Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore

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Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Wally Koval
                                                     Wes Anderson,
                                                     quasi per caso
                                                     Vecchi fari a strisce rosse e bianche, casinò in legno ai piedi
                                                     del Monte Bianco, hotel dai colori pastello, stazioni ferro-
                                                     viarie attraversate da treni a vapore, binocoli a gettone sul
                                                     molo di un lago: abbiamo imparato che l’arte imita la realtà,
                                                     ma in ogni angolo del pianeta appaiono edifici che sembra-
                                                     no usciti quasi per caso da un film di Wes Anderson. Que-
                                                     sto libro è una raccolta di storie e luoghi «andersoniani»
                                                     davvero esistenti e visitabili in tutta la loro simmetrica bel-
                                                     lezza. Un invito alla scoperta e allo smarrimento, a guardare
                                                     il mondo dal punto di vista del più romantico e agrodolce
                                                     dei registi contemporanei.

                                                                                                      DAL LIBRO
                                                     Ora capisco cosa significa essere quasi per caso se stessi.
  In libreria dal 4 novembre                         Grazie. Non ho ancora le idee chiare su cosa significhi esse-
                                                     re deliberatamente me stesso, ammesso che io sia proprio
                                                     questo, ma non importa. A tutto il gruppo esprimo profon-
                                                     da simpatia e tanta gratitudine per aver scoperto e condivi-
€ 49,00 | pp. 368
                                                     so queste scene singolari e affascinanti.
Prefazione di Wes Anderson                                                                        Wes Anderson
Traduzione di Andrea Libero Carbone

Wally Koval ha creato il profilo Instagram @acci-
dentallywesanderson nel 2017, e ora conta più di
un milione di follower. Crea e pubblica contenuti
ogni giorno con l'aiuto della moglie, Amanda, e il
loro cane, Dexter, a Brooklyn, New York.
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Allan Bay
                                                        con Paola Salvatori
                                                        Nuova cucina italiana
                                                        1400 ricette fra tradizione
                                                        e innovazione
                                                        Quanto è italiana una tortilla? E un hamburger di trota con
                                                        panna acida alla Worcester? Vi sembra una bestemmia in-
                                                        serire nel canone delle ricette nazionali un poke di riso o
                                                        un borsch? Il mondo evolve, si allarga, si apre ogni giorno
                                                        alle trasformazioni, e il cibo, che del mondo è una delle ani-
                                                        me, si trasforma con lui. Oggi c’è una nuova cucina italiana,
                                                        che convive serenamente con la tradizione, innovandola e
                                                        ampliandola.
                                                        Allan Bay ci guida alla scoperta dei cambiamenti che hanno
                                                        attraversato il patrimonio culinario nazionale negli ultimi
                                                        anni, dalla grande fusion che ha fatto diventare la maggior
                                                        parte dei piatti regionali proposte nazionali, condivise dalle
  In libreria dal 4 novembre                            Alpi alla Sicilia, fino alla più recente rivoluzione portata dal
                                                        web e dai social, che hanno permesso a chiunque di accede-
                                                        re a ricette da tutto il mondo. Uno scambio dinamico e sem-
                                                        pre in qualche modo traditore, perché qualunque novità si
€ 25,00 | pp. 1032
                                                        adatta ai gusti locali, generando proposte originali e deli-
                                                        ziose, qui presentate con chiarezza e dovizia di particolari:
Allan Bay è un critico, scrittore e giornalista eno-    da antipasti come la bamia in agrodolce o i blini con caviale
gastronomico. Ha collaborato a lungo con il Cor-        a primi piatti quali gli gnocchi d’ortica in salsa al porto o
riere della Sera e oggi è responsabile per la Lom-      l’orzo risottato con mele. Paola Salvatori, a completamento
bardia e membro del comitato di direzione della         dell’opera, ci aiuta a scoprire e capire la storia di alcune delle
Guida de L’Espresso. Tra le sue numerose opere
ricordiamo Cuochi si diventa (Feltrinelli, 2003),
                                                        più classiche ricette italiane.
la Garzantina della Cucina (Garzanti, 2010), Cosa       Nuova cucina italiana, edizione aggiornata del preceden-
mangiamo (con Nicola Sorrentino; Electa, 2011),         te volume sulla «cucina nazionale italiana», è insieme uno
Le ricette degli altri (Feltrinelli, 2011), Basta una   straordinario strumento per conoscere come si è evoluto e
pentola (Gribaudo, 2019) e Il libro completo dei        arricchito in poco tempo il nostro modo di mangiare e uno
sughi, delle salse e dei ragù (Giunti, 2020).           sconfinato ricettario pieno di consigli pratici alla portata di
Paola Salvatori è una storica della cucina ita-         qualunque tipo di cuoco, che sia esperto o alle prime armi.
liana. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Nove-        Un’autobiografia collettiva attraverso il palato per capire chi
cento in cucina (Pendragon, 2014).                      siamo stati, chi siamo oggi e chi saremo domani.
