UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN

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UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN
DIGITAL
     MINDSET

     UN ECOSISTEMA
     DI INNOVAZIONE
     DIGITALE E GREEN
     DI GAIA FIERTLER

                        Hub, Incubatori, Acceleratori, Reti
                        di Imprese, Centri di Competenza,
                        Digital Innovation Hub, Lighthouse:
                        cresce l’ecosistema che sostiene
                        l’innovazione digitale e green
                        del nostro tessuto produttivo.
                        Qui i casi DIH di Confindustria,
                        CIM4.0 e Michelin, Cluster Fabbrica
                        Intelligente e SkipsoLabs, SAIHub,
                        Conoscenze e Risorse con Carbotech
                        e Felsineo, Ammagamma e il Centro
                        di Ricerca “The Energy of Data”,
                        Cisco con Università Campus
                        Bio-Medico di Roma e Marzotto
                        Venture Accelerator
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A
             umentano le buone         modelli di business. Dalle ultime
             pratiche di trasferi-     ricerche risulta che l’81% delle
             mento tecnologico         grandi aziende ha un approccio di
             “dalle imprese alle       Open Innovation, modello che fa
             imprese” per ridurre il   ricorso a strumenti e competenze
gap culturale e tecnologico e garan-   anche dall’esterno, in particolare
tire la competitività del sistema in   da startup, università, istituti di
un mondo che pone sfide continue.      ricerca, consulenti e aziende non
Con progetti di Open Innovation        concorrenti. In particolare, il 49%
dentro la cornice del Piano Indu-      delle grandi collabora con startup
stria 4.0 o dei Cluster innovativi     innovative (il 62% delle grandis-
 per coinvolgere pmi e startup,        sime e il 38% delle grandi). A loro
con iniziative delle associazioni      volta, le startup collaborano con le
di categoria e, ancora, con società    grandi per l’83%, mentre solo il
di advisory o direttamente imprese     7% delle piccole e medie sviluppa
che lanciano progetti di co-inno-      progetti con startup innovative e
vazione. In ogni caso, sono tutte      il 70% non è interessato o non sa
esperienze che concorrono a favo-      di cosa si tratti (fonte: Osservatori
rire la contaminazione, lo scambio     Digital Innovation Politecnico
e la collaborazione tra i soggetti     di Milano: Startup Intelligence/
impegnati a far crescere l’Italia.     Digital Transformation 2021).
In questo meccanismo virtuoso,         Il nostro focus è sulle iniziative e
le startup innovative lavorano         sui progetti per intercettare e coin-
sempre più a contatto con le grandi    volgere in concreto le pmi, sia in
aziende per accelerare nuovi pro-      termini di sensibilizzazione e av-
cessi e soluzioni, mentre il vero      vio di progetti di trasformazione
nodo restano le piccole e medie        digitale, sia come possibili bene-
imprese che hanno bisogno di mag-      ficiarie di progetti di ricerca e svi-
giore coinvolgimento per intro-        luppo e innovazione all’interno di
durre le nuove tecnologie e nuovi      partenariati più estesi.

                                                                                                 27
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                                                                                     Confindustria, su indicazione del
                                                                                     Gruppo Tecnico Filiere e Medie
                                                                                     Imprese di Confindustria, guidato
                                                                                     dal vicepresidente Maurizio
                                                Gianluigi                            Marchesini. Viscardi è anche

     Le iniziative dei DIH
                                                Viscardi                             Presidente del DIH Lombardia e
                                                                                     Ceo di Cosberg, media azienda
                                                coordinatore della
     di Confindustria                           rete nazionale dei                   lombarda specializzata in sistemi
     La rete dei 22 Digital Innova-             DIH di Confindustria                 e impianti di automazione
     tion Hub di Confindustria, istitu-         e presidente DIH                     industriale.
     iti nell’ambito del Piano Calenda          Lombardia
     come porta d’accesso alle nuove                                                 I DIH sono tra i destinatari
     tecnologie per le pmi, ha svilup-                                               delle risorse del PNRR
     pato un piano articolato per dia-                                               per il trasferimento
     logare, sensibilizzare e indirizza-
     re le proprie associate, e non solo,     Il futuro                              tecnologico?
                                                                                     Sì, i DIH sono esplicitamente
     verso i Competence Center per
     programmi di formazione digitale         dei DIH                                citati nell’intervento di
                                                                                     rafforzamento dei centri di

