Aiuto e informazione via telefono per i cittadini in quarantena
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Emergenza coronavirus: la voce amica delle Acli Aiuto e informazione via telefono per i cittadini in quarantena Rimanere a casa è l’arma principale per combattere la diffusione del coronavirus. È un sacrificio, reso necessario dalla crescita della diffusione del Covid-19, che porta con sé tante problematiche per i cittadini, specie per i più anziani, in parte derivanti da dubbi di interpretazione dei diversi decreti e ordinanze ministeriali, regionali e comunali. Per cercare di raccogliere le istanze e, dove possibile, di dare un aiuto a chi si trova in difficoltà, le Acli provinciali di Cagliari, assieme ai Giovani delle Acli, hanno deciso di istituire servizio gratuito di ascolto, un numero di telefono che sarà attivo da oggi sino al termine dell’emergenza ogni giorno dalle 14 alle 15. Per usufruire del servizio si può chiamare al numero: 3294786681. “Sardegna – Fronte Comune” Banco di Sardegna scende in campo con 75 milioni per l’iniziativa In relazione alla contingente emergenza sanitaria e nell’intento di contenere gli effetti negativi che essa sta producendo sul tessuto socio-economico, il Banco di Sardegna scende in campo da lunedì 16 marzo con un plafond di 75 milioni di euro, da destinare a varie iniziative per sostenere le esigenze di liquidità delle famiglie e delle imprese a fronte delle possibili difficoltà che, a seconda dei casi, si potrebbero temporaneamente generare nei prossimi mesi a causa della riduzione del volume d’affari o della instabilità dei posti di lavoro. Gli interventi di sostegno finanziario riguardano ogni settore merceologico e tutte le categorie
rappresentate – dai privati, ai liberi professionisti, artigiani, commercianti e altri piccoli operatori economici, PMI e imprese di maggiori dimensioni. In questo ambito, è stato previsto un focus ad hoc per il settore del Turismo inteso in senso ampio e quindi inclusivo degli operatori dell’indotto, quali la ristorazione, l’organizzazione di eventi e i servizi al turismo. Per il mondo delle imprese non appartenenti al settore del turismo, sono contemplati finanziamenti chirografari – sino a 36/48 mesi, con 12 di preammortamento e condizioni fortemente mitigate – senza spese di istruttoria e di penali per estinzione anticipata. A seconda delle dimensioni, sono previsti interventi di taglio diverso che vanno, di norma e salvo valutazioni in deroga, da un massimo di 50 mila euro per i POE e le PMI ad un importo commisurato al fatturato per le imprese di maggiori dimensioni. Per quanto attiene invece il focus sul Turismo, gli operatori di piccole e medie dimensioni potranno fruire di finanziamenti con le caratteristiche di cui sopra, per un importo massimo sino a euro 300mila, mentre per quelle maggiori si farà riferimento al fatturato e alla quota di FTE. In presenza di eventuali garanzie dirette prestate da Consorzi Fidi o dalla Regione, le condizioni di tasso saranno ulteriormente mitigate. Per quanto riguarda le famiglie e i liberi professionisti, sono stati previsti interventi sino a euro 10.000 (famiglie) e 20.000 (liberi professionisti) nella forma di un affidamento in conto corrente a un anno, rimborsabile alla scadenza o trasformabile in un prestito personale a 36 mesi; anche in questo caso, spese azzerate e tasso fortemente mitigato. Tutti gli interventi in oggetto dovranno essere supportati da una autocertificazione secondo il testo fornito dalle 343 filiali del Banco.
Infine, per quanto attiene la sospensione rate, la così detta moratoria, la clientela privata che ha subito danni diretti o indiretti, potrà richiedere la sospensione sino a 12 mesi delle rate, come pure le imprese per le quali sarà possibile richiedere la sospensione delle rate oppure allungarne la scadenza, avvalendosi del recente addendum all’accordo per il credito 2019 sottoscritto tra ABI e le maggiori associazioni di categoria. Sassari. Un’arma in più nella lotta contro il coronavirus La comunità cinese di Sassari dona all’Aou un macchinario che consentirà di abbattere i tempi di risposta per il responso diagnostico È un estrattore automatico che consente la preparazione automatizzata di campioni di DNA, RNA e proteine, riduce le fasi di elaborazione manuale delle analisi, produce risultati standardizzati e consente tempi di risposta più rapidi oltre che un monitoraggio più accurato dei procedimenti. Il macchinario è stato donato dalla comunità cinese di Sassari all’Azienda ospedaliero universitaria e consentirà agli esperti del laboratorio di Virologia, coordinato da Caterina Serra, di avere un’arma in più nella lotta contro il coronavirus. Il laboratorio di Virologia, che fa parte della struttura complessa di Microbiologia diretta dal professor Salvatore Rubino, è anche centro di riferimento regionale dell’influenza, e in questo periodo è il centro nevralgico della lotta contro il coronavirus. È proprio qui, infatti, che si eseguono i test per l’identificazione del SARS-CoV2 responsabile della Covid-19. «In sostanza – spiega Salvatore Rubino – l’apparecchio è un estrattore automatico degli acidi nucleici virali che ci permetterà di ridurre i tempi di estrazione del genoma del coronavirus che, attualmente, viene effettuata manualmente. Il macchinario ci consentirà di ridurre significativamente anche i tempi per il responso
