Aiuto e informazione via telefono per i cittadini in quarantena

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Aiuto e informazione via telefono per i cittadini in quarantena
Emergenza coronavirus: la voce amica delle Acli

Aiuto e informazione via                          telefono   per   i
cittadini in quarantena
Rimanere a casa è l’arma principale per combattere
la diffusione del coronavirus. È un sacrificio, reso
necessario dalla crescita della diffusione del
Covid-19, che porta con sé tante problematiche per i
cittadini, specie per i più anziani, in parte
derivanti da dubbi di interpretazione dei diversi
decreti e ordinanze ministeriali, regionali e
comunali.
Per cercare di raccogliere le istanze e, dove
possibile, di dare un aiuto a chi si trova in
difficoltà, le Acli provinciali di Cagliari, assieme
ai Giovani delle Acli, hanno deciso di istituire
servizio gratuito di ascolto, un numero di telefono
che sarà attivo da oggi sino al termine
dell’emergenza ogni giorno dalle 14 alle 15.
Per usufruire del servizio si può chiamare al
numero: 3294786681.

“Sardegna – Fronte Comune”

Banco di Sardegna scende in campo con 75
milioni per l’iniziativa

In relazione alla contingente emergenza sanitaria e
nell’intento di contenere gli effetti negativi che
essa sta producendo sul tessuto socio-economico, il
Banco di Sardegna scende in campo da lunedì 16 marzo
con un plafond di 75 milioni di euro, da destinare a
varie iniziative per sostenere le esigenze di
liquidità delle famiglie e delle imprese a fronte
delle possibili difficoltà che, a seconda dei casi,
si potrebbero temporaneamente generare nei prossimi
mesi a causa della riduzione del volume d’affari o
della instabilità dei posti di lavoro.
Gli interventi di sostegno finanziario riguardano
ogni settore merceologico e tutte le categorie
Aiuto e informazione via telefono per i cittadini in quarantena
rappresentate     –   dai   privati,    ai  liberi
professionisti, artigiani, commercianti e altri
piccoli operatori economici, PMI e imprese di
maggiori dimensioni. In questo ambito, è stato
previsto un focus ad hoc per il settore del Turismo
inteso in senso ampio e quindi inclusivo degli
operatori dell’indotto, quali la ristorazione,
l’organizzazione di eventi e i servizi al turismo.

Per il mondo delle imprese non appartenenti al
settore del turismo, sono contemplati finanziamenti
chirografari – sino a 36/48 mesi, con 12 di
preammortamento e condizioni fortemente mitigate
– senza spese di istruttoria e di penali per
estinzione anticipata. A seconda delle dimensioni,
sono previsti interventi di taglio diverso che
vanno, di norma e salvo valutazioni in deroga, da un
massimo di 50 mila euro per i POE e le PMI ad un
importo commisurato al fatturato per le imprese di
maggiori dimensioni.

Per quanto attiene invece il focus sul Turismo, gli
operatori di piccole e medie dimensioni potranno
fruire di finanziamenti con le caratteristiche di
cui sopra, per un importo massimo sino a euro
300mila, mentre per quelle maggiori si farà
riferimento al fatturato e alla quota di FTE.

In presenza di eventuali garanzie dirette prestate
da Consorzi Fidi o dalla Regione, le condizioni di
tasso saranno ulteriormente mitigate.

Per quanto riguarda le famiglie e i liberi
professionisti, sono stati previsti interventi sino
a euro 10.000 (famiglie) e 20.000 (liberi
professionisti) nella forma di un affidamento in
conto corrente a un anno, rimborsabile alla scadenza
o trasformabile in un prestito personale a 36 mesi;
anche in questo caso, spese azzerate e tasso
fortemente mitigato.

Tutti gli interventi in oggetto dovranno essere
supportati da una autocertificazione secondo il
testo fornito dalle 343 filiali del Banco.
Infine, per quanto attiene la sospensione rate, la
così detta moratoria, la clientela privata che ha
subito danni diretti o indiretti, potrà richiedere
la sospensione sino a 12 mesi delle rate, come pure
le imprese per le quali sarà possibile richiedere la
sospensione delle rate oppure allungarne la
scadenza, avvalendosi del recente addendum
all’accordo per il credito 2019 sottoscritto tra ABI
e le maggiori associazioni di categoria.

Sassari. Un’arma in più nella lotta contro il coronavirus

La comunità cinese di Sassari dona all’Aou un
macchinario che consentirà di abbattere i tempi
di risposta per il responso diagnostico
È un estrattore automatico che consente la
preparazione automatizzata di campioni di DNA, RNA e
proteine, riduce le fasi di elaborazione manuale
delle analisi, produce risultati standardizzati e
consente tempi di risposta più rapidi oltre che un
monitoraggio più accurato dei procedimenti. Il
macchinario è stato donato dalla comunità cinese di
Sassari all’Azienda ospedaliero universitaria e
consentirà agli esperti del laboratorio di
Virologia, coordinato da Caterina Serra, di avere
un’arma in più nella lotta contro il coronavirus.
Il laboratorio di Virologia, che fa parte della
struttura complessa di Microbiologia diretta dal
professor Salvatore Rubino, è anche centro di
riferimento regionale dell’influenza, e in questo
periodo è il centro nevralgico della lotta contro il
coronavirus. È proprio qui, infatti, che si eseguono
i test per l’identificazione del SARS-CoV2
responsabile della Covid-19.
«In sostanza – spiega Salvatore Rubino –
l’apparecchio è un estrattore automatico degli acidi
nucleici virali che ci permetterà di ridurre i tempi
di estrazione del genoma del coronavirus che,
attualmente, viene effettuata manualmente. Il
macchinario      ci    consentirà     di    ridurre
significativamente anche i tempi per il responso
diagnostico».
Il direttore della Microbiologia è stato contattato
dalla comunità cinese di Sassari, da subito molto
sensibile, che ha chiesto quale potesse essere in
questo momento il macchinario più utile all’Aou
nella lotta al coronavirus.
«Ci sentiamo parte integrante di questo territorio,
siamo sassaresi e sardi – affermano i rappresentanti
della comunità cinese –. Da anni viviamo e lavoriamo
qui e per noi questo è diventato un secondo paese.
Il virus non fa distinzione di nazionalità e questa
emergenza sanitaria riguarda tutti da vicino.
Contribuendo con piccoli gesti, mettendoci al
servizio della collettività e restando uniti potremo
pensare di vincere contro il coronavirus e tornare
così alla nostra vita».
«In questi giorni stiamo assistendo a gesti di
solidarietà importanti, che uniscono davvero tutti.
Ringraziamo la comunità cinese di Sassari – afferma
il direttore generale dell’Aou di Sassari Nicolò
Orrù – perché con la loro meritoria iniziativa danno
ai nostri specialisti uno strumento in più nella
battaglia contro il coronavirus. Uno strumento in
grado di diagnosticare la malattia in tempi celeri,
così da intervenire più rapidamente sul paziente con
la terapia».

