L'agricoltura parmense verso il 2020 - Camera di Commercio ...
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focus economia L’agricoltura parmense verso il 2020 Crescita dimensionale. Ringiovanimento dei conduttori. Fine delle “rendite”. L’imminente riforma della Pac comporterà, più che una trasformazione, una vera rivoluzione Gabriele Canali È ormai evidente ai più che anche l’agri- Il termine “rivoluzione” potrebbe richia- coltura, come il resto del sistema econo- mare un fenomeno chiassoso e magari in- mico, sia entrata in una fase di profonda concludente, ma non è questo il caso. È e trasformazione che avrà effetti visibili e sarà un fenomeno di cambiamento molto profondi già nel corso della parte restante profondo e radicale, destinato a modifi- del decennio. L’indicazione dell’orizzonte care in modo significativo sia il sistema temporale 2020 è in parte simbolica, ma produttivo del settore primario che quello è coerente con le considerazioni che si dell’intero sistema agroalimentare ad esso intende svolgere in questo articolo, e che correlato e, di conseguenza, sia le relazioni potranno trovare un riferimento statistico tra le diverse fasi delle varie filiere che le anche nei dati del prossimo censimento relazioni tra agricoltura e territorio. dell’agricoltura: quello del 2020, appunto. La prima considerazione da svolgere ri- Le ragioni della “rivoluzione” guarda la natura di questa trasformazio- La prima motivazione alla base di questo ne: essa, infatti, non sarà una semplice e profondo cambiamento risiede nell’evolu- “naturale evoluzione” dell’agricoltura che zione recente della Politica agricola comu- conosciamo; si tratterà piuttosto, di una nitaria (Pac). Questa, infatti, a partire dal- vera e propria “rivoluzione”, peraltro già la prima importante riforma del 1992 (la iniziata. cosiddetta “riforma Mac Sharry”), ma con 2 PARMA economica
focus ECONOMIA una forte accelerazione a seguito dell’ul- duttivi: si pensi agli aiuti accoppiati per il tima importante riforma (quella della “ri- pomodoro da industria, per il tabacco, per forma Fischler”, 2003-2007), ha profon- la frutta trasformata, le quote per il latte e damente modificato la sua impostazione per lo zucchero, i diritti di impianto per la di fondo. Si è passati, cioè, da una Pac che vite da vino (e gli aiuti alla distillazione), aveva isolato l’agricoltura dai mercati, so- e così via. prattutto quelli internazionali, a una po- Ma con l’ultima riforma, quella avviata nel litica che ha progressivamente eliminato 2003 e conclusasi con la riforma dell’orga- i diversi strumenti di protezione rispetto nizzazione comune del vino approvata nel al mercato internazionale, e che ha quasi dicembre 2007, nonché con la successiva del tutto eliminato il sostegno diretto, ri- “health check” del 2009, anche gran parte conosciuto alle aziende, connesso alle loro di questi aiuti accoppiati, come pure gran specifiche attività produttive: il cosiddetto parte dei vincoli quantitativi alla produ- “sostegno accoppiato”. zione1, è stata eliminata. Anche se è ormai chiaro che resteranno Questi cambiamenti nelle politiche hanno importanti risorse per il sostegno degli rimesso l’agricoltura, almeno in buona mi- agricoltori nella nuova Pac in corso di ap- sura, a stretto contatto non solo con un più provazione per il periodo 2014-2020, è al- dinamico mercato interno, ma soprattutto trettanto evidente che il mercato ha ormai con il mercato internazionale, assai mute- recuperato gran parte del suo ruolo anche vole e spesso volatile. per l’agricoltura. Il “vecchio” patto tra società e agricoltu- Gli effetti per gli agricoltori ra, infatti, aveva offerto una forte Non sempre gli agricoltori si sono resi protezione in cambio di un al- conto subito della portata di questi cam- Da qui al 2020 trettanto forte impegno all’au- biamenti, ma ormai tutti ne condividono, l’agricoltura non mento della produzione agricola, più o meno intensamente, gli effetti. E il vivrà una semplice necessità evidente per il contesto primo di questi consiste nella nuova cen- trasformazione ma sociale del tempo. Dalla seconda tralità del mercato per la determinazione della redditività delle aziende agricole. una vera rivoluzione metà degli anni Ottanta, grazie a uno spettacolare miglioramen- Gli aiuti