Analisi Biochimico-Cliniche - Diabete mellito Aspetti fisiopatologici, test di laboratorio
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Analisi Biochimico-Cliniche Diabete mellito – 1 Aspetti fisiopatologici, test di laboratorio, glucosio Euglicemia: Glucosio 3,5-6,0 mmol/L 2 1
Insulina e metabolismo z Cellule: trasporto del glucosio, sintesi macromolecole glucidiche e proteiche, proliferazione z Organismo: regolazione del metabolismo dei substrati in relazione alla disponibilità di cibo { Dopo pranzo: deposito (fegato, muscolo, tessuto adiposo) { Digiuno: mobilizzazione dei depositi z Regolazione epatica della glicemia { Glucosio-6 fosfatasi { Utilizzo di amminoacidi e gluconeogenesi 3 4 2
Diabete mellito Un gruppo eterogeneo di malattie caratterizzate da un metabolismo anormale dei CARBOIDRATI, causato da un DEFICT DI INSULINA assoluto (tipo 1) o relativo (tipo 2), che provoca IPERGLICEMIA 5 muscolo GLUCOSIO t.adiposo GLUCOSIO fegato t.adiposo 6 3
IPERGLICEMIA Glucosio > 7,8 mmol/L 7 Sintomi del diabete mellito z Principali: sete, poliuria, dimagrimento, astenia z Secondari: crampi, stipsi, visione offuscata, candidiasi, infezioni cutanee z Segni di chetoacidosi: nausea, vomito, sonnolenza, dolori addominali 8 4
Diabete tipo 1, sviluppo Geni di suscettibilità (fattori ambientali) induzione Espressione di antigeni membrane beta cellule presentazione Ag attivazione e "homing" sulle cellule β cellule T-helper Distruzione cellulare distruzione Markers T-citotossici - antigeni HLA classe II DR3, DR4 (DR2: protettivo) macrofagi - anticorpi anticellule B-linfociti (Ab) - anticorpi antiinsulina 9 Stages in Development of Type 1 Diabetes GENETICALLY AT RISK MULTIPLE ANTIBODY POSITIVE LOSS OF FIRST PHASE BETA CELL MASS INSULIN RESPONSE GENETIC INSULITIS PREDISPOSITION BETA CELL INJURY “PRE”- DIABETES DIABETES TIME NEWLY DIAGNOSED 10 DIABETES 5
Possibile patogenesi del Diabete di tipo 2 Iperalimentazione Difetto del glucorecettore Ridotta massa beta cellulare Obesità Carenza relativa di insulina Iperinsulinemia Insulinoresistenza IPERGLICEMIA 11 Diabete secondario z Malattie pancreatiche { Pancreatite, emocromatosi, neoplasia, resezione chirurgica, fibrosi cistica z Malattie endocrine { Morbo di Cushing, acromegalia, glucagonoma, tireotossicosi, feocromocitoma z Farmaci { Corticosteroidi, diuretici, diazzossido, fentoina 12 6
Complicanze acute z Ipoglicemia { Molto comune, potenzialmente letale z Chetoacidosi diabetica { DM t 1 per traumi, infezioni, infarto miocardico (mortalità 1 – 4 %) z Stato iperosmolare non chetotico { DM t 2, anziani, sviluppo lento (mortalità 10 – 40 %) z Acidosi lattica { DM t1, per ipossia { DM t2, inibizione metabolismo epatico del lattato { Mortalità > 50 % 13 Epidemiologia Prevalenza in Italia: circa 2 milioni (3,5 %) Tipo 1: circa 5 % Tipo 2: circa 90 % Incidenza Nord-Italia: 5-6/100.000 nuovi casi/anno Prevalenza nel mondo 2001: circa 140.000.000 2025: circa 300.000.000 14 7
15 Frequenza del diabete e dell’intolleranza al glucosio in funzione dell’età età diabete diabete intolleranza al diagnosticato non diagnosticato glucosio 45 – 54 3,8 1,3 4,4 55 – 64 9,5 1,8 6,4 65 – 74 10,0 5,0 10,0 oltre i 75 11,3 5,0 19,4 Garancini et al, 1995 16 8
