OSSERVATORIO I-COM SUI CONSUMATORI 2017 - BUONGIORNO FUTURO I potenziali benefici dell'intelligenza artificiale per consumatori e imprese e le ...

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OSSERVATORIO I-COM SUI CONSUMATORI 2017 - BUONGIORNO FUTURO I potenziali benefici dell'intelligenza artificiale per consumatori e imprese e le ...
OSSERVATORIO I-COM SUI CONSUMATORI 2017

                              BUONGIORNO FUTURO
I potenziali benefici dell’intelligenza artificiale per consumatori e imprese e le
                              sfide della regolazione

                               14 settembre 2017
OSSERVATORIO I-COM SUI CONSUMATORI 2017 - BUONGIORNO FUTURO I potenziali benefici dell'intelligenza artificiale per consumatori e imprese e le ...
Big Data
OSSERVATORIO I-COM SUI CONSUMATORI 2017 - BUONGIORNO FUTURO I potenziali benefici dell'intelligenza artificiale per consumatori e imprese e le ...
Il mercato dei Big Data

                                                                                           Valore di mercato dei dati
                                                                90.000

    Secondo gli ultimi dati IDC, il mercato dei                 80.000

    dati ha raggiunto quasi i 60 miliardi di euro               70.000

    nel 2016 (+25,5% rispetto a soli 3 anni                     60.000

    prima), di cui circa l’8% generato in Italia.               50.000

                                                        mln €
                                                                                                                                                   UE28
    Questo valore è atteso in crescita nei                      40.000                                                                             Italia
    prossimi 4 anni, ad un CAGR del 7,5%, fino a                30.000

    raggiungere i quasi 80 miliardi di euro nel                 20.000

    2020. Il valore di mercato per l’Italia                     10.000

    supererebbe i 6 miliardi di euro, con una                       0
                                                                         2013             2014           2015       2016         2020*
    crescita media annua leggermente più
    sostenuta (+8,3%).
                                                                                       Valore di mercato, per settore (2016)
    Per quanto riguarda i settori che
                                                                                                     0,5%                  Manifatturiero
    maggiormente            producono           dati,                              3,1%     2,6%
                                                                                                                           Servizi finanziari
                                                                                   3,5%
    manifatturiero, servizi finanziari e servizi                            4,1%                                           Servizi professionali
    professionali spiegano oltre la metà del                              4,5%                           21,5%             Commercio
                                                                                                                           ICT
    valore di mercato complessivo. Ancora                                                                                  PA
                                                                                5,6%
    scarso l’apporto dell’healthcare, un settore                                                                           Trasporti
                                                                                9,9%
    invece con un enorme potenziale.                                                                        19,8%          Utilities
                                                                                                                           Home
                                                                                   10,6%
                                                                                                                           Healthcare
                                                                                                 14,3%                     Istruzione
                                                                                                                           Costruzioni

                                                                                                                                                   3
Fonte: IDC 2016
Big Data: le opportunità per l’economia italiana

   Secondo le stime, lo sviluppo dei Big Data                                                                 Miglioramento del PIL, per settore (2013-2020)
   porterà ad un miglioramento del PIL delle
                                                                                            Italia                                                                                                                                                                         UE 28
   economie europee, che per l’Italia è
   quantificabile – complessivamente nel                                                                                                                                       Manifatturiero

                                                                           22%                                         22%                                                     Commercio                                                                      20%                                23%
   periodo 2013-2020 – in circa +1,6% del PIL,
                                                                                                                                                                               Finanziario                                           5%
   poco meno rispetto al dato medio europeo                   4%
                                                                                                                                                                               PA
                                                                   6%                                                                                                                                                                                6%
   (+1,9%). I maggiori benefici saranno registrati                                                                              19%
                                                                                                                                                                               ICT                                                                     11%
                                                                                                                                                                                                                                                                                                      22%
                                                                           13%
   nei settori manifatturiero, del commercio e                                                      14%                                                                        Sanità                                                                                      13%
   finanziario, in Italia così come in UE 28, con un                                                                                                                           Altro

   vantaggio per il manifatturiero in Italia, che
   nella media europea è invece secondo al
   commercio.                                                                                                                                             Utilizzo del BDA tra le imprese
   Tuttavia, nonostante gli indubbi vantaggi dei              20
                                                              18
   Big Data, ancora scarso appare, in Italia ma               16
   anche negli altri Paesi UE, il cosiddetto Big              14