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Jenny Jägerfeld
                                                      Mats Strandberg
                                                      Mostri in terapia
                                                      Notti gelide a Stoccolma, notti da menti malate. Una psi-
                                                      cologa scompare all’improvviso. Nel suo studio, vengono
                                                      ritrovate registrazioni, mail e appunti su quattro casi parti-
                                                      colarmente interessanti: un dottore con una doppia perso-
                                                      nalità, una creatura mostruosa messa al mondo da un genio
                                                      della medicina, un bellissimo dandy che sembra non invec-
                                                      chiare mai e una vampira psicotica.
                                                      A sedersi sul lettino della psicologa, è evidente, sono stati
                                                      quattro dei più noti personaggi della letteratura dell’orrore:
                                                      dottor Jekyll, Frankenstein, Dorian Gray e Carmilla. Co-
                                                      s’hanno rivelato, durante le loro sedute? Quali demoni alber-
                                                      gano nella mente di questi «mostri»? Da dove provengono
                                                      le loro ossessioni e i loro delitti? Leggendo queste interviste
                                                      impossibili, scopriamo quanto i loro dilemmi siano eterni,
                                                      quanto anche oggi sia doloroso accettare la parte più oscura
  In libreria dal 4 novembre                          di sé, quanto sia importante non odiare se stessi anche se il
                                                      mondo ci respinge, quanto sia difficile invecchiare in una
                                                      società ossessionata dalla giovinezza, quanto sia complicato
                                                      esplorare la propria sessualità.
€ 23,00 | pp. 304
                                                      Il libro di Mats Strandberg e Jenny Jägerfeld mescola psico-
Traduzione di Valeria Gorla                           logia e letteratura, scienza e cultura popolare, ci fa scoprire
e Samanta K. Milton Knowles                           i più intimi pensieri dei mostri più famosi della letteratura.
                                                      E ci aiuta a conoscere e curare altri mostri: quelli che, fuori
Jenny Jägerfeld e Mats Strandberg: lei è una          dalle pagine, ci portiamo dentro ogni giorno.
psicologa e psicoterapeuta, autrice di numero-
si libri per bambini, lui è uno dei più apprezza-                                                       DAL LIBRO
ti scrittori horror e fantasy della Svezia. Hanno
                                                      Esimia dottoressa,
avuto l’idea per questo libro dopo aver visto
uno spettacolo teatrale su Frankenstein e aver        l’orario da voi proposto va benissimo. Se si presenta un certo
realizzato che tutta la vicenda si sarebbe risolta    Sig. Hyde non lasciatelo entrare; vi spiegherò meglio duran-
in fretta se solo i protagonisti ne avessero parla-   te la nostra seduta.
to con uno psicologo.                                 Con stima,
                                                      dott. Henry Jekyll
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Paul Mason
                                                      Come fermare
                                                      il nuovo fascismo
                                                      Storia, ideologia, resistenza
                                                      Facciamo un’ipotesi fantascientifica: i nazisti riescono a in-
                                                      ventare una macchina del tempo e nelle ultime settimane
                                                      della Seconda guerra mondiale inviano una squadra nel fu-
                                                      turo per creare il Quarto Reich. La squadra arriva nell’Eu-
                                                      ropa di oggi. Dapprima si scandalizza per l’ultraliberismo
                                                      della nostra società, per la nostra musica e la cultura de-
                                                      generata. Poi vede partiti di estrema destra inondare i me-
                                                      dia e fare bottino di voti con una retorica violenta contro
                                                      femministe e migranti. La squadra impara a usare internet
                                                      e si rende conto che tutte le sue idee circolano a livello glo-
                                                      bale sui canali Discord e sui gruppi WhatsApp tra milioni
                                                      di persone arrabbiate. Guarda i segni premonitori di una
                                                      guerra civile negli Stati Uniti manifestarsi sotto l’occhio be-
                                                      nevolo dello stesso presidente. Capisce che la sua missione
  In libreria dal 4 novembre                          è superflua: i fascismi non sono affatto stati sconfitti, anzi
                                                      godono di ottima salute e si preparano al trionfo.
