UNA MADRE RACCONTA IL SUO COVID - Ed è donazione per UILDM

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UNA MADRE RACCONTA IL SUO COVID - Ed è donazione per UILDM
Dm 201 — Dic. 20
TESTIMO-
NIANZE
                 +                                                     in foto: Fabiola Bertinotti insieme al marito Maurizio e al figlio Jaya   54

       UNA MADRE RACCONTA
       IL SUO COVID                                                                                       gio oppure a scrivere
                                                                                                          un libro.
                                                                                                          Ed è quello che ha fatto

       Ed è donazione                                                                                     Fabiola, ha scritto
                                                                                                          “Segregata, una madre
                                                                                                          contro il Coronavirus”.

       per UILDM                                                                                          Tutti i proventi del
                                                                                                          libro andranno in be-
                                                                                                          neficenza, la raccolta
La mamma di un ragazzo con la FSHD contrae il Coronavirus                                                 fondi aspira a racco-
in forma grave. La sua reazione? Un libro che testimonia la                                               gliere 100 mila euro
traversata verso la guarigione, distribuito a Natale anche                                                ripartiti così: 50 mila
negli Stati Uniti nella traduzione in inglese. Metà degli introiti           destinati all’acquisto di una culla mobile per
sono destinati                                                               curare i neonati in pericolo di vita durante il tra-

                    C
a UILDM.                     i sono tante storie da raccontare, storie       sporto d’emergenza, a favore dell’Associazione
                               che entrano dentro e non ti lasciano più.     Intensivamente Insieme, e altri 50 mila a favore
                               La storia che vogliamo raccontarvi è          di UILDM per la Vita indipendente, affinché le
—                    una di quelle che fanno riflettere, che ti mettono      persone con disabilità possano decidere auto-
Manuela              davanti a uno specchio denudandoti di tutte le          nomamente sulla propria indipendenza quo-
Romitelli            tue difese.                                             tidiana. È possibile contribuire con una libera
                     E quindi vi parliamo di lei, Fabiola Maria Berti-       donazione acquistando il libro in formato ebook
                     notti, classe 1965, residente a Monza, una città        dalla piattaforma di crowdfunding ForFunding.
                     che lei ama tanto.                                      La storia raccontata nel libro non vedrà solo la
                     Fabiola è una donna fuori dal comune, per               bellezza del nostro Paese ma uscirà anche negli
                     trent’anni è stata a capo della Comunicazione           Stati Uniti, in Francia e in Gran Bretagna.
                     della Disney in Italia. Ha origini italo-francesi,
                     è sposata con Maurizio e ha un figlio adottivo          Di cosa tratta esattamente il libro?
                     di nome Jaya che convive con la FSHD (Distrofia         Il 7 marzo 2020 Fabiola contrae il Covid19, ha
                     Facio-Scapolo-Omerale).                                 tutti i sintomi, per questo inizia il suo isolamen-
                                        A questo proposito, Fabiola - da     to nella camera da letto, dalla quale non uscirà
                                        oltre dieci anni - è una sosteni-    per ben quaranta giorni. Un tempo molto lungo
                                        trice delle persone con malattie     nel quale Fabiola alterna stati d’animo tra paura,
                                        neuromuscolari, questo grazie        incertezza, riflessione e di nuovo paura, ed è
                                        a suo figlio, ma soprattutto alla    proprio questo sentimento che la porta a scrive-
                                        sua sensibilità.                     re pensieri su pensieri, emozioni su emozioni.
                                        Attualmente Fabiola è a capo         Alla fine nasce “Segregata, una madre contro
                                        della FAB Communications,            il Coronavirus”. La prefazione del libro è di
                                        un’agenzia di consulenza fon-        Vincenzo Mollica, grande amico di Fabiola, che
                                        data sui valori umani e solidali.    le dona anche la poesia “La speranza”.
                                        Durante il periodo del lock-         Parole, beneficenza, vita e riflessione, tutto que-
                                        down - a causa dell’emergenza        sto è Fabiola Maria Bertinotti, una donna dalle
                                        sanitaria da Covid19 - c’è chi       mille risorse che sa reinventarsi ogni qualvolta
                                        ha approfittato della clausura       ce ne sia bisogno.
                                        casalinga per dedicarsi alla cu-     Una donna che non si arrende nemmeno davanti
                                        cina, alla musica, al giardinag-     al virus che ha fermato il mondo.
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55 BLOG
                      +
  UN BLOG SEMPLICE
  E SCHIETTO COME ME                                                                                 —

  Il nuovo progetto editoriale                                                                       Valentina
                                                                                                     Bazzani

  di Manuela Romitelli
                                              Un blog accattivante che racconta storie interessanti,

