UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
DIGITAL MINDSET UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN DI GAIA FIERTLER Hub, Incubatori, Acceleratori, Reti di Imprese, Centri di Competenza, Digital Innovation Hub, Lighthouse: cresce l’ecosistema che sostiene l’innovazione digitale e green del nostro tessuto produttivo. Qui i casi DIH di Confindustria, CIM4.0 e Michelin, Cluster Fabbrica Intelligente e SkipsoLabs, SAIHub, Conoscenze e Risorse con Carbotech e Felsineo, Ammagamma e il Centro di Ricerca “The Energy of Data”, Cisco con Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture Accelerator 26
1 | marzo 2022 A umentano le buone modelli di business. Dalle ultime pratiche di trasferi- ricerche risulta che l’81% delle mento tecnologico grandi aziende ha un approccio di “dalle imprese alle Open Innovation, modello che fa imprese” per ridurre il ricorso a strumenti e competenze gap culturale e tecnologico e garan- anche dall’esterno, in particolare tire la competitività del sistema in da startup, università, istituti di un mondo che pone sfide continue. ricerca, consulenti e aziende non Con progetti di Open Innovation concorrenti. In particolare, il 49% dentro la cornice del Piano Indu- delle grandi collabora con startup stria 4.0 o dei Cluster innovativi innovative (il 62% delle grandis- per coinvolgere pmi e startup, sime e il 38% delle grandi). A loro con iniziative delle associazioni volta, le startup collaborano con le di categoria e, ancora, con società grandi per l’83%, mentre solo il di advisory o direttamente imprese 7% delle piccole e medie sviluppa che lanciano progetti di co-inno- progetti con startup innovative e vazione. In ogni caso, sono tutte il 70% non è interessato o non sa esperienze che concorrono a favo- di cosa si tratti (fonte: Osservatori rire la contaminazione, lo scambio Digital Innovation Politecnico e la collaborazione tra i soggetti di Milano: Startup Intelligence/ impegnati a far crescere l’Italia. Digital Transformation 2021). In questo meccanismo virtuoso, Il nostro focus è sulle iniziative e le startup innovative lavorano sui progetti per intercettare e coin- sempre più a contatto con le grandi volgere in concreto le pmi, sia in aziende per accelerare nuovi pro- termini di sensibilizzazione e av- cessi e soluzioni, mentre il vero vio di progetti di trasformazione nodo restano le piccole e medie digitale, sia come possibili bene- imprese che hanno bisogno di mag- ficiarie di progetti di ricerca e svi- giore coinvolgimento per intro- luppo e innovazione all’interno di durre le nuove tecnologie e nuovi partenariati più estesi. 27
DIGITAL MINDSET della rete nazionale dei DIH di Confindustria, su indicazione del Gruppo Tecnico Filiere e Medie Imprese di Confindustria, guidato dal vicepresidente Maurizio Gianluigi Marchesini. Viscardi è anche Le iniziative dei DIH Viscardi Presidente del DIH Lombardia e Ceo di Cosberg, media azienda coordinatore della di Confindustria rete nazionale dei lombarda specializzata in sistemi La rete dei 22 Digital Innova- DIH di Confindustria e impianti di automazione tion Hub di Confindustria, istitu- e presidente DIH industriale. iti nell’ambito del Piano Calenda Lombardia come porta d’accesso alle nuove I DIH sono tra i destinatari tecnologie per le pmi, ha svilup- delle risorse del PNRR pato un piano articolato per dia- per il trasferimento logare, sensibilizzare e indirizza- re le proprie associate, e non solo, Il futuro tecnologico? Sì, i DIH sono esplicitamente verso i Competence Center per programmi di formazione digitale dei DIH citati nell’intervento di rafforzamento dei centri di tra il PNRR e progetti di innovazione. Gli hub trasferimento tecnologico, ma regionali, coordinati dall’Executi- non come destinatari diretti delle ve Team, sono collegati alle aree risorse. L’ammontare dei fondi Innovazione delle associazioni ter- ritoriali, che sono le “antenne” ca- e la partita previsti dal PNRR (350 milioni di euro) è destinato agli otto pillari sui bisogni locali. Il proget- to propone alle imprese, associate e non, un test di valutazione sul europea Competence Center riconosciuti dal MiSE e agli EDIH che, già selezionati dal Ministero, hanno proprio grado di digitalizzazione. Sono previsti 350 milioni di euro partecipato alla call europea e che, L’assessment è stato messo a pun- per l’innovazione e il trasferimento nel numero massimo di 23 sui to da Confindustria insieme con il tecnologico alle pmi nella Missione 45 presentati, verranno ammessi Politecnico di Milano e viene in- 4 del PNRR. Oltre al finanziamento dalla Commissione, sempre in rete trodotto, spiegato e guidato da ma- diretto alle imprese, queste risorse con altri attori come Competence nager preparati apposta per sedersi saranno destinate al rafforzamento Center, centri tecnologici, al tavolo con i singoli imprenditori. della rete di competenze per università. «L’assessment è uno strumento favorire