Governo Draghi, ora tutti al lavoro per l'Italia - GOVERNARE IL ...

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Governo Draghi, ora tutti al lavoro per l'Italia - GOVERNARE IL ...
Registrato presso il Tribunale di Roma il 17 aprile 2013 con il n. 79

                                                        Governo Draghi,
                                                        ora tutti al lavoro
                                                        per l’Italia
l’editoriale Recovery ai Comuni, sostenibilità e riforme,
di Matteo Ricci
Presidente nazionale ALI e Sindaco di Pesaro
                                                        le richieste dei Sindaci ALI al nuovo governo
                                                        care alla loro richiesta un grande tema di cui   riguarderà gli enti locali, e per cui auspichia-   Un’Europa forte e unita ci aiuterà a cambiare
                                                        sempre si parla ma che spesso o si ritarda       mo un nuovo assetto con Comuni più forti,          in meglio, la sostenibilità ambientale e so-
E’ nato il governo Draghi e noi ci auguriamo            o si rivela poco organica nella sua realiz-      aggregati attraverso fusioni volontarie ma         ciale ci aiuterà a compiere una svolta e a ri-
che possa operare al meglio. E’ un governo              zazione. Se si vogliono far partire progetti,    da incentivare, e a Province intese come           pensare anche il nostro modello di sviluppo,
che nasce con una traccia fortemente euro-              cantieri, il lavoro, è necessario compiere       case dei Comuni, e una riforma del regio-          che negli ultimi anni ha costruito molto nelle
peista e ambientalista, con un programma                una grande riforma di sburocratizzazione,        nalismo che abbiamo visto in questo ultimo         grandi città a discapito delle aree verdi, ha
orientato alle politiche di sviluppo, sosteni-          accanto a una riforma del Codice degli Ap-       anno avere tanti limiti. E va ripensata anche      spopolato drammaticamente le aree interne
bilità e riforme che sono peraltro al centro            palti, che potrebbe permettere di far partire    la legge sui sindaci sulla responsabilità pe-      e ingrandito a dismisura le grandi città, con
del mandato europeo. Sappiamo infatti che               il lavoro con grande velocità, avvicinando       nale, perché a fronte delle grandi responsa-       una nuova politica urbanistica ad esempio
il 37 per cento dei fondi Next Generation               l’Italia perlomeno ai tempi degli altri Stati    bilità e difficoltà che i primi cittadini devono   più orientata alla trasformazione del già
Eu dovrà andare a contrastare la crisi cli-             europei. Ad oggi abbiamo ottenuto molti          fronteggiare non possiamo avere una legge          costruito. Va in questa direzione la nuova
matica e che ogni capitolo dovrà contenere              passi avanti sul tema degli appalti pubblici,    che he li colpisca così duramente. Penso a         associazione che ALI ha lanciato a gennaio,
una valutazione di impatto ambientale. Le
enormi risorse che l’Italia avrà a partire dal
terzo semestre sono l’occasione non solo
per avviare la ripresa e la crescita del no-
stro Paese, per ricostruire interi settori, ma
anche per ripensare il nostro. Su questo ci
giochiamo il nostro futuro, la nostra cre-
dibilità internazionale e dunque anche la
nostra competitività, rispetto all’Europa e
rispetto al resto del mondo.
Noi sindaci abbiamo chiesto al preceden-
te governo e vogliamo ribadire con ancora
più forza al nuovo governo di poter avere
direttamente noi Comuni da gestire il 10
per cento delle risorse del Recovery Plan
che già a luglio arriveranno come acconto
dall’Europa. Questo perché sono i Comuni il
primo avamposto dello Stato sul territorio,
i Sindaci son i rappresentanti delle istitu-
zioni più vicine ai cittadini, e non solo han-
no chiaro le esigenze delle imprese locali,
dei territori e delle famiglie, ma hanno pro-
getti già pronti, capaci di mettere insieme
anche più enti, fare rete, sappiamo come e              adesso dobbiamo puntare sui controlli ex         quello che è successo alla Sindaca di Torino       una rete dei Comuni più sostenibili che pun-
quanto spendere al meglio per far ripartire             post e sulle autocertificazioni, permetten-      Appendino o alla ex Sindaca di Genova Mar-         tano alla misurazione della loro crescita sul
l’economia. Questo credo sia interesse di               do alle imprese, piccole e grandi, di partire    ta Vincenzi.                                       BES, il nuovo indicatore del benessere equo
tutti. L’Italia sono i suoi territori e le sue cit-     subito abbattendo tempi enormi che disin-        Riformare lo Stato per renderlo migliore, più      sostenibile, che è lo strumento più adatto.
