Economia trentina - Camera di Commercio di Trento
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Anno LXVIII | numero 1 - 2019 Economia trentina Rivista trimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento - Poste Italiane SpA - spedizione in A.P. - 70% Trento nr. 1/2019 IL TRENTINO E LA “SUA” UNIVERSITÀ Una realtà accademica dinamica e internazionale che punta su conoscenza, sviluppo e innovazione
INFORMATIVA ABBONATI Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR), La informiamo che i Suoi dati personali, saranno trattati dalla Camera di Commercio I.A.A. di Trento, Titolare del trattamento, per provvedere alla spedizione della pubblicazione “Economia trentina”. In nessun caso i Suoi dati saranno diffusi, né trasferiti all’estero ma potranno essere comunicati a terzi incaricati di svolgere o fornire specifici servizi strettamente funzionali all’invio della rivista ed esclusivamente nei limiti e con le modalità previste dalla normativa vigente. I dati conferiti saranno conservati per il tempo necessario ad adempiere alla finalità indicata. Lei potrà far valere i suoi diritti di cui agli artt. 15 e ss. del GDPR (cancellazione, blocco, aggiornamento, rettifica, portabilità, integrazione dei dati, opposizione al loro trattamento e reclamo al Garante Privacy) e in particolare potrà in qualunque momento richiedere la cancellazione del Suo nominativo dall’indirizzario scrivendo a Camera di Commercio I.A.A. di Trento, via Calepina 13, 38122 Trento (cciaa@tn.legalmail. camcom.it) oppure al Responsabile della protezione dei dati (rpd@tn.legalmail.camcom.it). PRIVACY - BANCHE DATI DI USO REDAZIONALE (articolo 2 Codice di deontologia dei giornalisti) In relazione al Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR – Regolamento europeo in materia di dati personali) e ai sensi dell’art. 2, secondo comma del Codice di deontologia dei giornalisti, relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, in qualità di Titolare del trattamento, comunica • che nella propria sede in via Calepina, 13 - 38122 Trento - sono presenti banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali e sensibili; • che per far valere i diritti di cui agli artt. 15 e ss. del GDPR (cancellazione, blocco, aggiornamento, rettifica, portabilità, integrazione dei dati, opposizione al loro trattamento) e in particolare per richiedere la cancellazione del proprio nominativo dall’indirizzario può scrivere a Camera di Commercio I.A.A. di Trento, via Calepina 13, 38122 Trento (cciaa@tn.legalmail.camcom.it) oppure al Responsabile della protezione dei dati (rpd@tn.legalmail.camcom.it).
AREA AREA 40 ECONOMIA TRENTINA Rivista trimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato SVILUPPO ECONOMIA L’ARTE DEI MURETTI e Agricoltura di Trento E AZIENDE A SECCO Anno LXVIII – n. 1-2019 02 IVA BERASI Marzo 2019 Direzione e redazione L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO 21 Camera di Commercio I.A.A. di Trento DA 60 ANNI DANIELE FINOCCHIARO via Calepina 13 – 38122 SULL’AUTOSTRADA tel. 0461-887269 - fax 0461-986356 ufficio.stampa@tn.camcom.it DEL BRENNERO www.tn.camcom.it LUIGI OLIVIERI Reg. Tribunale di Trento n. 34 dell’11 agosto 1952 Presidente: Giovanni Bort Direttore responsabile: 44 UN CHIODO FISSO: Alberto Olivo IL CERRO TORRE 05 Comitato editoriale: Alberto Folgheraiter, ALBERTO FOLGHERAITER Alessandro Franceschini, Alberto Olivo, Mauro Marcantoni, Daniele Marini UN GRANDE MOTORE DI SVILUPPO 26 Coordinamento redazionale: PAOLO COLLINI TECNOLOGIE Donatella Plotegher PER LA RIABILITAZIONE In redazione: MARIA LIANA DINACCI Roberto Giampiccolo, Graziella Pisoni Progetto grafico: Plus Communications Impaginazione: P.S. - Trento Stampa: Publistampa Arti Grafiche OLTRE I CONFINI PROVINCIALI Foto: 08 48 31 Archivio Camera di Commercio di Trento: Alessio Coser; Archivio Uni- TALENTO PER versità degli studi di Trento: AgF Ber- REPUTAZIONE E FIDUCIA nardinatti Foto, Luca Valenzin, Giovanni L’ECONOMIA TRENTINA L’OCCUPAZIONE IN DANIELE MARINI Cavulli, Gianfranco Bernardinatti, Uni- GIUSEPPE SCIORTINO versity of Trento-Luca, Alessio Coser, PROVINCIA DI TRENTO u.botti.architetto, Polar Photo Editor, GIULIA BAZZANELLA Romano Magrone; Archivio Autostrada del Brennero SpA; Archivio CoRehab; Archivio fotografico provinciale: Flavio Faganello; Wikimedia Commons; Fotolia ©: Sophie Botta, Alessandro Biascioli, Susazoom, eyetronic, zimmytws, Tiko, GianlucaCiroTancredi, Lucian Con- stantin, reisender24, © ali, JeanLuc, StudioWuot, Shjmyra, strichfiguren. de, Leonid Andronov, alotofpeople, ric- cardomojana; Antonio Sarzo; Alberto 52 Folgheraiter. Poste italiane Spa 12 AREA L’EUREGIO IN MOVIMENTO UNIVERSITÀ E IMPRESE CHRISTOPH VON ACH Spedizione in abbonamento postale FLAVIO DEFLORIAN CULTURA 70% Trento n. 1-2019 E TERRITORIO 16 35 ISSN0012-9879 Foto di copertina: Dipartimento economia STUDIARE A TRENTO IL TEMPIO DELLA FAMA e management (Alessio Coser) ALESSANDRO FRANCESCHINI NELLA CITTÀ DEI MORTI ALBERTO FOLGHERAITER Corrispondenza, manoscritti, pubblicazioni devono essere indirizzati alla Direzione della rivista. Gli articoli firmati e siglati rispecchiano soltanto il pensiero dell’Autore e non impegnano la Direzione della rivista. È vietata la riproduzione degli articoli e delle note senza l’autorizzazione. Associato all’Unione stampa periodica italiana – USPI 01
Dipartimento sociologia e ricerca sociale L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DANIELE FINOCCHIARO Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università degli studi di Trento Riconoscimenti e riflessioni sul futuro della ricerca e dell’innovazione P er un professionista che ha vissuto la propria espe- dell’università e della ricerca che inserisce ben 8 sui 10 dipar- rienza lavorativa all’interno dell’industria e che sol- timenti dell’Ateneo tra i “Dipartimenti di eccellenza” finanziati; tanto recentemente si è affacciato sul panorama uni- non soltanto i riconoscimenti dell’ANVUR, l’Agenzia nazionale versitario è questione di orgoglio e caratterizzazione di valutazione della qualità delle università che ci attribuisce partire dai riconoscimenti esterni che in questi ultimi anni la fascia di eccellenza, ma anche e soprattutto i frutti delle hanno premiato gli sforzi della comunità universitaria trentina. attività di ricerca con le recenti scoperte di frontiera del Centro Non solo i riconoscimenti del MIUR, il Ministero dell’istruzione di biologia integrata sulla terapia genica. 02 Economia trentina
