CSR: L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SECONDO EQUITA
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CSR CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Analyst: Equita Research Team | research@equita.eu EQUITY RESEARCH L’INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ SECONDO EQUITA Presentiamo in questa nota, con il primo esempio applicativo riferito a Moncler, l’approccio di Equita all’analisi di sostenibilità, centrato su 4 elementi essenziali: 1) analisi di materialità; 2) individuazione delle corrette società comparabili; 3) analisi dei KPIs e delle criticità e 4) engagement. L’analisi di sostenibilità è ora integrata nell’analisi finanziaria, contribuendo sia all’elaborazione dei modelli di stime che all’elaborazione delle raccomandazioni. ◼ L’importanza dell’integrazione della sostenibilità nell’analisi fondamentale L’integrazione dell’analisi di sostenibilità nell’analisi finanziaria nasce da tre considerazioni di base: - Consente di cogliere rischi/opportunità per i settori e le aziende analizzate ed è quindi imprescindibile per una adeguata valutazione aziendale; - E’ un impegno sottoscritto da tutti i gestori di fondi sostenibili e responsabili (ESG), che stanno catalizzando i flussi di nuova raccolta; - E’ parte del percorso stabilito a livello europeo per indirizzare gli investimenti verso obiettivi di crescita sostenibile e che si sta traducendo in un quadro normativo sempre più stringente e strutturato. ◼ Gli aspetti più rilevanti per l’analisi di sostenibilità secondo Equita L’approccio che abbiamo inteso sviluppare per l’analisi di sostenibilità delle società si basa su quattro elementi essenziali: 1. Materialità. Vogliamo individuare e far conoscere gli elementi più rilevanti per la sostenibilità del modello di business delle aziende oggetto di analisi. 2. Comparabilità. Vogliamo mettere a frutto l’esperienza di analisti fondamentali nell’individuare le società più comparabili per realizzare confronti di sostenibilità omogenei. 3. Analisi dei KPIs più rilevanti e delle criticità. Per ognuno dei tre pilastri dell’analisi di sostenibilità (Environment, Social e Governance) intendiamo focalizzare l’attenzione su alcuni KPIs materiali e sui “red flags”, ossia le principali criticità che emergono dall’analisi. 4. Engagement. Ogni analisi deve prevedere un engagement con l’azienda per a) confrontarsi sulle criticità emerse in fase di analisi; b) individuare se esistono correttivi messi in atto dall’azienda e non ancora riflessi nei dati storici; c) consentire alle aziende di esprimere un punto di vista anche critico rispetto alle risultanze individuate dall’analista o dalle società di rating. Le analisi non conterranno invece un compendio di dati quantitativi o un nuovo rating ESG, preferendo focalizzare il nostro sforzo sulle aree di criticità e nell’approfondire le analisi di un provider ESG riconosciuto come MSCI. ◼ L’integrazione di analisi di sostenibilità e analisi finanziaria L’approccio all’analisi di sostenibilità da noi proposto si pone l’obiettivo di: 1) Aiutare gli investitori nell’individuare le tematiche materiali per la sostenibilità, focalizzando l’attenzione sugli aspetti più critici e fornendo un contributo alla discussione di tali criticità; 2) Aiutare le aziende a comprendere le aree più sensibili per gli investitori in termini di sostenibilità, offrendo loro anche il modo di rispondere alle criticità che emergono dalle analisi. L’analisi di sostenibilità si integra poi con la nostra analisi finanziaria, contribuendo sia all’elaborazione dei modelli di stime (che recepiscono anche rischi e opportunità legati alla sostenibilità) che all’elaborazione delle raccomandazioni (influendo sul grado di rischiosità del modello di business). L’impegno di Equita è quello di sviluppare progressivamente le analisi di sostenibilità dei titoli sotto copertura, di cui alleghiamo qui un primo esempio con Moncler. 1 Luglio 2021 1 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT #211
CSR | 1 Luglio 2021 INDICE L’IMPORTANZA DELL’INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELL’ANALISI FONDAMENTALE ................................................................................................ 3 ◼ Valore vs. responsabilità sociale: due termini non in contrapposizione ........ 3 ◼ Gli investimenti socialmente responsabili catalizzano l’80% circa della raccolta globale .................................................................................................. 4 ◼ Una normativa sempre più stringente e “quantitativa” ................................ 6 GLI ASPETTI PIU’ RILEVANTI PER L’ANALISI DI SOSTENIBILITA’ SECONDO EQUITA . 7 COSA NON TROVERETE NELL’ANALISI DI SOSTENIBILITA’: UN COMPENDIO DI DATI QUANTITATIVI O UN NUOVO RATING ESG ................................................. 8 ◼ Focus sugli aspetti critici, senza proporre un compendio di dati quantitativi 8 ◼ Approfondire l’analisi di un provider riconosciuto invece di aggiungere un nuovo rating ....................................................................................................... 8 UN ESEMPIO DELLA ANALISI DI SOSTENIBILITA’ CONDOTTA DA EQUITA: IL CASO MONCLER ........................................................................................................... 9 ◼ Materialità .................................................................................................... 9 ◼ Selezione dei comparabili ........................................................................... 10 ◼ Analisi dei KPIs più rilevanti e confronto con i peers per environment, social e governance .................................................................................................... 10 ◼ Analisi dei “red flags” ed engagement con la società .................................. 11 ◼ Evoluzione storica del rating MSCI .............................................................. 11 L’INTEGRAZIONE DI ANALISI DI SOSTENIBILITA’ E ANALISI FINANZIARIA .......... 13 GLI IMPEGNI DI EQUITA SULL’INTEGRAZIONE DI ANALISI DI SOSTENIBILITA’ E ANALISI FINANZIARIA ....................................................................................... 13 APPENDIX: ANALISI DI SOSTENIBILITA’ SU MONCLER ....................................... 