Uso esclusivo e non esclusivo: I parchi urbani come beni comuni? Possibili scenari socio-spaziali per il Parco Colonnetti a Mirafiori sud, Torino ...

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Uso esclusivo e non esclusivo: I parchi urbani come beni comuni? Possibili scenari socio-spaziali per il Parco Colonnetti a Mirafiori sud, Torino ...
Uso esclusivo e non esclusivo:
         I parchi urbani come beni comuni?
         Possibili scenari socio-spaziali per il Parco Colonnetti
         a Mirafiori sud, Torino

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Paola Pensato
Uso esclusivo e non esclusivo: I parchi urbani come beni comuni? Possibili scenari socio-spaziali per il Parco Colonnetti a Mirafiori sud, Torino ...
Tesi magistrale | Politecnico di Torino
           Laurea Magistrale in Architettura per il progetto sostenibile
                                A.A. 2019 - 2020

                  Uso esclusivo e non esclusivo:
                 I parchi urbani come beni comuni?
     Possibili scenari sociospaziali per il Parco Colonnetti
                      a Mirafiori sud, Torino

RELATORE                                                            CANDIDATO
Prof.ssa Daniela Ciaffi                                             Paola Pensato
                                                                    s 263087
CORRELATORE
Prof. Gustavo Ambrosini
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RINGRAZIAMENTI
Il lavoro di questa tesi è stata la conclu-   perimetro di analisi e ad indirizzare le
sione di un percorso ben più lungo, fat-      risposte progettuali. Ringrazio tutti gli
to di difficoltà ma anche di grandi sod-      intervistati che con le loro informazioni
disfazioni. Riconosco di essere arrivata      mi hanno aiutato a definire il mio lavo-
ad un traguardo, con la consapevolez-         ro.
za di avercela fatta da sola, tra gior-
nate di studio e di lavoro, con la paura
di non farcela ma la lungimiranza e la
volontà di superare gli ostacoli. Tutto
ciò però non sarebbe stato possibile se
non avessi avuto delle persone al mio
fianco, per questo ringrazio innanzitut-
to la mia famiglia, ma soprattutto i miei
genitori, i quali con la loro pazienza ed
il loro supporto, mi hanno incoraggiato
e sostenuto in ogni mio passo, pronti a
sollevarmi ad ogni caduta, senza di loro
tutto questo non sarebbe stato possibi-
le. Devo un grande grazie anche a mia
sorella Alessia, mio fratello Raffaele e
mio cognato Stefano. Ringrazio i miei
amici ma soprattutto le compagne uni-
versitarie Carolina e Lucia, che durante
questo percorso sono state fondamen-
tali per il sostegno ricevuto. Ringrazio
la nuova famiglia che ho acquisito e
per ultimo, ma non meno importante,
ringrazio il mio ragazzo Andrea, che in
questi anni è stato al mio fianco ed ha
saputo incoraggiarmi anche laddove
pensavo di non farcela.
Ringrazio i miei tutor, che con i loro
consigli mi hanno aiutato a definire il
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INDICE
ABSTRACT                                                                         3

INTRODUZIONE                                                                     5

CAPITOLO 01_L'amministrazione condivisa di un bene comune                        9
01.1_Governare un bene comune e le politiche urbanistiche di Torino             10

CAPITOLO 02_Elementi di lettura urbana                                          21
02.1_Lineamenti storico urbanistici del Parco Colonnetti                        22
02.2_Inquadramento territoriale                                                 32
02.3_La riqualificazione del Parco Colonnetti e dell'adiacente Parco Panetti    64

CAPITOLO 03_Il parco come bene comune                                           81
03.1_Il Parco Colonnetti come spazio esclusivo o non esclusivo?                 82

CAPITOLO 04_La proposta progettuale                                             97
04.1_Gli scenari socio-spaziali attraverso l'immagine di Kevin Lynch            98
04.2_Post occupancy evaluation                                                 128
04.3_La risposta al progetto ed al processo sociale tramite il Focus Group     140

CONCLUSIONE                                                                    151
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CAPITOLO 05_APPENDICE                                              155
05.1_Interviste ai responsabili degli enti attivi sul territorio   157
05.2_Focus Group ai professionisti e volontari del territorio      178
05.3_Bibliografia e sitografia                                     188

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ABSTRACT (it)                                ABSTRACT (en)
    Dalla fine degli anni '60 la tematica        Since the end of the 1960, the issue
    della distruzione delle risorse natura-      of the destruction of natural resources
    li ha acquisito una maggiore rilevanza       has acquired greater relevance, beco-
    divenendo centrale nella discussione         ming central to political and academic
    politica ed accademica.                      discussion.
    Sorge spontanea una domanda: chi             A question spontaneously arises: who
    garantirà il rispetto di un bene comu-       will ensure respect for a common?
    ne?                                          When it comes to managing common
    Quando si parla di gestione delle ri-        resources, it must always be borne in
    sorse collettive bisogna sempre tenere       mind that without adequate coopera-
    presente che senza un'adeguata coo-          tion between the appropriators, we
    perazione tra gli appropriatori si rischia   risk destroying resources, generating a
    di distruggere le risorse, generando         real "tragedy".
    una vera e propria "tragedia".               So was born the idea of understanding
    Nasce così, l'idea di capire come una        how a collective resource, such as the
    risorsa collettiva, quale il Parco Colon-    Colonnetti Park, as an urban park, de-
    netti, in qualità di parco urbano, di-       pends on territorial governance, whi-
    penda dalla governance del territorio,       ch may have had a positive impact on
    la quale può avere delle ricadute posi-      changing one's attitude and conside-
    tive nel cambiare la propria attitudine      ring the choice of free access.
    e considerare le condizioni di libero ac-    Through the socio-spatial scenarios,
    cesso di uno spazio.                         there is the intent to move new social
    Attraverso degli scenari socio-spaziali,     relationships that aim to improve the
    vi è l'intento di muovere nuove relazio-     area and therefore to a better use of
    ni sociali che mirino al miglioramento       the place.
    dell'area e quindi ad una maggiore fru-
    izione del luogo.

2                                                                                          3
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INTRODUZIONE
    Mirafiori Sud è un quartiere territorial-    con le sue grandi potenzialità, risultava
    mente con una grande estensione, ca-         poco frequentato.
    ratterizzato da continue trasformazioni,     Proprio dall'osservazione del luogo è
    che hanno coinvolto sia l'accrescimen-       iniziato il lavoro svolto in questa tesi.
    to della popolazione che il mutare par-      Uno degli aspetti che verranno mag-
    te degli edifici. Certamente l'aumento       giormente analizzati riguarda l'esclusi-
    demografico degli abitanti di Mirafiori è    vità e non degli spazi, in tal caso di un
    stato dovuto in gran parte dalla migra-      parco urbano.
    zione a Torino per lo stabilimento del-      Può considerarsi esso, in quanto parco
    la FIAT, rendendo il comune di Torino        urbano, un bene comune?
    come la "città dell’automobile".             È stato complesso cercare delle rispo-
    Dalla fine degli anni '90, con i pro-        ste, piuttosto si è voluta porre l'atten-
    grammi del Settore Periferie della Cit-      zione su una tematica alquanto difficile
    tà, Mirafiori Sud è stata protagonista di    e ad oggi ancora poco conosciuta.
    un cambio di visione paradigmatico: da       Si può pensare che l'esclusività e l'ec-
    area periferica e problematica, ricca di     cessivo sfruttamento di un bene siano
    tensioni sociali, a risorsa urbana. Alcu-    inerenti al bene stesso. Diventa neces-
    ni tra i più importanti degli interventi     sario capire se il bene in sé possa esse-
    che si sono verificati in soli dieci anni    re escludibile o se sono le persone ad
    (dal 1999 al 2009), sono il Programma        essere escluse.
    di Recupero Urbano di Via Artom e la         La questione sorge dal fatto che un'a-
    riqualificazione del Parco Colonnetti.       rea verde di circa 350.000 m2, sia cir-
                                                 condata da diverse proprietà, di diffe-
    In seguito alla fase di riqualificazione     rente natura (dal privato, al pubblico
    del Parco, avvenuta nel periodo post         fino al terzo settore).
    olimpico torinese del 2006, si è cercato     Si percepisce una grande difficoltà di
    di dare una nuova veste ad una area          fruizione di questo luogo, perché per-
    verde che presentava forti problemati-       correndo i numerosi sentieri spesso ci
    che legate ad inappropriati utilizzi dello   si trova di fronte ad un ostacolo, che
    spazio.                                      però non può essere superato. La bar-
    Nonostante gli interventi di recupe-         riera occlude la visuale e pone l'indi-
    ro urbano, fin da bambina osservavo          viduo in una condizione di incomple-
    il parco come un luogo che, seppure          tezza, in una sensazione di limitatezza

