Undiscovered Italy Tours racconta una Puglia tutta da sposare
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Undiscovered Italy Tours racconta una Puglia tutta da sposare È di certo un territorio di grandi tradizioni, di storia di cultura ed arte, la Puglia. Fiore all’occhiello dei siti Unesco per castelli, masserie, torri e borghi in cui spiccano semplicità e stile romanico in una maestosità dai ricami barocco. Tante le meraviglie che si sposano ad una grande tradizione popolare di musica e danza in una fusione ricca di sapori e colori, che fanno di questa regione un territorio unico, con una incredibile vocazione all’accoglienza di matrimoni di eccezionale fascino. Daniela Corti, titolare di Madreperla Wedding & Event Planning ed ideatrice di “The Italian Wedding Stars”, innamorata di questa terra, ha voluto accanto a sé Kevin Lee per esaltare il settore del wedding turistico di questo territorio. Kevin Lee ovvero il più grande trend-setter del settore, un’autentica star del wedding mondiale, noto come la mente più innovativa nel campo dell’organizzazione dei matrimoni e degli eventi. Dalle grandi premiazioni come gli Oscars, i Grammys e gli Emmys, fino ad arrivare ai matrimoni top, agli eventi privati, alle premiers di Hollywood. Kevin Lee ha realizzato matrimoni ed eventi per una lunga lista di top celebritie tra cui Quentin Tarantino, Bill Clinton, Barack Obama, Brad Pitt, Oprah Winfrey, Tom Cruise, Kim Kardashian, Jennifer Anniston, Drew Barrymore, Kate Hudson, Lisa Vanderpump, Nicolas Cage, Ryan Serhant, solo per citarne alcune. Una presenza straordinaria che ha conferito ulteriore autorevolezza e prestigio al programma del Wedding & Press Tour che si è tenuto con il patrocinio dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, il sostegno di Puglia Promozione –
Agenzia Regionale del Turismo ed il supporto comunicativo di Zankyou Weddings e Woman & Bride, in collaborazione con il Gruppo Lavoro Service. Un’incredibile esperienza multisensoriale ha coinvolto i fortunati partecipanti a questo tour capace di realizzare una mirabile sintesi tra molteplici elementi. Quelli paesaggistici, che emergono negli emozionanti scatti della fotografa Melissa Fusari, si coniugano mirabilmente a quelli rappresentati dalle tipiche architetture locali e rapiscono lo sguardo con il fascino misterioso dei Trulli e del candore abbacinante delle masserie. Il Tour ha avuto come base operativa e sede della masterclass di Kevin Lee, la meravigliosa Tenuta Monacelle, con il suo incredibile borgo di trulli storici in cui si realizzano matrimoni dal sapore locale, autentiche feste pugliesi che coinvolgono sposi ed ospiti in un’atmosfera unica. Da questo luogo incantevole, dopo una notte nei trulli, i giornalisti sono partiti alla scoperta della bellezza mozzafiato di Polignano a Mare, il candore delle case di Ostuni, la città bianca, il sito Unesco dei trulli di Alberobello, Martinafranca. Hanno degustato i confetti di Antonio Maria Arbues, realizzato con le loro mani orecchiette e mozzarelle alla Masseria Cappella, cenato a lume di candela in riva al mare al Ristorante La Sirenetta di Savelletri, visitato alcune tra le più belle masserie della zona: a Locorotondo la Masseria Il Palmento, a Monopoli le Masserie Torrepietra e Il Melograno, tutti luoghi incantevoli, ognuno con una propria spiccata personalità, mete ideali per rilassanti soggiorni e per realizzare straordinari matrimoni dal sapore unico. Hanno apprezzato le prelibatezze della cucina locale, la semplicità dei sapori e il calore della gente, l’accoglienza e l’eleganza di strutture che, recuperando costruzioni tradizionali, hanno saputo valorizzarne le antiche caratteristiche, esaltandone la bellezza in chiave attuale e moderna, regalando un’esperienza unica ed indimenticabile. Rimarranno nella memoria dei protagonisti di questo Tour l’affascinante mistero dei trulli, l’assordante silenzio dei cortili, il candore dei borghi, il
buio che protegge i capolavori delle chiese, l’instancabile canto delle cicale nelle pinete, il vento che soffiava tra gli ulivi e i muretti a secco o lo sciabordio delle onde che si infrangevano sulle scogliere a picco sul mare, soavi suoni in sintonia con l’instancabile opera dei frantoi, che generano un olio di raro pregio, come quello prodotto da Lamantea, autentica delizia per il palato, capace di valorizzare la cucina regionale, esaltata da vitigni autoctoni che regalano vini di straordinaria personalità, abbinamenti ideali ai sapori di una tradizione culinaria semplice ma estremamente gustosa, importante elemento di un’esperienza memorabile ed appagante che ha consentito di scoprire una Puglia straordinaria, rivelata alla stampa e al mondo del wedding grazie a Undiscovered Italy Tours. Roberto di Costanzo Atelier, nella storica Via Giulia risorge la Belle Époque dell’arte italiana Si inaugura il prossimo 18 ottobre, dalle ore 18.30, Roberto di Costanzo Atelier, nel cuore della storica Via Giulia, al numero 111, una serata tra cocktail, musica & arte, in un connubio perfetto, per un best opening irrinunciabile ai cultori dell’arte. Roberto Di Costanzo Atelier nasce dall’idea del maestro Roberto Di Costanzo, pittore, illustratore, ritrattista, maestro di nudo artistico e disegno dell’architettura, di restituire valore alla maestria italiana del disegno, nella
prestigiosa via Giulia, emblema del Rinascimento italiano. Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia in costume, scenografia e arredamento per il cinema, da un decennio si propone al pubblico italiano ed internazionale, attraverso una costante ricerca artistica ed accademica sul Bello in tutte le sue declinazioni. Le sue opere a china danno vita ad un itinerario la cui intensità espressiva è da rintracciarsi nel fecondo percorso di studi artistici e nella formazione al fianco di grandi maestri del cinema italiano come il Premio Oscar Piero Tosi, suo mentore, da poco scomparso, in memoria del quale l’artista ha deciso di dedicare questa inaugurazione, ed il celebre truccatore delle dive Francesco Freda. Nell’ultimo anno la sua maestria nel “live drawing” ad inchiostro di china ha impreziosito eventi di prestigiosi luxury brand, quali Aurora e Dolce & Gabbana, ed eventi charity organizzati dalla maison Fendi. Nel suo studio, immerso in una atmosfera nostalgica che riporta ai salotti ottocenteschi, l’artista ritrae dal vivo su commissione ad inchiostro di china ed altre tecniche, restituendo valore alla pregevolezza italiana del disegno. Di Costanzo, legatosi nei suoi studi ai maestri del Rinascimento
