Lupi 'ibridi', incontro ravvicinato in Abruzzo - LIFE MIRCO-Lupo
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Lupi 'ibridi', incontro ravvicinato in Abruzzo 10/05/2018 Li chiamano lupi 'ibridi' e come dice il nome sono un incrocio tra cane e lupo, nati dall'accoppiamento di queste due specie, ma in realtà, hanno le caratteristiche genetiche al 95-96% del lupo e solo del 4% del cane. Rappresentano un serio problema per la conservazione della specie dei lupi tanto che nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga si stima che la popolazione degli ibridi sia notevole, addirittura su una popolazione di 100 lupi, una ventina sono ibridi, in pratica il 20%. E proprio nella Riserva naturale del Lago di Penne, in provincia di Pescara, che confina con il Parco nazionale del Gran Sasso, si inaugura oggi l'Area faunistica dei lupi ibridi". La prima del genere in Italia. Oggi a partire dalle 17 si svolgerà l'evento "Incontro con il lupo" con il saluto del sindaco di Penne Mario Semproni e, tra gli altri, Fernando Di Fabrizio direttore della Riserva naturale del Lago di Penne, Igino Chiucchiarelli dell'Ufficio Parchi e Riserve della Regione Abruzzo, e Osvaldo Locasciulli, responsabile del WWf Italia per la Riserva naturale del Lago di Penne. Inoltre, questa sera alle 20,45 proiezione del documentario "Il Lupo" di Alessandro Di Federico e lo spettacolo teatrale "Lupo In-Canto, storie di uomini e di lupi" a cura di Muré Teatro. Nel recinto di mezzo ettaro vivono attualmente 6 lupi ibridi, catturati da cuccioli. Tre esemplari sono beige, esattamente come i lupi, tre sono totalmente neri, una colorazione caratteristica dell'ibridazione. Ma somigliano in tutto e per tutto ai lupi. "Sono schivi e diffidenti proprio come i lupi originali" garantisce all'Adnkronos Fernando Di Fabrizio, direttore della Riserva naturale del Lago di Penne. "Non si lasciano avvicinare anche se li abbiamo catturati da cuccioli e abbiamo aspettato 6 mesi prima di poterli sterilizzare - racconta Di Fabrizio - sono animali molto belli da vedere e interessanti per gli studiosi. Ormai sono contaminati dalla presenza dell'uomo non possiamo rilasciarli". L'apertura dell'area sarà oggetto anche di visite didattiche per le scuole. Quanto agli allarmi lanciati per il lupo italiano minacciato dal bracconaggio, dai numerosi incidenti stradali e non ultimo dall'ibridazione, Di Fabrizio è scettico. "Non credo che a causa dell'ibridazione il lupo possa rischiare l'estinzione - sostiene - ma in un prossimo futuro in questa zona si cercherà di catturare lupi ibridi adulti per sterilizzarli e poi rilasciarli in natura". Attualmente, i lupi in Italia sono tra i 1.300 e i 1.800 individui. La specie è in espansione nelle Alpi centrali e orientali dove si registra da pochi anni la prima la formazione dei branchi riproduttivi e dove è avvenuto il ricongiungimento tra la popolazione italica e quella balcanica. I lupi, del resto, una volta molto temuti dalla popolazione e soprattutto dai pastori, oggi sono considerati anche preziosi predatori, in primis dei cinghiali.