diagnostico». Il direttore della Microbiologia è stato contattato dalla comunità cinese di Sassari, da subito molto sensibile, che ha chiesto quale potesse essere in questo momento il macchinario più utile all’Aou nella lotta al coronavirus. «Ci sentiamo parte integrante di questo territorio, siamo sassaresi e sardi – affermano i rappresentanti della comunità cinese –. Da anni viviamo e lavoriamo qui e per noi questo è diventato un secondo paese. Il virus non fa distinzione di nazionalità e questa emergenza sanitaria riguarda tutti da vicino. Contribuendo con piccoli gesti, mettendoci al servizio della collettività e restando uniti potremo pensare di vincere contro il coronavirus e tornare così alla nostra vita». «In questi giorni stiamo assistendo a gesti di solidarietà importanti, che uniscono davvero tutti. Ringraziamo la comunità cinese di Sassari – afferma il direttore generale dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù – perché con la loro meritoria iniziativa danno ai nostri specialisti uno strumento in più nella battaglia contro il coronavirus. Uno strumento in grado di diagnosticare la malattia in tempi celeri, così da intervenire più rapidamente sul paziente con la terapia». Stintino Jazz&Classica 2020: aperte le iscrizioni C’è tempo fino al 23 giugno, i corsi in programma dal 4 al 18 luglio Tornano le Masterclass di musica sul golfo dell’Asinara: StintinoJazz&Classica compie 7 anni e apre le iscrizioni per l’edizione 2020, in programma dal 4 al 18 luglio. La formula vincente si ripete, arricchendosi di una doppia conduzione per il corso di Canto lirico e confermando i docenti di Teoria Jazz, Big Band e Musica d’insieme per archi. StintinoJazz&Classica è un ciclo di seminari organizzati dall’Associazione Culturale LABohème in collaborazione con il Comune di Stintino: una grande occasione di perfezionamento con insegnanti di prestigio in una location da sogno, unica al mondo, arricchita da lezioni-concerto ed eventi collaterali di rilievo. I corsi. La prima settimana, dal 4 all’11 luglio, sarà dedicata a Jazz e Classica. Il corso di Musica d’insieme per strumenti ad arco è affidato
ancora una volta a Pietro Scalvini – prima viola, tra gli altri, della FOI- Bruno Bartoletti, la ORT di Firenze, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, i Virtuosi Italiani, l’Orchestra Internazionale d’Italia. Negli stessi giorni spazio al Jazz, con il ritorno del corso teorico condotto da Bruno Tommaso, un monumento della musica italiana, insieme alla masterclass di Big Band del confermatissimo Roberto Spadoni, chitarrista, compositore, direttore d’orchestra e autore di vari manuali di musica. Novità per il corso di Canto lirico, in programma dal 13 al 18 luglio. Affidato per la prima volta quest’anno a due artisti, entrambi di grande esperienza, sarà condotto dal soprano Elisabetta Scano e dal tenore Bruno Lazzaretti, che alla carriera operistica hanno affiancato con successo un’intensa attività didattica. Come iscriversi. Le iscrizioni sono aperte fino al 23 giugno. I corsi sono rivolti a tutti coloro che vogliano affinare la propria conoscenza musicale e destinati sia agli studenti che ai già diplomati. I moduli di iscrizione sono reperibili sul sito www.stintinojazz.com insieme alle informazioni necessarie, come costi e agevolazioni. È inoltre possibile contattare il numero 3295407839 e consultare le pagine dedicate sui social network Facebook e Instagram. Stintino. Servizi, manutenzione e vigilanza per la Pelosa Il via libera del consiglio per la gara d’appalto per la concessione che avrà la durata della stagione estiva Questa estate, per la fruizione della spiaggia della Pelosa, saranno attivati i servizi di emissione e verifica degli accessi, accompagnamento dei diversamente abili, informazione e sensibilizzazione ambientale, pulizia e manutenzione, utilizzo dei servizi igienici, vigilanza. Tornerà, inoltre, il servizio a pagamento per la sosta delle auto. Lo ha stabilito il consiglio comunale di Stintino nell’ultima seduta, svolta a porte chiuse per l’emergenza sanitaria covid-19. La concessione dei servizi sarà affidata con apposita gara d’appalto e l’area interessata sarà quella compresa tra la prima e l’ultima passerella per la discesa a mare. Il servizio sarà effettuato dal 1 giugno al 30 settembre, nella fascia oraria compresa tra le ore 8 e le ore 18. Inoltre, il sistema di pagamento e rilascio delle ricevute avverrà attraverso sistemi di pagamento elettronici a carico della ditta appaltatrice. È stato il sindaco Antonio Diana che, nella
illustrazione dell’argomento sui nuovi servizi che in estate saranno fruibili sulla spiaggia, ha ricordato che proprio di recente la giunta ha approvato l’istituzione, in via sperimentale per il 2020, della limitazione degli accessi alla spiaggia. Tra queste limitazioni il numero massimo di 1500 persone al giorno, nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre. La giunta, inoltre, ha stabilito che per i servizi erogati ai fruitori, compresa la manutenzione dell’arenile, delle fontanelle per il risciacquo dei piedi, la pulizia della spiaggia, l’informazione e la sensibilizzazione ambientale, l’accompagnamento dei diversamente abili, all’utente verrà chiesta una compartecipazione di 3,5 euro. Servizi come bagni e docce – ha detto ancora il primo cittadino – saranno compresi nel costo della compartecipazione e fruibili al centro servizi, situato a monte della spiaggia, sulla strada principale. E proprio sulla strada tornerà, anche questa estate, il servizio parcheggi a pagamento. Sarà una gara telematica a stabilire chi svolgerà il servizio che prenderà il via il 1° giugno per concludersi il 30 settembre. Differenti gli orari di attivazione del servizio, a seconda del periodo. E così dal 1° giugno al 31 agosto il parcheggio a pagamento alla Pelosa sarà attivo dalle ore 8 alle ore 20 mentre per tutto settembre dalle ore 8 alle ore 18. Il sistema di pagamento delle tariffe avverrà attraverso parcometri e idonee applicazioni informatiche che consentono il pagamento attraverso lo smartphone. A svolgere il servizio di controllo della sosta sarà personale della ditta vincitrice della concessione e che, dopo un corso e il superamento dell’esame, avrà la qualifica di ausiliari del traffico. #stiamo on line, i servizi camerali fruibili in rete La Camera di Commercio di Sassari adotta alcune misure volte a regolare l’afflusso del pubblico negli uffici L’evolversi della situazione relativa alla diffusione in tutto il territorio
