12017 Le Demenze in Medicina Generale
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1 2017 www.simg.it Febbraio 2017 - ISSN 1724-1375 (Print) - ISSN 1724-1383 (Online) Depressione dell’anziano nell’ambulatorio del medico di medicina generale: dai sintomi alla terapia G. Biggio, O. Brignoli, A.C. Bruni, M.T. Dotti, D. Fornasari, F. Neviani, G. Pigato, A. Pirani, C. Vampini, O. Zanetti
Depressione Depressione dell’anziano nell’ambulatorio del medico di medicina generale: dai sintomi alla terapia G. Biggio1, O. Brignoli2, A.C. Bruni3, M.T. Dotti4, D. Fornasari5, F. Neviani6, G. Pigato7, A. Pirani8, C. Vampini9, O. Zanetti10 1 Institute of Neuroscience, National Research Council of Italy Monserrato, Cagliari, Italy; Department of Life and Environmental Sciences, Section of Neuroscience and Anthropology, University of Cagliari, Monserrato, Italy; 2 MMG Brescia SIMG (Italian College of General Practitioners and Primary Care); 3 Regional Neurogenetic Centre, ASP CZ, Lamezia Terme, Catanzaro, Italy; 4 Department of Medicine, Surgery and Neurosciences, University of Siena, Siena, Italy; 5 Department of Medical Biotechnology and Translational Medicine, University of Milan and Institute of Neuroscience, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Milan, Italy; 6 Department of Geriatrics, Nuovo Ospedale Civile “S. Agostino Estense”, Modena and Reggio Emilia University, Modena; 7 Department of Mental Health, Azienda Ospedaliera Università di Padova, Padova, Italy; 8 MMG Ferrara SIMG (Italian College of General Practitioners and Primary Care); 9 Department of Mental Health, Ospedale Civile Maggiore and ULSS 9-Scaligera, Verona, Italy; 10 Alzheimer’s Research Unit-Memory Clinic, IRCCS Centro “S. Giovanni di Dio-Fatebenefratelli”, Brescia, Italy. Introduzione Inoltre, in età avanzata i bisogni sono gene- re alla rete assistenziale che si occupa del ralmente complessi a causa della frequente paziente anziano con depressione (MMG in L’invecchiamento mondiale della popola- coesistenza di disabilità e malattie fisiche primis) un documento basato sulla lettera- zione si accompagna anche nel panorama che, riducendo l’autonomia della persona, tura più aggiornata che possa essere d’aiu- europeo a un aumento della popolazione contribuiscono ad aumentare il senso della to nella pratica clinica per la diagnosi grazie over 65 anni che, dal 22% dell’anno 2000, solitudine a cui le reti di supporto familiare a scale di valutazione di rapida applicazione salirà al 30% nel 2025 1. In Italia, i sog- e sociale, spesso disgregate, non riescono e alla gestione terapeutica con specifiche getti over 65 rappresenteranno, nel 2065, a far fronte. Le due condizioni più frequenti indicazioni di trattamento. circa il 33% della popolazione totale 2, nell’anziano – la depressione e il deteriora- procedendo di pari passo, in uno scenario preoccupante, con l’incremento esponen- mento cognitivo – sono spesso coesistenti Epidemiologia ziale delle patologie età-correlate, quali o variamente embricate e questo rende ragione della grande difficoltà alla diagnosi Una metanalisi, che comprende 19 studi demenza, malattie cardiovascolari, tumori di entrambe le condizioni come patologie condotti in 12 paesi Europei tra cui l’Ita- e depressione. Si stima che nel 2020 la autonome. Se la depressione sia un fattore lia su oltre 50.000 soggetti over 65, rileva numerosità dei casi di depressione sarà seconda solo alle patologie cardiovasco- di rischio per la demenza o ne rappresenti dati di prevalenza di disturbo depressivo lari 3 conferendo un rischio quasi dop- una fase clinica prodromica è problemati- maggiore (DDM) del 3,3% (diagnosi cate- pio di mortalità 4 5. Il medico di medicina ca ancora non risolta e spesso difficile da goriale con DSM-IV o ICD-10), percen- generale (MMG), figura fondamentale per affrontare, anche nella pratica clinica quo- tuale che sale al 27% negli over 85, e di il rapporto di fiducia continuativo e diretto tidiana di contesti specialistici 9-11. I familiari DDM precedentemente diagnosticata del con il paziente, deve divenire consape- hanno necessità di riconoscere sintomato- 16,5% 12. In studi effettuati mediante scale vole dell’entità del problema e sviluppare logie sfuggenti e di apprendere comporta- dimensionali, la prevalenza di diagno- la capacità di identificare segni e sintomi menti di aiuto per i congiunti e di sostegno si dimensionale di DDM raggiunge valori “sentinella” per un corretto case finding. per se stessi. Lo strumento della formazio- del 19,5% (21% in Italia) 12 13. Nonostante Tuttavia, il MMG ha difficoltà a orien- ne specifica diviene dunque fondamentale, nella maggior parte dei paesi sviluppa- tarsi correttamente per la mancanza di ma non scindibile dallo sviluppo dei nuovi ti la prevalenza si mantenga costante 14, strumenti 6 7 e criteri diagnostici adatti modelli gestionali di presa in carico che in Italia si è riscontrato un aumento del all'assistenza primaria per cui, in alcune prevedono una forte integrazione tra tutte DDM negli over 65, con valori del 9,2% situazioni, può incorrere in sovra-diagno- le componenti sociali e sanitarie del siste- nel 2007 e del 13% nel 2012, ponendosi si e conseguente over-treatment della ma curante. al nono posto fra le patologie più comuni depressione 8. Obiettivo di questo position paper è forni- in Medicina Generale (MG) e con più fre- Rivista Società Italiana di Medicina Generale N.1 2017 1