                                              tra il PNRR
     e progetti di innovazione. Gli hub                                              trasferimento tecnologico, ma
     regionali, coordinati dall’Executi-                                             non come destinatari diretti delle
     ve Team, sono collegati alle aree                                               risorse. L’ammontare dei fondi
     Innovazione delle associazioni ter-
     ritoriali, che sono le “antenne” ca-
                                              e la partita                           previsti dal PNRR (350 milioni
                                                                                     di euro) è destinato agli otto
     pillari sui bisogni locali. Il proget-
     to propone alle imprese, associate
     e non, un test di valutazione sul
                                              europea                                Competence Center riconosciuti
                                                                                     dal MiSE e agli EDIH che, già
                                                                                     selezionati dal Ministero, hanno
     proprio grado di digitalizzazione.       Sono previsti 350 milioni di euro      partecipato alla call europea e che,
     L’assessment è stato messo a pun-        per l’innovazione e il trasferimento   nel numero massimo di 23 sui
     to da Confindustria insieme con il       tecnologico alle pmi nella Missione    45 presentati, verranno ammessi
     Politecnico di Milano e viene in-        4 del PNRR. Oltre al finanziamento     dalla Commissione, sempre in rete
     trodotto, spiegato e guidato da ma-      diretto alle imprese, queste risorse   con altri attori come Competence
     nager preparati apposta per sedersi      saranno destinate al rafforzamento     Center, centri tecnologici,
     al tavolo con i singoli imprenditori.    della rete di competenze per           università.
     «L’assessment è uno strumento            favorire la digitalizzazione del
     operativo e culturale per disegna-       Paese e ne beneficeranno anche         Oltre a questo progetto
     re una roadmap personalizzata. I         i Competence Center e i Digital        europeo, che rapporti avete
     nostri manager seguono anche la          Innovation Hub (DIH) del sistema       con i Competence Center?
     fase successiva per proporre un          confindustriale, entrambi introdotti   Come DIH di Confindustria
     progetto su misura di Industria 4.0,     dal Piano Calenda. Inoltre,            abbiamo già firmato degli accordi
     che poi viene gestito dagli specia-      una volta conclusa la selezione        con i Competence Center per
     listi delle nostre aree Innovazione      da parte della Commissione             sviluppare dei progetti comuni, sia
     e dei Competence Center», spiega         europea, diventeranno operativi        per il riconoscimento operativo
     Gianluigi Viscardi, coordinato-          gli European Digital Innovation        delle attività di assessment e
     re della rete nazionale dei DIH di       Hub (EDIH) con ulteriori risorse       roadmap che svolgiamo nelle
     Confindustria e presidente DIH           per favorire la transizione            imprese, che poi indirizziamo a
     Lombardia. Un altro progetto è           digitale. In pratica, la partita si    loro per progetti di formazione e
     l’assessment di filiera, in questo       giocherà su più fronti. Abbiamo        innovazione, sia per poter avere
     caso per accelerare la digitalizza-      commentato le opportunità, i           una ricaduta di risorse. Finora,
     zione dei fornitori principali di una    rischi e le prospettive dei DIH con    infatti, in questo primo triennio di
     capofila avanzata come Leonardo,         Gianluigi Viscardi, coordinatore       attività, le nostre iniziative sono

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state sostanzialmente finanziate                                                aggiornato e in altri casi di com-
dagli associati di Confindustria                                                prendere il valore e trovare il modo
con 9 milioni di euro di
                                      L’81%
                                                                                di passare al paradigma Industria
investimenti diretti. Tuttavia,                                                 4.0. Le competenze richieste a que-
per una sostenibilità economica                                                 ste figure di contatto sono quelle di
futura e per il potenziamento
delle “antenne” territoriali che
                                      delle grandi                              saper ascoltare, entrare in empatia,
                                                                                non proporsi con un atteggiamento
sono a stretto contatto con i
bisogni e i gap aziendali, serve      aziende ha                                professorale, ma come medico di
                                                                                base che comprende il quadro ge-
un riconoscimento come soggetti
giuridici per poter ricevere          un approccio                              nerale e poi, casomai, indirizza agli
                                                                                specialisti, aiutando l’imprenditore
direttamente finanziamenti.
                                      di Open                                   a orientarsi, fra tanta offerta tecno-
                                                                                logica, in base a quello che davvero

                                      Innovation,
Cosa chiedete al Governo?                                                       serve per creare valore in azienda»,
Chiediamo il riconoscimento                                                     precisa Viscardi. Al momento la-

                                      contando su
giuridico dei DIH, che sono                                                     vorano al progetto una cinquantina
il primo anello del processo                                                    di manager, che finora hanno se-
di trasferimento tecnologico                                                    guito 1.800 assessment aziendali.
progettato dal Piano Calenda.
Per riconoscimento intendo
                                      competenze                                Inoltre, poiché lo spirito di emu-
                                                                                lazione è potente quando si tratta
una definizione precisa con gli
standard da soddisfare, un po’
                                      esterne                                   di investire in progetti di cui non
                                                                                si conoscono ancora i risultati, i
come avverrà nella selezione                                                    DIH hanno istituito le “fabbriche
di quelli europei. Il nostro                                                    vetrina”: una quarantina di pmi dal
ruolo strategico è dato dalla                                                   Veneto alla Puglia, passando per la
prossimità alle aziende, dalla                                                  Lombardia e il Lazio, che hanno
capillarità della rete grazie alle       Abb o Ansaldo Energia, grandi          già avviato progetti di Industria 4.0
antenne territoriali espresse dalle      aziende che hanno già aderito al       e ne stanno raccogliendo i frutti.
sezioni di innovazione delle             progetto. In generale, far seguire     «Sono aziende come le loro, in cui
sedi locali, coordinate dal nostro       la fase di autovalutazione da una      è più facile riconoscersi, che hanno
“hub” centrale per tutta una             persona competente è un modo per       accettato di mostrare come lavo-
serie di iniziative che arrivano         accompagnare gli imprenditori nel      rano le loro linee produttive con
fino alla singola impresa per            prendere coscienza intanto delle       le tecnologie 4.0. Vedere come
accompagnarla nell’innovazione           nuove tecnologie e dei loro van-       fanno gli altri è uno strumento ef-
di processo e di prodotto.               taggi e, in seconda battuta, degli     ficace per convincersi a provare
                                         interventi necessari per colmare       e a buttarsi nell’investimento di
Come vi posizionate rispetto             il divario esistente. Queste figure    qualcosa che non si è ancora capi-
agli standard europei?                   di contatto sono possibili grazie      to bene cosa sia. Ma, come dicevo,
I DIH di Confindustria                   ai fondi per le politiche attive del   noi cerchiamo di supportare in più
presentano una omogeneità nei            lavoro, selezionate con la colla-      modi la comprensione del nuovo
criteri di assessment e nelle            borazione di Federmanager. «Si         paradigma: interconnessione tra le
attività proposte, che è stato           tratta di manager disoccupati, tra     macchine, analisi dei dati, decisio-
uno dei risultati del mio primo          cui molti giovani, cui diamo la pos-   ni guidate dai dati, algoritmi, AI,
mandato triennale: offrire alle          sibilità di entrare in contatto con    robotica avanzata, realtà virtuale e
imprese italiane di qualsiasi area       il mondo delle pmi, che in genere      aumentata, tutto quel mondo degli
geografica e produttiva, socie           non conoscono e che potrebbero         intangibili con il valore aggiunto
e non socie di Confindustria,            essere un bacino di opportunità an-    che porta al business e al sistema
i medesimi strumenti e le                che per loro. Stiamo riscontrando      produttivo», aggiunge Viscardi.
stesse opportunità per avviare           soddisfazione perché trovano un        Sul sito di Confindustria è presente
un efficace processo di                  tessuto industriale avanzato, che in   una pagina dedicata alle “fabbriche
modernizzazione digitale.                certi casi ha solo bisogno di essere   vetrina” presentate caso per caso

