Legge quadro sulle aree protette
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Legge quadro sulle aree protette Legge 6 dicembre 1991, n. 394 modificata dalla Legge 9 dicembre 1998, n. 426 Titolo I 3. I territori nei quali siano presenti i valori di cui al com- Principî generali ma 2, specie se vulnerabili, so- no sottoposti ad uno speciale Art. 1 – Finalità e ambito regime di tutela e di gestione, della legge allo scopo di perseguire, in par- 1. La presente legge, in attua- ticolare, le seguenti finalità: zione degli articoli 9 e 32 della a) conservazione di specie Costituzione e nel rispetto degli animali o vegetali, di associa- accordi internazionali, detta zioni vegetali o forestali, di sin- principî fondamentali per l’isti- golarità geologiche, di forma- tuzione e la gestione delle aree zioni paleontologiche, di comu- naturali protette, al fine di ga- nità biologiche, di biotopi, di rantire e di promuovere, in for- valori scenici e panoramici, di ma coordinata, la conservazio- processi naturali, di equilibri ne e la valorizzazione del patri- idraulic i e idroge ologici, di monio naturale del paese. equilibri ecologici; 2. Ai fini della presente legge b) applicazione di metodi di costituiscono il patrimonio na- gestione o di restauro ambien- turale le forma zioni fisiche, tale idonei a realizzare una inte- geologiche, geomorfologiche e grazione tra uomo e ambiente biologiche, o gruppi di esse, naturale, anche mediante la sal- che hanno rilevante valore na- vaguardia dei valori antropolo- turalistico e ambientale. gici, archeologici, storici e ar-
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 39 chitettonici e delle attività agro- ma 203, della legge 23 dicem- silvo-pastorali e tradizionali; bre 1996, n. 662 . c) promozione di attività di educazione, di formazione e di Art. 1bis – Programmi na - ricerca scientifica, anche inter- zionali e politiche di sistema disciplinare, nonché di attività 1. Il Ministro dell’ambiente ricreative compatibili; promuove, per ciascuno dei si- d) difesa e ricostituz ione de - stemi territoriali dei parchi del- gli equilibri idraulici e idro- l’arco alpino, dell’Appennino, geologici. delle isole e di aree marine pro- 4. I territori sottoposti al regi- tette, accordi di programma per me di tutela e di gestione di cui lo sviluppo di azioni economi- al comma 3 costituiscono le che sostenibili con particolare aree naturali protette. In dette riferimento ad attività agro-sil- aree possono essere promosse vo-pastorali tradizionali, dell’a- la valorizzazione e la sperimen- griturismo e del turismo am- tazione di attività pr oduttive bientale con i Ministri per le compatibili. politiche a gricole, de ll’indu- 5. Nella tutela e nella gestio- stria, del commercio e dell’arti- ne delle aree naturali protette, gianato, del lavoro e della pre- lo Stato, le regioni e gli enti lo- videnza sociale e per i beni cul- cali attuano forme di coopera- turali e ambientali, con le re- zione e di intesa ai sensi del- gioni e con altri soggetti pub- l’articolo 81 del D.P.R. 24 lu- blici e privati. glio 1977, n. 616, e dell’artico- 2. Il Ministro dell’ambiente, lo 27 della legge 8 giugno sentito il parere della Conferen- 1990, n. 142. za permanente per i rapporti tra Per le medesime finalità lo lo Stato, le regioni e le provin- Stato, le regioni, gli enti locali, ce autonome di Trento e di Bol- altri soggetti pubblici e privati e zano, degli Enti parco interes- le Comunità del parco possono sati e delle associazioni am- altresí promuovere i patti terri- bientalistic he maggiormente toriali di cui all’articolo 2, com- rappresentative, individua al-
40 FONTI NORMATIVE tresí le risorse finanziarie na- assetti naturali dei luoghi, dai ziona li e comunitarie, impie- valori paesaggistici ed artistici gabili nell’attuazione degli ac- e dalle tradizioni culturali delle cordi di pr ogramma di c ui al popolazioni locali. comma 1. 3. Le riserve naturali sono costituite da aree terrestri, flu- Art. 2 – Classificazione del - viali, lacuali o marine che con- le aree naturali protette tengono una o piú specie natu- 1. I parchi nazionali sono co- ralistic amente rilevanti della stituiti da aree terrestri, fluviali, flora e della fauna, ovvero pre- lacuali o marine che contengo- sentino uno o piú ecosistemi no uno o piú ecosistemi intatti o importanti per le diversità bio- anche parzialmente alterati da logiche o per la conservazione interventi antropici, una o piú delle risorse genetiche. Le ri- formazioni fisiche, geologiche, serve naturali possono essere geomorfologiche , biologiche, statali o regionali in base alla di r ilievo internazionale o na- rilevanza degli interessi in esse zionale per valori naturalistici, rappresentati. scientifici, este tici, culturali, 4. Con riferimento all’am- educativi e ric reativi tali da ri- biente marino, si distinguono le chiedere l’intervento dello Sta- aree protette come definite ai to ai fini della loro conserva- sensi del protocollo di Ginevra zione per le generazioni pre- relativo alle aree del Mediterra- senti e future. neo particolarmente protette di 2. I parchi naturali regionali cui alla L. 5 marzo 1985, n. 127, sono costituiti da aree terrestri, e quelle definite ai sensi della L. fluviali, lacuali ed eventual- 31 dicembre 1982, n. 979. mente da tratti di mare prospi- 5. Il Comitato per le ar ee na - cienti la costa, di valore natura- turali protette di cui all’ artico- listico e ambientale, che costi- lo 3 può operare ulte riori clas- tuiscono, nell’ambito di una o sificazioni per le finalità della piú regioni limitrofe, un siste- pre sente le gge ed allo scopo di ma omogeneo individuato dagli rendere efficaci i tipi di prote -
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 41 zione previsti dalle convenzio- Art. 3 – Comitato per le aree ni internazionali ed in partico- naturali protette e Consulta lar e dalla conve nzione di Ram - tecnica per le aree naturali sar di cui al D.P.R. 13 marzo protette 1976, n. 448. 1. È istituito il Comitato per 6. La classificazione delle le aree naturali protette, di se- aree naturali protette di rilievo guito denominato “Comitato”, internazionale e nazionale, qua- costituito dai Ministri dell’am- lora rientrino nel territorio delle biente, che lo presiede, dell’a- regioni a statuto speciale e del- gricoltura e delle foreste, della le province autonome di Trento marina mercantile, per i beni e di Bolzano, ha luogo d’intesa culturali e ambientali, dei lavo- con le regioni e le province ri pubblici e dell’università e stesse secondo le procedur e della ricerca scientifica e tecno- previste dalle norme di attua- logica, o da sottosegretari dele- zione dei rispettivi statuti d’au- gati, e da sei presidenti di re- tonomia e, per la regione Valle gione o provincia autonoma, o d’Aosta, secondo le procedure asse ssori delegati, designati, di cui all’articolo 3 della L. 5 per un triennio, dalla Conferen- agosto 1981, n. 453. za permanente per i rapporti tra 7. La classificazione e l’isti- lo Stato, le regioni e le provin- tuzione dei parchi nazionali e ce autonome di Trento e di Bol- delle riserve naturali statali, ter- zano. Alle riunioni del Comita- restri, fluviali e lacuali, sono ef- to partecipano, con voto con- fettuate d’intesa con le regioni. sultivo, i presidenti, o gli asses- 8. La classificazione e l’isti- sori delegati, delle regioni nel tuzione dei parchi e delle riser- cui territorio ricade l’area pro- ve naturali di interesse regiona- tetta, ove non rappresentate. Al- le e locale sono effettuate dalle la costituzione del C omitato regioni. provvede il Ministro dell’am- 9. C iascuna area naturale biente con proprio decreto. protetta ha diritto all’uso esclu- 2. Il Comitato identifica, sul- sivo della propria denominazione. la base della Carta della natura