la digitalizzazione del operativo e culturale per disegna- Paese e ne beneficeranno anche Oltre a questo progetto re una roadmap personalizzata. I i Competence Center e i Digital europeo, che rapporti avete nostri manager seguono anche la Innovation Hub (DIH) del sistema con i Competence Center? fase successiva per proporre un confindustriale, entrambi introdotti Come DIH di Confindustria progetto su misura di Industria 4.0, dal Piano Calenda. Inoltre, abbiamo già firmato degli accordi che poi viene gestito dagli specia- una volta conclusa la selezione con i Competence Center per listi delle nostre aree Innovazione da parte della Commissione sviluppare dei progetti comuni, sia e dei Competence Center», spiega europea, diventeranno operativi per il riconoscimento operativo Gianluigi Viscardi, coordinato- gli European Digital Innovation delle attività di assessment e re della rete nazionale dei DIH di Hub (EDIH) con ulteriori risorse roadmap che svolgiamo nelle Confindustria e presidente DIH per favorire la transizione imprese, che poi indirizziamo a Lombardia. Un altro progetto è digitale. In pratica, la partita si loro per progetti di formazione e l’assessment di filiera, in questo giocherà su più fronti. Abbiamo innovazione, sia per poter avere caso per accelerare la digitalizza- commentato le opportunità, i una ricaduta di risorse. Finora, zione dei fornitori principali di una rischi e le prospettive dei DIH con infatti, in questo primo triennio di capofila avanzata come Leonardo, Gianluigi Viscardi, coordinatore attività, le nostre iniziative sono 28
1 | marzo 2022 state sostanzialmente finanziate aggiornato e in altri casi di com- dagli associati di Confindustria prendere il valore e trovare il modo con 9 milioni di euro di L’81% di passare al paradigma Industria investimenti diretti. Tuttavia, 4.0. Le competenze richieste a que- per una sostenibilità economica ste figure di contatto sono quelle di futura e per il potenziamento delle “antenne” territoriali che delle grandi saper ascoltare, entrare in empatia, non proporsi con un atteggiamento sono a stretto contatto con i bisogni e i gap aziendali, serve aziende ha professorale, ma come medico di base che comprende il quadro ge- un riconoscimento come soggetti giuridici per poter ricevere un approccio nerale e poi, casomai, indirizza agli specialisti, aiutando l’imprenditore direttamente finanziamenti. di Open a orientarsi, fra tanta offerta tecno- logica, in base a quello che davvero Innovation, Cosa chiedete al Governo? serve per creare valore in azienda», Chiediamo il riconoscimento precisa Viscardi. Al momento la- contando su giuridico dei DIH, che sono vorano al progetto una cinquantina il primo anello del processo di manager, che finora hanno se- di trasferimento tecnologico guito 1.800 assessment aziendali. progettato dal Piano Calenda. Per riconoscimento intendo competenze Inoltre, poiché lo spirito di emu- lazione è potente quando si tratta una definizione precisa con gli standard da soddisfare, un po’ esterne di investire in progetti di cui non si conoscono ancora i risultati, i come avverrà nella selezione DIH hanno istituito le “fabbriche di quelli europei. Il nostro vetrina”: una quarantina di pmi dal ruolo strategico è dato dalla Veneto alla Puglia, passando per la prossimità alle aziende, dalla Lombardia e il Lazio, che hanno capillarità della rete grazie alle Abb o Ansaldo Energia, grandi già avviato progetti di Industria 4.0 antenne territoriali espresse dalle aziende che hanno già aderito al e ne stanno raccogliendo i frutti. sezioni di innovazione delle progetto. In generale, far seguire «Sono aziende come le loro, in cui sedi locali, coordinate dal nostro la fase di autovalutazione da una è più facile riconoscersi, che hanno “hub” centrale per tutta una persona competente è un modo per accettato di mostrare come lavo- serie di iniziative che arrivano accompagnare gli imprenditori nel rano le loro linee produttive con fino alla singola impresa per prendere coscienza intanto delle le tecnologie 4.0. Vedere come accompagnarla nell’innovazione nuove tecnologie e dei loro van- fanno gli altri è uno strumento ef- di processo e di prodotto. taggi e, in seconda battuta, degli ficace per convincersi a provare interventi necessari per colmare e a buttarsi nell’investimento di Come vi posizionate rispetto il divario esistente. Queste figure qualcosa che non si è ancora capi- agli standard europei? di contatto sono possibili grazie to bene cosa sia. Ma, come dicevo, I DIH di Confindustria ai fondi per le politiche attive del noi cerchiamo di supportare in più presentano una omogeneità nei lavoro, selezionate con la colla- modi la comprensione del nuovo criteri di assessment e nelle borazione di Federmanager. «Si paradigma: interconnessione tra le attività proposte, che è stato tratta di manager disoccupati, tra macchine, analisi dei dati, decisio- uno dei risultati del mio primo cui molti