tà, che devono essere dunque centrali nel               centivano il lavoro.                             giusto, e più efficiente. Questo chiediamo         I Sindaci faranno la loro parte, chiedono
piano di rinascita del Paese; una centralità            E’ il momento giusto per rivedere tutto ciò      al nuovo governo, coraggio di affrontare           di partecipare, nel rispetto dei differenti
riconosciuta a monte, non a valle, se vo-               che non va nel nostro Paese, e potrebbe          quest’anno, anche attraverso le risorse eu-        piani istituzionali, di essere ascoltati, e
gliamo realizzare grandi progetti di riforme            essere il momento giusto per affrontare          ropee, grandi sfide di riforme necessarie.         credono fortemente nell’Italia e nell’Euro-
secondo il mandato europeo.                             sfide imponenti come le riforme istituzio-       Leggere le crisi che stiamo attraversando          pa, perché solo facendo rete possiamo ri-
Accanto alla centralità nelle scelte e nella            nali, che accompagnino la trasformazione         partendo proprio da queste per scrivere il         uscire a realizzare un Paese più forte, più
gestione, i Sindaci non possono non affian-             dei nostri territori. La riforma del Tuel che    programma di governo che serve al Paese.           equo e più unito.

                                                                                                                                                                                                        1
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Dalle riforma della sanità
                                                  alle risorse Eu: la Calabria
                                                  che riparte dai Sindaci
di Giuseppe Falcomatà
Sindaco di Reggio Calabria
e Presidente ALI Calabria

                                                  Le immagini delle fasce tricolori di centi-     za a questo processo. Da un momento di         cosi come sugli aspetti organizzativi del
                                                  naia di sindaci calabresi di fronte Palazzo     grande difficoltà può sorgere una nuova        piano vaccinale, i sindaci e le comunità
                                                  Chigi, sono uno dei simboli identificativi      prospettiva capace di focalizzare priorità,    territoriali potranno giocare un ruolo fon-
                                                  di questo periodo difficile che con fatica      in termini costruttivi, e stilare un’agenda    damentale, costituendo una risorsa de-
                                                  stiamo tentando di lasciarci alle spalle. Il    per la politica regionale e nazionale, an-     terminante in termini di programmazione
                                                  movimento dei sindaci, nato proprio per         cor più in un momento particolare come         e naturalmente nella fattiva concretizza-
                                                  richiamare il Paese alla necessità di una       questo, alle porte dell’importante sca-        zione dei progetti condivisi.
                                                  riforma strutturale del sistema sanitario       denza elettorale delle prossime regionali.     In questo senso la nascita del nuovo
                                                  calabrese, segna quindi uno spartiacque,                                                       Governo può rappresentare un’occasio-
                                                  il più possibile definitivo, nel rapporto tra
                                                  la comunità calabrese e la gestione della
                                                                                                  La nuova                                       ne nel rapporto con le autonomie locali:
                                                                                                                                                 individuare un ministero o un sottosegre-
                                                  cosa pubblica, e non solo per ciò che at-
                                                  tiene il comparto sanitario.