                                                      Questa non è fantascienza. In Come fermare il nuovo fa-
€ 25,00 | pp. 360                                     scismo Paul Mason racconta come il futuro della nostra de-
                                                      mocrazia sia minacciato dall’ascesa di movimenti autoritari
Traduzione di Marina Astrologo
                                                      che hanno incanalato la rabbia di chi si sente lasciato in-
e Bruna Tortorella
                                                      dietro dalla società, l’amarezza di chi ha creduto nelle pro-
                                                      messe infrante del neoliberismo e, soprattutto, la parados-
Paul Mason (Leigh, 1960), giornalista economi-        sale paura della libertà e delle conquiste della democrazia.
co, ha lavorato per la Bbc e l’emittente Channel      Mason traccia inquietanti parallelismi tra l’ascesa di Hitler
4. Tra i suoi libri ricordiamo Live Working or Die    e Mussolini e quello che sta accadendo sotto i nostri occhi
Fighting (2008), La fine dell’età dell’ingordigia
                                                      con il tacito consenso di parte della politica.
(Bruno Mondadori, 2009) e Why It’s Kicking off
Everywhere (2011). Il Saggiatore ha pubblicato        Perché l’antifascismo non è un distintivo alla moda, ma il so-
Postcapitalismo (2016) e Il futuro migliore (2019).   lo e unico antidoto al ritorno dei tempi più bui dell’umanità.
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Sabina Minardi
                                                     Il grande libro del vintage
                                                     Drive-in, Polaroid, la Vespa.
                                                     Le borse all’uncinetto, i pantaloni a vita alta, le Vans. Frien-
                                                     ds, Mazinga Z, Dune. La voce di Orietta Berti che fuoriesce
                                                     da una cassa bluetooth mentre un barman in gilet e baffi a
                                                     manubrio serve un Old Fashioned in uno speakeasy inau-
                                                     gurato da poco. Che cos’è questa confusione di immagini e
                                                     oggetti di epoche diverse, stili di vita dimenticati e musica
                                                     retrò? Che cos’è questa nostalgia nell’aria? La risposta sta
                                                     tutta in una parola: vintage. Sabina Minardi ci conduce in
                                                     un colorato viaggio nel cuore di uno dei grandi cortocir-
                                                     cuiti del contemporaneo: tra moda e costume, storia e ten-
                                                     denze giovanili, Il grande libro del vintage spalanca le por-
                                                     te di questa indefinibile Wunderkammer di destini che si
                                                     riavvolgono e gusto dell’usato. Un’opera fondamentale per
                                                     comprendere perché più ci proiettiamo nel futuro più sia-
                                                     mo affascinati dal passato; per ritrovarci nei panni appena
                                                     smessi, che rivestiremo domani.
 In libreria dall’11 novembre

€ 29,00 | pp. 272

Sabina Minardi (Catania, 1970), giornalista, è
responsabile delle pagine culturali dell’Espres-
so. Cura la rubrica di libri «Bookmarks» e ha ide-
ato e condotto la serie video per ragazzi «Bo-
okZ». Ha pubblicato il romanzo Caterina della
notte (Piemme, 2017).
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Giorgio Strehler
                                                      Lettere agli italiani
                                                      «Credo che oggi si debba avere fiducia non tanto nella so-
                                                      cietà, quanto piuttosto nell’essere umano. Nell’individuo.
                                                      Deve esserci un modo per vivere un po’ meglio.» Per tutta
                                                      la vita Giorgio Strehler ha alternato alla carriera artistica
                                                      l’impegno politico, con pari passione e ardore: oltre a essere
                                                      stato un faro per la scena teatrale nazionale, infatti, per qua-
                                                      si mezzo secolo ha pubblicato articoli sui principali quoti-
                                                      diani italiani e ha militato nei partiti della sinistra, fino a
                                                      essere eletto prima al Parlamento europeo e quindi al Sena-
                                                      to, sempre intrecciando ai grandi eventi storici del secondo
                                                      Novecento le proprie riflessioni e i propri vissuti.
                                                      Le Lettere agli italiani raccolgono il fiore di questa lunga
                                                      esperienza da intellettuale pubblico, il suo pensiero sull’ere-
                                                      dità della Resistenza, sull’emergere del razzismo, sulla fine
                                                      dell’Unione Sovietica, sulla necessità di unire culturalmente
                                                      l’Europa in «un nuovo Umanesimo europeo» ancor prima
                                                      che a livello di istituzioni, su Tangentopoli e sul crollo della
 In libreria dall’11 novembre                         Prima Repubblica, sul bisogno di giustizia e sugli eccessi del
                                                      giustizialismo. Quelle di Strehler sono considerazioni mai
                                                      banali e sempre espresse con coraggio, esponendosi in pri-
€ 18,00 | pp. 168                                     ma persona nelle assemblee e sulla carta stampata, all’inter-
                                                      no delle quali trovano spazio inediti e intimi ritratti di luo-
Prefazione di Ferruccio de Bortoli                    ghi e personaggi: dalla Trieste dell’infanzia alla tanto amata
A cura di Giovanni Soresi                             Milano, da Sandro Pertini a Norberto Bobbio, senza dimen-
                                                      ticare il compagno di strada Paolo Grassi, con cui fondò il
                                                      Piccolo Teatro.