   Data Analytics (BDA): i dati Eurostat rilevano             12
                                                              10
   che solo il 9% delle imprese italiane, nel 2016,            8
   ha utilizzato strumenti di BDA, poco meno                   6
   d’altra parte della media UE (10%). La                      4
                                                               2
   performance migliore in questo senso viene                  0
   registrata da Malta e Paesi Bassi, dove
                                                                                                                                      Lussemburgo

                                                                                                                                                                                                                                                              Rep. Ceca
                                                                   Malta

                                                                                                                                                                                                                                             UE 28
                                                                                                  Finlandia
                                                                                                              Regno Unito

                                                                                                                                                                                                                                                     Svezia

                                                                                                                                                                                                                                                                          Croazia
                                                                                                                                                                                                                                                                                    Italia
                                                                                                                                                                                                           Romania
                                                                                                                                                                                                                     Slovenia

                                                                                                                                                                                                                                                                                             Spagna
                                                                                                                                                                 Danimarca
                                                                                                                                                                             Lituania
                                                                                                                                                                                        Grecia

                                                                                                                                                                                                                                Slovacchia

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Ungheria
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Germania

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Cipro
                                                                           Paesi Bassi
                                                                                         Belgio

                                                                                                                            Estonia

                                                                                                                                                                                                 Francia

                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Bulgaria
                                                                                                                                                    Portogallo

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Polonia
   comunque solo circa un’impresa su cinque fa
   uso di tali strumenti.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             4
Fonte: demosEUROPA e Warsaw Institute for Economic Studies (2014); Eurostat
I Big Data e il mercato del lavoro

  La maggior parte dei c.d. data workers – ossia                                                          Data workers
  coloro che, come principale o prevalente                                1.400                                                                                 14%

  attività, raccolgono, gestiscono e analizzano dati                      1.200
                                                                                                       10,7%
                                                                                                                                                                12%
                                                                          1.000                                                                                 10%
  – sono presenti nei servizi professionali e nel                          800
                                                                                                               9,4%
                                                                                                                                                                8%
  commercio. Tuttavia, in termini relativi, sono i                         600    5,6%                                                                          6%
  settori ICT e finanza ad avere una maggiore                              400                                                                                 4%
                                                                                                                                                            3,0%
                                                                                         2,8%                                 2,8%    2,5%
  concentrazione, con circa il 10% dei lavoratori                          200                  2,1%                  2,0%                    1,7%
                                                                                                                                                     0,8%
                                                                                                                                                               2%
                                                                             0                                                                                  0%
  totali. Resta scarsa l’incidenza negli altri settori,
  dove non supera mai il 3% dell’occupazione
  totale (ad eccezione dei servizi professionali)
                                                                                          Numero di data workers      % dell'occupazione totale

        Data workers, per figura professionale (2014)
                                                                  L’automazione e la robotica – strettamente connessi al tema
                   8%
                                                                  dei Big Data – stanno progressivamente trasformando la
                                                                  natura del lavoro, agendo non solo sulle mansioni più
        23%                      41%
                                                 Professionisti   ripetitive ma anche su quelle più sofisticate (quali funzioni
                                                 Tecnici          amministrative, legali, di supervisory, ecc.). Il mix
                                                 Managers
                                                                  occupazionale relativamente ai c.d. data workers mostra
                                                 Impiegati
                                                                  infatti come, sebbene sia significativa la quota di tecnici
                  28%
                                                                  (28%), la maggior parte dei data workers sia rappresentata da
                                                                  professionisti (41%) ed una parte significativa da figure
                                                                  manageriali (23%)

