UN METODO PER RIASSUMERE - Formazione Loescher

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UN METODO PER RIASSUMERE - Formazione Loescher
UN METODO PER
 RIASSUMERE
UN METODO PER RIASSUMERE - Formazione Loescher
Che cos’è un riassunto

Riassumere significa condensare il contenuto
di un testo in un minore numero di parole,
limitandosi a esporne i punti essenziali in
forma corretta e coerente.

• Testo originale = testo di partenza o testo
  sorgente
• Testo riassunto = testo d’arrivo
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Che cos’è un riassunto
                A Testo sorgente, 80 parole

                 B Testo d’arrivo, 26 parole

Un serpente strisciava tranquillo in un prato. All’improvviso
l’animale notò un’ombra che si avvicinava minacciosa; impaurito,
scoprì che si tra;ava di un nibbio che stava per assalirlo.
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Le fasi del riassunto

Testo
narra*vo   1 Leggere       e rileggere
           2   Dividere in sequenze
           3   Scegliere l’essenziale
           4   Riformulare
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LEGGERE E COMPRENDERE IL TESTO

ALMENO DUE LETTURE

                     •   Chi
                     •   Che cosa? Come?
                     •   Dove?
                     •   Quando
                     •   Perché?
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DIVIDERE IN SEQUENZE
Il passaggio successivo consiste nel suddividere il testo in sequenze
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DIVIDERE IN SEQUENZE

• Occorre dare un titolo a ciascuna sequenza, usando una
  frase semplice, anche in stile nominale cioè senza verbo
  ed elementi grammaticali superflui:

       Il protagonista si allontana da casa
       L’ allontanamento del protagonista

• Bisogna richiamare nel titolo l’idea o l’informazione
  dominante contenuta nella sequenza
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DIVIDERE IN SEQUENZE
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SCEGLIERE L’ESSENZIALE

In ogni sequenza bisogna:

• dis0nguere le informazioni principali da quelle secondarie

• mantenere tu2e le informazioni principali

• mantenere poche informazioni secondarie, solo quelle che
  servono a chiarire meglio i fa:

• cancellare le informazioni superflue: ripe0zioni, parole
  inu0li, par0colari irrilevan0, azioni non determinan0
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SCEGLIERE L’ESSENZIALE
RISCRIVERE E RIFORMULARE
                      Parafrasare

                     Generalizzare

                       Unificare
RIFORMULARE

                     Nominalizzare

              Trasformare i discorsi dire=

                 Usare la terza persona

                    Essere ogge=vi

                 Rispettare le consegne

              Usare correttezza e coerenza
RISCRIVERE E RIFORMULARE
1 Parafrasare
Non usare espressioni uguali a quelle del testo, ma rielabora il discorso con
parole simili.

Es. Il poverino non ebbe nemmeno il tempo di scappare perché in un lampo il
vola7le gli piombò addosso.

poverino = serpente
non ebbe nemmeno il tempo = non riuscì
scappare = fuggire
in un lampo = di colpo
vola7le = rapace
gli piombò addosso = lo aggredì

    Il serpente non riuscì a fuggire perché di colpo il rapace lo aggredì
RISCRIVERE E RIFORMULARE
2 Generalizzare le informazioni

Accanto a ciascuna serie di nomi scrivi la parola che ha un significato più generale
e che li comprende tu6.
1. Felino, siamese, soriano, persiano = ga#o
2. Calcio, tennis, pallavolo, basket, sci, nuoto = ………………………..
3. Chitarra, pianoforte, ba=eria, violino, pia> = ……………………….
4. Rivista, quoBdiano, mensile, se>manale = …………………………..
5. Casupola, gra=acielo, ville=a, villa, palazzo = …………………………..
6. Margherite, viole=e, mughe>, campanule = …………………………..
7. Salici, querce, lecci, cipressi, larici = …………………………..
8. Automobili, camion, fuoristrada, SUV = …………………………..
RISCRIVERE E RIFORMULARE

1. Aveva deciso di bere qualcosa di fresco e gradevole

2. Per la celebrazione del santo patrono erano sta: prepara: sfilate,
bande musicali e fuochi ar:ficiali

3. ll cane inseguì la lepre in quell’intrico di rami, rovi e arbus:

