VUOI ADOTTARE UN CANE? - Progetto di Adozione Consapevole GRAZIA MINARELLI

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VUOI ADOTTARE UN CANE? - Progetto di Adozione Consapevole GRAZIA MINARELLI
GRAZIA MINARELLI

VUOI ADOTTARE UN CANE?
Progetto di Adozione Consapevole
La famiglia cresce

L’arrivo a casa di un amico a quattro zampe è un momento bellissimo!
Occorre però tenere in considerazione che si tratta di un essere
vivente, un essere che prova emozioni simili alle nostre, al quale piace
far parte della famiglia, ma che presenta delle caratteristiche e delle
necessità diverse dalle nostre

Tutti d’accordo?
Innanzitutto, in famiglia, tutti devono essere d'accordo sulla nuova
adozione, ma anche essere consapevoli che, da qualunque parte lo
adotteremo, la frase ‘basta dargli tanto amore’ non è assolutamente
sufficiente a soddisfare le esigenze del cane!
Molti si aspettano riconoscenza dal cane, si aspettano che li guardi
esprimendo gratitudine per averlo 'salvato' ma, quando arriva a casa
nostra, non possiamo certo aspettarci che si trovi subito a suo agio.
Il posto è nuovo, non conosce nulla, forse non ha mai visto un tavolo,
una sedia, con ogni probabilità una televisione, ma soprattutto non
conosce noi! Proviamo ad immaginare cosa succederebbe se una
navicella spaziale ci portasse su un altro pianeta: potranno darci le
cose più buone, il letto più comodo, ma ci sentiremmo a casa, felici?
SICURAMENTE NO!
Noi sappiamo che gli stiamo offrendo una vita migliore, ma lui non può
saperlo. Gli occorre tempo, tempo per conoscere l’ambiente, tempo per
conoscere noi, tempo per abituarsi ai nuovi ritmi, tempo per capire che
non lo lasceremo mai, tempo per avere fiducia in noi…
Ovviamente non tutti i cani avranno bisogno dello stesso tempo ma,
specialmente con i più timorosi, non dobbiamo avere fretta. Devono
acquisire fiducia. E' importante anche ricordare che ogni cane è
diverso. Per esempio, non a tutti i cani piace essere manipolati a lungo,
ed a qualcuno il contatto non piace affatto. Ad alcuni piace fare alcune
cose più di altre. Dobbiamo imparare a conoscere ed a rispettare le
loro diversità.

“Non credevo che...”
Spesso chi si occupa di adozioni in canile riceve telefonate del tipo:
“ma come, l’ho tirato via dal canile, gli do da mangiare e lui è così
irriconoscente da non farsi nemmeno accarezzare” oppure: “lo riporto
indietro, lui è bravo, ma non sapevo che un cane fosse così
impegnativo…!’” queste sono frasi che fanno riflettere… Il cane non è
un oggetto! E’ bene quindi soffermarsi a pensare a cosa comporti
prendere un cane. E riflettere su ciò che ci aspettiamo dall’ingresso di
un nuovo componente nella famiglia.

Possiamo permettercelo?
Un cane comporta impegno. Innanzitutto vanno considerate le spese
mediche: le cure, le vaccinazioni, la sterilizzazione, gli imprevisti
sanitari, hanno un costo, e dobbiamo essere sicuri di poterli affrontare.
A volte, in presenza di problemi legati al comportamento o
semplicemente perché non riusciamo a capire e farci capire col nostro
cane, è necessario richiedere l’aiuto di un bravo educatore o istruttore
cinofilo, di un medico veterinario esperto in comportamento
animale…Anche i cani, così come noi, possono presentare problemi
legati al comportamento che necessitano di visite e percorsi con
professionisti del settore.

Ma abbiamo il tempo?
Poi va considerato il tempo da dedicargli: il nostro amico ha bisogno di
uscire più volte al giorno, di socializzare, di giocare, di ricevere
attenzioni, coccole. Se lavoriamo otto/nove ore al giorno e pensiamo
che una passeggiata basti o che possa effettuare i suoi bisogni sulla
traversina aspettando tutto il giorno il nostro ritorno, NON prendiamo un
cane. Se non teniamo conto che le sue esigenze sono quelle di un
animale sociale, e che quindi la sua vita deve esprimersi in famiglia, se
lo releghiamo a vivere sempre in giardino o in un box, da solo, se
pensiamo che non importi portarlo a passeggiare all’esterno perché
tanto ha il giardino…NON prendiamo un cane. Se pensiamo che il suo
unico compito sia quello di fare da guardia e non condividiamo con lui
alcun momento, è meglio che NON prendiamo un cane…ma un ottimo
sistema di allarme o, come nei casi precedenti, un bellissimo peluche!
Farlo vivere male, non solo è sbagliato, ma facilita la comparsa di
numerosi problemi, quali la territorialità, la competitività, ecc…

