Governo Draghi, ora tutti al lavoro per l'Italia - GOVERNARE IL ...
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Registrato presso il Tribunale di Roma il 17 aprile 2013 con il n. 79 Governo Draghi, ora tutti al lavoro per l’Italia l’editoriale Recovery ai Comuni, sostenibilità e riforme, di Matteo Ricci Presidente nazionale ALI e Sindaco di Pesaro le richieste dei Sindaci ALI al nuovo governo care alla loro richiesta un grande tema di cui riguarderà gli enti locali, e per cui auspichia- Un’Europa forte e unita ci aiuterà a cambiare sempre si parla ma che spesso o si ritarda mo un nuovo assetto con Comuni più forti, in meglio, la sostenibilità ambientale e so- E’ nato il governo Draghi e noi ci auguriamo o si rivela poco organica nella sua realiz- aggregati attraverso fusioni volontarie ma ciale ci aiuterà a compiere una svolta e a ri- che possa operare al meglio. E’ un governo zazione. Se si vogliono far partire progetti, da incentivare, e a Province intese come pensare anche il nostro modello di sviluppo, che nasce con una traccia fortemente euro- cantieri, il lavoro, è necessario compiere case dei Comuni, e una riforma del regio- che negli ultimi anni ha costruito molto nelle peista e ambientalista, con un programma una grande riforma di sburocratizzazione, nalismo che abbiamo visto in questo ultimo grandi città a discapito delle aree verdi, ha orientato alle politiche di sviluppo, sosteni- accanto a una riforma del Codice degli Ap- anno avere tanti limiti. E va ripensata anche spopolato drammaticamente le aree interne bilità e riforme che sono peraltro al centro palti, che potrebbe permettere di far partire la legge sui sindaci sulla responsabilità pe- e ingrandito a dismisura le grandi città, con del mandato europeo. Sappiamo infatti che il lavoro con grande velocità, avvicinando nale, perché a fronte delle grandi responsa- una nuova politica urbanistica ad esempio il 37 per cento dei fondi Next Generation l’Italia perlomeno ai tempi degli altri Stati bilità e difficoltà che i primi cittadini devono più orientata alla trasformazione del già Eu dovrà andare a contrastare la crisi cli- europei. Ad oggi abbiamo ottenuto molti fronteggiare non possiamo avere una legge costruito. Va in questa direzione la nuova matica e che ogni capitolo dovrà contenere passi avanti sul tema degli appalti pubblici, che he li colpisca così duramente. Penso a associazione che ALI ha lanciato a gennaio, una valutazione di impatto ambientale. Le enormi risorse che l’Italia avrà a partire dal terzo semestre sono l’occasione non solo per avviare la ripresa e la crescita del no- stro Paese, per ricostruire interi settori, ma anche per ripensare il nostro. Su questo ci giochiamo il nostro futuro, la nostra cre- dibilità internazionale e dunque anche la nostra competitività, rispetto all’Europa e rispetto al resto del mondo. Noi sindaci abbiamo chiesto al preceden- te governo e vogliamo ribadire con ancora più forza al nuovo governo di poter avere direttamente noi Comuni da gestire il 10 per cento delle risorse del Recovery Plan che già a luglio arriveranno come acconto dall’Europa. Questo perché sono i Comuni il primo avamposto dello Stato sul territorio, i Sindaci son i rappresentanti delle istitu- zioni più vicine ai cittadini, e non solo han- no chiaro le esigenze delle imprese locali, dei territori e delle famiglie, ma hanno pro- getti già pronti, capaci di mettere insieme anche più enti, fare rete, sappiamo come e adesso dobbiamo puntare sui controlli ex quello che è successo alla Sindaca di Torino una rete dei Comuni più sostenibili che pun- quanto spendere al meglio per far ripartire post e sulle autocertificazioni, permetten- Appendino o alla ex Sindaca di Genova Mar- tano alla misurazione della loro crescita sul l’economia. Questo credo sia interesse di do alle imprese, piccole e grandi, di partire ta Vincenzi. BES, il nuovo indicatore del benessere equo tutti. L’Italia sono i