                                                                                                  programmazione                                 tario alle Autonomie significa creare un
                                                                                                                                                 soggetto, un punto di riferimento, con il
                                                  Quello spirito di unità, quella capacità di     e le risorse                                   quale confrontarsi per tutte le situazioni
                                                  andare oltre gli steccati ideologici e di                                                      inerenti le autonomie locali, a cominciare
La crisi pandemica che da un anno ha
messo in ginocchio l’Italia e l’intera co-
                                                  dialogare per costruire insieme una piat-       europee                                        dalla programmazione economica che
                                                  taforma programmatica e rivendicativa                                                          deve tenere al centro le peculiarità dei
munità internazionale, non solo dal pun-          che punti alla concretezza dei risultati,       Un percorso che si intreccia con un al-        territori.
to di vista strettamente sanitario, ma an-        partendo dai bisogni dei territori, deve        tro aspetto fondamentale ed assoluta-          Il rilancio dell’economia nazionale deve
che per ciò che riguarda gli aspetti socio        essere la traccia sulla quale lavorare per      mente attuale, che attiene alla gestione       partire dalle Città. Le risorse, quelle na-
economici, ha dimostrato una volta di             le imminenti sfide che attendono la Ca-         delle risorse europee stanziate in seguito     zionali e quelle europee, devono essere
più quanto importante sia il ruolo dei sin-       labria e l’intero Paese nei prossimi mesi.      dell’accordo sul Recovery Plan, attraver-      connesse con le aspirazioni dei territori,
daci e delle amministrazioni territoriali         Dai sindaci può partire il riscatto della       so strumenti come il programma Re-             rispondere alla mappa dei bisogni e delle
nell’ambito del rapporto tra la comunità          nostra regione. Dalle città calabresi, dai      actEu, all’interno del Next Generation Eu,     potenzialità delle comunità che i sindaci
e istituzioni deputate alla gestione della        suoi borghi intrisi di storia e tradizioni      e il nuovo Pon Metro, che ha addirittura       conoscono o sui quali lavorano quotidia-
cosa pubblica.                                    culturali, si apre la prospettiva di una        raddoppiato le sue risorse, garantendo         namente.
Le attività di sostegno alla fragilità, la        nuova pagina di crescita per i territori. Al    anche un ampio margine di autonomia            Sono queste le sfide sulle quali ci misu-
gestione delle emergenze, la protezione           nuovo Governo nazionale, che si è appe-         alle città per la programmazione di spe-       reremo nei prossimi mesi, all’insegna di
della comunità dal diffondersi del rischio        na insediato, e a quello regionale che si       sa. Un risultato portato avanti con deter-     parole d’ordine improntate alla concre-
sanitario, il lavoro complicato di ricucitu-      insedierà nei prossimi mesi, chiediamo          minazione dai sindaci, di concerto con il      tezza e al pragmatismo, caratteristiche
ra delle fratture sociali che gli effetti della   non solo di ascoltare questi processi, ma       Governo, e che costituirà la base per le       peculiari di chi ha l’onore di indossare
pandemia hanno causato, sono risultati            di metterli al centro dell’agenda politica,     sfide che attendono la nostra regione e        la fascia tricolore. In questo senso la
raggiunti, non senza difficoltà, proprio          rendendo i territori protagonisti di una        l’intero Paese, su asset strategici come       nascita di un nuovo spazio di confronto,
grazie al lavoro dei Sindaci. Segnali evi-        nuova stagione che punti al riscatto di         quello dei trasporti, della transizione am-    concertazione e dialogo come appunto
denti di una tendenza che vede i primi            una regione che da troppo tempo atten-          bientale, delle infrastrutture, della cultu-   Ali Autonomie costituisce per la Calabria
Cittadini, ed in generale gli Enti territoria-    de una reale inversione di tendenza.            ra, del turismo.                               un ottimo presupposto sul quale lavo-
li, come uno degli ultimi baluardi di credi-      La nascita di Ali Autonomie in Calabria         Su questi aspetti, cosi come sulle altre       rare, con l’obiettivo di dare alla regione
bilità delle Istituzioni nei confronti di co-     si inserisce quindi esattamente in questo       risorse inserite nella programmazione          una nuova prospettiva di sviluppo basata
munità sempre più sfiduciate e disilluse.         percorso. Il congresso costitutivo avvia        nazionale per il superamento degli effetti     sulle aspirazioni e sulle peculiarità delle
                                                  di fatto un percorso che punta a dare for-      socioeconomici della crisi pandemica,          comunità territoriali.