  A
             bruzzese, classe 76, Manuela     valorizzando l’unicità di ogni persona. È questo il progetto
             è introversa e romantica:        della nostra Manuela Romitelli, componente della redazione
             «Sono nata in una città di       di DM. Socia UILDM e giornalista professionista dal 2009,
  mare ma vivo in un paese di mon-            ha dato vita a Zeropositivo.net.
  tagna, un dualismo che ha sempre
  caratterizzato la mia vita - racconta                                                 Cosa ti hanno trasmesso le
  - Mi definisco figlia del sole perché       Com’è nato Zeropositivo?                  interviste che hai pubblicato?
  amo il calore dei raggi sulla mia pelle».   Zeropositivo.net è nato pochi mesi        La gioia di accogliere chi si fida di me
  La FSHD ha reso tutto più difficile ma      fa: uno spazio in cui racconto storie,    e vuole raccontarsi nel mio spazio. A
  non ha fermato la vivacità intellettiva     lasciando libero sfogo alla narrazione.   ciascuno di loro dico grazie, perché
  e lo spirito indomito di Manuela. Due       È una creatura che sento mia: umile,      niente è scontato.
  lauree (Scienze Politiche e Edito-          semplice, senza banner o sponsor,
  ria, Comunicazione multimediale e           diretta e schietta, come me. Sono orgo-   Qual è la cosa che ami di più
  Giornalismo) e due master (Scrittura        gliosa di questo prodotto e lo proteggo   del tuo lavoro?
  creativa e sceneggiatura e Giornali-        perché mi rispecchia. Ho sempre so-       Raccontare, dare voce alle persone ma
  smo) infatti, non hanno colmato la sua      gnato dirigere un giornale ma trovare     non solo. Essere una sorta di psicologa
  sete di conoscenza.                         i fondi e qualcuno che creda in te è      perché spesso e volentieri mi confida-
  «Mi piace scrivere, leggere, vedere         quasi impossibile. Il mondo dell’edito-   no cose molto intime. Mi piace anche
  film. Ho sempre amato la libertà e odio     ria è in crisi.                           scrivere di film e tanto altro.
  chiedere aiuto. I libri e lo studio mi
  hanno salvato la vita. Adoro la poesia:     Come hai scelto questo                    Cosa significa essere
  ne ho scritte diverse, ho pubblicato        titolo?                                   giornalisti oggi?
  due silloge e ho in cantiere altri pro-     Zeropositivo è il mio gruppo sangui-      È un settore molto precario, ho avuto
  getti editoriali».                          gno. Volevo chiamare il blog con qual-    colleghi che dopo tanti sacrifici han-
  Non solo nell’arte e nella professione,     cosa che parlasse di me e fosse facile    no rinunciato ad essere giornalisti
  ma anche nella vita privata Manuela         da ricordare.                             optando per altre professioni, pur
  si è realizzata: ha trovato l’amore vero,   Come scegli gli ospiti da intervistare?   di sopravvivere. Questa è una cosa
  infatti ha un compagno da tanti anni.       Non seguo un’etichetta precisa, vado      molto triste.
  Una delle sue più belle soddisfazioni?      dove mi porta il cuore. Mi piace rac-
  «All’esame scritto di abilitazione per      contare storie di persone semplici ma     Cosa consiglieresti ai giovani
  diventare giornalista professionista,       straordinarie, che hanno qualcosa da      che sognano di fare questo
  a Roma, ho ricevuto i complimenti del       dire. Oggi col mondo dei social tutto     lavoro?
  presidente di commissione perché il         è diventato effimero, veloce, disper-     Di continuare a studiare e di cerca-
  mio scritto è risultato il più bello su     sivo. Con il mio blog voglio fermare      re la fortuna. Senza quella, nessun
  oltre 400 candidati».                       l’attimo fuggente.                        lavoro è possibile.
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MUSICA

                 +                                                                                                              56

       MUSICA SENZA CONFINI
       Finalmente possiamo                                                                      —
                                                                                                Valentina
                                                                                                Bazzani

       comporre e suonare
       la musica                               Il progetto di Manuele Maestri,
                                               musicista professionista e insegnan-
                                               te di musica, permette anche a chi ha una grave
                                               disabilità di suonare e comporre musica. Lo hanno sperimentato
                                               in prima persona le nostre Sezioni di Bolzano e Padova.

                                          mine del percorso ci siamo iscritti a     annulla i limiti per trasformarli in
                                          un concorso a Bolzano: con la nostra      risorse. «Nel 2018 suonavo con una
                                          performance abbiamo vinto». Anche         band. La cantante aveva due figli
                                          a Padova questo percorso ha dato vita     disabili che ci chiedevano di suonare
                                          a un’energia creativa incredibile: «Ho    gli strumenti durante le prove, con
                                          sempre avuto una grande passione          ovvie difficoltà. Mi sono chiesto se
                                          per la musica ma per ovvie ragioni        ci fossero degli strumenti in grado
                                          mi è sempre stato difficile imparare      di superarle». Da quell’esperienza
                                          a suonare uno strumento - racconta        l’input per specializzarsi in questo
                                          Francesco Ostellari, socio di UILDM       settore, diventando il primo esperto