italiano, propone nel suo Atelier corsi di disegno dal vivo, disegno del nudo, pittura ad olio, attualizzando e rinnovando l’interesse internazionale per l’arte figurativa in forte crescita. Lo spazio artistico ambisce ad essere sede di incontro e confronto tra appassionati di arte, collezionisti ed estimatori del bello, e dell’armonia attraverso salotti culturali, presentazioni di libri ed eventi su temi di attualità. L’arpista Brian Meloni Lebano, artista poliedrico, affascinerà i presenti con le sfumature musicali che solo l’arpa può donare, spaziando da brani di Zabel, Glinka, Hasselmans ad un genere più contemporaneo, regalando alla serata un tocco di nostalgico romanticismo. Una carriera artistica quella del Di Costanzo che lo ha portato ad esporre le sue opere in prestigiose gallerie e luoghi istituzionali italiani ed esteri, quali l’Espace Cardin di Parigi, su invito del Maestro Pierre Cardin (Patrocinio dell’Ambasciata Italiana), l’esposizione presso la Casa dell’Architettura di Roma (Patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Roma), l’esposizione presso l’Istituto di Cultura Francese Centre Saint-Louis (con l’autorevole Patrocinio sia dell’Ambasciata Italiana presso la Santa Sede sia del maestro Pierre Cardin), e alla 71sima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia durante la quale rende omaggio a Federico Fellini con una serie di illustrazioni a
china ispirate ai suoi film. Ha presentato i suoi numerosi libri illustrati al Salon du livre di Le Mans, al Salon du livre di Parigi, alla Fiera dell’editoria di Roma e al Salone del libro di Torino, collabora come illustratore per numerose case editrici italiane ed estere, tra le quali Editions Nomades. Le sue opere figurano in collezioni private e nelle gallerie Galerie de La Sabliere (Parigi), 28 Piazza di Pietra (Roma), Maiocchi 15 (Milano). Ad oggi, inoltre, è docente presso l’Accademia Italiana di Roma di “Iconografia e disegno anatomico” e “Disegno dell’architettura”, presso l’Accademia del Lusso di Roma di “Storia del costume”, presso la RUFA di “nudo artistico”. Conduce workshop e seminari di landscapes drawings in Italia e all’estero. Official web site: http://www.robertodicostanzo.it/ Tra le sue ultime mostre personali ricordiamo: 2019“Arcadia – Storie di trionfi a corte” SpazioCima (Roma, Italia) 2018 “Discours d’Amour” presso Galleria 28 Piazza di Pietra (Roma, Italia) 2018 “Rome rencontre Paris” presso Galerie de la Sablière (Parigi, Francia) 2018 “Tributo a Milano” presso Galleria Maiocchi15 (Milano, Italia) 2017 “Doppio Senso” con il maestro Ettore Greco presso SpazioCima (Roma, Italia) 2017 “Tributo a Roma” presso Teatro Sala Umberto (Roma, Italia)
2017 “Human Landscape” presso Galleria 28 Piazza di Pietra (Roma, Italia) 2017 “La mia isola” presso le Terrazze di Eolo (Stromboli, Italia) 2017 “Gatsby in Rome” presso Gatsby Cafe (Roma, Italia) 2017 “Roma Amor” presso P&G Events Via Margutta (Roma, Italia) Milano, Palazzo Reale – Il Cenacolo, ispirazione senza tempo – 8 ottobre – 17 novembre 2019 In occasione delle celebrazioni in corso per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, attraverso il claim “Il Cenacolo, ispirazione senza tempo”, Palazzo Reale intende raccontare con due importanti opere distanti 500 anni l’una dall’altra, un arazzo e un film, la fascinazione che il capolavoro di Leonardo ha avuto e continua ad avere sul lavoro e la creatività degli artisti. Dopo la grande mostra “Leonardo da Vinci 1452-1519. Il disegno del mondo”, allestita in occasione dell’Esposizione Universale del 2015 che raccoglieva circa 250 opere di musei e istituzioni da tutto il mondo, Palazzo Reale ospita nella prestigiosa Sala delle Cariatidi, nell’ambito del palinsesto Milano Leonardo 500 e con la curatela di Pietro C. Marani, un’opera straordinaria, poco conosciuta e di grande importanza per la diffusione dell’arte di Leonardo: l’arazzo dei Musei
Vaticani riproducente l’Ultima Cena di Leonardo commissionato, come provano gli stemmi in esso contenuti, da Francesco I re di Francia e da sua madre, Luisa di Savoia. Per la prima volta dopo il suo restauro, sarà possibile vedere la copia del Cenacolo di Leonardo realizzata ad arazzo fra il 1516 e il 1525, su commissione di Luisa di Savoia e di Francesco I re di Francia. L’arazzo, custodito nei Musei Vaticani, fu tessuto probabilmente in Fiandra su cartone di un artista lombardo (si è ipotizzato che fosse di Bramantino) e rappresenta pertanto una delle primissime copie del capolavoro di Leonardo, destinate a soddisfare le esigenze della corte francese. Con le altre pochissime copie eseguite nei primissimi anni del Cinquecento per la committenza francese, l’arazzo con le insegne di Luisa di Savoia e di Francesco I re di Francia ha svolto un ruolo importante nella diffusione della conoscenza dell’arte di Leonardo in Francia. La nuova datazione che si propone dopo il suo restauro, fa coincidere parzialmente l’esecuzione dell’arazzo con gli anni della presenza di Leonardo ad Amboise ( 1516-1519 ) così che si può ipotizzare che almeno il cartone fosse stato eseguito sotto la sorveglianza del maestro. Donato nel 1533 a Papa Clemente VII, l’arazzo fece ritorno in Italia e da allora non è mai uscito dai Musei Vaticani. In mostra saranno presenti due arazzi dei Mesi di Bramantino, già nella Collezione Trivulzio del Castello Sforzesco di Milano, che rivelano anch’essi, grazie alla loro impostazione prospettica centralizzata, la rimeditazione sul Cenacolo ma anche per contestualizzare la copia della Cena di Leonardo nel quadro del lusso e del gusto raffinato della corte francese e per consentire confronti e nuove riflessioni attributive. Sono inoltre esposti, attraverso medaglie, bassorilievi e dipinti i ritratti dei re di Francia, da Carlo VIII a Francesco I, committente quest’ultimo dell’arazzo vaticano, insieme con sua madre Luisa di Savoia. Una serie di incisioni cinquecentesche, di Jacques Androuet du Cerceau ( 1576-1579 ) mostra inoltre i castelli di Blois, Amboise e Chambord dove è possibile che l’arazzo del
Cenacolo fosse esposto prima del 1533 quando fu donato da Francesco I a papa Clemente VII. La sua presenza a Milano accanto alla pittura murale da cui deriva, acquista pertanto una grande valenza simbolica. Accolta dai Musei Vaticani la richiesta per avere il prezioso arazzo a Milano a condizione che esso fosse restaurato, grazie ad una prima generosa disponibilità dell’allora Direttore dei Musei Vaticani, professor Antonio Paolucci, favorevole al prestito, per impulso del nuovo Direttore dei Musei Vaticani, frattanto subentrato a Paolucci, dott.ssa Barbara Jatta, fu deciso che l’esposizione dell’arazzo, prima ad Amboise e poi a Milano, si sarebbe rivelata occasione di manutenzione e restauro ma anche occasione di studio e di verifica di precedenti ipotesi circa la manifattura dell’arazzo, la sua storia e la sua cronologia. L’opportunità fu subito accolta dal Comune di Milano che, insieme con il Castello di Clos Lucé ad Amboise, decise dunque di finanziarne il restauro, durato quasi due anni. L’arazzo, mai uscito dai Musei Vaticani, dopo essere stato restaurato e finalmente studiato nelle sue particolarità esecutive e stilistiche da Alessandra Rodolfo e dall’équipe di restauratori dei Musei Vaticani dal giugno a settembre del 2019, ha così potuto essere presentato per la prima volta nel Castello di Clos Lucé ad Amboise, dove Leonardo aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita – e dove sarebbe morto il 2 maggio del 1519 – , per venire adesso esposto nel Palazzo Reale di Milano, nella città che ospita l’originale a poche centinaia di metri da piazza Duomo, e cioè nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie . La presenza in mostra di due arazzi della serie dei Mesi Trivulzio prestati dalle Civiche Collezioni d’arte del Castello Sforzesco, si rivela utile a mostrare come gli echi del Cenacolo potessero venir propagati anche attraverso un ciclo profano ma, soprattutto, in considerazione del fatto che questa serie, tessuta a Vigevano tra il 1503 e il 1509, doveva