I laboratori del Centro di biologia integrata (Cibio) In questi primi mesi verifico costantemente nel corso delle e miste. Il Trentino rappresenta un ecosistema avanzato che visite ai Dipartimenti e ai Centri di ricerca come questi rico- ha tutte le carte in regola per diventare un polo di eccel- noscimenti siano ben fondati, ma, conoscendo la rapidità con lenza internazionale nella ricerca, innovazione e sviluppo. cui si muovono gli altri sistemi con cui competiamo, mi ritrovo Un obiettivo raggiungibile se si saprà costruire su questo con un pensiero persistente di come mantenere e avanzare enorme patrimonio e se si saprà perfezionare la sinergia tra quanto ottenuto. I risultati ci lusingano e mi fanno prendere istituzioni, sistema di formazione, centri di ricerca e mondo atto del grande lavoro portato avanti dai delle imprese. Rettori, dal Presidente e dalla comunità Vorrei approfittare di questo spazio per accademica allargata, ma pongono su un paio di riflessioni che, per quanto tutti noi un ulteriore carico di respon- ancora influenzate dalla mia prove- RICERCA E INNOVAZIONE sabilità per mantenere e migliorare lo nienza professionale, spero possano standard raggiunto. DOVREBBERO ESSERE risultare utili nel percorso. Nel mio percorso professionale non ho LA LEVA PRIORITARIA La prima su ricerca e innovazione: un avuto molti contatti con la realtà trenti- DELLO SVILUPPO DI UN binomio che rappresenta, o dovrebbe na, ma l’ho sempre percepita come una PAESE, DI UNA COMUNITÀ, rappresentare, la leva prioritaria dello realtà di eccellenza, dinamica, dedita COSÌ COME DI UNA REALTÀ sviluppo di un Paese, di una comunità, alla ricerca, orientata alla innovazione. INDUSTRIALE così come di una realtà industriale. Non Una percezione, non solo confermata, è il momento di soffermarsi su quello ma superata dalla realtà. che è stato definito “il vero spread italia- Non mi riferisco alla sola Università, quanto al territorio tren- no”. Ovvero quello della spesa, o meglio, degli investimenti in tino: un ecosistema che ha avuto uno sviluppo straordinario, ricerca e sviluppo (R&S). Credo meriti comunque un accenno: come dimostrano gli indicatori di crescita economica, di oc- nel 2016 l’Italia ha speso 66 miliardi di euro in interessi sul cupazione, qualità della vita. Un territorio che, a differenza debito pubblico e 21 miliardi in R&S. Soltanto l’1,3% del Pil, di altri con simile autonomia, ha saputo gestire con visione ed contro il 3% dell’obiettivo europeo al quale la Germania si efficienza le risorse e concentrare gli sforzi e le energie sul avvicina con il 2,9%. bene comune, mettendo in sinergia risorse pubbliche, private Il territorio trentino registra un invidiabile 2%, eppure più voci Area sviluppo | L’Università degli studi di Trento 03
auspicano dei maggiori effetti sul territorio delle attività di delle aziende denuncia difficoltà di reperimento di tecnici ricerca e innovazione che non avrebbero ancora avuto una in campo informatico, ingegneristico e della produzione. adeguata ricaduta in termini di brevetti, di start-up, di svi- Una situazione che penalizza il salto di qualità della nostra luppo sociale per la comunità e di competitività delle imprese. vocazione manifatturiera. Un freno per lo sviluppo della Proprio in questa direzione, andrebbe rafforzato l’impegno nostra economia. per coniugare maggiormente ricerca e Lo statuto del nostro Ateneo riporta impresa, e fare in modo che entrambe all’articolo 2 le finalità e le funzioni si conoscano per promuovere un dialo- dell’Università. Tra queste vi è quella go ancora più profondo. Dovremmo far di agevolare l’inserimento lavorativo dei di tutto per favorire il trasferimento di È NECESSARIO FAVORIRE suoi laureati e dottori di ricerca, ade- competenze e know-how tra ricerca e IL TRASFERIMENTO guando i propri profili formativi e pro- impresa e abbattere una volta per tutte DI COMPETENZE fessionali all’evoluzione del mercato del i retaggi ideologici e il pregiudizio che E KNOW-HOW TRA RICERCA lavoro e alle esigenze della società. Un questo indebolisca chi cede conoscenza. E IMPRESA E ABBATTERE argomento di riflessione che abbiamo La seconda riflessione riguarda un te- IL PREGIUDIZIO CHE già iniziato ad affrontare e che ci vede ma molto sentito dal mondo industriale: QUESTO INDEBOLISCA aperti al dialogo per colmare il divario quello delle professioni introvabili. Le CHI CEDE CONOSCENZA tra domanda e offerta. In conclusione, imprese più avanzate sono alla dispe- vorrei ricordare come il cambiamento rata ricerca di nuove professionalità. di paradigma della ricerca dovuto alle Non più soltanto ingegneri elettronici o nuove frontiere del sapere e della tec- meccanici ma oggi, con l’espansione del paradigma Industria nologia apra enormi spazi all’Università. Nessun soggetto, 4.0 e con impianti sempre più interconnessi, la richiesta nemmeno i colossi multinazionali, è più in grado di far tutto maggiore riguarda i ruoli legati alla digitalizzazione dei in casa. Si è obbligati ad aprirsi. Le università che sapranno processi e dell’enorme mole di dati che questa produce. cogliere questa occasione saranno centrali nello sviluppo di Secondo una recente rilevazione di Unioncamere, il 44% un territorio e nel progresso di una comunità. n Aula archeologia al Dipartimento sociologia e ricerca sociale 04 Economia trentina
Il Rettorato dell’Università degli studi di Trento UN GRANDE MOTORE DI SVILUPPO PAOLO COLLINI Rettore dell’Università degli studi di Trento Un enorme patrimonio di conoscenza a disposizione degli studenti e dell’intero sistema “I l Trentino non deve essere piccolo e solo” diceva nella conoscenza come motore di sviluppo, e più di mezzo Bruno Kessler, l’uomo che più di ogni altro volle secolo dopo è evidente che è stata la scelta giusta. l’Università a Trento alla fine degli anni Cinquanta. L’Università – con la sua speciale autonomia rispetto alle L’Università di Trento nacque anche e soprattutto altre università statali italiane – è stata cruciale nel processo per questo: per far sì che questo piccolo territorio comu- di modernizzazione del Trentino. Essa ha svolto un doppio nicasse di più e meglio col resto del Paese e del mondo. Si ruolo: ha trasformato la città di Trento e il suo territorio, potevano fare scelte diverse: invece si scelse di investire facendone un luogo in cui si concentrano sapere, talento e Area sviluppo | Un grande motore di sviluppo 05