«L’
                 esperienza con Mu-       Padova - Grazie a Musica senza Con-       nel nostro Paese.
                 sica Senza Confini è     fini, per la prima volta, sono riuscito
                 davvero difficile da     a suonare uno strumento totalmente        Qual è lo scopo di Musica
descrivere - spiega Stefano Minozzi,      adatto al mio tipo di patologia. Riu-     senza confini?
presidente di UILDM Bolzano - è           scire a fare questo è motivo di grande    Non si tratta di musicoterapia.
necessario vedere, toccare e speri-       orgoglio e soddisfazione… potermi         L’intento del progetto è quello di
mentare in prima persona questa           esprimere attraverso la musica non        riprodurre brani di un certo livello
strumentazione particolare. Durante       ha prezzo».                               tramite una tecnologia musicale di
la presentazione del progetto in sede,                                              ultimissima generazione, per questo
siamo rimasti affascinati dalle infini-   Ma che cos’è Musica senza Con-            si parla di “produzione musicale
te potenzialità di queste tecnologie.     fini? È un progetto che permette          inclusiva”. Nel mio lavoro cerco di
Io, ad esempio, tramite un boccaglio,     anche a chi ha una grave disabilità       portare la mia esperienza di musici-
soffiando e facendo un semplice           di suonare e comporre musica.             sta, fatta sui palchi e in studio, accom-
movimento con la testa, ho comincia-      L’idea è di Manuele Maestri, musi-
to a emettere una melodia. C’era chi,     cista professionista e insegnante di
sfiorando dei tab o con un puntatore      musica. Classe 1989, originario di
oculare, senza mai aver suonato pri-      Venezia, un curriculum che vanta
ma, è riuscito a riprodurre il suono      collaborazioni artistiche internazio-
di qualche strumento musicale. Ab-        nali e uno spirito creativo e curio-
biamo deciso così di cominciare un        so, in continua ricerca. Manuele è
corso per apprendere delle nozioni        un innovatore nel vero senso del
musicali e imparare a suonare. Al ter-    termine: con la sua attività infatti
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57 Cultura & Media / MUSICA

                                                          l’esecuzione il più sem-    za Confini ha colpito anche Jean-Paul
                                                          plice possibile.            Maunick, fondatore dell’ Acid Jazz
                                                                                      e leader degli Incognito. Fa parte
                                                          Com’è nata l’idea?          del mio lavoro anche avere qualche
                                                           Dopo una ricerca ap-       delusione: alcune risposte negative o
                                                           profondita ho trovato      disinteressate. È un concetto ancora
                                                           delle tecnologie sofi-     nuovo in Italia: finché non si prova è
                                                           sticate, provenienti da    difficile comprendere le reali possibi-
                                                           ogni parte del mondo,      lità di questi strumenti.
                                                           che permettono di
  pagnando ognuno dei miei allievi con      abbattere le barriere fisiche e con-      In cantiere c’è un’altra inizia-
  disabilità a trovare la soluzione più     sentono di annullare ogni limite.         tiva interessante, il concorso
  affine alle proprie capacità. Utiliz-     Affascinato da questo concetto, mi si     “Una Canzone Per La Ricer-
  ziamo strumenti che consentono a          è aperto un universo che ho deciso        ca”. Di cosa si tratta?
  chiunque innumerevoli possibilità e i     di esplorare. Grazie all’aiuto dei miei   L’obiettivo del concorso è quello di
  parametri degli ausili possono essere     genitori, che mi hanno sempre soste-      produrre un brano che rappresenti
  modificati in base alle caratteristiche   nuto nelle mie iniziative, sono riu-      il mondo della disabilità. I proventi
  di ogni persona. Con la strumenta-        scito ad acquistare i primi strumenti     dell’iniziativa andranno in parte a
  zione a disposizione siamo in grado       iniziando questa nuova avventura.         sostenere la ricerca sulle malattie ge-
  di superare qualsiasi tipo di limite,     Un altro incontro importante è stato      netiche rare di Fondazione Telethon.
  motorio e visivo: dagli strumenti         al Conservatorio di Trento con il mio     L’idea è nata durante il lockdown: chi
  aerofoni agli switch, dai sensori ai      relatore, Danilo Minotti, chitarrista,    meglio di una persona con disabilità
  tablet e ai puntatori oculari.            arrangiatore e direttore d’orchestra,     può descrivere questa condizione? Il
                                            che accettò la sfida di portare in        testo vincitore sarà scelto da Mogol,
  Che cosa rappresenta per lei              commissione di laurea una tesi su         presidente di giuria, e musicato con
  la musica?                                “Musica senza Confini”. Durante la        la collaborazione di Danilo Minotti
  Un linguaggio universale: tutti pos-      discussione mi consentì di far esibire    L’iniziativa si concluderà con la pro-
  sono usufruirne, tutti possono farla.     una band di ragazzi con disabilità.       duzione del brano, interpretato da
  In questi anni ho conosciuto ragazzi      Attualmente con Minotti sto orga-         una band composta da persone con
  con disabilità con una musicalità         nizzando dei corsi per formare dei        disabilità e musicisti professionisti.
  incredibile.                              professionisti in questo settore. Sa-     La canzone uscità in occasione
                                            rebbe interessante riuscire a formare     della Giornata internazionale delle
  E la disabilità?                          almeno un esperto per ogni regione.       persone con disabilità del prossimo
  La disabilità è una caratteristica:                                                                   anno, le iscrizioni
  con le tecnologie che abbiamo a           Quali sono le soddisfazioni                                  sono aperte.
  disposizione oggi si può fare vera-       più grandi che le ha donato
  mente molto.                              Musica senza confini?
                                            Offrire la possibilità di suonare a chi
  Come nasce un brano?                      non avrebbe mai pensato di poterlo
  Durante i primi incontri il musicista     fare è impagabile. Vedere sorriso
  potrà provare più strumenti per           e la luce nello sguardo dei miei
  capire qual è il più adatto alle sue      studenti la prima volta che pro-
  caratteristiche. Ci saranno poi la        vano uno strumento è davvero
  trascrizione e l’arrangiamento, che       emozionante. Un’altra
  consentono di adattare il brano alla      grande soddisfazione
  formazione (trio, quartetto, quintetto    è poter assistere all’e-
  ecc.) assegnando a ogni strumento         sibizione della band
  una parte specifica. Infinte verranno     che esegue i brani in
  programmati gli ausili per rendere        completa autonomia. Musica sen-
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NARRATIVA