molto probabilmente essere nota a Luigi XII, a Luisa di Savoia e poi a Francesco I, dato che, nel 1507, Luigi XII era stato ospite in casa del Maresciallo Trivulzio alla presenza del fratellastro di Luisa di Savoia, nota estimatrice di arazzi ( come prova l’arazzo con le sue insegne conservato nel Museum of Fine Arts di Boston ) e appunto committente, con suo figlio, della copia ad arazzo del Cenacolo di Leonardo. Il confronto dell’arazzo vaticano con la serie dei Mesi, collocata a Vigevano ma di cui è ben probabile che si parlasse nel fastoso ricevimento del 1507 ( presenti Gaston de Foix, Georges d’Amboise e tutta la nobiltà francese ), potrà anche fornire altri utili elementi sia per ciò che riguarda la tecnica esecutiva e la sua manifattura, sia per ciò che riguarda il suo stile, soprattutto alla luce della nuova cronologia assegnata all’arazzo vaticano, 1516-1525 circa, in un momento che comprende gli anni del soggiorno di Leonardo ad Amboise. Il catalogo della mostra è edito da SKIRA. Il percorso espositivo offre inoltre un confronto con un evocativo tableau vivant di nove minuti “L’Ultima Cena: Tableau Vivant”, proiettato in anteprima per l’Italia, creato e filmato con meticolosa ed eccellente qualità nei dettagli da Armondo Linus Acosta, con i Premi Oscar, Vittorio Storaro, Dante Ferretti e con Francesca Lo Schiavo. Nel cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci è dunque significativo che questi leggendari artisti del cinema si siano uniti per ricreare, in un vero e proprio tour de force, la grandezza e lo spirito del dipinto originale. In onore del capolavoro di Leonardo hanno realizzato un’opera di squisita bellezza da esibire in musei, chiese, gallerie e piazze in tutto il mondo con un’installazione così bella da togliere il fiato. Il quadro vivente “renderà l’esperienza diretta con tutta la passione e l’ispirazione divina possibili”, dice Acosta. Ciascun elemento e ̀ stato realizzato con profondo rispetto per Leonardo e per questa sua opera innovativa (1495-1497), in
particolare per i parametri inediti della sua prospettiva. Un metodo che consentı́ a Leonardo di cambiare per sempre la percezione artistica. Il quadro vivente di Acosta e ̀ un lavoro che unisce l’arte più pura al teatro grazie ad una tecnica affascinante che consente una visione inedita ed inspirata de L’Ultima Cena; “Ho volutamente ripreso l’opera in un rallentamento estremo perché non considero questo lavoro come un film in se ́, quanto piuttosto un quadro. Un Tableau Vivant meticolosamente accurato che possa offrire la possibilità di meditare sui dettagli divini di questo straordinario capolavoro mistico di Leonardo da Vinci.” La scena si apre poeticamente in un paesaggio senza tempo segnato dalle prime profonde note dello Stabat Mater di Rossini: da questa visione suggestiva, la stanza e la tavola iconica vengono lentamente rivelate in un denso e struggente momento di riflessione: I Dodici Apostoli attendono con impazienza l’arrivo di Gesù. Mentre gli uomini sussurrano l’un l’altro e si chiedono perché siano stati radunati, Gesù entra, e prende la sua posizione centrale. Dopo aver benedetto sia il pasto che i discepoli, l’annuncio di un tradimento imminente da parte di uno di loro e ̀ sentito da tutti. Il grande classico di Leonardo, pietra miliare della cultura italiana, rappresenta nell’immaginario popolare la rappresentazione definitiva dell’Ultima Cena. Catturata ora in questa ripresa, consentirà agli appassionati d’arte in tutto il mondo di esplorare in modo quasi viscerale la scena, sentendone la profondità ed il valore monumentale. Il quadro vivente rende possibile l’esperienza del dipinto di Leonardo non solo ai visitatori del Refettorio in Santa Maria delle Grazie ma anche a quelli che ora potranno accedervi in una miriade di luoghi nel mondo, dal più intimo al più scenografico. L’interpretazione che Acosta ha reso de L’Ultima Cena di
Leonardo e ̀ il culmine del suo impegno personale e di una vita impegnata e spesa alla ricerca d’integrità artistica, comprensione spirituale, passione per la bellezza e di ammirazione profonda per Leonardo Da Vinci. Questa installazione e ̀ un’interpretazione d’eccellenza di un momento storico fondamentale e di un capolavoro che continua a risuonare nel tempo come una delle più riverite e celebrate opere d’arte mai create dall’uomo. È stato presentato a Roma a Palazzo Brancaccio – The Destiny of Wedding – Con un elegante public talk e un numeroso pubblico di giornalisti e di professionisti Il percorso formativo The Destiny of Wedding è stato presentato a Roma a Palazzo Brancaccio, durante un elegante public talk, alla presenza di un numeroso pubblico di giornalisti e di professionisti di ogni settore del mondo del wedding. The Destiny of Wedding, ideato da Veronica Amati, è un innovativo progetto di formazione specialistica di altissimo profilo, svolto da esperti che, da anni, organizzano e gestiscono matrimoni di sposi stranieri in Italia. L’obiettivo è quello di formare e certificare professionisti del wedding,
italiano ed internazionale. Nel corso del public talk di presentazione, moderato da Erika Gottardi ed aperto da Veronica Amati, ideatrice ed organizzatrice di The Destiny of Wedding, si sono alternate diverse figure professionali in rappresentanza delle prestigiose Istituzioni che collaborano al progetto. “Dopo un anno di lavoro finalmente si parte – ha affermato con emozione Veronica Amati – questo è un progetto in cui credo moltissimo, ritengo opportuno qualificare il nostro settore che deve avvalersi di grandi professionalità che ci proponiamo di specializzare senza paura che possano entrare in concorrenza con chi già opera in questo settore da anni. È necessario che la proposta di Destination Wedding in Italia venga espressa attraverso una formula con caratteristiche turistiche, prevedendo “pacchetti” che illustrino al meglio ed in maniera sintetica l’offerta nel nostro paese. La nostra è una professione in cui non ci si può improvvisare, per questo abbiamo voluto coinvolgere la LUISS per conferire un taglio universitario al nostro progetto formativo. Un programma teorico ma anche estremamente pratico, con sessioni on stage tenute da grandi professionisti attivi in matrimoni internazionali di grandissimo prestigio. È fondamentale coinvolgere tutta la filiera per in un approccio globale al Destination Wedding. Partiremo dalla fase progettuale, analizzando tutti i passaggi necessari (fotografia, floral design, cake design) per arrivare alla realizzazione dell’evento. Per quanto riguarda la provenienza degli sposi stranieri il trend conferma il mondo anglosassone al vertice delle richieste per l’Italia, seguito da coppie russe, mentre cinesi e libanesi hanno iniziato da poco ad affermare la loro presenza.” La necessità di figure di riferimento per ogni singolo mercato, dotate di una formazione specifica nella gestione di