nazionale del virus Covid-19 e le prescrizioni sul contenimento della libera circolazione delle persone – adottate dal Governo, dalla Regione Sardegna e dagli altri Enti preposti – hanno imposto alla Camera di Commercio di Sassari l’adozione di alcune misure volte a regolare l’afflusso del pubblico negli uffici. Fino al 3 aprile 2020 salvo ulteriori proroghe, gli sportelli dell’ente camerale di Sassari, Olbia e dell’Azienda Speciale Promocamera sono aperti al pubblico solo in caso di esigenze indifferibili e su prenotazione telefonica o via mail. L’ingresso agli sportelli sarà ammesso fino a un massimo di una persona per volta al fine di garantire la distanza di sicurezza tra questi e l’operatore. L’utenza può contare sull’utilizzo dei servizi on line camcom.gov.it – servizi (http://www.camcom.gov.it/P42A0C0S1/Servizi.htm). Le imprese possono estrarre gratuitamente i propri documenti (visure, atti, bilanci) attraverso il “cassetto digitale dell’imprenditore” impresa.italia.it, utilizzando, per l’accesso, lo spid o la firma digitale. Visure, atti e bilanci di altre imprese sono accessibili tramite il sito registroimprese.it, con pagamento tramite carta di credito. In questo periodo, e fino a nuove disposizioni, la Camera di Commercio di Sassari prosegue le attività per garantire i servizi alle imprese e agli operatori professionali attraverso il canale telefonico, posta elettronica, mezzi di comunicazione digitale, il sito web. Contestualmente tutti gli eventi aggregativi di qualsiasi natura (convegni, seminari, commissioni ecc.) sono rinviati alla data successiva al 3 aprile, a meno di novità legate all’evoluzione della situazione in essere. Il M5S con gli autisti Arst: spostamenti in autobus fuori controllo La capogruppo del M5S Desirè Manca: “Troppi spostamenti immotivati, la Regione intervenga con urgenza per mettere in sicurezza gli autisti sardi” “Per arginare il diffondersi del coronavirus in Sardegna non basta ridurre quasi a zero gli spostamenti in auto o a piedi dei residenti nell’isola, ma occorre soprattutto limitare i movimenti fuori controllo dei passeggeri che stanno continuando a sbarcare nei nostri porti e a spostarsi da Nord a Sud della Sardegna a bordo degli autobus. Queste persone, talvolta provenienti da zone a rischio, stanno viaggiando indisturbate sui nostri mezzi di trasporto pubblico mettendo a repentaglio la salute di tutti gli autisti che in questi giorni di grande sacrificio collettivo rientrano tra le categorie di lavoratori che stanno garantendo un servizio essenziale per il territorio. Per questo chiedo che il governatore Solinas si attivi immediatamente per predisporre maggiori servizi di controllo. Non possiamo tollerare che questi spostamenti indiscriminati, frequenti e immotivati mettano a rischio il cordone sanitario sardo e la salute dei lavoratori e delle loro famiglie. Tutti gli spostamenti, anche quelli a bordo degli autobus, devono risultare tracciati e sicuri”. Così la capogruppo del M5S Desirè Manca chiede l’intervento immediato del Presidente Solinas affinché, come richiesto oggi dal direttore dell’Arst Poledrini, i dipendenti dell’Azienda regionale sarda trasporti vengano messi
nelle condizioni di poter lavorare in tutta sicurezza. “Nonostante il nostro appello affinché venissero effettuati maggiori controlli nei porti, sono ancora tanti gli episodi che dimostrano la presenza di falle nel sistema di controllo”, sottolinea Desiré Manca. “La denuncia oggi arriva dagli autisti dell’Arst, testimoni di episodi gravissimi: un autista, preoccupatissimo, ha dovuto chiedere l’intervento delle forze dell’ordine perché una comitiva di trenta persone, sbarcate dalla nave proveniente da Livorno, stava per prendere il bus dell’ARST e tra queste era presente una passeggera che tossiva insistentemente”. “Ieri inoltre – prosegue la capogruppo dei Cinque Stelle – un signore con una tosse irrefrenabile, probabilmente proveniente dalla Valle D’Aosta si è presentato all’autostazione ARST di Oristano, dove è arrivato in treno. Stiamo correndo un rischio enorme. La Regione intervenga con urgenza per garantire la sicurezza dei lavoratori”. Sassari. Potenziati i pre-triage dell’Aou Sistemati container nel piazzale del Santissima Annunziata e del Materno infantile Saranno funzionali al potenziamento del pre-triage i cinque container in via di allestimento nel piazzale del pronto soccorso del Santissima Annunziata «In questo modo – afferma il direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Bruno Contu – potremo offrire una maggiore garanzia di sicurezza sia agli operatori che operano all’interno del Pronto Soccorso, sia agli stessi utenti che accedono alla struttura». Si tratta di strutture importanti, come sottolinea anche il direttore generale dell’Aou Nicolò Orrù, perché «funzioneranno da barriera nel prevenire l’accesso di pazienti sospetti o possibili casi positivi all’interno dell’ospedale. Per il loro posizionamento, un ringraziamento va al coordinamento regionale dell’emergenza coronavirus, al prefetto, ai vigili del fuoco che ci hanno consentito di allestirli in tempi rapidissimi». Il container ha una dimensione di 2,5 per 6 metri e sarà arredato in modo da accogliere il paziente con il medico e l’infermiere. Restano sempre valide le disposizioni più volte fatte da Ministero della Salute e Regione Sardegna,
