UBS House View Years Ahead - ETicaNews

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UBS House View Years Ahead - ETicaNews
UBS House View
Years Ahead

              Chief Investment Office WM
              Dicembre 2015
UBS House View Years Ahead - ETicaNews
UBS House View Years Ahead - ETicaNews
Editoriale

Care lettrici, cari lettori,

benvenuti al nostro
UBS House View: Years Ahead

Q
        uando si tratta di proteggere e far cre-         alla sostenibilità, identifichiamo alcune tendenze
        scere in modo significativo il patrimonio        d’investimento di lungo periodo, valutate in base
        della propria famiglia, uno dei più grandi       alla nostra struttura di sostenibilità robusta e
vantaggi è quello di poter investire nel lungo           integrata.
periodo; eppure molti vi rinunciano.
                                                         Ci impegniamo sul fronte dell’innovazione e
Per dimostrare quanto ci sembra importante pre-          quest’anno presentiamo la nostra offerta digitale
stare attenzione alle tendenze di lungo termine          più completa. Il sito ubs.com/houseview racco-
che influiranno sull’evoluzione di un patrimonio,        glie tutte le informazioni incluse in questo Years
abbiamo diviso in due parti la nostra consueta           Ahead e nella pubblicazione gemella Year Ahead
pubblicazione Year Ahead. Questa parte, Years            ed è disponibile su varie piattaforme, tra cui
Ahead, è dedicata esclusivamente alle prospetti-         smartphone e tablet. Stiamo inoltre introdu­
ve di lungo periodo dell’economia mondiale, dei          cendo una sezione interattiva «My House View»,
mercati finanziari e dei portafogli.                     che permette ai lettori di confrontare il proprio
                                                         portafoglio con la nostra House View e indivi-
Illustriamo le nostre riflessioni sulle grandi do-       duare tra i nostri contenuti d’investimento com-
mande: dalla posizione degli Stati Uniti come lea-       pleti le sezioni più rispondenti alla propria
der globale all’internazionalizzazione dello yuan        situazione personale.
cinese, fino alle importanti sfide demografiche
che attendono l’Europa. Analizziamo le principali        Ci auguriamo che troviate utile e interessante la
classi di attivi e le loro prospettive per il prossimo   nostra nuova offerta digitale e che questa edizio-
ciclo economico e presentiamo una serie di nuovi         ne di UBS House View: Years Ahead possa aiuta-
concetti d’investimento per un mondo che sta             re voi e il vostro portafoglio a seguire la strada
cambiando. E, coerenti con la nostra attenzione          giusta in questo «mondo in transizione».

Jürg Zeltner                                             Mark Haefele
President                                                Global Chief Investment Officer
UBS Wealth Management                                    UBS Wealth Management
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Indice

06 Infografica                39 Come
                                 modelliamo
08 Un mondo in                   i portafogli
   transizione
10 Stati Uniti                40 I nostri
12 Asia                          portafogli
14 Mercati emergenti             modello
16 Europa
18 Svizzera                   43 Concetti
                                 d’investimento
20 Classi                        alternativi
   di attivi
22 Azioni                     46 Investimenti
24 Obbligazioni                  sostenibili
28 Investimenti alternativi
30 Liquidità                  48 Investimenti
31 Materie prime                 a lungo termine

32 Finanza                    53 Investimenti
   comportamentale               diretti

36 Filosofia                  57 Tamburello
   d’investimento             58 Disclaimer
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14.2%

2015                           2020
                                                                                  2040
                                                        La spesa per la previdenza
Gli Stati Uniti dovrebbero diventare                    sociale e per i programmi di
esportatori netti di energia nei                        assistenza sanitaria salirà al
prossimi cinque anni.                                   14,2% del PIL entro il 2040.

                                                                                             15%      2025

                                                                                             10%      2050

                                                                                         A causa delle attuali
                                                                                         strozzature infrastrut-
                                                                                         turali, i ME contribui-
                                                                                         ranno a quasi due terzi
                                                                                         della spesa globale per
                                                                                         infrastrutture entro il
                                                                                         2025.

   3%

                                                            2025

 La superficie terrestre è coperta
 dall'acqua per tre quarti, ma
 solo il 3% è acqua pulita. Si
 schiudono opportunità per il
                                                                  ME
 trattamento, la gestione e le
 infrastrutture idrici.

                                       A causa delle attuali strozzature infrastrutturali,
                                       i ME contribuiranno a quasi due terzi della
                                       spesa globale per infrastrutture entro il 2025.
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2016

                                              2001                                         CO2
       2050

                                          Le emissioni di CO2 dei paesi non OCSE sono
  Entro il 2050, in Germa-                raddoppiate negli ultimi 15 anni e continue-
  nia ci saranno solo circa               ranno ad aumentare per effetto della crescita
  due lavoratori per ogni                 economica e dell’urbanizzazione.
  pensionato.

                                                                I produttori di petrolio del
                                                                Medio Oriente potrebbero
                                          CNY
                                          CNY
                                          CCNNYY                accettare lo yuan cinese
                                                                come valuta di pagamento:
                                                                nasce il petroyuan.

2050
                                                   2x
                                    1x
Oggi                     2.5x
  A differenza dell’Europa, in
  Africa si assiste a una «bolla
  giovanile». La popolazione                       ME
  attiva aumenterà di 2,5 volte
                                   Nei mercati emergenti, la crescita del ceto medio
  entro il 2050.
                                   farà aumentare la spesa sanitaria a un ritmo
                                   doppio rispetto al resto del mondo.

                                                                         ubs.com/houseview
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Un mondo
in transizione
Cinquant’anni fa in Germania c’erano più di cinque lavoratori per ogni
pensionato, mentre oggi ce ne sono tre e fra trent’anni ce ne saranno
meno di due. Tre anni fa, l’allentamento quantitativo europeo era consi-
derato illecito, mentre oggi viene attuato a un ritmo di 1,4 milioni di
euro al minuto. Inoltre, la più grande azienda globale dell’ospitalità offre
più di un milione di stanze in tutto il mondo, ma ha meno di un quinto
degli impiegati di qualsiasi hotel di Las Vegas.

Mark Haefele,
                                                       zionale. L’evoluzione demografica, gli elevati
Global Chief Investment Officer
                                                       livelli del debito e il crescente divario reddituale
                                                       costringeranno i governi a prendere decisioni
In un «mondo in transizione», non sempre               sempre più difficili – e di carattere sempre più
fila tutto liscio. Alcuni gruppi beneficiano dei       politico – sui gruppi d’interesse da favorire e
cambiamenti, altri ne risentono, e le autorità         quelli da penalizzare. Gli investitori non posso-
saranno costrette a schierarsi.                        no neanche dare per scontato che tutti i paesi
                                                       sceglieranno di pagare i propri debiti e mante-
Nel contesto del rapido invecchiamento della           nere stabili i tassi di cambio, o che non saranno
popolazione, i governi dovranno stabilire chi si       interessati dalle modifiche delle politiche fiscali
farà carico dell’onere associato alla maggiore         o dei regolamenti.
spesa sanitaria e previdenziale e all’aumento del
debito pubblico. La politica fiscale scelta e il mix   Le grandi domande
di imposte o investimenti determineranno quali         È difficile stabilire in che modo le decisioni poli-
fasce di cittadini saranno più colpite e come rea-     tiche influenzeranno i rendimenti di investimenti
giranno i mercati.                                     specifici nel lungo periodo, ma si può vedere in
                                                       che modo i fattori economici stanno plasmando
Secondo alcuni i tassi d’interesse estremamente        il quadro politico. In questo Years Ahead analiz-
bassi e l’allentamento quantitativo sono la rispo-     ziamo quindi le domande e i temi principali che
sta, ma bisogna ammettere che alimentano le            gli organi politici dovranno affrontare e le loro
disuguaglianze sovvenzionando i prestatori e i         possibili conseguenze.
proprietari di attivi finanziari rispetto ai rispar-
miatori o a chi possiede pochi beni.                   I prossimi anni ci diranno se gli Stati Uniti conti-
                                                       nueranno a essere «leader globali». Dopo quasi
E se le nuove tecnologie apportano enormi              un secolo al timone dell’economia mondiale, e
vantaggi alle aziende di software, la transizione      dopo una ripresa sorprendentemente brillante
tecnologica colpisce gli impieghi e crea disugua-      dalla crisi finanziaria, agli Stati Uniti basteranno
glianze di reddito. Alcuni paesi decideranno di        l’innovazione e lo spirito imprenditoriale per
regolamentare il settore a svantaggio di queste        conservare la leadership globale o avranno la
nuove società e mercati, altri no.                     meglio le difficoltà politiche e il debito struttu-
                                                       rale?
Diversificazione
La diversificazione, in particolare quella tra eco-    La Cina si sta avvicinando all’internazionalizza-
nomie politiche e regimi monetari, sarà essen-         zione dello yuan. Negli ultimi dieci anni ha regi-
ziale nei prossimi anni. Warren Buffett una volta      strato una crescita straordinaria, fino a diven-
ha detto: «Mettete tutte le uova in un paniere,        tare la seconda economia mondiale e la prima
ma non perdetelo mai di vista». Eppure, negli          in termini di scambi commerciali. Malgrado gli
ultimi anni anche il famoso investitore value          interventi mirati a migliorare l’infrastruttura
ha cominciato a diversificare su scala interna-        internazionale per la negoziazione dello yuan, la