4                                                                                            5
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della fruizione. Se si provasse, inve-        vo disegno urbano, che mira a muove-
    ce, ad invertire la conoscenza dei luo-       re soprattutto nuove relazioni sociali,
    ghi sul fondamento della percezione           promuovendo la concezione di risor-
    dell'uomo, potremmo avere un disegno          sa collettiva, che fa parte della nostra
    del territorio differente.                    quotidianità. In questo senso, forse
    Dunque, forse, le condizioni di incom-        non ci si dovrebbe concentrare sul-
    pletezza e disomogeneità del bene in          la questione di chi sia un determinato
    oggetto, ovvero il Parco, si potrebbero       spazio, ma piuttosto si dovrebbe ini-
    adattare alle conoscenze degli utiliz-        ziare a rispettare il valore dello spazio
    zatori (esse derivano esclusivamente          stesso e contribuire a mantenere una
    dopo la fruizione); queste possono es-        risorsa comune in condizioni tali da cu-
    sere acquisite nel tempo e/o con l'uso        rarla e farla nostra.
    della risorsa stessa.                         È il caso dell'area boschiva, una parte
    Si vuole fare, quindi, in questo caso         del parco tenuta in stato di degrado ed
    studio torinese, l'esercizio di dire che      abbandono e in quanto tale poco e mal
    la proprietà viene dopo la fruizione;         frequentata. A volte la cura di un luo-
    questo scenario in fondo si presenta in       go aiuta a migliorare la frequentazio-
    modo da poter mettere al primo posto          ne di uno spazio e viceversa. Bisogna
    non la proprietà per ideologia, ma la         che se ne prendano cura sia gli abitanti
    fruizione, semplicemente perché dalla         che l'amministrazione. Sulla base di ciò
    divisione della proprietà ne esce fuori       all'interno di questo lavoro si analizzerà
    un luogo fatto di barriere.                   come un bene comune possa essere
                                                  sottoposto alle politiche urbanistiche
    È stato fatto un lavoro di analisi dell'a-    territoriali, tramite l'amministrazione
    rea sulle chiusure, fisiche e percettive,     condivisa.
    lavorando anche sull'aspetto del libero       Sarà necessario, inoltre, per poter svi-
    accesso, cercando di capire come tale         luppare il progetto di questa micro area
    risorsa (vista anche la sua grandez-          urbana, valutare lo spazio per dare una
    za), si renda flessibile sulla questione      risposta alle numerose domande che ci
    dell'accessibilità in condizioni di diritti   si pone. Il progetto sarà una pura pro-
    e doveri.                                     posta urbana che risponderà ai bisogni
    Questo tipo di analisi è stata un punto       dei cittadini.
    di partenza per poter proporre un nuo-                                                     Edificato

                                                                                               Area Verde

                                                                                               Parco Colonnetti
6                                                                                                                 7
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CAPITOLO 01_L'AMMINISTRAZIONE CONDIVISA DI UN BENE COMUNE