Rischi associati al diabete mellito malattia rischio rispetto ai non diabetici Cecità 20 volte Insufficienza renale 25 volte Amputazione 40 volte Infarto miocardico 2 – 5 volte Ictus 2 – 3 volte Nathan, N Engl J Med 1993 17 Diabete mellito (classificazione eziologica) I. Diabete di tipo 1 (caratterizzato da distruzione delle β-cellule, solitamente comportante un deficit assoluto di insulina) A. Immuno-mediato B. Idiopatico (LADA) II. Diabete di tipo 2 (può variare da predominantemente insulino- resistente e relativamente insulino-deficente, a predominantemente insulino-deficente e relativamente poco insulino-resistente) III. Altri tipi specifici A. Difetti genetici della funzionalità β-cellulare B. Difetti genetici dell’azione insulinica C. Malattie del pancreas esocrino D. Endocrinopatie E. Malattie indotte da farmaci o sostanze chimiche F. Infezioni G. Rare forme di diabete immuno-mediato H. Altre sindromi genetiche a volte associate al diabete IV. Diabete mellito gestazionale 18 9
Trasduzione del segnale insulinico Glut-4 pp-120 IRS-1 Prot SH2 IRS-2 PI-3 chinasi IRS-3 IRS-4 MAPK PKB SgK 19 Diabete Gestazionale z Prevalenza: oltre 5 % delle gravidanze z Definizione: Intolleranza ai CHO di vario grado e severità, con inizio o primo riscontro durante la gravidanza z Screening: OGCT (50g) z Diagnosi: OGTT (100 o 75g) z Classificazione dopo il parto: NGT, IFG, IGT, Diabete Lapolla, 2001 20 10
Caratteristiche cliniche del LADA (Latent Autoimmune Diabetes of the Adult) z Prevalenza: circa il 10 % del diabete dell’adulto z Età d’esordio generalmente superiore ai 35 anni z Quadro d’esordio lento od attenuato z Sviluppo graduale di insulino-dipendenza z Frequente presenza di anticorpi antiGAD 21 Altre condizioni patologiche a rischio di evoluzione a diabete mellito z Ridotta tolleranza al glucosio (IGT: impaired glucose tolerance) z Alterata glicemia a digiuno (IFG: impaired fasting glucose) 22 11
American Diabetes Association Categorie della glicemia a digiuno (FPG) Fasting Plasma Glucose mg/dl mmol/l Normale < 110 < 6.1 IFG 110 - 125 6.1 - 6.9 Diabete > 126 > 7.0 Diabetes Care 20, 1183-97, 1997 23 American Diabetes Association Categorie della glicemia 2h PG 2h Plasma Glucose mg/dl mmol/l Normale < 140 < 7.8 IGT 140 - 199 7.8 - 11.0 Diabete ≥ 200 > 11.1 Diabetes Care 20, 1183-97, 1997 24 12
Screening del diabete mellito in soggetti presumibilmente sani. Su tutti gli adulti al di sopra dei 45 anni di età glicemia a digiuno ogni 3 anni, a meno che il soggetto abbia già una diagnosi di diabete mellito. La misura della glicemia a digiuno si deve fare in età inferiore e con cadenza più ravvicinata nei soggetti che presentino: • Obesità (? 120 % del peso corpoeo desiderabile o indice di massa corporeo ? 27 kg/m2) • Parentela di primo grado con un paziente diabetico • Appartenenza ad un gruppo etnico ad alto rischio a • Precedente esperienza di diabete gestazionale o parto di neonato sovrapeso (> 4.1 kg) • Ipertensione (? 140/90) • Bassa concentrazione del colesterolo-HDL nel siero (< 35 mg/dL) • Elevata concentrazione di trigliceridi nel siero (> 200 mg/dL) • Precedente storia di IFG od IGT a Afro-americani, ispano-americani, nativi americani, asio-americani 25 DM, ruolo del laboratorio fasi test di laboratorio PREDIZIONE AutoAb SCREENING Glucosio DIAGNOSI Glucosio, corpi chetonici, AutoAb CONTROLLO METAB. Corpi chetonici, Hb A1c PREVISIONE HbA1c, insulina, lipidi, u- COMPLICANZE albumina, fibrinogeno 26 13
