Rapporto di autovalutazione - Accreditamento istituzionale secondo la Legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore ...
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Rapporto di autovalutazione Accreditamento istituzionale secondo la Legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (LPSU) Rapporto di autovalutazione 1
Indice Dichiarazione di esaustività e correttezza 5 Prefazione 6 Sommario 7 La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana 11 Storia e genesi della SUPSI La SUPSI oggi 15 La SUPSI domani 20 Risultati di procedure di valutazione precedenti 21 Presentazione del Sistema di garanzia della Qualità (SGQ) 22 Descrizione e iter del processo di autovalutazione 33 Analisi degli standard di qualità 35 Ambito 1: Strategia di garanzia della qualità 37 Standard 1.1 37 Standard 1.2 38 Standard 1.3 39 Standard 1.4 40 Sintesi e ambiti di miglioramento per l’ambito Strategia di garanzia della qualità 41 Ambito 2: Governance 43 Standard 2.1 43 Standard 2.2 46 Standard 2.3 48 Standard 2.4 51 Standard 2.5 53 Sintesi e ambiti di miglioramento per l’ambito Governance 55 Ambito 3: Insegnamento, ricerca e servizi 57 Standard 3.1 57 Standard 3.2 59 Standard 3.3 63 Standard 3.4 65 Sintesi e ambiti di miglioramento per l’ambito Insegnamento, ricerca e servizi 67 Ambito 4: Risorse 69 Standard 4.1 69 Standard 4.2 73 Standard 4.3 76 Sintesi e ambiti di miglioramento per l’ambito Risorse 79 Ambito 5: Comunicazione interna ed esterna 81 Standard 5.1 81 Standard 5.2 82 Sintesi e ambiti di miglioramento per l’ambito Comunicazione interna e esterna 84 Piano d’azione per l’ulteriore sviluppo del Sistema di garanzia della qualità 86 Allegati 88 Abbreviazioni/Glossario 92 Sedi e contatti, Colophon 94 Rapporto di autovalutazione 3
Dichiarazione di esaustività e correttezza I Consigli della SUPSI e delle sue Scuole affiliate, come pure la Direzione della SUPSI, certificano l’esausti- vità e la correttezza delle informazioni contenute nel presente Rapporto di autovalutazione (RAV), frutto di un processo partecipativo durato 24 mesi che ha permesso di integrare le differenziate prospettive dei dirigenti, dei collaboratori del corpo accademico, del corpo tecnico e amministrativo, degli studenti, degli alumni e di altri fondamentali portatori di interesse, rispetto al nostro Sistema di garanzia della qualità. Consiglio della SUPSI Alberto Petruzzella Presidente del Consiglio SUPSI Consigli delle Scuole affiliate Wilma Minoggio Ina Piattini Pelloni Presidente del Consiglio di Amministrazione Presidente del Consiglio della Fondazione dell’Associazione Accademia Teatro Dimitri del Conservatorio della Svizzera italiana Hans Widmer Franco Gervasoni Presidente del Consiglio della Fondazione Presidente del Consiglio della Fondazione della Fernfachhochschule Schweiz Thim van der Laan Direzione generale della SUPSI Franco Gervasoni Nadia Bregoli Direttore generale Direttrice dei Servizi centrali Giambattista Ravano Silvio Seno Direttore delegato per Direttore del Dipartimento ambiente la ricerca e l’innovazione costruzioni e design Luca Crivelli Alberto Piatti Direttore del Dipartimento economia Direttore del Dipartimento aziendale, sanità e sociale formazione e apprendimento Emanuele Carpanzano Christoph Brenner Direttore del Dipartimento Direttore della Scuola universitaria di Musica tecnologie innovative del Conservatorio della Svizzera italiana Michael Zurwerra Corinna Vitale Rettore della Fernfachhochschule Schweiz Decana dell’Accademia Teatro Dimitri Rapporto di autovalutazione 5
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Prefazione La Strategia SUPSI 2017-2020, nel suo orientamento strategico di fondo dedicato all’Accreditamento istituzionale, allo sviluppo dell’organizzazione e dei collaboratori a , prevede quanto segue: “Utilizziamo il processo dell’accreditamento istituzionale per consolidare lo sviluppo organizzativo e valorizzare le capacità scientifiche, accademiche e manageriali dei collaboratori. L’accreditamento istituzionale servirà come stimolo per accompagnare i cambiamenti generati dalla nuova strategia istituzionale, nei Dipartimenti e nelle Scuole affiliate. Vogliamo ridurre la nostra frammentazione organizzativa grazie a processi interni efficienti e di elevata qualità. (…)” Con questo spirito abbiamo affrontato negli ultimi anni il progetto dell’Accreditamento, definendo i processi chiave per l’ulteriore sviluppo di un Sistema di garanzia della qualità (SGQ) condiviso ed effettivamente applicato, capace di garantire il miglioramento continuo di tutte le nostre attività con impatto significativo e diretto sulla loro qualità. Nei processi prioritari per lo sviluppo istituzionale sono state sistematizzate le nostre prassi e sono stati creati e implementati nuovi dispositivi capaci di assicurare il confronto critico al nostro interno e con esperti e portatori di interessi esterni, come pure la definizione di concrete misure di miglioramento. Il progetto ha comportato anche la ridefinizione delle relazioni interne fra il Consiglio della SUPSI, la Direzione generale, le Direzioni dei Dipartimenti e delle Scuole affiliate, consentendo il rafforzamento della nostra identità comune, rispettando le differenze in termini di cultura disciplinare e organizzativa. Nel Rapporto di autovalutazione, tutte le nostre unità sono descritte e valutate, distinguendo quando necessario tra Dipartimenti e Scuole affiliate. Ci auguriamo che il presente Rapporto permetta di apprezzare l’immagine che vogliamo dare della SUPSI: un’istituzione aperta, unita, capace di far dialogare, mettere in rete e creare sinergie tra le proprie unità organizzative, nel rispetto delle loro differenze e particolarità. Ringraziamo molto sentitamente i numerosi colleghi, colleghe, studentesse, studenti, alumni e rappresentanti di altri portatori d’interesse per l’attiva partecipazione, in varie forme, al progetto di Accreditamento e alla redazione del Rapporto di autovalutazione. Manno, 6 dicembre 2019 Alberto Petruzzella, Presidente del Consiglio SUPSI Franco Gervasoni, Direttore generale a Nel presente documento, al fine di agevolare la lettura, il genere maschile viene usato per designare persone, denominazioni professionali e funzioni indipendentemente dal genere. 6 Rapporto di autovalutazione