8     UBS House View – Years Ahead
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Un mondo in transizione

valuta cinese rimane tuttavia relativamente mi-       ne geografica e tra classi di attivi, sul ribilan-
noritaria. Questa situazione potrebbe cambiare        ciamento e sull’ottimizzazione dei rendimenti
con l’apertura del conto capitale della Cina,         rispetto alla volatilità.
che però potrebbe determinare anche fughe di
capitale, instabilità interna e l’impossibilità per   Detto ciò, un futuro quadro di elevata volatilità
alcuni di restituire i debiti. La Cina manterrà un    e rendimenti contenuti degli attivi finanziari
approccio lento e graduale o preferirà un’aper-       comporta una serie di sfide. Presentiamo quindi
tura più rapida?                                      vari concetti di investimenti alternativi, tra cui
                                                      fondi di dotazione, strumenti illiquidi e approcci
Sull’Europa incombe una crisi demografica.            quantitativi, che possono dimostrarsi più adatti
Analizziamo il modo in cui l’evoluzione del-          dei metodi tradizionali per gli investitori senza
la popolazione inciderà sulla distribuzione           esigenze di liquidità o particolarmente avversi al
dei poteri economici e politici all’interno del       rischio.
continente. La crisi del debito ha già spostato il
potere economico da sud a nord; le tendenze           Dedichiamo inoltre un’intera sezione di que-
demografiche potrebbero accentuare questo             sto Years Ahead agli investimenti a più lungo
cambiamento e mettere sotto ulteriore pressio-        termine, prestando particolare attenzione alla
ne un’Unione europea già indebolita dal dibat-        sostenibilità. Concentrandoci sulle forze struttu-
tito sull’austerità e dall’immigrazione. Il potere    rali globali e sui loro probabili effetti di sosteni-
complessivo dell’Europa è a sua volta destinato       bilità per aziende e settori, crediamo che alcune
a ridursi, limitando il peso della regione sulla      delle prossime sfide possano essere trasformate
scena mondiale.                                       in opportunità a vantaggio degli investitori nei
                                                      prossimi anni.
La Svizzera deve fare fronte a sfide demografi-
che simili; il debito pubblico non costituisce un     Mi auguro che questa edizione di Years Ahead
particolare problema, ma la spesa previdenziale       sia per voi informativa e stimolante e che vi aiuti
sì. Inoltre, la recente approvazione delle politi-    a prendere le vostre decisioni d’investimento
che anti immigrazione induce a chiedersi come         future.
si comporterà in futuro una Svizzera isolazioni-
sta. Senza immigrazione netta, prevediamo un
calo della forza lavoro elvetica di quasi il 25%
entro il 2050, che costringerà ad alzare l’età di
pensionamento e a tagliare la spesa pubblica.                    Fig. 1
Il paese, come molti altri in Europa, dovrà com-                 Stessi problemi, risultati diversi
piere una difficile scelta tra aumento dell’immi-
grazione e indebolimento della crescita.                         200                                     Stati Uniti ed Eurozona, rapporto debito/PIL
                                                                                                                  e performance dei mercati azionari

Per quanto riguarda infine i mercati emergenti,                  150
analizziamo le prospettive della crescita e il ruo-
lo delle autorità in questo processo. Può essere                 100
facile cadere nella tentazione del protezionismo
o del populismo, ma le attuali difficoltà econo-
                                                                  50
miche possono promuovere la volontà necessa-
ria per liberarsi degli interessi accumulati negli
                                                                   0
anni del boom.
                                                                                                                                                14
                                                                          05

                                                                                 06

                                                                                         07

                                                                                                08

                                                                                                         09

                                                                                                                          11

                                                                                                                                  12

                                                                                                                                         13
                                                                                                                 10

                                                                                                                        20

                                                                                                                                20

                                                                                                                                       20

                                                                                                                                              20
                                                                                                               20
                                                                                       20
                                                                       20

                                                                                                      20
                                                                                               20
                                                                                20

Risposte                                                                    Rapporto debito lordo/PIL degli Stati Uniti, in %
La maggiore incertezza legata al cocktail volati-                           Rapporto debito/PIL dell’Eurozona, in %
le di politica ed economia rafforza una certezza:                              MSCI USA, ribasato
i principi collaudati della gestione di portafoglio                            MSCI Eurozona, ribasato
rimarranno validi. Continuiamo a puntare su un
orizzonte di lungo periodo, sulla diversificazio-                Fonti: Bloomberg, FMI

                                                                                                               ubs.com/houseview                     9
UBS House View Years Ahead - ETicaNews
Stati Uniti

                                                  Dopo tutto, la crisi ha avuto il suo epicentro negli
                                                  Stati Uniti, dove i consumatori indebitati e le istituzio-
                                                  ni finanziarie con una leva eccessiva hanno innescato
                                                  la recessione più grave dai tempi della grande
                                                  depressione. Ma in qualche modo gli Stati Uniti sono
                                                  riusciti a tirare avanti e ora dettano il passo dell’eco-
                                                  nomia mondiale. Resta ovviamente da vedere se
                                                  anche in futuro saranno in grado di conservare
                                                  l’attuale leadership.

                                                  Ancora tanti fattori positivi
                                                  Non dimentichiamo che l’economia degli Stati Uniti
                                                  vive un momento d’oro. Le aziende statunitensi
                                                  trainano una nuova ondata di innovazione tecnologi-
                                                  ca e non si tratta solo delle app più richieste del
                                                  momento per ordinare un takeaway o chiamare un
                                                  taxi. Le società e le start-up americane, che reclutano
                                                  alcuni dei laureati più brillanti delle università e dei
                                                  politecnici più prestigiosi del mondo, sono leader in
                                                  varie industrie emergenti che vanno dallo sviluppo
                                                  software all’ingegneria biomedica e dall’ottica
                                                  avanzata alla stampa 3D. Gli elevati capitali accessibili
                                                  consentono inoltre a queste innovazioni di passare
                                                  dalla fase di sviluppo a quella di vendita sul mercato a

Gli Stati Uniti
                                                  una velocità senza precedenti. Grazie a questa
                                                  fortunata combinazione di talenti e risorse, nei
                                                  prossimi anni gli Stati Uniti dovrebbero rimanere
                                                  leader nelle tecnologie di punta.

conserveranno                                     È in atto anche una profonda trasformazione nel
                                                  settore energetico. In virtù dei grandi progressi sul

la leadership
                                                  fronte delle tecnologie estrattive, per la prima volta
                                                  da quasi un secolo gli Stati Uniti sono oggi sull’orlo
                                                  dell’indipendenza energetica. Non solo questa
                                                  dinamica si è tradotta in volumi massicci di spesa per

globale?                                          investimenti e nella creazione di posti di lavoro nel
                                                  settore dell’energia, ma anche nello sviluppo econo-
                                                  mico di comparti e regioni ben lontani dal mercato
                                                  del petrolio. A sua volta, questo processo innesca la
                                                  rilocalizzazione dell’attività manifatturiera dall’estero
                                                  e la riduzione della dipendenza degli Stati Uniti da
Gli Stati Uniti si sono ripresi straordinaria-    forniture di energia internazionali meno stabili. È
mente bene dalla crisi finanziaria. La crescita   anche probabile che nei prossimi cinque anni gli Stati
                                                  Uniti diventino un paese esportatore netto di energia,
complessiva ha deluso le attese, ma la            migliorando ulteriormente la bilancia commerciale e
ripresa relativamente rapida del paese ha         stimolando la crescita.
colto di sorpresa alcuni osservatori.
                                                  Il paese beneficia anche dello status del dollaro come
                                                  principale valuta delle riserve mondiali. Le aziende
Mike Ryan, Chief Investment Strategist            statunitensi possono negoziare la maggior parte delle
Wealth Management Americas                        materie prime globali nella loro valuta nazionale,
                                                  mentre il governo federale può finanziare i deficit a un

      10    UBS House View – Years Ahead
costo del capitale più basso. Alcuni credono che il
predominio del dollaro tra le valute di riserva sia
minacciato dai suoi potenziali contendenti, ma la
ponderazione relativa del biglietto verde tra gli attivi di
riserva totali è rimasta particolarmente costante. Per il
prossimo futuro sono poche le alternative esistenti in
grado di tenere testa alla profondità, all’ampiezza e
alla trasparenza dei mercati statunitensi.