disaccoppiati, cioè quelli relativi to della produttività dovuta a un al cosiddetto pagamento unico aziendale, ampio ricorso a numerose nuove tecnolo- sono comunque un’importante “assicu- gie produttive, il settore agricolo europeo razione” per il bilancio degli agricoltori. aveva raggiunto e superato l’autosufficien- Questi contributi, che ora sono calcolati su za alimentare. Anzi, da allora il problema base individuale e storica, con la nuova Pac maggiore iniziò a diventare quello degli saranno forse regionalizzati, cioè calcola- eccessi di produzione. È stato solo a segui- ti in modo più omogeneo, e applicati su to dei primi importanti effetti della rifor- tutti gli ettari coltivati a qualsiasi coltura, ma del 1992 che la produzione agricola ha indipendentemente dalla “storia” produt- recuperato un migliore equilibrio rispetto tiva dei singoli individui richiedenti. Ma alla domanda aggregata, anche se ancora in ogni caso, gli aventi titolo a tale forma non per tutti i comparti produttivi. di sostegno non saranno “costretti” a rea- Con l’accordo General Agreement on Tariffs lizzare nessuna produzione in particolare, and Trade (Gatt) del 1994, inoltre, lo stes- data la natura disaccoppiata del sostegno. so che ha fatto nascere l’Organizzazione Ciò rende i produttori agricoli inevitabil- mondiale del commercio (Omc), il siste- mente più sensibili alla effettiva redditività ma di protezione doganale per il settore delle diverse produzioni possibili, al di là agricolo veniva profondamente rivisto nei dell’effetto di integrazione dei redditi (o 1 Nella discussione in corso sulla suoi meccanismi, contribuendo non poco semplice riduzione dei rischi) del sostegno riforma della Pac, diversi Paesi, e tra questi l’Italia, stanno cercando a rendere il mercato interno europeo as- pubblico. di mantenere i diritti di impianto sai più connesso con il mercato mondiale, La ritrovata centralità del mercato porta per la vite da vino oltre la scadenza prevista del 2015 (con possibilità di nonostante il mantenimento di un buon con sé la necessità di evoluzione (ma si po- prolungamento al 2018). L’impres- livello di protezione. trebbe parlare di rivoluzione) della figura sione è che si tratti di un tentativo di difesa dei produttori tradizionali Restavano, inoltre, ancora diversi aiuti ac- dell’agricoltore: da produttore a imprendi- dalla competizione potenziale intra Ue, che tuttavia nulla potrà contro coppiati, cioè connessi con specifiche pro- tore. Fino a pochi anni fa, infatti, anche le produzioni di altri paesi extra Ue, duzioni, che hanno continuato ad avere un a causa del contesto creato dalla Pac, gli per tanti aspetti anche assai più peri- colosi sul fronte commerciale. effetto distorsivo sui diversi comparti pro- agricoltori dovevano preoccuparsi (quasi) PARMA economica 3
focus economia esclusivamente di produrre; produrre tan- nostro sono state assolutamente negative, to, spesso in modo intensivo, possibilmen- se non deleterie. te in modo efficiente. Poi i meccanismi In un recente lavoro (Sotte e Arzeni, previsti dalle politiche avrebbero consen- 2013) sulla base di un’analisi attenta dei tito comunque l’ottenimento di un prezzo dati dell’ultimo censimento, si evidenzia adeguato e ragionevolmente stabile. come le aziende rilevate siano 1.620.884 Ora l’imprenditorialità non è più un “op- (nel 2010). Ma il numero di quelle che tional” nemmeno per gli agricoltori: prima vengono identificate come imprese (sia di produrre, bisogna chiedersi attenta- piccole che grandi) o “aziende interme- mente cosa produrre, con quali tecnolo- die-potenziali imprese” scenda a 413mila. gie, con quale intensità produttiva. Ma Questo quarto di aziende, tuttavia, usa soprattutto, prima di produrre, bisogna poco meno del 70% della superficie agri- anche rispondere alle domande: per qua- cola utilizzabile e il 66% delle giornate di li mercati produrre? Per quali acquiren- lavoro. D’altro canto emerge anche come ti? Quali livelli di qualità sono richiesti? il 67% delle aziende censite non Quali punti di forza hanno i miei prodot- raggiunga i 10.000 euro di di- ti rispetto alla concorrenza? E così via. E mensione economica. Nel nuovo sistema gli agricoltori-imprenditori non possono Inoltre, nonostante tutto, si evin- di aiuti l'agricoltore più