prestigiosi Destination Wedding, è stata evidenziata dalla co- producer Natalia Kulikova, direttore direttrice del Magazine Just Married destination wedding planner e Presidente di Wedding Academy, che opera da anni nel nostro Paese. “La professione di wedding planner non ha una giusta collocazione nell’immaginario collettivo, in Italia come nel resto del mondo – spiega Natalia Kulikova – È fondamentale formare professionisti in grado di gestire questo settore così vasto, che prevede competenze estremamente ampie e diversificate per ogni Paese di provenienza. Lavorando dal 2005 ho compreso che lo sviluppo del business mondiale nel settore richiede sempre di più la specializzazione per approcciare la professione ai livelli più elevati, garantire ai clienti internazionali uno standard altissimo di competenza, riconosciuto e certificato. Lavorare in Italia per noi stranieri significa spesso confrontarci con pseudo professionisti, che non hanno maturato nessuna preparazione e gestiscono questo lavoro con superficialità. Questo danneggia tutto il settore e chi vi opera con serietà.” A confermare l’alto profilo della formazione che verrà erogata, l’intervento della dr.ssa Susanna Mensitieri, coordinatrice del master universitario in turismo e territorio dell’Università Luiss Guido Carli che, da tempo, monitora il fenomeno del turismo cinese cogliendo il nascere di un certo interesse per i matrimoni di destinazione in Italia, entrando in contatto con Veronica Amati e ospitandola per alcune lezioni che facessero comprendere l’importanza dell’idoneità di luoghi e dei territori per gestire Destination Wedding dal punto di vista turistico, attraverso la gestione di tutti i servizi principali ed accessori nei tempi e nei modi attesi dall’organizzazione. I nostri corsi – prosegue la Dr. Ssa Mensitieri – spiegano il lavoro duro che c’è dietro questa professione che non è “archetti e fiocchetti” come molti pensano. Abbiamo iniziato a stimolare le attitudini trasformandole in competenze ed ospiteremo ancora Veronica
nella nostra Università, per proseguire con un programma di formazione strutturato in questo specifico settore. È importante evidenziare, come ha fatto nel suo intervento Bianca Trusiani, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Buy Wedding in Italy, quanto questo settore abbia una rilevante ricaduta di carattere economico e turistico sia sui territori coinvolti che sull’intera filiera del matrimonio, costituita da una serie di professionisti che debbono essere in grado di rispondere, con prontezza e competenza, alle specifiche esigenze dei singoli progetti matrimoniali ideati dalla Destination Wedding Planner. Riaffermando l’intimo legame tra turismo e wedding, ha evidenziato la nuova figura del Wedding Travel Coordinator, un mediatore culturale e accompagnatore turistico, dotato di spiccate competenze nel settore del wedding. Nel condividere la necessità di operare sui territori per fare in modo che possano essere idonei ad accogliere turisti e matrimoni stranieri, Bianca Trusiani ha riaffermato l’importanza di valorizzare le peculiarità del nostro territorio che si sono affermate nel tempo in nazioni che scelgono l’Italia per le sue caratteristiche. Occorre verificare sul campo le tipicità dei territori – afferma Bianca Trusiani – per articolare proposte indirizzate ai diversi mercati sui quali altri interlocutori internazionali operano da tempo, pacchettizzando le proposte, integrando territori turistici per il Destination Wedding, coinvolgendo l’intera filiera produttiva, quella rete di professionisti che operano a fianco dei destination wedding planner per la riuscita del matrimonio internazionale. Questa è un’opportunità anche per le location per destagionalizzare la proposta, coprendo con i matrimoni stranieri le fasi stagionali meno attive. Grazie a Veronica che ha realizzato un mio sogno, quello di vedere tutta la filiera coinvolta, con professionisti ed artigiani che possono far emergere la loro opera nella coralità di un progetto globale che esalta l’Italia, i suoi territori e la sua creatività. Ho sempre avuto chiaro il bisogno di fondere turismo e wedding, creando
la professione del Wedding Travel Coordinator, una figura di mediatore culturale e accompagnatore turistico dotato di spiccate competenze nel settore del wedding. A fianco della formazione, emerge quindi l’importanza della certificazione delle figure professionali, esposta da Clara Trama, Presidente dell’Associazione Italiana Wedding Planner, che ha costituito un tavolo tecnico in UNI per rispondere al bisogno di creare un riconoscimento ed una certificazione per le professioni di Wedding Planner e Destination Wedding Planner. Abbiamo creato un tavolo tecnico in UNI per la creazione della prassi di riferimento 61/2019 – afferma Clara Trama – come unica risposta plausibile alla necessità di certificare le professioni di Wedding Planner e Destination Wedding Planner. Siamo stati i primi, in Italia e in Europa a cogliere l’evoluzione di una professione certificandola sul registro di Accredia, dove si possono trovare come uniche figure riconosciute quelle accreditate da Associazione Italiana Wedding Planner. Questo passaggio era indispensabile per consentire ai veri professionisti di operare con un riconoscimento ufficiale, distinguendosi da una platea di interlocutori che non hanno competenze e che screditano un mercato composto da grandi esperti. L’aggiornamento formativo è fondamentale per fare in modo che la professione si affermi, con una prassi certificata, a livello europeo. Ma siamo solo all’inizio nel percorso di riconoscimento professionale di queste particolari figure. Il nostro sogno è giungere alla costituzione di un albo professionale che tuteli professionisti e mercato. L’importanza di partire sempre dalla progettualità anche per i matrimoni è stata evidenziata da Andrea Francisi di Filmmaster che ha dichiarato come dalla cerimonia delle olimpiadi all’evento privato, in Italia come all’estero, bisogna operare attraverso un metodo che preveda la figura del project manager, professionista che gestisce e coordina tutte le fasi, il portafoglio e le risorse umane del progetto. Questo metodo