giovani, cui diamo la pos- ni guidate dai dati, algoritmi, AI, mandato triennale: offrire alle sibilità di entrare in contatto con robotica avanzata, realtà virtuale e imprese italiane di qualsiasi area il mondo delle pmi, che in genere aumentata, tutto quel mondo degli geografica e produttiva, socie non conoscono e che potrebbero intangibili con il valore aggiunto e non socie di Confindustria, essere un bacino di opportunità an- che porta al business e al sistema i medesimi strumenti e le che per loro. Stiamo riscontrando produttivo», aggiunge Viscardi. stesse opportunità per avviare soddisfazione perché trovano un Sul sito di Confindustria è presente un efficace processo di tessuto industriale avanzato, che in una pagina dedicata alle “fabbriche modernizzazione digitale. certi casi ha solo bisogno di essere vetrina” presentate caso per caso 29
DIGITAL MINDSET man mano che se ne aggiungono tutta la rete. Proprio in questa logi- Provincia rispetto a quanto offer- e sono già iniziate le prime visite ca il Competence Center CIM4.0, to come competenze da CIM4.0, virtuali ai siti produttivi con oltre con sede a Torino, focalizzato su quindi si è verificato quali tecno- 150 aziende collegate ogni volta. Digital Factory e Additive Manu- logie fossero presenti nel sito Mi- facturing, ha stretto un accordo con chelin per metterle a disposizione Il modello Hub&Spoke Confindustria Cuneo e lo stabili- delle pmi locali in un’area dimo- La Missione 4 del PNRR alla voce mento locale di Michelin, primo strativa dedicata. «Abbiamo indi- “Dalla ricerca all’impresa” propo- in Italia e fra i principali in Europa viduato i locali, l’allestimento, le ne il modello Hub&Spoke per il per produzione di pneumatici, per apparecchiature da installare e le trasferimento tecnologico con con- creare un hub aperto alle aziende risorse da dedicare, tra cui tecnici nessioni a rete. Il modello è costi- del territorio in linea con il Piano esperti e tesisti», racconta Marco tuito da un hub attuatore pubblico- Transizione Digitale 4.0. Mangialardo, Innovation Mana- privato che coordini e rendiconti e «Con la messa a disposizione delle ger di Michelin Italia. In questo dagli “spoke” come soggetti rea- nostre tecnologie 4.0 e di un’offer- modo le aziende potranno testare lizzatori dei progetti, specializzati ta formativa dedicata all’upskilling processi e prodotti secondo le lo- su alcune competenze a favore di e al reskilling di manager, tecnici giche 4.0 con robot collaborativi, e imprenditori, accompagneremo sistemi di visione basati su intel- le aziende, soprattutto pmi, a po- ligenza artificiale, tecnologie per sizionarsi in modo competitivo la manutenzione predittiva, Mes e sui mercati globali secondo il mo- sistemi di trasporto a guida auto- dello Hub&Spoke. Si tratta di un matica, tutti sistemi già operativi primo esempio che abbiamo rea- in Michelin. «Nel frattempo, lo lizzato con tempestività in linea scorso anno abbiamo fatto un test con le richieste delle imprese e del modello operativo: Confindu- che intendiamo sviluppare su tut- stria ha organizzato un webinar su- to il territorio nazionale, secondo gli Agv, noi abbiamo partecipato gli obiettivi previsti dal PNRR», come relatori di un nostro progetto spiega Enrico Pisino, Ceo di insieme a un fornitore tecnologi- CIM4.0. In pratica, da questa esta- co e poi abbiamo invitato in fab- te le aziende di Cuneo e Provincia brica le pmi interessate a vedere potranno accedere a uno spazio i nostri Agv in azione», racconta Enrico ipertecnologico realizzato all’in- il manager. Il nuovo hub tecno- Pisino terno dello stabilimento Michelin di Cuneo, in collaborazione con il logico progettato con CIM4.0 si inserisce nella strategia di Miche- Ceo di CIM4.0 Competence Center. Confindu- lin che, attraverso la Fondazione stria Cuneo si è occupata di rac- Michelin Sviluppo presente in Ita- cogliere i bisogni delle pmi della lia dal 2004, promuove lo sviluppo 30
1 | marzo 2022 A CUNEO LA FABBRICA DIGITALE DI MICHELIN Michelin è presente in Italia con tre stabilimenti a Cuneo, Alessandria e Torino, oltre a due magazzini a Torino e Tribano. È il primo produttore di pneumatici in Italia, con una capacità installata di 14 milioni di pezzi, di cui 13 milioni a Cuneo per autovetture e un milione ad Alessandria per autocarri, con circa 3.800 dipendenti. Lo stabilimento di Cuneo è anche il più grande di Michelin nell’Europa occidentale e tra i più grandi del Gruppo a livello mondiale. Ha un elevato livello di automazione e digitalizzazione grazie all’accelerazione dell’ultimo decennio, con investimenti da 45 milioni di euro nel 2021 e 50 milioni di euro nel 2022. Il processo di tracciatura della produzione, per esempio, è digitalizzato al 100%. Marco Mangialardo Innovation Manager di Michelin Italia e la crescita delle aziende dei terri- tralistica, lasciando più spazio ai tori in cui è presente, anche attra- singoli stabilimenti che hanno la verso l’Open