Le sfide da affrontare
Ovviamente nei prossimi anni gli Stati Uniti dovranno
anche superare difficili sfide per mantenere l’attuale
posizione di leadership globale.

Nell’ultimo studio del World Economic Forum (WEF)
sulla competitività globale, gli Stati Uniti sono riusciti
a salire di un altro livello, passando dal quarto al terzo
posto. Tuttavia, la loro ascesa in classifica cela le
tendenze preoccupanti di alcuni importanti indicatori
della prosperità futura. I primi tre fattori citati come i
più problematici per fare affari con gli Stati Uniti sono
                                                                        Fig. 2
le aliquote fiscali, la regolamentazione e l’inefficienza
della burocrazia governativa. L’azienda America ha                      Il deficit di spesa legato all’invecchiamento
continuato a protestare contro un codice fiscale                        della popolazione mette in pericolo la leadership
bizantino, che paradossalmente tende a disincentivare                   globale degli Stati Uniti
l’espansione sul territorio nazionale a causa degli
                                                                          4      Surplus                                          Deficit o surplus totale, % del PIL
elevati tassi marginali e dell’impossibilità di rimpatria-
re i capitali generati dalle attività estere. Inoltre,                    2
secondo il Competitive Enterprise Institute i soli                        0
regolamenti e interventi federali costano ai consuma-
                                                                         –2
tori e alle aziende quasi USD 2000 miliardi l’anno in
produttività persa e prezzi più alti.                                    –4

                                                                         –6
Le tendenze demografiche alimentano a loro volta i                       –8
timori circa la politica fiscale. Il disavanzo del bilancio
                                                                        –10 Deficit
federale è sceso da un massimo di quasi il 10% del
                                                                                 5

                                                                                         70

                                                                                                                                                                 25
                                                                                                        0

                                                                                                              5

                                                                                                                      0

                                                                                                                                  00

                                                                                                                                               10
                                                                                               5

                                                                                                                            5

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                                                                                                                                                      15

                                                                                                                                                           20
                                                                                 6

                                                                                                 7

                                                                                                                8

                                                                                                                              9
                                                                                                         8

                                                                                                                       9

PIL nel 2009 a meno del 3% nel 2015, ma si tratta di

                                                                                                                                                    20
                                                                                                                                             20
                                                                                      19

                                                                                                                                                                20
                                                                                              19

                                                                                                                                                           20
                                                                              19

                                                                                                             19

                                                                                                                           19

                                                                                                                                       20
                                                                                                      19

                                                                                                                    19

                                                                                                                                  20
una flessione solo temporanea. Stando alle stime del
                                                                                     Dati effettivi          Proiezioni di base
Congressional Budget Office (CBO), il deficit comin-
cerà a salire nei prossimi tre anni poiché i figli del
                                                                        Fonte: Congressional Budget Office
baby boom si avviano verso il pensionamento,
determinando un aumento della spesa previdenziale e
sanitaria (Fig. 2). Le proiezioni del CBO sono di un
incremento della spesa federale per la previdenza             competere sulla scena mondiale verrà seriamente
sociale e per i principali programmi di assistenza            compromessa. Questi fattori hanno già ridotto il
sanitaria del governo al 14,2% del PIL entro il 2040,         potenziale di crescita statunitense e nei prossimi anni
circa il doppio rispetto alla media del 6,5% degli            peseranno sempre di più.
ultimi 50 anni. Non dimentichiamo che, in base allo
studio sulla competitività del WEF, gli Stati Uniti si        Abbastanza dinamici per guidare,
attestano già al 134° posto su 144 paesi in termini di        non abbastanza forti per trainare
rapporto debito/PIL. Un ulteriore deterioramento              Gli Stati Uniti sono stati la locomotiva della crescita
della posizione di bilancio degli Stati Uniti ne ridurreb-    mondiale per buona parte del dopoguerra, ma oggi
be ulteriormente la concorrenzialità.                         questa dinamica sta cambiando. Dopo la crisi
                                                              finanziaria, il paese ha assunto ancora una volta il
Infine, l’ambiente sempre più teso a Washington               ruolo di leader della crescita globale grazie alla
rappresenta già una minaccia concreta alla leadership         duttilità del settore aziendale, alla flessibilità della
americana. La polarizzazione politica e i battibecchi al      forza lavoro e alla creatività della classe imprenditoria-
Congresso rendono sempre più difficile per i deputati         le. Ma i vantaggi che ne derivano per le altre econo-
eletti trovare un terreno comune sulle questioni              mie sembrano più contenuti che mai dall’inizio del
cruciali per la sicurezza e la salute economica futura        «secolo americano». L’economia statunitense rimane
del paese. Se non verranno risolti i problemi legati al       abbastanza dinamica per guidare le altre, ma potreb-
codice fiscale, alla spesa previdenziale e alla politica      be non essere più abbastanza forte per trainare con
sull’immigrazione, la capacità degli Stati Uniti di           sé il resto del mondo.

                                                                                                                      ubs.com/houseview                    11
Asia

                                                 La Cina ha ambizioni globali per lo yuan e ha istituito
                                                 una serie di linee di swap con varie grandi banche
                                                 centrali. Come prossima mossa, Pechino potrebbe
                                                 decidere di pagare le importazioni di petrolio nella
                                                 propria valuta, dando il via all’era dei «petroyuan».
                                                 Ovviamente, l’ultima fase consisterebbe nella piena
                                                 apertura del conto capitale della Cina, ma non
                                                 sarebbe priva di rischi. Nel nostro mondo in transizio-
                                                 ne, il modo e i tempi con cui la Cina cercherà di
                                                 internazionalizzare la sua valuta saranno essenziali per
                                                 gli sviluppi dei prossimi anni.

                                                 È interessante ricordare quanto fosse irrilevante lo
                                                 yuan cinese 35 anni fa o anche solo all’inizio del
                                                 millennio. Molti osservatori non si saranno neanche
                                                 accorti che dal 1981 al 1994 la Cina aveva svalutato il
                                                 cambio contro il biglietto verde addirittura dell’83%,
                                                 da 1.5 a 8.7. A quei tempi la Cina rivestiva una scarsa
                                                 importanza sulla scena internazionale, essendo
                                                 un’economia sostanzialmente chiusa che nel 1994
                                                 rappresentava meno del 3% del commercio globale,
                                                 decisamente lontana dai livelli di Stati Uniti (14%),

La Cina inter­
                                                 Germania (9%) e Giappone (8%).

                                                 Fu solo con l’ingresso nell’Organizzazione mondiale
                                                 del commercio nel dicembre 2001 che la Cina

nazionalizzerà                                   cominciò la sua rapida ascesa a seconda economia
                                                 globale e centro manifatturiero per il resto del
                                                 mondo. Con una popolazione pari a cinque volte

lo yuan?
                                                 quella degli Stati Uniti e una retribuzione media dei
                                                 lavoratori di appena il 2,8% rispetto a quella statuni-
                                                 tense, la Cina ha registrato una crescita esponenziale
                                                 della sua partecipazione al commercio globale, dal
                                                 4% nel 2001 all’11,3% nel 2014, riuscendo nel 2013
                                                 a superare gli Stati Uniti e posizionarsi come prima
La rapida crescita della Cina ne ha fatto la     potenza commerciale del mondo. Oggi le prospettive
                                                 del CNY sono quindi molto più importanti, se non
seconda economia mondiale e la prima in          determinanti, per il mondo finanziario e aziendale.
termini di scambi commerciali. La valuta
cinese, lo yuan, ha compiuto a sua volta         Nel prossimo decennio di ascesa dello yuan non man-
                                                 cheranno altri colpi di scena. Il CNY ha già conqui­
enormi passi avanti, ma rimane relativa-         stato il secondo posto come valuta dei finanziamenti
mente minoritaria, poiché i suoi volumi di       commerciali, il quarto come valuta dei pagamenti
scambio sono ancora inferiori a quelli di dol-   internazionali (Fig. 3) e, nel momento in cui scriviamo,
                                                 sembra che verrà incluso nel paniere, alquanto ambi-
laro statunitense, euro e sterlina britannica.   to, dei Diritti speciali di prelievo (DSP) dell’FMI. Con la
                                                 Cina sempre più vicina alla piena convertibilità del
Min Lan Tan, Head of APAC Investment Office      cambio e all’apertura del conto capitale, cosa posso-
Teck-Leng Tan, APAC FX analyst                   no aspettarsi gli investitori nei prossimi anni?