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VIVERE UN’AVVENTURA
CON LA FANTASIA                                                               mo libro trattava di disabilità ma, salvo eccezio-
                                                                              ni, ho abbandonato quella strada. Ci tengo a far
 “Noi disabili possiamo occuparci anche di altri argo-                        capire che noi disabili possiamo occuparci anche
 menti e non solo di disabilità, come purtroppo molti                         di altri argomenti e non solo di disabilità, come
 pensano”. A dirlo è Andrea Bes, scrittore che, dopo                          purtroppo molti pensano.
 aver esordito con un’autobiografia che racconta la sua
 disabilità, si è cimentato nel genere fantasy.                               Quanto tempo hai impiegato per scri-
                                                                              vere la storia?

                   L
—                          ui è Andrea Bes, 45 anni, residente a              Ho impiegato circa un anno. Ci tengo a ricordare
Manuela                    Giaveno, un piccolo centro in provincia            che la bozza della trama e uno dei capitoli (che
Romitelli                  di Torino. Lo abbiamo già intervistato             nel romanzo è diventato il capitolo numero sette)
                   in occasione del suo primo libro “La battaglia             li scrissi cinque anni fa. Poi le vicende mi porta-
                   contro il nulla”, pubblicato il 14 ottobre 2016 da         rono a scrivere “La battaglia contro il nulla”. Un
                   Echos Edizioni. Un racconto autobiografico che             anno fa ho ripreso tutti gli appunti, ho iniziato
                   attraversa tutte le fasi della sua vita, a tratti diffi-   a lavorarci definendo bene la trama e i capitoli e
                   cile ma battagliera, a causa della sua convivenza          ho dato vita al romanzo.
                   con la SMA (Atrofia muscolare spinale) di tipo 3.
                   Andrea è tornato alla ribalta per aver scritto             È stato più facile o più difficile scrive-
                   “L’incanto della luna rossa”, pubblicato il 20             re questo romanzo rispetto al primo
                   luglio 2020 da Echos Edizioni, il suo primo                libro autobiografico?
                   romanzo fantasy, ricco di colpi di scena, ambien-          Devo dire che è stato più difficile. Il motivo credo
                   tazioni fantastiche e personaggi cui il lettore            che sia semplice: scrivere il primo libro, essendo
                   si affezionerà fino a sentirne la mancanza una             appunto autobiografico, è stato più semplice
                   volta chiuso il libro.                                     perché dovevo descrivere situazioni o sentimen-
                                                                              ti che mi riguardavano. Inoltre c’erano parecchie
                   “L’incanto della luna rossa” è il tuo                      cose che mi tenevo dentro e che non vedevo l’ora
                   primo romanzo fantasy, a cosa ti sei                       di esternare.
                   ispirato per scrivere questa storia?
                   Il mio amore per questo genere nasce da Tolkien,           Dicono che il genere in cui uno scrit-
                   il mio scrittore preferito, e inoltre amo fantasti-        tore si immerge in realtà sia uno spac-
                   care con la mente, quindi, il mio approccio verso          cato del proprio carattere. Ti ritrovi in
                   questo genere è stato istintivo e naturale.                questa considerazione?
                                                                              Amo fantasticare con la mente e da sempre amo
                   Pensi di scrivere un seguito?                              tutto ciò che riguarda il genere fantasy: libri,
                   O comunque di proseguire su questo                         film, cartoni animati o fumetti. Il fantasy fa parte
                   genere?                                                    di me da sempre e vi ho
                   Avendo immaginato un mondo nuovo, con                      fatto spesso ricorso per
                   luoghi e personaggi ben definiti, col tempo devo           estraniarmi dalle diffi-
                   ammettere che mi ci sono affezionato, quindi               coltà che la mia disabilità
                   la risposta è sì, è mia intenzione scrivere uno o          comportava: un modo
                   due seguiti. Se poi la mia fantasia mi porterà a           per viaggiare e vivere
                   scriverne di più, o a scrivere dei prequel, questo         quell’avventura che la ma-
                   non lo so, ma tutto è possibile.                           lattia non mi permetteva
                   Penso di proseguire su questo genere. Il mio pri-          di sperimentare.
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59 NARRATIVA
                           +                                           Angela Gambirasio torna con la sua ironia nel
                                                                       secondo libro “Dimmi chi sei e ti dirò chi è sta-

                           METTI
                                                                       to”, pubblicato nel mese di ottobre da Amazon,
        DIMMI CHI SEI
   E TI DIRÒ CHI È STATO
                                                                       disponibile in versione digitale e cartacea.

