TRIPPA... FINCHe c e DIEGO ROSSI BARBARA GIGLIOLI - Guido Tommasi Editore

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TRIPPA... FINCHe c e DIEGO ROSSI BARBARA GIGLIOLI - Guido Tommasi Editore
DIEGO ROSSI
                           BARBARA GIGLIOLI
                          TRIPPA...
                             FINCHe c e
                                              FINCHe c e

                                              TRIPPA...
                                              DIEGO ROSSI
    30 € IVA inclusa
ISBN: 978 88 6753 239 1                       BARBARA GIGLIOLI

                                              Guido Tommasi Editore
TRIPPA... FINCHe c e DIEGO ROSSI BARBARA GIGLIOLI - Guido Tommasi Editore
S ommario
Prefazione                  9

Introduzione                13

Il quinto quarto            14

Diego e le frattaglie       16

– Il maiale                 21

– Il bue                    47

– La pecora e l’agnello     59

– Il coniglio               77

– La vacca e il vitello    89

– Il cavallo e l’asino     111

– Il pollame               123

– L’oca e l’anatra         141

– La trippa                155

– Gli archetipi            169

– Le frattaglie erotiche   181

– Le frattaglie di mare    193

Indici                     213

Ringraziamenti             223
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• Il maiale •

Sporco di fango si rotola indisturbato, noncurante della natura che lo circonda, della
campagna che vive e si trasforma davanti a lui. Pesante di bontà, gioia per chi l’osserva,
il maiale, in tutta la sua simpatia, allieta i palati e fa sorridere il contadino.
Il freddo ti costringe in casa e tu, stretto nel tuo maglione caldo, guardi fuori dalla
finestra e lo senti: con il suo verso riconoscibile e buffo, passeggia appesantito avanti e
indietro. Oppure, curioso, scegli di uscire e riempirti i polmoni del profumo dell’inverno
e ti trattieni là, vicino al porcile, a osservare la gioia di un animale generoso.

Non mangiate Peppa Pig!
Vi state chiedendo perché non dovreste mangiare Peppa Pig?
Perché è troppo piccola. Infatti, l’età giusta per macellare i suini è
2 anni, quando l’animale arriva a pesare circa 250–300 kg. A livello
industriale, però, spesso vengono macellati animali molto più piccoli,
che hanno circa 6 mesi di età e pesano 170 kg.

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• La pecora e l’agnello •                                                                                    • La pecora e l’agnello •

Senso di gruppo, necessità di stare insieme, indole già preannunciata dal nome. La parola
pecora deriva infatti dalla radice indoeuropea “pac”, che significa “legare” e “unire”. La
pecora per definizione è un animale adulto che deve pesare più di 15 kg. L’agnello invece è
considerato tale sino ai 10 mesi di vita e agli 8–10 kg di peso. Le frattaglie di entrambi gli
animali (soprattutto della pecora) possono avere un sapore molto forte. Per questo motivo
hanno bisogno di ripetuti risciacqui, marinature e una cottura prolungata.