semplicemente delegare queste scelte ce che la dimensione media delle dovrà agire come ad altri: le fasi dello scambio sui mercati, aziende censite nel nostro Paese della valorizzazione lungo la filiera sono nel 2010 avesse una dimensione imprenditore ormai anche più importanti della semplice media di soli 7,9 ettari; se si con- fase di produzione. E questa è una vera “ri- siderano invece le 413mila imprese di cui voluzione”, peraltro necessaria: da (bravi) sopra, che comprendono sia quelle definite produttori a (bravi) imprenditori. imprese che le imprese potenziali, la di- Da ciò consegue anche la necessità di una mensione media sale a 21,4 ettari. Se poi trasformazione strutturale: una moderna si passa alle sole 310mila aziende definite ed efficiente agricoltura dovrà essere ba- come “imprese” (sia piccole che grandi), la sata su aziende ben strutturate come unità dimensione media sale ancora a 26,4 et- produttive, ma non solo; queste imprese tari. dovranno soprattutto essere in grado di Vale la pena di notare anche come l’età connettersi efficacemente con il mercato, media del conduttore sia strettamente cor- in modo singolo o associato. relata, ma in modo inverso, a questa dina- Il problema strutturale, quindi, è destina- mica dimensionale: rispetto all’età media to a diventare un vero e proprio vincolo di 58,5 anni del totale dei “conduttori”, per l’agricoltura. Un sistema di forte pro- le imprese piccole presentano un’età me- tezione come quello degli anni passati ha dia dei conduttori di 54,1 anni, le imprese infatti consentito di assicurare una suffi- grandi di “soli” 50,1 anni. ciente redditività anche ad aziende piccole Da questi dati si deve quindi concludere e piccolissime, anche quando i loro titolari che il passaggio “rivoluzionario” della no- non erano né agricoltori né, tantomeno, stra agricoltura dovrà comportare da un imprenditori agricoli. Anche gli aiuti (sia lato un aumento delle dimensioni medie pure modesti) disaccoppiati degli ultimi delle imprese, e dall’altro un ringiovani- anni hanno di fatto, per molti proprieta- mento dei conduttori, fattori evidente- ri di appezzamenti fondiari, consentito e mente correlati tra loro. anzi suggerito il mantenimento di questi Ma perché ciò avvenga sarà necessario an- terreni al di fuori dalle dinamiche di vere e che avere una nuova Pac che permetta di proprie aziende, o meglio imprese. In altri concentrare le minori risorse economiche termini, gli aiuti della Pac si sono trasfor- non tanto su fenomeni di rendita a favo- mati, in larga parte, anche se in misura va- re di numerosissime piccole aziende (non riabile, in una forma di rendita fondiaria, imprese), con conduttori anziani e poco facendo diventare meno fluido il mercato inclini all’innovazione e agli investimen- fondiario, non solo in termini di compra- ti, quanto piuttosto sui veri imprenditori, vendite, ma anche di contratti di affitto. e quindi a sostegno delle imprese vere e Questo aspetto della Pac è stato a lungo proprie (o almeno di quelle che possono sottovalutato, più o meno consapevolmen- evolversi ragionevolmente in questa dire- te, ma le implicazioni in un Paese come il zione). 4 PARMA economica
focus ECONOMIA In questo senso, le proposte attuali per filiere di darsi forme di coordinamento ef- la nuova Pac potrebbero consentire sia di ficaci, sia in senso orizzontale (tra imprese innalzare il livello minimo dei pagamen- della stessa fase della filiera) che verticale ti, escludendo così dal sostegno (tra imprese o forme organizzate di fasi Si vince facendo numerose piccolissime aziende, diverse e tra loro successive). Ed è sempre sistema: per questo sia di selezionare i beneficiari di più evidente anche il fatto che la competi- occorre un forte tali aiuti, i cosiddetti “agricoltori attivi”. tività di una filiera è determinata dalla for- za della fase più debole, come la forza di coordinamento Inoltre, le politiche specifiche a una catena è limitata dalla forza dell’anello della filiera sostegno del ricambio generazio- più debole. Perciò le filiere sono necessa- nale in agricoltura, pure presenti riamente portate a considerare, sempre più sia nella Pac attuale sia in quella futura, da attentamente, la necessità che si rafforzino un lato sono particolarmente importanti, tutte le fasi in