14 2 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 L’IMPORTANZA DELL’INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELL’ANALISI FONDAMENTALE L’integrazione dell’analisi di sostenibilità nell’analisi finanziaria è un approccio che nasce da tre considerazioni di base: 1. Consente di cogliere rischi/opportunità di medio termine per i settori e le aziende analizzate e quindi imprescindibile per una adeguata valutazione aziendale; 2. E’ un impegno sottoscritto da tutti gli asset owner che hanno aderito ai “Principle for Responsible Investments” (PRI) e in particolare per i gestori di fondi sostenibili e responsabili (ESG), che stanno catalizzando i flussi di nuova raccolta; 3. E’ parte del percorso stabilito a livello europeo per indirizzare gli investimenti verso obiettivi di crescita sostenibile. Questo percorso si sta traducendo anche in quadro normativo sempre più stringente e strutturato con l’introduzione della SFRD e della Tassonomia Europea. ◼ Valore vs. responsabilità sociale: due termini non in contrapposizione L’integrazione della sostenibilità nell’analisi fondamentale nasce innanzi tutto dall’evidenza che questo tipo di approccio migliora il ritorno sull’investimento a parità di rischio. Gli studi condotti in questo ambito necessitano di ulteriori conferme, ma ad oggi emergono crescenti evidenze a sostegno del contributo dell’analisi di sostenibilità alle performance del portafoglio di investimento. Un recente studio di ESMA1 per esempio evidenzia come, nel corso del 2019, la performance netta dei fondi (UCITS) ESG azionari attivi e passivi sia stata pari rispettivamente al 10.4%-12.2% vs. il 9.1%-11.6% riportato dai loro corrispettivi non- ESG. Analogo risultato emerge dal più recente studio condotto da Morgan Stanley2 riferito al 2020 dal quale si evince come i fondi azionari US sostenibili abbiano avuto un rendimento mediano complessivo pari a circa il +19% vs. +14.8% dei corrispettivi tradizionali segnando una sovra-performance pari a c. +430bps. Il semplice confronto tra alcuni dei principali indici ESG rispetto ai corrispettivi indici non-ESG fornisce un’ulteriore conferma empirica a queste analisi: 1. l'indice MSCI Europe ESG leaders (+1.1%) ha superato il suo equivalente convenzionale (-2.8%) del +3.9% nel corso del FY20. 2. l'indice S&P 500 ESG leaders (+19.8%) ha superato il suo equivalente convenzionale (+18.4%) del +1.4% nel corso del FY20. MAIN ESG VS. EQUIVALENT TRADITIONAL EQUITY INDEXES - PERFORMANCE FY20 Fonte: Bloomberg 1ESMA Annual Statistic Report, Performance and Costs of EU retail Investment Product, 2021. 2Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing, Sustainable Funds Outperform Peers in 2020 During Coronavirus, February 24th, 2021. 3 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 Anche la rotazione settoriale innescata dalla notizia dell’efficacia dei vaccini anti- Covid a ottobre 2020 non ha invalidato questo risultato. E’ infatti possibile osservare come il divario di performance tra gli indici ESG e i loro corrispettivi tradizionali si sia mantenuto positivo a favore dei primi anche in un arco temporale che va da gennaio 2020 fino ad oggi: - addirittura +10.6% per la coppia di indici MSCI; - +1.4% per la coppia di indici S&P 500. MAIN ESG VS. EQUIVALENT TRADITIONAL EQUITY INDEXES – PERFORMANCE from 12.31.2019 to 06.04.2021 Fonte: Bloomberg ◼ Gli investimenti socialmente responsabili continuano ad attrarre forti flussi La crescente attenzione dalla comunità finanziaria verso le tematiche della sostenibilità vede tra le principali cause anche i forti flussi che gli investimenti sostenibili hanno saputo attrarre nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021. A più di un anno dallo scoppio della pandemia Covid-19, possiamo infatti affermare che la domanda di investimenti responsabili è cresciuta più velocemente che mai, con afflussi molto forti su tutto il territorio Europeo (ancora leader di mercato in questo campo), ma che iniziano a diffondersi anche al di fuori dell’UE. Nel corso del 1Q20, quando l'epidemia COVID-19 è iniziata in Asia e si è poi diffusa nel resto del mondo portando al crollo dei mercati finanziari, i fondi tradizionali hanno registrato deflussi per $ 384.7 mld a livello globale. Nello stesso periodo, gli afflussi nei fondi ESG si sono invece attestati a $ 45.6 mld con una raccolta che, seppure in leggera flessione rispetto al trimestre precedente (-27%), ha comunque saputo mantenersi positiva. A partire dal 2Q20, i flussi verso fondi sostenibili si sono ripresi rapidamente fino a raggiungere livelli record di raccolta netta nel corso del 3Q e 4Q. 4 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 RACCOLTA E ASSET UNDER MANAGEMENT FONDI SOSTENIBILI - GLOBALE Fonte: Morningstar Direct. Morningstar Research. Dati a Dicembre 2020 L'Europa, agevolata da uno sviluppo regolatorio fino ad oggi più avanzato rispetto agli altri continenti, continua a rappresentare il mercato più sviluppato per gli investimenti ESG, costituendo circa l'80% sia in termini di raccolta totale dell'universo sostenibile che di patrimonio gestito e numero di fondi. Anche il mercato italiano evidenzia dati di raccolta in linea con i trend internazionali: nel 2020 i fondi ESG hanno totalizzato una raccolta netta di € 23.5 miliardi, rappresentando 1.6x la raccolta netta complessiva realizzata da inizio anno in Italia (€ 14.6 miliardi). Tuttavia, nonostante flussi in entrata che rimangono tonici e il forte incremento del valore delle masse gestite, i fondi ESG rappresentavano a fine anno solamente il 3.3% degli AUM complessivamente gestiti dall’industria del risparmio italiana. In linea con il trend dell’ultimo trimestre del 2020, i dati sull’industria del risparmio globale sostenibile si mantengono positivi anche con l’apertura del nuovo anno con afflussi netti rilevati durante il 1Q21 pari a $ 185.3 bn (+22% QoQ). Quello europeo continua ad essere il mercato di riferimento sia in termini di raccolta netta (79.2% rispetto alla raccolta complessiva) sia in termini di AUM pari a $ 1,625 bn (81.9% sul totale) all’interno di un mercato che, al termine del 1Q21, registra un totale di masse in gestione pari a $ 1,985 bn (+20.1% QoQ). RACCOLTA E ASSET UNDER MANAGEMENT FONDI SOSTENIBILI - GLOBALE Fonte: Morningstar Direct. Morningstar Research. Dati a Marzo 2021 Anche il mercato italiano, in linea con i dati europei, ha confermato nel 1Q21 l’andamento positivo già osservato nel corso di tutto il 2020 con una raccolta netta pari a € 18.1 bn (c. +73% QoQ). Inoltre, il cambio di regolamentazione derivante dall’entrata in vigore della SFDR e l’esigenza da parte delle società di gestione di conformare i loro prodotti ex. Art.8/9 affinché possano questi classificarsi come sostenibili, hanno comportato una notevole espansione della quota di mercato dei fondi ESG che rappresentano a fine 1Q21 il 11.2% (€ 275.9 bn) degli AUM complessivamente gestiti dall’industria del risparmio italiana. 