del nostro stato di stress:

HVR4T misura in modo affidabile la
variabilità del battito cardiaco (HRV)
La rilevazione va effettuata al mattino,
appena svegli, e cercando di riprodurre
sempre le stesse condizioni ad ogni
misurazione:

è comodo non avere la necessità di
indossare la fascia cardio
HRV4T non si limita a raccogliere i dati
oggettivi di FC e HRV ma richiede di inserire

delle informazioni     soggettive
                   (Tags)
che contribuiscono a contestualizzare i
risultati per una valutazione statistica nel
tempo:

Tags del sonno: l’orario in cui ci si è
addormentati, l’ora del risveglio e come si è
dormito.
Tags generici:

il livello di condizione fisica attuale,

il livello di energia mentale,

il livello di stanchezza muscolare e

il livello di spossatezza.
Tags di allenamento:

il livello di sforzo percepito
la distanza percorsa,
la durata dell'ultimo allenamento,
la fase di allenamento e
il livello di motivazione.

Tags   sullo stile di vita:

abituale o instabile,
viaggi,
alcolici,
dieta,
malattie.
Viene quindi fornito il consiglio giornaliero
che si basa sia

sull’analisi oggettiva della condizione fisica
dell’utente sia

sui valori soggettivi forniti con il
questionario:

il programma memorizza ed elabora i dati

(media settimanale e HRV normale
dopo circa 2 mesi di uso).
HRV4T deve imparare a conoscerci,
capire quale è il nostro stile di vita,
individuare le possibili fonti di stress e
avere un numero valido di elementi per
poterci dare delle risposte.

Tutti i dati sono memorizzati in un diario:
qui sono memorizzati

i punteggi giornalieri

gli allenamenti effettuati
In questa pagina vediamo invece i valori di
   HRV rilevati e la media.

   I valori di HRV variano continuamente in
   relazione all'alternarsi di allenamento e
   recupero

C:\Users\Waifro\Desktop\CAI\Video HRV\HRV.MP4
Grazie per l'attenzione

e vista l'ora … buon RIPOSO a tutti!
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