suoi territori e le sue cit- subito abbattendo tempi enormi che disin- Riformare lo Stato per renderlo migliore, più sostenibile, che è lo strumento più adatto. tà, che devono essere dunque centrali nel centivano il lavoro. giusto, e più efficiente. Questo chiediamo I Sindaci faranno la loro parte, chiedono piano di rinascita del Paese; una centralità E’ il momento giusto per rivedere tutto ciò al nuovo governo, coraggio di affrontare di partecipare, nel rispetto dei differenti riconosciuta a monte, non a valle, se vo- che non va nel nostro Paese, e potrebbe quest’anno, anche attraverso le risorse eu- piani istituzionali, di essere ascoltati, e gliamo realizzare grandi progetti di riforme essere il momento giusto per affrontare ropee, grandi sfide di riforme necessarie. credono fortemente nell’Italia e nell’Euro- secondo il mandato europeo. sfide imponenti come le riforme istituzio- Leggere le crisi che stiamo attraversando pa, perché solo facendo rete possiamo ri- Accanto alla centralità nelle scelte e nella nali, che accompagnino la trasformazione partendo proprio da queste per scrivere il uscire a realizzare un Paese più forte, più gestione, i Sindaci non possono non affian- dei nostri territori. La riforma del Tuel che programma di governo che serve al Paese. equo e più unito. 1
Dalle riforma della sanità alle risorse Eu: la Calabria che riparte dai Sindaci di Giuseppe Falcomatà Sindaco di Reggio Calabria e Presidente ALI Calabria Le immagini delle fasce tricolori di centi- za a questo processo. Da un momento di cosi come sugli aspetti organizzativi del naia di sindaci calabresi di fronte Palazzo grande difficoltà può sorgere una nuova piano vaccinale, i sindaci e le comunità Chigi, sono uno dei simboli identificativi prospettiva capace di focalizzare priorità, territoriali potranno giocare un ruolo fon- di questo periodo difficile che con fatica in termini costruttivi, e stilare un’agenda damentale, costituendo una risorsa de- stiamo tentando di lasciarci alle spalle. Il per la politica regionale e nazionale, an- terminante in termini di programmazione movimento dei sindaci, nato proprio per cor più in un momento particolare come e naturalmente nella fattiva concretizza- richiamare il Paese alla necessità di una questo, alle porte dell’importante sca- zione dei progetti condivisi. riforma strutturale del sistema sanitario denza elettorale delle prossime regionali. In questo senso la nascita del nuovo calabrese, segna quindi uno spartiacque, Governo può rappresentare un’occasio- il più possibile definitivo, nel rapporto tra la comunità calabrese e la gestione della La nuova ne nel rapporto con le autonomie locali: individuare un ministero o un sottosegre- cosa pubblica, e non solo per ciò che at- tiene il comparto sanitario. programmazione tario alle Autonomie significa creare un soggetto, un punto di riferimento, con il Quello spirito di unità, quella capacità di e le risorse quale confrontarsi per tutte le situazioni andare oltre gli steccati ideologici e di inerenti le autonomie locali, a cominciare La crisi pandemica che da un anno ha messo in ginocchio l’Italia e l’intera co- dialogare per costruire insieme una piat- europee dalla programmazione economica che taforma programmatica e rivendicativa deve tenere al centro le peculiarità dei munità internazionale, non solo dal pun- che punti alla concretezza dei risultati, Un percorso che si intreccia con un al- territori. to di vista strettamente sanitario, ma an- partendo dai bisogni dei territori, deve tro aspetto fondamentale ed assoluta- Il rilancio dell’economia nazionale deve che per ciò che riguarda gli aspetti socio essere la traccia sulla quale lavorare per mente attuale, che attiene alla gestione partire dalle Città. Le risorse, quelle na- economici, ha dimostrato una volta di le imminenti sfide che attendono la Ca- delle risorse europee stanziate in seguito zionali e quelle europee, devono essere più quanto