5 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 ITALIAN ESG FUNDS INFLOWS AND TOTAL ASSETS (€ Billion) Type of Fund Q1 2021 Flows YTD Flows Total Assets Italy ESG 18.1 18.1 275.9 Italy non-ESG 11.8 11.8 2,193.1 Italy Total 29.9 29.9 2,469.0 Fonte: Report Assogestioni ◼ Una normativa sempre più stringente e “quantitativa” Un terzo rilevante motivo per l’integrazione della sostenibilità nella valutazione aziendale deriva dai crescenti obblighi normativi che l’Unione Europea ha previsto per indirizzare gli investimenti (inclusi quelli del Next Generation EU e del bilancio comunitario 2021-27) verso obiettivi sostenibili e per evitare fenomeni di greenwashing, definendo nuovi standard di comunicazione. Tra gli ultimi e più importanti interventi messi in atto dall’UE per ridurre tale rischio rientra la recente entrata in vigore della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) che definisce norme armonizzate per tutti i partecipanti ai mercati finanziari dell’Unione sul tipo di informativa necessaria per la distribuzione di prodotti finanziari sostenibili. A partire dal 1 gennaio 2022 inoltre, con l’entrata in vigore della Tassonomia che integrerà gli obblighi già previsti dalla SFDR, verranno definiti gli standard da utilizzare a livello comunitario per determinare il livello di sostenibilità ambientale di un’azienda e/o di un prodotto finanziario. La Tassonomia, congiuntamente alla SFDR, si pone così l’obiettivo di aiutare investitori, aziende e istituzioni a indirizzare le scelte di investimento verso un'economia a basse emissioni di anidride carbonica, resiliente ed efficiente nell'uso delle risorse. 6 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 GLI ASPETTI PIU’ RILEVANTI PER L’ANALISI DI SOSTENIBILITA’ SECONDO EQUITA L’approccio che abbiamo inteso sviluppare per l’analisi di sostenibilità delle società si basa su quattro elementi essenziali: 1. Materialità. Vogliamo aiutare a individuare e far conoscere a tutti gli stakeholder quali sono gli elementi più rilevanti per la sostenibilità del modello di business delle aziende oggetto di analisi. L’insieme dei KPIs (key performance indicators) più rilevanti per ogni segmento e settore è rappresentabile attraverso una matrice di materialità. La nostra analisi partirà quindi da una revisione critica della matrice di materialità individuata dalla società (solitamente presentata nella DNF), in modo da sottolineare gli aspetti rilevanti del settore/modello di business (così come identificati da linee guida sovranazionali quali la matrice di materialità di SASB o la Tassonomia Europea) ed eventuali disallineamenti rispetto agli elementi di materialità percepiti invece dall’azienda e dagli investitori o altri portatori di interesse. 2. Comparabilità. Riteniamo che l’identificazione di società veramente comparabili sia essenziale per una corretta analisi di sostenibilità. La numerosità del campione di analisi è spesso un elemento essenziale nella costruzione del rating da parte delle agenzie di rating, in quanto consente di posizionare le società su base relativa nel settore di riferimento. Molto spesso questo porta però ad includere nello stesso campione aziende con modelli di business molto diversi e poco comparabili. Riteniamo che l’esperienza che deriva dall’abitudine a individuare vere società comparabili ai fini dell’analisi fondamentale sia essenziale anche per effettuare confronti di sostenibilità omogenei. La nostra analisi individuerà quindi un ristretto numero di aziende veramente comparabili, molto spesso le stesse aziende che il mercato finanziario prende a riferimento per individuare le valutazioni relative dal punto di vista dell’analisi fondamentale. 3. Analisi dei KPIs più rilevanti e delle criticità. Per ognuno dei tre pilastri dell’analisi di sostenibilità (Environment, Social e Governance) intendiamo approfondire l’analisi di sostenibilità, focalizzando l’attenzione su alcuni KPIs specifici e materiali e confrontando il posizionamento della società oggetto di analisi con quella delle società ad essa veramente similari individuati dall’analisi di comparabilità. La nostra analisi dei KPIs poggia su database di terzi ma non intende chiaramente sostituirsi alle analisi di sostenibilità condotte dalle agenzie di rating ESG, bensì aggiungersi a queste ultime in modo da offrire un livello di approfondimento ulteriore, che possa confrontare gli elementi di maggiore criticità su un campione di aziende più ristretto ma più comparabile. 4. Engagement. Riteniamo che non ci possa essere analisi di sostenibilità senza un confronto e una discussione serrati e aperti con le società oggetto di analisi relativamente alle criticità e alle strategie che le aziende stanno mettendo in essere per rendere il loro modello di business sostenibile. Si tratta di un approccio da sempre alla base dell’analisi fondamentale, che non può nutrirsi solo dei dati di bilancio, ma che richiede il confronto con il management delle aziende per comprendere gli obiettivi strategici, i piani di investimento, le criticità da superare, e che prevede un percorso di monitoraggio di questi obiettivi. Simile percorso è necessario a nostro avviso per una valida analisi di sostenibilità, perché spesso proprio dal confronto con le aziende emergono possibili spiegazioni delle criticità riscontrate. Ogni valutazione di sostenibilità deve quindi prevedere una fase di engagement con l’azienda per permettere di 1) confrontarsi sulle criticità emerse in fase di analisi; 2) individuare se esistono correttivi