Polmone                            Cuore                                Fegato                            Animelle                              Intestino                          Testina
Il polmone di pecora e agnello     Per la sua forma è molto simile      Il fegato di pecora e agnello è   Quando acquistate le                  Il primo tratto dell’intestino     La testina contiene al suo
si usa solitamente insieme         a quello bovino. Ogni cuore          più piccolo di quello bovino ed   animelle, controllate che non         tenue, nel caso degli agnelli      interno lingua, guance
ad altre frattaglie. Ha una        pesa circa 250 g. Solitamente        è composto da due parti ben       abbiano un odore sgradevole e         da latte, si chiama pajata e       e cervella. Dev’essere
consistenza spugnosa ed è          viene cucinato insieme ad            distinte. Dev’essere sodo, non    che il loro colore sia brillante.     contiene il chimo. Ovviamente      freschissima e macellata al
di colore rosato. Per pulirlo      altre frattaglie. Deve avere un      viscido e non deve avere odori    È inoltre importante sapere l’età     va utilizzato solo quello          massimo due giorni prima.
bisogna togliere i bronchi e le    bel colore rosso vivo ed essere      sgradevoli. È di colore scuro,    dell’animale di provenienza:          di bestie molto giovani.           Molto probabilmente il
parti coriacee che si trovano      sodo e teso. Va liberato dalle       tendente al marrone. Prima di     le animelle più pregiate sono         Dev’essere sottile e ben           macellaio ve la consegnerà già
al suo interno. Inoltre, prima     parti dure e coriacee e dallo        cucinarlo è necessario togliere   infatti quelle degli esemplari più    lavato con acqua e aceto o         tagliata a metà e priva di pelli
di cucinarlo, è bene lasciarlo     strato superiore di grasso. Per      la pellicina che lo ricopre e     giovani. La loro preparazione è       messo a bagno con Marsala          e peli. Voi dovrete pulirla per
sotto acqua corrente per           pulirlo a fondo, va sciacquato       anche le venature più grosse.     abbastanza laboriosa: bisogna         e foglie di alloro. Non deve       bene (per evitare cattivi odori
qualche minuto, in modo            più volte sotto l’acqua. Il cuore,                                     metterle a bagno per circa 3 ore,     assolutamente stare sul fuoco      che vi potrebbero rovinare la
da eliminare tutti i residui       tendenzialmente, richiede                                              facendo attenzione a cambiare         troppo a lungo, va quindi          preparazione). Solitamente
di sangue eventualmente            cotture veloci, per far sì che                                         l’acqua ogni volta che questa         cucinato in maniera veloce.        viene bollita o arrostita in
presenti.                          mantenga la sua consistenza e                                          acquista un colore rosato (indice     L’intestino dell’agnello è         forno.
                                   non risulti duro.                                                      del fatto che l’animella continua     inoltre l’ingrediente principale
                                                                                                          a purificarsi). Possono essere        dei famosi gnummareddi.
                                                                                                          cotte direttamente oppure
                                                                                                          scottate in acqua bollente,
                                                                                                          così da poter rimuovere la
                                                                                                          pellicina (se ce l’hanno) e le
                                                                                                          zone sanguinolente con la punta
                                                                                                          del coltello. Infine possono
                                                                                                          essere tenute sotto un peso
                                                                                                          moderato per farle spurgare
                                                                                                          completamente.

                                                  62                                                                                                          63
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• Il bue •

                        Testina di bue
                            in cassetta

Ingredienti per 4 persone        Preparate un brodo di verdure, aggiungendo il vino
                                 bianco e il limone. Cuocetevi la testina coperta d’acqua
½ testa di bue                   per 2 ore e mezza circa, quindi sgocciolatela e, ancora
  precedentemente pulita         calda, mettetela su un bel tagliere di legno e tagliatela
  (vedi pag. 49)                 a pezzetti irregolari. Raccogliete il tutto in una boule
80 g di senape in grani          e condite con la senape in grani e il succo di limone.
il succo di 1 limone             Aggiustate di sale e pepe e aggiungete la scorza di
60 g di scorza di arancia        arancia e il prezzemolo. Mettete il tutto in una terrina,
  o limone candita tagliata      pressate dolcemente e lasciate raffreddare. Servite a
  a cubetti                      tranci, leggermente intiepiditi o rosolati su ogni lato.
50 g di prezzemolo tritato       Accompagnate con dei cetriolini sottaceto (vedi sotto) e
pepe                             una maionese leggera.
sale                             Questo piatto può essere servito su una spadellata di
                                 verze alla cannella.
Per il brodo
2 cipolle, 2 coste di sedano,
la parte verde di due porri,
2 carote, ½ l di vino bianco,
½ limone, 1 rametto di
rosmarino, 2 foglie di alloro,
salvia, timo

Per i cetriolini sottaceto
500 g di cetriolini
 per sottaceto
4 spicchi d’aglio
                                 Cetriolini sottaceto
400 g di aceto                   Preparate la bagna con acqua e aceto e cuocetevi
20 g di semi secchi              i cetriolini per circa 10–15 minuti. Fate in modo che
 di senape                       rimangano croccanti ma che all’interno siano cotti.
10 foglie di menta               Fateli raffreddare leggermente e metteteli in un vasetto
½ l di acqua                     con gli aromi, ancora da caldi. Chiudete, capovolgete e
sale                             conservate in un luogo fresco.