importante sia il ruolo dei sin- labria e l’intero Paese nei prossimi mesi. dell’accordo sul Recovery Plan, attraver- connesse con le aspirazioni dei territori, daci e delle amministrazioni territoriali Dai sindaci può partire il riscatto della so strumenti come il programma Re- rispondere alla mappa dei bisogni e delle nell’ambito del rapporto tra la comunità nostra regione. Dalle città calabresi, dai actEu, all’interno del Next Generation Eu, potenzialità delle comunità che i sindaci e istituzioni deputate alla gestione della suoi borghi intrisi di storia e tradizioni e il nuovo Pon Metro, che ha addirittura conoscono o sui quali lavorano quotidia- cosa pubblica. culturali, si apre la prospettiva di una raddoppiato le sue risorse, garantendo namente. Le attività di sostegno alla fragilità, la nuova pagina di crescita per i territori. Al anche un ampio margine di autonomia Sono queste le sfide sulle quali ci misu- gestione delle emergenze, la protezione nuovo Governo nazionale, che si è appe- alle città per la programmazione di spe- reremo nei prossimi mesi, all’insegna di della comunità dal diffondersi del rischio na insediato, e a quello regionale che si sa. Un risultato portato avanti con deter- parole d’ordine improntate alla concre- sanitario, il lavoro complicato di ricucitu- insedierà nei prossimi mesi, chiediamo minazione dai sindaci, di concerto con il tezza e al pragmatismo, caratteristiche ra delle fratture sociali che gli effetti della non solo di ascoltare questi processi, ma Governo, e che costituirà la base per le peculiari di chi ha l’onore di indossare pandemia hanno causato, sono risultati di metterli al centro dell’agenda politica, sfide che attendono la nostra regione e la fascia tricolore. In questo senso la raggiunti, non senza difficoltà, proprio rendendo i territori protagonisti di una l’intero Paese, su asset strategici come nascita di un nuovo spazio di confronto, grazie al lavoro dei Sindaci. Segnali evi- nuova stagione che punti al riscatto di quello dei trasporti, della transizione am- concertazione e dialogo come appunto denti di una tendenza che vede i primi una regione che da troppo tempo atten- bientale, delle infrastrutture, della cultu- Ali Autonomie costituisce per la Calabria Cittadini, ed in generale gli Enti territoria- de una reale inversione di tendenza. ra, del turismo. un ottimo presupposto sul quale lavo- li, come uno degli ultimi baluardi di credi- La nascita di Ali Autonomie in Calabria Su questi aspetti, cosi come sulle altre rare, con l’obiettivo di dare alla regione bilità delle Istituzioni nei confronti di co- si inserisce quindi esattamente in questo risorse inserite nella programmazione una nuova prospettiva di sviluppo basata munità sempre più sfiduciate e disilluse. percorso. Il congresso costitutivo avvia nazionale per il superamento degli effetti sulle aspirazioni e sulle peculiarità delle di fatto un percorso che punta a dare for- socioeconomici della crisi pandemica, comunità territoriali. La sfida calabrese In Calabria in questi mesi lo sforzo dei sindaci è stato addirittura doppio. Alle difficoltà generali legate alla crisi pande- mica si è aggiunta infatti la contingenza, purtroppo quasi strutturale e nient’affat- to secondaria, legata alle deficienze di un comparto sanitario totalmente destrut- turato, capace di reggersi in piedi solo grazie alle capacità e alla straordinaria generosità di tanti valenti professionisti impegnati quotidianamente in prima li- nea per affrontare l’emergenza. 2