Giorgio Strehler (Trieste, 1921 - Lugano, 1997),
maestro del teatro del Novecento, ha diretto
                                                      Queste pagine – arricchite dalla prefazione di Ferruccio de
oltre duecento spettacoli di prosa e lirica, pre-     Bortoli – rappresentano una testimonianza unica di impe-
diligendo autori come Goldoni, Shakespeare e          gno civile e delle possibilità che ha l’arte di «agire tra le stra-
Brecht e compositori quali Verdi e Mozart. Nel        de del mondo». Un invito che dal cuore del turbolento xx
1947, con Paolo Grassi e Nina Vinchi, ha fondato      secolo giunge intatto sino a noi: perché il palcoscenico del
il Piccolo Teatro di Milano. Nei primi anni novanta   presente torni a essere un luogo in cui la voce e le speranze
a Parigi ha dato vita all’Unione dei Teatri d’Euro-   degli uomini possano risuonare.
pa. È stato parlamentare europeo per il Psi (1983-
1984) e senatore nelle file della Sinistra Indipen-
dente (1987-1992).
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Johannes Itten
                                                    Teoria della raffigurazione
                                                    e della forma
                                                    Nell’autunno del 1919 Walter Gropius invita Johannes It-
                                                    ten a fare parte del corpo insegnante del neonato Bauhaus
                                                    a Weimar. La celebre scuola non ha ancora un programma
                                                    definito e Itten propone di inserire in un corso preliminare
                                                    tutti gli studenti che mostrano un interesse di tipo artistico.
                                                    Al pittore viene lasciata la più totale libertà riguardo ai temi
                                                    e alla struttura delle lezioni: è l’inizio di uno dei corsi più
                                                    innovativi della scuola e l’occasione per ribaltare il concetto
                                                    tradizionale di insegnamento artistico basato sulla ripeti-
                                                    zione di modelli consolidati.
                                                    Il corso ha lo scopo di impratichire gli studenti con le più
                                                    diverse modalità di raffigurazione – pittura, scultura, foto-
                                                    grafia, uso del colore, del ritmo e dei contrasti di forme e to-
                                                    nalità – al fine di trovare quella più consona alle inclinazioni
                                                    individuali e produrre opere ispirate non da modelli teorici,
 In libreria dall’11 novembre                       ma da un’emozione. Le lezioni di Itten sono introdotte da
                                                    esercizi di respirazione che eliminino rigidità e tensioni dal
                                                    corpo, e proseguono sfidando la creatività degli allievi nei
                                                    modi più vari: si scompongono i capolavori di Goya e Giot-
€ 23,00 | pp. 160                                   to in sezioni di luce e ombra; si sperimenta con tessuti, legni
Traduzione di Silvia Verdiani                       e metalli, toccandoli, plasmandoli e assemblandoli; si cerca
                                                    il modo più spontaneo di riprodurre a memoria la corteccia
                                                    di un albero o di tracciare con poche linee istintive l’essenza
Johannes Itten (Südernlinden, 1888 - Zurigo,
1967) ha insegnato dal 1919 al 1923 al Bauhaus      di una tigre o di un cavallo al galoppo.
di Weimar e successivamente a Berlino, Krefeld      Teoria della raffigurazione e della forma, che raccoglie le
e Zurigo, dove ha diretto il museo Rietberg fino    indicazioni creative di Johannes Itten per il suo insegna-
al 1956. Nel 2010 il Saggiatore ha pubblicato Ar-   mento al Bauhaus e le riproduzioni dei lavori degli allievi,
te del colore.                                      è una fonte inesauribile di idee e intuizioni e, oggi come
                                                    allora, il manifesto di una concezione rivoluzionaria dell’ar-
                                                    te: un’arte che nasce non dall’imitazione del passato ma da
                                                    un’emozione profonda e personale.
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
J.B. MacKinnon
                                                     Il giorno in cui il mondo
                                                     smette di comprare
                                                     I primi ad accorgersi che qualcosa è cambiato sono i com-
                                                     messi dei negozi: quel giorno stanno clamorosamente man-
                                                     cando gli obiettivi di vendita. Poche ore dopo i responsabili
                                                     di zona mandano resoconti preoccupati ai loro capi. Il gior-
                                                     no successivo gli addetti ai magazzini dei maggiori siti di
                                                     shopping online vedono i loro ritmi frenetici rallentare. Nel
                                                     giro di pochi giorni il colore del cielo cambia con il calare
                                                     delle emissioni di anidride carbonica. Il mondo ha smesso
                                                     di comprare: non è l’inizio di un romanzo distopico; è l’uni-
                                                     ca cosa che può salvare noi e la Terra.
