Una strana Febbre Dr.ssa Tamara Quaranta - Sapienza Università di Roma Policlinico Umberto I Master Terapia Intensiva età pediatrica (0-18anni)

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Una strana Febbre Dr.ssa Tamara Quaranta - Sapienza Università di Roma Policlinico Umberto I Master Terapia Intensiva età pediatrica (0-18anni)
Sapienza Università di Roma Policlinico Umberto I
 Master Terapia Intensiva età pediatrica (0-18anni)
                   a.a 2015-2016

Una strana Febbre
           Dr.ssa Tamara Quaranta
Una strana Febbre Dr.ssa Tamara Quaranta - Sapienza Università di Roma Policlinico Umberto I Master Terapia Intensiva età pediatrica (0-18anni)
Caso clinico:

⦿ Ottobre 2016 Giulio 23 mesi giunge in PS con
  febbre (T 39.5°) da 6 gg
⦿ Anamnesi remota: nato a 37sett con Tc; p.n
  3000Kg; diatesi allergica (dermatite atopica,
  episodi di bronchite asmatica, prick + per acari e
  pelo animale) in tp con antistaminici e CCS al
  bisogno.
⦿ Anamnesi prossima: comparsa di febbre e
  inappetenza. Alcuni sfumati sintomi da
  raffreddamento: tosse secca, scolo nasale fluido
  biancastro.
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Caso clinico

⦿   Esame obiettivo: non otite; arrossamento faringe;
    non lesioni tonsillari; non eritema congiuntivale;
    alone scuro palpebre inferiori; labbra screpolate e
    arrossate specie agli angoli; MV nella norma,
    alcuni rumori aspri base dx, addome trattabile;
    alvo aperto. Non eritemi. Genitali esterni nella
    norma. PA valida.
⦿   Terapia domiciliare: Tachipirina ogni 4-6h +
    Cefixima da 2 giorni
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Caso clinico

⦿   Esami strumentali: Ecg ed Eco addome >>>
    negativi; Rx torace: rinforzo trama interstiziale;
    EGA valido
⦿   Esami ematochimici: Gb 14.000, PLT 646.000,
    VES 35, PCR 23, IgE 430.
⦿   Striscio sangue e immunofenoipo negativi
⦿   Esame urine, urinocoltura ed emocoltura negativi
⦿   Test sierologici per: Toxo, CMV, HSV2, EBV,
    Adenovirus,Parvovirus,H1N1,Micoplasma,
    Clamidia
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Caso clinico

Terapia:
⦿ Reidratazione con soluzioni gluco-elettrolitiche
⦿ Antibiotici: Claritromicina e Ceftriaxone
⦿ Tachipirina
⦿ Aereosol: CCS + salbutamolo + Ipratropio
Una strana Febbre Dr.ssa Tamara Quaranta - Sapienza Università di Roma Policlinico Umberto I Master Terapia Intensiva età pediatrica (0-18anni)
8° giorno persiste febbre !!!
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…se fosse Malattia di Kawasaki
??
Una strana Febbre Dr.ssa Tamara Quaranta - Sapienza Università di Roma Policlinico Umberto I Master Terapia Intensiva età pediatrica (0-18anni)
Malattia di Kawasaki

Vasculite sistemica acuta dei vasi corporei di medio calibro,
  autolimitante,ad eziologia ignota, probabilmente
  multifattoriale (immunomediata), che colpisce
  prevalentemente lattanti e bambini nei primi anni di vita ma
  può presentarsi anche in età adulta 10% casi (incidenza in
  giovani dai 20-30aa). Quando si ha in età adulta la prognosi è
  migliore x il minor rischio di complicanze cardiache.Fu
  descritta per la prima volta nel 1967 in Giappone. Ha una
  maggiore prevalenza nei bambini di razza asiatica, maschi, di
  età inferiore a 5 anni con picco di prevalenza in tardo
  autunno-inverno-inizio primavera.
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Malattia di Kawasaki

Peculiarità:
⦿ Diagnosi clinica (forma tipica, atipica, incompleta)
⦿ Complicanza temibile: aneurismi coronarici 15-20%
  dei casi non sottoposti a terapia
⦿ Principale causa di cardiopatia acquisita in età
  pediatrica
⦿ Decessi per sequele cardiologiche sia a breve
  (15-45gg) che a lungo termine anche in età adulta per
  ischemia miocardica o morte improvvisa.
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Malattia di Kawasaki

             FORMA TIPICA
⦿ Febbre> 5gg
                         +
⦿ Iperemia congiuntivale bilaterale non purulenta
⦿ Eritema delle labbra e della bocca, lingua a fragola,
  fessurazioni angoli labbra
⦿ Esantema polimorfo senza vescicole o croste
⦿ Linfoadenopatia laterocervicale unilaterale
⦿ Alterazioni delle estremità (eritema palmare e
  plantare,desquamazione,alterazioni ungueali)
N.B: tali manifestazioni cliniche possono non essere
  contemporaneamente presenti!!!
Malattia di Kawasaki