Depressione quenti visite (nel 47% una volta/mese, nel riconoscimento del DDM negli over 65 da to da modificazioni somatiche e cognitive 37% più volte/mese) 15. parte della MG, che assume sempre più che incidono in modo significativo sulla Netta la prevalenza del DDM nelle donne un ruolo di riferimento per la popolazione capacità di funzionamento dell’individuo. Le (11,2%) rispetto agli uomini (7,3%), dato che anziana, sono necessari interventi mirati differenze tra essi consistono nella durata, conferma come il genere rientri tra i fattori per ottimizzare il processo diagnostico- nella distribuzione temporale o nella pre- di rischio principali. Il DDM negli anziani si terapeutico: il 35% dei farmaci antidepres- sunta etiologia. associa ad alta comorbilità: polipatologia sivi è prescritto a falsi positivi e il 62% dei Il DDM è caratterizzato da episodi distinti nell’88% dei casi (58% malattie cardiova- soggetti depressi risulta non trattato 8 15 25. della durata di almeno due settimane, che scolari, 69% osteoarticolari, 25% respirato- comportano nette modificazioni affettive, rie, 20% dolore, 10% cancro, 17% diabete) Quadri clinici cognitive e nelle funzioni neurovegetative, con una sola malattia nell’11%, due nel 21%, e remissioni inter-episodiche. È possibile ≥ 3 nel 56% 14. Inoltre, il DDM si presenta di Sebbene l’approccio categoriale del effettuare la diagnosi sulla base di un singo- frequente in comorbilità con diversi sintomi e Diagnostic and Statistical Manual of lo episodio, nonostante nella maggior parte malattie neurologiche, quali insonnia (40%), Mental Disorders dell’American Psychiatric dei casi il disturbo sia ricorrente (Tab. I). Parkinson (40%), epilessia (20-40%) 15 16. Il Association, giunto alla quinta edizione Il quadro clinico del DDM varia in modo DDM, oltre a essere associato a ridotti livelli (DSM-5 26), mal si presti a “etichettare” considerevole lungo l’arco della vita, in l’ampio ventaglio delle espressioni sin- di qualità di vita e a disabilità, è causa comu- particolare tra coloro che hanno avuto una tomatologiche della depressione senile, ne di mortalità, responsabile dell’80% dei depressione a esordio precoce (early-onset esso rappresenta comunque un punto di suicidi nei soggetti over 74 17. In Italia sono depression, EOD) o a esordio tardivo, cioè riferimento culturalmente imprescindibile, riportati bassi livelli di decessi per suicidio dopo i 50 anni (late-onset depression, peraltro in sintonia con il modello medico ma, analogamente al contesto mondiale, la LOD). In quest’ultima, i quadri clinici sono dominante. quota maggiore interessa gli over 65: un sui- variabili e si caratterizzano più spesso per A rendere complessa la diagnosi di depres- cida su 3 ha oltre 70 anni, senza differenze la presenza di apatia, deficit neuropsi- sione nell’anziano contribuiscono molti fat- di genere 18. cologici inclusa la disfunzione esecutiva, tori psicologici, relazionali e socio-ambien- Oltre al DDM, sono rilevanti nell’anziano la nonché modificazioni psicomotorie 28 29. La tali: la rarefazione delle reti sociali, i lutti, la depressione mascherata (4,9%) e la mino- depressione senza tristezza è più comune solitudine non voluta dei luoghi di cura, la re/sottosoglia (10,4% nei pazienti ambula- negli anziani e una “sindrome da deplezio- deafferentazione sensoriale (quella dovuta toriali, 14,4% negli istituzionalizzati, 20% a malattie degli organi di senso, in parti- ne” caratterizzata da ritiro, apatia, astenia e nei casi con Mild Cognitive Impairment colare vista e udito), l’embricarsi di sinto- adinamia è stata descritta come una delle (MCI)19. I fattori di rischio per la depressione mi fisici con quelli psicologici, la tendenza manifestazioni della depressione senile 30. minore includono l’età, il sesso femmini- a mascherare questi ultimi con problemi Negli ultimi vent’anni sono stati fatti signi- le, le malattie cerebrovascolari, il disturbo somatici, la compresenza di patologie cro- ficativi progressi nella comprensione della d’ansia, la solitudine, nonché l’istituzionaliz- niche, la disabilità, il combinarsi di deficit neurobiologia della depressione, sia EOD zazione. Il rischio di mortalità della depres- cognitivi con le fragilità che nell’età avan- che LOD, evidenziando il ruolo patogenetico sione minore, che rappresenta peraltro un zata tendono ad accumularsi 27. Gli stressor di anomalie funzionali o strutturali nell’am- frequente evento predittivo di depressione a significato depressogeno più frequenti in bito di circuiti chiave fronto-sottocorticali. maggiore, è poco inferiore al DDM; il trat- età avanzata sono rappresentati dai pro- Inoltre, nuovi modelli biomedici hanno inclu- tamento ne riduce la mortalità del 7%, così blemi coniugali o familiari, che includono so, oltre alle alterazioni dei tradizionali siste- come avviene nel DDM 20. separazioni o difficoltà relazionali con i figli, mi monoaminergici, disfunzioni dei sistemi A differenza della genesi funzionale nell’a- dal pensionamento e dalla perdita di ruolo endocrinologici e immunologici, dei processi dulto, il DDM nell’anziano riconosce per lo sociale, nonché dal cambio di residenza. infiammatori, dei sistemi delle neurotrofine e più una base organica 16 17, che può esse- La condizione più frequente in assoluto è alterazioni nell’espressione genica. In parti- re prodromica 21 o di corteo alla demen- la comparsa di una malattia fisica con con- colare, si ritiene che nella LOD una serie di za, in particolare la forma vascolare 22. seguente disabilità, perdita dell’autonomia fattori specifici di tipo vascolare e neurode- Recentissime ricerche condotte negli USA e della dipendenza. Secondo il DSM-5 i generativo contribuiscano alla varietà delle e in Olanda – metodologicamente sovrap- disturbi depressivi dell’anziano includono manifestazioni fenotipiche in merito alla ponibili (scala CES D) – hanno individuato il DDM, il disturbo depressivo persisten- patogenesi della depressione. Nell’anziano nel DDM grave e progressivo la forma mag- te (distimia), il disturbo depressivo indotto depresso senza evidente compromissione giormente correlata con la demenza 10 23. da sostanze/farmaci, il disturbo depressi- cognitiva (comunque non affetto da demen- Nei paesi sviluppati, gli anziani depressi si vo dovuto a un’altra condizione medica, il za), sono spesso presenti lievi deficit cognitivi rivolgono soprattutto alla MG, ottenendo disturbo depressivo altrimenti specificato, compatibili con MCI quali difficoltà di con- una diagnosi corretta in meno del 50% dei il disturbo depressivo senza specificazio- centrazione e deficit delle funzioni esecutive, casi, con percentuali maggiori nelle forme ne. La caratteristica comune a tutti questi nonché rallentamento ideo-motorio 31. Questi più lievi 6 24. disturbi è la presenza di umore triste o di sintomi possono migliorare – anche se non Nonostante in Italia si registri un migliore perdita d’interesse e piacere, accompagna- del tutto – dopo la remissione dell’episo- 2 Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017