innovazione, e di conseguenza ha modificato la vita e – direi dove i docenti e i ricercatori vengono anche da altri Paesi, quasi – la visione del mondo dei trentini, di tutti i trentini, due terzi degli studenti non sono trentini e quasi il 10% non anche di quelli non direttamente coinvolti nella vita univer- sono italiani, dove la comunità accademica è implicata in una sitaria. Negli anni Cinquanta pochi immaginavano che le rete di ricerca e programmi di mobilità che non ha eguali – università potessero essere motori dello sviluppo dei loro per densità e qualità – nel resto d’Italia. territori. Anche grazie ai consigli di Beniamino Andreatta, Da più di dieci anni i Dipartimenti e Centri della nostra uni- Kessler lo capì. Vide prima di tutti che la formazione di una versità sono in testa alle classifiche nazionali di qualità. classe dirigente preparata ed esperta del mondo era la chiave L’anno scorso, l’Agenzia nazionale di valutazione ha asse- dello sviluppo, e intuì che lo studio e la ricerca erano indi- gnato all’Università di Trento il punteggio più alto tra tutte spensabili perché questa classe dirigente prendesse corpo. le università statali, e ha inserito nella lista dei 352 Dipar- Se l’intenzione di Kessler e degli altri “padri fondatori” era, timenti di eccellenza i nostri (caso unico in Italia). Risultato: in origine, quella di capire e governare la società, si è pre- un extra-finanziamento di circa 55 milioni di euro. sto compreso come lo sforzo di modernizzazione dovesse Non solo. Un numero altissimo di ricercatori trentini ha vinto coinvolgere le scienze di base e le tecnologie. Si aprì così negli ultimi anni i finanziamenti dello European Research il fronte della ricerca avanzata e dell’insegnamento di alto Council (più di 1 milione di euro a testa) e dell’Armenise-Har- livello; l’una e l’altro fondamentali se si vogliono attirare e vard Program (1 milione di dollari); altrettanti hanno saputo trattenere sul territorio i giovani migliori. Una cosa semplice, attirare finanziamenti europei e contratti di ricerca dalle ma difficile a farsi, soprattutto in un mondo globalizzato, in imprese. cui la concorrenza tra atenei ha da tempo varcato i confini Tutti questi risultati testimoniano una qualità di lavoro, stu- della nazione e si è estesa all’Europa, al pianeta intero. dio, ricerca della quale il Trentino può essere fiero. L’Uni- Ebbene, oggi ci troviamo, per così dire, dall’altra parte della versità è un grande motore di sviluppo, non solo per l’indotto storia; la parte comoda, quella dalla quale si possono con- economico che produce con le risorse che attrae sul territorio templare i successi. Oggi in Trentino ci sono circa 16mila (studenti, progetti finanziati, grant di ricerca), ma anche, e studenti universitari, circa mille giovani ricercatori che, con soprattutto, per il patrimonio di conoscenza che mette a ruoli diversi, lavorano nei laboratori e fanno ricerca, più di disposizione del sistema e dei suoi studenti. 600 tra docenti e ricercatori. È una realtà complessa e aperta Non è possibile citare individualmente i moltissimi casi in Studenti nel cortile del Dipartimento economia e management 06 Economia trentina
cui si possono toccare con mano i risultati di questo pro- risultati di un lavoro di mappatura di batteri e archeobatteri cesso. Ma pensiamo soltanto all’impressionante lavoro dei umani mai compilato finora che permetterà di identificare le ricercatori nel Polo della Meccatronica di Rovereto, che è cause di malattie oggi ritenute incurabili. Proprio di recente ormai un caso di studio per la collaborazione tra imprese (ebbene sì, le cose vanno veloci…), una giovanissima ricer- e ricerca scientifica; o pensiamo allo sviluppo della filiera catrice del nostro Ateneo mi spiegava come la ricerca del formativa in campo agroalimentare suo gruppo, inserito in reti di ricerca promosso dalla Fondazione Edmund internazionali di altissimo livello, forni- Mach, che ha permesso l’insediamen- sca alla Provincia autonoma di Trento to dell’Università a San Michele; o al- strumenti importanti per la gestione del la presenza in Trentino di una sede CI SONO CHIARI ESEMPI territorio trentino, utili anche per fron- del Competence Centre nell’ambito del DI COME LA BUONA teggiare le conseguenze delle recenti progetto nazionale Industria 4.0, pre- FORMAZIONE E LA BUONA calamità naturali. A breve, un brillante senza che non sarebbe stata possibile RICERCA SI POSSONO laureato della nostra Università che senza l’Università. Potrei continuare FONDERE PER GENERARE dopo una carriera in alcune multina- a lungo, ma il messaggio è uno solo, ed OCCASIONI DI CRESCITA zionali sta lavorando per un gruppo è confortante: i risultati della ricerca alimentare internazionale, guiderà una scientifica trentina producono impresa, delegazione della sua azienda in visita e le imprese attirano nuovi investitori al Centro universitario della Fondazio- sul territorio. È un sistema di interazione virtuoso, che va ne Mach e del COSBI, il centro di ricerca in bioinformatica protetto, potenziato e governato con intelligenza. che condividiamo con Microsoft, con l’intenzione di stipulare Ed è quello che stiamo facendo, giorno dopo giorno. significativi contratti di ricerca. Credo che questi esempi Nelle settimane scorse è stato presentato un ambizioso pro- siano solo alcune evidenze di come la buona formazione e getto interdisciplinare di mappatura del funzionamento del la buona ricerca si possano fondere per generare occasioni cervello che potrebbe dare un contributo significativo nella di crescita. Non è un Trentino “piccolo e solo”, ma è il sogno cura delle sindromi degenerative legate all’allungamento della di un Trentino grande (in qualità) e ben connesso al mondo vita. Poco dopo, un gruppo di biologi del CIBIO ha pubblicato i che si è realizzato e che si realizza ogni giorno. n Il Palazzo della ricerca e della conoscenza della Fondazione Edmund Mach Area sviluppo | Un grande motore di sviluppo 07
Il Dipartimento economia e management TALENTO PER L’ECONOMIA TRENTINA GIUSEPPE SCIORTINO Prorettore alle politiche del talento e alla valorizzazione della ricerca dell’Università degli studi di Trento Sviluppare opportunità di crescita individuale per prepararsi al futuro C os’è la “competizione per il talento” menzionata sem- L’espressione “competizione per il talento” si presta a molte pre più spesso nelle pagine di The Economist o del critiche. Essa coglie tuttavia una tendenza reale, quantomeno Financial Times? Perché è ritenuta così importan- nelle economie dinamiche. Secondo William Kerr, il direttore te? In che modo il destino delle università, almeno del programma The Future of Work dell’Harvard Business di quelle buone, dipende dagli esiti di questa competizione? School, la possibilità e capacità di reclutare personale capace, E quale è il ruolo delle università, almeno di quelle buone, nel motivato e creativo tende a diventare un elemento fondamen- favorire esiti positivi per i territori nei quali sono radicate? tale non solo per lo sviluppo, ma per la stessa sopravvivenza, 08 Economia trentina