                           DUE FRATELLI
       ANGELA GAMBIRASIO

                           IN LOCKDOWN
                           A
  —                                  ngela affronta il mondo da una car-          famiglia come la mia, difficilmente incontrerai
  Manuela                            rozzina elettrica che la porta a rompe-      persone capaci di sembrarti sufficientemente
  Romitelli                          re tutti gli stereotipi sulla disabilità.    strane o interessanti.
                           Classe 1975, due lauree (Psicologia e Scienze dei
                           servizi giuridici) e tanta voglia di viaggiare.        Come è nata la collaborazione con
                                                                                  Cristina Gòmez, l’autrice della coper-
                           Il titolo del libro sembra un indovinel-               tina?
                           lo, è così?                                            Quella è tutta farina del sacco di mio fratello.
                           Il libro, più che un indovinello, forse è un puz-      L’ha scovata su Instagram e ha pensato che tra-
                           zle. Invita le persone a disporre tutti i pezzi        sformarmi in un cartone animato fosse l’unico
                           della propria vita su un tavolo e a provare a          modo per nascondere le rughe.
                           sistemarli in modo che se ne colga il senso,
                           almeno a posteriori.                                   “Perché le persone in fondo, voglio-
                                                                                  no solo darti Speranza, senza sapere
                           L’editor del tuo libro è tuo fratello                  che ci hai messo anni per ucciderLa
                           Simone, come è nata questa collabo-                    e cominciare finalmente a vivere
                           razione?                                               davvero”: quando è che hai capito di
                           Grazie al lockdown: la noia fa miracoli! Nor-          vivere davvero?
                           malmente entrambi siamo troppo impegnati               Quando ho avuto la mia prima carrozzina a
                           a vivere nel mondo esterno per occuparci dei           motore e, ogni volta che sentivo il bisogno di
                           risvolti pratici dietro la pubblicazione e al          sfogarmi, invece di chiudermi in camera face-
                           marketing di un libro. Tra l’altro, normalmente,       vo lunghe vagabondate, sempre più lontano e
                           siamo troppo impegnati pure a punzecchiarci a          sempre con meno paura di trovarmi in difficol-
                           vicenda sui reciproci traguardi per contribuire        tà. Poi ci fu il mio primo viaggio con gli amici,
                           ai vantaggi dell’altro. Direi che è una bella colla-   in Florida, per il diciottesimo compleanno. Da
                           borazione, anche se a volte lui esige da me cose       allora, per me vivere ha coinciso soprattutto
                           assurde, tipo che faccia delle Stories su non so       col viaggiare.
                           quanti social o che apra un account su Tik Tok!
                           Gli ho detto che non sono mica la Ferragni e lui       Pensi di scrivere un terzo libro sem-
                           ha risposto “Maddai?!”.                                pre su di te?
                                                                                  In realtà ho un mezzo libro di “favole evolutive
                           In questo libro racconti altri aneddoti                per adulti” nel cassetto. Roba da psicologi che
                           della tua vita, anche sui tuoi familiari:              dovrebbero lavorare meno. Se continua la pan-
                           è una sorta di seguito del primo?                      demia potrebbe pure vedere la luce.
                           Direi che sono i retroscena del primo libro:
                           quello che c’è alla base del mio amore complica-
                           to per la vita e i normodotati. Se hai avuto una
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PUBBLICA-
ZIONI
                  +                                                                      in foto: Claudio Arrigoni con Alex Zanardi   60

ANCORA                                                                  —
                                                                        Barbara
                                                                        Pianca
                                                                                         Tutte le persone con
                                                                                         disabilità devono qualcosa
                                                                                         ad Alex Zanardi che,

In uscita un nuovo                                                                       con il suo carisma, per anni
                                                                                         ha affascinato il grande
                                                                                         pubblico che oggi segue

libro su Alex Zanardi                                                                    con apprensione la sua
                                                                                         lunga riabilitazione.
                                                                                         Di lui ha scritto in un libro il
                                                                                         giornalista sportivo