Depressione TA B E L L A I. alla depressione sono il morbo di Cushing Criteri diagnostici del disturbo depressivo maggiore (DDM). e l’ipotiroidismo. Nell’anziano anche l’iper- tiroidismo può associarsi a depressione A. Cinque o più dei seguenti sintomi sono stati contemporaneamente presenti durante un perio- (apathetic hyperthyoidism), così come l’ipo- do di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funziona- iperparatiroidismo, l’infarto miocardico, le mento; almeno uno dei sintomi è 1) umore depresso o 2) perdita di interesse o piacere. neoplasie (tumore del pancreas, leucemie, 1) umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni linfomi), l’influenza, il deficit di folati o di 2) marcata diminuzione di interesse o piacere per le attività quotidiane 3) significativa perdita di peso o aumento di peso (un cambiamento superiore al 5% in un vitamina B12 e la malnutrizione. Il distur- mese), oppure diminuzione o aumento dell’appetito bo depressivo altrimenti specificato e 4) insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni il disturbo depressivo senza specifi- 5) agitazione o rallentamento psicomotori cazione si applicano alle manifestazioni 6) faticabilità o mancanza di energia in cui i sintomi caratteristici di un disturbo 7) sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (che possono essere depressivo, che causano disagio clinica- deliranti) mente significativo o compromissione del 8) ridotta capacità di concentrarsi, o indecisione funzionamento in ambito sociale, lavorati- 9) pensieri ricorrenti di morte (o suicidari) o un tentativo di suicidio vo o in altre aree importanti, predominano B. I sintomi causano disagio significativo o compromissione del funzionamento in ambito ma non soddisfano pienamente i criteri per sociale o lavorativo. uno qualsiasi dei disturbi della classe dia- gnostica dei disturbi depressivi. Nel primo C. L’episodio non è attribuibile a effetti di sostanze o a un’altra condizione medica il clinico sceglie di comunicare la ragione specifica per cui la manifestazione non sod- disfa i criteri per nessuno specifico disturbo dio depressivo e possono essere il sintomo more ha una durata di almeno 2 anni depressivo, mentre nel secondo la ragione sentinella di una successiva evoluzione in (Tab. II). La diagnosi del DSM-5 include le non viene specificata. demenza. La depressione con sintomi psi- categorie diagnostiche del DDM cronico e Depressione sottosoglia cotici si identifica per la presenza di deliri distimia del DSM-IV. e/o allucinazioni le cui tematiche riguardano Il disturbo depressivo indotto da La prevalenza nella popolazione anziana classicamente la rovina e la colpa (contenuti sostanze/farmaci può essere correlato della depressione sottosoglia (DSS), termi- congrui all’umore) ma anche temi di ipocon- a numerosi composti di comune impiego ne che include sia la depressione minore, dria, gelosia e talora persecuzione (contenuti clinico. I più frequentemente citati com- sia le subsindromiche, è in genere 2-3 volte incongrui all’umore). prendono benzodiazepine, neurolettici e più elevata rispetto al DDM (point-preva- Da una metanalisi che ha posto a confronto antipsicotici atipici, beta-bloccanti, ste- lence mediana: 9.6%). La fenomenologia i sintomi del DDM tra la popolazione dei gio- roidi, farmaci anti-Parkinson, estrogeni, della DSS comprende tipicamente forme vani adulti e quella degli anziani, è emerso progesterone e tamoxifene. Nel disturbo mono- o paucisintomatiche in cui, di volta come i soggetti in età più avanzata presen- depressivo dovuto ad altra condizio- in volta, l’anedonia, la tristezza, l’apatia o tino in modo significativo maggiore agita- ne medica la variabile chiave è l’eziolo- l’ansia/agitazione possono rivestire il ruolo zione, maggiore ipocondria e più frequenti gia, cioè la relazione causale con un’altra chiave. Il decorso della DSS appare più sintomi somatici, minori vissuti di colpa e condizione medica. Vi sono chiare asso- favorevole rispetto a quello del DDM, ma è minore perdita di interesse sessuale 32. ciazioni tra depressione e ictus, malattia lontano dall’essere benigno, con un tasso Il disturbo depressivo persistente, una di Huntington, morbo di Parkinson e danno annuale mediano di remissione sintomato- forma di depressione cronica, può essere cerebrale da trauma. Tra le condizioni neu- logica completa pari solamente al 27%. Per di più, circa l’8-10% delle persone anziane diagnosticato quando l’alterazione dell’u- roendocrine, quelle strettamente associate con DSS sviluppa una depressione mag- giore nell’arco di un anno. Alla stregua del TA B E L L A II. DDM, la DSS è associata a un incremento di Criteri diagnostici del disturbo depressivo persistente. numero e di gravità di patologie somatiche croniche, a limitazioni funzionali, a un mag- A. Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno 2 anni. gior ricorso ai servizi sociosanitari e a un Presenza (quando depresso) di due (o più) dei seguenti sintomi: accresciuto rischio di mortalità 33 34. 1) scarso appetito o iperfagia 2) insonnia o ipersonnia Depressione e demenza 3) scarsa energia o astenia La depressione è oggi riconosciuta sia 4) bassa autostima come fattore di rischio, sia come mani- 5) difficoltà di concentrazione o nel prendere decisioni festazione prodromica delle demenze 6) sentimenti di disperazione degenerative, malattia di Alzheimer in Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017 3
Depressione primis 35. Sintomi appartenenti alla costel- depressione vascolare fa riferimento a una descrivere la psicopatologia, per la diver- lazione depressiva, non necessariamente lesione delle endoarteriole che irrorano il sità dei criteri diagnostico-nosografici inquadrabili nelle rigide maglie categoriali circuito cortico-striato-pallido-talamo-cor- di riferimento per gli psichiatri e la MG, del DSM, appartengono quasi invariabil- ticale, coinvolto nella modulazione del tono nonché per l’incompleta sovrapposizione mente al quadro d’esordio delle demenze dell’umore. Un elemento importante per tra il DSM-5 (più usato in psichiatria) e degenerative e possono anche anticipa- la ricerca è quello di esaminare l’impatto l’ICD-10 (di applicazione standard in MG). re i deficit della sfera cognitiva di alcuni che le alterazioni del SNC (sistema nervoso La gestione della depressione nell’anzia- anni, sotto forma di apatia, ritiro sociale, centrale) di