Stintino Jazz&Classica 2020: aperte le iscrizioni
C’è tempo fino al 23 giugno, i corsi in programma dal 4 al 18 luglio
Tornano le Masterclass di musica sul golfo dell’Asinara:
StintinoJazz&Classica compie 7 anni e apre le iscrizioni per l’edizione 2020,
in programma dal 4 al 18 luglio. La formula vincente si ripete, arricchendosi
di una doppia conduzione per il corso di Canto lirico e confermando i docenti
di Teoria Jazz, Big Band e Musica d’insieme per archi. StintinoJazz&Classica
è un ciclo di seminari organizzati dall’Associazione Culturale LABohème in
collaborazione con il Comune di Stintino: una grande occasione di
perfezionamento con insegnanti di prestigio in una location da sogno, unica
al mondo, arricchita da lezioni-concerto ed eventi collaterali di rilievo.
I corsi. La prima settimana, dal 4 all’11 luglio, sarà dedicata a Jazz e
Classica. Il corso di Musica d’insieme per strumenti ad arco è affidato
ancora una volta a Pietro Scalvini – prima viola, tra gli altri, della FOI-
Bruno Bartoletti, la ORT di Firenze, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, i
Virtuosi Italiani, l’Orchestra Internazionale d’Italia. Negli stessi giorni
spazio al Jazz, con il ritorno del corso teorico condotto da Bruno Tommaso,
un monumento della musica italiana, insieme alla masterclass di Big Band del
confermatissimo Roberto Spadoni, chitarrista, compositore, direttore
d’orchestra e autore di vari manuali di musica.
Novità per il corso di Canto lirico, in programma dal 13 al 18 luglio.
Affidato per la prima volta quest’anno a due artisti, entrambi di grande
esperienza, sarà condotto dal soprano Elisabetta Scano e dal tenore Bruno
Lazzaretti, che alla carriera operistica hanno affiancato con successo
un’intensa attività didattica.
Come iscriversi. Le iscrizioni sono aperte fino al 23 giugno. I corsi sono
rivolti a tutti coloro che vogliano affinare la propria conoscenza musicale e
destinati sia agli studenti che ai già diplomati. I moduli di iscrizione sono
reperibili sul sito www.stintinojazz.com insieme alle informazioni
necessarie, come costi e agevolazioni. È inoltre possibile contattare il
numero 3295407839 e consultare le pagine dedicate sui social network Facebook
e Instagram.

Stintino. Servizi, manutenzione e vigilanza per la Pelosa

Il via libera del consiglio per la gara
d’appalto per la concessione che avrà la durata
della stagione estiva
Questa estate, per la fruizione della spiaggia della
Pelosa, saranno attivati i servizi di emissione e
verifica degli accessi, accompagnamento dei
diversamente abili, informazione e sensibilizzazione
ambientale, pulizia e manutenzione, utilizzo dei
servizi igienici, vigilanza. Tornerà, inoltre, il
servizio a pagamento per la sosta delle auto. Lo ha
stabilito il consiglio comunale di Stintino
nell’ultima seduta, svolta a porte chiuse per
l’emergenza sanitaria covid-19.
La concessione dei servizi sarà affidata con
apposita gara d’appalto e l’area interessata sarà
quella compresa tra la prima e l’ultima passerella
per la discesa a mare. Il servizio sarà effettuato
dal 1 giugno al 30 settembre, nella fascia oraria
compresa tra le ore 8 e le ore 18. Inoltre, il
sistema di pagamento e rilascio delle ricevute
avverrà attraverso sistemi di pagamento elettronici
a carico della ditta appaltatrice.
È stato il sindaco Antonio Diana che, nella
illustrazione dell’argomento sui nuovi servizi che
in estate saranno fruibili sulla spiaggia, ha
ricordato che proprio di recente la giunta ha
approvato l’istituzione, in via sperimentale per il
2020, della limitazione degli accessi alla spiaggia.
Tra queste limitazioni il numero massimo di 1500
persone al giorno, nel periodo compreso tra il 1
giugno e il 30 settembre. La giunta, inoltre, ha
stabilito che per i servizi erogati ai fruitori,
compresa la manutenzione dell’arenile, delle
fontanelle per il risciacquo dei piedi, la pulizia
della     spiaggia,      l’informazione       e    la
sensibilizzazione ambientale, l’accompagnamento dei
diversamente abili, all’utente verrà chiesta una
compartecipazione di 3,5 euro.
Servizi come bagni e docce – ha detto ancora il
primo cittadino – saranno compresi nel costo della
compartecipazione e fruibili al centro servizi,
situato a monte della spiaggia, sulla strada
principale.
E proprio sulla strada tornerà, anche questa estate,
il servizio parcheggi a pagamento. Sarà una gara
telematica a stabilire chi svolgerà il servizio che
prenderà il via il 1° giugno per concludersi il 30
settembre.
Differenti gli orari di attivazione del servizio, a
seconda del periodo. E così dal 1° giugno al 31
agosto il parcheggio a pagamento alla Pelosa sarà
attivo dalle ore 8 alle ore 20 mentre per tutto
settembre dalle ore 8 alle ore 18.
Il sistema di pagamento delle tariffe avverrà
attraverso parcometri e idonee applicazioni
informatiche che consentono il pagamento attraverso
lo smartphone.
A svolgere il servizio di controllo della sosta sarà
personale della ditta vincitrice della concessione e
che, dopo un corso e il superamento dell’esame, avrà
la qualifica di ausiliari del traffico.