La storica sede della Facoltà di sociologia delle aziende contemporanee. In altre parole, sempre meno e gli incentivi sono sicuramente importanti. Dato che la loro aziende riescono a soddisfare le proprie esigenze all’interno forza è nel talento, tuttavia, essi sono anche interessati alle dei mercati locali del lavoro. possibilità di crescita professionale, alla qualità dell’ambiente L’esistenza di un considerevole serbatoio di lavoratori con lavorativo, alla presenza o meno sul territorio di occasioni di competenze simili è stato uno dei punti di forza dei distretti scambio e di innovazione. industriali. È oggi uno dei motivi della loro crisi. Se la competizione per il talento sta diventando sempre più Tutte le organizzazioni devono oggi porsi il problema di come importante per molte organizzazioni, essa è sempre esistita attirare nuovi lavoratori con competenze per le buone università. Sotto questo specializzate, come integrarli nell’orga- profilo, le buone università possono nizzazione esistente, come gestire la mo- anzi essere un serbatoio di buone AI RICERCATORI PIÙ bilità dei lavoratori già presenti. pratiche consolidate. Il personale ac- GIOVANI OCCORRE Sarebbe sbagliato vedere il problema del cademico – docente e amministrativo RICHIEDERE DI FORNIRE talento come un problema delle azien- – è per definizione potenzialmente UN CONTRIBUTO de e delle organizzazioni. La possibi- mobile. Il grado di specializzazione lità di reclutare personale qualificato, RICONOSCIBILE richiesto è tale da rendere probabile o di attirarlo facilmente, è rilevante per E PERSONALE, che, almeno per molti di loro, il luogo numerose scelte aziendali. Nella scelta INDIPENDENTE DA QUELLO di lavoro attuale sia diverso da quello sulla localizzazione delle aziende ad alta DEI COLLEGHI PIÙ ANZIANI in cui essi si sono formati e dal luogo tecnologia è fondamentale la convinzione in cui sono cresciuti. Quasi tutti par- che il luogo scelto sia adeguatamente lano più di una lingua, molti hanno accogliente e aperto per consentire un trasferimento poco un’esperienza internazionale considerevole: difficile che problematico, e un successivo radicamento, di lavoratori molto sfuggano le opportunità esistenti altrove. Per potere contare diversi. A ciò si aggiunge, sempre seguendo l’analisi di Kerr, su colleghi capaci, non è quindi sufficiente assumerli. Occorre che la capacità delle organizzazioni di “conservare” o “mobili- continuare a offrire un ambiente accademico aperto, inclu- tare” lavoratori specializzati non dipende esclusivamente da sivo, piacevole; dove i colleghi sentano di essere in grado di considerazioni salariali. Per questo tipo di lavoratori, i salari fare la differenza e perseguire nuove ricerche. Soprattutto Area sviluppo | Talento per l’economia trentina 09
I Dipartimenti di fisica e matematica a Povo nel caso dei giovani ricercatori, occorre che venga richiesto dinamica, più questa quota è alta. Nell’Ateneo di Trento, ad loro di fornire un contributo riconoscibile e personale, indi- esempio, fa ricerca un numero di dottorandi praticamente pendente da quello dei colleghi più anziani. Ad ogni livello di equivalente a quello di tutti i docenti incardinati. E operano valutazione e selezione, occorre riconoscere la qualità dei ri- centinaia di assegnisti e ricercatori impegnati su singoli sultati, ma anche l’autonomia e l’indipendenza dimostrata dai progetti di ricerca per periodi che vanno dai pochi mesi ai ricercatori. Come si è scritto nel Piano strategico dell’Ateneo cinque anni. Se la coltivazione del loro talento avesse come trentino per il 2017-21, un’università è unica prospettiva una carriera interna, soprattutto “una comunità di persone l’esito sarebbe necessariamente disa- che si arricchisce sviluppando espe- stroso. Il compito dell’Ateneo è piutto- rienze al di fuori dal proprio contesto e L’ESPERIENZA sto quello di rafforzare le loro capacità si rinnova attraendo e integrando per- UNIVERSITARIA DEVE professionali, rendendoli in grado – alla sone nuove, di talento, con esperienze ESSERE IN GRADO DI FAR scadenza del loro soggiorno – di esse- e capacità diversificate”. SCOPRIRE ALLO STUDENTE re competitivi sul mercato del lavoro Gestire il talento, tuttavia, non vuol dire I PROPRI TALENTI E accademico per i passaggi di carriera sempre cercare di “trattenere” all’inter- ACQUISIRE GLI STRUMENTI successivi. Per quanto temporanei, la no il proprio personale. Occorre piut- NECESSARI loro crescita professionale è un inte- tosto puntare su una “buona” circola- A VALORIZZARLI resse strategico dell’Ateneo. Ogni gio- zione del talento. Occorre, in modo solo vane ricercatore che si muove verso apparentemente paradossale, favorire un altro ateneo può e deve essere un una mobilità equilibrata, dove lo spo- ponte con Trento. stamento di colleghi verso altre realtà è bilanciata dall’arrivo Sin qui, ci si è concentrati sulle politiche del talento come di colleghi egualmente validi. Non bisogna mai dimenticare, parte della strategia organizzativa dell’Università. Nel caso infatti, che in ogni buona università, una parte considerevole di questo tipo di istituzione, tuttavia, gestire e promuovere il del personale non è di tipo permanente. Più l’università è talento è anche la sua ragion d’essere, il suo primo obiettivo. 10 Economia trentina
Ogni buona università deve sviluppare la propria capacità soggetto e lo sviluppo motivato della preparazione per il di attirare studenti capaci e motivati. Il corpo studentesco di proprio futuro”. una buona università è per definizione composto da persone È favorendo il talento del proprio personale e dei propri stu- di molte origini e con molte aspirazioni diverse. Una buona denti che le buone università svolgono un ruolo prezioso, università, proprio perché conosciuta al di fuori del territorio anche se poco visibile e poco apprezzato, per lo sviluppo dei locale, consente di attirare questi giovani motivati (alcuni territori nei quali sono incardinate. I geografi economici hanno dei quali resteranno poi ad arricchire la vita economica e infatti evidenziato da tempo come il cambiamento economico civile del territorio). degli ultimi decenni ha comportato la progressiva perdita di Per fare questo, occorre essere capaci di “scegliere” i pro- rilevanza delle città di medie dimensioni e dei territori a esse pri studenti in modo trasparente ed equo: poche cose come collegati. Dato che il talento si concentra nei grandi territori la percezione di una sostanziale equità di trattamento fa- metropolitani è in tali metropoli che si concentra l’innovazio- voriscono l’identificazione dello studente con l’università, ne, sia nella produzione sia nel consumo. Per dirla con Paul contribuendo così a motivarlo. Ma bisogna anche offrire Krugman, economista e saggista statunitense: “In un’economia un’esperienza universitaria che sia