Innovation. possibilità di ricercare l’innovazio- «Crediamo molto nella circola- ne sul mercato. L’innovazione non zione delle idee e nello scambio è una esclusiva delle startup, ma L’impegno di Michelin tecnologico con partner forte- deve essere al cuore della strategia sul territorio mente innovativi, nel rispetto dei di qualunque azienda. Gli sviluppi La partnership tra Michelin e gli brevetti che tutelano i nostri pro- prototipali che abbiamo seguito in stakeholder del territorio, come dotti e i nostri processi. Spesso, in questi anni, per esempio, riguarda- gli incubatori di Politecnico e passato, le grandi aziende hanno no anche pmi che ci sottopongono Università degli Studi di Torino, sofferto di autoreferenzialità tec- idee progettuali con una più signi- le associazioni confindustriali del- nologica, mentre le piccole fanno ficativa maturità, permettendo una le Province piemontesi e Réseau fatica a trovare mercati per svi- sperimentazione più rapida ed ef- Entreprendre Piemonte, ha facili- luppare le innovazioni. Inoltre, ficace. La messa a disposizione di tato il contatto e la collaborazione le grandi aziende, proprio per le risorse tecniche e umane da parte con startup innovative e pmi. loro dimensioni, sono più lente a nostra per questi prototipi, o Proof Di fatto, negli ultimi cinque anni recepire le innovazioni e a esten- of Concept (PoC), è definita sulla Michelin ha sostenuto i progetti derle a tutti gli stabilimenti, ma base di una priorità, della proba- di 108 startup e pmi, favorendo il oggi per alcune parti di processo bilità di successo e del potenziale consolidamento di 700 posti di la- si è superata questa visione cen- ritorno», racconta il manager. voro e ha promosso 12 progetti di 31
DIGITAL MINDSET Le sfide del Cluster Fabbrica intelligente ll Cluster è impegnato in proposte e progetti per più missioni del PNRR. Nelle linee di intervento promosse dal MiSE, per esempio, tra cui rientra “Transizione 4.0”, sono stanziati 14 miliardi di euro (Missione 1) e il Cluster vuole essere di supporto al Ministero nell’individuare progetti concreti. Per la Missione 4 (Istruzione e ricerca) sono previsti 13 miliardi di euro Open Innovation, che si sono tra- per investimenti in R&S, innovazione, trasferimento dotti in soluzioni applicative per tecnologico e competenze. Il Mur ha invitato i 12 Cluster i suoi stabilimenti. «Grazie a un nazionali, tra cui CFI, a proporre nuove linee di ricerca pilotaggio specifico e alla messa in nel contesto di partenariati pubblico-privati. Altro opera di una rete interna di facili- interlocutore istituzionale per la Transizione ambientale tatori, è stato possibile sviluppare e, in particolare, energetica è il Mite, con un pacchetto progetti di collaborazione tra real- consistente del PNRR di quasi 60 miliardi (Missione 2). tà così distanti fra loro in termini di operatività e perimetro», com- menta Mangialardo. In particola- re, i progetti di Open Innovation sviluppati a Cuneo e rientranti nel Come coinvolgere portafoglio della Fondazione sono le pmi nell’innovazione la tracciabilità e la gestione dei «Senza l’evoluzione dell’intero flussi dei mezzi interni in movi- ecosistema, non è possibile racco- mentazione con tag, l’etichettatu- gliere in modo duraturo ed esteso ra della produzione in spedizione, i frutti delle innovazioni tecnolo- nonché distributori “intelligenti” giche. La transizione digitale delle per Dpi ed equipaggiamenti ma- singole aziende non basta più. Bi- nutentivi, che hanno trovato svi- sogna focalizzarsi su quella delle luppo industriale all’interno del filiere, che vanno rivisitate per ri- sito. I progetti comprendono an- spondere rapidamente ai cambia- che la gestione ottimizzata Hvac menti improvvisi della domanda e dei reparti, che ha contribuito al Luca per adattarsi a interruzioni impre- consolidamento dei test per la ge- neralizzazione della soluzione nel- Manuelli viste. Inoltre, occorre accelerare sulla transizione green, e quindi lo stabilimento di Alessandria, e Presidente del Cluster sulla sostenibilità industriale, in- soluzioni AR/VR per la gestione Fabbrica Intelligente tesa come un insieme di tecnolo- di interventi manutentivi e ricari- gie e strategie per supportare gli ca wireless per i carrelli utilizzati ambiziosi obiettivi di Net Zero per la movimentazione interna che, Emission. Il contributo che i infine, sono serviti per confermare Lighthouse possono dare alle le ipotesi prototipali su più vasta pmi si arricchisce del concetto di scala. «Noi crediamo che il nostro “Innovability” (Innovation for sistema, e tutte le azioni che stiamo Sustainability), che nasce dallo costruendo con gli interlocutori del scenario indirizzato dal PNRR territorio, vadano nella direzione per la manifattura con la sua pa- di un modello virtuoso», conclude rallela trasformazione, digitale il manager. e ambientale», interviene Luca 32