42 FONTI NORMATIVE di cui al comma 3, le linee fon- lire 10 miliardi nel 1994. damentali dell’assetto del terri- 4. Il Comitato svolge, in par- torio con riferimento ai valori ticolare, i seguenti compiti: naturali ed ambientali, che sono a) integra la classificazione adottate con decreto del Presi- delle aree protette, sentita la dente del Consiglio dei mini- Consulta di cui al comma 7; stri, su proposta del Ministro b) adotta il programma per le dell’ambiente, previa delibera- aree naturali protette di rilievo zione del Comitato. internazionale e nazionale di 3. La Carta della natura è cui all’ articolo 4, sentita la predisposta dai servizi tecnici Consulta di cui al comma 7 del nazionali di cui alla legge 18 presente articolo, nonché le re- maggio 1989, n. 183, in attua- lative direttive per l’attuazione zione degli indirizzi del Comi- e le modifiche che si rendano tato. Essa integrando, coordi- necessarie; nando ed utilizzando i dati di- c) approva l’elenco ufficiale sponibili relativi al complesso delle aree naturali protette. delle finalità di cui all’articolo 5. Il Ministro dell’ambiente 1, comma 1, della presente leg- convoca il Com itato almeno ge, ivi compresi quelli della due volte l’anno, provvede al- Carta della montagna di cui al- l’attuazione delle deliberazioni l’articolo 14 della legge 3 di- adottate e riferisce sulla loro cembre 1971, n. 1102, indivi- esecuzione. dua lo stato dell’ambiente natu- 6. Ove sull’argomento in di- rale in Italia, evidenziando i va- scussione presso il C omitato lori naturali e i profili di vulne- non si raggiunga la maggioran- rabilità territoriale . La Carta za, il Ministro dell’ambiente della natura è adottata dal Co- rim ette la questione al Consi- mitato su proposta del Ministro glio dei ministri, che dec ide in dell’ambiente. Per l’attuazione merito. del presente comma è autorizza- 7. È istituita la Consulta tec- ta la spesa di lire 5 miliardi nel nica per le aree naturali protet- 1992, lire 5 miliardi nel 1993 e te, di seguito denominata “Con-
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 43 sulta”, costituita da nove esper- di segreteria del Comitato e ti pa rticolarmente qualificati della Consulta sono svolte, nel- per l’attività e per gli studi rea- l’ambito del servizio Conserva- lizzati in materia di conserva- zione della natura del Ministero zione della natura, nominati, dell’ambiente, da una segrete- per un quinquennio, dal Mini- ria tecnica composta da un con- stro dell’ambiente, di cui tre tingente di personale stabilito, scelti in una rosa di nomi pre- entro il limite complessivo di se ntata dalle associazioni di cinquanta unità, con decreto del protezione ambientale presenti Ministro dell’ambiente di con- ne l Consiglio na zionale pe r certo con il Ministro del tesoro l’ambiente, tre scelti, ciascuno, e con il Ministro per gli affari sulla base di rose di nomi ri- regionali. Il predetto contingen- spettivame nte presentate dal- te è composto mediante apposi- l’Accademia nazionale dei Lin- to comando di dipendenti dei cei, dalla Società botanica ita- Ministeri presenti nel Comita- liana e dall’Unione zoologica to, delle regioni e delle provin- italiana, uno designato dal Con- ce autonome di Trento e di Bol- siglio nazionale delle ricerche e zano, nonché di personale di due scelti in una rosa di nomi enti pubblici anche economici, proposta dai presidenti dei par- ai quali è corrisposta una inden- chi nazionali e regionali. Per nità stabilita con decreto del l’attuazione del presente com- Ministro dell’ambiente di con- ma è autorizzata una spesa an- certo con il Ministro del tesoro. nua fino a lire 600 milioni a Fanno parte del contingente partire dall’anno 1991. non piú di venti esperti di ele- 8. La Consulta esprime pare- vata qualificazione, assunti con ri per i profili tecnico-scientifi- contratto a termine di durata ci in materia di aree naturali non superiore al biennio e rin- protette, di sua iniziativa o su novabile pe r eguale periodo, richiesta del Comitato o del Mi- scelti con le modalità di cui agli nistro dell’ambiente. articoli 3 e 4 del decreto legge 9. Le funzioni di istruttoria e 24 luglio 1973, n. 428, conver-
44 FONTI NORMATIVE tito dalla legge 4 agosto 1973, protette o per l’ampliamento e n. 497. Con proprio decreto il la modifica di quelle esistenti, Ministro dell’ambiente, sentiti i individuando la delimitazione Ministri che fanno parte del di massima delle aree stesse; Comitato, disciplina l’organiz- c) definisce il riparto delle zazione della segreteria tecnica. disponibilità finanzia rie pe r Per l’attuazione del presente ciascuna a rea e per ciascun comma è autorizzata una spesa esercizio finanziario, ivi com- annua fino a lire 3,4 miliardi a presi i contributi in conto capi- partire dall’anno 1991. tale per l’esercizio di attività agricole compatibili, condotte Art. 4 – Programma trienna - con sistemi innovativi ovvero le per le aree naturali protette con recupero di sistemi tradi- 1. Il programma triennale per zionali, funzionali alla prote- le aree naturali protette, di se- zione ambientale, per il recupe- guito denomina to “pr ogram- ro e il restauro delle aree di va- ma”, sulla base delle linee fon- lore naturalistico degradate, per damentali di cui all’articolo 3, il restauro e l’informazione am- comma 2, dei dati della Carta bientali; della natura e delle disponibi- d) prevede contributi in con- lità finanziarie previste dalla to capitale per le attività nelle legge dello Stato: aree naturali protette istituite a) specifica i territori che for- dalle regioni con proprie risor- mano oggetto del sistema delle se, nonché per progetti delle re- aree naturali protette di interes- gioni relativi all’istituzione di se internazionale, nazionale e dette aree; regionale quali individuate nel- e) determina i criteri e gli in- le vigenti disposizioni di legge, dirizzi ai quali debbono unifor- statali e regionali, operando la marsi lo Stato, le regioni e gli nec essar ia delimitaz ione dei organismi di gestione delle aree confini; protette nell’attuazione del pro- b) indica il termine per l’isti- gr amma per quanto di loro tuzione di nuove aree naturali compe tenza , ivi compresi i