La sfida
calabrese
In Calabria in questi mesi lo sforzo dei
sindaci è stato addirittura doppio. Alle
difficoltà generali legate alla crisi pande-
mica si è aggiunta infatti la contingenza,
purtroppo quasi strutturale e nient’affat-
to secondaria, legata alle deficienze di un
comparto sanitario totalmente destrut-
turato, capace di reggersi in piedi solo
grazie alle capacità e alla straordinaria
generosità di tanti valenti professionisti
impegnati quotidianamente in prima li-
nea per affrontare l’emergenza.

 2
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Le Sindache d’Italia.
Il primo libro sulle Sindache
di Andrea Catizone, a cura
del Dipartimento PPOO di ALI
                                                            di Valentina Guiducci

                                                           La Direttrice del Dipartimento Pari
                                                           Opportunità di ALI, Andrea Catizone:
                                                           “Una prima importante tappa di ricostruzione
                                                           della storia dell’amministrazione italiana,
                                                           che finora non era mai stata raccontata”
                                                           tare una storia che non era mai stata raccontata           tappa di ricostruzione di una storia dell’ammini-
                                                           finora, in cui le donne, amministratrici e sinda-          strazione italiana che non era mai stata raccon-
                                                           che, sono state protagoniste della nostra Storia,          tata – ha sottolineato Catizone –, e che arriva ai
                                                           fin dalla costruzione della Repubblica italiana nel        nostri giorni, perché accanto alle sindache del ‘46
                                                           ’46”, spiega l’autrice Andrea Catizone, avvocata e         abbiamo voluto affiancare anche alcune Sindache
                                                           Direttrice del Dipartimento di Pari Opportunità di         in carica. Le prime Sindache delle città, le prime
                                                           ALI che ha scritto e curato il volume. “Nel 1946           donne che hanno indossato la fascia tricolore”.
                                                           successe un evento straordinario, perché dopo il           Le Sindache d’Italia è stato presentato il 5 febbraio
                                                           periodo fascista le donne ebbero per la prima volta        dalle autrici Andrea Catizone, Direttrice del Dipar-
                                                           nell’Italia repubblicana il riconoscimento del diritto     timento Pari Opportunità di ALI, e Michela Pon-
                                                           di voto, attivo e passivo. Nelle amministrative del        zani, storica e scrittrice, insieme a Matteo Ricci,
                                                           ‘46 furono elette già 10 sindache in tutta Italia, dal     presidente nazionale ALI e Sindaco di Pesaro, che
                                                           nord al sud e alle isole, donne che diedero un gran-       ha scritto l’introduzione del volume, a Brenda Bar-
                                                           de segno nella costruzione di una nuova società,           nini, Sindaca di Empoli, Stefania Bonaldi, Sindaca
                                                           che doveva essere basata su un rapporto diverso            di Crema e a Adriana Poli Bortone, già Sindaca di
                                                           tra gli uomini e le donne. Quando parliamo del ’46         Lecce, intervenuti tutti durante la presentazione.