Sommario Il presente Rapporto di autovalutazione (RAV) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) è il frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto, sull’arco di circa due anni, centinaia di persone attive con diversi ruoli in seno alla nostra Scuola. Esso rappresenta la nostra visione sullo stato attuale della garanzia della qualità all’interno della SUPSI, considerando come periodo di riferimento il semestre autunnale 2019, e identifica gli ambiti di miglioramento per i prossimi anni. Nella prima sezione (la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), viene presentata la SUPSI come istituzione. In primo luogo viene delineato un quadro storico (Storia e genesi della SUPSI) che permette di contestualizzare la nostra struttura attuale alla luce dello sviluppo avuto dalle sue diverse componenti a partire dalla sua costituzione nel 1997, con uno sguardo anche alle fasi precedenti, avvenute sull’arco di circa un secolo. Viene quindi presentata la struttura organizzativa della SUPSI alla fine del 2019 (la SUPSI oggi) e vengono delineati i principali ambiti di sviluppo e i principali cantieri previsti nei prossimi anni, già a partire dal 2020 (la SUPSI domani). Nella seconda sezione (Risultati di procedure di valutazione precedenti), vengono elencate sinteticamente le procedure di accreditamento o di valutazione della qualità a cui la SUPSI, o parti di essa, si è sottoposta negli scorsi anni. Nella terza sezione (Presentazione del Sistema di garanzia della qualità), vengono presentati in dettaglio la genesi e lo stato attuale del nostro SGQ. Questa sezione consente la lettura e la comprensione del RAV senza la necessità di consultare continuamente in parallelo il Manuale qualità (MQ) della SUPSI. Nella quarta sezione (Descrizione e iter del processo di autovalutazione), descriviamo brevemente la procedura adottata per la redazione del RAV. Nella quinta sezione (Analisi degli standard di qualità), presentiamo la nostra autovalutazione rispetto ai cinque ambiti di qualità dell’Accreditamento istituzionale e ai relativi standard. In particolare, descriviamo e analizziamo per ogni standard la situazione attuale del nostro SGQ, indicando un’autovalutazione in base alla medesima scala che verrà adottata in sede di Accreditamento (non soddisfatto, parzialmente soddisfatto, largamente soddisfatto, interamente soddisfatto). Per ogni ambito di qualità, riportiamo inoltre una sintesi dei punti di forza e degli aspetti critici e identifichiamo possibili ambiti di miglioramento. Rapporto di autovalutazione 7
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana La seguente tabella riassume in sintesi l’autovalutazione rispetto ai diversi standard di qualità: Ambito 1: Strategia di garanzia della qualità Standard 1.1: La SUPSI definisce la sua strategia di garanzia della qualità. Parzialmente soddisfatto Tale strategia contiene le linee direttrici relative a un sistema interno di garanzia della qualità che mira a garantire la qualità delle attività della SUPSI e il loro sviluppo a lungo termine, nonché a promuovere lo sviluppo di una cultura della qualità. Standard 1.2: Il sistema di garanzia della qualità è integrato nella Largamente soddisfatto strategia della SUPSI e ne sostiene efficacemente lo sviluppo. Comprende processi volti a verificare se la SUPSI adempie al suo mandato. A tal fine la verifica tiene conto del tipo e delle caratteristiche specifiche della SUPSI. Standard 1.3: Per sviluppare e applicare il sistema di garanzia della Parzialmente soddisfatto qualità sono coinvolti a tutti i livelli tutti i gruppi rappresentativi della SUPSI, in particolare gli studenti, il corpo intermedio, il corpo insegnante e il personale amministrativo. I compiti nell’ambito della garanzia della qualità sono attribuiti in maniera trasparente e chiara. Standard 1.4: La SUPSI verifica periodicamente l’efficacia del sistema di Parzialmente soddisfatto garanzia della qualità e procede agli adeguamenti necessari. Ambito 2: Governance Standard 2.1: Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare Largamente soddisfatto che la struttura organizzativa e i processi decisionali consentano alla SUPSI di adempiere il suo mandato e di raggiungere i suoi obiettivi strategici. Standard 2.2: Il sistema di garanzia della qualità contribuisce in maniera Parzialmente soddisfatto sistematica alla messa a disposizione d’informazioni quantitative e qualitative rilevanti e aggiornate sulle quali la SUPSI si basa per prendere decisioni correnti e strategiche. Standard 2.3: Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare Parzialmente soddisfatto che ai gruppi rappresentativi della SUPSI siano garantiti un adeguato diritto di partecipazione e condizioni quadro che consentano loro di funzionare in modo indipendente. Standard 2.4: La SUPSI fa in modo che i compiti siano adempiuti in Parzialmente soddisfatto armonia con uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ecologico. Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare che la SUPSI fissi obiettivi in questo ambito e li attui. Standard 2.5: La SUPSI, al fine di adempiere il suo mandato, promuove Largamente soddisfatto per il personale e gli studenti le pari opportunità e l’effettiva parità tra donna e uomo. Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare che SUPSI fissi obiettivi in questo ambito e li attui. 8 Rapporto di autovalutazione
Ambito 3: Insegnamento, ricerca e servizi Standard 3.1: Le attività della SUPSI corrispondono al suo tipo, alle sue Interamente soddisfatto caratteristiche specifiche e ai suoi obiettivi strategici. Si riferiscono principalmente all’insegnamento, alla ricerca e ai servizi e sono svolte secondo il principio della libertà e dell’indipendenza nel rispetto del mandato della SUPSI. Standard 3.2: Il sistema di garanzia della qualità prevede la valutazione Largamente soddisfatto periodica delle attività di insegnamento e di ricerca, dei servizi e dei risultati. Standard 3.3: Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare Largamente soddisfatto il rispetto dei principi e degli obiettivi legati allo spazio europeo dell’istruzione superiore. Standard 3.4: Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare Largamente soddisfatto il rispetto dei criteri di ammissione, di valutazione delle prestazioni degli studenti e di rilascio di titoli di studio in base al mandato della SUPSI. Questi criteri sono definiti, comunicati e applicati in maniera sistematica, trasparente e costante. Ambito 4: Risorse Standard 4.1: La SUPSI, con il suo ente responsabile, garantisce le risorse Largamente soddisfatto di personale, le infrastrutture e i mezzi finanziari necessari ad assicurare la continuazione delle sue attività e il raggiungimento dei suoi obiettivi strategici. La provenienza, l’impiego dei mezzi finanziari e le condizioni di finanziamento sono trasparenti. Standard 4.2: Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare Largamente soddisfatto che tutto il personale sia qualificato in base al tipo e alle caratteristiche specifiche di tutta la SUPSI. A questo scopo prevede una valutazione periodica del personale. Standard 4.3: Il sistema di garanzia della qualità permette di assicurare Parzialmente soddisfatto che la SUPSI sostenga lo sviluppo professionale di tutto il personale e in particolare delle nuove leve scientifiche. Ambito 5: Comunicazione interna ed esterna Standard 5.1: La SUPSI rende pubblica la sua strategia di garanzia Parzialmente soddisfatto della qualità e provvede a rendere note al personale, agli studenti ed eventualmente alle persone esterne coinvolte le disposizioni riguardanti i processi di garanzia della qualità e i risultati ottenuti con tali processi. Standard 5.2: La SUPSI pubblica regolarmente informazioni oggettive Largamente soddisfatto sulle sue attività, sui suoi programmi di studio e sui titoli offerti. La realtà attuale della SUPSI è molto dinamica: diverse misure di miglioramento sono già in fase di concezione e attuazione e l’anno 2020 sarà un anno di importanti cambiamenti, in particolare per quanto riguarda la situazione logistica (è prevista l’inaugurazione di due nuovi campus a settembre 2020) e l’organizzazione della Direzione SUPSI. Nel momento della visita di Accreditamento, prevista a giugno 2020, la nostra situazione complessiva sarà dunque sicuramente evoluta rispetto al quadro delineato nel presente RAV. Rapporto di autovalutazione 9