#stiamo on line, i servizi camerali fruibili in rete
La Camera di Commercio di Sassari adotta alcune misure volte a regolare
l’afflusso del pubblico negli uffici
L’evolversi della situazione relativa alla diffusione in tutto il territorio
nazionale del virus Covid-19 e le prescrizioni sul contenimento della libera
circolazione delle persone – adottate dal Governo, dalla Regione Sardegna e
dagli altri Enti preposti – hanno imposto alla Camera di Commercio di Sassari
l’adozione di alcune misure volte a regolare l’afflusso del pubblico negli
uffici.
Fino al 3 aprile 2020 salvo ulteriori proroghe, gli sportelli dell’ente
camerale di Sassari, Olbia e dell’Azienda Speciale Promocamera sono aperti al
pubblico solo in caso di esigenze indifferibili e su prenotazione telefonica
o via mail. L’ingresso agli sportelli sarà ammesso fino a un massimo di una
persona per volta al fine di garantire la distanza di sicurezza tra questi e
l’operatore.
L’utenza può contare sull’utilizzo dei servizi on line camcom.gov.it –
servizi (http://www.camcom.gov.it/P42A0C0S1/Servizi.htm). Le imprese possono
estrarre gratuitamente i propri documenti (visure, atti, bilanci) attraverso
il “cassetto digitale dell’imprenditore” impresa.italia.it, utilizzando, per
l’accesso, lo spid o la firma digitale. Visure, atti e bilanci di altre
imprese sono accessibili tramite il sito registroimprese.it, con pagamento
tramite carta di credito.
In questo periodo, e fino a nuove disposizioni, la Camera di Commercio di
Sassari prosegue le attività per garantire i servizi alle imprese e agli
operatori professionali attraverso il canale telefonico, posta elettronica,
mezzi di comunicazione digitale, il sito web. Contestualmente tutti gli
eventi aggregativi di qualsiasi natura (convegni, seminari, commissioni ecc.)
sono rinviati alla data successiva al 3 aprile, a meno di novità legate
all’evoluzione della situazione in essere.

Il M5S con gli autisti Arst: spostamenti in autobus fuori controllo
La capogruppo del M5S Desirè Manca: “Troppi spostamenti immotivati, la
Regione intervenga con urgenza per mettere in sicurezza gli autisti sardi”
“Per arginare il diffondersi del coronavirus in Sardegna non basta ridurre
quasi a zero gli spostamenti in auto o a piedi dei residenti nell’isola, ma
occorre soprattutto limitare i movimenti fuori controllo dei passeggeri che
stanno continuando a sbarcare nei nostri porti e a spostarsi da Nord a Sud
della Sardegna a bordo degli autobus. Queste persone, talvolta provenienti da
zone a rischio, stanno viaggiando indisturbate sui nostri mezzi di trasporto
pubblico mettendo a repentaglio la salute di tutti gli autisti che in questi
giorni di grande sacrificio collettivo rientrano tra le categorie di
lavoratori che stanno garantendo un servizio essenziale per il territorio.
Per questo chiedo che il governatore Solinas si attivi immediatamente per
predisporre maggiori servizi di controllo. Non possiamo tollerare che questi
spostamenti indiscriminati, frequenti e immotivati mettano a rischio il
cordone sanitario sardo e la salute dei lavoratori e delle loro famiglie.
Tutti gli spostamenti, anche quelli a bordo degli autobus, devono risultare
tracciati e sicuri”.
Così la capogruppo del M5S Desirè Manca chiede l’intervento immediato del
Presidente Solinas affinché, come richiesto oggi dal direttore dell’Arst
Poledrini, i dipendenti dell’Azienda regionale sarda trasporti vengano messi
nelle condizioni di poter lavorare in tutta sicurezza.
“Nonostante il nostro appello affinché venissero effettuati maggiori
controlli nei porti, sono ancora tanti gli episodi che dimostrano la presenza
di falle nel sistema di controllo”, sottolinea Desiré Manca. “La denuncia
oggi arriva dagli autisti dell’Arst, testimoni di episodi gravissimi: un
autista, preoccupatissimo, ha dovuto chiedere l’intervento delle forze
dell’ordine perché una comitiva di trenta persone, sbarcate dalla nave
proveniente da Livorno, stava per prendere il bus dell’ARST e tra queste era
presente una passeggera che tossiva insistentemente”.
“Ieri inoltre – prosegue la capogruppo dei Cinque Stelle – un signore con una
tosse irrefrenabile, probabilmente proveniente dalla Valle D’Aosta si è
presentato all’autostazione ARST di Oristano, dove è arrivato in treno.
Stiamo correndo un rischio enorme. La Regione intervenga con urgenza per
garantire la sicurezza dei lavoratori”.