                                                     Parliamoci chiaro: è lo stile di vita basato su un consumo
                                                     costante la causa principale del collasso ecologico. Siamo
                                                     disposti ad avviare trasformazioni radicali su scala globale
                                                     per rendere più verde e sostenibile il nostro stile di vita, ma
                                                     non a diminuire i nostri acquisti, quello no, è l’ultimo tabù.
 In libreria dall’11 novembre                        Se smettiamo di comprare, dicono politici ed economisti,
                                                     sarà una catastrofe, la fine della nostra società e di milioni
                                                     di posti di lavoro. Ma è davvero così?
                                                     Per rispondere a questa domanda, J.B. MacKinnon ha attra-
€ 22,00 | pp. 384                                    versato il pianeta parlando con gli ultimi cacciatori-raccogli-
Traduzione di Giorgio Basso                          tori africani, con dirigenti dell’industria della moda e con chi
                                                     lavora negli stabilimenti tessili in Bangladesh, con pubblici-
                                                     tari più o meno pentiti e membri di comunità autosufficienti,
J.B. MacKinnon (Sheffield, 1970), giornalista, at-
tualmente collabora con The New Yorker e tie-        con chi produce oggetti usa e getta e chi li cura come prodotti
ne un corso di scrittura presso la University of     artigianali. Ha visitato gli ultimi luoghi degli Stati Uniti in
British Columbia. I suoi articoli sono stati pub-    cui i negozi sono chiusi la domenica; ha attraversato città in
blicati su National Geographic e The Atlantic. Ha    cui, avendo tagliato l’illuminazione artificiale, si è tornati ad
pubblicato The 100-Mile Diet (2007; con Alisa        ammirare le stelle; ha scoperto insospettabili sacche di resi-
Smith), Dead Man in Paradise (2007) e The Once       stenza al consumo nel cuore del Giappone ipertecnologico.
and Future World (2013).
                                                     Ridurre i nostri consumi non è un processo indolore, ma è
                                                     possibile, necessario e non rimandabile se vogliamo inter-
                                                     rompere la spirale distruttiva che sta devastando le nostre
                                                     vite e la Terra.
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Bere come un vero scrittore
                                         100 ricette per ricreare i drink
                                         che hanno ispirato i giganti
                                         della letteratura
                                         Lettori, aspiranti scrittori, appassionati del buon bere e bar-
                                         tender dilettanti, questo libro è per voi: troverete ricette, do-
                                         si, consigli, aneddoti per preparare e gustare i drink bevuti e
                                         raccontati dai più grandi scrittori e poeti di tutte le epoche.
                                         Trascorrete il pomeriggio sorseggiando assenzio alla Close-
                                         rie des Lilas in compagnia di Charles Baudelaire, Paul Ver-
                                         laine e Oscar Wilde.
                                         Prima di cena dissetatevi con il Gin Rickey di Francis Scott
                                         Fitzgerald, il Manhattan di Dashiell Hammett, il Black Velvet
                                         di Donna Tartt o il Vesper Martini (agitato) di Ian Fleming.
                                         Riscaldate la vostra serata con il Negus di Jane Austen, il
                                         Gin Twist di Walter Scott o l’Hot Toddy speciale di Gustave
                                         Flaubert. Lavorate tutta la notte alla macchina da scrivere
                                         buttando giù Singapore Sling (con mescal e birra a parte)
 In libreria dal 18 novembre             come Hunter S. Thompson. Tirate fino al mattino nella
                                         White Horse Tavern in compagnia di James Baldwin e Nor-
                                         man Mailer, ma non sfidate il record di diciotto whisky di
                                         fila di Dylan Thomas. Se questo tour de force alcolico e let-
€ 00,00 | pp. 296                        terario vi ha lasciati provati, non temete: l’Horse’s Neck di
Traduzione di Camilla Pieretti           Noël Coward o il Bloody Mary da colazione di Raymond
                                         Carver vi rimetteranno in sesto per nuove ricette e letture.
Testi a cura di Margaret Kaplan
Illustrazioni di Jessica Fimbel Willis
Wes Anderson, quasi per caso - Il Saggiatore
Arthur Rimbaud
                                                       Una stagione all’inferno
                                                       Arthur Rimbaud è un mito nero e eterno: passato, presente
                                                       e futuro del mondo a rovescio.
                                                       A diciott’anni ha trascorso Una stagione all’inferno, nel ba-
                                                       ratro del proprio essere, nell’abisso dell’esistenza, dove nes-
                                                       suno mai ha osato tanto.