1 | marzo 2022 pmi e startup è mutualmente be- nefica: le prime scoprono soluzioni La transizione (anche “su misura”) a loro ignote e nuovi modelli e tecnologie abi- digitale delle litanti; le seconde incrementano il fatturato, ampliano il proprio ca- singole aziende talogo e beneficiano della “brand reputation” di pmi affermate», spiega Manuelli. Proprio per in- non basta coraggiare questi scambi proficui, CFI ha reso disponibili due stru- più. Bisogna menti di Open Innovation. Il primo è XFactory Open Innovation Chal- focalizzarsi su lenge, per cui gli Impianti Faro de- finiscono con il Cluster delle sfide quella delle su temi specifici, come quella di Abb Italia su soluzioni di stam- filiere, che per realizzare l’assessment dei net- pa 3D di componenti in metallo o work, sia per promuoverne l’avan- quella di Ori Martin Tenova sulla vanno rivisitate zamento tecnologico e la compe- cybersafety. «Con queste iniziative titività. Nel caso del progetto 4.0 di Open Innovation si innesca un Aenet di Ansaldo Energia, per “cortocircuito” tra realtà che co- esempio, la valutazione del livel- noscono bene il prodotto e altre in lo di maturità digitale delle aziende grado di apportare nuove soluzio- della filiera è stata affidata al DIH ni. Infatti, allo stesso tavolo sono Manuelli, presidente del Cluster di Confindustria Liguria e all’U- radunate sia la filiera tradizionale Fabbrica Intelligente (CFI). I Ligh- niversità di Genova, mentre per i dei fornitori della capofila sia quel- thouse Plant (“Impianti Faro”) processi di innovazione e sviluppo la digitale delle startup», racconta sono stati progettati e realizzati delle competenze, una volta indi- Manuelli. Il secondo strumento è da sei grandi aziende (Ansaldo viduati i gap, sono stati coinvolti i l’iniziativa più recente di CFI, il Energia, Tenova-Ori Martin, Abb, Competence Center Made di Mi- Cluster Crowd Open Innovation, Hitachi Rail, Hsd Mechatronics e lano e Start 4.0 di Genova. che non è una iniziativa “corpora- Wartsila) nell’ambito del CFI pro- «Tuttavia, è innegabile che in via te”, ma di sistema con approccio prio come “dimostratori tecnolo- generale siano poche le pmi del bottom up. Le aree di interesse gici” in grado di coinvolgere nel manifatturiero che interagiscono sono state identificate, con un pro- loro percorso innovativo i partner con l’ecosistema degli innovatori e cesso di Internal Innovation, dagli di filiera. Sono infatti un esempio con le stesse startup, e lo fanno so- associati e dai partner di CFI: “Mi- di come certe tecnologie abilitanti prattutto in riferimento ad applica- glioramento della interazione tra possano tradursi in soluzioni ap- zioni digitali per il gestionale o alle sistemi e operatori” nell’ottica di plicative, dando la possibilità alle tecnologie sulla cresta dell’onda Human Centrality; “Sostenibilità pmi della filiera di toccare con come l’Additive Manufacturing. ambientale dei processi manifat- mano aspetti rilevanti dell’integra- In altri settori, come il Fintech, la turieri” ed “Evoluzione della coo- zione dei processi: benefici, critici- Mobilità, l’Oil&Gas e i Social Me- perazione delle filiere”. tà, costi e competenze necessarie. dia, c’è più disponibilità a indagare A seguire, la Call for Startups si L’approccio è quello di utilizzare soluzioni esterne alla filiera tradi- è rivolta all’ecosistema naziona- un ecosistema di competenze sia zionale. Eppure, l’interazione tra le delle startup, con la richiesta di 33
DIGITAL MINDSET soluzioni innovative per l’Indu- potrà rendere accessibile anche stria 4.0. La fase di scouting si è alle pmi», spiega Carlo Soresina, conclusa a fine gennaio, mentre la cofondatore e Ceo di SkipsoLabs, selezione a fine febbraio. Il flus- società che si pone a supporto de- so di lavoro è stato gestito grazie gli ecosistemi di innovazione, con alla piattaforma di SkipsoLabs, una trentina di collaboratori in 12 che ha centralizzato i processi di Paesi al mondo. Nel suo modello, innovazione e renderà più agile il infatti, le pmi sono “tech demand”, matching tra aziende, pmi e startup cioè potenziali destinatarie di pro- nella fase di co-progettazione. getti di innovazione magari pen- Archivio TLS sati per le grandi, spesso capofila Una piattaforma, e non di filiere, ma che possono essere solo, per fare sistema estesi anche a loro con tool sem- Sicuramente una piattaforma tec- plificati, resi sostenibili per loro. nologica aiuta a gestire l’Open «Il nostro obiettivo è espandere Innovation e a far incontrare do- un Co-Innovation Hub, in modo inoltre le Call for Innovation lan- manda e offerta oltre i confini fi- che coinvolga network estesi di ciate dall’ecosistema stesso, come sici, settoriali e di filiera in tem- pmi per accelerare la ricaduta di nel caso di CFI. Il Cluster è per lo pi più rapidi, ma alle spalle deve soluzioni innovative sul nostro tes- più composto da pmi italiane del esserci un processo strutturato di suto industriale. Non trascuriamo settore manifatturiero, che hanno