DIOCESI DI PESCIA La piccola Chiesa Domestica celebra la Domenica, Giorno del Signore
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DIOCESI DI PESCIA La piccola Chiesa Domestica celebra la Domenica, Giorno del Signore 1 Novembre, Solennità di Tutti i Santi
Introduzione Carissime famiglie, in questo giorno di festa ci chiediamo: chi sono i Santi? Tutti noi siamo santi, grazie al dono ricevuto con il sacramento del Battesimo. I santi ci aiutano a vivere e comprendere che ad ogni battezzato è assegnato un compito: quello di farsi annunciatore del dono che il Signore fa a ciascuno di noi quando ci prende con sé e ci riveste di se stesso, quando ci rende come Lui. I Santi di cui oggi facciamo memoria nella liturgia sono persone come noi, che hanno vissuto gli insegnamenti del vangelo, con la profonda convinzione interiore che c'è sempre un tempo ed un'opportunità di santificazione, c’è sempre un modo, nascosto al mondo, di rispondere con la propria vita alla chiamata che il Signore fa per vivere come Lui. Perché la nostra santità può solo essere ad immagine di quella del Padre. Ecco allora chi sono i santi: tutte le persone che hanno vissuto secondo le beatitudini del Vangelo che oggi ascoltiamo, perché le beatitudini sono il cuore stesso della vita di Dio. E questo è il nostro cammino. Allo stesso modo infatti anche noi, vivendo con amore e offrendo la nostra testimonianza cristiana nelle occupazioni di ogni giorno siamo chiamati a diventare santi. È l’invito a condividere la sua gioia, a vivere e a offrire con gioia ogni momento della nostra vita, facendolo diventare al tempo stesso un dono d’amore per le persone che ci stanno accanto. Buona settimana a tutti voi. L’Equipe dell’Ufficio di Pastorale Familiare
COSA SERVE: un crocifisso, la Bibbia o il Vangelo, un cero. Prepara su una tovaglia il crocifisso, il cero spento e la bibbia chiusa. Predisponiamoci con i cuori aperti all'ascolto della Parola di Dio INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA Chi guida la preghiera accende il cero accanto alla Bibbia chiusa. Si legge insieme l’Antifona che introduce la preghiera: Antifona iniziale Sal 104,3‐4 Rallegriamoci tutti nel Signore in questa solennità di tutti i Santi: con noi gioiscono gli angeli e lodano il Figlio di Dio. Un della membro della famiglia, che guida la preghiera, dice: G. Nel nome del Padre e del figlio e dello Spirito santo. T. Amen. RICHIESTA DI PERDONO In un momento di silenzio, ciascuno chiede al Signore perdono per le proprie mancanze: volendo si può anche riconciliarsi reciprocamente. G. Signore Gesù, Agnello immolato per la nostra salvezza, abbi pietà di noi T. Signore, pietà G. Cristo Gesù, primogenito di coloro che risorgono dai morti, abbi pietà di noi T. Cristo, pietà G. Signore Gesù, lampada della nuova ed eterna città di Dio, abbi pietà di noi T. Signore, pietà. G. Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. T. Amen. INNO DI LODE Col cuore colmo di gioia, rendiamo grazie a Dio per i doni del suo amore.
Si può cantare, tra le strofe, il ritornello del Gloria di Lourdes o un altro a scelta. Rit. Gloria, gloria, in excelsis Deo! Gloria, gloria, in excelsis Deo! E pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi Ti lodiamo, Ti benediciamo, Ti adoriamo, Ti glorifichiamo, Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore, Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Rit. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi, Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica, Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Rit. Perché Tu solo il Santo, Tu solo il Signore, Tu solo l’Altissimo Gesù Cristo, con lo Spirito Santo, Nella gloria di Dio Padre. Amen, amen. Rit. G. Preghiamo insieme il Signore. Tutti sostano alcuni istanti in preghiera silenziosa. Poi chi guida dice: G. Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. T. Amen. IN ASCOLTO DELLA PAROLA Si apre la Bibbia, ci si siede e si leggono le letture, tratte dalla Liturgia del giorno.