Un compagno per TUTTA la vita
Diversamente, se quello che vogliamo è un compagno di vita, se
vogliamo qualcuno con cui condividere esperienze e momenti, che ci
sappia regalare amore incondizionato, ed al quale dare rispetto, amore
e attenzione…. Allora sì, un cane è un essere fantastico. E per
costruire una bellissima relazione non occorre che sia un cucciolo. Cani
adulti, o anche anziani, entrano a far parte della nostra vita con la
stessa semplicità. E ci regalano amore con la stessa facilità.

Dopo queste brevi considerazioni, che non vogliono spaventare,
ma solo rendere consapevoli, vediamo alcuni brevi accenni su
cosa fare quando sta per arrivare un cane in famiglia.

                           Innanzitutto un po' di shopping
                           Acquista subito l’occorrente per gestire al
                           meglio il tuo cane. Tra tutti gli strumenti, il
                           migliore per portarlo a passeggiare è la
                           pettorina romana. Lascia il cane libero nei
                           movimenti, gli consente di comunicare
                           correttamente con gli altri cani, non procura
                           fastidi o danni fisici. Come guinzaglio, è
consigliabile uno fisso e abbastanza lungo da permettergli di esplorare
comodamente l’ambiente. Ricordiamoci solo di accorciarlo in città o in
luoghi non isolati: vige infatti un'ordinanza        che prevede come
lunghezza massima del guinzaglio metri 1,5. Occorrono poi anche
ciotole, giochi, ossetti, cibo, cuscino….

Dove dormire?
La coperta, cuscino o brandina, va
posizionata in un angolo tranquillo
della casa. E’ infatti estremamente
importante che il cane abbia un
posto ‘tutto suo’ dove riposare e
rilassarsi. Consigliabile comunque,
almeno nelle prime notti, consentire
al cucciolo/cane di dormire in nostra
presenza. Il distacco dal suo gruppo, dall’ambiente a cui era abituato, è
un esperienza difficile per il cane, che si sentirà, invece, rassicurato
dalla nostra vicinanza. Non dimentichiamo, inoltre, che il suo ‘lettino’,
deve essere il suo rifugio, e non va usato assolutamente come sorta di
punizione (esempio classico: vai subito a cuccia!!!)
Fai socializzare il tuo cane! La
socializzazione, nei primi mesi di vita, è
importantissima per il tuo cane. Occorre
farlo interagire con i suoi simili il prima
possibile,      per       migliorare      la
comunicazione e i rituali sociali. Ma la
socializzazione      comprende       anche
persone di diversa età, differenti specie
animali,     ambienti      diversi    come
campagna,       città,   traffico,   rumori
differenti, oggetti vari, ecc.. E’ quindi
necessario fargli fare gradualmente
diverse esperienze positive e con
tranquillità insieme a noi: questo lo
aiuterà a farlo crescere serenamente. Anche se preso già adulto, nel
fare esperienze insieme, costruirai fiducia e accreditamento, necessari
per una buona relazione.

Impara a conoscerlo!
Ogni cane è un soggetto con le sue peculiarità, il suo carattere, i suoi
interessi. Quello che va bene per un cane, non è detto che vada bene
per un altro. Inoltre, se vuoi essere un buon riferimento per lui, devi
essere coerente, fare in modo che il cane si fidi di te, proporre cose
piacevoli, e imparare a comunicare con lui nel modo giusto! Non
sgridarlo, non frustrarlo, comprendi i suoi segnali di disagio e impara a
dare risposte adeguate e coerenti!
Spesso poi diamo soprattutto
attenzione ai suoi comportamenti
indesiderati, sgridandolo se fa
qualcosa di sbagliato, ma poi
ignorandolo quando fa la cosa
giusta… Impariamo a dare meno
importanza     ai    comportamenti
indesiderati e cominciamo a fargli
capire, lodandolo, che gradiamo,
quando fa la cosa giusta!
Gioca con lui!
Gioca col tuo cane, proponigli giochi diversi,
collaborativi e individuali… La palla, la lotta,
sono solo alcune delle cose che puoi
proporgli. Si possono fare anche ricerche
olfattive, discriminazioni, e giochi che
stimolino anche la sua mente, non solo il
corpo. Un bravo educatore potrà dirti quali
giochi sono più adatti al tuo cane, e le
modalità per farle nel modo giusto!