interazione e co-innovazione tra potuto esprimere i propri bisogni soggetti, in chiave di ecosistema. di innovazione nella prima fase del SkipsoLabs negli ultimi 12 anni ha progetto e che potranno sviluppare sviluppato un proprio modello per sperimentazioni congiunte con le progetti internazionali, soprattutto startup coinvolte. nel settore energetico. «In Italia, È questo il valore delle call lan- invece, il concetto di Open Inno- ciate dall’ecosistema stesso, per- vation è esploso solo negli ulti- ché fa da traino al sistema di in- mi 18 mesi, prima il mercato e la novazione e consente alle pmi di cultura imprenditoriale non erano confrontarsi tra loro ed essere con- pronti. Ricordo quando ne parlavo taminate da startup e “scaleup”», una decina di anni fa in consessi di spiega Soresina. Infatti, dopo la industriali e investitori che rimane- selezione delle startup, viene lan- vano indifferenti. Ormai, però, la ciata una demo-live aperta a una rapida evoluzione delle tecnologie platea più ampia rispetto alle sole e delle applicazioni industriali ha associate proprio per interagire fatto comprendere che non si può Carlo con le startup ed entrare in una gestire e sviluppare tutto da soli in azienda, serve invece collabo- Soresina fase di co-progettazione fino allo sviluppo di un Proof of Concept. razione in una logica win-win an- Cofondatore e Ceo di SkipsoLabs «Nel tempo mi piacerebbe creare che con realtà esterne, che posso- un marketplace dell’innovazione no portare valore aggiunto. Sono permanente, dove le imprese espri- convinto che questo approccio si mano i loro bisogni attraverso la 34
1 | marzo 2022 Centralizzando i processi di innovazione, SkipsoLabs renderà agile il matching nella fase di co-progettazione Archivio TLS Archivio TLS piattaforma e vengano intercettate La forza diffusiva da chi ha i loro stessi obiettivi, de- delle reti di imprese clinandoli attraverso un progetto di SAIHub (Siena Artificial Intelli- innovazione», aggiunge Soresina. gence Hub) è un esempio di rete Cluster Fabbrica Intelligente non è di imprese che sta crescendo ve- il primo ecosistema supportato da locemente: dalle 18 aziende per SkipsoLabs, che negli Stati Uni- lo più IT, quando si è costitui- ti è il motore dei due più grandi ta nell’agosto 2020, alla trentina cluster cleantech al mondo (Clean- di inizio 2022, con l’obiettivo di tech Open e Empower Innovation estendere ulteriormente la base, della California Energy Commis- soprattutto alle beneficiarie delle sion). Inoltre in Asia sta svilup- innovazioni tecnologiche. La rete pando un cluster su sostenibilità, è nata all’interno di un partenaria- Agritech, Foodtech e Smart City to che coinvolge Fondazione To- con Padang & Co. scana Life Sciences, incubatore In Italia, invece, da quattro anni di startup innovative e centro di la piattaforma di SkipsoLabs è il ricerca per le biotecnologie (mo- motore automatico delle iniziati- lecole, vaccini) e lo sviluppo di di- ve di Open Italy, l’ecosistema di spositivi medicali, Università degli innovazione nato all’interno del Studi di Siena, Fondazione Mon- Consorzio Elis, che riunisce oltre Riccardo te dei Paschi di Siena, Comune di 70 grandi aziende, circa 20 pmi italiane e centri di ricerca uni- Valletti Siena e Confindustria territoriale. L’obiettivo è sviluppare progetti versitari. Ogni sei mesi vengono lnnovation Manager di ricerca applicata di Intelligenza lanciati, da oltre 25 anni, progetti di SAIHub artificiale ai settori delle Scienze di innovazione tecnologica e pro- della Vita e all’Agrifood. Sono gresso sociale, sotto la guida di già una decina i progetti emer- un’azienda consorziata. si dai tavoli di lavoro della rete, 35
DIGITAL MINDSET approvati e in corso di sviluppo, cietà di advisory che favoriscono senza escludere future applicazio- l’incontro tra domanda e offerta ni industriali di tecnologie come di innovazione, in una logica di la Computer Vision che può ser- collaborazione che porta valore al vire per la diagnostica sanitaria, sistema. In particolare, ora che si ma anche per quella industriale e pone la doppia sfida della digita- per la manutenzione predittiva e lizzazione abbinata alla sostenibi- da remoto degli impianti. La for- lità ambientale, si aprono grandi za della rete risiede nelle sinergie opportunità per rendere diffusiva che si creano all’interno, con un l’innovazione tecnologica e di pro- immediato vantaggio competiti- dotto anche tra le pmi. «La nostra vo per tutte le realtà presenti, da mission è creare le combinazioni Datatellers di Bolzano a Siena Ima- giuste tra pmi, startup, grandi im- ging, da AchilleS Vaccines a Ex- prese, centri di ricerca e diparti- privia di Bari, da QuestIT a Ergon menti universitari per favorire e e Terranova di Firenze, da Imola accelerare lo sviluppo e la diffu- Informatica alla startup di Legna- sione di soluzioni innovative che, no di sistemi cyberfisici Beatreex, da sole, le piccole non avrebbero fino