Prima Lettura Lettore: Ascoltiamo la Parola di Dio dal Libro dell’Apocalisse (7, 2‐4.9‐14) Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello». Parola di Dio T. Rendiamo grazie a Dio Salmo Responsoriale (dal Sal 23) Rit. Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. Rit. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. Rit.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe Rit. Si può cantare – o recitare ‐ l’acclamazione al Vangelo: durante il canto si alza la Bibbia (o il Vangelo) in segno di onore e rispetto. ACCLAMAZIONE AL VANGELO Alleluia, alleluia. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Alleluia. Vangelo Mt 5, 1‐12a Lettore: Ascoltiamo con attenzione la Parola del Signore dal vangelo secondo Matteo T. Sia lode a te, Signore! In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Parola del Signore T. Sia lode a te, o Cristo Mentre si ripete il canto di acclamazione al Vangelo ciascuno bacia la Bibbia (o il Vangelo)
LA PAROLA SI FA CARNE NELLA NOSTRA VITA Alcune brevi riflessioni: nella Prima Lettura di oggi, San Giovanni ha una visione della moltitudine dei salvati, di coloro che davanti al trono e all’Agnello cantano la verità della nostra storia: siamo un popolo di salvati, un popolo di santi perché questo è il desiderio con cui Dio ha creato il mondo, il desiderio con cui Cristo ha vissuto qui con noi la sua vita terrena. Un desiderio che attende una risposta personale. C’è infatti un dettaglio interessante: questa moltitudine ha una veste candida che ci ricorda certamente la Trasfigurazione e le vesti candide di Gesù, ma non solo. Ci ricorda soprattutto che questa veste è tale perché è stata lavata dal sacrificio di Gesù: una parola che oggi suona male, ma altro non è che il dono d’amore fatto ad ogni uomo, che ci dà la possibilità concreta di rendere candide le nostre vite, al di là delle inevitabili debolezze umane, al di là dei nostri egoismi e delle nostre paure. Siamo santi perché la vita di Gesù ci è stata donata letteralmente, completamente, senza riserve, ma al tempo stesso siamo chiamati a vivere giorno dopo giorno quella santità che è fatta di piccoli gesti, di azioni concrete, di vicinanza alle persone che incontriamo, di ascolto e di perdono come Lui ha fatto con noi. Ecco perché la nostra visione della santità e dei santi, troppo lontani dalla “normalità” che caratterizza le nostre vite, sia profondamente sbagliata. Abbiamo un concetto di santità che suona come una scusa: “in fondo se San Francesco ha fatto quello che ha fatto è perché lui era San Francesco”. E’ il modo più semplice per tirarsi fuori da una logica d’amore! Le Beatitudini (beati i poveri, i miti, i misericordiosi, i puri di cuore, i perseguitati…) ci riportano alla dimensione quotidiana della nostra vita: non è fuori dal mondo, dalla società, dalla famiglia che troviamo la strada per la nostra santificazione, ma è proprio in mezzo a quelle realtà. Non è scappando dalle difficoltà e dalle situazioni complesse che troviamo la gioia e la salvezza, ma vivendo pienamente e responsabilmente nella condizione in cui ci troviamo. Non è realizzando grandi imprese umane che diveniamo santi, ma camminando in semplicità con i fratelli che ci sono stati posti accanto, con lo spirito con cui Gesù ha camminato con noi. In fondo la verità è questa: per un cuore puro, ogni momento è occasione di santificazione, occasione per vedere Dio in azione nella nostra vita.
Terminata la riflessione e la condivisione sul Vangelo si possono fare alcune preghiere spontanee per le necessità della famiglia, della Chiesa, del mondo. G. Preghiamo dicendo insieme: Rendici santi, Signore, come tu sei Santo! Preghiere spontanee G. Adesso, tutti insieme, preghiamo come il Signore ci ha insegnato: T. Padre nostro… BENEDIZIONE FINALE Si conclude la preghiera invocando la benedizione del Signore: i genitori possono benedire i figli, se presenti. Un genitore, o entrambi, a mani giunte dice: Signore Gesù Cristo che hai prediletto i piccoli e hai detto: chi accoglie uno di loro accoglie me, esaudisci le nostre preghiere per questi nostri figli; tu che li hai fatti rinascere nel Battesimo, custodiscili e proteggili sempre, perché nel progredire degli anni rendano libera testimonianza della loro fede e forti della tua amicizia perseverino con la grazia dello Spirito nella speranza dei beni futuri. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. T. Amen. Ogni genitore, traccia il segno della croce sulla fronte dei suoi figli senza dire nulla. Quindi chi guida dice: G. Il Signore benedica, protegga e faccia crescere sempre nell’amore la nostra famiglia, lui che è Padre e Figlio e Spirito Santo. T. Amen G. Benediciamo il Signore. T. Rendiamo grazie a Dio.
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