messi in atto dall’azienda e non ancora riflessi nei dati storici; 3) consentire alle aziende di esprimere un punto di vista anche critico rispetto alle risultanze individuate dall’analista o dalle società di rating. La rilevanza dell’engagement (il confronto diretto con la società) non è da trascurare. In un recente studio da noi condotto con Altis (Alta scuola di formazione 7 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 dell’Università Cattolica) dedicato ai rating di sostenibilità sulle piccole e medie imprese, emergeva che il 50% delle aziende che era oggetto di rating ESG non sapeva neppure di avere un rating, e questo nonostante – secondo la metodologia dichiarata da molte agenzie di rating ESG - il percorso di emissione di rating preveda sempre il confronto con la società oggetto di analisi. Casi come questo evidenziano quanto l’interlocuzione tra i diversi portatori di interesse sia ancora farraginosa e incerta, per responsabilità che possono essere attribuite sia alle aziende (per esempio per l’assenza di un presidio strutturato del tema della sostenibilità, senza quindi un referente ben individuato per i rapporti con l’esterno) che agli analisti (per una procedura che spesso si limita a prevedere solo un semplice invio dell’analisi all’azienda per presa visione, secondo una forma di silenzio-assenso che rischia di portare ai paradossi di cui si è detto). COSA NON TROVERETE NELL’ANALISI DI SOSTENIBILITA’: UN COMPENDIO DI DATI QUANTITATIVI O UN NUOVO RATING ESG ◼ Focus sugli aspetti critici, senza proporre un compendio di dati quantitativi La rilevanza dell’analisi di sostenibilità, anche in termini normativi e di flussi di raccolta del risparmio, è tale da portare sempre più verso forme di integrazione all’interno dell’analisi fondamentale. Da questo punto di vista, la numerosità di dati non finanziari forniti dalle aziende, anche se ancora lontani dall’essere omogenei, sta crescendo e – sotto la pressione dei regolatori e delle agenzie di rating ESG - si sta strutturando. Sempre più sono disponibili quindi piattaforme che consentono di raccogliere l’insieme di queste informazioni, fornendo ampi compendi quantitativi. Vista la sempre maggiore facilità di accesso a questi dati quantitativi e vista la scarsa validità, a nostro avviso, di un’analisi puramente quantitativa ai fini di individuare la vera sostenibilità del modello di business, abbiamo preferito focalizzare la nostra analisi sugli aspetti critici di alcuni elementi materiali, evitando quindi di fornire un ennesimo compendio di dati quantitativi. Chiaramente, l’analista che affronta un’analisi di sostenibilità avrà avuto accesso a questi dati quantitativi e li avrà utilizzati per individuare gli aspetti critici, ma abbiamo ritenuto più utile proporre all’investitore solo gli elementi critici su cui focalizzare l’attenzione, piuttosto che non l’intero insieme di informazioni. ◼ Approfondire l’analisi di un provider riconosciuto invece di aggiungere un nuovo rating Un altro elemento che non abbiamo voluto inserire nella nostra analisi è un nuovo rating ESG prodotto da Equita. Riteniamo che il panorama, soprattutto sulle aziende grandi e medie, sia già affollato e confuso, con giudizi di merito poco coerenti tra loro, aziende sollecitate a fornire un insieme di dati non sempre coerenti tra loro dalle diverse agenzie di analisi, scarsa chiarezza sulla rilevanza e sulla autorevolezza di queste ultime. Abbiamo quindi preferito costruire la nostra analisi partendo dalle valutazioni condotte da una agenzia di rating ESG esistente e riconosciuta come MSCI, dedicando invece le nostre energie ad approfondire le analisi di materialità, comparabilità e criticità sulla base dei “red flags” evidenziati dalle analisi di MSCI. Le nostre analisi di sostenibilità evidenzieranno quindi i rating ESG di MSCI, non solo a livello di rating ESG complessivo, ma molto spesso anche a livello di score riferito al singolo elemento di criticità da noi approfondito. 8 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 UN ESEMPIO DI ANALISI DI SOSTENIBILITA’ CONDOTTA DA EQUITA: IL CASO MONCLER Dopo questa breve introduzione metodologica, ci sembra che il modo migliore per chiarire come intendiamo approcciare l’analisi di sostenibilità e come intendiamo integrarla nella nostra ricerca fondamentale sia presentare un esempio pratico. Abbiamo quindi sviluppato l’analisi di sostenibilità relativa a Moncler, allegata in appendice a questa nota e descritta nella sua struttura in questo paragrafo. ◼ Materialità L’analisi contiene innanzitutto una revisione critica della matrice di materialità di Moncler. In questa sezione riportiamo la matrice di materialità indicata nella DNF analizzando in che misura la società è stata in grado di allineare e incorporare all’interno del proprio modello di business tutti quegli elementi ritenuti materiali per il settore e allo stesso tempo percepiti come materiali dai suoi portatori di interesse. SEZIONE DEDICATA ALL’ANALISI DI MATERIALITA’ Fonte: Equita SIM Nel caso di Moncler, l’analisi fa emergere un forte allineamento tra i KPIs rilevanti per il settore all’interno del quale Moncler opera - quali Chemical Safety, Raw Material Sourcing e Supply Chain Management - e quelli ritenuti rilevanti dalla società e dai vari portatori di interesse, catturati all’interno della matrice dalle voci di Qualità e Sicurezza del Prodotto, Approvvigionamento responsabile e Animal Welfare. 