     12    UBS House View – Years Ahead
L’era del «petroyuan»
Il termine «petrodollari» fu coniato nel 1973 dopo
che gli Stati Uniti (all’epoca il maggior paese importa-
tore di greggio) firmarono un accordo epocale con
l’Arabia Saudita (il primo paese esportatore) perché
tutte le esportazioni di greggio saudite fossero
denominate in dollari statunitensi. Nel 1975, tutti i
paesi membri dell’OPEC avevano ormai accettato di
commerciare il loro petrolio esclusivamente in dollari
statunitensi. Ebbe così inizio l’era del petrodollaro                Fig. 3
(termine riferito ai ricavi in USD dei paesi esportatori             Lo yuan cinese è al quarto posto nella classifica dei
di greggio), in cui i paesi importatori di petrolio si
                                                                     pagamenti – ma ha ancora tanta strada da fare
videro costretti a detenere USD per pagare le conse-
gne di energia.
                                                                              0%                10%   20%          30%             40%          50%
                                                                     USD                                                                44,8
Sembra che oggi si stia avvicinando sempre più l’era
                                                                     EUR                                    27,2
del «petroyuan». A settembre 2013 la Cina ha
                                                                     GBP                  8,5
superato gli Stati Uniti diventando il maggiore
                                                                     CNY 2,8
importatore netto di greggio. Da allora è cominciato il                                                             Pagamenti istituzionali e iniziati
                                                                     JPY      2,8
braccio di ferro mirato a sostituire il dollaro con lo                                                  dai clienti, in base alla quota di valore (%)
                                                                     CAD            1,8
yuan come valuta di pagamento del petrolio. Ad
                                                                     AUD            1,6
esempio, la Russia, il secondo esportatore mondiale
                                                                     CHF            1,6
di greggio, accetterà dalla Cina pagamenti in CNY o
                                                                     HKD           1,4
RUB anziché in USD, anche per via delle sanzioni
                                                                     THB        1,0
imposte al paese dall’Occidente a causa del suo ruolo
nella crisi ucraina. I paesi del Medio Oriente sembrano
più restii a seguire l’esempio di Mosca (dato che i                  Fonte: SWIFT
regimi di cambio locali sono tuttora ancorati al
dollaro), ma farebbero meglio a ripensarci per non
correre il rischio di perdere quote di mercato nei
confronti del più grande importatore mondiale di
petrolio.

Segni particolari di una valuta globale: mercati            Un conto capitale aperto avrebbe ovviamente la sua
dei capitali profondi, ampi e senza restrizioni             attrattiva, poiché consentirebbe ai cittadini cinesi di
Il predominio della Cina nel commercio ha spinto il         accedere ai mercati internazionali e incentiverebbe un
CNY dove si trova oggi e il petroyuan potrebbe dargli       afflusso ancora maggiore di investimenti esteri verso
ulteriore slancio. Tuttavia, perché la valuta possa         la stessa Cina; ma presuppone anche una serie di
assumere un’altra dimensione, il prossimo passo sarà        rischi, in quanto sarebbe più facile per gli investitori
necessariamente l’apertura dei mercati finanziari           esteri entrare e uscire dal mercato a tutta velocità. Di
cinesi. Per contestualizzare la situazione, il valore dei   certo la Cina non vuole entrare a far parte di gruppi
mercati finanziari globali a fine 2014 ammontava a          come, di recente, i fragili cinque. A nostro parere, il
ben USD 156 000 miliardi, il doppio rispetto al valore      pericolo economico insito nei rapidi flussi di «denaro
dei beni e servizi prodotti in tutto il mondo. Non è        facile» è esattamente il motivo per cui la Cina sta
poi un caso che alle tre valute più scambiate (USD,         internazionalizzando il CNY a un ritmo controllato. Di
EUR e GBP) corrispondano i mercati azionari e               fatto, la scelta di Hong Kong quale principale campo
obbligazionari più grandi e profondi, in cui la comuni-     di sperimentazione per l’apertura del cambio e del
tà internazionale può investire liberamente. L’apertura     conto capitale è di per sé uno scudo che protegge la
dei mercati dei capitali cinesi nei prossimi dieci anni     Cina continentale dall’arrivo di questi flussi.
sarà quindi indispensabile, se il CNY vorrà davvero
entrare nel novero delle valute più importanti del          Per la Cina e lo yuan sembra valere il vecchio adagio:
mondo.                                                      chi va piano, va sano e va lontano.

                                                                                                       ubs.com/houseview                   13
Mercati emergenti

                                                 Sale la marea
                                                 Le attuali difficoltà di molti mercati emergenti si sono
                                                 accumulate nel corso di diversi anni e sono in parte
                                                 dovute al loro successo durante l’alta marea degli
                                                 anni del boom economico.

                                                 Il dividendo demografico e il processo di industrializ-
                                                 zazione della Cina hanno sostenuto l’enorme doman-
                                                 da di materie prime e di prodotti dei suoi partner
                                                 commerciali asiatici. Il conseguente rialzo dei prezzi
                                                 globali delle commodity, in particolare dei metalli, ha
                                                 favorito i paesi esportatori, soprattutto quelli dell’A-
                                                 merica Latina. Inoltre, le riforme istituzionali attuate
                                                 dopo le crisi dei mercati emergenti degli anni ’90 e il
                                                 miglioramento dei livelli di debito e dei rating creditizi
                                                 hanno incoraggiato ulteriormente gli investimenti.
                                                 Questa situazione è stata amplificata dalla notevole
                                                 espansione della liquidità globale sulla scia della crisi
                                                 finanziaria, poiché i bassi tassi d’interesse hanno
                                                 indotto gli operatori a puntare sui mercati emergenti
                                                 in cerca di rendimenti e performance.

Un nuovo modello                                 «Solo quando scende la marea si vede chi nuota
                                                 nudo»

di crescita per                                  Finché sale la marea è fin troppo facile nascondere i
                                                 problemi strutturali dietro i dati economici positivi. La
                                                 famosa battuta di Warren Buffett è particolarmente

i paesi emergenti?
                                                 vera nel caso dei mercati emergenti.

                                                 I mercati emergenti devono cercare nuovi propulsori
                                                 della crescita, che giungeranno da una combinazione
                                                 di minore dipendenza dagli investimenti, dalle materie
Il 21° secolo è cominciato con il decennio dei   prime e dal capitale a basso costo e di maggiore
mercati emergenti, ma il loro premio di cre-     enfasi sulle riforme strutturali e politiche. Il modo in
                                                 cui ogni paese gestirà la propria transizione determi-
scita si è ormai dimezzato rispetto al periodo   nerà gli sviluppi dei prossimi anni.
2000-2010. Gli squilibri accumulati nel tempo
si stanno lentamente risolvendo.                 Ormai è chiaro che la Cina va incontro a un notevole
                                                 eccesso di capacità produttiva industriale e a elevati
Nei prossimi anni i paesi emergenti riusci-      livelli di debito nel settore privato. Le autorità cerche-
ranno a compiere la transizione verso un         ranno di migliorare la competitività nei comparti a più
nuovo modello di crescita?                       alto valore aggiunto e di stimolare i consumi interni.
                                                 Questi interventi dovrebbero poi riuscire a ridurre i
                                                 tassi d’indebitamento nel settore privato a livelli più
Jorge Mariscal, Head of EM Investment Office     sostenibili, ma sarà importante imprimere il giusto
Michael Bolliger, Head of EM Asset Allocation    ritmo a questo processo: se troppo rapido, potrebbe
                                                 rendere instabile la Cina; se troppo lento, potrebbe
                                                 non bastare a risolvere l’eccesso di capacità, la debole
                                                 crescita strutturale e l’aumento del debito.

                                                 Alcuni mercati emergenti, in particolare in America
                                                 Latina, dovranno adeguarsi alla minore domanda

      14    UBS House View – Years Ahead
cinese e al calo delle quotazioni. Anni di vigorosa
domanda e di prezzi elevati hanno favorito ingenti
investimenti nel settore e determinato un rafforzamen-
to della ragione di scambio e delle valute. Pur avendo
sostenuto il settore delle materie prime, questa
tendenza ha penalizzato la competitività e gli investi-
menti in altre aree.