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01_L'AMMINISTRAZIONE CONDIVISA DI UN BENE COMUNE
     01.1_Governare un bene comune e                                  "Immaginate un pascolo aperto a tut-                 può, in effetti, essere evitata privatiz-   Secondo il suo punto di vista, la so-
     le politiche urbanistiche di Torino                              ti. C’è da presumere che ciascun pa-                 zando il bene stesso, ma da ciò, però, si   luzione non andrebbe cercata in for-
                                                                      store cercherà di far stare quanto più               può cadere nell'eccesso opposto, ovve-      me di gestione nuove, ma in dinami-
     Uno dei primi a porre la questione di                            bestiame possibile su questo bene co-                ro bloccare l'accesso ad un bene. Poi-      che di autogoverno che in alcuni casi
     quella che egli stesso ha definito la                            mune. Una simile sistemazione può                    ché tutte le risorse sono scarse nel bre-   sono profondamente radicate nei di-
     "tragedia dei beni comuni", nel 1960,                            funzionare in modo ragionevolmente                   ve termine, le risorse ad accesso libero    versi contesti. Nel suo "Governing the
     è stato Garret Hardin 1 (1913-2003).                             soddisfacente per secoli, perché guer-               tendono ad essere sovra sfruttate. La       commons" critica il modello di Hardin
     Metaforicamente, egli descrive un mo-                            re tra tribù, cacciatori di frodo e malat-           strada più corretta secondo Hardin, sta     che definisce come ciò che egli chiama
     dello che, si riferisce alla pressione di                        tie mantengono il numero sia di uomini               nella regolarizzazione dei commons.         "commons" non siano risorse comuni,
     una crescita incontrollata della popo-                           che di animali ben al di sotto della ca-             Da questa teoria emerge l'incapacità        bensì, risorse in libero accesso. Poiché i
     lazione sulle risorse terrestri, la qua-                         pacità di carico del terreno. Alla fine,             da parte della comunità di darsi delle      beni comuni sono spazi e risorse natu-
     le può tramutarsi in una tragedia della                          tuttavia, arriva il giorno della resa dei            regole per fronteggiare tale problema-      rali collettive, questa non è una sottile
     libertà su ciò che è una proprietà co-                           conti, il giorno cioè in cui l’obiettivo             tica, in quanto sono delle regole ester-    differenza, in quanto esse sono appro-
     mune. Gli utilizzatori della risorsa co-                         della stabilità sociale, a lungo ricerca-            ne che garantiscono una corretta am-        priate e gestite da un gruppo definito,
     mune tendono ad essere intrappolati in                           to, diventa realtà. A questo punto, la               ministrazione delle risorse. Dunque, si     secondo modalità e norme, mentre il
     un dilemma tra interesse individuale e                           logica intrinseca ai beni comuni sfocia              crea un sistema di governance applica-      libero accesso rappresenta l'eccezione.
     utilità collettiva, da cui è possibile usci-                     spietatamente in tragedia." 2                        to a un bene comune e non vi è alcuna       Dunque la tragedia di Hardin, sarebbe
     re solo con l'intervento di un'autorità                                                                               soluzione alternativa alla cooperazione     una tragedia del libero accesso: la pro-
     esterna, di solito lo Stato. Tuttavia, si                                                                             per raggiungere qualsiasi risultato. L'u-   prietà comune rappresenta una delle
     crea una tensione per la quale se un                             Hardin ha argomentato la tesi secon-                 nica soluzione sta nell'utilizzare stru-    possibili risposte.
     bene non appartiene a nessuno, ma è                              do cui la libera iniziativa nella gestio-            menti coercitivi in modo da costringere     La domanda principale è, invece, cosa
     accessibile liberamente, vi è una natu-                          ne di un bene comune avrebbe portato                 gli attori a comportamenti in grado di      possono fare i cittadini per (auto)gesti-
     rale tendenza a sovra sfruttarlo.                                alla rovina di tutti. La rovina è dovuta             innalzare il beneficio collettivo.          re le risorse naturali e artificiali 4 ?
                                                                      dal fatto che quando le risorse costano              Che cosa manca in questa storia di
                                                                                                                                                                       3 Economista statunitense che il 12 ottobre 2009 è stata
                                                                      poco, o sono di libero accesso, si tende             possibili soluzioni?                        insignita del Premio Nobel per l'economia, insieme a Oli-
                                                                      a distruggerle.                                      La società civile o la comunità, cui una    ver Williamson, per l'analisi della governance e, in parti-
                                                                                                                                                                       colare, delle risorse comuni. Offre una testimonianza del
                                                                      Quale soluzione propone Hardin, quin-                realtà che non può definirsi, né Stato,     fallimento della lotta dell'individuo contro l'individuo, per
     1 Ecologo statunitense, ha prodotto una riflessione sui          di, per evitare questo esito?                        né mercato.                                 la formazione di se stessi e del raggiungimento del benes-
     beni comuni. Nel 1968, ha scritto un famoso saggio intito-                                                                                                        sere personale. Dunque, questo, non ha portato benessere
     lato "The tragedy of the commons" sulla rivista "Science",       Una fra le possibili soluzioni è quella di           Negli ultimi decenni la scienza sociale     diffuso ma sopraffazione.
     che costituisce ancora oggi un importante riferimento: es-       limitare l'accesso al bene, ma questo                ed economica, ha proposto alternative       Informazione tratta da ELINOR OSTROM, Governing the
     sendo la capacità di carico del pianeta la preoccupazione                                                                                                         commons, Ed. Marsilio, Venezia, 2006
     prioritaria di questo studioso, la sua attenzione non è an-      deve essere sottoposto ad un regime di               per ovviare al problema della rovina
     data tanto ai beni pubblici o a quelli privati, quanto all’uso   proprietà pubblica o privata.                        dei commons. Elinor Ostrom 3 (1933-         4 Categoria che lei stessa declinò nella cornice dei beni
     esclusivo o non esclusivo dei beni, tanto pubblici quanto                                                                                                         comuni, riferendosi a infrastrutture, servizi, patrimonio ar-
     privati, come beni comuni.                                       La tragedia dei cosiddetti commons                   2012), ha dato una lettura alternativa.     chitettonico etc.
     Informazione reperibile da DANIELA CIAFFI, FILIPPO MA-                                                                                                            Informazione reperibile da DANIELA CIAFFI, FILIPPO MA-
     RIA GIORDANO, Storia, percorsi e politiche della sussidia-                                                                                                        RIA GIORDANO, Storia, percorsi e politiche della sussidia-
     rietà. Le nuove prospettive in Italia e in Europa, ED. il        2 GARRET HARDIN, The Tragedy of the Commons, Arti-                                               rietà. Le nuove prospettive in Italia e in Europa, ED. il
10   Mulino, Bologna, 2020, p.315.                                    colo, 1968, p.4.                                                                                 Mulino, Bologna, 2020                                           11
Secondo la Ostrom i fruitori sono in                          problematiche delle azioni collettive,                        un libero accesso per tutti, in cui non                 ce e pro-visioning).
     grado di definire le regole e sanzioni                        cominciando ad analizzare, già dai pri-                       si possiede nulla ma è tutto reso gra-                  I beni comuni (come alcuni di quelli ci-
     per le infrazioni commesse sulle risor-                       mi anni '60, le istituzioni preposte alla                     tuitamente.                                             tati: l'acqua, i pascoli ed altre risorse),
     se. Questa è una valida alternativa alle                      gestione di una serie di falde acquifere                      I beni comuni tendono ad esaurirsi                      hanno le loro origini in forme molto an-
     soluzioni inizialmente prospettate tra                        nella California settentrionale e meri-                       quando vengono condivisi. Si può pen-                   tiche di diritti. Erano i cosiddetti "dirit-
     Stato o mercato. Tuttavia si andrebbe                         dionale. I casi presentati nel libro (ol-                     sare che l'esclusività e la depaupera-                  ti comunitari" a garantire agli abitan-
     a costituire un'espropriazione dei com-                       tre all'esempio della California) hanno                       bilità di un bene siano inerenti al bene                ti l'utilizzo di risorse comuni. Già nel
     mons, considerando modelli di gestio-                         fornito chiare informazioni sui processi                      stesso, ma ciò è sbagliato. Il bene in                  1762, Rosseau, ha elaborato il concet-
     ne dal basso, basate su forme di em-                          impliciti dell'autorganizzazione, rispon-                     sé non può essere escludibile, sono                     to di interesse generale, che nel corso
     powerment 5 delle comunità.                                   dendo alle questioni legate all'ammi-                         le persone ad essere escluse o meno.                    della seconda metà del XVIII secolo si
     Prospetta, inoltre, anche come possa                          nistrazione delle risorse collettive di                       È stata fatta una scelta sociale. Allo                  è sostituito a quello di bene comune.
     esistere una gestione civica del bene                         lunga durata, alla trasformazione della                       stesso modo, la depauperabilità di un                   Nonostante il concetto di bene comune
     tramite istituzioni di autogoverno,                           struttura istituzionale e all'assenza di                      bene comune ha poco a che fare con il                   sia tornato nel dibattito pubblico, ci si
     dove si afferma la capacità degli indi-                       una risposta legata alla problematica                         bene stesso, e tutto ha a che fare con                  sofferma più sulla definizione di bene
     vidui stessi di estraniarsi e districarsi                     delle risorse collettive permanenti. Di-                      il modo in cui scegliamo di usare le                    pubblico e privato. Similmente, sono
     dai vari dilemmi delle circostanze, ma                        venta, perciò, necessario distinguere                         risorse comuni.                                         molto ben definiti gli interessi pubblici
     anche delle problematiche interne al                          quello che è il sistema di produzione                                                                                 e privati, mentre l’interesse generale è
     gruppo. Per Elinor Ostrom, però, vie-                         delle risorse e il flusso di unità di risor-                                                                          un concetto che compare solo in alcune
     ne a mancare una specificazione del-                          se prodotte dal sistema stesso. Ostrom                        "Chiamando la terra, l'acqua o la fo-                   costituzioni nazionali, tra cui quelle
     la teoria delle azioni collettive, cioè                       rinomina il processo di prelievo dalle                        resta come "bene", effettivamente gli                   italiana, spagnola, portoghese e ame-
     tutte quelle azioni mediante le quali                         risorse come "appropriazione", quindi                         economisti stanno esprimendo un giu-                    ricana.
     un gruppo si autorganizza per gode-                           gli individui sono appropriatori dei beni                     dizio sociale: stanno presumendo che
     re della stessa risorsa. Tuttavia il suo                      stessi.                                                       qualsiasi cosa sia una risorsa sosteni-
     lavoro parte proprio dallo studio delle                                                                                     bile adatta alla valutazione di mercato                 "L’Italia è un contesto legislativo d’a-
                                                                   Secondo David Bollier 6 i beni comu-                          e del commercio - una presunzione che                   vanguardia rispetto all’uso della cate-
     5 È lo sviluppo di capacità dei partecipanti, che entrano     ni sono dei sistemi sociali durevoli che                      una cultura diversa potrebbe voler ri-                  goria dei beni comuni: nel 2011 ab-
     nel processo partecipato diversi da come ne escono, ad
     esempio sapendo rappresentare il punto di vista proprio       sono utili per produrre delle cose e                          fiutare." 7                                             biamo votato a maggioranza (seppur
     e del gruppo di appartenenza, oppure avendo imparato a        svolgere attività che siano condivisibili,                                                                            inutilmente) a favore dell’acqua come
     parlare una lingua, o, ancora, avendo trovato un’occupa-
     zione. L'empowerment insieme alle tre azioni quali comu-      a differenza di ciò che sosteneva Har-                                                                                bene comune e non come servizio pub-
     nicazione, consultazione ed animazione sociale, definisco-    din, che a parere di Bollier stava defi-                      Il mantenimento dei beni comuni, per                    blico. D’altra parte la seconda metà
     no un processo partecipato. Le azioni di comunicazione,
     investono sulla fase di ricezione del messaggio e di fee-     nendo una risorsa comune non gestita,                         Bollier, dipende dai processi sociali,                  degli anni Duemila era stata contras-
     dback; quelle di consultazione hanno lo scopo di raccoglie-                                                                 dalla condivisione delle conoscenze e                   segnata dai lavori della Commissione
     re opinioni diffuse rispetto ad un determinato tema; men-
     tre l'animazione sociale ha il compito di saper coniugare     6 Scrittore e stratega politico americano, co-fondatore del   dalle risorse fisiche (sociale, governan-               Rodotà, che aveva introdotto la cate-
     momenti di gioco e festa a sessioni di lavoro.                Commons Strategies Group, Senior Fellow presso il Nor-
     Informazione reperibile da DANIELA CIAFFI, SILVIA CRI-        man Lear Center della USC Annenberg School for Com-           7 DAVID BOLLIER, SILKE HELFRICH, Free, Fair, and Ali-
     VELLO, ALFREDO MELA, Le città contemporanee. Prospet-         munication, scrive relazioni sulla tecnologia per l' Aspen    ve: The Insurgent Power of the Commons, Canada, 2019,
12   tive sociologiche, ED. Carocci, Roma, 2020                    Institute.                                                    p.17.                                                                                                  13
goria dei beni comuni come oggetto                            ordinamento fra Stato e Regioni nelle                              scusso per molti anni, perché mette-                             piattaforma virtuale, Labsus 13, un la-
     paradigmatico dell’interesse generale,                        materie di cui alle lettere b) e h) del                            va a rischio il ruolo dello Stato, con un                        boratorio sulla sussidiarietà sotto for-
     differenziandoli dai beni pubblici per                        secondo comma dell'articolo 117, e                                 eventuale arretramento in campo deci-                            ma di una rivista online. La finalità è
     via della loro titolarità diffusa, potendo                    disciplina inoltre forme di intesa e co-                           sionale e di potere, per dare spazio ad                          quella di dare voce e una chiara visibili-
     infatti appartenere a soggetti tanto                          ordinamento nella materia della tutela                             una cittadinanza attiva.                                         tà a forme di amministrazione condivi-
     pubblici quanto privati (zone monta-                          dei beni culturali. Stato, Regioni, Cit-                           Nel 2004, Gregorio Arena 12, fonda una                           sa dei beni comuni. Diventa chiaro che
     ne di alta quota, tratti protetti di costa                    tà metropolitane, Province e Comu-                                                                                                  il principio di sussidiarietà, così come
     marina, zone paesaggistiche tutelate,                         ni favoriscono l'autonoma iniziativa                               12 Nel 1997 ha teorizzato in maniera innegabilmente uto-         era stato formulato, è un principio re-
                                                                                                                                      pica uno scenario positivo per definire l'interesse generale,
     beni culturali, archeologici e ambienta-                      dei cittadini, singoli e associati, per lo                         basato su tre punti:                                             lazionale. La sua corretta applicazione
     li, oltre a laghi, fiumi, torrenti)." 8                       svolgimento di attività di interesse ge-                           •    la collaborazione tra amministrazione e cittadini;          dipende, infatti, dalle relazioni tra gli
                                                                                                                                      •    il miglioramento dei modelli esistenti, basati su una
                                                                   nerale, sulla base del principio di sus-                                separazione più o meno netta tra amministrazione e          attori del cambiamento nel prender-
                                                                   sidiarietà." 9                                                          cittadini, verso una maggiore armonia tra l’ammini-         si cura dei beni comuni: cittadini atti-
                                                                                                                                           strazione e alcune caratteristiche positive della so-
     Nel 2001, nella Costituzione italiana, è                                                                                              cietà italiana;                                             vi, singoli e associati; soggetti privati;
     stato introdotto l'articolo 118, ultimo                       In questo articolo viene introdotto il                             •    il passaggio dei cittadini da un ruolo passivo di am-       amministratori pubblici con responsa-
                                                                                                                                           ministrati a un’attitudine attiva, integrando le risorse
     comma, che così recita:                                       principio di sussidiarietà 10 attraverso il                             che portano loro e le rispettive capacità con quelle        bilità politiche e tecniche.
                                                                   patto di collaborazione 11.                                             di cui l’amministrazione è dotata, e assumendosi una
                                                                                                                                           parte di responsabilità nella risoluzione dei problemi
                                                                   Questo nuovo principio è stato di-                                      di interesse generale.
     "Le funzioni amministrative sono at-                                                                                             Informazione reperibile da DANIELA CIAFFI, FILIPPO MA-           "In questa prospettiva, il principio co-
                                                                   9 Informazione tratta da senato.it                                 RIA GIORDANO, Storia, percorsi e politiche della sussidia-
     tribuite ai Comuni salvo che, per assi-                                                                                          rietà. Le nuove prospettive in Italia e in Europa, ED. il        stituzionale della sussidiarietà orizzon-
     curarne l'esercizio unitario, siano con-                      10 Si pone come la piattaforma costituzionale sulla quale          Mulino, Bologna, 2020, p.320.                                    tale 14 rappresentava un «ombrello»
                                                                   costruire una società di cittadini autonomi, responsabili e
     ferite a Province, Città metropolitane,                       solidali, che si alleano con la pubblica amministrazione per       Ne “Introduzione all’amministrazione condivisa”, Gregorio        unico sotto il quale molta esperienza
     Regioni e Stato, sulla base dei princi-                       curare insieme i beni comuni.                                      Arena cercava di mettere in risalto il fatto che le ammini-      d’avanguardia iniziava a trovare una
                                                                   Informazione reperibile da Labsus, Rapporto 2019 sull'am-          strazioni pubbliche non riescono ad affrontare da sole tutte
     pi di sussidiarietà, differenziazione ed                      ministrazione condivisa dei beni comuni.                           le problematiche della società in cui viviamo oggi. Questo       nuova legittimità in senso stretto e il
     adeguatezza.                                                                                                                     non derivava dal fatto che la struttura non fosse abbastan-      diritto di esistere in senso lato." 15
                                                                   11 Definito dall'art. 5, è lo strumento con cui il consiglio       za organizzata o che non ci fossero le capacità, ma perché
                                                                   comunale e i cittadini attivi si accordano su tutto ciò che è      non è possibile immaginare che si possa amministrare la
     I Comuni, le Province e le Città metro-                       necessario per attuare                                             nostra società odierna lasciando il compito di tutelare l'in-
                                                                   l’assistenza, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni.      teresse pubblico unicamente alle amministrazioni. Si va
     politane sono titolari di funzioni ammi-                      I patti possono essere proposti dagli amministratori pub-          per questo verso un'amministrazione condivisa, non par-          È fondamentale, per fa si che questo
     nistrative proprie e di quelle conferite                      blici e dai cittadini, dalle associazioni di cittadini informali   tecipata.                                                        principio si attui, un lavoro di alfabe-
                                                                   e formali. I patti possono essere semplici o complessi. La
     con legge statale o regionale, secondo                        prima categoria comprende i patti riferiti al mantenimen-          13 Labsus è l’acronimo del Laboratorio per la sussidia-          tizzazione e, soprattutto, è necessario
     le rispettive competenze.                                     to dello spazio verde locale, all’animazione del territorio        rietà, un’associazione culturale fondata nel 2005 da alcu-
                                                                   attraverso piccoli eventi e così via. La seconda categoria         ni soggetti appartenenti al mondo del volontariato e della       14 Giuseppe Cotturri è stato uno dei padri del principio di
                                                                   comprende i patti che hanno come oggetto la rigenerazio-           società civile, con lo scopo di promuovere l’attuazione del      sussidiarietà orizzontale, il quale ha definito il monopolio
     La legge statale disciplina forme di co-                      ne di beni comuni come il riuso di luoghi ed edifici, o forme      principio di sussidiarietà, sancito dalla Costituzione italia-   dello Stato, e definendo il «potere sussidiario» aperto ai
                                                                   innovative di cogestione, che non sono governabili percor-         na nell’art. 118, ultimo comma.                                  cittadini attivi come la fine di tale monopolio.
                                                                   rendo procedure amministrative tradizionali.                       Dal 2012 al 2014, nel ruolo di consulente gratuito del Co-
     8 DANIELA CIAFFI, FILIPPO MARIA GIORDANO, Storia,             Informazione tratta da DANIELA CIAFFI, FILIPPO MARIA               mune di Bologna, ha elaborato il primo "regolamento loca-        15 DANIELA CIAFFI, FILIPPO MARIA GIORDANO, Storia,
     percorsi e politiche della sussidiarietà. Le nuove prospet-   GIORDANO, Storia, percorsi e politiche della sussidiarietà.        le per l’amministrazione condivisa dei beni comuni".             percorsi e politiche della sussidiarietà. Le nuove prospet-
     tive in Italia e in Europa, ED. il Mulino, Bologna, 2020,     Le nuove prospettive in Italia e in Europa, ED. il Mulino,         Informazione reperibile da Labsus, Rapporto 2019 sull'am-        tive in Italia e in Europa, ED. il Mulino, Bologna, 2020,
14   p.318.                                                        Bologna, 2020                                                      ministrazione condivisa dei beni comuni.                         p.320.                                                         15
legittimare l'autonoma iniziativa delle     mazione per occuparsi della proprietà                        •   piazze e strade (9%);                                       ne, che sarebbero curati "dall'ufficio
     persone come risposta alle varie pro-       comune in modo condiviso, poiché tali                        •   scuole (7%);                                                beni comuni" 19. Nonostante ciò, nello
     blematiche (in tale modalità non sarà       azioni sono una concreta manifestazio-                       •   opere murarie (7%);                                         stesso anno, il comune ha dato il via al
     più la pubblica amministrazione auto-       ne della partecipazione alla vita della                      •   edifici (6%);                                               progetto "CO-CITY" 20, con cui ha vinto
     rizzata come sola a risolvere le tema-      comunità e uno strumento per il pieno                        •   spazi culturali (6%);                                       il bando della comunità europea U.I.A.
     tiche, ma potrà anche essere compito        sviluppo della persona umana; come                           •   altro (21%).                                                (Urban Innovative Actions) 21.
     delle associazioni, formalmente rico-       tali sono aperti a tutti." 17                                                                                                Questo progetto, avviato nel marzo
     nosciute, prendersi cura dei cittadini).                                                                                                                                 del 2017, ha lo scopo di promuovere
     Inoltre viene rivisto il rapporto ammi-     "L’art. 5 definisce il dispositivo princi-                   Tra i comuni che hanno fatto proprio                            la gestione condivisa dei beni comuni.
     nistrati - amministratori, poiché in una    pale: il patto di collaborazione, ovvero                     il patto di collaborazione, vi è Torino,                        Tuttavia viene prevista la riqualifica-
     visione di interesse generale, cioè in      lo strumento con cui il consiglio comu-                      che da gennaio 2016, ha adottato delle                          zione dei beni immobili e spazi pubblici
     un processo di co-amministrazione dei       nale e i cittadini attivi si accordano su                    strategie di collaborazione tra cittadini                       in condizioni di degrado o parzialmen-
     beni comuni (patto di collaborazione),      tutto ciò che è necessario per attuare                       ed amministratori al fine della rigene-                         te utilizzati, tramite la stipulazione del
     devono avere un rapporto alla pari.         l’assistenza, la rigenerazione e la ge-                      razione dei beni comuni.                                        patto fra amministrazione e cittadinan-
                                                 stione dei beni comuni." 18                                  In primo luogo, la città di Torino, ha                          za attiva, per il contrasto alla povertà e
     Più di 200 comuni italiani, quindi, han-                                                                 iniziato a raccogliere delle proposte per                       per il degrado nelle zone più fragili del-
     no utilizzato il regolamento per l'am-                                                                   la stipulazione dei patti di collaborazio-                      la città. Il progetto ha attivato co-pro-
     ministrazione condivisa, fornito dal        Il regolamento stabilisce come il pat-                                                                                       duzione di servizi e nuovo welfare ur-
     portale Labsus, adottandolo al proprio      to di collaborazione sia uno strumen-                        19 Coordina tutte le attività che l’ente svolge intorno ai      bano (in questo modo si è avvalorato
     contesto urbano. Ad alcuni articoli pre-    to che può essere utilizzato dai citta-                      patti di collaborazione e rappresenta l’anello di congiunzio-   il lavoro del terzo settore, quindi delle
                                                                                                              ne tra istituzione e cittadini. Non solo uno sportello dove
     senti nel regolamento, però, non sono       dini ma in primis dagli amministratori                       presentare le proposte di collaborazione, che verranno poi      associazioni e di cittadinanza già atti-
     state apportate modifiche.                  pubblici, piuttosto che da associazioni                      valutate e prese in carico dai settori di competenza, ma il     va), percorsi di co-progettazione per
                                                                                                              primo momento di quella “condivisione di responsabilità”
                                                 (formali o informali). Inoltre, il disposi-                  di cui il patto di collaborazione è l’espressione formale. È    la rigenerazione condivisa di spazi ed
                                                 tivo può essere semplice, se riferito al                     qui che si costruisce la fiducia che è alla base del rapporto   idee di impresa di comunità, .
                                                                                                              sussidiario.
     "L’art. 1 si concentra su una relazione     mantenimento del bene comune (non-                           Informazione tratta da Labsus, Rapporto 2019 sull'ammi-
     paritaria e non autoritativa tra i citta-   ché della risorsa presa in considerazio-                     nistrazione condivisa dei beni comuni.