realmente in grado di sempre più indipendente dalla terra, ogni piccola [e media] fare scoprire allo studente i propri talenti e di acquisire gli città esiste soltanto per una contingenza storica che può per- strumenti necessari a valorizzarli. L’università deve essere dere in qualunque momento la sua rilevanza”. luogo di insegnamento rigoroso ed esigente. Ma deve anche I dati raccolti dai geografi negli anni hanno sempre confer- offrire agli studenti motivati la possibilità di acquisire com- mato la tesi di Krugman, con una sola, importante, eccezione: petenze trasversali, rendendo possibile processi di appren- questo progressivo depauperamento del talento non sembra dimento orizzontale operati dagli stessi studenti. operare nelle piccole e medie città, e nei territori collegati, Non una mera lista di esami, quanto, piuttosto, lo sviluppo di quando questi ospitano una buona università. L’università un’opportunità di crescita individuale che comprenda, per non solo attira nuovo talento, ma fornisce in qualche modo citare sempre il Piano strategico dell’Università di Trento, una condizione per il mantenimento in loco del talento già “la valorizzazione dell’autonomia responsabile di ciascun accumulato. n Area sviluppo | Talento per l’economia trentina 11
UNIVERSITÀ E IMPRESE FLAVIO DEFLORIAN Prorettore al supporto al sistema produttivo dell’Università degli studi di Trento Confronto e collaborazione per stimolare e produrre crescita reciproca S empre più spesso nel dibattito pubblico si parla di do imprenditoriale. E nell’economia della conoscenza e della rapporto fra università e imprese. Tale rapporto competizione globale, l’innovazione è una leva cruciale per è in verità sempre stato centrale, perché l’attività lo sviluppo delle imprese. didattica delle università è da sempre finalizzata a Anche l’Università di Trento ha da tempo dedicato impegno e formare figure professionali fondamentali per la crescita e lo risorse per sviluppare con le imprese un rapporto che sia in sviluppo delle imprese. Ma accanto a questa funzione molto grado di produrre crescita per entrambi i soggetti coinvolti. importante, sempre più frequentemente viene sottolineata Oltre all’ambito formativo, dove l’Università di Trento è impe- la rilevanza che la ricerca universitaria può assumere nello gnata in un continuo confronto con il mondo produttivo per stimolare, in modo indiretto o diretto, l’innovazione nel mon- migliorare e affinare la propria offerta formativa in accordo 12 Economia trentina
Interni del Dipartimento lettere e filosofia con le esigenze della società, le occasioni di collaborazione In particolare si tratta del “PROM Facility” sulla prototipazione di ricerca sono sempre più frequenti. È importante ricordare rapida, con stampanti 3D e altre tecnologie avanzate di ambito che, se da un lato è facile comprendere come la conoscenza meccatronico al servizio dell’innovazione di prodotto delle generata nell’ambito della ricerca possa essere fonte di ispi- imprese, attivo da alcuni anni; del laboratorio TESS, sulle razione per innovazione e sviluppo in ambito industriale, tecnologie sostenibili e green del futuro, che sta nascendo dall’altro è altrettanto vero che la cultura d’impresa e il con- presso il Polo Manifattura dove, sui tre magneti dello sport, fronto con i problemi tecnici quotidiani della mobilità/edilizia sostenibile e delle delle aziende, sono stimoli preziosi per nuove fonti energetiche, metterà a di- l’Università per indirizzare la ricerca e sposizione le competenze scientifiche di renderla viva e in grado di rispondere LA CULTURA D’IMPRESA FBK e Università di Trento per un tra- alle esigenze della società in cui operia- E IL CONFRONTO sferimento della conoscenza che arrivi mo. Come in ogni rapporto proficuo, lo CON I PROBLEMI TECNICI capillarmente a tutti i soggetti coinvolti. scambio e i benefici sono da entrambi DELLE AZIENDE SONO Allargando l’orizzonte geografico, l’U- le parti. STIMOLI PREZIOSI PER niversità di Trento con FBK è uno dei In termini concreti può essere valido fa- INDIRIZZARE LA RICERCA soci fondatori di SMACT, il Competence re qualche esempio delle iniziative più E RENDERLA VIVA Center del Triveneto che è nato recen- recenti di collaborazione fra imprese temente grazie al finanziamento del Mi- e Università, utili a inquadrare questo nistero dello sviluppo economico (MISE) nuovo clima di collaborazione stimolante per tutti. all’interno del progetto Industria 4.0. Si tratta di mettere in In collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e con rete, nel Nord Est, tutte le università e i centri di ricerca e il coordinamento di Trentino Sviluppo, l’Università di Trento più di 30 imprese, per dare base a un’attività di supporto è impegnata a Rovereto nel dare supporto scientifico al Polo alle piccole e medie imprese del territorio nell’affrontare la della Meccatronica e al Polo Manifattura, dove sono attivi, o rivoluzione digitale, perché diventi occasione di crescita lo saranno a breve, dei laboratori con facility sviluppate e per l’economia del territorio. In questo contesto, uno dei tre progettate per le imprese e con le imprese. poli della macroregione quello con particolare enfasi sulla Area sviluppo | Università e imprese 13
robotica, crescerà e si integrerà a Rovereto con il Polo della iniziative all’interno della sua comunità di studenti, ricer- Meccatronica. catori e docenti. Il dottorato industriale è una nuova iniziativa dell’Ateneo di In questo contesto un ruolo chiave lo svolge il Contamination Trento che, insieme a FBK, ha deciso di istituire questo nuovo Lab che, attraverso iniziative che mettono a contatto imprese percorso interamente dedicato ad attività di ricerca insieme e studenti e attraverso modalità come le Challenge, gli Hacka- alle imprese. Si tratta di uno strumento proposto recente- ton e altri sistemi di interazione, fa crescere nella comunità mente dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della studentesca la mentalità e la cultura d’impresa e nello stesso ricerca (MIUR) che prevede una stretta collaborazione fra tempo rende tangibile per le aziende la ricchezza e gli stimoli imprese e centri di ricerca nello sviluppare congiuntamente che possono derivare dallo stretto rapporto con la creatività progetti di dottorato che siano vicini di giovani studenti. alle esigenze di innovazione delle im- Un ulteriore esempio di questo genere prese. È in ogni caso un percorso di è il successo dell’iniziativa Industrial formazione alla ricerca di alta qualità, IL DOTTORATO Problem Solving with Physics (IPSP) do- ma una parte importante delle attività INDUSTRIALE, ISTITUITO IN ve studenti di fisica sono sfidati dalle sono svolte direttamente