e cioè: i pazienti che hanno eventuali dubbi sui sintomi non devono recarsi assolutamente nelle strutture sanitarie, negli ospedali o nei Pronto Soccorso, ma devono contattare il proprio medico È importante ricordare, inoltre, che nella sala d’aspetto del pronto soccorso è vietata l’attesa degli accompagnatori. Questi potranno lasciare un recapito telefonico all’infermiere del triage per essere avvertiti al momento delle dimissioni del loro congiunto. Al Materno infantile, poi, è stato attivato già dai giorni scorsi il pre-triage al quale viene sottoposto chi entra all’interno della palazzina. A supporto di questo è già stato sistemato un container-ambulatorio mentre un’ulteriore struttura mobile è stata posizionata questa mattina. Con l’attivazione delle attività di pre-triage, inoltre, l’Aou di Sassari ha avviato una collaborazione con gli infermieri del nucleo sassarese del Cives (coordinamento infermieri volontari per l’emergenza sanitaria). «Ringraziamo i volontari del Cives per quanto stanno facendo a favore delle nostre strutture – afferma il direttore generale dell’Aou Nicolò Orrù – Un impegno meritorio il loro, svolto al di fuori dell’orario di lavoro, messo a disposizione della collettività per un’importante azione di prevenzione». Si tratta di una trentina di operatori, tutti infermieri professionali, molti dei quali dipendenti della stessa Azienda ospedaliero universitaria, altri dell’Ats Sardegna e altri ancora lavorano nelle strutture private. «Il nostro è un nucleo che, in caso di emergenze come queste – spiega la coordinatrice sassarese del Cives Miriam Porcu, infermiera di terapia intensiva – viene attivato dalla Protezione civile. Lo facciamo in maniera completamente gratuita e oltre l’orario di servizio. La nostra è un’attività molto varia che ci porta a fare anche educazione sanitaria verso la popolazione». Gli infermieri del Cives, oltre che nei pre-triage del Santissima Annunziata e del Materno infantile di
Sassari, sono impegnati anche in quello presente ad Alghero e presto anche in quello di Ozieri. Coronavirus: da Confartigianato Sardegna una “help line” per sciogliere i dubbi alle imprese Matzutzi (Presidente Confartigianato Sardegna): “Nessuna impresa deve sentirsi sola: risposte concrete a problemi comuni. Non molliamo e rimaniamo uniti” “Posso continuare a lavorare o devo chiudere?”. “Posso consegnare le merci o devo fermarmi?”. “Posso proseguire la mia attività senza ricevere i clienti”? “Ho una attività di riparazione che effettua anche vendita di ricambi: come devo comportarmi?” Sono queste alcune delle oltre 5mila richieste di aiuto, informazioni, consigli e sostegno psicologico, che gli uffici di Confartigianato Sardegna, presenti in ogni angolo dell’Isola, hanno ricevuto già dalla notte dell’11 marzo, pochi minuti dopo il Decreto del Presidente del Consiglio. Gli uffici e i consulenti dell’Associazione di categoria artigiana sono costantemente sommersi da telefonate, mail e messaggi social da parte di imprenditori che chiedono lumi sull’applicazione dei vari decreti e aiuto sui comportamenti da adottare per la sicurezza negli ambienti di lavoro e per salvaguardare il personale. Le risposte a tutti i quesiti, in tempo reale, vengono inviate per posta elettronica e pubblicate sui canali social dell’Organizzazione Artigiana in modo da soddisfare anche le risposte delle realtà che hanno problemi similari. “Abbiamo, in pratica, organizzato una help line per tutte le imprese che ci contattano – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna- per offrire, praticamente in tempo reale, un servizio di risposte ai loro dubbi e alle loro problematiche, affinché possano continuare a lavorare rispettando le indicazioni del Decreto”. “E’ un modo per stare vicini alle imprese anche in questo momento in cui la vicinanza fisica non è possibile – continua Matzutzi – e per far sapere che stiamo lavorando per loro e per non lasciarli soli nei dubbi e nelle incertezze di questa situazione molto difficile”. Tutto ciò, nello stesso tempo, offre una panoramica dell’incertezza che vive il sistema produttivo isolano e della drastica riduzione di ricavi e di commesse, rilevata sin dall’inizio della crisi provocata dalla diffusione del Virus. Attraverso tali canali, infatti, arrivano anche sempre più numerose le segnalazioni di un sistema produttivo che comincia a rispondere con difficoltà sempre maggiori. Con sempre maggiore frequenza, infatti, Confartigianato Sardegna rileva come in alcuni settori ci sia un rallentamento delle consegne dei materiali ordinati o addirittura la mancanza direttamente dalle aziende produttrici, specie se arrivano dal nord Italia o dall’estero. L’Associazione evidenzia, inoltre, anche una frenata anche dei pagamenti tra le imprese dovuta, per lo più, anche alla mancanza del personale addetto all’amministrazione e alla certificazione dei vari passaggi burocratici propedeutici al saldo delle fatture. Molti dipendenti, infatti, si sono posti in congedo o hanno deciso di usufruire delle ferie arretrate.