                                                                                                                         29
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                  man mano che se ne aggiungono           tutta la rete. Proprio in questa logi-   Provincia rispetto a quanto offer-
                  e sono già iniziate le prime visite     ca il Competence Center CIM4.0,          to come competenze da CIM4.0,
                  virtuali ai siti produttivi con oltre   con sede a Torino, focalizzato su        quindi si è verificato quali tecno-
                  150 aziende collegate ogni volta.       Digital Factory e Additive Manu-         logie fossero presenti nel sito Mi-
                                                          facturing, ha stretto un accordo con     chelin per metterle a disposizione
                  Il modello Hub&Spoke                    Confindustria Cuneo e lo stabili-        delle pmi locali in un’area dimo-
                  La Missione 4 del PNRR alla voce        mento locale di Michelin, primo          strativa dedicata. «Abbiamo indi-
                  “Dalla ricerca all’impresa” propo-      in Italia e fra i principali in Europa   viduato i locali, l’allestimento, le
                  ne il modello Hub&Spoke per il          per produzione di pneumatici, per        apparecchiature da installare e le
                  trasferimento tecnologico con con-      creare un hub aperto alle aziende        risorse da dedicare, tra cui tecnici
                  nessioni a rete. Il modello è costi-    del territorio in linea con il Piano     esperti e tesisti», racconta Marco
                  tuito da un hub attuatore pubblico-     Transizione Digitale 4.0.                Mangialardo, Innovation Mana-
                  privato che coordini e rendiconti e     «Con la messa a disposizione delle       ger di Michelin Italia. In questo
                  dagli “spoke” come soggetti rea-        nostre tecnologie 4.0 e di un’offer-     modo le aziende potranno testare
                  lizzatori dei progetti, specializzati   ta formativa dedicata all’upskilling     processi e prodotti secondo le lo-
                  su alcune competenze a favore di        e al reskilling di manager, tecnici      giche 4.0 con robot collaborativi,
                                                          e imprenditori, accompagneremo           sistemi di visione basati su intel-
                                                          le aziende, soprattutto pmi, a po-       ligenza artificiale, tecnologie per
                                                          sizionarsi in modo competitivo           la manutenzione predittiva, Mes e
                                                          sui mercati globali secondo il mo-       sistemi di trasporto a guida auto-
                                                          dello Hub&Spoke. Si tratta di un         matica, tutti sistemi già operativi
                                                          primo esempio che abbiamo rea-           in Michelin. «Nel frattempo, lo
                                                          lizzato con tempestività in linea        scorso anno abbiamo fatto un test
                                                          con le richieste delle imprese e         del modello operativo: Confindu-
                                                          che intendiamo sviluppare su tut-        stria ha organizzato un webinar su-
                                                          to il territorio nazionale, secondo      gli Agv, noi abbiamo partecipato
                                                          gli obiettivi previsti dal PNRR»,        come relatori di un nostro progetto
                                                          spiega Enrico Pisino, Ceo di             insieme a un fornitore tecnologi-
                                                          CIM4.0. In pratica, da questa esta-      co e poi abbiamo invitato in fab-
                                                          te le aziende di Cuneo e Provincia       brica le pmi interessate a vedere
                                                          potranno accedere a uno spazio           i nostri Agv in azione», racconta
      Enrico                                              ipertecnologico realizzato all’in-       il manager. Il nuovo hub tecno-
      Pisino                                              terno dello stabilimento Michelin
                                                          di Cuneo, in collaborazione con il
                                                                                                   logico progettato con CIM4.0 si
                                                                                                   inserisce nella strategia di Miche-
      Ceo di CIM4.0
                                                          Competence Center. Confindu-             lin che, attraverso la Fondazione
                                                          stria Cuneo si è occupata di rac-        Michelin Sviluppo presente in Ita-
                                                          cogliere i bisogni delle pmi della       lia dal 2004, promuove lo sviluppo

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UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN
1 | marzo 2022