Qualità dei dati di laboratorio z Le linee guida mediche spesso non tengono in considerazione le caratteristiche di performance dei test di laboratorio z La qualità dei dati non è uguale in tutti i laboratori z La qualità dei dati serve a migliorare la qualità delle cure dei malati 27 Qualità dei dati di laboratorio z Scelta appropriata dei test di laboratorio z Valutazione delle variabili pre-analitiche z Traguardi analitici z Tempo di risposta z Intervalli di riferimento e criteri di utilizzo clinico z Frequenza di utilizzo 28 14
Variabilità biologica e traguardi analitici desiderabili. parametro Variabilità biologica Traguardo di Errore totale Inter- Intra- variab. anal. ammiss. (CVB, %) (CVW, %) (CVa, %) (ETa , %) Glucosio 7.5 4.8 2.4 6.9 (plasma) Colesterolo totale 17.7 6.6 2.1 8.8 (plasma, siero) Colesterolo HDL nd 6.6 3.8 nd (plasma, siero) Insulina 26.0 26.0 6.6 22.1 (siero) Emoglobina glicata 3.5 5.7 2.5 6.6 (sangue) Albumina (5.0) 29.9 15.0 (42.9) (urine 24h) Albumina/creatinina nd 37.0 nd nd (urine 24 h) 29 glucosio z50 – 55 % delle calorie della dieta giornaliera è rappresentato da glucidi: {240-260 g amido { 50-60 g saccarosio { 5-10 g lattosio { 5-10 g fruttosio 30 15
Regolazione del metabolismo del glucosio z Ormoni -insulina - glucagone - cortisolo (gluconeogenesi) - adrenalina (stress) - somatomedine (IGF I e II) 31 Glicemia - variazioni giornaliere M. Luzzana, 1999 32 16
Ipoglicemia (1/3) ↓ glicemia (< 83 mg/dL) → ↓ insulinemia ↓ glicemia (< 68 mg/dL) → ↑ glucagone (GH, cortisolo) Diagnosi 9 Disfunzioni SNC 9 Glicemia < 40 mg/dL 9 Sintomi scompaiono dopo somministrazione di G 33 Ipoglicemia (2/3) Nell’adulto • diabete mellito • alcoolismo • sepsi • insulinoma Nel bambino • Aumento utilizzazione glucosio • Alterazioni metabolismo glicogeno • Chetogenesi • Riduzione gluconeogenesi • Varie cause metaboliche e patologiche 34 17
Ipoglicemia (3/3) • A digiuno - Insulinomi - Neoplasie non pancreatiche - Insufficienze endocrine - Insufficienze epatiche • Post-prandiale - Alcool - Farmaci - Interventi chirurgici 35 Metodo di riferimento (27 % utenti in Lombardia) HK, Mg++ ATP ADP Glucosio Glucosio-6-P G6PD Glucosio-6-P 6-P-Gluconato 36 18
Metodo alla GOD (61 % utenti in Lombardia) GOD POD 2H2O2 + 4 4-amino antipirina + fenolo Æ 4H2O + chinino-imina Inibitori GOD: Ag+, Hg2+, Cu2+. Il binding del FAD è inibito da diversi nucleotidi. Metodo: La velocità di reazione è misurata dall’aumento dell’assorbanza a 460 nm che deriva dalla ossidazione della o-dianisidina attraverso una reazione accoppiata catalizzata dalla perossidasi. Optimum di reazione a pH 6.0. La GOD è specifica per l’anomero β del glucosio. 37 Reazione di Trinder N POD 2 HO OH +4 N + HO acqua ossigenata NH2 fenolo O 4-amino antipirina N + 4 H2O N O HO HN λ= 480-520 chinino imina 38 19