– spiega Andrea Francisi – consente di operare con la medesima professionalità in ogni tipologia di manifestazione, applicandolo in forme diverse a seconda dei vari parametri che definiscono il singolo evento. Collaboriamo con Veronica da tempo e lei ci sceglie per questo tipo di risposta, per l’approccio che si basa su un metodo strutturato che, a maggior ragione, va utilizzato per i matrimoni di destinazione dove l’attesa da parte degli sposi è molto alta. La cronaca recente ha evidenziato poi la necessità di tutelare il mercato dei matrimoni non solo attraverso l’istituzione di una certificazione professionale ma anche con specifiche coperture assicurative come ha spiegato il broker Sara Sciarretta, illustrando un progetto di polizza che tuteli gli sposi ed i professionisti da tutti gli eventuali problemi che lo svolgimento di un’attività così complessa può comportare. Nell’epoca dei social non si può prescindere da un adeguata comunicazione che tenga conto di questi canali, approcciandoli con un metodo professionale basato su un progetto comunicativo. Insegneremo come comunicare correttamente a livello social un evento particolare come il matrimonio e come utilizzare i social più idonei al mondo del wedding. – afferma la blogger e social media manager Anthea Sanna di Contentera sostenendo l’imprescindibile utilizzo di Instagram e Pinterest. Il primo perché consente una ampia divulgazione dei contenuti ad una vasta platea con l’utilizzo di opportuni strumenti di tracciatura, il secondo perché costituisce un prezioso strumento che consente di cogliere tendenze, utilizzare ampie palette di colori, abiti e allestimenti a livello professionale. The Destiny of Wedding si svolgerà a Palazzo Brancaccio dal 4 al 7 novembre 2019, prevede il riconoscimento di 32 crediti formativi necessari per l’accesso alla certificazione della professione di Wedding Planner e Destination Wedding Planner e sarà articolato in tre intense giornate di formazione che saranno suggellate il quarto giorno dalla celebrazione di un
vero matrimonio straniero che, per la prima volta, coinvolgerà tutti gli attori della filiera lunga e corta del Destination Wedding. L’ideatrice Veronica Amati, durante questo percorso verrà affiancata dal wedding planner londinese Bruce Russell, più volte premiato come miglior wedding planner dell’anno, dal floral designer Robert Chaar, autore delle scenografie floreali dei matrimoni reali in medio oriente, dalle italiane wedding designer Barbara Vissani e floral designer Sonia Luongo. Foto e video saranno affidati a Whitelife Studio, già esperti in destination wedding; mentre per il cake design, le decorazioni saranno curate da Lucia Simeone. Producer: Veronica Amati Destination Wedding Planner e Sinologa Co – Producer: Natalia Kulikova direttrice del Magazine Just Married destination wedding planner e Presidente di Wedding Academy Institutional Partners: Palazzo Brancaccio Università Luiss Guido Carli Buy Wedding in Italy Special Guest: Bruce Russell Robert Chaar (Casa del Flora) Clara Trama Partners: Filmmaster Events
Barbara Vissani Sonia Luongo Lucia Simeone Whitelife Studio Wedding and Travel I.W.P.A. – International Wedding Planner Association A.I.W.P. – Associazione Italiana Wedding Planner Educational Partners: Wedding Academy Media Partners: JM Just Married Zankyou Progress Viaggi Woman & Bride Tutors: – Veronica Amati: Destination Wedding Planner in Italy Website www.veronicaamati.com Instagram veronica_amati_wp Facebook Veronica Amati Wedding Planner, party designer and more Bruce Russell: Destination Wedding Planner from London Website www.bybrucerussell.com Instagram bybrucerussell
Facebook Bruce Russell- Weddings Experiences Destinations Natalia Kulikova: Destination Wedding Planner from Russia Website www.wedding-academy.ru Instagram Nata_kulikova Facebook Natalia Kulikova Weddings Robert Chaar: Floral and Event Designer from Lebanon Website www.casadelflora.info Instagram casadelflora Facebook Casa Del Flora Bianca Trusiani: Destination Wedding Consultant and Strategist Website www.weddingandtravel.it Instagram biancatrusiani Facebook Bianca Trusiani Barbara Vissani: Event and Wedding Designer Website www.barbaravissani.it Instagram Barbara Vissani Official Facebook Barbara Vissani Design Clara Trama: Wedding Planner Website www.claratramaweddingplanner.it Instagram Clara Trama Wedding Planner Facebook Clara Trama Sonia Luongo: Events & Flower Designer Website www.sonialuongo.it
Instagram sonialuongosl Facebook Sonia Luongo White Life Studio: Destination Wedding Photo & Video Website www.whitelifestudio.com Instagram whitelifestudio Facebook Whitelife Studio Emanuele Usai: Creative Director and Digital Strategist Instagram Emanuele Elo Usai Facebook Emanuele Elo Usai Anthea Sanna: Architect, Travel and Lifestyle Italian Blogger, Beauty reporter x Glamour.it Website www.antheafashion.com Instagram Anthea’s Fashion Facebook Anthea Sanna Lucia Simeone: Cake Designer Website www.luciasimeone.com Instagram Luciasimeone Facebook Lucia Simeone Foto articolo Alessandro Meoli
Bici davvero! – Dall’11 ottobre 2019 al 13 aprile 2020 al Museo della Figurina di Modena Dall’11 ottobre 2019 al 13 aprile 2020, il Museo della Figurina di Modena, una delle realtà istituzionali che fa parte di Fondazione Modena Arti Visive, presenta la mostra BICI DAVVERO! Velocipedi, figurine e altre storie che ripercorre due secoli di storia della bicicletta, attraverso 350 pezzi tra album e figurine. La rassegna, curata da Francesca Fontana e Marco Pastonesi, con il patrocinio della Federazione Ciclistica Italiana, è un atto d’amore verso questo rivoluzionario mezzo di trasporto, simbolo di libertà. “La libertà del pedalare – scrive Marco Pastonesi -, correre, viaggiare, sconfinare, perfino sorpassarsi e superarsi, perché in sella non si è mai soli, c’è sempre qualcuno con cui confrontarsi e accompagnarsi, ed è se stessi. E poi anche la libertà di sognare, fantasticare, inventare”. Il percorso espositivo si apre con la sezione più squisitamente storica che analizza l’evoluzione della bicicletta e celebra i suoi pionieri: a partire dal barone tedesco Karl Drais von Sauerbronn che nel 1817 inventò la Draisina, una “macchina da corsa” spinta dalla sola forza delle gambe, passando per Pierre ed Ernest Michaux che negli anni sessanta dell’Ottocento applicarono i pedali alla ruota anteriore, fino alle rivoluzionarie e leggerissime biciclette in carbonio dei nostri giorni. Agli esordi la bicicletta era definita “cavallo d’acciaio” e i ciclisti “cavalieri”. Le figurine documentano quindi