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 45 compiti relativi alla informa- di finanziamenti ai sensi della zione ed alla educazione am- presente legge. bientale delle popolazioni inte- 5. Proposte relative al pro- ressate, sulla base dell’esigenza gramma possono essere presen- di unitarietà delle aree da pro- tate al C omitato da ciasc un teggere. componente del Comitato stes- 2. Il programma è redatto an- so, dagli altri Ministri, da regio- che sulla base delle indicazioni ni non facenti parte del Comita- di cui all’articolo 1 della legge to e dagli enti locali, ivi com- 31 dicembre 1982, n. 979. prese le comunità montane. Le 3. Il programma fissa inoltre proposte per l’istituzione di criteri di massima per la crea- nuove aree naturali protette o zione o l’ampliamento di altre per l’ampliamento di aree natu- aree naturali protette di interes- rali protette esistenti possono se locale e di aree verdi urbane essere altresí presentate al Co- e suburbane, prevedendo con- mitato, tramite il Ministro del- tributi a carico dello Stato per l’ambiente, dalle associazioni la loro istituzione o per il loro di protezione ambientale indi- ampliamento a valere sulle di- viduate ai sensi dell’articolo 13 sponibilità esistenti. della legge 8 luglio 1986, n. 4. La realizzazione delle pre- 349, ovvero da cinquemila cit- visioni del programma di cui al tadini iscritti nelle liste elettorali. comma 3, avviene a mezzo di 6. Entro sei mesi dalla data di intese, eventualmente promos- entrata in vigore della presente se dal Ministro dell’ambiente, legge, il Ministro dell’ambiente tra regioni ed enti locali, sulla pr esenta la proposta di pro- base di specifici metodi e crite- gramma al Comitato il quale ri indicati nel programma trien- delibera entro i successivi sei nale dell’azione pubblica per la mesi. Il programma è pubblica- tutela dell’ambiente di cui alla to sulla Gazzetta Ufficiale della legge 28 agosto 1989, n. 305. Repubblic a ita liana. Il pro- L’osservanza dei predetti criteri gramma ha durata triennale ed è condizione per la concessione è aggiornato annualmente con
46 FONTI NORMATIVE la stessa procedura. In sede di delle attività connesse alla pre- attuazione del primo program- disposizione della Carta della ma triennale, il programma natura nonché per attività di stesso finalizza non meno di informaz ione ed e ducaz ione metà delle risorse di cui al com- ambientale. ma 9 ai parchi e riserve regio- 9. Per l’attuazione del pro- nali esistenti, a quelli da istitui- gramma ed in particolare per la re e a quelli da ampliare. Esso redazione del piano per il parco ripartisce le altre risorse dispo- di cui all’articolo 12, per le ini- nibili per le finalità compatibili ziative per la promozione eco- con la presente legge ed in par- nomica e sociale di cui all’arti- ticolare con quelle degli artico- colo 14, per acquisti, espropria- li 7, 12, 14 e 15, ed è predispo- zioni e indennizzi di cui all’ar- sto sulla base degli elementi co- ticolo 15, nonché per interventi nosc itivi e tecnico-sc ientifici connessi a misure provvisorie esistenti presso i servizi tecnici di salvaguardia e primi inter- nazionali e le amministrazioni venti di riqualificazione ed in- statali e regionali. terventi urgenti per la valoriz- 7. Qualora il progra mma non zazione e fruibilità delle aree, è venga adottato dal Comitato autorizzata la spesa di lire 110 nel termine previsto dal com- miliardi per il 1992, lire 110 ma 6, si provve de con decreto miliardi per il 1993 e lire 92 del Presidente del Consiglio miliardi per il 1994. dei ministri, previa delibera- zione del Consiglio dei mini- Art. 5 – Attuazione del pro - stri, su proposta del Ministro gramma; poteri sostitutivi dell’ambiente. 1. Il Ministro dell’ambiente 8. In vista della formulazione vigila sull’attuazione del pro- del programma è autorizzata la gramma e propone al Comitato spesa da parte del Ministero le variazioni ritenute necessa- dell’ambiente di lire 22,9 mi- rie. In caso di ritardi nell’attua- liardi per il 1991 e lire 12 mi- zione del programma tali da liardi per il 1992 per l’avvio pregiudicarne gravemente le fi-
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 47 nalità, il Ministro dell’ambien- duare aree da proteggere ai sen- te, sentita la Consulta, indica si della presente legge ed adot- gli adempim enti e le misure tare su di esse misure di salva- necessarie e fissa un termine guardia. Per quanto concerne le per la loro a dozione decorso il aree protette marine detti poteri quale, previo parere del Comi- sono esercitati dal Ministro del- tato, rime tte la questione al l’ambiente di concerto con il Consiglio dei m inistri che Ministro della marina mercanti- provvede in via sostitutiva an- le. Nei casi previsti dal presen- che attrave rso la nomina di te comma la proposta d’istitu- commissari ad acta. zione dell’area protetta e le re- 2. Il Ministro dell’ambiente lative misure di salvaguardia provvede a tenere aggiornato de vono essere esaminate dal l’ ele nc o ufficiale delle are e Comitato nella prima seduta protette e rilascia le re lative successiva alla pubblicazione certificazioni. A tal fine le re- del provvedimento di indivi- gioni e gli altri soggetti pubbli- duazione dell’area stessa. Resta ci o privati che attuano forme di fermo quanto previsto dall’arti- protezione naturalistica di aree colo 5 della le gge 8 luglio sono tenuti ad informare il Mi- 1986, n. 349, in materia di indi- nistro dell’ambiente secondo le viduazione di zone di importan- modalità indicate dal Comitato. za naturalistica nazionale ed in- 3. L’iscrizione ne ll’elenco ternazionale, nonché dall’arti- ufficiale delle aree protette è colo 7 della legge 3 marzo condizione per l’assegnazione 1987, n. 59. di contributi a carico dello Stato. 2. Dalla pubblicazione del programma fino all’istituzione Art. 6 – Misure di salva - delle singole aree protette ope- guardia rano direttamente le misure di 1. In caso di necessità ed ur- salvaguardia di cui al comma 3 genza il Ministro dell’ambiente nonché le altre specifiche misu- e le regioni, secondo le rispetti- re eve ntualmente individuate ve competenze, possono indivi- nel programma stesso e si ap-