                                                       In lui sono la follia e il genio del maledetto, del punk, di
                                                       tutto ciò che la norma rifiutava ieri, calpesta oggi e disprez-
                                                       za domani; in lui si è riconosciuta una rivoluzionaria come
                                                       Patti Smith, che qui introduce la Stagione e ne porta alla
                                                       luce la forza negli anni mai sopita, mostrando quanto l’ar-
                                                       te sia sempre stata, e sempre sarà, qualcosa che scuote dal-
                                                       le profondità della terra la pace posticcia della superficie.
                                                       Edgardo Franzosini traduce ex novo il testo, scrivendo una
                                                       versione conclusiva che ci invita a cercare Rimbaud non in
                                                       cielo con gli occhi puntati verso l’alto, ma giù, nel fango,
                                                       dove scavando con le unghie possiamo rinvenire la gemma
                                                       ardente della sua poesia.
 In libreria dal 18 novembre
                                                                                                         DAL LIBRO
                                                       Un tempo, se ricordo bene, la mia vita era un festino dove
€ 15,00 | pp. 104
                                                       tutti i cuori si aprivano, tutti i vini scorrevano.
Introduzione di Patti Smith                            Una sera, ho fatto sedere la Bellezza sulle mie ginocchia.
Postfazione e traduzione                               – E l’ho trovata amara. – E l’ho insultata.
di Edgardo Franzosini                                  Mi sono armato contro la giustizia.
                                                       Sono fuggito. Oh streghe, oh miseria, oh odio, a voi è
                                                       stato affidato il mio tesoro!
Arthur Rimbaud è nato a Charleville nel 1854 ed        Riuscii a cancellare dal mio spirito ogni speranza umana.
è morto a Marsiglia nel 1891.
                                                       Su ogni gioia per strangolarla ho fatto il balzo sordo
Patti Smith (Chicago, 1946) è cantautrice e poe-       della bestia feroce.
tessa. Il suo Horses (1975) è stato inserito da Rol-   Ho invocato i carnefici per addentare, morendo, il calcio
ling Stone al ventiseiesimo posto nella classifica     dei loro fucili. Ho invocato i flagelli, per soffocarmi
dei cinquecento migliori album di tutti i tempi.
                                                       con la sabbia, con il sangue. La sciagura è stata il mio Dio.
Edgardo Franzosini (La Valletta Brianza, 1952),        Mi sono disteso nel fango. Mi sono asciugato al vento del
scrittore, vive a Milano. Con il Saggiatore ha         delitto. E ho giocato qualche brutto tiro alla follia.
pubblicato nel 2021 Sul Monte Verità.
Giulia Carla Bassani
                                                      Sognavo le stelle
                                                      Manuale per giovani viaggiatori spaziali
                                                      Notte d’estate, il buio illuminato dalle stelle sopra di noi.
                                                      Quante volte abbiamo alzato gli occhi al cielo in cerca di quei
                                                      puntini luminosi nell’oscurità, aspettando magari che uno di
                                                      essi la attraversasse per farci esprimere un desiderio, o che un
                                                      disco volante vi scivolasse in mezzo? Quante volte abbiamo
                                                      immaginato come possa essere la vista da lassù, quali mondi
                                                      abitati da chissà quali creature possano esistere al confine di
                                                      una galassia lontana lontana? E quante volte, magari ispira-
                                                      ti dalla leggendaria passeggiata di Armstrong sulla Luna o
                                                      solleticati da film e serie tv, abbiamo sperato di volteggiare
                                                      anche noi un giorno nello spazio, un puntino tra i puntini?
                                                      La giovanissima Giulia Carla Bassani quel sogno ha scelto
                                                      di prenderlo sul serio e di raccontare in che modo sia possi-
                                                      bile cercare di realizzarlo. Il suo è un appassionante viaggio
                                                      scientifico nell’Universo attorno a noi, in cui la storia dell’e-
 In libreria dal 18 novembre                          splorazione del cosmo – dalla corsa allo spazio tra Usa e
                                                      Urss alle collaborazioni internazionali per arrivare su Mar-
                                                      te, dai primi tentativi di comunicazione con forme di vita
                                                      extraterrestre alla scoperta degli esopianeti – si alterna ai
€ 15,00 | pp. 192                                     consigli sui passi da compiere per diventare veri astronauti
                                                      e alla descrizione di quello che ci si troverà ad affrontare
Giulia Carla Bassani (Torino, 1999), ha studiato      una volta giunti sul Pianeta Rosso.