a Readytec. «Noi facevamo le risorse, né le competenze e la di Consulenza e Risorse (CeR). già ricerca applicata nell’Intelli- cultura aziendale di implementa- Dal 2014, la società, grazie a un genza artificiale e abbiamo aderi- re», interviene Luigi Jovacchini, solido network di oltre 120 aziende to alla rete per entrare nel merca- business angel, cofondatore e Cio e a un Comitato tecnico-scientifi- to delle Scienze della Vita. Altre co di esperti nei diversi rami in- società IT erano già presenti nel dustriali, ha in portafoglio diversi settore, ma non avevano esperien- progetti di co-innovazione tra pmi, za di ricerca e sviluppo nell’AI. in particolare nell’ambito dell’eco- Altre ancora, pur essendo forti a nomia circolare. Il modello preva- livello di software, dovevano an- lente è quello guidato da una me- cora sviluppare nuove tecnologie dia azienda che deve risolvere un come il Machine Learning e i Big problema per ottimizzare la pro- Data, altre con una vocazione più duzione e avviare un percorso più commerciale si sono offerte come strutturato di sostenibilità. CeR marketplace per tutte noi. La rete, mette a disposizione dell’impresa insomma, fa da volano a ognuna di propri professionisti verticali sugli noi, che siamo tutte pmi, da picco- argomenti necessari allo sviluppo le imprese innovative ad altre più del progetto, individua le aziende strutturate e di dimensioni mag- partner con cui svilupparlo e repe- giori, ma ognuna ne trae beneficio risce la finanza, ove necessaria, per e, al contempo, restituisce qual- Luigi renderlo maggiormente sostenibile cosa alle altre», spiega Riccardo Valletti, lnnovation Manager di Jovacchini lato economico. Un “use case” è un progetto di economia circolare stu- Cofondatore e Cio di Consulenza SAIHub e imprenditore della rete. diato per Carbotech, realtà abruz- e Risorse Ci sono poi le reti di imprese non zese specializzata nella produzione convenzionali, che vengono ali- di spazzole in grafite, metalgrafi- mentate da acceleratori e da so- te ed elettrografite per il settore 36
1 | marzo 2022 sia in altre applicazioni industriali, grazie a diverse densità e volumi dei componenti. Quindi, sono state individuate aziende di settori com- pletamente diversi con cui iniziare le fasi di testing dei nuovi materia- li. In questo modo, anelli di filiere anche diverse riducono la propria Gianmatteo Carbon FootPrint, aumentano i Manghi propri margini di contribuzione, utilizzando materie prime secon- Amministratore de, andando a rendere virtuosi i delegato di Cisco Italia processi produttivi di una filiera grazie a un “hub” temporaneo che viene a crearsi intorno a un inte- resse comune di innovazione. Ma Carbotech ha una ulteriore ambi- zione: creare una startup che stu- CO-INNOVATION LAB A ROMA ANCHE PER INDUSTRIA 4.0 di e progetti i materiali per il loro Il Co-Innovation Lab è un laboratorio che nasce dalla collaborazione ulteriore successivo reinserimen- tra Cisco, Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture to nel ciclo produttivo, in pratica Accelerator, dove verranno sviluppati progetti di Digital Health, ma sta già pensando a una loro “terza anche di Circular Economy, Digital Learning e Industria 4.0. Sarà un vita”. «Non solo l’azienda riduce ambiente aperto, una fabbrica di idee per favorire la contaminazione e gli sprechi, ma cresce e diversifica la collaborazione come leva strategica per il trasferimento tecnologico. prodotti e mercati, coinvolgendo Fare sistema tra attori complementari, in questo caso per esempio tra nella ricerca applicata il suo stesso startup e ricercatori universitari, aiuta a trasformare in modo più efficace nuovo mercato: le piccole imprese le idee in concrete soluzioni innovative. La piattaforma di collaboration e interessate ai nuovi materiali pla- produttività Cisco Webex faciliterà e accelererà i processi di costruzione stici riciclati le quali, a loro vol- e gestione delle pratiche di co-innovazione, in un contesto di connettività ta, possono realizzarne di nuovi e operatività sicura in forma ibrida. «La strada della co-innovazione è partendo dai primi, in una logica sicuramente efficace, perché facilita la creazione di sinergie per dare win-win. La diffusione dell’inno- risposte nuove a esigenze reali del mercato», commenta Gianmatteo vazione diventa davvero veloce e Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia. capillare», spiega Jovacchini. Il progetto di Carbotech è partito a fine agosto 2021 e l’industrializza- zione dell’intero processo è previ- sta entro la fine del 2022. Un altro automotive. In sostanza, quello che traverso un percorso di Ricerca e caso è quello di Felsineo, produt- era lo scarto di grandi quantità di Sviluppo ha sperimentato la pos- tore di mortadella IGP di Bologna, polvere di grafite, rifiuto speciale sibilità di generare nuovi materiali che esporta anche in Cina. Anche con alti costi di smaltimento, sta compositi, combinando la grafite loro avevano un rifiuto speciale, diventando una risorsa economica con dei polimeri riciclati e ha re- il grassetto, scarto di lavorazione che riduce, al contempo, l’impatto alizzato dei nuovi materiali utiliz- della mortadella che veniva gesti- ambientale dell’azienda. CeR at- zabili sia nei prodotti dell’azienda, to in modo non funzionale a un 37