48 FONTI NORMATIVE plicano le misure di incentiva- primo comma dell’articolo 31 zione di cui all’articolo 7. della legge 5 agosto 1978, n. 3. Sono vietati fuori dei cen- 457, dandone comunicazione al tri edificati di cui all’articolo 18 Ministro dell’ambiente e alla della legge 22 ottobre 1971, n. regione interessata. 865, e, per gravi motivi di sal- 4. Dall’istituzione della sin- vaguardia ambientale, con gola area protetta sino all’ap- provvedimento motivato, anche provazione del relativo regola- nei centri edificati, l’esecuzio- mento operano i divieti e le ne di nuove costruzioni e la tra- procedure per eventuali dero- sformazione di quelle esistenti, ghe di cui all’articolo 11. qualsiasi mutamento dell’utiliz- 5. Per le aree protette marine zazione dei terreni con destina- le misure di salvaguardia sono zione diversa da quella agricola adottate ai sensi dell’articolo 7 e quant’altro possa incidere sul- della legge 3 marzo 1987, n. 59. la morfologia del territorio, su- 6. L’inosservanza delle di- gli equilibri ecologici, idraulici sposizioni di cui ai commi 1, 2 ed idrogeotermici e sulle fina- e 3 comporta la riduzione in lità istitutive dell’area protetta. pristino dei luoghi e la eventua- In caso di necessità ed urgenza, le ricostituzione delle specie il Ministro dell’ambiente, con vegetali ed animali danneggiate provvedimento motivato, senti- a spese dell’inadempiente. So- ta la Consulta, può consentire no solidalmente re sponsabili deroghe alle misure di salva- per le spese il committente, il guardia in questione, prescri- titolare dell’impresa e il diretto- vendo le modalità di attuazione re dei lavori in caso di costru- di lavori ed opere idonei a sal- zione e trasformazione di ope- vaguardare l’integrità dei luo- re. Accertata l’inosservanza, il ghi e dell’ambiente na turale. Ministro dell’ambiente o l’au- Resta ferma la possibilità di torità di gestione ingiunge al realizzare interventi di manu- trasgressore l’ordine di riduzio- tenzione ordinaria e straordina- ne in pristino e, ove questi non ria di cui alle lettere a) e b) del provveda entro il termine asse-
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 49 gnato, che non può essere infe- tali e regionali richiesti per la riore a trenta giorni, dispone realizzazione, sul territorio com- l’esecuzione in danno degli ina- preso entro i confini del parco dempienti secondo la procedura stesso, dei seguenti interventi, di cui ai commi secondo, terzo impianti ed opere previsti nel e quarto dell’articolo 27 della piano per il parco di cui, rispet- legge 28 febbraio 1985, n. 47, tivamente, agli articoli 12 e 25: ovvero avvalendosi del Corpo a) restauro dei centri storici forestale dello Stato o del nu- ed edifici di particolare valore cleo operativo ecologico di cui storico e culturale; al comma 4 dell’articolo 8 del- b) recupero dei nuclei abitati la legge 8 luglio 1986, n. 349. rurali; La nota relativa alle spese è c) opere igieniche ed idropo- resa esecutiva dal Ministro del- tabili e di risanamento dell’ac- l’ambiente ed è riscossa ai sensi qua, dell’aria e del suolo; del testo unico delle disposizio- d) opere di conservazione e ni di legge relative alla riscos- di restauro ambientale del terri- sione delle entrate patrimoniali torio, ivi comprese le attività dello Stato, approvato con regio agricole e forestali; decreto 14 aprile 1910, n. 639. e) attività culturali nei campi di interesse del parco; Art. 7 – Misure di incentiva - f) agriturismo; zione g) attività sportive compatibili; 1. Ai comuni ed alle province h) strutture per la utilizzazio- il cui territorio è compreso, in ne di fonti energetiche a basso tutto o in parte, entro i confini impatto ambientale quali il me- di un parco nazionale, e a quel- tano e altri gas combustibili li il cui territorio è compreso, in nonché interventi volti a favori- tutto o in parte, entro i confini re l’uso di energie rinnovabili. di un parco naturale regionale 2. Il medesimo or dine di è, nell’ordine, attribuita priorità priorità di cui al comma 1 è at- nella concessione di finanzia- tribuito ai privati, singoli od as- menti dell’Unione europea, sta- sociati, che intendano realizza-
50 FONTI NORMATIVE re iniziative produttive o di ser- regioni, ivi comprese quelle a vizio compatibili con le finalità statuto speciale o province au- istitutive del parco nazionale o tonome, è comunque garantita naturale regionale. una configurazione ed una ge- stione unitaria. 5. Con il provvedimento che Titolo II istituisce il parco o la riserva naturale possono essere inte- Aree naturali protette grate, sino alla entrata in vigore nazionali della disciplina di ciascuna area protetta, le misure di salvaguar- Art. 8 – Istituzione delle aree dia introdotte ai sensi dell’arti- naturali protette nazionali colo 6. 1. I parchi nazionali indivi- 6. Salvo quanto previsto dal- duati e delimitati secondo le l’articolo 34, commi 1 e 2, e modalità di cui all’articolo 4 dall’articolo 35, commi 1, 3, 4 e sono istituiti e delimitati in via 5, alla istituzione di Enti parco definitiva con decreto del Presi- si provvede sulla base di appo- dente della Repubblica, su pro- sito provvedimento legislativo. posta del Ministro dell’ambien- 7. Le aree protette marine so- te, sentita la regione. no istituite in base alle disposi- 2. Le riserve naturali statali, zioni di cui all’articolo 18. individuate secondo le modalità di cui all’articolo 4, sono isti- Art. 9 – Ente parco tuite con decreto del Ministro 1. L’Ente parco ha persona- dell’ambiente, sentita la regione. lità di diritto pubblico, sede le- 3. Qualora il parco o la riser- gale e amministrativa nel terri- va interessi il territorio di una torio del parco ed è sottoposto regione a statuto speciale o pro- alla vigilanza del Ministro del- vincia autonoma si procede di l’ambiente. intesa. 2. Sono organi dell’Ente: 4. Qualora il parco o la riser- a) il Presidente; va interessi il territorio di piú b) il Consiglio direttivo;
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 51 c) la Giunta esecutiva; della Comunità del parco, con d) il Collegio dei revisori voto limitato; de i conti; b) due, su designazione delle e) la Comunità del parco. associazioni di protezione am- 3. Il Presidente è nominato bientale individuate ai sensi con decreto del Ministro del- dell’articolo 13 della legge 8 l’ambiente, d’intesa con i presi- luglio 1986, n. 349, scelti tra denti delle regioni o delle pro- esperti in materia naturalisti- vince autonome di Trento e di coambientale; Bolzano nel cui territorio ricada c) due, su designazione del- in tutto o in parte il parco na- l’Accademia nazionale dei Lin- zionale. Il Presidente ha la lega- cei, della Società botanica ita- le rappresentanza dell’Ente par- liana, dell’Unione zoologica co, ne coordina l’attività, espli- italiana, del Consiglio naziona- ca le funzioni che gli sono dele- le delle ricerche e delle Univer- ga te dal Consiglio direttivo, sità degli studi con sede nelle adotta i provvedimenti urgenti province nei cui territori ricade ed indifferibili che sottopone il parco; in caso di designazio- alla ratifica del Consiglio diret- ne di un numero superiore a tivo nella seduta successiva. due la scelta tra i soggetti indi- 4. Il Consiglio direttivo è for- cati è effettuata dal Ministro mato dal Presidente e da dodici dell’ambiente; componenti, nominati con de- d) uno, su designazione del creto del Ministro dell’ambien- Ministro dell’agricoltura e delle te, sentite le regioni interessate, foreste; sce lti tra persone particolar - e) due, su designazione del mente qualificate per le attività Ministro dell’ambiente. in materia di conser vaz ione 5. Le designazioni sono ef- della natura o tra i rappresen- fettuate entro quarantacinque tanti della Comunità del parco giorni dalla richiesta del Mini- di cui all’articolo 10, secondo stro dell’ambiente. Qualora sia- le seguenti modalità: no designati membri dalla Co- a) cinque, su designazione munità del parco sindaci di un