l’evoluzione dell’abbigliamento mutuato, per gli uomini, da quello dei fantini, costituito da casacche in seta, stivali e cappellini ippici, in seguito rimpiazzati da abiti più pratici che lasciano scoperte gambe e braccia. È però il vestiario femminile a subire le trasformazioni maggiori: il nuovo mezzo di trasporto rende necessario l’abbandono delle gonne ottocentesche a favore di gonne-pantalone, galosce e stivaletti, per muoversi agevolmente senza rinunciare all’eleganza. Una sezione della mostra mette in evidenza quanto guidare una bicicletta, per una donna, fosse comunque molto più complicato che per un uomo: basti pensare che la versione femminile del modello Ariel aveva due pedali su un solo lato della grande ruota anteriore, per cui le signore erano costrette a cavalcare all’amazzone. L’uso del biciclo da parte delle donne viene costantemente osteggiato sia dai moralisti che lo ritenevano poco decoroso, sia dai medici, secondo cui sconvolgeva il sistema nervoso, danneggiava gli organi di riproduzione ed esponeva al rischio di cadute. Inoltre, era opinione diffusa che una velocipedista perdesse quella grazia e quel fascino che si conveniva a una signora: lo sforzo fisico arrossiva la pelle e gli occhi, scompigliava i capelli e rinsecchiva il fisico. È solo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, supportata anche dalle riviste femminili dedicate al cavallo meccanico, che la moda della bicicletta si diffonde in modo capillare e persino al gentil sesso si riconoscono gli effetti benefici del
pedalare. La mostra prosegue con una serie di copertine di riviste, cartoline e bolli chiudilettera, di norma tratti da cartelloni pubblicitari e dedicati a particolari marche di bicicletta o a componenti come selle, fanalini e mozzi. Tra quelle esposte, alcune grafiche realizzate da artisti quali Plinio Codognato e Leopoldo Metlicovitz. La sezione, Attenzione, ciclisti in giro, propone figurine di fine Ottocento-inizio Novecento che ironizzano sulle difficoltà dei primi ciclisti e sul contrasto tra vecchi e nuovi mezzi, raffigurando cani che azzannano ruote, scontri con pedoni e cavalieri, ingorghi stradali, capitomboli vari. Alcune serie dedicate al mondo del futuro prefigurano soluzioni innovative come i fanali per le auto, per evitare le collisioni con ciclisti e pedoni al buio, o la nascita della Società protettrice dei pedoni contro i nuovi mezzi di locomozione. Queste ultime introducono al tema della sicurezza stradale, su cui la mostra ha inteso porre l’accento e su cui ancora tanto resta da fare per scongiurare la strage silenziosa che racconta la morte di un ciclista al giorno. Una parte dell’esposizione si concentra sui concorsi a premio associati alle figurine, che conobbero un vero e proprio boom nell’Italia degli anni trenta: tra i vari regali da scegliere o premi da vincere, la bicicletta non manca quasi mai. La mostra si conclude con le sezioni dedicate alle corse e ai
ciclisti, attraverso figurine di campioni, all’epoca considerati veri e propri eroi, e imprese che nel dopoguerra restituirono agli italiani l’entusiasmo e la voglia di sognare, dando loro nuovi simboli nei quali riconoscersi. Una vetrina, infine, rende omaggio a Fausto Coppi, di cui nel 2019 ricorre il centenario della nascita e nel 2020 il sessantesimo della morte. All’interno del percorso espositivo, s’incontrano anche alcuni esemplari di biciclette, come quella del ciclista Romeo Venturelli, concessa in prestito dal Comune di Pavullo nel Frignano, quella da barbiere proveniente dal museo Ciclocollection di Riva del Garda e una penny-farthing di fine ‘800 dalla collezione di Giannetto Cimurri. Informazioni Tel. +39 059 2032919 | www.fmav.org FiumicinoFilmFestival 2° edizione – Tre giorni di cinema gratuito e bellezza Si inaugura oggi il FiumicinoFilmFestival fino a domenica 29 settembre, ospitato dalla città di Fiumicino, terra simbolo di incontri e partenze, per una tre giorni gratuita di film, documentari, cortometraggi, incontri e letture all’insegna del viaggio. Con la supervisione del direttore Giampietro Preziosa, del direttore artistico Marco Simon Puccioni e con il sindaco di Fiumicino Esterino Montino e tantissimi ospiti attesi alla
kermesse cinematografica organizzata dalla Inthelfilm con il sostegno del Comune di Fiumicino, Tributi e Aeroporti di Roma. Tra le attrici presenti Claudia Gerini, Maria De Medeiros e Daniela Poggi che ritireranno il “Premio Leonardo Da Vinci” come artiste che, per esperienze differenti, si sono avventurate in un viaggio alla ricerca di nuove storie e nuove culture. Le proiezioni, completamente gratuite e aperte a tutti, si svolgeranno nella tensostruttura di 200mq allestita per l’occasione in Viale Traiano 153, alla Darsena di Fiumicino. Qui, tutti i pomeriggi, verranno proiettate opere audiovisive italiane ed internazionali: due documentari e due lungometraggi ogni giorno, a cui seguiranno interessanti dibattiti tra appassionati e professionisti del settore. Le pellicole presentate saranno oggetto di riflessione e scambio con i tanti registi, attori e produttori che interverranno alla manifestazione. Saranno presenti i registi Wilma Labate, Angelo Loy, Enrico Masi, Costanza Quatriglio, Alessandro Capitani. E ancora gli attori Stefano Fresi, Giovanni Fuoco, Giorgio Colangeli, Miriam Galanti, Alessandro Haber e tanti altri. Un battello inoltre accompagnera’ gli amanti del cinema e della gastronomia in una suggestiva esperienza sul fiume. Tra le bellezze paesaggistiche e archeologiche dell’area, dalla Foce del Tevere, passando per gli scavi di Ostia Antica, fino
ai porti imperiali di Claudio e Traiano, verranno proiettati i cortometraggi in concorso al Festival, quattro ogni sera, accompagnati da vini, bollicine e dal meglio dell’arte culinaria del territorio di Fiumicino. (La prenotazione è gratuita a prenotazionifff@gmail.com entro le ore 13.00 di venerdì 27 settembre). Nel corso delle tre serate, presentate dall’attrice Maria Rosaria Russo, verranno assegnati da una giuria di esperti i premi, – realizzati dall’artista Massimo Sirelli – per il miglior film, la miglior regia, la miglior interpretazione, il miglior documentario, il miglior cortometraggio e il miglior lungometraggio. Protagonisti di questa edizione anche i giovani talenti del cinema italiano. Da un soggetto di Ciro Formisano gli studenti della Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté svilupperanno, in tempo reale, la sceneggiatura di un cortometraggio. Il migliore verrà selezionato e proiettato durante la serata finale del Festival. Anche gli studenti del corso Triennale in Fotografia IED Roma avranno modo di sperimentare sul campo le conoscenze acquisite durante il corso di studi. I giovani creativi saranno i fotografi di scena nell’ambito del cortometraggio e racconteranno la kermesse attraverso una serie di scatti documentativi. L’iniziativa è organizzata con il patrocinio di: Regione Lazio e RomaLazioFilmCommission.