In questi paesi un deprezzamento del cambio è
necessario per il processo di adeguamento, poiché
                                                                       Fig. 4
contribuisce a migliorare le dinamiche commerciali e i
deficit delle partite correnti, ma è costellato di                     La crescita del credito ha superato la crescita del
problemi. Lo stock di debito denominato in USD di                      PIL in molti mercati emergenti
emittenti societari dei mercati emergenti ammonta a
                                                                       15                                      Crescita del credito al settore privato al di sopra del PIL,
USD 1300 miliardi, oltre il doppio rispetto ai volumi                                                  su base corretta per l’inflazione, tasso medio 2009 – 2014, in %
del 2009. Le società che vanno incontro a maggiori                     10
difficoltà sono quelle esposte a un elevato indebita-
mento in valuta estera, ma che non generano una                          5
quota significativa di ricavi al di fuori del territorio
nazionale.                                                               0

                                                                        -5
Ora che la marea della liquidità globale sta scenden-
do, ci aspettiamo anche un’ulteriore stretta monetaria                 -10
da parte delle banche centrali di diversi paesi emer-
                                                                                Turchia
                                                                                          Indonesia
                                                                                                      Cina
                                                                                                             Messico
                                                                                                                       Brasile
                                                                                                                                 Colombia
                                                                                                                                            Tailandia
                                                                                                                                                        Russia
                                                                                                                                                                 Hong Kong
                                                                                                                                                                             Singapore
                                                                                                                                                                                         Arabia Saudita
                                                                                                                                                                                                          India
                                                                                                                                                                                                                  Polonia
                                                                                                                                                                                                                            Taiwan
                                                                                                                                                                                                                                     Sudafrica
                                                                                                                                                                                                                                                 Nigeria
                                                                                                                                                                                                                                                           Ungheria
genti e una minore erogazione di credito da parte
delle banche nazionali. Avrà così inizio un lungo
processo di correzione del debito privato, che negli
ultimi anni è lievitato (Fig. 4).
                                                                       Fonte: Fitch
La buona notizia in questo ambito è che i mercati
emergenti presentano ancora rapporti impieghi/
depositi relativamente favorevoli e nel complesso le         attuali difficoltà economiche possono essere esatta-
banche della regione sono ben capitalizzate. Tuttavia,       mente ciò che ci vuole per costruire la volontà e il
l’inasprimento dei criteri di concessione dei prestiti       coraggio politico sufficienti a liberarsi di molti
bancari su scala nazionale e internazionale non              interessi consolidati e blocchi di potere accumulati
permetterà che si instauri una rapida ripresa economi-       negli anni del boom.
ca in diversi paesi emergenti.
                                                             Date le favorevoli tendenze demografiche in atto in
Tutti questi interventi correttivi peseranno sulle           molti mercati emergenti, l’epoca della crescita non si
economie emergenti ed è probabile che i prossimi             è certo esaurita; ma è solo con questa trasformazione
anni siano caratterizzati da fasi di crescita bassa o        che i paesi emergenti potranno trovare nuovi motori
addirittura negativa, oltre a fallimenti e ristrutturazio-   di crescita.
ni aziendali, aumento della disoccupazione e rinnova-
te pressioni inflazionistiche. È in atto un processo         Nel nostro mondo in transizione, sono molti i paesi
difficile, che tuttavia potrebbe rivelarsi la strada più     che devono cambiare, ma nel breve termine forse
rapida per uscire dall’attuale crisi rispetto a un           nessuno quanto i mercati emergenti. Resta da vedere
percorso interventista.                                      chi uscirà rafforzato e chi sconfitto dalla crisi, ma è
                                                             probabile che avranno la meglio i paesi in grado di
Come ripartire                                               attuare riforme strutturali, attirare investimenti esteri
Le decisioni delle autorità saranno determinanti per il      e mantenere la disciplina monetaria e fiscale nono-
processo di transizione. In tempi duri è facile lasciarsi    stante le pressioni politiche e popolari.
tentare dal protezionismo o dal populismo, ma le

                                                                                                                                                        ubs.com/houseview                                                                        15
Europa

                                                                           I cambiamenti demografici modificheranno la bilancia
                                                                           dei poteri all’interno del continente, ma anche al suo
                                                                           esterno, esacerbando il continuo declino dell’Europa
                                                                           sulla scena mondiale. I leader europei cercano di rea-
                                                                           gire varando ambiziose riforme strutturali volte a so-
                                                                           stenere la crescita, ma la strada verso un’Europa più
                                                                           robusta è lunga e non priva di ostacoli.

                                                                           Secondo le stime dell’economista britannico Angus
                                                                           Maddison, dall’anno 1000 al 1820 l’Europa (Russia
                                                                           esclusa) rappresentava una quota modesta ma co-
                                                                           stante della popolazione globale (poco più del 15%) e
                                                                           del PIL mondiale (circa il 20%). Nel 1900 il contributo
                                                                           europeo al PIL era balzato a oltre il 30%, con una
                                                                           quota di popolazione stabile sotto il 20%. Nel 2015
                                                                           l’Europa rappresenta l’8,1% della popolazione e quasi
                                                                           un quarto del PIL mondiale ed è probabile che entro il
                                                                           2050 queste cifre scendano rispettivamente al 5,9%
                                                                           e, addirittura, a meno del 10% (Fig. 5).

                                                                           Declino dell’importanza relativa dell’Europa
                                                                           Il declino dell’Europa sulla scena mondiale dovrebbe
                                                                           proseguire per tre motivi.

                                                                           In primo luogo, in base alle proiezioni dell’ONU
                                                                           sulla popolazione, i cittadini europei (Russia esclusa)
                                                                           diminuiranno di oltre 15 milioni di persone (pari al
                                                                           numero di abitanti dei Paesi Bassi) dal 2015 al 2050,

Come sarà                                                                  mentre nello stesso periodo la popolazione mondiale
                                                                           dovrebbe crescere di 2,4 miliardi di persone.

l’Europa nel
                                                                           In secondo luogo, la popolazione europea in età lavo-
                                                                           rativa diminuirà a un ritmo ancora più rapido. Stando
                                                                           ai calcoli dell’ONU, il rapporto tra le persone di età
                                                                           compresa tra 15 e 64 anni e il totale della popola-

2050?                                                                      zione scenderà dal 67% del 2015 al 56% nel 2050 e
                                                                           peserà sulla crescita della regione.

                                                                           In terzo luogo, la dinamica economica dei mercati
                                                                           emergenti non si è interrotta. Anche in base a ipotesi
I prossimi anni saranno teatro di un’impor-                                molto prudenziali, l’India e la Cina dovrebbero su-
tante transizione demografica. Il rapido invec-                            perare ampiamente il PIL europeo (a parità di potere
                                                                           d’acquisto). Inoltre, il PIL di paesi come il Messico,
chiamento della popolazione interessa molte                                il Brasile o l’Indonesia sarà nettamente superiore a
regioni, ma in Europa sembra essere alla base                              quello di Germania, Regno Unito o Francia.
di una vera e propria trasformazione.
                                                                           La quota europea del PIL globale (a parità di prezzi
Andreas Hoefert*, Chief Global Economist                                   d’acquisto) potrebbe scendere sotto il 15% entro il
Themis Themistocleous, Head of European Investment Office                  2025 e sotto il 10% entro il 2050, mentre il divario tra
Ricardo Garcia, Head of Eurozone Economics                                 Stati Uniti e Unione europea continuerà ad allargarsi.
                                                                           Nel 2050 il PIL statunitense potrebbe essere più alto
                                                                           del 25-30% rispetto a quello europeo, a fronte di una
                                                                           crescita della popolazione americana di 60 milioni di
* Andreas Hoefert, il nostro Chief Global Economist, è venuto a man-       persone (pari al numero di abitanti dell’Italia). Detto
care la mattina di martedì 6 ottobre 2015. Aveva consegnato il suo con-
tributo a questo articolo solo il giorno prima. Abbiamo avuto la fortuna
                                                                           ciò, gli europei rimarranno tra i cittadini più ricchi del
di poter imparare dal suo acume e dalla sua originalità nel corso degli    pianeta in termini di PIL pro capite.
anni e ci rattrista profondamente sapere che non è più tra noi.

       16     UBS House View – Years Ahead
Cambiamenti in Europa
Di pari passo con il declino dell’Europa sulla scena
mondiale, le forze demografiche cambieranno anche
all’interno del continente. Stando alle proiezioni
dell’ONU, la popolazione del Regno Unito dovrebbe
aumentare di 10 milioni, raggiungendo 75 milioni di
persone nel 2050, mentre quella della Francia dovreb-
be salire di 7 milioni, a 71 milioni. Al contempo, gli
abitanti della Germania sono attesi in calo di 6 milioni
di persone, a 74 milioni, e il paese perderebbe così il
suo status di nazione più popolosa d’Europa.
La popolazione dell’Italia è prevista in flessione di
4 milioni, a 56 milioni, e quella della Spagna di
1 milione, a 45 milioni.