origine vascolare possono avere no si articola in due momenti: 1) la fase umore deflesso, irritabilità 36. Ciò impli- sull’outcome della depressione. La maggior diagnostica, che a sua volta compren- ca un atteggiamento proattivo dei clinici parte degli studi controllati che hanno valu- de il case finding o riconoscimento della verso un follow-up neuro-cognitivo nelle tato l’efficacia dei farmaci antidepressivi in malattia nell’ecosistema biopsicosociale, depressioni late-onset. La prevalenza pazienti con diagnosi di depressione vasco- che dovrà considerare come i criteri del di depressione nelle persone affette da lare, ha evidenziato una scarsa risposta al DSM-5 non siano specifici per l’anziano malattia di Alzheimer si attesta attorno al trattamento. I meccanismi alla base della e come i sintomi cognitivi possano esse- 17% (i dati oscillano tra 0 e 75%, a testi- relativa farmacoresistenza non sono noti: è re prominenti 40 e la diagnosi secondo la moniare le difficoltà di rilevamento); mag- ipotizzabile che, in seguito al danno delle vie nosografia più recente e accettata in MG, e giore risulta la prevalenza nelle demenze monoaminergiche, gli antidepressivi (AD) 2) la presa in carico che include l’elabo- sottocorticali 37. La diagnosi di depressio- non possano esplicare la loro azione farma- razione e la conduzione di un piano tera- ne nei pazienti anziani dementi è com- codinamica, oppure che alcuni sintomi resi- peutico appropriato (informazione, educa- plicata da molti fattori, in particolare dal dui, quali ad esempio l’apatia, rappresen- zione, counselling, terapia farmacologica, fatto che i due disturbi condividano alcuni tino alterazioni comportamentali correlate psicoterapia, monitoraggio, consulenza sintomi (cognitivi, psicomotori e vegetati- al danno sottocorticale in regione frontale psichiatrica mirata). vi), dal polimorfismo delle manifestazioni e vengano erroneamente interpretate come depressive lungo il decorso della malattia deflessione del tono dell’umore. Riconoscimento e dalla progressiva perdita, da parte del Il Patient Health Questionnaire-2 (PHQ-2; paziente, della capacità di riferire i propri La depressione del caregiver Allegato 1) è un breve questionario deri- sintomi 38. L’osservazione prolungata e l’u- I caregiver hanno doppia probabilità di vato dal Patient Health Questionnaire-9 so di informazioni derivate sia dai pazienti incorrere in una condizione depressiva (PHQ-9) 40-43. Il PHQ-2, dotato di una sen- che dai familiari può migliorare la capaci- rispetto ai loro pari, rischio che è tanto mag- sibilità del 100%, una specificità del 77% tà del clinico di identificare la depressio- giore, quanto più si prolunga il loro ruolo. e un valore predittivo positivo del 14%, è ne nei pazienti dementi. La depressione Ulteriori fattori di rischio sono rappresen- indicato per individuare pazienti anziani ad viene oggi riconosciuta come un’impor- tati dall’essere coniuge e dal sentirsi iso- alto rischio di depressione 44. Se il punteg- tante causa di disabilità nelle demenze, in lati nella propria funzione; anche in segui- gio è ≥ 3 è indicato formalizzare la diagno- associazione a una ridotta qualità di vita, to all’eventuale scelta di istituzionalizzare si con il PHQ-9 45. La presenza di sintomi a un incremento di carico emotivo per i il proprio caro, circa il 25% dei caregiver depressivi può essere rilevata e proposta al caregiver e a un più precoce inserimento manifesta sintomi depressivi. Il consumo di medico non solo dal paziente, ma anche dal istituzionale. psicofarmaci è significativamente maggiore familiare, che rappresenta in ambito clini- fra i caregiver di persone con demenza 39. co la fonte essenziale di informazioni per la Depressione vascolare corretta diagnosi (Fig. 1). Il termine “depressione vascolare”, sul La depressione da lutto quale a tutt’oggi non esiste concordanza Diagnosi Considerata l’elevata prevalenza del lutto in letteratura, è stato proposto per definire nella popolazione anziana, i clinici sono Il Patient Health Questionnaire-9 è un que- un sottogruppo di depressioni, prevalen- invitati a mantenere un atteggiamento di stionario (Allegato 2), utilizzato per la dia- temente late-onset, caratterizzate da sot- “critica vigile” rispetto al potenziale incre- gnosi categoriale, dimensionale 46 e per il tili anomalie della sostanza bianca e della mento di casi di DDM attribuiti a una fisiolo- monitoraggio della depressione in MG 47 48 sostanza grigia profonda, di possibile origi- gica risposta di lutto. Di fatto, in una nota a e in Geriatria 40. ne vascolare, rilevabili alla RMN come lesio- pie’ di pagina, lo stesso DSM-5 si appella al Oltre che in MG, il PHQ-9 è stato validato ni da iperintensità. Non vi è attualmente un “giudizio clinico” in tal senso, ma la rispo- internazionalmente in diversi setting clinici consenso sugli aspetti patognomonici della sta della comunità psichiatrica a questo e popolazioni (sensibilità: 92%; specificità: depressione vascolare. Oltre alle lesioni alla approccio è a tutt’oggi variegata 30. 80%) 47. Il PHQ-2 e il PHQ-9 sono strumenti RMN, è stata proposta la presenza di fat- auto- ed etero-somministrati, adatti per- tori di rischio vascolare e di sintomi quali tanto sia per lo screening che per il case ridotta ideazione depressiva, rallentamento Strumenti diagnostici finding. Entrambi sono validati in lingua psicomotorio, apatia e deficit della funzio- La diagnosi di DDM è difficile per la com- italiana e già ampiamente utilizzati in studi ne esecutiva. L’ipotesi patogenetica della plessità della terminologia impiegata per epidemiologici 13 49-51. 4 Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017