Sassari. Potenziati i pre-triage dell’Aou

Sistemati container nel piazzale del Santissima
Annunziata e del Materno infantile
Saranno funzionali al potenziamento del pre-triage i
cinque container in via di allestimento nel piazzale
del pronto soccorso del Santissima Annunziata
«In questo modo – afferma il direttore sanitario
dell’Aou di Sassari, Bruno Contu – potremo offrire
una maggiore garanzia di sicurezza sia agli
operatori che operano all’interno del Pronto
Soccorso, sia agli stessi utenti che accedono alla
struttura».
Si tratta di strutture importanti, come sottolinea
anche il direttore generale dell’Aou Nicolò Orrù,
perché «funzioneranno da barriera nel prevenire
l’accesso di pazienti sospetti o possibili casi
positivi all’interno dell’ospedale. Per il loro
posizionamento,      un   ringraziamento    va   al
coordinamento regionale dell’emergenza coronavirus,
al prefetto, ai vigili del fuoco che ci hanno
consentito di allestirli in tempi rapidissimi».
Il container ha una dimensione di 2,5 per 6 metri e
sarà arredato in modo da accogliere il paziente con
il medico e l’infermiere.
Restano sempre valide le disposizioni più volte
fatte da Ministero della Salute e Regione Sardegna,
e cioè: i pazienti che hanno eventuali dubbi sui
sintomi non devono recarsi assolutamente nelle
strutture sanitarie, negli ospedali o nei Pronto
Soccorso, ma devono contattare il proprio medico
È importante ricordare, inoltre, che nella sala
d’aspetto del pronto soccorso è vietata l’attesa
degli accompagnatori. Questi potranno lasciare un
recapito telefonico all’infermiere del triage per
essere avvertiti al momento delle dimissioni del
loro congiunto.
Al Materno infantile, poi, è stato attivato già dai
giorni scorsi il pre-triage al quale viene
sottoposto chi entra all’interno della palazzina. A
supporto di questo è già stato sistemato un
container-ambulatorio mentre un’ulteriore struttura
mobile è stata posizionata questa mattina. Con
l’attivazione delle attività di pre-triage, inoltre,
l’Aou di Sassari ha avviato una collaborazione con
gli infermieri del nucleo sassarese del Cives
(coordinamento infermieri volontari per l’emergenza
sanitaria).
«Ringraziamo i volontari del Cives per quanto stanno
facendo a favore delle nostre strutture – afferma il
direttore generale dell’Aou Nicolò Orrù – Un impegno
meritorio il loro, svolto al di fuori dell’orario di
lavoro, messo a disposizione della collettività per
un’importante azione di prevenzione». Si tratta di
una trentina di operatori, tutti infermieri
professionali, molti dei quali dipendenti della
stessa Azienda ospedaliero universitaria, altri
dell’Ats Sardegna e altri ancora lavorano nelle
strutture private.
«Il nostro è un nucleo che, in caso di emergenze
come queste – spiega la coordinatrice sassarese del
Cives Miriam Porcu, infermiera di terapia intensiva
– viene attivato dalla Protezione civile. Lo
facciamo in maniera completamente gratuita e oltre
l’orario di servizio. La nostra è un’attività molto
varia che ci porta a fare anche educazione sanitaria
verso la popolazione».
Gli infermieri del Cives, oltre che nei pre-triage
del Santissima Annunziata e del Materno infantile di
Sassari, sono impegnati anche in quello presente ad
Alghero e presto anche in quello di Ozieri.

Coronavirus: da Confartigianato Sardegna una “help line” per sciogliere i
dubbi alle imprese
Matzutzi (Presidente Confartigianato Sardegna): “Nessuna impresa deve
sentirsi sola: risposte concrete a problemi comuni. Non molliamo e rimaniamo
uniti”
“Posso continuare a lavorare o devo chiudere?”. “Posso consegnare le merci o
devo fermarmi?”. “Posso proseguire la mia attività senza ricevere i clienti”?
“Ho una attività di riparazione che effettua anche vendita di ricambi: come
devo comportarmi?”
Sono queste alcune delle oltre 5mila richieste di aiuto, informazioni,
consigli e sostegno psicologico, che gli uffici di Confartigianato Sardegna,
presenti in ogni angolo dell’Isola, hanno ricevuto già dalla notte dell’11
marzo, pochi minuti dopo il Decreto del Presidente del Consiglio.
Gli uffici e i consulenti dell’Associazione di categoria artigiana sono
costantemente sommersi da telefonate, mail e messaggi social da parte di
imprenditori che chiedono lumi sull’applicazione dei vari decreti e aiuto sui
comportamenti da adottare per la sicurezza negli ambienti di lavoro e per
salvaguardare il personale. Le risposte a tutti i quesiti, in tempo reale,
vengono inviate per posta elettronica e pubblicate sui canali social
dell’Organizzazione Artigiana in modo da soddisfare anche le risposte delle
realtà che hanno problemi similari.
“Abbiamo, in pratica, organizzato una help line per tutte le imprese che ci
contattano – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese
Sardegna- per offrire, praticamente in tempo reale, un servizio di risposte
ai loro dubbi e alle loro problematiche, affinché possano continuare a
lavorare rispettando le indicazioni del Decreto”. “E’ un modo per stare
vicini alle imprese anche in questo momento in cui la vicinanza fisica non è
possibile – continua Matzutzi – e per far sapere che stiamo lavorando per
loro e per non lasciarli soli nei dubbi e nelle incertezze di questa
situazione molto difficile”.
Tutto ciò, nello stesso tempo, offre una panoramica dell’incertezza che vive
il sistema produttivo isolano e della drastica riduzione di ricavi e di
commesse, rilevata sin dall’inizio della crisi provocata dalla diffusione del
Virus. Attraverso tali canali, infatti, arrivano anche sempre più numerose le
segnalazioni di un sistema produttivo che comincia a rispondere con
difficoltà sempre maggiori. Con sempre maggiore frequenza, infatti,
Confartigianato Sardegna rileva come in alcuni settori ci sia un
rallentamento delle consegne dei materiali ordinati o addirittura la mancanza
direttamente dalle aziende produttrici, specie se arrivano dal nord Italia o
dall’estero. L’Associazione evidenzia, inoltre, anche una frenata anche dei
pagamenti tra le imprese dovuta, per lo più, anche alla mancanza del
personale addetto all’amministrazione e alla certificazione dei vari passaggi
burocratici propedeutici al saldo delle fatture. Molti dipendenti, infatti,
si sono posti in congedo o hanno deciso di usufruire delle ferie arretrate.
“In ogni caso, continuiamo a ripeterlo – prosegue il Presidente – il nostro
rispetto per le competenze delle autorità sanitarie che hanno ispirato i
provvedimenti che sono stati via via adottati; quei provvedimenti li stiamo
rispettando e adottando con senso di responsabilità perché in gioco c’è la
salute dei nostri cari, la nostra, quella di tutta la comunità nazionale. E
non abbiamo tentennamenti nel dire che la tutela della salute deve venire
prima di tutto, anche delle attività d’impresa. Per questo siamo favorevoli
all’adozione di ogni misura che vada rapidissimamente in questa direzione.
Poi faremo i conti dei danni ma adesso salviamo il bene primario della
salute”.
“Crediamo che rimanere uniti sia il vero valore di questo momento – conclude
Matzutzi – per questo stiamo lavorando, sia con il Governo Nazionale sia con
la Giunta Regionale, per avere risposte immediate e concrete a problemi
comuni e per sostenere tutti i settori, quelli che hanno subito danni
immediati ed evidenti e gli altri che li subiscono in modo meno evidente o
con effetti più duraturi. Per questo c’è una forte attesa per il Decreto che
potrebbe dare un primo ristoro alle aziende. Continuiamo ora per ora, giorno
per giorno, a seguire la situazione e il suo evolversi cercando per tutte le
nostre imprese di contenere i danni adesso e assicurarci le condizioni per
una ripresa poi”.