nell’azien- COLLABORAZIONE CON FBK, imprese a risolvere problemi di natura da partner a diretto contatto con chi È UN PERCORSO DEDICATO industriale. si occupa di ricerca e sviluppo nelle AD ATTIVITÀ DI RICERCA Sempre più numerose sono le iniziative imprese. Scontato aggiungere che c’è INSIEME ALLE IMPRESE di start-up nate dalla ricerca che, con il molta attesa da parte del mondo pro- prezioso supporto di Hub Innovazione duttivo per questo nuovo dottorato che Trentino (HIT), si sviluppano con suc- va nella direzione da tempo auspicata cesso nei vari ambiti in cui la ricerca è e che rappresenta anche un modo per formare persone di attiva, con particolare dinamicità nell’ambito delle biotecnolo- alta professionalità che potranno rapidamente diventar ri- gie. Lo sviluppo di nuovi brevetti nati dal lavoro dei ricercatori, sorse utili per le imprese, venendo incontro a quella difficoltà anche qui con l’aiuto di HIT, completa il quadro dei presup- nel reperire profili specialistici in ambito industriale che le posti per la nascita di nuove imprese ad alto valore aggiunto. aziende spesso lamentano. L’interazione fra Università e imprese si esplica quindi anche L’Università di Trento è anche attiva e impegnata nello svi- favorendo la nascita di nuove iniziative imprenditoriali che luppare una cultura imprenditoriale e nel favorire nuove portino sviluppo e occupazione al nostro territorio. n Il Dipartimento ingegneria civile, ambientale e meccanica 14 Economia trentina
BUC - Biblioteca universitaria centrale Area sviluppo | Università e imprese 15
La Torre civica e il Museo diocesano STUDIARE A TRENTO ALESSANDRO FRANCESCHINI Architetto e urbanista La qualità della vita nella città universitaria è tra i motivi di scelta degli studenti Q uando, nel 1962, Bruno Kessler diede avvio all’Isti- mente ferma al Concilio di Trento. L’azzardo di Kessler ebbe tuto superiore di scienze sociali, ovvero a quell’i- un ritorno di fiamma assai violento: dopo i primissimi anni stituzione destinata a diventare prima la Facoltà di di pacifica convivenza e di reciproca curiosità, il movimento sociologia e quindi l’Ateneo trentino, aveva in mente studentesco del Sessantotto – con le sue manifestazioni in un’università fortemente integrata nel tessuto urbano della piazza, le occupazioni, l’attività politica degli studenti fatta città di Trento. Non un campus extraurbano, come si era so- nei bar e nelle osterie – creò una cesura netta tra l’istituzione liti fare a quei tempi in molti Paesi del mondo, ma una parte universitaria e gli abitanti della città, che per molti anni vi- vitale della struttura urbana, destinata anche a “svecchiare”, dero nella Facoltà di sociologia una sorta di “corpo estraneo” secondo le intenzioni del suo fondatore, una città cultural- presente dentro la città. 16 Economia trentina
Tuttavia, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, con – la qualità della vita della città di soggiorno o di residenza la graduale crescita dell’offerta didattica dell’Ateneo, le cose rappresenta uno degli elementi capaci di orientare le scelte sono andate progressivamente nel segno del dialogo e della del futuro studente. In questo articolo si cercherà di delineare, reciproca convivenza. Non solo a causa del cambiamento sommariamente, le tante offerte di cui gli studenti dell’Ateneo delle generazioni di studenti – repentinamente caratterizzate trentino possono godere oggi al termine delle lezioni in aula. da un approccio meno ideologico all’esperienza universita- ria – ma anche per una crescita del tessuto cittadino che ha Studiare in maniera attiva e inclusiva visto inglobare dentro se stesso numerosi “cervelli” arrivati A Trento, fin dalla fondazione dell’Ateneo, è attiva l’Opera uni- a Trento nel corso degli anni e via via versitaria, una istituzione pubblica che stanziatisi definitivamente: docenti, offre servizi e interventi per favorire ricercatori, personale amministrativo, il diritto allo studio e la residenzialità studenti ed ex-studenti… una fetta della degli iscritti all’Università di Trento: popolazione diventata nel tempo assai UNITRENTO SPORT borse di studio, servizi di ristorazione, significativa e destinata a essere un È UN NETWORK posti alloggio. Ma le sue attività non si naturale collegamento tra cittadini e ISPIRATO AL MODELLO fermano qui: è presente, ad esempio, l’istituzione accademica. ORGANIZZATIVO un vero e proprio “servizio inclusione” Oggi è possibile affermare che l’Uni- E GESTIONALE DEI CAMPUS che mette a disposizione degli studenti versità è diventata non solo uno degli NORDICI E ANGLOSASSONI uno sportello apposito, dove rivolgersi attori più attivi della cittadinanza, ma gratuitamente per avere informazioni e una vera e propria protagonista della consulenza sulla dislessia e i problemi vita nella città di Trento. Un patrimonio di apprendimento. Inoltre, sia a Trento riconosciuto da tutti, tant’è vero che risulterebbe impossibile che a Rovereto è attivo un servizio di consulenza psicologica. immaginare il capoluogo trentino senza il suo Ateneo; allo stes- Ma non è tutto: per problematiche di convivenza, di accesso so tempo è possibile affermare che tra “trentini” e “studenti” ai servizi, di rapporto con l’Opera universitaria e di relazione si è innescato nuovamente un processo di reciproca simpatia. con il territorio, tutti gli studenti ospiti nelle strutture dell’Ente D’altronde – in uno scenario nazionale e internazionale carat- possono rivolgersi all’ufficio mediazione presso lo Studentato terizzato da una multiforme proposta formativa universitaria San Bartolameo. Area sviluppo | Studiare a Trento 17
Gara di Dragonboat alle Facoltiadi L’Ateneo trentino è noto anche per la valorizzazione dell’atti- Non va dimenticato che a Trento esiste una “corale” dell’U- vità sportiva, ma immaginata in una concezione nuova: non niversità, a cui sono stati ammessi a farne parte circa 170 solo una vacanza dallo studio e dal lavoro, ma una visione coristi. Si tratta di studenti, docenti, ricercatori, personale dell’attività sportiva capace di aiutare gli studenti e i ricerca- tecnico-amministrativo, che hanno dato vita a un progetto tori a conciliare studio e sport costituendo UNITrento Sport. musicale ed educativo al tempo stesso, con due obiettivi di Si tratta di una vera e propria «rete universitaria di servizi e pari importanza: offrire una proposta di percorso educativo strutture sportive» di Trento e provin- musicale e associativo, aperto e inclu- cia, dedicata agli studenti universitari e sivo; dotare l’Università di Trento di ai dipendenti dell’Università e dei Centri una corale polifonica rappresentativa, di ricerca del territorio. L’UNIVERSITÀ DI con un repertorio di qualità, all’altezza