“In ogni caso, continuiamo a ripeterlo – prosegue il Presidente – il nostro rispetto per le competenze delle autorità sanitarie che hanno ispirato i provvedimenti che sono stati via via adottati; quei provvedimenti li stiamo rispettando e adottando con senso di responsabilità perché in gioco c’è la salute dei nostri cari, la nostra, quella di tutta la comunità nazionale. E non abbiamo tentennamenti nel dire che la tutela della salute deve venire prima di tutto, anche delle attività d’impresa. Per questo siamo favorevoli all’adozione di ogni misura che vada rapidissimamente in questa direzione. Poi faremo i conti dei danni ma adesso salviamo il bene primario della salute”. “Crediamo che rimanere uniti sia il vero valore di questo momento – conclude Matzutzi – per questo stiamo lavorando, sia con il Governo Nazionale sia con la Giunta Regionale, per avere risposte immediate e concrete a problemi comuni e per sostenere tutti i settori, quelli che hanno subito danni immediati ed evidenti e gli altri che li subiscono in modo meno evidente o con effetti più duraturi. Per questo c’è una forte attesa per il Decreto che potrebbe dare un primo ristoro alle aziende. Continuiamo ora per ora, giorno per giorno, a seguire la situazione e il suo evolversi cercando per tutte le nostre imprese di contenere i danni adesso e assicurarci le condizioni per una ripresa poi”. Coldiretti: appello alla GDO per incrementare vendita prodotti sardi Le prime adesioni Coldiretti chiama e la grande distribuzione risponde alla richiesta di incentivare la presenza dei prodotti sardi e di stagione degli agricoltori nelle proprie piattaforme. Alcuni grandi supermercati isolani hanno, infatti, già data la propria disponibilità all’appello lanciato da Coldiretti Sardegna con il progetto “Aiuta il territorio: #mangiasardo #staiacasa, attraverso una lettera inviata alle loro sedi a firma del presidente Battista Cualbu e del direttore Luca Saba, in cui, in questo momento di emergenza, si chiede di ampliare la proposta di prodotti locali negli scaffali con i prodotti delle aziende agricole. Il Coronavirus, la pandemia del 2020, sta indistintamente colpendo tutti i settori produttivi. La campagna, già gravata da tante problematiche, rischia di collassare, per via delle rigide e giuste prescrizioni che ci impongono a tutti di fermarci. Questo ha comportato da una parte la sospensione dei mercati di Campagna Amica e di diversi mercati rionali che garantiscono a tantissime aziende la vendita dei propri prodotti. Dall’altra le difficolta logistiche che si stanno riscontrando per la vendita oltre i confini sardi e nazionali. Un blocco improvviso e inaspettato avvenuto nel giro di qualche giorno che ha colto tutti impreparati. Tantissime aziende agricole si ritrovano, con la quasi totalità del prodotto in azienda. Un dramma, soprattutto per i deperibili come carciofi, arance ma anche uova o formaggi freschi. “Ci siamo attivati da subito, sia per chiedere alle istituzioni interventi eccezionali a favore del mondo agricolo e sia per sensibilizzare l’opinione
pubblica con la campagna #MangiaItaliano – spiega Battista Caulbu – ma anche per cercare nuovi canali di vendita che da una parte garantiscano alle aziende di vendere il proprio prodotto e dall’altra ai sardi di comprare prodotti dell’agricoltura sarda”. “In questo momento non dimentichiamo neppure la natura solidaristica della campagna – aggiunge Luca Saba – e stiamo interloquendo con alcune amministrazioni comunali per iniziative a favore dei più deboli e vulnerabili. L’appello che abbiamo lanciato alla grande distribuzione ha già trovato i primi riscontri e nelle prossime ore contiamo di poter partire con i primi ordini – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna – Ci aspettiamo un segnale importante anche dal resto della grande distribuzione”. Per chi volesse prendere contatto con Coldiretti Sardegna per questa iniziativa può chiamare al numero 347.0963688 o scrivere a michele.arbau@coldiretti.it Riscoprire l’anima per sconfiggere il Covid-19 In questi giorni bagnati da tanto sangue innocente risuona spesso, nella gente comune, il riferimento ai tempi di guerra, anche nel ricordo dei nostri anziani, sul periodo catastrofico della seconda guerra mondiale, apparentemente lontano dal presente Invece tutto ad un tratto, abbiamo scoperto che il confronto con quel passato di terrore e di morte torna prepotentemente nei nostri cuori e per moltissime persone è uno spettro che si manifesta orrendamente davanti ai loro occhi. Ovviamente non sentiamo i bombardamenti né i colpi di fucile, ma l’arma batteriologica che ci sta aggredendo è altrettanto pericolosa e distruttiva. L’Italia cerca di difendersi in tutti i modi da questo mostro invisibile che mette a dura prova chiunque, a partire dagli operatori sanitari, debba fronteggiare in prima linea questo nemico insidioso e sconosciuto. Come spesso è accaduto nella storia bimillenaria del nostro popolo, nei momenti più tragici, esce fuori tutto ciò che è normalmente sepolto nell’animo umano. Come quando un terremoto scoperchia una terra infestata di veleni e putridume. Centinaia di opere artistiche, partorite