                                                                                                                                                            5
Fonte: IDC 2016
Le sfide dei Big Data (1/2)

                                                                                                             Gap di competenze in UE
                                                                          12.000                                                                                              12%
    Secondo le stime IDC, il gap di
    competenze nel 2016 ammontava a circa                                 10.000                                                                                              10%

    420.000 posizioni di data workers – il                                 8.000                                                                                              8%

    6,2% della domanda totale – cifra che ci                               6.000                                                                                              6%

    si aspetta salga entro il 2020 addirittura a                           4.000                                                                                              4%
    769.000, pari al 9,8% della richiesta di                               2.000                                                                                              2%
    figure professionali.                                                     -                                                                                               0%
                                                                                                      2016                                      2020

                                                                                   Domanda (asse sinistro)    Offerta (asse sinistro)   Data workers skill gap (right axis)

                           Gap di competenze, per Paese
 16,0%

 14,0%

 12,0%
                                                                                            L’Italia è, tra i Paesi c.d. Big Five, quello che
 10,0%                                                                                      mostra attualmente il più elevato skill gap –il
  8,0%                                                                     2016             9,3% della domanda. La situazione è prevista
  6,0%                                                                     2020             in peggioramento nei prossimi anni, a
  4,0%                                                                                      differenza di Paesi quali Spagna, Francia e
  2,0%                                                                                      Germania dove la carenza di competenze
  0,0%
         Italia   Spagna        UE28   Regno Unito   Francia   Germania
                                                                                            dovrebbe andare via via riducendosi.

                                                                                                                                                                               6
Fonte: IDC 2016
Le sfide dei Big Data (2/2)

• Carenza di investimenti in infrastrutture adeguate a sostenere il nuovo paradigma
tecnologico (reti veloci, 5G, infrastrutture di sicurezza)
• Mancanza di standard e interoperabilità, che rischia di inibire lo sviluppo dei Big Data in
Italia così come in tutta l’Europa
• Privacy e localizzazione del dato: se da un lato appare necessario assicurare adeguate
forme di tutela per i consumatori e per i titolari dei dati personali, dall’altro la c.d.
localizzazione del dato, ossia le barriere alla libera circolazione dei dati, che limitano
l’esportazione di dati personali (e non solo) al di fuori dei confini nazionali proprio al fine di
garantire tale tutela, finiscono talvolta per limitare anche il libero commercio, considerato
che i dati costituiscono una parte significativa del commercio internazionale di beni e servizi.
Secondo alcune stime, tali barriere possono avere un impatto negativo sulla crescita
economica quantificabile in un range tra lo 0,4% e l’1,1% del PIL
• Proprietà del dato: il concetto di proprietà del dato personale, che di per sé implica un
beneficio economico indiretto, necessita di una revisione, che ponga il singolo individuo al
centro, garantendogli trasparenza e diritti (c.d. democratizzazione dei Big Data)
• Data divide: lo scarso utilizzo di strumenti digitali da parte di una fetta non trascurabile di
popolazione genera una disparità difficile da colmare per quegli individui che, non essendo
molto avvezzi all’uso di dispositivi digitali e producendo dunque una quantità di dati molto
contenuta, rischiano di vedere le proprie esigenze, i propri valori e le proprie opinioni poco
rappresentate

                                                                                                     7
Il Regolamento Data Protection

                                         REGOLAMENTO 2016/679
                                        relativo alla protezione delle
                                      persone fisiche con riguardo al
                                      trattamento dei dati personali
                                     nonché alla libera circolazione di
                                                    tali dati
                                       in vigore dal 25 maggio 2018

                                                                                Definizione dei diritti degli interessati
Individuazione dei fondamenti di          Indicazione tassativa di tempi,
                                                                              (accesso, cancellazione-oblio, limitazione
 liceità del trattamento dei dati              contenuti e modalità
                                                                              del trattamento, opposizione, portabilità)
                                                 dell’informativa

          Individuazione delle caratteristiche                      Declinazione della disciplina sui
      soggettive e delle responsabilità di titolare e             trasferimenti internazionali di dati
             responsabile del trattamento