                                                           – sottolinea Catizone – dobbiamo pensare a un              “Il Dipartimento Pari Opportunità – conclude Ca-
                                                           Paese in cui erano ancora molto forti i segni della        tizone – offre questo contributo anche in segui-
                                                           guerra, ma anche a un Paese che vide molte donne           to al riconoscimento della scarsa presenza delle
                                                           partecipare attivamente alla lotta per la liberazione      donne a livello amministrativo, in particolar modo
                                                           e alla Resistenza; in quegli anni furono protagoni-        alla carica di Sindache. Una percentuale, purtrop-
                                                           ste accanto agli uomini, e acquisirono capacità di         po, attualmente ancora molto bassa. Avvertiamo
                                                           amministrazione che ebbero poi la possibilità di           quindi una vera urgenza di dover sollecitare e rico-
                                                           impiegare durante la loro futura attività politica         struire una cultura nel Paese che porti e spinga le
Le Sindache d’Italia è il titolo del volume scritto da     come Sindache”.                                            donne a rivestire un ruolo così importante, perché
Andrea Catizone e Michela Ponzani che rientra tra          Il libro, che raccoglie 26 schede, introduce il con-       il sindaco o la sindaca sono i rappresentanti delle
le attività del Dipartimento Pari Opportunità di ALI       testo storico e politico in cui si è svolta la transi-     istituzioni più vicine ai bisogni e alle esigenze delle
e che è in libreria da febbraio. Il primo libro sulle      zione verso la democrazia negli anni successivi al         cittadine e dei cittadini, e c’è sicuramente bisogno
Sindache, ricostruisce la storia delle amministra-         regime monarchico-fascista per arrivare ad un glo-         di più presenza femminile”.
zioni locali attraverso l’attività svolta dalle Sinda-     rioso momento di conquista di diritti fondamentali         Perché, come scriveva il settimanale «Noi Donne»
che elette a partire dalle elezioni amministrative         che hanno cambiato completamente il ruolo delle            a proposito di Ada Natali, la sindaca di Massa Fer-
del 1946, quando le donne per la prima volta han-          donne nella vita privata ed in quella pubblica. Cia-       mana, tra le prime donne elette Sindache, «Se han-
no esercitato il diritto di voto, attivo e passivo, fino   scuna scheda dedicata alla Sindaca ne tratteggia           no cuore, intelligenza, sensibilità, spiccato senso
ai nostri giorni.                                          la biografia e mette in rilievo alcune tra le principali   di umanità e di giustizia, le donne possono fare in
“Le Sindache d’Italia nasce dall’esigenza di raccon-       attività svolte durante il loro mandato. “Una prima        politica meglio degli uomini».

                                                                                                                                                                                3
Governo Draghi, ora tutti al lavoro per l'Italia - GOVERNARE IL ...
Nasce il Coordinamento ALI
dei Consiglieri Regionali
                                                         vince autonome italiane riformisti, nella         eccesso all’altro nelle modifiche del titolo      mento ha condiviso che gli argomenti
                                                         prima riunione che si è tenuta l’11 novem-        V: fra istanze accentratrici e istanze fede-      prioritari in riferimento ai quali far par-
                                                         bre 2020.                                         raliste. Serve quindi una ridefinizione del       tire un lavoro comune sono la sanità, la
                                                         Una idea vincente, anche per altre ragioni.       modello collaborativo capace anche di ri-         Programmazione dei fondi europei e na-
                                                         Serve un luogo dove attivare il confronto         durre le impugnative e i ricorsi fra Regioni      zionali (Next generation Eu e le vicende
                                                         fra diversi livelli di governo. A Comu-           e Stato. Soprattutto un nuovo modello             del Recovery Plan); le Riforme Istituzio-
                                                         ni, Province, Regioni e livello nazionale,        che, in modo non compulsivo o dettato             nali riguardanti le regioni (in particolare,
                                                         serve di più ragionare insieme. Perché            dai tempi, faccia muovere il pendolo fra          l’autonomia differenziata); le riforme de-
                                                         questo migliora di molto la qualità della         neocentralismo e neo-autonomismo re-              gli altri enti territoriali, in particolare le
                                                         proposta, la comprensione dell’altrui pun-        gionale sulla base delle pulsioni politiche       province e le competenze relative, che
                                                         to di vista, la sintesi di tutte le diverse vi-   esposte ai venti dell’umore della pubblica        particolarmente impattano su una ride-
                                                         sioni. Questo è un valore che solo ALI ha!        opinione. Una via “nostra” che, proprio in        finizione dell’architettura istituzionale
                                                                                                           ALI potrebbe vedere la culla, fondata su          dello stato a livello territoriale. Ma anche
                                                         ALI, infatti, è l’unica                           una riflessione scevra che tenga conto
                                                                                                           costruttivamente dell’esperienza che
                                                                                                                                                             altri temi di particolare interesse, quali il
                                                                                                                                                             TPL, la formazione e le altre materie di
                                                         organizzazione                                    stiamo attraversando. Per questo il Coor-         competenza regionale.