A CUNEO LA FABBRICA DIGITALE DI MICHELIN
Michelin è presente in Italia con tre stabilimenti a Cuneo,
Alessandria e Torino, oltre a due magazzini a Torino e
Tribano. È il primo produttore di pneumatici in Italia,
con una capacità installata di 14 milioni di pezzi, di cui 13
milioni a Cuneo per autovetture e un milione ad Alessandria
per autocarri, con circa 3.800 dipendenti. Lo stabilimento
di Cuneo è anche il più grande di Michelin nell’Europa
occidentale e tra i più grandi del Gruppo a livello mondiale.
Ha un elevato livello di automazione e digitalizzazione
grazie all’accelerazione dell’ultimo decennio, con
investimenti da 45 milioni di euro nel 2021 e 50 milioni
di euro nel 2022. Il processo di tracciatura della produzione,
per esempio, è digitalizzato al 100%.                                            Marco
                                                                                 Mangialardo
                                                                                 Innovation Manager di Michelin Italia
e la crescita delle aziende dei terri-   tralistica, lasciando più spazio ai
tori in cui è presente, anche attra-     singoli stabilimenti che hanno la
verso l’Open Innovation.                 possibilità di ricercare l’innovazio-
«Crediamo molto nella circola-           ne sul mercato. L’innovazione non
zione delle idee e nello scambio         è una esclusiva delle startup, ma                    L’impegno di Michelin
tecnologico con partner forte-           deve essere al cuore della strategia                 sul territorio
mente innovativi, nel rispetto dei       di qualunque azienda. Gli sviluppi                   La partnership tra Michelin e gli
brevetti che tutelano i nostri pro-      prototipali che abbiamo seguito in                   stakeholder del territorio, come
dotti e i nostri processi. Spesso, in    questi anni, per esempio, riguarda-                  gli incubatori di Politecnico e
passato, le grandi aziende hanno         no anche pmi che ci sottopongono                     Università degli Studi di Torino,
sofferto di autoreferenzialità tec-      idee progettuali con una più signi-                  le associazioni confindustriali del-
nologica, mentre le piccole fanno        ficativa maturità, permettendo una                   le Province piemontesi e Réseau
fatica a trovare mercati per svi-        sperimentazione più rapida ed ef-                    Entreprendre Piemonte, ha facili-
luppare le innovazioni. Inoltre,         ficace. La messa a disposizione di                   tato il contatto e la collaborazione
le grandi aziende, proprio per le        risorse tecniche e umane da parte                    con startup innovative e pmi.
loro dimensioni, sono più lente a        nostra per questi prototipi, o Proof                 Di fatto, negli ultimi cinque anni
recepire le innovazioni e a esten-       of Concept (PoC), è definita sulla                   Michelin ha sostenuto i progetti
derle a tutti gli stabilimenti, ma       base di una priorità, della proba-                   di 108 startup e pmi, favorendo il
oggi per alcune parti di processo        bilità di successo e del potenziale                  consolidamento di 700 posti di la-
si è superata questa visione cen-        ritorno», racconta il manager.                       voro e ha promosso 12 progetti di

                                                                                                                                     31
UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN
DIGITAL
     MINDSET

                                               Le sfide del Cluster
                                               Fabbrica intelligente
                                               ll Cluster è impegnato in proposte e progetti per più
                                               missioni del PNRR. Nelle linee di intervento promosse
                                               dal MiSE, per esempio, tra cui rientra “Transizione
                                               4.0”, sono stanziati 14 miliardi di euro (Missione
                                               1) e il Cluster vuole essere di supporto al Ministero
                                               nell’individuare progetti concreti. Per la Missione 4
                                               (Istruzione e ricerca) sono previsti 13 miliardi di euro
     Open Innovation, che si sono tra-         per investimenti in R&S, innovazione, trasferimento
     dotti in soluzioni applicative per        tecnologico e competenze. Il Mur ha invitato i 12 Cluster
     i suoi stabilimenti. «Grazie a un         nazionali, tra cui CFI, a proporre nuove linee di ricerca
     pilotaggio specifico e alla messa in      nel contesto di partenariati pubblico-privati. Altro
     opera di una rete interna di facili-      interlocutore istituzionale per la Transizione ambientale
     tatori, è stato possibile sviluppare      e, in particolare, energetica è il Mite, con un pacchetto
     progetti di collaborazione tra real-      consistente del PNRR di quasi 60 miliardi (Missione 2).
     tà così distanti fra loro in termini
     di operatività e perimetro», com-
     menta Mangialardo. In particola-
     re, i progetti di Open Innovation
     sviluppati a Cuneo e rientranti nel                                   Come coinvolgere
     portafoglio della Fondazione sono                                     le pmi nell’innovazione
     la tracciabilità e la gestione dei                                    «Senza l’evoluzione dell’intero
     flussi dei mezzi interni in movi-                                     ecosistema, non è possibile racco-
     mentazione con tag, l’etichettatu-                                    gliere in modo duraturo ed esteso
     ra della produzione in spedizione,                                    i frutti delle innovazioni tecnolo-
     nonché distributori “intelligenti”                                    giche. La transizione digitale delle
     per Dpi ed equipaggiamenti ma-                                        singole aziende non basta più. Bi-
     nutentivi, che hanno trovato svi-                                     sogna focalizzarsi su quella delle
     luppo industriale all’interno del                                     filiere, che vanno rivisitate per ri-
     sito. I progetti comprendono an-                                      spondere rapidamente ai cambia-
     che la gestione ottimizzata Hvac                                      menti improvvisi della domanda e
     dei reparti, che ha contribuito al      Luca                          per adattarsi a interruzioni impre-
     consolidamento dei test per la ge-
     neralizzazione della soluzione nel-     Manuelli                      viste. Inoltre, occorre accelerare
                                                                           sulla transizione green, e quindi
     lo stabilimento di Alessandria, e       Presidente del Cluster        sulla sostenibilità industriale, in-
     soluzioni AR/VR per la gestione         Fabbrica Intelligente         tesa come un insieme di tecnolo-
     di interventi manutentivi e ricari-                                   gie e strategie per supportare gli
     ca wireless per i carrelli utilizzati                                 ambiziosi obiettivi di Net Zero
     per la movimentazione interna che,                                    Emission. Il contributo che i
     infine, sono serviti per confermare                                   Lighthouse possono dare alle
     le ipotesi prototipali su più vasta                                   pmi si arricchisce del concetto di
     scala. «Noi crediamo che il nostro                                    “Innovability” (Innovation for
     sistema, e tutte le azioni che stiamo                                 Sustainability), che nasce dallo
     costruendo con gli interlocutori del                                  scenario indirizzato dal PNRR
     territorio, vadano nella direzione                                    per la manifattura con la sua pa-
     di un modello virtuoso», conclude                                     rallela trasformazione, digitale
     il manager.                                                           e ambientale», interviene Luca

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UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN
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                                                                                   pmi e startup è mutualmente be-
                                                                                   nefica: le prime scoprono soluzioni