Per la maggior parte dei paesi europei, il PIL si muo-                  Fig. 5

verà per lo più in linea con la tendenza demografica;                   Declino dell’Europa sulla scena mondiale
ciò significa che, mentre il baricentro dell’economia                    Quota del PIL mondiale (a parità di potere d’acquisto, %)
mondiale si sposta verso sud e verso est, quello eu-
ropeo si muoverà nella direzione opposta, cioè verso                    100
nord e verso ovest.                                                       90
                                                                          80
                                                                          70
Conseguenze politiche
                                                                          60
L’atteso calo della popolazione dell’Europa e del suo                     50
contributo all’economia mondiale sta già rafforzando                      40
le spinte per una maggiore integrazione all’interno                       30
dell’UE, poiché sono necessarie riforme radicali per                      20
migliorare le modeste prospettive di crescita, in parti-                  10
                                                                           0
colare nell’Eurozona. Tuttavia, a seguito dei cambia-

                                                                                                                                                         50
                                                                                                     50

                                                                                                                                               50
                                                                                                             00

                                                                                                                   50

                                                                                                                                50

                                                                                                                                                    00
                                                                                                                                     00
                                                                                               00

                                                                                                                           00
                                                                                 00

                                                                                         50

menti generazionali avvenuti dopo la seconda guerra

                                                                                                                                                         20
                                                                                                    16

                                                                                                                                           19
                                                                                                             17

                                                                                                                  17
                                                                               15

                                                                                       15

                                                                                                                                18

                                                                                                                                                    20
                                                                                                                                     19
                                                                                               16

                                                                                                                          18
mondiale, i cittadini europei non sono più a favore
                                                                                 Europa             Russia              Cina         Brasile
dell’integrazione a ogni costo, come dimostra la di-                             Stati Uniti        Giappone            India        Resto del mondo
sponibilità di gran parte dei loro leader ad accettare,
se necessario, l’uscita dall’euro di Cipro nel 2013 o
                                                                         Fonti: UBS, Angus Maddison
della Grecia nel 2015.

Ciò significa che l’integrazione sarà probabilmente un
processo lungo e irregolare, soprattutto alla luce dei
conflitti d’interesse tra paesi debitori e creditori all’in-   loro visione del futuro, con il passaggio da una fase di
terno dell’Eurozona e degli ostacoli politici alle modi-       crescita a una di consolidamento. Diventa quindi ne-
fiche del Trattato sull’Unione   europea.
                            Rest of the World La storia re-    cessario portare a termine entro il 2025 l’unione ban-
cente ci insegna che alcuni di questi cambiamenti              caria, l’unione dei mercati dei capitali, l’unione fiscale
potranno avvenire solo a seguito di una crisi. Sono            e l’unione politica per poter trarre il massimo benefi-
probabili ulteriori problemi sul fronte del debito lungo       cio da un’Eurozona integrata.
la strada verso l’integrazione dell’Eurozona, poiché un
nuovo shock mondiale peserebbe sugli Stati membri              Questo progetto farebbe dell’Europa una regione
con capacità di debito ormai esaurite, una disoccupa-          molto più forte e solida, in grado anche di attrarre al-
zione già elevata e un mercato immobiliare ancora in           tri Stati membri nell’Eurozona. Sarà senza dubbio dif-
parte sopravvalutato. Difficilmente la soluzione giun-         ficile raggiungere gli obiettivi di integrazione, ma ne-
gerà dall’immigrazione, dato che il modesto ritmo di           cessario affinché l’Eurozona resti tra i principali
espansione economica potrebbe aggravare l’avversio-            protagonisti sulla scena globale.
ne politica a un aumento dei flussi migratori.

È in questo contesto che i leader delle principali istitu-
zioni europee (BCE, Eurogruppo, Parlamento euro-
peo, Commissione europea e Consiglio europeo) han-
no presentato nella Relazione dei cinque presidenti la

                                                                                                                  ubs.com/houseview                 17
Svizzera

                                                Daniel Kalt,
                                                Head of Swiss Investment Office

                                                Senza immigrazione netta, prevediamo un calo della
                                                forza lavoro elvetica di quasi il 25% entro il 2050, che
                                                costringerà ad alzare l’età di pensionamento e a ta-
                                                gliare la spesa pubblica. Il paese, come molti altri in
                                                Europa, dovrà compiere una difficile scelta tra aumen-
                                                to dell’immigrazione e indebolimento della crescita.

                                                Pur avendo probabilmente la valuta più forte del
                                                mondo, negli ultimi dieci anni la Svizzera ha superato
                                                i vicini europei in termini di performance economica,
                                                per lo più grazie all’elevata immigrazione. Negli anni
                                                del boom precedenti la crisi finanziaria, la Svizzera
                                                aveva registrato un forte incremento della domanda
                                                di manodopera qualificata. Con la libera circolazione
                                                delle persone a partire dal 2007, ogni anno sono
                                                giunti nel paese nuovi immigrati in ragione di circa
                                                l’1% della popolazione elvetica. Questa dinamica ha
                                                dato impulso all’economia interna, in particolare ai
                                                settori dell’edilizia residenziale e della domanda al
                                                consumo. L’aumento dell’immigrazione ha anche con-
                                                tribuito a mitigare in parte la nuova sfida demografica

Come si                                         legata al finanziamento del primo pilastro del sistema
                                                previdenziale svizzero.

comporterà
                                                Il rovescio della medaglia è stato il crescente disagio
                                                dei cittadini nei confronti degli effetti collaterali
                                                dell’immigrazione. L’iniziativa popolare «contro l’im-
                                                migrazione di massa», che ha vinto di misura il refe-

una Svizzera                                    rendum del febbraio 2014, prevede la reintroduzione
                                                di una politica sull’immigrazione basata sulle quote.
                                                La Svizzera deve implementare l’iniziativa entro feb-

isolazionista?
                                                braio 2017, ma resta da vedere se perseguirà una po-
                                                litica isolazionista o se manterrà l’attuale approccio
                                                più aperto basato sull’integrazione economica. Per
                                                valutare i possibili esiti, abbiamo elaborato varie simu-
                                                lazioni di lungo periodo dell’economia elvetica in base
                                                alla probabile traiettoria del PIL, delle dimensioni della
Come i suoi vicini, la Svizzera va incontro a   popolazione e di altre variabili fino al 2050.
una dura transizione demografica. Il debito
                                                Il primo scenario presuppone una riduzione solo mo-
pubblico non costituisce un particolare         desta dell’immigrazione in Svizzera. Il secondo ipotiz-
problema, ma la spesa previdenziale sì,         za un’applicazione più rigida dell’iniziativa popolare e
e la recente approvazione delle politiche       prevede un’immigrazione netta pari a zero nel perio-
                                                do della simulazione, a causa del nuovo sistema di
anti immigrazione ci porta a chiederci          quote e del calo della domanda di lavoratori stranieri.
come si comporterà in futuro una Svizzera       In vista di un probabile rapido deterioramento demo-
isolazionista.                                  grafico del paese, potrebbe non esserci altra soluzio-
                                                ne che alzare l’età di pensionamento. Il terzo scenario
                                                si basa quindi sull’incremento graduale dell’età di

    18   UBS House View – Years Ahead
pensionamento dagli attuali 65 anni fino a un massi-
mo di 69 a partire dal 2025. Stando ai risultati del
nostro scenario di riferimento, la popolazione elvetica
dovrebbe passare dagli 8 milioni circa di oggi a
10 milioni nel 2050, pari a un tasso di crescita medio
annuo dello 0,5%, che parte dall’attuale 1% dovuto
all’immigrazione e cala progressivamente. Il nostro
scenario di base si fonda quindi sul presupposto che                  Fig. 6

l’immigrazione verrà frenata solo leggermente, con                    La politica sull’immigrazione influirà sulla capacità
un’implementazione piuttosto flessibile dell’iniziativa               della Svizzera di fare fronte alla spesa previdenziale
popolare.
                                                                      6                                           Popolazione attiva (mln)

Nell’ipotesi di una crescita della produttività dell’1,1%             5
                                                                                   5.6               5.7
a lungo termine, l’economia svizzera potrebbe quindi
                                                                      4
continuare a registrare un’espansione dell’1,5-1,7%
                                                                                                                        4.3
l’anno nei prossimi 35 anni, facendo salire il PIL an-                3
nuale dall’attuale livello di CHF 650 miliardi a
                                                                      2
CHF 1100 miliardi entro il 2050.
Passando alle implicazioni demografiche di questo                     1
scenario, la popolazione in età lavorativa aumente-                   0
rebbe leggermente, da 5,6 milioni a 5,7 milioni, e                                                   2050               2050
                                                                                   Oggi             Scenario           Scenario
quindi in proporzione al totale diminuirebbe dall’at-                                            di riferimento    a immigrazione
tuale 67% a circa il 57% nel 2050. Il finanziamento                                                                   netta zero
del sistema di previdenza svizzero sarà una grande                    Fonte: UBS
sfida anche se l’immigrazione contribuirà a mitigare
le tendenze demografiche (Fig. 6).