U
           scirà a fine gennaio “Anco-     scenza attorno alla Paralimpiade di           e direttore di DM
           ra”, il volume che la neonata   Torino. Io facevo parte del Comitato          Claudio Arrigoni.
           casa editrice Pieno Giorno      organizzatore, lui era già diventato
ha proposto a Claudio Arrigoni, gior-      un punto di riferimento sulla disa-        limpico. E siccome volevano anche
nalista sportivo e direttore respon-       bilità a livello nazionale, anche se       un contributo mensile da parte di
sabile del nostro giornale: il libro si    ancora non praticava lo sport para-        Alex ma lui non si sentiva a proprio
compone di aneddoti della vita del         limpico. Ricordo che prese parte alla      agio con la penna, per più di due anni
pilota automobilistico e paraciclista      cerimonia di apertura, si presentò sul     ci siamo incontrati per un colloquio
Alex Zanardi e di alcune tra le sue        palco con i bastoni e disse: “Sono Alex    mensile sulla Gazzetta.
più stimolanti riflessioni, che Arri-      Zanardi e sono un pilota”. La scelta di
goni ha raccolto durante la loro lunga     affermarsi senza nominare la disabi-       Com’è Alex nella vita privata?
frequentazione. “Avevo qualche re-         lità e tenendo invece il focus sulla sua   Esattamente come lo vedi all’ester-
mora ad accettare – racconta – per la      abilità fu di forte impatto. Fu un mo-     no: piacevole, positivo, di grande
situazione particolare in cui si trova     mento toccante ed è uno degli episodi      simpatia, con capacità di riflessioni
Alex e per rispetto all’amicizia che       che racconto nel libro.                    profonde. È la persona che ha cam-
ci lega. Mi ha rincuorato il fatto che                                                biato la percezione sulla disabilità
la sua stessa moglie Daniela mi abbia      Ci regali un piccolo spoiler               in Italia nonostante lui stesso fati-
detto di essere d’accordo”. Lo scorso      su qualche altro aneddoto                  casse a percepirsi come un’icona, e
giugno, infatti, durante una staffetta     che troveremo nel libro?                   non solo per le persone con disa-
di beneficienza in handbike, Zanardi       Ve ne racconto uno che interessa a         bilità. Mi diceva scherzando: “Mi
è stato coinvolto in un grave inciden-     UILDM. All’origine dell’avvento della      scambiano per la Madonna, posso
te ed è ricoverato da alcuni mesi al       boccia paralimpica in Italia, sport che    dire qualsiasi scemenza e vengo
San Raffaele di Milano. Si tratta del      può essere praticato anche dalle per-      applaudito”. È un riferimento per
secondo grave incidente della sua          sone con malattie neuromuscolari,          tante persone che ora non vedono
vita. Il primo, nel 2001 durante una       c’è anche lo zampino di Alex. Durante      l’ora di poterlo reincontrare.
gara automobilistica, gli comportò         “Sciabile”, un evento promosso dalla
l’amputazione degli arti inferiori.        Responsabilità Sociale della BMW
                                           di cui è testimonial, conobbe una
Chiediamo ad Arrigoni                      ragazza appassionata alla boccia e lui
di raccontarci come sia nata               spinse non solo affinché lei prendesse
la loro amicizia.                          sul serio la propria passione, ma an-
Nonostante sapessi già chi fosse Alex,     che affinché la BMW sponsorizzasse
lo conobbi di persona solo dopo il         la relativa federazione.
suo incidente. Da direttore di Tele+
prima e degli eventi sportivi di Sky       Torniamo alla vostra amicizia.
poi, a cavallo tra la fine degli anni 90   Dopo Torino come è continuata?
e l’inizio del secondo millennio, ebbi     Subito dopo quella Paralimpiade
modo di averlo come ospite in studio.      “La Gazzetta dello Sport” mi invitò a
Approfondimmo poi la nostra cono-          tenere una rubrica sullo sport para-
61              Il volontariato è un’esperienza
                che arricchisce e amplia gli oriz-
                zonti, come testimonia la storia
                di Francesca Riccardi e Angelo
                Vastola, novelli sposi che, nel
                giorno del loro sì, hanno deciso
                di condividere la propria gioia
                con UILDM.
                —
                Manuel Tartaglia