         Turbo di Cosmo

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• La pecora e l’agnello •

Cuore di agnello alla brace
con tenerumi e ciliegie al Recioto Valpolicella

Ingredienti per 4 persone            Per prima cosa dedicatevi alle ciliegie. Lavatele,
                                     denocciolatele e tagliatele a metà. In una pentola
4 cuori di agnello                   sciogliete lo zucchero nel Recioto, quindi aggiungete le
  da 200 g l’uno                     ciliegie e l’aceto e portate a cottura facendo attenzione
500 g di tenerumi                    che i frutti non si spappolino e che la salsa rimanga
12 ciliegie duroni                   abbastanza densa.
aglio                                Nel frattempo pulite bene il cuore, salatelo e mettetelo
zucchero (il 15% del peso            sottovuoto con olio, aglio, timo e qualche seme di
  dei duroni denocciolati)           finocchietto tritato. Cuocete in roner o in forno a vapore
1 bicchiere di Recioto               a 63°C per 40 minuti. In alternativa marinate il cuore
½ cucchiaio di aceto                 con gli stessi ingredienti per una notte, escluso il sale
  invecchiato                        (altrimenti cuoce).
semi di finocchietto                 A questo punto dedicatevi ai tenerumi, che dovranno
qualche rametto di timo              essere sbollentati leggermente in acqua sapida e poi
qualche foglia di mirto              ripassati in padella con olio, aglio, peperoncino e semi di
peperoncino                          finocchietto in abbondanza.
olio extravergine d’oliva            Se avete cotto il cuore sottovuoto, mettetelo sulla
sale                                 brace viva e cuocetelo per pochi minuti, affumicandolo
                                     abbondantemente con le foglie di mirto. Se invece avete
                                     scelto la cottura diretta, assicuratevi che la brace non
                                     sia troppo forte e cuocete il cuore per 10 minuti circa,
                                     assicurandovi di affumicare di tanto in tanto con le
                                     foglie di mirto.
                                     Componete il piatto adagiando il cuore sui tenerumi e
                                     cospargendo di ciliegie al Recioto.

                                     Questo è un piatto da mangiare nelle sere di primavera,
                                     quando la mamma è lontana (anche se qui la sua foto
                                     non lo è molto dal piatto).

         La collina dei ciliegi di Lucio Battisti

                                               68
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• La vacca e il vitello •

Rognone                             Cervella                           Animelle
I rognoni sono i reni degli
                                    e filoni                           “Honore de’ conviti, delizie de’
animali e, nel caso del             (o midollo                         golosi, ristoro degli ammalati”
vitello, hanno una forma            spinale)                           Vincenzo Tanara (1603–1667),
globulare. Questi sono quelli                                          marchese e agronomo
maggiormente utilizzati             Il cervello di bovino deve
perché più teneri e sapidi.         essere consumato soltanto          Sono dolci e sanno di latte.
Come tutte le frattaglie,           se freschissimo. Prima di          Sono catalogate sotto il nome di
vanno consumati freschissimi.       cucinarlo va pulito dal sangue     animelle: il timo (o ghiandola del
Quando li acquistate                e tenuto in acqua per almeno       cuore), le ghiandole salivari e il
controllate che siano di color      2 ore, quindi, con delicatezza,    pancreas. Quando però si parla
nocciola e che il loro grasso       va tolta la pellicina esterna      semplicemente di “animelle”, in
sia sodo e bianco. Non tenete       e, qualora non fosse ancora        genere ci si riferisce al timo, che
i rognoni in frigorifero per più    ben dissanguato, va pulito         serve nei cuccioli per produrre
di 24 ore. Prima di cucinarli,      ulteriormente sotto acqua          globuli bianchi prima che si
lavateli ripetutamente con          corrente.                          formi il midollo osseo. Con
acqua corrente per eliminarne       I filoni invece hanno una          gli anni questa ghiandola si
l’odore forte e fateli spurgare     pellicina più resistente, che si   atrofizza (fin quasi a scomparire).
lasciandoli in immersione in        toglie però con molta facilità.    Le animelle sono morbide, vanno
acqua fredda.                                                          pulite dalla pellicina esterna
                                                                       e lavate sotto l’acqua. Devono
                                                                       essere consumate freschissime.