     dini e l’amministrazione comunale, per      ne), oppure complesso, se riferito alla                      20 È stato realizzato dalla Città di Torino in partenaria-      "Il terzo settore passa a una posizione
     condividere l’amministrazione dei beni      rigenerazione del bene stesso.                               to con Università di Torino (Dipartimento di Informatica e      di primo piano da una invece tradizio-
                                                                                                              Dipartimento di Giurisprudenza), ANCI nazionale, Fon-
     comuni." 16                                 Sono state individuate sette categorie                       dazione Cascina Roccafranca e la Rete delle Case del Quar-      nalmente marginale rispetto al settore
                                                 principali di beni in oggetto dei patti:                     tiere.                                                          pubblico e privato." 22
                                                                                                              Informazione tratta da comune.torino.it
     "L’art. 4 fornisce una definizione di       • giardini pubblici, aiuole e parchi
     cittadini attivi, specificando che non          (44%);                                                   21 È un'iniziativa dell'Unione Europea che fornisce alle
                                                                                                              aree urbane di tutta Europa risorse per testare soluzioni
     è necessario ulteriore titolo di legitti-                                                                nuove e non provate per affrontare le sfide urbane. Sulla
                                                 16 - 17 - 18 DANIELA CIAFFI, FILIPPO MARIA GIORDANO,         base dell'articolo 8 del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo
                                                 Storia, percorsi e politiche della sussidiarietà. Le nuove   Regionale), l'iniziativa ha un bilancio totale del FESR di      22 DANIELA CIAFFI, SILVIA CRIVELLO, ALFREDO MELA,
                                                 prospettive in Italia e in Europa, ED. il Mulino, Bologna,   372 milioni di EUR per il periodo 2014-2020.                    Le città contemporanee. Prospettive sociologiche, ED. Ca-
16                                               2020, p.321.                                                 Informazione reperibile da uia-initiative.eu                    rocci, Roma, 2020, p.172.                                   17
Nel gennaio 2020, la sperimentazione          ni, riconoscendo nuove forme per la                                i cittadini e i tradizionali detentori del
     del Regolamento ha portato ad una re-         gestione collettiva delle risorse. Posso-                          potere (parteniariato). Quando i rap-
     visione completa del documento stes-          no intervenire sia gli esperti (in quali-                          presentanti dei cittadini rendono conto
     so, il quale è diventato vigente nel          tà di garanti dei beni comuni), ma in                              delle loro azioni a una base comunita-
     nuovo Regolamento per il governo dei          primo luogo i cittadini (evitando così                             ria organizzata, questo può funzionare
     bei comuni urbani (n. 391).                   la privatizzazione dei beni), per via del                          piuttosto efficace.
                                                   patto di collaborazione.                                           Il settimo gradino consiste nella delega
                                                                                                                      dei poteri con attenzione particolare al
                                                   Sherry Arnstein 23 (1930-1997), nel                                concetto di accountability, inteso come
     Chiedersi chi definisce l’interesse ge-       1969, ha scritto un articolo in cui mette                          responsabilità da parte delle comunità,
     nerale è molto diverso dal chiedersi chi      a punto una "scala di partecipazione",                             come loro gestione diretta di quote di
     è responsabile delle politiche pubbli-        che ha lo scopo di mettere a conoscen-                             denaro.
     che?                                          za i cittadini delle retoriche politiche.                          Per Arnstein, il controllo dei cittadini, è
     L'Unione Europea ha definito i servizi        Nella scala di partecipazione il primo                             quel gradino della scala partecipativa
     di interesse generale come quei servizi       e il secondo gradino sono la manipo-                               che permette ai cittadini di governare
     che possono essere forniti dallo Stato        lazione e la terapia che definiscono la                            dal punto di vista sociale ed economi-
     o dai settori privati, suddivisibili in tre   non-partecipazione (la partecipazione                              co, perché sono responsabili delle di-
     categorie: economici, non economici           dei cittadini viene vista come un'illu-                            namiche decisionali e quindi in grado di
     e sociali. In particolare, quest'ultimi,      sione, poiché le loro richieste non ven-                           gestire e negoziare.
     sono quelli che rispondono ai bisogni         gono prese in considerazione).
     dei cittadini vulnerabili, perché si ba-      Al terzo piolo vi è l'informazione, che è
     sano sui principi di solidarietà e parità     un fondamento della politica di parte-                             "Il comune denominatore di questi pen-
     di accesso.                                   cipazione attiva, seguita dalla consul-                            satori può essere individuato nella spe-
     Il Consiglio Europeo ha segnalato             tazione. L'intermediazione è un piolo                              ranza dell’evoluzione delle istituzioni
     il progetto Co-City come il migliore          della scala, che permette ai cittadini                             come preoccupazione trasversale. Per
     esempio di progetto di impatto sul ter-       di esercitare un'influenza nelle poli-                             Arnstein questa doveva avvenire nella
     ritorio, nell’ambito della campagna di        tiche decisionali. Per poter arrivare a                            direzione della condivisione del potere,
     comunicazione per le ultime Elezioni          dinamiche di partecipazione più reale                              per Hardin verso partenariati capaci di
     europee. La Commissione europea l'ha          si deve trattare della negoziazione tra                            scongiurare il tragico esaurimento delle
     selezionato fra i dieci progetti urbani                                                                          risorse naturali, per Ostrom nel nome
     più innovativi realizzati in Europa.          23 È l'autore dell'articolo di giornale altamente influente        dell’azione collettiva e con lo scopo di
     Dunque, il nuovo strumento, pone l’ac-        "Ladder of Citizen Participation". Attraverso il Dipartimen-       governare i beni comuni." 24
                                                   to per l'edilizia abitativa, l'istruzione e il welfare (HUD) de-
     cento sull’autogoverno dei beni comu-         gli Stati Uniti, lavorando come assistente speciale dell'as-
                                                   sistente segretaria, ha sviluppato le intuizioni che hanno         24 DANIELA CIAFFI, FILIPPO MARIA GIORDANO, Storia,
                                                   portato allo sviluppo del suo documento fondamentale nel           percorsi e politiche della sussidiarietà. Le nuove prospet-
                                                   campo del processo decisionale partecipativo.                      tive in Italia e in Europa, ED. il Mulino, Bologna, 2020,
18                                                 Informazione tratta da wikipedia.org                               p.316.                                                        19
CAPITOLO 02_ELEMENTI DI LETTURA URBANA