⦿ FORME INCOMPLETE: Febbre + numero
  insufficiente di criteri diagnostici
⦿ FORME ATIPICHE: Febbre + sintomi diversi
  dalle manifestazioni tipiche della MK (ex:
  polmonite, pancreatite, coinvolgimento renale)
Diagnosi ecocardiografica !!!
N.B: tali forme sono più frequenti nei bimbi di età <
  1aa con incidenza del 40% rispetto alla forma
  tipica di MK del 10%. Inoltre in tali casi
  l’incidenza di anomalie coronariche è del 40-50%
  contro il 15-25% .
MALATTIA DI KAWASAKI
CARDIOLOGO                  INFETTIVOLOGO

      PEDIATRA
DERMATOLOGO                   IMMUNOLOGO

              REUMATOLOGO
Malattia di Kawasaki diagnosi differenziale

Patologie infettive
⦿  Virali (rosolia, adenovirus, Enterovirus, CMV, EBV, HSV
⦿  Scarlattina
⦿  Sindrome da shock tossico
⦿  Staphylococcal scalded skin Syndrome linfadenite Laterocervicale batterica
⦿  Bartonellosi
⦿  Rickettiosi
⦿  Tularemia
⦿  Leptospirosi
Patologie non infettive
⦿  Reazioni da ipersensibilità a farmaci
⦿  Sindrome di Stevens-Johnson
⦿  Artrite idiopatica giovanile
⦿  Panarterite nodosa
⦿   Sarcoidosi
⦿   Acrodinia da intossicazione da mercurio
Malattia di Kawasaki diagnosi

⦿   Esami di laboratorio: leucocitosi neutrofila
    moderaa, trombocitosi ritardata (fase subacuta),
    aumento VES e PCR
⦿   Ecocardiogramma
Caso clinico

Giulio esegue ecocardiogramma in 8 giornata di
   febbre: negativo!!
Il 9° giorno scompare la febbre. Miglioramento
   clinico del piccolo.
Ripete esami ematici in 10 gg: GB 8300, PCR 15,
   VES 23.
Dimesso 2 giorni dopo con indicazione a
   proseguire terapia antibiotica per altri 7 gg e
   aereosol
Caso clinico risolto!!
Malattia di Kawasaki terapia

Terapia fase acuta
⦿ Immunoglobuline per via endovenosa (1-2
  dosi) entro 10°gg di febbre se possibile entro il
  7°gg. Effetto immunomodulante.
⦿ ASA
⦿ Steroidi (in casi selezionati : metilprednisolone
  30mg/kg x 3 gg)
⦿ Infliximab (Ac monoclonale anti TNF 5mg/kg)
  nei pz non responder
FASE ACUTA
LINEE                              1.   Immunoglobuline per via
                                        endovenosa,2 gr/Kg in singola
GUIDA                                   infusione di 10-12 ore
                                   2.   Acido acetilsalicilico 80-100
                                        mg/Kg/giorno, suddivisi in 4 dosi,
                                        fino al 10°-14° giorno

    CONVALESCENZA                              PAZIENTI CON
    (SENZA COMPLICANZE)                 INTERESSAMENTO CORONARICO

     Acido acetilsalicilico                     •Acido acetilsalicilico 3-5
 3-5 mg/Kg una volta al giorno          mg/Kg/die per 6-8 settimane
      per 6-8 settimane                               +
                                                  •Dipiridamolo 2-6m g/Kg/gg
Pazienti con ischemia miocardica        in 3 dosi o Clopidogrel 1mg/kg/die
                                                  •3. Terapia anticoagulante
1. PTCA                                 (warfarin o eparina) in pazienti con
2. Bypass A-C                           trombosi arteriose o aneurismi
3. Trapianto cuore                      giganit o evolutivi
Situazioni a elevato rischio
1.Tentativo con Ig ev fallito
2.Malattia grave: età > 12 mesi e soggetti con
 infiammazione grave (PCR elevata, alterata
 funzionalità epatica, ipoalbuminemia, anemia)
3.Comparsa di MAS o shock
4.Già sviluppati aneurismi coronarici o
 periferici con indici di flogosi elevati
5.Punteggio di Kobayashi > 5
   IN CASO DI DUBBIO CONSULTARE UN
                  ESPERTO !!!
Sensibilità: identificazione come positivi i soggetti malati
Specificità: identificazione come negativi i soggetti sani
Malattia Kawasaki Prognosi

⦿   Risoluzione senza esiti cardiaci nell’80% casi
⦿   Complicanze cardiache 15-20% casi
    (coronaropatie con aneurismi, miocardite,
    pericardite, aritmie)
⦿   Letalità 1-2% casi per IMA, emopericardio con
    tamponamento cardiaco, rottura aneurisma
    (diametro>8mm).
Malattia Kawasaki Decorso naturale