I nostri scenari alternativi, basati su un’implementa-
zione più rigida dell’iniziativa popolare, comportereb-
bero una riduzione dell’immigrazione netta fino a           sionabile a 69 anni a partire dal 2025. In questo
zero nel prossimo futuro.                                   modo il calo della popolazione attiva sarebbe postici-
In questo caso, la popolazione elvetica raggiungereb-       pato al 2030, ma proseguirebbe inesorabile negli anni
be un massimo di 8,45 milioni nel 2028, per poi scen-       successivi. Le nostre simulazioni dimostrano che la
dere gradualmente sotto 8 milioni nel 2050. Questo          Svizzera dovrà compiere scelte difficili in materia di
sviluppo avrebbe gravi implicazioni per la popolazione      politica estera e sull’immigrazione nei prossimi due-
attiva, che comincerebbe a diminuire nel giro di pochi      tre anni. Forse la soluzione ideale per fare fronte alla
anni dagli attuali 5,6 milioni (67% della popolazione)      sfida demografica è un mix di queste misure: tollerare
a meno di 4,3 milioni (53%) entro il 2050. A fronte di      un certo grado di immigrazione e al contempo au-
una simile flessione, sempre nell’ipotesi di una cresci-    mentare gradualmente l’età di pensionamento.
ta della produttività dell’1,1% a lungo termine, il PIL
reale annuale svizzero crescerebbe solo dall’attuale li-
vello di CHF 650 miliardi a CHF 880 miliardi, una base
di finanziamento decisamente più ridotta per le pen-
sioni e altre spese pubbliche rispetto allo scenario di
riferimento.

Una possibile soluzione a questi problemi risiede
nell’aumento dell’età di pensionamento. Nella nostra
simulazione abbiamo alzato gradualmente l’età pen-

                                                                                                  ubs.com/houseview              19
Classi
di attivi

Mads Pedersen,                             Nei prossimi anni sarà essenziale sce-
Head of Global Asset Allocation
                                           gliere le classi di attivi giuste. In un oriz-
Christophe de Montrichard,
Head of Strategic Asset Allocation
                                           zonte di cinque anni e oltre, ci aspet-
                                           tiamo che le azioni facciano segnare le
                                           migliori performance complessive. Le
                                           obbligazioni registreranno probabil-
                                           mente rendimenti più contenuti, ma
                                           svolgeranno comunque un importante
                                           ruolo di stabilizzazione dei portafogli
                                           azionari. Gli investimenti alternativi
                                           dovrebbero ottenere risultati positivi su
                                           base corretta per il rischio, mentre le
                                           materie prime mostreranno un rap-
                                           porto rendimento/rischio sfavorevole.

      20    UBS House View – Years Ahead
Classi di attivi

Mercato                           Indice                                        Rendimento atteso           Volatilità attesa
                                                                                 a 5+ anni (% ann.)      a 5+ anni (% ann.)

Liquidità
Liquidità in USD                  Citigroup Euro deposits 3m USD                           1,9  –  2,2                   0,50
Liquidità in EUR                  Citigroup Euro deposits 3m EUR                            0,5 – 0,6                    0,50
Liquidità in CHF                  Citigroup Euro deposits 3m CHF                           –0,3 – 0,2­                   0,50
Liquidità in GBP                  Citigroup Euro deposits 3m GBP                            1,8 – 2,0                    0,50
Liquidità in SGD                  Citigroup Euro deposits 3m SGD                            2,2 – 2,3                    0,50

Obbligazioni
High grade, 1-3 anni, USD         Barclays Eurodollar AA+, 1-3y                             1,8 – 1,9                1,1 – 1,6
High grade, 3-5 anni, USD         Barclays Eurodollar AA+, 3-5y                             2,0 – 2,1                2,6 – 3,5
High grade, 5-7 anni, USD         Barclays Eurodollar AA+, 5-7y                             2,1 – 2,5                3,9 – 4,6
High grade, 1-3 anni, EUR         Barclays Euro Aggregate AA+, 1-3y                         0,4 – 0,5                1,4 – 1,5
High grade, 3-5 anni, EUR         Barclays Euro Aggregate AA+, 3-5y                         0,3 – 0,4                2,5 – 2,8
High grade, 5-7 anni, EUR         Barclays Euro Aggregate AA+, 5-7y                         0,0 – 0,6                3,6 – 3,7
High grade, 1-3 anni, CHF         Barclays CHF Aggregate AA+, 1-3y – Non-dom.               0,0 – 0,2                1,3 – 1,5
High grade, 3-5 anni, CHF         Barclays CHF Aggregate AA+, 3-5y – Non-dom.               0,0 – 0,1                2,3 – 2,6
High grade, 5-7 anni, CHF         Barclays CHF Aggregate AA+, 5-7y – Non-dom.             – 0,4 – 0,0                3,3 – 3,5
High grade, 1-3 anni, GBP         Barclays GBP Aggregate AA+, 1-3y                          1,5 – 1,9                1,2 – 1,7
High grade, 3-5 anni, GBP         Barclays GBP Aggregate AA+, 3-5y                          1,4 – 2,0                2,4 – 3,6
High grade, 5-7 anni, GBP         Barclays GBP Aggregate AA+, 5-7y                          1,1 – 2,0                3,6 – 4,4
Obbl. societarie, 1-5 anni, USD   Barclays US Corporate, 1-5y                               2,3 – 2,5                2,9 – 3,0
Obbl. societarie, 1-5 anni, EUR   Barclays Euro Corporate, 1-5y                             0,9 – 1,0                2,3 – 2,5
Obbl. societarie, USD             Barclays US Corporate                                     3,2 – 3,3                5,2 – 5,4
Obbl. societarie, Asia            JPM JACI Composite                                        4,2 – 4,3                6,8 – 7,4
Obbl. high yield USA              BofA US High Yield Master II Cons.                        4,5 – 5,0                8,2 – 8,9
Obbl. sovrane dei ME in USD       JP Morgan EMBI Global Diversified                         4,5 – 5,4                8,3 – 9,1
Obbl. societarie dei ME in USD    JP Morgan CEMBI Diversified                               4,3 – 4,9                9,4 – 9,9

Azioni
Stati Uniti                       MSCI USA                                                  7,4 – 7,8             15,2 – 15,4
Mercati emergenti                 MSCI Emerging Markets                                   9,8 – 10,4              23,9 – 24,1
Eurozona                          MSCI EMU                                                  7,4 – 7,6             18,4 – 18,5
Regno Unito                       MSCI UK                                                   8,0 – 8,3             14,2 – 15,0
Giappone                          MSCI Japan                                                6,0 – 7,2             19,2 – 19,8
Svizzera                          MSCI Switzerland                                          6,1 – 7,2             13,6 – 14,9
Canada                            MSCI Canada                                               7,1 – 7,5             13,2 – 15,0
Australia                         MSCI Australia                                            8,0 – 9,5             13,7 – 14,9
Cina                              MSCI China                                             10,6 – 12,3              26,9 – 27,1
Hong Kong                         MSCI Hong Kong                                            7,9 – 8,9             21,2 – 21,6
Corea del Sud                     MSCI South Korea                                        9,2 – 10,2              23,2 – 24,7
Taiwan                            MSCI Taiwan                                               7,4 – 9,2             19,8 – 20,3
India                             MSCI India                                              8,6 – 13,4              25,4 – 25,9

Investimenti alternativi
Fondi di fondi                    HFRI Fund of Funds                                        5,0 – 5,2                5,4 – 5,9
Settore immobiliare privato       n.d.                                                       8,5-9,5               10,5-11,5
Private equity                    n.d.                                                    11,5-12,5                12,0-13,0
Debito privato                    n.d.                                                       8,0-9,0                  8,0-9,0

Materie prime
Materie prime                     UBS Bloomberg CMCI Composite USD                          3,4 – 4,9             15,3 – 18,3
Energia                           UBS Bloomberg CMCI Energy USD                             4,3 – 6,2             25,5 – 26,3
Metalli industriali               UBS Bloomberg CMCI Industrial Metals USD                  4,6 – 8,5             22,0 – 24,0
Prodotti agricoli                 UBS Bloomberg CMCI Agriculture USD                        1,2 – 1,4             19,5 – 22,1