Il Sole 24 Ore In Abruzzo un’area faunistica per ibridi di lupo: è visitabile dalle scuole 11 maggio 2018, Guido Minciotti Nasce in Abruzzo un’area faunistica recintata per custodire gli idridi lupo-cane catturati nell’ambito del progetto Life “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (Aq). L’Area Faunistica dei Lupi Ibridi è stata inaugurata ieri all’interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. Si tratta di un bosco di un ettaro, l’equivalente di due campi di calcio di serie A, dove sono “ospitati” nove esemplari catturati un anno fa ed è visitabile dalle scolaresche oltre che dagli studiosi. NOVE IBRIDI “OSPITI” NELL’AREA FAUNISTICA DI PENNE (PE) Si tratta di 9 cuccioli individuati in una tana di parto grazie ai “dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati”, spiega una nota del Parco Gran Sasso e Monti della Laga. “All’osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall’Ispra. Alcuni erano neri, altri, pur dall’apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Inizialmente gli ibridi sono stati curati dai veterinari in un recinto del Parco ad Isola del Gran Sasso e poi trasferiti a Penne. GLI IBRIDI “SI COMPORTANO COME LUPI, ELUSIVI E DIFFIDENTI” “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell’iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l’intero perimetro dell’area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero. (foto Bergamaschi & A. Benvenuti)
Ambiente LUPO. A PENNE (PE) IN OASI WWF NASCE AREA FAUNISTICA DEI LUPI IBRIDI CATTURATI NELL'AMBITO DEL PROGETTO LIFE 'MIRCOLUPO' (DIRE) Roma, 11 mag. - "Un positivo modello di collaborazione, ovvero di networking nel linguaggio dei progetti europei": e' quello che ha portato alla nascita dell'Area Faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata ieri all'interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life 'Mirco Lupo' (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell'Appennino Tosco - Emiliano) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi Wwf italiane. L'area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell'ambito del progetto LIFE 'MircoLupo' nel territorio di Castel del Monte (L'Aquila). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. "L'individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all'estate del 2017- spiega- Di qui la scoperta di nove cuccioli che all'osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall'ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall'apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse".(SEGUE) (Com/Ran/Dire) 13:33 11-05-18 LUPO. A PENNE (PE) IN OASI WWF NASCE AREA FAUNISTICA DEI LUPI IBRIDI -2- (DIRE) Roma, 11 mag. - Ottenute le necessarie autorizzazioni dal ministero dell'Ambiente e dall'Ispra, e ricevuta la disponibilita' della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli ibridi di lupo sono stati inizialmente tenuti nell'apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di 'Mirco Lupo' nella nuova destinazione. "Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare", racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialita' culturali, educative e scientifiche dell'iniziativa: "Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo". Il percorso di visita consente di costeggiare l'intero perimetro dell'area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena liberta' dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero. (Com/Ran/Dire) 13:33 11-05-18
AMBIENTE A Penne nasce l'area faunistica dei lupi ibridi Nell'Oasi WWF “Riserva naturale Lago di Penne” 11 Maggio 2018 PENNE. Un modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell'Area Faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata ieri all'interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell'Appennino Tosco – Emiliano, Carabinieri Forestali per l'Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L'area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell'ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. L'individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all'estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all'osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall'ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall'apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse». Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell'Ambiente e dall'ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell'apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. «Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare», racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell'iniziativa: «Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo». Il percorso di visita consente di costeggiare l'intero perimetro dell'area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
Lupi ibridi:Penne, prima area faunistica Collaborazione coinvolge progetto Life 'Mirko Lupo' e Cogecstre (ANSA) - ASSERGI (L'AQUILA), 12 MAG -Alcuni erano neri, altri, pur dall'apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse. Sono gli ibridi di lupo catturati nell'ambito del progetto Life "MircoLupo" nel territorio di Castel del Monte (L'Aquila). All'osservazione fenotipica hanno mostrato chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall'Ispra. Ora sono nell'Area Faunistica dei Lupi Ibridi, all'interno della Riserva Naturale Lago di Penne, nata da una collaborazione che coinvolge il progetto Life "Mirco Lupo" (attuato dal Parco del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco dell'Appennino Tosco - Emiliano, Carabinieri Forestali per l'Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi Wwf italiane."Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare", racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità scientifiche dell'iniziativa.
Grazie alla collaborazione con il progetto LIFE Mirco Lupo Nasce l'area faunistica dei Lupi ibridi nella Riserva WWF Lago di Penne 12/05/2018 Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell’Area Faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata lo scorso 10 maggio all’interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano, Carabinieri Forestali per l’Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L’area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell’ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L’individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all’estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all’osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall’ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall’apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell’apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare“, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell’iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l’intero perimetro dell’area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
L'Oasi WWF di Penne ospita i lupi ibridi del Progetto Mirco 11 May 2018 Grazie alla collaborazione con il progetto LIFE Mirco Lupo Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell'Area Faunistica dei lupi Ibridi, inaugurata ieri all'interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell'Appennino Tosco – Emiliano) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L'area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell'ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L'individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all'estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all'osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall'ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall'apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell'Ambiente e dall'ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell'apposito recinto del Parco, a Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell'iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l'intero perimetro dell'area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero. Il WWF si è reso disponibile a ospitare, su richiesta del Parco del Gran Sasso titolare del Progetto Life Mirco lupo, i giovani lupi ibridi per garantire loro un buon livello di benessere pur in una situazione di cattività.