Depressione FIGURA 1. Algoritmo diagnostico del disturbo depressione maggiore (DDM) nell’anziano in Medicina Generale. Un valore ≥ 3 del PHQ-2, utilizzato per il case-finding di sintomi depressivi nell'anziano, indica la necessità di formalizzare la diagnosi con il PHQ-9. Una volta definito il grado di depressione, il paziente andrà monitorato e, se necessario, seguito da uno specialista. In particolare, deve essere valutato lo stato mentale attraverso test psicometrici, quali GPCog e check-list, (ad es. SDS), qualora vi siano disturbi cognitivi riportati dai familiari.Valori borderline del GPCog (5-8/9) richiederanno il sub test “Intervista al famigliare” del paziente: se il punteggio del subtest è 4-6/6, compatibile con deterioramento cognitivo preclinico, si suggerisce rivalutazione del paziente con GPCog dopo sei mesi. Se il sub test “Intervista al famigliare” riporta punteggio di 0-3/6, compatibile con deterioramento cognitivo lieve, o il GPCog < 5/9, compatibile con deterioramento cognitivo moderato-grave, andranno effettuati ulteriori approfondimenti diagnostici. Disturbo Depressivo Maggiore (DSM-5 • ICD-10) nell’anziano in Medicina Generale Riscontro sul paziente (case finding/screening) Riscontro 1a Tappa da familiare Riconoscimento PHQ-2 ≥ 3 SDS = 1* PHQ-9 - indagini laboratorio 2a Tappa Invio allo psichiatra SDS > 1* Diagnosi- Psichiatria Trattamento Trattamento • Rischio suicidio • Aggressività auto/etero Monitoraggio (PHQ-9, MADRS, GDS) diretta 3a Tappa • Sintomi psicotici DDM moderato/severo Monitoraggio (deliri, allucinazioni, disorganizzazione pensiero) WARNING: DEPRESSIONE DEMENZA!? • Gravi alterazioni: - psicomotorie (agitazione soprattutto, rallentamento) GPCog** - vegetative (sonno, appetito) • Abuso di sostanze/farmaci • Grave comorbilità: 9/9 5-8/9 < 5/9 depressione in grave Borderline Patologico patologia clinica che renda (8/9 ammesso complesso il trattamento se “orologio” = 2/2 farmacologico e “intervista familiare” = 6/6) Intervista al familiare • Anamnesi familiare per disturbo bipolare Normale 4-6/6 0-3/6 • Anamnesi personale per Deterioramento episodi ipomaniacali cognitivo spontanei o in corso di Deterioramento Deterioramento moderato-grave trattamento antidepressivo cognitivo cognitivo • Richiesta del paziente o del preclinico lieve famigliare Approfondimento • Incertezza diagnostica diagnostico • Mancata risposta ai Ripetere test TC encef. senza mdc farmaci dopo 6 mesi ECG, cartella clinica • Aggravamento clinico • Ricorrenza di episodi CDCD depressivi * Symptoms Dementia Screener (SDS): Allegato 6; ** General Practitioner Assessment of Cognition (GPCog): Allegato 5. Inoltre, il PHQ-9 consente di armonizzare la minimi/depressione sottosoglia; 10-14: Monitoraggio diagnosi tra i sistemi DSM e ICD, in quanto DDM lieve; 15-19: DDM moderato; ≥ 20: Anche il monitoraggio può essere effettuato sovrapponibile al modulo A per la depressio- DDM severo 42 54. È importante, nell’anziano, con strumenti semplici quali PHQ-9 40 55 56 ne del Mini-International Neuropsychiatric individuare la depressione subsindromica- o più articolati come la scala dimensiona- Interview (MINI), questionario psichiatri- sottosoglia che spesso include disordini le Montgomery-Asberg Depression Rating co strutturato che soddisfa i criteri sia del dell’adattamento o sintomi ansiosi, può Scale (MADRS, Progetto Psiche – SIMG, DSM 52, sia dell’ICD 10 53. Il punteggio del causare disabilità funzionali e nascondere Allegato 3) 57 58, in uso routinario nel gestio- PHQ-9 inquadra 5 diversi livelli di depres- una DM che non rientra negli attuali criteri nale Millewin, o la categoriale Geriatric sione: 0-4: assente; 5-9: sintomi depressivi diagnostici 40. Depression Scale (GDS, Allegato 4) 59. Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017 5
Depressione Diagnosi differenziale Il trattamento farmacologico malattia di Parkinson. È importante, infine, La depressione può precedere non solo minimizzare le interazioni farmacologiche Indicazioni al trattamento la demenza conclamata, ma anche il Mild (farmacodinamiche e farmacocinetiche), Il consenso è unanime rispetto alla neces- particolarmente probabili negli anziani per Cognitive Impairment 21: il 53 % degli sità di trattare un soggetto anziano con un la frequente politerapia. anziani con demenza di Alzheimer utiliz- quadro di DDM; nelle forme sottosoglia za farmaci psicotropi (17% antipsicotici, Scelta dell’antidepressivo (PHQ 9: 5-9) o nelle depressioni "lievi" 32,5% antidepressivi, 44,4% benzodia- (PHQ 9: 10-14) a insorgenza più recente Sei metanalisi condotte negli ultimi 15 anni zepine) già un anno prima della diagnosi invece, l’esigenza di un trattamento far- hanno documentato come farmaci antide- contro il 33% della popolazione anziana 60. macologico non sembra essere supportata pressivi di I e II generazione siano superiori In particolare, la depressione grave fin da forti evidenze in letteratura. In generale, al placebo ed equivalenti tra loro nell’in- dall’esordio o in costante peggioramento si sconsiglia l’uso routinario di antidepres- durre la remissione di episodi depressivi deve essere valutata per la possibile pre- sivi a favore di un atteggiamento di “atte- maggiori 65-70. Alcuni studi documentano, senza di decadimento cognitivo e, in caso sa vigile”, con interventi psicosociali che peraltro, che gli AD triciclici sono più effi- negativo, monitorata regolarmente per un includano un supporto psicologico costante caci degli SSRI in pazienti con DDM grave. più elevato rischio di comparsa di demen- e attività psico-educazionali rivolte sia ai Oltre all’efficacia antidepressiva, espressa za 10 23. La diagnosi differenziale dovrà pazienti, sia ai caregiver. In caso di man- dalle variazioni dei punteggi globali delle quindi comprendere: cato miglioramento dopo 4-6 settimane, di rating scale utilizzate negli RCT, è di grande • valutazione clinica e laboratoristica elementi anamnestici, familiari o personali, rilevanza, nella pratica clinica, la valutazione (TSH reflex, B12, calcio, funzionalità di tipo affettivo o di eventi stressanti per- di una eterogeneità nello spettro di efficacia epato-renale, elettroliti, esame urine, sistenti, è buona pratica iniziare un tratta- da parte dei vari antidepressivi, in relazio- emocromo) 40; mento con antidepressivi 17 64 (Tab. III). ne ai principali ambiti dimensionali della • valutazione dello stato mentale con depressione senile. Essi rappresentano di brevi test psicometrici (Fig. 1) quali il Principi di trattamento fatto, al di là di ogni formalizzazione catego- GPCog 61 62 (Allegato 5) o check-list La scelta di un antidepressivo dovrà neces- riale, la peculiare espressione della malattia (SDS, Allegato 6) qualora i disturbi sariamente tenere conto della risposta depressiva nel singolo individuo e pertanto, cognitivi siano riportati dai familiari a precedenti trattamenti, delle eventuali sono da considerarsi i