misura adeguata, e che lo ma dall’altro risultano spesso troppo poco facciano soprattutto le fasi più deboli. Un efficaci. approccio in qualche modo collaborativo Il non aver ancora compiuto scelte chiare dentro le filiere sarà sempre più premiante ed efficaci sia a favore dei giovani agri- rispetto a una persistente e talvolta vio- coltori che dell’aumento delle dimensioni lenta tensione tra le diverse fasi. La per- aziendali sta rallentando, di fatto, l’evolu- cezione di un destino comune da parte dei zione strutturale e imprenditoriale della soggetti delle filiere è il collante che spinge nostra agricoltura. sempre più a collaborare per competere. In questo senso acquistano importanza Le implicazioni per le filiere… crescente - e la nuova Pac lo sta proponen- Ma la rivoluzione in corso a livello di im- do con maggiore enfasi che in passato - il prese agricole ha evidenti implicazioni an- ruolo delle Organizzazioni dei produttori che a livello di filiere, e viceversa. Non v’è (Op) e delle Organizzazioni interprofes- dubbio, infatti, che nelle attuali condizioni sionali (Oi). di mercato uno degli elementi più rilevan- E non c’è motivo più rilevante che giu- ti per creare e rafforzare la competitività stifichi - e anzi richieda - un forte coor- delle imprese risieda nella capacità delle dinamento verticale di una strategia di PARMA economica 5
focus economia valorizzazione di prodotti agroalimenta- turo il territorio rurale della nostra pro- ri di qualità. La qualità, come è noto, ha vincia sarà condizionato dal successo di più dimensioni e interessa diversi aspetti, prodotti come il Parmigiano-Reggiano, a di peso diverso da filiera a filiera. E non forte impatto territoriale, ma anche dalla è certo facile trovare modi efficienti per vite (specie in collina) e dal pomodoro. garantire l’acquirente circa la disponibi- Riconoscere il ruolo trainante di queste lità di materia prima agricola in quantità produzioni, almeno in termini potenziali, e soprattutto qualità adeguata, se non at- non significa disconoscere la funzione che traverso forme avanzate di contrattazione anche altre produzioni potranno avere, ma che mentre richiedono un “determinato” semplicemente riconoscere che su queste prodotto, ne garantiscono anche una re- filiere il nostro sistema agricolo avrà, an- munerazione ritenuta adeguata dalle con- che in futuro, le maggiori carte da giocare. troparti. E ciò vale anche nelle fasi più a Ma nei territori si stanno evolvendo an- valle: in molti casi anche la grande distri- che nuove forme di agricoltura, in un cer- buzione organizzata (Gdo) può ottenere to senso ugualmente “rivoluzionarie” ma determinate qualità di taluni prodotti solo coerenti con un nuovo contesto realizzando forme di “collaborazione”, al- produttivo ed economico. Da un meno contrattuale, con i fornitori. lato, infatti, anche sulla base di Promuovere le In un clima sempre più competitivo anche motivazioni di natura diversa, si buone relazioni per le catene della Gdo, infatti, è relativa- vanno riscoprendo delle oppor- tra agricoltura e mente più importante potersi caratteriz- tunità di produzione e vendita ambiente è la sfida zare rispetto agli altri in termini efficaci e diretta sui mercati locali, specie reali, piuttosto che fittizi o basati solo su con riferimento a prodotti la cui che attende le strategie di comunicazione. qualità può essere effettivamen- istituzioni te più elevata rispetto a prodotti … e per i territori “convenzionali” (per diverse ragioni, e tra I territori, specie in presenza di impor- queste la riduzione dei giorni che trascor- tantissimi prodotti agroalimentari a in- rono tra la raccolta e il consumo: si pensi a dicazione geografica, saranno sempre tanti prodotti ortofrutticoli). più condizionati, nella loro evoluzione, Questa ovviamente non è l’unica motiva- dal successo (o meno) di questi prodotti. zione; altri elementi “qualitativi” possono Come in passato, anche nel prossimo fu- rappresentare altrettante opportunità per 6 PARMA economica