dall’ingegno umano, documentano l’attitudine, soprattutto italiana, a cercare scorciatoie quasi sempre scorrette e contrarie al senso civico pur non affrontare davvero le questioni poste da una irrinunciabile verifica individuale e collettiva. Papa Francesco, molto prima che i giovani scendessero in piazza con Greta, aveva messo in guardia l’umanità dai pericoli della globalizzazione dell’indifferenza. Oggi abbiamo la drammatica conferma di quanto fosse giusta la sua denuncia. Anche all’interno dell’Unione Europea, ciascun paese tenta di farsi scudo della propria potestà nazionale come se il “virus-killer” rispettasse frontiere e dogane. In uno scenario quanto mai indecifrabile, noi italiani, inclusi i credenti, siamo chiamati a fare i conti con noi stessi e a non scaricare sulle istituzioni quelle che sono le nostre responsabilità. Se le autorità sanitarie internazionali hanno stabilito un decalogo vincolante di comportamenti obbligatori non esistono deroghe, giustificazioni, autocertificazioni fallaci. Quelle norme devono per forza essere vincolanti come fossero scolpite sulla pietra. Non ci possono essere né se né ma. Un sistema democratico non può mettere un incaricato davanti ad ogni portone per vigilare sull’osservanza delle misure anti-epidemia, perciò è indispensabile un’attenzione al bene comune che sappia respingere le pulsioni istintive e autolesionistiche che inducono a condotte dagli esiti devastanti. La mia umile proposta è quella di trasformare questo angoscioso periodo buio nel momento propizio per fare luce dentro i nostri angoli più oscuri. Mi riferisco, in particolare, a ciò che a catechismo abbiamo imparato: esame di coscienza e correzione fraterna. Siamo tenuti a scoprire in noi stessi le risposte a quanto non va nella nostra vita ordinaria. Solo allora saremo capaci di affrontare emergenze straordinarie. A che punto è la notte dell’anima? In attesa di vedere un barlume in fondo al tunnel, dobbiamo ribaltare questa dura prova in un’opportunità proficua per mettere ordine nel nostro vissuto, per fare giustizia tra le nostre
cose più intime e irrisolte, e per pulire in profondità le nostre case, intese come custodia di sentimenti dimenticati nell’anima. Costretti tra le mura domestiche, siamo chiamati a dimostrare quanto realmente la famiglia sia Chiesa edificata sugli affetti e sui valori. Quanti silenzi, quanti dialoghi negati, quanto egoismo e quanta ricerca edonistica del peccato hanno rovinato le relazioni familiari! Adesso, per salvare noi stessi e l’umanità, dobbiamo fare al demonio il più grande dispetto: invece di spezzettare i rapporti domestici, scappando di casa per inseguire umilianti e rovinose illusioni, riappropriamoci del nostro nido, difendiamo la nostra anima, scacciamo le ingiustizie e le fratture che hanno reso le nostre vite un inferno. Karol Wojtyla, rimasto senza famiglia in giovane età, esortava a basare l’esistenza su mattoni granitici: solidarietà, rispetto per se stessi, preghiera e resistenza alle tentazioni. Insomma non ci sono più scuse, è il tempo della sanificazione interiore, della conversione e dei bilanci esistenziali. Non poteva esserci Quaresima, (parola che ha la stessa radice di quarantena) più confacente alla lettera delle Scritture. Gesù sconfigge il male dicendo una serie di no alle lusinghe del “falso giustificatore” che offre continuamente scuse alle nostre azioni più riprovevoli. Dalle periferie geografiche ed esistenziali nelle quali opero, lancio un accorato appello alle nuove generazioni: ora che gli spazi esterni vi sono preclusi dall’epidemia, riscoprite la profondità del vostro cuore, lì troverete praterie sconfinate nelle quali la coscienza della caducità umana vi aiuterà a maturare, lontani dagli schiamazzi allucinati della movida. Al riparo da artificiali e disastrose menzogne, vedrete la bellezza del cielo stellato dentro di voi e tra i vostri cari, e della legge morale che il Creatore ha posto a salvaguardia della vostra anima. Un cuore purificato e consapevole esce indenne dalle trincee di ogni guerra e sopravvive anche all’ombra
malefica della pandemia. I ragazzi del ‘99 furono l’ultima classe mandata a combattere nella prima guerra mondiale, un secolo dopo i loro coetanei hanno la storica possibilità di dimostrarsi responsabili e di crescere velocemente nel rispetto di misure di civiltà che equivalgono a un reale e impegnativo esame di maturità. Una lezione per loro, ma anche per noi adulti, spesso più immaturi e irresponsabili dei ragazzi. Misure igieniche per il contenimento dal contagio da coronavirus (covid-19) da sabato 14.03.2020 Sanificazione straordinaria nelle vie e nelle piazze principali, le operazioni verranno svolte mediante macchinari specifici e con l’utilizzo di prodotti disinfettanti. Si richiede a tutti i cittadini la massima collaborazione. -TENERE DENTRO CASA GLI ANIMALI DOMESTICI -NON STENDERE I PANNI -NON LASCIARE FINESTRE E PORTE APERTE -NON INTRALCIARE LA SANIFICAZIONE CON MEZZI DI QUALSIASI GENERE Gli interventi si svolgeranno anche durante la prossima settimana, pertanto si invitano tutti i cittadini a rispettare quotidianamente le direttive impartite.