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana 10 Rapporto di autovalutazione
La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Storia e genesi della SUPSI 6.25, 6.26 La SUPSI è nata nel 1997, sulla base della legge federale sulle Scuole universitarie professionali (Fachhochschulen) del 6 ottobre 1995 e da una chiara volontà del Canton Ticino di partecipare al progetto di creazione delle SUP per rafforzare tutta la filiera della formazione professionale nella Svizzera italiana. Come vedremo, molti dei nostri Dipartimenti sono nati su basi già esistenti, mediante la trasformazione e terziarizzazione di scuole che in alcuni casi erano state create pochi anni prima attraverso le riforme della formazione professionale degli anni ’80-’90 (informatica, elettronica, lavoro sociale, arti applicate, economia aziendale), mentre in altri avevano alle spalle già un secolo e più di storia (architettura, ingegneria civile e formazione dei docenti). Questo stretto legame con il settore della formazione professionale è da sempre una nostra caratteristica, che ci ha assicurato un forte radicamento nel territorio e un forte orientamento alla pratica, che ci distinguono dall’Università della Svizzera italiana (USI) fondata negli stessi anni. Ancora oggi le nostre sedi sono situate in molteplici località dell’intero Cantone. Inizialmente la SUPSI aveva i seguenti quattro Dipartimenti: 1. Il Dipartimento di costruzioni e territorio (DCT), con sede a Trevano, nato dalla Scuola tecnica superiore (STS), settore costruzioni, a sua volta erede della Scuola di capimastri. Quest’ultima era stata fondata nel 1915 dal Comune di Lugano e riconosciuta di tale importanza che già nel 1916 il Gran Consiglio decise che il Cantone se ne sarebbe fatto carico. 10 anni dopo, il Consiglio di Stato ebbe a dichiarare che “la Scuola dei capimastri risponde ad un sentito bisogno, che ha funzionato e funziona egregiamente, che tutti i suoi licenziati hanno trovato buone occupazioni e che il recente riconoscimento del titolo da parte del Governo italiano non può che giovare al prestigio e all’efficienza della Scuola” (Atti del Gran Consiglio, 19/9/1927) e ripristinò perciò il corso preparatorio alla scuola per assicurarle l’afflusso di allievi sufficientemente preparati. Trasformata nel 1950 in Scuola tecnica superiore (STS), rilasciò i primi diplomi riconosciuti dalla Confederazione nel 1963 (nell’ambito della nuova legge federale). Va ricordato che le STS sono state per decenni uno dei fiori all’occhiello del sistema di formazione professionale svizzero, in particolare nell’ambito della formazione degli ingegneri e degli architetti. Il riconoscimento del titolo a livello federale garantiva la mobilità nazionale dei diplomati, mentre la gestione cantonale era garanzia di formazioni effettivamente vicine ai bisogni del territorio e dell’economia. Con la trasformazione in dipartimento della SUPSI, la scuola dovette affrontare la sfida della trasformazione in istituto universitario che inglobasse anche attività di formazione continua e ricerca: per questa ragione vi furono integrati un progetto di ricerca applicata cantonale, Ticino Solare (TiSo) (oggi parte dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito del Dipartimento ambiente costruzioni e design), e un istituto cantonale di ricerca applicata, l’Istituto cantonale tecnico sperimentale (oggi Istituto materiali e costruzioni del medesimo Dipartimento). 2. Il Dipartimento d’informatica ed elettronica (DIE), trasformazione della STS - sezione informatica ed elettrotecnica, con sede a Manno, fondata a sua volta nel 1993 da una costola della STS, che offriva formazioni in informatica già dal 1986. 3. Il Dipartimento d’arte applicata (DAA), trasformazione della Scuola superiore di Arti Applicate, creata come scuola professionale nel 1987 presso il Centro superiore scolastico per le industrie artistiche (CSIA) di Lugano. 4. Il Dipartimento di economia e management (DEM), trasformazione della Scuola superiore per i quadri dell’economia e dell’amministrazione (SSQEA), fondata nel 1987 con sede a Morbio inferiore. Sempre nel 1997 vengono integrati nella SUPSI il Centro CIM della Svizzera italiana (ora: Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali – MEMTI – del Dipartimento tecnologie innovative), l’Ufficio cantonale di geologia e idrologia (ora: Istituto scienze della Terra – IST- del Dipartimento ambiente costruzioni e design) e, successivamente nel 1999, anche l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA), che era stato fondato nel 1988. Rapporto di autovalutazione 11
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Nel 1998 si aggiunge un quinto dipartimento: il Dipartimento di lavoro sociale (DLS), quale trasformazione della Scuola cantonale di formazione per gli operatori sociali, istituita solo pochi anni prima dal Cantone, con sede a Mendrisio. Nel 2000 rilasciamo i primi diplomi SUPSI, in architettura, ingegneria civile, informatica, elettronica, architettura d’interni, comunicazione visiva, conservazione e restauro, economia aziendale e lavoro sociale. Nel 2003 otteniamo il riconoscimento federale come Scuola universitaria professionale. Nello stesso anno, con una riforma volta a concentrare maggiormente le risorse e a sfruttare competenze esistenti nei Dipartimenti affidando ad alcuni di loro dei servizi trasversali per tutta la SUPSI, avviene una prima riorganizzazione in tre Dipartimenti: ◆ Il Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD), unione delle discipline negli ambiti delle costruzioni, del territorio e delle arti applicate, nel quale confluiscono gli ex DCT e DAA, con l’IST. ◆ Il Dipartimento scienze aziendali e sociali (DSAS), risultato dell’unione delle aree economia, management e sociale, nel quale confluiscono sostanzialmente il DEM e il DLS. ◆ Il Dipartimento tecnologie innovative (DTI), attivo nelle discipline e negli ambiti dell’informatica e dell’elettronica, de facto una trasformazione del DIE, con l’integrazione dell’IDSIA e dell’ICIMSI. Nel 2006 viene costituito il Dipartimento sanità (DSAN). In questo campo erano esistiti sin dal 1993 i curricoli della Scuola superiore per le formazioni sanitarie (SSFS) a Stabio, frutto di una convenzione tra il Cantone e la Croce rossa svizzera (CRS). Difatti sino al 2005, su mandato dalla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (CDS), la CRS definiva a livello nazionale le condizioni di ammissione ai corsi, la durata degli stessi, i diplomi e le direttive generali dei programmi di formazione di tutte le formazioni sanitarie non mediche. Queste competenze