focus ECONOMIA piccole produzioni locali, variabili da caso cherà ancora un ruolo molto importante a caso: il minore impatto ambientale per per l’agricoltura europea (e quindi anche i minori costi della logistica, il contatto parmense), con ogni probabilità metterà diretto tra consumatore e produttore che a disposizione risorse e strumenti ragio- rafforza gli elementi di reputazione che nevolmente utili. Allo stato attuale della influenzano il prodotto, il contenuto “so- discussione, non è molto verosimile che si ciale” di diverse attività produttive, ecc. possano modificare sostanzialmente i ter- Anche queste forme di agricoltura, per mini delle proposte. quanto di dimensioni necessariamente È invece fondamentale ricordare che gran meno rilevanti, sono destinate a modifi- parte dell’efficacia delle nuove politiche care ulteriormente l’agricoltura del nostro dipenderà dalle scelte che il nostro Paese Paese, ma anche della nostra provincia. e la nostra Regione faranno in sede di ap- Ma l’aspetto territoriale più rilevante di plicazione. questa “rivoluzione” è forse quello più Si pensi a come verranno concentrate le trascurato nei fatti. Nel corso degli ul- risorse rispetto ai beneficiari (destinandole timi anni, si sono riscoperte sempre più solo agli agricoltori attivi e innalzando il le relazioni, sia positive che negative, tra pagamento minimo), a come si favoriran- agricoltura e ambiente. Tuttavia, mentre no elementi di rendita fondiaria, o a come moltissimi passi sono stati fatti dal lato si deciderà di sostenere le “vere imprese” del contenimento dei possibili danni de- agricole. Ma molto importante sarà anche terminati da talune modalità produttive il ruolo che verrà attribuito alle diverse sull’ambiente, ancora troppo poco si è fat- forme di efficace coordinamento orizzon- to per favorire efficacemente la produzio- tale e verticale nelle filiere, sia dalle norme ne di beni e servizi di natura pubblica da sia, soprattutto, dai comportamenti degli parte degli agricoltori a favore dell’intera operatori, siano essi agricoli o i diversi collettività. operatori delle filiere (nel caso di Oi). Nella provincia di Parma taluni temi sono L’agricoltura, quindi, ormai posta inelutta- stati posti all’attenzione degli operatori bilmente di fronte ai mercati, dovrà saper e dell’opinione pubblica da tempo, ma è fare emergere e rafforzare gli imprenditori evidente che quanto è stato fatto è ancora e le imprese, con un’attenzione particolare troppo poco. Si pensi al lavoro importan- al fattore critico che spesso si tende a sot- te per la protezione e la promozione della tovalutare anche in questo settore: il capi- biodiversità (agricoltori custodi), e anche tale umano. agli accordi per promuovere la cura del Per avere imprese sono necessari impren- territorio da parte degli agricoltori che su ditori, e soprattutto giovani imprenditori; questo territorio sono presenti e operano. tutti, ma soprattutto questi ultimi, dovran- Tuttavia sia le risorse impiegate sia gli no non solo essere sempre più preparati a strumenti adottati in molti casi sono an- svolgere le pur importanti attività produt- cora insufficienti per impedire gravi feno- tive in senso stretto, ma soprattutto essere meni di degrado territoriale e ambientale. in grado di affrontare la sfida dei mercati, Anche perché per conseguire queste fina- sapendo che questa sfida, con pochissime lità sono necessari degli approcci integrati eccezioni, non si vince da soli, in modo e su base territoriale, non solo su base vo- individualistico, specie in agricoltura, ma lontaria e su parti limitate e spesso discon- associandosi e lavorando per filiere sempre tinue di territorio. Anche in questo senso, meglio organizzate ed equilibrate. quindi, quanto è iniziato a emergere come volto “nuovo” dell’agricoltura dovrà trova- Bibliografia re - almeno nella sua urgenza, nelle moda- G. Canali, Collaborare per competere, in «L’in- lità e nelle forme organizzative che potrà formatore agrario», XXIX (2010) assumere - un forte sviluppo nei prossimi G. Canali, Imprese e forme di coordinamento in anni, con una profondità e un’efficacia tali agricoltura: la via maestra per la competitività, da poter giustificare l’uso di un termine in «Agriregionieruopa», V F. Sotte, A. Arzeni, Imprese e non-imprese come quello proposto: “rivoluzione”. nell’agricoltura italiana, «Agriregionieruopa», XXXII Politiche e scelte Rispetto alle politiche, alcuni spunti sono già stati anticipati. La nuova Pac, che gio- PARMA economica 7
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