Le Sindache d’Italia. Il primo libro sulle Sindache di Andrea Catizone, a cura del Dipartimento PPOO di ALI di Valentina Guiducci La Direttrice del Dipartimento Pari Opportunità di ALI, Andrea Catizone: “Una prima importante tappa di ricostruzione della storia dell’amministrazione italiana, che finora non era mai stata raccontata” tare una storia che non era mai stata raccontata tappa di ricostruzione di una storia dell’ammini- finora, in cui le donne, amministratrici e sinda- strazione italiana che non era mai stata raccon- che, sono state protagoniste della nostra Storia, tata – ha sottolineato Catizone –, e che arriva ai fin dalla costruzione della Repubblica italiana nel nostri giorni, perché accanto alle sindache del ‘46 ’46”, spiega l’autrice Andrea Catizone, avvocata e abbiamo voluto affiancare anche alcune Sindache Direttrice del Dipartimento di Pari Opportunità di in carica. Le prime Sindache delle città, le prime ALI che ha scritto e curato il volume. “Nel 1946 donne che hanno indossato la fascia tricolore”. successe un evento straordinario, perché dopo il Le Sindache d’Italia è stato presentato il 5 febbraio periodo fascista le donne ebbero per la prima volta dalle autrici Andrea Catizone, Direttrice del Dipar- nell’Italia repubblicana il riconoscimento del diritto timento Pari Opportunità di ALI, e Michela Pon- di voto, attivo e passivo. Nelle amministrative del zani, storica e scrittrice, insieme a Matteo Ricci, ‘46 furono elette già 10 sindache in tutta Italia, dal presidente nazionale ALI e Sindaco di Pesaro, che nord al sud e alle isole, donne che diedero un gran- ha scritto l’introduzione del volume, a Brenda Bar- de segno nella costruzione di una nuova società, nini, Sindaca di Empoli, Stefania Bonaldi, Sindaca che doveva essere basata su un rapporto diverso di Crema e a Adriana Poli Bortone, già Sindaca di tra gli uomini e le donne. Quando parliamo del ’46 Lecce, intervenuti tutti durante la presentazione. – sottolinea Catizone – dobbiamo pensare a un “Il Dipartimento Pari Opportunità – conclude Ca- Paese in cui erano ancora molto forti i segni della tizone – offre questo contributo anche in segui- guerra, ma anche a un Paese che vide molte donne to al riconoscimento della scarsa presenza delle partecipare attivamente alla lotta per la liberazione donne a livello amministrativo, in particolar modo e alla Resistenza; in quegli anni furono protagoni- alla carica di Sindache. Una percentuale, purtrop- ste accanto agli uomini, e acquisirono capacità di po, attualmente ancora molto bassa. Avvertiamo amministrazione che ebbero poi la possibilità di quindi una vera urgenza di dover sollecitare e rico- impiegare durante la loro futura attività politica struire una cultura nel Paese che porti e spinga le Le Sindache d’Italia è il titolo del volume scritto da come Sindache”. donne a rivestire un ruolo così importante, perché Andrea Catizone e Michela Ponzani che rientra tra Il libro, che raccoglie 26 schede, introduce il con- il sindaco o la sindaca sono i rappresentanti delle le attività del Dipartimento Pari Opportunità di ALI testo storico e politico in cui si è svolta la transi- istituzioni più vicine ai bisogni e alle esigenze delle e che è in libreria da febbraio. Il primo libro sulle zione verso la democrazia negli anni successivi al cittadine e dei cittadini, e c’è sicuramente bisogno Sindache, ricostruisce la storia delle amministra- regime monarchico-fascista per arrivare ad un glo- di più presenza femminile”. zioni locali attraverso l’attività svolta dalle Sinda- rioso momento di conquista di diritti fondamentali Perché, come scriveva il settimanale «Noi Donne» che elette a partire dalle elezioni amministrative che hanno cambiato completamente il ruolo delle a proposito di Ada Natali, la sindaca di Massa Fer- del 1946, quando le donne per la prima volta han- donne nella vita privata ed in quella pubblica. Cia- mana, tra le prime donne elette Sindache, «Se han- no esercitato il diritto di voto, attivo e passivo, fino scuna scheda dedicata alla Sindaca ne tratteggia no cuore, intelligenza, sensibilità, spiccato senso ai nostri giorni. la biografia e mette in rilievo alcune tra le principali di umanità e di giustizia, le donne possono fare in “Le Sindache d’Italia nasce dall’esigenza di raccon- attività svolte durante il loro mandato. “Una prima politica meglio degli uomini». 3