                                                                                                                   8
L’intelligenza artificiale: la frontiera digitale del futuro
Quali paesi e quali settori sono più attivi in ambito
                                                                          I.A.
                                           Lo studio «Turning AI into concrete value: the successful implementers’ toolkit» di Capgemini, riporta interessanti
                                           risultati emersi da un’indagine condotta su un campione di circa 1.000 aziende con ricavi superiori ai 500 mila
                                           dollari e localizzate in tutto il mondo.
                                                                          I paesi più attivi in ambito I.A.
% di imprese che già hanno implementato IA su

                                                70%                                                                                                                                      La percentuale maggiore di imprese che
                                                60%
                                                      58%                                                                                                                                 ha già impiegato l’I.A. è localizzata in
                                                50%
                                                                49%
                                                                           44%
                                                                                                                                                                                          India, con l’Australia che segue. I Paesi
                                                                                      42%
                  larga scala

                                                40%                                           35%                                                                                         europei, compresi Spagna, Olanda e
                                                                                                       32%      31%
                                                30%                                                                                                   24%
                                                                                                                                                                                          Francia, ricoprono le posizioni più basse
                                                                                                                                                                         21%
                                                20%
                                                                                                                                                                                          nella classifica di impiego, mentre l’Italia
                                                10%
                                                                                                                                                                                          si posiziona al terzo posto subito dopo
                                                0%
                                                                                                                                                                                          l’Australia e seguita dalla Germania.
                                                      India   Australia    Italia   Germania Regno Stati Uniti Spagna                     Olanda                        Francia
                                                                                             Unito
                                                                                                                                                                                        I settori più attivi in ambito I.A.
                                                                                                                                                                       70%
                                                                                                                        % di imprese che ha implementato IA su larga

                                                                                                                                                                       60%
                                                                                                                                                                                  49%
                                    I settori più attivi in ambito I.A. sono                                                                                          50%
                                                                                                                                                                                        41%
                                     quello delle telecomunicazioni, del                                                                                               40%                         36%         34%
                                                                                                                                                                                                                              31%
                                                                                                                                                                                                                                    26%
                                     retail e il bancario mentre il settore                                                                                            30%
                                                                                                                                                                                                                                          20%
                                                                                                                                            scala

                                                                                                                                                                       20%
                                     automotive e quello manifatturiero
                                                                                                                                                                       10%
                                     registrano attualmente il livello più
                                                                                                                                                                       0%
                                     basso di implementazione.

                                                                                                                                                                                                                                            10
 Fonte: Capgemini Consulting (2017)
Intelligenza artificiale: quali vantaggi per le imprese?

                                                              Aumenta                                                                    Migliora il livello
                                                             l’efficienza                                                                   di analisi
                                                              operativa
            Influenza                                                                                 Migliora la
         positivamente le                                                                          soddisfazione del
              vendite                                                                                   cliente

                                            I benefici dell'intelligenza artificiale secondo le imprese
  100%
   90%
                        79%                                   78%
   80%                                                                                             75%                                   74%
   70%
   60%
   50%
   40%
   30%
   20%
   10%
    0%
          Imprese secondo cui l'IA genera Imprese secondo cui l'IA aumenta Imprese secondo cui l'IA aumenta Imprese secondo cui l'IA aumenta
         migliori intuizioni e migliori analisi l'efficienza operativa più del 10% la soddisfazione del cliente più del le vendite di nuovi prodotti e servizi
                                                                                                  10%                                più del 10%