Sponsor tecnici: Carpisa, Serafino, Simonebelli, Compagnia della Bellezza, Laboratorio Olfattivo, Ema Bart, Santabona, Omina e 6 Orme. GLI APPUNTAMENTI: VENERDÌ 27 SETTEMBRE 2019: ORE 15.30 – SALA A: MONDO ZA (Documentario) ORE 17.30 – SALA A: ARRIVEDERCI SAIGON (Documentario) Interviene la regista Wilma Labate ORE 18.45 – SALA A: TROPICO DEL CAOS (Documentario) Interviene il regista Angelo Loy ORE 19.00 – AREA EVENTI: Incontro con l’attrice Claudia Gerini ORE 20.00 – SALA: CERIMONIA DI APERTURA e consegna del Premio “Leonardo Da Vinci” all’attrice Claudia Gerini ORE 20.35 – SALA A: C’è TEMPO (Lungometraggio) Intervengono gli attori Stefano Fresi e Giovanni Fuoco ORE 20.35 – 22.00 BATTELLO – Aperitivo e Cortometraggi: The tea of the bottom of the teapot Elephantbird The Cage Family First ORE 22.30 – SALA A: STYX (Lungometraggio) SABATO 28 SETTEMBRE 2019: ORE 17.10 – SALA A: ARCHIPELAGO (Documentario) ORE 18.45 – SALA A: SHELTER (Documentario) Interviene il regista Enrico Masi
ORE 20.00 – AREA EVENTI – LETTURA di Miriam Galanti e Federico Rosati de “La città capovolta” di Adele Costanzo e Cecilia Bernabei, a cura di Marco S. Puccioni. Ore 20.35 – SALA A: SEMBRA MIO FIGLIO (Lungometraggio) Interviene la regista Costanza Quatriglio ORE 20.35 – BATTELLO – Aperitivo e Cortometraggi: Non è una bufala She fights Hand in the cap L’ultimo crocevia ORE 22.30 – SALA A: IN VIAGGIO CON ADELE (Lungometraggio) Interviene il regista Alessandro Capitani e l’attore Alessandro Haber DOMENICA 29 SETTEMBRE 2019: ORE 16.10 – SALA A: SHAME AND SOUL (Documentario) ORE 17.00 – SALA A: DAFNE (Lungometraggio) ORE 18.30 – AREA EVENTI: Incontro con l’attrice Daniela Poggi ORE 19.00 – SALA A: FIORE GEMELLO (Lungometraggio) – Interviene l’attore Giorgio Colangeli ORE 19.00 – AREA EVENTI: Incontro con l’attrice Maria De Medeiros ORE 19.00 – BATTELLO – Aperitivo e Cortometraggi: 99,9% MaloTempo Dentro Chopper ORE 21.10 – SALA A: PREMIAZIONE
Esibizione live di Maria De Medeiros e Esteves Victorino. Consegna del Premio “Leonardo Da Vinci” a Maria De Medeiros e Daniela Poggi FIUMICINOFILMFESTIVAL ENTRATA GRATUITA QUANDO: dal 27 al 29 settembre DOVE: Darsena Fiumicino – Viale Traiano, 153 FIUMICINO (Rm) Sito Internet:www.fiumicinofilmfestival.org Facebook: fiumicinofilmfestival Instagram: @fiumicinofilmfestival Foto: Alessandro Meoli @Alessandromirta Spazio Thetis – hub dell’arte
contemporanea a Venezia Venerdì 27 settembre a partire dalle ore 17.00 Spazio Thetis - hub dell’arte contemporanea- si ripropone in maniera ampia, multimediale e coinvolgente ai cittadini veneziani e agli ospiti amanti delle arti presenti a Venezia. Lo fa presentando i lavori di ben 12 nuovi artisti – friends che con il loro lavori arricchiscono di “prospettive” questo bellissimo parco. FRIENDS si apre anche alle performance multimediali proponendo Noduli Cellulari :: Multiverso Reading, un racconto sulla virtualità digitale adottata come scelta di vita reale. Gli autori e interpreti sono friends molto conosciuti nell’ambito della musica d’avanguardia e delle performance multidisciplinari: Testo e Lettura – Mirco Salvadori; Suono – Enrico Coniglio; Visuals – Giorgio Ricci. Luca Clabot, presentato dalla Galleria Michela Rizzo, reciterà una selezione di quartine tratte dalle raccolte Quartine Rizla, Anitra wc e Cabaret Voltaire/Clabot era Verità. La mostra si arricchisce di ulteriori contributi grazie ad Artisti, Curatori & Galleristi che, sulla base della FRIENDSHIP, presentano lavori che, mettendo in discussione le categorie di pensiero esistenti e invitando a nuove possibili letture, si vanno ad unire alla collezione permanente che comprende fra gli altri: “Il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, “Le Sentinelle” di Beverly Pepper, “L’uomo che mi- sura le nuvole” di Jan Fabre. Il numero degli amici – artisti arriva così a 46! Si uniscono i nuovi amici: Aran, Burnex, Dume Paolini, Vincenzo Eulisse, Francesco Giorgio Pastega, Maurizio Bucca, Giorgio Piccaia, Ferruccio Scabbia, Luca Clabot, Mirco Salvadori, Enrico Coniglio e Giorgio Ricci. PROGRAMMA e INFORMAZIONI OPENING PARTY 27.09.2019: Il Programma prenderà il via a partire dalle ore 17.00:
Ferruccio Scabbia, solo exhibition “Le Radici dell’Amicizia” al piano terra della palazzina Modelli Noduli Cellulari :: Multiverso Reading, Un racconto sulla virtualità digitale adottata come scelta di vita reale Palazzina Modelli, primo piano Luca Clabot performance poetica Presentazione delle nuove opere in esposizione A seguire cocktail e musica In caso di maltempo l’iniziativa si svolgerà al coperto Piacenza celebra Ludovico Carracci (1555 – 1619), a 400 anni dalla sua scomparsa. Dal 22 settembre 2019 al 6 gennaio 2020, Kronos – Museo della Cattedrale accoglie la mostra Ludovico Carracci a Piacenza. L’arte della controriforma, ideata dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio, per la cura di Manuel Ferrari e Susanna Pighi, col patrocinio del Comune di Piacenza, col sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in collaborazione con Cooltour s.r.l., che fa comprendere il ruolo e l’influenza che il pittore secentesco ebbe in area piacentina e l’indiscutibile fama che dovettero riscuotere localmente le pitture lasciate in città dal maestro bolognese. La rassegna, in particolare, prevede una nuova tappa lungo la salita alla cupola del Duomo, con affacci da matronei finora inaccessibili e appositamente resi agibili per ammirare il ciclo pittorico realizzato tra 1605 e 1609 nel presbiterio e nell’abside dallo stesso Carracci, Camillo Procaccini, e dai