La transizione                                                                     (anche “su misura”) a loro ignote
                                                                                   e nuovi modelli e tecnologie abi-

digitale delle
                                                                                   litanti; le seconde incrementano il
                                                                                   fatturato, ampliano il proprio ca-

singole aziende
                                                                                   talogo e beneficiano della “brand
                                                                                   reputation” di pmi affermate»,
                                                                                   spiega Manuelli. Proprio per in-
non basta                                                                          coraggiare questi scambi proficui,
                                                                                   CFI ha reso disponibili due stru-

più. Bisogna                                                                       menti di Open Innovation. Il primo
                                                                                   è XFactory Open Innovation Chal-

focalizzarsi su                                                                    lenge, per cui gli Impianti Faro de-
                                                                                   finiscono con il Cluster delle sfide

quella delle                                                                       su temi specifici, come quella di
                                                                                   Abb Italia su soluzioni di stam-

filiere, che
                                         per realizzare l’assessment dei net-      pa 3D di componenti in metallo o
                                         work, sia per promuoverne l’avan-         quella di Ori Martin Tenova sulla

vanno rivisitate
                                         zamento tecnologico e la compe-           cybersafety. «Con queste iniziative
                                         titività. Nel caso del progetto 4.0       di Open Innovation si innesca un
                                         Aenet di Ansaldo Energia, per             “cortocircuito” tra realtà che co-
                                         esempio, la valutazione del livel-        noscono bene il prodotto e altre in
                                         lo di maturità digitale delle aziende     grado di apportare nuove soluzio-
                                         della filiera è stata affidata al DIH     ni. Infatti, allo stesso tavolo sono
Manuelli, presidente del Cluster         di Confindustria Liguria e all’U-         radunate sia la filiera tradizionale
Fabbrica Intelligente (CFI). I Ligh-     niversità di Genova, mentre per i         dei fornitori della capofila sia quel-
thouse Plant (“Impianti Faro”)           processi di innovazione e sviluppo        la digitale delle startup», racconta
sono stati progettati e realizzati       delle competenze, una volta indi-         Manuelli. Il secondo strumento è
da sei grandi aziende (Ansaldo           viduati i gap, sono stati coinvolti i     l’iniziativa più recente di CFI, il
Energia, Tenova-Ori Martin, Abb,         Competence Center Made di Mi-             Cluster Crowd Open Innovation,
Hitachi Rail, Hsd Mechatronics e         lano e Start 4.0 di Genova.               che non è una iniziativa “corpora-
Wartsila) nell’ambito del CFI pro-       «Tuttavia, è innegabile che in via        te”, ma di sistema con approccio
prio come “dimostratori tecnolo-         generale siano poche le pmi del           bottom up. Le aree di interesse
gici” in grado di coinvolgere nel        manifatturiero che interagiscono          sono state identificate, con un pro-
loro percorso innovativo i partner       con l’ecosistema degli innovatori e       cesso di Internal Innovation, dagli
di filiera. Sono infatti un esempio      con le stesse startup, e lo fanno so-     associati e dai partner di CFI: “Mi-
di come certe tecnologie abilitanti      prattutto in riferimento ad applica-      glioramento della interazione tra
possano tradursi in soluzioni ap-        zioni digitali per il gestionale o alle   sistemi e operatori” nell’ottica di
plicative, dando la possibilità alle     tecnologie sulla cresta dell’onda         Human Centrality; “Sostenibilità
pmi della filiera di toccare con         come l’Additive Manufacturing.            ambientale dei processi manifat-
mano aspetti rilevanti dell’integra-     In altri settori, come il Fintech, la     turieri” ed “Evoluzione della coo-
zione dei processi: benefici, critici-   Mobilità, l’Oil&Gas e i Social Me-        perazione delle filiere”.
tà, costi e competenze necessarie.       dia, c’è più disponibilità a indagare     A seguire, la Call for Startups si
L’approccio è quello di utilizzare       soluzioni esterne alla filiera tradi-     è rivolta all’ecosistema naziona-
un ecosistema di competenze sia          zionale. Eppure, l’interazione tra        le delle startup, con la richiesta di

                                                                                                                            33
UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN
DIGITAL
     MINDSET

     soluzioni innovative per l’Indu-        potrà rendere accessibile anche
     stria 4.0. La fase di scouting si è     alle pmi», spiega Carlo Soresina,
     conclusa a fine gennaio, mentre la      cofondatore e Ceo di SkipsoLabs,
     selezione a fine febbraio. Il flus-     società che si pone a supporto de-
     so di lavoro è stato gestito grazie     gli ecosistemi di innovazione, con
     alla piattaforma di SkipsoLabs,         una trentina di collaboratori in 12
     che ha centralizzato i processi di      Paesi al mondo. Nel suo modello,
     innovazione e renderà più agile il      infatti, le pmi sono “tech demand”,
     matching tra aziende, pmi e startup     cioè potenziali destinatarie di pro-
     nella fase di co-progettazione.         getti di innovazione magari pen-