                                                                                                                                                                 11
Fonte: Capgemini Consulting (2017)
Cosa pensano realmente i consumatori
                      dell’intelligenza artificiale?
                       Alcuni risultati di un’indagine condotta tra 6.000 consumatori in sei paesi
       Timori                                                                                                                   Opportunità
                Cosa ti spaventa di più dell'uso dell'I.A.?                           Pensi che saresti più disposto all'uso dell'I.A. se ti aiutasse
                                 Temo che non sarà mai in grado di conoscere          nella vita quotidiana (ad es. se ti consentisse di risparmiare
                                 le mie preferenze come un essere umano                                    tempo e denaro?)
 28%                             Temo l'aumento dei robot e l'asservimento
                    33%
                                 dell'uomo
                                 Temo di preferire l'IA ai miei amici e parenti                  32%
                                                                                                                                       Sì     No
5%
                                 Temo che i robot vengano a conoscenza delle
     10%                         mie informazioni riservate
             24%                                                                                                   68%
                                 Nessuna delle precedenti

                                                             Livello di conoscenza
                              Sai cos’è l’I.A.?                                             Hai mai interagito con tecnologie di I.A.?

                        11%
                                                                    Sì                          32%                  34%
                 17%                                                No
                                                                    Non sono sicuro

                                      72%

                                                                                                          34%
                                                                                                                                              12
Fonte: Pega, What Consumers Really Think About AI: A Global Study, 2017
Il mercato mondiale dell’intelligenza artificiale

                 Ricavi mondiali derivanti dalle applicazioni di intelligenza artificiale e cognitive computing (2015-2020)
        50                                                                                                                    46
        45
        40
                                                                                                       34
        35
        30
mld $

        25
                                                                                  20
        20
        15                                                    13

        10                                8
                      5
         5
         0
                    2015                2016                 2017                2018                 2019                    2020
        Fonte: IDC (2017)

    IlIl mercato
         mercato dell’intelligenza
                   dell’intelligenzaartificiale
                                         artificiale èè in
                                                         in forte
                                                             forte espansione.
                                                                    espansione.
     IDC  IDC stima
                 stima cheche ii ricavi
                                  ricavi mondiali
                                           mondiali derivanti
                                                          derivanti dalle
                                                                       dalle applicazioni
                                                                              applicazioni didi intelligenza
                                                                                                 intelligenza artificiale
                                                                                                               artificiale ee
          cognitive
           cognitive computing
                       computing raggiungeranno
                                      raggiungeranno circa    circa 13
                                                                     13 miliardi
                                                                         miliardi di
                                                                                  di dollari
                                                                                      dollari nel
                                                                                              nel 2017
                                                                                                   2017 eded entro
                                                                                                             entro ilil 2020
                                                                                                                         2020
          saranno
           saranno superiori
                     superiori aa 46
                                   46 miliardi
                                        miliardi di
                                                  di dollari.
                                                      dollari.
     Altre
           Altre stime
                 stime (Tractica,
                           (Tractica, 2017)
                                        2017) prevedono
                                                 prevedono che    che le
                                                                       le entrate
                                                                          entrate generate
                                                                                    generate dall’applicazione
                                                                                               dall’applicazione diretta
                                                                                                                     diretta ee
          indiretta
           indiretta di
                      di software
                         software di di intelligenza
                                         intelligenzaartificiale
                                                         artificiale saranno
                                                                      saranno didi 60
                                                                                   60 miliardi
                                                                                       miliardidi
                                                                                                di dollari
                                                                                                   dollari entro
                                                                                                           entro ilil 2025.
                                                                                                                      2025.
                                                                                                                                     13
Investimenti in scaleup europee

     L’intelligenza artificiale è certamente un campo di continua ricerca per le grandissime big
      company tecnologiche ed è anche terreno fertile per le startup e le scaleup, che sono infatti
      oggetto di investimenti Venture Capital, Corporate Venture Capital, M&A.

     La società Sirris ha monitorato i dati delle operazioni realizzate in Europa nelle scaleup* e
      realizzato un report sugli investimenti nel 2016 in cui si mostra l’ammontare di risorse raccolte
      nei diversi settori.