Nasce il Coordinamento ALI dei Consiglieri Regionali vince autonome italiane riformisti, nella eccesso all’altro nelle modifiche del titolo mento ha condiviso che gli argomenti prima riunione che si è tenuta l’11 novem- V: fra istanze accentratrici e istanze fede- prioritari in riferimento ai quali far par- bre 2020. raliste. Serve quindi una ridefinizione del tire un lavoro comune sono la sanità, la Una idea vincente, anche per altre ragioni. modello collaborativo capace anche di ri- Programmazione dei fondi europei e na- Serve un luogo dove attivare il confronto durre le impugnative e i ricorsi fra Regioni zionali (Next generation Eu e le vicende fra diversi livelli di governo. A Comu- e Stato. Soprattutto un nuovo modello del Recovery Plan); le Riforme Istituzio- ni, Province, Regioni e livello nazionale, che, in modo non compulsivo o dettato nali riguardanti le regioni (in particolare, serve di più ragionare insieme. Perché dai tempi, faccia muovere il pendolo fra l’autonomia differenziata); le riforme de- questo migliora di molto la qualità della neocentralismo e neo-autonomismo re- gli altri enti territoriali, in particolare le proposta, la comprensione dell’altrui pun- gionale sulla base delle pulsioni politiche province e le competenze relative, che to di vista, la sintesi di tutte le diverse vi- esposte ai venti dell’umore della pubblica particolarmente impattano su una ride- sioni. Questo è un valore che solo ALI ha! opinione. Una via “nostra” che, proprio in finizione dell’architettura istituzionale ALI potrebbe vedere la culla, fondata su dello stato a livello territoriale. Ma anche ALI, infatti, è l’unica una riflessione scevra che tenga conto costruttivamente dell’esperienza che altri temi di particolare interesse, quali il TPL, la formazione e le altre materie di organizzazione stiamo attraversando. Per questo il Coor- competenza regionale. di Micaela Fanelli dinamento di ALI nasce ora. Perché più Potremo lavorare grazie agli strumen- Vice Presidente nazionale ALI e capogruppo del Partito che tiene insieme forte era ed è il desiderio di confrontare ti più agili in remoto. Le modalità per il Democratico del Consiglio regionale del Molise i diversi livelli di le diverse esperienze in emergenza. Un lavoro comune sono particolarmente desiderio che sarà però capace di andare semplici dopo che abbiamo tutti impa- governo del nostro oltre l’emergenza. rato a lavorare insieme muovendo da Perché tutte le autonomie territoriali tro- ogni angolo del Paese. E sarà particolar- vino in ALI un luogo per confrontarsi e ordinamento avanzare proposte. Per questo è stato co- costituzionale. Anche l’esperienza mente utile lo scambio documentale che già abbiamo avviato. Servirà poi la par- stituito il Coordinamento dei capigruppo del governo tecipazione dei capigruppo agli Organi progressisti nei consigli regionali e nelle Un quid pluris unico. In ALI ben sviluppa- di ALI, arricchendo il confronto con altri province autonome italiane. Serve più to è già il lavoro per i Comuni e le Provin- Draghi, d’altronde, livelli di governo locale. E serviranno mo- che mai oggi, vivendo l’esperienza della ce. L’unica lacuna da colmare riguardava proprio una migliore organizzazione su sta partendo menti approfondimento. Il primo incon- pandemia, avere un luogo dove scambia- tro si è già svolto. Ha riguardato la Leg- re le informazioni e individuare soluzioni base regionale. L’abbiamo fatto e abbia- per spingere ge di Bilancio e gli impatti sui conti delle e linee comuni. mo rilanciato la proposta, anche perché regioni. Si è tenuto col sottosegretario Con Matteo Ricci abbiamo lanciato l’ini- c’è bisogno di un nuovo regionalismo pro- l’acceleratore Baretta nello scorso mese di dicembre. ziativa dopo aver ascoltato molti colleghi prio ora. proprio sulle riforme Gruppi tematici potranno poi costituirsi dei territori Con l’emergenza sanitaria, vera lente di su specifiche esigenze. Due