4. ll vigile controllava il movimento di veicoli che affollavano la strada

5. Le mensole sono un po’ in disordine, piene di astucci, penne, colori,
libri di scuola, carta e ritagli di giornalini, portafogli, orologi e braccialeF
miei.
RISCRIVERE E RIFORMULARE
1. Aveva deciso di bere qualcosa di fresco e gradevole = dissetante

2. Per la celebrazione del santo patrono erano sta; prepara; sfilate,
bande musicali e fuochi ar;ficiali = grandi festeggiamen-

3. ll cane inseguì la lepre in quell’intrico di rami, rovi e arbus; = boscaglia

4. l vigile controllava il movimento di veicoli che affollavano la strada
= traffico

5. Le mensole sono un po’ in disordine, piene di astucci, penne, colori,
libri di scuola, carta e ritagli di giornalini, portafogli, orologi e braccialeG
miei. = cariche di ogge4 di scuola e di cose personali
RISCRIVERE E RIFORMULARE
3 Unificare le informazioni
Condensa e unisci in un unico periodo frasi o informazioni che appartengono a
periodi diversi (tecnica dell’ unificazione).

   Sequenza 1: La volpe nel pozzo

   C’era un pozzo con due secchi a1acca2 una carrucola: se un secchio
   saliva, l’altro scendeva. Una volpe entrò in uno di essi, cadde sul
   fondo e non riuscì più ad uscire.
RISCRIVERE E RIFORMULARE
4 Nominalizzare

Con la nominalizzazione possiamo trasformare una frase intera in un
nome, un complemento, un’apposizione, un agge5vo:
•   Vedendo quanto stava per accadere = vedendo il pericolo
•   Non fece cenno ai suoi compagni di quel che era successo = Non
    parlò ai compagni dell’accaduto.
•   Mi svegliavo ogni giorno tremando di paura = impaurita

Un lupo corse a vedere che cosa fosse accaduto
Un lupo si accorse dell’accaduto
RISCRIVERE E RIFORMULARE

A È arrivata la no+zia che a0endevano da tempo. Ora, i suoi genitori
sono felici.
L’arrivo della no-zia tanto a0esa rallegrò i suoi genitori.
B Stava uscendo da scuola. Incontrò il prof e si fermò a parlare della gita
che era stata programmata.
All’uscita di scuola, incontrò il prof con cui parlò della futura gita.
C Di ritorno dall’ufficio, comprò il pane e il la4e. Era quasi sempre lui a fare
la spesa, dato che la moglie rientrava tardi dal lavoro.
Di ritorno dall’ufficio, faceva la spesa al posto della moglie occupata dal
lavoro.
D Uscì di casa. Salì sulla sua piccola u+litaria, poi si diresse velocemente
verso la stazione.
……………………………………………………………………………………………….
RISCRIVERE E RIFORMULARE
5 Trasformare i discorsi diretti in discorsi indiretti o riportati
RISCRIVERE E RIFORMULARE

b. Marco manifesta apprezzamento per il corso
e. Pino chiese l’ora
RISCRIVERE E RIFORMULARE

6 Usa la terza persona

                              Il caldo era
                              opprimente, così il
                              nonno propose al
                              nipo2no di fare una
                              nuotata nel fiume. Il
                              piccolo acce7ò di
                              buon grado e insieme
                              raggiunsero il vicino
                              canale. Spoglia2si, si
                              tuffarono nell’acqua
                              in mutande e
                              iniziarono a diver2rsi.
RISCRIVERE E RIFORMULARE

7 Non inserire giudizi, informazioni extra e commenti
personali: l’esposizione deve essere oggettiva e neutra.
8 Rispetta la consegna di riduzione.
9 Mantieni correttezza e coerenza espositive.
RISCRIVERE E RIFORMULARE
                      Parafrasare