Coda                                Fegato                             Diaframma
La coda è composta da un            Il fegato è tanto più tenero       Diaframma, dal greco
numero di vertebre che varia        quanto più è giovane               phrassein, ossia chiudere.
da 15 a 20. Potete scegliere di     l’animale. In genere si            È il muscolo che regola la
farvela tagliare direttamente       mangia quello di vitello, che      respirazione e separa le
dal macellaio, oppure di            è sicuramente più pregiato         frattaglie del ventre da quelle
portarla a casa intera. In          rispetto a quello di maiale.       del torace. Essendo sempre
caso di eccesso di grasso           Quando lo acquistate deve          in funzione, è continuamente
potete pulirla leggermente,         apparire duro e compatto, di       irrorato di sangue e quindi
lasciandone però un leggero         un colore bruno non troppo         molto gustoso.
strato che la manterrà più          intenso. La membrana che
morbida in cottura.                 lo riveste deve essere liscia e
                                    brillante. Prima di utilizzarlo,
                                    va pulito accuratamente sotto
                                    l’acqua fredda.

                                                   91
TRIPPA... FINCHe c e DIEGO ROSSI BARBARA GIGLIOLI - Guido Tommasi Editore
• La vacca e il vitello •

Animella con crema di piselli,
    latte di mandorla e limone candito

 Ingredienti per 4 persone         Versate la birra in una pentola, aggiungete le animelle
                                   e coprite con acqua. Accendete la fiamma e portate a
 800 g di animelle di cuore        bollore, quindi attendete un minuto, spegnete il fuoco e
   ben lavate                      lasciate raffreddare. A questo punto scolate le animelle e
 20–30 g di jus di vitello         mettetele in pressione tra due piatti.
 200 g di piselli freschi          Nel frattempo sbollentate i piselli in acqua
   sgusciati                       abbondantemente salata e, una volta cotti, raffreddateli in
 200 g di latte di mandorla        acqua e ghiaccio, dopodiché frullateli con un minipimer
 50 g di panna                     per creare una crema che non dovrà essere troppo liscia.
 20 g di scalogno                  Dedicatevi ora alla salsa di mandorle: fate soffriggere lo
 scorze di limone candite          scalogno in una noce di burro e, una volta appassito bene,
 1 l di birra                      aggiungete il vino bianco. Fate ridurre e versate il latte
 50 g di vino bianco               di mandorla e la panna, quindi fate ridurre ulteriormente
 300 g di burro chiarificato       fino alla giusta densità e frullate.
 burro                             Tagliate le animelle in cubi di 2 centimetri e friggetele
 pepe                              nel burro chiarificato. Nel frattempo scaldate
 sale                              leggermente la crema di piselli e la salsa.
                                   Una volta fritte le animelle, scolatele, salatele e pepatele.
 Per il jus di vitello             Stendete la crema di piselli su un piatto, adagiatevi sopra
 4 kg di ossa                      le animelle e conditele con la salsa di mandorle. Finite
 1 kg di ritagli di vitello        con il jus di vitello e le scorze di limone.
   (scarti, grassi, magri)
 2 cipolle                         Questa è una ricetta di alta cucina, ideale per una cena
 1 costa di sedano                 importante tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.
 2 carote
 2–3 spicchi d’aglio
 ½ cucchiaio di concentrato        Jus di vitello
   di pomodoro                     Tostate le ossa e i ritagli di carne in forno per circa un’ora a
 1 rametto di rosmarino            180°C. Nel frattempo tagliate a julienne le verdure e fatele
 2 foglie di salvia                soffriggere nell’olio insieme all’aglio, al rosmarino e alla salvia.
 40 cl di vino bianco              Scolate le ossa e la carne dal grasso e aggiungetele al
 olio extravergine d’oliva         soffritto. Bagnate con il vino bianco, coprite d’acqua e
 sale                              aggiungete il concentrato di pomodoro e pochissimo sale.
                                   Lasciate a bollore minimo una notte, dopodiché levate le
                                   ossa, filtrate, fate ridurre e aggiustate di sale. Mettete a
                                   raffreddare e togliete lo strato di grasso che si sarà creato.