per prime desiderosi di apprendere le proposte ingrandimento di criticità del meccani- e sulla corretta sono state già evidenziate per il coor- con cui in altri luoghi si fronteggiavano i problemi sanitari, sociali e della crisi in smo di funzionamento dello Stato abbia- mo infatti assistito a un eccesso di prota- gestione dei fondi dinamento delle iniziative riguardante il terremoto del 2016, nell’interfaccia con corso. Ma l’esigenza di avere una sede di gonismi, difficilmente coordinabili, e che, destinati dall’Ue al le attività commissariali. E in relazione confronto stabile, che vada oltre il mo- molto spesso, sono sfociati in conflittua- alle competenze in materia di formazio- mento, si è subito affermata da parte lità. Questo evidenzia i limiti del modello nostro Paese. ne, a partire dalle esperienze più avan- di tutti gli aderenti. E, infatti, l’esigenza attuale. Da riscrivere, ma senza isterie e Una sfida a cui devono saper dire sì le au- zate che alcune commissioni consiliari è stata condivisa all’unanimità da tutti i senza le mode dei tempi. I riformisti trop- tonomie territoriali in tutte le articolazioni. regionali stanno portando avanti, facen- rappresentanti delle Regioni e delle Pro- po spesso si sono fatti trascinare da un Sin dalla prima riunione, il Coordina- do da apripista. Rete dei Comuni Sostenibili Indicatori, buone pratiche, idee e progetti per Comuni più equi, innovativi, verdi, sani e sostenibili www.comunisostenibili.eu 4
Il ruolo dei comuni nel piano di vaccinazioni nel Lazio di Bruno Manzi organizzata, nei giorni scorsi, da ALI Lazio e trasmessa governi nazionale e regionale prevedendo una specifica Presidente ALI Lazio in diretta sulla pagina Facebook. modalità da destinarsi alle piccole realtà territoriali delle Il piano vaccinale del Lazio vede un meccanismo per zone montane e interne della nostra Regione. In queste hub, nel primo trimestre il nostro Paese avrà a dispo- aree prevalgono i comuni medio-piccoli o molto picco- sizione circa 12 milioni di vaccini, tra il vaccino Pfizer, li, quasi sempre a loro volta dispersi in una pluralità di Moderna e Astrazeneca, quindi circa 6 milioni di utenti frazioni non sempre collegati da adeguata viabilità e tra- per la doppia somministrazione. Per la Regione Lazio sporto pubblico. Borghi che contano poche decine di abi- In questi giorni nel Lazio ha preso il via la fase 3 del piano questo significa che avremo circa 600 mila utenti, quin- tanti, per lo più di un’età al di sopra dei 65 anni e, quindi, vaccinale anti-Covid19, che vedrà fino al mese di aprile di 1 milione e 200 mila vaccini. nella generalità, con scarsa mobilità. In questi casi sareb- le vaccinazioni degli anziani over 80 anni e, successiva- Il coinvolgimento dei territori e delle comunità locali in be opportuno prevedere che l’attività di vaccinazione ven- mente, per gli over 70 e i soggetti fragili. Parallelamente, questo momento è di fondamentale importanza e il tema ga svolta direttamente nell’aggregato urbano interessan- è stata avviata la somministrazione del vaccino Astaze- è stato menzionato anche dal dott. Agostino Miozzo, co- do l’intera popolazione ivi residente, a prescindere dalle neca al personale medico di libera professione che non ordinatore del Cts, intervenuto come ospite all’iniziativa categorie, rendendo sempre più protagonisti i medici di appartiene al servizio sanitario per proseguire con gli di ALI Lazio. base e con l’ausilio di Unità Operative Mobili. In questa insegnanti, le forze dell’ordine, gli operatori delle carceri È significativo che Miozzo abbia rivolto un ringraziamen- prospettiva il protagonismo degli amministratori locali e il personale di altri servizi essenziali come ad esempio to particolare alle amministrazioni comunali che hanno dovrebbe essere esaltato sia per la fase di sensibilizza- gli autisti del servizio pubblico con un età compresa tra messo a disposizione apposite sedi per consentire le