Imparare a comunicare
Esseri umani e cani, hanno canali comunicativi preferenziali differenti.
Un lungo discorso pieno di parole fatto al nostro cane, non può essere
compreso. Alcune parole le memorizza, ma se dico al mio cane “Oggi
ho un po’ di cose da fare, ora preparo un caffè, faccio una doccia, e poi
ti do la pappa” cosa pensiamo che possa aver capito? Tutto il senso del
discorso? Sarebbe come se noi capissimo esattamente cosa dice lui
con i suoi simili... Il vostro cane recepirà la parola ‘pappa’ , se
generalmente ripetete questo termine. Sentirà il tono della voce.
Leggerà come atteggiate il vostro corpo. Perché è così che possiamo
comunicare con lui. Quindi teniamo in considerazione che ci sono
alcuni canali con i quali ci possiamo capire col nostro cane.
                              La posizione del nostro corpo, per
                              esempio, è molto importante: una posizione
                              frontale, uno sguardo fisso sul cane, l’essere
                              fisicamente rigido, comunicherà al cane che
                              lo stiamo sfidando, e in ogni caso procura
                              disagio; specialmente con cani che non
                              conosciamo bene, è sempre meglio evitare
                              di porsi in questo modo. Molto meglio
                              accucciarsi o comunque mettersi di tre
                              quarti (dipende anche dalla dimensione del
cane..) e non guardarlo intensamente. Il tono della voce è parimenti
importante: un tono acuto può agitarlo, un tono autoritario viene
considerato un comando, un tono dolce e rilassato lo tranquillizza. Se
poi vogliamo che esegua qualche comando, utile nella vita di tutti i
giorni, come il ‘fermo!’, ricordiamo di utilizzare sempre la stessa parola.
Noi capiamo anche ‘alt, ‘resta’, ma se vogliamo che memorizzi
qualcosa, dobbiamo usare sempre la stessa parola.
La scelta….
Trattandosi di soggetti più o meno già adulti, l'ideale, sarebbe
conoscere bene il cane prima che arrivi a casa nostra: recarsi al canile,
farsi consigliare dagli operatori che conoscono le caratteristiche del
cane, conoscerlo e farsi conoscere. Tornare al canile più volte,
interagire con lui, portarlo in passeggiata; in un secondo momento
portarlo solo qualche ora a casa, e riportarlo in canile. Poi, l’arrivo
definitivo a casa. In tal modo, l’ingresso nella nuova casa, risulterà
meno traumatico per il cane, che già conoscerà voi e l’ambiente dove
vivrà. Ricordiamoci, infatti, che tutti i suoi riferimenti sono nella struttura
in cui ha vissuto, perché quella fino allora era la sua casa!
Nel caso di cuccioli, anche l’utilizzo, per un periodo di circa un mese, di
un prodotto che riproduce i feromoni di appagamento della mamma,
facilita la nuova sistemazione e l’adattamento ad un nuovo ambiente,
dando al cane maggiore serenità nell’affrontare il cambiamento.
Se poi avete voglia di conoscere meglio le sue caratteristiche, il suo
modo di comunicare e interagire, vi sono alcune letture che possono
darvi una mano, ma tenete presente che i consigli letti su libri, dati al
parco o visti su internet, possono essere giusti per un cane, ma
devastanti per il vostro. Se il vostro cane per esempio tira al guinzaglio,
possono esservi molteplici ragioni. Meglio allora contattare qualcuno
che possa aiutarvi: educatori e istruttori cinofili, veterinari esperti in
comportamento…potrete così essere guidati, prevenendo o risolvendo
eventuali problemi.

                                   Mi auguro che questo piccolo
                                   opuscolo vi abbia dato la voglia di
                                   approfondire la conoscenza di
                                   questo meraviglioso essere….e
                                   che questi pochi consigli vi portino
                                   ad aggiungere un posto a casa
                                   vostra…....

                                   Grazie!
Si ringraziano:

          il Comune di VALSAMOGGIA
          l’Associazione Amici di Zampa

                   e Pluto, per la collaborazione.....

Scritto da:
Grazia Minarelli
Educatore Cinofilo
Istruttore Riabilitatore Cinofilo

Per info: g.minarelli@yahoo.it

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