 A NOZZE
 CON UILDM
 “Il
               rapporto con l’associazione – raccontano               Cosa vi ha lasciato questa esperienza?
               Angelo e Francesca – nasce grazie alla consi-          Crediamo che ognuno di noi debba mettersi al servizio
               gliera nazionale Anna Mannara. Grazie a lei            dell’altro, per la comunità. L’esperienza in UILDM ci ha
 abbiamo iniziato a fare i volontari nelle piazze per UILDM           insegnato a non inventare scuse. A non dire ‘lo farò domani’
 e per Telethon”. Poi Mannara propone a Francesca di                  oppure ‘non posso farlo’. Ci sono persone che, pur non po-
 svolgere il Servizio Civile alla Sezione UILDM di Arzano e           tendo muoversi, incendiano il mondo. E allora noi, che non
 Angelo la segue in questo percorso.                                  abbiamo limiti fisici, dobbiamo essere il vento che alimenta
 “Principalmente mi occupavo dell’assistenza a domicilio              la loro fiamma. Non esistono limiti, solo scuse. Noi due alla
 – continua Francesca –. Mi recavo in associazione sia per            UILDM abbiamo lasciato un pezzo di cuore.
 dare una mano, ma anche per fare gruppo con i ragazzi e i
 volontari. Abbiamo fatto feste e spettacoli. Siamo stati un          Ed è così che Angelo e Francesca arrivano – con
 bel gruppo”.                                                         tanti rinvii e difficoltà legati alla pandemia, ma
                                                                      altrettanta determinazione – alle fatidiche noz-
     Cosa si prova a prendersi cura di una persona                    ze. E UILDM non poteva mancare neanche in
     che dipende dal tuo sostegno?                                    questa occasione.
     È una grande responsabilità, ti rendi conto di essere indi-      Abbiamo deciso di non lasciare ai nostri invitati un oggetto
     spensabile per delle persone perché molte cose, purtroppo,       materiale, ma un messaggio d’amore e condivisione. Siamo
     senza di te non riuscirebbero a farle.                           andati alla UILDM di Arzano e abbiamo deciso di fare una
                                                                      donazione all’associazione per sostenerla. E i nostri invitati
     Ma il volontariato non è solo dare, bensì anche ricevere.        riceveranno una pergamena che, si spera, li invoglierà a
     Ho prestato le mie braccia e le mie gambe, ma la cosa più im-    sostenere UILDM. Il tema del nostro matrimonio è ‘Vivere a
     portante l’ho imparata io. Ho imparato che la malattia non       Colori’: noi questo lo abbiamo imparato dalla UILDM e vor-
     ti ferma e che spesso siamo proprio noi a porci dei limiti, ma   remmo che fosse un messaggio per tutte le persone presenti
     non le persone che ho conosciuto! Ho avuto l’occasione di        al matrimonio. Vivere a colori, nonostante i limiti. Vivere
     stare insieme ad Anna e l’ho vista mettere il mondo sottoso-     pienamente e con allegria perché la vita è una e resta un
     pra pur stando su una sedia a ruote. L’ho vista fare tantis-     dono per ognuno.
     sime cose insieme e non buttarsi mai giù di morale. Sempre
     avanti, con coraggio e determinazione.                           Non possiamo fare altro che congratularci con voi.
                                                                      Grazie! Diciamo che è un periodo un po’ buio, ma noi abbia-
                                                                      mo deciso di renderlo a colori.
Dm 201 — Dic. 20

                                            ALESSANDRO,
STORIE STRA-                                                                                                                         62
ORDINARIE

                                            UNA PERSONA
                                            NORMALE
                                                                 Alessandro Provito, trentanove anni, è una per-
                                                                 sona con disabilità, dettaglio quasi trascurabile
                                                                 di un uomo che vive la sua quotidianità con indi-
                                                                 pendenza, nonostante una patologia altamente
                                                                 invalidante come la distrofia muscolare.
                                                                 —
                                                                 Manuel Tartaglia

                                                                 E con l’emergenza sanitaria come la mettiamo?
                                                                 Il virus ha cambiato le vite di tutti e naturalmente anche la
                                                                 mia. Da alcuni mesi sto lavorando in smart working e poi ho
                                                                 limitato molto le situazioni a rischio, ma nonostante tutto,
                                                                 sto bene.

È
        col tipico accento del nord che Alessandro ci rac-       Da chi è composta la tua famiglia?
        conta la sua storia, cosa che ci stupisce un po’ viste   Attualmente siamo io, mia madre e mia sorella, ma da un
        le sue origini: “Sono nato a Palermo – ci racconta       paio d’anni sono andato a vivere da solo.
– ma, per motivi di lavoro, i miei genitori si trasferirono
molto presto a Milano”.                                          Come ti sei organizzato con l’assistenza?
Erano gli anni 80 quando quel bambino con disabilità,            Vivo in un appartamento, che condivido con una coppia del
venuto da lontano, cominciava a frequentare la scuola.           Perù. Loro si occupano di me e della casa, con un reciproco
“È stato un percorso difficile, ma che mi ha dato tante          vantaggio: loro hanno vitto e alloggio assicurati e io ho l’assi-
soddisfazioni”. All’epoca non c’era l’attenzione alle esi-       stenza garantita dal fatto che viviamo sotto lo stesso tetto.
genze delle persone con disabilità che c’è oggi, comunque
Alessandro conclude felicemente la scuola dell’obbligo e         A sentirlo parlare, sembra che il percorso di Alessandro
le superiori, dopodiché frequenta alcuni corsi di specia-        verso la Vita indipendente sia stato privo di ostacoli, ma
lizzazione nella sua materia preferita, l’informatica: “Mi       in realtà non è così. “Le difficoltà non sono mancate – rac-
sono sempre piaciuti i computer e così ho trasformato la         conta – ma sono riuscito a trovare il mio equilibrio grazie
mia passione nel mio lavoro, infatti faccio il programma-        alla mia famiglia. Questo è un elemento importantissimo
tore presso un’azienda di telecomunicazioni”.                    per la crescita e lo sviluppo di chiunque. Anche la mia re-
                                                                 cente decisione di andare a vivere da solo è stata possibile
Cosa rappresenta il lavoro per te?                               grazie al supporto dei miei. Mi hanno sempre sostenuto e
È un elemento fondamentale nella mia vita. Ovviamente il         incoraggiato”.
primo vantaggio di avere un impiego è quello economico,
ma non solo. Avere un compito, uscire di casa, sono cose che     Quali sono, secondo te, le criticità maggiori per
ti fanno sentire realizzato. Senza dimenticare l’importanza      una persona con disabilità?
dei rapporti umani.                                              La burocrazia. Spesso fatichiamo ad ottenere i servizi che
                                                                 ci spettano a causa di procedure macchinose. Bisognerebbe
Quando non lavori, cosa ti piace fare?                           facilitare l’accesso al trasporto, all’assistenza, al lavoro.
Come dicevo, la mia prima passione è il computer, perciò lo
utilizzo molto anche nel tempo libero. Poi mi piace passeg-      E la risorsa più importante?
giare e, di tanto in tanto, vedere un bel film al cinema.        Non ho dubbi, la famiglia”
Dm 201 — Dic. 20
63