Fonte: UBS

                                                                                          ubs.com/houseview               21
Azioni
Riteniamo che le azioni costituiscano tut-                             Markus Irngartinger, Head of Equities Strategies
tora un fattore chiave per la crescita del                             Jeremy Zirin, Chief Equity Strategist,
                                                                       Wealth Management Americas
portafoglio, in quanto consentono agli
                                                                       David Lefkowitz, US Equity Strategist,
investitori di trarre vantaggio dall’innova-                           Wealth Management Americas
zione e dall’espansione degli utili societari
a lungo termine. Prevediamo rendimenti                                 Azioni: fattore chiave per la crescita del
                                                                       portafoglio
del 7-8% l’anno nei prossimi cinque anni                               Acquistando partecipazioni in varie aziende, gli
e oltre. Naturalmente ci aspettiamo una                                investitori possono prendere parte ai profitti e
certa volatilità, poiché un mondo in transi-                           alla continua crescita economica e innovazione.
zione attraversa fasi di instabilità. La diver-                        Per stimare i rendimenti futuri, analizziamo le
                                                                       prospettive dei ricavi, dell’espansione dei mar-
sificazione a livello di regioni, società e                            gini e delle valutazioni di una società. In base
fasce di capitalizzazione di mercato sarà                              alle nostre stime per la crescita economica
determinante per ottenere performance                                  mondiale a lungo termine, ci attendiamo un
                                                                       incremento dei ricavi nominali del 3-7%, con
più stabili.                                                           una dinamica più sostenuta nei mercati emer-
                                                                       genti e più debole in paesi come il Giappone.
                                                                       I margini mostrano un certo potenziale di
                                                                       miglioramento in Giappone e nell’Eurozona, ma
                                                                       sono già elevati negli Stati Uniti e in Svizzera. In
                                                                       generale, le attuali valutazioni ci sembrano da
                                                                       eque a leggermente alte. Ad esempio, sul mer-
                                                                       cato statunitense il rapporto prezzo/utili passati
                                                                       (svalutazioni incluse) si colloca intorno a 20 vol-
                                                                       te, in linea con la media di lungo periodo.

                                                                       In questo quadro, per i prossimi cinque anni e
                                                                       oltre stimiamo rendimenti del 7–8% l’anno per
                                                                       le azioni globali (Fig. 7).

                                                                       Attesa volatilità
                                                                       Le azioni sono sensibili alle variazioni del senti-
                                                                       ment o della crescita degli utili. Negli ultimi 20
                                                                       anni, le azioni hanno perso più del 10% nel 2%
                                                                       dei mesi e più del 5% nel 10% dei mesi.

Mercato             Indice             Rendimento        Volatilità    Gli investitori in azioni devono quindi prepararsi
                                            atteso          attesa     a periodi di volatilità e quelli con una bassa tolle-
                                         a 5+ anni       a 5+ anni     ranza al rischio dovrebbero limitare la loro espo-
                                          (% ann.)        (% ann.)     sizione azionaria. Le fasi di ribasso possono du-
Stati Uniti         MSCI USA               7,4  –  7,8   15,2 – 15,4   rare a lungo: i rendimenti del mercato azionario
                    MSCI Emerging         9,8 – 10,4     23,9 – 24,1
Mercati emergenti                                                      statunitense ci hanno messo quattro anni e
                    Markets
Eurozona            MSCI EMU               7,4 – 7,6     18,4 – 18,5
                                                                       mezzo a riprendere quota dopo il 2007 e quelli
Regno Unito         MSCI UK                8,0 – 8,3     14,2 – 15,0   dell’Eurozona quasi otto anni (Fig. 8).
Giappone            MSCI Japan             6,0 – 7,2     19,2 – 19,8
Svizzera            MSCI Switzerland       6,1 – 7,2     13,6 – 14,9   Per cercare di mitigare i rischi, raccomandiamo
Canada              MSCI Canada            7,1 – 7,5     13,2 – 15,0   di combinare azioni e altri attivi, come le obbli-
Australia           MSCI Australia         8,0 – 9,5     13,7 – 14,9   gazioni high grade, che sono meno volatili e
Cina                MSCI China           10,6 – 12,3     26,9 – 27,1   possono anche prosperare nelle condizioni che
Hong Kong           MSCI Hong Kong         7,9 – 8,9     21,2 – 21,6   innescano invece un ribasso delle azioni. Negli
Corea del Sud       MSCI South Korea      9,2 – 10,2     23,2 – 24,7   ultimi 20 anni i Treasury statunitensi sono saliti
Taiwan              MSCI Taiwan            7,4 – 9,2     19,8 – 20,3   in due terzi dei mesi in cui le azioni statunitensi
India               MSCI India            8,6 – 13,4     25,4 – 25,9   sono scese.

22       UBS House View – Years Ahead
Classi di attivi

                                                             Fig. 7
L’importanza della diversificazione
azionaria                                                    Sovraperformance in vista per le azioni
Raccomandiamo agli investitori di diversificare
                                                             12                                                                                            Ipotesi di mercato
adeguatamente gli investimenti tra società, fasce                                                                                                  (5-7 anni, % annualizzata)
                                                             10
di capitalizzazione di mercato e regioni. In que-
sto modo si prepara il portafoglio a una crescita             8
di lungo periodo, senza esporlo eccessivamente                6
a rischi specifici.                                           4

                                                              2

                                                              0

«Raccomandiamo di                                                            Azioni ME
                                                                             Azioni Stati Uniti
                                                                                                                              Hedge fund
                                                                                                                              Obbligazioni high yield USA
                                                                             Azioni Eurozona                                  Materie prime
diversificare gli investi-                                                   Azioni Giappone                                  Obbligazioni societarie USA
                                                                                                                              Liquidità in USD

menti tra società, fasce                                     Fonte: UBS

di capitalizzazione di
mercato e regioni.»                                          Fig. 8

                                                             Le azioni possono subire ribassi prolungati
                                                                  0

La diversificazione tra numerose aziende è essen-            –10
ziale. Per definizione, in media le azioni incluse           –20
nell’S&P 500 hanno lo stesso rendimento dell’in-
                                                             –30
dice nel suo complesso, ma nessuna ha una vola-
                                                             –40
tilità più bassa dell’indice (Fig. 9).
                                                             –50
Un’esposizione diversificata alle fasce di capitaliz-        –60
zazione di mercato assicura performance più sta-
                                                                                                                                                          11

                                                                                                                                                          12
                                                                                                                                                         10

                                                                                                                                                          13

                                                                                                                                                         14

                                                                                                                                                          15
                                                                       5

                                                                               6

                                                                                     7

                                                                                             8

                                                                                                    9

                                                                                                              01

                                                                                                                                             07
                                                                                                                   02

                                                                                                                                                         09
                                                                                                                        03

                                                                                                                                  05

                                                                                                                                        06

                                                                                                                                                  08
                                                                                                         00

                                                                                                                             04
                                                                                       9
                                                                         9

                                                                                              9

                                                                                                     9
                                                                                9

                                                                                                                                                       20

                                                                                                                                                       20

                                                                                                                                                       20

                                                                                                                                                       20
                                                                                                                                                       20
                                                                                                                                                       20

bili: il divario di rendimento massimo tra large
                                                                                    19

                                                                                                              20
                                                                      19

                                                                                                                                             20
                                                                                                                   20

                                                                                                                        20
                                                                                           19

                                                                                                  19
                                                                             19

                                                                                                                                  20

                                                                                                                                                       20
                                                                                                                                                  20
                                                                                                                                       20
                                                                                                         20

                                                                                                                             20

cap e small cap ha toccato il 34% in un periodo                        MSCI AC World, perdita e massimi storici
di 12 mesi.
                                                             Fonte: UBS

Anche la diversificazione geografica è importan-
te per contenere i rischi. Negli ultimi 20 anni, un
portafoglio equamente diversificato tra otto re-
gioni* avrebbe generato una volatilità annualiz-             Fig. 9
zata del 14,0%. Solo due regioni prese singolar-
mente hanno registrato valori più alti.
                                                             La diversificazione è essenziale:
                                                             Nessun titolo dell’S&P 500 ha una volatilità più bassa dell’indice

Pur ritenendo importante investire su diversi                60        Distribuzione della volatilità azionaria dell’S&P 500
mercati azionari, raccomandiamo di coprire i ri-             50
                                                                       (realizzata a 162 settimane, annualizzata, in %)
schi di cambio. Infatti, la copertura del rischio di
                                                             40
cambio del portafoglio composto da otto regio-
ni a pari ponderazione* migliora i rendimenti                30
                                                                                                                                                                       21,0%
(7,3% contro 6,9%) e riduce la volatilità (14,0%             20
contro 16,5%).                                                                                                                                                         11,2%
                                                             10

                                                              0

* Stati Uniti, Eurolandia, Regno Unito, Australia, Canada,             Società media                                          S&P 500                       Volatilità azionaria
  Giappone, Svizzera, con copertura valutaria.
                                                             Fonti: Bloomberg, UBS

                                                                                                                                       ubs.com/houseview                   23
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