52 FONTI NORMATIVE comune oppure presidenti di sui regolamenti e sulla proposta una comunità montana, di una di piano per il parco di cui al- provincia o di una regione pre- l’ar ticolo 12, esprime parer e senti nella Comunità del parco, vincolante sul piano plurienna- la cessazione dalla predetta ca- le economico e sociale di cui rica a qualsiasi titolo comporta all’articolo 14. la decadenza immediata dal- 8bis. Lo statuto dell’Ente è l’incarico di membro del consi- deliberato dal Consiglio diretti- glio direttivo e il conseguente vo, sentito il parere della Co- rinnovo della designazione. La munità del parco ed è trasmes- stessa norma si applica nei con- so al Ministero dell’ambiente fronti degli assessori e dei con- che ne verifica la legittimità e siglieri degli stessi enti. può richiederne il riesame entro 6. Il Consiglio direttivo eleg- sessanta giorni dal ricevimento. ge al proprio interno un vice L’Ente parco deve controdedur- presidente scelto tra i membri re entro sessanta giorni dal rice- designati dalla Comunità del vimento alle eventuali osserva- parco ed una Giunta esecutiva zioni di legittimità del Ministe- formata da cinque componenti, ro dell’ambiente, con delibera- compreso il Presidente, secon- zione del Consiglio direttivo. Il do le modalità e con le funzioni Ministro dell’ambiente adotta stabilite nello statuto dell’Ente lo statuto con proprio decreto parco. entro i successivi trenta giorni. 7. Il Consiglio direttivo è le- 9. Lo statuto dell’Ente defi- gittimamente insediato quando nisce in ogni caso l’organizza- sia nominata la maggioranza zione interna, le modalità di dei suoi componenti. partecipazione popolare, le for- 8. Il Consiglio direttivo deli- me di pubblicità degli atti. bera in merito a tutte le questio- 10. Il Collegio dei revisori ni generali ed in particolare sui dei conti esercita il riscontro bilanci, che sono approvati dal contabile sugli atti dell’Ente Ministro dell’ambiente di con- parco secondo le norme di con- certo con il Ministro del tesoro, tabilità dello Stato e sulla base
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 53 dei regolamenti di contabilità que anni. dell’Ente parco, approvati dal 12. Gli organi dell’Ente par- Ministro del tesoro di concerto co durano in carica cinque anni con il Ministro dell’ambiente. ed i membri possono essere Il Collegio dei revisori dei confermati una sola volta. conti è nominato con decreto 13. Agli Enti parco si appli- del Ministro del tesoro ed è for- cano le disposizioni di cui alla mato da tre componenti scelti legge 20 marzo 1975, n. 70; es- tra funzionari della Ragioneria si si intendono inseriti nella ta- generale dello Stato ovvero tra bella IV (non pubblicata n.d.r.) iscritti nel ruolo dei revisori uf- allegata alla medesima legge. ficiali dei conti. Essi sono desi- 14. La pianta orga nica di gnati: due dal Ministro del teso- ogni Ente parco è commisurata ro, di cui uno in qualità di Pre- alle risorse finalizzate alle spe- sidente del Collegio; uno dalla se per il personale ad esso asse- regione o, d’intesa, dalle regio- gnate. Per le finalità di cui alla ni interessate. presente le gge è consentito 11. Il Direttore del parco è l’impiego di personale tecnico nominato, con decreto, dal Mi- e di manodopera con contratti a nistro dell’ambiente, scelto in tempo determinato ed indeter- una rosa di tre candidati propo- minato ai sensi dei contratti sti dal Consiglio direttivo tra collettivi di lavoro vigenti per il soggetti iscritti ad un albo di settore agricolo-forestale. idonei all’esercizio dell’attività 15. Il Consiglio direttivo può di direttore di parco istituito nominare appositi comitati di pr esso il Ministero dell’am - consulenza o avvalersi di con- biente, al quale si accede me- sulenti per problemi specifici diante procedura concorsuale nei settori di attività dell’Ente per titoli. Il Presidente del par- parco. co provvede a stipulare con il Direttore nominato un apposito Art. 10 – Comunità del parco contratto di diritto privato per 1. La Comunità del parco è una durata non superiore a cin- costituita dai presidenti delle
54 FONTI NORMATIVE regioni e delle province, dai dell’Ente parco o da un terzo sindaci dei comuni e dai presi- dei suoi componenti. denti delle comunità montane nei cui territori sono ricompre- Art. 11 – Regolamento del se le aree del parco. parco 2. La Comunità del parco è 1. Il regolamento del parco organo consultivo e propositivo disciplina l’esercizio delle atti- dell’Ente parco. In particolare, vità consentite entro il territorio il suo parere è obbligatorio: del parco ed è adottato dall’En- a) sul regolamento del parco te parco, anche contestualmen- di cui all’articolo 11; te all’approvazione del piano b) sul piano per il parco di per il parco di cui all’articolo cui all’articolo 12; 12 e comunque non oltre sei c) su altre questioni, a richie- mesi dall’approva zione del sta di un terzo dei componenti medesimo. del Consiglio direttivo; 2. Allo scopo di garantire il d) sul bilancio e sul conto perseguimento delle finalità di consuntivo; cui all’articolo 1 e il rispetto dbis) sullo statuto dell’Ente de lle caratteristiche naturali, parco. pa esistiche, antr opologiche, 3. La Comunità del parco de- storiche e culturali locali pro- libera, previo parere vincolante prie di ogni parco, il regola- del Consiglio direttivo, il piano mento del parco disciplina in pluriennale economico e socia- particolare: le di cui all’articolo 14 e vigila a) la tipologia e le m odalità sulla sua attuazione; adotta al- di costr uzione di opere e ma - tresí il proprio regolamento. nufatti; 4. La Comunità del parco b) lo svolgimento delle atti- elegge al suo interno un Presi- vità artigianali, commerciali, di dente e un Vicepresidente. È servizio e agro-silvo-pastorali; convocata dal Presidente alme- c) il soggiorno e la circola- no due volte l’anno e quando zione del pubblico con qualsia- venga richiesto dal Presidente si mezzo di trasporto;