                     Generalizzare

                       Unificare
RIFORMULARE

                     Nominalizzare

              Trasformare i discorsi dire=

                 Usare la terza persona

                    Essere oggettivi

                RispeBare le consegne

              Usare correBezza e coerenza
RISCRIVERE E RIFORMULARE
In un pozzo c'erano due secchi a1acca2 ad una
fune che passava sopra una carrucola alla bocca del
un pozzo. Quando un secchio saliva l'altro
scendeva.
Un giorno una volpe entrò in uno dei due secchi e
cadde nel fondo del pozzo. Ogni volta che cercava         C’era un pozzo che aveva
di uscir fuori si bagnava tu1a e faceva un gran           una carrucola con due
rumore                                                    secchi. Una volpe entrò in
Un lupo udì questo rumore e corse a vedere che            uno di essi, cadde sul
cosa fosse accaduto.                                      fondo e non riuscì più ad
“Che state facendo laggiù, sorella volpe?” domandò        uscire. Un lupo si accorse
il lupo.                                                  dell’accaduto e si avvicinò
“Sto pescando rispose la volpe. Venite giù ad             al pozzo. La volpe fece
aiutarmi”.                                                credere allo sciocco
“E come posso scendere?” chiese il lupo.                  animale che lei stava
“Saltate nel secchio che è lassù” replicò la volpe “e     pescando e lo convinse a
in un minuto sarete qui”.                                 scendere con l’altro
Il lupo fu tanto sciocco e ubbidì; entrò nel secchio, e   secchio per aiutarla. Così, il
poiché egli era più pesante di lei, in un momento fu      lupo arrivò in fondo, ma la
in fondo al pozzo, mentre la volpe saliva in cima.        volpe risalì e scappò.
Quindi saltò fuori e se ne fuggì.                         Al lupo che chiedeva aiuto,
“Non mi lasciare quaggiù!” gridava il lupo.               la volpe rispose solamente
Ma la volpe rispose soltanto: “Questo è quanto            che al mondo c’è chi
accade nel mondo: che chi scende e c’è chi sale”.         scende e c’è chi sale.
TIPOLOGIA C
                           ALLENATI ALL’ESAME                                   Comprensione e sintesi

              Comprendere e riassumere un testo narrativo

              Roy e l’orsa
              Carl Hiaasen

             1             Q      uando viveva ancora nel Montana, una volta Roy era stato a fare un’e-
                                  scursione a piedi fino a Pine Creek Trail nell’Absaroka Range, una riser-
                           va che si affaccia sulla Paradise Valley e il fiume Yellowstone.
                               Era una gita scolastica, con quattro insegnanti e circa trenta ragazzini.
                     5     Roy aveva fatto di tutto per restare indietro e, quando gli altri non guardava-
                           no, si era staccato dal gruppo. Aveva abbandonato il sentiero battuto, zigza-
                           gando lungo il fianco di un monte coperto di alberi. Il suo piano era quello di
                           valicare la cima e ritrovarsi in testa ai suoi compagni. Aveva pensato che sa-
             2             rebbe stato divertente se, giunti faticosamente al campeggio, lo avessero tro-
                    10     vato già che schiacciava un pisolino accanto al torrente.
                               Si era inoltrato in una foresta di alti pini, dove il pendio era coperto di tron-
                           chi abbattuti e di rami spezzati. Aveva fatto molta attenzione a non smuover-
                           li, perché non voleva che gli altri, in basso, si accorgessero che stava risalendo
                           il fianco del crinale.
                    15         Ma era stato fin troppo silenzioso: giunto a una radura, si era ritrovato da-
                           vanti una grossa orsa grigia con due cuccioli. Difficile dire chi di loro si fosse
             3
                           spaventato di più. Gli orsi avevano cominciato a sbuffare e ad alzarsi sulle
                           zampe posteriori per esaminarlo.
                               Roy si era ricordato che sua madre gli aveva messo nello zaino una bombo-
                    20     letta di pepe spray, ma gli era tornato alla mente anche ciò che aveva letto su
             4             come comportarsi quando si incontra un orso. Gli orsi non vedono molto be-
                           ne, quindi per gli esseri umani la cosa migliore da fare è rimanere fermi e in
                           silenzio. Roy aveva fatto esattamente così.
                               L’orsa aveva socchiuso gli occhi e, ringhiando, aveva annusato l’aria. Poi
                    25     aveva emesso un verso simile a un colpo di tosse, e i suoi cuccioli erano sfrec-
                           ciati fra gli alberi. Roy aveva inghiottito amaro, ma non si era mosso. Mam-
                           ma orsa si era levata in tutta la sua statura e aveva fatto il gesto di scagliarsi
                           su di lui, mostrando i denti gialli. Eppure, il ragazzino aveva mantenuto il
             5
                           controllo ed era rimasto immobile. L’orsa lo aveva studiato attentamente.
                    30     Dalla sua espressione, si capiva che considerava Roy troppo piccolo per costi-
                           tuire una minaccia. Infatti, dopo alcuni interminabili istanti, si era riabbas-
                           sata sulle quattro zampe e, con un’ultima sbuffata di sfida, si era diretta verso
                           i suoi piccoli.