sono passate alla Confederazione in virtù dell’art. 63 CF sulle formazioni professionali, della relativa legge federale (entrata in vigore il 1° gennaio 2004) e dell’Ordinanza concernente le esigenze minime per il riconoscimento dei cicli di formazione rilasciati dalle scuole specializzate superiori. La nascita del DSAN, che è da collocare in questo processo, ha arricchito il paesaggio delle formazioni in campo sanitario aggiungendo all’offerta esistente delle Scuole superiori specializzate (cosiddetto Terziario B) un’offerta a livello SUP (che porta al Bachelor). Tra il 2004 e il 2007 quattro scuole universitarie sono state affiliate (SA) alla SUPSI: la Fernfachhochschule Schweiz (FFHS), l’Accademia Teatro Dimitri (ATD), la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana (CSI-SUM) e la Schule für Physiotherapie Landquart, denominata oggi SUPSI Landquart. Le prime tre sono state integrate nella SUPSI dal punto di vista accademico in qualità di scuole a sé stanti e sono rimaste autonome nella propria gestione amministrativa e finanziaria. La quarta è stata invece integrata in seno al DSAN (oggi DEASS) in qualità di sede grigionese del corso di laurea in fisioterapia e per le contestuali attività di formazione e ricerca. La presenza nella SUPSI delle SA è regolata da specifici Accordi di affiliazione4.80, 4.81, 4.82, 4.83 e prevista dalla Legge cantonale USI- SUPSI3.2 e dal Contratto di prestazioni tra il Cantone Ticino e la SUPSI3.4. La scelta del modello dell’affiliazione al posto dell’integrazione completa, voluta esplicitamente dal Gran Consiglio ticinese, è da ricondurre principalmente allo status particolare delle scuole affiliate e alla necessità di offrire loro delle condizioni quadro che non fossero limitanti. Nel caso delle scuole d’arte (CSI-SUM ed ATD) questo ricalca le discussioni avvenute in campo nazionale inerente ad uno status di Scuola universitaria artistica (Kunsthochschulgesetz) e i problemi di compatibilità con la scena internazionale, riflessioni che a Zurigo hanno portato alla fondazione di Hochschulen der Künste. Nel caso della FFHS, invece, si voleva tener conto innanzitutto delle esigenze dell’insegnamento a distanza. Dopo quasi 15 anni, si può affermare che il modello dell’affiliazione si è dimostrato vincente: lo statuto di SA ha consentito, infatti, a queste istituzioni di preservare le proprie peculiarità, potendo nel contempo approfittare di una situazione molto favorevole dal punto di vista dello sviluppo accademico in ottica strategica. La presenza delle SA in seno alla SUPSI ha permesso di sviluppare numerosi progetti interdisciplinari nell’ambito della formazione e della ricerca e, in generale, di arricchire notevolmente l’offerta formativa a livello universitario nella Svizzera italiana e tedesca. 12 Rapporto di autovalutazione
La Fernfachhochschule Schweiz (FFHS) è stata fondata nel 1996 con la costituzione del Verein Fernfachhochschule Schweiz (dal 2013 Stiftung FFHS). Nel 1998 la FFHS è stata riconosciuta come SUP a distanza. La FFHS offre formazioni Bachelor, Master e formazione continua certificata negli ambiti dell’economia e dei servizi, della tecnica e IT e della sanità. La FFHS è stata affiliata alla SUPSI nel 2004 e così la SUPSI è uscita per la prima volta dai confini del Cantone Ticino. Nel 1975 Dimitri, il “clown di Ascona”, insieme a sua moglie Gunda e all’attore e pedagogo ceco Richard Weber, fonda la scuola di teatro a Verscio, specializzata nella formazione in teatro di movimento. L’idea dei fondatori era di riunire in maniera inedita diverse tradizioni dell’arte teatrale e circense: dalla Commedia dell’Arte ai numeri comici del clown, dalla pantomima alla danza moderna. Tale approccio rispecchiava la tendenza, iniziata negli anni Sessanta, di superare la separazione di due ambiti, il primo legato al teatro di prosa e il secondo ad arti sceniche incentrate sul movimento. L’offerta formativa consisteva all’inizio in un corso di studi triennale in cui venivano impartite lezioni di pantomima, improvvisazione teatrale, acrobazia, danza, costruzione e recita maschere, trucco artistico, clownerie. In un secondo momento si sono aggiunti gli insegnamenti di ritmo, educazione vocale, teoria e storia del teatro. Nel 2006, l’Accademia Teatro Dimitri (ATD) viene riconosciuta Scuola affiliata SUPSI, con l’offerta didattica nell’ambito del teatro di un Bachelor of Arts in Theatre e di un Master of Arts in Theatre (approfondimento in Physical Theatre a partire dal 2008). Il Conservatorio della Svizzera italiana (CSI), con sede a Lugano, nato nel 1985 nella forma di Associazione di diritto privato senza scopo di lucro, già dal 1988 impartiva corsi di studio riconosciuti dal Canton Ticino a seguito del precedente riconoscimento ottenuto dalla Conferenza dei Direttori dei Conservatori Svizzeri. Nel 1999 all’Associazione è subentrata la Fondazione del Conservatorio della Svizzera italiana (fondazione di diritto privato senza scopo di lucro). Alla stessa nel 2000 il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha conferito mandato per l’istituzione di quattro corsi di laurea a livello di scuola universitaria, che andassero a sostituire i corsi di studio riconosciuti nel 1988. A oggi la Fondazione del CSI gestisce tre dipartimenti: la Scuola di musica, il Pre-College e la Scuola universitaria di Musica (CSI- SUM). Quest’ultima è stata affiliata alla SUPSI nel 2006. Infine, la Schule für Physiotherapie Landquart è stata affiliata alla SUPSI nel 2007, come parte grigionese dell’allora DSAN e oggi del DEASS. All’origine di questa scuola sta la Thim van der Laan AG, Landquart, fondata nel 1990 come scuola affiliata della THIM-De Internationale Hogeschool voor Fysiotherapie, Utrecht (Olanda). Da allora a Landquart si offre un corso di laurea in fisioterapia conformemente alle linee guida olandesi. A partire dal 1995 l’offerta è stata completata con una formazione svizzera a livello di Scuola specializzata superiore, riconosciuta dalla Croce Rossa Svizzera. Nel 2005 iniziano le trattative per una cooperazione tra la SUPSI e la Thim van der Laan AG. Nel 2007 la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) conferma il riconoscimento della scuola come SUP affiliata alla SUPSI. Da settembre 2007 la SUPSI Landquart offre dunque un Bachelor in Fisioterapia in lingua tedesca, analogo a quello offerto in lingua italiana in Ticino dal DEASS, e svolge attività di ricerca in fisioterapia come parte del laboratorio di ricerca in riabilitazione (2rLab) del DEASS. La SUPSI Landquart è gestita, per gli aspetti amministrativi e finanziari, dalla Fondazione Thim van der Laan (fondata nel 2007), che per la gestione operativa della sede affida un chiaro mandato di prestazione alla Thim van der Laan AG. Nel 2008 rilasciamo i primi Bachelor secondo gli standard di Bologna. Nel 2009 viene integrata nella SUPSI l’Alta scuola pedagogica (ASP), che da quel momento ha assunto il nome di Dipartimento formazione e apprendimento (DFA), con sede a Locarno. Non potendo riassumere tutta la storia di questa istituzione, ci limitiamo a segnalare che essa, fondata come Scuola magistrale nel 1878, ha da allora formato i docenti elementari (dal 1958 anche le maestre della scuola dell’infanzia, e in certi momenti della storia i docenti delle Scuole maggiori e di altre scuole) in una situazione di monopolio che ne fa da sempre uno dei punti di riferimento per il sistema scolastico ticinese. La Scuola magistrale è stata a lungo l’unica scuola nel Cantone con internato, cosa che permetteva Rapporto di autovalutazione 13