9 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 ◼ Selezione delle società comparabili La ricerca evidenzia inoltre l’insieme di società individuate come maggiormente comparabili al fine del confronto sugli aspetti più critici e materiali. SEZIONE DEDICATA ALL’INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE PIU’ COMPARABILI PANEL PEERS (€ mn) Codice Market Head MSCI Società Bloomberg Fatturato cap** quarter ESG Score KERING KER FP Equity 13,100 94,051 FR AA HERMES INTERNATIONAL RMS FP Equity 6,389 129,903 FR BBB BURBERRY GROUP* BRBY LN Equity 2,745 10,614 GB AAA LVMH MC FP Equity 44,651 340,610 FR A TOD'S TOD IM Equity 637 1,926 IT BB SALVATORE FERRAGAMO SFER IM Equity 916 3,291 IT A BRUNELLO CUCINELLI BC IM Equity 544 3,359 IT BB PRADA 1913 HK Equity 2,423 15,630 IT na MONCLER SPA MONC IM Equity 1,440 15,649 IT BBB *FY termina a Marzo **al 24.06.2021 Fonte: elaborazione Equita su dati MSCI, Bloomberg e Bloomberg consensus Fonte: Equita SIM L’analisi su Moncler ha utilizzato come società comparabili Kering, Hermes International, Burberry Group, LVMH, Tod’s, Salvatore Ferragamo, Brunello Cucinelli e Prada, gli stessi che riteniamo comparabili nella analisi fondamentale. ◼ Analisi dei KPIs più rilevanti e confronto con le società comparabili per Environment, Social e Governance Per ognuno dei tre pillar (E, S, G) la ricerca riporta un’analisi critica sull’andamento storico dell’ultimo triennio relativo ai KPIs particolarmente rilevanti per l’industria e li confronta con il valore medio espresso dal gruppo delle società comparabili. SEZIONE DEDICATA ALL’ANALISI DEI KPIs PIU’ RILEVANTI E AL CONFRONTO CON I PEERS Fonte: Equita SIM Nel caso Moncler, i parametri evidenziati sono stati rispettivamente - Energy Consumption, GHG Emissions, Carbon Footprint, per il pillar ENVIRONMENT: - Human Capital, Raw Material Sourcing, Chemical Safety per il pillar SOCIAL; - Business Ethics, Ownership & Control e Chair Independence per il pillar GOVERNANCE. 10 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 ◼ Analisi dei “red flags” ed engagement con la società Per ognuno dei tre pilastri (E, S, G) la ricerca riporta poi un’analisi specifica su elementi che emergono come potenziali “red flags” nell’analisi di sostenibilità, spesso riflessi da un posizionamento debole nello score di MSCI relativo a quello specifico KPI. L’engagement su queste potenziali criticità porta a un commento di sintesi che consente alle società di evidenziare il loro punto di vista in relazione agli aspetti critici da noi evidenziati. SEZIONE DEDICATA ALL’ANALISI DEI RED FLAGS E AL CONFRONTO CON LA SOCIETA’ Fonte: Equita SIM Nel caso di Moncler, per esempio, per il pillar SOCIAL due KPIs - nello specifico Raw Material Sourcing e Chemical Safety - pur mostrando un posizionamento della società superiore rispetto alla media del panel da noi considerato, riflettono alcuni elementi di attenzione sollevati da MSCI che determinano un posizionamento non ottimale. Attraverso un confronto diretto con la società è stato possibile comprendere le ragioni di queste criticità: ad esempio in termini di Raw Material Sorcing, il basso Score è in parte motivato dal fatto che le valutazioni di MSCI sono basate sulle policy di approvvigionamento di pelle e cotone, tipicamente le materie prime più importanti per l’industria del lusso/abbigliamento ma invece molto meno rilevanti nel processo produttivo di Moncler, che ha dato piuttosto priorità alle policy di approvvigionamento della piuma e del nylon. ◼ Evoluzione storica del rating MSCI A chiusura dell’analisi di sostenibilità, la ricerca presenta il rating ESG prodotto da MSCI e la sua evoluzione storica recente, insieme ad un giudizio qualitativo del team di ricerca, che a sua volta potrà essere più o meno coerente con il rating MSCI a seconda della valenza che l’analisi avrà attribuito ad eventuali red flag e corrispondenti attenuanti espresse della società. 11 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 SEZIONE DEDICATA ALL’ANDAMENTO STORICO DEL RATING ESG MSCI Fonte: Equita SIM 12 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 L’INTEGRAZIONE DI ANALISI DI SOSTENIBILITA’ E ANALISI FINANZIARIA L’approccio all’analisi di sostenibilità da noi proposto si pone l’obiettivo di: 1. Formare l’analista sugli aspetti materiali per l’emittente in tema di sostenibilità, sviluppando una capacità di analisi e di confronto che poggia su database, report e rating ESG ma che si affina nell’analisi critica di questi set di dati e nell’interazione con le aziende; 2. Aiutare gli investitori nell’individuare le tematiche materiali per la sostenibilità, focalizzando la loro attenzione sugli aspetti più critici e fornendo un contributo alla discussione di tali criticità; 3. Aiutare le aziende a comprendere le aree più sensibili per gli investitori in termini di sostenibilità, offrendo loro anche il modo di rispondere alle criticità che emergono dalle analisi. Al termine di questo percorso, l’analista è in grado quindi di valutare criticamente gli elementi più rilevanti per l’azienda in tema di sostenibilità e di sviluppare una propria sensibilità su rischi e opportunità che lo sviluppo sostenibile pone al business model dell’azienda oggetto di analisi, integrandoli nei modelli di stime e di valutazione. Abbiamo inoltre introdotto nella nostra valutazione fondamentale un elemento di rischiosità legato espressamente al grado di sostenibilità dei modelli di business, ottenuto partendo dai rating ESG forniti da MSCI e rivisti alla luce delle risultanze dell’analisi di sostenibilità condotta dal team di ricerca. Questa componente di rischio contribuisce, insieme all’analisi di liquidità del titolo, a definire il rischio complessivo dell’emittente e quindi influisce direttamente sulla raccomandazione (BUY, HOLD o REDUCE) che dipende dall’upside potenziale che emerge dall’analisi integrata e dal grado di rischiosità dell’emittente. INTEGRAZIONE DELL’ANALISI DI SOSTENIBILITA’ NELL’ANALISI FONDAMENTALE Fonte: Equita SIM GLI IMPEGNI DI EQUITA SULL’INTEGRAZIONE DI ANALISI DI SOSTENIBILITA’ E ANALISI FINANZIARIA L’impegno di Equita è quindi quello di sviluppare progressivamente le analisi di sostenibilità dei titoli sotto copertura, pubblicando queste analisi all’interno dei report fondamentali o come note ad hoc e integrando i risultati dell’analisi nella valutazione fondamentale. La prima azienda su cui abbiamo condotto analisi di sostenibilità, integrandone i risultati nella valutazione fondamentale, è Moncler, il cui report di sostenibilità è allegato in appendice. 