bersagli clinici eletti- (www.demenzemedicinagenerale.net). farmacoterapie concomitanti, del rischio vi di un trattamento mirato alla remissione Qualora GPCog e/o SDS e l’anamnesi potenziale di sovradosaggio, nonché del sintomatologica. La scelta dell’antidepres- familiare riscontrino una compromis- tipo di depressione (ansiosa, inibita, psicoti- sivo si deve basare sul miglior profilo di sione cognitiva, il medico di MG valu- ca, bipolare, ecc.). Il trattamento con antide- effetti indesiderati e sul più basso rischio terà se il suo paziente necessita di pressivi si dimostra efficace anche in quadri di interazioni farmacologiche 71. Nella approfondimento diagnostico presso un di comorbilità con patologie sistemiche, nei Tabella IV sono elencati gli antidepressivi CDCD (Centro per i Disturbi Cognitivi e quali richiede però una maggiore attenzione più utilizzati negli anziani, i relativi dosaggi e per le Demenze). al fine di evitare che la terapia stessa possa gli effetti indesiderati più rilevanti, osservati determinare un peggioramento della malat- nella pratica clinica e riportati dalla lettera- Consulenza psichiatrica tia o che possa indurre effetti collaterali tura 64 72 73. La richiesta di una consulenza psichiatrica rischiosi. In particolare, composti con mar- Il dosaggio terapeutico andrà raggiunto – anche urgente in pronto soccorso – si cata azione anticolinergica o antiadrenergi- iniziando da una dose anche più bassa di giustifica sulla base di criteri clinici quali il ca – come i triciclici – possono peggiorare quella indicata nel range terapeutico e tito- riscontro di sintomi gravi, inusuali, di idee o le demenze, le cardiopatie, il diabete e la lando gradualmente sino a entrare in range. piani suicidari, o di significativa compromis- sione funzionale, sul piano personale/rela- zionale/lavorativo 23 42 54 57 (Fig. 1). È da sot- TA B E L L A III. tolineare come la depressione non debba Elementi per valutare la gravità della depressione e la necessità di un trattamento essere una diagnosi di esclusione e come farmacologico. il suo riconoscimento implichi una gestione 1 L’entità della deflessione timica e/o dell’anedonia del paziente anziano basata su un approc- cio multidisciplinare integrato. Lo psichiatra 2 La comparsa o il peggioramento di disturbi del sonno, dell’appetito, astenia /adinamia può intervenire sia per consulenza (revisio- 3 Variazioni circadiane della sintomatologia con peggioramento al mattino ne diagnostica e/o gestione della resistenza al trattamento), sia per monitoraggio (ad es. 4 La presenza di agitazione o rallentamento psicomotorio casi gravi che richiedano ospedalizzazione 5 Una durata dell’episodio di almeno 2 settimane e attivazione di risorse socio-assistenziali 6 Sintomi psicotici concomitanti extra-ospedaliere 63). 6 Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017
Depressione Ulteriori incrementi andranno effettuati in seconda per gli eventuali effetti anticoliner- un rischio maggiore di interazioni farmaco- base alla risposta terapeutica e alla tollera- gici. Citalopram, escitalopram, sertralina cinetiche 74. bilità individuale. (a basse dosi), venlafaxina, mirtazapina, Gli AD triciclici vengono attualmente indicati All’interno della classe degli SSRI, sia la bupropione e trazodone offrono, tra gli come terapia di seconda linea nel tratta- fluoxetina, sia la paroxetina, sono poco antidepressivi di seconda generazione, il mento della depressione senile, in consi- raccomandate per la terapia antidepressiva miglior profilo per quanto riguarda le intera- derazione del rapporto rischio-beneficio negli anziani: la prima per la lunga emivi- zioni farmacocinetiche. Al contrario, fluoxe- meno favorevole. In particolare, i composti ta e per i prolungati effetti indesiderati; la tina, fluvoxamina e paroxetina presentano aminici secondari quali nortriptilina e desi- TA B E L L A I V. Antidepressivi più utilizzati negli anziani. Ambito di Dose dosaggio Classe e iniziale terapeutico Effetti indesiderati comuni Effetti indesiderati meno comuni Composti indicativa nell’anziano (mg) (mg) SSRI Citalopram 10 20 Nausea, disfunzioni sessuali cefalea, sindrome Iponatriemia, EPS, sanguinamenti anomali, da attivazione, insonnia apatia Escitalopram 5 10 Nausea, disfunzioni sessuali cefalea, sindrome Iponatriemia, EPS, sanguinamenti anomali, da attivazione, insonnia apatia Sertralina 25 50-200 Nausea, disfunzioni sessuali, diarrea, cefalea, Iponatriemia, EPS, sanguinamenti anomali, sindrome da attivazione, insonnia apatia SNRI Duloxetina 30 60-120 Nausea, cefalea, sindrome da attivazione, inson- Iponatriemia, EPS, sanguinamenti anomali nia, disfunzioni sessuali, stipsi, secchezza delle fauci Venlafaxina 37,5 150-225 Nausea, cefalea, sindrome da attivazione, inson- Iponatriemia, EPS, sanguinamenti anomali nia, sudorazione, disfunzioni sessuali, stipsi, secchezza delle fauci, ipertensione arteriosa (dose-dipendente) NaSSa Mirtazapina 15 30-45 Sonnolenza, secchezza delle fauci, incremento Tremore, iponatriemia ponderale SARI Trazodone 25 75-300 Sonnolenza, cefalea, secchezza delle fauci, ver- Iponatremia, priapismo, aritmie tigini, ipotensione ortostatica, nausea DARI o DNRI Bupropione 150 150-300 Ansia, agitazione, cefalea, insonnia, tremori Crisi epilettiche (dose-dipendente) Antidepressivi triciclici Desipramina 10-25 50-150 Effetti anticolinergici centrali e periferici (deficit Deficit di conduzione cardiaca, aritmie cognitivo, secchezza delle fauci, stipsi, deficit di accomodazione), ipotensione ortostatica, tachi- cardia, disfunzioni sessuali Nortriptilina 10-25 50-100 Antidepressivi multimodali Vortioxetina 5 5-10 Nausea, sogni anormali, capogiro, diarrea, costi- Rossore, sudorazione notturna pazione, vomito, prurito Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017 7