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02_ELEMENTI DI LETTURA URBANA
     02.1_Lineamenti storico urbanisti-                            do l’area di Mirafiori alla sua più florida   infatti spostati nel 1972 nel cimitero                         L’Ippodromo di Mirafiori venne inau-
     ci del Parco Colonnetti                                       produttività agricola.                        monumentale di Torino, dopo alcuni                             gurato nel 1906, ben prima della Fiat
                                                                                                                 episodi di saccheggio.                                         Mirafiori, che arrivò solo negli anni 30.
     Nel 1585 il duca Carlo Emanuele I donò                        Accanto al vecchio borgo di Mirafiori, in                                                                    Era uno degli ippodromi più moderni
     alla giovane moglie Caterina d’Asbur-                         prossimità dell’attuale Strada Castello                                                                      d’Italia, con una pista di 1800 m, uti-
     go la Villa Pellegrina, posta sulle spon-                     di Mirafiori, sorgeva nel 1866 il tem-                                                                       lizzata anche per le corse ad ostacoli.
     de del fiume Sangone. Il nome della                           pio funerario destinato alla moglie del                                                                      Non erano solo corse dei cavalli, erano
     villa divenne in suo onore un invito:                         re Vittorio Emanuele II, Rosa Vercel-                                                                        incontri, erano relazioni sociali, era ve-
     "Miraflores" ovvero "guarda i fiori". Il                      lana. La costruzione, conosciuta come                                                                        dere e farsi vedere.
     nome e l’invito finirono per designa-                         il Mausoleo della Bella Rosin, fu voluta                                                                     Situato in un contesto ancora agricolo,
     re anche il Borgo e la Chiesa. Nacque,                        dai figli come tomba di famiglia. Rosa                                                                       tra quelle che oggi sono Corso Unione
     così, nel 1866, con il nome Mirafiori,                        Vercellana, contessa di Mirafiori e Fon-                                                                     Sovietica, Via Onorato Vigliani, Corso
     una parrocchia autonoma.                                      tanafredda, fu prima amante e poi mo-                                                                        Traiano e Corso Benedetto Croce, nel
                                                                                                                 Foto tratta da icis.it, il Mausoleo della “Bela Rosin” prima
                                                                   glie del primo re d’Italia.                   del restauro integrale e consolidamento                        1910 ospitò un avvenimento importan-
     Verso la prima metà dell’800, nella                           Il Mausoleo fu costruito tra il 1886 ed il                                                                   te non solo per la città ma per l’intera
     zona dell’attuale Parco Colonnetti, era-                      1888. Progettato dall’architetto Angelo                                                                      Nazione: il primo volo aereo in territo-
     no presenti due edifici rurali isolati tra                    Demezzi, in stile neoclassico, riprende                                                                      rio italiano. L’evento, organizzato dal-
     i campi, la Cascina Blachier, verso l’at-                     la struttura del Pantheon di Roma, con                                                                       la S.A.T. (Società Aviazione Italiana),
     tuale strada di Castello di Mirafiori e la                    alcune modifiche ed adattamenti. Sul                                                                         avrà un impatto tale da convincere le
     Baracca del Briolotto, verso l’attuale                        fronte è inciso il motto della famiglia                                                                      Autorità cittadine a dotare le città di
     Via Onorato Vigliani, divisi da un cana-                      dei conti di Mirafiori “Dio Patria Fami-                                                                     un Aerodromo (o Campo Volo), che
     le irriguo, la Gora del Duca. Il canale                       glia”. All’interno si trovavano le tombe                                                                     sorgerà, l’anno seguente, nell’area che
     in quanto permetteva l’irrigazione dei                        di Rosa Vercellana ed i figli, oggi rima-                                                                    oggi è occupata, in parte, dal Parco Co-
     camp, era di molto importante, portan-                        ste vuote. I resti delle salme furono         Foto tratta da rottasutorino.it, l’Ippodromo di Mirafiori      lonnetti.
                                                                                                                                                                                Il nuovo aerodromo venne inaugurato
                                                                                                                                                                                tra il 13 ed il 15 novembre del 1910, in
                                                                                                                                                                                ambito dei festeggiamenti per il cin-
                                                                                                                                                                                quantennio dell’Unità d’Italia.
                                                                                                                                                                                Nel giugno del 1913 l’aerodromo di Mi-
                                                                                                                                                                                rafiori è ormai un aeroporto Militare,
                                                                                                                                                                                dopo l’interessamento del progettista
                                                                                                                                                                                di aerei Antonio Chiribiri che, nel 1912,
                                                                                                                 Foto tratta da museotorino.it, gli aerei schierati sul campo   aprì una scuola di volo.
     Immagine tratta dall’Archivio Storico Città di Torino, Carta del Catasto Rabbini del 1879                   volo “Gino Lisa”