13 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 APPENDIX: ANALISI DI SOSTENIBILITA’ DI MONCLER ESG - COMPANY ANALYSIS ◼ KPIs Analysis KPI INDIVIDUATI COMMENTO ENERGY CONSUMPTION Espresso in termini di intensità energetica Energy MWh/Rev € mn, il consumo energetico è U.M FY18 FY19 FY20 consumption un elemento di materialità per MONC e MONC Energy per il settore all’interno del quale la MWh 22,883 27,405 35,265 consumption società opera. Nonostante l’aumento di MONC Energy Intensity (+45.4%), indice di Consolidated mn€ 1,420 1,628 1,440 consumi energetici che crescono ad un Revenues MONC Energy MWh/ ritmo superiore rispetto al fatturato, il Consumo 16 17 24 intensity Rev €mn dato rimane tuttavia ben al di sotto Energetico % change YoY - 4.4% 45.4% rispetto alla media di settore, anche Panel average MWh/ questa in aumento rispetto all’anno 36 34 40 energy intensity Rev €mn precedente (+17.6%). % change YoY - -6.1% 17.6% MONC % of 24% 30% 43% MONC riporta inoltre nel FY20 un uso di Renewables % change YoY - 23.5% 42.8% energia rinnovabile sul totale delle fonti Panel average % energetiche utilizzate pari al 43% (+43% 24% 40% 41% of Renewables yoy). Il dato è sostanzialmente allineato % change YoY - 65.7% 4.7% alla media di settore (+5% yoy). Fonte: DNF; la costruzione del panel è un’elaborazione di Equita SIM GHG EMISSIONS GHG Emissions U.M FY18 FY19 FY20 MONC riporta nell’ultimo anno un MONC GHG aumento di emissioni GHG Scope 1 e Environmental emissions tonCO2 7,941 9,379 11,988 Scope 2 superiore rispetto alla crescita del Scope 1+2 fatturato, da cui deriva una GHG Intensity % change YoY 18% 28% in espansione del +44% yoy. MONC Emissioni Consolidated €mn 1,420 1,628 1,440 GHG Revenues Da un confronto con i peers, emerge che % change YoY 15% -12% MONC riporta una GHG Intensity ben MONC GHG tonCO2/ inferiore rispetto alla media del Panel, 5.59 5.76 8.32 intensity Rev€mn nonostante quest’ultima sia cresciuta % change YoY - 3% 44% nell’ultimo anno ad un ritmo nettamente Panel average tonCO2/ 10.96 10.41 11.89 inferiore rispetto a MONC. GHG intensity Rev€mn % change YoY - -5% 14% Fonte: DNF; la costruzione del panel è un’elaborazione di Equita SIM PRODUCT CARBON FOOTPRINT SCORE Previous Score Current Score MONC 3.1 6.5 Panel average 6.2 6.2 Fonte: MSCI Scores a Maggio 2021 (attuale) e Gennaio 2021 (precedente); la costruzione del panel è un’elaborazione di Equita SIM Il Product Carbon Footprint Score è lo Score calcolato da MSCI per catturare anche le emissioni di Scope 3 – a differenza Product del precedente parametro di GHG Intensity calcolato su Scope 1 e 2. Esprime cioè la capacità della società di ridurre le Carbon emissioni GHG associate ai propri prodotti attraverso un controllo di tutta la Value Chain. Partendo da un Footprint posizionamento storicamente più debole rispetto ai propri peers, MONC è riuscita ad ottenere nel 2020 un giudizio Score complessivamente superiore alla media del panel guidato da: - Una sempre più strutturata analisi di Life Cycle Assessment, quantificando i potenziali impatti associati ad alcuni prodotti (specie quelli alto vendenti) e tessuti. - La predisposizione nel corso del 2020 delle linee guida per i materiali sostenibili che riassumono i criteri e le soglie per guidare nella scelta dei materiali, accessori e processi di produzione dei prodotti Moncler al fine di introdurre sempre più prodotti sostenibili nelle proprie collezioni. - Una ricerca di soluzioni innovative sulle materie prime a basso impatto ambientale; a tal fine sono stati attivati tavoli di lavoro che contribuiranno anche al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 14% dello Scope 3 definito secondo l’iniziativa dei Science Based Targets. 14 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 KPI INDIVIDUATI COMMENTO LABOR MANAGEMENT SCORE Previous Score Current Score MONC 4.9 5.0 Panel average 4.9 5.0 Fonte: MSCI Scores a Maggio 2021; la costruzione del panel è un’elaborazione di Equita SIM Lo score esprime la capacità della società di sviluppare internamente policy di Labor Management, Health and Safety, Social Labor Human Capital Development e Supply Chain Control. Management Complessivamente la società è vicina alle Best-practices di settore e riporta uno Score pari alla media del Panel Score selezionato e in lieve miglioramento. Dall’analisi della DNF emerge che, a partire dal 2019, MONC ha esteso a livello globale la certificazione OHSAS 18001 sui requisiti per un sistema di gestione della salute, sicurezza e salubrità dei posti di lavoro. MONC ha inoltre visto ancora una riduzione della quota di contratti a tempo determinato (10.7% nel FY20 vs. 15.2% nel FY19 vs. 17.4% nel FY18). Per quanto riguarda le differenze tra generi, il peso percentuale delle donne sul totale dell’organico è predominante (72%) e stabile rispetto all’esercizio precedente. Infine, Moncler ha continuato a investire nella formazione dei propri dipendenti, erogando 122k ore di formazione (+18% YoY). Red flag COMMENTO EQUITA CONFRONTO CON LA SOCIETA’ RAW MATERIAL SOURCING SCORE Previous Score Current Score MONC 3.1 4.7 Panel average 4.3 4.3 Fonte: MSCI Scores a Maggio 2021; la costruzione del panel è un’elaborazione di Equita Dal confronto con la società è emerso che l’indice SIM MSCI valuta la sezione Sourcing Raw Materials del Con questo parametro, le aziende vengono valutate sull'impatto settore Textile Apparel and Luxury Goods sulla ambientale delle materie prime utilizzate nei loro prodotti e sui base di una serie di parametri legati all’utilizzo di loro sforzi per la tracciabilità e la certificazione della catena di pelle e cotone. approvvigionamento. In particolare Moncler non aderisce ad accordi Raw Material La società riporta uno score in netto miglioramento rispetto sovranazionali quali la Better Cotton Initiative Sourcing all’anno precedente grazie a: (BCI). - pubblicazione nel 2020 di un protocollo tecnico interno Tuttavia queste materie prime non sono (DIST) per l’approvvigionamento sostenibile della piuma; strategiche per la società, che fornisce piuttosto - predisposizione del target di utilizzo di nylon sostenibile al disclosure principalmente sulla piuma e sul nylon, 2025 pari al 50%, combinata all’avviamento di tavoli di materie prime che però non sono valutate lavoro per definirne le tappe intermedie. dall’indice; da qui l’impatto negativo sullo score. - Introduzione dell’obiettivo di raggiungere il 100% delle materie prime strategiche tracciate entro il 2023. Moncler si posiziona così ora al di sopra rispetto alla media del Panel selezionato, Tuttavia per MSCI il posizionamento di Moncler non è ancora ottimale (secondo quartile). Dal confronto con la società è emerso che, nel CHEMICAL SAFETY corso del 2020, MONC ha