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TIPOLOGIA C
                                ALLENATI ALL’ESAME                               Comprensione e sintesi

                  Comprendere e riassumere un testo espositivo

                  Occhio ai rifiuti!
                  Giuseppe Brillante

                                U     n tempo, prima di buttare via qualcosa, i nostri nonni ci pensavano più
                                      di una volta. Cercavano di riutilizzare il più possibile. Quando qualcosa
                                si rompeva la riparavano e la gettavano solo nel caso in cui fosse diventata
                                logora e inutile.
                            5       Oggi tutto è cambiato.
                                    Sebbene l’uomo abbia sempre prodotto rifiuti, negli ultimi decenni il pro-
                                gresso e il consumismo (cioè l’acquisto e il consumo di beni materiali), con
                                la sua filosofia poco ecologica dell’usa e getta, ha fatto esplodere il problema.
                                Buttiamo via di tutto, dai vecchi giocattoli alle automobili, dai piatti alle la-

                                                                                                                       TIPI DI TESTO
                  1
                        10      vatrici, dai computer ai mobili. Per non parlare dei resti della spesa (scatolet-
                                te, imballaggi per i prodotti, bottiglie di plastica e di vetro, avanzi di cibo). A
                                volte cambiamo gli oggetti solo per possedere un modello più recente. Basta
                                pensare ai cellulari.
                                    Nel nostro Paese ogni persona, neonati compresi, produce in media più di
                        15      540 chilogrammi di rifiuti all’anno, che moltiplicato per il totale della popola-
                                zione dà una cifra intorno ai 32 miliardi di chilogrammi. Messi uno sull’altro
                                sarebbero alti quanto un enorme grattacielo di una cinquantina di piani, con
                                la base di almeno un chilometro.
                                    Per evitare di essere sommersi dai rifiuti, ipotesi non del tutto da trascu-
                        20      rare, dobbiamo smaltirli. Come? Una piccola parte viene riciclata (in Italia in
                                media il 30%) oppure bruciata negli inceneritori (circa il 12%), mentre tutto
                                il resto finisce in discarica, dove poi viene sepolto. Quando una discarica è
                                piena se ne fa un’altra.
                                    Naturalmente le discariche creano più di un problema. Innanzitutto, biso-
                        25      gna avere spazio a disposizione per farle, poi non sono certo un modo per ri-
                  2             solvere la questione dei rifiuti. È come nascondere lo sporco sotto un tappeto,
                                non lo vedi, ma c’è. E cosa succederà quando sotto il tappeto non ci starà più
                                niente? In ogni caso, uno dei principali problemi delle discariche è la perdita
                                di liquami tossici che colano e a volte vanno a inquinare il terreno e le falde
                        30      acquifere, grandi serbatoi naturali di acqua che poi finisce nelle nostre case.
                                Non va dimenticata, inoltre, la puzza prodotta dalla fermentazione dei resi-
                                dui organici. È soprattutto per questo motivo che la gente non le vuole nel
                                proprio territorio.