Ingegneria aerospaziale e si sta specializzando       Guidato da una scrittura chiara e vivace, Sognavo le stelle si
in Sistemi spaziali al Politecnico di Torino. Svol-   muove tra passato e presente, tra conquiste collettive e per-
ge attività di ricerca presso il Blue Marble Space    corso personale, tra Jurij Gagarin e Samantha Cristoforetti,
Institute of Science sui metodi di schermatura        alla ricerca di storie che possano farci guardare con ancora
delle radiazioni cosmiche in ambiente marziano        maggiore intensità allo spazio e ai suoi misteri. Un’esortazio-
e sulla sostenibilità delle missioni umane nello
spazio. Dal 2019 al 2020 è stata coordinatrice
                                                      ne a coltivare ogni giorno la nostra curiosità, fino a quando
nazionale della Moon Village Association, un’as-      ci farà sollevare da terra: sempre più in alto, sempre più su.
sociazione internazionale con l’obiettivo di pro-
muovere la realizzazione di un villaggio lunare
e le missioni lunari umane. È autrice – assieme a
Francesco Maio – di Elon Musk e SpaceX. Obietti-
vo: Marte (Kenness Publishing, 2021).
Anthony Aveni
                                                      I racconti della creazione
                                                      I miti della genesi fra paesaggio
                                                      naturale e immaginazione umana
                                                      Come nasce il mondo è un segreto, un segreto da tramanda-
                                                      re nel tempo. All’origine di tutto era un uovo. Oppure il buio,
                                                      o un corvo imbroglione, un pescatore di isole, una donna
                                                      danzante, un concilio di dei intorno a un fuoco sacrificale.
                                                      Uno stato informe in cui tutto era nel contempo in costante
                                                      trasformazione e nella più totale assenza di movimento. Poi,
                                                      d’improvviso, qualcosa si è spezzato: il verbo si è fatto luce,
                                                      da un albero di mango è sgorgato il mare, un pesce gigante
                                                      è stato fatto a pezzi e i suoi resti sono stati abitati dagli esseri
                                                      umani; il cielo è stato strappato dalla terra, e ciò che sarebbe
                                                      potuto essere è stato diviso per sempre da ciò che è.
                                                      Anthony Aveni indaga le storie della creazione del cosmo
                                                      secondo varie culture ed epoche per comprendere che cosa
                                                      le accomuni e dove la scienza di oggi sfiori la mitologia del
 In libreria dal 25 novembre                          passato. Il suo è un viaggio tra montagne magiche e cor-
                                                      si d’acqua sacri, tra profonde caverne buie e isole scese dal
                                                      cielo, dai maya agli aborigeni, dall’America Latina al Polo
€ 24,00 | pp. 288                                     Nord, dalla Bibbia al Nihongi: una riflessione sul modo in
                                                      cui abbiamo provato a spiegarci l’imperscrutabile passag-
Traduzione di Laura Majocchi                          gio dal nulla all’esistenza, e abbiamo trovato risposte nel
                                                      paesaggio che ci circondava. Come la violenta battaglia tra
Anthony Aveni (New Haven, 1938) è professo-           Marduk e la madre Tiamat raccontata nel babilonese Enu-
re emerito di Astronomia, Antropologia e Studi        ma Elish, che rispecchia le trasformazioni climatiche e ge-
dei popoli indigeni d’America alla Colgate Uni-       ografiche del territorio; o come le distruzioni (e successive
versity di Hamilton, New York. È considerato il       rinascite) dell’azteco racconto dei Cinque soli, che mimano
fondatore dell’archeoastronomia e dell’astro-         i frequenti terremoti e le eruzioni del Popocatépetl.
nomia culturale. Tra le sue opere pubblicate in
                                                      I racconti della creazione è un’opera che si muove tra arche-
Italia ricordiamo Gli imperi del tempo (Dedalo,
1993) e Conversando con i pianeti (Dedalo, 1994).     tipo e fenomeno, tra simbolo e svelamento, tra superstizio-
Con il Saggiatore ha pubblicato nel 2020 Stelle. Il   ne e razionalità. Un mosaico di immagini, miti, frammenti
grande racconto delle costellazioni.                  e visioni, a ricordarci l’esistenza di una storia, sepolta nei
                                                      nostri sogni più profondi, che contiene in sé tutto l’esistente;
                                                      ma che può essere narrata solo attraverso la molteplicità.
Italo Svevo
                                                   Lettere
                                                   Chi è Italo Svevo? In quale misura la sua esistenza da Etto-
                                                   re Schmitz, ottimo commerciante e industriale, si è riversa-
                                                   ta nella scrittura dei suoi romanzi? Quanto Schmitz c’è in
                                                   Svevo e quanto Svevo in Schmitz? Queste domande hanno
                                                   assillato Eugenio Montale e Bobi Bazlen sin dai momenti
                                                   immediatamente successivi alla sua morte. Le riprende Fe-
                                                   derico Bertoni nel suo saggio introduttivo a questa nuova
                                                   edizione delle Lettere: «Quali sono gli snodi, i compromes-
                                                   si, le intercapedini tra l’uomo e l’opera, tra l’esperienza vis-
                                                   suta e l’invenzione letteraria?».