aggiornato la PRSL Previous Score Current Score (Product Restricted Substances List) che si applica MONC 2.0 4.0 a materiali, trattamenti e prodotti. E’ stata Panel average 3.9 4.0 predisposta con il supporto e la verifica di Fonte: MSCI Scores a Maggio 2021; la costruzione del panel è un’elaborazione di Equita consulenti e di società di testing e certificazione, SIM considerando i requisiti dei principali standard di MSCI valuta le aziende sulla possibile presenza di sostanze settore (tra cui American Apparel and Footwear chimiche dannose nel loro portafoglio prodotti, la loro Association - AAFA, Camera Nazionale della Moda potenziale esposizione ai regolamenti chimici e gli sforzi della Italiana), schemi di certificazione di enti Chemical società per sviluppare alternative meno dannose. indipendenti tenendo conto delle peculiarità dei Safety prodotti Moncler. Rispetto alle società comparabili da noi individuate Moncler E’ vero che questa policy non è pubblica, e questo risulta allineata rispetto alla media del panel, anche grazie alle incide negativamente sullo score, ma viene nuove iniziative implementate dalla società nel corso del 2020, costantemente aggiornata ed integrata. Inoltre, che hanno portato al miglioramento dello score. nel 2020, per prevenire possibili contaminazioni di Tuttavia, per MSCI Moncler si posiziona nel terzo quartile in materiali, prodotti, acque e fanghi, Moncler ha quanto sconta una disclosure limitata sull’utilizzo di prodotti predisposto la Manufacturing Restricted chimici e una lista di sostanze chimiche sotto monitoraggio non Substances List (MRSL) che definisce la lista di del tutto esaustiva se confrontata con le best pratice. sostanze che i fornitori e i sub-fornitori devono monitorare nelle varie fasi produttive. 15 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 KPI COMMENTO INDIVIDUATI Nel 2017 il Codice Etico MONC è stato aggiornato integralmente al fine di allinearlo alle best practice internazionali. Le tematiche di sostenibilità e le linee guida relative alla lotta alla corruzione sono così state integrate in modo uniforme in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera. Business Il Codice Etico richiama inoltre i princìpi chiave enunciati sia nel Codice di Condotta dei Fornitori che nelle politiche Ethics aziendali tra cui le policy di: Anticorruzione, Ambiente, Salute e Sicurezza, Fiscale, Finanziaria e di protezione degli asset aziendali. Il rispetto del Codice è monitorato da parte dei preposti organi di vigilanza e controllo tramite attività di verifica e approfondimenti specifici. Sottolineiamo che, a valle dell’acquisizione di Stone Island (closing 31 Marzo 2021), e in base Ownership agli accordi con i soci venditori, le azioni Moncler facenti capo a Rivetex (famiglia Azionisti % Capitale Ordinario Rivetti) confluiranno nella holding Double R Double R S.r.l. 19.9 (ex-Ruffini Partecipazioni). Morgan Stanley 11.5 Il fondatore Remo Ruffini, socio di Capital Research & Mgmt 4.8 Ownership & 4.5 maggioranza di DR, rimarrà comunque Blackrock Control Invesco Limited 2.8 l’azionista di maggioranza, con una quota di Governance Rivetex 2.8 Moncler in trasparenza pari al 16% circa del Azioni Proprie 1.5 capitale. Mercato 52.2 Fonte: Sito istituzionale, sezione Investor Relations – Partecipazioni All’interno del capitale azionario della società Aggiornate al 23 Giugno 2021 non sono presenti azioni a voto plurimo, che riscontriamo invece in cinque società del panel considerato. Il consiglio di amministrazione di Moncler, 2021 nominato ad Aprile 2019, ha visto aggiungersi un nuovo consigliere, Carlo Rivetti, a seguito 2020 dell’acquisizione Stone Island. Il board conta 2019 quindi attualmente 12 membri, di cui 8 indipendenti (67%), quota decisamente 2018 superiore alla media del panel e in costante aumento negli anni. 40% 45% 50% 55% 60% 65% 70% Independent Panel average MONC Si rileva che Remo Ruffini riveste all’interno Chair Fonte: Bloomberg; la costruzione del panel è un’elaborazione di Equita SIM della società sia la carica di CEO che di Chairman; tuttavia questo elemento, peraltro presente anche in altre due società del panel selezionato, è mitigato dal fatto che nessun familiare dell’azionista di controllo fa parte del board né del management (caratteristica invece diffusa in cinque società del panel) e dalla presenza di un top management esterno altamente qualificato. 16 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 ◼ Materiality Map Analysis MATRICE DI MATERIALITA’ Fonte: Moncler DNF Dall’analisi della matrice di materialità emerge un forte allineamento tra i KPIs rilevanti per il settore, che abbiamo fin qui analizzato, e quelli ritenuti rilevanti dalla società. Elementi di primaria importanza per il settore quali Chemical Safety, Raw Material Sourcing e Supply Chain Management rivestono difatti un ruolo di primaria importanza anche per la società e vengono catturati all’interno della matrice dalle voci di Qualità e Sicurezza del Prodotto, Approvvigionamento responsabile e Animal Welfare. Infine, con riferimento all’allineamento degli interessi tra società e stakeholders, emerge dall’analisi una correlazione positiva tra gli elementi ritenuti materiali dalle parti. 17 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 ◼ Scores Chart/Table ESG RATING HISTORY AAA 6.0 AA 5.0 MSCI SEG Overall Score A 4.0 BBB 3.0 BBB BB 2.0 Panel average B1.0 MONCLER S.P.A. CCC 0.0 2016 2017 2018 2019 2020 Year Fonte: MSCI ESG score. La costruzione del panel è un’elaborazione di Equita SIM ◼ Conclusions Nel complesso dall’analisi emerge che Moncler: - ha piena consapevolezza degli elementi di materialità ESG per il proprio business; - ha un posizionamento superiore alla media dei peers sul fattore Environment; - sul fattore Social, presenta ancora alcuni elementi cui MSCI guarda con attenzione ma che ci sembrano comunque complessivamente ben presidiati; - in termini di governance Moncler ha un posizionamento best-in-class nel settore, soprattutto in termini di diritti di voto delle minoranze e indipendenza del board. ◼ Peer Panel PANEL PEERS (€ mn) MSCI Codice Market Head Società Fatturato ESG Bloomberg cap** quarter Score KERING KER FP Equity 13,100 94,051 FR AA HERMES INTERNATIONAL RMS FP Equity 6,389 129,903 FR BBB BURBERRY GROUP* BRBY LN Equity 2,745 10,614 GB AAA LVMH MC FP Equity 44,651 340,610 FR A TOD'S TOD IM Equity 637 1,926 IT BB SALVATORE FERRAGAMO SFER IM Equity 916 3,291 IT A BRUNELLO CUCINELLI BC IM Equity 544 3,359 IT BB PRADA 1913 HK Equity 2,423 15,630 IT na MONC IM MONCLER SPA 1,440 15,649 IT BBB Equity *FY termina a Marzo **al 24.06.2021 Fonte: elaborazione Equita su dati MSCI, Bloomberg e Bloomberg consensus 18 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