22                                                                                                                                                                                                                           23
L’aeroporto torinese, nel 1912, vide il                                                                  presi tutti i documenti del vecchio           frire consulenza tecnico scientifica agli
     decollo della prima flottiglia di aviato-                                                                Aerodromo). Dopo cinque anni di ab-           operatori del settore agricolo.
     ri volontari alla volta della Cirenaica                                                                  bandono totale, le autorità militari re-      Inseguito il Centro di Ricerca cederà in
     e nel 1913, alla presenza del duca di                                                                    stituirono i terreni al Comune di Torino,     uso parte dei terreni alla Facoltà Agra-
     Genova, ospitò la prima Rivista Milita-                                                                  che li affittò al Consiglio Nazionale del-    ria dell’Università di Torino che vi inse-
     re Aerea con lo schieramento di set-                                                                     le Ricerche (C.N.R). Da quel momento          dierà il suo Centro Sperimentale. Pro-
     te squadriglie. Nel 1923, all’atto della                                                                 i terreni dell’ex Campo Volo vennero          prio in questo periodo l’impianto ebbe
     costituzione dell’aeronautica Militare                                                                   destinati alla ricerca in campo agricolo,     modo di coltivare particelle sperimen-
     Italiana, l’impianto è dedicato al mag-                                                                  tornando alla loro antica vocazione.          tali a prato e cereali, e numerosi alberi
     giore Carlo Piazza, morto a Milano per                                                                                                                 da frutta (di quest’ultimi ne sono rima-
     una malattia contratta in guerra. Negli                                                                  Il 16 marzo del 1951, sui terreni del         sti ancora alcuni esemplari).
     anni ‘20 e ‘30, l’aeroporto di Mirafiori                                                                 vecchio Aerodromo venne inaugura-
     divenne sede dell’Aeroclub di Torino.                                                                    to il C.N.R. (Centro Nazionale Mecca-
     Nel 1939 viene costruito lo stabilimen-                                                                  nico-Agricolo del Consiglio Nazionale
     to di Fiat Mirafiori e le zone circostanti                                                               delle Ricerche). Il Centro, intitolato a
     cominciano ad essere edificate con le                                                                    Gustavo Colonnetti, fondatore e presi-
                                                  Foto tratta da Google Earth, l’aeroporto e l’ippodromo di
     “case Fiat”.                                 Mirafiori, 1943                                             dente dell’Istituto, ha fra i suoi obietti-
                                                                                                              vi quelli di promuovere studi, ricerche
     L’attività aeroportuale durò fino al         dere. In quello stesso anno le truppe                       e sperimentazioni in campo agrario,
     1945, quando il bombardamento delle          tedesche distrussero definitivamente                        favorire l’uso delle macchine agricole,
     aviorimesse obbliga i fondatori a chiu-      ciò che rimaneva del “Gino Lisa” (com-                      progettare corsi di formazione ed of-