                                                                                      Archivio TLS
                                             sati per le grandi, spesso capofila
     Una piattaforma, e non                  di filiere, ma che possono essere
     solo, per fare sistema                  estesi anche a loro con tool sem-
     Sicuramente una piattaforma tec-        plificati, resi sostenibili per loro.
     nologica aiuta a gestire l’Open         «Il nostro obiettivo è espandere
     Innovation e a far incontrare do-       un Co-Innovation Hub, in modo           inoltre le Call for Innovation lan-
     manda e offerta oltre i confini fi-     che coinvolga network estesi di         ciate dall’ecosistema stesso, come
     sici, settoriali e di filiera in tem-   pmi per accelerare la ricaduta di       nel caso di CFI. Il Cluster è per lo
     pi più rapidi, ma alle spalle deve      soluzioni innovative sul nostro tes-    più composto da pmi italiane del
     esserci un processo strutturato di      suto industriale. Non trascuriamo       settore manifatturiero, che hanno
     interazione e co-innovazione tra                                                potuto esprimere i propri bisogni
     soggetti, in chiave di ecosistema.                                              di innovazione nella prima fase del
     SkipsoLabs negli ultimi 12 anni ha                                              progetto e che potranno sviluppare
     sviluppato un proprio modello per                                               sperimentazioni congiunte con le
     progetti internazionali, soprattutto                                            startup coinvolte.
     nel settore energetico. «In Italia,                                             È questo il valore delle call lan-
     invece, il concetto di Open Inno-                                               ciate dall’ecosistema stesso, per-
     vation è esploso solo negli ulti-                                               ché fa da traino al sistema di in-
     mi 18 mesi, prima il mercato e la                                               novazione e consente alle pmi di
     cultura imprenditoriale non erano                                               confrontarsi tra loro ed essere con-
     pronti. Ricordo quando ne parlavo                                               taminate da startup e “scaleup”»,
     una decina di anni fa in consessi di                                            spiega Soresina. Infatti, dopo la
     industriali e investitori che rimane-                                           selezione delle startup, viene lan-
     vano indifferenti. Ormai, però, la                                              ciata una demo-live aperta a una
     rapida evoluzione delle tecnologie                                              platea più ampia rispetto alle sole
     e delle applicazioni industriali ha                                             associate proprio per interagire
     fatto comprendere che non si può          Carlo                                 con le startup ed entrare in una
     gestire e sviluppare tutto da soli
     in azienda, serve invece collabo-         Soresina                              fase di co-progettazione fino allo
                                                                                     sviluppo di un Proof of Concept.
     razione in una logica win-win an-         Cofondatore e Ceo di SkipsoLabs       «Nel tempo mi piacerebbe creare
     che con realtà esterne, che posso-                                              un marketplace dell’innovazione
     no portare valore aggiunto. Sono                                                permanente, dove le imprese espri-
     convinto che questo approccio si                                                mano i loro bisogni attraverso la

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UN ECOSISTEMA DI INNOVAZIONE DIGITALE E GREEN
1 | marzo 2022

                                                                    Centralizzando
                                                                    i processi di
                                                                    innovazione,
                                                                    SkipsoLabs
                                                                    renderà agile
                                                                    il matching
                                                                    nella fase di
                                                                    co-progettazione
                                         Archivio TLS

                                                                             Archivio TLS
piattaforma e vengano intercettate                                                          La forza diffusiva
da chi ha i loro stessi obiettivi, de-                                                      delle reti di imprese
clinandoli attraverso un progetto di                                                        SAIHub (Siena Artificial Intelli-
innovazione», aggiunge Soresina.                                                            gence Hub) è un esempio di rete
Cluster Fabbrica Intelligente non è                                                         di imprese che sta crescendo ve-
il primo ecosistema supportato da                                                           locemente: dalle 18 aziende per
SkipsoLabs, che negli Stati Uni-                                                            lo più IT, quando si è costitui-
ti è il motore dei due più grandi                                                           ta nell’agosto 2020, alla trentina
cluster cleantech al mondo (Clean-                                                          di inizio 2022, con l’obiettivo di
tech Open e Empower Innovation                                                              estendere ulteriormente la base,
della California Energy Commis-                                                             soprattutto alle beneficiarie delle
sion). Inoltre in Asia sta svilup-                                                          innovazioni tecnologiche. La rete
pando un cluster su sostenibilità,                                                          è nata all’interno di un partenaria-
Agritech, Foodtech e Smart City                                                             to che coinvolge Fondazione To-
con Padang & Co.                                                                            scana Life Sciences, incubatore
In Italia, invece, da quattro anni                                                          di startup innovative e centro di
la piattaforma di SkipsoLabs è il                                                           ricerca per le biotecnologie (mo-
motore automatico delle iniziati-                                                           lecole, vaccini) e lo sviluppo di di-
ve di Open Italy, l’ecosistema di                                                           spositivi medicali, Università degli
innovazione nato all’interno del                                                            Studi di Siena, Fondazione Mon-
Consorzio Elis, che riunisce oltre                      Riccardo                            te dei Paschi di Siena, Comune di
70 grandi aziende, circa 20 pmi
italiane e centri di ricerca uni-                       Valletti                            Siena e Confindustria territoriale.
                                                                                            L’obiettivo è sviluppare progetti
versitari. Ogni sei mesi vengono                        lnnovation Manager                  di ricerca applicata di Intelligenza
lanciati, da oltre 25 anni, progetti                    di SAIHub                           artificiale ai settori delle Scienze
di innovazione tecnologica e pro-                                                           della Vita e all’Agrifood. Sono
gresso sociale, sotto la guida di                                                           già una decina i progetti emer-
un’azienda consorziata.                                                                     si dai tavoli di lavoro della rete,