zione all’adesione volontaria alla vaccinazione sia per la i 18 e i 55 anni. vaccinazioni, a testimonianza che il protagonismo dei messa a disposizione delle necessarie infrastrutture. Che si sia in una fase in cui il fattore tempo è deter- territori è fondamentale per rendere il buon esito della Con questa integrazione dell’attuale piano sarà certa- minante lo ha ricordato l’assessore alla Sanità della campagna di vaccinazioni. mente possibile raggiungere più facilmente l’obiettivo Regione Lazio, Alessio D’Amato, intervenendo in occa- In questa ottica merita, infatti, una riflessione la possibi- dell’immunità di collettività e garantire una maggiore ca- sione della conferenza “V-day: vaccinarsi è un dovere” lità implementare l’attuale pianificazione determinata dai pillarità della stessa. ALI che cresce dall’informazione sull’emergenza-Covid all’idea di «associazione piattaforma» di Marco Filippeschi Direttore dell’Ufficio Studi di ALI rete di enti locali. Abbiamo sviluppato se rapportati ad una struttura quanto messaggi principali e le iniziative carat- con successo l’informazione sulle mi- mai sobria quale la nostra, a servizio dei terizzanti, dia orientamenti sui grandi sure di contrasto all’emergenza-Covid, comuni e delle province, delle unioni e temi e possibilità d’approfondimento, anticipando e rendendo leggibili i provve- delle città metropolitane. Questa attivi- di scambio d’esperienze – anche la ri- dimenti. Ma la pubblicazione di materiali tà è stata un volano per rendere il sito vista Governare il territorio perciò è sta- sul sito web dell’associazione aliautono- più dinamico, per rinnovarlo e per avvia- ta rilanciata –, facilità di relazione con mie.it è andata oltre, con un’informazione re la valorizzazione della presenza sui i diversi attori che interagiscono con specialistica, rivolta agli amministratori social. In questo percorso si è aperta gli enti locali; come l’associazione può locali, agli operatori, alle associazioni di una riflessione di prospettiva: su come offrire risposte accessibili e pronte an- rappresentanza e tematiche che sono al- riorganizzare, rendere più accessibile che in termini di servizio, insieme alla leate o interagiscono con ALI. Da marzo e interattiva e mantenere sostenibile società partecipata Leganet e con altre a dicembre 2020 si sono avuti 452.000 nell’era digitale un’associazione a di- utili partnership. accessi al sito con quasi 900.000 pagi- mensione nazionale, con articolazioni Vorremmo mettere alla prova un mo- ne visitate; le schede sui provvedimenti regionali, ripensandola come «associa- dello associativo nuovo, nel solco della del Governo hanno raggiunto fino a 25- zione piattaforma». In sostanza: come tradizione del riformismo municipale, in La fase prolungata della pandemia ha 30 mila visualizzazioni al giorno; nello favorire una partecipazione agile e non dialogo e in confronto con altre espe- spinto anche ALI a riorganizzare il pro- stesso periodo si sono raccolti circa costosa, per i suoi tempi – per ammini- rienze e con un pensiero innovativo prio lavoro e a fissare alcuni obiettivi 2500 documenti, testi di provvedimenti stratori e operatori che di tempo dispo- sulla gestione delle piattaforme, della nuovi. Ciò in primo luogo riguardo alla e elaborazioni, e pubblicati in media n. nibile ne hanno poco – e per le risorse partecipazione e dei processi decisio- comunicazione e agli strumenti, anche i 7-8 contenuti al giorno. Numeri notevoli, che impiega; come dare un riferimento nali, che di sicuro segnerà il futuro della social, di contatto con gli associati e con che accrescono visibilità e capacità di che trasmetta, al contempo, l’identi- rappresentanza istituzionale e sociale e i cittadini, all’organizzazione della nostra relazione. Numeri davvero importanti tà dell’associazione, che veicoli i suoi di quella politica, dei partiti. Governare il Territorio| 5
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