DIGITAL MINDSET Specializzata in AI, Ammagamma opera con una logica di co-design, seguendo un eventuale processo di economia circolare. «In quel caso, per pri- processo strutturato ma cosa abbiamo sensibilizzato sull’importanza di differenziare gli scarti di produzione, come primo in quattro fasi passo verso la riduzione della Car- bon FootPrint, focus dell’azienda. Quindi abbiamo fatto da catalizza- tori di altre imprese e startup per finalizzare questo progetto di eco- nomia circolare», racconta Jovac- chini. In particolare, è stata indivi- duata una realtà del territorio che produce centrifughe industriali per verificare se dal grasso si potesse separare una parte riutilizzabile e, in effetti, con una parte dello scarto si produrranno creme per le mani. Le clips verranno invece destinate a un’azienda che realizza prodotti di alta gamma per il settore alber- ghiero e i laccetti di plastica ver- ranno sostituiti da laccetti ricavati di Modena, con un investimento dagli scarti dell’uva, prodotto di triennale di 2,5 milioni di euro per una startup green. la struttura di ricerca e i progetti di Ancora una volta, aver convogliato innovazione, di cui una copertura realtà diverse su un obiettivo co- regionale di 1,1 milioni di euro. mune, generando una sana conta- Il primo progetto è “Futuro An- minazione, ha reso possibile l’in- teriore” ed è pensato per creare novazione a costi contenuti e ha cultura dell’innovazione sul ter- aperto nuovi business ai fornitori. ritorio (pmi, startup, scuole) sugli Carbotech vede avvicinarsi il tra- applicativi di intelligenza artificia- guardo Kyoto 2030. le, attraverso teorie e pratiche di innovazione che stimolino il pen- Per innovare siero creativo. «Coinvolgiamo le ci vuole metodo imprese e le startup con una logica La società di data science Francesco di co-design, seguendo un proces- Ammagamma, specializzata in soluzioni di intelligenza artificia- Carelli so strutturato che abbiamo messo a punto. Portare a bordo imprendi- Direttore del Centro di Ricerca le con una vocazione alla divulga- tori e tecnici industriali nella fase The Energy of Data, Ammagamma zione presso scuole, università e di progettualità, perché compren- imprese, lancia il centro di ricerca dano le potenzialità dell’AI nelle “The Energy of Data” nella sede loro aziende, è una leva importante 38
1 | marzo 2022 per far partire e sviluppare proget- società dove all’inizio non si sa ciale e l’imprenditore, perché mi- ti di digitalizzazione consistenti», bene dove si andrà a finire, ma ser- surino l’impatto della soluzione sul spiega Francesco Carelli, diretto- ve per far emergere delle esigen- business. Qui il cerchio si chiude re del Centro di ricerca. Il processo ze e mostrare le possibili soluzioni perché ci si ricollega alla fase 2: di co-design è strutturato in quattro con gli algoritmi», spiega il diret- «Il nostro metodo combina “diver- fasi: la prima è ispirazionale-edu- tore. La terza fase segue la proget- genza” di pensiero, con tecniche cativa per offrire una conoscenza tazione della soluzione, facendo di pensiero laterale per far emer- di base su cosa sia e come funzioni lavorare insieme gli sviluppatori di gere bisogni di cui non si ha con- l’AI applicata; la seconda fase è di Ammagamma con chi dell’azienda tezza, e “convergenza” di pensiero “business translation”, cioè si fan- userà la soluzione. «In questa fase per progettare soluzioni adeguate. no emergere bisogni per stimolare è importante creare interazione In pratica, aiuta a capire che cosa la progettualità stessa e si scopre tra gli applicativi di AI e le perso- serva davvero all’azienda e, con il come si potrebbe applicare l’AI ne che li useranno per avvicinarli co-design, a disegnare insieme la al caso particolare. «Qui entriamo alle loro logiche e funzionalità», soluzione più adatta ai risultati che nella fase di co-progettazione con aggiunge Carelli. Infine, la quarta si vogliono raggiungere. Noi ci po- pratiche codificate, sfruttando la fase è un modulo più tecnico per niamo nell’intersezione tra la fase gamification e altre tecniche per semplificare l’uso del Machine creativa e la tecnica, propedeutici rendere le sessioni partecipative Learning, ossia per rendere leggi- a quello che sarà lo sviluppo con- e far sentire l’imprenditore prota- bili e fruibili i risultati degli algo- creto di soluzioni innovative per gonista del possibile progetto. Per ritmi con le metriche giuste, non le imprese da parte di Ammagam- esempio, si parte con un gioco di solo per gli IT, ma per il commer- ma», conclude Carelli. 39
Puoi anche leggere