di Micaela Fanelli                                                                                         dinamento di ALI nasce ora. Perché più            Potremo lavorare grazie agli strumen-
Vice Presidente nazionale ALI e capogruppo del Partito   che tiene insieme                                 forte era ed è il desiderio di confrontare        ti più agili in remoto. Le modalità per il
Democratico del Consiglio regionale del Molise
                                                         i diversi livelli di                              le diverse esperienze in emergenza. Un            lavoro comune sono particolarmente
                                                                                                           desiderio che sarà però capace di andare          semplici dopo che abbiamo tutti impa-
                                                         governo del nostro                                oltre l’emergenza.                                rato a lavorare insieme muovendo da
Perché tutte le autonomie territoriali tro-                                                                                                                  ogni angolo del Paese. E sarà particolar-
vino in ALI un luogo per confrontarsi e
                                                         ordinamento
avanzare proposte. Per questo è stato co-                costituzionale.                                   Anche l’esperienza                                mente utile lo scambio documentale che
                                                                                                                                                             già abbiamo avviato. Servirà poi la par-
stituito il Coordinamento dei capigruppo                                                                   del governo                                       tecipazione dei capigruppo agli Organi
progressisti nei consigli regionali e nelle              Un quid pluris unico. In ALI ben sviluppa-                                                          di ALI, arricchendo il confronto con altri
province autonome italiane. Serve più                    to è già il lavoro per i Comuni e le Provin-      Draghi, d’altronde,                               livelli di governo locale. E serviranno mo-
che mai oggi, vivendo l’esperienza della                 ce. L’unica lacuna da colmare riguardava
                                                         proprio una migliore organizzazione su
                                                                                                           sta partendo                                      menti approfondimento. Il primo incon-
pandemia, avere un luogo dove scambia-                                                                                                                       tro si è già svolto. Ha riguardato la Leg-
re le informazioni e individuare soluzioni               base regionale. L’abbiamo fatto e abbia-          per spingere                                      ge di Bilancio e gli impatti sui conti delle
e linee comuni.                                          mo rilanciato la proposta, anche perché                                                             regioni. Si è tenuto col sottosegretario
Con Matteo Ricci abbiamo lanciato l’ini-                 c’è bisogno di un nuovo regionalismo pro-
                                                                                                           l’acceleratore                                    Baretta nello scorso mese di dicembre.
ziativa dopo aver ascoltato molti colleghi               prio ora.                                         proprio sulle riforme                             Gruppi tematici potranno poi costituirsi
dei territori                                            Con l’emergenza sanitaria, vera lente di                                                            su specifiche esigenze. Due per prime
desiderosi di apprendere le proposte                     ingrandimento di criticità del meccani-           e sulla corretta                                  sono state già evidenziate per il coor-
con cui in altri luoghi si fronteggiavano
i problemi sanitari, sociali e della crisi in
                                                         smo di funzionamento dello Stato abbia-
                                                         mo infatti assistito a un eccesso di prota-
                                                                                                           gestione dei fondi                                dinamento delle iniziative riguardante il
                                                                                                                                                             terremoto del 2016, nell’interfaccia con
corso. Ma l’esigenza di avere una sede di                gonismi, difficilmente coordinabili, e che,       destinati dall’Ue al                              le attività commissariali. E in relazione
confronto stabile, che vada oltre il mo-                 molto spesso, sono sfociati in conflittua-                                                          alle competenze in materia di formazio-
mento, si è subito affermata da parte                    lità. Questo evidenzia i limiti del modello       nostro Paese.                                     ne, a partire dalle esperienze più avan-
di tutti gli aderenti. E, infatti, l’esigenza            attuale. Da riscrivere, ma senza isterie e        Una sfida a cui devono saper dire sì le au-       zate che alcune commissioni consiliari
è stata condivisa all’unanimità da tutti i               senza le mode dei tempi. I riformisti trop-       tonomie territoriali in tutte le articolazioni.   regionali stanno portando avanti, facen-
rappresentanti delle Regioni e delle Pro-                po spesso si sono fatti trascinare da un          Sin dalla prima riunione, il Coordina-            do da apripista.