Questo network sportivo, fondato nel TRENTO PROMUOVE del sempre crescente livello offerto dal 2008 da Università degli studi di L’ASSOCIAZIONISMO nostro Ateneo, ma gestito con risorse e Trento, Opera universitaria di Tren- STUDENTESCO competenze interne. to e Cus Trento all’insegna di quattro SUPPORTANDO LE parole-chiave “benessere”, “territorio”, ATTIVITÀ ORGANIZZATE La vita associativa degli studenti “aggregazione”, “formazione”, è ispirato DIRETTAMENTE DAGLI Sono quasi una trentina, a oggi, le as- al modello organizzativo e gestionale STUDENTI sociazioni studentesche riconosciute che caratterizza i campus di matrice dall’Università di Trento. Si tratta di anglosassone e nordica. L’iniziativa, che una parte importante della vita accade- si propone come uno tra i primi progetti a livello nazionale mica. Questi gruppi non si occupano solo di studio ma anche per quanto riguarda lo sport in università, guarda allo sport di rappresentanza, creazione di progetti sociali, culturali, non soltanto come occasione di svago e come strumento per sportivi e di divertimento. Le associazioni – tutte rigorosa- la ricerca del benessere personale, ma anche come occasione mente apolitiche, apartitiche e senza scopo di lucro – svol- di formazione e di crescita dal punto di vista delle relazioni. gono un importante ruolo di aggregazione e di coinvolgi- 18 Economia trentina
mento degli studenti nella vita universitaria. L’Università di niversitario», il giornale degli studenti universitari di Trento. Trento tiene molto a questo tipo di aggregazione “dal basso” Nato alla fine del 2015, ha una versione cartacea distribuita e promuove l’associazionismo studentesco supportando le gratuitamente negli spazi dell’Ateneo e una on-line. Proprie- attività organizzate direttamente dagli studenti e mettendo tari del giornale sono gli stessi studenti, che hanno formato a loro disposizione spazi, fondi e mezzi di comunicazione l’omonima associazione. I contenuti sono scelti e discussi gra- dedicati. Tra le varie iniziative, nell’impossibilità di citarle zie ad assemblee tematiche pubbliche. Il giornale si occupa di tutte in questa sede, si può ricordare attualità, ricerca e cultura, ovviamente quella di «Acropoli», un’associazione con particolare riferimento al target di studenti universitari appartenenti universitario. Infine, sempre sul ver- al corso di laurea in ingegneria edile/ sante comunicazione, si può ricordare architettura che apre gli occhi sulla OGGI LA VITA EXTRA «Sanbaradio», un’associazione cultu- complessità dell’attività progettuale, UNIVERSITARIA SI SVOLGE rale che opera attraverso l’edizione di caratterizzata da una molteplicità di PREVALENTEMENTE IN una radio universitaria, la produzione discipline che vanno a intervenire sul AMBIENTI PRIVATI di format radiofonici, l’attività editoria- progetto, modificandolo e arricchendolo, E LOCALI PUBBLICI le di redazione e l’organizzazione e e nasce con l’obiettivo di diffondere tra partecipazione a eventi sul territorio. gli studenti una consapevolezza della Sanbaradio si è accreditato nel tempo stratificazione delle competenze che come uno strumento di espressione, girano attorno a un progetto, sensibilizzando e preparando un punto di riferimento per l’informazione per la comunità quindi le giovani menti alle sfide imposte da questo periodo studentesca e universitaria trentina, un appuntamento con- storico di transizione. creto e un incontro tra chi ha voglia di tirare fuori la voce, L’associazione «Elsa», fondata a Vienna il 4 maggio 1981 chi ama raccontare e chi ama ascoltare storie, chi vuole da studenti tedeschi, ungheresi, austriaci e polacchi, opera proporre riflessioni, chi ha voglia di allargare i propri oriz- attraverso le sezioni locali, situate in più di 200 città univer- zonti, imparando a conoscere dapprima il proprio territorio sitarie ed è attualmente presente in 39 nazioni europee ed e lasciarsi coinvolgere da esso, poi gli affini territori italiani, extra-europee, dalla Finlandia alla Macedonia, dal Portogallo le altre radio, grazie alla rete di connessioni che la radio al Kazakhstan. Dal 2005 ha sede anche a Trento. C’è poi «L’U- naturalmente crea. Area sviluppo | Studiare a Trento 19
La notte è giovane ne per la grande comunità degli studenti. In generale però, Più difficile è invece raccontare la «vita notturna» che fanno l’impressione è che la città non offra molto per lo svago serale gli studenti che frequentano l’Ateneo trentino, molto spesso degli studenti. E questo ha un duplice effetto uno negativo, nascosta in ambienti privati e locali pubblici. Raccontano i no- l’altro positivo: da una parte gli studenti che fanno la “set- stri giovani informatori appositamente timana corta” sono poco incentivati a sentiti per la stesura di questo articolo vivere la città anche nel weekend, pre- che, se da una parte la città di Tren- ferendo tornare nella città di origine; to, per le sue precipue dimensioni di dall’altra Trento si presta a essere una città «media» si presta perfettamente LA CITTÀ DI TRENTO location ideale per chi ha interesse a per una frequentazione serena, anche E L’UNIVERSITÀ concentrarsi nello studio, perché priva nelle ore notturne, dall’altra le oppor- HANNO TROVATO, di troppe distrazioni. tunità offerte dalla vita serale a misura NEL CORSO In generale, è possibile concludere che di studente sembrano essere scarse. DI UN’ULTRACINQUANTEN- la città di Trento e l’Università abbiano Sono lontani i ricordi delle feste estive NALE CONVIVENZA, trovato, nel corso di un’ultra cinquanten- sul colle di Mesiano (dove c’è il Diparti- UN INTENSO EQUILIBRIO nale convivenza, un intenso equilibrio. mento di ingegneria civile, ambientale E UNA RECIPROCA Merito degli sforzi dell’ente pubblico e meccanica) e degli aperitivi del mar- INTEGRAZIONE che ha sempre visto nell’Università un tedì universitario nelle strade medievali motore fondamentale dello sviluppo so- della città. cioculturale ed economico del territorio. Oggi, la vita universitaria si svolge pre- E merito della comunità accademica che valentemente dentro gli appartamenti degli studenti, in piccole ha lavorato, soprattutto negli ultimi anni, per integrare l’isti- feste e ritrovi privati, negli studentati e in qualche bar o pub tuzione nella città e nel territorio, nell’ottica della reciproca che, per determinati periodi, diventa il luogo di aggregazio- contaminazione e del vicendevole accrescimento. n 20 Economia trentina