PENNE: NASCE AREA FAUNISTICA DEI LUPI IBRIDI NELLA RISERVA NATURALE DEL LAGO 11 maggio 2018 PENNE - Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell'area faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata ieri all'interno della Riserva naturale lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo”, attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell'Appennino Tosco – Emiliano, carabinieri forestali per l'Ambiente, Istituto di Ecologia applicata, Società Carsa, e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi Wwf italiane. L'area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell'ambito del progetto Life “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L'individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all'estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all'osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Alcuni erano neri, altri, pur dall'apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal ministero dell'Ambiente e dall'Ispra, e ricevuta la disponibilità della Riserva naturale del lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell'apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare - racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell'iniziativa -. Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l'intero perimetro dell'area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
Abruzzo Nasce l’area faunistica dei lupi ibridi nell’oasi WWF “riserva naturale Lago di Penne” 11 maggio 2018 Assergi. Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell’area faunistica dei lupi ibridi, inaugurata ieri all’interno della riserva naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano, Carabinieri Forestali per l’Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L’area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell’ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L’individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all’estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all’osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall’ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall’apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell’apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell’iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l’intero perimetro dell’area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
Nasce l'area faunistica dei lupi ibridi nell'Oasi WWF “Riserva naturale Lago di Penne” 11 maggio 2018 Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell'Area Faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata ieri all'interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell'Appennino Tosco – Emiliano, Carabinieri Forestali per l'Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane.L'area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell'ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L'individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all'estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all'osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall'ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall'apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell'Ambiente e dall'ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell'apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione.“Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell'iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”.Il percorso di visita consente di costeggiare l'intero perimetro dell'area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
Abruzzo, a Penne nasce un’area faunistica per il lupo ibrido 14 maggio 2018 Un modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell’Area Faunistica dei lupi Ibridi, inaugurata qualche giorno fa all’interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L’area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell’ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L’individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all’estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all’osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall’ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall’apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell’apposito recinto del Parco, a Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell’iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l’intero perimetro dell’area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero. Il WWF si è reso disponibile a ospitare, su richiesta del Parco del Gran Sasso titolare del Progetto Life Mirco lupo, i giovani lupi ibridi per garantire loro un buon livello di benessere pur in una situazione di cattività.
Lupi ibridi: scenari inquietanti per il futuro e la tutela della ‘specie protetta’ 10/05/2018 mariatrozzi77 Il timore è che diventi una giustificazione per abbatterli e così per aprire la caccia al lupo con la scusa dell’ibrido e senza distinzioni sparare sul mucchio. Anche perché è difficile distinguere certi lupi ibridi , ma sicuramente qualche cacciatore con smanie da bracconiere si convincerà di poterli discriminare, per interesse. Vero è che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina e le avvisaglie sugli ultimi tentativi di ridimensionare i pochi branchi di lupo appenninico non rassicurano, così il Piano di conservazione dell’animale. La prospettiva di riaprire la caccia ai predatori non è poi tanto remota anche se da subito Lazio e Puglia e poi Abruzzo, Friuli, Veneto, Piemonte, Liguria e Campania si sono dette contrarie. Il fatto che vengano ospitati in una riserva naturale non rassicura del tutto sullo status di specie protetta. Per la futura tutela dei lupi si dovrebbero seguire, con attenzione, le situazioni che si svilupperanno attorno agli ibridi, il timore è che vengano strumentalizzati per aprire una caccia indiscriminata. Perché è nei dettagli che il diavolo nasconde la sua coda e l’esistenza dei lupi ibridi potrebbe aprire scenari inquietanti. Forse la nostra è una stupida paura. A darci una flebile speranza per la loro tutela è, per il momento, solo l’area faunistica che li accoglie nella Riserva naturale del lago di Penne oggi inaugurata in provincia di Pescara, al confine con il Parco nazionale del Gran Sasso. I lupi ibridi sono un incrocio tra cane e lupo, nati dall’accoppiamento di queste 2 specie che hanno le caratteristiche genetiche al 95-96% del lupo e solo al 4% del cane. Rappresentano un serio problema per la conservazione della specie dei lupi tanto che nel Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga si stima che la popolazione degli ibridi sia pari al 20% su una popolazione di 100 lupi. L’area faunistica del lupo ibrido di Penne è la prima del genere in Italia, per ora accoglie 6 lupi ibridi in un recinto di mezzo ettaro. Gli animali sono stati catturati da cuccioli, 3 sono beige esattamente come i lupi e gli altri sono neri neri, una colorazione caratteristica dell’ibridazione, somigliano in tutto e per tutto ai lupi, sono schivi e diffidenti proprio come i lupi originali, garantiscono dalla Riserva.