 Le lesioni delle arterie coronarie presenti nella
       Malattia di Kawasaki si modificano
  dinamicamente nel tempo. Si ha il 50-67% di
       risoluzione angiografica ad 1-2 anni
dall’insorgenza della malattia. La possibilità che
un aneurisma guarisca dipende dalle dimensioni
  raggiunte (più è piccolo, più ha possibilità di
                      guarire).
Malattia Kawasaki causa inattesa di SHOCK

     In fase acuta una rara e temibile complicanza della MK è la
     Kawasaki Disease Shock Sindrome (KDSS)descritta per la
     prima volta nel 2009. In tal caso si sviluppa una grave
     alterazione della funzione diastolica con shock e ipotensione
     (non correlato ad infusione di IG) che richiede boli di fluidi
     e infusione di amine. Causa dello shock è una disfunzione
     della contrattilità dei miociti da sovraespressione di
     citochine infiammatorie(shock cardiogeno da miocardite).
     Infatti tali pz hanno indici di flogosi più elevati e vi è forte
     aumento della troponinaI. I pz con KDSS necessitano di
     ricovero in TIP.
Pediatrics 2009 May;123(5):783-9
Malattia Kawasaki causa inattesa di SHOCK

I pz con KDSS presentano frequentemente
   resistenza alla tp con IGV e quindi un alto
   rischio di sviluppare aneurismi coronarici
   (alto punteggio score Kobayashi). In tali pz
   oltre alla terapia di supporto
   cardiocircolatoria si avvia la terapia della MK
   severa resistente ad IGV.
Malattia Kawasaki causa inattesa di SHOCK

La KDSS va differenziata dalla Sindrome dello Shock Tossico (TSS) e
   dalla Streptococcal Toxic Shock Sindrome (STSS) entrambe gravi
   patologie mediate da tossine a coinvolgimento multisistemico
   caratterizzate da:
⦿ Febbre>38°
⦿ Esantema maculare diffuso
⦿ Ipotensione arteriosa
⦿ Dolori addominali, vomito e diarrea
⦿ Mialgie
⦿ Cefalea
La TSS e la STSS possono evolvere rapidamente in MOF
   (insuff.respiratoria e renale ,shock refrattario e CID)
Pediatr Infect Dis J Nov2015, 34(11):1163-7
Malattia Kawasaki causa inattesa di SHOCK

                     TSS e STSS                   KDSS
Età media            113 mesi                     36 mesi
PLT                  piastrinopenia               piastrinosi
Ecocardio            Vsx ipercinetico             Disfunzione miocardica
                                                  Vsx e insuff.mitralica
Tipo shock           Settico (amine vasoattive)   Cardiogeno (inotropi)
Malattia Kawasaki causa inattesa di SHOCK

      Sono stati descritti casi rari di concomitanza
      tra TSS e KDSS in cui la diagnosi differenziale
      era spesso impossibile. In realtà pur essendo
      due entità cliniche differenti è possibile che
      abbiano lo stesso meccanismo patogenetico
      immunomediato infatti sia le forme singole che
      le forme in overlap rispondono bene alla tp
      con IGV in dosi multiple.
Pediatr Infect Dis J Nov2015, 34(11):1163-7
CONSIDERAZIONI
La malattia di Kawasaki è una patologia pediatrica nella
  quale la corretta e tempestiva diagnosi, nonché la
  corretta gestione, consentono di evitare sequele che
  possono essere importanti e drammatiche.
La terapia DEVE essere iniziata entro il X giorno per
  arginare le sequele.
Nelle forme incomplete o atipiche è opportuno valutare
  con attenzione la necessità di trattare il bambino.
  Nel dubbio TRATTARE !!!!
Le forme che hanno esitato in un interessamento delle
  coronarie devono effettuare il follow-up presso un
  centro di III livello (assistenza multispecialistica)..
Nel lattante (< 6 mesi di età) con febbre, la diagnosi di
  Malattia di Kawasaki, deve sempre essere considerata
  e, nel sospetto clinico, è consigliabile praticare la
  terapia al fine di limitare i possibili drammatici esiti
  della malattia.
Malattia Kawasaki cosa ricordare

• Diagnosi clinica

• Terapia con Ig ev entro 10°gg
• Identificazione forme resistenti
• Terapia adeguata delle forme resistenti
• Follow-up in base alla stratificazione di rischio
ECOCARDIO e MK

1)   All’ingresso in Ospedale
2)   Dopo 1 settimana
3)   Dopo 1 mese dall’ultimo controllo
4)   Dopo 2 mesi dall’inizio della terapia antiaggregante
                                    Poi:
                 Pazienti senza anomalie coronariche
                                  Dopo 1 anno
                                  Dopo 2 anni
                  Pazienti con anomalie coronariche
                                  Dopo 3 mesi
                                  Dopo 6 mesi
                                  Ogni 6 mesi
       Pazienti con regressione delle anomalie coronariche
                          Dopo 1 anno
                                   Ogni anno
       Tutti i pazienti con o che hanno avuto anomalia coronarica Holter
Sapienza Università di Roma Policlinico Umberto I
Master Terapia Intensiva Età Pediatrica (0-18 anni)
a.a 2015-2016
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