                                                                                                                     Rete dei
                                                                                                                 Comuni Sostenibili
                                                                                                                 Indicatori, buone pratiche,
                                                                                                                   idee e progetti
                                                                                                           per Comuni più equi, innovativi,
                                                                                                               verdi, sani e sostenibili

                                                                                                                          www.comunisostenibili.eu

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Governo Draghi, ora tutti al lavoro per l'Italia - GOVERNARE IL ...
Il ruolo dei comuni
                                                                 nel piano di vaccinazioni
                                                                 nel Lazio
di Bruno Manzi                                                   organizzata, nei giorni scorsi, da ALI Lazio e trasmessa        governi nazionale e regionale prevedendo una specifica
Presidente ALI Lazio                                             in diretta sulla pagina Facebook.                               modalità da destinarsi alle piccole realtà territoriali delle
                                                                 Il piano vaccinale del Lazio vede un meccanismo per             zone montane e interne della nostra Regione. In queste
                                                                 hub, nel primo trimestre il nostro Paese avrà a dispo-          aree prevalgono i comuni medio-piccoli o molto picco-
                                                                 sizione circa 12 milioni di vaccini, tra il vaccino Pfizer,     li, quasi sempre a loro volta dispersi in una pluralità di
                                                                 Moderna e Astrazeneca, quindi circa 6 milioni di utenti         frazioni non sempre collegati da adeguata viabilità e tra-
                                                                 per la doppia somministrazione. Per la Regione Lazio            sporto pubblico. Borghi che contano poche decine di abi-
In questi giorni nel Lazio ha preso il via la fase 3 del piano   questo significa che avremo circa 600 mila utenti, quin-        tanti, per lo più di un’età al di sopra dei 65 anni e, quindi,
vaccinale anti-Covid19, che vedrà fino al mese di aprile         di 1 milione e 200 mila vaccini.                                nella generalità, con scarsa mobilità. In questi casi sareb-
le vaccinazioni degli anziani over 80 anni e, successiva-        Il coinvolgimento dei territori e delle comunità locali in      be opportuno prevedere che l’attività di vaccinazione ven-
mente, per gli over 70 e i soggetti fragili. Parallelamente,     questo momento è di fondamentale importanza e il tema           ga svolta direttamente nell’aggregato urbano interessan-
è stata avviata la somministrazione del vaccino Astaze-          è stato menzionato anche dal dott. Agostino Miozzo, co-         do l’intera popolazione ivi residente, a prescindere dalle
neca al personale medico di libera professione che non           ordinatore del Cts, intervenuto come ospite all’iniziativa      categorie, rendendo sempre più protagonisti i medici di
appartiene al servizio sanitario per proseguire con gli          di ALI Lazio.                                                   base e con l’ausilio di Unità Operative Mobili. In questa
insegnanti, le forze dell’ordine, gli operatori delle carceri    È significativo che Miozzo abbia rivolto un ringraziamen-       prospettiva il protagonismo degli amministratori locali
e il personale di altri servizi essenziali come ad esempio       to particolare alle amministrazioni comunali che hanno          dovrebbe essere esaltato sia per la fase di sensibilizza-
gli autisti del servizio pubblico con un età compresa tra        messo a disposizione apposite sedi per consentire le            zione all’adesione volontaria alla vaccinazione sia per la
i 18 e i 55 anni.                                                vaccinazioni, a testimonianza che il protagonismo dei           messa a disposizione delle necessarie infrastrutture.