     Le scaleup del settore AdTech (include il marketing e le vendite automatizzate) hanno raccolto
      l’ammontare più elevato di risorse per l’I.A., pari a 442 milioni di euro.
                                            Ammontare di risorse raccolte dalle scaleup* per l'I.A. nei diversi settori (2016)

                   AdTech                                                                                                                                                                  442
                   FinTech                                                                                                                    310
      Business Intelligence                                                                        181
               HealthTech                                                                    164
            Cybersecurity                                                   114
                   HRTech                                      73
               Automotive                                      72
    Software development                                  61
              eCommerce                           39
                MediaTech                         37
                                   0               50               100             150              200              250              300             350              400              450     500
                                                                                                                     mln €
Fonte: Sirris, European Artificial Intelligence scaleup report, 2016
*Nota: Si tratta di un’impresa operante in ambiti innovativi che vive una fase di crescita e di espansione e il cui sviluppo passa attraverso accordi strategici con grandi imprese. Quindi i    14
punti chiave che caratterizzano una scaleup (a differenza di una startup) sono crescita dimensionale e validazione di mercato.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del
                             lavoro
  Contrariamente a quanto si pensa quattro su cinque imprese affermano che IA ha creato
  nuove figure professionali (Fonte: Indagine Capgemini, 2017)
           L'intelligenza artificiale ha creato nuove figure
                             professionali?
                                                                        L’83% dei manager intervistati conferma
                                                                         che l’intelligenza artificiale ha comportato
                         17%
                                                                         la nascita di nuove posizioni lavorative
                                                               Sì        all’interno della propria azienda. Il 63%
                                                               No
                                                                         inoltre conferma che non vi è stata alcuna
                                                                         perdita di personale.
                                   83%

                                                                    Tipologia di ruoli professionali crati dall'intelligenza
                                                                                          artificiale

                                                                                 7%
                                                                                                                    Manager
        Circa i 2/3 delle nuove assunzioni si sono                      15%
                                                                                              41%                   Direttori
         registrate a livello manageriale o
         superiore.                                                                                                 Coordinatori
                                                                        18%                                         Membri dello staff
                                                                                                                    C-suite

                                                                                  19%

                                                                                                                                15
Fonte: Capgemini Consulting (2017)
L’intelligenza artificiale in prospettiva de jure
     condendo. La Risoluzione del Parlamento europeo

Nel febbraio 2017 il Parlamento europeo ha adottato una Risoluzione recante raccomandazioni alla
Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica.

Si tratta di un documento importante in cui vengono evidenziati:

 i benefici connessi all’utilizzo crescente delle intelligenze artificiali in termini, ad esempio, di
  salvaguardia dei lavoratori rispetto alle professioni più faticose o pericolose;

 l’impatto sul mondo del lavoro e sulle competenze richieste ai lavoratori;

 la necessità di affrontare nuove questioni riguardanti l'accesso ai dati e la protezione dei dati personali
  e della privacy ancora non affrontate, dal momento che potrebbero ancora sorgere preoccupazioni in
  materia di privacy per quanto riguarda le applicazioni e gli apparecchi che comunicano tra di loro e con
  le banche dati senza l'intervento umano;

 la necessità di svolgere una riflessione in merito al grave impatto emotivo e fisico che un l’attaccamento
  tra umani e robot potrebbe avere sugli uomini.

                                                                                                       16
L’intelligenza artificiale in prospettiva de jure
      condendo. La Risoluzione del Parlamento europeo
Tra le proposte formulate dal Parlamento si segnalano le seguenti:

   Rafforzamento degli strumenti finanziari per i progetti di ricerca nella robotica e nelle TIC, compresi i partenariati
    pubblico-privati, e promozione di programmi di ricerca tesi ad analizzare i possibili rischi e le opportunità a lungo
    termine dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie robotiche

   Avvio di un dialogo pubblico strutturato sulle conseguenze dello sviluppo di tali tecnologie

   Definizione di un quadro che soddisfi i requisiti di connettività per il futuro digitale dell'Unione e a garantire che
    l'accesso alla banda larga e alla rete 5G sia pienamente conforme al principio di neutralità della rete
    (un'interoperabilità tra i sistemi, i dispositivi e i servizi di cloud, basata sulla sicurezza e sulla tutela della vita privata
    fin dalla progettazione è fondamentale per ottenere flussi di dati in tempo reale che consentano ai robot e
    all'intelligenza artificiale una maggiore flessibilità e autonomia);