          Bella senz’anima di Riccardo Cocciante

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TRIPPA... FINCHe c e DIEGO ROSSI BARBARA GIGLIOLI - Guido Tommasi Editore
• La vacca e il vitello •

  Fegato di vitello in retina
con cipolle rosse al Recioto e salsa di gorgonzola

 Ingredienti per 4 persone           Preparate i tranci, avvolgendo il fegato nella retina e
                                     avendo cura di posizionare una foglia di alloro da un
 4 tranci da 150 g di fegato         lato e una di salvia dall’altro. Mettete in frigorifero e fate
   di vitello                        riposare.
 retina di maiale                    Nel frattempo tagliate la cipolla di Tropea a fettine,
 1 bicchiere di jus di vitello       fatela appassire per qualche minuto nell’olio con la
   (vedi pag. 97)                    menta e concludete la cottura affogandola nel Recioto.
 200 g di gorgonzola                 Fate ridurre fino a che sarà completamente stufata e
 60 g di panna                       quindi molto morbida.
 500 g di cipolle di Tropea          Versate la panna in un pentolino e fatevi sciogliere il
 4 foglie di alloro                  gorgonzola tagliato a tocchetti, ma fate attenzione a
 4 foglie di salvia grandi           non superare i 50–60°C. Una volta sciolto, rimarranno i
 2–3 foglie di menta                 pezzetti di muffa in sospensione. Filtrate con un colino e
 semi di finocchietto                tenete tiepido.
   (facoltativi)                     Salate e cuocete il fegato alla brace. Lasciatelo rosa al
 1 bottiglia di Recioto rosso        centro e fatelo riposare molto bene, quindi scaloppatelo
   della Valpolicella                in fette abbastanza spesse e componete il piatto,
 olio extravergine d’oliva           mettendo prima la cipolla e poi le fette di fegato bagnate
 sale                                con il jus e infine inondando copiosamente con la
                                     fonduta di gorgonzola. A piacere potete arricchirlo con
 Per accompagnare                    dei semi di finocchietto pestati.
 pane cotto in forno a legna
                                     Questo è un piatto serale di sostanza che va celebrato
                                     con una bella scarpetta finale. Utilizzate del buon pane
                                     cotto in forno a legna.

           Chi fermerà la musica dei Pooh

                                              107
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• Il pollame •

           Spiedini di cuoricini
                di pollo e friggitelli

Ingredienti per 8 spiedini         Prendete i cuoricini e marinateli leggermente per 30
                                   minuti con sale, olio extravergine d’oliva, un filo di olio
48 cuoricini di pollo              di sesamo e qualche goccia di tabasco.
 (6 per spiedino)                  Lavate i friggitelli e conditeli con sale e olio extravergine
16 friggitelli                     d’oliva.
 (2 per spiedino)                  Create gli spiedini infilzando cuoricini e friggitelli,
pecorino grattugiato               alternati con le foglie di alloro.
 (a piacere)                       Cuocete sulla brace e finite con una spolverata di sale,
16 foglie di alloro                pepe e pecorino.
 (2 per spiedino)                  Un consiglio? Cercate di rubarli dalla brace quando
tabasco                            stanno ancora finendo di cuocere.
olio di sesamo
olio extravergine d’oliva
pepe
sale in fiocchi