Che si sia in una fase in cui il fattore tempo è deter-          territori è fondamentale per rendere il buon esito della        Con questa integrazione dell’attuale piano sarà certa-
minante lo ha ricordato l’assessore alla Sanità della            campagna di vaccinazioni.                                       mente possibile raggiungere più facilmente l’obiettivo
Regione Lazio, Alessio D’Amato, intervenendo in occa-            In questa ottica merita, infatti, una riflessione la possibi-   dell’immunità di collettività e garantire una maggiore ca-
sione della conferenza “V-day: vaccinarsi è un dovere”           lità implementare l’attuale pianificazione determinata dai      pillarità della stessa.

ALI che cresce
dall’informazione sull’emergenza-Covid all’idea
di «associazione piattaforma»
di Marco Filippeschi
Direttore dell’Ufficio Studi di ALI

                                                rete di enti locali. Abbiamo sviluppato         se rapportati ad una struttura quanto            messaggi principali e le iniziative carat-
                                                con successo l’informazione sulle mi-           mai sobria quale la nostra, a servizio dei       terizzanti, dia orientamenti sui grandi
                                                sure di contrasto all’emergenza-Covid,          comuni e delle province, delle unioni e          temi e possibilità d’approfondimento,
                                                anticipando e rendendo leggibili i provve-      delle città metropolitane. Questa attivi-        di scambio d’esperienze – anche la ri-
                                                dimenti. Ma la pubblicazione di materiali       tà è stata un volano per rendere il sito         vista Governare il territorio perciò è sta-
                                                sul sito web dell’associazione aliautono-       più dinamico, per rinnovarlo e per avvia-        ta rilanciata –, facilità di relazione con
                                                mie.it è andata oltre, con un’informazione      re la valorizzazione della presenza sui          i diversi attori che interagiscono con
                                                specialistica, rivolta agli amministratori      social. In questo percorso si è aperta           gli enti locali; come l’associazione può
                                                locali, agli operatori, alle associazioni di    una riflessione di prospettiva: su come          offrire risposte accessibili e pronte an-
                                                rappresentanza e tematiche che sono al-         riorganizzare, rendere più accessibile           che in termini di servizio, insieme alla
                                                leate o interagiscono con ALI. Da marzo         e interattiva e mantenere sostenibile            società partecipata Leganet e con altre
                                                a dicembre 2020 si sono avuti 452.000           nell’era digitale un’associazione a di-          utili partnership.
                                                accessi al sito con quasi 900.000 pagi-         mensione nazionale, con articolazioni            Vorremmo mettere alla prova un mo-
                                                ne visitate; le schede sui provvedimenti        regionali, ripensandola come «associa-           dello associativo nuovo, nel solco della
                                                del Governo hanno raggiunto fino a 25-          zione piattaforma». In sostanza: come            tradizione del riformismo municipale, in
La fase prolungata della pandemia ha            30 mila visualizzazioni al giorno; nello        favorire una partecipazione agile e non          dialogo e in confronto con altre espe-
spinto anche ALI a riorganizzare il pro-        stesso periodo si sono raccolti circa           costosa, per i suoi tempi – per ammini-          rienze e con un pensiero innovativo
prio lavoro e a fissare alcuni obiettivi        2500 documenti, testi di provvedimenti          stratori e operatori che di tempo dispo-         sulla gestione delle piattaforme, della
nuovi. Ciò in primo luogo riguardo alla         e elaborazioni, e pubblicati in media n.        nibile ne hanno poco – e per le risorse          partecipazione e dei processi decisio-
comunicazione e agli strumenti, anche i         7-8 contenuti al giorno. Numeri notevoli,       che impiega; come dare un riferimento            nali, che di sicuro segnerà il futuro della
social, di contatto con gli associati e con     che accrescono visibilità e capacità di         che trasmetta, al contempo, l’identi-            rappresentanza istituzionale e sociale e
i cittadini, all’organizzazione della nostra    relazione. Numeri davvero importanti            tà dell’associazione, che veicoli i suoi         di quella politica, dei partiti.

                                                                                                                                                   Governare il Territorio|                       5
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