Depressione pramina, rappresentano i triciclici d’impie- go più documentato negli anziani grazie Trazodone cloridrato è considerato il capostipite di una classe di farmaci antidepres- alla minore collateralità di tipo autonomico; sivi denominata SARI (Serotonin Antagonist and Reuptake Inhibitor). sono invece sconsigliati i composti aminici Efficace nel trattamento dei disturbi depressivi, compresa la depressione associata ad ansia terziari (amitriptilina, clomipramina, imipra- e disturbi del sonno, agisce come inibitore del reuptake della serotonina e come antagonista dei recettori 5-HT2, la cui attivazione è comunemente associata a insonnia, ansia, agitazio- mina, ecc.) 72. ne e ad alterazioni della funzione sessuale. Oltre all’azione serotoninergica il trazodone ha Trazodone un’azione antagonista sui recettori H1 e a1-adrenergici. Nell’attuale pratica clinica, soprattutto se riferita al paziente anziano, trazodone tende ad Il trazodone è un farmaco scoperto dalla essere più frequentemente prescritto a bassi dosaggi (50-150 mg/die), già dimostrando una ricerca Angelini negli anni ’60 e tuttora rapida efficacia nel miglioramento sintomatico della depressione senile associata ad ansia, utilizzato con successo nella terapia della insonnia e/o disturbi comportamentali in corso di demenza. depressione. Nonostante svolga un’azione Incrementando le dosi di trazodone (150-300 mg) l’azione combinata di antagonismo sul sistema serotoninergico, il trazodone 5HT2A e di blocco del SERT contribuiscono in modo determinante all’azione antidepressiva. si differenzia da altri antidepressivi, quali A livello di alcune aree specifiche, quali corteccia frontale, ippocampo e nucleo accumbens, il blocco dei recettori 5HT2A e 5HT2C si traduce in una facilitazione del rilascio di dopa- SSRI e SNRI, che intervengono essenzial- mina e/o noradrenalina correlato con un marcato miglioramento della funzione cognitiva mente aumentando il neurotrasmettitore. e impedisce l’insorgere di apatia e appiattimento emozionale, possibile con l’utilizzo degli Trazodone, infatti, è un farmaco antidepres- SSRI. A livello ippocampale l’aumento dei livelli sinaptici delle catecolamine potenzia, con un sivo multifunzionale che agisce in maniera meccanismo sinergico, la stimolazione della neurogenesi indotta dalla selettiva attivazione dose-dipendente 82. Oltre ad aumentare dei recettori 5HT1A. Il potenziamento del processo di neurogenesi, si traduce in un migliora- la disponibilità della serotonina a livello mento delle capacità cognitive e del tono dell’umore. delle sinapsi (mediante l’inibizione della Le diverse formulazioni e i diversi dosaggi del farmaco rispondono infatti a diverse esigenze sua ricaptazione), trazodone blocca alcuni cliniche nell’approccio alla depressione con positive implicazioni cliniche di efficacia e tolle- recettori specifici per la serotonina (5-HT2A rabilità: da un lato i bassi dosaggi (50-150 mg/die) e i rilasci immediati garantiscono un’a- zione precoce sulla dimensione sintomatica della depressione associata ad ansia e disturbi e 5- HT2C) ed esercita anche un modesto del sonno, grazie all’azione recettoriale antagonista (5HT2A/2C, H1 e a1); dall’altro i dosaggi effetto antistaminico e anti a-adrenergico 81. più elevati (150-300 mg/die) e le formulazioni a rilascio prolungato (RP e la più innovativa Le caratteristiche farmacodinamiche del Contramid) consentono un approccio farmacologico appropriato sul nucleo serotoninergico trazodone lo rendono, per alcuni aspetti, della depressione con migliorata tollerabilità. vantaggioso rispetto ad altri antidepressivi La compromissione del ritmo sonno-veglia tipica del paziente depresso rappresenta una mostrando, già a basso dosaggio, una rapida condizione particolarmente stressante per l’omeostasi funzionale dei neuroni. Ripristinare un efficacia su molti dei sintomi target caratte- fisiologico ritmo sonno-veglia svolge quindi un ruolo cruciale nella modulazione della sfera rizzanti il disturbo depressivo. Inoltre, trazo- cognitiva, affettiva ed emozionale. La peculiare efficacia di trazodone nel normalizzare il done è ben tollerato e determina raramente ritmo sonno-veglia nel paziente depresso, già a basso dosaggio, rappresenta un importante valore aggiunto utile a rendere più efficace, soprattutto a livello cognitivo, il trattamento a sintomi quali disfunzione sessuale, aumento lungo termine dei disturbi depressivi. di peso, attivazione e/o viraggi maniacali 81; Gli effetti indesiderati registrati in pazienti trattati con trazodone sono stati riportati in non causa, in genere, effetti extrapiramidali Tabella IV. Studi negli animali hanno dimostrato che trazodone è meno cardiotossico degli o anticolinergici di rilievo e non è controin- antidepressivi triciclici e studi clinici suggeriscono che è meno probabile che causi aritmie dicato nel glaucoma e nei disturbi minzio- cardiache nell’uomo. Studi clinici in pazienti con malattie cardiache preesistenti indicano che nali. Pertanto, il farmaco, nelle sue varie trazodone può essere aritmogeno in alcuni pazienti di quella popolazione. formulazioni, ha trovato valido impiego in psicogeriatria, in particolare nel trattamento della depressione senile associata a sintomi dell’ansia, dell’insonnia e/o disturbi compor- low and go slow l’obiettivo del clinico deve possa ottenere una risposta terapeutica dal tamentali in corso di demenza 83-85. essere quello di incrementare il dosaggio trattamento in atto e si pone il problema dell’antidepressivo regolarmente a intervalli di un cambiamento dell’antidepressivo. La Dosaggi di 1-2 settimane, a seconda della tollerabi- tecnica di cambiamento più corretta è la La dose iniziale raccomandata degli antide- lità individuale, con l’obiettivo di raggiunge- cross-titration, che consiste nella riduzione pressivi nell’anziano dovrebbe corrisponde- re una dose terapeutica il più rapidamente graduale del primo antidepressivo scelto e re alla metà di quella prescritta in un adulto possibile, comunque entro un mese 75. La nel progressivo aumento di dosaggio del giovane, al fine di minimizzarne il rischio di variabilità individuale nell’assetto farmaco- secondo. eventuali effetti collaterali. L’incremento di cinetico, al netto dell’invecchiamento, può far sì che alcuni soggetti possano richiede- Sindrome da sospensione questi ultimi è verosimilmente dovuto alla riduzione del metabolismo epatico in età re dosaggi più elevati della media dei loro L’interruzione brusca degli antidepressivi, senile, a malattie somatiche intercorrenti e coetanei. Se non vi è alcun miglioramento in particolare di paroxetina e di venlafaxi- a interazioni farmacologiche. Oltre a segui- apprezzabile dopo 3-4 settimane a dosag- na, può indurre una sindrome da sospen- re la tradizionale raccomandazione start gi adeguati, è improbabile che il paziente sione che include ansia, insonnia, vertigini, 8 Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017