         La nostra relazione di Vasco Rossi

                                              128
LA
TRIPPA
• La trippa •

                 Lampredotto,
           carciofi, menta e pecorino romano

Ingredienti per 4 persone          Preparate i carciofi sottolio, mondandoli bene e
                                   tagliandoli in quattro. Mettete l’acqua e l’aceto in una
2 lampredotti                      pentola e portate a bollore aggiungendo il sale solo alla
succo di limone                    fine. Fate cuocere per 4–5 minuti, quindi scolate e fate
scorzette di mandarino             asciugare su una tovaglia vecchia. Mettete i carciofi in
50 g di pecorino romano            un vasetto, copriteli con l’olio e aggiungete la menta,
pepe nero                          l’aglio, una spolverata leggerissima di origano e il
                                   peperoncino (in base a quanto volete soffrire). Chiudete
Per i carciofi sottolio            il vasetto e sterilizzatelo in acqua o in forno per 15
4–5 carciofi Spina                 minuti a 100°C.
400 g di aceto                     Nel frattempo preparate un bel brodo con le verdure e
500 ml di acqua                    gli aromi. Fatevi cuocere il lampredotto coperto d’acqua
qualche spicchio d’aglio           per 2 ore circa (controllate che sia bello morbido), quindi
qualche foglia di menta            scolatelo e tagliatelo su un tagliere.
 fresca                            Mettete tutto in una boule, aggiungete i carciofi e
origano di Pantelleria             condite con un po’ del loro olio, il succo di limone e
peperoncino a fettine              qualche scorzetta di mandarino.
olio extravergine d’oliva          Finite con una spolverata di pecorino romano e
sale                               un’abbondante macinata di pepe.

Per il brodo                       Questo è un piatto molto nutriente, da mangiare
2 cipolle                          rigorosamente d’inverno.
3 coste di sedano
2 carote
2–3 pomodori pelati
1 rametto di rosmarino
5–6 foglie di salvia
2 foglie di alloro
pepe in grani
sale

         Firenze l’è piccina di Leonardo Pieraccioni

                                            162
Gli
Archetipi
In questo capitolo sono raccolte le ricette storiche,
        quelle che le vostre nonne preparavano
         la domenica, quando tutta la famiglia
 si riuniva intorno alla tavola per raccontare gioie
              e conquiste della settimana.
 Si tratta di preparazioni lunghe ed elaborate che,
     per la loro complessità, oggi spesso vengono
tralasciate e dimenticate sui taccuini riposti nelle
credenze. L’obiettivo è riportare in vita piatti come
   la finanziera, la cassoeula, la trippa, la pajata
    e il cibreo, rivisitati spesso con accorgimenti
      moderni “alla Diego Rossi”, che però non
     dimenticano gli insegnamenti preziosissimi
                      di nonna Lina.
• Le frattaglie erotiche •

                                  Membro
                                  in insalata

Ingredienti per 4 persone          È bene chiederlo al macellaio in anticipo, perché non è
                                   facile trovarlo. Una volta veniva utilizzato non solo in
1 membro di toro                   cucina, ma anche per fare frustini per cavalli o, essiccato
2 radicchi veronesi                e intrecciato, per produrre bastoni.
2 arance non trattate
qualche fogliolina                 Bollite il membro coperto nel brodo fino a quando
  di cerfoglio                     risulterà molto morbido. Ci vorranno circa 4 ore.
                                   Raffreddatelo e privatelo della pellicina esterna, tenendo
Per la citronette al miele         solo la parte di nervetto interno. Tagliatelo in cilindretti.
40 g di miele millefiori           Per preparare la citronette, salate il miele e versate prima
succo di limone                    il succo di limone e poi l’olio a filo (potete aggiungere
semi di finocchietto               anche qualche seme di finocchietto), quindi frullate il
 (facoltativi)                     tutto e pepate.
olio extravergine d’oliva          A questo punto lavate bene il radicchio, sfogliatelo e
pepe                               aggiungetelo al membro bollito in una terrina insieme a
sale                               un’arancia pelata al vivo e tagliata a tocchetti. Terminate
                                   con delle scorzette di arancia grattugiate finissime,
Per il brodo                       condite con la citronette e servite guarnendo con il
2 cipolle                          cerfoglio.
2 coste di sedano
2 carote                           Questa è sicuramente una ricetta da preparare...
                                   ... nei momenti più duri!