            QUEL
            LABILE
                                                                             La rubrica che non
                                                                             parla di disabilità

            CONFINE                                                          —
                                                                             di Riccardo Rutigliano

     L
             ibertà individuale e bene comune. Due             diversi, socializzare. Così qualcuno ha cominciato
             concetti così importanti, diversi, certo,         a pensare che, in fondo, tutto questo poteva veri-
             eppure separati da un labile confine. Troppo      ficarsi anche senza prendere quelle precauzioni
     spesso, poi, orientati verso orizzonti divergenti.        ossessivamente raccomandate dal ministero della
     Quando termina l’uno e quando comincia l’altro?           Salute e dai soliti barbosi esperti. Ecco così spunta-
     Perché, è evidente e chiaro ai più, che per persegui-     re intere categorie non più disposte a sacrificare,
     re il secondo, cioè il bene comune, bisogna essere        neppure in parte, la propria libertà: i giovani della
     disposti a ridurre, in parte o in toto, il primo, cioè    movida, quelli delle discoteche, quelli dei viaggi
     la libertà individuale. Quest’ultima evenienza, cioè      all’estero nei luoghi modaioli “totally free” (con as-
     la cessione pressoché totale della propria libertà a      sembramenti e goccioline a gogò), alcune tipologie
     vantaggio della collettività, è quanto avvenuto nel       di commercianti, gli imprenditori. E poi, ben oltre
     nostro Paese nei mesi di marzo e di aprile di que-        le posizioni più o meno sfumate di tutte le categorie
     sto sciaguratissimo 2020, in seguito al lockdown          precedenti, ci sono loro: gli immancabili negazio-
     nazionale imposto dal nostro governo per cercare          nisti; quelli che al virus non ci credono o, semplice-
     di arginare il diffondersi dell’epidemia da Covid-19.     mente, se ne fregano perché “nessuno può impormi
     In questo caso, la scelta di privarsi della possibilità   di mettere la mascherina” e “nessuno può togliermi
     di uscire di casa per un certo periodo, indefinibile      la mia libertà”. E il bene comune? E le categorie a
     nel momento della scelta, per dare più possibilità        rischio? Quelle ancor più minacciate, ora che intere
     a tutti di superare il periodo buio, è stata sostan-      legioni di asintomatici hanno ripreso a circolare
     zialmente condivisa dall’intera popolazione. A            più o meno liberamente, spesso senza adottare
     distanza di mesi, la tanto temuta seconda ondata          alcun distanziamento sociale o dispositivi di pro-
     epidemica, più volte preannunciata dagli esperti,         tezione individuale? Be', chissenefrega, tanto “Non
     ha riproposto con forza la necessità di prendere          ce n’è Coviddi”. È tutto un complotto per registrare
     misure drastiche per bloccare la curva ascendente         i nostri dati, per tracciare i nostri spostamenti, per
     dei contagi, cedendo parte della propria libertà a        limitare la nostra libertà. Ecco, il passo è fatto, quel
     beneficio di tutti e in particolar modo delle catego-     labile confine viene riattraversato in senso inverso.
     rie più esposte al contagio.                              Noi però continuiamo a credere che “l’Italia dei
     Questa volta però la reazione degli italiani non è        balconi” non sia sparita, non si sia dissolta nella
     stata compatta e solidale come nella prima occa-          spavalda negazione della nuova ondata di contagi
     sione, quando avevamo stupito tutti gli scettici          o nel terrore provocato dalla recrudescenza degli
     (stranieri e nostrani) aderendo con convinzione           stessi. Un’Italia che sceglie di preoccuparsi per i
     e pressoché all’unisono al richiamo del governo.          suoi anziani, per le persone con disabilità, per chi
     Certo, gli indicatori della pandemia che in estate        non può più fare la spesa, per i medici in prima
     correvano tutti più o meno speditamente verso lo          linea. Magari al momento un po’ disorientata, ma
     zero ci avevano illuso e, del resto, avevamo tutti        quell’Italia è ancora lì, ed è pronta ad attraversare
     una gran voglia di muoverci, vedere gente e posti         nuovamente quel labile confine.
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