Depressione irritabilità, nausea, vomito e sintomi simil- 15 anni dimostrano che farmaci antidepres- problematici relativi alla vita relazionale del influenzali. In considerazione del quadro sivi, sviluppati per aumentare selettivamen- paziente che verosimilmente possono aver descritto, la sospensione del trattamento te le concentrazione di monoamine a livello influenzato l’inizio e la ricorrenza degli epi- dovrà avvenire gradualmente, nell’arco di sinaptico, associano a tale meccanismo sodi depressivi 93. alcune settimane. Tutti i pazienti cui viene un’azione finora sconosciuta, ma cruciale Va sottolineato come qualsiasi intervento prescritto un antidepressivo, e i loro even- per la loro efficacia clinica: sono in grado psicologico nell’anziano, soprattutto in pre- tuali caregiver, dovrebbero essere informati di modulare in modo diretto o indiretto la senza di sintomi fisici e/o cognitivi, richieda del rischio di questa sindrome 76. funzione dei cluster di geni coinvolti nell’e- molta flessibilità e modifiche tecniche che spressione e nella sintesi di fattori trofici, ne facilitino l’applicazione; particolarmente Durata del trattamento meccanismo che nel lungo termine permet- utili risultano semplici misure di supporto La durata del trattamento con antidepres- te il ripristino, parziale o totale, dei deficit integrate nell’ambiente quotidiano (liste di sivi negli anziani va correlata al numero morfologici e funzionali dei neuroni. Questa cose da fare, l’utilizzo di strumenti quali degli episodi depressivi pregressi (Tab. V) evidenza riconcilia l’apparente parados- calendari o orologi), la rimozione di even- e alla presenza di fattori di rischio signifi- so tra la capacità degli antidepressivi di tuali barriere fisiche e/o sociali al trattamen- cativi (tentativi anticonservativi, stressor aumentare, in poche ore, i livelli sinaptici to, nonché il sostegno emotivo costante da psicosociali, malattie somatiche croniche, di monoamine e la loro efficacia clinica evi- parte dei caregiver e il loro coinvolgimento grave disabilità, ecc.) 77 78. Il trattamento dente solo dopo tempi prolungati di tratta- nel percorso di malattia. continuativo ha evidenziato una riduzione mento, che non si potrà limitare quindi alla Interventi somatici del 28% nel rischio assoluto di recidiva 79. semplice remissione dei sintomi 88 89. È importante sottolineare come durante il Le evidenze suggeriscono come l’eser- trattamento a lungo termine sia consigliato cizio fisico possa produrre effetti positivi Il trattamento non sulla plasticità cerebrale e sulla cogniti- mantenere i dosaggi impiegati nella fase farmacologico vità, soprattutto in relazione alle funzioni acuta, in quanto una loro riduzione nella fase di mantenimento corrisponderebbe a Il trattamento farmacologico della depres- esecutive, particolarmente colpite nella una riduzione di efficacia nella prevenzione sione senile, per la natura intrinsecamen- patologia depressiva 94 95. L’associazione di delle ricadute 80. te multi-fattoriale (biopsicosociale) della una attività fisica combinata a una terapia patologia, per la frequente politerapia e per antidepressiva è risultata superiore alla sola From the bed side to the bench la maggior predisposizione agli effetti col- terapia farmacologica nella remissione dei Nei pazienti con episodi depressivi ricor- laterali dei soggetti anziani, può richiedere sintomi depressivi nel paziente anziano 96. renti è sempre associata una significativa un’integrazione con altre strategie di inter- Tuttavia nelle situazioni particolarmente riduzione dello spessore e del volume delle vento, di tipo psicologico e/o somatico, che gravi quali la depressione psicotica e cata- aree cerebrali coinvolte nella regolazione verranno descritte in seguito 90 91. tonica, e ancora nei pazienti con tendenza della sfera affettiva emozionale e cognitiva, suicidaria, la terapia elettroconvulsivante suggerendo che l’ipotrofismo neuronale e il Interventi psicologici (TEC), è risultata particolarmente indicata conseguente impairment funzionale svol- Diversi sono gli interventi di tipo psicologico con un buon profilo di sicurezza, tassi di gano un ruolo cruciale nella genesi e nella suggeriti per affrontare la depressione nel risposta fino al 70% e con una rapidità d’a- progressiva e ricorrente manifestazione di paziente anziano: le terapie problem-solving zione maggiore rispetto al trattamento con antidepressivi 97-99. questa malattia 86 87. L’aumentata e persi- (TPS) che migliorano le capacità di coping, stente ipersecrezione di cortisolo in seguito le terapie cognitivo-comportamentali (TCC) a una progressiva ed eccessiva attivazione focalizzate al riconoscimento e alla modifica Conclusioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene è ritenu- di stili cognitivo-comportamentali maladat- L’elevata frequenza e le immense proble- ta causa capace di ridurre l’espressione e tativi del paziente 92, e infine la terapia inter- matiche correlate alla depressione dell’an- la sintesi dei fattori trofici con conseguen- personale (TIP) che prevede l’elaborazione ziano, nelle sue variegate e a volte sfug- te ipotrofismo neuronale e inibizione della psicoterapica di tipo pragmatico (supporto genti forme, devono essere attentamente neurogenesi 88. Dati scientifici degli ultimi psicologico, gioco dei ruoli) – di “focus” considerate da parte di tutto il sistema curante, società e famiglia comprese. In tale contesto, il MMG dovrà effettuare un TA B E L L A V. monitoraggio costante, in quanto gateke- Durata del trattamento in relazione agli episodi depressivi pregressi. eper del percorso assistenziale, mediante N. episodi depressivi in età avanzata Durata del trattamento scale di valutazione semplici che possano affiancarlo, sia nel processo di case fin- 1 Almeno 1 anno ding, sia nella presa in carico. In questo 2 2-3 anni o più (valutare fattori di rischio) modo, anche in collaborazione con altre figure specialistiche, potrà meglio definire 3 o più Tutta la vita le strategie terapeutiche, farmacologiche e Rivista Società Italiana di Medicina Generale N..1 2017 9
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