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana di accogliere studenti provenienti dalle regioni periferiche. Solo nel 1986 avvenne la trasformazione in “Magistrale post-liceale” (in un certo senso la prima scuola universitaria in Ticino). Nel 1999 fu decisa la fusione con l’Istituto per l’abilitazione e l’aggiornamento (IAA, che assicurava la formazione pedagogico- didattica dei docenti delle scuole medie) e il Centro didattico cantonale di Locarno in ASP, operativa dal 2002. Dopo alcuni anni dedicati all’avvio del processo di terziarizzazione della formazione dei docenti (curricoli Bachelor e Master), l’ASP fu integrata al nostro interno come Dipartimento formazione e apprendimento (DFA), inglobando anche l’Ufficio studi e ricerche del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, diventato Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE). Il 1° ottobre 2014 il DSAN e il DSAS si sono uniti diventando il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS), con l’obiettivo di rafforzare i profili correlati ai tre ambiti di competenza (economia aziendale, sanità e sociali) e nel contempo di incentivare ulteriormente le collaborazioni interdisciplinari. Lo stesso anno viene integrato il Laboratorio cantonale microbiologia applicata in seno al DACD. L’integrazione ha permesso di dare continuità in ambito accademico alla qualificata attività nel settore e all’esperienza maturata nei decenni precedenti all’interno dell’Istituto cantonale di microbiologia, sfruttando le sinergie possibili con gli altri settori di competenza presenti alla SUPSI. Nel 2015 si completa il processo di riorganizzazione dei servizi amministrativi consolidando la struttura dei Servizi Centrali Condivisi (SCC), allocati presso la Direzione SUPSI. Un processo di riorganizzazione e riorientamento delle attività a supporto dei quattro mandati istituzionali della SUPSI (formazione di base, formazione continua, ricerca e prestazioni di servizio), volto a garantire il miglioramento continuo delle prestazioni erogate attraverso la creazione di competenze specialistiche e altamente qualificate nella gestione dei servizi amministrativi della Scuola. Di fronte al numero sempre più importante di studenti e diplomati6.27, abbiamo fortemente sostenuto il processo di creazione delle relative associazioni (Associazione SUPSI Alumni6.16, 2013; Associazione Studenti SUPSI6.15, 2017) che, oltre a creare legami tra gli studenti e gli alumni dei DIP e SA, collaborano con la Direzione della SUPSI sui temi legati allo sviluppo dell’istituzione. 14 Rapporto di autovalutazione
La SUPSI oggi Oggi la SUPSI è quindi composta dal Consiglio, da una Direzione generale affiancata da una serie di Servizi centrali, da quattro Dipartimenti (DIP) – Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD), Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS); Dipartimento formazione e apprendimento (DFA); Dipartimento tecnologie innovative (DTI) – e dalle Scuole affiliate (SA) – Accademia Teatro Dimitri (ATD); Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana (CSI-SUM); Fernfachhochschule Schweiz (FFHS) e la Schule für Physiotherapie Landquart (SUPSI Landquart). La FFHS, l’ATD e la CSI-SUM sono affiliate a livello dei Dipartimenti SUPSI, mentre la SUPSI Landquart è affiliata quale sede specifica per le attività di formazione e ricerca in fisioterapia, al DEASS. L’organigramma generale attuale della SUPSI4.22 è il seguente (stato al 1° gennaio 2020): Organigramma Consiglio SUPSI Presidente Consiglio SUPSI Commissione gestione e governance Alberto Petruzzella Vicepresidente Presidente: Beatrice Fasana Claudio Boër Vicepresidente: Carlo Maggini Commissione Coordinamento Qualità Direzione generale Servizio qualità Direttore generale Revisione interna Franco Gervasoni Thomas Tommasini Staff Direttore generale + Servizi centrali Associazione SUPSIAlumni della Direzione Direttrice Associazione Studenti SUPSI Nadia Bregoli Direzione SUPSI Direttore generale Direttore servizi centrali della Direzione Servizi centrali Direttore delegato per la ricerca e l'innovazione della Direzione + Direttori Dipartimenti e Scuole affiliate Ricerca Dipartimento Dipartimento Dipartimento Dipartimento Conservatorio Fernfachhochschule Accademia e innovazione ambiente costruzioni economia aziendale, formazione e tecnologie innovative della Svizzera italiana - Schweiz (FFHS-Brig) Teatro Dimitri (ATD) e design (DACD) sanità e sociale apprendimento (DFA) (DTI) Scuola universitaria di (DEASS) musica (CSI-SUM) Direttore delegato Direttore Direttore Direttore Direttore Direttore Rettore Decana Giambattista Ravano Silvio Seno Luca Crivelli Alberto Piatti Emanuele Carpanzano Christoph Brenner Michael Zurwerra Corinna Vitale SUPSI Landquart Direttore Thim van der Laan Jr. Consiglio SUPSI/Direzione Dipartimenti/Ricerca Scuole affiliate alla SUPSI Organigramma, il 1° gennaio 2020. Scuole affiliate ai dipartimenti Rapporto di autovalutazione 15
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Il Consiglio SUPSI attualmente è composto da 11 membri designati dal Consiglio di Stato e da 2 membri del corpo accademico eletti dai collaboratori dei DIP. La Direzione SUPSI è composta dal Direttore generale, dalla Direttrice dei servizi centrali, dai Direttori dei DIP e delle SA e dal Direttore delegato per la ricerca e l’innovazione. I Direttori delle tre SA sono membri con diritto di voto, mentre la SUPSI Landquart è rappresentata dal Direttore del DEASS. La Direzione generale è formata dal Direttore generale e da un suo staff, comprendente il Servizio qualità (SQ) e la Commissione coordinamento qualità (CCQ) che rispondono quindi direttamente al Direttore generale, il Servizio dello sviluppo e del coordinamento istituzionale della formazione di base (SCIFB), che si occupa – tra le altre cose – di tutti gli audit interni ed esterni dei corsi di laurea, il Servizio di didattica e formazione dei docenti (SEDIFO), incaricato dello sviluppo delle competenze didattiche dei nostri docenti, il Servizio real estate e facility management e l’Asilo nido. I Servizi centrali sono gestiti dalla Direttrice dei servizi centrali. Comprendono la Segreteria di Direzione, i Servizi finanze e controlling, risorse umane, informatica, comunicazione istituzionale, il Servizio integrato carriera, esperienza e orientamento, il Servizio giuridico, l’International Office e il Servizio Gender e Diversity. Si occupano anche di mantenere i contatti con l’Associazione studenti e l’Associazione alumni della SUPSI. Il Direttore delegato per la ricerca e l’innovazione si avvale del Servizio ricerca e innovazione per assolvere ai suoi compiti di