   Riflessione sulla possibilità di istituire un'agenzia europea per la robotica e l'intelligenza artificiale

   Valutazione delle implicazioni delle diverse soluzioni giuridiche tra cui: a) l'istituzione di un regime assicurativo
    obbligatorio; b) la costituzione di un fondo di risarcimento; c) la possibilità per il produttore, il programmatore, il
    proprietario o l'utente di beneficiare di una responsabilità limitata qualora costituiscano un fondo di risarcimento
    nonché qualora sottoscrivano congiuntamente un'assicurazione che garantisca un risarcimento in caso di danni
    arrecati da un robot; d) la scelta tra la creazione di un fondo generale per tutti i robot autonomi intelligenti o di un
    fondo individuale per ogni categoria di robot e tra il versamento di un contributo una tantum all'immissione sul
    mercato di un robot o versamenti regolari durante la vita del robot; e) l'istituzione di un numero d'immatricolazione
    individuale; f) l'istituzione di uno status giuridico specifico per i robot nel lungo termine.

                                                                                                                               17
Questioni chiave (1/2)

Quali passi in avanti sono stati compiuti in tema di standard ed interoperabilità? E quali le
aspettative per il prossimo futuro in materia di investimenti in infrastrutture tecnologiche?

Si ritiene sia stato fatto abbastanza nel processo di bilanciamento da un lato degli interessi delle
aziende, così da incentivarle ad un uso massivo dei dati, dall’altro della tutela dei consumatori? Quali
le questioni ancora in sospeso e i nodi da sciogliere? E quali le misure possibili?

Esistono margini, a suo parere, per una armonizzazione, a livello europeo e magari a livello globale,
delle regole in materia di privacy e tutela del consumatore che possano un giorno consentire una vera
libera circolazione dei dati, senza confini geografici?

Quali le prospettive sulla digitalizzazione dei consumatori e, nell’attesa che il gap si colmi, quali le
possibilità per contenere il data divide al quale si potrebbe assistere in un futuro molto prossimo?

Si ritiene soddisfacente, in termini di efficacia, la disciplina a tutela della privacy contenuta nel
Regolamento europeo? Le limitazioni in esso previste rappresentano un ostacolo per l’utilizzo
“business oriented” dei dati?

                                                                                                    18
Questioni chiave (2/2)

 Qual è la sua opinione circa l’adozione su vasta scala dei sistemi di I.A. in tutti i settori
  dell’economia?

 Oltre ai vantaggi per le aziende precedentemente elencati, se ne intravedono degli altri? Quali
  sono, invece, a suo parere i principali ostacoli all’inserimento dell’intelligenza artificiale nelle
  aziende?

 Un studio globale What Consumers ReallyThinkAbout AI: A Global Study (Pega) rivela che anche se
  i consumatori si mostrano ottimisti rispetto ai vantaggi assicurati dall’intelligenza artificiale
  soprattutto in termini di risparmio di denaro e tempo, sono tuttavia spaventati e confusi sulle
  modalità con cui le aziende utilizzano oggi l’I.A. per attrarre i clienti e soprattutto i dati in loro
  possesso. Ritiene che i vantaggi conseguibili mediante l’adozione di strumenti di intelligenza
  artificiale siano equamente bilanciati tra aziende e consumatori? Oppure no?

 A vostro parere le preoccupazioni citate anche in relazione al mercato del lavoro si ritengono
  fondate? Inoltre, ce ne sono delle altre che vale la pena menzionare?

 Quali soluzioni efficaci ed efficienti è necessario introdurre a livello regolamentare per far sì che i
  benefici dell’intelligenza artificiale siano al più presto fruibili da tutti?

 Considerato il crescente impiego delle intelligenze artificiali e l’utilizzo di applicazioni ed apparecchi
  che comunicano tra loro e con le banche dati senza l’intervento umano, quali sono gli interventi da
  porre in essere in un’ottica di tutela della privacy?                                                 19
Grazie!

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