         Pop Porno dei Il Genio

                                            183
• Indice delle ricette •

Indice delle ricette                                                                        Carpaccio di lingua di cavallo                    Gli archetipi
                                                                                              con foglie di senape, pomodori                  La trippa alla parmigiana 170
                                                                                              al forno e sesamo 118                           I rigatoni con la pajata 173
Il maiale                                     Testa di pecora bollita   72                  Stracotto di guancia d’asino                      La finanziera 174
Orecchio alla brace con salsa aïoli           Gnummareddi 75                                  con polenta 121                                 Il cibreo 177
  e rape sottaceto 27                                                                                                                         La cassoeula 178
Insalata di orecchio, cipolla di Tropea       Il coniglio                                   Il pollame
  agrodolce, tarassaco e ciccioli 28          Spiedo di cuoricini, fegatini                 Terrina di fegatini di pollo 127                  Le frattaglie erotiche
Cotiche soffiate 31                             e rognoncini 80                             Spiedini di cuoricini di pollo                    Membro in insalata 183
Zuppa di ditalini, ceci, baccalà, piedini     Testina al forno 85                            e friggitelli 128                                Matrice bollita 184
  di maiale e pecorino toscano 33             Lingue di coniglio rosolate in padella        Zampe di gallina bollite con pearà 131            Tettina bollita con crema di parmigiano,
Rognone alla brace in omento 34                 con talli d’aglio 86                        Testicoli di gallo fritti su misticanza amara      verdura e pickles 187
Rognone in padella con panna                                                                 e saba 133                                       Granelle fritte 188
  e dragoncello 39                            La vacca e il vitello                         Ragù di cortile 134                               Crostino di granelle 191
Polenta, cipollata di sangue                  Rognone trifolato 93                          Maltagliati con uova embrionali,
  e pecorino 40                               Cervella e filoni fritti 94                    cipollotti, asparagina                           Le frattaglie di mare
Ciccioli 43                                   Animella con crema di piselli,                 e formaggio di capra 137                         Testa di tonno 195
Ravioli di sangue ripieni di animelle,          latte di mandorla e limone candito     97                                                     Fegato di leccia alla veneziana 196
  cervella, cedro e rafano 44                 Diaframma alla brace 98                       L’oca e l’anatra                                  Lattume fritto 199
                                              Midollo 101                                   Ciccioli d’oca 147                                Uova di ricciola con bagna cauda 200
Il bue                                        Terrina di coda 103                           Durelli confit 148                                Vescica natatoria di baccalà
Cuore cotto a bassa temperatura               Nervetti 104                                  Teste di anatra arrosto 153                         in zimino 203
  con aglio e prezzemolo 51                   Fegato di vitello in retina                                                                     Uova di seppia 204
Patè di milza al bergamotto 52                  con cipolle rosse al Recioto                                                                  Fegato di rana pescatrice 206
                                                                                            La trippa
Testina di bue in cassetta 55                   e salsa di gorgonzola 107                   Trippa fritta 161
Lingua al verde 57                            Polpette di cuore 109                         Lampredotto, carciofi, menta
                                                                                              e pecorino romano 162
La pecora e l’agnello                         Il cavallo e l’asino                          Insalata di foiolo con puntarelle,
Coratella con fave, menta e pecorino          Tartare di diaframma di cavallo, capperi,       aringa affumicata, Monte Veronese
 romano 67                                     caffè e portulaca 114                          e limone 164
Cuore di agnello alla brace con tenerumi      Carpaccio di cuore d’asino, funghi porcini    Rumine in umido con ’nduja
 e ciliegie al Recioto Valpolicella 68         e lampascioni sottolio 117                     e patate 167

                                            214                                                                                             215
DIEGO ROSSI
                           BARBARA GIGLIOLI
                          TRIPPA...
                             FINCHe c e
                                              FINCHe c e

                                              TRIPPA...
                                              DIEGO ROSSI
    30 € IVA inclusa
ISBN: 978 88 6753 239 1                       BARBARA GIGLIOLI

                                              Guido Tommasi Editore
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