24                   1880 - 1908                                        1908 - 1936                                           1936 - 1950                                   1950 - 1974                  25
“Dopo la guerra, la città cresce: nel                          Agli inizi degli anni ‘60 una parte dell’a-
     1951 gli abitanti sono 719.300, nel 1958                       erodromo prende parte all’avvio dell'e-
     sono 916.652, nel 1963 1.114.300. Gli                          dificazione, già cominciata con il trac-
     uomini e le donne del sud arrivano a                           ciamento di Via Artom. Tuttavia, nel
     Torino con le loro povere cose e le loro                       1962, venne approvata la legge 167 dal
     ricche speranze. In molti non trovano                          governo Fanfani 26,la quale permette-
     nemmeno una casa.” 25                                          va ai comuni di procedere all'esproprio
                                                                    delle aree fabbricabili a prezzi inferiori
                                                                    di quelli del mercato speculativo.
                                                                    In quell'anno vi era la previsione di
                                                                    costruire circa 800 alloggi tramite l'in-
                                                                    cremento del "Piano Torino Casa". L'in-
                                                                    tervento pubblico favorì, tra il 1964 ed
                                                                    il 1971, l'edificazione di quasi 17.000
                                                                    alloggi.
                                                                    Sorgevano, così, i primi condomini, in-                           Foto tratta da Archivio Giorgio Pelassa su rottasutorino.it, primi insediamenti tra le Vie Vigliani, Artom, De Maistre (vista
                                                                                                                                      da nordest), tra campi e cascine, 1960
                                                                    sieme al nucleo delle case Fiat di Via
                                                                    Onorato Vigliani. Tra il 1965 e il 1966
                                                                    venne costruito il grande complesso
                                                                    ERP 27 (Edilizia residenziale pubblica),
     Elaborazione dati Censimento ISTAT della popolazione di
                                                                    costituito dai quartieri I.A.C.P. (Istituto
     Torino (2011)                                                  Autonomo Case Popolari) denominati
                                                                    M22, M23 e M24.
                                                                    26 Il Pli di Malagodi durante il terzo governo Fanfani ave-
                                                                    va votato a favore dell'approvazione della legge 167 sulle
                                                                    "acquisizioni delle aree per l'edilizia popolare sovvenziona-
                                                                    ta", legge che prevedeva il diritto di superficie.
                                                                    GIANNI SILEI, Tutela, sicurezza e governo del territorio
                                                                    in Italia negli anni del centro-sinistra, ED. FrancoAngeli,
                                                                    Milano, 2016, p.141