Nuovo Coronavirus (COVID-19): cosa c’è da sapere e i 10 comportamenti da seguire per evitare il contagio
Qui trovi tutte le indicazioni su cosa fare per prevenire il contagio, le modalità per contattare il servizio informazioni della Regione Sardegna e il servizio sanitario in caso di sintomi sospetti. Puoi consultare i Decreti del Governo nazionale, le ordinanze del Presidente della Regione e i provvedimenti delle Autorità competenti. Nel rispetto delle Ordinanze del Presidente della Regione, n. 4 dell’8 marzo 2020 e n. 5 del 9 marzo 2020, tutti i soggetti in arrivo in Sardegna, dal territorio nazionale o dall’estero, e quelli arrivati dal 23 febbraio 2020, hanno l’obbligo di compilare on line il seguente MODULO con invio automatico. In osservanza al Decreto #Iorestoacasa (DPCM 9 Marzo 2020), per motivare gli spostamenti da un comune all’altro della Sardegna, in caso di controlli da parte delle autorità di pubblica sicurezza, utilizzare il seguente modulo di autodichiarazione La Regione Sardegna ricorda che la collaborazione dei cittadini è fondamentale. In caso di dubbi contattare telefonicamente il proprio medico o pediatra. Per informazioni chiamare il 1500 o il numero verde 800311377 (attivo tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 8 alle 20), per le emergenze il 118. Non recarsi al pronto soccorso. NUOVO CORONAVISRUS (Covid 19) SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE DAL 5 AL 15 MARZO 2020 (DPCM del 04.03.2020) Il Ministro della Pubblica Istruzione ha disposto la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio nazionale a partire da domani, giovedì 5 marzo, fino a domenica 15 marzo. La comunicazione è stata data durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi indetta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La misura è stata adottata in via precauzionale per evitare possibili contagi da Nuovo Coronavirus (Covid 19). Pertanto, sono sospese le attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Santa Teresa Gallura fino al 15 marzo, salvo diverse comunicazioni da parte della Presidenza del Consiglio. L’amministrazione comunale ti invita a collaborare, a rispettare semplici regole di comportamento e ad attenerti alle notizie diramate da fonti ufficiali. Rispettare piccoli accorgimenti è il metodo migliore per affrontare insieme questo breve periodo di incertezza. Coronavirus: il decalogo
Sito istituzionale regione autonoma della Sardegna Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 11.03.2020 ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’intero territorio nazionale Decreto #IoRestoaCasa, domande frequenti sulle misure adottate dal Governo 10 Marzo 2020 Ordinanza Contingibile ed urgente n.08 del 11.03.2020 avente per oggetto: “Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza Covid-19. Sospensione del mercato settimanale del giovedì Coronavirus: le regole per gli spostamenti Avviso del sindaco per coloro che sono arrivati in Sardegna dal 24.02.2020 Misure contenimento e diffusione coronavirus: modifica orario di apertura al pubblico degli uffici comunali dal 10.03.2020 Coronavirus: misure urgenti per tutto il territorio nazionale in vigore dal 10 marzo al 3 aprile 2020 Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 09.03.2020 misure urgenti e di contrasto al coronavirus Ordinanza n. 5 del 09/03/2020 del Presidente della regione Sardegna Ordinanza n. 4 del 08/03/2020 del Presidente della regione Sardegna Nuove misure di contenimento del coronavirus DPCM 08.03.2020 Avviso del sindaco 07.03.2020 Avviso pubblico emergenza sanitaria Coronavirus (Covid-19) DIECI COMPORTAMENTI DA SEGUIRE FORMATO PDF Che cos’è un nuovo Coronavirus? Sito istituzionale Regione Sardegna Circolare Ministero della Salute 5443 del 22.02.2020 Determinazione del Direttore Generale della Sanità n.135 del 26.02.2020 Determinazione del Direttore Generale della Sanità n.138 del 02.03.2020 DPCM 1 marzo 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A Ordinanza n.1 del Presidente della Regione Sardegna del 22.02.2020 Ordinanza n.2 del Presidente della Regione Sardegna del 23.02.2020 Ordinanza n.3 del Presidente della Regione Sardegna del 27.02.2020
Coronavirus: avviso del sindaco per tutti i soggetti che hanno l’obbligo di osservare l’isolamento fiduciario di 14 giorni con divieto di spostamento I soggetti interessati, per l’approvvigionamento di generi di prima necessità, possono rivolgersi alle associazioni di Protezione Civile, le quali provvederanno alla consegna a domicilio dei suddetti generi, previa chiamata telefonica, da effettuarsi dalle ore 09.00 alle ore 12.00