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 55 d) lo svolgimento di attività materia di divieto di attività sportive, ricreative ed educative; ve nator ia previste dal prese nte e) lo svolgimento di attività di articolo. ricerca scientifica e biosanitaria; 3. Salvo quanto previsto dal f) i limiti alle emissioni sono- comma 5, nei parchi sono vietate re, luminose o di altro genere, le attività e le opere che possono nell’ambito della legislazione compromettere la salvaguardia in materia; del paesaggio e degli ambienti g) lo svolgimento delle atti- naturali tutelati con particolare ri- vità da affidare a interventi di guardo alla flora e alla fauna pro- occupazione giovanile, di vo- tette e ai rispettivi habitat. In par- lontariato, con particolare rife- ticolare sono vietati: rimento alle comunità terapeu- a) la cattura, l’uccisione, il tiche, e al servizio civile alter- danneggia mento, il distur bo nativo; delle specie animali; la raccolta h) l’accessibilità nel territorio e il danneggiamento delle spe- del parco attraverso percorsi e cie vegetali, salvo nei territori strutture idonee per disabili, in cui sono consentite le attività portatori di handicap e anziani. agro-silvo-pastora li, nonché 2bis. Il regolamento del par- l’introduzione di specie estra- co valorizza altresí gli usi, i co- ne e, vegeta li o animali, che stumi, le consuetudini e le atti- possano altera re l’ equilibrio vità tradizionali delle popola- naturale; zioni residenti sul territorio, b) l’apertura e l’esercizio di nonché le espressioni culturali cave, di miniere e di discariche, proprie e caratteristiche dell’i- nonché l’asportazione di mi- dentità delle comunità locali e nerali; ne prevede la tutela anche me- c) la modificazione del regi- diante disposizioni che autoriz- me delle acque; zino l’esercizio di attività parti- d) lo svolgimento di attività colari collegate agli usi, ai co- pubblicitarie al di fuori dei cen- stumi e alle consuetudini sud- tri urbani, non autorizzate dal- dette, fatte salve le norme in l’Ente parco;
56 FONTI NORMATIVE e) l’introduzione e l’impiego locali, che sono esercitati se- di qualsiasi mezzo di distruzio- condo le consuetudini locali. ne o di alterazione dei cicli bio- Eventuali diritti esclusivi di geochimici; caccia delle collettività locali o f) l’introduzione, da parte di altri usi civici di prelievi fauni- privati, di ar mi, e splosivi e stici sono liquidati dal compe- qualsiasi mezzo distruttivo o di tente commissario per la liqui- cattura, se non autorizzati; da zione degli usi civici ad g) l’uso di fuochi all’aperto; istanza dell’Ente pa rco. h) il sorvolo di velivoli non 6. Il regolamento del parco è autorizzato, salvo quanto defi- appr ovato dal Ministr o del- nito dalle leggi sulla disciplina l’a mbiente, pr evio par ere degli del volo. enti locali interessati, da espri- 4. Il regolamento del parco mersi entr o quaranta giorni stabilisce a ltresí le eve ntuali da lla richiesta, e com unque deroghe ai divieti di cui al com- d’intesa con le regioni e le pro- ma 3. Per quanto riguarda la vince autonome interessa te; il lettera a) del medesimo comma regolamento acquista efficacia 3, esso prevede eventuali pre- novanta giorni dopo la sua lievi faunistici ed eventuali ab- pubblic azione nella Gazzetta battimenti selettivi, nec essari Ufficiale della Repubblica ita - per ricomporre squilibri ecolo- liana. Entro tale termine i co- gici accertati dall’Ente parco. muni sono tenuti ad a deguar e Prelievi e abbattimenti devono alle sue pre visioni i propri re - avvenire per iniziativa e sotto la golamenti. Dec orso inutilmen- diretta responsabilità e sorve- te il predetto termine le dispo- glianza dell’Ente parco ed esse- sizioni del regola mento del re attuati dal personale dell’En- par co prevalgono su quelle del te parco o da persone all’uopo com une, che è tenuto alla loro espressamente autorizzate dal- applicazione. l’Ente parco stesso. 5. Restano salvi i diritti reali Art. 11bis – Tutela dei valori e gli usi civici delle collettività naturali, storici e ambientali e
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 57 iniziative per la promozione colare e pedonale con particola- economica e sociale re riguardo ai percorsi, accessi 1. Il Consiglio direttivo del e strutture riservati ai disabili, parco e la Comunità del parco ai portatori di handicap e agli ela borano contestua lmente, e anziani; attraverso reciproche consulta- d) sistemi di attrezzature e zioni di cui agli articoli 12 e 14, servizi per la gestione e la fun- il piano del parco e il piano plu- zione sociale del parco, musei, riennale economico-sociale se- centri di visite, uffici informati- condo le norme di cui agli stes- vi, aree di campeggio, attività si articoli 12 e 14. agroturistiche; e) indirizzi e criteri per gli Art. 12 – Piano per il parco interventi sulla flora, sulla fau- 1. La tutela dei valori natura- na e sull’ambiente naturale in li ed ambientali nonché storici, genere. culturali, antropologici tradi- 2. Il piano suddivide il terri- zionali affidata all’Ente parco è torio in base al diverso grado di perseguita attraver so lo stru- protezione, prevedendo: mento del piano per il parco, di a) riserve integrali nelle qua- se guito denominato “piano”, li l’ambiente naturale è conser- che deve, in particolare, disci- vato nella sua integrità; plinare i seguenti contenuti: b) riserve generali orientate, a) organizzazione generale nelle quali è vietato costruire del territorio e sua articolazione nuove opere edilizie, ampliare in aree o parti caratterizzate da le costruzioni esistenti, esegui- forme differenziate di uso, go- re opere di trasformazione del dimento e tutela; territorio. Possono essere tutta- b) vincoli, destinazioni di via consentite le utilizzazioni uso pubblico o privato e norme produttive tradizionali, la rea- di attuazione relative con riferi- lizzazione delle infrastrutture mento alle varie aree o parti del strettamente necessarie, nonché piano; interventi di gestione delle ri- c) sistemi di accessibilità vei- sorse naturali a cura dell’Ente