                                                                                                                                    35
DIGITAL
     MINDSET

     approvati e in corso di sviluppo,      cietà di advisory che favoriscono
     senza escludere future applicazio-     l’incontro tra domanda e offerta
     ni industriali di tecnologie come      di innovazione, in una logica di
     la Computer Vision che può ser-        collaborazione che porta valore al
     vire per la diagnostica sanitaria,     sistema. In particolare, ora che si
     ma anche per quella industriale e      pone la doppia sfida della digita-
     per la manutenzione predittiva e       lizzazione abbinata alla sostenibi-
     da remoto degli impianti. La for-      lità ambientale, si aprono grandi
     za della rete risiede nelle sinergie   opportunità per rendere diffusiva
     che si creano all’interno, con un      l’innovazione tecnologica e di pro-
     immediato vantaggio competiti-         dotto anche tra le pmi. «La nostra
     vo per tutte le realtà presenti, da    mission è creare le combinazioni
     Datatellers di Bolzano a Siena Ima-    giuste tra pmi, startup, grandi im-
     ging, da AchilleS Vaccines a Ex-       prese, centri di ricerca e diparti-
     privia di Bari, da QuestIT a Ergon     menti universitari per favorire e
     e Terranova di Firenze, da Imola       accelerare lo sviluppo e la diffu-
     Informatica alla startup di Legna-     sione di soluzioni innovative che,
     no di sistemi cyberfisici Beatreex,    da sole, le piccole non avrebbero
     fino a Readytec. «Noi facevamo         le risorse, né le competenze e la     di Consulenza e Risorse (CeR).
     già ricerca applicata nell’Intelli-    cultura aziendale di implementa-      Dal 2014, la società, grazie a un
     genza artificiale e abbiamo aderi-     re», interviene Luigi Jovacchini,     solido network di oltre 120 aziende
     to alla rete per entrare nel merca-    business angel, cofondatore e Cio     e a un Comitato tecnico-scientifi-
     to delle Scienze della Vita. Altre                                           co di esperti nei diversi rami in-
     società IT erano già presenti nel                                            dustriali, ha in portafoglio diversi
     settore, ma non avevano esperien-                                            progetti di co-innovazione tra pmi,
     za di ricerca e sviluppo nell’AI.                                            in particolare nell’ambito dell’eco-
     Altre ancora, pur essendo forti a                                            nomia circolare. Il modello preva-
     livello di software, dovevano an-                                            lente è quello guidato da una me-
     cora sviluppare nuove tecnologie                                             dia azienda che deve risolvere un
     come il Machine Learning e i Big                                             problema per ottimizzare la pro-
     Data, altre con una vocazione più                                            duzione e avviare un percorso più
     commerciale si sono offerte come                                             strutturato di sostenibilità. CeR
     marketplace per tutte noi. La rete,                                          mette a disposizione dell’impresa
     insomma, fa da volano a ognuna di                                            propri professionisti verticali sugli
     noi, che siamo tutte pmi, da picco-                                          argomenti necessari allo sviluppo
     le imprese innovative ad altre più                                           del progetto, individua le aziende
     strutturate e di dimensioni mag-                                             partner con cui svilupparlo e repe-
     giori, ma ognuna ne trae beneficio                                           risce la finanza, ove necessaria, per
     e, al contempo, restituisce qual-        Luigi                               renderlo maggiormente sostenibile
     cosa alle altre», spiega Riccardo
     Valletti, lnnovation Manager di
                                              Jovacchini                          lato economico. Un “use case” è un
                                                                                  progetto di economia circolare stu-
                                              Cofondatore e Cio di Consulenza
     SAIHub e imprenditore della rete.                                            diato per Carbotech, realtà abruz-
                                              e Risorse
     Ci sono poi le reti di imprese non                                           zese specializzata nella produzione
     convenzionali, che vengono ali-                                              di spazzole in grafite, metalgrafi-
     mentate da acceleratori e da so-                                             te ed elettrografite per il settore

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                                                                                           grazie a diverse densità e volumi
                                                                                           dei componenti. Quindi, sono state
                                                                                           individuate aziende di settori com-
                                                                                           pletamente diversi con cui iniziare
                                                                                           le fasi di testing dei nuovi materia-
                                                                                           li. In questo modo, anelli di filiere
                                                                                           anche diverse riducono la propria
                                                                Gianmatteo                 Carbon FootPrint, aumentano i
                                                                Manghi                     propri margini di contribuzione,
                                                                                           utilizzando materie prime secon-
                                                                Amministratore
                                                                                           de, andando a rendere virtuosi i
                                                                delegato di Cisco Italia
                                                                                           processi produttivi di una filiera
                                                                                           grazie a un “hub” temporaneo che
                                                                                           viene a crearsi intorno a un inte-
                                                                                           resse comune di innovazione. Ma
                                                                                           Carbotech ha una ulteriore ambi-
                                                                                           zione: creare una startup che stu-
CO-INNOVATION LAB A ROMA ANCHE PER INDUSTRIA 4.0                                           di e progetti i materiali per il loro
Il Co-Innovation Lab è un laboratorio che nasce dalla collaborazione                       ulteriore successivo reinserimen-
tra Cisco, Università Campus Bio-Medico di Roma e Marzotto Venture                         to nel ciclo produttivo, in pratica
Accelerator, dove verranno sviluppati progetti di Digital Health, ma                       sta già pensando a una loro “terza
anche di Circular Economy, Digital Learning e Industria 4.0. Sarà un                       vita”. «Non solo l’azienda riduce
ambiente aperto, una fabbrica di idee per favorire la contaminazione e                     gli sprechi, ma cresce e diversifica
la collaborazione come leva strategica per il trasferimento tecnologico.                   prodotti e mercati, coinvolgendo
Fare sistema tra attori complementari, in questo caso per esempio tra                      nella ricerca applicata il suo stesso
startup e ricercatori universitari, aiuta a trasformare in modo più efficace               nuovo mercato: le piccole imprese
le idee in concrete soluzioni innovative. La piattaforma di collaboration e                interessate ai nuovi materiali pla-
produttività Cisco Webex faciliterà e accelererà i processi di costruzione                 stici riciclati le quali, a loro vol-
e gestione delle pratiche di co-innovazione, in un contesto di connettività                ta, possono realizzarne di nuovi
e operatività sicura in forma ibrida. «La strada della co-innovazione è                    partendo dai primi, in una logica
sicuramente efficace, perché facilita la creazione di sinergie per dare                    win-win. La diffusione dell’inno-
risposte nuove a esigenze reali del mercato», commenta Gianmatteo                          vazione diventa davvero veloce e
Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia.                                           capillare», spiega Jovacchini. Il
                                                                                           progetto di Carbotech è partito a
                                                                                           fine agosto 2021 e l’industrializza-
                                                                                           zione dell’intero processo è previ-
                                                                                           sta entro la fine del 2022. Un altro
automotive. In sostanza, quello che    traverso un percorso di Ricerca e                   caso è quello di Felsineo, produt-
era lo scarto di grandi quantità di    Sviluppo ha sperimentato la pos-                    tore di mortadella IGP di Bologna,
polvere di grafite, rifiuto speciale   sibilità di generare nuovi materiali                che esporta anche in Cina. Anche
con alti costi di smaltimento, sta     compositi, combinando la grafite                    loro avevano un rifiuto speciale,
diventando una risorsa economica       con dei polimeri riciclati e ha re-                 il grassetto, scarto di lavorazione
che riduce, al contempo, l’impatto     alizzato dei nuovi materiali utiliz-                della mortadella che veniva gesti-
ambientale dell’azienda. CeR at-       zabili sia nei prodotti dell’azienda,               to in modo non funzionale a un