collaboratori Lorenzo Garbieri e Giacomo Cavedoni. La nuova illuminazione della navata centrale della Cattedrale, che interessa sia l’aula liturgica che il presbiterio, restituisce la giusta percezione di questo ciclo di affreschi dopo che, con gli interventi di restauro di fine ‘800, furono richiuse le grandi finestre seicentesche, privandoli di gran parte della luce naturale. In collaborazione con Cooltour saranno organizzate visite guidate agli affreschi staccati del ciclo, conservati nel salone del Palazzo Vescovile da quando vi furono collocati dopo i restauri tra Otto e Novecento, così da poter approfondire la conoscenza di queste parti abitualmente celate allo sguardo del pubblico. Sarà inoltre possibile godere pienamente della visione della tela del San Martino che dona il mantello a un povero, finora conservata in Cattedrale in posizione inaccessibile, e ora oggetto di un nuovo allestimento alla portata dei visitatori. Un’apposita sezione riguarda i documenti originali esistenti nell’Archivio Capitolare del Duomo e nell’Archivio Storico Diocesano di Piacenza sull’attività di Ludovico per il Duomo di Piacenza. Apparati didattici illustrano l’attività locale dell’artista e la ricaduta sul contesto pittorico di quest’area nord emiliana, andando a proporre la ricostruzione figurativa del ciclo per la cattedrale nella sua integrità, così come appariva precedentemente agli smantellamenti di epoca scalabriniana, in ambito ottocentesco. L’iniziativa vivrà un momento di studio con il convegno Omaggio a Carracci, in programma sabato 19 ottobre 2019, in Palazzo Vescovile a Piacenza, in cui saranno affrontati alcuni aspetti dell’attività emiliana del Carracci, della cultura pittorica coeva e dell’operato piacentino del maestro bolognese.
Lunedì 23 settembre 2019 alle ore 11,00, a Palazzo Brancaccio a Roma, il public talk di presentazione dell’innovativo progetto internazionale di formazione “The Destiny of Wedding“. La celebrazione di un vero matrimonio straniero, al termine di tre intense giornate di formazione, suggellerà l’importante progetto formativo The Destiny of Wedding, ideato da Veronica Amati, un programma di altissimo profilo svolto da professionisti che, da anni, gestiscono matrimoni di sposi stranieri, proponendosi come interlocutori qualificati e mediatori culturali in un mercato complesso ma estremamente appetibile. Il nostro Paese è, infatti, ai primi posti nel mondo nel Destination Wedding, settore che vede una crescente richiesta di destinazioni in grado di accogliere matrimoni stranieri di altissimo profilo che necessitano di un adeguato livello di professionalità. Per acquisire le competenze attese dalla figura di un affidabile interlocutore nell’organizzazione di matrimoni stranieri in Italia, occorre una preparazione specifica di grande respiro, fondata sulla conoscenza e sul rispetto di usi, costumi e tradizioni degli sposi stranieri.
Location manager di strutture ricettive, destination wedding planner ed event manager non possono esimersi, in un mercato così selezionato, dal conoscere le fondamentali differenze tra i matrimoni nei diversi Paesi, requisito indispensabile per dialogare professionalmente con una clientela interessante ed esigente al contempo. Il corso, che si svolgerà a Palazzo Brancaccio dal 4 al 7 novembre 2019, prevede il riconoscimento di 32 crediti formativi necessari per la certificazione della professione di Wedding Planner e Destination Wedding Planner, secondo la prassi di UNI/PdR 61:2019 e verrà presentato nella stessa sede di Palazzo Brancaccio a Roma il 23 settembre 2019, con una conferenza stampa che ne enuncerà programmi e date, alla presenza dei principali tutor guidati da Veronica Amati, destination wedding planner specializzata in matrimoni cinesi. Durante il corso verrà affiancata dal londinese Bruce Russell, più volte premiato come miglior wedding planner dell’anno, dal floral designer Robert Chaar, autore delle scenografie floreali dei matrimoni reali in medio oriente, e dalla russa Natalia Kulikova. Prestigioso partner del progetto l’Università Luiss Guido Carli di Roma, attraverso il master in Turismo e Territorio, così come la Filmmaster Events per la parte di project management e creatività dell’evento. The Destiny of Wedding vedrà la partecipazione di Bianca Trusiani, Presidente del Buy Wedding in Italy e massima esperta di Destination Wedding in Italia, nonché ideatrice della figura professionale di accoglienza dedicata “Wedding Travel Coordinator”. The Destiny of Wedding ha inoltre l’onore di ospitare Clara
Trama, Presidente di AIWP e promotrice della prassi. Un format rivoluzionario che, per la prima volta, coinvolgerà tutti gli attori della filiera lunga e corta del Destination Wedding che lavoreranno per realizzare la magia di un vero matrimonio di destinazione. Pino De Notariis in mostra con “Dall’Oscurità affiorano i colori più profondi e violenti dell’animo” nella black room del Macro Asilo di Roma Pino De Notariis maestro di origine molisane, ma residente a Roma ormai da tantissimi anni, porta al Museo d’Arte contemporanea di Roma la sua opera “Dall’Oscurità affiorano i colori più profondi e violenti dell’animo” , acrilico su tela. In esposizione, insieme ad alcune sue memorie-istallazione, nella black room del Macro Asilo. L’opera sarà accompagnata da un sottofondo di poesie all’interno del Festival delle Arti “Nuvola Creativa”,direzione artistica Architetto Antonietta Campilongo, che si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 settembre al Macro Asilo di Roma, in via Nizza 138, titolato “Domino/Dominio – Per gioco e per davvero”. Oltre Pino De Notariis, special guest, settanta gli artisti coinvolti provenienti da tutta Italia. Programma del festival
http://www.antoniettacampilongo.it/event/domino-dominio-per-gi oco-e-per-davvero/
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