coordinamento e supporto istituzionale dei mandati della ricerca e delle prestazioni di servizio. Il Consiglio è l’organo superiore della SUPSI, cui spettano le competenze di supervisione e di conduzione strategica della Scuola. La Direzione SUPSI è responsabile della gestione operativa della stessa. I DIP hanno tutti una struttura simile, coerente con il Regolamento d’organizzazione 4.8, mentre le SA sono più autonome da questo punto di vista e sono quindi organizzate coerentemente sulla base delle proprie peculiarità. Ogni SA dispone inoltre di un proprio consiglio di amministrazione (Stiftungsrat FFHS, Consiglio di Fondazione del Conservatorio della Svizzera italiana, Consiglio di amministrazione dell’Associazione ATD, Stiftungsrat Thim van der Laan) e sono attualmente rappresentate, senza diritto di voto, nel Consiglio della SUPSI da: ◆ Willy Schnyder, per la FFHS, vicepresidente della Fondazione FFHS, ◆ Giancarlo Dillena, per l’ATD e la CSI-SUM, membro del Consiglio di Fondazione del CSI, ◆ Johannes Flury, per la SUPSI Landquart, rappresentante designato dal Canton Grigioni e membro dello Stiftungsrat Thim van der Laan. Il Direttore generale SUPSI è attualmente: ◆ membro del Consiglio di Fondazione FFHS, ◆ presidente della Fondazione Thim van der Laan, ◆ membro del Consiglio SUM, che regola gli aspetti strategici fra la SUPSI e la CSI-SUM. L’Associazione ATD è oggi presieduta da Wilma Minoggio, responsabile del SCIFB all’interno dello staff del Direttore generale SUPSI. Considerata questa particolare situazione il Direttore generale ha deciso di non entrare direttamente a far parte del Consiglio di amministrazione dell’associazione. 16 Rapporto di autovalutazione
L’affiliazione delle SA rispetta i requisiti posti dall’articolo 12 della Legge cantonale sull’USI, sulla SUPSI e sugli Istituti di ricerca 3.2, che recita quanto segue: Art. 12.1 Facoltà, dipartimenti o istituti retti e finanziati da terzi possono essere affiliati all’USI o alla SUPSI se: a) soddisfano i principi della presente legge e si inseriscono nella politica universitaria cantonale; b) non perseguono scopo di lucro e sottostanno al controllo annuale dei conti. Art. 12.2 L’affiliazione comporta l’obbligo di sottostare alle strategie e alle regole generali dell’USI o della SUPSI, fatta salva l’autonomia amministrativa. Art. 12.3 L’USI o la SUPSI rappresentano l’ente affiliato per il finanziamento del Cantone e della Con- federazione. In particolare, dedotta la partecipazione a servizi comuni, questo riguarda il riversamento di: a) contributi cantonali previsti per gli studenti ticinesi; b) contributi della Confederazione e degli altri Cantoni per la parte di loro spettanza; c) eventuali contributi cantonali concessi nell’ambito del Contratto di prestazioni o decisi dal Gran Consiglio. Art. 12.4 L’affiliazione compete: a) al Gran Consiglio se comporta il beneficio di contributi cantonali; b) ai consigli dell’USI e della SUPSI, riservata l’approvazione del Consiglio di Stato, negli altri casi. Lo Statuto della SUPSI4.1 definisce alcuni elementi di base rispetto alle relazioni fra la SUPSI e le proprie SA. La Matrice delle competenze per il Consiglio, il Presidente del Consiglio, la Direzione SUPSI e i suoi membri4.5 definisce in dettaglio gli ambiti decisionali e le modalità di coinvolgimento delle SA. Specifici Accordi di affiliazione 4.80, 4.81, 4.82, 4.83 definiscono i principi che regolano le relazioni fra la SUPSI e le sue SA. Le tematiche descritte riguardano in particolare l’applicazione del Sistema di garanzia della qualità, il significato concreto del principio di integrazione universitaria e di autonomia amministrativa. FFHS Le relazioni fra la SUPSI e la Fondazione FFHS sono definite nello specifico Accordo di affiliazione del dicembre 2003 4.82. Nel corso dei primi mesi del 2020 è prevista la redazione del Regolamento di applicazione dell’Accordo di affiliazione per descrivere in modo più dettagliato le modalità di applicazione dell’Accordo. CSI-SUM Le relazioni fra la SUPSI e la CSI-SUM sono definite nello specifico Accordo di affiliazione del maggio 2006 4.81, che verrà aggiornato nel corso dei primi mesi del 2020. Una particolarità è data dalla presenza del Consiglio SUM, formato dal Presidente del Consiglio di Fondazione, dal Presidente del Consiglio SUPSI, dal Direttore SUM, dal Direttore generale della SUPSI e dal delegato del Consiglio di Fondazione nel Consiglio SUPSI. Il Consiglio SUM si occupa di vigilare su quanto stabilito dall’Accordo di affiliazione SUPSI-CSI, funge da istanza di “clearing” e dà il relativo preavviso al Consiglio di Fondazione e alla SUPSI per tutti gli aspetti che vedono toccate le competenze sia del CSI sia della SUPSI. Funge inoltre da istanza di ricorso, secondo i relativi articoli del Regolamento degli studi. Nel caso il ricorso dovesse riguardare una decisione del Direttore SUM quest’ultimo sarà sostituito da un Membro della Direzione di Fondazione. ATD Le relazioni fra la SUPSI e l’Associazione ATD sono definite nello specifico Accordo di affiliazione del marzo 2006 4.80, che verrà aggiornato nel corso dei primi mesi del 2020. Rapporto di autovalutazione 17
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana SUPSI Landquart I mandati istituzionali vengono gestiti presso la sede SUPSI Landquart da due entità giuridiche: ◆ la Fondazione Thim van der Laan, responsabile della gestione delle attività di formazione e ricerca in fisioterapia, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla SUPSI e dalle relative normative di riferimento, ◆ la Società anonima Thim van der Laan, che gestisce operativamente le attività a Landquart per conto della Fondazione. Le relazioni fra la SUPSI e la Fondazione Thim van der Laan sono definite nello specifico Accordo di affiliazione 4.83, del novembre 2008, che verrà aggiornato nel corso dei primi mesi del 2020. La Società anonima Thim van der Laan gestisce al contempo nella medesima sede di Landquart e in modo indipendente, le attività accademiche della THIM-De Internationale Hogeschool voor Fysiotherapie di Utrecht (NL). La Fondazione Thim van der Laan e la Società anonima hanno sottoscritto un Contratto di prestazioni 4.87 (versione attuale del 5 giugno 2019) in cui sono illustrati i diritti, i doveri, i limiti di competenza e gli obiettivi, per le attività di competenza della SUPSI. Nella conduzione operativa delle attività accademiche delle attività di competenza della SUPSI, i collaboratori della Società anonima lavorano a stretto contatto con i responsabili del DEASS. Gli organigrammi della Direzione, dei DIP e delle SA possono essere consultati in allegato 4.23, 4.24, 4.25, 4.26, 4.27, . 