                                                                    27 Attività diretta all’acquisizione, alla costruzione o al
                                                                    recupero di fabbricati da destinare ad abitazioni per le per-
                                                                    sone meno abbienti o per quelle che, dotate di un reddito
                                                                    fisso da lavoro dipendente, non potrebbero reperire un’a-
                                                                    bitazione ai prezzi di mercato, il tutto a totale carico o con
                                                                    il concorso o contributo dello Stato, della Regione, degli        Foto tratta da Archivio Giorgio Pelassa su rottasutorino.it, primi insediamenti tra le Vie Vigliani, Artom, De Maistre (vista
                                                                    enti pubblici territoriali, delle edilizia Aziende territoriali   da sudest), tra campi e cascine, 1960
     25 DAVIDE BAZZINI, MATTEO PUTTILLI, Il senso delle pe-         per l’edilizia residenziale pubblica (già Istituti autonomi
     riferie. Un approccio relazionale alla rigenerazione urbana,   per le case popolari, IACP).
26   ED. Elèuthera, Milano, 2008, p.87.                             Informazione reperibile da treccani.it                                                                                                                                                            27
L'aeroporto, nei suoi 47.000 m2 era                            e fortuna nella città di Torino tramite la                     tra cui molte conifere ad alto fusto,                          etc.). Con gli interventi di riqualifica-
     mutato in "Basse Lingotto", un'area                            producente industria della Fiat.                               conservando anche alcuni di quelli che                         zione messi in atto con i mezzi offerti
     che ospitava 8 edifici di nove piani.                                                                                         già popolavano le parcelle del Centro                          dal programma di riqualificazione Ur-
                                                                    Il CNR nel 1976, alla scadenza del con-                        sperimentale, e verrà tracciata la Via                         bana (PRU) di Via Artom, il Parco Co-
                                                                    tratto di comodato gratuito, partito nel                       Guido Fubini, una strada forse desti-                          lonnetti ha avuto modo di salvaguar-
     "Nell'ottobre-novembre 1965 i primi                            1951, riconsegnava l’area del centro                           nata a sostenere futuri interventi di                          dare in parte la sua ricchezza. Quando
     750 alloggi vengono assegnati e si po-                         sperimentale al Comune di Torino (in                           urbanizzazione che in realtà si trasfor-                       il PRU 31 ha avuto inizio (1999), gli abi-
     polano di persone e gruppi familiari di-                       base al Piano Regolatore Generale del                          merà ben presto in un arido “deserto                           tanti avevano un alto livello di sfiducia
     versi, risalenti a tre diverse categorie:                      1977) 29, che individuava nuove desti-                         di asfalto”.                                                   nei confronti dell’ente pubblico, ricono-
     342 sono trasferiti direttamente dai                           nazioni per le aree lasciate libere.                                                                                          sciuto nel Comune o nell’ATC (Agenzia
     baraccamenti, 321 vincono il concorso,                         In quegli anni Torino era una città in                         Il Parco Colonnetti, negli anni, sarà                          Territoriale per la Casa).
     87 sono trasferiti da altri alloggi." 28                       piena emergenza abitativa ma allo                              soggetto di interventi volti a stimolare
                                                                    stesso tempo in pieno sviluppo econo-                          la fruizione da parte dei cittadini, come
                                                                    mico e questo comportava una crescita                          la realizzazione di aree gioco e la do-
     Alle spalle delle residenze si trovava-                        della richiesta di abitazioni, dei servizi                     tazione delle attrezzature ludiche av-
     no due edifici scolastici e un palazzet-                       e di nuove strutture pubbliche.                                venute in occasione dell’Anno Interna-
     to dello sport, sul lato opposto di via                        Una parte della superficie del Centro                          zionale del Fanciullo alla fine degli anni
     Artom si collocava la rimanente parte                          Sperimentale viene dismessa e occu-                            '70. 30
     dell’ex campo volo (quella più consi-                          pata da impianti sportivi e attrezzature                       L'area verde diverrà meta della vita
     stente) che, dopo il progetto di riqua-                        di varia tipologia, mentre il resto viene                      cittadina degli abitanti del quartiere,
     lificazione, diventerà Parco Colonnetti.                       destinato alla realizzazione di un gran-                       conservando nel suo impianto grande                            Elaborazione dati (2017) sulla distribuzione del patrimonio
                                                                                                                                                                                                  dell'Agenzia Territoriale per la Casa, in Territorio della ex
                                                                    de parco che verrà poi nominato come                           parte dei tracciati del C.N.R.                                 Circoscrizione 10
                                                                    parco Colonnetti.                                              Dagli anni ’80 in poi, il parco ha visto
     Nei quartieri ERP cambiava anche la                            Questa grande area verde, anch’essa                            crescere il proprio patrimonio verde e
     fascia d'età della popolazione, dive-                          intitolata al fondatore del C.N.R., rap-                       naturalistico, ma è stato oggetto di de-                       Dalla fine degli anni ’70 fino agli inizi
     nendo molto più giovane. Tuttavia il                           presenterà una notevole risorsa per gli                        grado. Se lo sviluppo e l’insediamento                         degli anni ‘90, il Comune, infatti, ave-
     63,1% apparteneva alla fascia tra gli                          abitanti della zona e per tutta la città,                      di flora e fauna selvatica hanno favo-                         va messo in campo una serie di ipotesi
     zero e i ventiquattro anni, mentre nel                         anche se non mancheranno situazioni                            rito un interessante sviluppo, dall’al-                        d’intervento per dotare l’area di ser-
     resto della stessa Torino, la medesima                         di degrado e tentativi di speculazione.                        tra parte la condizione di abbandono
     fascia d'età diminuiva al 31,7%. Que-                          Verranno piantati centinaia di alberi,                         ha generato un utilizzo inappropriato                          31 I programmi di recupero urbano sono un insieme si-
                                                                                                                                                                                                  stematico di opere finalizzate al miglioramento dei servizi
     sto avveniva perché erano soprattutto                          29 La Regione esercita le proprie funzioni in materia di       dell’area (scarico di inerti, vandalismo,                      e degli impianti a rete dei quartieri degradati di proprietà
     i giovani a spostarsi dalle regioni del                        pianificazione del territorio disciplinando, con la presente                                                                  pubblica. Sono proposti dai Comuni alle Regioni, che, con
                                                                    legge, la tutela, la limitazione del consumo del suolo, al     30 La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia fu appro-      i fondi Gescal, possono finanziare le opere al servizio pre-
     sud dell'Italia, i quali cercavano lavoro                      fine di giungere all'obiettivo di un consumo zero e gli in-    vata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 no-     valente del patrimonio residenziale pubblico e la manuten-
                                                                    terventi di conservazione e di trasformazione del territorio   vembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono            zione delle case popolari. Per finanziare le opere pubbliche
     28 DAVIDE BAZZINI, MATTEO PUTTILLI, Il senso delle pe-         a scopi insediativi, residenziali e produttivi,commerciali e   gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei   i Comuni devono garantire la partecipazione finanziaria di
     riferie. Un approccio relazionale alla rigenerazione urbana,   turistico-ricettivi.                                           confronti dell'infanzia.                                       soggetti privati.
28   ED. Elèuthera, Milano, 2008, p.88.                             Informazione reperibile da consiglioregionale.piemonte.it      Informazione tratta da wikipedia.org                           Informazione tratta da sistemapiemonte.it                       29
vizi: farmacia, strutture scolastiche,        va dell’immagine negativa che gravava        mica e sociale del territorio. Il PRU e il   ne, dei servizi sociali di Via Monastir e
     spazi di aggregazione, servizi socia-         sul luogo.                                   PAS (strumento attraverso il quale gli       di due edifici di nove piani.
     li e sanitari, migliori collegamenti con                                                   interventi di riqualificazione si evolvo-
     i trasporti pubblici. Solo alcuni erano       Le caratteristiche del patrimonio edi-       no in politiche di sviluppo locale) sono
     stati realizzati, fra questi, perciò si era   lizio e del tessuto sociale di Mirafio-      intenti nell'attivare un processo di tra-
     presa in considerazione l'idea di abbat-      ri sud, all'inizio degli anni '90, quindi,   sformazione. Gli interventi urbanistici,
     tere gli edifici che erano stati costruiti.   sono rientrate nel Progetto Periferie del    con un investimento di 281 miliardi di
     Dagli anni ’60 in poi, l'area circostan-      Comune di Torino.                            lire, prevedono tra le opere anche la
     te il Parco, finisce per rappresentare il                                                  valorizzazione del Parco Colonnetti con
     simbolo del degrado fisico e dell’emar-       L'avvio del percorso di riqualificazione     la costruzione di un centro servizi per
     ginazione sociale.                            è avvenuto nel 2000, quando il Comu-         il parco; la realizzazione dell'ingresso
     Per via delle gravi problematiche di no-      ne di Torino e la Regione Piemonte si        del Parco Tecnologico Experimenta; la
     mea, all'inizio degli anni '90, una del-      sono accordati per la realizzazione del      progettazione di parcheggi a supporto
     le prime idee progettuali proposte dal        PRU. Ad esso si affianca il PAS (Pia-        della fruizione del Parco Colonnetti.
     PRU è di cambiare il nome delle vie, e        no di accompagnamento sociale), in           Insieme a questi interventi si è prevista
     in primo luogo di via Artom. La propo-        modo da poter costruire occasioni di         anche la demolizione di un fabbricato
     sta non ha avuto seguito ma è indicati-       sviluppo e di rilancio della vita econo-     lungo 90 metri, al centro di Via Pisaca-

30                      1968                                          1981                                         1990                                        1996                      31
02_ELEMENTI DI LETTURA URBANA
     02.2_Inquadramento territoriale              tasso di disoccupazione in aumento, un
                                                  livello di scolarità mediamente basso.

     Mirafiori Sud è un quartiere della pe-       Mirafiori Sud, ha un’estensione di 11,5                                 GRUGLIASCO
     riferia di Torino, il più a sud di Torino,   km², e costituisce più della metà della
     confina con i Comuni della Città Metro-      Circoscrizione 2 di cui fa parte, la quale
     politana di Moncalieri, Nichelino, Bei-      è la più popolata per via del numero di
     nasco, Orbassano, Rivoli e Grugliasco.       abitanti (42.175). Emerge, però, che
     È noto per la presenza del principale        circa il 20% degli abitanti abbia un'età
     impianto di produzione della FIAT ed è       superiore ai 70 anni, indice di una po-
     la zona con più alta densità di edilizia     polazione leggermente anziana.
     popolare della città.
     Il quartiere, con i suoi più di 40.000
     abitanti è il meno popoloso della Cit-       "La ex circoscrizione 10 (Mirafiori sud),
     tà di Torino, ma uno dei più estesi. La      con i suoi 42.175 abitanti, pesa solo
     composizione sociale del quartiere di        per il 4,8% sul totale della popolazione                     BEINASCO
     Mirafiori riflette il percorso che questo    torinese: essa rappresentava, prima
     ha vissuto dall’apertura degli stabili-      della sua fusione con la 2, la circoscri-
     menti FIAT ad oggi, definendone un’i-        zione con minore popolazione." 32
     dentità caratterizzata principalmente
     dai fenomeni migratori del dopoguerra
     e dalla forte presenza operaia.
     Gli interventi di riqualificazione urbana
     realizzati negli ultimi anni, tramite il
     PRU, hanno portato una riqualificazio-                                                                                                                                  Scenario di
     ne e una valorizzazione sia di aree ver-                                                                                                                                studio

     di sia di zone del quartiere degradate
                                                                                                                                                   Parco Colonnetti
     migliorando notevolmente la vivibilità
     dell’area.
     Il quartiere subisce tuttavia gli effetti    Elaborazione dati Censimento ISTAT della popolazione di
                                                  Torino (2011)                                                                        NICHELINO
     di criticità significative quali una ten-
     denza alla diminuzione della popolazio-
     ne residente e all’invecchiamento, un
                                                                                                                                                               Circ. 2
                                                  32 PLANET IDEA. Mirafiori Sud in numeri. Raccolta e ela-
                                                  borazione dati per MiraForum 2018 il Forum Territoriale di                                                   Ex Circ. 10
32                                                Mirafiori Sud, Torino, 2018, p.19.                                                                                             33
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