Coldiretti: appello alla GDO per incrementare vendita prodotti sardi
Le prime adesioni
Coldiretti chiama e la grande distribuzione risponde alla richiesta di
incentivare la presenza dei prodotti sardi e di stagione degli agricoltori
nelle proprie piattaforme.
Alcuni grandi supermercati isolani hanno, infatti, già data la propria
disponibilità all’appello lanciato da Coldiretti Sardegna con il progetto
“Aiuta il territorio: #mangiasardo #staiacasa, attraverso una lettera inviata
alle loro sedi a firma del presidente Battista Cualbu e del direttore Luca
Saba, in cui, in questo momento di emergenza, si chiede di ampliare la
proposta di prodotti locali negli scaffali con i prodotti delle aziende
agricole.
Il Coronavirus, la pandemia del 2020, sta indistintamente colpendo tutti i
settori produttivi. La campagna, già gravata da tante problematiche, rischia
di collassare, per via delle rigide e giuste prescrizioni che ci impongono a
tutti di fermarci. Questo ha comportato da una parte la sospensione dei
mercati di Campagna Amica e di diversi mercati rionali che garantiscono a
tantissime aziende la vendita dei propri prodotti.
Dall’altra le difficolta logistiche che si stanno riscontrando per la vendita
oltre i confini sardi e nazionali. Un blocco improvviso e inaspettato
avvenuto nel giro di qualche giorno che ha colto tutti impreparati.
Tantissime aziende agricole si ritrovano, con la quasi totalità del prodotto
in azienda. Un dramma, soprattutto per i deperibili come carciofi, arance ma
anche uova o formaggi freschi.
“Ci siamo attivati da subito, sia per chiedere alle istituzioni interventi
eccezionali a favore del mondo agricolo e sia per sensibilizzare l’opinione
pubblica con la campagna #MangiaItaliano – spiega Battista Caulbu – ma anche
per cercare nuovi canali di vendita che da una parte garantiscano alle
aziende di vendere il proprio prodotto e dall’altra ai sardi di comprare
prodotti dell’agricoltura sarda”.
“In questo momento non dimentichiamo neppure la natura solidaristica della
campagna – aggiunge Luca Saba – e stiamo interloquendo con alcune
amministrazioni comunali per iniziative a favore dei più deboli e
vulnerabili. L’appello che abbiamo lanciato alla grande distribuzione ha già
trovato i primi riscontri e nelle prossime ore contiamo di poter partire con
i primi ordini – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna – Ci
aspettiamo un segnale importante anche dal resto della grande distribuzione”.
Per chi volesse prendere contatto con Coldiretti Sardegna per questa
iniziativa può chiamare al numero 347.0963688 o scrivere a
michele.arbau@coldiretti.it