                                                                                                                                    37
DIGITAL
      MINDSET
                                                              Specializzata in AI,
                                                              Ammagamma
                                                              opera con una
                                                              logica di co-design,
                                                              seguendo un
     eventuale processo di economia
     circolare. «In quel caso, per pri-                       processo strutturato
     ma cosa abbiamo sensibilizzato
     sull’importanza di differenziare gli
     scarti di produzione, come primo
                                                              in quattro fasi
     passo verso la riduzione della Car-
     bon FootPrint, focus dell’azienda.
     Quindi abbiamo fatto da catalizza-
     tori di altre imprese e startup per
     finalizzare questo progetto di eco-
     nomia circolare», racconta Jovac-
     chini. In particolare, è stata indivi-
     duata una realtà del territorio che
     produce centrifughe industriali per
     verificare se dal grasso si potesse
     separare una parte riutilizzabile e,
     in effetti, con una parte dello scarto
     si produrranno creme per le mani.
     Le clips verranno invece destinate
     a un’azienda che realizza prodotti
     di alta gamma per il settore alber-
     ghiero e i laccetti di plastica ver-
     ranno sostituiti da laccetti ricavati                                      di Modena, con un investimento
     dagli scarti dell’uva, prodotto di                                         triennale di 2,5 milioni di euro per
     una startup green.                                                         la struttura di ricerca e i progetti di
     Ancora una volta, aver convogliato                                         innovazione, di cui una copertura
     realtà diverse su un obiettivo co-                                         regionale di 1,1 milioni di euro.
     mune, generando una sana conta-                                            Il primo progetto è “Futuro An-
     minazione, ha reso possibile l’in-                                         teriore” ed è pensato per creare
     novazione a costi contenuti e ha                                           cultura dell’innovazione sul ter-
     aperto nuovi business ai fornitori.                                        ritorio (pmi, startup, scuole) sugli
     Carbotech vede avvicinarsi il tra-                                         applicativi di intelligenza artificia-
     guardo Kyoto 2030.                                                         le, attraverso teorie e pratiche di
                                                                                innovazione che stimolino il pen-
     Per innovare                                                               siero creativo. «Coinvolgiamo le
     ci vuole metodo                                                            imprese e le startup con una logica
     La società di data science               Francesco                         di co-design, seguendo un proces-
     Ammagamma, specializzata in
     soluzioni di intelligenza artificia-
                                              Carelli                           so strutturato che abbiamo messo
                                                                                a punto. Portare a bordo imprendi-
                                              Direttore del Centro di Ricerca
     le con una vocazione alla divulga-                                         tori e tecnici industriali nella fase
                                              The Energy of Data, Ammagamma
     zione presso scuole, università e                                          di progettualità, perché compren-
     imprese, lancia il centro di ricerca                                       dano le potenzialità dell’AI nelle
     “The Energy of Data” nella sede                                            loro aziende, è una leva importante

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per far partire e sviluppare proget-    società dove all’inizio non si sa         ciale e l’imprenditore, perché mi-
ti di digitalizzazione consistenti»,    bene dove si andrà a finire, ma ser-      surino l’impatto della soluzione sul
spiega Francesco Carelli, diretto-      ve per far emergere delle esigen-         business. Qui il cerchio si chiude
re del Centro di ricerca. Il processo   ze e mostrare le possibili soluzioni      perché ci si ricollega alla fase 2:
di co-design è strutturato in quattro   con gli algoritmi», spiega il diret-      «Il nostro metodo combina “diver-
fasi: la prima è ispirazionale-edu-     tore. La terza fase segue la proget-      genza” di pensiero, con tecniche
cativa per offrire una conoscenza       tazione della soluzione, facendo          di pensiero laterale per far emer-
di base su cosa sia e come funzioni     lavorare insieme gli sviluppatori di      gere bisogni di cui non si ha con-
l’AI applicata; la seconda fase è di    Ammagamma con chi dell’azienda            tezza, e “convergenza” di pensiero
“business translation”, cioè si fan-    userà la soluzione. «In questa fase       per progettare soluzioni adeguate.
no emergere bisogni per stimolare       è importante creare interazione           In pratica, aiuta a capire che cosa
la progettualità stessa e si scopre     tra gli applicativi di AI e le perso-     serva davvero all’azienda e, con il
come si potrebbe applicare l’AI         ne che li useranno per avvicinarli        co-design, a disegnare insieme la
al caso particolare. «Qui entriamo      alle loro logiche e funzionalità»,        soluzione più adatta ai risultati che
nella fase di co-progettazione con      aggiunge Carelli. Infine, la quarta       si vogliono raggiungere. Noi ci po-
pratiche codificate, sfruttando la      fase è un modulo più tecnico per          niamo nell’intersezione tra la fase
gamification e altre tecniche per       semplificare l’uso del Machine            creativa e la tecnica, propedeutici
rendere le sessioni partecipative       Learning, ossia per rendere leggi-        a quello che sarà lo sviluppo con-
e far sentire l’imprenditore prota-     bili e fruibili i risultati degli algo-   creto di soluzioni innovative per
gonista del possibile progetto. Per     ritmi con le metriche giuste, non         le imprese da parte di Ammagam-
esempio, si parte con un gioco di       solo per gli IT, ma per il commer-        ma», conclude Carelli.

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