ISTITUTO COMPRENSIVO GROSSETO 3 - Scuola Secondaria Di Primo Grado G. Ungaretti Anno Scolastico 2015/2016 Alunna: Bartolini Francesca Classe 3C
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ISTITUTO COMPRENSIVO GROSSETO 3 Scuola Secondaria Di Primo Grado G. Ungaretti Anno Scolastico 2015/2016 Alunna: Bartolini Francesca Classe 3C
Ho sognato per anni la cioccolata “Ho sognato per anni la cioccolata” è un libro autobiografico scritto nel 1991 da Trudy Birger.
L'autrice Sopravvissuta all’Olocausto, alla fine della guerra si è trasferita a Gerusalemme dove ha vissuto con la sua famiglia. Lì ha scelto di dedicarsi con tutte le sue forze ai bambini più poveri, di qualunque etnia e religione fossero, fino alla sua morte, nel 2002. Il seguito della sua storia è narrato in “Da bambina ho fatto una promessa”.
Genere “Ho sognato per anni la cioccolata” è un libro autobiografico. La parola "autobiografia" deriva da tre espressioni greche: autòs (se stesso), bios (vita), grafia (scrittura); essa significa, pertanto, "narrazione scritta della propria vita". Le narrazioni autobiografiche contengono storie di persone realmente vissute, raccontate come in un romanzo da loro stesse.
Caratteristiche ● Il protagonista è l'autore. ● La storia viene raccontata in prima persona. ● I fatti narrati seguono un ordine logico e temporale. ● L'autore inserisce nel racconto sensazioni e impressioni personali.
● Le descrizioni sono ampie e dettagliate per trasmettere al lettore molti particolari. ● Lo stile è formale, può essere ricercato e letterario. In questo modo l'autore dà importanza a ciò che narra. ● Il racconto viene narrato al passato.
La trama Trudi appartiene a una famiglia borghese ebrea, è ricca e passa i suoi pomeriggi a ballare nei salotti di Francoforte. La sua vita viene, all'improvviso, spazzata via dall'avvento del nazismo. Durante un picnic la famiglia viene a sapere della deportazione degli ebrei in Siberia. Inizia, così, la ricerca disperata di un rifugio che trovano nella cella frigorifera di un macellaio amico di famiglia. Rifugio vano poiché la famiglia è costretta a trasferirsi nel ghetto di Kovno.
Trudi e la madre andavano a lavorare presso un ospedale militare. Nel dirigersi sul posto di lavoro, un giorno incontra un soldato di nome Axel e diventano amici. Il ragazzo le regala il suo orologio d’oro in vista della partenza in battaglia. Poco dopo il padre viene ucciso dai nazisti per aver aiutato dei bambini destinati alla morte. Trudi e la madre vengono poi deportate nel campo di concentramento dove sono costrette ai lavori forzati. Ella, dopo lo smistamento tra chi era destinato alle camere a gas e chi ai campi, riuscì a trascinare la madre dalla sua parte, quella della salvezza.
Personaggi principali La figura paterna viene ● Il padre paragonata a quella di un eroe. Il rapporto tra madre e figlia è ● La madre talmente forte da essere la causa della salvezza di entrambe.
Alcune parti “Mamma”, gridai didel nuovo. libro “Non sono tua madre”, disse. Voleva morire da sola. Ma io le sfilai la calza dal collo. “Bambina mia”, disse, ammettendo infine la mia presenza e parlando con la vecchia, elegante formalità ricercata che ricordavo così bene, “sei venuta tra i morti.” Lo sapevo. Ma non importava. Senza di lei, ero morta comunque. “Se non possiamo vivere insieme, moriremo insieme”, le dissi. Era ciò che avevo giurato a me stessa sul treno. Avevo sognato la cioccolata calda per anni, da quando ero stata rinchiusa nel ghetto di Kovno. Ma adesso non potevo berla. Il mio apparato digerente era troppo delicato, come quello di un bambino.
“Ancor oggi una parte di me dice: “cancella quei cinque anni dalla tua vita! Non parlarne. Vivi nel presente, per il futuro”. Quella parte di me vuole scrollarsi di dosso i ricordi. Ma io non fuggo, perché un'altra parte in me dice che cancellare il passato è un'offesa alla memoria di chi ha sofferto e all'immensa moltitudine che non è sopravvissuta. Per questa ragione ho spesso parlato a gruppi di scolari israeliani nella giornata commemorativa dell'Olocausto. Trovo penoso e spossante stare di fronte a un gruppo di persone ed esporre le mie sventure. Mentre parlo, non vedo più i giovani davanti a me. Vedo il ghetto e i campi. Vedo le vittime e i loro cadaveri. E tutta la paura di quegli anni ha di nuovo il sopravvento. Eppure, per quanto sia estenuante, continuo a farlo. Mi sento in dovere di trasmettere la storia dell'Olocausto alla nuova generazione, ed è giusto che sia così visto che c'è ancora chi la può raccontare.” “Questi ricordi sono così intensi e oppressivi che a volte mi chiedo: a che serve parlarne? Chi non li ha vissuti può riuscire a capire? (…) Comunque sia, anche dopo che il lettore avrà chiuso e riposto questo libro, io resterò con la mia pena. Quando accade qualcosa a qualcun altro, è terribile. Ma quando accade a te, il
Argomento principale: L'olocausto La piccola Trudi è vissuta in un periodo molto difficile per tutti, a causa delle dittature naziste e fasciste, ma sopratutto per coloro che venivano ritenuti “indesiderabili”, cioè ebrei, neri, zingari e gay. Questo periodo prende il nome di Olocausto, durante il quale sono stati uccisi 5-6 milioni di ebrei, senza contare le altre categorie.
I ghetti Durante le dittature naziste e fasciste Hitler e Mussolini diedero inizio al loro progetto “rinchiudendo” gli ebrei in una parte specifica della città chiamata ghetto. I ghetti avevano strade strette e case alte e affollate. Il recinto che circondava il ghetto era chiuso da una o più porte. Queste venivano chiuse al calar del sole, per essere riaperte solo all'alba. Durante le ore buie gli ebrei non potevano per nessuna ragione allontanarsi dal ghetto. Spesso i residenti necessitavano di un visto per poter uscire dai limiti del ghetto anche durante il giorno. I residenti del ghetto avevano il loro sistema giudiziario indipendente, come se si trattasse di una vera e propria piccola città
I campi di concentramento Tra il 1933 e il 1945, la Germania Nazista e i loro alleati crearono più di 40.000 campi di concentramento e altre strutture carcerarie. Questi campi furono usati per diversi scopi, tra i quali i lavori forzati, la detenzione di chi era considerato nemico dello Stato, e l'eliminazione in massa dei prigionieri. Qui le persone venivano tenute in condizioni disastrose: finché avevano le forze per lavorare venivano mantenuti in vita con la minima nutrizione, dopodiché venivano sterminati nei forni crematori o nelle camere a gas. Uno dei più famosi campi di concentramento è Auschwitz.
Il giorno della memoria Il giorno della memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 Gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell'Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola- Oder|grande offensiva oltre la Vistola in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Giudizio In conclusione, questo è un libro che consiglio di leggere a tutti, non solo perché è semplice da leggere e con un linguaggio scorrevole, ma anche perché è un libro che colpisce nel profondo e che racconta in modo appassionante quella che è stata la storia degli ebrei durante l'Olocausto.
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