109 anni fa nasceva L. Ron Hubbard A distanza di 109 anni la sua vita e le sue opere influenzano milioni di persone in tutto il mondo Il 13 marzo 1911 a Tilden, una cittadina dello stato del Montana, negli Stati Uniti, nasceva L. Ron Hubbard. A distanza di 109 anni la sua vita e le sue opere influenzano milioni di persone in tutto il mondo, non soltanto i fedeli della religione di Scientology, da lui fondata, ma anche tantissimi uomini dalle buone intenzioni, volti all’aiuto e capaci di guardare alla vita cercando soluzioni che apportino benessere alle moltitudini, mettendo da parte l’individualismo. Certamente per gli Scientologist è difficile non poter davvero celebrare la nascita del fondatore della propria religione con eventi pubblici come è sempre avvenuto. Tuttavia è nei dettami scritti dallo stesso Hubbard il fatto di dare un buon esempio, prendersi cura di se stessi e gli altri, non commettere nulla di illegale, di conseguenza, seppure l’evento celebrativo di questo 13 marzo sia rinviato a data da stabilirsi, la vicinanza si può sentire nella comunanza di intenti e virtualmente, coi dispositivi elettronici, si può stare vicini pur stando ognuno nel proprio divano, a casa. Magari, come gli Scientologist sardi si stanno organizzando, tutti a vedere l’episodio che verrà proiettato oggi alle 20:00 sul canale TV “Scientology Network”. Questa sera infatti è in programma la proiezione dell’articolo “Anche le persone oneste hanno diritti”, tratto dalle scritture del fondatore di Scientology. In un momento come quello che stiamo vivendo, che senza ombra di dubbio rimarrà nella storia, è necessario che ogni settore della società faccia la propria parte al fine di garantire alle persone il maggior benessere possibile e in questo, la religione ricopre un ruolo determinante. Tra le innumerevoli scritture di L. Ron Hubbard è sottolineato che il più grande merito di profeti e pensatori nel corso della storia, sia stato in particolar modo l’aver mantenuta accesa la fiaccola della speranza. Speranza di un futuro migliore, speranza di poter vivere in pace e fratellanza la vita di tutti i giorni, speranza di vita eterna. Scientology rappresenta un completamento di quanto sia stato ricercato fino ad ora, offre la possibilità di coniugare l’amore per la vita e la teologia, con strumenti pratici che garantiscano la capacità di essere artefici dei propri miglioramenti. Questo è il motivo per cui ogni parte della ricerca effettuata da L. Ron Hubbard, viene offerta in maniera tale da poterla usare ed è questo il motivo per cui non c’è parte del mondo in cui gli Scientologist, oltre che impegnarsi nel miglioramento spirituale, sono attivi per combattere le principali piaghe sociali: droga, violazioni dei diritti in ogni ambito incluso quello della salute mentale e moralizzazione. Se chiedeste a uno Scientologist chi sia L. Ron Hubbard è facile che otterreste come risposta “il più grande amico che avrei potuto incontrare”. Per chi volesse conoscere più da vicino le sue opere, sono a disposizione i siti www.scientology.it ma soprattutto il canale TV “Scientology Network”, disponibile anche come applicazione sia per Android che iOS.
Cuba. Coronavirus: ricoverati tre turisti italiani all’Avana Asintomatici e in condizioni d’isolamento i nostri connazionali confermati con il Covid- 19 L’isola di Cuba, che fino a pochi giorni fa risultava indenne dalla pandemia di coronavirus, registra i primi casi da Covid-19. Tre turisti italiani, di cui non è stata resa nota l’identità, sono stati ricoverati ieri in un ospedale dell’Avana dopo essere stati trovati positivi al coronavirus mentre soggiornavano con un quarto italiano in un ostello della città di Trinidad. Ieri la tv cubana ha indicato che, in base a informazioni fornite dal ministero della Sanità, gli italiani sono arrivati a Cuba il 9 marzo scorso. Ora sono ricoverati nell’Istituto di medicina tropicale ‘Pedro Kouri’ in condizioni che, per fortuna, al momento non destano preoccupazioni.Nello specifico tutti sono sotto vigilanza clinica e epidemiologica per constatare se appaiono sintomi. Nel caso in cui nei prossimi giorni si presentasse qualche sintomo clinico, si realizzerà il controllo naso-faringeo e se confermato, si trasferiranno all’Ospedale Militare di Villa Clara, com’è previsto nel Piano per la prevenzione e il controllo del Covid-19. Coloro che sono stati in contatto con i tre turisti italiani che si trovavano in Trinidad e che nelle ultime ore sono stati confermati come i primi casi di Covid-19 in Cuba, sono sottoposti alle azioni epidemiologiche corrispondenti. Il dottor Manuel Rivero Abella, direttore provinciale di Salute a Sancti Spíritus, ha informato che le sette persone che hanno avuto una relazione diretta con gli italiani, tra queste l’autista dell’auto, la tour-operatrice e le cinque persone del Hostal di Trinidad dov’erano ospitati sino ad ora, sono asintomatici, ma sono comunque stati trasportati all’Ospedale Provinciale di Riabilitazione Dottor Faustino Pérez, centro designato nella provincia per l’isolamento dei casi sospetti. «Tutti sono sotto vigilanza clinica e epidemiologica per constatare se appaiono sintomi. Nel caso in cui nei prossimi giorni apparisse qualche sintomatologia clinica, si realizzerà il controllo naso-faringeo e se confermato si trasferiranno all’Ospedale Militare di Villa Clara, com’è previsto nel Piano per la Prevenzione e il Controllo del Covid-19», ha sostenuto Rivero Abella. Secondo il medico se i contatti si mantengono senza sintomi clinici ritorneranno alle loro case dove si manterranno sotto vigilanza estrema da parte degli epidemiologi e del gruppo di base dell’area di salute. Dei quattro turisti italiani arrivati a Cuba lo scorso 9 marzo e che sono giunti a Trinidad il 10, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, tre sono stati confermati con Covid-19 e sino al momento , ha riferito il Ministero di Salute Pubblica, non corono pericolo per la vita. Nella provincia è disegnata la strategia per il trattamento di casi sospetti e questo comprende l’abilitazione delle consultazioni specializzate in tutte le istituzioni di salute e la disponibilità di 42 letti per l’isolamento.
Puoi anche leggere