CSR | 1 Luglio 2021 INFORMAZIONI DEL REGOLAMENTO EU 2016/958 CHE INTEGRA IL REGOLAMENTO EU 596/2014 (C.D. MAR) Questa pubblicazione è stata redatta dal team di analisti finanziari dell’ufficio studi di EQUITA SIM S.p.A (Equita SIM è autorizzata alla prestazione di servizi di investimento ai sensi del D.LGS.N. 58/98, delibera Consob N 11761 del 22/12/1998, Iscrizione all’Albo N. 67) cui sono legati da un contratto di lavoro. Il team comprende: Aleksandra Arsova, Alessandro Cecchini, Gianmarco Bonacina, Massimo Bonisoli, CFA, Paola Carboni, Alessandro Cecchini, Martino De Ambroggi, Luigi de Bellis, Stefano Gamberini, Emanuele Gallazzi, Domenico Ghilotti, Roberto Letizia, Andrea Lisi, Luigi Pedone, CFA, Giovanni Razzoli, CFA. Equita SIM distribuisce oggi, 1 luglio 2021 alle ore 09:05 questa pubblicazione a circa 500 operatori qualificati I prezzi degli strumenti finanziari riportati nella pubblicazione sono i prezzi di riferimento del giorno precedente la pubblicazione della nota. EQUITA SIM intende dare continuità nella copertura degli strumenti finanziari oggetto del presente documento, con una frequenza semestrale e, comunque, coerente con la tempistica dell'informativa contabile periodica e di ogni altro evento eccezionale che si verifichi nella sfera di attività dell'emittente. Le informazioni contenute nel presente documento sono basate su fonti ritenute attendibili. Anche se Equita intraprende ogni ragionevole sforzo per ottenere informazioni da fonti che ritiene essere affidabili, essa non ne garantisce la completezza, accuratezza o esattezza. In caso di dubbio, EQUITA SIM indica chiaramente tale circostanza. Le più importanti fonti di informazioni sono la documentazione pubblica societaria dell’emittente (quale ad esempio bilanci, comunicati stampa e presentazioni) oltre all’informativa resa disponibile da società di servizi finanziari (quali ad es. Bloomberg, Reuters) e pubblicazioni economico finanziarie nazionali ed internazionali. Le raccomandazioni sono state prodotte utilizzando modelli Excel di proprietà che vengono salvati sui server aziendali. Il back-up dei modelli viene effettuato ad ogni fine mese. Equita SIM ha adottato procedure interne idonee a garantire l’indipendenza dei propri analisti finanziari e che prescrivano loro adeguate regole comportamentali. Tuttavia, si sottolinea che Equita SIM S.p.A. è un intermediario autorizzato alla prestazione di tutti i servizi di investimento di cui al D. Lgs. n.58/98. Pertanto, Equita SIM potrebbe avere posizioni ed effettuare operazioni sugli strumenti finanziari oggetto del presente documento; ovvero potrebbe prestare, o voler prestare, servizi di investimento o accessori a favore degli emittenti degli strumenti finanziari oggetto del presente documento e, conseguentemente, potrebbe avere un potenziale conflitto di interessi in relazione agli emittenti, agli strumenti finanziari e alle operazioni oggetto del presente documento. Inoltre, si precisa che, nel rispetto delle vigenti procedure interne, gli amministratori, i dipendenti e/o collaboratori di Equita SIM potrebbero avere posizioni lunghe o corte relativamente agli strumenti finanziari oggetto del presente documento, effettuare operazioni di compravendita sugli stessi in qualsiasi momento, sia per conto proprio sia per conto terzi. La remunerazione degli analisti che hanno prodotto la pubblicazione è determinata esclusivamente dal management della divisione Ricerca e non è legata ad operazioni di Investment Banking effettuate da Equita SIM. La remunerazione degli analisti è collegata ai ricavi totali di Equita SIM, di cui fanno parte i ricavi dell’Investment Banking e del Sales & Trading. Con riferimento ai titoli per i quali viene svolto un ruolo di sponsor e/o specialist la politica di copertura è in ogni caso coerente con gli obblighi del ruolo stesso. Per un maggior dettaglio sulle politiche e i principi per garantire l’integrità e l’indipendenza degli analisti di Equita SIM, si rimanda alla policy relativa ai meccanismi organizzativi dell’attività di Ricerca disponibile sul www.equita.eu nella sezione avvertenze legali. Le raccomandazioni di Visione positiva (Acquistare), Hold (Tenere) e Reduce (Ridurre) sono funzione dell’Expected Total Return (performance assoluta attesa nei successivi 12 mesi comprensiva del dividendo erogato dal titolo) e del grado di rischio associato al titolo stesso secondo la matrice riportata in tabella. Il livello di rischio è funzione della liquidità e volatilità del titolo e dell’opinione dell’analista sul modello di business della società oggetto dell’analisi. A causa delle fluttuazioni dei titoli l’ETR può temporaneamente cadere fuori dai range proposti in tabella. EXPECTED TOTAL RETURN PER LE DIVERSE CATEGORIE DI RACCOMANDAZIONE E PROFILO DI RISCHIO Giudizio Low Risk Medium Risk High Risk BUY (VISIONE POSITIVA) ETR >= 10% ETR >= 15% ETR >= 20% HOLD (VISIONE -5%
CSR | 1 Luglio 2021 Le stime ed opinioni espresse possono essere soggette a cambiamenti senza preavviso. La lista di tutti i conflitti di interesse, la distribuzione delle raccomandazioni, la lista delle raccomandazioni prodotte negli ultimi 12 mesi dagli analisti di Equita SIM e altri disclaimer legali sono disponibili sul www.equita.eu nella sezione “avvertenze legali”. Il presente documento vi è stato consegnato unicamente per fini informativi e non può essere riprodotto né distribuito, direttamente o indirettamente, a nessun’altra persona ovvero pubblicato, in tutto o in parte, per nessuno scopo, senza specifica autorizzazione di EQUITA SIM. Accettando il presente documento, siete vincolati ad osservare le limitazioni sopra indicate. 20 IMPORTANT DISCLOSURES APPEAR AT THE BACK OF THIS REPORT
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