58 FONTI NORMATIVE parco. Sono altresí ammesse glioramento della vita socio- opere di m anutenzione delle culturale delle collettività loca- opere esistenti, ai sensi delle li e al miglior godimento del lettere a) e b) del primo comma parco da parte dei visitatori. dell’articolo 31 della legge 5 3. Il piano è predisposto dal- agosto 1978, n. 457; l’Ente parco entro diciotto mesi c) aree di protezione nelle dalla costituzione dei suoi orga- quali, in armonia con le finalità ni, in base ai criteri ed alle fina- istitutive ed in conformità ai lità della presente legge. La Co- criteri generali fissati dall’Ente munità del parco partecipa alla parco, possono continuare, se- definizione dei criteri riguar- condo gli usi tradizionali ovve- danti la predisposizione del pia- ro secondo metodi di agricoltu- no del parco indicati dal Consi- ra biologica, le attività agro-sil- glio dire ttivo del par co ed vo-pastorali nonché di pesca e esprime il proprio parere sul raccolta di prodotti naturali, ed piano stesso. Il piano, approva- è incoraggiata anche la produ- to dal Consiglio direttivo, è zione artigianale di qualità. So- adottato dalla regione entro no- no ammessi gli interventi auto- vanta giorni dal suo inoltro da rizzati ai sensi delle lettere a), parte dell’Ente parco. b) e c) del primo comma del- 4. Il piano adottato è deposi- l’articolo 31 della citata legge tato per quaranta giorni presso n. 457 del 1978, salvo l’osser- le sedi dei comuni, delle comu- vanza delle norme di piano sul- nità montane e delle regioni in- le destinazioni d’uso; teressate; chiunque può pren- d) aree di promozione econo- derne visione ed estrarne copia. mica e sociale facenti parte del Entro i successivi quaranta medesimo ecosistema, piú este- giorni chiunque può presentare samente modificate dai proces- osservazioni scritte, sulle quali si di antropizzazione, nelle qua- l’Ente parco esprime il proprio li sono consentite attività com- parere entro trenta giorni. Entro patibili con le finalità istitutive centoventi giorni dal ricevi- del parco e finalizzate al mi- mento di tale parere la regione
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 59 si pronuncia sulle osservazione medesimi termini con un com- presentate e, d’intesa con l’En- missario ad acta. te parco per quanto concerne le 6. Il piano è modificato con aree di cui alle lettere a), b) e c) la stessa procedura necessaria del comma 2 e d’intesa, oltre alla sua approvazione ed è ag- che con l’Ente parco, anche con giornato con identica modalità i comuni interessati per quanto almeno ogni dieci anni. concerne le aree di cui alla let- 7. Il piano ha effetto di di- tera d) del medesimo comma 2, chiarazione di pubblico genera- emana il provvedimento d’ap- le interesse e di urgenza e di in- provazione. Qualora il piano differibilità per gli interventi in non venga approvato entro ven- esso previsti e sostituisce ad tiquattro mesi dalla istituzione ogni livello i piani paesistici, i dell’Ente parco, alla regione si piani territoriali o urbanistici e sostituisce un comitato misto ogni altro strumento di pianifi- costituito da rappresentanti del cazione. Ministero dell’ambiente e da 8. Il piano è pubblicato nella rappresentanti delle regioni e Gazzetta Ufficiale della Repub- pr ovince autonome , il quale blica italiana e nel Bollettino esperisce i tentativi necessari ufficiale della regione ed è im- per il raggiungimento di dette mediatam ente vincolante nei intese; qualora le intese in que- confronti delle amministrazioni stione non vengano raggiunte e dei privati. entro i successivi quattro mesi, il Ministro dell’am biente ri- Art. 13 – Nulla osta mette la questione al Consiglio 1. Il rilascio di concessioni o dei ministri che decide in via autorizzazioni relative ad inter- definitiva. venti, impianti ed opere all’in- 5. In caso di inosservanza dei terno del parco è sottoposto al termini di cui al comma 3, si preventivo nulla osta dell’Ente sostituisce all’amministrazione parco. Il nulla osta verifica la inadempiente il Ministro del- conformità tra le disposizioni l’ambiente, che provvede nei del piano e del regolamento e
60 FONTI NORMATIVE l’intervento ed è reso entro ses- una sola volta, di ulteriori tren- santa giorni dalla richiesta. De- ta giorni i termini di espressio- corso inutilmente tale termine il ne del nulla osta. nulla osta si intende rilasciato. Il diniego, che è immediata- Art. 14 – Iniziative per la mente impugnabile, è affisso promozione economica e sociale contempora nea mente all’a lbo 1. Nel rispetto delle finalità del comune interessato e all’al- del parco, dei vincoli stabiliti bo dell’Ente parco e l’affissio- dal piano e dal regolamento del ne ha la durata di sette giorni. parco, la Comunità del parco L’Ente parco dà notizia per promuove le iniziative atte a fa- estratto, con le medesime mo- vorire lo sviluppo economico e dalità, dei nulla osta rilasciati e sociale delle collettività even- di quelli determinatisi per de- tualmente residenti all’interno correnza del termine. del parco e nei territori adiacenti. 2. Avve rso il rilascio del nul- 2. A tal fine la Comunità del la osta è a mmesso ricorso giu- par co, avvia contestualmente risdizionale anche da par te all’elaborazione del piano del delle associazioni di protezio- parco un piano pluriennale eco- ne ambienta le individuate ai nomico e sociale per la promo- sensi della legge 8 luglio 1986, zione della attività compatibili, n. 349. individuando i soggetti chiama- 3. L’esame delle richieste di ti alla realizzazione degli inter- nulla osta può essere affidato ve nti pre visti eventualmente con deliberazione del Consiglio anche attraverso accordi di pro- direttivo ad un apposito comita- gramma. Tale piano, sul quale to la cui composizione e la cui esprime la propria motivata va- attività sono disciplinate dal re- lutazione il Consiglio direttivo, golamento del parco. è approvato dalla regione o, 4. Il Presidente del parco, en- d’intesa, dalle regioni interes- tro sessanta giorni dalla richie- sate. In caso di contrasto tra sta, con comunicazione scritta Comunità del parco, altri orga- al richiedente, può rinviare, per ni dell’Ente parco e regioni, la
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 61 questione è rimessa ad una con- il volontariato, nonché l’accessi- ferenza presieduta dal Ministro bilità e la fruizione, in particola- dell’ambiente il quale, perdu- re per i portatori di handicap. rando i contrasti, rimette la de- 4. Per le finalità di cui al cisione definitiva al Consiglio comma 3, l’Ente par co può dei ministri. concedere a mezzo di specifi- 3. Il piano di cui al comma 2 che convenzioni l’uso del pro- può prevedere in particolare: la prio nome e del proprio emble- concessione di sovvenzioni a ma a servizi e prodotti locali privati ed enti locali; la predi- che presentino requisiti di qua- sposizione di attrezzature, im- lità e che soddisfino le finalità pianti di depurazione e per il ri- del parco. sparmio energetico, servizi ed 5. L’Ente parco organizza, impianti di carattere turistico- d’intesa con la regione o le re- naturalistico da gestire in pro- gioni interessate, speciali corsi prio o da concedere in gestione di formazione al termine dei a terzi sulla base di atti di con- quali rilascia il titolo ufficiale cessione alla stregua di specifi- ed esclusivo di guida del parco. che convenzioni; l’agevolazio- 6. Il piano di cui al comma 2 ne o la promozione, anche in ha durata quadriennale e può forma cooperativa, di attività essere aggiornato annualmente tr adizionali artigianali, agro- con la stessa procedura della silvo-pastorali, culturali, servizi sua formazione. sociali e biblioteche, restauro, anche di beni naturali, e ogni Art. 15 – Acquisti, espro - altra iniziativa atta a favorire, priazioni ed indennizzi nel rispetto delle esigenze di 1. L’Ente parco, nel quadro conservazione del parco, lo svi- del programma di cui al comma luppo del turismo e delle atti- 7, può prendere in locazione vità locali connesse. Una quota immobili compresi nel parco o parte di tali attività deve consi- acquisirli, anc he m ediante stere in interventi diretti a favo- espropriazione o esercizio del rire l’occupazione giovanile ed diritto di prelazione di cui al