4.28, 4.29, 4.30, 4.31 Nel presente Rapporto di autovalutazione, per semplificarne la lettura, faremo riferimento allo staff del direttore generale, ai servizi centrali e ai DIP con il solo termine Dipartimenti (DIP), per distinguerli dalle Scuole affiliate (SA). Con SUPSI intendiamo invece l’insieme di tutte le unità della SUPSI: Direzione generale, Servizi centrali, Dipartimenti e Scuole affiliate. Con il passare degli anni la SUPSI ha saputo costruirsi un profilo basato sostanzialmente sull’orientamento alla pratica, sull’interdisciplinarietà e sul costante adattamento dei percorsi formativi e delle attività di ricerca alle necessità del mercato del lavoro e della società. La Formazione di base (FB) si contraddistingue per un approccio che unisce l’istruzione teorico- scientifica, fondata in particolare sulla ricerca applicata, a un orientamento professionale basato sulla pratica. Frequentando i corsi di laurea SUPSI, attraverso pratiche professionali, progetti in azienda, workshops e laboratori, gli studenti dei 26 corsi Bachelor e dei 14 corsi Master 6.28 hanno quindi la possibilità di unire gli studi accademici ad una preziosa pratica professionale, acquisendo conoscenze e competenze necessarie per un efficace, immediato e durevole inserimento nel mondo del lavoro. I corsi sono impartiti da docenti professionisti con una riconosciuta attività all’esterno della SUPSI, e da docenti ricercatori attivi nella ricerca e nello sviluppo. Il metodo d’insegnamento, basato anche sull’attività didattica con piccoli gruppi e sul learning by doing, favorisce la vicinanza tra docente e allievo, agevolando l’apprendimento. La Formazione continua (FC) universitaria è composta da 118 percorsi Advanced Studies (MAS, DAS, CAS), 401 moduli certificanti, 246 corsi brevi e conferenze6.29, e coinvolge 7’996 partecipanti (dati 2018). I corsi sono articolati in modo flessibile e in funzione delle esigenze diversificate dei partecipanti, ai quali si aggiunge un’offerta personalizzata alle esigenze di aziende e istituzioni. I titoli rilasciati – Master of Advanced Studies (MAS), Executive Master of Business Administration (EMBA), Diploma of Advanced Studies (DAS) e Certificate of Advanced Studies (CAS) – coprono 15 aree di competenza: cooperazione e sviluppo, costruzioni, design, diritto, elettronica, energia-ambiente-territorio, formazione- apprendimento, informatica, ingegneria industriale, lingue, management, musica, sanità, scienze sociali e teatro. I corsi sono impartiti prevalentemente da docenti professionisti, con una riconosciuta attivita ̀ all’esterno della SUPSI e da docenti ricercatori, attivi nella ricerca e nello sviluppo. Nel 2018, sul totale indicato, circa 2’090 persone hanno seguito corsi certificanti (CAS, DAS, MAS), mentre 1’278 hanno 18 Rapporto di autovalutazione
frequentato corsi di formazione breve certificanti e 4’628 hanno frequentato corsi di breve durata che non prevedono il rilascio di ECTS. In totale ad oggi i diplomati CAS, DAS e MAS SUPSI per tutte le filiere di studi offerte dai dipartimenti e dalle scuole affiliate sono oltre 7’500. Una buona parte di loro ricopre posizioni di rilievo tra i quadri intermedi e dirigenti delle organizzazioni economiche e istituzioni attive sul territorio. Un caso particolare è rappresentato dal DFA, che ha un doppio statuto di Alta Scuola Pedagogica e Dipartimento della SUPSI e, in quanto tale, beneficia di condizioni quadro particolari. Per assolvere il mandato relativo alla formazione continua, il DFA riceve un importo annuale che copre le spese di gestione amministrativa e in generale l’overhead (costi generali) e un importo per organizzare i corsi di formazione continua. Il committente principale (8/10 del fatturato) è la Divisione Scuola del Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport del Cantone Ticino. All’inizio dell’anno accademico in accordo con la Divisione Scuola vengono definite le formazioni lunghe DAS/MAS in vista dell’anno accademico successivo, accordandosi sui principali orientamenti della formazione continua. In seguito, il settore FC del DFA struttura un’offerta formativa annuale che presenta per approvazione alla Divisione Scuola. I destinatari principali dei corsi DFA sono i docenti della scuola dell’obbligo, delle scuole medie superiori e delle scuole speciali del Cantone Ticino a cui i corsi sono offerti gratuitamente. La Ricerca applicata e i servizi alle imprese e organizzazioni del territorio6.6 completano i campi d’azione della SUPSI. Svolta dagli istituti, laboratori e centri competenze nei settori chiave tramite acquisizione competitiva di progetti presso le grandi agenzie nazionali, europee o su mandato di aziende e istituzioni, la Ricerca rappresenta un elemento fondamentale delle nostre competenze, a vantaggio del costante adeguamento delle formazioni all’evoluzione dei saperi nei contesti professionali di riferimento. Le numerose e variegate competenze presenti oggi all’interno della SUPSI permettono di affrontare i problemi e le sfide sempre più complesse poste dalla società con un approccio multidisciplinare e da una pluralità di prospettive, individuando soluzioni concrete, originali e innovative. Con questo obiettivo, da oltre un decennio la nostra strategia della ricerca prevede anche di valorizzare le nostre attività all’interno di 8 assi tematici trasversali, che coinvolgono tutte le discipline. Un approccio vincente che ha portato la SUPSI ad affermarsi a livello svizzero nell’acquisizione competitiva di progetti finanziati dall’Unione europea, pur mantenendo l’80% dei progetti di ricerca su scala regionale o nazionale. La Ricerca applicata SUPSI ha oggi un volume finanziario di CHF 30 milioni all’anno – contro i CHF 12 milioni dell’anno 2003 – e impiega oltre 330 ricercatori. Rapporto di autovalutazione 19
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana La SUPSI domani Aggiorniamo periodicamente ogni quattro anni la nostra strategia istituzionale per poter anticipare e rispondere alle esigenze dei nostri portatori d’interesse. La Strategia SUPSI 2017-20202.1 viene concretizzata in una mappa strategica 2.2 che definisce gli Orientamenti Strategici di Fondo (OSF)2.3 e quattro Dimensioni direttamente correlate a 16 Obiettivi Strategici Prioritari, da perseguire a livello istituzionale, dipartimentale e individuale. Nel corso del 2019 sono stati attivati i lavori di definizione della nostra strategia 2021-2024. Il Consiglio SUPSI ha approvato la Strategia SUPSI 2021-20242.10 nel mese di dicembre 2019 in tempo utile per la sua integrazione nel Messaggio parlamentare di politica universitaria cantonale del prossimo quadriennio. Nel corso del 2019 il Consiglio SUPSI ha avviato una riflessione volta a identificare una nuova struttura della Direzione della SUPSI che consenta un maggior coordinamento trasversale rispetto ai quattro mandati e una maggiore efficacia ed efficienza rispetto ai processi amministrativi e alla gestione delle risorse. La nuova struttura della Direzione della SUPSI prevedrà un nuovo direttore delegato per ognuno dei quattro mandati. Tra i progetti prioritari della SUPSI nei prossimi anni vi è senza dubbio la concretizzazione di nuovi campus universitari6.5 che sostituiranno gli attuali stabili a Manno (Direzione, DEASS, DTI), Trevano (DACD), Briga e Regensdorf (FFHS). Sono in corso riflessioni inerenti l’ATD (oggi a Verscio) e la CSI-SUM (oggi a Lugano-Besso), mentre resteranno per il momento nell’attuale contesto di riferimento le sedi ticinesi di Locarno (DFA), le altre sedi della FFHS (Basel, Bern) e