                                                                                                                 129

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3 • Il testo espositivo

                                Come abbiamo detto, una parte dei rifiuti, invece di finire in discarica, vie-
                    35      ne portata negli inceneritori per essere bruciata ad alte temperature. Il calore
                            sviluppato con la combustione può essere trasformato in vapore per produrre
                            energia elettrica oppure può essere utilizzato per il riscaldamento delle case.
                                Gli impianti in grado di fare questa operazione sono chiamati termova-
                            lorizzatori. A Brescia si trova uno dei più grandi d’Europa, capace da solo di
                   40       far fronte a un terzo del fabbisogno di riscaldamento della città. Recuperare
             3              energia dai rifiuti è sicuramente un modo intelligente di smaltirli, anche se
                            qualcuno sostiene che le emissioni degli inceneritori alla lunga possano esse-
                            re nocive per la salute.
                                Ecco perché la maniera migliore per svuotare le discariche è imparare a
                    45      riciclare. Proprio su questa ultima possibilità si gioca una partita importante
                            rispetto alla salvaguardia dell’ambiente. In questo modo, infatti, si recupe-
                            rano materie prime, si risparmia energia e nelle discariche finiranno solo i
                            prodotti che non possono essere riutilizzati.
                                Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa. Per esempio, quan-
                    50      do fai la spesa al supermercato fai attenzione alle confezioni (i rifiuti derivati
                            dagli imballaggi sono il 50% in volume e il 30% in peso di quanto si butta in
                            discarica). Meglio comprare prodotti sfusi e scegliere i contenitori “formato
                            famiglia” anziché quelli monodose.
                                Sostituisci le buste in plastica con quelle in tela. L’inquinamento dei sac-
                    55      chetti in plastica è mostruoso. Pensa che solo in Europa se ne consumano 100
                            miliardi ogni anno e una buona parte finisce in mare intossicando o ucciden-
                            do milioni di animali.
                                Che gli oceani siano sempre più immense discariche lo dimostra anche
             4
                            l’incredibile notizia che nel Pacifico si è formata una gigantesca isola galleg-
                   60       giante, chiamata Pacific Trash Vortex, costituita solo da rifiuti in plastica get-
                            tati in acqua negli ultimi cinquant’anni, che le correnti hanno ammassato
                            in un’area grande come Italia, Francia e Spagna messe insieme! Per ridurre il
                            tuo contribuito a questa che è la più grande discarica del mondo puoi anche
                            convincere la tua famiglia a seguire una nuova moda. In molti negozi, infat-
                    65      ti, si sta diffondendo sempre più l’abitudine di vendere shampoo e detersivi
                            “alla spina”. Basta portarsi un flacone vuoto e riempirlo con quanto ti serve! Il
                            flacone sarà sempre lo stesso e non andrà ad aumentare la quantità di rifiuti
                            in plastica.
                                Un altro modo di contribuire al benessere dell’ambiente è la raccolta dif-
                    70      ferenziata, un modo diverso di raccogliere i rifiuti. Non finiscono tutti in un
             5              bidone, ma vengono divisi secondo categorie già al momento di buttarli via,
                            permettendone il riciclaggio. Vetro, carta, plastica, alluminio e, in alcune zo-
                            ne, anche l’umido (rifiuti organici come avanzi di cibo, scarti di cucina, gusci

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ALLENATI ALL’ESAME

                             d’uovo, fondi di caffè, bustine del tè, fiori, piante e cenere), vengono raccolti
                        75   dai cittadini in contenitori diversi. In questa maniera, i rifiuti che finiranno
                 5
                             nelle discariche saranno di meno e si potranno recuperare materie prime da
                             riutilizzare.
                                                                                (G. Brillante, L'ecologia spiegata ai ragazzi, Mondadori)

                  COMPRENSIONE
                  1. «Oggi tutto è cambiato» (r. 5). Che cosa è cambiato rispetto al passato?
                        Buttiamo via troppi rifiuti, di ogni tipo e non aggiustiamo più le cose per riutilizzarle.

                  2. «Per evitare di essere sommersi dai rifiuti, ipotesi non del tutto da trascurare,
                        dobbiamo smaltirli» (rr. 19-20). Quale altro verbo potrebbe sostituire il verbo
                        smaltirli?
                        A      Usarli.                                C √ Eliminarli.

                                                                                                                                             TIPI DI TESTO
                        B      Venderli.                              D     Ridurli.
                  3. Quali sono i principali problemi delle discariche?
                        a Bisogna sacrificare molto spazio per farle.
                        b La perdita di liquami tossici che inquinano.
                        c La puzza prodotta dalla fermentazione dei residui organici.