Riscoprire l’anima per sconfiggere il Covid-19

In questi giorni bagnati da tanto sangue
innocente risuona spesso, nella gente comune,
il riferimento ai tempi di guerra, anche nel
ricordo dei nostri anziani, sul periodo
catastrofico della seconda guerra mondiale,
apparentemente lontano dal presente
Invece tutto ad un tratto, abbiamo scoperto che il
confronto con quel passato di terrore e di morte
torna prepotentemente nei nostri cuori e per
moltissime persone è uno spettro che si manifesta
orrendamente davanti ai loro occhi. Ovviamente non
sentiamo i bombardamenti né i colpi di fucile, ma
l’arma batteriologica che ci sta aggredendo è
altrettanto pericolosa e distruttiva.
L’Italia cerca di difendersi in tutti i modi da
questo mostro invisibile che mette a dura prova
chiunque, a partire dagli operatori sanitari, debba
fronteggiare in prima linea questo nemico insidioso
e sconosciuto. Come spesso è accaduto nella storia
bimillenaria del nostro popolo, nei momenti più
tragici, esce fuori tutto ciò che è normalmente
sepolto nell’animo umano. Come quando un terremoto
scoperchia una terra infestata di veleni e
putridume.
Centinaia          di     opere       artistiche,            partorite
dall’ingegno umano, documentano l’attitudine,
soprattutto italiana, a cercare scorciatoie quasi
sempre scorrette e contrarie al senso civico pur non
affrontare davvero le questioni poste da una
irrinunciabile verifica individuale e collettiva.
Papa Francesco, molto prima che i giovani
scendessero in piazza con Greta, aveva messo in
guardia l’umanità dai pericoli della globalizzazione
dell’indifferenza. Oggi abbiamo la drammatica
conferma di quanto fosse giusta la sua denuncia.
Anche all’interno dell’Unione Europea, ciascun paese
tenta di farsi scudo della propria potestà nazionale
come se il “virus-killer” rispettasse frontiere e
dogane. In uno scenario quanto mai indecifrabile,
noi italiani, inclusi i credenti, siamo chiamati a
fare i conti con noi stessi e a non scaricare sulle
istituzioni     quelle    che   sono    le   nostre
responsabilità.
Se le autorità sanitarie internazionali hanno
stabilito un decalogo vincolante di comportamenti
obbligatori non esistono deroghe, giustificazioni,
autocertificazioni fallaci. Quelle norme devono per
forza essere vincolanti come fossero scolpite sulla
pietra. Non ci possono essere né se né ma. Un
sistema democratico non può mettere un incaricato
davanti ad ogni portone per vigilare sull’osservanza
delle misure anti-epidemia, perciò è indispensabile
un’attenzione al bene comune che sappia respingere
le pulsioni istintive e autolesionistiche che
inducono a condotte dagli esiti devastanti.
La mia umile proposta è quella di trasformare questo
angoscioso periodo buio nel momento propizio per
fare luce dentro i nostri angoli più oscuri. Mi
riferisco, in particolare, a ciò che a catechismo
abbiamo imparato: esame di coscienza e correzione
fraterna. Siamo tenuti a scoprire in noi stessi le
risposte a quanto non va nella nostra vita
ordinaria. Solo allora saremo capaci di affrontare
emergenze straordinarie. A che punto è la notte
dell’anima? In attesa di vedere un barlume in fondo
al tunnel, dobbiamo ribaltare questa dura prova in
un’opportunità proficua per mettere ordine nel
nostro vissuto, per fare giustizia tra le nostre
cose più intime e irrisolte, e per pulire in
profondità le nostre case, intese come custodia di
sentimenti dimenticati nell’anima.
Costretti tra le mura domestiche, siamo chiamati a
dimostrare quanto realmente la famiglia sia Chiesa
edificata sugli affetti e sui valori. Quanti
silenzi, quanti dialoghi negati, quanto egoismo e
quanta ricerca edonistica del peccato hanno rovinato
le relazioni familiari!
Adesso, per salvare noi stessi e l’umanità, dobbiamo
fare al demonio il più grande dispetto: invece di
spezzettare i rapporti domestici, scappando di casa
per inseguire umilianti e rovinose illusioni,
riappropriamoci del nostro nido, difendiamo la
nostra anima, scacciamo le ingiustizie e le fratture
che hanno reso le nostre vite un inferno. Karol
Wojtyla, rimasto senza famiglia in giovane età,
esortava a basare l’esistenza su mattoni granitici:
solidarietà, rispetto per se stessi, preghiera e
resistenza alle tentazioni. Insomma non ci sono più
scuse, è il tempo della sanificazione interiore,
della conversione e dei bilanci esistenziali.
Non poteva esserci Quaresima, (parola che ha la
stessa radice di quarantena) più confacente alla
lettera delle Scritture. Gesù sconfigge il male
dicendo una serie di no alle lusinghe del “falso
giustificatore” che offre continuamente scuse alle
nostre azioni più riprovevoli. Dalle periferie
geografiche ed esistenziali nelle quali opero,
lancio un accorato appello alle nuove generazioni:
ora che gli spazi esterni vi sono preclusi
dall’epidemia, riscoprite la profondità del vostro
cuore, lì troverete praterie sconfinate nelle quali
la coscienza della caducità umana vi aiuterà a
maturare, lontani dagli schiamazzi allucinati della
movida.
Al riparo da artificiali e disastrose menzogne,
vedrete la bellezza del cielo stellato dentro di voi
e tra i vostri cari, e della legge morale che il
Creatore ha posto a salvaguardia della vostra anima.
Un cuore purificato e consapevole esce indenne dalle
trincee di ogni guerra e sopravvive anche all’ombra
malefica della pandemia. I ragazzi del ‘99 furono
l’ultima classe mandata a combattere nella prima
guerra mondiale, un secolo dopo i loro coetanei
hanno la storica possibilità di dimostrarsi
responsabili e di crescere velocemente nel rispetto
di misure di civiltà che equivalgono a un reale e
impegnativo esame di maturità. Una lezione per loro,
ma anche per noi adulti, spesso più immaturi e
irresponsabili dei ragazzi.

Misure igieniche per il contenimento dal contagio da coronavirus (covid-19)
da sabato 14.03.2020
Sanificazione straordinaria nelle vie e nelle piazze principali, le
operazioni verranno svolte mediante macchinari specifici e con l’utilizzo di
prodotti disinfettanti. Si richiede a tutti i cittadini la massima
collaborazione.