la sede della SUPSI Landquart. Le sedi dei nuovi campus sorgeranno tutte in prossimità di importanti snodi ferroviari: Lugano-Stazione (Direzione e DEASS), Lugano-Viganello (DTI), Mendrisio-Stazione (DACD), Briga (FFHS) e Zurigo-Stazione (FFHS). Una scelta voluta per agevolare gli spostamenti con i mezzi pubblici, riducendo il traffico privato e sfruttando la riduzione dei tempi di percorrenza legati alle grandi opere ferroviarie sull’asse Nord-Sud (tunnel di base del Gottardo e tunnel del Ceneri in particolare). Insieme tutti questi siti formeranno il nuovo Campus SUPSI diffuso e permetteranno di disporre di sedi moderne e adeguate. Condivisa con numerosi portatori di interesse nel territorio sin dal 2009, la strategia logistica si basa sui principi cardine di attrattiva quale luogo qualificato di studio e di lavoro, accessibilità, potenziale di sviluppo a lungo termine, sostenibilità ambientale, energetica ed economica, integrazione armoniosa nel tessuto urbano e collaborazione con l’Università della Svizzera italiana a Lugano e Mendrisio, rispettivamente con la FernUni Schweiz a Briga. I progetti dei campus vengono realizzati in collaborazione con importanti partner istituzionali: la Confederazione, il Cantone Ticino, Il Canton Vallese, le città di Lugano, Mendrisio e Briga, il comune di Massagno, le Ferrovie Federali Svizzere e l’Università della Svizzera italiana, a dimostrazione dell’importanza del progetto non solo per la SUPSI e per il polo universitario ticinese, ma per l’intera regione. L’avvio delle attività nei nuovi edifici è previsto per l’anno accademico 2020/21 a Mendrisio, Viganello, Briga e Zurigo, e nel 2023/24 a Lugano-Stazione. Il Conservatorio della Svizzera Italiana sta al momento valutando diversi scenari per ampliare e migliorare i propri spazi. Le ipotesi al vaglio sono due: l’ampliamento e l’ammodernamento dell’attuale sede oppure lo spostamento negli spazi attualmente occupati dalla Radiotelevisione della Svizzera Italiana (RSI), entrambi a Lugano-Besso. L’ATD sta valutando un potenziale trasferimento all’interno dell’ex caserma di Losone. Infine, anche la SUPSI Landquart sta valutando diverse ipotesi dal punto di vista logistico nella regione di Landquart per sostituire gli attuali spazi non completamente adeguati per una scuola universitaria, anche se al momento nessun progetto concreto è stato selezionato. Solo il DFA, i cui attuali spazi sono già completamente adeguati, non prevede nel prossimo futuro nessun progetto logistico rilevante di ampliamento, ad eccezione di un nuovo asilo nido che verrà inaugurato nel 2021. 20 Rapporto di autovalutazione
Risultati di procedure di valutazione precedenti La SUPSI è formalmente accreditata in virtù dell’articolo 17 della Legge sulle scuole universitarie professionali (LSUP, RS 414.71), dell’Ordinanza sull’istituzione e la gestione delle scuole universitarie professionali dell’11 settembre 1996 (OSUP, RS 414.711), delle direttive del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) del 4 maggio 2007 per l’accreditamento di scuole universitarie professionali e dei loro cicli di studio (direttive per l’accreditamento) e della decisione di autorizzazione della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana emessa dal Consiglio federale il 15.12.2003. La decisione di validità degli accreditamenti della SUPSI è stata confermata con lettera del 13 maggio 2013 del DEFR a firma del direttore Johann N. Schneider-Ammann1.10. I cicli di studio della Scuola – SA incluse – sono stati sottoposti fra il 2000 e il 2010 alle procedure formali dell’allora Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT) e/o della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), prima come “peer review” o procedura di riconoscimento, poi come accreditamento dei cicli di studio. Tutti i corsi Bachelor e Master SUPSI sono stati sottoposti alle procedure richieste1.16 ad eccezione del Bachelor Ernährung und Diätetik della FFHS e del Bachelor in Leisure management del DEASS, la cui valutazione sarà possibile solo dopo aver ricevuto l’accreditamento istituzionale. La FFHS si è sottoposta in passato a numerose verifiche di qualità, che le hanno consentito di ottenere i seguenti label: EFQM Excellence model, SQS Modell F - “Flexible Berufs- und Studiengänge der beruflichen Weiterbildung”, Pro Familia Schweiz “Familienfreundliches Unternehmen” e E-xcellence. Nell’ultimo trimestre del 2019 è stato dato l’avvio ai lavori per il rinnovo dei label EFQM e E-xcellence. La CSI-SUM si è sottoposta a una peer review esterna nel corso dell’anno accademico 2018-2019 da parte della fondazione olandese MusiQuE, specialista a livello europeo per la valutazione di scuole universitarie di musica. Il risultato è molto positivo, con tutti gli standard completamente o sostanzialmente soddisfatti (fully o substantially compliant). La SUPSI si è dotata di un Servizio qualità (SQ) a partire dal 2001. L’attuale Responsabile del SQ è presente dal 2001 e ha seguito le attività correlate allo sviluppo della qualità in tutti gli ambiti e mandati della Scuola. Fin dalla sua creazione, il SQ ha partecipato ai lavori delle regolari riunioni della commissione quality management delle SUP, prima gestite dall’UFFT, quindi da swissuniversities, collaborando allo sviluppo del modello EFQM applicabile alle SUP. Da alcuni anni, il SQ svolge anche attività esterne, certificando secondo normative accreditate (eduQua, ISO) una cinquantina di scuole e istituzioni del pubblico e para-pubblico, in particolare in Ticino, con alcune istituzioni a livello nazionale. Qui di seguito elenchiamo le certificazioni, rispettivamente accreditamenti, delle diverse unità della SUPSI, ottenuti negli ultimi 20 anni secondo i bisogni. 2002: accreditamento secondo ISO 17025 del Laboratorio Tecnico Sperimentale, oggi Istituto materiali e costruzione, per le prove sui materiali da costruzione, sugli inquinanti indoor, sulle radiazioni non ionizzanti e sul fotovoltaico. 2010: accreditamento secondo ISO 17025 del laboratorio di prova sui moduli fotovoltaici dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito (ISAAC); certificazione secondo ISO 9001:2008 dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito (ISAAC). 2015: certificazione secondo OHSAS 18001 dell’Istituto CIM (Computer Integrated Manufacturing) per la so- stenibilità nell’innovazione (ICIMSI), ora Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali (MEMTi). 2016: accreditamento del Servizio qualità SUPSI secondo ISO 17021-1 per la certificazione di sistemi di management della qualità. 2017: il Laboratorio microbiologia applicata (LMA) ha ricevuto l’autorizzazione Swissmedic per analisi di agenti altamente patogeni in campioni ambientali. 2018: nell’ambito dell’accreditamento secondo ISO 17025 dell’Istituto materiali e costruzioni (IMC), è stata validata la procedura di conteggio e classificazione di fibre di amianto respirabili (FAR) su filtri microporosi dell’Istituto di ingegneria meccanica e tecnologia dei materiali (MEMTi). Rapporto di autovalutazione 21
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