Glicemia - punti di attenzione (1/5) z Digiuno overnight (8 ore) z Separare il plasma entro 60 min; altrimenti usare NaF per inibire la glicolisi (10 mg/dL all'ora) z Plasma: campione raccomandato per la diagnosi z Differenze tra plasma, sangue intero, sangue capillare z Modalità di prelievo AACC National Meeting, 2000 39 Provette con anticoagulante 40 20
Provette con gel separatore ed acceleratore tappo rosso 41 Glicemia - punti di attenzione (2/5) z Farmaci (ac. ascorbico, metil-DOPA, acetaminofen) ed interferenze su GOD z Ascorbato, bilirubina, acido urico ed interferenze su Trinder z TAT max di 30 min in caso di ipo- od iperglicemia AACC National Meeting, 2000 42 21
Glicemia - punti di attenzione (3/5) z Traguardi analitici {Imprecisione 3,3 % {Bias 2,5 % {Errore totale 7,9 % AACC National Meeting, 2000 43 Glicemia - punti di attenzione (4/5) z Intervalli di riferimento (adulti, plasma) 74 – 106 mg/dL zValori critici {Basso 484 mg/dL (110 – 1000 mg/dL) 44 22
Glicemia - punti di attenzione (5/5) z Variabilità intra-individuale, CVi = 5 – 15 % z Riproducibilità risultato glicemia a digiuno: entro il 10 %: nel 71 % dei casi entro il 20 %: nel 97 % dei casi z Esempio: CVi = 14 %, gluc. = 126 mg/dL --> C.I. = 108 - 144 mg/dL AACC National Meeting, 2000 45 • Variabilità del risultato tra utenti della stessa metodica: circa 4 % (CV, %) Sacks, 1999 46 23
Studio GDM, Rimini 19.9.2002 47 48 24
Glicemia - principi di alcuni sensori Diabetici tipo 1: 3 volte al giorno 49 50 25
Conclusions: The analytical quality of SMBG among patients was poorer than, and could not be predicted from, the performance of the meters in the hands of a technician. We suggest that new instruments be tested in the hands of patients who are trained on meter use in a routine way. Skeie et al, Clin Chem 2002 51 [Gluc]arterioso > 2-3 mg/dL [Gluc]venoso a digiuno [Gluc]arterioso > 15 % [Gluc]venoso dopo carico (assorbimento periferico) Effetto ematocrito critico a volte per Hct < 20-25 % Hct > 60-65 % 52 26
53 54 27
SCIENTIFIC DIVISION RECOMMENDATION WG-SEPOCT (2004) z Reporting the concentration of glucose in plasma (with the unit mmol/l) irrespective of sample type or measurement technique. z A constant factor of 1,11 is used to convert concentration in whole blood to the equivalent concentration in the pertinent plasma. 55 Diabete, grave OGTT Diabete, lieve 0, 30’, 60’, 90’, 120’ Normale ? Ipertiroidismo 0, 60’, 120’ Epatopatia J Wallach, 2000 56 28
OGTT – aspetti analitici z Effettuare il test dopo 3 giorni di dieta ed attività fisica normale z No fumo durante il test z 75 g glucosio anidro + 250-300 mL acqua, 5’ z Glicemia basale e dopo 2 ore 57 OGTT - Riproducibilità z prima OGTT su 212 soggetti: Normali 78 Diabetici 41 IGT 93 z seconda OGTT: Normali 121 Diabetici 33 IGT 58 • La riproducibilità globale è di circa il 65 % • Effetto variabile della somministrazione della soluzione iperosmolare di glucosio sullo svuotamento gastrico • Iperglicemia indotta da stress e cambiamento delle abitudini alimentari (dopo il risultato della prima OGTT) M. Plebani, 2001 58 29
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