-TENERE DENTRO CASA GLI ANIMALI DOMESTICI
-NON STENDERE I PANNI
-NON LASCIARE FINESTRE E PORTE APERTE
-NON INTRALCIARE LA SANIFICAZIONE CON MEZZI DI QUALSIASI GENERE
Gli interventi si svolgeranno anche durante la prossima settimana, pertanto
si invitano tutti i cittadini a rispettare quotidianamente le direttive
impartite.
Nuovo Coronavirus (COVID-19): cosa c’è da sapere e i 10 comportamenti da
seguire per evitare il contagio
Qui trovi tutte le indicazioni su cosa fare per prevenire il contagio, le
modalità per contattare il servizio informazioni della Regione Sardegna e il
servizio sanitario in caso di sintomi sospetti. Puoi consultare i Decreti del
Governo nazionale, le ordinanze del Presidente della Regione e i
provvedimenti delle Autorità competenti.

Nel rispetto delle Ordinanze del Presidente della Regione, n. 4 dell’8 marzo
2020 e n. 5 del 9 marzo 2020, tutti i soggetti in arrivo in Sardegna, dal
territorio nazionale o dall’estero, e quelli arrivati dal 23 febbraio 2020,
hanno l’obbligo di compilare on line il seguente MODULO con invio automatico.
In osservanza al Decreto #Iorestoacasa (DPCM 9 Marzo 2020), per motivare gli
spostamenti da un comune all’altro della Sardegna, in caso di controlli da
parte delle autorità di pubblica sicurezza, utilizzare il seguente modulo di
autodichiarazione
La Regione Sardegna ricorda che la collaborazione dei cittadini è
fondamentale. In caso di dubbi contattare telefonicamente il proprio medico o
pediatra. Per informazioni chiamare il 1500 o il numero verde 800311377
(attivo tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 8 alle 20), per le
emergenze il 118. Non recarsi al pronto soccorso.

  NUOVO CORONAVISRUS (Covid 19) SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE DAL 5 AL 15
  MARZO 2020 (DPCM del 04.03.2020) Il Ministro della Pubblica Istruzione ha
  disposto la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni
  ordine e grado in tutto il territorio nazionale a partire da domani,
  giovedì 5 marzo, fino a domenica 15 marzo. La comunicazione è stata data
  durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi indetta dal presidente del
  Consiglio Giuseppe Conte. La misura è stata adottata in via precauzionale
  per evitare possibili contagi da Nuovo Coronavirus (Covid 19). Pertanto,
  sono sospese le attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e
  grado del Comune di Santa Teresa Gallura fino al 15 marzo, salvo diverse
  comunicazioni da parte della Presidenza del Consiglio. L’amministrazione
  comunale ti invita a collaborare, a rispettare semplici regole di
  comportamento e ad attenerti alle notizie diramate da fonti ufficiali.
  Rispettare piccoli accorgimenti è il metodo migliore per affrontare
  insieme questo breve periodo di incertezza.