Nasce l’area faunistica dei lupi ibridi Penne – Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell’Area Faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata ieri all’interno della Riserva Naturale “Lago di Penne”, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano, Carabinieri Forestali per l’Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L’area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell’ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L’individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all’estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all’osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall’ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall’apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell’apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni di otto ore, per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell’iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l’intero perimetro dell’area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
Nasce l'area faunistica dei lupi ibridi nell'Oasi WWF “Riserva naturale Lago di Penne” Assergi_11/05/2018 _ Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell'Area Faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata ieri all'interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell'Appennino Tosco – Emiliano, Carabinieri Forestali per l'Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L'area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell'ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L'individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all'estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all'osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall'ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall'apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell'Ambiente e dall'ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell'apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare”, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell'iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l'intero perimetro dell'area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
Lupi ibridi nell’area faunistica del Lago di Penne La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” e la Cooperativa Cogecstre 12/05/2018 Un positivo modello di collaborazione, ovvero di “networking” nel linguaggio dei progetti europei, ha portato alla nascita dell’Area Faunistica dei Lupi Ibridi, inaugurata lo scorso 10 maggio all’interno della Riserva Naturale Lago di Penne, in provincia di Pescara. La collaborazione coinvolge il progetto Life “Mirco Lupo” (attuato dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in partenariato con il Parco nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano, Carabinieri Forestali per l’Ambiente, Istituto di Ecologia Applicata, Società Carsa) e la Cooperativa Cogecstre, gestore di una delle prime Oasi WWF italiane. L’area faunistica, che occupa un territorio boscato di circa un ettaro di superficie, ospita alcuni degli ibridi di lupo catturati nell’ambito del progetto LIFE “MircoLupo” nel territorio di Castel del Monte (AQ). I particolari della cattura sono stati illustrati dal responsabile scientifico del progetto Federico Striglioni. “L’individuazione di una tana di parto, tramite i dati gps che arrivavano dal radiocollare di esemplari precedentemente catturati e rilasciati, risale all’estate del 2017. Di qui la scoperta di nove cuccioli che all’osservazione fenotipica mostravano chiari segni di ibridazione, come poi confermato dalle analisi genetiche effettuate dall’ISPRA. Alcuni erano neri, altri, pur dall’apparenza lupina, avevano macchie bianche diffuse”. Ottenute le necessarie autorizzazioni dal Ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA, e ricevuta la disponibilità della Riserva Naturale del Lago di Penne ad ospitare gli animali, i cuccioli sono stati inizialmente tenuti nell’apposito recinto del Parco, ad Isola del Gran Sasso, dove sono stati curati dai veterinari e dai collaboratori veterinari che si sono organizzati in turni per nutrirli e garantire loro pieno benessere. Una volta traferiti, gli ibridi sono stati sterilizzati dallo staff di “Mirco Lupo” nella nuova destinazione. “Si comportano in tutto come lupi, sono elusivi e diffidenti e non si lasciano avvicinare“, racconta il direttore della Riserva, Fernando Di Fabrizio, che si dice certo delle grandi potenzialità culturali, educative e scientifiche dell’iniziativa: “Sono animali molto belli da vedere e costituiranno una sicura attrattiva per gli studiosi, come per i programmi didattici delle scuole abruzzesi e non solo”. Il percorso di visita consente di costeggiare l’intero perimetro dell’area faunistica e di osservare facilmente i lupi ibridi nei loro spostamenti, oltre che di fotografarli in piena libertà dai numerosi punti di osservazione e dalle passerelle create lungo il sentiero.
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