                                                   Nulla come un epistolario può aiutare a sciogliere i grovigli
                                                   di una vita intera, illuminare gli angoli remoti e difficilmen-
                                                   te raggiungibili di una personalità. Quella di Svevo emer-
                                                   ge nei suoi lati più privati – l’ipocondriaco, l’innamorato,
                                                   il marito, il padre – e più tardi in quelli pubblici – l’autore
                                                   affermato, l’intellettuale ormai riconosciuto – attraverso i
                                                   dialoghi con i grandi del suo tempo: Montale, Prezzolini,
 In libreria dal 25 novembre                       Comisso e soprattutto l’amico James Joyce. Il carteggio trat-
                                                   teggia i lineamenti di uno scrittore tra i più originali del
                                                   panorama letterario del nostro paese. La sua prosa mul-
€ 65,00 | pp. 1192                                 tiforme, che attinge dal dialetto, dai gerghi tecnici e dalle
                                                   lingue straniere, è un grande esempio, visibile in maniera
A cura di Simone Ticciati                          evidente anche nelle Lettere, di espressionismo e ibridismo
Con un saggio di Federico Bertoni                  letterario, fatto di contrasti e accumulazioni, di splendido
                                                   e istintivo disordine, di sprezzo per il bello stile che ancora
                                                   dominava il canone letterario del suo tempo.
Italo Svevo è nato a Trieste nel 1861 ed è morto
a Motta di Livenza nel 1928.
                                                   Il volume di Lettere qui presentato raccoglie tutte le ultime
                                                   scoperte, nonché quattro missive fino a oggi inedite desti-
                                                   nate a Joyce, ed è dunque la più completa edizione dell’e-
                                                   pistolario sveviano finora mai pubblicata, curata scientifi-
                                                   camente da Simone Ticciati. Sullo sfondo di una Trieste in
                                                   fermento, cogliamo tutte le sfumature dell’uomo Schmitz,
                                                   dell’autore Svevo, di uno dei più grandi prosatori del Nove-
                                                   cento italiano.
Carol Coricelli
                                                    Sofia Erica Rossi
                                                    Guida per cervelli affamati
                                                    Perché da bambini odiamo le verdure
                                                    e altri misteri neurogastronomici
                                                    che ci rendono umani
                                                    Fish and chips è più buono se mentre ci unge le mani ascol-
                                                    tiamo i Beatles. Un’insalata è più gustosa se servita con un
                                                    impiattamento ispirato a Kandinskij. Il calice di vino a 45
                                                    euro ci sembra migliore dello stesso vino pagato 5 euro. E
                                                    sappiamo tutti benissimo quanto ci attrae di più una bella
                                                    fragola rossa rispetto a un cavolo viola. Mangiamo perché
                                                    dobbiamo nutrirci, ma non solo: il cibo più che di pancia è
                                                    una questione di cervello.
                                                    Le neuroscienze se ne sono accorte e si sono messe a studia-
                                                    re la nostra percezione del cibo, trovando che mangiare ri-
                                                    sponde non solo al primitivo, indispensabile bisogno di sa-
 In libreria dal 25 novembre                        zietà, ma soprattutto al bisogno di gustare; dalla scelta di un
                                                    alimento al suo assaggio, mangiare mette in moto una serie
                                                    di meccanismi cognitivi – ancestrali o nuovissimi – che im-
€ 22,00 | pp. 312                                   pegna ogni lembo del nostro organo più misterioso. Gui-
                                                    da per cervelli affamati ci racconta il rapporto tra i nostri
                                                    neuroni e quello che abbiamo nel piatto, sondato grazie a
Carol Coricelli (Milano, 1987) è ricercatrice in
                                                    caschetti che identificano in tempo reale l’oggetto del nostro
Neuroscienze cognitive presso la Western Uni-
versity of London in Canada e docente pres-
                                                    desiderio culinario, misuratori che rilevano la dilatazione
so l’Università di Scienze Gastronomiche di         delle nostre pupille davanti a un piatto e scanner che foto-
Pollenzo.                                           grafano l’attività del nostro cervello mentre lo assaporiamo.
Sofia Erica Rossi (Milano, 1992), filosofa e neu-
                                                    Carol Coricelli e Sofia Erica Rossi ci spiegano perché man-
roscienziata di formazione, si occupa di comu-      giamo quel che mangiamo e come ci siamo evoluti dalla
nicazione della scienza e public engagement         raccolta delle bacche ai piatti molecolari, perché il suono
presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.           che fanno le patatine sotto i nostri denti ci dà un piacere
                                                    tanto intenso e la paura degli insetti ci fa provare disgusto
                                                    di fronte a uno stufato di cavallette. E soprattutto come mai,
                                                    anche se la pancia è piena, c’è sempre posto per il dolce.
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