                                  Coronavirus: il decalogo
Sito istituzionale regione autonoma
della Sardegna
   Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 11.03.2020 ulteriori misure in
   materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da
   COVID-19 sull’intero territorio nazionale
  Decreto #IoRestoaCasa, domande frequenti sulle misure adottate dal Governo
  10 Marzo 2020
  Ordinanza Contingibile ed urgente n.08 del 11.03.2020 avente per oggetto:
  “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza Covid-19. Sospensione
  del mercato settimanale del giovedì
  Coronavirus: le regole per gli spostamenti
  Avviso del sindaco per coloro che sono arrivati in Sardegna dal 24.02.2020
  Misure contenimento e diffusione coronavirus: modifica orario di apertura
  al pubblico degli uffici comunali dal 10.03.2020
  Coronavirus: misure urgenti per tutto il territorio nazionale in vigore
  dal 10 marzo al 3 aprile 2020
  Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 09.03.2020 misure urgenti e di
  contrasto al coronavirus
  Ordinanza n. 5 del 09/03/2020 del Presidente della regione Sardegna
  Ordinanza n. 4 del 08/03/2020 del Presidente della regione Sardegna
  Nuove misure di contenimento del coronavirus DPCM 08.03.2020
  Avviso del sindaco 07.03.2020
  Avviso pubblico emergenza sanitaria Coronavirus (Covid-19)
  DIECI COMPORTAMENTI DA SEGUIRE FORMATO PDF
  Che cos’è un nuovo Coronavirus?
  Sito istituzionale Regione Sardegna
  Circolare Ministero della Salute 5443 del 22.02.2020
  Determinazione del Direttore Generale della Sanità n.135 del 26.02.2020
  Determinazione del Direttore Generale della Sanità n.138 del 02.03.2020
  DPCM 1 marzo 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23
  febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e
  gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A
  Ordinanza n.1 del Presidente della Regione Sardegna del 22.02.2020
  Ordinanza n.2 del Presidente della Regione Sardegna del 23.02.2020
  Ordinanza n.3 del Presidente della Regione Sardegna del 27.02.2020
Coronavirus: avviso del sindaco per tutti i soggetti che hanno l’obbligo di
osservare l’isolamento fiduciario di 14 giorni con divieto di spostamento
I soggetti interessati, per l’approvvigionamento di generi di prima
necessità, possono rivolgersi alle associazioni di Protezione Civile, le
quali provvederanno alla consegna a domicilio dei suddetti generi, previa
chiamata telefonica, da effettuarsi dalle ore 09.00 alle ore 12.00
109 anni fa nasceva L. Ron Hubbard
A distanza di 109 anni la sua vita e le sue opere influenzano milioni di
persone in tutto il mondo
Il 13 marzo 1911 a Tilden, una cittadina dello stato del Montana, negli Stati
Uniti, nasceva L. Ron Hubbard. A distanza di 109 anni la sua vita e le sue
opere influenzano milioni di persone in tutto il mondo, non soltanto i fedeli
della religione di Scientology, da lui fondata, ma anche tantissimi uomini
dalle buone intenzioni, volti all’aiuto e capaci di guardare alla vita
cercando soluzioni che apportino benessere alle moltitudini, mettendo da
parte l’individualismo.
Certamente per gli Scientologist è difficile non poter davvero celebrare la
nascita del fondatore della propria religione con eventi pubblici come è
sempre avvenuto. Tuttavia è nei dettami scritti dallo stesso Hubbard il fatto
di dare un buon esempio, prendersi cura di se stessi e gli altri, non
commettere nulla di illegale, di conseguenza, seppure l’evento celebrativo di
questo 13 marzo sia rinviato a data da stabilirsi, la vicinanza si può
sentire nella comunanza di intenti e virtualmente, coi dispositivi
elettronici, si può stare vicini pur stando ognuno nel proprio divano, a
casa. Magari, come gli Scientologist sardi si stanno organizzando, tutti a
vedere l’episodio che verrà proiettato oggi alle 20:00 sul canale TV
“Scientology Network”. Questa sera infatti è in programma la proiezione
dell’articolo “Anche le persone oneste hanno diritti”, tratto dalle scritture
del fondatore di Scientology.
In un momento come quello che stiamo vivendo, che senza ombra di dubbio
rimarrà nella storia, è necessario che ogni settore della società faccia la
propria parte al fine di garantire alle persone il maggior benessere
possibile e in questo, la religione ricopre un ruolo determinante. Tra le
innumerevoli scritture di L. Ron Hubbard è sottolineato che il più grande
merito di profeti e pensatori nel corso della storia, sia stato in particolar
modo l’aver mantenuta accesa la fiaccola della speranza. Speranza di un
futuro migliore, speranza di poter vivere in pace e fratellanza la vita di
tutti i giorni, speranza di vita eterna.
Scientology rappresenta un completamento di quanto sia stato ricercato fino
ad ora, offre la possibilità di coniugare l’amore per la vita e la teologia,
con strumenti pratici che garantiscano la capacità di essere artefici dei
propri miglioramenti. Questo è il motivo per cui ogni parte della ricerca
effettuata da L. Ron Hubbard, viene offerta in maniera tale da poterla usare
ed è questo il motivo per cui non c’è parte del mondo in cui gli
Scientologist, oltre che impegnarsi nel miglioramento spirituale, sono attivi
per combattere le principali piaghe sociali: droga, violazioni dei diritti in
ogni ambito incluso quello della salute mentale e moralizzazione.
Se chiedeste a uno Scientologist chi sia L. Ron Hubbard è facile che
otterreste come risposta “il più grande amico che avrei potuto incontrare”.
Per chi volesse conoscere più da vicino le sue opere, sono a disposizione i
siti www.scientology.it ma soprattutto il canale TV “Scientology Network”,
disponibile anche come applicazione sia per Android che iOS.
Cuba. Coronavirus: ricoverati tre turisti italiani all’Avana
Asintomatici e in condizioni d’isolamento i nostri connazionali confermati
con il Covid- 19
L’isola di Cuba, che fino a pochi giorni fa risultava indenne dalla pandemia
di coronavirus, registra i primi casi da Covid-19. Tre turisti italiani, di
cui non è stata resa nota l’identità, sono stati ricoverati ieri in un
ospedale dell’Avana dopo essere stati trovati positivi al coronavirus mentre
soggiornavano con un quarto italiano in un ostello della città di Trinidad.
Ieri la tv cubana ha indicato che, in base a informazioni fornite dal
ministero della Sanità, gli italiani sono arrivati a Cuba il 9 marzo scorso.
Ora sono ricoverati nell’Istituto di medicina tropicale ‘Pedro Kouri’ in
condizioni che, per fortuna, al momento non destano preoccupazioni.Nello
specifico tutti sono sotto vigilanza clinica e epidemiologica per constatare
se appaiono sintomi.
Nel caso in cui nei prossimi giorni si presentasse qualche sintomo clinico,
si realizzerà il controllo naso-faringeo e se confermato, si trasferiranno
all’Ospedale Militare di Villa Clara, com’è previsto nel Piano per la
prevenzione e il controllo del Covid-19. Coloro che sono stati in contatto
con i tre turisti italiani che si trovavano in Trinidad e che nelle ultime
ore sono stati confermati come i primi casi di Covid-19 in Cuba, sono
sottoposti alle azioni epidemiologiche corrispondenti.
Il dottor Manuel Rivero Abella, direttore provinciale di Salute a Sancti
Spíritus, ha informato che le sette persone che hanno avuto una relazione
diretta con gli italiani, tra queste l’autista dell’auto, la tour-operatrice
e le cinque persone del Hostal di Trinidad dov’erano ospitati sino ad ora,
sono asintomatici, ma sono comunque stati trasportati all’Ospedale
Provinciale di Riabilitazione Dottor Faustino Pérez, centro designato nella
provincia per l’isolamento dei casi sospetti. «Tutti sono sotto vigilanza
clinica e epidemiologica per constatare se appaiono sintomi.
Nel caso in cui nei prossimi giorni apparisse qualche sintomatologia clinica,
si realizzerà il controllo naso-faringeo e se confermato si trasferiranno
all’Ospedale Militare di Villa Clara, com’è previsto nel Piano per la
Prevenzione e il Controllo del Covid-19», ha sostenuto Rivero Abella. Secondo
il medico se i contatti si mantengono senza sintomi clinici ritorneranno alle
loro case dove si manterranno sotto vigilanza estrema da parte degli
epidemiologi e del gruppo di base dell’area di salute.
Dei quattro turisti italiani arrivati a Cuba lo scorso 9 marzo e che sono
giunti a Trinidad il 10, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti“, tre sono stati confermati con Covid-19 e sino al
momento , ha riferito il Ministero di Salute Pubblica, non corono pericolo
per la vita. Nella provincia è disegnata la strategia per il trattamento di
casi sospetti e questo comprende l’abilitazione delle consultazioni
specializzate in tutte le istituzioni di salute e la disponibilità di 42
letti per l’isolamento.
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