62 FONTI NORMATIVE comma 5, secondo le norme ge- all’interno delle riserve e delle nerali vigenti. aree di cui all’articolo 12, com- 2. I vincoli derivanti dal pia- ma 2, lettere a) e b), salva la no alle attività agro-silvo-pa- precedenza a favore di soggetti storali possono essere indenniz- privati di cui al comma 1 del- zati sulla base di principî equi- l’articolo 8 della legge 26 mag- tativi. I vincoli, temporanei o gio 1965, n. 590, e successive parziali, relativi ad attività già modificazioni e integrazioni. ritenute c ompatibili, possono 6. L’Ente parco deve eserci- dar luogo a compensi ed inden- tare la prelazione entro tre mesi nizzi, che tengano conto dei dalla notifica della proposta di vantaggi e degli svantaggi deri- alienazione. La proposta deve vanti dall’attività del parco. contenere la descrizione cata- Con decreto da emanare en- stale dei beni, la data della tra- tro dodici mesi dalla data di smissione del possesso, l’indi- entrata in vigore della presen- cazione del prezzo e delle sue te legge il M inistro dell’am- modalità di pagamento. Qualo- biente provvede alle disposi- ra il dante causa non provveda zioni di attuazione del presen- a tale notificazione o il prezzo te comma. notificato sia superiore a quello 3. L’Ente parco è tenuto a di cessione, l’Ente parco può, indennizzar e i danni provocati entro un anno dalla trascrizione dalla fauna selva tica del parc o. de ll’atto di c om pra vendita, 4. Il regolamento del parco esercitare il diritto di riscatto stabilisce le modalità per la li- nei confronti dell’acquirente e quidazione e la cor responsione di ogni altro successivo avente degli indennizz i, da corrispon- causa a qualsiasi titolo. dersi entr o novanta giorni dal 7. L’Ente parco provvede ad verificarsi del documento. istituire nel proprio bilancio un 5. L’Ente parco ha diritto di apposito capitolo, con dotazio- prelazione sul trasferimento a ne adeguata al prevedibile fab- titolo oneroso della proprietà e bisogno, per il pagamento di in- di diritti reali sui terreni situati dennizzi e risarcimenti, formu-
LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE 63 lando un apposito programma, l’Ente parco. con opportune priorità. 2. Le attività di cessione di materiale divulgativo, educati- Art. 16 – Entrate dell’Ente vo e propagandistico di prodot- parco ed agevolazioni fiscali ti ecologici, nonché le presta- 1. Costituiscono entrate del- zioni di servizi esercitate diret- l’Ente parco da destinare al con- tamente dall’Ente parco, non seguimento dei fini istitutivi: sono sottoposte alla normativa a) i contributi ordinari e per la disciplina del commercio. straordinari dello Stato; 3. Le cessioni e le prestazio- b) i contributi delle regioni e ni di cui al comma 2 sono sog- degli enti pubblici; gette alla disciplina dell’impo- c) i contributi ed i finanzia- sta sul valore aggiunto. La regi- menti a specifici progetti; strazione dei corrispettivi si ef- d) i lasciti, le donazioni e le fettua in base all’articolo 24 del erogazioni liberali in denaro di decreto del Presidente della Re- cui all’articolo 3 della legge 2 pubblica 26 ottobre 1972, n. agosto 1982, n. 512, e successi- 633, come sostituito dall’arti- ve modificazioni e integrazioni; colo 1 del decreto del Presiden- e) gli eventuali redditi patri- te della Repubblica 29 gennaio moniali; 1979, n. 24, senza l’obbligo del- f) i canoni delle concessioni l’uso dei registratori di cassa. previste dalla legge, i proventi 4. L’Ente parco ha l’obbligo dei diritti d’ingresso e di priva- di pareggio del bilancio. tiva e le altre entrate derivanti dai servizi resi; Art. 17 – Riserve naturali g) i proventi delle attività statali commerciali e promozionali; 1. Il decreto istitutivo delle h) i proventi delle sanzioni riserve naturali statali, di cui al- derivanti da inosservanza delle l’articolo 8, comma 2, oltre a norme regolamentari; determinare i confini della ri- i) ogni altro provento acqui- serva ed il relativo organismo sito in relazione all’attività del- di gestione, ne precisa le carat-
64 FONTI NORMATIVE teristiche principali, le finalità marina mercantile e d’intesa istitutive ed i vincoli principali, con il Ministro del tesoro, isti- stabilendo altresí indicazioni e tuisce le aree protette marine, criter i spe cif ici cui devono autorizzando altresí il finanzia- conformarsi il piano di gestione mento definito dal programma delle riserva ed il relativo rego- medesim o. L’istruttoria preli- lamento attuativo, emanato se- minare è in ogni caso svolta, ai condo i principî contenuti nel- sensi dell’articolo 26 della leg- l’articolo 11 della presente leg- ge 31 dicembre 1982, n. 979, ge. Il piano di gestione della ri- dalla Consulta per la difesa del serva ed il relativo regolamento mare dagli inquinamenti. attuativo sono adottati dal Mi- 2. Il decreto istitutivo contie- nistro dell’ambiente entro i ter- ne tra l’altro la denominazione mini stabiliti dal decreto istitu- e la delimitazione dell’area, gli tivo della riserva stessa, sentite obiettivi cui è finalizzata la pro- le regioni a statuto ordinario e tezione dell’area e prevede, al- d’intesa con le regioni a statuto tresí, la concessione d’uso dei speciale e le province autono- beni del demanio marittimo e me di Trento e di Bolzano. delle zone di mare di cui all’ar- 2. Sono vietati in particolare: ticolo 19, comma 6. a) ogni forma di discarica di 3. Il decreto di istituzione è rifiuti solidi e liquidi; pubblicato sulla Gazzetta Uffi - b) l’accesso nelle riserve na- ciale della Repubblica italiana. turali integrali a persone non 4. Per il finanziamento di autorizzate, salvo le modalità programmi e progetti di investi- stabilite dagli organi responsa- mento per le aree protette mari- bili della gestione della riserva. ne è autorizzata la spesa di lire 5 miliardi per ciascuno degli Art. 18 – Istituzione di aree anni 1992, 1993 e 1994. protette marine 5. Per le prime spese di fun- 1. In attuazione del program- zionamento delle aree protette ma il Ministro dell’ambiente, di marine è autorizzata la spesa di concerto con il Ministro della lire 1 miliardo per ciascuno de-
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