                  4. Quali vantaggi produce il riciclo dei rifiuti?
                        Si recuperano materie prime, si risparmia energia, si riducono le discariche.

                  5. Che cos’è il Pacific Trash Vortex?
                        Una gigantesca isola galleggiante nell’oceano Pacifico, costituita solo da rifiuti in plastica.

                  6. In quali modi possiamo contribuire, con semplici gesti quotidiani, al benessere
                        dell’ambiente? Elencane almeno tre.
                        a Comprare prodotti sfusi evitando confezioni con troppa plastica.
                        b Sostituire le buste in plastica con quelle in tela.
                        c Praticare la raccolta differenziata.

                  7. Associa ogni termine alla corretta definizione.
                        A 4     Consumismo                        1   Recupero dei materiali utili dai rifiuti al fine
                        B 1     Riciclaggio                           di riutilizzarli anziché smaltirli
                        C 5     Discarica                         2   Impianti utilizzati per bruciare e smaltire i rifiuti
                        D 2     Inceneritore                      3   Impianto in cui il calore sviluppato durante
                        E 3     Termovalorizzatore                    la combustione dei rifiuti viene recuperato
                                                                      per produrre vapore
                                                                  4   L’acquisto e il consumo eccessivi di beni materiali
                                                                  5   Luogo dove vengono accumulati in modo
                                                                      non selezionato e permanente i rifiuti solidi
                                                                                                                                       131

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3 • Il testo espositivo

              SINTESI
              8.    La scaletta delle idee Ogni paragrafo è stato riassunto in un titolo che sintetizza
                    l’idea centrale. Numerali nell’ordine corretto.
                    A 5 La raccolta differenziata evita di riempire le discariche e fa risparmiare energia.
                    B 3 I termovalorizzatori e il riciclo sono un sistema intelligente per smaltire i rifiuti.
                    C 2 Lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche crea molti problemi.
                    D 4 Quando si fa la spesa, si possono adottare comportamenti utili a contenere
                           la mole di rifiuti.
                    E 1 Il consumismo ha fatto esplodere il problema dello smaltimento dei rifiuti.

              9.    Un riassunto da completare Completa il riassunto del paragrafo 1 inserendo
                    le parole e i numeri elencati in disordine.
                    mobilio • 540 • consumismo • buttiamo via • 32 • riutilizzare

                        Un tempo, si stava più attenti a buttare via le cose e si cercava di riutilizzare
                        il più possibile. Oggi è cambiato tutto. Il progresso e il     consumismo      hanno
                        aggravato il problema, infatti      buttiamo via    di tutto e in gran quantità: vec-
                        chi giocatoli, automobili, elettrodomestici,        mobilio     , oggetti elettronici,
                        resti della spesa. Nel nostro Paese ogni abitante produce in media più di 32
                        chilogrammi di rifiuti all’anno, per un totale di circa     540       miliardi di chi-
                        logrammi.

              10. L’ordine da ristabilire Riordina i seguenti capoversi che riassumono il paragrafo 4.
                    A       4 Un altro modo per contribuire a un consumo sostenibile è quello di comprare
                        shampoo e detersivi “alla spina”, cioè portandosi un flacone vuoto e riempirlo
                        al momento dell’acquisto.
                    B 2 Per esempio, quando facciamo la spesa, dobbiamo comprare prodotti sfusi,
                        preferire confezioni più grandi rispetto a quelle monodose e usare buste di tela,
                        allo scopo di ridurre rifiuti derivati da plastica e imballaggi.
                    C 1 Tutti possiamo contribuire a ridurre la quantità di rifiuti.
                    D 3 Infatti, la plastica è causa di grave inquinamento ambientale, come dimostra
                        la Pacific Trash Vortex, l’immensa isola fatta di rifiuti di plastica, che galleggia
                        nell’oceano.
              11.   Riassunto autonomo Riassumi il paragrafo 4. L’esercizio è avviato. Elaborazione personale.
                    Tutti possiamo fare qualcosa. Per ridurre i rifiuti degli imballaggi, è preferibile comprare prodotti
                    sfusi e scegliere i contenitori “formato famiglia”.

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                     I testi e gli esercizi sono tratti dall'antologia NUOVI COMPAGNI DI VIAGGIO, ed. Loescher

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