Firma del verbale di apertura al traffico dell’Autostrada del Brennero (11 aprile 1974) DA 60 ANNI SULL’AUTOSTRADA DEL BRENNERO LUIGI OLIVIERI Presidente di Autostrada del Brennero Spa Le tappe per collegare la Norvegia del Nord con l’Italia del Sud È difficile calcolare il contributo dato dall’Autostrada ticolare la Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, del Brennero, nei sessant’anni della sua storia, allo e fare in modo, di conseguenza, che anche in futuro siano sviluppo economico e sociale di tutti i territori che le comunità locali a conservare il controllo della Società. attraversa. Il presente affida a noi amministratori L’alternativa per tutti noi sarebbe diventare un territorio due compiti: ricordare sempre e in ogni sede che questa passivamente attraversato dagli interessi economici di altri. autostrada la vollero e la realizzarono gli Enti locali, in par- Il convegno che abbiamo recentemente organizzato al Area economia e aziende | Da 60 anni sull’Autostrada del Brennero 21
PalaRotari di Mezzocorona in occasione del sessantesimo I dinieghi non intaccarono la volontà della Giunta regionale, anniversario della fondazione della Società aveva, tra gli altri, né mai passò l’idea di rinviare il progetto a un incerto fu- l’obiettivo di ricordare e trasmettere la storia di Autostrada turo, quando lo Stato prometteva di occuparsene. Si sondò del Brennero, un capitolo della storia del Trentino-Alto Adige/ da subito perfino la possibilità che fosse la Regione Tren- Südtirol che è purtroppo poco conosciuto. Ed è un peccato. tino-Alto Adige/Südtirol a realizzare direttamente l’opera. I Non lo dico da presidente di Autostrada del Brennero, lo dico margini legali c’erano, le risorse no. Ma si andò avanti. Nel da cittadino trentino, da membro di una comunità autonoma 1957 nacque il Comitato Piani, l’ingegnere Guido de Unter- che autonomamente seppe prima programmare e poi attuare richter fu incaricato di studiare il tracciato dell’autostrada, il proprio sviluppo economico e sociale anche attraverso sempre più fitti divennero i contatti con gli Enti locali e le un’arteria autostradale di importanza europea che i gover- Camere di Commercio di Verona, Mantova, Reggio Emilia e ni di allora non consideravano prioritaria. Oggi, tornata di Modena – quelle di Trento e Bolzano erano già protagoniste attualità l’idea che l’ente pubblico possa gestire direttamente – che risposero da subito con entusiasmo, dimostrando di le infrastrutture autostradali, credo sia utile ripercorrere la avere immediatamente colto l’opportunità di sviluppo che si storia di un’autostrada che è a controllo pubblico dalla sua profilava per i propri territori. Si arrivò così al 20 febbraio nascita. Allora mi perdonerete se, invece di aggiornarvi 1959, quando presso la Camera di Commercio di Trento fu sulle interlocuzioni in corso per la nuova concessione, mi fondata la Società. Una data storica, oggi. Allora, quasi sola- soffermerò sulla storia di Autostrada del Brennero. Sembrano mente un esercizio di ostinata volontà: quattro mesi dopo, il 13 due argomenti così diversi, ma quello giugno 1959, l’allora ministro Giuseppe è figlio di questo. Togni negò nuovamente alla neonata Nei primi anni Cinquanta, i territori Società la concessione di costruzione ed che vediamo oggi così economicamen- esercizio dell’Autostrada del Brennero, te e socialmente evoluti erano molto di- IL 5 APRILE 1971 L’ITALIA altre essendo in quel momento le opere versi. Emigrare era ancora un’opzione ERA FINALMENTE giudicate prioritarie. Turrini tornò alla diffusa. Fu in quella realtà che si fece COLLEGATA ALL’AUSTRIA carica appena sei mesi dopo, a dicem- strada l’idea di realizzare per l’Italia un E L’11 APRILE 1974 L’OPERA bre, chiedendo, in luogo del contributo vero e proprio “ponte per l’Europa”. La VENIVA TERMINATA statale, 70 anni di concessione: nuovo scintilla la offrì anche il turismo. Lungo rifiuto. Nel frattempo, quasi ignorando lo stretto valico del Brennero, che nei le avversità, l’incarico per la progetta- secoli aveva rappresentato un’ardua zione di massima era già stato affidato sfida per eserciti e imperatori, i viaggiatori del Nord Europa agli ingegneri Guido de Unterrichter e Bruno Gentilini e avevano ricominciato a scendere per visitare questa nostra sempre più stringenti si erano fatti, anche grazie all’aiuto terra straordinaria, dove i ghiacciai e l’olivo convivono a del presidente della Camera di Commercio di Bolzano, Walter pochi chilometri di distanza. von Walther, i contatti con le autorità austriache, da subito Il presidente della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, interessate al progetto. Tullio Odorizzi, già nel 1952 comprese che “era indispensa- La breccia si aprì nel 1961, con la legge Zaccagnini. La Bren- bile migliorare radicalmente la viabilità”. Il futuro presidente nero venne finalmente considerata un’opera da realizzare, della Società, l’allora assessore regionale Donato Turrini, ma, ancora una volta, i protagonisti di allora dovettero com- fu incaricato di convincere il ministro Salvatore Aldisio e i battere contro diverse avversità: la realizzazione del tratto tecnici dell’Anas della necessità di realizzare un’autostrada tra Verona e Modena veniva rinviata a un secondo tempo, al Brennero. La risposta, nel marzo del ’53, non lasciava molte pesando le pressioni di Bologna per il tracciato alternativo speranze: per il governo un miglioramento della Statale 12 che la vedesse come meta finale; le caratteristiche tecniche era sufficiente, di autostrada si sarebbe riparlato, forse, più previste relegavano l’arteria a un’autostrada di tipo C, di fatto avanti. La famosa Legge Romita del 1955 definiva la futura una superstrada; infine, a realizzare l’opera sarebbe stata l’Iri. ossatura della rete autostradale nazionale, ma non prevedeva L’impegno finanziario che si profilava era enorme e, anche alcuna autostrada al Brennero, “senza tenere presente – os- tra i soci, vi fu chi sperò nell’intervento dell’Iri. Non così il serverà Turrini nel libro “L’Autostrada del Brennero nella socio di maggioranza, la Regione Trentino-Alto Adige/Süd- sua storia”, da noi appena rieditato – che questa rete interna tirol. Chiarissime, in proposito, le parole di Donato Turrini: mancava di una fonte fondamentale di alimentazione se non “Solo ipotizzare un rovesciamento dell’impostazione auto- veniva allacciata all’Europa centrale attraverso le Alpi”. Fu nomistica di una Regione come la nostra – scriveva Turrini la prima grande intuizione: in un’Europa che si stava pro- nel 1985 – avrebbe significato ribaltare impostazioni ormai mettendo di diventare unita, una rete autostradale interna, generalmente acquisite. Non andava inoltre dimenticato che anche eccellente, sarebbe stata inutile se non connessa al l’autostrada poteva diventare per gli enti regionali un im- resto del continente. portante strumento per l’equilibrio territoriale e lo sviluppo 22 Economia trentina
Puoi anche leggere